casa albergo per anziani di lendinara
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CASA ALBERGO PER ANZIANI DI LENDINARA A N N O 2015 VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 24 DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE OGGETTO ESAME ED APPROVAZIONE BILANCIO ECONOMICO PREVISIONALE ANNO 2016. ADOZIONE DETERMINAZIONI CONSEGUENTI. L’anno duemilaquindici, nel giorno 10 del mese di dicembre, alle ore 16:00, nella sala destinata per le adunanze, previo esaurimento delle formalità prescritte dalle vigenti disposizioni di legge, sono stati per oggi convocati in seduta i membri del Consiglio di Amministrazione. RISULTANO PRESENTI: SMOLARI RENZO = PRESIDENTE BORGHESAN GIANNI = CONSIGLIERE TAGLIAPIETRA SILVIA = CONSIGLIERE VERONESE LORIS = CONSIGLIERE Risulta assente giustificato il Consigliere Sig. ROSSI Giovanni. Con l’intervento ed opera del Direttore Damiano MANTOVANI, che svolge le funzioni di Segretario verbalizzante, viene constatato che, in base alle vigenti disposizioni in materia, il numero dei presenti all’adunanza è legale per la validità delle deliberazioni da assumere. Il Presidente, Sig. Renzo SMOLARI, apre la discussione sull’oggetto sopra indicato. OGGETTO: ESAME ED APPROVAZIONE BILANCIO ECONOMICO PREVISIONALE PER L’ANNO 2016. ADOZIONE DETERMINAZIONI CONSEGUENTI. IL PRESIDENTE Premesso che: - l’art.8 della Legge Regionale n.43 del 23/11/2012 (pubblicata sul BUR nr.97 del 27/11/2012) ha completamente riformato ed innovato il quadro normativo del sistema di contabilità delle IPAB della Regione Veneto, superando l’adozione della contabilità finanziaria basata unicamente sulla logica di cassa per sostituirla con quella di tipo economico-patrimoniale, sulla base dei principi di cassa e competenza stabiliti dalle vigenti disposizioni in materia, nonché dei principi contabili nazionali formulati dall’Organismo Italiano di Contabilità; - la DGR 21/05/2013 n.780, contiene le disposizioni di attuazione della succitata L.R. n.43/12, con l’indicazione del contenuto minimo del “Regolamento di contabilità” che deve essere adottato da parte di ciascun ente, nonché degli schemi di atti contabili che devono essere compilati (schema di piano dei conti, schema di bilancio economico annuale di previsione, schema di documento di programmazione economico finanziaria, schema di piano di valorizzazione del patrimonio, schema di bilancio annuale di previsione analitico e per centri di costo e responsabilità; schema di stato patrimoniale, schema di conto economico e schema di nota integrativa); - l’Istituto, in esecuzione dell’art.8 della succitata L.R. 43/’12, nonché della successiva DGR 780/’13, ha adottato con Deliberazione n.18 del 09/11/2013, esecutiva ai sensi di legge, il proprio “Regolamento di contabilità”, nonché i relativi allegati; - l’Istituto è tenuto ad approvare, entro il 31 dicembre di ogni anno, il bilancio economico annuale di previsione, il documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale, la relazione del patrimonio e il piano di valorizzazione, ai sensi di quanto disposto dall’art.13 del regolamento di contabilità sopra richiamato; Riferisce al Consiglio di Amministrazione esponendo sinteticamente i contenuti relativi al bilancio economico annuale di previsione, al documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale, alla relazione del patrimonio e piano di valorizzazione, come effettivamente sviluppati a seguito delle diverse valutazioni ed approfondimenti sin qui intervenuti, che si allegano quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, delle quali tutti i Consiglieri hanno avuto copia in sede di predisposizione degli atti per la stesura del documento in oggetto; A seguito della ulteriore discussione sviluppata in questa sede, con le ulteriori precisazioni che, nel dettaglio, sono riportate in sede di dichiarazioni per la votazione e che ha potuto registrare l’analisi dei diversi aspetti e contenuti, il Presidente invita i convenuti ad approvare il Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016; Il Consiglio di Amministrazione Sentita la relazione esposta dal Presidente e ritenuto di doverla far propria, condividendola nei suoi aspetti e contenuti; Vista ed esaminata la seguente documentazione, costituente il Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016, allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento e predisposta sulla base degli modelli approvati con la DGR nr.780 del 21/05/2013, nonché del titolo III del “Regolamento di contabilità” della Casa: a) Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016; b) Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 2016-2018; c) Relazione sul documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 20162018; d) Relazione sul patrimonio; e) Piano di valorizzazione del patrimonio; Evidenziato che dalla documentazione componente il Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016, si evince il raggiungimento del pareggio tra ricavi e costi della gestione; Visti: la Relazione del Direttore in ordine alla realizzazione delle linee di sviluppo rispetto al documento di programmazione economico finanziaria (allegato f) e lo sviluppo del Bilancio economico annuale di previsione analitico e per centri di costo/responsabilità (allegato g), allegati quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento; Acquisito il parere favorevole, da parte dell’Organo di Revisione contabile, al Bilancio economico annuale di previsione 2016 ed al Documento di Programmazione Economico Finanziaria triennale 20162018, così come desumibile dalla Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento (allegato h); Evidenziato che il Bilancio economico annuale di previsione, così come esaminato nell’esposizione dei vari dati analitici, contempera le necessità legate alla gestione dell’Istituto, tenuto a garantire un servizio di efficiente livello nell’interesse degli ospiti e della collettività locale con l’orientamento di contenere al massimo gli aumenti dei costi a carico dell’utenza; Precisato che le rette a carico degli ospiti della struttura, nonché dei diversi servizi erogati dall’Istituto, sono dettagliatamente riportati nel prospetto all’interno del Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 2016-2018; Precisato che le suddette rette alberghiere, nel solo caso di assenza dei residenti per ricovero ospedaliero, così come a suo tempo stabilito nella deliberazione C.d.A. n.28 del 09/04/1994, saranno ridotte del 25% per il periodo intercorrente tra il giorno successivo al ricovero ed il giorno antecedente le dimissioni; Valutato, secondo l’impostazione sopra delineata, di poter affrontare le scadenze dell’anno 2016, assicurando l’adempimento degli impegni posti a carico dell’Amministrazione; Dato atto degli esiti dell’incontro intervenuto il 01/12/2015 con le OO.SS. Pensionati CGIL, CISL e UIL Provinciali, nel corso del quale, da un lato, sono stati positivamente riconosciuti l’impostazione del Bilancio previsionale e lo sforzo della Casa Albergo per Anziani per divenire sempre più centro di servizi alla persona e qualificare al meglio i servizi erogati all’interno e sul territorio e, dall’altro, l’impegno per contenere al massimo le rette a carico dell’utenza secondo le indicazioni provenienti dalle stesse OO.SS., assicurando nel contempo la qualità per la tutela della salute delle persone; Ricordato che il 05/12/2015 è stata altresì fornita la preventiva informazione al Comitato dei Residenti e/o dei loro familiari riguardo all’ipotesi di Bilancio previsionale, oggetto di approvazione del presente atto deliberativo; Affermato che in ordine alle previsioni delle risorse d’interesse, saranno informate le Rappresentanze Sindacali Unitarie dei lavoratori dell’Istituto; Confermate, anche per l’anno 2016, le indicazioni adottate con la deliberazione C.d.A. nr.11 del 27/10/2014, ad oggetto “Approvazione determinazioni in merito alla quantificazione, ai sensi dell’articolo 72 della L.R. 30/01/1997 nr.6 e s.m.i.”, dell’indennità ai componenti del Consiglio di AMMINISTRAZIONE PER L’ANNO 2015”; Dato atto, con l’occasione, che nella seduta odierna, è stato dato corso all’approvazione del Programma Triennale “2016-2018” ed Elenco Annuale 2016 per i lavori pubblici di competenza regionale di cui all’art.4 della L.R. 07/11/2003 n.27, da realizzarsi da parte della Casa Albergo per Anziani; Ricordato, in relazione agli adempimenti di cui al D.Lgs.30/06/2003 n.196, che le pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art.45 del D.L. 09/02/2012 n.5 non sono più tenute all’obbligo di redazione ed aggiornamento entro il 31 marzo, riguardo al cosiddetto documento programmatico della sicurezza (DPS) nel trattamento dei dati personali; Acquisiti il parere di regolarità tecnica e contabile dei rispettivi responsabili, nonché quello di legittimità da parte del Direttore dell’Istituto; Tutto ciò premesso, il Consiglio di Amministrazione, all’unanimità dei voti favorevoli, espressi nei modi di legge, DELIBERA 2. Di approvare, per le motivazioni di cui in narrativa, i seguenti elaborati, allegati quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento: a) Bilancio economico annuale di previsione dell’anno 2016; b) Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 2016-2018; c) Relazione sul documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale 20162018; d) Relazione sul patrimonio; e) Piano di valorizzazione del patrimonio; 3. Di dare atto della Relazione del Direttore, in ordine alla realizzazione delle linee di sviluppo rispetto al documento di programmazione economico finanziaria (allegato f) e dello sviluppo del Bilancio economico annuale di previsione analitico e per centri di costo/responsabilità (allegato g), allegati quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento 4. Di precisare che il Bilancio economico annuale di previsione, così come esaminato nell’esposizione dei vari dati analitici, contempera le necessità legate alla gestione dell’Istituto, tenuto a garantire un servizio di efficiente livello nell’interesse degli ospiti e della collettività locale con l’orientamento di contenere al massimo gli aumenti dei costi a carico dell’utenza, con la precisazione che le rette a carico degli ospiti della struttura, nonché dei diversi servizi erogati dall’Istituto, sono dettagliatamente riportati nel prospetto all’interno del Documento di programmazione economica finanziaria di durata triennale 2016-2018; 5. Di dare altresì atto dell’acquisizione del parere favorevole, da parte dell’Organo di Revisione contabile, al Bilancio economico annuale di previsione 2016 ed al Documento di Programmazione Economico Finanziaria triennale 2016-2018, così come desumibile dalla Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, allegata quale parte integrante e sostanziale al presente provvedimento (allegato h) 6. Di dare atto che le suddette rette alberghiere, nel solo caso di assenza dei residenti per ricovero ospedaliero, così come a suo tempo stabilito nella deliberazione C.d.A. n.28 del 09/04/1994, saranno ridotte del 25% per il periodo intercorrente tra il giorno successivo al ricovero ed il giorno antecedente le dimissioni; 7. Di precisare che, nella seduta odierna, è stato dato corso all’approvazione del Programma Triennale “2016-2018” ed Elenco Annuale 2016 per i lavori pubblici di competenza regionale di cui all’art.4 della L.R. 07/11/2003 n.27, da realizzarsi da parte della Casa Albergo per Anziani; 8. Di demandare al Direttore l’esecuzione delle incombenze di legge relativamente alla pubblicazione e deposito, nonché degli atti consequenziali del presente provvedimento; 9. Di dichiarare, infine, il presente provvedimento, in considerazione dell’urgenza rappresentata, con separata votazione espressa in forma palese, immediatamente eseguibile. Allegato A) Bilancio di esercizio 2014 Allegato A2 - Bilancio economico annuale di previsione esercizio 2016 Bilancio Prev. 2015 assestato Bilancio di previsione esercizio 2016 DIFFERENZE A) - VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e prestazioni 2) Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni 3) Contributi in conto esercizio 4) Contributi in conto capitale 5) Altri ricavi e proventi 7.799.123 8.600 165.664 110.708 7.721.442 8.600 165.664 113.759 TOTALE - VALORE DELLA PRODUZIONE B) - COSTI DELLA PRODUZIONE 8.084.095 6) Acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7) Costi per servizi 8) Costi per godimento beni di terzi 9) Costi del personale a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) IRAP metodo retributivo e) Altri costi 8.009.465 6.600 165.664 107.732 8.037.413 35.974 2.000 6.027 27.947 227.772 2.720.624 10.460 4.510.497 222.442 2.857.359 12.486 4.341.759 215.305 3.114.467 12.000 4.057.575 - 7.137 257.108 486 284.184 3.505.778 786.050 3.368.710 758.388 214.661 - 3.080.286 768.275 209.015 - 288.424 9.887 5.647 218.669 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disp. liquide 549.381 553.507 572.665 1.466 529.167 2.772 535.735 15.000 3.592 554.073 15.000 33.077 35.000 33.100 - 8.043.100 8.022.553 8.005.113 18.748 11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Accantonamenti diversi 14) Oneri diversi di gestione TOTALE - COSTI DELLA PRODUZIONE 7.757.416 8.710 19.158 820 18.338 1.900 17.440 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 40.995 - 13.088 32.300 15) Proventi da partecipazione 16) Proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari 2.183 34.687 202 34.962 23.800 11.162 32.504 - 34.760 - 23.800 - 10.960 C) - RISULTATO DELL’AREA FINANZIARIA - 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni D) - RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE - - - - - 20) Proventi straordinari 21) Oneri straordinari E) - PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI - RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 8.491 - 22) Imposte sul reddito di esercizio, correnti, differite e anticipate 8.514 23) Utile (perdita) di esercizio Ammortamenti sterilizzati ai sensi dell'art.21, comma 2, DGR 780/2013 Pareggio di bilancio - 23 - - 23 - - 47.847 8.500 8.406 56.253 56.253 8.500 - - 94 - - Allegato B) Esercizio 2016 Allegato A3 - Documento di programmazione economico finanziaria di durata triennale Esercizio 2017 Esercizio 2018 A) - VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e prestazioni 2) Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni 3) Contributi in conto esercizio 4) Contributi in conto capitale 5) Altri ricavi e proventi 7.757.416 6.600 165.664 107.732 7.771.852 7.809.418 6.100 161.642 110.000 6.100 160.838 108.000 TOTALE - VALORE DELLA PRODUZIONE B) - COSTI DELLA PRODUZIONE 8.037.413 8.049.594 8.084.356 6) Acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7) Costi per servizi 8) Costi per godimento beni di terzi 9) Costi del personale 215.305 3.114.467 12.000 4.057.576 215.632 3.115.000 12.000 4.058.159 216.046 3.117.500 12.000 4.058.561 3.080.286 768.275 209.015 - 3.080.286 768.275 3.080.286 768.275 209.598 210.000 572.665 568.565 586.957 3.592 554.073 15.000 1.500 552.065 2.500 569.457 a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento di fine rapporto d) IRAP metodo retributivo e) Altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disp. liquide 15.000 15.000 33.100 33.000 33.000 8.005.113 8.002.356 8.024.064 DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 32.300 47.238 60.292 15) Proventi da partecipazione 16) Proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari 23.800 38.738 51.592 23.800 - 38.738 - 51.592 11) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Accantonamenti diversi 14) Oneri diversi di gestione TOTALE - COSTI DELLA PRODUZIONE C) - RISULTATO DELL’AREA FINANZIARIA - 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni - D) - RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE - - - RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 8.500 8.500 8.700 20) Imposte sul reddito di esercizio, correnti, differite e anticipate 8.500 8.500 8.700 0 - - - - - 21) Utile (perdita) di esercizio Utilizzo utili art.8, comma 6, LR 43/2012 Ammortamenti sterilizzati art.21 Dgr 780/2013 Pareggio di bilancio - Allegato C) DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DI DURATA TRIENNALE 2016-2018 LA CASA ALBERGO NEL CONTESTO DEI CAMBIAMENTI IN ATTO Risulta essere, questo, per il Consiglio di Amministrazione, di recente rinnovato nei suoi 4/5, il primo atto di significativo rilievo nell’ambito delle scelte politico-prgrammatiche e di bilancio. Una sfida di non poco conto, a maggior ragione dopo l’intervenuta normativa regionale che ha portato rilevanti innovazioni in ordine alla contabilità per le Ipab, davvero rivoluzionata con il passaggio “all’economico patrimoniale”, e che dovrà nei prossimi mesi rapportarsi, finalmente per alcuni versi, con la quasi certa riforma delle Ipab, che anche la Regione Veneto starebbe per approvare. Del resto, il parto, dai tempi del D.Lvo n. 207/01, è sicuramente, visto il tempo trascorso, sofferto, e l’auspicio è quello che le scelte del legislatore regionale possano quanto prima portare ad opportunità tali da rendere anzitutto sostenibile il sistema. Diversamente, già in presenza di un prolungarsi delle criticità in atto e derivanti dalla stessa crisi economica, che sembra far solo avvertire alcuni spiragli di luce, con l’aggiunta di quelle afferenti ad una non razionale programmazione, a livello locale, in ordine ai posti letto autorizzabili ed accreditabili, che stanno mettendo in notevole difficoltà i centri di servizio per la copertura dei propri posti letto, se la riforma dovesse tardare oltre, potrebbe, nel non dare chiare linee di indirizzo per le scelte da effettuarsi, creare ulteriori situazioni di disagio. Un disagio dalle ripercussioni assai pesanti, tanto da indurre ad effettuare scelte magari non proprio volute – vds. depubblicizzazione, azienda pubblica di servizi, consorzio, od altro ancora ma, di fatto, obbligate, onde non vedere accresciuti gli oneri sia in capo ai centri di servizio, che e, soprattutto, in capo agli stessi destinatari. Una oculata visione dell’insieme ed una ragionata riflessione rispetto alle più rispondenti scelte da effettuarsi, potrebbero aiutare a comprendere i fattori “del più e del meno” insiti in ogni percorso, ed in tal modo far discendere decisioni mirate e meditate. Passo dopo passo, la stessa Casa dovrà valutare in quale direzione orientarsi per far corrispondere al meglio le proprie determinazioni, frutto sicuramente del confronto ad ampio raggio, ma anche dell’esercizio di quell’autonomia che non potrà essere condizionata dai cosiddetti “fattori esterni di disturbo”. Il pensare al bene della Casa rappresenta anche il saper sino in fondo esprimere alcuni fattori della “saldezza”, orientata a salvaguardare la presenza dei servizi e di coloro che ne possono fruire, ma, e non bisogna assolutamente scordarlo, di coloro che nei servizi prestano la propria attività professionale. Con la manifestazione di quel coraggio che, nel saper andare oltre la siepe, sa mantenere fermo lo sguardo sull’orizzonte, tanto da non farsi condizionare dai momenti burrascosi, o vivere come fattori di timore eventi critici che, pur soppesati e non sottovalutati, devono essere avvertiti, in un certo qual senso, necessari sì, ma di passaggio. Le crisi, peraltro, come la storia ha a più riprese insegnato, devono essere vissute quali momenti atti a consentire di crescere, di cambiare rotta, di far pensare a cose nuove, fautrici di cambiamenti positivi ed a beneficio dell’intera comunità. 