gratuito ASExtra 148-149

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gratuito ASExtra 148-149
AS
numeri 148/149
EXTRA
GRATIS ONLINE ogni mese
supplemento digitale di
sound n.149
AT
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100
on
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PAGINE!
IN QUEST O
A UDIOPHILE
sound
AUDIOPHILE
GR
NUMERO
COVER
STORY
GIRADISCHI
TECHNICS
1200
La s toria
del 1 200
e
AS EXTRA
consigli e altri articoli sull
fate click per andare direttamente all’articolo
 Cover Story / AS EXTRA 148, 149
Giradischi Technics 1200 >22 click
La storia del 1200 e presentazione
dei modelli GAE e G.
AS
numero 149
in edicola
& online
CD AUD 149 allegato ad
AS 149
 Hardware click
KR Audio: Storia dell’azienda e presentazione
dei prodotti> 48
 Liquid Music click
Andrew Rose, remastering
engineer alla Pristine
Classical> 52
 Hardware click
Duevel: Ascoltiamo
Carlos Kleiber sui
Diffusori Venus > 36
 ASCOLTO STREAMING
Guida all’ascolto dei CD allegati al
nn. 148 e 149 di ‘Audiophile sound’
con esempi musicali
da ascoltare in streaming...
> 16 (AUD 148) click
> 18 (AUD 149) click
CD AUD 148
CD AUD 149
a nostra rivista online
>
 Editoriale click
Un benvenuto a questo numero
doppio di AS EXTRA > 5
 CD allegato click
CD allegato ad Audiophile sound n. 148 Los Impossibles su Velut Luna:
Guida all’ascolto con esempi musicali > 16
 CD allegato click
CD allegato ad Audiophile sound n. 149 “Zefiro torna” su Vivat:
Guida all’ascolto con esempi musicali > 18
 Hardware click
De Antoni: I vantaggi dell’uso di
alluminio nei cavi > 38
 Consigli pratici click
Van den Hul risponde alle domande
degli audiofili > 42
 Dischi/Video click
Etichetta Vivat: Robert King parla della sua
registrazione delle Sonate di Purcell > 44
sommario...
 I Dischi per un’ isola deserta
Jerry Granelli
Barbiero, Brunod...
David Russell
Christian Poltera
 Testina click
Sublima Cables: Testina AT-95S > 54
 Bobine click
Bobine in mettallo o plastica:
Quale è migliore? > 58
 Testine click
Soundsmith: Una breve presentazione
dell’azienda > 60
 Vinile click
‘The Vinyl Collection’: Rossini ouverture
a 45 giri > 62
 Dischi click
Mravinsky: la Praga pubblica le registrazioni
live di Brahms e Tchaikovsky > 66
 HI RES click
DSD Native: Pierre Bolduc fa una
presentazione del sito dsdnative.com > 69
 ARTICOLI DAL PASSATO click
Dal Numero 130 di AS EXTRA:
I registratori Nagra > 73
 ARTICOLI DAL PASSATO click
Dal Numero 130 di AS EXTRA:
Registratori Nagra 4S e T> 81
 DISCHI / LATEST RELEASE click
Le ultime novità di musica classica > 84
Thorens
DISCHI PER UN’ISOLA DESERTA
 SACD non classico click
Jerry Granelli & V16: Vancouver 08
su Songlines > 87
 CD non classico click
Barbiero, Brunod, Balanescu, Cojaniz :
Marmaduke
su Splasc(h) Records> 89
 CD classico click
For David: Composizioni scritte
per David Russell
su Telarc > 91
 SACDclassico click
Christian Poltera: Il violoncellista esegue
Dutilleux, Lutoslawski, Sacher
su BIS > 93
 LP 33 non classico click
Thorens: 125 anniversario 1883-2008
su Thorens > 95
A UDIOPHILE
sound
Per leggere l’articolo
sui diffusori MG 3.7
CLICCA QUI
EDITORIALE
EDITORIALE
Benvenuti a questo numero doppio di
AS EXTRA... ben 100 pagine!
uesto mese vede un numero doppio di AS EXTRA: un nume-
Q
sizione il suo catalogo su tutti i territori (vede hdtracks.com) e la
ro che si ‘collega’ al n. 148 e al n. 149 di Audiophile sound.
Sony ha autorizzato siti europee come highresaudio.com a distribui-
Non sarà una nostra abitudine abbinare due numeri insieme:
re i loro contenuti ai paesi della communità europea. Solo la
purtroppo vari lavori si sono accavallati e abbiamo quindi optato per
Universal sembra per il momento voler mantenere le restrizioni
una soluzione che ci ha permesso di completare il rinnovo di
all'accesso su tutti i terrtitori: francamente una situazione assurda e
Audiophile Sound contemporaneamente al lavoro di far uscire i sei
così chi ha ricevuto l'autorizzazione a vendere i file della Universal
prossimi titoli di The Vinyl Collection. Chi non ha letto l'editoriale di
può farlo soltanto sul proprio territorio nazionale. Per esempio, un
Audiophile sound del numero 149 di febbraio 2016: ecco i principa-
cliente con un IP italiano o tedesco non può comprare file della
li cambiamenti apportati alla rivista…
Verve o della Deutsche Grammophon da hdtracks. Per il mercato
Cambiamenti grafici, più recensioni hardware
e PIU recensioni di dischi
italiano questo significa che noi audiofili e musicofili non possiamo
I cambiamenti apportati al numero di febbraio n. 149 di Audiophile
ho fatto un post-dottorato a Harvard in marketing… ma in tutta one-
sound non sono solo di natura estetica: è vero che abbiamo modifi-
stà non vedo il motivo dietro una tale politica.
cato la grafica della rivista ma le novità sono nel incremento del
Un altro mercato in evoluzione è quello dei file in DSD (SACD).
numero delle pagine e dei contenuti.
Abbiamo fatto un accordo con www.nativedsd.com, un sito olande-
Recensioni di FILE IN ALTA RISOLUZIONE
se di proprietà della Channel Classics, per la recensione di file DSD.
ancora acquistare file in alta risoluzione del gruppo Universal! Non
un terzo in più della media - ma anche una più ampia sezione dedi-
Ogni settimana il sito si arricchisce di nuovi contenuti. Hanno già in
vendita circa 850 titoli di una quarantina di etichette; e tutti i file sono
cata alle recensioni di dischi, con un incremento di recensioni di dischi
in Native DSD, in altre parole file di musica incisi in DSD e non file
che dovrebbe presto raggiungere circa 90 al mese. C'è anche una
in PCM upsampled nel dominio DSD. Il repertorio spazia dalla musi-
sezione di recensioni più brevi ('MINIATURE') nonché sezioni dedica-
ca classica al jazz, New Age, Big Band, World, Gospel e Spiritual.
te esclusivamente alla recensione di file di musica liquida in alta riso-
Ogni nuovo file messo sul mercato viene controllato per assicurare
luzione PCM e DSD.
che problemi del tipo incontrati da hdtracks non sorgono mai.
La cosìddetta musica liquida sta prendendo piede. Negli ultimi anni
Conosco da anni il proprietario, Jared Sacks: abbiamo abbinato vari
il mercato ha preso due direzioni diverse per quanto riguarda l'ac-
CD Channel Classics alle nostre pubblicazioni e vi assicuro che è
cesso ai file HD. I ‘content provider’ ci offrono servizi di streaming
una persona molto seria.
che vi permettono, grazie al pagamento di un canone mensile, di
Nel n. 149 di Audiophile sound, per illustrare la ricchezza dei cataloghi hi
accedere a migliaia di file di musica. Il problema è che, con l'ecce-
res, abbiamo preferito presentare una ventina di titoli considerati da tanti
zione di www.highresaudio.com, non ci sono ancora siti che offrono
come dei ‘classici’ della discografia audiophile. Dal numero di marzo
file in streaming in autentica alta risoluzione. Prima che la fibra otti-
pubblicheremo le recensioni delle ‘ultime novità’ in alta risoluzione.
ca, quella vera a 100MB, sia disponibile su tutto il territorio naziona-
Una nuova sezione ‘news HARDWARE’
le l'accesso a file in alta risoluzione in streaming rimarrà un sogno.
Un'altra novità per Audiophile sound è la reintroduzione di una
Invece siti come hdtracks.com, highdeftapetransfers.com, highre-
sezione ‘News Hardware’. Benché il sito nostro offre una vasta
saudio.com e nativedsd.com hanno iniziato a firmare contratti che
gamma di informazioni su nuovi prodotti, non tutti i nostri lettori sono
le permettono di vendere i loro download in tutto il mondo. Anche le
affascinati dal mondo digitale e preferiscono leggere notizie nell'edi-
multinazionali si stanno svegliando: la Warner sta mettendo a dispo-
zione cartacea di AS. Voilà, fatto! Pierre Bolduc
AUDIOPHILE sound n. 149 > online e in edicola
cover story
Il giradischi Klimo
Stern: il più economico dei giradischi
Klimo, ma nel suo
DNA pare avere molti
dei pregi dei fratelli
maggiori, come l'ottimo bilanciamento
tonale, la dinamica...
(AUDIOPHILE sound n. 148 > online - cartacea e digitale)
hardware
news
dischi & d/load
In questo numero
di Audiophile sound
ben 11 articoli
dedicati a prodotti
hardware: da diffusori a testine, da
giradischi a cuffie,
da riflessioni a confronti...
AS riprende la rubrica
NEWS con ben 5 pagine
di notizie sui nuovi
prodotti distribuiti in
Italia. Ogni mese i
distributori ci comunicheranno le loro
novità per tenervi
aggiornati.
La rubrica ‘Reviews’ assume
un look completamente
nuovo: sezioni individuali
dedicati a dischi fisici e
d/load ‘liquidi’ per il classico
e il non classico e una
sezione ‘miniature’
dedicata a recensioni più
breve.
> SOMMARIO
extra
5
editoriale
Questo mese non solo troverete 9 recensioni di prodotti hardware -
Le recensioni di prodotti hardware:
fatte con l’ascolto di musica
IL VERO TEST!!
Tutte le nostre recensioni hardware
sono fatte ascoltando
CD, SACD, LP, BLU RAY, LIQUID MUSIC:
un vero test per un prodotto hi fi!
ti puoi fidare...
PRODOTTI HARDWARE
RECENSITI SU Audiophile sound
Nel numero 149
COVER STORY: Klimo: Giradischi Stern
Audio Research: Amplificatore GSi75
KR Audio: Model P130
Métronome: DAC C8+
Stein: Testina Avventurin 6
Decca (London): Riflessioni di Pierre Bolduc sulla testina
MrSpeakers: Cuffie Ether
Duevel: Diffusori Venus
Sublima: Testina AT-95S
Shelter: Testina 301 II
Testine Confronto: Confronto tra 3 testine
Nel numero 148
COVER STORY: Quad: Artera Play & Artera Stereo
Audio Research: Amplificatore REF 150SE
Soundsmith: Testina Zephyr MIMC
Atohm: Diffusore Sirocco 3.0
D’Antoni: Cavo digitale
Kiom: Preamplificatore Reference
Lettori diigtali: Foobar, Mediamonkey, Audiogate
Nel numero 147
COVER STORY: Omega: Sistema Audio Concepts
Soulution: Preamplificatore 725
MSB Technology: DAC V & UMT V
SME: Giradischi Model 15
Remton: Stadio phono 383
Kingsound: Diffusori Princess II
Audionet: Amplificatore stereo SAM G2 - parte 2
Steinberg: Interfacce UR22 & UR242
Oudimmo: Intervista con Davide Perucchini
INDICE DEI
PRODOTTI HARDWARE
RECENSITI SU Audiophile sound
INDICE (parte 1):
numeri 128-147
(ottobre 2013-novembre 2015)
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AUDIOPHILE sound con CD allegato
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IL SUPPLEMENTO DI
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SUPPLEMENTO DI
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NUMERI 148 & 149
numero corrente
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n.149
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- articoli, commenti, interviste che completano i contenuti
pubblicati su Audiophile Sound
- in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’
C ONTENUTI MULTIMEDIALI
- AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere
a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc.
E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA:
LE PAROLE/C OMMANDO>>>
- CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato
CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti
multimediali
- > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra
ritornerai automaticamente al sommario.
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
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in alto della pagina indica che ci sono dei
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multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel
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indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta
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CD allegato AS 148
guida all’ascolto ‘musicale’
CD ALLEGATO AD AS 148
nuova rubrica!!
Los Impossibles
su Velut Luna
CD allegato: los impossibles
Per conoscere meglio questo disco,
in questa nuova rubrica potete leggere
la guida all’a sc olt o e ascoltare degli
esempi musicali, che sono stati
segnalati con l’icona
sq
Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI:
Questo link
vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare...
sq
riente e Occidente. Da sempre il loro incontro sul piano cul-
bambù, la seta, il metallo, la zucca e la pelle, e con quella giappo-
turale e artistico ha saputo fornire risultati affascinanti e sor-
nese, la cui ‘musica classica’ locale fu formata principalmente dal
prendenti, rispetto a quello che accade sul piano storico, nel
genere shomyo, paragonabile al nostro canto gregoriano, e dal
O
quale l'incontro si è trasformato spesso in uno scontro, come d'al-
genere gagaku, costituito da musica orchestrale.
tronde sta avvenendo proprio in questo periodo.
Nel corso del tempo, questi generi, queste musiche, incontrandosi
E anche la musica, naturalmente, ha potuto approfittare nel corso
con i mille rivoli di quella occidentale, hanno dato vita a una sorta di
dei secoli di questo incontro tra l'arte occidentale e quella orientale.
ibrido crossover, lo stesso che i due interpreti protagonisti di questo
Così, di volta in volta, l'Occidente ha scoperto, meravigliandosi, del-
CD, il chitarrista barocco Luca Tarantino e il percussionista di Tabla
l'esistenza della musica indiana, che ha fatto la sua apparizione in
indiana Vito De Lorenzi, hanno voluto appositamente creare, unen-
Europa sul finire del Settecento, facendo scoprire l'universo sonoro
do la grande tradizione della musica barocca spagnola del tardo
del raga (come vengono chiamate le molteplici strutture musicali
Seicento con il suono particolare ed esotico di questo particolare
che il costrutto musicale), così come i Devi e i Rama che descrivo-
strumento percussivo indiano, formato da una coppia di tamburi,
no i canti dei templi e quelli patriottici. E poi gli splendori della musi-
simbolo con un altro strumento, quest'ultimo a corde, il Sitar, della
ca araba, che attecchì e fiorì nella Spagna islamica tra il IX e il XV
cultura musicale di quell'immenso Paese asiatico.
secolo e che vide quale capostipite il musicista persiano Ziryâb, che
Così, i due artisti, che formano il duo Los Impossibles, dopo esser-
lavorò alla corte di Abd al-Rahman II a Cordova, la cui musica fu poi
si esibiti in alcuni concerti, hanno deciso di registrare questo disco
fusa con quella occidentale dell'epoca dal poeta, compositore e filo-
nel quale alcuni brani della musica chitarristica spagnola e italiana
sofo Ibn Bajja di Saragozza. Senza dimenticare, naturalmente, quel-
barocca del Seicento e del Settecento, composti da autori come
la dell'Estremo Oriente, con la
Gaspar Sanz, Antonio de Santa Cruz, Santiago de Murcia, Girolamo
musica cinese che incantò i
Melcarne, Giovan Battista Abatessa, Giovanni Paolo Foscarini,
diversi viaggiatori occidentali, a
Alessandro Piccinini e Ferdinando Valdambrini, vengono accompa-
per sapere di più...
partire dalla dinastia Han (206
gnati, ma sarebbe meglio dire arricchiti, dal tabla di Vito De Lorenzi,
a.C. - 233 d.C), che si basava su
www.velutluna.it
oltre alla presenza del contrabbasso di Marco Bardoscia nei pezzi
otto gruppi di strumenti, determi-
Gallardas e Canarios.
nati dal materiale di costruzione,
Il suono della chitarra barocca (Luca Tarantino suona due copie di
ossia l'argilla, la pietra, il legno, il
chitarre Voboam del 1641 e del 1687) e quello del tabla dialogano
Velut Luna
16 extra
> SOMMARIO
CD allegato AS 148
in modo sorprendente, con un'affinità timbrica che stupisce (com-
tratta di un ballo che evoca ricordi tristi o malinconici
plice anche la raffinata e naturale presa del suono da parte di
01.25], che fanno pensare a un amore tradito o finito mestamente.
s q[00.55 -
Marco Lincetto) e che ci fa comprendere come l'incontro tra Oriente
e Occidente non sia soltanto un anelito o un auspicio retorici, ma
track 6: Otros Canarios
un darsi la mano attraverso il mistero del suono, nell'attesa e nella
Anche qui abbiamo un esempio di Canario, per la precisione di
speranza che questo avvenga anche nel lungo e articolato sentie-
Santiago de Murcia, che viene ribadito e arricchito dal tabla che
ro della storia.
esegue delle variazioni su Datratal Theka e Tehai Challan Kaida,
oltre a libere variazioni dello stesso Vito De Lorenzi. In questa alter-
track 1: Jaracas
nanza tra chitarra e percussioni il pezzo si trasforma quasi in una
Questo brano di Antonio de Santa Cruz, tratto dal suo Libro donde
sperimentazione timbrica
s q[00.56 - 01.32].
se verán pazacalles de los ocho tonos i de los trasportados, viene
accoppiato a una serie di variazioni sul Datratal Theka induista, che
track 7: Canarios
si basa sul concetto musicale del Dehli Kaida (che possiamo para-
Per questo brano vale lo stesso che si è detto del precedente, visto
gonare a un tema musicale secondo la tradizione occidentale), il
che è opera sempre di Santiago de Murcia, anche se qui si aggiun-
quale poi viene variato ritmicamente attraverso il Vistar
s q[02.45
ge anche il contrabbasso di Marco Bardoscia, sul quale si stendo-
- 03.15], che nella tradizione induista significa appunto ‘variazione’,
no le variazioni su Datratal Theka, che danno al pezzo quasi un
espansione del tema.
sapore jazzistico
track 2: Gallardas
track 8: Preludio
Il perfetto accostamento tra la tradizione barocca europea e l'anti-
Detto anche Capricio arpeado por la Cruz, questo brano di Gaspar
ca musica indiana si concretizza con questo brano, elaborato da
Sanz è una sorta di riflessione melanconica imbastita dalla sola chi-
Gaspar Sanz, Antonio de Santa Cruz e Santiago de Murcia (la
tarra barocca s q[00.33 - 00.55]. La denominazione “por la Cruz”,
Galliarda o Gagliarda è una danza rinascimentale nata intorno al
nel linguaggio della chitarra barocca indica l'accordo di Mi minore;
XVI secolo), sul quale Vito De Lorenzi dipana un ritmo con il tabla
da qui la chiave mesta del pezzo.
s q[00.25 - 00.50] che esegue un Kaida Farukhabad/Tukra, con
l'accompagnamento del contrabbasso di Marco Bardoscia. Si noti
track 9: Folias Gallegas
come l'elaborazione fiorita della danza su unisca perfettamente alla
Le Folias Gallegas rientrano nel grande calderone di quel tema
dimensione ritmica del Kaida s q[01.38 - 02.37], che sembra crea-
musicale che è la Follia, di origine portoghese, le cui origini si atte-
to apposta per la Gagliarda!
stano tra la fine del XVI secolo e l'inizio di quello successivo. Anche
qui è davvero notevole il risultato ottenuto dall'unione del brano
track 3: Canario sobre la C
barocco con le variazioni indiane
Il Canario è una tipica danza delle Isole Canarie, simile a livello rit-
scono energia e vigore al tessuto melodico.
mico alla Giga
s q[01.14 - 02.04], che conferi-
s q[00.01 - 00.50], che qui Luca Tarantino esegue
partendo dalle elaborazioni di Antonio de Santa Cruz, Girolamo
track 10: Los Impossibles
Melcarne detto “Il Montesardo” e Giovanni Battista Abatessa.
Questa celeberrima danza di Santiago de Murcia, tratta dal Codice
Questa danza, che ebbe ampia diffusione anche nella Spagna del
Salvatar numero 4, viene qui presentata in una versione con un
XVII secolo, veniva eseguita quando si voleva corteggiare una
tempo molto più veloce per poterla abbinare con il Datratal Theka
donna e non può dunque sfuggire la sensualità di cui è imbevuta
del tabla
s q[00.32 - 01.40]. Il risultato è a dir poco trascinante!
s q[02.48 - 03.20].
track 11: Ciacona
track 4: Fandango, Fandango indiano
La Chiaccona Mariona alla vera Spagnola fu composta da
Questo pezzo, che riprende un brano di Santiago de Murcia, si
Alessandro Piccinini e inserita nel suo secondo Libro di Intavolatura
basa sulla famosa danza galante iberica, le cui origini risalgono alla
per liuto. Brano che può essere adattato anche per la chitarra, stru-
seconda metà del XVIII secolo, per poi essere conosciuta e apprez-
mento sul quale non perde nulla del suo sottile e ammaliante fasci-
zata al di fuori dei confini della penisola nella prima metà del seco-
no, fatto di riflessione e di rimembranze
lo successivo. Al tessuto ritmico (i ballerini si accompagnano con il
se venisse suonato in una sera d'autunno, affacciati alla finestra.
s q[00.31 - 01.00], come
suono delle nacchere), Vito De Lorenzi ha voluto accostare un altro
esempio di variazioni di musica indiana, che non fanno altro che
track 12: La Jota
esaltare l'ipnotica bellezza della danza occidentale
La Jota è una danza folcloristica spagnola che si balla saltando,
s q[01.20
-
02.05].
con i ballerini che si accompagnano con le nacchere e che, in questo caso, ben si adatta alla scelta di unirla all'uso da parte di Vito
track 5: Capona quarta
De Lorenzi che suona il tamburo più piccolo (e acuto) del tabla,
Anche la Capona è un ballo del quale, però, si sa pochissimo e
ossia il dhayan
quella che Luca Tarantino esegue è opera del compositore e chitar-
ro intento di mimare le nacchere dei ballerini. Andrea Bedetti
s q[00.24 - 00.54], oltre alle maracas, con il chia-
rista romano Ferdinando Valdambrini, vissuto nel XVII secolo. Si
> SOMMARIO
extra
17
CD allegato: los impossibles
s q[01.35 - 02.10].
CD allegato AS 149
guida all’ascolto ‘musicale’
CD ALLEGATO AD AS 149
nuova rubrica!!
