casa albergo per anziani di lendinara

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CASA ALBERGO PER ANZIANI DI LENDINARA
A N N O 2015
VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 24
DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
OGGETTO
ESAME ED APPROVAZIONE BILANCIO ECONOMICO PREVISIONALE
ANNO 2016. ADOZIONE DETERMINAZIONI CONSEGUENTI.
L’anno duemilaquindici, nel giorno 10 del mese di dicembre, alle ore 16:00, nella sala
destinata per le adunanze, previo esaurimento delle formalità prescritte dalle vigenti
disposizioni di legge, sono stati per oggi convocati in seduta i membri del Consiglio di
Amministrazione.
RISULTANO PRESENTI:
SMOLARI RENZO
= PRESIDENTE
BORGHESAN GIANNI
= CONSIGLIERE
TAGLIAPIETRA SILVIA
= CONSIGLIERE
VERONESE LORIS
= CONSIGLIERE
Risulta assente giustificato il Consigliere Sig. ROSSI Giovanni.
Con l’intervento ed opera del Direttore Damiano MANTOVANI, che svolge le funzioni di
Segretario verbalizzante, viene constatato che, in base alle vigenti disposizioni in materia,
il numero dei presenti all’adunanza è legale per la validità delle deliberazioni da assumere.
Il Presidente, Sig. Renzo SMOLARI, apre la discussione sull’oggetto sopra indicato.
OGGETTO:
ESAME ED APPROVAZIONE BILANCIO ECONOMICO PREVISIONALE PER
L’ANNO 2016. ADOZIONE DETERMINAZIONI CONSEGUENTI.
IL PRESIDENTE
Premesso che:
- l’art.8 della Legge Regionale n.43 del 23/11/2012 (pubblicata sul BUR nr.97 del 27/11/2012) ha
completamente riformato ed innovato il quadro normativo del sistema di contabilità delle IPAB della
Regione Veneto, superando l’adozione della contabilità finanziaria basata unicamente sulla logica di
cassa per sostituirla con quella di tipo economico-patrimoniale, sulla base dei principi di cassa e
competenza stabiliti dalle vigenti disposizioni in materia, nonché dei principi contabili nazionali
formulati dall’Organismo Italiano di Contabilità;
- la DGR 21/05/2013 n.780, contiene le disposizioni di attuazione della succitata L.R. n.43/12, con
l’indicazione del contenuto minimo del “Regolamento di contabilità” che deve essere adottato da parte
di ciascun ente, nonché degli schemi di atti contabili che devono essere compilati (schema di piano dei
conti, schema di bilancio economico annuale di previsione, schema di documento di programmazione
economico finanziaria, schema di piano di valorizzazione del patrimonio, schema di bilancio annuale di
previsione analitico e per centri di costo e responsabilità; schema di stato patrimoniale, schema di
conto economico e schema di nota integrativa);
- l’Istituto, in esecuzione dell’art.8 della succitata L.R. 43/’12, nonché della successiva DGR 780/’13, ha
adottato con Deliberazione n.18 del 09/11/2013, esecutiva ai sensi di legge, il proprio “Regolamento di
contabilità”, nonché i relativi allegati;
- l’Istituto è tenuto ad approvare, entro il 31 dicembre di ogni anno, il bilancio economico annuale di
previsione, il documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale, la relazione del
patrimonio e il piano di valorizzazione, ai sensi di quanto disposto dall’art.13 del regolamento di
contabilità sopra richiamato;
Riferisce al Consiglio di Amministrazione esponendo sinteticamente i contenuti relativi al bilancio
economico annuale di previsione, al documento di programmazione economico finanziaria di durata
triennale, alla relazione del patrimonio e piano di valorizzazione, come effettivamente sviluppati a
seguito delle diverse valutazioni ed approfondimenti sin qui intervenuti, che si allegano quale parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento, delle quali tutti i Consiglieri hanno avuto copia in
sede di predisposizione degli atti per la stesura del documento in oggetto;
A seguito della ulteriore discussione sviluppata in questa sede, con le ulteriori precisazioni che, nel
dettaglio, sono riportate in sede di dichiarazioni per la votazione e che ha potuto registrare l’analisi dei
diversi aspetti e contenuti, il Presidente invita i convenuti ad approvare il Bilancio economico annuale di
previsione dell’anno 2016;
Il Consiglio di Amministrazione
Sentita la relazione esposta dal Presidente e ritenuto di doverla far propria, condividendola nei suoi
aspetti e contenuti;
Vista ed esaminata la seguente documentazione, costituente il Bilancio economico annuale di
previsione dell’anno 2016, allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento e
predisposta sulla base degli modelli approvati con la DGR nr.780 del 21/05/2013, nonché del titolo III
del “Regolamento di contabilità” della Casa:
a) Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016;
b) Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 2016-2018;
c) Relazione sul documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 20162018;
d) Relazione sul patrimonio;
e) Piano di valorizzazione del patrimonio;
Evidenziato che dalla documentazione componente il Bilancio economico annuale di previsione
dell’anno 2016, si evince il raggiungimento del pareggio tra ricavi e costi della gestione;
Visti: la Relazione del Direttore in ordine alla realizzazione delle linee di sviluppo rispetto al
documento di programmazione economico finanziaria (allegato f) e lo sviluppo del Bilancio economico
annuale di previsione analitico e per centri di costo/responsabilità (allegato g), allegati quale parte
integrante e sostanziale al presente provvedimento;
Acquisito il parere favorevole, da parte dell’Organo di Revisione contabile, al Bilancio economico
annuale di previsione 2016 ed al Documento di Programmazione Economico Finanziaria triennale 20162018, così come desumibile dalla Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, allegata quale parte
integrante e sostanziale al presente provvedimento (allegato h);
Evidenziato che il Bilancio economico annuale di previsione, così come esaminato nell’esposizione dei
vari dati analitici, contempera le necessità legate alla gestione dell’Istituto, tenuto a garantire un servizio
di efficiente livello nell’interesse degli ospiti e della collettività locale con l’orientamento di contenere al
massimo gli aumenti dei costi a carico dell’utenza;
Precisato che le rette a carico degli ospiti della struttura, nonché dei diversi servizi erogati
dall’Istituto, sono dettagliatamente riportati nel prospetto all’interno del Documento di programmazione
economico finanziaria di durata triennale 2016-2018;
Precisato che le suddette rette alberghiere, nel solo caso di assenza dei residenti per ricovero
ospedaliero, così come a suo tempo stabilito nella deliberazione C.d.A. n.28 del 09/04/1994, saranno
ridotte del 25% per il periodo intercorrente tra il giorno successivo al ricovero ed il giorno antecedente
le dimissioni;
Valutato, secondo l’impostazione sopra delineata, di poter affrontare le scadenze dell’anno 2016,
assicurando l’adempimento degli impegni posti a carico dell’Amministrazione;
Dato atto degli esiti dell’incontro intervenuto il 01/12/2015 con le OO.SS. Pensionati CGIL, CISL e UIL
Provinciali, nel corso del quale, da un lato, sono stati positivamente riconosciuti l’impostazione del
Bilancio previsionale e lo sforzo della Casa Albergo per Anziani per divenire sempre più centro di servizi
alla persona e qualificare al meglio i servizi erogati all’interno e sul territorio e, dall’altro, l’impegno per
contenere al massimo le rette a carico dell’utenza secondo le indicazioni provenienti dalle stesse OO.SS.,
assicurando nel contempo la qualità per la tutela della salute delle persone;
Ricordato che il 05/12/2015 è stata altresì fornita la preventiva informazione al Comitato dei
Residenti e/o dei loro familiari riguardo all’ipotesi di Bilancio previsionale, oggetto di approvazione del
presente atto deliberativo;
Affermato che in ordine alle previsioni delle risorse d’interesse, saranno informate le Rappresentanze
Sindacali Unitarie dei lavoratori dell’Istituto;
Confermate, anche per l’anno 2016, le indicazioni adottate con la deliberazione C.d.A. nr.11 del
27/10/2014, ad oggetto “Approvazione determinazioni in merito alla quantificazione, ai sensi dell’articolo
72 della L.R. 30/01/1997 nr.6 e s.m.i.”, dell’indennità ai componenti del Consiglio di AMMINISTRAZIONE PER
L’ANNO 2015”;
Dato atto, con l’occasione, che nella seduta odierna, è stato dato corso all’approvazione del
Programma Triennale “2016-2018” ed Elenco Annuale 2016 per i lavori pubblici di competenza regionale
di cui all’art.4 della L.R. 07/11/2003 n.27, da realizzarsi da parte della Casa Albergo per Anziani;
Ricordato, in relazione agli adempimenti di cui al D.Lgs.30/06/2003 n.196, che le pubbliche
amministrazioni, ai sensi dell’art.45 del D.L. 09/02/2012 n.5 non sono più tenute all’obbligo di redazione
ed aggiornamento entro il 31 marzo, riguardo al cosiddetto documento programmatico della sicurezza
(DPS) nel trattamento dei dati personali;
Acquisiti il parere di regolarità tecnica e contabile dei rispettivi responsabili, nonché quello di
legittimità da parte del Direttore dell’Istituto;
Tutto ciò premesso, il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità dei voti favorevoli, espressi nei
modi di legge,
DELIBERA
2. Di approvare, per le motivazioni di cui in narrativa, i seguenti elaborati, allegati quale parte
integrante e sostanziale al presente provvedimento:
a) Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016;
b) Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 2016-2018;
c) Relazione sul documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 20162018;
d) Relazione sul patrimonio;
e) Piano di valorizzazione del patrimonio;
3. Di dare atto della Relazione del Direttore, in ordine alla realizzazione delle linee di sviluppo rispetto al
documento di programmazione economico finanziaria (allegato f) e dello sviluppo del Bilancio
economico annuale di previsione analitico e per centri di costo/responsabilità (allegato g), allegati
quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento
4. Di precisare che il Bilancio economico annuale di previsione, così come esaminato nell’esposizione dei
vari dati analitici, contempera le necessità legate alla gestione dell’Istituto, tenuto a garantire un
servizio di efficiente livello nell’interesse degli ospiti e della collettività locale con l’orientamento di
contenere al massimo gli aumenti dei costi a carico dell’utenza, con la precisazione che le rette a
carico degli ospiti della struttura, nonché dei diversi servizi erogati dall’Istituto, sono dettagliatamente
riportati nel prospetto all’interno del Documento di programmazione economica finanziaria di durata
triennale 2016-2018;
5. Di dare altresì atto dell’acquisizione del parere favorevole, da parte dell’Organo di Revisione
contabile, al Bilancio economico annuale di previsione 2016 ed al Documento di Programmazione
Economico Finanziaria triennale 2016-2018, così come desumibile dalla Relazione del Collegio dei
Revisori dei Conti, allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento (allegato
h)
6. Di dare atto che le suddette rette alberghiere, nel solo caso di assenza dei residenti per ricovero
ospedaliero, così come a suo tempo stabilito nella deliberazione C.d.A. n.28 del 09/04/1994, saranno
ridotte del 25% per il periodo intercorrente tra il giorno successivo al ricovero ed il giorno
antecedente le dimissioni;
7. Di precisare che, nella seduta odierna, è stato dato corso all’approvazione del Programma Triennale
“2016-2018” ed Elenco Annuale 2016 per i lavori pubblici di competenza regionale di cui all’art.4 della
L.R. 07/11/2003 n.27, da realizzarsi da parte della Casa Albergo per Anziani;
8. Di demandare al Direttore l’esecuzione delle incombenze di legge relativamente alla pubblicazione e
deposito, nonché degli atti consequenziali del presente provvedimento;
9. Di dichiarare, infine, il presente provvedimento, in considerazione dell’urgenza rappresentata, con
separata votazione espressa in forma palese, immediatamente eseguibile.
Allegato A)
Bilancio di
esercizio 2014
Allegato A2 - Bilancio economico annuale di previsione esercizio 2016
Bilancio Prev.
2015 assestato
Bilancio di
previsione
esercizio 2016
DIFFERENZE
A) - VALORE DELLA PRODUZIONE
1) Ricavi delle vendite e prestazioni
2) Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni
3) Contributi in conto esercizio
4) Contributi in conto capitale
5) Altri ricavi e proventi
7.799.123
8.600
165.664
110.708
7.721.442
8.600
165.664
113.759
TOTALE - VALORE DELLA PRODUZIONE
B) - COSTI DELLA PRODUZIONE
8.084.095
6) Acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
7) Costi per servizi
8) Costi per godimento beni di terzi
9) Costi del personale
a) Salari e stipendi
b) Oneri sociali
c) Trattamento di fine rapporto
d) IRAP metodo retributivo
e) Altri costi
8.009.465
6.600 165.664
107.732 8.037.413
35.974
2.000
6.027
27.947
227.772
2.720.624
10.460
4.510.497
222.442
2.857.359
12.486
4.341.759
215.305 3.114.467
12.000 4.057.575 -
7.137
257.108
486
284.184
3.505.778
786.050
3.368.710
758.388
214.661
-
3.080.286 768.275
209.015 -
288.424
9.887
5.647
218.669
10) Ammortamenti e svalutazioni
a) Ammortamento immobilizzazioni immateriali
b) Ammortamento immobilizzazioni materiali
c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disp. liquide
549.381
553.507
572.665
1.466
529.167
2.772
535.735
15.000
3.592
554.073
15.000
33.077
35.000
33.100 -
8.043.100
8.022.553
8.005.113
18.748
11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi
13) Accantonamenti diversi
14) Oneri diversi di gestione
TOTALE - COSTI DELLA PRODUZIONE
7.757.416
8.710
19.158
820
18.338
1.900
17.440
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
40.995 -
13.088
32.300
15) Proventi da partecipazione
16) Proventi finanziari
17) Interessi e altri oneri finanziari
2.183
34.687
202
34.962
23.800
11.162
32.504 -
34.760 -
23.800 -
10.960
C) - RISULTATO DELL’AREA FINANZIARIA
-
18) Rivalutazioni
19) Svalutazioni
D) - RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
-
-
-
-
-
20) Proventi straordinari
21) Oneri straordinari
E) - PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI
-
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
8.491 -
22) Imposte sul reddito di esercizio, correnti, differite e anticipate
8.514
23) Utile (perdita) di esercizio
Ammortamenti sterilizzati ai sensi dell'art.21, comma 2, DGR 780/2013
Pareggio di bilancio
-
23 -
-
23
-
-
47.847
8.500
8.406
56.253
56.253
8.500 -
-
94
-
-
Allegato B)
Esercizio 2016
Allegato A3 - Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale
Esercizio 2017
Esercizio 2018
A) - VALORE DELLA PRODUZIONE
1) Ricavi delle vendite e prestazioni
2) Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni
3) Contributi in conto esercizio
4) Contributi in conto capitale
5) Altri ricavi e proventi
7.757.416
6.600
165.664
107.732
7.771.852
7.809.418
6.100
161.642
110.000
6.100
160.838
108.000
TOTALE - VALORE DELLA PRODUZIONE
B) - COSTI DELLA PRODUZIONE
8.037.413
8.049.594
8.084.356
6) Acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
7) Costi per servizi
8) Costi per godimento beni di terzi
9) Costi del personale
215.305
3.114.467
12.000
4.057.576
215.632
3.115.000
12.000
4.058.159
216.046
3.117.500
12.000
4.058.561
3.080.286
768.275
209.015
-
3.080.286
768.275
3.080.286
768.275
209.598
210.000
572.665
568.565
586.957
3.592
554.073
15.000
1.500
552.065
2.500
569.457
a) Salari e stipendi
b) Oneri sociali
c) Trattamento di fine rapporto
d) IRAP metodo retributivo
e) Altri costi
10) Ammortamenti e svalutazioni
a) Ammortamento immobilizzazioni immateriali
b) Ammortamento immobilizzazioni materiali
c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disp. liquide
15.000
15.000
33.100
33.000
33.000
8.005.113
8.002.356
8.024.064
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
32.300
47.238
60.292
15) Proventi da partecipazione
16) Proventi finanziari
17) Interessi e altri oneri finanziari
23.800
38.738
51.592
23.800 -
38.738 -
51.592
11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
12) Accantonamenti per rischi
13) Accantonamenti diversi
14) Oneri diversi di gestione
TOTALE - COSTI DELLA PRODUZIONE
C) - RISULTATO DELL’AREA FINANZIARIA
-
18) Rivalutazioni
19) Svalutazioni
-
D) - RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
-
-
-
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
8.500
8.500
8.700
20) Imposte sul reddito di esercizio, correnti, differite e anticipate
8.500
8.500
8.700
0
-
-
-
-
-
21) Utile (perdita) di esercizio
Utilizzo utili art.8, comma 6, LR 43/2012
Ammortamenti sterilizzati art.21 Dgr 780/2013
Pareggio di bilancio
-
Allegato C)
DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE
ECONOMICO FINANZIARIA
DI DURATA TRIENNALE
2016-2018
LA CASA ALBERGO NEL CONTESTO DEI CAMBIAMENTI IN ATTO
Risulta essere, questo, per il Consiglio di Amministrazione, di recente rinnovato nei suoi 4/5,
il primo atto di significativo rilievo nell’ambito delle scelte politico-prgrammatiche e di
bilancio.
Una sfida di non poco conto, a maggior ragione dopo l’intervenuta normativa regionale che
ha portato rilevanti innovazioni in ordine alla contabilità per le Ipab, davvero rivoluzionata con il
passaggio “all’economico patrimoniale”, e che dovrà nei prossimi mesi rapportarsi, finalmente per
alcuni versi, con la quasi certa riforma delle Ipab, che anche la Regione Veneto starebbe per
approvare.
Del resto, il parto, dai tempi del D.Lvo n. 207/01, è sicuramente, visto il tempo trascorso,
sofferto, e l’auspicio è quello che le scelte del legislatore regionale possano quanto prima portare ad
opportunità tali da rendere anzitutto sostenibile il sistema.
Diversamente, già in presenza di un prolungarsi delle criticità in atto e derivanti dalla stessa
crisi economica, che sembra far solo avvertire alcuni spiragli di luce, con l’aggiunta di quelle
afferenti ad una non razionale programmazione, a livello locale, in ordine ai posti letto autorizzabili
ed accreditabili, che stanno mettendo in notevole difficoltà i centri di servizio per la copertura dei
propri posti letto, se la riforma dovesse tardare oltre, potrebbe, nel non dare chiare linee di indirizzo
per le scelte da effettuarsi, creare ulteriori situazioni di disagio.
Un disagio dalle ripercussioni assai pesanti, tanto da indurre ad effettuare scelte magari non
proprio volute – vds. depubblicizzazione, azienda pubblica di servizi, consorzio, od altro ancora ma, di fatto, obbligate, onde non vedere accresciuti gli oneri sia in capo ai centri di servizio, che e,
soprattutto, in capo agli stessi destinatari.
Una oculata visione dell’insieme ed una ragionata riflessione rispetto alle più rispondenti
scelte da effettuarsi, potrebbero aiutare a comprendere i fattori “del più e del meno” insiti in ogni
percorso, ed in tal modo far discendere decisioni mirate e meditate.
Passo dopo passo, la stessa Casa dovrà valutare in quale direzione orientarsi per far
corrispondere al meglio le proprie determinazioni, frutto sicuramente del confronto ad ampio raggio,
ma anche dell’esercizio di quell’autonomia che non potrà essere condizionata dai cosiddetti “fattori
esterni di disturbo”.
Il pensare al bene della Casa rappresenta anche il saper sino in fondo esprimere alcuni fattori
della “saldezza”, orientata a salvaguardare la presenza dei servizi e di coloro che ne possono fruire,
ma, e non bisogna assolutamente scordarlo, di coloro che nei servizi prestano la propria attività
professionale.
Con la manifestazione di quel coraggio che, nel saper andare oltre la siepe, sa mantenere
fermo lo sguardo sull’orizzonte, tanto da non farsi condizionare dai momenti burrascosi, o vivere
come fattori di timore eventi critici che, pur soppesati e non sottovalutati, devono essere avvertiti, in
un certo qual senso, necessari sì, ma di passaggio.
Le crisi, peraltro, come la storia ha a più riprese insegnato, devono essere vissute quali
momenti atti a consentire di crescere, di cambiare rotta, di far pensare a cose nuove, fautrici
di cambiamenti positivi ed a beneficio dell’intera comunità.
1
Il documento programmatico in esame, allora e proprio nel contesto del bilancio cui
afferisce, viene sino in fondo ad assumere il suo porsi quale “strumento di trasparenza e
comunicazione, di verifica, di input ulteriore” nel percorso del miglioramento continuo dalla
Casa intrapreso.
Accompagnato da quella “prudenza” che non intende assolutamente essere foriera di timori
riverenziali, od indice di incapacità decisionali, quanto piuttosto elemento attento a saper cogliere
occasioni ed opportunità, senza per questo correre inutili rischi.
Importante, a tale riguardo, il far sì che tutti quegli strumenti di cui la Casa dispone, di
tipo comunicativo, relazionale ed organizzativo siano in grado di far emergere le sue
potenzialità e capacità.
Il puntare decisamente sul portato della riforma regionale in itinere, infatti, non esime dal
comunque lavorare per porre in essere, sul fronte della ricerca, tutte quelle iniziative di carattere
innovativo, capaci di allargare la fascia della presenza della Casa sul territorio.
Per tali ragioni, si rende necessario avviare, riavviare, riproporre ogni utile contatto e
confronto con gli altri soggetti operanti a livello locale: dal Comune di Lendinara agli altri Enti
Locali Territoriali limitrofi; dall’Azienda Ulss 18 di Rovigo alla relativa Conferenza dei Sindaci;
dalle Associazioni del volontariato a tutta una serie di Organismi presenti ed operanti in loco.
Senza assolutamente trascurare, sia in ambito istituzionale che rispetto ad ipotesi progettuali,
importanti soggetti come la Regione o realtà come le Fondazioni bancarie.
Il dato di fatto sopra ricordato ed attinente ad una programmazione in sede locale assai
fuorviante rispetto agli effettivi fabbisogni in termini di “posti letto autorizzabili ed accreditabili”,
che tante difficoltà sta creando – al punto da non poter più parlare di “mercato sociale” o “sana
competitività” - non deve far dimenticare la necessità, da parte di tutti, a partire da chi ha i compiti
delle indicazioni, di considerare un fattore assai discriminante: “il rispetto di alcune regole
essenziali”.
Tali da far configurare parametri certi, finalizzati a valutare come ciascuna realtà sta
lavorando, per così verificare, in un confronto oggettivo, i risultati emergenti dagli indicatori assunti
quali termini di riferimento.
Il rendere evidenti i dati potrebbe altresì spronare e far comprendere l’importanza del
corretto utilizzo delle risorse a disposizione, senza per questo rinunciare a garantire rispondenti
servizi, anche sotto il profilo della qualità richiesta.
La “questione delle buone regole”, a più riprese invocata e che per tutti dovrebbe divenire
un collante. Così, nell’uniformare, consente a ciascun soggetto di esprimere compiutamente le sue
potenzialità, senza far venir meno quell’obbligo etico che deve guidare ogni soggetto nel suo
lealmente essere e rapportarsi .
Solo attraverso la ricerca delle corrette sinergie, volte sì a razionalizzare e diversificare, ma
nel contempo a meglio corrispondere ai fabbisogni, si trovano le condizioni per insieme insistere al
fine di migliorare le proposte ed, in primis, la stessa offerta.
Il tutto, avendo presente che l’orientamento del cittadino nelle scelte dovrebbe essere,
secondo questa logica, correttamente accompagnato, non limitando la risposta, nell’esame
della domanda, a delle semplici indicazioni, ma trovare quei supporti e quelle informazioni
che lo mettano in grado di acquisire maggiore consapevolezza.
Promuovendo, di riflesso, quella capacità di scelta che, nell’orientare, risulta in grado di far
volgere l’attenzione ai servizi maggiormente rispondenti ed appropriati.