1 Il documento programmatico in esame, allora e proprio nel contesto del bilancio cui afferisce, viene sino in fondo ad assumere il suo porsi quale “strumento di trasparenza e comunicazione, di verifica, di input ulteriore” nel percorso del miglioramento continuo dalla Casa intrapreso. Accompagnato da quella “prudenza” che non intende assolutamente essere foriera di timori riverenziali, od indice di incapacità decisionali, quanto piuttosto elemento attento a saper cogliere occasioni ed opportunità, senza per questo correre inutili rischi. Importante, a tale riguardo, il far sì che tutti quegli strumenti di cui la Casa dispone, di tipo comunicativo, relazionale ed organizzativo siano in grado di far emergere le sue potenzialità e capacità. Il puntare decisamente sul portato della riforma regionale in itinere, infatti, non esime dal comunque lavorare per porre in essere, sul fronte della ricerca, tutte quelle iniziative di carattere innovativo, capaci di allargare la fascia della presenza della Casa sul territorio. Per tali ragioni, si rende necessario avviare, riavviare, riproporre ogni utile contatto e confronto con gli altri soggetti operanti a livello locale: dal Comune di Lendinara agli altri Enti Locali Territoriali limitrofi; dall’Azienda Ulss 18 di Rovigo alla relativa Conferenza dei Sindaci; dalle Associazioni del volontariato a tutta una serie di Organismi presenti ed operanti in loco. Senza assolutamente trascurare, sia in ambito istituzionale che rispetto ad ipotesi progettuali, importanti soggetti come la Regione o realtà come le Fondazioni bancarie. Il dato di fatto sopra ricordato ed attinente ad una programmazione in sede locale assai fuorviante rispetto agli effettivi fabbisogni in termini di “posti letto autorizzabili ed accreditabili”, che tante difficoltà sta creando – al punto da non poter più parlare di “mercato sociale” o “sana competitività” - non deve far dimenticare la necessità, da parte di tutti, a partire da chi ha i compiti delle indicazioni, di considerare un fattore assai discriminante: “il rispetto di alcune regole essenziali”. Tali da far configurare parametri certi, finalizzati a valutare come ciascuna realtà sta lavorando, per così verificare, in un confronto oggettivo, i risultati emergenti dagli indicatori assunti quali termini di riferimento. Il rendere evidenti i dati potrebbe altresì spronare e far comprendere l’importanza del corretto utilizzo delle risorse a disposizione, senza per questo rinunciare a garantire rispondenti servizi, anche sotto il profilo della qualità richiesta. La “questione delle buone regole”, a più riprese invocata e che per tutti dovrebbe divenire un collante. Così, nell’uniformare, consente a ciascun soggetto di esprimere compiutamente le sue potenzialità, senza far venir meno quell’obbligo etico che deve guidare ogni soggetto nel suo lealmente essere e rapportarsi . Solo attraverso la ricerca delle corrette sinergie, volte sì a razionalizzare e diversificare, ma nel contempo a meglio corrispondere ai fabbisogni, si trovano le condizioni per insieme insistere al fine di migliorare le proposte ed, in primis, la stessa offerta. Il tutto, avendo presente che l’orientamento del cittadino nelle scelte dovrebbe essere, secondo questa logica, correttamente accompagnato, non limitando la risposta, nell’esame della domanda, a delle semplici indicazioni, ma trovare quei supporti e quelle informazioni che lo mettano in grado di acquisire maggiore consapevolezza. Promuovendo, di riflesso, quella capacità di scelta che, nell’orientare, risulta in grado di far volgere l’attenzione ai servizi maggiormente rispondenti ed appropriati. La Casa, dal suo canto, coerentemente rispetto ai comportamenti di carattere etico (e qui viene ad assumere un particolare peso il suo stesso Codice, come da qualche tempo adottato) che la vanno a guidare, ha scelto di confermare, sviluppando rispondentemente il suo sistema aziendale, il “percorso del miglioramento continuo”. Attenta, quindi, a proporsi non solo per il rispetto dei requisiti dalla norma richiesti a livello strutturale-organizzativo-tecnologico (vds. autorizzazioni all’esercizio ed accreditamento), ma, nel contempo, in allerta per favorire quei processi che, in un sistema consolidato, siano capaci di 2 promuovere processi e progetti di qualità e benessere (vds. certificazione secondo la norma di settore e marchio qualità benessere). Anche questo percorso, in effetti, nel far trasparire ed appalesare il modello operativo dalla Casa attivato, può contribuire nel rendere appetibili i servizi dalla medesima offerti e messi a disposizione. Una Casa, pertanto, che sa mettere in campo, nel listino della sua offerta, svariate risposte e su più versanti, ma che, allo stesso tempo, non intende cullarsi sul quantum raggiunto. Con il rischio, magari, di cadere in quella autoreferenzialità che altro non riuscirebbe a produrre, e questa sarebbe la cosa peggiore. La governance del sistema, allora, nel chiamare ciascuno dei soggetti coinvolti ad assumersi le proprie responsabilità, deve altresì riuscire a proporre, rilanciando, ogni percorso che sia in grado di seguire innovazione e cambiamento. La qual cosa può meglio realizzarsi se, le preposte cabine di regia sono in grado di sino in fondo esercitare la propria funzione, con quel monitoraggio che, nel conoscere il territorio e le sue problematiche, si dà carico di indirizzare, di orientare, di “stringere”. La rete dei servizi territoriali, di tal guisa, nel coinvolgere le realtà - considerate tutte con quella pari dignità che le fa assurgere ad autentico protagonismo - le sa obbligare a stringere alleanze, provando, nello stesso tempo, a mettere insieme i vari portatori di interessi. LE PERFORMANCE DELLA CASA, CON L’ATTENZIONE AI RISCHI, A SUPPORTO DELLE POLITICHE PER LA QUALITA’ Il lavorare con l’obiettivo del miglioramento continuo deve aiutare nella ricerca di quelle innovazioni, apportatrici di salutari cambiamenti, che sanno allo stesso tempo contemplare il valore della mission della Casa, puntualmente rinvenibile nell’art 4 dello Statuto, e che offre l’opportunità ed il campo per interventi, nell’ambito dei servizi alla persona, su più fronti. Ed è questo l’impegno che la Casa ha nel tempo sviluppato e che intende agire, come peraltro sarà meglio riscontrabile nel proseguo, soprattutto nei passaggi che atterranno al “business plan”. Il mantenere salde queste modalità, che hanno consentito di attraversare, a più riprese, i guadi attinenti ai rinnovi sia delle autorizzazioni all’esercizio, che quelle dell’accreditamento, congiunte a quelle per la certificazione secondo la norma di settore ed il marchio qualità benessere, porta a porre all’attenzione il non adagiarsi rispetto ai traguardi, ma a meglio considerare quanto si sta prospettando. Sia in relazione alle criticità già richiamate, come nel caso del rischio “impegnative di residenzialità”, causa l’eccesso di competività e di discutibile programmazione. La cosa strana, per quanto in parola, è che realtà come la Casa, pur trovandosi in sofferenza sulla questione “impegnative”, incontrano puntuali richieste per l’accesso, tanto che, grazie all’offerta dei soggiorni temporanei, i posti risultano essere in genere occupati. Vi è forse la necessità di più appropriatamente insistere su leve come quella del marketing, utilizzando al meglio gli strumenti di cui si dispone (vds. sito, facebook, pieghevoli etc.), che sulla personalizzazione della comunicazione, sia interna che esterna, onde così riuscire a comprendere le caratteristiche dei portatori di interessi, mirando a tal fine le varie iniziative o contatti. D’altro canto se il valore aggiunto rappresentato da quanto la Casa è in grado di offrire e che si manifesta per quel di più che sa dare non incontra adeguatamente il potenziale destinatario finale, forte è il rischio del non raggiungimento dell’obiettivo prefissato. 3 Il mercato, d’altronde, riesce a diversificare le proposte dei vari prodotti insistendo, di volta in volta, su alcune loro caratteristiche, che divengono fattori determinanti nella scelta dei consumatori. L’affermazione, di riflesso, dei “prodotti/servizi” della Casa, che devono essere rispondenti in relazione ai fabbisogni, necessita di quella spinta promozionale che sa persuadere gli interlocutori, portandoli ad orientarsi su quanto loro proposto. E la scelta, invero, una volta effettuata, nel trovare appieno riscontro rispetto a quanto offerto, deve conseguentemente incontrare quella continuità che, oltre a rendere appetibile il servizio, lo sa mantenere ad alti livelli. La sopravvivenza di una azienda, e, come tale, pur nella consapevolezza che trattasi di realtà che produce “servizi a favore delle persone”, è in effetti assicurata dalla sua capacità di creare valore per i suoi portatori di interessi. Nella consapevolezza della presenza di rischi, quindi, ma sarà bene soffermarvisi un attimo nel proseguo, la sfida che ne deriva è quella di riuscire a determinare quel quantum di incertezza accettabile non solo per creare valore, ma, in primis, per mantenere quell’equilibrio di carattere generale che si riversa, nel contempo, nella stessa rispondenza e tenuta del sistema contabile, e, chiaramente, nel suo equilibrio nel rapporto costi/benefici, spese/ricavi. Gli eventi, nel loro proporsi, ed è il caso di quanto riscontrato con la riduzione delle cosiddette quote sanitarie, nel contempo temperato con l’aumento dei soggiorni temporanei, allorquando si presentano, se subiti, vanno ad impattare negativamente, costituendo dei rischi volti a pregiudicare quella creazione di valore aggiunto di cui si discettava poco sopra. La giusta reazione, con la ricerca di impatti positivi, volti a compensare quelli negativi, porta, in un certo qual senso, a prospettare delle opportunità. Sia in termini di crescita che di riqualificazione dell’esistente. Sarà allora doveroso, alla luce di alcune difficoltà manifestatesi, prestare quelle attenzioni rivolte a contenere i rischi, individuando, rispetto alle strategie da mettere in atto, quelle soluzioni che siano capaci di mantenere, consolidandolo, il sistema organizzativo. Non solo. Ma pure di riuscire ad impiegare efficacemente ed efficientemente le risorse della Casa, insistendo non poco sul valore delle informazioni come ad esempio derivanti da: i report periodici ed i questionari; il riesame della Direzione ed i Verbali del Servizio di Controllo Interno; l’apporto del Collegio dei Revisori dei Conti, con tutta una serie di altri supporti di cui la struttura dispone; il controllo di gestione con tutte le sue articolazioni attraverso il ponderato esame dei centri di costo e quanto agli stessi correlato; l’attività progettuale, che annualmente si caratterizza nell’introdurre nuovi obiettivi da raggiungere, che si prefiggono, attraverso il benchmarking ed il confronto con altre realtà, di introdurre buone prassi operative (vds. il lavoro avviato con la “decontenzione”; la rivisitazione ed aggiornamento di alcune modalità operative; il completamento della informatizzazione attraverso l’utilizzo dei tablet nei soggiorni e servizi; l’affettività e la presa in carico); la formazione, fulcro portante per la buona presenza di operatori qualificati, preparati ed aggiornati sotto i diversi aspetti, a maggior ragione in funzione delle persone che accedono ai servizi della Casa con problematiche nuove, nonché comprendendovi l’aggiornamento in ordine alla sicurezza sul posto di lavoro e la prevenzione incendi; il proseguimento nell’iter introdotto per la completa informatizzazione e superamento del sistema cartaceo, con il pieno utilizzo di quei supporti, che potrebbero, nel monitorare le situazioni, meglio rapportarsi con i destinatari dei servizi; i criteri guida nella stesura dei capitolati per la gestione dei servizi, che dovranno incontrare il giusto rapporto nella qualità/prezzo; 4 i piani per le performance e la trasparenza; il documento valutazione dei rischi e quanto correlato alla sicurezza sul posto di lavoro; la tenuta del sistema haccp per una corretta somministrazione alimentare e salvaguardia dei destinatari dei servizi in generale; l’attività ispettiva di parte terza (vds. autorizzaione esercizio, accreditamento, certificazione, marchio qb ed altro); l’attività ispettiva e di verifica, come periodicamente in atto, da parte dell’Azienda Ulss 18 di Rovigo; una coerente rendicontazione, che, nel bilancio sociale, divenuto per la Casa imprescindibile, incontra quella espressione di trasparenza e pubblicizzazione, fondamentale per aiutare a comprendere sia come si sta lavorando, sia come sono state e sono utilizzate le risorse di cui si dispone. Questo, non tralasciando la portata di importanti documenti di cui la Casa si è dotata come la Carta dei Servizi ed in particolare il Codice Etico, che dovrà sempre più assumere un suo espresso e preciso peso nel modo di agire e dei comportamenti. Il monitorare i dati e ricorrere all’utilizzo dei supporti significa anche esercitare al meglio quella attività di controllo che, di fronte ad ogni possibile campanello di allarme, sa mettere in atto ogni strumento utile a far coerentemente gestire le situazioni, individuando le migliori soluzioni da adottarsi. Anche su questo versante, quindi, ci si prefigge di favorire l’ingresso di una nuova cultura, capace di interfacciarsi rispetto ai contesti, sapendo leggere la tipologia dei potenziali rischi per ben valutarli, definirli, correttamente trattarli ed altrettanto compiutamente affrontarli. Gestirli appropriatamente significa anche disporre di quelle misure e strumenti che sanno prevenire, che sanno studiare, che sanno valutare le probabilità, che, soprattutto, manifestano capacità per salvaguardare il patrimonio valoriale della Casa. Tanto il faticoso lavoro per creare appetibilità e credibilità, ma altrettanto forte il rischio, se non adeguatamente affrontata ogni questione, per la perdita di immagine e, di più, di quote di mercato (mercato sociale). Una volta dato per assodato l’immenso valore rappresentato dai fruitori dei servizi dalla Casa erogati, e, nel contempo, dagli stessi familiari e dalla loro rappresentanza (Comitato), nell’impegno verso i portatori di interessi, un’altra delle azioni che in tale ambito devono sino in fondo essere esercitate attiene alla preziosa valorizzazione di quanto rappresentato dalla risorse umane che nella Casa operano, attualmente presenti nell’ordine delle duecento unità. A tale riguardo, non si tratta di rivolgere lo sguardo solo a coloro che si trovano a prestare la propria attività nel ruolo di dipendenti, sia diretti (di ruolo) che indiretti (vds. cooperazione, agenzie somministrazione lavoro), ma di tutte le diverse risorse che, a vario titolo (vds. lavoratori socialmente utili, servizio integrativo lavorativo, volontariato, servizio civile, lavoratori operanti in servizi esternalizzati come la ristorazione, le pulizie, la lavanderia, la manutenzione di cui al global service, servizio di trasporto per visite, parrucchiera/barbiere, consulenti etc.) sono nella Casa impiegate. Prestare la dovuta attenzione nei loro confronti, sia in ordine al ruolo che all’apporto, significa pure, onde al meglio assicurare le risposte a favore dei residenti, prima risorsa della Casa, che il loro utilizzo deve essere pensato e previsto considerando aspetti come quelli afferenti agli equilibri di bilancio. Per cui, di fronte a necessità che si dovessero manifestare, pur mantenendo fermo il principio dell’impegno pregnante della Casa nell’ambito socioassistenziale e sociosanitario, il ricorso a supporti quali quello della cooperazione (vds. educatori animatori professionali, psicologa, assistenti sociali, fisioterapisti, servizi notturni, affidamento di servizi aggiuntivi come nel caso del soggiorno Viola etc.), al fine di contemperare la tenuta e sostenibilità del sistema, riducendo i possibili costi che andrebbero ulteriormente a gravare sui destinatari dei servizi, deve essere tenuto nella debita considerazione. 5 Per chi nella Casa opera deve poi essere impiegato al meglio la valutazione, peraltro ben funzionante, come sistema ed impianto, per i dipendenti della Casa, ma che, secondo modalità definite, deve altrettanto incontrare rispondenza per chi trovasi alle dipendenze di altri soggetti (vds, cooperazione o somministrazione lavoro o consulenti). A proposito di personale dipendente: la Casa dà atto che il contratto di lavoro è scaduto da qualche tempo e che, alla luce della stessa sentenza della Corte Costituzionale, dovrà essere ripreso il confronto fra le parti, per cui anche l’Istituto, una volta esperti i cosiddetti riti contrattuali a livello nazionale, dovrà al riguardo attivarsi. Ma, al momento e pur nel proseguo pronto a farlo, ritiene non vi siano le condizioni per poter immettere, nel bilancio in esame, qualche elemento di riferimento. In relazione alla questione di cui al contratto di lavoro, l’Istituto dovrà pure proseguire, come già lo ha fatto, per vederla definita, malgrado la cosa possa essere considerata di reciproco poco gradimento, la questione festività infrasettimanali. Tornando al ragionamento su performance aziendali e tenuta del sistema rispetto ai potenziali rischi, in tale direzione dovrebbe essere di buon supporto, risultando attendibile nella sua utilizzabilità, il modello organizzativo nella Casa esistente, che, nella sua articolazione, non può esimere, i diversi soggetti coinvolti, dall’esercitare le proprie prestazioni in relazioni ai ruoli ed alle responsabilità attribuite. L’impegno, quindi, per attentamente corrispondere ai diretti destinatari dei servizi, quale obiettiva loro presa in carico, dai medesimi ottenendo quel riscontro che, nel creare benessere personale, porta alla ottimizzazione dei contesti, favorendo lo stesso benessere organizzativo. LA PROGETTUALITA’ RIVOLTA ALLA PREVISIONE DI SERVIZI INNOVATIVI IN UN’OTTICA DI “BUSINESS PLAN” a) Premessa L’Organo di Governo della Casa, nella disamina e valutazione degli impegni programmatici da assumere e finalizzati a prevedere la realizzazione di nuovi servizi o servizi innovativi, si trova concorde - da una parte per darne continuità; dall’altra, per appieno sviluppare l’impostazione a suo tempo introdotta e che non pochi risultati ha nel tempo conseguito (basti pensare alla realizzazione dei due nuovi nuclei RSA ed all’hospice) – nel condividere il percorso del “business plan”, quale scelta progettuale di lungo periodo ed a 360°, da articolarsi, poi, nei correlati “master plan”, rientranti in tempi fra i tre ed i cinque anni. A tale riguardo, dopo aver attentamente preso in esame l’ipotesi formulata in tempi recenti, ritiene di doverla assumere, e, pur con qualche scostamento o rivisitazione, derivante dall’idea di meglio fare corrispondere alcune delle scelte da effettuarsi, nonché dal calarle più direttamente rispetto al loro essere proficuamente inserite all’interno della emanando programmazione zonale (vds. nuovo Piano di Zona a livello aziendale), di sposarla, ritenendo di fare buona cosa con il suo inserimento nel presente documento. La progettualità, come sotto riportata, risultando di massima impostata per i prossimi dieci anni, viene ad essere denominata “Business Plan 2016-2026”. La scelta in parola, ad ogni buon fine, espressione di linee di indirizzo politico-programmatico, trova rispondenza nello stesso fatto che alcune delle ipotesi indicate si inseriscono nel piano annuale e triennale dei servizi da attivarsi, nonchè lavori da realizzarsi. Per questo, la relativa calendarizzazione va di riflesso ad esplicitarsi, nel rispetto delle disposizioni normative, quale “Master Plan 2016-2018”. 6 Cui viene ad essere aggiunta la sostenibilità in rapporto agli oneri finanziari da assumere e conseguentemente considerare ai fini contabili. b) Il “Business Plan 2016 – 2026” La Casa, con il suo essere proiettata verso il miglioramento dei servizi erogati, si propone al contempo di qualificarli attraverso la loro personalizzazione, con una profonda attenzione ai bisogni emergenti dal territorio. Questo non sarebbe possibile se, per l’appunto, non fossero definiti espressi obiettivi, la cui praticabilità deve a sua volta misurarsi con la validazione nel loro mantenimento. Per poter fare tutto questo si rende necessaria, come accennato sopra, una visione non di breve periodo, che deve essere accompagnata da progetti sostenibili. Le progettualità (nuovi servizi, trasformazioni, riorganizzazioni, ampliamenti, etc.) devono considerare, in tal senso, un insieme di fattori, quali le risorse per poterli attuare (economiche, organizzative), il giusto contesto nel quale inserirle, il rispetto delle normative di riferimento. Non basta infatti volere fare una cosa; necessita che la stessa, per poter prendere vita, sia capace di raccogliere il consenso, a partire dal livello istituzionale. In effetti, non sempre le nuove iniziative riescono da subito a coniugarsi: molte volte si deve fare affidamento sui non indifferenti livelli informativi da mettere in atto nel contesto territoriale. Il tempo assume una notevole rilevanza per far incontrare istanze e loro rispondenze, consenso ed adesione (vds l’Hospice stesso che, a quasi un decennio dall’avvio, per alcuni risulta ancora un servizio non adeguatamente conosciuto). L’idea stessa, allora, di una proposta di servizi innovativi, di cui “Business Plan”, può essere portata all’attenzione come utile stimolo e strumento ai fini della promozione e conoscenza di una serie di “opportunità” a favore della comunità. La Casa, secondo questa ottica, nel provare a valorizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze professionali di cui dispone, nello sviluppo di quell’importante concetto di alleanze strategiche con più partner, crede di essere all’altezza per attivamente proporsi nel contesto dei servizi territoriali. L’ambito dell’attività principale della Casa è indubbiamente l’assistenza all’anziano a 360°, ma, proprio per quanto prima richiamato ed alla luce della sua mission aziendale, come peraltro già lo ha dimostrato, si vuole decisamente mettere in gioco per investire in quelle innovazioni che, nel cogliere i cambiamenti, la fanno stare sul mercato. In un momento di difficoltà globale, risulta pertanto decisivo il possedere le necessarie capacità di adattamento per essere in grado di soddisfare le esigenze che possono presentarsi già nei tempi brevi. Di tal guisa, l’esporsi con consapevolezza viene altresì ad esprimere quella ferma volontà atta a garantire il mantenimento di una organizzazione, anche dal punto di vista economico. E, di più, la capacità di saper anticipare bisogni e richieste, deve nel contempo manifestare quella oculatezza che sa orientare in relazione alle migliori scelte da effettuarsi. Al fine della attuazione di nuovi servizi, fondamentale, allora, l’interazione di più Istituzioni, quali i Comuni, l’Azienda ULSS,etc.. E non bisogna scordarlo, anche le partnership con tutta una serie di altri soggetti, comunque rientranti nella sfera dei portatori di interessi. Il Business Plan, che qui si va ad ipotizzare, attiene ad una serie di progettualità, che, nel considerare collaborazioni diverse, si fa carico di non sottovalutare gli stessi impegni economici e di carattere organizzativo, nonché i soggetti cui i servizi dovrebbero essere destinati, prestando molta attenzione ad una serie di domande, che si intende evidenziare nei seguenti termini: I. come si deve fare per offrire ai propri “clienti” una proposta valida e difendibile? II su quali mercati si ha migliori possibilità di riuscita? 7 III quale sarà la reazione di altri Istituti/Ditte analoghe già presenti sul territorio? IV quali potenzialità economiche ha il progetto considerato? V quale impegno economico dovrà essere fronteggiato per il compimento del progetto? Alla luce di quanto in parola, si crede che la Casa abbia la competenza e l’organizzazione per gestire i servizi che si andrà ad ipotizzare. Tutto questo non sottovalutando - in rapporto alla stessa localizzazione territoriale in cui la Casa si trova - la concorrenza, che è molto agguerrita. La competitività in atto, peraltro, non si va a giocare solo sul fattore costi di produzione e loro contenimento, ma, in primis, sulla reale capacità di risposta rispetto alle diverse aspettative. Risulta, pertanto, di fondamentale importanza, il riuscire sino in fondo ad esprimere quel voler essere “nodo” di una rete che aggrega ed annoda e non ostruisce. Secondo l’impostazione che ne è stata fatta discendere, le proposte formulate hanno quindi mosso il loro avvio nella logica delle partnership da attivare. E’ evidente che ognuna delle stesse, una volta verificatane la praticabilità, nell’essere istruita sotto i diversi aspetti, dovrà incontrare, se richiesto, il parere favorevole, a partire dalla Conferenza dei Sindaci dell’Az. Ulss 18, della Direzione Generale della medesima, nonché l’eventuale inserimento dell’ambito dei piani della programmazione in itinere. Da ultimo, prima di entrare nella specifica esposizione di quanto prospettato, da sottolineare che l’impegno per l’attivazione, in partnership, di nuovi servizi, oltre ad assicurare risposte mirate a favore dei destinatari, verrebbe a creare, nel contempo, le condizioni per la salvaguardia, meglio ancora se la crescita, del fattore occupazionale, nonché del correlato indotto. Fattori, questi, da non trascurare, soprattutto in questi momenti di particolare difficoltà su questo versante. Quindi e di seguito, la progettualità, rispetto alle sue articolazioni, viene ad essere calata nei termini come di seguito riportati: A COLLABORAZIONE TRA AZIENDA ULSS 18 ROVIGO COMUNE DI LENDINARA CASA ALBERGO PER ANZIANI Possibili nuovi servizi presso stabile ex ospedale La proposta si dà carico di prevedere la realizzazione di nuovi servizi residenziali mediante l’attivazione di un nucleo per persone con disabilità (una ventina di persone). L’idea nasce a seguito di alcune vicissitudini verificatesi nel territorio altopolesano e secondo la richiesta tempo addietro sottoposta, come ipotesi di fattibilità, da parte della stessa Azienda Ulss. E’ chiaro che potrà trovare seguito, anche dopo gli accordi intercorsi fra Azienda Ulss e Comune, se rimanesse libero almeno un piano dell’ex ospedale, e se ne fosse condivisa la realizzazione. 