“Zefiro Torna”
su Vivat
CD allegato: “zefiro torna”
Per conoscere meglio questo disco,
in questa nuova rubrica potete leggere
la guida all’a sc olt o e ascoltare degli
esempi musicali, che sono stati
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sq
l CD allegato in questo numero di Audiophile sound vuole esse-
avvio alla sistematica diffusione dell'editoria musicale, ma che nel
re un tributo a quell'incredibile periodo culturale che è il
corso del tempo, si potrebbe dire inevitabilmente, e questo è il
Barocco, un lasso di tempo che viene fissato tra il 1600 e il 1750
secondo punto, portò alla nascita di diversi stili musicali, che si svi-
circa. I nove brani presenti (suddivisi in quattordici tracce) appar-
lupparono sulla base di determinate peculiarità culturali, artistiche
tengono tutti al catalogo dell'etichetta Vivat, fondata e diretta da
e sociali.
Robert King, direttore, clavicembalista, organista e musicologo
Ecco, allora, il dispiegarsi nel corso dei decenni nel vecchio conti-
inglese, uno dei maggiori specialisti al mondo di musica barocca,
nente di scuole, indirizzi, concezioni musicali frutto di differenti tra-
che nel 1980, studente all'università, diede vita a The King's
dizioni e sensibilità. A cominciare, all'inizio del Seicento, da Claudio
Consort, che è diventato uno degli ensemble musicali più importan-
Monteverdi, padre di quella “seconda prattica” capace di svincola-
ti a livello internazionale per ciò che riguarda questo genere di
re la nascente musica barocca dai fasti ormai inadeguati di quella
musica.
rinascimentale, con uno stile che riveste la severa forma creata nel
Questi brani, che appartengono a compositori come Claudio
Cinquecento da autori come Giovanni Pierluigi da Palestrina e
Monteverdi, Henry Purcell, Marin Marais, François Couperin,
Orlando di Lasso con abiti totalmente nuovi, votati a una splendida
Georg Friedrich Händel e Johann Sebastian Bach, ci permettono
e ammaliante melodiosità, tipicamente italiana, come dimostrano
non solo di ascoltare un assaggio dei loro capolavori, ma anche di
lo scherzo musicale Zefiro torna e il madrigale Hor che 'l ciel, e la
comprendere due aspetti che riguardano quel ricco scrigno che è
terra. Oltre i confini continentali, in Inghilterra, il geniale Henry
la musica barocca; il primo è che non è esistito un altro periodo che
Purcell (morto a soli trentasei anni) nella seconda metà del XVII
abbia avuto una richiesta di musica così grande come avvenne nel
secolo fu in grado di dare vita a sontuose opere teatrali e strumen-
Barocco, quando le tante corti
tali nelle quali una forma esatta, precisa, quasi geometrica, viene
Vivat
europee, la Chiesa e gli aristo-
resa meravigliosamente godibile grazie a un uso sapiente dell'ar-
per sapere di più e
per acquistare i
dischi Vivat:
cratici chiesero ai musicisti del-
monia (per rendersi conto di ciò basta ascoltare la sua Sonata in re
l'epoca una massa impressio-
maggiore suddivisa in due tracce). E poi la Francia con Marin
nante di musica da camera, per
Marais e François Couperin, che a cavallo tra Seicento e
orchestra e per singolo strumen-
Settecento immisero nella galassia della musica barocca la ricer-
to. Centinaia e centinaia di
catezza del particolare e la raffinatezza dell'eloquio timbrico: il
opere che non solo diedero
primo virtuoso straordinario della viola da gamba, oltre che di musi-
I
www.vivatmusic.com
18 extra
> SOMMARIO
extra
CD allegato AS 149
  pagina attiva
ca teatrale e cameristica (di lui si può ascoltare nel disco la
track 2: Claudio Monteverdi: “Hor che 'l ciel, e la terra”
Ciaccona il la maggiore); il secondo prolifico autore di brani per cla-
Ma Monteverdi è capace di prendere anche sul serio la poesia di
vicembalo e musica sacra (si ascolti il suo Motet pour le jour de
Petrarca, come dimostra questo stupendo brano tratto dall'Ottavo
Pâques suddiviso in tre tracce). Per finire i due pilastri della musica
Libro dei Madrigali (1638) e basato sul sonetto del Canzoniere. Qui
barocca di area germanica, Georg Friedrich Händel e Johann
Monteverdi riesce a dimostrare tutta la drammaticità che riesce a
Sebastian Bach. Entrambi nati nello stesso anno, il 1685, e morti a
infondere nella sua musica
nove anni di distanza, Bach nel 1750 e Händel nel 1759, hanno
timbrico di pochissimi strumenti (in questo caso due violini, organo,
s q[00.25 - 00.47], anche con l'aiuto
dominato non solo il panorama della musica di lingua tedesca (e
clavicembalo, violone e due chitarroni, i quali accompagnano le
inglese per quanto riguarda il secondo durante il lungo periodo vis-
quattro voci maschili e le due femminili), che descrive le pene
suto a Londra), ma hanno rappresentato un ineludibile punto di rife-
d'amore di chi è costretto a vivere la vita come una sorta di guerra
rimento per le propaggini dell'ultimo Barocco europeo. Se Händel
interiore
s q[03.11 - 03.38].
suoi tradimenti attraverso splendide opere liriche e i celeberrimi ora-
track 3-4: Henry Purcell: Sonata in re maggiore, Z801
tori pregni di una musica sontuosa e psicologicamente articolata
Composte nel 1683, a ventiquattro anni, le dodici Sonate a tre, per
(l'ascolto dell'Ouverture all'oratorio profano Samson, suddiviso su
violino, viola da gamba e cembalo rappresentano uno dei vertici di
tre tracce, è illuminante), Bach indagò il mistero di Dio attraverso il
questo genere musicale. L'ascolto dell'ultima di queste sonate, sud-
suono, dando vita a una vera e propria ‘teologia musicale’ (il
divisa in due tempi, il primo Adagio - Canzona - Poco largo, il secon-
Preludio al Corale Jesu, meine Freude BWV 753), nella quale la
do Grave - Presto - Allegro) permette di comprendere al meglio la
presenza del Divino si annida anche nella grande produzione profa-
sontuosa tessitura che Purcell riesce a dare ai tre strumenti
na, come nel caso delle emozionanti Suites per violoncello (di cui
ascoltiamo il Preludio in do maggiore dalla terza di esse).
s q[track 3: 00.02 - 01.06], dove ogni passaggio rappresenta un
peso o contrappeso rispetto a quello che lo precede s q[track3:
01.07 - 02.09] e a quello che lo segue s q[track 3: 02.10 - 03.08].
track 1: Claudio Monteverdi: “Zefiro torna”
Tutto è meravigliosamente bilanciato!
Questo Scherzo musicale, del 1632, ci permette di apprezzare
anche le doti umoristiche del compositore cremonese, il quale nel
track 5: Marin Marais: Ciaccona in la maggiore
brano, giocato in modo incantevole sulle voci dei due tenori, accom-
Passando al Barocco francese, questo breve ma densissimo brano
pagnate dal clavicembalo, da due chitarre e dal chitarrone, su testo
di Marais, risalente al 1725, ci fa entrare in contatto con una raffina-
di un sonetto di Ottavio Petruccini, prende in giro il modo di poetare
tezza inventiva straordinaria elaborata dalla viola da gamba, dalla
petrarchesco, dileggiando il vittimismo di chi ama e non è a sua
tiorba e dall'organo da camera in un susseguirsi di delicati e intrica-
volta amato. Si faccia attenzione a come Monteverdi costruisca tutto
ti arabeschi
lo Scherzo sulla gioia provocata dall'arrivo della primavera, con i
bro dello strumento ad arco, che si lascia andare a una malinconica
due tenori che imitano cantando lo spirare lieto del vento s q[00.10
melodia
s q[01.45 - 02.25] sui quali domina l'affascinante tim-
s q[00.02 - 00.40].
- 00.42], e che si scontra con la solitudine del protagonista che si
lamenta nell'ultima terzina della poesia
s q[02.58 - 03.55], fino al
track 6-8: François Couperin: Motet pour le jour de Pâques
punto in cui, e qui avviene l'evento inatteso, l'amarezza del protago-
Per comprendere la capacità di elaborare intrecci armonici e melo-
nista culmina nel verso come vol mia ventura or piango
s q[04.05
dici con una povertà di mezzi espressivi a disposizione, è sufficien-
- 04.17], che subito dopo si tramuta in una nuova spensieratezza
te ascoltare questo soave mottetto che il compositore francese
con la fine dello stesso verso che proferisce or canto
scrisse per la Cappella Reale sul finire del XVII secolo, con le voci
s q[04.18 -
05.09]!
del soprano e del mezzosoprano che si alternano e si incontrano
 pagina attiva
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Arts
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Florissants di “Zefiro torna”
> SOMMARIO
extra
19
CD allegato: “zefiro torna”
seppe raccontare le passioni umane, i suoi conflitti, i suoi dolori e i
CD allegato AS 149
per annunciare la Risurrezione di Gesù s q[track 6: 00.02 - 01.03],
posto tra il 1741 e il 1742 (suddiviso in tre movimenti) che raffigura
mentre la viola da gamba, la tiorba e l'organo da camera dipanano
le pene e la rabbia di Sansone
una tenua linea di accompagnamento s q[01.42 - 02.11], quasi sus-
to in catene dai filistei.
surrata per timore di disturbare il canto delle due voci femminili.
track 13: Johann Sebastian Bach: Preludio dalla Terza Suite
per violoncello
track 9: Georg Friedrich Händel: “O sacred oracles of truth”
Se con Händel entriamo in un nuovo mondo, con Bach affrontiamo
Con quest'aria tratta dall'oratorio Belshazzar, composto nel 1744,
l'infinito, anche quando si tratta del suono di un solo violoncello,
entriamo nel meraviglioso mondo di Händel, fatto di amori, guerre,
protagonista delle Sei Suites composte a Köthen tra il 1717 e il
contrasti e passioni insanabili. Quest'opera narra le gesta di
1723, con le quali il sommo Kantor volle sfruttare al massimo le
Belshazzar, il sovrano babilonese che tiranneggiò il popolo ebraico
potenzialità dello strumento, che in questo Preludio della Terza
sottomesso e che venne poi ucciso dal principe persiano Ciro.
Suite si lascia andare a una serie di scale e di arpeggi
L'aria, cantata dal profeta Daniele attraverso la voce di un contro-
- 00.55] che, invece di apparire freddi e meccanici, offrono un'im-
tenore, rappresenta un momento cardine dell'opera, quando invo-
magine calda, articolata, come se il violoncello riuscisse finalmen-
cando i “sacri oracoli della verità”, il personaggio biblico può annun-
te a parlare e a esprimere le sue emozioni
ciare che le pene del popolo di Israele stanno per finire
s q[track 11: 00.02 - 01.26], tenu-
s q[00.01
s q[01.25 - 02.10].
s q[00.46
tezza dell'accompagnamento orchestrale (Händel in ciò fu insupe-
track 14: Johann Sebastian Bach: Preludio “Corale Jesu, meine
Freude”, BWV 753
rabile!)
- 01.49]. La soavità dell'eloquio, la dolcezza del canto e la delica- 04.30] danno la dimensione delle incredibili
Bach riusciva a essere divino anche quando si calava nei panni del
sfaccettature e sfumature psicologiche che il compositore sassone
s q[02.59
didatta, come nel caso di questo breve, ma densissimo, corale trat-
fu capace di conferire alle sue partiture.
to dal Clavierbüchlein für Wilhelm Friedemann Bach, ossia per il
figlio primogenito affinché si potesse esercitare sia al clavicemba-
CD allegato: “zefiro torna”
track 10-11: Georg Friedrich Händel: Ouverture di Samson
lo, sia all'organo grazie a una serie di ‘esercizi’ capaci, tuttavia, di
E a proposito di come Händel fu in grado di far calare lo spettatore
trasmettere sempre un messaggio di una profondità inaudita
nelle atmosfere dei suoi oratori ecco l'Ouverture di Samson, com-
s q[00.40 - 01.47]. Andrea Bedetti
numero 137 con
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20 extra
> SOMMARIO
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extra cover story
TECHNICS
Giradischi 1200
“Non è il miglior giradischi mai costruito e non è il giradischi che suona meglio al mondo... Qualunque sia
il vostro impianto di riproduzione, qualunque sia la vostra testina, qualunque siano i vostri gusti musicali e
il ‘tipo’ di vinili che preferite (dalla super-consumata stampa originale dei primi anni della stereofonia, fino
a un 200 grammi inciso a 45 giri/minuto) il 1200 vi offre - a un costo del tutto ragionevole - la possibilità di
ascoltarli ‘almeno correttamente’... VINCENZO FRATELLO
”
foto 1: Technics SL-1200LTD
technics 1200
“Nel 2013 era stata lanciata tramite facebook una
raccolta di firme per una petizione indirizzata alla
Matsushita che chiedeva la ripresa della produzione
del Technics SL-1200.
Erano state raccolte poco meno di 28.000 firme
(tra le quali… la mia)...”
22 extra
> SOMMARIO
extra cover story
“Ho incontrato il mio primo 1200 alla fine degli anni '80. Per una serie di motivi personali
avevo dismesso tutto il mio impianto precedente da un po' di tempo e - finalmente, dopo alcuni mesi
di astinenza con relativa fortissima crisi - potevo ricostituirmi un impianto audio. In possesso
di una collezione di testine piuttosto interessante (una trentina di pezzi che sarebbero cresciuti
col tempo fino a circa 50, un vero campione della migliore produzione internazionale,
alcune vintage, altre in produzione... vi risparmio l'elenco in questa sede) cercavo un giradischi
che - senza fronzoli e senza costare cifre eccessive - mi consentisse di poter ragionevolmente
roprio quello che ci vuole: difficile tradurre meglio, almeno nel
P
che sarebbero cresciuti col tempo fino a circa 50, un vero campione
nostro caso, l'affermazione inglese ‘JUST RIGHT!’. Questo è il
della migliore produzione internazionale, alcune vintage, altre in pro-
miglior modo di descrivere il giradischi Technics SL-1200 (vedi
duzione... vi risparmio l'elenco in questa sede) cercavo un giradischi
foto 1) in tutte le sue declinazioni, a partire dal MK-II. Chi tra i let-
che - senza fronzoli e senza costare cifre eccessive - mi consentisse
tori conosce l'oggetto capisce perfettamente cosa intendo dire. Per
di poter ragionevolmente apprezzare tutte le testine della mia colle-
tutti gli altri dirò che il 1200 è semplicemente ‘perfetto’ per la sua
zione. Ragionevolmente vuol dire metterle in condizioni di funziona-
funzione, riprodurre con qualità sempre ‘adeguata’ i nostri amatissi-
re correttamente, siano esse MM che MC, siano esse ad alta che a
mi vinili.
bassa cedevolezza. Parlo di questa mia necessità con un caro amico,
Sgombriamo il campo da equivoci, la perfezione, quella vera, non è
possessore di una collezione di oltre 10.000 LP tra i quali, per capir-
di questo mondo, e il 1200 non fa eccezione. Non è il miglior giradi-
ci, la serie completa di tutti i Mercury Living Presence pubblicati
schi mai costruito e non è il giradischi che suona meglio al mondo.
(comprata ad Hollywood in un negozio di dischi in prossimità del
Quando affermo che è ‘perfetto’ come riproduttore del vinile intendo
Sunset Boulevard) che mi suggerisce il 1200. Nato agli ascolti con un
dire una cosa diversa. Qualunque sia il vostro impianto di riproduzio-
Thorens 160, sono piuttosto scettico, quindi sono invitato a control-
ne, qualunque sia la vostra testina, qualunque siano i vostri gusti
lare di persona.
musicali e il ‘tipo’ di vinili che preferite (dalla super-consumata stam-
Nella sala d'ascolto sono presenti 3 giradischi: un Linn Sondek, con-
pa originale dei primi anni della stereofonia, fino a un 200 grammi
figurazione top con braccio, testina e alimentazione della casa del
inciso a 45 giri/minuto) il 1200 vi offre - a un costo del tutto ragio-
massimo grado; un Denon DP-75 (vedi foto 2), Direct Drive con
nevole - la possibilità di ascoltarli ‘almeno correttamente’. Credetemi,
motore trifase secondo solo al DP-100 della stessa casa, equipaggia-
non esistono altri giradischi di uso tanto universale e confrontabili,
to con uno SME 3009 mk-II (non la versione ‘’R’, ma quella a bassa
neanche a costi alcune volte più elevati.
massa adattissimo alle testine da 1 grammo di forza di lettura), e
Non è un caso che il 1200 sia stato - di gran lunga - il giradischi più
con un Grace GF-714 (mitico braccetto con la canna in legno, consi-
venduto e più longevo di sempre.
Non è un caso che sia diventato
un ‘industry standard’ per i DJ di
foto 2: Denon DP-75
tutto il mondo, stazioni radio,
disco-club, studi di registrazione
etc. Considerate che il costruttore
non ha fatto - almeno inizialmente - assolutamente nulla per promuoverlo per queste applicazioni.
Nasce infatti come giradischi per
hi-fi di livello medio-alto.
Ho incontrato il mio primo 1200
alla fine degli anni '80. Per una
serie di motivi personali avevo
dismesso tutto il mio impianto
precedente da un po' di tempo e
- finalmente, dopo alcuni mesi di
astinenza con relativa fortissima
crisi - potevo ricostituirmi un
impianto audio. In possesso di
una collezione di testine piuttosto
interessante (una trentina di pezzi
> SOMMARIO
extra
23
technics 1200
apprezzare tutte le testine della mia collezione...”
cover story
derato in Giappone un must per le migliori MC); un ‘normale’
foto 3: Il primo brevetto Thorens
Technics SL-1210 MK-II, in verità con qualche tweaking dei quali vi
parlerò in seguito.
Non ricordo esattamente tutte le combinazioni che sperimentammo, ma posso dirvi che - a parte la prestazione superiore e di livello assoluto del Denon (e relativi bracci) - il 1200 non ha sfigurato,
dimostrando di essere capace di mettere a suo agio sia una V-15,
edizione IV all'epoca regolata ad 1,50 grammi (ricordate che lo
spazzolino Shure ‘sottrae’ 0,5 grammi), sia una Ortofon SL-20Q,
notoriamente piuttosto ostica, regolata a 2,25 grammi. Il ‘suono’
del 1200 è risultato in definitiva particolarmente vicino a quello del
Denon e - inoltre - con il braccio in dotazione è stato in grado di far
tracciare anche le modulazioni più alte del disco test Shure ‘era IV’
alla V-15, pagando solo un incremento di 1 o 2 decimi di grammo
alla prestazione dello SME (notoriamente eccellente).
Una parola sull'insieme Linn che - naturalmente - mostrava tutta la
sua classe… ma con una sua peculiare caratteristica che potrei definire ambrata, di ‘morbidezza’ complessiva. Ho ‘scoperto’ che - personalmente - preferivo il ‘suono non eufonico’ della trazione diretta. Nonostante il mio preconcetto personale a favore della soluzione a cinghia derivata dalla mia lunga precedente e positiva esperienza con il Thorens. In effetti il Linn Sondek altro non è che un
Thorens TD-160 portato alle estreme conseguenze per raffinatezza
costruttiva e tolleranze di lavorazione.
Compro il mio primo 1200 e - usandolo - il mio rispetto cresce, fino
al punto di innamorarmene. Ricordo, aprendo il cartone originale,
technics 1200
perfino l'odore sprigionato dall'insieme dei vari materiali , che in
seguito mi sarebbe diventato ‘familiare’. Naturalmente, approfittan-
foto 4: National Technics SP-10
24 extra
> SOMMARIO
do della disponibilità di una collezione di testine così diverse,
approfondisco la conoscenza e sperimento una serie di accorgimenti che - come sempre tutti insieme - consentono di fargli fare davvero uno (o due) salti di categoria.
UN PO' DI STORIA DEI TRAZIONE DIRETTA
Non tutti sanno che il primo brevetto per un ‘giradischi’ a trazione
diretta è stato depositato in Svizzera dalla Thorens nel 1929 (vedi
foto 3). L'azienda non ha mai applicato questo sistema di trazione
ai suoi giradischi che hanno invaso il mercato audio a partire dagli
anni '60.
Il motivo è lo stesso che ha ‘impedito’ a decine di aziende ‘specialiste’ nella produzione di giradischi dedicati agli audiofili (guarda
caso tutti con trazione a cinghia) di farlo. Indisponibilità di motori e
di sistemi di controllo e regolazione della loro velocità di adeguate
prestazioni. Dunque per mantenere una velocità di rotazione
foto 5: Technics SP-10 MK-II
costante i giradischi prodotti da questa tipologia di aziende non pos-
dale con la base) che leggono con precisione la posizione del piat-
sono che basarsi sull'inerzia del piatto.
to. L'SP-10 MK-II utilizza questa tecnologia senza alcun compromes-
Scopriamo così che non è una scelta basata su una supposta supe-
so qui inserito nella sua base in obsidiana e con braccio EPA-100,
riorità sonora di questa soluzione - come tutti i loro uffici di marke-
vedi foto 5).
ting hanno indotto e continuano ad indurre a credere - ma una
Come nei trazione diretta Denon, eventuali variazioni di velocità
necessità legata alla incapacità di perseguire soluzioni alternative
sono corrette ‘prima’ che avvengano e - dal punto di vista tecnico -
(magari più adatte e performanti).
permane soltanto una piccola (ma costante) differenza di fase tra il
Quarant'anni dopo, nel 1969, il gigante giapponese Matsushita -
segnale del generatore e quello di posizione del piatto.
disponendo di tutta la tecnologia e potendo sviluppare la compo-
Siamo negli anni '70. Nel corso del decennio saranno sviluppati dai
nentistica meccanica ed elettronica necessarie - introduce il primo
giganti giapponesi, quelli che sono per molti i migliori giradischi mai
giradischi a trazione diretta, il National/Technics SP-10 (vedi foto
realizzati. A Technics e Denon si aggiunge il colosso Sony che, sia
4, nella pagina accanto). Stranamente non è un giradischi supe-
pure in ritardo (siamo negli anni '80), presenta un capolavoro asso-
riore - sotto l'aspetto sonoro - al Thorens TD-125, riferimento asso-
luto, il PS-X9 (vedi foto 6).
luto di quegli anni per impianti top. Il motivo è che il sistema di con-
Da notare che il PS-X9 è l'unico esempio giapponese di ‘sistema di
trollo della velocità del motore interviene sulle variazioni di velocità
riproduzione del vinile completo’ (à la EMT, per intenderci) com-
solamente ‘dopo’ che queste si sono verificate.
prendendo il motore, la base, il braccio, la testina e… l'amplificato-
È la Denon che per prima risolve questo problema. Infatti sviluppa
foto 6: Sony PS-X9
un sistema di controllo della velocità del motore basato sul segnale
generato da una banda magnetica disposta sul piatto e raccolto da
una testina del tipo usato dai registratori. Il metodo consente di
intervenire sulla velocità del motore e quindi del piatto "prima"
ancora che si manifestino variazioni della stessa, impedendole.