La Casa, dal suo canto, coerentemente rispetto ai comportamenti di carattere etico (e qui
viene ad assumere un particolare peso il suo stesso Codice, come da qualche tempo adottato) che la
vanno a guidare, ha scelto di confermare, sviluppando rispondentemente il suo sistema aziendale, il
“percorso del miglioramento continuo”.
Attenta, quindi, a proporsi non solo per il rispetto dei requisiti dalla norma richiesti a livello
strutturale-organizzativo-tecnologico (vds. autorizzazioni all’esercizio ed accreditamento), ma, nel
contempo, in allerta per favorire quei processi che, in un sistema consolidato, siano capaci di
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promuovere processi e progetti di qualità e benessere (vds. certificazione secondo la norma di
settore e marchio qualità benessere).
Anche questo percorso, in effetti, nel far trasparire ed appalesare il modello operativo dalla
Casa attivato, può contribuire nel rendere appetibili i servizi dalla medesima offerti e messi a
disposizione.
Una Casa, pertanto, che sa mettere in campo, nel listino della sua offerta, svariate
risposte e su più versanti, ma che, allo stesso tempo, non intende cullarsi sul quantum
raggiunto.
Con il rischio, magari, di cadere in quella autoreferenzialità che altro non riuscirebbe a
produrre, e questa sarebbe la cosa peggiore.
La governance del sistema, allora, nel chiamare ciascuno dei soggetti coinvolti ad
assumersi le proprie responsabilità, deve altresì riuscire a proporre, rilanciando, ogni percorso
che sia in grado di seguire innovazione e cambiamento.
La qual cosa può meglio realizzarsi se, le preposte cabine di regia sono in grado di sino in
fondo esercitare la propria funzione, con quel monitoraggio che, nel conoscere il territorio e le sue
problematiche, si dà carico di indirizzare, di orientare, di “stringere”.
La rete dei servizi territoriali, di tal guisa, nel coinvolgere le realtà - considerate tutte
con quella pari dignità che le fa assurgere ad autentico protagonismo - le sa obbligare a
stringere alleanze, provando, nello stesso tempo, a mettere insieme i vari portatori di interessi.
LE PERFORMANCE DELLA CASA, CON L’ATTENZIONE AI RISCHI,
A SUPPORTO DELLE POLITICHE PER LA QUALITA’
Il lavorare con l’obiettivo del miglioramento continuo deve aiutare nella ricerca di quelle
innovazioni, apportatrici di salutari cambiamenti, che sanno allo stesso tempo contemplare il valore
della mission della Casa, puntualmente rinvenibile nell’art 4 dello Statuto, e che offre l’opportunità
ed il campo per interventi, nell’ambito dei servizi alla persona, su più fronti.
Ed è questo l’impegno che la Casa ha nel tempo sviluppato e che intende agire, come
peraltro sarà meglio riscontrabile nel proseguo, soprattutto nei passaggi che atterranno al “business
plan”.
Il mantenere salde queste modalità, che hanno consentito di attraversare, a più riprese, i
guadi attinenti ai rinnovi sia delle autorizzazioni all’esercizio, che quelle dell’accreditamento,
congiunte a quelle per la certificazione secondo la norma di settore ed il marchio qualità benessere,
porta a porre all’attenzione il non adagiarsi rispetto ai traguardi, ma a meglio considerare quanto si
sta prospettando.
Sia in relazione alle criticità già richiamate, come nel caso del rischio “impegnative di
residenzialità”, causa l’eccesso di competività e di discutibile programmazione.
La cosa strana, per quanto in parola, è che realtà come la Casa, pur trovandosi in sofferenza
sulla questione “impegnative”, incontrano puntuali richieste per l’accesso, tanto che, grazie
all’offerta dei soggiorni temporanei, i posti risultano essere in genere occupati.
Vi è forse la necessità di più appropriatamente insistere su leve come quella del
marketing, utilizzando al meglio gli strumenti di cui si dispone (vds. sito, facebook, pieghevoli
etc.), che sulla personalizzazione della comunicazione, sia interna che esterna, onde così riuscire
a comprendere le caratteristiche dei portatori di interessi, mirando a tal fine le varie iniziative o
contatti.
D’altro canto se il valore aggiunto rappresentato da quanto la Casa è in grado di offrire e che
si manifesta per quel di più che sa dare non incontra adeguatamente il potenziale destinatario finale,
forte è il rischio del non raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
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Il mercato, d’altronde, riesce a diversificare le proposte dei vari prodotti insistendo, di volta
in volta, su alcune loro caratteristiche, che divengono fattori determinanti nella scelta dei
consumatori.
L’affermazione, di riflesso, dei “prodotti/servizi” della Casa, che devono essere
rispondenti in relazione ai fabbisogni, necessita di quella spinta promozionale che sa
persuadere gli interlocutori, portandoli ad orientarsi su quanto loro proposto.
E la scelta, invero, una volta effettuata, nel trovare appieno riscontro rispetto a quanto
offerto, deve conseguentemente incontrare quella continuità che, oltre a rendere appetibile il
servizio, lo sa mantenere ad alti livelli.
La sopravvivenza di una azienda, e, come tale, pur nella consapevolezza che trattasi di
realtà che produce “servizi a favore delle persone”, è in effetti assicurata dalla sua capacità di
creare valore per i suoi portatori di interessi.
Nella consapevolezza della presenza di rischi, quindi, ma sarà bene soffermarvisi un attimo
nel proseguo, la sfida che ne deriva è quella di riuscire a determinare quel quantum di
incertezza accettabile non solo per creare valore, ma, in primis, per mantenere
quell’equilibrio di carattere generale che si riversa, nel contempo, nella stessa rispondenza e
tenuta del sistema contabile, e, chiaramente, nel suo equilibrio nel rapporto costi/benefici,
spese/ricavi.
Gli eventi, nel loro proporsi, ed è il caso di quanto riscontrato con la riduzione delle
cosiddette quote sanitarie, nel contempo temperato con l’aumento dei soggiorni temporanei,
allorquando si presentano, se subiti, vanno ad impattare negativamente, costituendo dei rischi volti a
pregiudicare quella creazione di valore aggiunto di cui si discettava poco sopra.
La giusta reazione, con la ricerca di impatti positivi, volti a compensare quelli negativi,
porta, in un certo qual senso, a prospettare delle opportunità. Sia in termini di crescita che di
riqualificazione dell’esistente.
Sarà allora doveroso, alla luce di alcune difficoltà manifestatesi, prestare quelle attenzioni
rivolte a contenere i rischi, individuando, rispetto alle strategie da mettere in atto, quelle soluzioni
che siano capaci di mantenere, consolidandolo, il sistema organizzativo.
Non solo. Ma pure di riuscire ad impiegare efficacemente ed efficientemente le risorse della
Casa, insistendo non poco sul valore delle informazioni come ad esempio derivanti da:
 i report periodici ed i questionari;
 il riesame della Direzione ed i Verbali del Servizio di Controllo Interno;
 l’apporto del Collegio dei Revisori dei Conti, con tutta una serie di altri supporti di cui
la struttura dispone;
 il controllo di gestione con tutte le sue articolazioni attraverso il ponderato esame dei
centri di costo e quanto agli stessi correlato;
 l’attività progettuale, che annualmente si caratterizza nell’introdurre nuovi obiettivi da
raggiungere, che si prefiggono, attraverso il benchmarking ed il confronto con altre
realtà, di introdurre buone prassi operative (vds. il lavoro avviato con la
“decontenzione”; la rivisitazione ed aggiornamento di alcune modalità operative; il
completamento della informatizzazione attraverso l’utilizzo dei tablet nei soggiorni e
servizi; l’affettività e la presa in carico);
 la formazione, fulcro portante per la buona presenza di operatori qualificati, preparati ed
aggiornati sotto i diversi aspetti, a maggior ragione in funzione delle persone che
accedono ai servizi della Casa con problematiche nuove, nonché comprendendovi
l’aggiornamento in ordine alla sicurezza sul posto di lavoro e la prevenzione incendi;
 il proseguimento nell’iter introdotto per la completa informatizzazione e superamento del
sistema cartaceo, con il pieno utilizzo di quei supporti, che potrebbero, nel monitorare le
situazioni, meglio rapportarsi con i destinatari dei servizi;
 i criteri guida nella stesura dei capitolati per la gestione dei servizi, che dovranno
incontrare il giusto rapporto nella qualità/prezzo;
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 i piani per le performance e la trasparenza;
 il documento valutazione dei rischi e quanto correlato alla sicurezza sul posto di lavoro;
 la tenuta del sistema haccp per una corretta somministrazione alimentare e salvaguardia
dei destinatari dei servizi in generale;
 l’attività ispettiva di parte terza (vds. autorizzaione esercizio, accreditamento,
certificazione, marchio qb ed altro);
 l’attività ispettiva e di verifica, come periodicamente in atto, da parte dell’Azienda Ulss
18 di Rovigo;
 una coerente rendicontazione, che, nel bilancio sociale, divenuto per la Casa
imprescindibile, incontra quella espressione di trasparenza e pubblicizzazione,
fondamentale per aiutare a comprendere sia come si sta lavorando, sia come sono state e
sono utilizzate le risorse di cui si dispone.
Questo, non tralasciando la portata di importanti documenti di cui la Casa si è dotata come la
Carta dei Servizi ed in particolare il Codice Etico, che dovrà sempre più assumere un suo espresso
e preciso peso nel modo di agire e dei comportamenti.
Il monitorare i dati e ricorrere all’utilizzo dei supporti significa anche esercitare al
meglio quella attività di controllo che, di fronte ad ogni possibile campanello di allarme, sa
mettere in atto ogni strumento utile a far coerentemente gestire le situazioni, individuando le
migliori soluzioni da adottarsi.
Anche su questo versante, quindi, ci si prefigge di favorire l’ingresso di una nuova
cultura, capace di interfacciarsi rispetto ai contesti, sapendo leggere la tipologia dei potenziali
rischi per ben valutarli, definirli, correttamente trattarli ed altrettanto compiutamente affrontarli.
Gestirli appropriatamente significa anche disporre di quelle misure e strumenti che sanno
prevenire, che sanno studiare, che sanno valutare le probabilità, che, soprattutto, manifestano
capacità per salvaguardare il patrimonio valoriale della Casa.
Tanto il faticoso lavoro per creare appetibilità e credibilità, ma altrettanto forte il rischio, se
non adeguatamente affrontata ogni questione, per la perdita di immagine e, di più, di quote di
mercato (mercato sociale).
Una volta dato per assodato l’immenso valore rappresentato dai fruitori dei servizi dalla
Casa erogati, e, nel contempo, dagli stessi familiari e dalla loro rappresentanza (Comitato),
nell’impegno verso i portatori di interessi, un’altra delle azioni che in tale ambito devono sino in
fondo essere esercitate attiene alla preziosa valorizzazione di quanto rappresentato dalla risorse
umane che nella Casa operano, attualmente presenti nell’ordine delle duecento unità.
A tale riguardo, non si tratta di rivolgere lo sguardo solo a coloro che si trovano a
prestare la propria attività nel ruolo di dipendenti, sia diretti (di ruolo) che indiretti (vds.
cooperazione, agenzie somministrazione lavoro), ma di tutte le diverse risorse che, a vario
titolo (vds. lavoratori socialmente utili, servizio integrativo lavorativo, volontariato, servizio
civile, lavoratori operanti in servizi esternalizzati come la ristorazione, le pulizie, la
lavanderia, la manutenzione di cui al global service, servizio di trasporto per visite,
parrucchiera/barbiere, consulenti etc.) sono nella Casa impiegate.
Prestare la dovuta attenzione nei loro confronti, sia in ordine al ruolo che all’apporto,
significa pure, onde al meglio assicurare le risposte a favore dei residenti, prima risorsa della Casa,
che il loro utilizzo deve essere pensato e previsto considerando aspetti come quelli afferenti
agli equilibri di bilancio.
Per cui, di fronte a necessità che si dovessero manifestare, pur mantenendo fermo il principio
dell’impegno pregnante della Casa nell’ambito socioassistenziale e sociosanitario, il ricorso a
supporti quali quello della cooperazione (vds. educatori animatori professionali, psicologa,
assistenti sociali, fisioterapisti, servizi notturni, affidamento di servizi aggiuntivi come nel caso del
soggiorno Viola etc.), al fine di contemperare la tenuta e sostenibilità del sistema, riducendo i
possibili costi che andrebbero ulteriormente a gravare sui destinatari dei servizi, deve essere tenuto
nella debita considerazione.
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Per chi nella Casa opera deve poi essere impiegato al meglio la valutazione, peraltro ben
funzionante, come sistema ed impianto, per i dipendenti della Casa, ma che, secondo modalità
definite, deve altrettanto incontrare rispondenza per chi trovasi alle dipendenze di altri soggetti (vds,
cooperazione o somministrazione lavoro o consulenti).
A proposito di personale dipendente: la Casa dà atto che il contratto di lavoro è scaduto
da qualche tempo e che, alla luce della stessa sentenza della Corte Costituzionale, dovrà essere
ripreso il confronto fra le parti, per cui anche l’Istituto, una volta esperti i cosiddetti riti
contrattuali a livello nazionale, dovrà al riguardo attivarsi. Ma, al momento e pur nel proseguo
pronto a farlo, ritiene non vi siano le condizioni per poter immettere, nel bilancio in esame, qualche
elemento di riferimento.
In relazione alla questione di cui al contratto di lavoro, l’Istituto dovrà pure proseguire,
come già lo ha fatto, per vederla definita, malgrado la cosa possa essere considerata di reciproco
poco gradimento, la questione festività infrasettimanali.
Tornando al ragionamento su performance aziendali e tenuta del sistema rispetto ai
potenziali rischi, in tale direzione dovrebbe essere di buon supporto, risultando attendibile nella
sua utilizzabilità, il modello organizzativo nella Casa esistente, che, nella sua articolazione, non
può esimere, i diversi soggetti coinvolti, dall’esercitare le proprie prestazioni in relazioni ai
ruoli ed alle responsabilità attribuite.
L’impegno, quindi, per attentamente corrispondere ai diretti destinatari dei servizi,
quale obiettiva loro presa in carico, dai medesimi ottenendo quel riscontro che, nel creare
benessere personale, porta alla ottimizzazione dei contesti, favorendo lo stesso benessere
organizzativo.
LA PROGETTUALITA’ RIVOLTA ALLA PREVISIONE DI SERVIZI
INNOVATIVI IN UN’OTTICA DI “BUSINESS PLAN”
a) Premessa
L’Organo di Governo della Casa, nella disamina e valutazione degli impegni programmatici
da assumere e finalizzati a prevedere la realizzazione di nuovi servizi o servizi innovativi, si trova
concorde - da una parte per darne continuità; dall’altra, per appieno sviluppare l’impostazione a suo
tempo introdotta e che non pochi risultati ha nel tempo conseguito (basti pensare alla realizzazione
dei due nuovi nuclei RSA ed all’hospice) – nel condividere il percorso del “business plan”, quale
scelta progettuale di lungo periodo ed a 360°, da articolarsi, poi, nei correlati “master plan”,
rientranti in tempi fra i tre ed i cinque anni.
A tale riguardo, dopo aver attentamente preso in esame l’ipotesi formulata in tempi recenti,
ritiene di doverla assumere, e, pur con qualche scostamento o rivisitazione, derivante dall’idea di
meglio fare corrispondere alcune delle scelte da effettuarsi, nonché dal calarle più direttamente
rispetto al loro essere proficuamente inserite all’interno della emanando programmazione zonale
(vds. nuovo Piano di Zona a livello aziendale), di sposarla, ritenendo di fare buona cosa con il suo
inserimento nel presente documento.
La progettualità, come sotto riportata, risultando di massima impostata per i prossimi dieci
anni, viene ad essere denominata “Business Plan 2016-2026”.
La scelta in parola, ad ogni buon fine, espressione di linee di indirizzo politico-programmatico,
trova rispondenza nello stesso fatto che alcune delle ipotesi indicate si inseriscono nel piano annuale
e triennale dei servizi da attivarsi, nonchè lavori da realizzarsi.
Per questo, la relativa calendarizzazione va di riflesso ad esplicitarsi, nel rispetto delle
disposizioni normative, quale “Master Plan 2016-2018”.
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Cui viene ad essere aggiunta la sostenibilità in rapporto agli oneri finanziari da assumere e
conseguentemente considerare ai fini contabili.
b) Il “Business Plan 2016 – 2026”
La Casa, con il suo essere proiettata verso il miglioramento dei servizi erogati, si propone al
contempo di qualificarli attraverso la loro personalizzazione, con una profonda attenzione ai bisogni
emergenti dal territorio.
Questo non sarebbe possibile se, per l’appunto, non fossero definiti espressi obiettivi, la cui
praticabilità deve a sua volta misurarsi con la validazione nel loro mantenimento.
Per poter fare tutto questo si rende necessaria, come accennato sopra, una visione non di breve
periodo, che deve essere accompagnata da progetti sostenibili.
Le progettualità (nuovi servizi, trasformazioni, riorganizzazioni, ampliamenti, etc.) devono
considerare, in tal senso, un insieme di fattori, quali le risorse per poterli attuare (economiche,
organizzative), il giusto contesto nel quale inserirle, il rispetto delle normative di riferimento.
Non basta infatti volere fare una cosa; necessita che la stessa, per poter prendere vita, sia
capace di raccogliere il consenso, a partire dal livello istituzionale.
In effetti, non sempre le nuove iniziative riescono da subito a coniugarsi: molte volte si deve
fare affidamento sui non indifferenti livelli informativi da mettere in atto nel contesto territoriale.
Il tempo assume una notevole rilevanza per far incontrare istanze e loro rispondenze,
consenso ed adesione (vds l’Hospice stesso che, a quasi un decennio dall’avvio, per alcuni risulta
ancora un servizio non adeguatamente conosciuto).
L’idea stessa, allora, di una proposta di servizi innovativi, di cui “Business Plan”, può essere
portata all’attenzione come utile stimolo e strumento ai fini della promozione e conoscenza di una
serie di “opportunità” a favore della comunità.
La Casa, secondo questa ottica, nel provare a valorizzare il patrimonio di conoscenze ed
esperienze professionali di cui dispone, nello sviluppo di quell’importante concetto di alleanze
strategiche con più partner, crede di essere all’altezza per attivamente proporsi nel contesto dei
servizi territoriali.
L’ambito dell’attività principale della Casa è indubbiamente l’assistenza all’anziano a 360°,
ma, proprio per quanto prima richiamato ed alla luce della sua mission aziendale, come peraltro già
lo ha dimostrato, si vuole decisamente mettere in gioco per investire in quelle innovazioni che, nel
cogliere i cambiamenti, la fanno stare sul mercato.
In un momento di difficoltà globale, risulta pertanto decisivo il possedere le necessarie
capacità di adattamento per essere in grado di soddisfare le esigenze che possono presentarsi
già nei tempi brevi.
Di tal guisa, l’esporsi con consapevolezza viene altresì ad esprimere quella ferma volontà atta
a garantire il mantenimento di una organizzazione, anche dal punto di vista economico.
E, di più, la capacità di saper anticipare bisogni e richieste, deve nel contempo manifestare
quella oculatezza che sa orientare in relazione alle migliori scelte da effettuarsi.
Al fine della attuazione di nuovi servizi, fondamentale, allora, l’interazione di più
Istituzioni, quali i Comuni, l’Azienda ULSS,etc..
E non bisogna scordarlo, anche le partnership con tutta una serie di altri soggetti,
comunque rientranti nella sfera dei portatori di interessi.
Il Business Plan, che qui si va ad ipotizzare, attiene ad una serie di progettualità, che, nel
considerare collaborazioni diverse, si fa carico di non sottovalutare gli stessi impegni economici e di
carattere organizzativo, nonché i soggetti cui i servizi dovrebbero essere destinati, prestando molta
attenzione ad una serie di domande, che si intende evidenziare nei seguenti termini:
I. come si deve fare per offrire ai propri “clienti” una proposta valida e difendibile?
II su quali mercati si ha migliori possibilità di riuscita?
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III quale sarà la reazione di altri Istituti/Ditte analoghe già presenti sul territorio?
IV quali potenzialità economiche ha il progetto considerato?
V quale impegno economico dovrà essere fronteggiato per il compimento del progetto?
Alla luce di quanto in parola, si crede che la Casa abbia la competenza e l’organizzazione per
gestire i servizi che si andrà ad ipotizzare.
Tutto questo non sottovalutando - in rapporto alla stessa localizzazione territoriale in cui la
Casa si trova - la concorrenza, che è molto agguerrita.
La competitività in atto, peraltro, non si va a giocare solo sul fattore costi di produzione e
loro contenimento, ma, in primis, sulla reale capacità di risposta rispetto alle diverse
aspettative.
Risulta, pertanto, di fondamentale importanza, il riuscire sino in fondo ad esprimere quel
voler essere “nodo” di una rete che aggrega ed annoda e non ostruisce.
Secondo l’impostazione che ne è stata fatta discendere, le proposte formulate hanno quindi
mosso il loro avvio nella logica delle partnership da attivare.
E’ evidente che ognuna delle stesse, una volta verificatane la praticabilità, nell’essere istruita
sotto i diversi aspetti, dovrà incontrare, se richiesto, il parere favorevole, a partire dalla Conferenza
dei Sindaci dell’Az. Ulss 18, della Direzione Generale della medesima, nonché l’eventuale
inserimento dell’ambito dei piani della programmazione in itinere.
Da ultimo, prima di entrare nella specifica esposizione di quanto prospettato, da sottolineare
che l’impegno per l’attivazione, in partnership, di nuovi servizi, oltre ad assicurare risposte mirate
a favore dei destinatari, verrebbe a creare, nel contempo, le condizioni per la salvaguardia,
meglio ancora se la crescita, del fattore occupazionale, nonché del correlato indotto. Fattori,
questi, da non trascurare, soprattutto in questi momenti di particolare difficoltà su questo versante.
Quindi e di seguito, la progettualità, rispetto alle sue articolazioni, viene ad essere calata nei
termini come di seguito riportati:
A
COLLABORAZIONE TRA
AZIENDA ULSS 18 ROVIGO
COMUNE DI LENDINARA
CASA ALBERGO PER ANZIANI
Possibili nuovi servizi
presso stabile ex ospedale
La proposta si dà carico di prevedere la realizzazione di nuovi servizi residenziali mediante
l’attivazione di un nucleo per persone con disabilità (una ventina di persone).
L’idea nasce a seguito di alcune vicissitudini verificatesi nel territorio altopolesano e secondo
la richiesta tempo addietro sottoposta, come ipotesi di fattibilità, da parte della stessa Azienda Ulss.
E’ chiaro che potrà trovare seguito, anche dopo gli accordi intercorsi fra Azienda Ulss e
Comune, se rimanesse libero almeno un piano dell’ex ospedale, e se ne fosse condivisa la
realizzazione.
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In questo caso, la Casa Albergo potrebbe rendersi disponibile in base alle indicazioni che ne
dovessero derivare.
Resta il fatto che, laddove fosse accantonata, ma si dovesse riproporre il percorso per l’avvio di
altro servizio similare, la disponibilità della Casa per entrare in un contesto di partnership e relativa
gestione del servizio d’interesse, verrebbe comunque ad essere confermata.
B
COLLABORAZIONE TRA
COMUNE DI LENDINARA
CASA ALBERGO PER ANZIANI
Valorizzazione ruolo cabina di
regia in funzione di servizi diversi
fra cui i mini alloggi
Per fare “buona memoria”, è bene rammentare che la cosa - allorquando era stato messo in atto
il progetto finalizzato al recupero di una parte dell’ex ospedale, che ha visto impegnata la Regione
Veneto, l’Ater di Rovigo, ed il Comune di Lendinara – era stata prospettata ed a più riprese
richiamata anche nelle note fra le parti intercorse e le relative convenzioni di volta in volta approvate
per la gestione dei servizi domiciliari.