8 In questo caso, la Casa Albergo potrebbe rendersi disponibile in base alle indicazioni che ne dovessero derivare. Resta il fatto che, laddove fosse accantonata, ma si dovesse riproporre il percorso per l’avvio di altro servizio similare, la disponibilità della Casa per entrare in un contesto di partnership e relativa gestione del servizio d’interesse, verrebbe comunque ad essere confermata. B COLLABORAZIONE TRA COMUNE DI LENDINARA CASA ALBERGO PER ANZIANI Valorizzazione ruolo cabina di regia in funzione di servizi diversi fra cui i mini alloggi Per fare “buona memoria”, è bene rammentare che la cosa - allorquando era stato messo in atto il progetto finalizzato al recupero di una parte dell’ex ospedale, che ha visto impegnata la Regione Veneto, l’Ater di Rovigo, ed il Comune di Lendinara – era stata prospettata ed a più riprese richiamata anche nelle note fra le parti intercorse e le relative convenzioni di volta in volta approvate per la gestione dei servizi domiciliari. In effetti, il ruolo della Casa potrebbe assumere un rilievo non marginale in considerazione di un impegno volto ad abbracciare, sinergicamente, bisogni che non dovrebbero essere limitati alla presenza per le emergenze attraverso il ricorso alla domotica (probabilmente da ritarare); ma anche attraverso un significativo apporto attraverso un cosiddetto portierato sociale (ora in fase sperimentale gratuita); nonché con l’impiego, per visite periodiche, dell’assistente domiciliare impegnato nel territorio; ancora attraverso la partecipazione alle attività ricreative della Casa; infine, con la messa a disposizione permanente di due posti letto, presso la struttura, per situazioni di emergenza o post ricovero ospedaliero ai fini riabilitativi. Un unico reciproco intento, quindi, per promuovere relazioni, solidarietà tra residenti, stimolo dell’autonomia, lavoro di rete. Cui aggiungere i servizi che la Casa già svolge in convenzione con il Comune di Lendinara (servizi domiciliari, servizio di consegna pasti a domicilio, servizio di trasporto a visite, etc.), e che potrebbero essere in tal modo implementati. C COLLABORAZIONE TRA COMUNE DI LENDINARA ALTRI COMUNI LIMITROFI CASA ALBERGO PER ANZIANI Estensione servizi domiciliari 9 Analogamente, sempre nel rispetto dei fabbisogni rilevati, potrebbero meglio essere sviluppate azioni di raccordo e supporto con i Comuni limitrofi, onde in tal modo vedere non solo allargata l’offerta, ma, soprattutto, meglio tutelate le persone. D INTERVENTI DIRETTI DELLA CASA ALBERGO La Casa, allorquando ha realizzato interventi di tipo strutturale, non lo ha fatto solo per ottemperare alla norma di riferimento, in particolare per gli spazi individuali e collettivi, ma anche per accrescere la qualità ambientale sia per i residenti che per chi nella struttura opera, ma anche per chi ha modo di frequentarla. Secondo questa impostazione, si ritiene vi siano i presupposti, una volta assolte le condizioni di tipo economico (vds. sostenibilità spesa in ordine agli investimenti da realizzarsi, nonché correlate autorizzazioni etc.), organizzativo e di fattibilità, per pervenire alla creazione, laddove la medesima fisicamente insiste, di ulteriori servizi. I UNA NUOVA SALA DA PRANZO DI USO COLLETTIVO Lo spazio ipotizzato, peraltro già in fase di realizzazione (sono infatti in corso le procedure di carattere autorizzatorio per la sua costruzione), diviene elemento fondamentale nella fase del rinnovo dell’autorizzazione del CPI. Una volta assolti i presupposti di tipo normativo, questo ambiente diviene soprattutto spazio di aggregazione, per i due soggiorni del piano terra. Non solo. Al fine di evitare una suddivisione di spazi ridotti in ambiti di passaggio particolarmente congestionato in alcuni orari, soprattutto per persone con ridotte capacità motorie, la soluzione prospettata diviene tale da poter essere considerata di ampio respiro. In questo modo, la nuova sala andrebbe ad offrire la possibilità per un ripensamento in ordine all’utilizzo degli attuali locali utilizzati come sale da pranzo. II UNA PALESTRA SOCIALE DI USO COLLETTIVO L’idea nasce pensando all’utilizzo dei uno degli spazi precedentemente destinati a sala da pranzo, e frutto, soprattutto, della nuova L.R. n. 8/15 “Disposizioni generali in materia di attività 10 motoria e sportiva”, laddove, essendo inserite nelle ipotesi previste, anche le Ipab, la Casa potrebbe favorire, mettendo a disposizione del territorio e della comunità locale i suoi spazi, l’attività motoria, con l’obiettivo di formare ed educare le persone, migliorando gli stili di vita, nonché l’accrescimento del benessere psicofisico, e, soprattutto, lo sviluppo delle relazioni sociali. III L’lAMPLIAMENTO SOPRAELEVAZIONE HOSPICE EXTRAOSPEDALIERO PER REALIZZAZIONE NUOVO NUCLEO E SERVIZI INTEGRATIVI Ai fini organizzativi e gestionali, poter riunire in un unico ambito od area circoscritta, patologie che richiedono maggior assistenza di tipo sanitario, risulta essere un elemento importante. Questo non risulta praticabile nell’immediato, se non prevedendo la disponibilità di altri spazi. Il fabbricato, ad un piano, attualmente destinato alla gestione del servizio di assistenza sanitaria ed assistenziale a favore di malati terminali, risulta ampliabile in sopraelevazione. La realizzazione sarebbe funzionalmente collegata, con il primo piano dell’RSA, attraverso un collegamento coperto (prosecuzione corridoio sogg. Edera, con caratteristiche secondo normative vigenti di sicurezza), oltre a prevedere nuovi accessi dal piano terra. In tale ambito, potrebbe trovare allocazione il nucleo di media intensità, attualmente dislocato in altra ala della Casa. Nell’ambito del medesimo volume da realizzarsi, oltre a soddisfare i requisiti minimi previsti dagli standards strutturali per il nuovo nucleo (area abitativa, servizi, etc,), potrebbero essere ricavati altri locali, con un possibile utilizzo ad ampio raggio. Considerata la destinazione particolare del piano terra, con l’impossibilità di una collocazione alternativa durante l’esecuzione dei lavori di ampliamento, la tipologia costruttiva verterà sul concetto di edilizia modulare e prefabbricata, al fine di ridurre i tempi di realizzo ed i disagi conseguenti. IV L’OSPEDALE DI COMUNITA’ Nel prospettare il progetto, che prevede l’attivazione di un nucleo di 10/15 posti letto da destinarsi ad Ospedale di Comunità, non bisogna dimenticare che la Casa, sin dal 2009, come da documentazione in atti, aveva ottenuto l’assicurazione (vds. Conferenza dei Sindaci e Direzione Servizi Sociali Az. Ulss 18 di Rovigo), stranamente poi accantonata, del via libera alla realizzazione del servizio di cui in parola. Tornando all’ipotesi in termini di praticabilità, è a dirsi che il servizio può trovare collocazione, ripensando ad una generale rivisitazione degli spazi esistenti nella Casa e tenuto conto dell’ipotesi sopraelevazione di cui al punto precedente, all’interno del complesso immobiliare esistente. L’assistenza residenziale svolta dai Centri di Servizio, quali la Casa, oltre ad essere di supporto ai processi di continuità ospedale-territorio, rappresenta per alcune tipologie di utenti l’unica vera risposta ai bisogni socio-sanitari. 11 Casi relativamente complessi e per i quali non sia possibile un progetto domiciliare possono essere di fatto assistiti solo in condizioni di assistenza residenziale, siano essi anziani, disabili, o persone affette da malattie psichiatriche. Cogliendo come proprio l’obiettivo strategico indicato dal PSSR, si propone lo sviluppo dell’assistenza intermedia, attivando una struttura di ricovero temporaneo in grado di accogliere i pazienti per i quali non sia prefigurabile un percorso di assistenza domiciliare e risulti improprio il ricorso all’ospedalizzazione o all’istituzionalizzazione. Affermata, infatti, come scelta da privilegiare, il mantenimento della persona al proprio domicilio, qualora lo stato di salute ed il contesto familiare non lo consentano, l’inserimento in queste strutture, e, quindi e pertanto, non all’interno di realtà di tipo ospedaliero, può rappresentare l’alternativa seppur temporanea. Il Servizio proposto sarà rivolto a persone: clinicamente stabilizzate, con forme morbose “a lenta risoluzione”, comunque assistibili in struttura di degenza intermedia, in dimissione da reparti ospedalieri, per i quali è necessario un ulteriore periodo di residenzialità temporanea con assistenza sanitaria di tipo medio-alto; assistibili seguiti in assistenza domiciliare integrata che necessitino di un periodo di tutela sanitaria correlata a problematiche non gestibili a domicilio. V IL SOCIAL-HOUSING DI COMUNITA’ PER SITUAZIONI DI EMERGENZA La Casa intende valutare l’opportunità di implementare l’offerta pure attraverso la realizzazione di un servizio innovativo di social-housing di comunità per situazioni di emergenza. Il complesso, da ricavarsi all’interno della struttura, darà l’opportunità di usufruire di più servizi. Le ragioni che portano alla individuazione di questa soluzione risultano essenzialmente determinate dall’opportunità di fornire un servizio alternativo, che possa cogliere le diverse esigenze del territorio, non ancora contestualizzate in alcuna normativa. L’elevata crisi occupazionale, ad esempio, sta manifestando situazioni economiche/difficoltà, a nuclei familiari, ma in particolare a persone singole, determinati anche da crisi coniugali, etc. Questo, nella maggior parte dei casi, comporta difficoltà anche per il reperimento di una residenza. Il servizio potrebbe essere limitato ad alcuni periodi, per permettere alla persona un minimo sollievo, valutando la possibilità, se attuabile, di poter, attraverso una “banca del tempo”, compensare le eventuali pagamenti con prestazioni a favore dei residenti della Casa (accompagnamento, sorveglianza, etc.). L’intervento prevederà la realizzazione di minialloggi per una e due persone, prevedendo all’interno, per ciascuno, l’angolo cottura, salapranzo/soggiorno, letto, wc. VI “IL DOPO DI NOI” PER PERSONE CON DISABILITA’ Alla stessa stregua di quanto indicato per il progetto precedente, per questo tipo di servizio, non esiste, al momento, alcuna normativa di riferimento. 12 Le famiglie con un figlio disabile hanno, come grande e a volte unica preoccupazione, il "dopo". Il momento in cui i genitori diventeranno vecchi e non potranno più assistere il figlio che non è in grado di far fronte autonomamente alle necessità della vita quotidiana diviene, infatti, un passaggio assai delicato e per il quale cercare forme di tutela. L’obiettivo prefissato è di garantire un futuro alle persone con disabilità, nonché ai loro familiari. Un argomento complesso, che coinvolge delicatissimi aspetti emotivi, ma anche concreti problemi giuridici, economici, assistenziali ed abitativi. Attraverso apposito percorso e in sinergia con competenze diverse e qualificate, si potranno realizzare proposte adeguate a definire un “progetto globale di vita” privilegiando la costruzione di sinergie tra la famiglia, le istituzioni, il territorio. Tra i progetti abitativi previsti, potrebbe essere realizzato anche un Servizio di Ospitalità Periodica finalizzato a realizzare occasioni di vita autonoma per giovani disabili. In questo modo si potrebbe consentire a giovani con disabilità di sperimentarsi in un luogo diverso dalla propria casa, insieme ad un piccolo gruppo, per periodi definiti e programmati, attraverso un progetto educativo personalizzato. Un’opportunità per imparare a vivere senza la costante presenza dei genitori e preparare così il proprio futuro di adulti, ma anche un’opportunità per i genitori per vedere il proprio figlio “sotto una nuova luce” e avere l’occasione concreta per iniziare a progettare un differente futuro per il proprio figlio. Prepararsi al cambiamento, prevenire quindi, cercando di anticipare e di gestire, anziché subire, prevedibili situazioni di difficoltà o di emergenza: per comprendere cosa si può fare da soli e in che cosa occorre essere aiutati; per imparare a condividere una casa con altre persone; per scoprire il piacere di saper fare e di sentirsi adulti. VII SERVIZIO A FAVORE DISAGIO GIOVANILE Le famiglie che vivono già una situazione a rischio non sono sempre in grado di supportare, il bambino prima e l’adolescente poi, nella delicata fase di crescita che va dalla pubertà alla vita adulta. Le carenze familiari possono diventare grave pregiudizio per lo sviluppo psico-fisico dell’adolescente. Si rende necessaria quindi la possibilità di realizzare strutture/servizi che possano aiutare il minore a costruire gli strumenti che gli permetteranno di affrontare la vita adulta. Si tratta, pertanto, attraverso questo servizio, di costruire relazioni significative per integrare o sostituire le funzioni familiari all’interno di un contesto educativo. Per questo, attraverso spazi da ricavarsi nell’ambito di un immobile esistente, la Casa intende mettersi a disposizione fornendo accoglienza temporanea ed urgente a minori in situazione di abbandono o di urgente bisogno di ospitalità e protezione. Questo, naturalmente, dovrà prevedere il coinvolgimento di apposite competenze qualificate, a fronte di progetti sia di gruppo che individualizzati. Dl notevole supporto, e lo si ritiene fondamentale, la presenza di residenti anziani, che hanno ancora tanto da dare in termini di affettività, consigli, vicinanza, etc. 13 VIII SERVIZIO A FAVORE DI RELIGIOSI NON AUTOSUFFICIENTI La presenza in Lendinara di diversi Istituti Religiosi, sicuramente tutti “attrezzati” con proprie strutture destinate alla residenzialità, in età anziana, di persone religiose, non deve far scordare la possibile richiesta, da parte di queste persone, di rimanere nel contesto territoriale della comunità locale ove per tanto tempo hanno prestato il proprio servizio. La Casa, allora e senza troppe pretese rispetto ai grandi numeri (si rientrerebbe nell’ordine dei 3 o 4 posti), potrebbe essere una possibile risposta in tale direzione. La vicinanza del Centro Servizi al Centro Storico, garantirebbe anche una continuità di rapporti sociali e scambi con il territorio. Questo, per poter consentire una libera scelta ai religiosi che volessero una alternativa ad altre comunità religiose. L’attivazione del servizio potrà essere resa possibile, conseguentemente, in base a sottoscrizione di apposita convenzione con l’ordine religioso interessato. IX COMUNITA’ ALLOGGIO A FAVORE DI PERSONE DISABILI Secondo lo spirito della mission della Casa e nel proseguo delle ipotesi progettuali, si crede possa essere riproposta l’idea iniziale inerente la disabilità, ma da realizzarsi, in questo caso, all’interno della Casa. Rispetto all’idea del nucleo, qui si verrebbero ad ipotizzare due comunità alloggio, rivolte per l’appunto a persone adulte in situazione di disabilità, di 8 posti ciascuna. L’iniziativa, senza nulla togliere a realtà già presenti e consolidate a livello territoriale e con grandi numeri, potrebbe incontrare la fattibilità sia per il tipo di servizio (comunità alloggio), sia con l’idea di meglio comprendere se vi sono persone polesane attualmente inserite fuori dal territorio provinciale e che potrebbero in tal modo farvi ritorno. X PARCHEGGIO PUBBLICA UTILITA’ CON TETTOIE FOTOVOLTAICHE INTEGRATE Trattasi di intervento da realizzarsi nell’area adiacente alla Casa, di proprietà di soggetti terzi (privati), area già classificata nel PRG come “Zona F per strutture socio assistenziali”, di 3000 mq circa, con previsione di ampio parcheggio per oltre 60 posti auto. Il servizio in parola potrebbe essere utilizzato sia dai dipendenti della Casa che dai familiari e visitatori, in quanto facilmente raggiungibile da Via Veronese, con accesso diretto alla struttura. In questo modo, nella logica di favorire ed incrementare gli spazi a favore del turismo religioso e della “città ospitale”, su cui molto si sta insistendo, l’area destinata a parcheggio su Via del Santuario, prospiciente il relativo bene sacro, in genere utilizzata da dipendenti della Casa e familiari dei residenti, potrebbe risultare disponibile allo scopo in quanto chi in genere si indirizza alla Casa Albergo avrebbe a disposizione altri spazi per il parcheggio. 14 Con l’occasione, sarebbe interessante, onde raggiungere l’obiettivo, pensare ad una ditta che, nel realizzare l’intervento, potesse avere anche un ritorno economico mediante l’installazione di coperture fotovoltaiche in corrispondenza degli spazi destinati al parcheggio. Di riflesso, i mezzi, anche in relazione alle varie stagioni, risulterebbero protetti, e la ditta potrebbe avere un ritorno dalla produzione di energia. c) Gli adeguamenti ai fini del rilascio del CPI (Certificato Prevenzione Incendi) Doveroso, nel contesto, anche se il richiamo alla spesa da sostenere sarà effettuato successivamente e racchiuso nell’apposita tabella degli investimenti annuali e triennali, un accenno all’iter in corso per il rilascio del nuovo CPI. Quello di cui la Casa disponeva, essendo a suo tempo scaduto, nell’essere riproposto deve considerare tutta una serie di novità nel frattempo intervenute, sia a livello normativo che di nuovi spazi realizzati. L’iter al riguardo previsto ha già preso avvio ed in un contesto di “step”, suddivisi in tre parti, ha visto essere portata a conclusione la prima, inerente l’inserimento di tutta una serie di porte taglia fuoco in diversi locali e spazi della Casa. Occorre ora procedere, come del resto sopra accennato, con la realizzazione della nuova sala da pranzo, nonché, come ultima fase, con una serie di ulteriori interventi, che vanno da alcune verniciature particolari nell’ambito degli spazi provvisti di strutture metalliche sino ad alcune tipologie di contro soffitti. d) La programmazione annuale e triennale degli investimenti e realizzazione delle opere, con la stima dei costi per gli interventi da effettuarsi – Il “Master Plan 2016 – 2018” In base alle ipotesi progettuali, come sopra descritte, l’Organo di Governo, dopo aver abbracciato l’idea guida del “Businesse Plan” decennale, da ricondursi, poi e di volta in volta, negli operativi Master Plan, è addivenuto all’idea che si renda necessario, in primis, provvedere con la conclusione delle fasi inerenti alla acquisizione del CPI, e, pertanto, alla realizzazione sia della nuova Sala da Pranzo che dell’ultima parte inerente a verniciature, contro soffitti e quanto correlato, destinando il relativo finanziamento con i fondi del bilancio in approvazione. Quindi, proprio per arrivare, da un lato, a risolvere una serie di non funzionalità operative derivanti dall’utilizzo dell’attuale soggiorno Orchidea; dall’altro, a cogliere l’opportunità, nella realizzazione di nuovi spazi (vds. sopra elevazione Hospice che sistemazione Casetta”), per pensare seriamente alla realizzazione di ulteriori servizi (come sopra prospettati: dalla “comunità alloggio per disabili” al servizio per il “dopo di noi” od al “social housing per la marginalità”, non escludedno, come già rilevato, l’ipotesi “Ospedale di Comunità”), l’Organo di Governo ritiene di dover affrontare gli impegni che ne andranno a derivare attraverso la contrazione di espresso mutuo finalizzato, ricorrendo, se fattibile, ad istituti di credito impegnati su questo versante e che, dell’etica, hanno fatto un loro impegno primario. La fattibilità del ricorso al mutuo, ipotizzato, alla luce dei lavori da effettuare, attorno alla cifra dei 2,5 milioni di euro, risulta sostenibile, in un contesto di equilibrio dei conti e di pressoché conferma del peso attualmente a carico, in quanto, con il 2017, parte dei mutui in itinere andranno a completamento, e, di riflesso, gli stessi oneri per interessi, alla luce del contesto internazionale e degli interventi effettuati dalla stessa BCE, risultano essere, ora rispetto al passato, di minore entità. Il tutto, pertanto, senza dover andare ad incidere sul fattore costi da determinarsi a carico dei destinatari dei servizi, per i quali, secondo quanto meglio di seguito delineato in sede di capitolo bilancio e rette, l’Organo di Governo è intenzionato a non dover sostanzialmente prevedere onere aggiuntivo alcuno. Questi impegni, non dimenticando quanto in itinere e finalizzato al fattore sicurezza per gli operatori e per i residenti (vds. prosecuzione allestimento, dove necessario, di arredi delle stanze, adeguati allo scopo, nonché fornitura DPI e quanto correlato). 15 Infine, dopo il positivo riscontro derivato dall’affidamento di alcuni servizi attraverso il ricorso al cosiddetto “global service”, l’opportunità se non l’obbligo, anche ai fini del contenimento dei costi, senza far venir meno la loro rispondenza, di proseguire nella qualificazione energetica degli ambienti della Casa (vds. ad esempio, fattore serramenti). Si è ad evidenziare, relativamente alla programmazione triennale indicata, i seguenti aspetti: - ANNO 2016: quale chiarimento per gli € 65.000,00 che vengono contemplati per gli acquisti relativi a mobili e arredi (adeguamenti sicurezza), macchine d’ufficio e licenze software a tempo indeterminato in vista delle nuove scadenze sulla digitalizzazione; - ANNO 2017: avvio lavori per circa € 2.500.000,00, attraverso accensione di relativo mutuo (tasso di interesse presunto pari al 2%); con conclusione nel 2018. L’ammortamento, inteso come costo, si inizia a pagare solo quando un bene risulta finito ed entra in funzione. Nel 2018 terminano i costi di ammortamento relativamente agli arredi della cucina (circa € 65/70.000,00); di conseguenza, le nuove quote di ammortamento, relativamente ai lavori qui considerati (€ 2.500.000,00), non rappresentano un maggior costo per l’Ente. Nei prossimi anni sono in scadenza diversi mutui (la prima chiusura avverrà nel 2017); questo significa che le quote annue relative agli interessi sono via via piu’ irrisorie. Questo consente di pensare all’accensione di nuovo mutuo, con un minimo aggravio di costi per la Struttura1. PROGRAMMAZIONE TRIENNALE INTERVENTI 2016-2018 N. Progr DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO STIMA DEI COSTI DEL PROGRAMMA Tipologia Anno Tipologia Anno risorse 2017 risorse 2018 Anno 2016 Tipologia risorse 1 Attrezzatura di cui al D.Lvo 81/08 e vario 65.000,00 Fondi di bilancio 50.000,00 Fondi di bilancio 45.000,00 Fondi di bilancio 2 Realizzazione di nuovi spazi collettivi (sala da pranzo ed altri interventi per rilascio Certificato di Prevenzione Incendi su strutture metalliche, controsoffitti, ed opere accessorie) 380.000,00 Fondi di Bilancio - - - - - - - - 3 Ampliamento/sopraelevazione fabbricato Hospice Extra Ospedaliero per realizzazione nuovo nucleo e servizi integrativi (vds.ospedale di comunità,etc.) - - 4 Realizzazione con recupero fabbricato esistente di spazi per progetto comunità alloggio per la disabilità e similare) - - 5 Adeguamento porzione fabbricato esistente per recupero spazi per attività diverse (comunità alloggio innovativo per la disabilità, socialhousing di comunità situazione di emergenza, disagio giovanile,servizio a favore di religiosi non autosuff.,il dopo di noi per persone con disabilità,etc.) 50.000,00 (spese esproprio) Fondi di bilancio 450.000,00 (opere di urbanizzazione) Di cui 50% a carico Ente e 50% Contributo privato - - - Parcheggio pubblica fotovoltaiche integrate utilità con Mutuo Finalizzato Mutuo finalizzato - - 6 1.900.000,00 (quadro economico compreso spese tecniche) 500.000,00 (quadro economico compreso spese tecniche) - 100.000,00 (quadro economico compreso spese tecniche) Mutuo finalizzato - - tettoie 1 L’ammontare della rata di un mutuo è composto dalla quota capitale e dalla quota interessi. Per ogni rata che si paga, la quota capitale rappresenta i soldi che si restituiscono alla Banca e che vanno a diminuire il debito residuo, mentre gli interessi sono i soldi che la Banca guadagna sul finanziamento che ha erogato. Relativamente al piano di ammortamento di un mutuo, i primi anni la quota interessi risulta sempre più cospicua della quota capitale; man mano che ci si avvicina alla scadenza avviene il contrario. 