Matsushita - ed altri - rispondono con l'introduzione di un sistema
PLL (letteralmente con retroazione di fase ‘agganciata’), mutuato da
applicazioni di controllo automatico, che utilizza come riferimento
un precisissimo generatore quarzato. Nel caso dei Technics la verifica avviene istantaneamente confrontando la fase del generatore
con quella del segnale proveniente da piccoli elettromagneti disposti opportunamente lungo lo statore (la parte fissa del motore, soli-
> SOMMARIO
extra
25
technics 1200
cover story
cover story
“...Nel 1972 la Technics introduce l'SL-1200 che
è un trazione diretta completo di base e braccio,
derivato dall'SP-10, destinato a impianti di
buon livello... Per sette anni la sigla 1200 indica
uno dei tanti giradischi della categoria dei
trazione diretta giapponesi...”
foto 7: Technics SP-02
vedi foto 8) realizzano giradischi eccellenti, tuttavia il trio Technics
SP-10 MK-II, Denon DP-100 (vedi foto 9) e Sony PS-X9 resta - a
mio parere - inavvicinabile. Gli stessi trazione diretta della tedesca
EMT, unica concorrente a questo livello all'infuori del Giappone,
risultano a giudizio comune "sonicamente" alquanto inferiori, essendo superati dagli stessi EMT con trazione a puleggia della serie pre-
technics 1200
cedente.
LA STORIA DEL 1200
Nel 1972 la Technics introduce l'SL-1200 che è un trazione diretta
completo di base e braccio, derivato dall'SP-10, destinato ad impianti di buon livello. È ancora privo del controllo al quarzo e quindi soffre della stessa limitazione ‘tecnico-sonora’ dell' SP-10: le variazioni
foto 8: Kenwood L-07D
di velocità sono ‘corrette’ con un certo ritardo rispetto a quando si
verificano. Per sette anni la sigla 1200 indica uno dei tanti giradischi
della categoria dei trazione diretta giapponesi.
Quando nel 1979, è introdotta la versione MK-II, finalmente quarzato, dotato di una base con una sofisticata struttura anti-risonante
e di un braccio con attriti verticali e orizzontali inferiori ai 7 mg
(regolabile in altezza), l'oggetto incorpora tutti i risultati della ricerca e della tecnologia Matsushita, insieme al ‘gusto audiofilo’ della
divisione Technics. Dire oggi che è molto avanti per la sua epoca e
che è ‘il migliore’, almeno della categoria, appare scontato.
È talmente ‘avanti’ che resta in produzione praticamente (e per fortuna, in questo caso) immutato fino al 2010. Sono 31 anni (38 considerando la prima versione) nei quali è prodotto nelle sue varie versioni - pare - in oltre 3.000.000 di unità. Non trascurabile il fatto che
negli ultimi 20 anni di vita il prodotto ha convissuto prima con il dilagante CD e - ultimamente - con i formati di musica liquida (download, ecc.). (Potete vedere il quadro completo delle versioni in foto
foto 9: Denon DP-100
10, alle pagine 28-29).
re fono interni, tutti del massimo livello qualitativo.
Della triade l'unica azienda che abbia realizzato anche un motore
(ed il suo sistema di controllo) destinato a pilotare i torni di incisione del vinile è Technics con il modello SP-02 (vedi foto 7) ampiamente derivato dall'SP-10 MK-II.
Naturalmente altri marchi giapponesi (su tutti il Kenwood L-07D,
26 extra
> SOMMARIO
Nel 1989 è introdotta la versione MK-3 (per il solo mercato giapponese) con piccole modifiche di finitura e con prese RCA sul retro
(invece del cavo che esce dalla base).
Nel 1996 è presentata la versione MK-4 aggiunge la velocità di 78
giri e continua ad avere le prese RCA sul retro (per il solo mercato
giapponese).
#%''&$&'%&
& $$%!&&'%!''!#'"&&'"&&$&''
cover story
foto 10: Technics: quadro completo delle versioni prodotte
technics 1200
28 extra
> SOMMARIO
technics 1200
cover story
> SOMMARIO
extra
29
cover story
Nel 1997 è il turno della prima versione dorata e limitata per il ven-
foto 12: Technics SL-1800 MK2
ticinquesimo anniversario, la 1200LTD (solo 10.000 unità). È basata
sul MK3 ed ha molti particolari placcati in - così è dichiarato - oro 24
carati.
Nel 2002 è presentata la versione MK-5 che consente di regolare la
forze di lettura (e l'antiskating) fino a 6 grammi e ha led al posto
delle tradizionali lampade.
Nel 2002, in Novembre, è il momento della seconda versione
celebrativa per il trentesimo anniversario, la MK5G che presenta
diverse novità. Il range di regolazione della velocità è commutabile
tra +/- 8% e +/- 16% e avviene con circuitazione digitale; le luci
sono led blù; migliora la struttura della base e della pedana di
appoggio del braccio; i cavi di collegamento al pre sono di rame
OFC. Aggiungo che la finitura è piuttosto lussuosa, una vernice in
nero brillante ‘a scaglie’. (vedi foto 11).
Nel 2004 siamo alla seconda versione dorata e limitata
dell’1200GLT, solo 3.000 unità basate sull'MK5G.
Nel 2007 è presentata la versione MK6-1, solo in Giappone, in
1.000 unità per il trentacinquesimo anniversario, simile alla MK5,
con piccole differenze di finitura.
Nel 2008, infine, è introdotta la versione MK6-K e -S, sempre solo
in Giappone e basata sull' MK5.
Il 1 Novembre 2010 un comunicato dell'azienda annuncia lo stop
alla produzione. È detto, per mancanza di ordini sufficienti.
È vero che è stato ‘adottato’ dai DJ di tutto il mondo e da molti utilizzatori professionali ma se siete a conoscenza di un altro compo-
Naturalmente negli anni d'oro della stereofonia (e della stampa specializzata) i test dei giradischi erano opportunamente corredati da
misure tecniche. In particolare quella di wow & flutter che esprime
in percentuale della velocità nominale le variazioni - veloci e lente intorno ad essa; quella di accuratezza della velocità che esprime
eventuali errori nel valore della velocità di rotazione; quella di rumble, cioè di rumore espresso in dB. Il dB è una grandezza logaritmica che misura il rapporto tra il segnale ed il rumore: ad esempio un
valore di rapporto S/N pari a 50 dB indica che la tensione del rumore è 100.000 (1 seguito da 5 zeri) volte più piccola della tensione del
segnale utile (quello generato dalla testina). Segnalo che entrambe
le misure, quella del rumble e quella del wow & flutter si possono
effettuare in maniera ‘non pesata’ (quella più severa, cioè ‘assoluta)
technics 1200
nente hi-fi che ‘avvicini’ i suoi numeri, per favore fatemelo sapere.
e ‘pesata’ (metodo che in qualche modo tiene conto dell'effettiva
LE SPECIFICHE E LE MISURE, UN ASPETTO DIMENTICATO (?)
schi). Il valore di wow & flutter può inoltre essere misurato come
Tutti sappiamo che un giradischi ha la funzione di far ruotare a velocità precisa e perfettamente costante il disco, senza introdurre
rumore che la testina possa captare.
foto 11: Technics MK5G
30 extra
> SOMMARIO
influenza del dato misurato sulle prestazioni "percepite" del giradi‘medio’ o ‘di picco’ (cioè il valore massimo raggiunto, anche se per
brevissimi istanti).
Notate che la misura di rumble di un giradischi è piuttosto difficile
cover story
foto 14: Audio Technica AT LP-5
da effettuare, al punto che la Thorens (credo negli anni '70) ha svi-
IL FUTURO INIZIA IL 5/1/2016
luppato un proprio metodo e relativo strumento per eseguirla, deno-
Nel 2013 era stata lanciata tramite facebook una raccolta di firme
minato appunto ‘sonda Thorens’.
per una petizione indirizzata alla Matsushita che chiedeva la ripresa
Le specifiche tecniche forniscono tante utili informazioni sulle pre-
della produzione del Technics SL-1200. Erano state raccolte poco
stazioni "sonore" di tutti i componenti audio e i giradischi non fanno
meno di 28.000 firme (tra le quali… la mia). Undici mesi fa la
eccezione.
Matsushita aveva risposto alla petizione chiedendo - per riprendere
L'eccellente generatore di frequenza e l'insieme del servo controllo
la costruzione di giradischi - 35.000 firme.
del 1200 consentono un'accuratezza di rotazione, sia per la precisio-
Nel settembre 2015 durante l'IFA di Berlino Michiko Ogawa, direc-
ne che per le variazioni, davvero unica nel panorama mondiale dei
tor della divisione Technics ha presentato il prototipo concettuale di
giradischi.
un nuovo giradischi Technics. Il manager ha tenuto a specificare
I cuscinetti del braccio lavorati con una precisione di +/- 0,5 micron
alcune caratteristiche:
(milionesimi di millimetro) danno luogo ad attriti, sia verticali che
a)
orizzontali, davvero ridottissimi (inferiori a 7 millesimi di grammo).
re le piccole fluttuazioni residue mantenendo una coppia elevata;
La canna del braccio ha una costruzione antirisonante a 3 strati. La
b)
massa effettiva del braccio è di 12 grammi. L'insieme è perfettamen-
zare ogni vibrazione durante la rotazione;
te progettato (direi "centrato") per supportare al meglio un'ampia
c)
gamma di testine.
ta il metodo di pilotaggio degli avvolgimenti dello statore in accor-
Il piatto pressofuso e smorzato inferiormente pesa oltre 2 Kg, massa
do alle condizioni operative, in grado di fornire una coppia di avvia-
ottimizzata per ridurre al minimo, insieme alla coppia fornita dal
mento elevata e un'alta stabilità di rotazione;
motore e alla velocità del sistema di controllo dello stesso, qualun-
d)
que variazione di velocità.
sente una compensazione ottimizzata della precisione di rotazione
La capacità totale del cavo di cablaggio interno del braccio e del
tramite la rilevazione precisa della posizione del piatto e delle flut-
cavo di connessione al pre di serie è circa 100pF, valore ottimale per
tuazione del carico (meccanico)
poter "caricare" opportunamente, insieme alla capacità dell'ingres-
Il giradischi non aveva, fino a quel momento un nome e un prezzo.
so fono anche testine che richiedono valori intorno ai 200-250 pF.
La prima impressione è che fosse un oggetto completamente nuovo
Doppio rotore per ridurre il carico del perno e minimizzaCuscinetti impregnati d'olio di alta precisione per minimizTecnologia di controllo del mandrino motore che commu-
Tecnologia di controllo ‘adattativo’ della rotazione che con-
Per il 1200 la Technics specifica 0,025% di wow & flutter (0,035%
di picco) e -78 dB di rapporto segnale rumore. Per dirla all'inglese
… ‘competitors wanted’ (si cercano concorrenti tra quanto attual-
foto 15: Nuovo piatto Technics
mente in produzione, senza limiti al prezzo).
E, soprattutto, l'influenza dell'attrito dello stilo della testina sulla
velocità di rotazione, così influente sul suono, è - davvero - trascurabile. Così come qualunque modulazione udibile della velocità.
Infine - il nostro - è silenzioso almeno quanto i migliori pre fono e,
molto di più, di qualunque vinile.
Posso affermare - parlando da ingegnere - che il progetto e la realizzazione del 1200 mostrano una conoscenza, una capacità, una
coerenza, una completezza derivante dall'analisi di ogni dettaglio
(anche applicativo e di ‘matching’ col mondo esterno), che ho potuto riscontrare soltanto in pochissimi altri oggetti. E ciò vale non solo
riferendosi ai prodotti del nostro settore.
> SOMMARIO
extra
31
technics 1200
foto 13: Pioneer PLX-1000
cover story
foto 16: interno del nuovo piatto Technics
technics 1200
ed estremamente aggiornato tecnologicamente, più vicino alla clas-
del 2016. Dal punto di vista strettamente prestazionale, le due ver-
se della serie top SP-10 che alla famiglia 1200. (per avere un'idea,
sioni saranno estremamente simili. La differenza principale è la rea-
vedi foto 12, 13, 14 e 15).
lizzazione del braccetto, insieme ad altre parti che - nel Grand Class
- saranno in magnesio invece che in alluminio.
IL TECHNICS SL 1200 GAE: ANNUNCIO AL CES 2016
Come era apparso già evidente dalle notizie raccolte durante l'IFA,
Pochi giorni fa, il 5 Gennaio, durante la tradizionale conferenza
il prezzo di queste nuove versioni sarà decisamente più elevato di
stampa che la National organizza presso il CES di Las Vegas, la
quello dei precedenti SL-1200. Si parla di ‘alcune migliaia di euro’
National svela per la prima volta il suo nuovo giradischi. Il nome è
già per la versione base e di almeno un 50% in più per il Grand
Grand Class SL-1200 GAE: l'attesa è finita.
Classic.
Per prima cosa va detto che la versione mostrata al CES è una
Il ‘nuovo’ 1200 ha una serie di modifiche estremamente importanti
‘Limited edition’ che sarà prodotta in soli 1200 esemplari numerati
che - guarda caso - incidono tutte direttamente sulla qualità sono-
e che sarà disponibile a partire dal mese di giugno.
ra. Ciò è stato dichiarato esplicitamente sia all' IFA nello scorso
La versione standard, l' SL-1200G, sarà disponibile solo verso la fine
Settembre che pochi giorni fa al CES pochi giorni fa.
foto 17: nuovo motore
32 extra
> SOMMARIO
extra
cover story
  pagina attiva
foto 19: SME sull’1200
foto 18: motore Technics
Il motore è totalmente nuovo. A doppio rotore, con un sistema di
particolarmente raffinata.
controllo basato su una ‘lettura’ della posizione e della velocità del
(vedi foto n.ro 16, 17, 18,19).
La base è costruita in 3 strati realizzati in 3 materiali diversi: otto-
NOTA DELL'AUTORE: inizialmente non avevo previsto di dividere
ne, alluminio e gomma;
l'articolo in due parti, né che nel frattempo sarebbe avvenuta la pre-
Il braccio di lettura ha un'articolazione sempre basata - come tradi-
sentazione del nuovo 1200. Nella seconda parte parlerò dei ‘cloni’
zione dei 1200 (sia per il movimento orizzontale che per quello ver-
del 1200 e - soprattutto - dei tweaking (in italiano "abarthizzazio-
ticale) - su cuscinetti, in questo caso di precisione ancora più ele-
ni" … !) che sulla base della mia ultraventennale esperienza posso-
vata ed è ad alto smorzamento, praticamente privo di risonanze
no essere suggeriti per ottenere il massimo da questo splendido
proprie in banda audio.
giradischi… anche nelle versioni precedenti, non così costose e raf-
Il top della base è in alluminio con una microlavorazione di finitura
finate come l'ultima. Vincenzo Fratello
Il nuovo Thorens 1200 Sl-1200 GAE
 pagina attiva
CLICCA QUI per vedere una presentazione
presentazione inteinterattiva della Technics
Technics delle specifiche tecniche
> SOMMARIO
extra
33
technics 1200
piatto di altissima precisione.
CVLD 267
VELUT LUNA TORNA A RENDERE OMAGGIO ALLA GRANDE CANZONE NAPOLETANA
ANCORA CON LA STRAORDINARIA VOCE DI ROSELLA CAPORALE
CHE SI ESIBISCE IN TRIO
CON STEFANIA TODESCO AL PIANOFORTE E VALENTINA TODESCO AL VIOLONCELLO
I GRANDI CLASSICI RIPROPOSTI CON ARRANGIAMENTI NUOVI E INEDITI
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KLEIBER &
LE DUEVEL
VENUS
Un ascolto della ‘Settima’
di Beethoven, diretta da
Carlos Kleiber su diffusori
Venus della Duevel
duevel venus & carlos kleiber
stato certamente detto e scritto tutto sulla Settima sinfonia di
È
Beethoven, anche per bocca del suo stesso creatore: una
delle migliori opere da lui realizzate.
Wagner di essa disse che rappresentava “l'apoteosi della danza”.
Di una bellezza sublime e innovativa, ne esistono innumerevoli
versioni di praticamente tutti i direttori d'orchestra degni di questo
nome. Caratterizzata da una forza vitale e un ritmo travolgenti, è
capace in quel poco più di una buona mezz'ora di rapire e inchiodare sulla poltrona qualsiasi ascoltatore, qualunque genere musicale esso ami. La bellezza assoluta, in fondo, non ha confini...
Delle varie incisioni che ho, quelle alle quali sono più legato vedobo protagonista il grande Carlos Kleiber, immenso direttore d'orchestra tedesco, forse sottovalutato da alcuni, ma degno di essere annoverato tra i migliori di tutti i tempi.
Non parlerò qui della forse più nota versione incisa per la DG con
i Wiener Philharmoniker, bensì della eccellente incisione che la
Orfeo fece del concerto che Kleiber diede con l’Orchestra bavaree
di Stato il 3 maggio del 1982 (accidenti, ora che ci penso il giorno
dopo diventavo maggiorenne!).
Qui l'attenzione per il dettaglio che il maestro poneva in ogni sua
esibizione, viene esaltata da una energia al calor bianco che
entusiasmo contagioso.
La timbrica degli ottoni è lucida, dettagliata e mai accecante, ma
sono particolarmente stato colpito dai legni degli archi, con un
senso forse più votato alla corda che alla cassa armonica, seppure non risultino mai affetti da un senso di ‘elettrificazione’ come
molti diffusori ‘moderni’, anche di qualità, indugiano nel fare.
Devo dire che il senso di vertigine della immagine ricostruita con
le Venus ha assunto contorni straordinari, nei quali un’orchestra
enorme, mai costituita da esecutori miniaturizzati bensì ben piantati sul palco e distribuiti su un fronte sonoro cosi articolato da risultare spesso inquietante tanto è stato il senso di realtà percepito.
L'incisione è stupefacente sotto l'aspetto ambientale, poiché la
accende ognuno dei quattro movimenti, compreso il secondo con
il suo incedere solenne, quasi per-
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36 extra
vaso da una tragicità come estranea al resto della sinfonia.
Le Venus hanno mostrato prima di
tutto un senso del ritmo eccellente,
senza alcun tentennamento dinamico, senza alcun impastamento
cromatico, scandendo con estremo
ordine la partitura che in questa
incisione viene rappresentata con
estrema energia e un senso di
> SOMMARIO
PER SAPERNE DI PIÙ
DUEVEL DIFFUSORI VENUS
Le Venus sono state recensite sul
numero 149 di Audiophile sound:
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BEETHOVEN. SINFONIA N. 7
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Carlos Kleiber, dir.
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sui Pannelli
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commistione di riverberi e di risonanze della sala da concerto rivivono nella timbrica dell'orchestra nonché nei rumori inevitabili del
pubblico, del quale si percepisce spesso la partecipazione, seppure passiva, certamente emotiva.
Le Venus hanno rappresentato tutto ciò con una sicurezza e personalità degne di diffusori di livello, donando una grande lucidità e
senso di ambienza che, lo voglio ribadire, ha travaricato le dimensioni fisiche della mia sala d'ascolto in misura travolgente.
Posso dire senza tema di smentita che la musica classica è un terreno estremamente sinergico con queste Duevel, il che per me
significa, contrariamente a ciò che pensano alcuni, che qualsiasi
genere musicale sarà congeniale alle Venus, per effetto oltre che di
una ricostruzione scenica eccellente, anche di un dettaglio e doti
dinamiche di prim'ordine. Paolo Di Marcoberardino
> SOMMARIO
extra
37
hardware / cavi
DE ANTONI
Pierre Bolduc parla con
Fabio Liberatore di
Acustica Applicata, il
distributore del marchio, dei
cavi De Antoni, dell'uso di
conduttori in alluminio
(invece di rame, carbonio o
argento), la principale
cavi de antoni
particolarità di questi cavi.
econdo il costruttore, Manlio De Antoni, la grande trasparen-
S
za del cavo digitale (ho sentito solo questo, e non gli altri
devo sottolineare) è l'uso dell'alluminio. Ho chiesto al distri-
che sarebbero interessanti da discutere con il costruttore. Per
butore del brand, Fabio Liberatore di Acustica Applicata, di spie-
esempio, il fatto che l'alluminio NON si ossida o ancora che l'al-
garmi perché l'alluminio sarebbe superiore al rame.
luminio, come tutti i metalli, sia un buon conduttore elettrico. Poi
FL: L'alluminio è un materiale considerato (quasi) amagnetico,
sarebbe ugualmente interessante capire la natura delle prove
quindi è praticamente esente da fenomeni ‘antenna’ che, non di
scientifiche eseguite da De Antoni sulla purezza del metallo:
rado, captano e introducono nel percorso del segnale disturbi
come è arrivato alla conclusione che la purezza del metallo modi-
elettromagnetici provenienti dall'esterno, i quali inesorabilmente
fica in modo rilevante le caratteristiche sonore. Forse ne potrem-
sporcano il 'nero di sfondo' dell'immagine sonora peggiorando il
mo riparlare. Sicuramente la trasparenza notata da noi è dovuto
rapporto segnale/rumore e riducendo di fatto la percezione di
a fattori specifici, ma potrebbero essere anche dovuto all'involu-
spazio tra e attorno a ciascun strumento/cantante.
cro, alla qualità dell'isolamento, la geometria dei cavi. Un appro-
Inoltre, l'alluminio puro al 99,98% utilizzato nei cavi De Antoni
fondimento più scientifico sarebbe sicuramente gradito dai nostri
(attenzione, se al di sotto del 98% di purezza le cose cambiano),
lettori.
ha una neutralità timbrica quasi impossibile da realizzare con
Sul vostro sito è riportato che “dopo la sua intuizione iniziale, De
materiali più comuni (rame, argento, carbonio, ecc.), quindi rag-
Antoni ha impiegato anni di ricerca e di affinamento per poter
giunge il teorico 'ideale' per
Cavi De Antoni
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qualsiasi componente dell'impianto: far transitare il segnale
senza aggiungere o togliere
nulla. Altro aspetto rilevante
dell'alluminio è la quasi totale
assenza di fenomeni di ossidazione, proprietà che permette
la realizzazione di cavi privi di
saldature.
PB: Non sono un tecnico e
quindi non posso discutere
quanto hai affermato. Ma mi
vengono in mente alcuni temi
38 extra
> SOMMARIO
PER SAPERNE DI PIÙ
DE ANTONI CAVI
Pierre Bolduc ascolta il Cavo Digitale
della De Antoni.
Leggete l’articolo sul numero 148 di
Audiophile sound (in edicola oppure
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hardware / cavi
‘
ottenere gli attuali, mirabili risultati sonori che lo pongono ai vertici qualitativi della produzione audio mondiale”. È una grossa
affermazione. Di che tipo di sperimentazioni siamo parlando?
Che tipo di problemi sono stati incontrati?