In effetti, il ruolo della Casa potrebbe assumere un rilievo non marginale in considerazione di
un impegno volto ad abbracciare, sinergicamente, bisogni che non dovrebbero essere limitati
alla presenza per le emergenze attraverso il ricorso alla domotica (probabilmente da ritarare);
ma anche attraverso un significativo apporto attraverso un cosiddetto portierato sociale (ora in
fase sperimentale gratuita); nonché con l’impiego, per visite periodiche, dell’assistente
domiciliare impegnato nel territorio; ancora attraverso la partecipazione alle attività ricreative
della Casa; infine, con la messa a disposizione permanente di due posti letto, presso la
struttura, per situazioni di emergenza o post ricovero ospedaliero ai fini riabilitativi.
Un unico reciproco intento, quindi, per promuovere relazioni, solidarietà tra residenti, stimolo
dell’autonomia, lavoro di rete.
Cui aggiungere i servizi che la Casa già svolge in convenzione con il Comune di
Lendinara (servizi domiciliari, servizio di consegna pasti a domicilio, servizio di trasporto a visite,
etc.), e che potrebbero essere in tal modo implementati.
C
COLLABORAZIONE TRA
COMUNE DI LENDINARA
ALTRI COMUNI LIMITROFI
CASA ALBERGO PER ANZIANI
Estensione servizi
domiciliari
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Analogamente, sempre nel rispetto dei fabbisogni rilevati, potrebbero meglio essere sviluppate
azioni di raccordo e supporto con i Comuni limitrofi, onde in tal modo vedere non solo allargata
l’offerta, ma, soprattutto, meglio tutelate le persone.
D
INTERVENTI DIRETTI
DELLA CASA ALBERGO
La Casa, allorquando ha realizzato interventi di tipo strutturale, non lo ha fatto solo
per ottemperare alla norma di riferimento, in particolare per gli spazi individuali e collettivi, ma
anche per accrescere la qualità ambientale sia per i residenti che per chi nella struttura opera,
ma anche per chi ha modo di frequentarla.
Secondo questa impostazione, si ritiene vi siano i presupposti, una volta assolte le condizioni
di tipo economico (vds. sostenibilità spesa in ordine agli investimenti da realizzarsi, nonché
correlate autorizzazioni etc.), organizzativo e di fattibilità, per pervenire alla creazione, laddove la
medesima fisicamente insiste, di ulteriori servizi.
I
UNA NUOVA SALA DA PRANZO
DI USO COLLETTIVO
Lo spazio ipotizzato, peraltro già in fase di realizzazione (sono infatti in corso le procedure
di carattere autorizzatorio per la sua costruzione), diviene elemento fondamentale nella fase del
rinnovo dell’autorizzazione del CPI.
Una volta assolti i presupposti di tipo normativo, questo ambiente diviene soprattutto spazio
di aggregazione, per i due soggiorni del piano terra.
Non solo. Al fine di evitare una suddivisione di spazi ridotti in ambiti di passaggio
particolarmente congestionato in alcuni orari, soprattutto per persone con ridotte capacità motorie, la
soluzione prospettata diviene tale da poter essere considerata di ampio respiro.
In questo modo, la nuova sala andrebbe ad offrire la possibilità per un ripensamento in
ordine all’utilizzo degli attuali locali utilizzati come sale da pranzo.
II
UNA PALESTRA SOCIALE
DI USO COLLETTIVO
L’idea nasce pensando all’utilizzo dei uno degli spazi precedentemente destinati a sala da
pranzo, e frutto, soprattutto, della nuova L.R. n. 8/15 “Disposizioni generali in materia di attività
10
motoria e sportiva”, laddove, essendo inserite nelle ipotesi previste, anche le Ipab, la Casa
potrebbe favorire, mettendo a disposizione del territorio e della comunità locale i suoi spazi,
l’attività motoria, con l’obiettivo di formare ed educare le persone, migliorando gli stili di vita,
nonché l’accrescimento del benessere psicofisico, e, soprattutto, lo sviluppo delle relazioni
sociali.
III
L’lAMPLIAMENTO SOPRAELEVAZIONE
HOSPICE EXTRAOSPEDALIERO PER
REALIZZAZIONE NUOVO NUCLEO E
SERVIZI INTEGRATIVI
Ai fini organizzativi e gestionali, poter riunire in un unico ambito od area circoscritta,
patologie che richiedono maggior assistenza di tipo sanitario, risulta essere un elemento importante.
Questo non risulta praticabile nell’immediato, se non prevedendo la disponibilità di altri
spazi.
Il fabbricato, ad un piano, attualmente destinato alla gestione del servizio di assistenza
sanitaria ed assistenziale a favore di malati terminali, risulta ampliabile in sopraelevazione.
La realizzazione sarebbe funzionalmente collegata, con il primo piano dell’RSA, attraverso un
collegamento coperto (prosecuzione corridoio sogg. Edera, con caratteristiche secondo normative
vigenti di sicurezza), oltre a prevedere nuovi accessi dal piano terra.
In tale ambito, potrebbe trovare allocazione il nucleo di media intensità, attualmente
dislocato in altra ala della Casa.
Nell’ambito del medesimo volume da realizzarsi, oltre a soddisfare i requisiti minimi previsti
dagli standards strutturali per il nuovo nucleo (area abitativa, servizi, etc,), potrebbero essere
ricavati altri locali, con un possibile utilizzo ad ampio raggio.
Considerata la destinazione particolare del piano terra, con l’impossibilità di una collocazione
alternativa durante l’esecuzione dei lavori di ampliamento, la tipologia costruttiva verterà sul
concetto di edilizia modulare e prefabbricata, al fine di ridurre i tempi di realizzo ed i disagi
conseguenti.
IV
L’OSPEDALE DI COMUNITA’
Nel prospettare il progetto, che prevede l’attivazione di un nucleo di 10/15 posti letto da
destinarsi ad Ospedale di Comunità, non bisogna dimenticare che la Casa, sin dal 2009, come da
documentazione in atti, aveva ottenuto l’assicurazione (vds. Conferenza dei Sindaci e Direzione
Servizi Sociali Az. Ulss 18 di Rovigo), stranamente poi accantonata, del via libera alla realizzazione
del servizio di cui in parola.
Tornando all’ipotesi in termini di praticabilità, è a dirsi che il servizio può trovare
collocazione, ripensando ad una generale rivisitazione degli spazi esistenti nella Casa e tenuto conto
dell’ipotesi sopraelevazione di cui al punto precedente, all’interno del complesso immobiliare
esistente.
L’assistenza residenziale svolta dai Centri di Servizio, quali la Casa, oltre ad essere di
supporto ai processi di continuità ospedale-territorio, rappresenta per alcune tipologie di
utenti l’unica vera risposta ai bisogni socio-sanitari.
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Casi relativamente complessi e per i quali non sia possibile un progetto domiciliare possono
essere di fatto assistiti solo in condizioni di assistenza residenziale, siano essi anziani, disabili, o
persone affette da malattie psichiatriche.
Cogliendo come proprio l’obiettivo strategico indicato dal PSSR, si propone lo sviluppo
dell’assistenza intermedia, attivando una struttura di ricovero temporaneo in grado di
accogliere i pazienti per i quali non sia prefigurabile un percorso di assistenza domiciliare e
risulti improprio il ricorso all’ospedalizzazione o all’istituzionalizzazione.
Affermata, infatti, come scelta da privilegiare, il mantenimento della persona al proprio
domicilio, qualora lo stato di salute ed il contesto familiare non lo consentano, l’inserimento in
queste strutture, e, quindi e pertanto, non all’interno di realtà di tipo ospedaliero, può
rappresentare l’alternativa seppur temporanea.
Il Servizio proposto sarà rivolto a persone:
clinicamente stabilizzate, con forme morbose “a lenta risoluzione”, comunque assistibili in
struttura di degenza intermedia, in dimissione da reparti ospedalieri, per i quali è necessario
un ulteriore periodo di residenzialità temporanea con assistenza sanitaria di tipo medio-alto;
assistibili seguiti in assistenza domiciliare integrata che necessitino di un periodo di tutela
sanitaria correlata a problematiche non gestibili a domicilio.
V
IL SOCIAL-HOUSING
DI COMUNITA’ PER SITUAZIONI DI
EMERGENZA
La Casa intende valutare l’opportunità di implementare l’offerta pure attraverso la
realizzazione di un servizio innovativo di social-housing di comunità per situazioni di
emergenza.
Il complesso, da ricavarsi all’interno della struttura, darà l’opportunità di usufruire di più
servizi.
Le ragioni che portano alla individuazione di questa soluzione risultano essenzialmente
determinate dall’opportunità di fornire un servizio alternativo, che possa cogliere le diverse
esigenze del territorio, non ancora contestualizzate in alcuna normativa.
L’elevata crisi occupazionale, ad esempio, sta manifestando situazioni economiche/difficoltà,
a nuclei familiari, ma in particolare a persone singole, determinati anche da crisi coniugali, etc.
Questo, nella maggior parte dei casi, comporta difficoltà anche per il reperimento di una
residenza.
Il servizio potrebbe essere limitato ad alcuni periodi, per permettere alla persona un minimo
sollievo, valutando la possibilità, se attuabile, di poter, attraverso una “banca del tempo”,
compensare le eventuali pagamenti con prestazioni a favore dei residenti della Casa
(accompagnamento, sorveglianza, etc.).
L’intervento prevederà la realizzazione di minialloggi per una e due persone, prevedendo
all’interno, per ciascuno, l’angolo cottura, salapranzo/soggiorno, letto, wc.
VI
“IL DOPO DI NOI”
PER PERSONE CON DISABILITA’
Alla stessa stregua di quanto indicato per il progetto precedente, per questo tipo di servizio,
non esiste, al momento, alcuna normativa di riferimento.
12
Le famiglie con un figlio disabile hanno, come grande e a volte unica preoccupazione, il
"dopo".
Il momento in cui i genitori diventeranno vecchi e non potranno più assistere il figlio che non
è in grado di far fronte autonomamente alle necessità della vita quotidiana diviene, infatti, un
passaggio assai delicato e per il quale cercare forme di tutela.
L’obiettivo prefissato è di garantire un futuro alle persone con disabilità, nonché ai loro
familiari.
Un argomento complesso, che coinvolge delicatissimi aspetti emotivi, ma anche concreti
problemi giuridici, economici, assistenziali ed abitativi.
Attraverso apposito percorso e in sinergia con competenze diverse e qualificate, si potranno
realizzare proposte adeguate a definire un “progetto globale di vita” privilegiando la costruzione
di sinergie tra la famiglia, le istituzioni, il territorio.
Tra i progetti abitativi previsti, potrebbe essere realizzato anche un Servizio di Ospitalità
Periodica finalizzato a realizzare occasioni di vita autonoma per giovani disabili.
In questo modo si potrebbe consentire a giovani con disabilità di sperimentarsi in un luogo
diverso dalla propria casa, insieme ad un piccolo gruppo, per periodi definiti e programmati,
attraverso un progetto educativo personalizzato.
Un’opportunità per imparare a vivere senza la costante presenza dei genitori e preparare
così il proprio futuro di adulti, ma anche un’opportunità per i genitori per vedere il proprio
figlio “sotto una nuova luce” e avere l’occasione concreta per iniziare a progettare un
differente futuro per il proprio figlio.
Prepararsi al cambiamento, prevenire quindi, cercando di anticipare e di gestire, anziché
subire, prevedibili situazioni di difficoltà o di emergenza:
 per comprendere cosa si può fare da soli e in che cosa occorre essere aiutati;
 per imparare a condividere una casa con altre persone;
 per scoprire il piacere di saper fare e di sentirsi adulti.
VII
SERVIZIO A FAVORE DISAGIO GIOVANILE
Le famiglie che vivono già una situazione a rischio non sono sempre in grado di supportare, il
bambino prima e l’adolescente poi, nella delicata fase di crescita che va dalla pubertà alla vita
adulta.
Le carenze familiari possono diventare grave pregiudizio per lo sviluppo psico-fisico
dell’adolescente.
Si rende necessaria quindi la possibilità di realizzare strutture/servizi che possano aiutare
il minore a costruire gli strumenti che gli permetteranno di affrontare la vita adulta.
Si tratta, pertanto, attraverso questo servizio, di costruire relazioni significative per
integrare o sostituire le funzioni familiari all’interno di un contesto educativo.
Per questo, attraverso spazi da ricavarsi nell’ambito di un immobile esistente, la Casa intende
mettersi a disposizione fornendo accoglienza temporanea ed urgente a minori in situazione di
abbandono o di urgente bisogno di ospitalità e protezione.
Questo, naturalmente, dovrà prevedere il coinvolgimento di apposite competenze qualificate, a
fronte di progetti sia di gruppo che individualizzati.
Dl notevole supporto, e lo si ritiene fondamentale, la presenza di residenti anziani, che hanno
ancora tanto da dare in termini di affettività, consigli, vicinanza, etc.
13
VIII
SERVIZIO A FAVORE DI RELIGIOSI NON
AUTOSUFFICIENTI
La presenza in Lendinara di diversi Istituti Religiosi, sicuramente tutti “attrezzati” con proprie
strutture destinate alla residenzialità, in età anziana, di persone religiose, non deve far scordare la
possibile richiesta, da parte di queste persone, di rimanere nel contesto territoriale della
comunità locale ove per tanto tempo hanno prestato il proprio servizio.
La Casa, allora e senza troppe pretese rispetto ai grandi numeri (si rientrerebbe nell’ordine dei
3 o 4 posti), potrebbe essere una possibile risposta in tale direzione.
La vicinanza del Centro Servizi al Centro Storico, garantirebbe anche una continuità di
rapporti sociali e scambi con il territorio.
Questo, per poter consentire una libera scelta ai religiosi che volessero una alternativa ad altre
comunità religiose.
L’attivazione del servizio potrà essere resa possibile, conseguentemente, in base a
sottoscrizione di apposita convenzione con l’ordine religioso interessato.
IX
COMUNITA’ ALLOGGIO
A FAVORE DI
PERSONE DISABILI
Secondo lo spirito della mission della Casa e nel proseguo delle ipotesi progettuali, si crede
possa essere riproposta l’idea iniziale inerente la disabilità, ma da realizzarsi, in questo caso,
all’interno della Casa.
Rispetto all’idea del nucleo, qui si verrebbero ad ipotizzare due comunità alloggio,
rivolte per l’appunto a persone adulte in situazione di disabilità, di 8 posti ciascuna.
L’iniziativa, senza nulla togliere a realtà già presenti e consolidate a livello territoriale e con
grandi numeri, potrebbe incontrare la fattibilità sia per il tipo di servizio (comunità alloggio), sia con
l’idea di meglio comprendere se vi sono persone polesane attualmente inserite fuori dal territorio
provinciale e che potrebbero in tal modo farvi ritorno.
X
PARCHEGGIO PUBBLICA UTILITA’
CON TETTOIE FOTOVOLTAICHE INTEGRATE
Trattasi di intervento da realizzarsi nell’area adiacente alla Casa, di proprietà di soggetti terzi
(privati), area già classificata nel PRG come “Zona F per strutture socio assistenziali”, di 3000 mq
circa, con previsione di ampio parcheggio per oltre 60 posti auto.
Il servizio in parola potrebbe essere utilizzato sia dai dipendenti della Casa che dai
familiari e visitatori, in quanto facilmente raggiungibile da Via Veronese, con accesso diretto
alla struttura.
In questo modo, nella logica di favorire ed incrementare gli spazi a favore del turismo
religioso e della “città ospitale”, su cui molto si sta insistendo, l’area destinata a parcheggio su
Via del Santuario, prospiciente il relativo bene sacro, in genere utilizzata da dipendenti della
Casa e familiari dei residenti, potrebbe risultare disponibile allo scopo in quanto chi in genere
si indirizza alla Casa Albergo avrebbe a disposizione altri spazi per il parcheggio.
14
Con l’occasione, sarebbe interessante, onde raggiungere l’obiettivo, pensare ad una ditta che,
nel realizzare l’intervento, potesse avere anche un ritorno economico mediante l’installazione di
coperture fotovoltaiche in corrispondenza degli spazi destinati al parcheggio.
Di riflesso, i mezzi, anche in relazione alle varie stagioni, risulterebbero protetti, e la ditta
potrebbe avere un ritorno dalla produzione di energia.
c) Gli adeguamenti ai fini del rilascio del CPI (Certificato Prevenzione Incendi)
Doveroso, nel contesto, anche se il richiamo alla spesa da sostenere sarà effettuato
successivamente e racchiuso nell’apposita tabella degli investimenti annuali e triennali, un accenno
all’iter in corso per il rilascio del nuovo CPI.
Quello di cui la Casa disponeva, essendo a suo tempo scaduto, nell’essere riproposto deve
considerare tutta una serie di novità nel frattempo intervenute, sia a livello normativo che di nuovi
spazi realizzati.
L’iter al riguardo previsto ha già preso avvio ed in un contesto di “step”, suddivisi in tre
parti, ha visto essere portata a conclusione la prima, inerente l’inserimento di tutta una serie di porte
taglia fuoco in diversi locali e spazi della Casa.
Occorre ora procedere, come del resto sopra accennato, con la realizzazione della nuova sala
da pranzo, nonché, come ultima fase, con una serie di ulteriori interventi, che vanno da alcune
verniciature particolari nell’ambito degli spazi provvisti di strutture metalliche sino ad alcune
tipologie di contro soffitti.
d) La programmazione annuale e triennale degli investimenti e realizzazione delle opere,
con la stima dei costi per gli interventi da effettuarsi – Il “Master Plan 2016 – 2018”
In base alle ipotesi progettuali, come sopra descritte, l’Organo di Governo, dopo aver
abbracciato l’idea guida del “Businesse Plan” decennale, da ricondursi, poi e di volta in volta, negli
operativi Master Plan, è addivenuto all’idea che si renda necessario, in primis, provvedere con la
conclusione delle fasi inerenti alla acquisizione del CPI, e, pertanto, alla realizzazione sia della
nuova Sala da Pranzo che dell’ultima parte inerente a verniciature, contro soffitti e quanto correlato,
destinando il relativo finanziamento con i fondi del bilancio in approvazione.
Quindi, proprio per arrivare, da un lato, a risolvere una serie di non funzionalità operative
derivanti dall’utilizzo dell’attuale soggiorno Orchidea; dall’altro, a cogliere l’opportunità, nella
realizzazione di nuovi spazi (vds. sopra elevazione Hospice che sistemazione Casetta”), per pensare
seriamente alla realizzazione di ulteriori servizi (come sopra prospettati: dalla “comunità alloggio per
disabili” al servizio per il “dopo di noi” od al “social housing per la marginalità”, non escludedno,
come già rilevato, l’ipotesi “Ospedale di Comunità”), l’Organo di Governo ritiene di dover
affrontare gli impegni che ne andranno a derivare attraverso la contrazione di espresso mutuo
finalizzato, ricorrendo, se fattibile, ad istituti di credito impegnati su questo versante e che,
dell’etica, hanno fatto un loro impegno primario.
La fattibilità del ricorso al mutuo, ipotizzato, alla luce dei lavori da effettuare, attorno alla cifra
dei 2,5 milioni di euro, risulta sostenibile, in un contesto di equilibrio dei conti e di pressoché
conferma del peso attualmente a carico, in quanto, con il 2017, parte dei mutui in itinere andranno a
completamento, e, di riflesso, gli stessi oneri per interessi, alla luce del contesto internazionale e
degli interventi effettuati dalla stessa BCE, risultano essere, ora rispetto al passato, di minore entità.
Il tutto, pertanto, senza dover andare ad incidere sul fattore costi da determinarsi a carico
dei destinatari dei servizi, per i quali, secondo quanto meglio di seguito delineato in sede di
capitolo bilancio e rette, l’Organo di Governo è intenzionato a non dover sostanzialmente
prevedere onere aggiuntivo alcuno.
Questi impegni, non dimenticando quanto in itinere e finalizzato al fattore sicurezza per gli
operatori e per i residenti (vds. prosecuzione allestimento, dove necessario, di arredi delle stanze,
adeguati allo scopo, nonché fornitura DPI e quanto correlato).
15
Infine, dopo il positivo riscontro derivato dall’affidamento di alcuni servizi attraverso il ricorso
al cosiddetto “global service”, l’opportunità se non l’obbligo, anche ai fini del contenimento dei
costi, senza far venir meno la loro rispondenza, di proseguire nella qualificazione energetica degli
ambienti della Casa (vds. ad esempio, fattore serramenti).
Si è ad evidenziare, relativamente alla programmazione triennale indicata, i seguenti aspetti:
-
ANNO 2016: quale chiarimento per gli € 65.000,00 che vengono contemplati per gli acquisti
relativi a mobili e arredi (adeguamenti sicurezza), macchine d’ufficio e licenze software a
tempo indeterminato in vista delle nuove scadenze sulla digitalizzazione;
-
ANNO 2017: avvio lavori per circa € 2.500.000,00, attraverso accensione di relativo mutuo
(tasso di interesse presunto pari al 2%); con conclusione nel 2018. L’ammortamento, inteso
come costo, si inizia a pagare solo quando un bene risulta finito ed entra in funzione.
Nel 2018 terminano i costi di ammortamento relativamente agli arredi della cucina (circa €
65/70.000,00); di conseguenza, le nuove quote di ammortamento, relativamente ai lavori qui
considerati (€ 2.500.000,00), non rappresentano un maggior costo per l’Ente.
Nei prossimi anni sono in scadenza diversi mutui (la prima chiusura avverrà nel 2017);
questo significa che le quote annue relative agli interessi sono via via piu’ irrisorie. Questo consente
di pensare all’accensione di nuovo mutuo, con un minimo aggravio di costi per la Struttura1.
PROGRAMMAZIONE TRIENNALE INTERVENTI 2016-2018
N.
Progr
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
STIMA DEI COSTI DEL PROGRAMMA
Tipologia
Anno
Tipologia
Anno
risorse
2017
risorse
2018
Anno
2016
Tipologia
risorse
1
Attrezzatura di cui al D.Lvo 81/08 e vario
65.000,00
Fondi di
bilancio
50.000,00
Fondi di
bilancio
45.000,00
Fondi di
bilancio
2
Realizzazione di nuovi spazi collettivi (sala da
pranzo ed altri interventi per rilascio Certificato
di Prevenzione Incendi su strutture metalliche,
controsoffitti, ed opere accessorie)
380.000,00
Fondi di
Bilancio
-
-
-
-
-
-
-
-
3
Ampliamento/sopraelevazione
fabbricato
Hospice Extra Ospedaliero per realizzazione
nuovo nucleo e servizi integrativi (vds.ospedale
di comunità,etc.)
-
-
4
Realizzazione con recupero fabbricato esistente
di spazi per progetto comunità alloggio per la
disabilità e similare)
-
-
5
Adeguamento porzione fabbricato esistente per
recupero spazi per attività diverse (comunità
alloggio innovativo per la disabilità, socialhousing di comunità situazione di emergenza,
disagio giovanile,servizio a favore di religiosi
non autosuff.,il dopo di noi per persone con
disabilità,etc.)
50.000,00
(spese
esproprio)
Fondi di
bilancio
450.000,00
(opere di
urbanizzazione)
Di cui 50%
a carico
Ente e 50%
Contributo
privato
-
-
-
Parcheggio pubblica
fotovoltaiche integrate
utilità
con
Mutuo
Finalizzato
Mutuo
finalizzato
-
-
6
1.900.000,00
(quadro
economico
compreso spese
tecniche)
500.000,00
(quadro
economico
compreso spese
tecniche)
-
100.000,00
(quadro
economico
compreso spese
tecniche)
Mutuo
finalizzato
-
-
tettoie
1
L’ammontare della rata di un mutuo è composto dalla quota capitale e dalla quota interessi. Per ogni rata che si paga, la quota
capitale rappresenta i soldi che si restituiscono alla Banca e che vanno a diminuire il debito residuo, mentre gli interessi sono i soldi
che la Banca guadagna sul finanziamento che ha erogato. Relativamente al piano di ammortamento di un mutuo, i primi anni la quota
interessi risulta sempre più cospicua della quota capitale; man mano che ci si avvicina alla scadenza avviene il contrario.