16 IL BILANCIO E L’ESERCIZIO DELLA RESPONSABILITA’ ECONOMICA, IN PRIMIS VERSO I FRUITORI DEI SERVIZI DALLA CASA EROGATI E’ oramai stata acquisita la consapevolezza, attraverso l’esperienza maturata ed alla luce della nuova normativa regionale sulla contabilità per le Ipab, che un ruolo sempre più importante, nella tenuta dei conti e del sistema, lo venga a rivestire il “controllo di gestione”. Quanto previsto e che la Casa aveva già iniziato ad effettuare attraverso un mirato monitoraggio ed una analisi dettagliata dei centri di costo, ha trovato e trova un corrispondente riscontro in tutti quegli strumenti messi in atto e che aiutano nella cura e presa in carico anche dei conti. Positivo, quindi, quanto introdotto con la previsione di una struttura contabile che deve essere al passo con gli attuali approcci, e che, soprattutto, deve consentire di assicurare una più rispondente trasparenza sia nella rendicontazione che nella lettura dei dati. Importante, per questo e come ripreso dalla stessa relazione della Direzione, la costante presenza di un cruscotto aziendale, che dovrà essere, nel limite della fattibilità, meglio aggiornato ed attrezzato, capace di leggere dati e situazioni, nonché di intervenire al bisogno se qualche spia rossa dovesse accendersi. L’Organo di Governo della Casa, a tale riguardo, nel dare atto di una tenuta del sistema, di fronte agli impegni che dovranno essere, ai vari e diversi livelli, assunti, come peraltro già in buona parte in precedenza richiamati, è dell’idea che, proprio attraverso una costante presa in carico dei dati del bilancio, debba essere prodotto ogni sforzo, e qui si dà carico di adottare ogni cautela, per addivenire al pressoché totale non aumento della retta per il 2016, se non per una piccola quota in relazione, ad esempio, alle stanze singole. E, questo, partendo da dati che, nella loro verificabilità ed attendibilità, possano consentire di proseguire su questa strada. Dalla previsione della presenza delle persone provviste di impegnativa di residenzialità, che non dovrà superare il dato delle 155, anche se ogni sforzo dovrà essere prodotto, pur nella consapevolezza della competitività fra centri di servizio, per andare oltre; a quella della presenza, con una certa costanza e continuità, delle persone inserite nell’ambito del cosiddetto “soggiorno temporaneo”. Questo, senza voler essere troppo pesanti nel ragionamento, richiederà, ad esempio, di efficentare al massimo le procedure ed i tempi nella “occupazione” dei posti letto liberati nel corso dell’anno. Ma altrettanto dovrà avvenire con il centro di cure palliative, provando a rimettere in carreggiata, se le parti saranno dell’idea di riproporre l’accordo, magari come nei termini a suo tempo condivisi e poi cassati, la stessa assistenza domiciliare oncologica. E’ al riguardo evidente che il tutto potrà essere reso sostenibile proseguendo nella politica e della salvaguardia dei posti di lavoro, a partire dai dipendenti in servizio, sino al ricorso a forme di gestione con la presenza di servizi gestiti dalla cooperazione, secondo le migliori condizioni da attuarsi in relazione all’equilibrio contabile e nella garanzia di rispondenti servizi. Tenendo presente come gran parte degli oneri che vanno a ricadere sul bilancio derivino, sia in ottemperanza al fattore standard regionali che carichi sociosanitari per le persone da assistere, dalle spese per il personale. E per le quali, in attesa di comprendere la strada migliore da intraprendere in relazione alla emananda legge di riforma, peso assai pesante per il suo carico, per i dipendenti di ruolo, a differenza di quanto accade per gli altri soggetti che operano in regime diverso, deriva da oneri come l’Irap o di tipo previdenziale. Garantire la sostenibilità economica della Casa significa anche prestare la massima attenzione in sede di massimizzazione dei ricavi istituzionali, a partire dalla questione 17 assolvimento obblighi derivanti dalle rette, e, di riflesso, eventuale recupero di fronte ai rischi di non pagamento. Ma significa pure il ricercare, come già fatto in altri momenti, fonti di finanziamento aggiuntive, e questa potrebbe essere l’ipotesi di interventi da parte di fondazioni bancarie o di progetti sostenuti da altri Enti tipo la Regione, oppure ancora il fund raising, che non poco ha dato in questi anni. Altrettanto importante proseguire in quella gestione virtuosa che, proprio in presenza della scarsità di risorse rispetto al passato, si deve far carico di prestare molta attenzione alla voce “costi”, sia riqualificando alcune voci (vds. risparmio energetico), che dedicando molta attenzione ad ambiti che attengono al personale. Un ulteriore input, in questa direzione, può derivare - come avvenuto per la gara prodotti monouso per incontinenti, che ha visto il coinvolgimento di oltre 10 strutture – dalla implementazione di acquisti fatti con altri centri di servizio. Ancora importante la prosecuzione della informatizzazione e dematerializzazione, nell’azione amministrativa e gestionale, non solo per ottemperare a quanto dalla norma previsto (es. firma digitale, archiviazione informatica, fatturazione elettronica, cartella sociosanitaria etc.), ma anche per avere una maggiore sicurezza rispetto ai dati da utilizzare, una riduzione dei tempi da impiegare, e, non ultimo, un risparmio nell’utilizzo della carta. Gli obiettivi qui evidenziati, per essere adeguatamente raggiunti, dovranno incontrare i necessari supporti, sia da parte delle risorse umane che in relazione alla dotazione dei necessari strumenti. E’ evidente, per questo, che le diverse azioni da mettere in atto, rivolte ad implementare la governance del sistema, mettendo insieme aspetti di carattere progettuale e di tipo gestionale, dovranno essere fortemente motivati ed inseriti in quella direzione dei percorsi virtuosi, che siano capaci di volgere al benessere complessivo di coloro che nella casa vivono, operano e che la casa frequentano. Lo sviluppo delle varie voci che attengono al bilancio, dopo quanto sopra rilevato, ai fini dell’equilibrio contabile e della sostenibilità dei servizi da erogare, trova il suo riferimento nelle tabelle di seguito riportate. Servizi residenziali, escluso il rimborso regionale per i non autosufficienti Importo 2015 Aumento Importo 2016 Residenti Auto e Non Maggiorazione stanza singola Ospiti Auto e Non “Una tantum” forfetario ingresso nuovo residenti € 51,10 €- € 51,10 € 6,00 € 1,00 € 7,00 € 160,00 €- € 160,00 Ospiti “Soggiorno Temporaneo” Retta minima Importo 2015 Aumento Importo 2016 La retta per gli residenti a "Soggiorno Temporaneo" sarà determinata in relazione ai dati dedotti dal Controllo di Gestione sulla base del Carico / Profilo Assistenziale. Tale costo, comunque, non sarà superiore alla retta complessiva prevista per gli anziani non autonomi. € 70,60 €- € 70,60 Centro diurno per anziani autosufficienti (escluso il costo di trasporto dall’abitazione alla sede Importo 2015 Aumento Importo 2016 dell’Istituto) €€ 38,00 € 38,00 18 Costo dei servizi di assistenza domiciliare Gli importi dei costi per la gestione dei servizi e prestazioni a carattere socio assistenziale, a favore delle persone anziane residenti nel territorio del Comune di Lendinara, sono determinati dall’Accordo Quadro in essere tra le parti. Costo altri servizi Rimborso costi per l’utilizzo della Sala Polivalente ‘Silvestro Camerini’ Periodo di Importo 2015 Aumento Importo 2016 utilizzo Mattina o € 65,00 €€ 65,00 pomeriggio Mattina e € 95,00 €€ 95,00 pomeriggio Sera € 85,00 €- € 85,00 Costi del servizio di ristorazione a favore di Importo 2015 Aumento Importo 2016 famigliari e/o congiunti dei residenti della struttura € 12,00 €€ 12,00 (pranzo o cena): Costi del servizio mensa a favore dei dipendenti che Importo 2015 Aumento Importo 2016 effettuano l’orario di lavoro pomeridiano (1/3 del € 4,00 €€ 4,00 costo di cui sopra, vds. Delib. n.17 del 23/07/1999): ALLARGARE GLI ORIZZONTI PER MEGLIO RISPONDERE E CORRISPONDERE SAPENDO ACCETTARE LE SFIDE CHE IL TEMPO PONE La consapevolezza di dover profondere ogni sforzo, spazio e risorsa a disposizione ai fini della innovazione e della promozione del positivo cambiamento, richiede, invero, una grande disponibilità e capacità di adattamento. A maggior ragione in periodi come questo, laddove il fattore crisi da un lato e, nel mondo dei servizi alla persona, la competitività, dall’altro - ed è il caso di quanto sta avvenendo nel territorio cui afferisce la Casa – obbligano a dispiegare le forze e le energie per, anzitutto, salvaguardare i servizi gestiti ed i posti di lavoro. Questo, tuttavia, non deve distogliere, ed è lo spazio su cui il Consiglio di Amministrazione intende insistere, per comunque avere il coraggio di programmare, di pensare futuro, di rivolgere l’attenzione oltre quella siepe che, spesso, potrebbe essere foriera di visioni limitate e stringenti, se non addirittura negative. L’ottimismo che deve guidare, viceversa, pur attento ai dati di fatto ed alla realtà del contesto territoriale, non può limitare azioni e progettualità. Diversamente, forte sarebbe il rischio di rinchiudersi in quel fortino che, prima o dopo, causa proprio l’essere asserragliati, altro non farebbe che portare alla morte per fame o sete, senza aver potuto giocare, pur dovendo rischiare, nessuna carta. Nel voler allora consolidare l’impianto del sistema Casa Albergo, utilizzando al meglio tutta una serie di strumenti di cui la Casa dispone, viene pure avvertito il dovere se non l’obbligo di ricorrere alla creazione di quelle alleanze sociali, sempre più strategiche per riuscire a rimanere sul “mercato”. Da quelle istituzionali (vds. Comune, Comuni, Az. Ulss 18, Conferenza dei Sindaci, Regione etc.), a quelle più strettamente sociali (vds. Volontariato, Organizzazione Pensionati, Consulte etc.), 19 da quelle più direttamente operanti nel campo dei servizi alla persona (altri Centri di Servizio, Fondazioni, Profit, Non Profit, Onlus…), a quelle di carattere economico-finanziario (banche etiche, organismi che operano nel fund raising…). Importante, per tali ragioni, il riuscire a pensare ad una mappa strategica, capace di dare ed offrire una visione dell’insieme ed una serie di indicazioni per essere meglio operativi sul campo. Non solo. Creare alleanze, significa anche allargare la rete ed il sistema a rete, rafforzando quei legami con la comunità locale, tante volte invocati, ma in più di qualche occasione poco praticati. Di più: rappresenta anche lo sforzo per vedere di provare sino in fondo a spostare gli assi, attualmente incentrati sul fattore sanitario, per pur gradualmente portarli, anche in termini di maggiori risorse a disposizione, sul fronte socio assistenziale e socio sanitario. Anche attraverso queste modalità, ve ne è la convinzione, sarà possibile produrre quegli sforzi che, comunque, saranno capaci di rafforzare quella “cultura del servizio alla persona” troppo spesso rimossa od accantonata. La fatica dell’esserci, e questo è quanto viene ulteriormente a porsi quasi a mò di obbligo, impone di esprimere quella governance che, nel comprendere bisogni e necessità, sa discernerli per meglio allocarli in funzione di risposte appropriate, pertinenti e frutto della espressione di competenze qualificate. Il lavoro che riuscisse sino in fondo ad esprimersi in questi temini potrebbe davvero far trasparire quel valore aggiunto che il cittadino sa rinvenire in realtà come la Casa Albergo. Indubbiamente, quanto con convinzione enunciato, richiede di promuovere ulteriori azioni di marketing e visibilità, per di tal verso assicurare quella comunicazione esterna che riesce maggiormente a “sfondare” per farsi conoscere e per essere meglio conosciuti. Ma è altrettanto vero che l’appetibilità dei servizi dalla Casa erogati potrà incidere nel contesto e nei contesti se la Casa per prima saprà manifestare il suo essere comunità morale, pronta a mettersi in gioco e ad accettare le sfide dei nuovi tempi. Dimostrando, allo scopo, non solo di saper ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione, ma anche quel porsi al servizio che la sa rendere autenticamente credibile. Tanto che la sua visibilità, nell’essere dalle persone colta, riesce a far intravedere che il lavoro a favore delle persone prodotto è volto a realizzare abiti su misura rispetto ai desideri dei destinatari dei servizi. Ascoltare, quindi, per trovare ascolto; incidere, di conseguenza, per solcare quella strada dell’innovazione che, nel tempo, sarà sicuramente destinata a portare frutti. Un augurio, un auspicio, un impegno: tutti e ciascuno rafforzati da quella convinzione e fiducia che sanno smuovere e rimuovere i non pochi ostacoli incontrati lungo il percorso e che, gradatamente eppur progressivamente, non potranno far rinunciare al coerente ed etico obbligo di lavorare costantemente e coerentemente per raggiungere obiettivi e traguardi. 20 Allegato D) RELAZIONE SUL PATRIMONIO Alla data del 31.12.2015 Provenienza immobile originario - Con sentenza nella causa civile del Tribunale di Rovigo, n.RP 7349, promossa dalla PIA CASA DI RICOVERO DI LENDINARA contro CAMERINI SILVESTRO fu Francesco e CAMERINI GIOVANNI fu Cristoforo, iscritta al n.715 R.G.C. 1969 e riservata in decisione all’udienza del 19 giugno 1970, viene stabilita la piena disponibilità per avvenuta usucapione dell’originale stabile dell’Istituto (con Decreto della Deputazione Provinciale n. 1609 si autorizzava l’apertura della Pia Casa di Ricovero e d’Industria di Lendinara, con inaugurazione avvenuta in data 29 agosto 1852) ricevuto inizialmente in usufrutto perpetuo con annesso terreno. Per la determinazione del valore di bilancio relativo al patrimonio vedasi prospetto riassuntivo relativo agli interventi eseguiti, a far data dall’anno 1975. Descrizione catastale delle unità immobiliari facenti parte del complesso immobiliare della Casa Albergo per Anziani Prog Sez 1 LE Fg 14 2 LE 14 3 LE 14 4 LE 14 Num Sub Ubicazione 47 5 Via del Santuario 31 Lendinara (RO) P.T. (B.C.N.C.) 47 4 Via del Santuario 31 Lendinara (RO) p.T 47 6 Via del Santuario 31 Lendinara (RO) p.S1-T,1-2-3 47 7 Via del Santuario 31 Lendinara (RO) p.T ZC Cat Cl Cons Sup.Cat Rendita 0,00 U B01 U 3395 995 3.156,06 U B01 U 41838 10553 38.893,44 U A10 01 3,5 74 695,93 Descrizione e finalità unità immobiliari 1 ) Sub. 5: Area cortiliva comune a tutte le unità immobiliari; 2) Sub. 4: Sede Nucleo di cure palliative per 8 p.l., completato nel 2005. Corpo di fabbrica realizzato per malati terminali ad un piano unico. Composto da una parte con destinazione a residenza e di terapia, e da un’altra a servizi diversi: di cura, di relazioni con il pubblico, d’equipe, tisaneria, spogliatoi maschili e femminili, di raccoglimento, di cura ed igiene della persona, ricreativa, ripostigli e depositi. Le stanze residenziali sono tutte dotate di bagno attrezzato. Gli impianti sono centralizzati:riscaldamento, audio, telefonico, chiamate, rilevazione incendi, idrico sanitario, impianto antincendio,raffrescamento ed estrazione aria, 1 Allegato D) televisivo, collegamento informatico. Comandi elettrici per utilizzo serramenti nell’area residenziale. Dotato di impianto centralizzato per l’ossigeno, con centrale ossigeno in posizione esterna. Sul lato prospiciente il giardino è presente un ampio porticato attrezzato. Le finiture sono del tipo alto. Collegato al complesso principale a mezzo collegamento di superficie realizzato con struttura metallica e tamponamento in vetro. 3) Sub. 6: Complesso immobiliare del Centro Servizi composto dalla struttura originale oltre ai vari ampliamenti succedutisi, con le destinazioni così suddivise: a) Parte Storica (zona Uffici, sala attività, Soggiorno Mimosa ed Iris,archivi, Sala polivalente, aree residenziali di collegamento, Soggiorno Tulipano); b) Ala centrale parte residenziale Soggiorni Rosa, Gardenia, Viola, con relativo ampliamento e seminterrato; Pensionato (Soggiorno Orchidea distinto in tre piani); c) d) Ala Soggiorni/spazi calmi (Soggiorno Rosa, Gardenia e Viola); e) Locale impianti tecnologici e servizi (caldaie, locale pompe, cabina elettrica, cucina centrale, magazzini); Locali di servizio ( sala del commiato, ricovero materiale); f) g) Ala RSA piano terra, primo, secondo e giardino delle stagioni su terrazzo. 4) Sub. 7: Ambulatorio odontoiatrico completato nel 2010, composto dal locale principale, con l’angolo per la sterilizzazione, il locale attesa, i servizi igienici sia per il personale che per il pubblico. L’ambulatorio ha accesso sia dall’interno che dall’esterno, indipendente. Sia il locale attesa che il locale ambulatorio, sono provvisti di ampie vetrate, in alluminio a taglio termico e vetrocamera a basso emissivo, con inserito in nicchia, l’impianto di climatizzazione, per il raffrescamento e riscaldamento in pompa di calore autonoma. Il pavimento è in gres. Finiture medio-alte. Criterio adottato per il calcolo dell’ammortamento del patrimonio immobiliare Per il reperimento dei valori dell’immobile necessari per il calcolo dell’ammortamento, si è proceduto con la ricerca e l’indicazione dei costi sostenuti dai lavori (manutenzione straordinaria, ampliamento, ristrutturazione, etc.) effettuati nel complesso dello stabile, a far data dal 1975 (non sono rinvenibili altri interventi effettuati in data antecedente), suddivisi per anno. Nella tabella (Allegato 4 “Piano di Valorizzazione”) è presente il valore del Fabbricato strumentale come da bilancio 2014 approvato (= € 8.405.592,00), al lordo dei contributi c/capitale, detratto l’importo relativo al fondo di ammortamento, nonché il valore del terreno strumentale. Beni mobili di interesse storico ed artistico Presso la Casa sono presenti beni mobili di pregio storico ed artistico, non soggetti ad ammortamento, per i quali si è ravvisata la doverosità di effettuare, come in effetti è avvenuto (vds. delibera del CdA nr.14 del 03/06/2015), attraverso il supporto di un volontario esperto in materia, 2 Allegato D) una ricognizione maggiormente dettagliata, tale da far disporre di un elenco il più completo possibile, onde in tal modo consentire di avere a disposizione un quadro esaustivo non solo nella elencazione di detti beni, come nel tempo dalla Casa acquisiti, ma pure una loro stima secondo un valore rispondente al dato odierno. Di seguito le opere presenti nella Struttura dettagliatamente riportate per un valore complessivo pari ad € 129.100,00: 1) Tavolo centrale realizzato in abete (valore di bilancio € 2.500,00) situato nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 2) Tavolo scrittoio realizzato in abete (valore di bilancio € 2.000,00) situato nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 3) Armadio vetrina realizzata in noce (valore di bilancio € 3.000,00) situato nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 4) Cassettiera realizzata in noce/nocino (valore di bilancio € 4.000,00) situata nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 5) Cornice libro d’oro (valore di bilancio € 1.300,00) situata nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 6) Quadro ad olio benefattore Paolo Fasiol (valore di bilancio € 600,00) situato nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 7) Quadro ad olio benefattrice Maria Milani (valore di bilancio € 600,00) situato nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 8) Quadro ad olio altro benefattore (valore di bilancio € 100,00) situato nella sala del consiglio presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 9) Tavolo scrivania (valore di bilancio € 3.000,00) situato nella sala della Presidenza presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 10) Crocifisso ligneo (valore di bilancio € 300,00) situato nell’ufficio tecnico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 11) Trompe d’oeil ad effetto, mordente noce su legno Titolo Opera: “La Casa Albergo proiettata sul territorio quale Centro di Servizi” (valore di bilancio € 7.000,00) situato nel corridoio degli uffici presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 12) Baule (valore di bilancio € 150,00) situato nel corridoio degli uffici presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 3 Allegato D) 13) Opera pittorica “Noli Me Tangere” realizzata da Francesco Ferrante (dal Beato Angelico) (valore di bilancio € 15.000,00) situata nel corridoio degli uffici presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 14) Opera “Il Crocifisso Alato” (valore di bilancio € 400,00) situata nella Ca’ del Sole presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 15) Tavolo grande (valore di bilancio € 1.000,00) situato nella Ca’ del Sole presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 16) Crocifisso Ligneo “lo sguardo dell’Amore sull’Amato” di Padre Luigi Russo (valore di bilancio € 8.000,00) situato nella Sala polivalente S. Camerini presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 17) Opera “Madonna con bambino” dell’artista Laura Magro (valore di bilancio € 1.000,00) situata nella Sala polivalente S. Camerini presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 18) Tavolo in noce (valore di bilancio € 2.000,00) situato nella Sala polivalente S. Camerini presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 19) Porta lampada lignea doppia noce (valore di bilancio € 600,00) situato nell’archivio storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 20) Porta lampada lignea doppia noce (valore di bilancio € 600,00) situato nell’archivio storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 21) Porta lampada lignea tripla noce (valore di bilancio € 900,00) situato nell’archivio storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 22) Cornice quadro vuota (valore di bilancio € 500,00) situata nell’archivio storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 23) Quadro ad olio benefattore (valore di bilancio € 150,00) situato nell’archivio storico presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 24) “La Deposizione dalla Croce” (valore di bilancio € 35.000,00) situata nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 25) Quadro ad olio su tela “Sudario” raffigurante il Cristo deposto (valore di bilancio € 15.000,00) situato nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 26) Via Crucis (nr.14 tavole) (valore di bilancio € 5.600,00) situata nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 27) Crocifisso ligneo di epoca settecentesca (valore di bilancio € 2.600,00) situato nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 4 Allegato D) 28) Panche in noce (valore di bilancio € 1.500,00) situate nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 29) Portacandele dorate nr.10 (valore di bilancio € 2.000,00) situate nella Cappella della Deposizione presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 30) Tavolo (valore di bilancio € 400,00) situato nella Sacrestia presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 31) Tabernacolo (valore di bilancio € 700,00) situato nella Sacrestia presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 32) Confessionale (valore di bilancio € 500,00) situato nella Sacrestia presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 33) Cornice a vassoio (valore di bilancio € 200,00) situata nella Sacrestia presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 34) Sgabello in legno (valore di bilancio € 100,00) situato nella Sacrestia presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 35) Quadro su tela “Vento Rosa” di Franco Romano Lazzari (valore di bilancio € 7.000,00) situato nell’atrio della Casa del Vento Rosa (Hospice Extraospedaliero) presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 36) Crocefisso ligneo del secolo XVIII di autore ignoto (valore di bilancio € 1.800,00) situato nella sala raccoglimento della Casa del Vento Rosa (Hospice Extraospedaliero) presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 37) Opera “il divenire nel tempo” dell’artista Carlo Tintore (valore di bilancio € 2.000,00) situata nel giardino d’ingresso della Casa del Vento Rosa (Hospice Extraospedaliero) presso Casa Albergo per Anziani Via del Santuario, 31 – 45026 Lendinara (RO). 