FL: Il tipo di intreccio dei singoli conduttori e il loro isolamento
reciproco hanno subito negli anni un costante miglioramento,
ottenuto dopo centinaia di ore d'ascolto e confronto (a occhi
bendati) con i migliori cavi disponibili sul mercato, da parte del
costruttore De Antoni e dello staff di Acustica Applicata. Se gli
impianti utilizzati permettono valutazioni oggettive (leggi sale
d'ascolto meticolosamente controllate acusticamente), in un
processo di analisi e di sviluppo di un prodotto destinato alle
massime prestazioni, avendo come parametri indicatori la neutralità timbrica e la trasparenza, è impossibile prendere abbagli.
I problemi da risolvere sono essenzialmente di origine ‘meccanica’; i fili in alluminio si possono lavorare esclusivamente a
mano e con grande perizia, quindi tanto più elaborata è la geometria del cavo, tanto più complicata è la sua realizzazione.
PB: OK, ho capito che fermarsi a lungo sulle sperimentazioni
fatte negli anni potrebbero svelare troppi secreti... Ma puoi spiegarmi perché i cavi sono limitati nelle lunghezze? Non diventa
cavi de antoni
un problema per quanto riguarda i cavi di potenza?
FL: Come spiegato poco sopra, la complessità della geometria
rende assai più complicata la realizzazione di cavi oltre i 2,60
mt., che comunque su richiesta possono essere realizzati fino ai
4,50 mt. In realtà queste extra-lunghezze sono realizzate solo
per cavi di interconnessione, in quanto generalmente i 2,60 mt
per i cavi di potenza sono abbondantemente sufficienti anche in
sale d'ascolto grandi.
PB: Non nella mia (95mq)! Se non mi sbaglio, tutti i cavi, con
l'eccezione di quelli di alimentazione che non ho provato, sono
dotati di un filo connesso allo schermo del cavo: l'idea sarebbe
di collegarlo all'impianto di terra di casa o dell'impianto? Qual'è
il motivo per questo? Devo dirvi che non ha avuto un grande
effetto, almeno nella nostra catena.
FL: In certe situazioni si è rivelato utile collegare il filo di schermatura indipendentemente dal connettore principale utilizzato
per il cavo; la cosa è ovviamente imprevedibile perché dipendente dalle infinite variabili che si manifestano in ciascun
impianto. Siccome su questo tema l'unica regola valida recita
‘la configurazione più silenziosa è la migliore’, si è preferito
lasciare questo cavetto disponibile in modo che ciascun audiofilo possa verificare se il suo collegamento produce gli effetti
desiderati.
PB: Ci sono due serie di conduttori: la linea Dotto e la linea
Nano. In che modo si differenziano l'una dell'altra?
FL: La linea Nano è una versione con una geometria più semplificata per offrire un prezzo più abbordabile. La linea Dotto è la
ricerca delle massime prestazioni senza compromessi.
PB: Puoi essere più preciso? Per esempio, gli stessi prodotti
(cavi di alimentazione, cavo digitale, ecc) sono offerti in entrambe le linee? Il cavo digitale si trova in entrambe le linee? Usano
> SOMMARIO
extra
39
hardware / intervista
gli stessi connettori? Puoi spiegarci anche il costo elevato dei cavi
e che tipo di differenze di prezzo ci sono tra le due linee?
FL: I cavi di interconnessione, di potenza e di alimentazione sono
proposti in entrambe le linee Nano e Dotto, mentre il cavo digitale è in un'unica versione Dotto.
I connettori che vengono usati abitualmente sono i WBT in argento per i cavi RCA e i Neutrik per quelli bilanciati, ma a volte si utilizzano connettori su specifica preferenza e su richiesta del cliente. Il prezzo medio di un cavo della linea Nano è circa un quarto
del corrispondente nella linea Dotto. Questa differenza è giustificata non tanto dal numero di fili conduttori presenti nelle due
linee, ma dalla straordinaria complessità del lavoro di intreccio e
di isolamento che si esegue nei cavi Dotto; questo procedimento
indispensabile, permette di raggiungere i massimi risultati nei
parametri più sublimi, quali ricostruzione spaziale, spazio interstrumentale e micro dettaglio, mentre neutralità timbrica, trasparenza e coerenza temporale sono garantiti a eccellenti livelli già
con la linea Nano.
PB: Fabio, ti ringrazio per il tuo contributo. Pierre Bolduc
Per chi vuol avere informazioni sul costo dei singoli cavi, vi invito
a visitare il sito del distributore: www.acusticaapplicata.com
cavi de antoni
40 extra
> SOMMARIO
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AJ VAN DEN HUL
risponde
alle domande
degli
audiofili...
Una delle domande:
‘Cosa produce un suono di
qualità più alta: uno step-up
consigli: aj van den hul
per MC o un pre-preamplificatore
elettronico?’
(per leggere le domande già
to quando il rumore dell'ingresso è abbastanza basso (con la
testina collegata) per fare in modo che la musica suoni come
pubblicate in altri numeri di AS
musica e non non come se tutti i dischi fossero stati registrati su
una spiaggia col mare in tempesta.
EXTRA, rivolgetevi ai nn. 136 in poi,
In confronto con un'apparecchiatura dalla limitata risposta in fre-
sempre disponibili ONLINE - GRATIS)
gamente la gamma 20 Hz - 20 kHz darà risultati migliori anche
quenza, un'altra unità con una banda passante che eccede larnella gamma delle frequenze audio. Ma per un'apparecchiatura
così specializzata si pagherà di più . Provate a prendere un tra-
omanda: Cosa produce un suono di qualità più alta: uno
D
step-up (trasformatore) per MC o un pre-preamplificatore
elettronico?
VdH: A causa degli effetti magnetici che accadono in un trasformatore (per esempio la difficile magnetizzazione di una grande
quantità di mu-metal o del ferro del trasformatore ad opera di
sformatore o un pre-preamplificatore dotato di regolazione dell'impedenza di ingresso. Questo offre la possibilità di fare un po'
di esperimenti e il risultato migliore sarà sempre vincente.
Domanda: Usando un pre-preamplificatore diverso la qualità del
suono cambia. Cosa sta succedendo?
una corrente molto piccola) la prima scelta è sempre un'unità di
VdH: C'è bisogno di un pre-preamplificatore per aumentare il
ingresso elettronica quale un pre-preamplifcatore MC.
livello del segnale. Normalmente una testina MM genera un usci-
Tuttavia in alcuni casi con forti
ta sufficientemente elevata da poter essere collegata direttamen-
interferenze ad alta frequenza un
te all'ingresso MM del tuo pre-preamplificatore. Il segnale della
Van den Hul
trasformatore può essere utile.
testina può essere tra 2.5 e 6 mV per una velocità di taglio (del
Ma ricordate che anche un buon
tornio incisore) di 5.7 cm/sec.
Distributore per l’Italia
dei prodotti Van den Hul
trasformatore necessità di un
Ma cosa succede se la vostra testina MC non vi piace di più?
buon sistema di messa a terra e di
L'uscita normale di una testina MC è tra 0.1 e 0.6 mV (nelle stes-
una protezione molto buona dai
se condizioni). Questo richiede un'unità di step-up con un gua-
campi
dal
dagno intorno ai 26-32 dB. Comunque esistono alcune testine
vostro amplificatore. In caso con-
MC che hanno un'uscita sufficiente ad essere collegate diretta-
trario l'unica e sola opzione è la
mente all'ingresso MM del preamplificatore, come la nostra MC-
soluzione elettronica. Ciò è corret-
TWO Special.
MPI Italia
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42 extra
magnetici
> SOMMARIO
irradiati
consigli pratici
Dopo questa lunga introduzione ora abbiamo una risposta: quando un diverso pre-preamplificatore (per aumentare l'uscita della
testina) presenta una diversa impedenza di ingresso, le caratteristiche sonore cambieranno altrettanto. Misurando l'impedenza in
continua (resistenza) del sistema delle bobine, sul display dello
strumento leggerete un valore tra 3 e 50 Ohm. Diciamo con la
vostra testina la lettura è 10 Ohm. Nel passato l'impedenza di carico ottimale (di solito di un trasformatore) sarebbe stata anch'essa
10 Ohm. Quindi dovevate cercare un trasformatore con un impedenza dell'avvolgimento primario di 10 Ohm. L'avvolgimento
secondario doveva essere 47 kOhm per adattarsi all'impedenza
dell'ingresso MM del vostro preamplificatore. Questi 47 kOhm
sono lo standard internazionale.
Oggi c'è un - in qualche modo - meno preoccupazione teorica
riguardo all'impedenza di carico perché nelle moderne testine la
Lconsigli pratici: aj van den hul
frequenza di risonanza principale dell'armatura è fondamentalmente più alta, così c'è meno necessità di smorzare l'ampiezza
della frequenza di risonanza. Il risultato è che si può prestare più
attenzione al risultato sonoro. Questo vuol dire che se siete un
appassionato di jazz, semplicemente prenderete un pre-preamplificatore con un'impedenza di ingresso intorno a 100-200 Ohm.
Questo accentua la dinamica del suono. Se invece vi piace la
musica classica o piccole formazioni di musica acustica, scegliete un valore di impedenza più alto: diciamo intorno a 500 Ohm.
Quindi giocare con l'impedenza di ingresso vuol dire giocare con
il carattere del suono.
L'influenza dell'impedenza sul suono è causata dal diverso livello
‘trasferito’ (al secondario) e dall'incremento dell'ampiezza della
frequenza di risonanza. Più bassa l'impedenza di carico, più
bassa l'ampiezza alla frequenza di risonanza (il Q, fattore di smorzamento), più alta questa corrente, più alta la dinamica del suono.
Domanda: C'è una differenza tra il suono tra una testina MC a
bassa uscita e una ad uscita più alta?
VdH: In principio, no, ma nella vita di tutti i giorni, sì. Questo (il
livello d'uscita) ha direttamente a che fare con il numero di spire
dell'avvolgimento all'interno della testina. Maggiore il numero di
spire, più alta l'uscita. Fino a questo punto tutto bene. Ma un
numero maggiore di spire vuol dire una parte posteriore della
bobina più arrotondata. La forma del (nucleo di) metallo al centro
della bobina che focalizza il campo magnetico è sempre squadrato. Questo realizza uno smorzamento meccanico migliore da
parte dei gommini di smorzamento e quindi un più basso livello di
diafonia (tra i canali), vicino a 35 dB. Una bobina con più spire ha
una forma più arrotondata (l'impronta della bobina nei gommini è
anch'essa più arrotondata), quindi lo smorzamento è minore e la
diafonia aumenta (vicino ai 25 dB). Il vantaggio di un maggior
numero di spire è (si, c'è anche un vantaggio) che c'è bisogno di
meno guadagno di pre-preamplificazione, o anche nessun bisogno se l'uscita è abbastanza alta. AJ van den Hul / www.vandenhul.com
> SOMMARIO
extra
43
video robert king
extra
  pagina attiva
PURCELL:
12 Sonate a
tre parti
robert king parla di purcell
Nel video (CLICCA IN BASSO) che
accompagna questo testo,
Robert King, del King’s
Consort, parla della sua
registrazione di queste
Sonate sulla sua
etichetta Vivat
Vi rimandiamo al nostro CD,
allegato al numero 149 di Audiophile
sound, per l’ascolto della
Sonata 12 in Re maggiore Z801
QUI RIPORTIAMO LA TRADUZIONE ITALIANA
DI CIÒ CHE KING DICE NEL VIDEO CHE ACCOMPAGNA
LA PUBBLICAZIONE DEL CD VIVAT 110
l set che stiamo registrando per questo disco, le 12 Sonate a
I
“
tre parti... questa è musica straordinaria scritta dal giovane
Henry Purcell. Aveva intorno a vent’anni, ed era pieno delle
ultime fantastiche scoperte nella musica da camera... i suoni che
stavano arrivando da oltremanica, dall'Italia e anche dalla
Francia.
verli tutte su carta.
Le sonate mescolano l'eleganza della musica francese con la
vivacità e lo spirito della musica italiana, e allo stesso tempo si
fondono con un velo sottostante di malinconia che è davvero il
centro della musica di Purcell.
L'abilità di Purcell a gestire la melodia è quella di creare una
melodia che è completamente credibile ma che comprende
Finalmente, con tanto orgoglio, nel 1683 annunciò che aveva
scritto il set di 12 sonate, in una pubblicazione squisitamente
incisa, un’edizione molto lussuosa.
L’opera è una vera ‘perfezione’ e questo lo verifichiamo volta
dopo volta nella scrittura di Purcell. I suoi manoscritti sono scrit-
anche quei momenti imprevedibili che hanno l’impronta unica e
inimitabile di Purcell: il linguaggio armonico si riconosce immediatamente e può venire da nessun'altra penna che la sua.
Le sonate che scrive negli ultimi
Vivat Music
anni del 1670 o nei primi anni del
Per acquistare i dischi
Vivat
straordinario di creatività: la sua
www.vivatmusic.com
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1680 rappresentano uno sfogo
mente è così piena di musica che
si ha l'impressione, quasi, di
vederla
volare
sulla
pagina.
Purcell ha così tante idee che è
ansioso di non fare a tempo a scri-
44 extra
 pagina attiva
> SOMMARIO
CLICCA QUI per vedere il video di Robert King
sulle 12 Sonate di Purcell
video robert king
PURCELL:
Twelve Sonatas of Three
Parts
The King's Consort
Cecilia Bernardini, violin
Huw Daniel, violin
Reiko Ichise, bass viol
Lynda Sayce, theorbo
Robert King,
organ & harpsichord
Sonata 1 in G minor, Z790
Sonata 2 in B flat major,
Z791
Sonata 3 in D minor, Z792
Sonata 4 in F major, Z793
Sonata 5 in A minor, Z794
Sonata 6 in C major, Z795
Sonata 7 in E minor, Z796
Sonata 8 in G major, Z797
Sonata 9 in C minor, Z798
Sonata 10 in A major, Z799
Sonata 11 in F minor, Z800
Sonata 12 in D major, Z801
to in modo accuratissimo. Si tratta di un compositore che esige che
per il continuo che abbiamo: il theorbo, l'organo e il clavicembalo ci
ogni millimetro di musica abbia delle indicazioni precise. Niente è
offrono la possibilità di variare i colori ed essere di supporto ai due
lasciato al caso.
violini e il bass viol sopra di noi.
Il nostro gruppo e davvero internazionale e sono da tanti anni che
Il King's Consort ha registrato la musica di Purcell da così tanti anni
stiamo suonando questa musica. Abbiamo qui dei musicisti
e abbiamo fatto talmente tanti dischi della sua musica che ho perso
dall'Italia, dall’Olanda, dal Giappone dal Galles e dall’Inghilterra ed
il conto, ma queste sonate rappresentavano una grandissima man-
è una vero gioia ogni volta che ci riuniamo per suonare questa musi-
canza nella discografia di Purcell ed è così meraviglioso, dopo tanti
ca da camera barocca talmente meravigliosa.
anni che eseguo questa musica, di poter colmare questa lacuna
Una parte del nostro divertimento quando eseguiamo queste sona-
rispetto al repertorio di Purcell. È una vera gioia poter suonare que-
te è di capire come suonare la parte per il continuo. Gli strumenti
sta musica bellissima”. Robert King
> SOMMARIO
extra
45
robert king parla di purcell
CD VIVAT 110
A UDIOPHILE
sound
Per leggere l’articolo
sui cavi Portento
CLICCA QUI
valvole KR audio
extra
  pagina attiva
KR AUDIO:
Come nasce
l’azienda
a
La dottoressa Eunice Kron,
moglie del defunto
Riccardo Kron,
fondatore della KR Audio,
ci racconta la storia
dell’azienda e parla dei
prodotti realizzati
nella fabbrica di Praga
La dottoressa Eunice Kron
con Pierre Bolduc:
una piacevole visita alla sala di
ascolto di Audiophile sound, a Salerno
VA200 Dual mono
VA900 Dual mono
kr audio
La storia della KR Audio: da Toscanini in Via Durini, a Milano, a
Praga dove si trova la sede dell'azienda creata da Riccardo Kron.
La Dottoressa Kron, moglie del defunto marito, dirige oggi l'azienda che produce non solo elettroniche a valvole di altissimo livello
ma anche le valvole che le nutro-
KR Audio
no. Qui ci dà un ritratto dell'azien-
Distribuzione:
Lab Audio Technology
Via A. Borrelli 16- Palermo
tel/fax: 091 8778380 &
091 7910195
cell: 347 4319429
www.labaudiotech.com
da e della sua attività, nonché
CLICK
anni Riccardo Kron accompagnò
48 extra
una spiegazione di come è nata
l’azienda:
enso che l'idea di concepire
P
la KR Audio ha avuto origine nel 1959, quando a 25
 pagina attiva
> SOMMARIO
CLICCA QUI per vedere come vengono fatte
le valvole KR Audio nella fabbrica ceca
valvole KR audio
VA680
Toscanini nel caso il suono non fosse stato all'altezza degli elevati
standard della Scala. Infatti, il Prof. Cicogna diceva sempre ai suoi
studenti: “Ho i cassetti pieni di valvole prodotte in serie che nel
tempo cambiano costantemente i parametri. E si può fare molto
poco per assicurare un suono perfetto se le valvole cambiano
durante il loro funzionamento”. Tutta la famiglia Toscanini e la servitù erano in grande apprensione per l'eventualità che il risultato scatenasse la rabbia di Toscanini, ma il Maestro si espresse dicendo
che la performance sonora era “buona”. . . (questo era il ‘massimo’
“bene, bene”. Di più, non se ne parlava nemmeno…Pierre Bolduc)
. . . Fast forward
Alla fine di una carriera nell'azienda di uno dei più antichi produttori di apparecchi radiofonici e televisivi in Italia, e precisamente in Val
di Susa, dove Riccardo Kron ha anche progettato un televisore a
il suo professore, il dottor Cicogna, a casa del Maestro Arturo
valvole (ibrido) a un prezzo accessibile, e dopo la caduta del muro
Toscanini in via Durini a Milano, per installare l'amplificatore perso-
di Berlino nel 1992, Riccardo Kron vide l'opportunità di venire in
nale del Maestro, un amplificatore Quad monofonico.
Repubblica Ceca per investire in una società di produzione di val-
Anche se il giovane Riccardo Kron aveva fatto del suo meglio,
vole a Praga.
anche con i cablaggi, per far sì che l'installazione procedesse senza
La voce costante del Prof. Cicogna èra sempre rimasta nei pensie-
intoppi, tutti erano preoccupati della reazione negativa del Maestro
ri di Riccardo Kron: “La valvola è il cuore della riproduzione sono-
valvola 300B
valvola KR 5
valvola T1610vsk T88
valvola T1610 zirconium surface
> SOMMARIO
extra
49
kr audio
complimento che uno poteva ricevere da Toascanini, insieme a
consigli pratici
sopra a sinistra: VA680
sopra a destra: VA830
sotto a sinistra: Preamplificatore P130
a valvole linea ibrido: utilizza un’esclusiva valvola prodotta dalla
KR Audio, la KR5 (vedi pag. 41)
> prodotto recensito
in Audiophile sound n. 149
cazione/driver in un amplificatore dalla circui-
kr audio
tazione classica, il risultato non fu soddisfacente, con evidenti difetti di microfonicità e
inaffidabilità. Nacque allora l'idea di realizzare
un primo stadio a stato solido utilizzando
Mosfet e la valvola come dispositivo di potenza ‘finale’. Il primo KR Kronzilla SD pura classe A, single-ended con l'esclusivo tubo KR T1610 erogava 22 watt, seguite dai 42 watt dei
monofonici denominati DM.
Partendo da queste esperienze e conoscenze, Marek Gencev, il nostro attuale Product
ra”. Prima come VAIC e poi come KR, la produzione delle valvole
Development Engineer, ha progettato il più potente amplificatore
costruite singolarmente con un più elevato livello di vuoto con una
stereo KR, il Kronzilla SX, e il corrispondente amplificatore integra-
conseguente maggiore affidabilità sono stati e sono i criteri del-
to SXI da 50 Watt in pura classe A. In seguito hanno visto la luce gli
l'azienda voluta da Riccardo Kron.
amplificatori dual mono KR Kronzilla DX da 100 watt in classe A e
Le prime valvole realizzate sono state la TM Marconi e la 300B e,
i più potenti amplificatori dual mono KR Kronzilla DXL in configura-
successivamente, sono state sviluppate, valvole derivate dalla
zione push-pull capace di 150 watt.
300B ma con prestazioni superiori. Quando Riccardo Kron cercò di
Nel 2013, abbiamo sviluppato e realizzato un nuovo modello utiliz-
progettare un circuito utilizzando valvole nella sezione pre-amplifi-
zando l'esperienza di Lundahl sui trasformatori e aggiungendola al
circuito Kronzilla e così è nato il nuovo KR Kronzilla VA 680, che è
PER SAPERNE DI PIÙ
stato riconosciuto il migliore amplificatore finale in assoluto nel
dicembre 2013 dalla rivista Audio in Germania e che attualmente
KR AUDIO
sta riscontrando un successo mondiale. Più recentemente abbiamo
Il pre a valvole P130 è stato recensito
sul numero 149 di Audiophile sound:
in edicola oppure acquistatelo
online in versione cartacea o
digitale.
presentato il VA 830, amplificatore integrato che utilizza le KR 300B
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cuiti ibridi sviluppati per prodotti stereo a due canali in grado di emo-
50 extra
in configurazione push-pull per 40 watt di puro piacere musicale.
KR Audio Electronics sarà sempre in grado di sfruttare l'esperienza
di ricerca e sviluppo del passato, sviluppando i migliori prodotti per
l'amplificazione audio possibili, utilizzando le nostre valvole sui cirzionare. Dr. Eunice Kron
> SOMMARIO
dischi download
ANDREW ROSE
tecnico di
rimasterizzazione alla
PRISTINE CLASSICAL:
parla di Toscanini
e la stereofonia
andrew rose
Con il numero 149 di Audiophile sound, abbiamo dato inizio alla nuova sezione
‘LIQUID’ nelle rubriche ‘REVIEWS jazz, rock, pop...’ e ‘REVIEWS classico’. In queste
due sezioni ogni mese recensiremo un numero sostanziale di dischi in download ad
alta risoluzione, un formato che sta predendendo sempre più piede tra gli audiofili.
Nel n. 149 di Audiophile sound Pierre Bolduc ha recensito 2 dischi in download della
Pristine Classical, dedicati a Toscanini. Qui, Andrew Rose il remastering engineer, ci
parla delle registrazioni in stereo dei concerti del grande Maestro.
nche se tutte le registrazioni dei due ultimi concerti
A
possa ascoltare riguardo all'acustica della Carnegie Hall.
di Toscanini sono state disponibili sia commercial-
A volte la scena sonora è troppo ampia e scollegata, il
mente sia attraverso canali privati da qualche tempo,
suono stesso è duro e aspro; insomma, un ascolto tutt'al-
esse hanno sempre deluso dal punto di vista del potenzia-
tro che piacevole.
le sonoro.