16
IL BILANCIO E L’ESERCIZIO DELLA RESPONSABILITA’ ECONOMICA, IN PRIMIS
VERSO I FRUITORI DEI SERVIZI DALLA CASA EROGATI
E’ oramai stata acquisita la consapevolezza, attraverso l’esperienza maturata ed alla luce
della nuova normativa regionale sulla contabilità per le Ipab, che un ruolo sempre più importante,
nella tenuta dei conti e del sistema, lo venga a rivestire il “controllo di gestione”.
Quanto previsto e che la Casa aveva già iniziato ad effettuare attraverso un mirato
monitoraggio ed una analisi dettagliata dei centri di costo, ha trovato e trova un corrispondente
riscontro in tutti quegli strumenti messi in atto e che aiutano nella cura e presa in carico anche dei
conti.
Positivo, quindi, quanto introdotto con la previsione di una struttura contabile che deve
essere al passo con gli attuali approcci, e che, soprattutto, deve consentire di assicurare una più
rispondente trasparenza sia nella rendicontazione che nella lettura dei dati.
Importante, per questo e come ripreso dalla stessa relazione della Direzione, la costante
presenza di un cruscotto aziendale, che dovrà essere, nel limite della fattibilità, meglio aggiornato
ed attrezzato, capace di leggere dati e situazioni, nonché di intervenire al bisogno se qualche spia
rossa dovesse accendersi.
L’Organo di Governo della Casa, a tale riguardo, nel dare atto di una tenuta del sistema,
di fronte agli impegni che dovranno essere, ai vari e diversi livelli, assunti, come peraltro già in
buona parte in precedenza richiamati, è dell’idea che, proprio attraverso una costante presa in
carico dei dati del bilancio, debba essere prodotto ogni sforzo, e qui si dà carico di adottare
ogni cautela, per addivenire al pressoché totale non aumento della retta per il 2016, se non per
una piccola quota in relazione, ad esempio, alle stanze singole.
E, questo, partendo da dati che, nella loro verificabilità ed attendibilità, possano consentire di
proseguire su questa strada.
Dalla previsione della presenza delle persone provviste di impegnativa di residenzialità, che
non dovrà superare il dato delle 155, anche se ogni sforzo dovrà essere prodotto, pur nella
consapevolezza della competitività fra centri di servizio, per andare oltre; a quella della presenza,
con una certa costanza e continuità, delle persone inserite nell’ambito del cosiddetto “soggiorno
temporaneo”.
Questo, senza voler essere troppo pesanti nel ragionamento, richiederà, ad esempio, di
efficentare al massimo le procedure ed i tempi nella “occupazione” dei posti letto liberati nel
corso dell’anno.
Ma altrettanto dovrà avvenire con il centro di cure palliative, provando a rimettere in
carreggiata, se le parti saranno dell’idea di riproporre l’accordo, magari come nei termini a suo
tempo condivisi e poi cassati, la stessa assistenza domiciliare oncologica.
E’ al riguardo evidente che il tutto potrà essere reso sostenibile proseguendo nella politica e
della salvaguardia dei posti di lavoro, a partire dai dipendenti in servizio, sino al ricorso a
forme di gestione con la presenza di servizi gestiti dalla cooperazione, secondo le migliori
condizioni da attuarsi in relazione all’equilibrio contabile e nella garanzia di rispondenti
servizi.
Tenendo presente come gran parte degli oneri che vanno a ricadere sul bilancio derivino, sia
in ottemperanza al fattore standard regionali che carichi sociosanitari per le persone da assistere,
dalle spese per il personale.
E per le quali, in attesa di comprendere la strada migliore da intraprendere in
relazione alla emananda legge di riforma, peso assai pesante per il suo carico, per i dipendenti
di ruolo, a differenza di quanto accade per gli altri soggetti che operano in regime diverso,
deriva da oneri come l’Irap o di tipo previdenziale.
Garantire la sostenibilità economica della Casa significa anche prestare la massima
attenzione in sede di massimizzazione dei ricavi istituzionali, a partire dalla questione
17
assolvimento obblighi derivanti dalle rette, e, di riflesso, eventuale recupero di fronte ai rischi di non
pagamento.
Ma significa pure il ricercare, come già fatto in altri momenti, fonti di finanziamento
aggiuntive, e questa potrebbe essere l’ipotesi di interventi da parte di fondazioni bancarie o di
progetti sostenuti da altri Enti tipo la Regione, oppure ancora il fund raising, che non poco ha dato
in questi anni.
Altrettanto importante proseguire in quella gestione virtuosa che, proprio in presenza
della scarsità di risorse rispetto al passato, si deve far carico di prestare molta attenzione alla
voce “costi”, sia riqualificando alcune voci (vds. risparmio energetico), che dedicando molta
attenzione ad ambiti che attengono al personale.
Un ulteriore input, in questa direzione, può derivare - come avvenuto per la gara prodotti
monouso per incontinenti, che ha visto il coinvolgimento di oltre 10 strutture – dalla
implementazione di acquisti fatti con altri centri di servizio.
Ancora importante la prosecuzione della informatizzazione e dematerializzazione,
nell’azione amministrativa e gestionale, non solo per ottemperare a quanto dalla norma previsto (es.
firma digitale, archiviazione informatica, fatturazione elettronica, cartella sociosanitaria etc.), ma
anche per avere una maggiore sicurezza rispetto ai dati da utilizzare, una riduzione dei tempi
da impiegare, e, non ultimo, un risparmio nell’utilizzo della carta.
Gli obiettivi qui evidenziati, per essere adeguatamente raggiunti, dovranno incontrare i
necessari supporti, sia da parte delle risorse umane che in relazione alla dotazione dei necessari
strumenti.
E’ evidente, per questo, che le diverse azioni da mettere in atto, rivolte ad implementare la
governance del sistema, mettendo insieme aspetti di carattere progettuale e di tipo gestionale,
dovranno essere fortemente motivati ed inseriti in quella direzione dei percorsi virtuosi, che siano
capaci di volgere al benessere complessivo di coloro che nella casa vivono, operano e che la
casa frequentano.
Lo sviluppo delle varie voci che attengono al bilancio, dopo quanto sopra rilevato, ai fini
dell’equilibrio contabile e della sostenibilità dei servizi da erogare, trova il suo riferimento nelle
tabelle di seguito riportate.
Servizi residenziali, escluso il rimborso regionale per i non autosufficienti
Importo 2015 Aumento Importo 2016
Residenti Auto e Non
Maggiorazione stanza singola Ospiti Auto e Non
“Una tantum” forfetario ingresso nuovo residenti
€ 51,10
€-
€ 51,10
€ 6,00
€ 1,00
€ 7,00
€ 160,00
€-
€ 160,00
Ospiti “Soggiorno Temporaneo”
Retta minima
Importo 2015 Aumento Importo 2016
La retta per gli residenti a "Soggiorno Temporaneo"
sarà determinata in relazione ai dati dedotti dal
Controllo di Gestione sulla base del Carico / Profilo
Assistenziale. Tale costo, comunque, non sarà
superiore alla retta complessiva prevista per gli
anziani non autonomi.
€ 70,60
€-
€ 70,60
Centro diurno per anziani autosufficienti
(escluso il costo di trasporto dall’abitazione alla sede Importo 2015 Aumento Importo 2016
dell’Istituto)
€€ 38,00
€ 38,00
18
Costo dei servizi di assistenza domiciliare
Gli importi dei costi per la gestione dei servizi e prestazioni a carattere socio assistenziale, a
favore delle persone anziane residenti nel territorio del Comune di Lendinara, sono determinati
dall’Accordo Quadro in essere tra le parti.
Costo altri servizi
Rimborso costi per l’utilizzo della
Sala Polivalente ‘Silvestro Camerini’
Periodo di
Importo 2015 Aumento Importo 2016
utilizzo
Mattina o
€ 65,00
€€ 65,00
pomeriggio
Mattina e
€ 95,00
€€ 95,00
pomeriggio
Sera
€ 85,00
€-
€ 85,00
Costi del servizio di ristorazione a favore di Importo 2015 Aumento Importo 2016
famigliari e/o congiunti dei residenti della struttura
€ 12,00
€€ 12,00
(pranzo o cena):
Costi del servizio mensa a favore dei dipendenti che Importo 2015 Aumento Importo 2016
effettuano l’orario di lavoro pomeridiano (1/3 del
€ 4,00
€€ 4,00
costo di cui sopra, vds. Delib. n.17 del 23/07/1999):
ALLARGARE GLI ORIZZONTI PER MEGLIO RISPONDERE E CORRISPONDERE
SAPENDO ACCETTARE LE SFIDE CHE IL TEMPO PONE
La consapevolezza di dover profondere ogni sforzo, spazio e risorsa a disposizione ai fini
della innovazione e della promozione del positivo cambiamento, richiede, invero, una grande
disponibilità e capacità di adattamento.
A maggior ragione in periodi come questo, laddove il fattore crisi da un lato e, nel mondo
dei servizi alla persona, la competitività, dall’altro - ed è il caso di quanto sta avvenendo nel
territorio cui afferisce la Casa – obbligano a dispiegare le forze e le energie per, anzitutto,
salvaguardare i servizi gestiti ed i posti di lavoro.
Questo, tuttavia, non deve distogliere, ed è lo spazio su cui il Consiglio di Amministrazione
intende insistere, per comunque avere il coraggio di programmare, di pensare futuro, di
rivolgere l’attenzione oltre quella siepe che, spesso, potrebbe essere foriera di visioni limitate e
stringenti, se non addirittura negative.
L’ottimismo che deve guidare, viceversa, pur attento ai dati di fatto ed alla realtà del
contesto territoriale, non può limitare azioni e progettualità.
Diversamente, forte sarebbe il rischio di rinchiudersi in quel fortino che, prima o dopo, causa
proprio l’essere asserragliati, altro non farebbe che portare alla morte per fame o sete, senza aver
potuto giocare, pur dovendo rischiare, nessuna carta.
Nel voler allora consolidare l’impianto del sistema Casa Albergo, utilizzando al meglio
tutta una serie di strumenti di cui la Casa dispone, viene pure avvertito il dovere se non l’obbligo di
ricorrere alla creazione di quelle alleanze sociali, sempre più strategiche per riuscire a
rimanere sul “mercato”.
Da quelle istituzionali (vds. Comune, Comuni, Az. Ulss 18, Conferenza dei Sindaci, Regione
etc.), a quelle più strettamente sociali (vds. Volontariato, Organizzazione Pensionati, Consulte etc.),
19
da quelle più direttamente operanti nel campo dei servizi alla persona (altri Centri di Servizio,
Fondazioni, Profit, Non Profit, Onlus…), a quelle di carattere economico-finanziario (banche etiche,
organismi che operano nel fund raising…).
Importante, per tali ragioni, il riuscire a pensare ad una mappa strategica, capace di dare
ed offrire una visione dell’insieme ed una serie di indicazioni per essere meglio operativi sul
campo.
Non solo. Creare alleanze, significa anche allargare la rete ed il sistema a rete,
rafforzando quei legami con la comunità locale, tante volte invocati, ma in più di qualche
occasione poco praticati.
Di più: rappresenta anche lo sforzo per vedere di provare sino in fondo a spostare gli
assi, attualmente incentrati sul fattore sanitario, per pur gradualmente portarli, anche in
termini di maggiori risorse a disposizione, sul fronte socio assistenziale e socio sanitario.
Anche attraverso queste modalità, ve ne è la convinzione, sarà possibile produrre quegli
sforzi che, comunque, saranno capaci di rafforzare quella “cultura del servizio alla persona”
troppo spesso rimossa od accantonata.
La fatica dell’esserci, e questo è quanto viene ulteriormente a porsi quasi a mò di obbligo,
impone di esprimere quella governance che, nel comprendere bisogni e necessità, sa
discernerli per meglio allocarli in funzione di risposte appropriate, pertinenti e frutto della
espressione di competenze qualificate.
Il lavoro che riuscisse sino in fondo ad esprimersi in questi temini potrebbe davvero far
trasparire quel valore aggiunto che il cittadino sa rinvenire in realtà come la Casa Albergo.
Indubbiamente, quanto con convinzione enunciato, richiede di promuovere ulteriori azioni
di marketing e visibilità, per di tal verso assicurare quella comunicazione esterna che riesce
maggiormente a “sfondare” per farsi conoscere e per essere meglio conosciuti.
Ma è altrettanto vero che l’appetibilità dei servizi dalla Casa erogati potrà incidere nel
contesto e nei contesti se la Casa per prima saprà manifestare il suo essere comunità morale,
pronta a mettersi in gioco e ad accettare le sfide dei nuovi tempi.
Dimostrando, allo scopo, non solo di saper ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione,
ma anche quel porsi al servizio che la sa rendere autenticamente credibile.
Tanto che la sua visibilità, nell’essere dalle persone colta, riesce a far intravedere che il
lavoro a favore delle persone prodotto è volto a realizzare abiti su misura rispetto ai desideri
dei destinatari dei servizi.
Ascoltare, quindi, per trovare ascolto; incidere, di conseguenza, per solcare quella
strada dell’innovazione che, nel tempo, sarà sicuramente destinata a portare frutti.
Un augurio, un auspicio, un impegno: tutti e ciascuno rafforzati da quella convinzione e
fiducia che sanno smuovere e rimuovere i non pochi ostacoli incontrati lungo il percorso e che,
gradatamente eppur progressivamente, non potranno far rinunciare al coerente ed etico obbligo di
lavorare costantemente e coerentemente per raggiungere obiettivi e traguardi.
20
Allegato D)
RELAZIONE SUL PATRIMONIO
Alla data del 31.12.2015
Provenienza immobile originario
- Con sentenza nella causa civile del Tribunale di Rovigo, n.RP 7349, promossa dalla PIA
CASA DI RICOVERO DI LENDINARA contro CAMERINI SILVESTRO fu Francesco e
CAMERINI GIOVANNI fu Cristoforo, iscritta al n.715 R.G.C. 1969 e riservata in decisione
all’udienza del 19 giugno 1970, viene stabilita la piena disponibilità per avvenuta usucapione
dell’originale stabile dell’Istituto (con Decreto della Deputazione Provinciale n. 1609 si autorizzava
l’apertura della Pia Casa di Ricovero e d’Industria di Lendinara, con inaugurazione avvenuta in data
29 agosto 1852) ricevuto inizialmente in usufrutto perpetuo con annesso terreno.
Per la determinazione del valore di bilancio relativo al patrimonio vedasi prospetto riassuntivo
relativo agli interventi eseguiti, a far data dall’anno 1975.
Descrizione catastale delle unità immobiliari facenti parte del
complesso immobiliare della Casa Albergo per Anziani
Prog Sez
1
LE
Fg
14
2
LE
14
3
LE
14
4
LE
14
Num Sub
Ubicazione
47
5 Via del Santuario 31
Lendinara (RO)
P.T. (B.C.N.C.)
47
4 Via del Santuario 31
Lendinara (RO)
p.T
47
6 Via del Santuario 31
Lendinara (RO)
p.S1-T,1-2-3
47
7 Via del Santuario 31
Lendinara (RO)
p.T
ZC Cat
Cl
Cons
Sup.Cat
Rendita
0,00
U
B01
U
3395
995
3.156,06
U
B01
U
41838
10553
38.893,44
U
A10
01
3,5
74
695,93
Descrizione e finalità unità immobiliari
1 ) Sub. 5: Area cortiliva comune a tutte le unità immobiliari;
2) Sub. 4: Sede Nucleo di cure palliative per 8 p.l., completato nel 2005.
Corpo di fabbrica realizzato per malati terminali ad un piano unico.
Composto da una parte con destinazione a residenza e di terapia, e da un’altra a servizi
diversi: di cura, di relazioni con il pubblico, d’equipe, tisaneria, spogliatoi maschili e
femminili, di raccoglimento, di cura ed igiene della persona, ricreativa, ripostigli e
depositi.
Le stanze residenziali sono tutte dotate di bagno attrezzato.
Gli impianti sono centralizzati:riscaldamento, audio, telefonico, chiamate, rilevazione
incendi, idrico sanitario, impianto antincendio,raffrescamento ed estrazione aria,
1
Allegato D)
televisivo, collegamento informatico. Comandi elettrici per utilizzo serramenti nell’area
residenziale.
Dotato di impianto centralizzato per l’ossigeno, con centrale ossigeno in posizione esterna.
Sul lato prospiciente il giardino è presente un ampio porticato attrezzato. Le finiture sono
del tipo alto. Collegato al complesso principale a mezzo collegamento di superficie
realizzato con struttura metallica e tamponamento in vetro.
3) Sub. 6: Complesso immobiliare del Centro Servizi composto dalla struttura originale oltre
ai vari ampliamenti succedutisi, con le destinazioni così suddivise:
a)
Parte Storica (zona Uffici, sala attività, Soggiorno Mimosa ed Iris,archivi,
Sala polivalente, aree residenziali di collegamento, Soggiorno Tulipano);
b)
Ala centrale parte residenziale Soggiorni Rosa, Gardenia, Viola, con relativo
ampliamento e seminterrato;
Pensionato (Soggiorno Orchidea distinto in tre piani);
c)
d)
Ala Soggiorni/spazi calmi (Soggiorno Rosa, Gardenia e Viola);
e)
Locale impianti tecnologici e servizi (caldaie, locale pompe, cabina elettrica,
cucina centrale, magazzini);
Locali di servizio ( sala del commiato, ricovero materiale);
f)
g)
Ala RSA piano terra, primo, secondo e giardino delle stagioni su terrazzo.
4) Sub. 7: Ambulatorio odontoiatrico completato nel 2010, composto dal locale principale,
con l’angolo per la sterilizzazione, il locale attesa, i servizi igienici sia per il personale che
per il pubblico. L’ambulatorio ha accesso sia dall’interno che dall’esterno, indipendente.
Sia il locale attesa che il locale ambulatorio, sono provvisti di ampie vetrate, in alluminio
a taglio termico e vetrocamera a basso emissivo, con inserito in nicchia, l’impianto di
climatizzazione, per il raffrescamento e riscaldamento in pompa di calore autonoma. Il
pavimento è in gres. Finiture medio-alte.
Criterio adottato per il calcolo dell’ammortamento
del patrimonio immobiliare
Per il reperimento dei valori dell’immobile necessari per il calcolo dell’ammortamento, si è
proceduto con la ricerca e l’indicazione dei costi sostenuti dai lavori (manutenzione straordinaria,
ampliamento, ristrutturazione, etc.) effettuati nel complesso dello stabile, a far data dal 1975 (non
sono rinvenibili altri interventi effettuati in data antecedente), suddivisi per anno.
Nella tabella (Allegato 4 “Piano di Valorizzazione”) è presente il valore del Fabbricato
strumentale come da bilancio 2014 approvato (= € 8.405.592,00), al lordo dei contributi c/capitale,
detratto l’importo relativo al fondo di ammortamento, nonché il valore del terreno strumentale.
Beni mobili di interesse storico ed artistico
Presso la Casa sono presenti beni mobili di pregio storico ed artistico, non soggetti ad
ammortamento, per i quali si è ravvisata la doverosità di effettuare, come in effetti è avvenuto (vds.
delibera del CdA nr.14 del 03/06/2015), attraverso il supporto di un volontario esperto in materia,
2
Allegato D)
una ricognizione maggiormente dettagliata, tale da far disporre di un elenco il più completo
possibile, onde in tal modo consentire di avere a disposizione un quadro esaustivo non solo nella
elencazione di detti beni, come nel tempo dalla Casa acquisiti, ma pure una loro stima secondo un
valore rispondente al dato odierno.
Di seguito le opere presenti nella Struttura dettagliatamente riportate per un valore
complessivo pari ad € 129.100,00:
1)
Tavolo centrale realizzato in abete (valore di bilancio € 2.500,00) situato nella sala
del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
2)
Tavolo scrittoio realizzato in abete (valore di bilancio € 2.000,00) situato nella sala
del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
3)
Armadio vetrina realizzata in noce (valore di bilancio € 3.000,00) situato nella sala
del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
4)
Cassettiera realizzata in noce/nocino (valore di bilancio € 4.000,00) situata nella sala
del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
5)
Cornice libro d’oro (valore di bilancio € 1.300,00) situata nella sala del consiglio
presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
6)
Quadro ad olio benefattore Paolo Fasiol (valore di bilancio € 600,00) situato nella
sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
7)
Quadro ad olio benefattrice Maria Milani (valore di bilancio € 600,00) situato nella
sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
8)
Quadro ad olio altro benefattore (valore di bilancio € 100,00) situato nella sala del
consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara
(RO).
9)
Tavolo scrivania (valore di bilancio € 3.000,00) situato nella sala della Presidenza
presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
10)
Crocifisso ligneo (valore di bilancio € 300,00) situato nell’ufficio tecnico presso Casa
Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
11)
Trompe d’oeil ad effetto, mordente noce su legno Titolo Opera: “La Casa Albergo
proiettata sul territorio quale Centro di Servizi” (valore di bilancio € 7.000,00) situato
nel corridoio degli uffici presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 –
45026 Lendinara (RO).
12)
Baule (valore di bilancio € 150,00) situato nel corridoio degli uffici presso Casa
Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
3
Allegato D)
13)
Opera pittorica “Noli Me Tangere” realizzata da Francesco Ferrante (dal Beato
Angelico) (valore di bilancio € 15.000,00) situata nel corridoio degli uffici presso
Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
14)
Opera “Il Crocifisso Alato” (valore di bilancio € 400,00) situata nella Ca’ del Sole
presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
15)
Tavolo grande (valore di bilancio € 1.000,00) situato nella Ca’ del Sole presso Casa
Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
16)
Crocifisso Ligneo “lo sguardo dell’Amore sull’Amato” di Padre Luigi Russo (valore
di bilancio € 8.000,00) situato nella Sala polivalente S. Camerini presso Casa Albergo
per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
17)
Opera “Madonna con bambino” dell’artista Laura Magro (valore di bilancio €
1.000,00) situata nella Sala polivalente S. Camerini presso Casa Albergo per Anziani
Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
18)
Tavolo in noce (valore di bilancio € 2.000,00) situato nella Sala polivalente S.
Camerini presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara
(RO).
19)
Porta lampada lignea doppia noce (valore di bilancio € 600,00) situato nell’archivio
storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara
(RO).
20)
Porta lampada lignea doppia noce (valore di bilancio € 600,00) situato nell’archivio
storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara
(RO).
21)
Porta lampada lignea tripla noce (valore di bilancio € 900,00) situato nell’archivio
storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara
(RO).
22)
Cornice quadro vuota (valore di bilancio € 500,00) situata nell’archivio storico presso
Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
23)
Quadro ad olio benefattore (valore di bilancio € 150,00) situato nell’archivio storico
presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
24)
“La Deposizione dalla Croce” (valore di bilancio € 35.000,00) situata nella Cappella
della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
25)
Quadro ad olio su tela “Sudario” raffigurante il Cristo deposto (valore di bilancio €
15.000,00) situato nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani
Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
26)
Via Crucis (nr.14 tavole) (valore di bilancio € 5.600,00) situata nella Cappella della
Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
27)
Crocifisso ligneo di epoca settecentesca (valore di bilancio € 2.600,00) situato nella
Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 –
45026 Lendinara (RO).
4
Allegato D)
28)
Panche in noce (valore di bilancio € 1.500,00) situate nella Cappella della
Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
29)
Portacandele dorate nr.10 (valore di bilancio € 2.000,00) situate nella Cappella della
Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
30)
Tavolo (valore di bilancio € 400,00) situato nella Sacrestia presso Casa Albergo per
Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
31)
Tabernacolo (valore di bilancio € 700,00) situato nella Sacrestia presso Casa Albergo
per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
32)
Confessionale (valore di bilancio € 500,00) situato nella Sacrestia presso Casa
Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
33)
Cornice a vassoio (valore di bilancio € 200,00) situata nella Sacrestia presso Casa
Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
34)
Sgabello in legno (valore di bilancio € 100,00) situato nella Sacrestia presso Casa
Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
35)
Quadro su tela “Vento Rosa” di Franco Romano Lazzari (valore di bilancio €
7.000,00) situato nell’atrio della Casa del Vento Rosa (Hospice Extraospedaliero)
presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO).