5 Allegato E) Allegato 4 Piano di valorizzazione degli immobili alla data del 31.12.2015 N°. Descrizione ubicazione 1 Fabbricato strumentale 2 Fabbricato strumentale (in parte di interesse storico) Via del Santuario,31 Lendinara (RO) Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 3 Fabbricato strumentale 4 Terreno strumentale (in Via del parte di interesse Santuario,31 storico) Lendinara (RO) Dati catastali FG.14 MAPP.47 Sub.4 – Cat B/1 Rendita 3.156,06 FG.14 MAPP.47 Sub.6 Cat. B/1 Rendita 38.893,44 Consistenza immobile mq/mc/vani mc.3395 sup.cat.995 Destinazione attuale Nucleo di Cure Palliative Hospice mc.41838 Sede Centro di sup.cat.10553 servizi/Casa Albergo Anziani Via del FG.14 MAPP.47 Vani 3,5 Ambulatorio Santuario,31 Sub.7 – Cat. A/10, cl.1 Sup.Cat.74 odontoiatrico Lendinara (RO) Rendita 695,93 FG.14 MAPP.47 Terreno su cui insiste il fabbricato strumentale mq. 11874 1 Nuova destinazione - - - Valore di bilancio Criteri di valutazione costi di costruzione e oneri accessori al lordo dei contributi € 8.405.592,00 c/capitale, detratto il Fondo di ammortamento 20% del valore catastale rivalutato € 1.247.950,16 secondo le norme fiscali Canoni di locazione - - - Allegato E) Piano di valorizzazione dei beni mobili di interesse storico ed artistico alla data del 31.12.2015 N°. descrizione ubicazione Valore di bilancio Criteri di valutazione 1 Tavolo centrale realizzato in abete Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 2.500,00 Costo di acquisto o valore di mercato 2 Tavolo scrittoio realizzato in abete Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 2.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 3 Armadio vetrina realizzata in noce Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 3.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 4 Cassettiera realizzata in noce/nocino Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 4.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 5 Cornice libro d’oro Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 1.300,00 Costo di acquisto o valore di mercato 6 Quadro ad olio benefattore Paolo Fasiol Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 600,00 Costo di acquisto o valore di mercato 7 Quadro ad olio benefattrice Maria Milani Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 600,00 Costo di acquisto o valore di mercato 8 Quadro ad olio altro benefattore Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 100,00 Costo di acquisto o valore di mercato 9 Tavolo scrivania Sala Presidenza Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 3.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 2 Allegato E) 10 Crocifisso ligneo Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 300,00 Costo di acquisto o valore di mercato 11 Trompe d’oeil ad effetto, mordente noce su legno Titolo opera: “La Casa Albergo proiettata sul territorio quale Centro di Servizi” dell’artista Andrea Crivellente 12 baule Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 7.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 150,00 Costo di acquisto o valore di mercato 13 Opera pittorica “Noli Me Tangere” realizzata da Francesco ferrante (dal Beato Angelico) Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 15.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 14 Opera “Il Crocifisso Alato” dell’artista Giuseppe Mantoan Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 400,00 Costo di acquisto o valore di mercato 15 Tavolo Grande Ca’ del Sole Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 1.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 16 Crocifisso Ligneo “lo sguardo dell’Amore sull’Amato” di Padre Luigi Russo Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 8.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 17 Opera “Madonna con bambino” dell’artista Laura Magro Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 1.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 18 Tavolo in noce Sala polivalente Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 2.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 19 Porta lampada lignea doppia noce Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 600,00 Costo di acquisto o valore di mercato 20 Porta lampada lignea doppia noce Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 600,00 Costo di acquisto o valore di mercato 21 Porta lampada lignea tripla noce Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 900,00 Costo di acquisto o valore di mercato 3 Allegato E) 22 Cornice quadro vuota Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 500,00 Costo di acquisto o valore di mercato 23 Quadro ad olio benefattore Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 150,00 Costo di acquisto o valore di mercato 24 “La deposizione dalla Croce” Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 35.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 25 Quadro ad olio su tela “Sudario” raffigurante il Cristo deposto Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 15.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 26 Via Crucis nr.14 tavole Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 5.600,00 Costo di acquisto o valore di mercato 27 Crocifisso ligneo di epoca settecentesca Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 2.600,00 Costo di acquisto o valore di mercato 28 Panche in noce Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 1.500,00 Costo di acquisto o valore di mercato 29 Portacandele dorate nr.10 Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 2.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 30 Tavolo Sacrestia Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 400,00 Costo di acquisto o valore di mercato 31 Tabernacolo Sacrestia Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 700,00 Costo di acquisto o valore di mercato 32 Confessionale Sacrestia Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 500,00 Costo di acquisto o valore di mercato 33 Cornice a vassoio Sacrestia Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 200,00 Costo di acquisto o valore di mercato 4 Allegato E) 34 Sgabello legno Sacrestia Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 100,00 Costo di acquisto o valore di mercato 35 Quadro su tela “Vento Rosa” dell’artista Franco Romano Lazzari Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 7.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 36 Crocifisso ligneo del secolo XVIII di autore ignoto Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 1.800,00 Costo di acquisto o valore di mercato 37 Titolo opera: “il divenire nel tempo” dell’artista Carlo Tintore Via del Santuario,31 Lendinara (RO) 2.000,00 Costo di acquisto o valore di mercato 5 Allegato F) RELAZIONE DEL DIRETTORE IN ORDINE A REALIZZAZIONE LINEE SVILUPPO CASA ALBERGO RISPETTO DOCUMENTO PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA IL DOVERE DI RESISTERE, IL DOVERE DI NON RINUNCIARE, IL DOVERE DI DECISAMENTE PUNTARE, PUR CON GLI ADATTAMENTI RICHIESTI, ALLA INNOVAZIONE. Quando, in questi anni, di fronte alle incredibili e decisamente fuori luogo decisioni della programmazione zonale, protesa all’allargamento indiscriminato e senza logica dei posti letto autorizzabili ed accreditabili, la Casa, fra i tanti soggetti a rilevarlo, si dava carico di lamentare gli esponenziali rischi cui sarebbe stato sottoposto il territorio, con tutte le discrepanze che ne sarebbero derivate, non molti furono coloro che si diedero carico di ascoltare e provare a rimettere in gioco il ragionamento. Ed, in effetti, a distanza di qualche tempo, le conseguenze stanno, purtroppo, nella loro portata, rappresentando tutte quelle criticità per le quali si erano manifestati dubbi, potenziali rischi, possibili rovinose cadute. La competitività in atto fra centri di servizio, infatti, induce verso i depauperamenti, alla reciproca sconfitta, alla inappropriata risposta rispetto ai veri fabbisogni dei cittadini. E, non ultimo, il vedere ed assistere al fatto che, proprio il cittadino, quale destinatario dei servizi, viene a trovarsi in una fase di disorientamento, di non corretta informazione rispetto alle scelte da effettuarsi, di inutili illusioni in relazione a promesse incapaci poi di essere mantenute o di registrare risposte non adeguatamente afferenti in ordine alla tipologia di carico assistenziale nel quale si viene a trovare. La prima cosa che potrebbe saltare all’occhio, in presenza di questa non piacevole situazione e pur di fronte alle non poche alzate di voci verso i decisori della programmazione zonale, potrebbe essere quella di vedersi pressoché impotenti, e, quindi, rassegnarsi. Ma, nel dare atto dello “scempio” avvenuto, per realtà quali la Casa e per chi ha il compito della responsabilità gestionale e, come tale, di fornire input all’Organo di Governo della stessa, le scelte da effettuarsi nell’ambito della programmazione, corre l’obbligo di assolutamente non rinunciare, di resistere, di valutare quali possano essere gli adattamenti da mettere in atto per comunque non venir meno alla mission aziendale. Questo, in particolare, per, da una parte, continuare coerentemente ad assicurare servizi a favore delle persone, nella logica del sistema qualità di cui la Casa si è dotata; dall’altra, per non far venir meno l’impegno rivolto a mantenere, soprattutto in questo momento non proprio felice dal punto di vista economico, il fattore occupazionale, che molte persone, al di là della tipologia di contratto o modalità operativa, sta coinvolgendo. La consapevolezza, allora, di dover mantenere ferma la barra e non dover assolutamente demordere, con il chiaro intento di rendere sostenibile il sistema, porta comunque ed inevitabilmente a pensare ad alcuni impegni prioritari, che possono essere così sintetizzati: - il lavorare per meglio farsi conoscere e far conoscere la Casa, con la molteplicità dei suoi non pochi servizi, al fine di sino in fondo rendere palese la sua appetibilità e, di più, credibilità; 1 Allegato F) - il decisamente puntare, attraverso la ricerca e lo studio - andando di riflesso a vedere, in quella logica di benchmarking che alla Casa appartiene, altre realtà maggiormente in tale ambito all’avanguardia - su servizi innovativi e di conseguente reale risposta a favore della comunità territoriale. Vi è, con ogni probabilità, la necessità di puntare alla completa valorizzazione della mission aziendale, puntualmente rinvenibile nell’art 4 dello Statuto, che è poi la vocazione sin dalle origini. Attraverso la quale puntare, con una visione a 360°, a proposte che possano rivolgersi certamente alle persone nel bisogno, ma non necessariamente solo ad anziani o terminali, ma pure a minori e disabili. Ecco, allora, che la Casa, insistendo rispetto al percorso già nel tempo cantierato, ha ed avrà il “vincolo” di proporsi come centro servizio in grado di protendersi, verso quei servizi di carattere innovativo che, oltre a dare risposte a livello comunitario, sono in grado di attrarre ulteriori e potenziali destinatari. Un attrarre che, allo stesso tempo, si dà carico di assicurare il fattore occupazionale e sa rivolgere l’attenzione a quelle fonti di finanziamento per contribuire alla fattibilità degli interventi di adeguamento strutturale eventualmente richiesto. E’ stato, quest’ultimo e d’altro canto, uno dei fattori che ha alla Casa consentito, ed è l’esempio dei due nuovi nuclei RSA o dell’Hospice, di effettuare significative operazioni, sia per l’adeguamento strutturale agli standard dalla norma previsti, sia per la realizzazione del nuovo servizio di cure palliative. Questo, senza trascurare altre fonti derivate o da fondazioni bancarie od attraverso il fund raising stesso, che non poco hanno aiutato ai fini del fabbisogno rappresentato. Se questi si pongono, nel loro divenire, quali fattori determinanti ai fini della realizzabilità di oculate scelte, soprattutto in quanto finalizzati alla creazione di nuovi servizi, altrettanto è a dirsi in relazione alla elaborazione del pensiero e del contenuto. Molto ha al riguardo aiutato, anche in base ai suggerimenti intervenuti da parte regionale, l’impostazione del lavoro attraverso la predisposizione di piani e progettualità a medio lungo periodo. L’idea, invero, nell’essersi rivelata vincente, ha pure permesso di avere quell’ampio respiro che, anziché pensare alla sola quotidianità, assai restringente in termini di veduta, ha provato a spiccare il volo per proiettarsi in quel “nuovo” che fosse poi capace di collocare la Casa in maniera maggiormente rispondente. Una strada, quella seguita, che, intelligentemente, non solo si crede debba essere ulteriormente sviluppata, ma, nel contempo, in grado, attraverso lo sguardo a servizi di nuovo respiro, di pensare futuro. A volte, come peraltro accaduto con il progetto dell’hospice - il cui parto è stato un po’ distocico… 9 anni dall’idea iniziale sino alla sua concreta apertura ed avvio - si potrebbe essere portati a pensare che il volare alto altro non faccia che portare a schianti o fallimentari conclusioni come nel volo di Icaro. Viceversa, l’avere e manifestare il coraggio per sapersi inoltrare oltre la siepe che in genere si ha di fronte, aiuta e consente di vedere quell’orizzonte che, nella panoramica delle opportunità e delle innovazioni, sa individuare quei servizi innovativi che, non di frequente, pur evidenti nel loro essere risposta a bisogni manifestati, vengono rimossi od accantonati ancor prima di provare a mettere in campo confronti e valutazioni, costi e benefici, sostenibilità ed utilità. Con il rischio, come spesso è accaduto, che il risveglio dal possibile sogno possa rivelarsi assai traumatico. In effetti, il richiamo a qualche caso concreto e che, per un dato problema, ha registrato l’emanazione di una sentenza, spesso dura e pesante per la sua portata (potrebbe essere il caso di minori abbandonati, che costringe i soggetti interlocutori ad adottare risposte tampone, spesso assai costose, poco mirate, e, peggio, che portano le persone coinvolte e che meno portano il peso delle 2 Allegato F) decisioni intervenute ma le subiscono, ad essere allontanate, anche in località molto lontane rispetto al contesto territoriale di residenza) si vengono a manifestare non poche criticità in termini di corretta risposta. Il lavorare, quindi e pertanto, per pensare ed ipotizzare il “nuovo”, atto a consentire di dare continuità alla presenza sul territorio della Casa, rappresenta una indubbia sfida. Una sfida per rendere agibile la sua attività e nel contempo qualitativamente sostenibile il sistema in essere. La crisi economica in atto, d’altro canto, pur con alcuni spiragli di luce che sembrerebbero intravedersi, non aiuta di certo nel fronteggiare adeguatamente il contesto. Sia per le difficoltà delle famiglie, sia per la carenza di risorse in capo agli enti pubblici, sia per i tempi nelle liquidazioni e pagamenti, che, come nel caso dell’Istituto, portano ad esposizioni non di poco conto, con il ripetuto ricorso alla anticipazione di tesoreria e quanto afferisce.. Il dato, tuttavia, proprio nell’ottica delle sfide da accettare, ispirato alla doverosa “prudenza” (vds garanzia pareggio obbligatorio per enti pubblici come la Casa), deve spingere ad affrontare questi momenti quali input per una ulteriore crescita. Pensare alla crescita in un contesto come quello ricordato, obbliga a perseguire un obiettivo fondamentale: quello delle alleanze ed interlocuzioni con i vari soggetti presenti nel territorio, a partire dai livelli istituzionali (vds. Comune, Conferenza dei Sindaci, Az. Ulss 18 etc.), sino ad arrivare a quelli del volontariato e di carattere sociale. Interfacciarsi per insieme condividere e crescere, per meglio utilizzare, al di fuori della logica dei campanili, le risorse a disposizione, per pensare alla migliore espressione delle scelte da effettuarsi. Il tutto, ad ogni buon fine, con quel reciproco rispetto che, nel mettere in gioco i soggetti, li sa far stare allo stesso tavolo con pari dignità. Una pari dignità che, del rispetto delle regole, diviene attenta fautrice - garantendo i vari ambiti di riscontro, in termini di competenze e professionalità - di un articolato sistema a rete. Dove la rete si sviluppa attraverso i nodi e non è certo fagocitata o manipolata per interessi di parte o di qualcuno in particolare. Al punto che, di fronte alla libertà di scelta da parte del cittadino nell’accesso ai servizi, al medesimo vengono obiettivamente messe innanzi le diverse offerte presenti sul territorio. Per così consentirgli di attuare le decisioni più appropriate e meglio capaci di tutelare, nel rispetto dei principi costituzionali, il suo benessere, la sua salute, la sua effettiva presa in carico. Il manifestare una forte determinazione lungo questa strada, conduce, di converso, a proseguire il percorso abbracciato, meglio rimarcandolo, del “miglioramento continuo”. L’essere protesi su questo fronte richiede, per non incorrere in inutili stati di autoreferenzialità, di esercitare quella credibile governance del sistema che sa indirizzare ed orientare, scegliere e non rinviare, adattarsi ma non adagiarsi. La governace, in primis in capo all’Organo di Governo, con la conseguente responsabilità gestionale, in capo alla parte tecnica, nell’esprimere le performance richieste, porta in contemporanea a fronteggiare i rischi che vengono a frapporsi. Non bisogna infatti scordare che la prosecuzione dell’attività di una realtà come la Casa deriva certo dalla capacità di creare valore per i suoi portatori di interesse, ma anche nel suo saper contenere e fronteggiare incertezze e criticità. Da valorizzare, a tal fine, una serie di strumenti che, nel monitorare, aiutano ad indirizzare, a meglio comprendere, a meglio adottare le decisioni più pertinenti. Sia attraverso il controllo di gestione, e, di più, la pregnanza del cruscotto aziendale messo in funzione. Cruscotto che, forse, abbisogna di una suo allargamento ed ulteriore taratura, quasi a mò di un suo essere sottoposto a nuovo collaudo. Sia con tutte quelle informazioni che possono essere ricavate da momenti come i report ed i questionari, il clima aziendale, le performance derivanti dai momenti progettuali etc.. 3 Allegato F) L’insistere per tendere ad un migliore utilizzo degli strumenti di cui si dispone, significa anche essere capaci di promuovere iniziative mirate di marketing sociale, oramai strategiche nell’ambito del fattore informazione, che deve far così trasparire il valore aggiunto di quanto la Casa è capace di mettere nel listino della sua offerta. Ancor di più: rilevante l’uscire sul territorio per incontrare ed incontrarsi, onde in tal modo incidere con quella comunicazione che, aggiornata nel suo esprimersi (vds. sito, facebook, pieghevoli, newsletter) riesce a meglio “bucare” per far conoscere e contattare. In tal modo, anche scelte ponderate di rendicontazione verso l’esterno, come nel caso del bilancio sociale, devono divenire momenti di serio confronto sull’utilizzo delle risorse e sulla trasparenza nel modo di agire. Del resto, azioni di questo tipo, rivolte alla conoscenza della Casa sul territorio, sono capaci di contribuire per l’accrescimento della sua appetibilità. Traducendosi, di riflesso, in opportunità che vengono ad essere messe a disposizione della comunità locale. LA PROGETTUALITÀ DELLA CASA VALORE AGGIUNTO PER LA COMUNITÀ L’orientamento, di riflesso, nel valorizzare gli strumenti di cui si dispone, porta a dare significato a momenti come quello del “monitoraggio del sistema Casa Albergo”. Ancor più le partnership divengono fattore atto a dare sostegno alla progettualità,, soprattutto se autenticamente proiettata nel campo delle innovazioni. Un buon monitoraggio aiuta a saper leggere i dati, e porta ad adottare quelle iniziative che, in presenza di scostamenti o rischi, mantengono in carreggiata il mezzo che si sta conducendo. I questionari, ad esempio, per essere più proficuamente compresi necessitano di una loro rivisitazione, sia per ricondurre a maggiore omogeneità, sia per permettere una lettura immediata, pronta ad intervenire di fronte ad istanze, richieste e lamentele. La fotografia dei report, poi, induce ad inquadrare i contesti, pensandoli non certamente nella loro staticità, ma nel loro continuo divenire. Se il monitoraggio si pone quindi quale presupposto per una buona guida, altrettanto importante risulta essere la capacità di pensare, traducendola in progetti, sia per gli interventi di breve che medio e lungo periodo. Interessante, per quest’ultimo aspetto, l’aver iniziato a lavorare nell’ottica dei business plan e dei correlati masterplan. In tale direzione è al Consiglio di Amministrazione stata sottoposta, quale ipotesi di percorribilità, una scaletta, che l’Organo di Governo ha inteso fare propria, inserendola, aggiornata e rivisitata in alcuni passaggi, nella corrente relazione politico-programmatica. La fattibilità di quanto pensato, invero assai impegnativo e per certi versi ambizioso, potrà derivare non solo dalla approvazione nelle competenti sedi (vds. programmazione zonale in primis), ma anche dalla sua sostenibilità sul versante economico e finanziario. Per quest’ultimo punto, i competenti servizi si sono attivati per collocare, in una rispondente cornice, il quadro delle fattibilità, a partire dal prossimo master plan. Contemplando, nel contempo, il soddisfacimento degli impegni derivanti per il completamento dei lavori finalizzati al rilascio del nuovo certificato di prevenzione incendi. Uno dei fattori sui quali la Casa ha in genere insistito, vuoi in sede di adeguamento strutturale che di realizzazione di nuovi servizi, ha riguardato di certo l’ottemperare a quanto dalla norma richiesto, ma anche l’inoltrarsi in quello della promozione della qualità ambientale, che rende meglio vivibili gli spazi, e per i residenti e per chi vi lavora, ma anche per coloro che la Casa frequentano. 