Questo fu poi notevolmente migliorato dalla ri-equalizza-
Ben consapevoli del successo che il sistema stereo avreb-
zione nel trattamento XR, tuttavia il suono era ancora piat-
be avuto di lì a poco, gli ingegneri Victor predisposero, per
to e troppo in avanti. Nel continuare questo restauro, dun-
quelli che furono gli ultimi due concerti di Toscanini, che la
que, ben presto ho capito che ciò che era necessario
registrazione fosse effettuata in ‘stereo’ - vale a dire su
doveva andare oltre i limiti del mio lavoro precedente. Ho
due canali di nastro.
acquisito un nuovo software per l'elaborazione ambientale
Perché le virgolette? Beh, il suono da loro prodotto, pro-
stereo, che mi ha permesso di estrarre qualsiasi riverbero
viene sì da due altoparlanti, ma non è particolarmente pia-
in sala presente nella registrazione e di enfatizzarlo, di
cevole all'ascolto, e non riesce a catturare alcun senso di
prospettiva o ampiezza, cose che uno si
Pristine Classical
Per l’acquisto di
download:
www.pristineclassical.com
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52 extra
aspetterebbe di trovare
in
una
registrazione
stereo d'orchestra. È
come se la disposizione dei microfoni fosse
stata esageratamente
vicina, e non c'è assolutamente niente che si
> SOMMARIO
fatto, spingendo l'orchestra 'indietro' rispetto al suono
d'ambiente intorno a esso.
Tuttavia, questo eccezionale software non genera riverbero, ma lavora solo con ciò che si può estrarre dalla stessa
registrazione. Non essendoci qui quasi nulla di esistente,
con una certa riluttanza ho applicato una quantità giudiziosa di riverbero digitale, quanto basta per dare un po' di
spazio attorno agli strumenti. Sono poi ritornato al processore ambientale stereo, e sono riuscito a trovare un
migliore equilibrio spaziale tra l'orchestra e il suo spazio,
restringendo leggermente il campo stereo nel suono diret-
dischi download
to, mantenendo allo stesso tempo una scena sonora più
ampia per il riverbero, e spostando effettivamente l'orchestra indietro di pochi passi, pur mantenendo la chiarezza e
l'impatto del suono di Toscanini.
Credo che questa registrazione possa ora avvicinarsi - quasi
più di ogni altra - a riprodurre quel suono che si sarebbe
sentito a un concerto di Toscanini alla Carnegie Hall (anche
se sono sicuro che se si fosse stati seduti nella parte posteriore della sala, si sarebbe sentito molto più riverbero di
questo!). È un vero peccato che numerose delle sue migliori performance siano state disponibili in audio di scarsa qualità; ma qui, alla fine della sua straordinariamente lunga carriera di direzione, possiamo finalmente sentire più chiaramente il vero suono del maestro al lavoro. Andrew Rose
NB: Una sezione di quasi due minuti alla fine del terzo movimento nella Sesta Sinfonia di Ciaikovsky è stata inserita in
questa registrazione, da una fonte secondaria inferiore, in
seguito alla perdita di questa dai master originali. Ho cercato di abbinare al meglio la qualità audio di questo brano a
quella della registrazione, tuttavia si può riscontrare una
CD, SACD, LP
USATI
[email protected]
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solo su appuntamento
concordato
preventivamente
di fondo. AR
andrew rose
certa perdita di chiarezza e un più elevato livello di rumore
quando l'ascolto della
musica è allo stato
dell'arte...
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alta risoluzione
recensite su
Audiophile sound
numero 149
PER SAPERNE DI PIÙ
PRISTINE CLASSICAL
Nel numero 149 di Audiophile sound:
Recensioni LIQUID nella rubrica
REVIEWS CLASSICO/LIQUID
della Pristine Classical di Pierre Bolduc.
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> SOMMARIO
extra
53
hardware testine
SUBLIMA
Un incontro con
Alex Cereda
della Sublima
Pierre Bolduc
gli domanda:
sublima: testina at-95S
‘Come nasce la AT-95S?’
'idea mi è venuta da un amico cliente che mi ha chiesto, per
liscia la AT-95S (la ‘S’ sta per ‘Sublima’) ha un suono migliorato in
l'impianto del figlio, una testina economica ma che potesse
tutti i parametri, cio che si nota maggiormente è la timbrica! In
L
dare un suono di impronta ben superiore al suo costo...
Sublima abbiamo una fissa per la timbrica, il primo parametro per
insomma una sfida… perché non è del tutto semplice investire
cui giudico un oggetto, un impianto, un diffusore… il timbro.
tempo e denaro in una testina così economica come la AT- 95.
Ovvero quanto si avvicina allo strumento dal vivo.
PB: Suppongo che hai dovuto smontare la testina AT-95 comple-
PB: Aiuto! Non ho capito… in tutti i parametri, ma maggiormente
tamente?
nella resa timbrica?
AC: Letteralmente a pezzi e poi rivederla. Ogni testina mi occupa
AC: Voglio dire, egregio direttore, e questo naturalmente è solo la
un giorno intero tra lenti, microscopio e ultrasuoni. Non so più se
mia opinione, che a confronto con la testina originale i miei test di
ne vada la pena perché la vendo a 110 euro incluso IVA e se valu-
confronto hanno rivelato un suono più completo, più ricco, con
to il mio tempo a metà costo di cosa prende un operaio guadagno
maggiore spessore. Ho notato anche un decadimento armonico
quasi niente. Spero davvero di venderne poche (ride); non avevo
che non appariva nella versione liscia dove si avvertono le fonda-
intenzione di metterla in catalogo ma con i passaparola ne ho
mentali (note) ma non si sentono molto ben gli armonici. E gli invi-
vendute quasi trenta. In realtà, lo faccio perché voglio incuriosire
luppi dinamici. Penso che le modifiche hanno creato un suono più
potenziali clienti a scoprire gli altri prodotti del nostro catalogo,
naturale e fluido avvicinandosi (pur con tutti i limiti che restano)
tutti oggetti molto idiosincratici per non dire esotici come i Kube e
all'impostazione delle MC. Le frequenze acute e i gravi risultano
i recenti Mat per CD…
più estesi e meno distorti, più ricchi, soprattutto i bassi, che nella
versione liscia erano poco estesi e mancavano di struttura.
PB: È chiaro che non divente-
Sublima Cables
rai
Howard
PB: Vincenzo Fratello, nella sua recensione su Audiophile sound
Distribuzione:
Sublima Cables
Hughes (forse meno interes-
n. 149, non è del tutto d'accordo con questo: nel senso che dice
santi i suoi soldi e più la com-
che i miglioramenti nella gamma media e alta sono notevoli ma
pagna, la giovane Hepburn…),
che non ha riscontrato grandi miglioramenti per l'estensione in
www.sublimacables.com
allora secondo te in che para-
bassa.
CLICK
metri i tuoi interventi migliorano
AC: La AT-95S non è più una AT-95 e i suoi comportamenti cam-
la testina originale?
biano. Un parametro da tenere in considerazione è il rodaggio, la
un
secondo
AC: Rispetto
54 extra
alla
> SOMMARIO
versione
testina modificata ha bisogno di parecchio rodaggio per raggiun-
hardware testine
“...la particolare verniciatura
del cantilever è la più delicata
modifica: con l'aiuto di un
microscopio elettronico, di una
mano fermissima, si procede
alla verniciatura che va fatta
tenendo in considerazione lo
spazio, la quantità di
interruttore e la modalità.”
gere una gamma bassa ancora più profonda, ma se ben settata già
ampie; in fondo si parla di una testina che costa da nuova e ori-
da nuova offre un buon risultato. Con le ore e con il rodaggio
ginale circa 35-40 euro per i canali ufficiali, ma ci sono delle AT-
aumenta l'affinamento dei parametri e guadagna maggiormente in
95 che hanno lo stilo più arretrato o addirittura storto! e noi le
raffinatezza e timbrica nonché nell'estensione in basso. Non
scartiamo....
dimentichiamoci che inizialmente la testina tende a raccogliere più
Dopo una selezione che interessa anche il cantilever si procede
polvere, in virtù della maggiore capacità di tracciamento e quindi è
allo smontaggio completo, si lavora sul cabinet dove si asporta la
preferibile pulirla spesso, poi gli stessi vinili risulteranno più puliti e
lucidatura per applicare più mani di una lacca simile alla vendutis-
silenziosi.
sima Sublima Jiva ma ancora più potente (esiste una SuperJiva
Mai dimenticare, altresì, che i bassi rocciosi, nitidi e immanenti
che riserviamo solo ai nostri lavori che facciamo in laboratorio); si
appartengono a testine di ben altro costo e qualità…ci si può avvi-
lavora anche alle bobine e infine al cantilever che riceve le mag-
cinare a quel suono giocando bene sul peso, giudicandola non
giori attenzioni tra cui un doppio lavaggio a ultrasuoni con partico-
prima delle 70-100 ore . La AT-95S così modificata è molto più sen-
lari liquidi che eliminano i micro residui di lavorazione e lucidano lo
sibile alla taratura e al peso che può variare da braccio a braccio
stilo senza danneggiare la delicata sospensione. Si procede alla
ma che in alcuni casi può arrivare anche ad appena 1,5-1,6 gram-
particolare verniciatura del cantilever che è la più delicata modifi-
mi, in virtù delle varie lavorazioni a cui è sottoposta. Quindi armar-
ca: con l'aiuto di un microscopio elettronico, di una mano fermissi-
si di pazienza e provare i vari step dopo qualche decina di ore di
ma (nelle giornate nervose non tocco testine!) si procede alla ver-
rodaggio.
niciatura che va fatta tenendo in considerazione lo spazio, la quantità di interruttore e la modalità. Questa verniciatura, come già spie-
PB: Hai confrontato la tua versione con altre testine?
gato, permette allo stilo di eliminare buona parte delle cariche di
AC: Sì, l'abbiamo anche confrontata con un classico, la Denon DL
contatto (stilo / solchi vinile) permettendo una lettura più a fondo e
103, come sai una MC, e ne siamo rimasti colpiti anche se la
nostra AT-95S ha perso! Ma lo ha fatto con l'onore delle armi, un
po' come i vecchi Crociati che quando tornavano a casa anche se
sconfitti mostravano orgogliosi le ferite... beh, lo scoprirete ascoltandola.
PB: L'ingegnere Fratello l'ha confrontato con altre testine della
stessa fascia di prezzo in un secondo articolo sullo stesso numero
della rivista. Puoi spiegarmi i cambiamenti che hai portato alla
testina originale?
AC: L'upgrade è complesso. Si parte da una Audio Technica AT-95
che viene selezionata, infatti a un'attenta analisi non tutte le AT-95
PER SAPERNE DI PIÙ
SUBLIMA CABLES
La testina Sublima AT-95S è stata
recensita sul numero 149 di
Audiophile sound: in edicola oppure
acquistatelo online in versione
cartacea o digitale.
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sono perfettamente identiche e le tolleranze sono abbastanza
> SOMMARIO
extra
55
sublima: testina at-95S
ALEX CEREDA
hardware testine
con minore attrito e usura.
do con te che la Denon sia
Quando si tratta un cantilever con la Jiva si modifica in meglio il
superiore, specialmente
comportamento dinamico del traduttore che riceve informazioni
quella con il cono ellittico
meno distorte e più complete. Il peso di 2 grammi è secondo me
ma costa quattro volta di
sconsigliato se non per pochi bracci e opterei al massimo per 1,9.
più e necessità un pre nel
La Jiva cambia il comportamento della trasduzione e di come si
caso che il fono non aves-
muove la puntina all'interno del solco. Ovvero scende maggior-
se abbastanza guadagno.
mente nel solco riproducendo una porzione di informazioni mag-
Sarebbe interessante se
giori e con minore usura delle pareti, questo perché una parte delle
decidesti
cariche di contatto (ma in realtà sono una serie di fenomeni legati
queste modifiche su testi-
alle correnti magnetiche, cariche elettrostatiche e dinamiche per
ne di livelli superiori.
contatto) viene a mancare e il solco non trovandosi più a galleggia-
AC: Ci sto pensando!
di
apportare
Sublima Jiva
re tra questi disturbi trova una parete più libera e lavora meglio.
Lascio all'omone Pierre la descrizione delle sue impressioni sulla
PB: Con questo ti ringrazio per il tuo tempo. Pierre Bolduc
testina su un impianto di riferimento Yamamura che credetemi...è
il sistema più spettacolare e rivelatore che abbia mai sentito...e
non sono il solo a dirlo. Buon Ascolto!
sublima at-95S
PB: Infatti, l'ho ascoltata e per il prezzo è una testina rivelatrice; e
anche - per me ancora più importante - fondamentalmente ben
bilanciata; il più grosso problema che testine in questa fascia di
prezzo hanno da affrontare. Non l'ho ancora avuto per così tanto
tempo per commentare le parole sul basso ma sono rimasto abba-
Sublima Kube
stanza impressionato dai miglioramenti nella gamma medio alta:
priva di grano e sorprendentemente ben dettagliata. Sono d'accor-
THE VINYL
1 LP:
Collection
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56 extra
> SOMMARIO
bobine
BOBINE:
in plastica o
in metallo?
Alcuni consigli di
Pierre Bolduc
ono più belle, sono molto chic e soprattutto sono molto retrò.
S
È tutto vero quando si parla di bobine in metallo con attacco
NAB da 26,5cm, con i loro colori affascinanti e le forme
quasi sexy. Per non parlare di quando girano sul registratore a
bobine: sono un vero spettacolo!
Ma quanto sono valide? Ecco una domanda che non ci poniamo
bobine
mai. Dovrebbero essere acquistate solo per la loro estetica?
Domande per le quali il potenziale cliente di bobine dovrebbe
avere risposte chiare, e non soltanto per risparmiare. Perché le
bobine in plastica costano meno di quelle in metallo senz'altro
più ‘in’.
Fino a poco tempo fa offrivo ai nostri clienti i nastri duplicati soltanto su bobine in metallo. Tutti le volevano, mai una richiesta per
bobine in plastica. Recentemente ho deciso di offrirli su entrambi i tipi di bobine. Perché?
Lavorando con gli Abbey Road Studios di Londra per nostra collana ‘The Vinyl Collection’ ho scoperto le ragioni per cui non
usano le bobine in metallo per fare i remastering. Chiaramente
molti dei nastri master e delle copie dei master sono avvolti in
bobine NAB di metallo da 26,5cm, altri sono sul cosiddetto ‘pancake’, cioè il nastro è
arrotolato intorno a un
NASTRI reel-to-reel
cilindro da circa 10cm di
diametro, i più vecchi in
Nastri a bobina
metallo e i più recenti in
Audiophile Reel-toReel Publications
plastica. Per l'uso sono
Per informazioni sul catalogo
porta bobine e così il
messi sopra un piatto
dei nastri in vendita & l’acquisto di registratori:
nastro scorre ‘all'aperto’
(cioè in formato ‘pancake’); i nastri non sono
mai trasferiti su bobine in
tel: 39285 06 715
metallo.
contact: Pierre Bolduc
Ci sono fondamentalmente quattro ragioni
58 extra
> SOMMARIO
bobine
perché le bobine vengono ascoltate su pancake.
La prima, la più importante, è per salvaguardare il nastro. Il nastro
da ¼ di pollice non è al cento percento rigido; essendo in poliestere è anche elastico (soggetto ad allungamento), poco ma sicuramente. Siccome i motori dei registratori, anche se di qualità ottima
come nelle macchine professionali, non potranno mai essere perfettamente sincronizzati, le azioni di stop, play, wind, rewind, creano tensione sul nastro, specialmente se stretto, come quello di ¼
di pollice. Chiaramente la bobina in metallo pesa di più di quella in
plastica e allora la sua massa più elevata produce più stress sui
motori che diventano meno perfettamente sincronizzati. Il risultato
è che il nastro è soggetto a più stress e così aumenta l'effetto
stretching su di esso. Uno dei fattori che spiegano perché i nastri
da mezzo o da un pollice suonano meglio, a parte il fatto che la
superficie magnetizzata è più grande, è la sua maggiore rigidità
che ha un effetto diretto sulla resa dinamica per esempio.
Secondo, la massa maggiore delle bobine NAB in metallo, come
già accennato, crea più stess sui motori. Questo è specialmente
vero per i registratori consumer, per quelli giapponesi e anche per
bobine
i Revox, anche se questi ultimi sono costruiti molto meglio. Per
rendervene conto basta passare da fast forward o da fast rewind
a stop con bobine in metallo e con bobine in plastica: noterete che
con queste ultime si fermano più rapidamente.
Terzo, le bobine di metallo vibrano di più e questo nuoce al suono.
Non siamo parlando qui di differenze gigantesche ma, come
sanno gli audiofili, tutto ha un effetto sulla qualità del suono.
Quarto, le bobine in plastica in generale sono dotati di attacco
Trident anche se si trovano bobine americane con attacchi NAB.
Meglio quelle con attacco Trident: il foro centrale è più piccolo
rispetto a quello per l'attacco NAB e quindi la rotazione della bobina è più circolare - la componente radiale del moto è inferiore riducendo il wow.
CONCLUSIONI
Non vi consiglio di comprare i vostri nastri per uso su pancake.
Teoricamente è il modo più sano per ascoltare i nastri, ma anche
il più pericoloso. Basta una disattenzione, un movimento brusco,
un tocco sul registratore e il nastro salta e, nel 90% dei casi, potete dirli addio per sempre… Credetemi, mi è successo spesso e
non sono uno neofita quando si tratta di nastro magnetico. In più,
se il nastro non è avvolto bene, prendendo il nastro senza supporto, c’è una chance che vada via il cilindro centrale (quello in plastico o in metallo come descritto sopra) e vi ritroverete con centinaia di metri di nastro tra le mani…
L'opzione la più ragionevole e la più pratica è l'uso di bobine in plastica con attacco Trident. Con questa non potete sbagliare. E
costano meno di quelle con attacco NAB anche se sono meno
sexy... Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
59
hardware testine
extra
  pagina attiva
soundsmith
SOUNDMSMITH
Una breve presentazione
dell’azienda
“
he world's best turntables use Soundsmith because we've
disponibile una guida on-line per scegliere quella più adatta ai
been designing and hand-building the world's best phono-
propri gusti personali. Suggerisco a tutti di leggerla perché è
cartridges for more than thirty years”.
molto interessante anche indipendentemente dai prodotti
T
(‘I migliori giradischi del mondo usano Soundsmith perché per
Soundsmith e testimonia del know-how e dell'esperienza del-
oltre trent'anni abbiamo creato e prodotto i migliori fonirvelatori
l'azienda. CLICCA QUI per scoprire quali testine del brand sono
del mondo’)
importate dal distributore italiano, Audio Reference.
Top delle testine Soundsmith è la testina basata sul funzionamen-
La home page del sito della Soundsmith mostra orgogliosamente
questa headline. Questo - insieme con il prezzo di vendita (1.800
euro) della Zephyr MIMC - impone una particolare attenzione
nello scrivere su questo gioiello. Nella prova su Audiophile sound
n.148 troverete informazioni
Soundsmith
Distribuzione:
Audio Reference
tel: 02 20 40 40 80
www.audioreference.it
CLICK
dettagliate su come ho ‘messo
a suo agio’ la MIMC e molti
ascolti. In questa sede è interessante
approfondire
che
cosa c'è dietro al prodotto. Il
to dell'estensimetro (Strain Gauge). L'estensimetro funziona in
modo piuttosto semplice. Una struttura di conduttori elettrici di
forma e dimensioni opportune è meccanicamente stressata stirandola o comprimendola (nei limiti elastici del materiale, cioè
senza indurre deformazioni permanenti). La sollecitazione meccanica modifica la resistenza misurata ai punti estremi del 'reticolo' di conduttori. Con l'allungamento il valore aumenta e con la
compressione diminuisce. L'estensimetro è uno strumento semplice ma estremamente sensibile se forme e dimensioni dei con-
costruttore dichiara che sono
duttori sono realizzate in maniera adeguata. Nel caso della testi-
disponibili 60 (!) modelli diversi
na è il movimento dello stilo che induce la modifica del valore di
di testine Soundsmith e rende
resistenza elettrica tra i due terminali. Il variare della resistenza è
usato per modulare un segnale elettrico che genera riproducen-
60 extra
> SOMMARIO
 pagina attiva
CLICCA QUI per vedere le varie testine
prodotte dalla Soundsmith
extra
hardware testine
  pagina attiva
dolo con molta precisione i movimenti dello stilo nel solco del
ed anche a quella delle testine Britanniche, Goldring in testa.
disco. Non credo che siano disponibili altre testine basate su que-
Concludo questo approfondimento sul marchio Soundsmith rac-
sto principio che - peraltro - necessitano di amplificatori apposita-
contandovi - come premessa e invito a leggere l'articolo ben più
mente realizzati. Naturalmente la Soundsmith produce un tale
dettagliato sulla rivista - le mie sensazioni d'ascolto su due dischi,
amplificatore che è in listino a oltre 8.000 $ negli Stati Uniti.
entrambi DG ed entrambi esecuzioni di sinfonie di Beethoven dei
L'azienda è - infine - anche specializzata nella riparazione di testi-
Wiener Philharmoniker.
ne di altri costruttori. Questa attività inizia con la riparazione e la
sostituzione dello stilo delle testine Bang & Olufsen e - col tempo -
L'ascolto
si espande a testine di molti altri costruttori. Per chi non lo sapes-
Il primo comprende le Sinfonie n. 5 e n. 7 di Beethoven, con i
se, le testine B.&O. sono state per molti trent'anni - dal 1960 all'ini-
Wiener Philharmoniker diretti da Carlos Kleiber nel 1975 (DG 447-
zio del 1990 - tra le più avanzate tecnologicamente e costruttiva-
400). L'Allegro con brio che apre la n. 5 è probabilmente uno dei
mente al mondo e, insieme, tra le meglio ‘suonanti’. Questo al
brani più noti di tutto lo scibile della musica classica. Eppure la
punto che venivano usate anche su giradischi non B.&O. e in siste-
riproduzione offerta dalla Zephyr MIMC riesce a sorprendermi per
mi non B.&O. In particolare si trattava di testine ad alta cedevolez-
accuratezza del timbro e precisa ricostruzione della posizione delle
za che richiedevano (e richiedono) bracci di massa ridotta, oggi
sezioni d'archi sulla destra e sulla sinistra del direttore.
non più di moda. Insieme alla notissima Ortofon (almeno per i
Semplicemente esplosiva la macro dinamica, nei limiti del master
modelli MM) e alla meno nota ma autrice di eccellenti testine AKG,
analogico originale e del mix sempre piuttosto ‘conservativo’ (nella
la B.&O. ha rappresentato al meglio una certa scuola sonora mit-
compressione) della DG.
teleuropea, diversa nell'impostazione rispetto a quella americana
Il secondo comprende la Sinfonia n. 6 “Pastorale”, con i Wiener
diretti da Karl Bohm nel 1971 (DG 447-433). Confesso che ho una
preferenza per Beethoven, per la n. 6 (insieme con la mitica n. 9)
e per i Wiener. La Zephyr, in particolare nel terzo e nel quarto movimento (entrambi Allegro) ribadisce la sua capacità dinamica, l'ac-
SOUNDSMITH
La testina Soundsmith Zephyr MIMC è
stata recensita sul numero 148 di
Audiophile sound: in edicola oppure
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curatezza timbrica e aggiunge quel carattere un po' ‘mitteleuropeo’
di ariosità degli archi e dei fiati, accompagnata dalla giusta energia
dei pieni orchestrali. In questo caso poi la testina mostrando tutta
la sua classe (elevata), consente anche ai ‘non iniziati’ di apprezzare in pieno l'inimitabile precisione del suon d'insieme dei Wiener.