36)
Crocefisso ligneo del secolo XVIII di autore ignoto (valore di bilancio € 1.800,00)
situato nella sala raccoglimento della Casa del Vento Rosa (Hospice
Extraospedaliero) presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
37)
Opera “il divenire nel tempo” dell’artista Carlo Tintore (valore di bilancio €
2.000,00) situata nel giardino d’ingresso della Casa del Vento Rosa (Hospice
Extraospedaliero) presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026
Lendinara (RO).
5
Allegato E)
Allegato 4
Piano di valorizzazione degli immobili alla data del 31.12.2015
N°.
Descrizione
ubicazione
1
Fabbricato strumentale
2
Fabbricato strumentale
(in parte di interesse
storico)
Via del
Santuario,31
Lendinara (RO)
Via del
Santuario,31
Lendinara (RO)
3
Fabbricato strumentale
4
Terreno strumentale (in
Via del
parte di interesse
Santuario,31
storico)
Lendinara (RO)
Dati catastali
FG.14 MAPP.47
Sub.4 – Cat B/1
Rendita 3.156,06
FG.14 MAPP.47
Sub.6 Cat. B/1
Rendita 38.893,44
Consistenza
immobile
mq/mc/vani
mc.3395
sup.cat.995
Destinazione
attuale
Nucleo di Cure
Palliative Hospice
mc.41838
Sede Centro di
sup.cat.10553 servizi/Casa
Albergo
Anziani
Via del
FG.14 MAPP.47
Vani 3,5
Ambulatorio
Santuario,31
Sub.7 – Cat. A/10, cl.1 Sup.Cat.74
odontoiatrico
Lendinara (RO)
Rendita 695,93
FG.14 MAPP.47
Terreno su cui
insiste il
fabbricato
strumentale
mq. 11874
1
Nuova
destinazione
-
-
-
Valore di
bilancio
Criteri di
valutazione
costi di
costruzione e
oneri accessori
al lordo dei
contributi
€ 8.405.592,00
c/capitale,
detratto il
Fondo di
ammortamento
20% del valore
catastale
rivalutato
€ 1.247.950,16
secondo le
norme fiscali
Canoni di
locazione
-
-
-
Allegato E)
Piano di valorizzazione dei beni mobili di interesse storico ed artistico alla data del 31.12.2015
N°.
descrizione
ubicazione
Valore di bilancio
Criteri di valutazione
1
Tavolo centrale realizzato in abete
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
2.500,00
Costo di acquisto o valore di mercato
2
Tavolo scrittoio realizzato in abete
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
2.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
3
Armadio vetrina realizzata in noce
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
3.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
4
Cassettiera realizzata in noce/nocino
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
4.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
5
Cornice libro d’oro
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
1.300,00
Costo di acquisto o valore di mercato
6
Quadro ad olio benefattore Paolo Fasiol
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
600,00
Costo di acquisto o valore di mercato
7
Quadro ad olio benefattrice Maria Milani
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
600,00
Costo di acquisto o valore di mercato
8
Quadro ad olio altro benefattore
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
100,00
Costo di acquisto o valore di mercato
9
Tavolo scrivania Sala Presidenza
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
3.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
2
Allegato E)
10 Crocifisso ligneo
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
300,00
Costo di acquisto o valore di mercato
11 Trompe d’oeil ad effetto, mordente noce su legno Titolo
opera: “La Casa Albergo proiettata sul territorio quale Centro
di Servizi” dell’artista Andrea Crivellente
12 baule
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
7.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
150,00
Costo di acquisto o valore di mercato
13 Opera pittorica “Noli Me Tangere” realizzata da Francesco
ferrante (dal Beato Angelico)
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
15.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
14 Opera “Il Crocifisso Alato” dell’artista Giuseppe Mantoan
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
400,00
Costo di acquisto o valore di mercato
15 Tavolo Grande Ca’ del Sole
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
1.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
16 Crocifisso Ligneo “lo sguardo dell’Amore sull’Amato” di
Padre Luigi Russo
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
8.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
17 Opera “Madonna con bambino” dell’artista Laura Magro
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
1.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
18 Tavolo in noce Sala polivalente
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
2.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
19 Porta lampada lignea doppia noce
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
600,00
Costo di acquisto o valore di mercato
20 Porta lampada lignea doppia noce
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
600,00
Costo di acquisto o valore di mercato
21 Porta lampada lignea tripla noce
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
900,00
Costo di acquisto o valore di mercato
3
Allegato E)
22 Cornice quadro vuota
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
500,00
Costo di acquisto o valore di mercato
23 Quadro ad olio benefattore
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
150,00
Costo di acquisto o valore di mercato
24 “La deposizione dalla Croce”
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
35.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
25 Quadro ad olio su tela “Sudario” raffigurante il Cristo
deposto
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
15.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
26 Via Crucis nr.14 tavole
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
5.600,00
Costo di acquisto o valore di mercato
27 Crocifisso ligneo di epoca settecentesca
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
2.600,00
Costo di acquisto o valore di mercato
28 Panche in noce
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
1.500,00
Costo di acquisto o valore di mercato
29 Portacandele dorate nr.10
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
2.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
30 Tavolo Sacrestia
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
400,00
Costo di acquisto o valore di mercato
31 Tabernacolo Sacrestia
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
700,00
Costo di acquisto o valore di mercato
32 Confessionale Sacrestia
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
500,00
Costo di acquisto o valore di mercato
33 Cornice a vassoio Sacrestia
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
200,00
Costo di acquisto o valore di mercato
4
Allegato E)
34 Sgabello legno Sacrestia
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
100,00
Costo di acquisto o valore di mercato
35 Quadro su tela “Vento Rosa” dell’artista Franco Romano
Lazzari
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
7.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
36 Crocifisso ligneo del secolo XVIII di autore ignoto
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
1.800,00
Costo di acquisto o valore di mercato
37 Titolo opera: “il divenire nel tempo” dell’artista Carlo Tintore
Via del Santuario,31
Lendinara (RO)
2.000,00
Costo di acquisto o valore di mercato
5
Allegato F)
RELAZIONE DEL DIRETTORE
IN ORDINE A REALIZZAZIONE LINEE SVILUPPO CASA
ALBERGO RISPETTO DOCUMENTO
PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA
IL DOVERE DI RESISTERE,
IL DOVERE DI NON RINUNCIARE,
IL DOVERE DI DECISAMENTE PUNTARE, PUR CON GLI
ADATTAMENTI RICHIESTI, ALLA INNOVAZIONE.
Quando, in questi anni, di fronte alle incredibili e decisamente fuori luogo decisioni della
programmazione zonale, protesa all’allargamento indiscriminato e senza logica dei posti letto
autorizzabili ed accreditabili, la Casa, fra i tanti soggetti a rilevarlo, si dava carico di lamentare
gli esponenziali rischi cui sarebbe stato sottoposto il territorio, con tutte le discrepanze che ne
sarebbero derivate, non molti furono coloro che si diedero carico di ascoltare e provare a rimettere
in gioco il ragionamento.
Ed, in effetti, a distanza di qualche tempo, le conseguenze stanno, purtroppo, nella loro
portata, rappresentando tutte quelle criticità per le quali si erano manifestati dubbi, potenziali rischi,
possibili rovinose cadute.
La competitività in atto fra centri di servizio, infatti, induce verso i depauperamenti, alla
reciproca sconfitta, alla inappropriata risposta rispetto ai veri fabbisogni dei cittadini.
E, non ultimo, il vedere ed assistere al fatto che, proprio il cittadino, quale destinatario dei
servizi, viene a trovarsi in una fase di disorientamento, di non corretta informazione rispetto
alle scelte da effettuarsi, di inutili illusioni in relazione a promesse incapaci poi di essere
mantenute o di registrare risposte non adeguatamente afferenti in ordine alla tipologia di carico
assistenziale nel quale si viene a trovare.
La prima cosa che potrebbe saltare all’occhio, in presenza di questa non piacevole situazione
e pur di fronte alle non poche alzate di voci verso i decisori della programmazione zonale, potrebbe
essere quella di vedersi pressoché impotenti, e, quindi, rassegnarsi.
Ma, nel dare atto dello “scempio” avvenuto, per realtà quali la Casa e per chi ha il compito
della responsabilità gestionale e, come tale, di fornire input all’Organo di Governo della stessa, le
scelte da effettuarsi nell’ambito della programmazione, corre l’obbligo di assolutamente non
rinunciare, di resistere, di valutare quali possano essere gli adattamenti da mettere in atto
per comunque non venir meno alla mission aziendale.
Questo, in particolare, per, da una parte, continuare coerentemente ad assicurare servizi a
favore delle persone, nella logica del sistema qualità di cui la Casa si è dotata; dall’altra, per non
far venir meno l’impegno rivolto a mantenere, soprattutto in questo momento non proprio felice
dal punto di vista economico, il fattore occupazionale, che molte persone, al di là della tipologia di
contratto o modalità operativa, sta coinvolgendo.
La consapevolezza, allora, di dover mantenere ferma la barra e non dover assolutamente
demordere, con il chiaro intento di rendere sostenibile il sistema, porta comunque ed
inevitabilmente a pensare ad alcuni impegni prioritari, che possono essere così sintetizzati:
- il lavorare per meglio farsi conoscere e far conoscere la Casa, con la molteplicità dei suoi non
pochi servizi, al fine di sino in fondo rendere palese la sua appetibilità e, di più, credibilità;
1
Allegato F)
-
il decisamente puntare, attraverso la ricerca e lo studio - andando di riflesso a vedere, in
quella logica di benchmarking che alla Casa appartiene, altre realtà maggiormente in tale
ambito all’avanguardia - su servizi innovativi e di conseguente reale risposta a favore della
comunità territoriale.
Vi è, con ogni probabilità, la necessità di puntare alla completa valorizzazione della mission
aziendale, puntualmente rinvenibile nell’art 4 dello Statuto, che è poi la vocazione sin dalle origini.
Attraverso la quale puntare, con una visione a 360°, a proposte che possano rivolgersi
certamente alle persone nel bisogno, ma non necessariamente solo ad anziani o terminali, ma pure a
minori e disabili.
Ecco, allora, che la Casa, insistendo rispetto al percorso già nel tempo cantierato, ha ed avrà il
“vincolo” di proporsi come centro servizio in grado di protendersi, verso quei servizi di carattere
innovativo che, oltre a dare risposte a livello comunitario, sono in grado di attrarre ulteriori e
potenziali destinatari.
Un attrarre che, allo stesso tempo, si dà carico di assicurare il fattore occupazionale e sa
rivolgere l’attenzione a quelle fonti di finanziamento per contribuire alla fattibilità degli
interventi di adeguamento strutturale eventualmente richiesto.
E’ stato, quest’ultimo e d’altro canto, uno dei fattori che ha alla Casa consentito, ed è
l’esempio dei due nuovi nuclei RSA o dell’Hospice, di effettuare significative operazioni, sia per
l’adeguamento strutturale agli standard dalla norma previsti, sia per la realizzazione del nuovo
servizio di cure palliative.
Questo, senza trascurare altre fonti derivate o da fondazioni bancarie od attraverso il fund
raising stesso, che non poco hanno aiutato ai fini del fabbisogno rappresentato.
Se questi si pongono, nel loro divenire, quali fattori determinanti ai fini della realizzabilità di
oculate scelte, soprattutto in quanto finalizzati alla creazione di nuovi servizi, altrettanto è a dirsi in
relazione alla elaborazione del pensiero e del contenuto.
Molto ha al riguardo aiutato, anche in base ai suggerimenti intervenuti da parte regionale,
l’impostazione del lavoro attraverso la predisposizione di piani e progettualità a medio lungo
periodo.
L’idea, invero, nell’essersi rivelata vincente, ha pure permesso di avere quell’ampio respiro
che, anziché pensare alla sola quotidianità, assai restringente in termini di veduta, ha provato a
spiccare il volo per proiettarsi in quel “nuovo” che fosse poi capace di collocare la Casa in maniera
maggiormente rispondente.
Una strada, quella seguita, che, intelligentemente, non solo si crede debba essere
ulteriormente sviluppata, ma, nel contempo, in grado, attraverso lo sguardo a servizi di nuovo
respiro, di pensare futuro.
A volte, come peraltro accaduto con il progetto dell’hospice - il cui parto è stato un po’
distocico… 9 anni dall’idea iniziale sino alla sua concreta apertura ed avvio - si potrebbe essere
portati a pensare che il volare alto altro non faccia che portare a schianti o fallimentari conclusioni
come nel volo di Icaro.
Viceversa, l’avere e manifestare il coraggio per sapersi inoltrare oltre la siepe che in
genere si ha di fronte, aiuta e consente di vedere quell’orizzonte che, nella panoramica delle
opportunità e delle innovazioni, sa individuare quei servizi innovativi che, non di frequente,
pur evidenti nel loro essere risposta a bisogni manifestati, vengono rimossi od accantonati
ancor prima di provare a mettere in campo confronti e valutazioni, costi e benefici,
sostenibilità ed utilità.
Con il rischio, come spesso è accaduto, che il risveglio dal possibile sogno possa rivelarsi
assai traumatico.
In effetti, il richiamo a qualche caso concreto e che, per un dato problema, ha registrato
l’emanazione di una sentenza, spesso dura e pesante per la sua portata (potrebbe essere il caso di
minori abbandonati, che costringe i soggetti interlocutori ad adottare risposte tampone, spesso assai
costose, poco mirate, e, peggio, che portano le persone coinvolte e che meno portano il peso delle
2
Allegato F)
decisioni intervenute ma le subiscono, ad essere allontanate, anche in località molto lontane rispetto
al contesto territoriale di residenza) si vengono a manifestare non poche criticità in termini di
corretta risposta.
Il lavorare, quindi e pertanto, per pensare ed ipotizzare il “nuovo”, atto a consentire di dare
continuità alla presenza sul territorio della Casa, rappresenta una indubbia sfida.
Una sfida per rendere agibile la sua attività e nel contempo qualitativamente sostenibile il
sistema in essere.
La crisi economica in atto, d’altro canto, pur con alcuni spiragli di luce che sembrerebbero
intravedersi, non aiuta di certo nel fronteggiare adeguatamente il contesto.
Sia per le difficoltà delle famiglie, sia per la carenza di risorse in capo agli enti pubblici, sia
per i tempi nelle liquidazioni e pagamenti, che, come nel caso dell’Istituto, portano ad esposizioni
non di poco conto, con il ripetuto ricorso alla anticipazione di tesoreria e quanto afferisce..
Il dato, tuttavia, proprio nell’ottica delle sfide da accettare, ispirato alla doverosa “prudenza”
(vds garanzia pareggio obbligatorio per enti pubblici come la Casa), deve spingere ad affrontare
questi momenti quali input per una ulteriore crescita.
Pensare alla crescita in un contesto come quello ricordato, obbliga a perseguire un obiettivo
fondamentale: quello delle alleanze ed interlocuzioni con i vari soggetti presenti nel territorio,
a partire dai livelli istituzionali (vds. Comune, Conferenza dei Sindaci, Az. Ulss 18 etc.), sino ad
arrivare a quelli del volontariato e di carattere sociale.
Interfacciarsi per insieme condividere e crescere, per meglio utilizzare, al di fuori della
logica dei campanili, le risorse a disposizione, per pensare alla migliore espressione delle scelte
da effettuarsi.
Il tutto, ad ogni buon fine, con quel reciproco rispetto che, nel mettere in gioco i soggetti, li
sa far stare allo stesso tavolo con pari dignità.
Una pari dignità che, del rispetto delle regole, diviene attenta fautrice - garantendo i vari
ambiti di riscontro, in termini di competenze e professionalità - di un articolato sistema a rete.
Dove la rete si sviluppa attraverso i nodi e non è certo fagocitata o manipolata per
interessi di parte o di qualcuno in particolare.
Al punto che, di fronte alla libertà di scelta da parte del cittadino nell’accesso ai servizi, al
medesimo vengono obiettivamente messe innanzi le diverse offerte presenti sul territorio.
Per così consentirgli di attuare le decisioni più appropriate e meglio capaci di tutelare, nel
rispetto dei principi costituzionali, il suo benessere, la sua salute, la sua effettiva presa in carico.
Il manifestare una forte determinazione lungo questa strada, conduce, di converso, a
proseguire il percorso abbracciato, meglio rimarcandolo, del “miglioramento continuo”.
L’essere protesi su questo fronte richiede, per non incorrere in inutili stati di
autoreferenzialità, di esercitare quella credibile governance del sistema che sa indirizzare ed
orientare, scegliere e non rinviare, adattarsi ma non adagiarsi.
La governace, in primis in capo all’Organo di Governo, con la conseguente responsabilità
gestionale, in capo alla parte tecnica, nell’esprimere le performance richieste, porta in
contemporanea a fronteggiare i rischi che vengono a frapporsi.
Non bisogna infatti scordare che la prosecuzione dell’attività di una realtà come la Casa
deriva certo dalla capacità di creare valore per i suoi portatori di interesse, ma anche nel suo
saper contenere e fronteggiare incertezze e criticità.
Da valorizzare, a tal fine, una serie di strumenti che, nel monitorare, aiutano ad indirizzare, a
meglio comprendere, a meglio adottare le decisioni più pertinenti.
Sia attraverso il controllo di gestione, e, di più, la pregnanza del cruscotto aziendale messo
in funzione.
Cruscotto che, forse, abbisogna di una suo allargamento ed ulteriore taratura, quasi a mò di un
suo essere sottoposto a nuovo collaudo.
Sia con tutte quelle informazioni che possono essere ricavate da momenti come i report ed i
questionari, il clima aziendale, le performance derivanti dai momenti progettuali etc..
3
Allegato F)
L’insistere per tendere ad un migliore utilizzo degli strumenti di cui si dispone, significa
anche essere capaci di promuovere iniziative mirate di marketing sociale, oramai strategiche
nell’ambito del fattore informazione, che deve far così trasparire il valore aggiunto di quanto la
Casa è capace di mettere nel listino della sua offerta.
Ancor di più: rilevante l’uscire sul territorio per incontrare ed incontrarsi, onde in tal modo
incidere con quella comunicazione che, aggiornata nel suo esprimersi (vds. sito, facebook,
pieghevoli, newsletter) riesce a meglio “bucare” per far conoscere e contattare.
In tal modo, anche scelte ponderate di rendicontazione verso l’esterno, come nel caso del
bilancio sociale, devono divenire momenti di serio confronto sull’utilizzo delle risorse e sulla
trasparenza nel modo di agire.
Del resto, azioni di questo tipo, rivolte alla conoscenza della Casa sul territorio, sono capaci di
contribuire per l’accrescimento della sua appetibilità.
Traducendosi, di riflesso, in opportunità che vengono ad essere messe a disposizione della
comunità locale.
LA PROGETTUALITÀ DELLA CASA
VALORE AGGIUNTO PER LA COMUNITÀ
L’orientamento, di riflesso, nel valorizzare gli strumenti di cui si dispone, porta a dare
significato a momenti come quello del “monitoraggio del sistema Casa Albergo”.
Ancor più le partnership divengono fattore atto a dare sostegno alla progettualità,, soprattutto
se autenticamente proiettata nel campo delle innovazioni.
Un buon monitoraggio aiuta a saper leggere i dati, e porta ad adottare quelle iniziative che, in
presenza di scostamenti o rischi, mantengono in carreggiata il mezzo che si sta conducendo.
I questionari, ad esempio, per essere più proficuamente compresi necessitano di una loro
rivisitazione, sia per ricondurre a maggiore omogeneità, sia per permettere una lettura immediata,
pronta ad intervenire di fronte ad istanze, richieste e lamentele.
La fotografia dei report, poi, induce ad inquadrare i contesti, pensandoli non certamente nella
loro staticità, ma nel loro continuo divenire.
Se il monitoraggio si pone quindi quale presupposto per una buona guida, altrettanto
importante risulta essere la capacità di pensare, traducendola in progetti, sia per gli interventi
di breve che medio e lungo periodo.
Interessante, per quest’ultimo aspetto, l’aver iniziato a lavorare nell’ottica dei business plan e
dei correlati masterplan.
In tale direzione è al Consiglio di Amministrazione stata sottoposta, quale ipotesi di
percorribilità, una scaletta, che l’Organo di Governo ha inteso fare propria, inserendola, aggiornata
e rivisitata in alcuni passaggi, nella corrente relazione politico-programmatica.
La fattibilità di quanto pensato, invero assai impegnativo e per certi versi ambizioso, potrà
derivare non solo dalla approvazione nelle competenti sedi (vds. programmazione zonale in primis),
ma anche dalla sua sostenibilità sul versante economico e finanziario.
Per quest’ultimo punto, i competenti servizi si sono attivati per collocare, in una rispondente
cornice, il quadro delle fattibilità, a partire dal prossimo master plan.
Contemplando, nel contempo, il soddisfacimento degli impegni derivanti per il
completamento dei lavori finalizzati al rilascio del nuovo certificato di prevenzione incendi.
Uno dei fattori sui quali la Casa ha in genere insistito, vuoi in sede di adeguamento strutturale
che di realizzazione di nuovi servizi, ha riguardato di certo l’ottemperare a quanto dalla norma
richiesto, ma anche l’inoltrarsi in quello della promozione della qualità ambientale, che rende
meglio vivibili gli spazi, e per i residenti e per chi vi lavora, ma anche per coloro che la Casa
frequentano.
4
Allegato F)
Una scelta qualificante, sulla quale doverosamente insistere per far alla Casa assumere
quell’aspetto di tipo alberghiero/domestico, non sanitario, su cui spesso i decisori vengono meno,
trascurando il valore di soluzioni di questo tipo, assai determinanti per rendere vivibili e fruibili gli
ambienti di cui si dispone.
Rendere vivibili gli ambienti significa anche proseguire nella dotazione di tutti quegli
strumenti atti ad assicurare il benessere delle persone in generale, sia sul versante sicurezza
(vds adempimenti d.lvo 81 e quanto correlato) che su quello organizzativo e funzionale (vds.
sviluppo sistema informatico etc.).
Continuando ad investire, secondo questa ottica, nella linea del benessere, che riesce a così
dare valore alla stessa formazione.
Non solo di carattere obbligatorio (vds. prevenzione incendi od haccp), ma pure finalizzata
alla dotazione di supporti per lavorare con adeguatezza rispetto ai contesti (vds. problematiche
demenza, sessualità, organizzazione, alimentazione, decontenzione, accompagnamento alla morte,
etc.).
I progetti obiettivo, di tal fatta, consentono di far sortire modalità operative pronte ad incidere.
E’ il caso delle nuove linee guida adottate per le Unità Operative Interne, e, soprattutto, del
Codice Etico per la Casa divenuto principio guida dirimente.
Secondo questo modo di lavorare dovrebbe di riflesso emergere, nella sua visibilità, l’essere
ed il proporsi, da parte della Casa, come “comunità morale”.
Il lavoro per progetti e processi, di converso, oltre a far focalizzare gli obiettivi, porta a
manifestare la valorizzazione di ogni risorsa, a partire da quanto rappresentato dal capitale umano
che nella Casa opera.
E, questo, a prescindere dalla sua collocazione di tipo contrattuale, tanto che si renderà
doveroso il prospettare un sistema di valutazione che, a partire da quello già esistente per il
personale dipendente, sia in grado di comprendere e far comprendere l’apporto, ed in quali termini,
di ciascuno all’interno dell’organizzazione.
Il dare continuità al modello organizzativo in atto, richiede di essere altrettanto coraggiosi per
implementare, allargandone gli spazi di presenza, una nuova cultura.