4 Allegato F) Una scelta qualificante, sulla quale doverosamente insistere per far alla Casa assumere quell’aspetto di tipo alberghiero/domestico, non sanitario, su cui spesso i decisori vengono meno, trascurando il valore di soluzioni di questo tipo, assai determinanti per rendere vivibili e fruibili gli ambienti di cui si dispone. Rendere vivibili gli ambienti significa anche proseguire nella dotazione di tutti quegli strumenti atti ad assicurare il benessere delle persone in generale, sia sul versante sicurezza (vds adempimenti d.lvo 81 e quanto correlato) che su quello organizzativo e funzionale (vds. sviluppo sistema informatico etc.). Continuando ad investire, secondo questa ottica, nella linea del benessere, che riesce a così dare valore alla stessa formazione. Non solo di carattere obbligatorio (vds. prevenzione incendi od haccp), ma pure finalizzata alla dotazione di supporti per lavorare con adeguatezza rispetto ai contesti (vds. problematiche demenza, sessualità, organizzazione, alimentazione, decontenzione, accompagnamento alla morte, etc.). I progetti obiettivo, di tal fatta, consentono di far sortire modalità operative pronte ad incidere. E’ il caso delle nuove linee guida adottate per le Unità Operative Interne, e, soprattutto, del Codice Etico per la Casa divenuto principio guida dirimente. Secondo questo modo di lavorare dovrebbe di riflesso emergere, nella sua visibilità, l’essere ed il proporsi, da parte della Casa, come “comunità morale”. Il lavoro per progetti e processi, di converso, oltre a far focalizzare gli obiettivi, porta a manifestare la valorizzazione di ogni risorsa, a partire da quanto rappresentato dal capitale umano che nella Casa opera. E, questo, a prescindere dalla sua collocazione di tipo contrattuale, tanto che si renderà doveroso il prospettare un sistema di valutazione che, a partire da quello già esistente per il personale dipendente, sia in grado di comprendere e far comprendere l’apporto, ed in quali termini, di ciascuno all’interno dell’organizzazione. Il dare continuità al modello organizzativo in atto, richiede di essere altrettanto coraggiosi per implementare, allargandone gli spazi di presenza, una nuova cultura. La “cultura del servizio alla persona”, di cui la Casa vuole farsi carico e della quale deve essere portatrice, che viene di riflesso a tradursi nel: fare bene quello che si deve fare; saper fare perché adeguatamente dotati di strumenti e di competenze; l’essere capaci di assumersi le proprie responsabilità e di conseguenza saperle agire; l’esercitare il proprio ruolo senza mai doversi tirare indietro di fronte ai rischi ed ai tentativi di compromesso; l’ascoltare per essere ascoltati; il fare fatica, accettando sfide e rischi, in quanto si sta lavorando in una squadra e con una squadra; il comprendere le situazioni ed i contesti per non esserne sopraffatti o fagocitati; il valutare obiettivamente i risultati per in tal modo apportare ogni utile e doveroso miglioramento o cambiamento. Il tutto: per le persone ed a favore delle persone, sia di quelle che nella Casa abitano che di quelle che nella Casa operano o che la Casa frequentano. IMPEGNI SPECIFICI RISPETTO AD ALCUNI PROGETTI Sembra doveroso, nel proseguo, tornare a soffermarsi su qualcuno degli impegni di cui si è fatto cenno, non per sottolinearne la maggiore importanza - tutti ed in maniera uguale lo sono quanto piuttosto per rilevarne lo spessore in termini di input per il percorso in itinere, dando atto 5 Allegato F) che, di quanto trattasi, non poca risulta essere la documentazione allocata presso i vari servizi della Casa. Sembra qui doveroso il tornare ad insistere sulla implementazione del sistema informativo di cui la Casa è dotata e che trova un suo espresso richiamo sia nell’ambito informatico che di carattere comunicativo interno ed esterno. In relazione a quello informatico, dopo avere ribadito l’importanza della espansione e d ulteriore valorizzazione dei compiti affidati al “cruscotto aziendale”, basilare per il monitoraggio e la tenuta del sistema, a partire da quello economicocontabile, e che passa attraverso voci come i centri di costo ed i report periodici, sino a giungere alla verifica copertura posti letto (movimento giornaliero) ed alla manutenzione, si rende obbligatorio l’insistere – nel rispetto degli adempimenti dalla norma previsti (vds. dematerializzazione, protocollo, firma digitale, fattura elettronica, cartella sociosanitaria, etc.) – nella espansione della rete, che, ad esempio, grazie al sistema wiles introdotto (miglioramenti ed interventi di cui al global service), consente l’adozione di tablet per la gestione e monitoraggio delle persone prese in carico direttamente sul posto. Sino a giungere,non solo nel rispetto della norma ma anche per una migliore funzionalità operativa, alla pressoché totale eliminazione del “cartaceo”, come ora presente. La modalità “centri di costo”, di seguito, potrebbe essere sviluppata a livello di ciascun soggiorno, per avere un quadro omogeneo e completo, nel monitoraggio, rispetto ai diversi parametri stabiliti o dagli standard regionali o da altre fonti normative. Una maggiore incisività passa poi attraverso il versante della “comunicazione interna ed esterna”. Mentre per quella interna si tratta, ad esempio e sempre nel campo informatico,, di utilizzare al meglio sistemi tipo quello della posta elettronica o similare, per quella esterna – dato atto della presenza di pieghevoli, giornalini e quanto correlato, facebok e sito – viene avvertita la necessità, in relazione al sito, di una sua completa rivisitazione. Ciò, pur riconoscendo che i contatti da parte dei cittadini, sia per facebook che per il sito web, nei termini dei report periodici elaborati, sono da registrare come significativi. La sua revisione diviene importante in quanto, pensando al risultato che ne può derivare, anche questo va ad incidere sull’immagine della Casa verso l’esterno. Infatti, un sito internet aggiornato, di facile lettura e navigazione, nonché esteticamente gradevole, diviene un ottimo biglietto da visita. Anche questo strumento, infatti, si può dar carico di garantire la facilità nel reperimento, da parte dell’utente o qualunque stakeholder, le informazioni necessarie, relative ai servizi, all’organizzazione, agli eventi, permettendo di interagire direttamente. Con i vantaggi che ne possono derivare in ordine alla maggiore visibilità, e, soprattutto anche in rapporto alla delicata situazione in termini di competitività, all’allargamento del raggio di azione. Facendo emergere, in questo modo ed attraverso messaggi chiari ed immediati, la professionalità ed affidabilità dalla Casa assicurati. Altro passaggio delicato, il bisogno avvertito di una ulteriore interazione con la ditta affidataria del “global service”. Ribadita l’importanza strategica dell’affidamento intervenuto, con le migliorie apportate ed ancora in corso, di fatto a costo zero per la Casa, significativo, nell’ambito degli aspetti correlati ed atti a rafforzare la partneship in corso, il: tarare ulteriormente i passaggi inerenti alla manutenzione, quasi a pervenire alla cosiddetta manutenzione predittiva, evitando sempre più il solo fattore riparativo; favorire percorsi per l’efficientamento energetico, individuando possibili nuove modalità sia per gli impianti che attengono all’illuminazione (vds. completa sostituzione corpi illuminanti con dispositivi a tecnologia led) che l’isolamento (vds. serramenti) e quant’altro correlato od ipotizzato; passare ad una efficiente reportistica, utilizzando proficuamente quanto impostato in modalità telematica, per avere maggiori riscontri in tempo reale. 6 Allegato F) Nel proseguo del ragionamento, forte la necessità di far meglio convergere gli impegni di tipo progettuale, sia individuali che collettivi, assai validi nella loro portata e peso per assicurare il benessere delle persone, con la scelta intervenuta del Marchio Qualità – Benessere. Il lavoro che prossimamente vedrà in tale ambito impegnata la Casa riguarderà soprattutto i piani di miglioramento che, nell’inserirsi nella logica del “miglioramento continuo”, dovranno essere capaci di favorire la disamina e lettura e della qualità percepita e della qualità effettiva. Importanti, allora, sia i momenti dell’autovalutazione che i focus group, volti a coinvolgere attivamente ed a divenire strumenti di sensibilizzazione ed attiva partecipazione, pure e se fattibile degli stessi familiari dei residenti. Altro spunto, in relazione alle sottolineature, quello sulla ristorazione, peraltro vissuta, anche grazie al marchio qb, come uno degli importanti fattori/valori che la Casa ha saputo cogliere. Vi è forse il bisogno, per coinvolgere e far comprendere il valore di questo momento, di incrementare, sia per la verifica sul campo che per l’accrescimento delle relazioni con i residenti, la presenza e la partecipazione delle persone “esterne”. Non solo, quindi, la presenza del Consiglio di Amministrazione, della Direzione o del Comitato dei Familiari, ma anche e di più, del volontariato, di altre figure professionali nella Casa operanti, di soggetti esterni che con la casa solitamente si interfacciano. Un richiamo, avendo fatto cenno alla presenza delle persone che nella Casa operano, a quelle rientranti nell’ambito del volontariato. Queste persone esprimono indubbiamente un valore significativo ed alle medesime occorre esprimere un profondo grazie. Ma, forse, è giunto il tempo, nell’allargare gli spazi di coloro che alla Casa offrono il proprio apporto, di ripensare ad una presenza che sia maggiormente caratterizzata e capace di esprimere una rispondenza più mirata. Quanto sin qui evidenziato trova un suo concreto inserirsi, nel contesto attività della Casa, all’interno dei diversi piani e documenti dalla Casa adottati. E che puntualmente attengono, nella fattispecie, a: - Piano delle Performance 2014/16 (con espresso rinvio a quanto in atti depositato, ma, altrettanto, con una forte determinazione per portare a termine quanto indicato ed avviato, meglio ritarandolo rispetto agli effettivi fabbisogni e nuove situazioni nel frattempo intervenute); - Piano integrato delle attività Formative e progettuali dell’Istituto (con particolare dedizione ai progetti già in corso, non trascurando quanto attinente alle tematiche sulla sicurezza e prevenzione sul lavoro, dedicando particolare attenzione alle nuove tipologie di persone da assistere, come quelle che si stanno prospettando nell’ambito del disagio psichiatrico); - Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione e del Programma per la Trasparenza e l’Integrità (con la verifica dei presupposti o meno degli aggiornamenti che dovessero al riguardo essere richiesti); - Piano Occupazionale con la verifica, nel caso in cui fosse ravvisato, per un suo eventuale aggiornamento. Rispetto a ciò da prospettarsi, come da indicazioni ed indirizzi, l’allargamento di forme di gestione diversa per alcuni ambiti. L’accenno al passaggio di cui dianzi diviene gioco forza sempre più imprescindibile di fronte alla situazione di criticità in atto e per la quale già si è fatto cenno in ordine all’eccesso di competitività, che impedisce di avere un equilibrato riscontro nel rapporto costi/ricavi. E’ del tutto evidente che, al di là di quanto vorrà decidere la Regione Veneto, da una parte, ed il Consiglio di Amministrazione, dall’altra, rispetto alla trasformazione dell’Ipab (molto dipenderà da quanto sarà approvato in relazione al PDL 25/15), si imporranno una serie di determinazioni, di non poco rilievo, soprattutto in relazione ad aspetti fiscali (vds. Irap) o previdenziali (questione malattie/maternità). Precisando che, pur laddove fosse effettuata la scelta per rimanere in ambito pubblico, alla Regione non potranno non spettare decisioni fondamentali, e per la questione riduzione dell’Irap (non certo quella attuale, passata dal 8,5% al 7,5) e per il sostegno a momenti quali le assenze per maternità (come ad esempio già 7 Allegato F) - - - - fatto nel passato). L’allargamento, quindi, della presenza di momenti che vedono l’affidamento di alcuni servizi, peraltro presso la Casa già in atto, alla cooperazione, diviene assolutamente necessario non solo per l’equilibrio strettamente contabile, ma anche per salvaguardare, e lo si vuole sottolineare, il fattore occupazionale nel suo insieme; Privacy (pur ricordando che le PA, come Casa Albergo, non sono più tenute all’obbligo di redazione ed aggiornamento del relativo documento, si impone la necessità di prestare la massima attenzione nella attuazione della normativa); Manuale Haccp (l’adempimento in parola, come generalmente e periodicamente effettuato, deve con ogni probabilità essere implementato rispetto ad espressi momenti formativi ed operativi che attengano al servizio in sede di somministrazione, nonché alla stessa scelta di come proporsi nell’ambito della presentazioni di piatti e quanto correlato); Documento Valutazione dei Rischi, con quanto afferente allo stress lavoro correlato (vds. aggiornamento periodico e particolare attenzione a quanto afferente allo stress lavoro correlato, con una particolare dedizione al sostegno da dedicare alle persone rispetto a situazioni particolari che si dovessero presentare, soprattutto inerenti al disagio e quanto al medesimo afferente); Sistema di valutazione del personale (con l’allargamento del sistema e secondo la migliore rispondenza a tutte le persone che, a vario titolo, nella Casa operano, con una particolare dedizione alla partnership da svilupparsi con i soggetti affidatari della gestione dei servizi, vuoi in ambito cooperazione che della somministrazione lavoro); Contratto collettivo decentrato integrativo (dando atto che la sua validità è giunta al termine con il 2015, e che trova una sua prorogatio in attesa di diverse determinazioni dal livello nazionale). Cui aggiungere l’attesa di direttive, dal livello nazionale, in ordine alle determinazioni da adottarsi per il Contratto Nazionale di Lavoro Autonomie Locali, da tempo scaduto - come peraltro tutti i contratti del pubblico impiego - e che, dopo la relativa sentenza della Corte Costituzionale, dovrebbe rimettere in moto le condizioni per l’apertura della trattativa fra le parti. Ad ogni buon fine, pur essendo ipotizzabile, rispetto alle cifre di cui parla il Governo, la necessità della destinazione di un importo assai minimo, prima di prevederne una possibile indicazione anche in sede di bilancio, sarà opportuno attendere gli sviluppi del confronto. La Casa, una volta che fossero stati definiti criteri ed importi, si dovrà far carico di apportare eventuale variazione alle rispettive voci del Bilancio, reperendo la cifra da destinarsi in tale ambito. Il richiamo a chi nella Casa opera porta altresì ad insistere sul valore dell’apporto da ciascuno assicurato e che, proprio per questo ed in considerazione dell’importanza dei destinatari dei servizi, deve essere, si crede e lo si ribadisce, ben manutenzionato e valorizzato rispetto alle stesse specifiche competenze professionali. LA COMPOSIZIONE DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE Il bilancio di previsione rappresenta il quadro economico dei servizi che la Casa Albergo intende erogare nel corso dell’esercizio; di seguito si riporta una rappresentazione grafica relativa alla composizione delle risorse e dei costi previsti dal bilancio 2016: 8 Allegato F) Ricavi bilancio economico preventivo 2016 0% 0% 2% 1% 2% 7% retta alberghiera 1% Rimb. Regionale rimb. Hospice assistenza riabilitativa SAD contributi c/esercizio contributi c/capitale 52% 35% erogazioni liberali ricevute altri ricavi Costi bilancio economico preventivo 2016 0% 0% 0% 3% 0% 7% 26% 51% 13% 9 acquisto beni godimento beni di terzi servizi diversi esternaliz. servizi ass.li esternaliz. costo personale ammortamenti e svalutaz. oneri diversi di gestione interessi e altri on. finan. imposte redditto esercizio Allegato F) I - VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e prestazioni: 1. RETTE DI DEGENZA La quota alberghiera relativa alle rette degli ospiti della Casa rappresenta il 52% di tutte le entrate ed è inserita all’interno della voce “1) Ricavi delle vendite e prestazioni” . Gli importi relativi alle rette rimangono i medesimi dell’anno 2015, ad eccezione di un contenuto adeguamento per le stanze singole; la retta per i residenti a “soggiorno temporaneo” viene proposta sulla base del carico/profilo assistenziale, precisando che tale costo, comunque, non sarà superiore alla retta complessiva prevista per gli anziani non autonomi. Retta alberghiera: DESCRIZIONE Non autonomi NUMERO POSTI LETTO RETTA 2015 INCR. SU ANNO PRECED. RETTA 2016 IMPORTO 131 € 51,10 - € 51,10 € 2.436.652,40 Non autonomi NUCLEO 24 € 51,10 - € 51,10 € 446.409,60 Soggiorno Temporaneo (retta minima) 38 € 70,60 - € 70,60 € 999.471,20 Autonomi 10 € 51,10 - € 51,10 € 186.004,00 Magg. stanza singola 14 € UNA TANTUM nuovi ingressi 110 6,00 € 160,00 € 1,00 - € 7,00 € 35.672,00 € 160,00 € 17.600,00 TOTALE € 4.121.809,20 La tabella sopra indicata riepiloga il conteggio relativo alla retta alberghiera per tipologia di posti; tutti i conteggi sono stati eseguiti considerando 364 gg. di presenza annua; si precisa che, per quanto riguarda l’importo stimato per le rette a carico dei residenti a Soggiorno Temporaneo, il conteggio è effettuato tenendo conto di quelle effettivamente applicate secondo il trend consolidato nell’anno 2015, considerando che l’importo minimo deve essere graduato in relazione all’effettivo carico assistenziale della persona. La Casa, come oramai da anni avviene, ha dovuto assistere impotente ad un blocco nel rilascio delle impegnative, senza che per lo stesso vi sia stata comunicazione o confronto con l’Azienda ULSS di riferimento. Di fronte ad una situazione così difficile, Casa Albergo ha deciso di insistere, assicurando le condizioni per il rispetto dei diversi standard richiesti (strutturali, organizzativi, gestionali, di personale, etc.) sull’allargamento, per quanto fattibile, dei posti di soggiorno temporaneo a favore di persone non autosufficienti. Questo, nonostante le difficoltà sopra accennate, ha consentito alla Casa di mantenere l’equilibrio nella copertura dei posti riducendo al minimo le giornate di vacanza. 10 Allegato F) Rimborso Regionale di residenzialità (Retta sanitaria): DESCRIZIONE NUMERO POSTI LETTO QUOTA REGIONALE IMPORTO Rimborso Regionale Ospiti non auto 131 € 49,00 € 2.336.516,00 Rimborso Regionale Ospiti NUCLEO 24 € 56,00 € 489.216,00 TOTALE € 2.825.732,00 Tale voce rappresenta il 35,00% del valore della produzione, inserita all’interno della voce “1) Ricavi delle vendite e prestazioni”. La quota relativa al rimborso regionale delle spese di rilievo sanitario per gli ospiti non autosufficienti viene, nel presente sviluppo, mantenuta uguale a quanto previsto per gli ultimi anni. Anche in questo caso i conteggi sono stati eseguiti considerando una media di 364 gg. Le giornate di scopertura individuale considerate, per ogni fascia di utenza, relative ai ricoveri ospedalieri, durante i quali la retta viene ridotta al 75% dell’importo pieno, sono state previste nel numero di n.2, rispetto alle complessive 366 giornate, valutando il trend realizzato negli anni precedenti. Si precisa che, pur confermando le 1781 impegnative riconosciute alla Casa, a titolo prudenziale sono state previste, nel presente elaborato, in considerazione del trend dell’ultimo anno, un numero di quote di rilievo socio-sanitario pari a 155. - - I motivi di tale impostazione sono riconducibili a quanto di seguito precisato: relativamente al Fondo per la Non Autosufficienza, il futuro sembra presentare forti rischi, infatti la Regione sarà costretta a mettere in atto dei tagli che, non si capisce se e come, andranno a toccare il settore “sanità”; blocco nel rilascio delle impegnative di residenzialità: l’Azienda ULSS 18, negli ultimi anni, ha cristallizzato la messa a disposizione delle impegnative creando non pochi disagi per i cittadini e per la Casa che, al fine di evitare squilibri contabili, si vede costretta ad un monitoraggio quotidiano ed a sopperire attraverso l’ampliamento dei posti a soggiorno temporaneo come sopra già anticipato. 2. HOSPICE Il servizio relativo all’Hospice extraospedaliero “Casa Del Vento Rosa” rappresenta il 7,00% delle entrate della Struttura; anche questa voce si trova collocata all’interno del punto “1) Ricavi delle vendite e prestazioni” . 1 Con il Decreto del Direttore Generale ULSS 18 di Rovigo n.249 del 12/05/2015, l’accordo contrattuale a suo tempo stipulato il 16/03/2009 - reg. int. contr. 30/’09 e relativo al periodo 01/01/2009 - 31/12/2010, è stato prorogato sino alla data del 31/03/2016, adeguando il numero delle persone non autosufficienti convenzionate a quello dell’accreditamento conseguito (vds. DGRV nr.1796 del 06/10/2014 con il quale Casa Albergo per Anziani ha ottenuto l’accredit. istitutuz. per nr.178 posti, di cui 154 di I° livello assistenziale e 24 di II° livello assistenziale). 