Per il resto vi rimando all'articolo su Audiophile Sound. Vincenzo
Fratello
THE VINYL
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> SOMMARIO
extra
61
soundsmith
PER SAPERNE DI PIÙ
hardware testine
extra
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THE VINYL
COLLECTION:
Rossini
‘Overtures’
tvc: rossini overtures
Vincenzo Fratello
ascolta i test pressing
dell'edizione 45 giri delle
Ouverture di Rossini dirette da
Giulini e disponibili con
la Serie II di ‘The Vinyl Collection’
“
LP TVC 012 / 45 giri
(2 LP 12”) 180gr.
apita che pochi giorni prima di ricevere dall'editore il test
C
alcuni tratti, una sinfonia in altri. Il contenuto musicale è suppor-
pressing della ristampa che ha recentemente curato di
tato da un vinile silenziosissimo, da una quasi perfetta ricostruzio-
un'edizione EMI Giulini/Philharmonia (Columbia inglese) di
ne dell'ambiente sonoro e da una micro e macro dinamica di altis-
alcune delle più note ouverture di Rossini, avessi trovato in una
simo livello. Questi tre aspetti saranno il leit-motiv di tutti e quat-
fiera del disco qui a Salerno (per una volta affollata di giovani) un
tro i lati di questo doppio vinile a 45 giri. A proposito, coloro che
vinile che cercavo da un po' di tempo, le ouverture di Rossini, in
non hanno ben chiaro il vantaggio di 'precisione e risoluzione'
versione Karajan/Berliner.
oltre che - quasi banalmente - di dinamica offerto da un disco che
Come spesso faccio, ho ascoltato diverse volte il frutto della mia
gira a una velocità che è il 35% maggiore rispetto alla standard
ricerca. E quindi mai come in questo caso mi sono dedicato
(33 1/3), sono invitati a dotarsi urgentemente di questa ristampa,
all'ascolto dei test pressing, peraltro la ristampa è a 45 giri su due
prima che le sue 350 copie vadano esaurite.
vinili, con piacere e ben preparato. Inutile, quasi ovvio e ingene-
Per quanto riguarda la Tancredi … mi limito a confermarla - come
roso, fare dei confronti sonori tra un disco standard DG e una
sostenuto da musicofili molto più esperti di me - come la più lirica
ristampa che per di più - come detto - viaggia a 45 giri ed è stata
(forse un po' scolastica) delle ouverture di Rossini.
curata da Pierre.
Il rullare del tamburo e l'incedere apparentemente inarrestabile
Resta il fatto che - in qualunque confronto - i Berliner diretti da
Karajan sono una vera macchina da guerra forse inavvicinabile
da altre orchestre… io personalmente gli avvicino (o forse gli preferisco se così si può dire) soltanto i Wiener.
Veniamo al test pressing
The Vinyl Collection
che inizia subito alla grande
Distribuzione &
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con La Cenerentola, non la
nota
ouverture
di
Rossini (del resto non faceva parte della colonna sonora di Arancia Meccanica...),
ma a mio parere una delle
più belle e più complete,
anche nell'utilizzo dell'orchestra. Quasi un balletto in
62 extra
> SOMMARIO
della marcia di apertura della Gazza ladra, il 'giro' di archi, il tema
principale con il suo continuo alternarsi di piano e forte, il crescendo degli archi, i piccoli ghirigori di flauto e - di nuovo - il tema principale suonato dal solo flauto, il contributo degli archi, prima delicato poi sempre più ampio; ancora il rullante e il rincorrersi imponente delle varie sezioni dell'orchestra … cosa dire, c'è tutto quello che si ci aspetta dal vinile. A questi livelli si comprende perfettamente perché una percentuale ancora notevole di audiofili preferisca ancora questo media, anche rispetto ai migliori esempi di
digitale ad alta (ormai altissima) definizione.
Una nota doverosa, se volete davvero godere di tutto il potenziale 'sonoro' di dischi di questa qualità, dovete dotarvi di una signora testina (… come le mie V-15 … ) e interfacciarla al meglio
Apparentemente a farla da padrona è la dinamica, il corpo del
suono, la pienezza di tutte le sezioni dell'orchestra. Ma l'aspetto
 pagina attiva
CLICCA QUI per leggere l’articolo di Pierre
Bolduc su ‘Perché i 45 giri suonano meglio’
hardware testine
forse più sorprendente, almeno per chi non ha familiarità coi
'squillano' letteralmente le trombe e inizia il celebre tema principa-
migliori vinili, è una sensazione di perfetta integrazione e natura-
le pieno - appunto di fiati - ma anche di ingressi degli archi carat-
lezza del suono. È una registrazione assolutamente splendida e
teristici di Rossini, variazioni di livello, ariosi giri strumentali con il
non solo considerando l'epoca. Anche perché sappiamo bene
ritorno al tema principale. E la chiusura con un forte inconfondibile
come proprio negli anni Sessanta sono state realizzate alcune
e molto 'piattato' come piaceva al maestro. BRAVO ! Splendido
delle registrazioni di classica (e di jazz) di livello mai neanche
lavoro! Vincenzo Fratello
eguagliato in seguito.
Il carattere dei Semiramine non è così noto e 'orecchiabile'. L'inizio
con i corni è delizioso e giustamente etereo. Poi l'ingresso quasi
violento dell'intera sezione degli archi. Il delicatissimo intervento
del violino. Poi nuovamente un flauto e un violino che duettano, gli
archi che entrano e crescono fino al forte con grancassa e piatti.
Ancora una traccia godibilissima.
Infine Il Guglielmo Tell col suo inizio quasi 'tzigano' di solo violon-
THE VINYL COLLECTION
ROSSINI OVERTURES
Pierre Bolduc parla della nuova
produzione di questo LP per la collana
curata da lui, nel numero 149 di
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Abbey Road Studios
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delle Ouverture di Rossini
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> SOMMARIO
extra
63
tvc: rossin overtures
celli e delicati contrappunti degli altri archi ed ecco che dopo un po'
La funzione di un cavo è quella di trasferire il segnale audio tra due elettroniche,
l’espressione sonica delle elettroniche e il messaggio musicale presente sul supporto
audio (disco, nastro, file ecc..) dipendono, quindi, dalla neutralità del conduttore.
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dischi
extra
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YEVGENY
MRAVINSKY
dirige
la ‘Quarta’ di Brahms
e la Quinta’ di
Tchaikovksy
mravinsky
Riflessioni di Pierre Bolduc...
a performance della Quinta di Ciaikovsky su questo disco
L
direttore ha riuscito a uguagliare in maniera così consistente,
segue i canoni interpretativi mravinskiani conosciuti dalle
forse con l'eccezione di Toscanini. E così, sia nella Quinta di
incisioni stereo della Deutsche Grammophon del 1960. La
Ciaikovsky sia nella Quarta di Brahms Mravinsky, Mravinsky crea
lettura sotto esame risale a un concerto ripreso a Leningrado nel
una tensione interna unica; tutto è suonato con espressione -
1982. I tempi sono molto simili a quelli di 22 anni prima, anzi un
basta ascoltare il solo del cornista nel movimento lento del
po' più veloci nei primi due movimenti ma ad alcune secondi vici-
Tchaikovsky, una nostalgia da far piangere. E poi aspettate di
ni negli ultimi due. Nell'insieme comunque queste piccole varia-
scoprire l'ultimo movimento: quasi una danza infernale verso
zioni di tempo non hanno modificato la visione della sinfonia
l'assurdo.
come presentata nel disco della DG che abbiamo anche pubbli-
Non esiste una versione registrata in studio da Mravinsky della
cato nell'edizione della DeAgostini, Classica in 33giri, che ho
Quarta di Brahms. Il disco Praga ci offre un altro live inciso alla
curata per la multinazionale italiana.
Filarmonia di Leningrado sempre con i Filarmonici. Anche se inci-
Per chi non ha mai sentito le letture di Mravinsky - il capo dei
sa un po' meno bene, la registrazione riesce a proiettare la visio-
Filarmonici di Leningrado per 50 anni - vi consiglio di scoprirle:
ne mravinskiana dell'opera: una visione drammatica, tesa,
non esiste niente di simile sul mercato. Ha inciso poco in studio e
espressiva senza mai cadere nel gratuito; il fraseggio nel secon-
così le registrazioni disponibili sono quasi tutti dei live. Che si trat-
do movimento vi farà scoprire un Brahms che sogna e dei pizzi-
ta di Ciaikovsky, Bartok, Shostakovich, per citare i suoi autori pre-
cati che sembrano spingere la musica nell'etereo. Il terzo movi-
feriti, la disciplina orchestra-
mento è robusto, non gioioso, e così rafforza il carattere decisa-
le durante i concerti è sem-
mente nichilista sottolineata con la forza espressiva degli ottoni e
plicemente fenomenale. I
il loro vibrato molto particolare e unico durante tutto l'ultimo movi-
tempi sono veloci ma non
Brahms:
Sinfonia n. 4
Tchaikovksy: Sinfonia n. 5
mento. Da non perdere.
affrettati,
Tutte le registrazioni di Mravinsky, a parte le incisioni mono della
Discografia
l'articolazione
degli archi da non credere.
Quinta e della Sesta nonché le edizioni stereo della Quarta,
Poi le timbriche prodotti dai
SACD Praga “Digitals”
Quinta e Sesta Sinfonie di Ciaikovsky chez Deutsche
legni e dagli ottoni sono uni-
Grammophon, sono state pubblicate in versione ufficiale dalla
DSD350111
che e tutti caratterizzate da
Melodiya. In Italia il catalogo russo è distribuito dalla Ducale
www.ducalemusic.it
un vibrato non udito dalle
(www.ducalemusicit) nonché quello della Praga che ha ottenu-
CLICK
nostre orchestre. Tutto crea
ti i diritti della radio ceca per la commercializzazione di questi
una forza, una veemenza
concerti.
drammatica
Per chi cerca i vinili, vi consiglio di comprare le edizioni del cata-
66 extra
che
nessun
 pagina attiva
> SOMMARIO
CLICCA QUI per vedere un video delle prove della Quarta
di Brahms con Mravinsky e i Filarmonici di Leningrado
dischi
“Per chi non ha mai sentito le letture di Mravinsky il capo dei Filarmonici di Leningrado per 50 anni vi consiglio di scoprirle: non esiste niente di simile
sul mercato. Ha inciso poco in studio e così
le registrazioni disponibili sono quasi tutti dei live...”
Leningrad Philharmonic, circa 1950-1959
PIERRE BOLDUC
logo EMI. Negli anni Settanta la EMI ha fatto un accordo di licenza
con l'allora sovietica Melodiya e circa 300 incisioni di quel catalogo finirono su un etichetta della EMI: EMI Melodiya, con prefisso
‘ASD’ seguito da quattro cifre. Ne ho già parlato altrove e ribadisco
che sono da acquistare assolutamente le letture di Mravinsky della
Sesta di Shostakovich accoppiata alla Settima di Sibelius (ASD
2805); la Musica per archi, percussione e celesta di Bartok abbinata alla Terza Sinfonia di Honneger (ASD2904): tutte edizioni al vertice della discografia. E anche molto ben incise. Pierre Bolduc
MRAVINSKY ESEGUE BRAHMS E
TCHAIKOVSKY SU SACD PRAGA
mravinsky
Un’altra recensione dello stesso disco
nella rubrica “REVIEWS CLASSICAL”
nel numero 149 di Audiophile sound:
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> SOMMARIO
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67
pagina
i
nt
e rat
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download
NATIVEDSD.COM
Una presentazione
del sito specializzato
in download
DSD native
download DSD recensito su
Audiophile sound n.149
'unico sito al mondo dedicato interamente dedicato al
L
download di file in DSD si trova in Olanda. Nativedsd.com
in basso: Jared Sacks
è nato nel 2014 ed è la creazione di un uomo che aveva già
molto esperienza con il sistema di codificazione e decodificazioPer chi compra musica classica sarà un nome conosciuto perché
è il proprietario del catalogo Channel Classics. L'etichetta mise
sul mercato il suo primo CD nel 1990 e contiene già circa 180 titoli. Sacks era un musicista professionale con solide conoscenze
tecniche. Divenne sempre più convinto della superiorità del DSD
e così iniziò a registrare solamente in DSD offrendo SACD ibri-
di al pubblico interessato all'alta risoluzione. Due anni fa creò,
assime al suo figlio, Jonas, il sito nativedsd.com con l'obbiettivo di rendere disponibile al pubblico download catalogo del
I generi di musica offerti sul Nativedsd sono i seguenti: big band,
classico, crossover classico, lassico leggero, jazz, New Age,
World, gospel, spiritual, musica cinese tradizionale. Il sito offre
anche sezioni dedicate all'hardware (DAC, cuffie, network
streamers, tra l'altro) con consigli sui set-up per l'ascolto in
DSD. Esce anche una ‘newsletter’ alla quale potete aderire
facilmente sul sito.
Abbiamo fatto un accordo per recensire regolarmente i file venduti e saranno pubblicati regolarmente su Audiophile sound e troverete già alcune recensioni
Channel Classics in versione. L'impresa si rivelò un successo
della Channel Classics sul
e presto al catalogo Channel Classics vennero aggiunte inci-
numero 149 di Audiophile
sioni in DSD di altre etichette. Oggi il sito offre download in
sound
DSD e DXD di circa 900 titoli di una quarantina di etichette, e
(rubrica
‘Reviews
Classical / Liquid’). E sul
non solo di musica classica.
numero di marzo di Audiophile
Il successo di Native DSD è dovuto non solamente alla qualità
sound ci saranno recensioni
dei personaggi dietro l'operazione ma anche all'adozione di una
del
doppia politica che ha dato al sito un profilo preciso e serio.
catalogo
Reference
Recordings,
Primo, le etichette non possono limitare i download a specifici
Wilson
Audiophile Recordings e
territori; i cataloghi debbono essere scaricabile in tutto il mondo
Turtle Records, un'etichetta
- contrariamente alla politica di alcune multinazionali di limitare
non più disponibile in Italia
l'accesso ai territori dove sono basati i siti che trattano i loro pro-
ma che offriva incisioni su
dotti. Chi compra un download da Native DSD può dunque farlo
CD di livello tecnico strato-
da ovunque.
sferico. Pierre Bolduc
Secondo, i file offerti in download debbono essere file in native
DSD, cioè incisioni nate in DSD e non in PCM che vengono poi
upsampled alla risoluzione del DSD.
Nativedsd.com
Per l’acquisto di
download
in dsd native:
www.nagtivedsd.com
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In più, ogni file è controllato per veri-
PER SAPERNE DI PIÙ
ficare che si tratta al cento per cento
NATIVE DSD.COM
di file DSD nativi. Ovviamente uno
Leggete le recensioni di alcuni
download Channel Classics sul
numero 149 di Audiophile sound: in
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versione cartacea o digitale.
potrebbe chiedersi se lo fanno o non
questo controllo. Conosco Jared da
vent'anni, abbiamo abbinato CD
Channel Classics alle nostre riviste:
fin'ora si è sempre comportato
come un modello di serietà.
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> SOMMARIO
extra
69
nativedsdd.com
ne DSD: Jared Sacks.
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OLTRE 600 PRODOTTI
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dagli archivi
articolo originalmente pubblicato
su AS EXTRA N.130
NAGRA
I registratori
NAGRA D2
“...I registratori analogici portatili Nagra a
bobina, che hanno appena festeggiato il loro
60° compleanno, e che hanno creato la
reputazione dell'azienda, hanno fatto sì che
quando apparvero i primi componenti
audiophile, essi avevano già una base di fan
affamati che adoravano il marchio che
indossavano...” KEN KESSLER / HI FI NEWS
on capita spesso di visitare un produttore audio high-end
N
reception. Che so, magari un diffusore o un amplificatore si
Tra i film in cui i Nagra sono apparsi (e possono forse anche aver
è insidiato furtivamente in qualche studio di registrazione, dove
registrato) vi sono - opportunamente - Diva del 1981, che parla di
stavano masterizzando e monitorando una colonna sonora, e pro-
un fan che contrabbanda il suo cantante lirico preferito, e Blow Out
babilmente si è guadagnato una menzione nei titoli del film. Forse
con John Travolta dello stesso anno, dove egli ha il ruolo di tecni-
JBL e Tannoy hanno uno scaffale pieno di statuette. Nel caso di
co del suono. Un Nagra SN è stato presente nel film del 1974 La
Nagra, le probabilità sono invece che i loro registratori si trovasse-
conversazione, che parlava di un ficcanaso professionista. Se c'è
ro nei luoghi di ripresa per registrare il suono di interi film... in qua-
bisogno di equipaggiare una spia sullo schermo o un coraggioso
lità di riferimento del settore. Come risultato, questo produttore
giornalista, un Nagra è sempre pronto all'uso.
svizzero ha una sfilza di riconoscimenti ricevuti dalle associazioni
Si trattava di un concetto visivo che era comunque basato sulla
del settore che premiano la cinematografia e la televisione. E que-
realtà: i registratori analogici Nagra eseguivano tali funzioni nella
sti non si guadagnano facilmente.
vita reale, grazie all'estrema robustezza e affidabilità, così come le
I registratori Nagra divennero persino loro stessi idoli dello scher-
impeccabili qualità sonore.
mo, poiché la realtà e la finzione li resero, grazie al loro aspetto
Gli involucri in alluminio tornito e i componenti senza compromes-
'tecnologico', i dispositivi preferiti di registrazione per i ficcanaso
si, costruiti con gli stessi parametri dei prodotti dei loro vicini oro-
dello schermo. Allo stesso tempo essi possiedono un'estetica
logiai: la sola ingegneria sarebbe in grado di affascinare qualsiasi
senza fronzoli, che attira quegli audiofili che preferiscono la prati-
audiofilo che abbia mai usato un braccio SME o un preamplifica-
cità al design, e appaiono così 'giusti' che sono diventati sinonimo
tore Cello.
di 'seri' registratori a nastro quando si ha bisogno di stupire il pub-
Per i professionisti vi erano le caratteristiche funzionali progettate
blico.
da Stefan Kudelski che avevano poca o
nessuna utilità per la riproduzione in ambito high-end, ma che erano inestimabili per
il lavoro cinematografico. Fra esse c'erano
il sistema Neo-Pilot del 1961, grazie al
quale i nastri registrati sui Nagra durante la
riproduzione potevano essere 'agganciati'
al segnale di riferimento in modo da garantire la perfetta sincronizzazione labiale al
parlato nelle colonne sonore dei film; una
gamma completa di configurazioni di piste
e di velocità; modelli a prezzo ridotto che
offrivano una sola velocità; regolazioni fini
per l'utente di tutti i parametri; funzionamento affidabile a batteria oppure a temperature fredde, e numerose altre funzioni
> SOMMARIO
extra
73
nagra
che esponga una serie di premi Oscar ed Emmy nella sua
dagli archivi
NAGRA D
“L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire
la sua prima macchina nel 1951; a quanto pare
'Nagra' in polacco significa 'registrerà'. Era un
periodo particolarmente fecondo per la
registrazione a nastro:...”
che sfuggono all'utente domestico.
Forse ancor più impressionante - se parliamo di qualcosa in
grado di suscitare stupore negli audiofili - è che le piastre di registrazione Nagra analogiche a bobina (quelle portatili, nientemeno!) offrivano una qualità del suono che era chiaramente di un
certi JBL e Tannoy vi si avvicinano, ma essi furono poi 'addome-
livello 'high-end'. Ciò spiega perché, nel corso degli anni, così
sticati' per così dire. I portatili a batteria della Nagra a bobine
tante dimostrazioni alle fiere sono state fornite da nastri master
sono rimasti decisamente industriali.
(o anche copie) riprodotti attraverso i Nagra.
L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire la sua prima
E' la qualità del suono che spiega, nonostante i loro prezzi, come
macchina nel 1951; a quanto pare 'Nagra' in polacco significa
le macchine a bobina Nagra (e notate che un modello spompa-
'registrerà'. Era un periodo particolarmente fecondo per la regi-
to usato dalla BBC vi porterà via ancor oggi dalle 600 alle 1000
strazione a nastro: la seconda guerra mondiale aveva fornito
sterline) abbiano orgogliosamente trovato posto in più sistemi
agli Alleati molta tecnologia utile presa dai nazisti, e i primi por-
domestici di fascia alta, di qualsiasi altro componente puramen-
tatili commerciali a bobine cominciavano ad apparire dal
te 'professionale' che questo scrittore possa nominare.
Giappone. Kudelski era uno studente di fisica, in quello che oggi
Nessun amplificatore, diffusore o sorgente professionale è riu-
è l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia a Losanna, Svizzera.
scito a fare questo salto in maniera così definitiva: gli LS3/5A e
Indipendentemente dai suoi studi, egli costruì il primo portatile a
NAGRA 3
nagra
valvole Nagra I a casa sua, mettendo a punto un registratore
74 extra
> SOMMARIO
dagli archivi
NAGRA SN1
“Nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il
prototipo della macchina che avrebbe
contribuito pesantemente alla mitologia Nagra,
un dispositivo specializzato che non aveva
alcuna utilità per i 'civili', ma che tutti
desideravano: il Nagra SN (Serie Noire)...”
autonomo dotato di motore per l'avvolgimento. La sua utilità fu
subito evidente agli esploratori: due Nagra I furono acquistati da
Radio Ginevra per essere usati nella spedizione (senza successo)
dell'Everest guidata da Raymond Lambert nel 1952, mentre
Jacques Piccard ne utilizzò un altro durante le sue immersioni in
acque profonde con il batiscafo Trieste progettato da suo padre,
Auguste. C'era anche una stazione radio francese tra coloro che
avevano adottato il Nagra, per i suoi giornalisti da usare sul posto.