La “cultura del servizio alla persona”, di cui la Casa vuole farsi carico e della quale deve
essere portatrice, che viene di riflesso a tradursi nel:
fare bene quello che si deve fare;
saper fare perché adeguatamente dotati di strumenti e di competenze;
l’essere capaci di assumersi le proprie responsabilità e di conseguenza saperle agire;
l’esercitare il proprio ruolo senza mai doversi tirare indietro di fronte ai rischi ed ai tentativi
di compromesso;
l’ascoltare per essere ascoltati;
il fare fatica, accettando sfide e rischi, in quanto si sta lavorando in una squadra e con una
squadra;
il comprendere le situazioni ed i contesti per non esserne sopraffatti o fagocitati;
il valutare obiettivamente i risultati per in tal modo apportare ogni utile e doveroso
miglioramento o cambiamento.
Il tutto: per le persone ed a favore delle persone, sia di quelle che nella Casa abitano che
di quelle che nella Casa operano o che la Casa frequentano.
IMPEGNI SPECIFICI RISPETTO AD ALCUNI PROGETTI
Sembra doveroso, nel proseguo, tornare a soffermarsi su qualcuno degli impegni di cui si è
fatto cenno, non per sottolinearne la maggiore importanza - tutti ed in maniera uguale lo sono quanto piuttosto per rilevarne lo spessore in termini di input per il percorso in itinere, dando atto
5
Allegato F)
che, di quanto trattasi, non poca risulta essere la documentazione allocata presso i vari servizi della
Casa.
Sembra qui doveroso il tornare ad insistere sulla implementazione del sistema informativo di
cui la Casa è dotata e che trova un suo espresso richiamo sia nell’ambito informatico che di
carattere comunicativo interno ed esterno.
In relazione a quello informatico, dopo avere ribadito l’importanza della espansione e d
ulteriore valorizzazione dei compiti affidati al “cruscotto aziendale”, basilare per il monitoraggio e
la tenuta del sistema, a partire da quello economicocontabile, e che passa attraverso voci come i
centri di costo ed i report periodici, sino a giungere alla verifica copertura posti letto (movimento
giornaliero) ed alla manutenzione, si rende obbligatorio l’insistere – nel rispetto degli
adempimenti dalla norma previsti (vds. dematerializzazione, protocollo, firma digitale, fattura
elettronica, cartella sociosanitaria, etc.) – nella espansione della rete, che, ad esempio, grazie al
sistema wiles introdotto (miglioramenti ed interventi di cui al global service), consente l’adozione
di tablet per la gestione e monitoraggio delle persone prese in carico direttamente sul posto.
Sino a giungere,non solo nel rispetto della norma ma anche per una migliore funzionalità
operativa, alla pressoché totale eliminazione del “cartaceo”, come ora presente.
La modalità “centri di costo”, di seguito, potrebbe essere sviluppata a livello di ciascun
soggiorno, per avere un quadro omogeneo e completo, nel monitoraggio, rispetto ai diversi
parametri stabiliti o dagli standard regionali o da altre fonti normative.
Una maggiore incisività passa poi attraverso il versante della “comunicazione interna ed
esterna”.
Mentre per quella interna si tratta, ad esempio e sempre nel campo informatico,, di utilizzare
al meglio sistemi tipo quello della posta elettronica o similare, per quella esterna – dato atto della
presenza di pieghevoli, giornalini e quanto correlato, facebok e sito – viene avvertita la necessità,
in relazione al sito, di una sua completa rivisitazione.
Ciò, pur riconoscendo che i contatti da parte dei cittadini, sia per facebook che per il sito web,
nei termini dei report periodici elaborati, sono da registrare come significativi.
La sua revisione diviene importante in quanto, pensando al risultato che ne può derivare,
anche questo va ad incidere sull’immagine della Casa verso l’esterno.
Infatti, un sito internet aggiornato, di facile lettura e navigazione, nonché esteticamente
gradevole, diviene un ottimo biglietto da visita.
Anche questo strumento, infatti, si può dar carico di garantire la facilità nel reperimento, da
parte dell’utente o qualunque stakeholder, le informazioni necessarie, relative ai servizi,
all’organizzazione, agli eventi, permettendo di interagire direttamente.
Con i vantaggi che ne possono derivare in ordine alla maggiore visibilità, e, soprattutto anche
in rapporto alla delicata situazione in termini di competitività, all’allargamento del raggio di azione.
Facendo emergere, in questo modo ed attraverso messaggi chiari ed immediati, la
professionalità ed affidabilità dalla Casa assicurati.
Altro passaggio delicato, il bisogno avvertito di una ulteriore interazione con la ditta
affidataria del “global service”.
Ribadita l’importanza strategica dell’affidamento intervenuto, con le migliorie apportate ed
ancora in corso, di fatto a costo zero per la Casa, significativo, nell’ambito degli aspetti correlati ed
atti a rafforzare la partneship in corso, il:
tarare ulteriormente i passaggi inerenti alla manutenzione, quasi a pervenire alla
cosiddetta manutenzione predittiva, evitando sempre più il solo fattore riparativo;
favorire percorsi per l’efficientamento energetico, individuando possibili nuove modalità
sia per gli impianti che attengono all’illuminazione (vds. completa sostituzione corpi
illuminanti con dispositivi a tecnologia led) che l’isolamento (vds. serramenti) e quant’altro
correlato od ipotizzato;
passare ad una efficiente reportistica, utilizzando proficuamente quanto impostato in
modalità telematica, per avere maggiori riscontri in tempo reale.
6
Allegato F)
Nel proseguo del ragionamento, forte la necessità di far meglio convergere gli impegni di
tipo progettuale, sia individuali che collettivi, assai validi nella loro portata e peso per
assicurare il benessere delle persone, con la scelta intervenuta del Marchio Qualità –
Benessere.
Il lavoro che prossimamente vedrà in tale ambito impegnata la Casa riguarderà soprattutto i
piani di miglioramento che, nell’inserirsi nella logica del “miglioramento continuo”, dovranno
essere capaci di favorire la disamina e lettura e della qualità percepita e della qualità effettiva.
Importanti, allora, sia i momenti dell’autovalutazione che i focus group, volti a
coinvolgere attivamente ed a divenire strumenti di sensibilizzazione ed attiva partecipazione,
pure e se fattibile degli stessi familiari dei residenti.
Altro spunto, in relazione alle sottolineature, quello sulla ristorazione, peraltro vissuta,
anche grazie al marchio qb, come uno degli importanti fattori/valori che la Casa ha saputo cogliere.
Vi è forse il bisogno, per coinvolgere e far comprendere il valore di questo momento, di
incrementare, sia per la verifica sul campo che per l’accrescimento delle relazioni con i residenti, la
presenza e la partecipazione delle persone “esterne”.
Non solo, quindi, la presenza del Consiglio di Amministrazione, della Direzione o del
Comitato dei Familiari, ma anche e di più, del volontariato, di altre figure professionali nella Casa
operanti, di soggetti esterni che con la casa solitamente si interfacciano.
Un richiamo, avendo fatto cenno alla presenza delle persone che nella Casa operano, a quelle
rientranti nell’ambito del volontariato.
Queste persone esprimono indubbiamente un valore significativo ed alle medesime occorre
esprimere un profondo grazie.
Ma, forse, è giunto il tempo, nell’allargare gli spazi di coloro che alla Casa offrono il
proprio apporto, di ripensare ad una presenza che sia maggiormente caratterizzata e capace
di esprimere una rispondenza più mirata.
Quanto sin qui evidenziato trova un suo concreto inserirsi, nel contesto attività della Casa,
all’interno dei diversi piani e documenti dalla Casa adottati.
E che puntualmente attengono, nella fattispecie, a:
- Piano delle Performance 2014/16 (con espresso rinvio a quanto in atti depositato, ma,
altrettanto, con una forte determinazione per portare a termine quanto indicato ed avviato,
meglio ritarandolo rispetto agli effettivi fabbisogni e nuove situazioni nel frattempo intervenute);
- Piano integrato delle attività Formative e progettuali dell’Istituto (con particolare dedizione ai
progetti già in corso, non trascurando quanto attinente alle tematiche sulla sicurezza e
prevenzione sul lavoro, dedicando particolare attenzione alle nuove tipologie di persone da
assistere, come quelle che si stanno prospettando nell’ambito del disagio psichiatrico);
- Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione e del Programma per la Trasparenza e
l’Integrità (con la verifica dei presupposti o meno degli aggiornamenti che dovessero al riguardo
essere richiesti);
- Piano Occupazionale con la verifica, nel caso in cui fosse ravvisato, per un suo eventuale
aggiornamento. Rispetto a ciò da prospettarsi, come da indicazioni ed indirizzi, l’allargamento di
forme di gestione diversa per alcuni ambiti. L’accenno al passaggio di cui dianzi diviene gioco
forza sempre più imprescindibile di fronte alla situazione di criticità in atto e per la quale già si è
fatto cenno in ordine all’eccesso di competitività, che impedisce di avere un equilibrato riscontro
nel rapporto costi/ricavi. E’ del tutto evidente che, al di là di quanto vorrà decidere la Regione
Veneto, da una parte, ed il Consiglio di Amministrazione, dall’altra, rispetto alla trasformazione
dell’Ipab (molto dipenderà da quanto sarà approvato in relazione al PDL 25/15), si imporranno
una serie di determinazioni, di non poco rilievo, soprattutto in relazione ad aspetti fiscali
(vds. Irap) o previdenziali (questione malattie/maternità). Precisando che, pur laddove fosse
effettuata la scelta per rimanere in ambito pubblico, alla Regione non potranno non spettare
decisioni fondamentali, e per la questione riduzione dell’Irap (non certo quella attuale, passata
dal 8,5% al 7,5) e per il sostegno a momenti quali le assenze per maternità (come ad esempio già
7
Allegato F)
-
-
-
-
fatto nel passato). L’allargamento, quindi, della presenza di momenti che vedono l’affidamento
di alcuni servizi, peraltro presso la Casa già in atto, alla cooperazione, diviene assolutamente
necessario non solo per l’equilibrio strettamente contabile, ma anche per salvaguardare, e lo si
vuole sottolineare, il fattore occupazionale nel suo insieme;
Privacy (pur ricordando che le PA, come Casa Albergo, non sono più tenute all’obbligo di
redazione ed aggiornamento del relativo documento, si impone la necessità di prestare la
massima attenzione nella attuazione della normativa);
Manuale Haccp (l’adempimento in parola, come generalmente e periodicamente effettuato, deve
con ogni probabilità essere implementato rispetto ad espressi momenti formativi ed operativi che
attengano al servizio in sede di somministrazione, nonché alla stessa scelta di come proporsi
nell’ambito della presentazioni di piatti e quanto correlato);
Documento Valutazione dei Rischi, con quanto afferente allo stress lavoro correlato (vds.
aggiornamento periodico e particolare attenzione a quanto afferente allo stress lavoro correlato,
con una particolare dedizione al sostegno da dedicare alle persone rispetto a situazioni particolari
che si dovessero presentare, soprattutto inerenti al disagio e quanto al medesimo afferente);
Sistema di valutazione del personale (con l’allargamento del sistema e secondo la migliore
rispondenza a tutte le persone che, a vario titolo, nella Casa operano, con una particolare
dedizione alla partnership da svilupparsi con i soggetti affidatari della gestione dei servizi, vuoi
in ambito cooperazione che della somministrazione lavoro);
Contratto collettivo decentrato integrativo (dando atto che la sua validità è giunta al termine con
il 2015, e che trova una sua prorogatio in attesa di diverse determinazioni dal livello nazionale).
Cui aggiungere l’attesa di direttive, dal livello nazionale, in ordine alle determinazioni da
adottarsi per il Contratto Nazionale di Lavoro Autonomie Locali, da tempo scaduto - come
peraltro tutti i contratti del pubblico impiego - e che, dopo la relativa sentenza della Corte
Costituzionale, dovrebbe rimettere in moto le condizioni per l’apertura della trattativa fra le
parti. Ad ogni buon fine, pur essendo ipotizzabile, rispetto alle cifre di cui parla il Governo, la
necessità della destinazione di un importo assai minimo, prima di prevederne una possibile
indicazione anche in sede di bilancio, sarà opportuno attendere gli sviluppi del confronto. La
Casa, una volta che fossero stati definiti criteri ed importi, si dovrà far carico di apportare
eventuale variazione alle rispettive voci del Bilancio, reperendo la cifra da destinarsi in tale
ambito.
Il richiamo a chi nella Casa opera porta altresì ad insistere sul valore dell’apporto da
ciascuno assicurato e che, proprio per questo ed in considerazione dell’importanza dei
destinatari dei servizi, deve essere, si crede e lo si ribadisce, ben manutenzionato e valorizzato
rispetto alle stesse specifiche competenze professionali.
LA COMPOSIZIONE DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE
Il bilancio di previsione rappresenta il quadro economico dei servizi che la Casa Albergo
intende erogare nel corso dell’esercizio; di seguito si riporta una rappresentazione grafica relativa
alla composizione delle risorse e dei costi previsti dal bilancio 2016:
8
Allegato F)
Ricavi bilancio economico preventivo 2016
0%
0%
2%
1%
2%
7%
retta alberghiera
1%
Rimb. Regionale
rimb. Hospice
assistenza riabilitativa
SAD
contributi c/esercizio
contributi c/capitale
52%
35%
erogazioni liberali ricevute
altri ricavi
Costi bilancio economico preventivo 2016
0%
0%
0%
3%
0%
7%
26%
51%
13%
9
acquisto beni
godimento beni di terzi
servizi diversi esternaliz.
servizi ass.li esternaliz.
costo personale
ammortamenti e svalutaz.
oneri diversi di gestione
interessi e altri on. finan.
imposte redditto esercizio
Allegato F)
I - VALORE DELLA PRODUZIONE
Ricavi delle vendite e prestazioni:
1. RETTE DI DEGENZA
La quota alberghiera relativa alle rette degli ospiti della Casa rappresenta il 52% di tutte le
entrate ed è inserita all’interno della voce “1) Ricavi delle vendite e prestazioni” .
Gli importi relativi alle rette rimangono i medesimi dell’anno 2015, ad eccezione di un
contenuto adeguamento per le stanze singole; la retta per i residenti a “soggiorno temporaneo” viene
proposta sulla base del carico/profilo assistenziale, precisando che tale costo, comunque, non sarà
superiore alla retta complessiva prevista per gli anziani non autonomi.
Retta alberghiera:
DESCRIZIONE
Non autonomi
NUMERO
POSTI
LETTO
RETTA
2015
INCR. SU
ANNO
PRECED.
RETTA
2016
IMPORTO
131
€ 51,10
-
€ 51,10
€ 2.436.652,40
Non autonomi NUCLEO
24
€ 51,10
-
€ 51,10
€ 446.409,60
Soggiorno Temporaneo
(retta minima)
38
€ 70,60
-
€ 70,60
€ 999.471,20
Autonomi
10
€ 51,10
-
€ 51,10
€ 186.004,00
Magg. stanza singola
14
€
UNA TANTUM nuovi
ingressi
110
6,00
€ 160,00
€ 1,00
-
€
7,00
€ 35.672,00
€ 160,00
€ 17.600,00
TOTALE
€ 4.121.809,20
La tabella sopra indicata riepiloga il conteggio relativo alla retta alberghiera per tipologia di
posti; tutti i conteggi sono stati eseguiti considerando 364 gg. di presenza annua; si precisa che, per
quanto riguarda l’importo stimato per le rette a carico dei residenti a Soggiorno Temporaneo, il
conteggio è effettuato tenendo conto di quelle effettivamente applicate secondo il trend consolidato
nell’anno 2015, considerando che l’importo minimo deve essere graduato in relazione all’effettivo
carico assistenziale della persona.
La Casa, come oramai da anni avviene, ha dovuto assistere impotente ad un blocco nel
rilascio delle impegnative, senza che per lo stesso vi sia stata comunicazione o confronto con
l’Azienda ULSS di riferimento.
Di fronte ad una situazione così difficile, Casa Albergo ha deciso di insistere, assicurando le
condizioni per il rispetto dei diversi standard richiesti (strutturali, organizzativi, gestionali, di
personale, etc.) sull’allargamento, per quanto fattibile, dei posti di soggiorno temporaneo a favore di
persone non autosufficienti.
Questo, nonostante le difficoltà sopra accennate, ha consentito alla Casa di mantenere
l’equilibrio nella copertura dei posti riducendo al minimo le giornate di vacanza.
10
Allegato F)
Rimborso Regionale di residenzialità (Retta sanitaria):
DESCRIZIONE
NUMERO
POSTI LETTO
QUOTA
REGIONALE
IMPORTO
Rimborso Regionale Ospiti
non auto
131
€ 49,00
€ 2.336.516,00
Rimborso Regionale Ospiti
NUCLEO
24
€ 56,00
€ 489.216,00
TOTALE
€ 2.825.732,00
Tale voce rappresenta il 35,00% del valore della produzione, inserita all’interno della voce “1)
Ricavi delle vendite e prestazioni”.
La quota relativa al rimborso regionale delle spese di rilievo sanitario per gli ospiti non
autosufficienti viene, nel presente sviluppo, mantenuta uguale a quanto previsto per gli ultimi anni.
Anche in questo caso i conteggi sono stati eseguiti considerando una media di 364 gg. Le
giornate di scopertura individuale considerate, per ogni fascia di utenza, relative ai ricoveri
ospedalieri, durante i quali la retta viene ridotta al 75% dell’importo pieno, sono state previste nel
numero di n.2, rispetto alle complessive 366 giornate, valutando il trend realizzato negli anni
precedenti.
Si precisa che, pur confermando le 1781 impegnative riconosciute alla Casa, a titolo
prudenziale sono state previste, nel presente elaborato, in considerazione del trend dell’ultimo anno,
un numero di quote di rilievo socio-sanitario pari a 155.
-
-
I motivi di tale impostazione sono riconducibili a quanto di seguito precisato:
relativamente al Fondo per la Non Autosufficienza, il futuro sembra presentare forti rischi,
infatti la Regione sarà costretta a mettere in atto dei tagli che, non si capisce se e come,
andranno a toccare il settore “sanità”;
blocco nel rilascio delle impegnative di residenzialità: l’Azienda ULSS 18, negli ultimi anni,
ha cristallizzato la messa a disposizione delle impegnative creando non pochi disagi per i
cittadini e per la Casa che, al fine di evitare squilibri contabili, si vede costretta ad un
monitoraggio quotidiano ed a sopperire attraverso l’ampliamento dei posti a soggiorno
temporaneo come sopra già anticipato.
2. HOSPICE
Il servizio relativo all’Hospice extraospedaliero “Casa Del Vento Rosa” rappresenta il
7,00% delle entrate della Struttura; anche questa voce si trova collocata all’interno del punto “1)
Ricavi delle vendite e prestazioni” .
1
Con il Decreto del Direttore Generale ULSS 18 di Rovigo n.249 del 12/05/2015, l’accordo contrattuale a suo tempo
stipulato il 16/03/2009 - reg. int. contr. 30/’09 e relativo al periodo 01/01/2009 - 31/12/2010, è stato prorogato sino alla
data del 31/03/2016, adeguando il numero delle persone non autosufficienti convenzionate a quello dell’accreditamento
conseguito (vds. DGRV nr.1796 del 06/10/2014 con il quale Casa Albergo per Anziani ha ottenuto l’accredit. istitutuz.
per nr.178 posti, di cui 154 di I° livello assistenziale e 24 di II° livello assistenziale).
11
Allegato F)
Hospice:
NUMERO
RIMBORSO 2014
POSTI LETTO
DESCRIZIONE
Rimb. sanitario su 366 gg.
7,52
IMPORTO
IN PARTICOLARE,
€ 578.000,00
TOTALE
€ 578.000,00
Tale impostazione, valutando il trend dell’anno 2015, prevede una media di nr.7,52
ospiti/anno.
Nel 2014 è stata stipulata, fra la Casa Albergo e l’Azienda Ulss 18, la nuova convenzione per
la gestione del servizio di assistenza a favore di malati in fase terminale con otto posti di Hospice
extraospedaliero.
In particolare, l’articolo 14 della convenzione “aspetti economici” prevede che, a fronte del
servizio erogato, l’Azienda Ulss 18 corrisponde € 210,00 omnicomprensive, per giornata di
effettiva presenza, salvo diverse indicazioni regionali.
Entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di afferenza, la Casa provvederà a
rimborsare all’Azienda Ulss 18 il costo del medico esperto in cure palliative; di conseguenza fra la
spesa “per servizi” sono stati inseriti ex novo € 42.500,00 (sulla base del trend dell’anno 2015).
3. ASSISTENZA RIABILITATIVA DA ULSS
Tale voce indicata sotto il conto: “Altri ricavi delle prestazioni di carattere assistenziale e
sanitario”, rappresenta il 1,00% del valore della produzione.
L’importo, pari ad € 128.500,00, è stato determinato sulla base delle proiezioni dei dati
rilevati nel 2015.
4. ASSISTENZA DOMICILIARE
Tale introito, pari ad € 103.374,98, rappresenta l’2% delle entrate della Casa. Al suo interno
sono considerati i servizi che vengono erogati, ai sensi della vigente convenzione con il Comune di
Lendinara, a favore dei cittadini e riguardano: servizi di assistenza domiciliare, bagno assistito,
servizio fornitura pasti, servizio di trasporto, servizio di lavanderia.
Anche in questo caso l’importo indicato a bilancio è stato elaborato sulla base dell’andamento
dei dati rilevati nel corso del 2015.
6. CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE
Tale voce rappresenta il 2,00% del valore della produzione; si riferisce alla quota di
competenza annua (€ 165.664,32) relativa ai contributi a fondo perduto relativi alle
immobilizzazioni materiali rilevati a conto economico con un criterio sistematico, gradatamente
sulla vita utile dei cespiti. Seguendo tale criterio, previsto dal principio contabile nr.16 OIC, sono
imputati al conto economico ammortamenti calcolati sul costo lordo dei cespiti e fra i ricavi, alla
voce in questione, la quota di contributo di competenza dell’esercizio.
12
Allegato F)
7. ALTRI RICAVI E PROVENTI
Tale voce rappresenta l’1,00% del valore della produzione e riguarda principalmente:
Proventi pasti familiari e dipendenti della Casa e del Nucleo Cure Palliative (€ 3.601,19);
Altri ricavi e proventi relativi, in parte, a delle proiezioni per introito INAIL a seguito
infortuni (€ 9.000,00);
Rimborso spese gestione bar pari ad € 8.926,00;
Rimborso ossigeno da ULSS pari ad € 29.305,00. Tale voce è stata indicata, per uguale
importo, anche nei costi al conto “ossigeno c/acquisti”;
Recupero oneri personale distaccato presso terzi (€ 35.000,00). Riguarda la figura che, a
seguito dell’esternalizzazione del servizio cucina, alla Ditta Camst, è stata distaccata presso
quest’ultima.
Rimborso da ULSS per uso locali per l’espletamento del Servizio di continuità assistenziale
del Punto Sanità di Lendinara (€ 2.400,00).
Rimborsi spese vari pari ad € 7.500,00 che riguarda il 5% degli importi introitati dallo studio
odontoiatrico come rimborso spese per uso locali.
II - COSTI DELLA PRODUZIONE
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
1. ACQUISTO DI BENI
Tale voce rappresenta il 3,00% dei costi della produzione della Casa.
Nella tabella sotto riportata vengono inserite le voci secondo il trend analizzato negli ultimi
mesi del 2015, vi è un incremento del costo relativo all’“acq. Prodotti monouso incontinenti” anche
a seguito della tipologia di ospiti che entrano in Struttura;
Vengono diminuite tutte le altre voci, considerando anche i nuovi affidamenti avvenuti per
prodotti quali i guanti, il materiale monouso per pulizia ed igiene, etc. .