11 Allegato F) Hospice: NUMERO RIMBORSO 2014 POSTI LETTO DESCRIZIONE Rimb. sanitario su 366 gg. 7,52 IMPORTO IN PARTICOLARE, € 578.000,00 TOTALE € 578.000,00 Tale impostazione, valutando il trend dell’anno 2015, prevede una media di nr.7,52 ospiti/anno. Nel 2014 è stata stipulata, fra la Casa Albergo e l’Azienda Ulss 18, la nuova convenzione per la gestione del servizio di assistenza a favore di malati in fase terminale con otto posti di Hospice extraospedaliero. In particolare, l’articolo 14 della convenzione “aspetti economici” prevede che, a fronte del servizio erogato, l’Azienda Ulss 18 corrisponde € 210,00 omnicomprensive, per giornata di effettiva presenza, salvo diverse indicazioni regionali. Entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di afferenza, la Casa provvederà a rimborsare all’Azienda Ulss 18 il costo del medico esperto in cure palliative; di conseguenza fra la spesa “per servizi” sono stati inseriti ex novo € 42.500,00 (sulla base del trend dell’anno 2015). 3. ASSISTENZA RIABILITATIVA DA ULSS Tale voce indicata sotto il conto: “Altri ricavi delle prestazioni di carattere assistenziale e sanitario”, rappresenta il 1,00% del valore della produzione. L’importo, pari ad € 128.500,00, è stato determinato sulla base delle proiezioni dei dati rilevati nel 2015. 4. ASSISTENZA DOMICILIARE Tale introito, pari ad € 103.374,98, rappresenta l’2% delle entrate della Casa. Al suo interno sono considerati i servizi che vengono erogati, ai sensi della vigente convenzione con il Comune di Lendinara, a favore dei cittadini e riguardano: servizi di assistenza domiciliare, bagno assistito, servizio fornitura pasti, servizio di trasporto, servizio di lavanderia. Anche in questo caso l’importo indicato a bilancio è stato elaborato sulla base dell’andamento dei dati rilevati nel corso del 2015. 6. CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE Tale voce rappresenta il 2,00% del valore della produzione; si riferisce alla quota di competenza annua (€ 165.664,32) relativa ai contributi a fondo perduto relativi alle immobilizzazioni materiali rilevati a conto economico con un criterio sistematico, gradatamente sulla vita utile dei cespiti. Seguendo tale criterio, previsto dal principio contabile nr.16 OIC, sono imputati al conto economico ammortamenti calcolati sul costo lordo dei cespiti e fra i ricavi, alla voce in questione, la quota di contributo di competenza dell’esercizio. 12 Allegato F) 7. ALTRI RICAVI E PROVENTI Tale voce rappresenta l’1,00% del valore della produzione e riguarda principalmente: Proventi pasti familiari e dipendenti della Casa e del Nucleo Cure Palliative (€ 3.601,19); Altri ricavi e proventi relativi, in parte, a delle proiezioni per introito INAIL a seguito infortuni (€ 9.000,00); Rimborso spese gestione bar pari ad € 8.926,00; Rimborso ossigeno da ULSS pari ad € 29.305,00. Tale voce è stata indicata, per uguale importo, anche nei costi al conto “ossigeno c/acquisti”; Recupero oneri personale distaccato presso terzi (€ 35.000,00). Riguarda la figura che, a seguito dell’esternalizzazione del servizio cucina, alla Ditta Camst, è stata distaccata presso quest’ultima. Rimborso da ULSS per uso locali per l’espletamento del Servizio di continuità assistenziale del Punto Sanità di Lendinara (€ 2.400,00). Rimborsi spese vari pari ad € 7.500,00 che riguarda il 5% degli importi introitati dallo studio odontoiatrico come rimborso spese per uso locali. II - COSTI DELLA PRODUZIONE Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 1. ACQUISTO DI BENI Tale voce rappresenta il 3,00% dei costi della produzione della Casa. Nella tabella sotto riportata vengono inserite le voci secondo il trend analizzato negli ultimi mesi del 2015, vi è un incremento del costo relativo all’“acq. Prodotti monouso incontinenti” anche a seguito della tipologia di ospiti che entrano in Struttura; Vengono diminuite tutte le altre voci, considerando anche i nuovi affidamenti avvenuti per prodotti quali i guanti, il materiale monouso per pulizia ed igiene, etc. . Di seguito si riporta il prospetto riepilogativo ed in confronto, per voci omogenee, con il bilancio di previsione 2015: Bil. Prev. 2015 assestato DESCRIZIONE Bil. Prev. 2015 Acq. Materiale di pulizia ed igiene ospiti 34.000,00 35.991,22 33.000,00 Acq. Beni sanitario assistenziali 14.373,08 13.753,19 12.000,00 102.500,00 108.945,92 104.000,00 Cancelleria 15.000,00 14.850,95 14.000,00 Acq. Materiale di manutenzione, carburanti e lubrificanti e indumenti di lavoro 27.500,00 19.381,65 23.000,00 Acq. Prodotti monouso incontinenti 13 Bil. Prev. 2016 Allegato F) Per servizi Tale voce rappresenta il 39% dei costi della produzione della Struttura. In particolare, le voci più rilevanti sono: 1. SERVIZIO DI RISTORAZIONE Il 23,47% dei costi relativi alla voce “servizi” è riconducibile al servizio ristorazione della Casa precisando che, la quota relativa ai lavori di ristrutturazione in ampliamento della cucina, rientra, seguendo il principio contabile nr.16 OIC, all’interno dei costi capitalizzati relativi al Fabbricato Strumentale. La quota pari ad € 731.000,00, relativamente al 2016, viene ricondotta sulla base del trend realizzato nel 2015. 2. GLOBAL SERVICE Il 34,76% della spesa “Per Servizi” è relativa all’affidamento del “Global service” alla Ditta PVB Solutions S.p.A. di Trento che comprende: la gestione dei servizi come la lavanderia (piana e personale dei residenti), le pulizie, la manutenzione degli impianti termosanitari, elettrici, etc. gestione energia/calore (gas e luce) smaltimento rifiuti speciali, la funzione di “Terzo responsabile dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici”, disinfestazione/derattizzazione, interventi di riqualificazione volti a garantire una miglior funzionalità della Casa in diversi ambiti, a costo zero per la stessa, in quanto la remunerazione degli interventi sarà garantita all’appaltatore con il risparmio gestionale a medio e lungo periodo. Tutte le voci sotto riportate sono state calcolate, per l’anno 2016, considerando l’andamento della spesa del 2015, con i relativi adeguamenti annui da applicare ai corrispettivi dei servizi2; in particolare, rispetto alla voce “Gest. Patrim. Immobiliare e man.ne impianti” i costi, fatturati mensilmente al 95%, risentono dell’andamento dei gradi giorni legati alla stagionalità, con conseguente conguaglio positivo o negativo per la Casa. Lo storico degli ultimi anni mostra come il trend vari di periodo in periodo; ad esempio il periodo 2013/2014 ha presentato una stagionalità fuori dalla norma con una media gradi giorno molto più bassa rispetto agli anni precedenti che ha comportato l’emissione di una nota di credito a favore dell’Ente (vds. tabelle sotto riportate). Nonostante ciò, lo stanziamento relativo al 2016 risulta, pur se minimamente ricondotto, prudenziale rispetto alla variabile della stagionalità. Storico: anno termico 2009/2010 anno termico 2010/2011 anno termico 2011/2012 anno termico 2012/2013 anno termico 2013/2014 anno termico 2014/2015 GG° GG° GG° GG° GG° GG° 2 2549 2429 2401 2515 2217 2235 Infatti, a partire dall’anno 2013 sul mercato si è rilevata una diminuzione del prezzo medio di gas metano ed energia elettrica per cui, a partire dal terzo anno di appalto (quindi da luglio 2015), è previsto un aggiornamento dei prezzi; solo al termine del terzo anno d’appalto, l’autorità dell’energia renderà disponibili i dati relativi ai prezzi delle varie fonti energetiche, con il conseguente aggiornamento dei coefficienti da applicare. 14 Allegato F) Bil. Prev. 2015 Bil. Prev. 2015 assestato Bil. Prev. 2016 Servizi di pulizia e sanificazione 299.217,16 298.732,63 298.500,00 Servizi di lavanderia 155.000,00 157.572,60 155.000,00 91.100,00 91.028,30 91.100,00 560.000,00 520.542,85 525.000,00 13.800,00 14.069,46 13.000,00 DESCRIZIONE Lavaggio biancheria personale ospiti Gest. Patr. Immobil. e man.ne impianti Servizio smaltimento rifiuti speciali 3. SPESE PER TRASPORTO ANZIANI Viene ricondotta, rispetto al 2015, anche la voce relativa al trasporto anziani della Struttura che considera il trend di spesa manifestatosi nel 2015. L‘importo previsto a bilancio è di € 18.000,00 pari allo 0,64% della spesa “Per Servizi”. DESCRIZIONE Spese per trasporto anziani Bil. Prev. 2015 Bil. Prev. 2015 assestato Bil. Prev. 2016 19.000,00 17.874,70 18.000,00 5. MANUTENZIONE FABBRICATI STRUMENTALI Tale voce rappresenta l’0,32% della spesa “Per Servizi” e considera tutti i costi che non producono ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di un’immobilizzazione e quindi vanno considerati manutenzioni ordinarie e/o riparazioni addebitate al conto economico (vds. principio contabile nr.16 - D.III) Ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di un’immobilizzazione). III - LE RISORSE UMANE Risorse Umane – Anno 2016 Per quanto attiene le voci di spesa inerenti alle Risorse Umane per l’anno 2016, le figure individuate sono quelle riferite al personale previsto dalla dotazione organica e piano occupazionale vigenti (vds. delibera del C.d.A. n.16 del 23/12/2014), alla situazione effettiva di copertura dei posti in relazione alle cessazioni di personale intervenute nel corso dell’anno 2015, alla luce delle “Linee guida e direttive” approvate con la delibera del C.d.A. n.10 del 11/05/2015, nonché le ulteriori indicazioni da parte dell’Organo di Governo in ordine all’impostazione della gara in corso per l’appalto dei diversi servizi socio assistenziali e sanitari (di assistenza di base e infermieristico Sogg. Viola, servizi riabilitativi diversi, di animazione, sociale, ecc.) della Casa; Si precisa che le previsioni sono state determinate in relazione al trattamento tabellare del CCNL 2006/09 II° Biennio (scaduto il 31/12/2009), applicando al valore delle retribuzioni, 15 Allegato F) esclusivamente l’Indennità di Vacanza Contrattuale nelle misure previste dalle tabelle del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24/03/2010 (tale adeguamento è intervenuto con decorrenza dal 01/07/2010); a differenza del passato, né nella relazione tecnica della Ragioneria Generale dello Stato di accompagnamento al D.D.L. “Legge di stabilità 2016”, che da altre notizie al momento reperibili, non è indicato alcun riferimento riguardo alle modalità di quantificazione dei 300 milioni che il Governo intende destinare agli incrementi salariali per i dipendenti della pubblica amministrazione, né su come saranno concretamente applicate (sembrerebbe solo come incrementi di produttività), per cui, al momento, gli Uffici della Casa non sono in possesso di elementi utili a determinare la loro incidenza a carico dell’Ente; peraltro, se effettivamente nel corso dell’anno 2016 saranno stabilite la misura e la natura di tali incrementi salariali, dovranno essere reperite le necessarie risorse con un’apposita variazione al Bilancio; La sintesi numerica delle figure previste in relazione alla programmazione dei costi delle risorse umane, è di seguito in sintesi riportata (con il confronto con l’anno precedente): Servizi Pers. anno 2015 Pers. anno 2016 Differenza Servizi Generali e Amministrativi Uffici Amministrativi e Staff. di Direz. 7,83 7,83 Esecutori di Portineria 3,33 2,90 -0,43 Esec. di Cucina 1,00 1,00 Collab. Autisti Manutentori 2,00 2,00 Struttura residenziale Casa Albergo per Anziani Esec. Addetti all’Assistenza 72,33 67,67 -4,66 Esec. Addetti all’Assist. (pers. di coop.) 2,10 12,10 10,00 Esec. Addetti all’Assist. (pers. somm.) 12,50 6,00 -6,50 Esec. Addetti Servizi Alberghieri 4,00 4,00 Responsabili di Soggiorno 4,50 4,50 Psicologi (pers. di coop.) 0,90 1,00 0,10 Infermieri 7,00 7,00 Infermieri (pers. di coop.) 2,50 5,40 2,90 Infermieri (pers. somm.) 4,00 1,50 -2,50 Coordinatore 1,00 -1,00 Assistente Sociale (RISQ) 1,00 -1,00 Assistente Sociale (pers. somm./coop.) 1,00 2,00 1,00 Educatori (pers. di coop.) 3,00 3,00 Progetto Servizio Civile Regionale 1,00 1,00 Fisioterapisti (pers. di coop.) 2,90 2,80 -0,10 Servizio Assistenza Domiciliare Esec. Addetti all’Assistenza 1,50 1,50 Hospice Extraospedaliero Coordinatore 0,50 0,50 Infermieri 3,50 3,50 Infermieri (pers. di coop.) 2,50 2,50 Esec. Addetti all’Assistenza 3,00 3,00 Psicologi (pers. di coop.) Psicologi (libero profess.) 0,40 0,30 -0,10 Fisioterapisti (pers. di coop.) 0,30 0,20 -0,10 TOTALE 145,59 143,20 -2,39 Con riferimento ai dati sopra riportati, si evidenzia che la succitata previsione di figure, per la quantificazione della spesa economica, tiene conto dell’incidenza delle sostituzioni nel caso in 16 Allegato F) cui si tratti di personale alle dirette dipendenze dell’Ente, mentre nel caso in cui si tratti di personale somministrato, di appalto, o libero professionale i costi sono calcolati con riferimento alla effettiva presenza in servizio; per una sintesi più puntuale riguardo al personale complessivamente operante presso la struttura, si rinvia al sottoriportato prospetto: Personale occupato presso l’Ente PERSONALE DIPENDENTE Direzione e personale amministrativo Personale Medico Personale Infermieristico Professionals Personale addetto all'assistenza (OSS) Pers. servizi generali e tecnici Altro Totale ALTRO PERSONALE Anno 2015 Anno 2016 Differenza 195 197 +2 Anno 2015 Anno 2016 Differenza 7 11 8 78 11 115 7 11 6 72 10 106 Anno 2015 Lavoratori in somministrazione: 26 - personale infermieristico - professionals - pers. addetto all'assistenza (OSS) Anno 2016 21 6 1 19 Lavoratori in appalto (affidam. coop. sociale): 20 - personale infermieristico - professionals - pers. addetto all'assistenza (OSS) Totale INCARICHI PROFESSIONALI E COLLABORATORI Direzione e personale amministrativo Personale Medico Personale Infermieristico Professionals Personale addetto all'assistenza (OSS) Pers. servizi generali e tecnici Altro Totale Anno 2015 4 2 6 -5 34 11 7 10 74 Differenza 3 18 8 9 3 Servizi pulizie (PVB Cleaning) Servizio cucina (CAMST) Stagisti – Borsisti – Tirocinanti Altri volontari (Serv. Civile e LSU) -2 -6 -1 -9 -3 -1 -1 +14 11 11 12 11 7 12 85 Anno 2016 4 2 6 +3 +2 +9 +2 +11 Differenza - Le previsioni di bilancio dell’anno 2016 (in relazione a quelle del bilancio di previsione dell’anno 2015) sono pertanto complessivamente ridotte dell’importo di 108.663,62 euro, come nel dettaglio di seguito riportate: Anno 2015 Anno 2016 Differenza Retribuzioni personale dipendente 2.388.553,11 2.238.200,39 -150.352,72 Fondo produttività e indenn. accessorie 528.000,00 504.000,00 -24.000,00 17 Allegato F) Lavoro Straordinario Stima Variazione ferie Personale somministrato Mark up somministrazione (e IVA) Servizi assistenziali esternalizzati Contrib. ex INPDAP IRAP - metodo retributivo Contrib. INPS Contrib. INAIL Totale generale 15.000,00 18.000,00 529.687,18 26.088,48 543.405,89 782.138,37 237.606,37 2.882,25 32.540,24 5.103.901,89 12.000,00 18.000,00 308.085,52 14.957,40 922.705,48 734.820,66 209.014,94 2.882,25 30.571,62 4.995.238,27 -3.000,00 -221.601,66 -11.131,08 379.299,60 -47.317,71 -28.591,43 -1.968,62 -108.663,62 Posto che i costi del personale dipendente non sono comprimibili, in quanto legati a specifiche disposizioni indicate nei Contratti di Lavoro (Nazionale e Decentrato), la riduzione conseguita deriva, da un lato, dai costi relativi alla cessazione per collocamento in quiescenza di alcuni dipendenti che, di fatto, non sono stati sostituiti, dall’altro, da una rimodulazione delle modalità di gestione di alcuni servizi a carattere socio-assistenziale già ora affidati a soggetti esterni, per i quali è stata condivisa la necessità di adottare nuove modalità, con il chiaro impegno per il mantenimento e verifica degli standard qualitativi sinora raggiunti, della salvaguardia dei livelli occupazionali e della tipologia di rapporti di lavoro senza con questo far venir meno l’obiettivo prioritario della qualità dei servizi nella logica del miglioramento continuo. In particolare, con riferimento ai succitati dati economici di previsione, si evidenzia che: a) i costi relativi alla copertura dei posti vacanti per la quale è comunque necessaria la presenza del relativo personale in relazione agli standard di servizio regionali, è prevista solo in parte con il ricorso a contratti di somministrazione mentre, per la rimanente parte, è garantita attraverso una revisione delle modalità di affidamento di taluni servizi (assistenziale del Sogg. Viola, infermieristico, sociale ecc.) attraverso le modalità già stabilite a suo tempo dal C.d.A. (vds. delib. n.10 del 11/05/2015), integrate con l’approvazione del presente bilancio; b) la previsione del “Fondo produttività e indenn. accessorie” è ridotta di 24.000,00 euro rispetto al bilancio 2015, per effetto della contrazione della presenza di personale dipendente e della revisione delle modalità del Coordinamento dei Servizi, con corrispondente riduzione delle relative indennità; per le medesime motivazioni lo stanziamento del lavoro straordinario è stato ridotto di 3.000,00 euro; c) la spesa per le sostituzioni di malattie e maternità è stata prevista in termini minimali rispetto al trend consolidato negli anni precedenti e solo per le figure per le quali occorre assicurare i succitati standard regionali; la stessa è garantita con un’aliquota del personale somministrato che peraltro è stata già ridotta per effetto dell’intervenuta riduzione del numero di dipenenti con rapporto di lavoro alle dirette dipendenze dell’Ente; la previsione, pertanto, è da ritenersi suscettibile di variazioni sulla base dell’andamento effettivo delle assenze nel corso dell’anno; d) è stata confermata anche per l’anno 2016 la previsione del costo del progetto del Servizio Civile Regionale, approvato con modalità di autofinanziamento; e) gli oneri riflessi sono calcolati applicando le previste aliquote contributive CPDEL, INADEL, FPC ed INAIL a carico dell’Ente alle rispettive basi imponibili, oltre a quelle fiscali IRAP; una precisazione deve essere fatta per la previsione dei contributi previdenziali che, oltre a tener conto delle quote figurative, sono calcolati su tutte le componenti retributive, mentre per l’anno precedente non erano considerati quelli sul cosiddetto salario accessorio; riguardo all’IRAP è stata prevista nell’importo del 7,5%, in relazione alle 18 Allegato F) disposizioni regionali in materia di contabilità delle IPAB (DGRV 780/’13), che prevedevano la possibilità di fruire delle agevolazioni conseguibili con l’equiparazione di queste ultime alle ASP, anche in assenza di un formale riordino; tale previsione, peraltro, è attualmente oggetto di un contraddittorio con la Direzione Centrale Normativa della Agenzia delle Entrate che, diversamente, per altri enti che hanno presentato apposita istanza di interpello, ha negato tale possibilità. A tal fine, si evidenzia la criticità relativa al possibile contenzioso che potrebbe derivare in merito all’aliquota IRAP da applicare per il quale, già nell’anno 2015, dall’Amministrazione era stato assunto l’impegno per definire la questione nelle competenti sedi regionali. Si segnala che gli accantonamenti a fondi rischi, quale quello destinato ad accogliere quello per il potenziale contenzioso che potrebbe innescarsi con l’Agenzia delle Entrate, sono una delle applicazioni più significative del principio della prudenza, in quanto andava ad imputare a bilancio componenti negativi che si presume potessero manifestarsi in futuro; gli stessi, d’altra parte, rappresentano anche un'applicazione del principio della competenza economica e di veridicità del bilancio medesimo, in quanto la quota da imputare era determinato in via minimale, in base a valutazioni che determinavano l'incidenza effettiva del rischio sul reddito dell'esercizio, per il fatto che esso si riferisce a operazioni in corso al momento della chiusura, ma sostanzialmente fondata. Formazione del personale La voce è mantenuta nell’importo di € 20.000,00 dell’anno precedente, la stessa è di fatto dimezzata rispetto allo stanziamento degli anni precedenti (previsti nell’importo di € 38.000,00 nel 2010); la stessa è assolutamente minimale e non comprimibile per far fronte agli adempimenti obbligatori previsti dalla normativa in materia su sicurezza e prevenzione di cui al D.Lgs. 81/08 ed ai relativi accordi della Conferenza Stato Regioni pubblicati nella G.U. del 11/01/2012, per il mantenimento dei requisiti necessari all’ottenimento del CPI della struttura (formazione dei VV.F. con prova pratica di evacuazione e gestione emergenze), per la formazione del personale addetto al primo soccorso (requisito necessario ai fini del mantenimento dell’autorizzazione all’esercizio ed accreditamento), per la formazione sulle tematiche della ristorazione e dell’igiene e sicurezza alimentare (HACCP). Le rimanenti attività formative, imprescindibili per un efficace adattamento dell'organizzazione ed il mantenimento del sistema di qualità aziendale, sono assolutamente minimali e svolte principalmente con risorse interne primarie, attraverso modalità informali assicurando lo svolgimento di attività di formazione e di sviluppo delle competenze, attraverso una rivisitazione dei processi, assicurando lo sviluppo di opportunità di informazione, valutazione e accumulazione delle competenze nel corso del lavoro quotidiano. IV - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 1. AMMORTAMENTI Tale voce rappresenta il 7,00% dei costi della produzione dell’Ente. Con riferimento agli ammortamenti sono calcolati sulla base delle aliquote di ammortamento previste dal D.M. del 31/12/1988 – Gruppo XXII- Attività non precedentemente specificate – 2. Altre attività, precisando che: - per i beni mobili strumentali, si sono considerati gli acquisti presunti che verranno effettuati il prossimo anno. Tale voce risente anche delle quote di ammortamento relative a tutti gli acquisti effettuati negli esercizi precedenti. L’ammortamento che viene considerato è quello fiscale, il 19 Allegato F) quale prevede che nel primo esercizio di entrata in funzione del bene, i coefficienti di ammortamento siano ridotti della metà. Si precisa che i beni mobili strumentali sono stati valutati in base al costo di acquisto eventualmente maggiorato dei costi accessori così come indicato dal principio contabile nr.16 OIC nonché dal codice civile art. 2426. Si evidenzia come tra i ricavi siano stati contabilizzati, per un importo pari al 15% dei beni acquistati (€ 4.826,36), i contributi a fondo perduto che hanno consentito di acquistare, nel corso del 2010 (per un importo complessivo di € 32.175,71 vds. fatture di acquisto Ditta Missaglia), l’arredo relativo al Giardino delle Stagioni. Questo poiché i contributi a fondo perduto commisurati al costo delle immobilizzazioni materiali sono rilevati a conto economico con un criterio sistematico gradatamente sulla vita utile dei cespiti. L’importo complessivo relativo all’ammortamento dei beni mobili strumentali inserito all’interno dei costi di produzione è di € 139.394,57. - Per le immobilizzazioni immateriali (vds. software) si sono usati i criteri sopra indicati quindi costo di acquisto maggiorato di eventuali costi accessori. La percentuale di ammortamento usata per i software è del 33%. L’importo relativo all’ammortamento inserito in bilancio di previsione è pari ad € 3.592,48. - per il fabbricato strumentale, si sono considerati i lavori