NAGRA SN
modello, con il trasporto del nastro azionato da un motore di giradischi Thorens, ancora con il riavvolgimento a manovella. Era inoltre equipaggiato con l'ormai iconico 'vu meter di modulazione' (o
modulometro) sul lato sinistro. I Nagra si stavano rapidamente
guadagnando una reputazione di affidabilità assoluta unita ad
un'eccellente qualità audio.
Il Nagra II CI del 1955 spostò il modulometro sul pannello frontale
servo-attivato. Ciò aumentò l'appetibilità del portatile compatto,
della macchina, mentre l'elettronica era costruita per la prima volta
facendone diminuire il peso a cinque chilogrammi; un peso piuma
su schede di circuiti stampati. Nei successivi tre anni, il Nagra III
per una macchina che, 54 anni fa, era in grado di produrre registra-
avrebbe segnalato il cambiamento verso l'elettronica a stato soli-
zioni in grado di eguagliare la qualità di registratori fissi da studio.
do, compresa l'aggiunta di un controllo elettronico della velocità
Quello stesso anno, una delle poche vere aziende rivali di Nagra
fu fondata da un collega svizzero di Kudelski: la gamma Stellavox
progettata da Georges Quellet.
Nel 1960 Nagra stava diventando il registratore preferito dalle stazioni radio-televisive europee. La RAI, Radio Televisione Italiana,
acquistò ben 100 Nagra III per utilizzarli durante le Olimpiadi di
Roma. (tipico della RAI, dal niente al tutto senza vie di mezzo!
Ancor oggi è così con la HDTV… ndt). La produzione aveva raggiunto le 480 unità l'anno.
STORIE DI SPIONAGGIO
Sempre nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il prototipo della
macchina che avrebbe contribuito pesantemente alla mitologia
il giovane stefan kudelski
Nagra, un dispositivo specializzato che non aveva alcuna utilità
per i 'civili', ma che tutti desideravano: il Nagra SN (Serie Noire).
Secondo la leggenda, i lavori iniziarono su richiesta del presidente
Kennedy per conto del Servizio Segreto degli Stati Uniti - dimostrando che i democratici sono altrettanto subdoli come i repubblicani. A causa dei limiti dei componenti disponibili all'epoca, si
sarebbe dovuto aspettare fino al 1970 prima che Kudelski finalmente consegnasse una serie di registratori miniaturizzati a bobine con nastro da 1/8", anche se ci vuole un audiofilo hardcore - o
> SOMMARIO
extra
75
nagra
Nel 1953 fu prodotto il Nagra II, una versione migliorata del primo
dagli archivi
NAGRA D
“Alcuni modelli necessitavano di una licenza
per l'acquisto, poiché erano stati prodotti per
la CIA e altri organi investigativi, ma un certo
numero di pezzi sono entrati nel mondo civile
e di tanto in tanto appaiono in occasione
delle fiere audio...”
masochista - per utilizzare un SN come componente hi-fi di sorgente. (e conosco uno che lo usa...). Alcuni modelli necessitavano di una licenza per l'acquisto, poiché erano stati prodotti
tutto, il Nagra JBR Body Recorder, un registratore vocale ste-
pezzi sono entrati nel mondo civile e di tanto in tanto appaiono
reo tascabile 'da indossare' con nessuna possibilità di cancel-
in occasione delle fiere audio di John Howes, nelle quali nes-
lazione e alcuna riproduzione a bordo, al fine di ridurre le radia-
sun Nagra rimane invenduto per molto tempo. Con il nastro da
zioni elettromagnetiche e il consumo energetico (forse dovrei
1/8", la gamma degli SN includeva il modello SNN mono, unità
comprare un SN quando parlo con certi distributori…PB).
full-track con una velocità del nastro di 3 ¾ ips, l'SNS mono,
Intelligentemente, Nagra lo aveva reso irrintracciabile applican-
versione semi-traccia con velocità del nastro di 15/16 ips, che
do una frequenza di bias che era la stessa di quella di un oro-
offriva più lungo tempo di registrazione, ma più bassa qualità
logio al quarzo (32,768 kHz). Il JBR utilizzava cassette di pro-
sonora; il modello a velocità singola SNST stereo per l'utilizzo
pria invenzione, microfoni a distanza via cavo e telecomando a
nei servizi di sicurezza che richiedeva due microfoni per regi-
cavo. Per sfruttare il JBR, Nagra aveva prodotto il sistema di
strare due diverse persone che parlavano, con un sistema di
riproduzione PS-1 per le proprie cassette. Era dotato di un
compressione analogica per ricostruire un segnale pieno
potente correttore della base dei tempi (TBC) per correggere le
durante la riproduzione, utilizzando una unità di espansione
variazioni di velocità sostenute durante il processo di registra-
DSP; e il sogno del audiofili, l'SNST-R per l'alta fedeltà stereo.
zione, e offriva ulteriori funzioni di equalizzazione e filtraggio,
Altri modelli comprendevano versioni inserite nelle pareti a
così come l'avanzamento veloce. Non era certo un sostituto
muro e modelli da indossare, così come una vasta gamma di
dell'iPod!
accessori tra cui un amplificatore da attaccare ad un vestito.
Qualsiasi imitatore di James Bond avrebbe desiderato, soprat-
VITA CIVILE
Sebbene le necessità delle forze dell'ordine avessero offerto a
NAGRA VI
nagra
per la CIA e altri organi investigativi, ma un certo numero di
76 extra
> SOMMARIO
dagli archivi
Nagra un bel po' di guadagni, le industrie dei film, della
TV e delle trasmissioni di notizie rimanevano il mercato
primario. Nel 1962 apparve il Nagra III NP con sincronizzazione NEOPILOT, e fu un successo istantaneo. Sei
anni più tardi, il Nagra IV sostituì il III, che vantava transistor al silicio e condensatori al tantalio per una mag-
scheda tecnica per NAGRA 3
“Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono
full-track progettato per applicazioni radio,
cinema e televisione, e con tre velocità del
nastro di 3,75, 7,5 e 15 ips, offriva molte
cose attraenti per gli amanti della musica,
nonostante la sua caratteristica a singolo
canale...”
l'uso di accessori e schede inseribili.
Pur producendo ancora macchine mono, la Nagra
stava cominciando ad attirare l'attenzione degli
audiofili. Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono
full-track progettato per applicazioni radio, cinema e
televisione, e con tre velocità del nastro di 3,75, 7,5 e
15 ips, offriva molte cose attraenti per gli amanti della
NAGRA IV-S
musica, nonostante la sua caratteristica a singolo
canale (per ascoltare le incisioni in mono è una macchina che raccomando anche perché costa molto
meno del modello stereo 'IV-S, PB). Questa macchi-
RASSEGNA CRONOLOGICA DEI NAGRA ANALOGICI PORTATILI
Nagra I registratore portatile
Nagra II
Nagra II CI
Nagra III, introduzione della tecnologia
a stato solido
1960 Prototipo del Nagra SN
1961 Invenzione del sistema NEOPILOT
1962 Nagra III NP
1968 Nagra IV; Nagra IV-L
1970 Nagra SNN body recorder
1971 Nagra 4.2; Nagra IV-S Registratore
stereo
1972 Nagra SJ; Nagra SNS
1951
1953
1955
1958
Nagra IS
Nagra IS T
Nagra E (Economy)
Nagra SNST
Nagra TI
Nagra TRVR
Nagra TA
Ampex / Nagra VPR-5 video portatile
Nagra JBR body recorder;
Nagra IV-S TC; Nagra IV-S Te
1985 Nagra T-Audio TC; Nagra PS-1
1988 Inizia la progettazione del registratore
audio digitale Nagra-D
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1981
1983
1984
> SOMMARIO
extra
77
nagra
giore affidabilità, mentre la struttura ora incoraggiava
dagli archivi
particolare del NAGRA IV S con adattore per bobine grandi
“Il 1971 segnò l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra analogici, per quanto riguarda
la riproduzione di musica high end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda
progettato per la registrazione di musica di alta qualità, insieme alle consuete applicazioni
di cinema e televisione...”
na era inoltre caratterizzata da un sistema brevettato per control-
Il 1971 segnò anche l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra
lare la velocità durante la riproduzione ed assicurare che giras-
analogici, per quanto riguarda la riproduzione di musica high
se alla stessa velocità dell'apparecchio di riferimento, come ad
end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda pro-
esempio un proiettore. La sua testina di registrazione sincroniz-
gettato per la registrazione di musica d'alta qualità, insieme alle
zata Neopilot produceva una traccia di sincronizzazione registra-
consuete applicazioni di cinema e televisione. Registrando su
ta lungo il centro del nastro. La struttura intelligente garantiva
due tracce stereo, offriva doppi controlli di livello, limitatori e pre-
che il suono della traccia di sincronizzazione fosse cancellato
set di equalizzazione, insieme a tutte le altre sottigliezze opera-
durante la riproduzione.
tive necessarie per l'uso professionale. Era, senza se e senza
ma, una sorgente degna dei migliori sistemi hifi disponibili. E lo
è tuttora (si, sono d'accordo, PB).
Sempre inventiva, l'azienda ha continuato ad offrire ulteriori
varianti, tra cui il prodotto del 1974 dal grazioso nome Nagra IS
nagra
(che sta per Idioten Sicher: infallibile / a prova di idiota). Era un
registratore ultraleggero, a singola velocità, progettato per essere estremamente semplice da utilizzare, per i reporter sul campo
in circostanze difficili. Un decennio più tardi sarebbe apparso il
Nagra IV-S TC con il time code SMPTE / EBU che permetteva di
generare e registrare un codice temporale nella pista centrale. I
suoi nastri potevano essere riprodotti in studio sul fisso Nagra TAudio TC, versione time-code del Nagra TA.
A quell'epoca, come avrete già intuito, la fine del nastro analogico era incombente. Nagra non aveva mai prodotto un registratore a cassette, e la ragione ufficiale era che non erano mai stati
soddisfatti della qualità, nonostante i buoni risultati che il loro
modello SN riusciva ad estrarre da un nastro 1/8". Una breve
alleanza con la Ampex produsse un registratore video professionale, ma le energie della
Nagra erano dirette verso
la registrazione digitale.
Nagra
Sebbene il Nagra IV-STC
è distribuito da
stefan kudelski
78 extra
rimase il riferimento per la
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registrazione di musica da
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cinema e classica fino alla
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metà degli anni '90 (non
sono d'accordo, uno dei
riferimenti, PB), i registra-
> SOMMARIO
dagli archivi
tori DAT, seguiti dai dispositivi a stato solido, diventarono sufficien-
I settori principali nei quali Nagra opera adesso, comprendono
temente affidabili per essere utilizzati sul campo, e la qualità del
una vasta gamma di prodotti per la sicurezza e trasmissioni radio-
suono era migliorata in modo esponenziale. Nagra non aveva
televisive, comprese le soluzioni di accesso fisico tramite smart-
altra scelta che abbracciare il digitale, e lo fece con la stessa meti-
card per eventi, sistemi di decriptaggio per TV via cavo e satellita-
colosità svizzera che impregna ogni dispositivo che abbiano mai
re, e altre offerte ad altissima tecnologia. Nonostante tale diversi-
prodotto.
tà, lontana dall'audio puro, la presenza dell'azienda nella comuni-
Nel 1988 iniziò la progettazione del registratore audio Nagra-D
tà audiofila è molto più grande di quanto non lo fosse quando le
digitale, il primo di una serie di registratori che precedettero l'attua-
piastre Nagra a bobina erano i soli prodotti d'interesse per gli uten-
le Nagra VI multitraccia portatile. Nel campo dei portatili, grandi
ti domestici.
conglomerati giapponesi come TEAC, Olympus e Marantz e spe-
Quest'anno la divisione produttiva di componenti audio high-end
cialisti come Zoom offrono sofisticati registratori digitali in formato
domestici Nagra è stata scorporata in una divisione separata inte-
tascabile per meno di 400 sterline, ma il sottoscritto è orgoglioso
ramente di proprietà, chiamata Audio Technology Switzerland S.A.
di condurre le sue interviste con un Nagra SD.
Questa mossa segna i 15 anni da quando Nagra ha iniziato a pro-
Un Nagra D, modificato dalla
uscita n. 1
LP + fascicolo
(8 pagine)
Deutsche Grammophon, è stata
impiegata per trasferire i nastri originali
della Quinta Sinfonia di Beethoven
diretta da Herbert von Karajan per
la collana “Classica in vinile 33 giri”
della DeAgostini e curata da
Audiophile sound.
L’ecellente transfer A/D spiega sicuramente
l’ottima qualità della ristampa che è
stata salutata quasi universalmente come
superiore alle edizioni LP originali. Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
79
nagra
NAGRA 1
“I settori principali nei
quali Nagra opera adesso,
comprendono una vasta
gamma di prodotti per la
sicurezza e trasmissioni
radio-televisive, comprese
le soluzioni di accesso fisico
tramite smart-card per
eventi, sistemi di
decriptaggio per TV via
cavo e satellitare, e altre
offerte ad altissima
tecnologia...”
dagli archivi
NAGRA IV-S
“È interessante notare che l'azienda offre
ancora un registratore analogico: il mitico 4.2
è disponibile come macchina analogica a
traccia piena mono a tre velocità, con o senza
il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica
e cinematografica...”
durre amplificatori a valvole e stato solido, preamplificatori, lettori CD, meccaniche di trasporto, DAC e stadi fono,
che, sin dall'inizio con il pre PL-P nel 1997, si sono classificati tra la 'crème de la crème' dei componenti puristi.
Secondo il parere di alcuni di noi, è l'hi-fi che più si avvicina all'eccellenza dell'alta orologeria.
Per quanto riguarda il settore della registrazione professionale, la gamma di prodotti interamente digitale comprende i
degli apparecchi audio di fascia alta che sono ormai familiari,
discendenti diretti del Nagra D originale, e anche queste macchi-
anche se non è la strada inevitabile che un produttore professio-
ne si possono vedere in occasione di mostre hi-fi, e sono amate
nale possa prendere. I registratori analogici portatili Nagra a
da quegli espositori che vogliono sottoporre demo con nastri
bobina, che hanno appena festeggiato il loro 60° compleanno, e
master digitali. È interessante notare che l'azienda offre ancora
che hanno creato la reputazione dell'azienda, hanno fatto sì che
un registratore analogico: il mitico 4.2 è disponibile come mac-
quando apparvero i primi componenti audiophile, essi avevano
china analogica a traccia piena mono a tre velocità, con o senza
già una base di fan affamati che adoravano il marchio che indos-
il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica e cinematografica.
savano . KEN KESSLER / HI FI NEWS
Ma non confondetevi: l'abilità professionale di Nagra ci ha dato
nagra
NAGRA T E TELEFUNKEN M15A A CONFRONTO...
Durante una visita da Soundfan a Bologna tre o quattro anni fa ho avuto l'occasione di ascoltare nella stessa
stanza e con le stesse amplificazione e diffusori un Nagra T e un Telefunken M15A, simile al mio. A disposizione c'era
una registrazione live che Cesare Marchesini aveva fatto di un concerto di musica della famiglia Strauss e alcuni nastri
che avevo con me.
Le differenze erano non insostanziali. Per me - non per Cesare - il Nagra T era più neutro, più preciso e un pochino più
veloce dello Telefunken: più vicino alla musica dal vivo con strumenti ben ‘sgrassati’ nonché un grande controllo nella
zona inferiore dello spettro sonora. A favore del Telefunken c’era l'energia in basso che il Nagra T non riusciva a uguagliare.
Il risultato concreto era più corpo nella zona medi-bassa e, come ha notato Alex Cereda (vedete suo articolo a pagina
19), meno freddo. I Nagra T sono grandi registratori e hanno una meccanica assolutamente eccezionale. Come meccanica sono i migliori, assieme agli Ampex che costano tre volta il
prezzo di un Nagra T.
I problemi rimangano due: il costo sostanzialmente più elevato di
un Telefunken e i pezzi di ricambio che sono molto cari. E poi se
volete farlo rivisionare dai Svizzeri…meglio andare lì con la carta
di credito molto svuotata… Ma solo guardare come un Nagra T
abbraccia il nastro è una cosa molto sensuale per noi audiofili.
Una macchina ideata, realizzata e funzionante come un orologio
Piaget… come scriverebbe il nostro amico e collaboratore, Ken
Kessler. Pierre Bolduc
80 extra
> SOMMARIO
dagli archivi
NAGRA
“...In studio il 4S esprime il suo massimo rigore
sonoro: composto, intonato e arioso. In registrazione
può apparire fin troppo analitico e asciutto, ma
trovando un giusto set-up microfonico e un buon
mixer può migliorare questa caratteristica.”
stefan kudelski
Registratori
modelli 4S e T
ra la fine degli anni Sessanta e l’Ingengnere Stefan Kudelski
E
più o meno perfetta per chi vuole un registratore portatile, anche se
doveva affinare il catalogo Nagra e mandare in pensione il
dal peso non proprio piuma, e dalle prestazioni TOP, superiori a
Nagra III già obsoleto. Stellavox, suo acerrimo concorrente,
qualsiasi Dat e a moltissimi registratori digitali ad alta risoluzione.
aveva già messo in produzione l'SP7, più performante, e così
Il Nagra T può diventare quasi portatile con il carrello a dotazione,
Kudelski strinse i tempi e poco dopo, nel 1971, nacque uno dei
ma non facile da usare fuori dallo studio per l'eccessivo ingombro
migliori e più usati registratori al mondo…il Nagra 4S.
e peso. In studio esprime il suo massimo rigore sonoro, composto,
Piccolo, completo di Time Code e Pilot, accetta bobine da 18cm e
intonato e arioso. In registrazione può apparire fin troppo analitico
soprattutto ha una qualità sonora estrema, insieme al concorrente
e asciutto, ma trovando un giusto set-up microfonico e un buon
Stellavox entrambi i riferimenti portatili a bobine da 1/4 di pollice.
mixer può migliorare questa caratteristica proponendo maggiore
Dieci anni dopo alla Nagra sentono il bisogno di offrire una macchi-
musicalità. In riproduzione anche di materiale inciso da altri regi-
na che si affiancasse al 4S soprattutto nella post produzione cine-
stratori rivela una neutralità unica: questa è una macchina di alto
matografica per il montaggio e missaggio del sonoro. Così nasce il
lignaggio e si sente.
Nagra T: essenzialmente una macchina dedicata al Broadcast da
Nel 1981 un Nagra T completo di carrello e Bridge Meter costava
studio creata per l'utilizzo nel settore Cine. Costruzione maniacale
più di una Maserati Biturbo; a prima metà anni '90 quando andò in
con meccanica totalmente in metallo, un manuale di oltre 200 pagi-
pensione il suo prezzo era di 40 milioni. Sia il IV-S che il T hanno
ne ne illustra tutte le caratteristiche e funzionalità. Precisione mas-
un buon mercato dell'usato, le prime si possono acquistare da
sima negli edit ne fanno il miglior mezzo in commercio.
circa 1500 euro in su; dipende dalle condizioni e degli accessori (il
Ho posseduto e possiedo diversi IV-S e T, due macchine progetta-
più richiesto era l'estensore per bobine da 27, il QGB ), per il T le
te dalla stessa Nagra ma che hanno sonorità diverse. Il piccolo por-
quotazioni partono da 2500-3000 euro per una macchina funzio-
tatile ha un suono molto aperto con una gamma media assoluta-
nante e tarata, una valutazione maggiore la si può fare per appa-
mente fantastica e reale, (vi riporto alla lettura di un mio vecchio
recchi revisionati o corredati da carrello e
articolo su AS dove ho testato il 4S con una registrazione live a
Cereda
Bridge Meter. Alex
Porta Portese), ottima anche agli estremi di gamma, molto ricca di
armonici e abbastanza tolleranti con una varietà abbastanza elevata di microfoni. Gli strumenti e le voci hanno spessore e tridimensionalità, un parametro che difficilmente ho riscontrato in altri registratori. Sostanzialmente una macchina molto neutra ma dal grande contenuto musicale.
Nonostante il 4S sia piccolo la sua meccanica può non richiedere
tarature anche dopo il migliaio di ore d'uso. Invece da tenere d'ocnagra 4S
chio l'usura delle testine che con nastri particolarmente ‘duri’ può
agevolare l'usura. Con un set ben tenuto si possono superare
abbondantemente le 2000 ore di uso; se si fanno lappare si può
guadagnare ancora un'altro migliaio di ore. Dunque, una macchina
> SOMMARIO
extra
81
nagra
ALEX CEREDA
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85
1
dischi per un’isola deserta
SACD NON CLASSICO
extra   pagina attiva
Jerry Granelli
& V16
VANCOUVER ‘08
SONGLINES
i sono due conseguenze scatenate da questo disco. La prima,
C
(per quanto sghemba) potrebbe essere: avanguardia contempora-
visto il giudizio, è emozionalmente derivata dall'ascolto di un
nea con minimalismo annesso. Cercando di deviare il meno possi-
album eccellente. La seconda, più egoistica, è l'aver trovato in
bile l'intento della recensione, segnaliamo anche, un artista che si
extremis quello che giudico che sia stato il miglior album del 2009.
muove su aree di ricerca simili e, anche lui, lo fa in modo eccellen-
Questo almeno per quanto riguarda la categoria 'jazz e dintorni' ed
te. È un chitarrista svizzero che risponde al nome di Giancarlo
escludendo i mesi che mancano a San Silvestro.
Nicolai (non è famosissimo: cercare su internet).
Appena conosciuta in Italia, questa band meriterebbe un'attenzione
L'etichetta canadese Songlines è una delle pochissime label non-
perlomeno decuplicata. Il motivo è nella loro capacità, cosa orami
pop e non-classica a cavalcare il Pegaso del SACD. In questo caso
rara, di suscitare stupore. Uno stupore che viene da chi propone
poi, fa di più. Il package contiene due dischi. Il primo, un ibrido CD
un'idea diversa di ritmica e melodia. Uno stupore non radicale, ma
e SACD musicale, è l'album vero e proprio ed è quello del quale
leggero e instancabile. Scusate se è poco!
abbiamo tessuto le lodi di cui sopra. Il secondo, un DVD, intelligen-
Discografia
JERRY GRANELLI & V16.
VANCOUVER '08.
SACD + BONUS DVD Songlines SGL
SA 1577-2.
Jerry Granelli (drums), J. Anthony
Granelli (elec. Bass), David Tronzo
(elec. slide guitar), Christian Kögel
(elec. Guitar).