Di seguito si riporta il prospetto riepilogativo ed in confronto, per voci omogenee, con il
bilancio di previsione 2015:
Bil. Prev. 2015
assestato
DESCRIZIONE
Bil. Prev. 2015
Acq. Materiale di pulizia ed igiene
ospiti
34.000,00
35.991,22
33.000,00
Acq. Beni sanitario assistenziali
14.373,08
13.753,19
12.000,00
102.500,00
108.945,92
104.000,00
Cancelleria
15.000,00
14.850,95
14.000,00
Acq. Materiale di manutenzione,
carburanti e lubrificanti e
indumenti di lavoro
27.500,00
19.381,65
23.000,00
Acq. Prodotti monouso
incontinenti
13
Bil. Prev. 2016
Allegato F)
Per servizi
Tale voce rappresenta il 39% dei costi della produzione della Struttura. In particolare, le
voci più rilevanti sono:
1. SERVIZIO DI RISTORAZIONE
Il 23,47% dei costi relativi alla voce “servizi” è riconducibile al servizio ristorazione della
Casa precisando che, la quota relativa ai lavori di ristrutturazione in ampliamento della cucina,
rientra, seguendo il principio contabile nr.16 OIC, all’interno dei costi capitalizzati relativi al
Fabbricato Strumentale.
La quota pari ad € 731.000,00, relativamente al 2016, viene ricondotta sulla base del trend
realizzato nel 2015.
2. GLOBAL SERVICE
Il 34,76% della spesa “Per Servizi” è relativa all’affidamento del “Global service” alla Ditta
PVB Solutions S.p.A. di Trento che comprende: la gestione dei servizi come la lavanderia (piana e
personale dei residenti), le pulizie, la manutenzione degli impianti termosanitari, elettrici, etc.
gestione energia/calore (gas e luce) smaltimento rifiuti speciali, la funzione di “Terzo responsabile
dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici”, disinfestazione/derattizzazione,
interventi di riqualificazione volti a garantire una miglior funzionalità della Casa in diversi ambiti, a
costo zero per la stessa, in quanto la remunerazione degli interventi sarà garantita all’appaltatore
con il risparmio gestionale a medio e lungo periodo.
Tutte le voci sotto riportate sono state calcolate, per l’anno 2016, considerando l’andamento
della spesa del 2015, con i relativi adeguamenti annui da applicare ai corrispettivi dei servizi2; in
particolare, rispetto alla voce “Gest. Patrim. Immobiliare e man.ne impianti” i costi, fatturati
mensilmente al 95%, risentono dell’andamento dei gradi giorni legati alla stagionalità, con
conseguente conguaglio positivo o negativo per la Casa. Lo storico degli ultimi anni mostra come il
trend vari di periodo in periodo; ad esempio il periodo 2013/2014 ha presentato una stagionalità
fuori dalla norma con una media gradi giorno molto più bassa rispetto agli anni precedenti che ha
comportato l’emissione di una nota di credito a favore dell’Ente (vds. tabelle sotto riportate).
Nonostante ciò, lo stanziamento relativo al 2016 risulta, pur se minimamente ricondotto,
prudenziale rispetto alla variabile della stagionalità.
Storico:
anno termico 2009/2010
anno termico 2010/2011
anno termico 2011/2012
anno termico 2012/2013
anno termico 2013/2014
anno termico 2014/2015
GG°
GG°
GG°
GG°
GG°
GG°
2
2549
2429
2401
2515
2217
2235
Infatti, a partire dall’anno 2013 sul mercato si è rilevata una diminuzione del prezzo medio di gas metano ed energia
elettrica per cui, a partire dal terzo anno di appalto (quindi da luglio 2015), è previsto un aggiornamento dei prezzi; solo
al termine del terzo anno d’appalto, l’autorità dell’energia renderà disponibili i dati relativi ai prezzi delle varie fonti
energetiche, con il conseguente aggiornamento dei coefficienti da applicare.
14
Allegato F)
Bil. Prev. 2015
Bil. Prev. 2015
assestato
Bil. Prev. 2016
Servizi di pulizia e sanificazione
299.217,16
298.732,63
298.500,00
Servizi di lavanderia
155.000,00
157.572,60
155.000,00
91.100,00
91.028,30
91.100,00
560.000,00
520.542,85
525.000,00
13.800,00
14.069,46
13.000,00
DESCRIZIONE
Lavaggio biancheria personale ospiti
Gest. Patr. Immobil. e man.ne impianti
Servizio smaltimento rifiuti speciali
3. SPESE PER TRASPORTO ANZIANI
Viene ricondotta, rispetto al 2015, anche la voce relativa al trasporto anziani della Struttura
che considera il trend di spesa manifestatosi nel 2015.
L‘importo previsto a bilancio è di € 18.000,00 pari allo 0,64% della spesa “Per Servizi”.
DESCRIZIONE
Spese per trasporto anziani
Bil. Prev. 2015
Bil. Prev. 2015
assestato
Bil. Prev. 2016
19.000,00
17.874,70
18.000,00
5. MANUTENZIONE FABBRICATI STRUMENTALI
Tale voce rappresenta l’0,32% della spesa “Per Servizi” e considera tutti i costi che non
producono ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di
un’immobilizzazione e quindi vanno considerati manutenzioni ordinarie e/o riparazioni addebitate
al conto economico (vds. principio contabile nr.16 - D.III) Ampliamento, ammodernamento o
miglioramento degli elementi strutturali di un’immobilizzazione).
III - LE RISORSE UMANE
Risorse Umane – Anno 2016
Per quanto attiene le voci di spesa inerenti alle Risorse Umane per l’anno 2016, le figure
individuate sono quelle riferite al personale previsto dalla dotazione organica e piano
occupazionale vigenti (vds. delibera del C.d.A. n.16 del 23/12/2014), alla situazione effettiva di
copertura dei posti in relazione alle cessazioni di personale intervenute nel corso dell’anno
2015, alla luce delle “Linee guida e direttive” approvate con la delibera del C.d.A. n.10 del
11/05/2015, nonché le ulteriori indicazioni da parte dell’Organo di Governo in ordine
all’impostazione della gara in corso per l’appalto dei diversi servizi socio assistenziali e sanitari
(di assistenza di base e infermieristico Sogg. Viola, servizi riabilitativi diversi, di animazione,
sociale, ecc.) della Casa;
Si precisa che le previsioni sono state determinate in relazione al trattamento tabellare del
CCNL 2006/09 II° Biennio (scaduto il 31/12/2009), applicando al valore delle retribuzioni,
15
Allegato F)
esclusivamente l’Indennità di Vacanza Contrattuale nelle misure previste dalle tabelle del
Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24/03/2010 (tale adeguamento è intervenuto con
decorrenza dal 01/07/2010); a differenza del passato, né nella relazione tecnica della Ragioneria
Generale dello Stato di accompagnamento al D.D.L. “Legge di stabilità 2016”, che da altre
notizie al momento reperibili, non è indicato alcun riferimento riguardo alle modalità di
quantificazione dei 300 milioni che il Governo intende destinare agli incrementi salariali per i
dipendenti della pubblica amministrazione, né su come saranno concretamente applicate
(sembrerebbe solo come incrementi di produttività), per cui, al momento, gli Uffici della Casa
non sono in possesso di elementi utili a determinare la loro incidenza a carico dell’Ente;
peraltro, se effettivamente nel corso dell’anno 2016 saranno stabilite la misura e la natura di tali
incrementi salariali, dovranno essere reperite le necessarie risorse con un’apposita variazione al
Bilancio;
La sintesi numerica delle figure previste in relazione alla programmazione dei costi delle risorse
umane, è di seguito in sintesi riportata (con il confronto con l’anno precedente):
Servizi
Pers. anno 2015 Pers. anno 2016 Differenza
Servizi Generali e Amministrativi
Uffici Amministrativi e Staff. di Direz.
7,83
7,83
Esecutori di Portineria
3,33
2,90
-0,43
Esec. di Cucina
1,00
1,00
Collab. Autisti Manutentori
2,00
2,00
Struttura residenziale Casa Albergo per Anziani
Esec. Addetti all’Assistenza
72,33
67,67
-4,66
Esec. Addetti all’Assist. (pers. di coop.)
2,10
12,10
10,00
Esec. Addetti all’Assist. (pers. somm.)
12,50
6,00
-6,50
Esec. Addetti Servizi Alberghieri
4,00
4,00
Responsabili di Soggiorno
4,50
4,50
Psicologi (pers. di coop.)
0,90
1,00
0,10
Infermieri
7,00
7,00
Infermieri (pers. di coop.)
2,50
5,40
2,90
Infermieri (pers. somm.)
4,00
1,50
-2,50
Coordinatore
1,00
-1,00
Assistente Sociale (RISQ)
1,00
-1,00
Assistente Sociale (pers. somm./coop.)
1,00
2,00
1,00
Educatori (pers. di coop.)
3,00
3,00
Progetto Servizio Civile Regionale
1,00
1,00
Fisioterapisti (pers. di coop.)
2,90
2,80
-0,10
Servizio Assistenza Domiciliare
Esec. Addetti all’Assistenza
1,50
1,50
Hospice Extraospedaliero
Coordinatore
0,50
0,50
Infermieri
3,50
3,50
Infermieri (pers. di coop.)
2,50
2,50
Esec. Addetti all’Assistenza
3,00
3,00
Psicologi (pers. di coop.)
Psicologi (libero profess.)
0,40
0,30
-0,10
Fisioterapisti (pers. di coop.)
0,30
0,20
-0,10
TOTALE
145,59
143,20
-2,39
Con riferimento ai dati sopra riportati, si evidenzia che la succitata previsione di figure, per la
quantificazione della spesa economica, tiene conto dell’incidenza delle sostituzioni nel caso in
16
Allegato F)
cui si tratti di personale alle dirette dipendenze dell’Ente, mentre nel caso in cui si tratti di
personale somministrato, di appalto, o libero professionale i costi sono calcolati con riferimento
alla effettiva presenza in servizio; per una sintesi più puntuale riguardo al personale
complessivamente operante presso la struttura, si rinvia al sottoriportato prospetto:
Personale occupato presso l’Ente
PERSONALE DIPENDENTE
Direzione e personale amministrativo
Personale Medico
Personale Infermieristico
Professionals
Personale addetto all'assistenza (OSS)
Pers. servizi generali e tecnici
Altro
Totale
ALTRO PERSONALE
Anno 2015
Anno 2016
Differenza
195
197
+2
Anno 2015
Anno 2016
Differenza
7
11
8
78
11
115
7
11
6
72
10
106
Anno 2015
Lavoratori in somministrazione:
26
- personale infermieristico
- professionals
- pers. addetto all'assistenza (OSS)
Anno 2016
21
6
1
19
Lavoratori in appalto (affidam. coop. sociale):
20
- personale infermieristico
- professionals
- pers. addetto all'assistenza (OSS)
Totale
INCARICHI PROFESSIONALI E
COLLABORATORI
Direzione e personale amministrativo
Personale Medico
Personale Infermieristico
Professionals
Personale addetto all'assistenza (OSS)
Pers. servizi generali e tecnici
Altro
Totale
Anno 2015
4
2
6
-5
34
11
7
10
74
Differenza
3
18
8
9
3
Servizi pulizie (PVB Cleaning)
Servizio cucina (CAMST)
Stagisti – Borsisti – Tirocinanti
Altri volontari (Serv. Civile e LSU)
-2
-6
-1
-9
-3
-1
-1
+14
11
11
12
11
7
12
85
Anno 2016
4
2
6
+3
+2
+9
+2
+11
Differenza
-
Le previsioni di bilancio dell’anno 2016 (in relazione a quelle del bilancio di previsione
dell’anno 2015) sono pertanto complessivamente ridotte dell’importo di 108.663,62 euro, come
nel dettaglio di seguito riportate:
Anno 2015
Anno 2016
Differenza
Retribuzioni personale dipendente
2.388.553,11
2.238.200,39
-150.352,72
Fondo produttività e indenn. accessorie
528.000,00
504.000,00
-24.000,00
17
Allegato F)
Lavoro Straordinario
Stima Variazione ferie
Personale somministrato
Mark up somministrazione (e IVA)
Servizi assistenziali esternalizzati
Contrib. ex INPDAP
IRAP - metodo retributivo
Contrib. INPS
Contrib. INAIL
Totale generale
15.000,00
18.000,00
529.687,18
26.088,48
543.405,89
782.138,37
237.606,37
2.882,25
32.540,24
5.103.901,89
12.000,00
18.000,00
308.085,52
14.957,40
922.705,48
734.820,66
209.014,94
2.882,25
30.571,62
4.995.238,27
-3.000,00
-221.601,66
-11.131,08
379.299,60
-47.317,71
-28.591,43
-1.968,62
-108.663,62
Posto che i costi del personale dipendente non sono comprimibili, in quanto legati a
specifiche disposizioni indicate nei Contratti di Lavoro (Nazionale e Decentrato), la riduzione
conseguita deriva, da un lato, dai costi relativi alla cessazione per collocamento in quiescenza di
alcuni dipendenti che, di fatto, non sono stati sostituiti, dall’altro, da una rimodulazione delle
modalità di gestione di alcuni servizi a carattere socio-assistenziale già ora affidati a soggetti
esterni, per i quali è stata condivisa la necessità di adottare nuove modalità, con il chiaro
impegno per il mantenimento e verifica degli standard qualitativi sinora raggiunti, della
salvaguardia dei livelli occupazionali e della tipologia di rapporti di lavoro senza con questo far
venir meno l’obiettivo prioritario della qualità dei servizi nella logica del miglioramento
continuo.
In particolare, con riferimento ai succitati dati economici di previsione, si evidenzia che:
a) i costi relativi alla copertura dei posti vacanti per la quale è comunque necessaria la presenza
del relativo personale in relazione agli standard di servizio regionali, è prevista solo in parte
con il ricorso a contratti di somministrazione mentre, per la rimanente parte, è garantita
attraverso una revisione delle modalità di affidamento di taluni servizi (assistenziale del
Sogg. Viola, infermieristico, sociale ecc.) attraverso le modalità già stabilite a suo tempo dal
C.d.A. (vds. delib. n.10 del 11/05/2015), integrate con l’approvazione del presente bilancio;
b) la previsione del “Fondo produttività e indenn. accessorie” è ridotta di 24.000,00 euro
rispetto al bilancio 2015, per effetto della contrazione della presenza di personale dipendente
e della revisione delle modalità del Coordinamento dei Servizi, con corrispondente riduzione
delle relative indennità; per le medesime motivazioni lo stanziamento del lavoro
straordinario è stato ridotto di 3.000,00 euro;
c) la spesa per le sostituzioni di malattie e maternità è stata prevista in termini minimali rispetto
al trend consolidato negli anni precedenti e solo per le figure per le quali occorre assicurare i
succitati standard regionali; la stessa è garantita con un’aliquota del personale somministrato
che peraltro è stata già ridotta per effetto dell’intervenuta riduzione del numero di dipenenti
con rapporto di lavoro alle dirette dipendenze dell’Ente; la previsione, pertanto, è da
ritenersi suscettibile di variazioni sulla base dell’andamento effettivo delle assenze nel corso
dell’anno;
d) è stata confermata anche per l’anno 2016 la previsione del costo del progetto del Servizio
Civile Regionale, approvato con modalità di autofinanziamento;
e) gli oneri riflessi sono calcolati applicando le previste aliquote contributive CPDEL,
INADEL, FPC ed INAIL a carico dell’Ente alle rispettive basi imponibili, oltre a quelle
fiscali IRAP; una precisazione deve essere fatta per la previsione dei contributi previdenziali
che, oltre a tener conto delle quote figurative, sono calcolati su tutte le componenti
retributive, mentre per l’anno precedente non erano considerati quelli sul cosiddetto salario
accessorio; riguardo all’IRAP è stata prevista nell’importo del 7,5%, in relazione alle
18
Allegato F)
disposizioni regionali in materia di contabilità delle IPAB (DGRV 780/’13), che
prevedevano la possibilità di fruire delle agevolazioni conseguibili con l’equiparazione di
queste ultime alle ASP, anche in assenza di un formale riordino; tale previsione, peraltro, è
attualmente oggetto di un contraddittorio con la Direzione Centrale Normativa della
Agenzia delle Entrate che, diversamente, per altri enti che hanno presentato apposita istanza
di interpello, ha negato tale possibilità. A tal fine, si evidenzia la criticità relativa al possibile
contenzioso che potrebbe derivare in merito all’aliquota IRAP da applicare per il quale, già
nell’anno 2015, dall’Amministrazione era stato assunto l’impegno per definire la questione
nelle competenti sedi regionali.
Si segnala che gli accantonamenti a fondi rischi, quale quello destinato ad accogliere quello per
il potenziale contenzioso che potrebbe innescarsi con l’Agenzia delle Entrate, sono una delle
applicazioni più significative del principio della prudenza, in quanto andava ad imputare a bilancio
componenti negativi che si presume potessero manifestarsi in futuro; gli stessi, d’altra parte,
rappresentano anche un'applicazione del principio della competenza economica e di veridicità del
bilancio medesimo, in quanto la quota da imputare era determinato in via minimale, in base a
valutazioni che determinavano l'incidenza effettiva del rischio sul reddito dell'esercizio, per il fatto
che esso si riferisce a operazioni in corso al momento della chiusura, ma sostanzialmente fondata.
Formazione del personale
La voce è mantenuta nell’importo di € 20.000,00 dell’anno precedente, la stessa è di fatto
dimezzata rispetto allo stanziamento degli anni precedenti (previsti nell’importo di € 38.000,00 nel
2010); la stessa è assolutamente minimale e non comprimibile per far fronte agli adempimenti
obbligatori previsti dalla normativa in materia su sicurezza e prevenzione di cui al D.Lgs. 81/08 ed
ai relativi accordi della Conferenza Stato Regioni pubblicati nella G.U. del 11/01/2012, per il
mantenimento dei requisiti necessari all’ottenimento del CPI della struttura (formazione dei VV.F.
con prova pratica di evacuazione e gestione emergenze), per la formazione del personale addetto al
primo soccorso (requisito necessario ai fini del mantenimento dell’autorizzazione all’esercizio ed
accreditamento), per la formazione sulle tematiche della ristorazione e dell’igiene e sicurezza
alimentare (HACCP).
Le rimanenti attività formative, imprescindibili per un efficace adattamento dell'organizzazione
ed il mantenimento del sistema di qualità aziendale, sono assolutamente minimali e svolte
principalmente con risorse interne primarie, attraverso modalità informali assicurando lo
svolgimento di attività di formazione e di sviluppo delle competenze, attraverso una rivisitazione
dei processi, assicurando lo sviluppo di opportunità di informazione, valutazione e accumulazione
delle competenze nel corso del lavoro quotidiano.
IV - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
1. AMMORTAMENTI
Tale voce rappresenta il 7,00% dei costi della produzione dell’Ente.
Con riferimento agli ammortamenti sono calcolati sulla base delle aliquote di ammortamento
previste dal D.M. del 31/12/1988 – Gruppo XXII- Attività non precedentemente specificate – 2.
Altre attività, precisando che:
-
per i beni mobili strumentali, si sono considerati gli acquisti presunti che verranno effettuati il
prossimo anno. Tale voce risente anche delle quote di ammortamento relative a tutti gli acquisti
effettuati negli esercizi precedenti. L’ammortamento che viene considerato è quello fiscale, il
19
Allegato F)
quale prevede che nel primo esercizio di entrata in funzione del bene, i coefficienti di
ammortamento siano ridotti della metà. Si precisa che i beni mobili strumentali sono stati
valutati in base al costo di acquisto eventualmente maggiorato dei costi accessori così come
indicato dal principio contabile nr.16 OIC nonché dal codice civile art. 2426. Si evidenzia come
tra i ricavi siano stati contabilizzati, per un importo pari al 15% dei beni acquistati (€ 4.826,36),
i contributi a fondo perduto che hanno consentito di acquistare, nel corso del 2010 (per un
importo complessivo di € 32.175,71 vds. fatture di acquisto Ditta Missaglia), l’arredo relativo al
Giardino delle Stagioni. Questo poiché i contributi a fondo perduto commisurati al costo delle
immobilizzazioni materiali sono rilevati a conto economico con un criterio sistematico
gradatamente sulla vita utile dei cespiti. L’importo complessivo relativo all’ammortamento dei
beni mobili strumentali inserito all’interno dei costi di produzione è di € 139.394,57.
-
Per le immobilizzazioni immateriali (vds. software) si sono usati i criteri sopra indicati quindi
costo di acquisto maggiorato di eventuali costi accessori. La percentuale di ammortamento usata
per i software è del 33%. L’importo relativo all’ammortamento inserito in bilancio di previsione
è pari ad € 3.592,48.
-
per il fabbricato strumentale, si sono considerati i lavori eseguiti nel corso del 2015 e quelli
previsti per il 2016, fra cui tutto quanto necessario per acquisire il rinnovo del certificato di
prevenzione incendi; in particolare, si prevedono una serie di lavori e modifiche strutturali
effettuate in modo da adeguare la Casa ed aumentarne lo stato di sicurezza e vita utile.
Si rappresenta, al fine di indicare l’effettiva composizione del patrimonio, nonché rispettare i
requisiti di chiarezza del bilancio, che tra i proventi, alla voce “contributi c/capitale”, sono stati
contabilizzati, per un importo pari al 3%, i contributi (Totale € 5.361.265,46) la cui quota, di
competenza dell’esercizio, risulta pari ad € 160.837,96. Di conseguenza, sono imputati al conto
economico ammortamenti calcolati sul costo lordo dei cespiti. L’importo complessivo relativo
all’ammortamento del bene immobile strumentale è di € 414.678,39. Secondo quanto precisato
nell’allegato B (VADEMECUM) DGR nr.780 del 21/05/2013, i terreni, compresi quelli su cui
insistono i fabbricati, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono soggetti ad
ammortamento.
Oneri diversi di gestione
Tale voce rappresenta l’0,41% dei costi della produzione; al suo interno contempla:
€ 500,00 tasse di circolazione automezzi;
€ 28.500,00 tassa sui rifiuti (valutato costi 2015);
€ 1.500,00 contributi ad associazioni di categoria (URIPA);
€ 2.600,00 abbonamenti riviste, giornali.
Interessi e altri oneri finanziari
Tale voce rappresenta l’0,30% dei costi della produzione; al suo interno sono previste:
€ 10.000,00 interessi passivi sull’utilizzo dell’anticipazione di Tesoreria;
€ 13.200,00 interessi passivi sui mutui accesi dall’Istituto;
€ 600,00 relativi alle quote interessi degli automezzi acquistati a rate.
20
Allegato F)
V - GLI INTERVENTI E GLI INVESTIMENTI
L’ipotesi in menzione tiene conto, nella sua declinazione, della impostazione prospettata
dall’Organo di Governo della Casa e meglio delineata, nei passaggi di carattere programmatorio,
nel rispettivo documento di programmazione triennale.
n
1
2
3
4
DESCRIZIONE
DELL’INTERVENTO
Anno
2016
Attrezzatura di cui al D.Lvo 65.000,00
81/08 e vario
Realizzazione di nuovi spazi 380.000,00
collettivi (sala da pranzo ed altri
interventi per rilascio certificato
di prevenzione incedi su
strutture metalliche, controsoffiti, ed opere accessorie)
Ampliamento/sopraelevazione
fabbricato
Hospice
Extra
Ospedaliero per realizzazione
nuovo
nucleo
e
servizi
integrativi (vds. ospedale di
comunità, etc.)
Realizzazione con recupero
fabbricato esistente di spazi per
progetto comunità alloggio per
la disabilità e similare)
STIMA DEI COSTI DEL PROGRAMMA
Tipologia
Anno
Tipologia
Anno
risorse
2017
risorse
2018
Fondi di
50.000,00
Fondi di
45.000,00
bilancio
bilancio
Fondi di
50.000,00
Fondi di
bilancio
bilancio
1.900.000,00
(quadro
economico
compreso
spese
tecniche)
500.000,00
(quadro
economico
compreso
spese
tecniche)
100.000,00
(quadro
economico
compreso
spese
tecniche)
5 Adeguamento porzione fabbricato esistente per recupero spazi
per attività diverse (comunità
alloggio innovativo per la
disabilità, social-housing di
comunità
situazione
di
emergenza, disagio giovanile,
servizio a favore di religiosi non
autosuff., il dopo di noi per
persone con disabilità, etc.)