Reg: Music Factory, Vancouver (BC,
Canada), ottobre 2008. Prod: Jerry
Granelli, J. Anthony Granelli. Eng:
John Raham.
www.songlines.com CLICK
www.ird.it CLICK
Con questo Vancouver '08,
temente gestito come bonus, è un'utile appendice che permette di
il
esplorare la gestualità di chi suona.
leader-batterista
Jerry
Granelli e il suo quartetto
Come sopra, qui prendo in considerazione solo l'album vero e pro-
V16 affrontano la terza
prio. La prima evidenza è che, considerando l'ascolto stereo, pas-
avventura discografica. Il
sando dallo standard SACD a quello CD Red Book, il giudizio, non
line-up è inusuale: batteria,
cambia. Questo non per mettere in dubbio la superiorità tecnica del
basso elettrico e due chitar-
SACD, ma per meriti di un workflow di registrazione capace di risul-
re elettriche ('V16' si riferi-
tati simili a prescindere da ciò che succede dal missaggio in poi. Il
sce proprio al numero delle
giudizio tecnico comunque, non eccelle quanto quello artistico. La
'strings'
suonano).
colpa ('colpa' in senso ironico) è l'uso di note lunghe e di un sound
L'album si traduce in un'ora
ricco di glissando, che, per osmosi, ha generato un sound extra-
di musica fatta da undici pic-
morbido che un po' offusca la dinamica e il dettaglio. Se la cavano
coli capolavori. In quest'ora
meglio gli altri parametri. Luca Buti
che
si mantiene costante una
tessitura
strumentale
a
maglie larghe, un'impostazione timbrica languida e
un'idea di band-elettrica-da-camera. Il tutto con uno scorrere del
tempo da largo orchestrale. Il dialogo dei quattro è circolare, la tecnica strumentale rasenta il manierismo. Nessuno strumento ricopre
un ruolo tradizionale (cosa evidente soprattutto in The Truth e nella
geniale Unnamed, il migliore brano del disco). La costruzione è sempre collettiva: tutti a turno aggiungono il loro cluster al filo del discorso musicale. Questa comunione si stacca con eguale forza dal jazz
tradizionale, dal free, ma anche dal rock. Una definizione, efficace
 pagina attiva
CLICCA QUI per ascoltare
ascoltare “Udon Waltz”
Waltz”
da “Vancouver
“Vancouver 08”
> SOMMARIO
extra
87
1. SACD NON CLASSICO: JERRY GRANELLI
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45
non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico
/ CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
2
dischi per un’isola deserta
Barbiero, Brunod,
Balanescu, Cojaniz
MARMADUKE
SPLASC(H)
RECORDS
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45
non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico
/ CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
nteressante questa uscita per la Splasc(h) Records ad opera del bat-
I
terista Massimo Barbiero e del chitarrista Maurizio Brunod in quartetto con il celebre violinista Alexander Balanescu e il pianista friulano
Claudio Cojaniz. Piano, batteria, chitarre elettriche, live sampling e violino sono gli strumenti impiegati in questo lavoro, che non teme alcun
paragone con le produzioni di Frisell, Caine, Douglas, Frith, Baron e
Ribot. La scaletta presenta brani
Discografia
eterogenei e un suono ricco di
MASSIMO BARBIERO,
MAURIZIO BRUNOD,
ALEXANDER BALANESCU,
CLAUDIO COJANIZ.
MARMADUKE.
CD Splasc(h) Records CDH
2524.2.
Digital. Stereo. Studio recording:
Pollaio Studio, Ronco Biellese, 21
febbraio 2009. Prod: Peppo
Spagnoli. Eng: Pier Giorgio Miotto.
www.splasch-records.comCLICK
CLICK
www.egeamusic.com CLICK
rosi episodi eseguiti in duo, come
variazioni. Vi sono, inoltre, numeClown Song, con Brunod alla chitarra acustica ed il violinista, o
Lune #11, di Claudio Cojaniz con
Balanescu. I brani 'corali' come
Dago Suite e Barbabruco spaziano dal jazz informale alla musica
colta, senza pedanterie e smagliature. La forte personalità dei
quattro musicisti non ha impedito
che si creasse un interplay e una
complicità palpabile dalla regi-
strazione finale. Se lo stile percussionistico di Barbiero (già con Enten
Eller) non sembra avere rivali per la varietà del linguaggio, lo stesso si
può dire per il piano di Cojaniz. Il nostro apprezzamento va anche alla
chitarra di Brunod, per aver saputo trovare una propria via al live looping
chitarristico. Balanescu, infine, è una conferma: uno fra i migliori violinisti di questi anni, sempre in bilico fra musica contemporanea, rock, soundtrack e jazz.
Dal lato tecnico, noi di Audiophile sound avevamo già avuto a che fare
con lo studio Il Pollaio e avevamo già notato che non produceva polli
d'allevamento, ma sani galletti ruspanti e ben suonanti. Il presente lavoro ce ne dà conferma, ottenendo il massimo dei voti (un ECCEZIONALE!).
L'intreccio fra elettronica e acustica è l'aspetto che più ci è piaciuto, perché
è risolto con semplicità e una ricca dose di realismo. Le circonvoluzioni
chitarristiche di Brunod, anche quelle più effettate, si muovono in uno
spazio concreto e ben definito, per nulla artefatto. Se l'apertura stereofonica è degna di lode, lo stesso dicasi per la profondità d'ambiente, che
consente alle percussioni di Barbiero di muoversi con grande libertà.
Il bilanciamento complessivo non dev'essere stato semplice per un lavoro come questo dove le chitarre elettriche si intrecciano al violino e il pianoforte si incastra con tante diverse percussioni. Tuttavia, Miotto sembra
aver perseguito un proprio metodo vincente, disegnando per ogni musicista uno spazio vitale dentro cui muoversi. La dinamica possiede una
larga forbice fra pianissimi e fortissimi, conferendo all'intero lavoro la giusta dimensione delle pause e il gusto dei contrasti fra silenzio e tutti.
Chi fra i nostri lettori ama il jazz d'avanguardia e cerca incisioni di qualità troverà nel presente Marmaduke nove brani con cui divertirsi. Simone
Bardazzi
 pagina attiva
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ascoltare “Enten Eller”
con Massimo Barbiero
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extra
89
2.CD NON CLASSICO: BARBIERO, ECC
CD NON CLASSICO
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CD CLASSICO
3
dischi per un’isola deserta
“For David”
MUSICHE SCRITTE
PER DAVID
RUSSELL
TELARC
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
to al virtuoso spagnolo Francisco Tarrega, brano assai intrigante,
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
riflessivo, sognante, ma anche ricco di trasporto. Ispirato alla poesia
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
di Federico Garcia Lorca è invece il trittico El Llanto de los Sueños
Alborada, ha un carattere prevalentemente meditativo e nostalgico.
Novecento, a partire dai grandi esempi di Segovia e poi di Bream,
Chiudono questa variegata rassegna altre cinque composizioni di
è stata l'incessante e ossessiva richiesta ai compositori chitarristi
due autori statunitensi: il dittico Now and ever I e Now and ever II
e non di nuova letteratura sia solistica che cameristica, per poter così
(2007) di Ben Verdery e tre pezzi di Phil Rosheger, Waltz n.7 (1993),
I
ampliare il repertorio e le possibilità espressive dello strumento.
Lullaby to wake up with (1991) e Good Luck Waltz (1993) . Le prime
Questo album della Telarc, che contiene alcuni interessanti lavori
due, utilizzando un'accordatura particolare con il capotasto parziale
scritti e dedicati al celebre e blasonato chitarrista scozzese David
su tre corde, si basano essenzialmente sull'intervallo di seconda
Russell, è una evidente dimostrazione di questa tendenza.
minore e vogliono rappresentare una sorta di protesta contro ogni
L'interprete si muove molto
forma di schiavitù: una scrittura densa, lirica, drammatica e ritmica-
a suo agio in queste pagi-
mente articolata. Molto più immediati e semplici i tre ultimi brani, nei
ne intense ed espressive,
quali traspare la chiara vena romantica dell'autore.
a partire dalla funambolica
È inutile dire che Russell, a nostro avviso uno dei pochi chitarristi
Aquerelle (1986) del brasi-
oggi in possesso di un magistero tecnico straordinario, affronta tutti
liano Sergio Assad, in cui
i lavori con grande professionalià , dando prova ancora una volta di
Discografia
FOR DAVID.
MUSICHE DI:
ASSAD / KLEYNJANS / GOSS /
VERDERY
VERDERY / ROSHEGER.
CD Telarc Digital 80707.
David Russell, guitar.
Reg: Pegg and Yale Gordon
Centre for the Performing Arts,
Owings Mills, Maryland, 18-21 aprile 2008. Prod: Elaine Martone,
Robert Woods. Eng: Thomas
Knab.
www. egeamusic.com CLICK
www. telarc.com CLICK
elementi armonici della
musica francese novecentesca si coniugano in modo
mirabile con altri rirmici
sudamericani. Il programma
prosegue
poi
con
Arabesque en Forme de
Caprice sur le Tombeau de
Tarrega (1988) del francese Francis Kleynjans, tribu-
www
essere all'altezza della sua fama.
Si tratta di una registrazione in studio con tutte le carte in regola, di
alto livello. La dinamica e la timbrica sono ottimamente rese, ben evidenziando le caratteristiche salienti dello strumento, con una equalizzazione molto equilibrata, che, anche se tende leggermente a privilegiare le frequenze medio basse, crea un clima di grande fascino.
Ogni dettaglio é assolutamente messo a fuoco, mentre il sound stage
risente in modo lieve di una eccessiva presenza sonora della chitarra. Adriano Sebastiani
.audiofilemusic.com
il sito di
AUDIOPHILE sound
> SOMMARIO
extra
91
3: CD CLASSICO: DAVID RUSSELL
(2007) del gallese Steve Goss: articolato in Cantiga, Madrugada e
ndubbiamente una delle grandi mete di molti chitarristi del
Milano hi-fidelity 2016
evento audio hi-end, LP, CD, musica liquida, mostra mercato nuovo e usato, concerti
info organizzazione:
mr. Stefano Zaini
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20° edizione di hi-end audio & video
Sabato 2 e Domenica 3 Aprile dalle h. 9,00 - 18,00
Centro Congressi Melià Hotel 5 stars
Via Masaccio 19 - Milano
Suono:
AudioReview:
...Ci vuole coraggio e determinazione per portare
avanti, sorretti fondamentalmente dalla passione
(e credeteci questa volta non è retorica!), una
manifestazione complessa, estremamente
“verticale” e di nicchia come la “rassegna della sola
alta fedeltà a due canali” che tutti ormai
conosciamo...
...Per occuparsi oggi di “alta fedeltà” nel senso più tradizionale
bisogna essere prima ancora che degli imprenditori dei grandi
appassionati. Sembra banale dirlo, ma anche dietro le realizzazioni
di “Sound Of The Valve” si coglie un entusiasmo che sconfina con
l’eroismo. Non sarà Stefano Zaini a salvare il mondo della
riproduzione sonora due canali di alta qualità, ma è indubbio che se
questa passione contagiasse in pari modo più operatori, il
nostro settore sarebbe ben più fecondo...
Fedeltà del Suono:
...Questo è quello che recita il sito web di Stefano Zaini, mente, corpo e braccia dell’evento, ma la realtà è anche migliore, se
possibile: dopo la morte ingloriosa del Top Audio, l’evento di Milano organizzato da Zaini sta prendendo lentamente il posto
di quella che era l’ultima fiera nazionale del settore in Itali…anche la scelta dell’albergo lo dimostra, Avanti così!...
AudioReview:
...Il sabato per qualche ora del mattino, si faticava a camminare e vedere ciò che era esposto sui tavolo espositivi,
per tacere sulle salette strapiene!…
...Anche lo stand di AudioReview è sembrato di avere più successo del solito, sia coi CD che con le riviste,
andate quasi esaurite già nella domenica mattina...
4
dischi per un’isola deserta
SACD CLASSICO
extra   pagina attiva
CHRISTIAN
POLTÉRA
DUTILLEUX
LUTOSLAWSKI
BIS
usiche del '900 inoltrato ma tutto sommato ancora ascolta-
M
quelli di Dutilleux ma per ragioni diverse. Entrambi questi composito-
bili senza particolari problemi quelle di questo Super Audio
ri non sono sufficientemente eseguiti, a tal proposito vi consiglio di
CD. Si inizia con il Concerto di Dutilleux, ispirato ad alcune
ascoltare anche il bel Concerto per violino (Chain2 e Partita) dedi-
epigrafi di Charles Baudelaire. La maggioranza delle opere di
cato
Dutilleux hanno nelle difficoltà ritmiche un ingrediente fondamentale,
Grammophone (423 696-2), ma che merita attenzione per l'originali-
ma altrettanto nella vena post-romantica ed esotica. L'esecuzione è
tà compositiva (altrettanto dicasi, ovviamente, per Dutilleux).
veramente bella e bisogna fare tanto di cappello al solista,Christain
Una lode bisogna spenderla anche per la BIS che ha creato un disco
Poltéra, che suona un magnifico Guadagnini del 1675. Poltéra risol-
con un intelligente e felice connubio di brani.
ve con disinvoltura le diverse difficoltà con sicurezza e mirabile
Si tratta di una registrazione nativa DSD con le seguenti apparec-
suono, il suo strumento canta che è una bellezza.
chiature: microfoni Schoeps, Sennheiser, AKG e Neumann- Studer
A seguire il Concerto di Lutoslawski. Se in quello di Dutilleux l'orche-
Vista 8 mixing desk, Pro Tools HD Digital Workstation, B&W 802
stra dialogava con il soli-
Nautilus speakers per i concerti mentre per le registrazioni per solo
sta supportandosi in un
cello microfoni Neumann, RME Octamic D microphone preamplifier e
perfetto connubio, qui
High Resolution A/D converter, Protools Workstation, Pyramix DSD
l'orchestra
Discografia
DUTILLEUX: TOUTE UN MONDE
LONTAIN (1970). TROIS STROPHES SUR LE NOM DE SACHER
FOR CELLO SOLO (1975) /
LUTOSLAWSKI: CONCERTO FOR
CELLO AND ORCHESTRA (196970). SACHER: VARIATION FOR
CELLO SOLO (1975).
SACD Hybrid BIS 1777.
Christian Poltéra, violoncello, ORF
Vienna Radio Symphony Orchestra,
Jac Van Steen (dir).
Reg: RadioKulturhaus di Vienna,
Austria, novembre 2008 (concerti);
Nibrokajen11, Stoccolma, Accademia
della Musica (i brani per cello solo),
luglio 2009. Prod: Hans Kipfen. Eng:
Anton Reininger (Lutoslawski), Josef
Schutz (Dutilleux).
www.amazon.com
CLICK
ed
eseguito
da
Anne-Sophie
Mutter
per
Deutsche
il
Workstation, B&W 802 Nautilus speakers e Stax headphones. Il risul-
contendente, l'avversa-
tato è una registrazione di primo livello, senz'altro una tra le migliori
rio da sconfiggere. Non
in assoluto (parlando di registrazioni digitali) che abbia mai sentito.
c'è dialogo tra le due
Dinamica libera da compressioni che permette il completo dispiega-
entità, anzi c'è opposi-
mento del suono, timbrica fedele all'originale e palcoscenico sonoro
zione, scontro totale.
ben sviluppato. È possibile percepire, fin dalle prime note, l'ambiente
Questi concerti sono
della registrazione con tutti i suoi riverberi naturali, questo grazie
stati dedicati da entram-
anche al dettaglio che è notevolissimo senza però risultare mai artifi-
bi
cioso. L'equilibrio generale di tutti i parametri è eccellente e il risulta-
i
diventa
compositori
a
Rostropovich, e quello di
to notevolissimo. Per me eccezionale! Livio Malpighi
Lutoslawski ha il significato di rappresentare la
battaglia tra lo spirito
libero e indipendente,
che resiste al conformismo sociale e all'oppressione totalitarista politica
tipica di quel periodo
nell'est
Christian
Poltéra
Europa.
Comunque i pezzi di
Lutoslawski
risultano
FOTO:
altrettanto impegnativi a
Nikolaj Lund
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ascoltare Christian Poltéra eseguire la
Sarabande dalla Suite n.1 in Sol maggiore dì JS Bach
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93
4. SACD CLASSICO: DUTILLEUX
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45
non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico
/ CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
CVLD 265
IL GRANDE DISCO CHE FESTEGGIA I VENT’ANNI DI VELUT LUNA
ATTRAVERSO LA CELEBRAZIONE IN MUSICA DI DUE GRANDI NAZIONI
UNA GRANDE ORCHESTRA SINFONICA DIRETTA
DAL M° GIULIANO MEDEOSSI
DUE GRANDI CANTANTI, ROSELLA CAPORALE E CHERYL PORTER
ALCUNE GRANDI CANZONI DELLA TRADIZIONE AMERICANA
E DELLA TRADIZIONE ITALIANA
IN NUOVISSIMI ED INEDITI ARRANGIAMENTI IN STILE CLASSICO
SCRITTI APPOSITAMENTE DAL M° SIMONE TONIN
con il Patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano e dell’Ambasciata Italiana a Washington DC
con il sostegno del Conservatorio Statale di Musica Cesare Pollini di Padova
in collaborazione con AIFIC - American Initiative For Italian Culture
www.velutluna.it
www.hdtracks.com
LP 33 GIRI NON CLASSICO
dischi per un’isola deserta
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Thorens
125 anniversario
1883-2008
THORENS
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
i ricordate un gioco che si faceva da ragazzini, quello dell'associazio-
V
ne di idee? Se qualcuno diceva, chessò, 'colombo', il risultato poteva
essere: 'uccello', oppure 'America' o 'navigatore', magari 'pace', a
seconda dei punti di vista.
Se ora, però, vi dicessi 'Thorens', quale sarebbe il primo vocabolo a venirvi
in mente? E, viceversa, se vi dicessi: 'giradischi'?
La Thorens, ovvero IL GIRADISCHI E LA SUA STORIA, compì nel 2008 la
bellezza di 125 anni di età. E per festeggiare degnamente l'avvenimento non
trovò di meglio che pubblicare, con un piccolo aiuto da parte di alcuni suoi
amici, il bellissimo box in vinile che sto ascoltando e, credetemi, lo ha fatto
nel migliore dei modi, compilando un raffinatissimo sampler, pieno di musica eccellente e per tutti i gusti. Sei facciate tematiche, estrapolate dai cataloghi Analogue Productions, APO, Acoustic Music e Reference Recordings
(gli amici di cui sopra), a formare un caleidoscopio musicale dalle scelte
azzeccatissime.
Prima facciata dedicata alle voci femminili, sei pezzi, sui quali spiccano le
cover da brivido di Show biz kids degli
Steely Dan e The low spark of high-heeled boys dei Traffic, eseguite da una
ispirata Rickie Lee Jones e tratte dal suo
THORENS
ultimo lavoro It's like this (uscito per la
125 YEARS - 1883/2008.
Artemis in CD e per la Analogue
LP ATD 125. (3 LP). LP
Productions in versione LP e SACD).
180gr.
Seconda facciata dedicata alla classica
Reg: Acoustech Mastering
(Rimsky-Korsakov, Mozart, Fennell e
Lab Stereo. Eng: &
Stravinsky)
presa
dal
catalogo
Mastering: Kevin Gray.
Reference Recordings.
www.amazon.com CLICK
La side 3 è dedicata al blues in tutte le
sue sfaccettature, dall'acustico a quello
più ellettro-chicagoano, con una serie di brani della APO music.
Si continua con la black music sul quarto lato, quello più hot, dedicato al
rhythm & blues. Su tutti Staple Singers e il tema di Shaft eseguito da Isaac
Hayes.
Il terzo disco è dedicato totalmente al jazz. Shelly Manne, Clark Terry con
Freddie Hubbard e Dizzie Gillespie, Chet Baker, Bill Evans, Wes Montgomery
(ristampe Analogue).
Sulla penultima facciata e, per chiudere, un paio di brani presi da un album
di Hugh Masekela. Quel sopravvalutato Hope che ha fatto impazzire moltissimi audiofili grazie a un'incisione bella, certo, e molto effettistica ma che,
al sottoscritto, non è piaciuto assolutamente (se vi capita, ascoltatevi i rarissimi LP incisi negli anni Settanta per la Gallo Records, poi mi fate sapere).
Discografia
Un bellissimo sampler, insomma, che si ascolta con estremo piacere dall'inizio alla fine. Talmente scorrevole che, se ne esistesse un'edizione in CD,
sarebbe l'ideale come compilation da viaggio. Ma, è chiaro, una cosa del
genere, un'edizione digitale, non avrebbe alcun senso.
Per il giudizio tecnico: un ‘Eccezionale’. E qui la sparo grossa . Questo disco
non ha una pecca.
In genere sono abbastanza prevenuto verso questo genere di operazioni, mi
puzzano sempre e comunque di pacco e contropacco. Quando, però, sono
partite le prime note di Show biz kids cantate dalla brava Rickie Lee Jones,
sono rimasto a bocca aperta. E l'ho richiusa solo dopo essermi goduto tutto
il malloppone. Dire che suona bene sarebbe totalmente riduttivo.
Cerco di spiegarmi: non amo particolarmente le edizioni per audiofili, ci
trovo sempre un mare di difetti, a partire da una marcata sensazione di attrito tra lo stilo e il solco (in genere passa dopo un lavaggio profondo e approfondito), mi sembra che la rimasterizzazione vada a colorare il suono rispetto ai molti originali in mio possesso, che si cerchi di edulcorare in modo
eccessivo il risultato finale per regalare agli appassionati una sensazione di
maggior morbidezza (fintamente) analogica e, soprattutto, che il vinile non
sia effettivamente di prima scelta, visto che spessissimo avverto scricchiolii
e distorsioni, se non dal primo, dal secondo ascolto in poi. Ecco, il cofano
della Thorens lascia sbalorditi, innanzitutto, per l'assoluta silenziosità (quasi
indistinguibile da un CD, ha, ha, ha) e per la sensazione di straordinaria
tracciabilità. Il suono, poi, non fa una grinza, non mi interessa se è stato più
o meno compresso, limitato o espanso, suona benissimo, e basta.
Voci rotonde, naturali e splendidamente contornate, strumenti corposi e nitidi, basso da manuale scolpito, esteso e rifinitissimo, dinamica grandiosa,
soundstage preciso e dettagliato in ampiezza e in altezza e sensazione palpabile di ariosa neutralità. Era una vita che non ascoltavo un lavoro vinilico
così ben fatto, lo giuro. Il merito va sicuramente alle registrazioni, tutte al di
sopra della media (all'interno della confezione troverete ampie note esplicative sugli studi - in particolare il Blue Heaven, vecchia chiesa in stile gotico
a Salina, Kansas - in cui sono state effettuate e sui tecnici che vi hanno lavorato) ma anche all'Acoustech Mastering Lab (il meglio del meglio) che ne ha
curato, in maniera evidentemente accuratissima, il mastering e la stampa .
Che altro aggiungere? Se fossimo all'Università si direbbe: 110 e lode, bacio
accademico e (sacrosanto) diritto di pubblicazione. Piero Grassano
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ascoltare Rickie Lee
Jones cantare
cantare ‘Show Biz Kids’
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95
5. LP 33 NON CLASSICO: THORENS 125 YRS
5
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sound
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A UDIOPHILE
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