5 Parcheggio pubblica utilità con
tettoie fotovoltaiche integrate
Tipologia
risorse
Fondi di
bilancio
Mutuo
finalizzato
Mutuo
finalizzato
Mutuo
finalizzato
50.000,00
Fondi di
(spese
bilancio di
esproprio)
cui 50% a
450.000,00 carico Ente e
(opere di
50%
urbanizzazio contributo
ne)
privato
IL VALORE DELLE RELAZIONI ED ALLEANZE
L’impegno dalla Casa profuso e da profondersi per promuovere, gestire, valorizzare le
diverse reti nelle quali è collocata, diviene, invero, un fattore essenziale per l’assolvimento
della sua stessa missione, che può di fatto spaziare a 360° rispetto agli ambiti nei quali può
essere chiamata ad intervenire con il suo apporto e capacità di proposta.
La Casa, in effetti, proprio per il suo porsi e proporsi come “nodo”, è giunta, si crede, al
crocevia rispetto alla molteplicità di reti nel territorio presenti.
21
Allegato F)
Da quelle naturali, che attengono ai residenti e destinatari dei servizi dalla medesima erogati,
a quelle istituzionali (vds. Regione, Comune, Comuni, Conferenza dei Sindaci, Direzione Az. Ulss
18, altri Centri di Servizio), sino a giungere a quelle dell’associazionismo e del volontariato.
Reti, primarie e secondarie, formali ed informali, che caratterizzano il volto della comunità
locale e territoriale.
Forte deve quindi essere avvertito il bisogno, alla luce delle considerazioni effettuate e
finalizzate allo stesso marketing aziendale nella ricerca di “aderenti” ai servizi dalla Casa erogati e
proposti e quasi fosse un obbligo a tutti gli effetti, di lavorare sulle reti e con le reti.
Tanto da divenire, per certi versi, un fattore distintivo della Casa ed un obiettivo da
perseguire con tenacia poiché il capitale sociale può rigenerarsi solo “utilizzando” cioè
investendo sui “network”.
In questa prospettiva, di promozione dei legami secondo i caratteri di trasparenza e
reciprocità, vanno nel proseguo ad incontrare oggettivo riscontro gli impegni e progetti che la Casa
intende assumere e portare nel tempo avanti.
Interloquire, allora, con i diversi soggetti, a partire dai cittadini, aiuta non poco nel rendere
evidente quanto dalla Casa proposto, e, soprattutto, aiuta a creare quei legami più stretti che
possono consentire di traguardare non pochi obiettivi e risultati.
Anche questa modalità diviene passaggio, per certi versi obbligato, per la realizzazione di
un condiviso e più forte “welfare” a livello territoriale, integrato con i vari soggetti e le diverse
funzioni.
La Casa, quindi e pertanto, a partire dal livello della responsabilità gestionale, deve sentirsi e
peraltro si sente impegnata nell’assicurare quella viva presenza che, favorendo la partecipazione
attiva ai diversi e vari livelli, è ad auspicare di poter nel contempo incontrare quell’ascolto , pronto
a produrre, per ciascuno dei soggetti coinvolti, autentico benessere sociale.
Un benessere che, nel dare soddisfazione, in primis ai destinatari, fa mantenere alto il livello
dei servizi, e contribuisce nel favorire e stimolare ogni azione rivolta non solo al miglioramento
continuo, ma pure alla valorizzazione di quelle iniziative nelle condizioni di incidere, nel contesto
territoriale, sia in termini di innovazione che di cambiamento.
22
Allegato G)
Allegato A5 DGR 780 del 21/05/2013 - Bilancio economico annuale di
previsione analitico e per centri di costo/responsabilità
A
Bilancio di previsione
2015
Bilancio Prev. 2015
assestato
Bilancio di
previsione
esercizio 2016
Capa
Hospice
Sad
VALORE DELLA PRODUZIONE
1
2
3
4
5
5
B
Bilancio di esercizio
2014
Valore della produzione attività caratteristica
8.084.095,21
8.136.339,02
8.009.465,25
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Ricavi per rette ospiti
Quote regionali di residenzialità
Ricavi per rimborso Hospice
Ricavi per rimborso ADO
Ricavi per centro diurno
Ricavi per assistenza riabilitativa per esterni
Ricavi per prestazioni di assistenza domiciliare
Altri ricavi delle prestazioni di carattere assistenziale e sanitario
Rettifiche di ricavi per prestazioni
Sconti e abbuoni
Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni
Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni
Contributi in conto esercizio
Contributi c/esercizio
Contributi in conto capitale
Contributi c/capitale
Contributi c/impianti (quota annua)
Contributi da enti pubblici
Contributi da privati
Altri ricavi e proventi
Ricavi mensa interni
Proventi pasti familiari
Proventi fabbricati strumentali
Altri ricavi e proventi
Rimborso spese gestione bar
Rimborso ossigeno da ULSS
Recuperi per sinistri e risarcimenti assicurativi
Recupero oneri personale distaccato presso terzi
Rimborso ULSS per convenzioni varie
Rimborsi spese vari
Omaggi da fornitori
Erogazioni liberali ricevute
Altre liberalità
Altri proventi straordinari
Plusvalenze ordinarie da alienazione beni
Sopravvenienze attive ordinarie
Valore della produzione non caratteristica
7.799.122,80
3.929.975,83
3.071.654,25
496.550,00
71.960,00
7.845.424,77
4.064.277,17
2.985.435,60
555.712,00
7.721.441,78
4.055.065,04
2.857.460,50
578.110,00
8.037.412,70
7.757.416,18
4.121.809,20
2.825.732,00
578.000,00
98.355,01
131.125,50
116.000,00
124.000,00
102.709,26
128.096,98
103.374,98
128.500,00
Ricavi e proventi beni non strumentali
Affitti fondi rustici
Affitti fabbricati non strumentali
TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE
-
497,79
-
-
-
-
7.308.437,31
622.259,91
106.715,48
7.076.041,20
4.121.809,20
2.825.732,00
578.000,00
103.374,98
578.000,00
103.374,98
128.500,00
-
-
-
-
-
-
-
8.600,00
8.600,00
165.664,33
8.600,00
8.600,00
165.664,33
8.600,00
8.600,00
165.664,33
6.600,00
6.600,00
165.664,33
6.600,00
6.600,00
165.664,33
165.664,33
165.664,33
165.664,33
165.664,33
165.664,33
110.708,08
116.649,92
113.759,14
107.732,19
60.131,78
44.259,91
2.520,16
2.500,00
2.500,00
3.601,19
2.808,93
792,26
2.090,72
8.925,96
16.985,79
6.018,92
8.926,00
29.305,00
8.500,00
8.926,00
29.519,14
9.000,00
8.926,00
29.305,00
8.658,90
8.587,70
341,10
338,30
29.305,00
32.982,45
1.852,60
6.834,26
35.000,00
2.400,00
7.500,00
35.139,05
2.400,00
6.500,00
35.000,00
2.400,00
7.500,00
31.027,50
2.400,00
6.648,75
1.221,50
2.751,00
261,75
589,50
17.973,20
2.000,00
3.836,02
25.000,00
9.769,75
12.000,00
14.706,92
-
-
10.505,20
-
-
3.340,50
12.000,00
-
-
-
-
-
-
8.084.095,21
8.136.339,02
8.009.465,25
8.037.412,70
7.308.437,31
622.259,91
106.715,48
8.043.100,29
8.151.228,90
8.022.552,91
8.005.112,70
7.291.108,41
601.606,86
112.397,49
COSTI DELLA PRODUZIONE
Costi della produzione attività caratteristica
Allegato G)
6
7
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
Alimentari c/acquisti
Materiali di consumo c/acquisti
Materiale di pulizia c/acquisti
materiale igiene personale c/acquisti
Cancelleria
Materiale sanitario c/acquisti
Acquisto materiale monouso incontinenti
Acquisto guanti monouso
Ossigeno c/acquisti
Materiali di manutenzione c/acquisti
Indumenti da lavoro
Carburanti e lubrificanti
Spese accessorie su acquisti
Trasporti su acquisti
(Rettifiche sui costi, resi, sconti, abbuoni, premi)
Per servizi
Per servizi
Servizi assistenziali
Servizi di pulizia e sanificazione
Servizi mensa esterna
Servizio ristorazione
Servizio di derattizzazione e disinfestazione
Servizi di lavanderia
Lavaggio biancheria personale degli ospiti
Noleggio materassi antidecubito
Servizi sanitari
Spese per attività ricreativa
Spese per soggiorni climatici
Servizi religiosi
Servizi funerari
Altri servizi appaltati
Gestione patr. Immobil. E man.ne impianti
Parucchiere uomo-donna
Spese per trasporti anziani
Spese trasporto pasti a domicilio
Servizi di vigilanza
Servizi amministrativi
Spese medico competente
Spese medico Hospice
Servizio di podologia
Spese per consulenze fiscali e amministrative
Spese per consulenze 81/08
Spese legali e notarili
Consulenze tecniche
oneri per l'accreditamento
Spese per analisi, prove e laboratorio
Servizio smaltimento rifiuti speciali
Spese per pubblicazioni gare e appalti
Spese viaggi e trasferte
Spese di rappresentanza
Spese per fornitura energia elettrica
Spese telefoniche
Gas e riscaldamento
227.772,06
222.678,08
222.442,07
215.305,00
168.449,60
43.474,10
3.381,30
30.228,72
5.691,30
16.949,95
1.411,71
110.013,37
13.078,40
16.985,79
25.501,38
1.693,74
6.217,70
29.000,00
5.000,00
15.000,00
3.373,08
102.500,00
11.000,00
29.305,00
20.000,00
2.000,00
5.500,00
30.684,73
5.306,49
14.850,95
2.308,47
108.945,92
11.444,72
29.519,14
14.133,04
689,00
4.559,61
28.000,00
5.000,00
14.000,00
2.000,00
104.000,00
10.000,00
29.305,00
18.000,00
750,00
4.250,00
23.371,60
4.432,00
13.007,40
1.858,20
96.626,40
8.864,00
2.200,80
393,50
15.858,00
664,80
3.767,20
2.427,60
174,50
992,60
141,80
7.373,60
349,00
29.305,00
2.142,00
85,20
482,80
2.720.623,61
2.789.925,53
2.857.358,53
3.114.466,88
2.751.489,69
308.138,68
54.838,51
523.952,36
298.730,06
543.405,89
299.217,16
636.365,37
298.732,63
922.705,48
298.500,00
810.675,88
262.978,50
112.029,60
35.521,50
731.463,64
740.000,00
731.990,93
731.000,00
648.981,80
29.780,90
155.247,99
91.532,83
22.136,43
155.000,00
91.100,00
23.000,00
157.572,60
91.028,30
19.482,09
155.000,00
91.100,00
19.000,00
149.916,00
91.100,00
17.761,20
5.084,00
13.588,39
13.300,00
13.453,16
12.000,00
12.000,00
523.518,08
36.044,40
16.974,86
560.000,00
36.500,00
19.000,00
520.542,85
36.452,00
17.874,70
525.000,00
36.500,00
18.000,00
462.525,00
36.500,00
18.000,00
62.475,00
3.131,26
3.400,00
3.477,28
3.400,00
2.995,40
404,60
6.280,98
24.197,67
6.500,00
5.500,00
2.494,20
7.000,00
5.400,00
2.410,00
10.720,00
35.280,00
6.500,00
5.500,00
2.500,00
5.000,00
5.400,00
9.700,00
45.000,00
6.500,00
5.501,56
2.607,74
12.714,61
8.000,00
1.270,00
10.720,00
42.500,00
6.500,00
5.500,00
2.500,00
15.000,00
5.400,00
-
9.751,98
854,38
42.500,00
113,63
83,25
302,25
12.386,68
13.800,00
14.069,46
2.025,73
1.500,00
8.487,57
11.000,00
787,00
52.237,30
1.238,80
6.500,00
5.500,00
2.114,50
15.000,00
5.194,80
205,20
13.000,00
10.699,00
2.301,00
2.283,72
1.500,00
1.500,00
7.426,72
8.250,00
7.313,63
287,93
648,45
Allegato G)
8
9
Fornitura acqua
Spese postali e di affrancatura
Spese servizi bancari tesoreria
Manutenzione fabbricati strumentali
Manutenzione impianti telefonici
Altre manutenzioni
Manutenzione mobili
Manutenzione automezzi
Manutenzione macchine d'ufficio
Canoni di manutenzione periodica
Canoni di manutenzione periodica software
Compenso componenti nucleo valutazione
Compensi per collaborazioni coordinate e continuative
Compensi ai revisori dei conti
Compensi per lavori occasionali
Contributi INPS gestione separata
Rimborsi a piè di lista del personale
Indennità agli amministratori
Indennità per commissioni concorso
Ricerca, addestramento e formazione del personale
Provvigioni lavoro interinale
Assicurazione fabbricati strumentali
Assistenza RCA
Altre assicurazioni
Pedaggi autostradali
Altre spese per servizi vari
Per godimento di beni di terzi
Affitti e locazioni
Canoni leasing
Licenza d'uso software d'esercizio
Canoni a noleggio
Costi per il personale
a Salari e stipendi personale
Stipendi personale dipendente
Costo personale lavoro interinale
Fondo produttività
b Oneri sociali personale
Contributi INPDAP
Contributi INAIL personale dipendente
Contributi INPS
c Trattamento di fine rapporto
Quota accantonamento TFR dipendenti
d IRAP metodo retributivo
IRAP metodo retributivo
e Altri costi personale
Altri costi personale
10
Ammortamenti e svalutazioni
a Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
Ammortamento costi di ricerca e sviluppo
Ammortamento licenza d'uso software a tempo indeterminato
Ammortamento licenza d'uso software a tempo determinato
46.643,86
526,44
51.500,00
51.188,59
1.072,07
51.000,00
-
49.067,10
1.932,90
17.145,55
15.600,00
15.952,64
10.000,00
8.810,00
1.190,00
8.361,34
3.151,46
6.500,00
8.500,00
2.000,00
1.500,00
6.500,00
8.535,61
706,38
2.700,00
8.500,00
8.500,00
750,00
1.500,00
7.500,00
7.488,50
660,75
1.443,13
6.607,50
1.011,50
89,25
56,87
892,50
14.250,00
1.600,00
915,00
6.000,00
14.250,00
1.600,00
14.250,00
1.600,00
6.000,00
12.954,55
1.414,40
1.295,45
163,52
6.000,00
13.694,35
1.600,00
1.770,00
5.981,21
5.772,51
227,49
27.500,08
19.764,00
18.156,88
19.764,00
17.752,62
699,61
1.311,77
18.884,73
36.857,67
16.578,70
3.241,99
13.463,66
20.000,00
26.088,48
16.500,00
4.000,00
15.000,00
17.729,37
31.930,25
13.245,46
5.250,00
17.300,00
20.000,00
14.957,40
13.250,00
5.070,00
17.250,00
16.216,37
14.957,40
11.673,25
4.466,67
15.197,25
3.580,60
203,03
10.459,67
11.000,00
12.486,20
12.000,00
12.000,00
10.459,67
4.510.497,28
11.000,00
4.534.357,23
12.486,20
4.341.759,06
12.000,00
3.756.795,13
246.602,58
54.177,68
3.505.778,34
2.331.264,09
645.037,26
529.476,99
786.049,91
755.002,47
26.358,40
4.689,04
-
3.479.240,29
2.421.553,11
529.687,18
528.000,00
817.510,57
782.138,37
32.489,95
2.882,25
-
3.368.709,71
2.257.686,40
601.205,63
509.817,68
758.387,91
726.615,84
26.906,73
4.865,34
-
12.000,00
4.057.575,38
3.080.285,91
2.268.200,39
308.085,52
504.000,00
768.274,53
734.820,66
30.571,62
2.882,25
2.855.932,57
2.084.220,60
308.085,52
463.626,45
706.783,39
675.785,63
28.115,51
2.882,25
183.953,37
150.862,76
40.399,97
33.117,03
33.090,61
50.405,95
48.392,61
2.013,34
7.282,94
11.085,19
10.642,42
442,77
218.669,03
218.669,03
-
237.606,37
237.606,37
214.661,44
214.661,44
-
209.014,94
209.014,94
-
194.079,17
194.079,17
-
12.243,26
12.243,26
-
2.692,52
2.692,52
-
549.380,84
558.268,06
553.507,05
-
-
900,35
2.772,34
572.665,44
3.592,48
572.665,49
1.465,84
3.592,53
-
-
1.465,84
-
900,35
2.022,70
749,64
2.842,84
749,64
2.842,84
749,69
22,08
1.576,75
603,33
2.052,75
-
-
Allegato G)
Ammortamento manutenzioni straordinarie su beni di terzi
b Ammortamento delle immobilizzazioni materiali
Ammortamento fabbricato strumentale
Ammortamento impianti generici
Ammortamento impianti specifici
Ammortamento macchinari
Ammortamento attrezzature varie
Ammortamento attrezzature sanitarie
Ammortamento mobili e arredi
Ammortamento macchine ordinarie d'ufficio
Ammortamento macchine d'ufficio elettroniche
Ammortamento autovetture
Ammortamento automezzi
Ammortamento automezzi trasporto anziani
Ammortamento altri beni materiali
c Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni
d Svalutazioni crediti compresi nell’att. circolante e delle disp. liquide
Accantonamento per rischi su crediti
Accantonamento per rischio crediti su interessi di mora
11
Variazione delle rimanenze
12
13
14
529.167,28
402.108,97
542.367,71
412.566,70
535.734,71
402.852,46
554.072,96
414.678,39
554.072,96
414.678,39
67.621,93
9.108,17
37.076,35
50,40
2.511,46
70.177,53
8.727,97
43.166,07
125,50
2.183,94
68.843,87
10.727,97
44.666,07
50,40
3.173,94
68.904,85
10.558,25
52.719,27
50,40
3.901,80
68.904,85
10.558,25
52.719,27
50,40
3.901,80
10.690,00
5.420,00
5.420,00
3.260,00
3.260,00
-
-
Rimanenze iniziali di mat. prime, sussidiarie e di consumo e merci
Rimanenze iniziali alimentari
Rimanenze iniziali materiali di consumo
Rimanenze iniziali materiale di pulizia
Rimanenze iniziali cancelleria
Rimanenze iniziali materiale sanitario
Rimanenze iniziali materiali di manutenzione
Rimanenze finali di mat. prime, sussidiarie e di consumo e merci (SEGNO MENO)Rimanenze finali alimentari
Rimanenze finali materiali di consumo
Rimanenze finali materiale di pulizia
Rimanenze finali cancelleria
Rimanenze finali materiale sanitario
Rimanenze finali materiali di manutenzione
Accantonamento per rischi
Accantonamento al fondo rischi per controversie legali in corso
Accantonamento al fondo copertura rischi e oneri personale
Accantonamento per altri oneri e rischi
Altri accantonamenti
Altri accantonamenti
Oneri diversi di gestione
Imposte di bollo
Tasse di circolazione automezzi
Tassa sui rifiuti
Imposte sostitutive
Tributi locali
IMU
Imposta di registro
Imposte ipotecarie e catastali
IVA indetraibile (pro-rata)
18.747,72
16.571,09
2.176,63
8.710,02
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
15.000,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.622,60
1.622,60
10.332,62
3.372,64
6.959,98
33.076,85
35.000,00
35.000,00
33.100,00
29.708,50
3.391,50
420,46
28.170,00
700,00
26.500,00
1.072,77
28.274,00
500,00
28.500,00
500,00
25.108,50
3.391,50
-
Allegato G)
Tasse di concessione governativa
Altre imposte e tasse
Contributi ad associazioni sindacali e di categoria
Abbonamenti riviste, giornali
Minusvalenze da alienazione beni ordinarie
Sopravvenienze passive ordinarie
Spese varie
Perdite su crediti, non coperte da specifico fondo
Omaggi
Multe e ammende
Erogazioni liberali
Costi della produzione attività non caratteristica
6
7
14
Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
Acquisti attività non caratteristica
Per servizi
Acquisti per servizi attività non caratteristica
Oneri diversi di gestione
Acquisti per oneri diversi di gestione attività non caratteristica
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE
DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B)
15
16
17
Proventi da partecipazioni
Proventi da società controllate/collegate
Altri proventi da partecipazioni
Proventi finanziari
Altri proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni
Altri proventi finanziari
Altri proventi finanziari da titoli iscritti nelle immobilizzazioni
Interessi attivi su titoli a reddito fisso immobilizzati
Altri proventi finanziari da titoli immobilizati
Altri proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante
Interessi attivi su titoli a reddito fisso non immobilizzati
Altri proventi finanziari da titoli non immobilizati
Altri proventi finanziari diversi dai precedenti
Interessi attivi di conto corrente
Interessi su depositi postali
Interessi di altri crediti
Interessi di crediti di imposta
Contributi c/interessi
Arrotondamenti attivi
Interessi e altri oneri finanziari
Interessi passivi sui debiti verso banche di credito ordinario
Interessi passivi su mutui
Interessi passivi su debiti verso altri finanziatori
Interessi passivi su altri debiti (vs fornitori, Erario, Enti previdenziali e
assistenziali)
Sconti e altri oneri finanziari
Altri oneri collegati a operazioni finanziarie
Arrotondamenti passivi
1.312,00
2.922,28
2.500,00
1.500,00
3.800,00
252,11
1.312,00
2.900,00
1.500,00
2.600,00
1.500,00
2.600,00
441,23
1.000,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.043.100,29
40.994,92 -
8.151.228,90
14.889,88 -
-
2.182,88
8.022.552,91
13.087,66
-
8.005.112,70
32.300,00
-
7.291.108,41
17.328,90
601.606,86
20.653,05 -
112.397,49
5.682,01
-
-
-
-
201,88
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
201,88
201,88
-
-
-
-
798,62
798,62
103,72
103,72
2.182,88
2.176,63
6,25
34.686,93
8.629,59
25.094,90
962,43
0,01
32.463,00
12.000,00
19.500,00
963,00
34.961,50
14.896,67
19.146,14
918,69
23.800,00
10.000,00
13.200,00
600,00
22.897,60
9.097,60
13.200,00
600,00
Allegato G)
C
RISULTATO DELL'AREA FINANZIARIA
18
19
D
-
Rivalutazioni
Rivalutazioni di partecipazioni
Rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie
Rivalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante
Svalutazioni
Svalutazioni di partecipazioni
Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie
Svalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante
RETTIFICHE VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE
32.504,05 -
32.463,00 -
34.759,62 -
-
-
-
-
-
-
-
-
-
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
8.490,87 -
20
IMPOSTE SUL REDDITI DELL'ESERCIZIO
8.513,82
8.900,00
8.405,60
8.513,82
8.513,82
8.900,00
8.900,00
8.405,60
8.405,60
23
Imposte correnti
IRES
IRAP non retributivo
Utile o perdita dell'esercizio
47.352,88 -
47.847,28
23.800,00 -
-
8.500,00
8.500,00
8.500,00
-
-
-
-
Utile dell'esercizio
-
-
-
-
-
22,95 -
56.252,88 -
56.252,88
798,62 -
103,72
-
-
-
-
-
-
-
8.500,00 -
Utile dell’esercizio
22.897,60 -
5.568,70
8.500,00
8.500,00
19.854,43 -
-
5.785,73
-
8.500,00
-
14.068,70
-
39.708,86 -
5.785,73
-
Perdita dell’esercizio
-
22,95 -
56.252,88 -
56.252,88
-
-
14.068,70
19.854,43 -
5.785,73
Perdita dell'esercizio
-
22,95 -
56.252,88 -
56.252,88
-
-
14.068,70
19.854,43 -
5.785,73
Ammortamenti sterilizzati ai sensi dell'art.21, comma 2, DGR 780/2013
Pareggio di bilancio
-
22,95 -
-
-
14.068,70
19.854,43 -
5.785,73
56.252,88
0,00 -
56252,88
0,00