eseguiti nel corso del 2015 e quelli previsti per il 2016, fra cui tutto quanto necessario per acquisire il rinnovo del certificato di prevenzione incendi; in particolare, si prevedono una serie di lavori e modifiche strutturali effettuate in modo da adeguare la Casa ed aumentarne lo stato di sicurezza e vita utile. Si rappresenta, al fine di indicare l’effettiva composizione del patrimonio, nonché rispettare i requisiti di chiarezza del bilancio, che tra i proventi, alla voce “contributi c/capitale”, sono stati contabilizzati, per un importo pari al 3%, i contributi (Totale € 5.361.265,46) la cui quota, di competenza dell’esercizio, risulta pari ad € 160.837,96. Di conseguenza, sono imputati al conto economico ammortamenti calcolati sul costo lordo dei cespiti. L’importo complessivo relativo all’ammortamento del bene immobile strumentale è di € 414.678,39. Secondo quanto precisato nell’allegato B (VADEMECUM) DGR nr.780 del 21/05/2013, i terreni, compresi quelli su cui insistono i fabbricati, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono soggetti ad ammortamento. Oneri diversi di gestione Tale voce rappresenta l’0,41% dei costi della produzione; al suo interno contempla: € 500,00 tasse di circolazione automezzi; € 28.500,00 tassa sui rifiuti (valutato costi 2015); € 1.500,00 contributi ad associazioni di categoria (URIPA); € 2.600,00 abbonamenti riviste, giornali. Interessi e altri oneri finanziari Tale voce rappresenta l’0,30% dei costi della produzione; al suo interno sono previste: € 10.000,00 interessi passivi sull’utilizzo dell’anticipazione di Tesoreria; € 13.200,00 interessi passivi sui mutui accesi dall’Istituto; € 600,00 relativi alle quote interessi degli automezzi acquistati a rate. 20 Allegato F) V - GLI INTERVENTI E GLI INVESTIMENTI L’ipotesi in menzione tiene conto, nella sua declinazione, della impostazione prospettata dall’Organo di Governo della Casa e meglio delineata, nei passaggi di carattere programmatorio, nel rispettivo documento di programmazione triennale. n 1 2 3 4 DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Anno 2016 Attrezzatura di cui al D.Lvo 65.000,00 81/08 e vario Realizzazione di nuovi spazi 380.000,00 collettivi (sala da pranzo ed altri interventi per rilascio certificato di prevenzione incedi su strutture metalliche, controsoffiti, ed opere accessorie) Ampliamento/sopraelevazione fabbricato Hospice Extra Ospedaliero per realizzazione nuovo nucleo e servizi integrativi (vds. ospedale di comunità, etc.) Realizzazione con recupero fabbricato esistente di spazi per progetto comunità alloggio per la disabilità e similare) STIMA DEI COSTI DEL PROGRAMMA Tipologia Anno Tipologia Anno risorse 2017 risorse 2018 Fondi di 50.000,00 Fondi di 45.000,00 bilancio bilancio Fondi di 50.000,00 Fondi di bilancio bilancio 1.900.000,00 (quadro economico compreso spese tecniche) 500.000,00 (quadro economico compreso spese tecniche) 100.000,00 (quadro economico compreso spese tecniche) 5 Adeguamento porzione fabbricato esistente per recupero spazi per attività diverse (comunità alloggio innovativo per la disabilità, social-housing di comunità situazione di emergenza, disagio giovanile, servizio a favore di religiosi non autosuff., il dopo di noi per persone con disabilità, etc.) 5 Parcheggio pubblica utilità con tettoie fotovoltaiche integrate Tipologia risorse Fondi di bilancio Mutuo finalizzato Mutuo finalizzato Mutuo finalizzato 50.000,00 Fondi di (spese bilancio di esproprio) cui 50% a 450.000,00 carico Ente e (opere di 50% urbanizzazio contributo ne) privato IL VALORE DELLE RELAZIONI ED ALLEANZE L’impegno dalla Casa profuso e da profondersi per promuovere, gestire, valorizzare le diverse reti nelle quali è collocata, diviene, invero, un fattore essenziale per l’assolvimento della sua stessa missione, che può di fatto spaziare a 360° rispetto agli ambiti nei quali può essere chiamata ad intervenire con il suo apporto e capacità di proposta. La Casa, in effetti, proprio per il suo porsi e proporsi come “nodo”, è giunta, si crede, al crocevia rispetto alla molteplicità di reti nel territorio presenti. 21 Allegato F) Da quelle naturali, che attengono ai residenti e destinatari dei servizi dalla medesima erogati, a quelle istituzionali (vds. Regione, Comune, Comuni, Conferenza dei Sindaci, Direzione Az. Ulss 18, altri Centri di Servizio), sino a giungere a quelle dell’associazionismo e del volontariato. Reti, primarie e secondarie, formali ed informali, che caratterizzano il volto della comunità locale e territoriale. Forte deve quindi essere avvertito il bisogno, alla luce delle considerazioni effettuate e finalizzate allo stesso marketing aziendale nella ricerca di “aderenti” ai servizi dalla Casa erogati e proposti e quasi fosse un obbligo a tutti gli effetti, di lavorare sulle reti e con le reti. Tanto da divenire, per certi versi, un fattore distintivo della Casa ed un obiettivo da perseguire con tenacia poiché il capitale sociale può rigenerarsi solo “utilizzando” cioè investendo sui “network”. In questa prospettiva, di promozione dei legami secondo i caratteri di trasparenza e reciprocità, vanno nel proseguo ad incontrare oggettivo riscontro gli impegni e progetti che la Casa intende assumere e portare nel tempo avanti. Interloquire, allora, con i diversi soggetti, a partire dai cittadini, aiuta non poco nel rendere evidente quanto dalla Casa proposto, e, soprattutto, aiuta a creare quei legami più stretti che possono consentire di traguardare non pochi obiettivi e risultati. Anche questa modalità diviene passaggio, per certi versi obbligato, per la realizzazione di un condiviso e più forte “welfare” a livello territoriale, integrato con i vari soggetti e le diverse funzioni. La Casa, quindi e pertanto, a partire dal livello della responsabilità gestionale, deve sentirsi e peraltro si sente impegnata nell’assicurare quella viva presenza che, favorendo la partecipazione attiva ai diversi e vari livelli, è ad auspicare di poter nel contempo incontrare quell’ascolto , pronto a produrre, per ciascuno dei soggetti coinvolti, autentico benessere sociale. Un benessere che, nel dare soddisfazione, in primis ai destinatari, fa mantenere alto il livello dei servizi, e contribuisce nel favorire e stimolare ogni azione rivolta non solo al miglioramento continuo, ma pure alla valorizzazione di quelle iniziative nelle condizioni di incidere, nel contesto territoriale, sia in termini di innovazione che di cambiamento. 22 Allegato G) Allegato A5 DGR 780 del 21/05/2013 - Bilancio economico annuale di previsione analitico e per centri di costo/responsabilità A Bilancio di previsione 2015 Bilancio Prev. 2015 assestato Bilancio di previsione esercizio 2016 Capa Hospice Sad VALORE DELLA PRODUZIONE 1 2 3 4 5 5 B Bilancio di esercizio 2014 Valore della produzione attività caratteristica 8.084.095,21 8.136.339,02 8.009.465,25 Ricavi delle vendite e delle prestazioni Ricavi per rette ospiti Quote regionali di residenzialità Ricavi per rimborso Hospice Ricavi per rimborso ADO Ricavi per centro diurno Ricavi per assistenza riabilitativa per esterni Ricavi per prestazioni di assistenza domiciliare Altri ricavi delle prestazioni di carattere assistenziale e sanitario Rettifiche di ricavi per prestazioni Sconti e abbuoni Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni Incremento delle immobilizzazioni per lavori interni Contributi in conto esercizio Contributi c/esercizio Contributi in conto capitale Contributi c/capitale Contributi c/impianti (quota annua) Contributi da enti pubblici Contributi da privati Altri ricavi e proventi Ricavi mensa interni Proventi pasti familiari Proventi fabbricati strumentali Altri ricavi e proventi Rimborso spese gestione bar Rimborso ossigeno da ULSS Recuperi per sinistri e risarcimenti assicurativi Recupero oneri personale distaccato presso terzi Rimborso ULSS per convenzioni varie Rimborsi spese vari Omaggi da fornitori Erogazioni liberali ricevute Altre liberalità Altri proventi straordinari Plusvalenze ordinarie da alienazione beni Sopravvenienze attive ordinarie Valore della produzione non caratteristica 7.799.122,80 3.929.975,83 3.071.654,25 496.550,00 71.960,00 7.845.424,77 4.064.277,17 2.985.435,60 555.712,00 7.721.441,78 4.055.065,04 2.857.460,50 578.110,00 8.037.412,70 7.757.416,18 4.121.809,20 2.825.732,00 578.000,00 98.355,01 131.125,50 116.000,00 124.000,00 102.709,26 128.096,98 103.374,98 128.500,00 Ricavi e proventi beni non strumentali Affitti fondi rustici Affitti fabbricati non strumentali TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE - 497,79 - - - - 7.308.437,31 622.259,91 106.715,48 7.076.041,20 4.121.809,20 2.825.732,00 578.000,00 103.374,98 578.000,00 103.374,98 128.500,00 - - - - - - - 8.600,00 8.600,00 165.664,33 8.600,00 8.600,00 165.664,33 8.600,00 8.600,00 165.664,33 6.600,00 6.600,00 165.664,33 6.600,00 6.600,00 165.664,33 165.664,33 165.664,33 165.664,33 165.664,33 165.664,33 110.708,08 116.649,92 113.759,14 107.732,19 60.131,78 44.259,91 2.520,16 2.500,00 2.500,00 3.601,19 2.808,93 792,26 2.090,72 8.925,96 16.985,79 6.018,92 8.926,00 29.305,00 8.500,00 8.926,00 29.519,14 9.000,00 8.926,00 29.305,00 8.658,90 8.587,70 341,10 338,30 29.305,00 32.982,45 1.852,60 6.834,26 35.000,00 2.400,00 7.500,00 35.139,05 2.400,00 6.500,00 35.000,00 2.400,00 7.500,00 31.027,50 2.400,00 6.648,75 1.221,50 2.751,00 261,75 589,50 17.973,20 2.000,00 3.836,02 25.000,00 9.769,75 12.000,00 14.706,92 - - 10.505,20 - - 3.340,50 12.000,00 - - - - - - 8.084.095,21 8.136.339,02 8.009.465,25 8.037.412,70 7.308.437,31 622.259,91 106.715,48 8.043.100,29 8.151.228,90 8.022.552,91 8.005.112,70 7.291.108,41 601.606,86 112.397,49 COSTI DELLA PRODUZIONE Costi della produzione attività caratteristica Allegato G) 6 7 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Alimentari c/acquisti Materiali di consumo c/acquisti Materiale di pulizia c/acquisti materiale igiene personale c/acquisti Cancelleria Materiale sanitario c/acquisti Acquisto materiale monouso incontinenti Acquisto guanti monouso Ossigeno c/acquisti Materiali di manutenzione c/acquisti Indumenti da lavoro Carburanti e lubrificanti Spese accessorie su acquisti Trasporti su acquisti (Rettifiche sui costi, resi, sconti, abbuoni, premi) Per servizi Per servizi Servizi assistenziali Servizi di pulizia e sanificazione Servizi mensa esterna Servizio ristorazione Servizio di derattizzazione e disinfestazione Servizi di lavanderia Lavaggio biancheria personale degli ospiti Noleggio materassi antidecubito Servizi sanitari Spese per attività ricreativa Spese per soggiorni climatici Servizi religiosi Servizi funerari Altri servizi appaltati Gestione patr. Immobil. E man.ne impianti Parucchiere uomo-donna Spese per trasporti anziani Spese trasporto pasti a domicilio Servizi di vigilanza Servizi amministrativi Spese medico competente Spese medico Hospice Servizio di podologia Spese per consulenze fiscali e amministrative Spese per consulenze 81/08 Spese legali e notarili Consulenze tecniche oneri per l'accreditamento Spese per analisi, prove e laboratorio Servizio smaltimento rifiuti speciali Spese per pubblicazioni gare e appalti Spese viaggi e trasferte Spese di rappresentanza Spese per fornitura energia elettrica Spese telefoniche Gas e riscaldamento 227.772,06 222.678,08 222.442,07 215.305,00 168.449,60 43.474,10 3.381,30 30.228,72 5.691,30 16.949,95 1.411,71 110.013,37 13.078,40 16.985,79 25.501,38 1.693,74 6.217,70 29.000,00 5.000,00 15.000,00 3.373,08 102.500,00 11.000,00 29.305,00 20.000,00 2.000,00 5.500,00 30.684,73 5.306,49 14.850,95 2.308,47 108.945,92 11.444,72 29.519,14 14.133,04 689,00 4.559,61 28.000,00 5.000,00 14.000,00 2.000,00 104.000,00 10.000,00 29.305,00 18.000,00 750,00 4.250,00 23.371,60 4.432,00 13.007,40 1.858,20 96.626,40 8.864,00 2.200,80 393,50 15.858,00 664,80 3.767,20 2.427,60 174,50 992,60 141,80 7.373,60 349,00 29.305,00 2.142,00 85,20 482,80 2.720.623,61 2.789.925,53 2.857.358,53 3.114.466,88 2.751.489,69 308.138,68 54.838,51 523.952,36 298.730,06 543.405,89 299.217,16 636.365,37 298.732,63 922.705,48 298.500,00 810.675,88 262.978,50 112.029,60 35.521,50 731.463,64 740.000,00 731.990,93 731.000,00 648.981,80 29.780,90 155.247,99 91.532,83 22.136,43 155.000,00 91.100,00 23.000,00 157.572,60 91.028,30 19.482,09 155.000,00 91.100,00 19.000,00 149.916,00 91.100,00 17.761,20 5.084,00 13.588,39 13.300,00 13.453,16 12.000,00 12.000,00 523.518,08 36.044,40 16.974,86 560.000,00 36.500,00 19.000,00 520.542,85 36.452,00 17.874,70 525.000,00 36.500,00 18.000,00 462.525,00 36.500,00 18.000,00 62.475,00 3.131,26 3.400,00 3.477,28 3.400,00 2.995,40 404,60 6.280,98 24.197,67 6.500,00 5.500,00 2.494,20 7.000,00 5.400,00 2.410,00 10.720,00 35.280,00 6.500,00 5.500,00 2.500,00 5.000,00 5.400,00 9.700,00 45.000,00 6.500,00 5.501,56 2.607,74 12.714,61 8.000,00 1.270,00 10.720,00 42.500,00 6.500,00 5.500,00 2.500,00 15.000,00 5.400,00 - 9.751,98 854,38 42.500,00 113,63 83,25 302,25 12.386,68 13.800,00 14.069,46 2.025,73 1.500,00 8.487,57 11.000,00 787,00 52.237,30 1.238,80 6.500,00 5.500,00 2.114,50 15.000,00 5.194,80 205,20 13.000,00 10.699,00 2.301,00 2.283,72 1.500,00 1.500,00 7.426,72 8.250,00 7.313,63 287,93 648,45 Allegato G) 8 9 Fornitura acqua Spese postali e di affrancatura Spese servizi bancari tesoreria Manutenzione fabbricati strumentali Manutenzione impianti telefonici Altre manutenzioni Manutenzione mobili Manutenzione automezzi Manutenzione macchine d'ufficio Canoni di manutenzione periodica Canoni di manutenzione periodica software Compenso componenti nucleo valutazione Compensi per collaborazioni coordinate e continuative Compensi ai revisori dei conti Compensi per lavori occasionali Contributi INPS gestione separata Rimborsi a piè di lista del personale Indennità agli amministratori Indennità per commissioni concorso Ricerca, addestramento e formazione del personale Provvigioni lavoro interinale Assicurazione fabbricati strumentali Assistenza RCA Altre assicurazioni Pedaggi autostradali Altre spese per servizi vari Per godimento di beni di terzi Affitti e locazioni Canoni leasing Licenza d'uso software d'esercizio Canoni a noleggio Costi per il personale a Salari e stipendi personale Stipendi personale dipendente Costo personale lavoro interinale Fondo produttività b Oneri sociali personale Contributi INPDAP Contributi INAIL personale dipendente Contributi INPS c Trattamento di fine rapporto Quota accantonamento TFR dipendenti d IRAP metodo retributivo IRAP metodo retributivo e Altri costi personale Altri costi personale 10 Ammortamenti e svalutazioni a Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali Ammortamento costi di ricerca e sviluppo Ammortamento licenza d'uso software a tempo indeterminato Ammortamento licenza d'uso software a tempo determinato 46.643,86 526,44 51.500,00 51.188,59 1.072,07 51.000,00 - 49.067,10 1.932,90 17.145,55 15.600,00 15.952,64 10.000,00 8.810,00 1.190,00 8.361,34 3.151,46 6.500,00 8.500,00 2.000,00 1.500,00 6.500,00 8.535,61 706,38 2.700,00 8.500,00 8.500,00 750,00 1.500,00 7.500,00 7.488,50 660,75 1.443,13 6.607,50 1.011,50 89,25 56,87 892,50 14.250,00 1.600,00 915,00 6.000,00 14.250,00 1.600,00 14.250,00 1.600,00 6.000,00 12.954,55 1.414,40 1.295,45 163,52 6.000,00 13.694,35 1.600,00 1.770,00 5.981,21 5.772,51 227,49 27.500,08 19.764,00 18.156,88 19.764,00 17.752,62 699,61 1.311,77 18.884,73 36.857,67 16.578,70 3.241,99 13.463,66 20.000,00 26.088,48 16.500,00 4.000,00 15.000,00 17.729,37 31.930,25 13.245,46 5.250,00 17.300,00 20.000,00 14.957,40 13.250,00 5.070,00 17.250,00 16.216,37 14.957,40 11.673,25 4.466,67 15.197,25 3.580,60 203,03 10.459,67 11.000,00 12.486,20 12.000,00 12.000,00 10.459,67 4.510.497,28 11.000,00 4.534.357,23 12.486,20 4.341.759,06 12.000,00 3.756.795,13 246.602,58 54.177,68 3.505.778,34 2.331.264,09 645.037,26 529.476,99 786.049,91 755.002,47 26.358,40 4.689,04 - 3.479.240,29 2.421.553,11 529.687,18 528.000,00 817.510,57 782.138,37 32.489,95 2.882,25 - 3.368.709,71 2.257.686,40 601.205,63 509.817,68 758.387,91 726.615,84 26.906,73 4.865,34 - 12.000,00 4.057.575,38 3.080.285,91 2.268.200,39 308.085,52 504.000,00 768.274,53 734.820,66 30.571,62 2.882,25 2.855.932,57 2.084.220,60 308.085,52 463.626,45 706.783,39 675.785,63 28.115,51 2.882,25 183.953,37 150.862,76 40.399,97 33.117,03 33.090,61 50.405,95 48.392,61 2.013,34 7.282,94 11.085,19 10.642,42 442,77 218.669,03 218.669,03 - 237.606,37 237.606,37 214.661,44 214.661,44 - 209.014,94 209.014,94 - 194.079,17 194.079,17 - 12.243,26 12.243,26 - 2.692,52 2.692,52 - 549.380,84 558.268,06 553.507,05 - - 900,35 2.772,34 572.665,44 3.592,48 572.665,49 1.465,84 3.592,53 - - 1.465,84 - 900,35 2.022,70 749,64 2.842,84 749,64 2.842,84 749,69 22,08 1.576,75 603,33 2.052,75 - - Allegato G) Ammortamento manutenzioni straordinarie su beni di terzi b Ammortamento delle immobilizzazioni materiali Ammortamento fabbricato strumentale Ammortamento impianti generici Ammortamento impianti specifici Ammortamento macchinari Ammortamento attrezzature varie Ammortamento attrezzature sanitarie Ammortamento mobili e arredi Ammortamento macchine ordinarie d'ufficio Ammortamento macchine d'ufficio elettroniche Ammortamento autovetture Ammortamento automezzi Ammortamento automezzi trasporto anziani Ammortamento altri beni materiali c Altre svalutazioni delle immobilizzazioni Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d Svalutazioni crediti compresi nell’att. circolante e delle disp. liquide Accantonamento per rischi su crediti Accantonamento per rischio crediti su interessi di mora 11 Variazione delle rimanenze 12 13 14 529.167,28 402.108,97 542.367,71 412.566,70 535.734,71 402.852,46 554.072,96 414.678,39 554.072,96 414.678,39 67.621,93 9.108,17 37.076,35 50,40 2.511,46 70.177,53 8.727,97 43.166,07 125,50 2.183,94 68.843,87 10.727,97 44.666,07 50,40 3.173,94 68.904,85 10.558,25 52.719,27 50,40 3.901,80 68.904,85 10.558,25 52.719,27 50,40 3.901,80 10.690,00 5.420,00 5.420,00 3.260,00 3.260,00 - - Rimanenze iniziali di mat. prime, sussidiarie e di consumo e merci Rimanenze iniziali alimentari Rimanenze iniziali materiali di consumo Rimanenze iniziali materiale di pulizia Rimanenze iniziali cancelleria Rimanenze iniziali materiale sanitario Rimanenze iniziali materiali di manutenzione Rimanenze finali di mat. prime, sussidiarie e di consumo e merci (SEGNO MENO)Rimanenze finali alimentari Rimanenze finali materiali di consumo Rimanenze finali materiale di pulizia Rimanenze finali cancelleria Rimanenze finali materiale sanitario Rimanenze finali materiali di manutenzione Accantonamento per rischi Accantonamento al fondo rischi per controversie legali in corso Accantonamento al fondo copertura rischi e oneri personale Accantonamento per altri oneri e rischi Altri accantonamenti Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Imposte di bollo Tasse di circolazione automezzi Tassa sui rifiuti Imposte sostitutive Tributi locali IMU Imposta di registro Imposte ipotecarie e catastali IVA indetraibile (pro-rata) 18.747,72 16.571,09 2.176,63 8.710,02 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 15.000,00 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.622,60 1.622,60 10.332,62 3.372,64 6.959,98 33.076,85 35.000,00 35.000,00 33.100,00 29.708,50 3.391,50 420,46 28.170,00 700,00 26.500,00 1.072,77 28.274,00 500,00 28.500,00 500,00 25.108,50 3.391,50 - Allegato G) Tasse di concessione governativa Altre imposte e tasse Contributi ad associazioni sindacali e di categoria Abbonamenti riviste, giornali Minusvalenze da alienazione beni ordinarie Sopravvenienze passive ordinarie Spese varie Perdite su crediti, non coperte da specifico fondo Omaggi Multe e ammende Erogazioni liberali Costi della produzione attività non caratteristica 6 7 14 Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Acquisti attività non caratteristica Per servizi Acquisti per servizi attività non caratteristica Oneri diversi di gestione Acquisti per oneri diversi di gestione attività non caratteristica TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 15 16 17 Proventi da partecipazioni Proventi da società controllate/collegate Altri proventi da partecipazioni Proventi finanziari Altri proventi finanziari da crediti iscritti nelle immobilizzazioni Altri proventi finanziari Altri proventi finanziari da titoli iscritti nelle immobilizzazioni Interessi attivi su titoli a reddito fisso immobilizzati Altri proventi finanziari da titoli immobilizati Altri proventi finanziari da titoli iscritti nell’attivo circolante Interessi attivi su titoli a reddito fisso non immobilizzati Altri proventi finanziari da titoli non immobilizati Altri proventi finanziari diversi dai precedenti Interessi attivi di conto corrente Interessi su depositi postali Interessi di altri crediti Interessi di crediti di imposta Contributi c/interessi Arrotondamenti attivi Interessi e altri oneri finanziari Interessi passivi sui debiti verso banche di credito ordinario Interessi passivi su mutui Interessi passivi su debiti verso altri finanziatori Interessi passivi su altri debiti (vs fornitori, Erario, Enti previdenziali e assistenziali) Sconti e altri oneri finanziari Altri oneri collegati a operazioni finanziarie Arrotondamenti passivi 1.312,00 2.922,28 2.500,00 1.500,00 3.800,00 252,11 1.312,00 2.900,00 1.500,00 2.600,00 1.500,00 2.600,00 441,23 1.000,00 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 8.043.100,29 40.994,92 - 8.151.228,90 14.889,88 - - 2.182,88 8.022.552,91 13.087,66 - 8.005.112,70 32.300,00 - 7.291.108,41 17.328,90 601.606,86 20.653,05 - 112.397,49 5.682,01 - - - - 201,88 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 201,88 201,88 - - - - 798,62 798,62 103,72 103,72 2.182,88 2.176,63 6,25 34.686,93 8.629,59 25.094,90 962,43 0,01 32.463,00 12.000,00 19.500,00 963,00 34.961,50 14.896,67 19.146,14 918,69 23.800,00 10.000,00 13.200,00 600,00 22.897,60 9.097,60 13.200,00 600,00 Allegato G) C RISULTATO DELL'AREA FINANZIARIA 18 19 D - Rivalutazioni Rivalutazioni di partecipazioni Rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie Rivalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante Svalutazioni Svalutazioni di partecipazioni Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie Svalutazioni di titoli iscritti nell'attivo circolante RETTIFICHE VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE 32.504,05 - 32.463,00 - 34.759,62 - - - - - - - - - - RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 8.490,87 - 20 IMPOSTE SUL REDDITI DELL'ESERCIZIO 8.513,82 8.900,00 8.405,60 8.513,82 8.513,82 8.900,00 8.900,00 8.405,60 8.405,60 23 Imposte correnti IRES IRAP non retributivo Utile o perdita dell'esercizio 47.352,88 - 47.847,28 23.800,00 - - 8.500,00 8.500,00 8.500,00 - - - - Utile dell'esercizio - - - - - 22,95 - 56.252,88 - 56.252,88 798,62 - 103,72 - - - - - - - 8.500,00 - Utile dell’esercizio 22.897,60 - 5.568,70 8.500,00 8.500,00 19.854,43 - - 5.785,73 - 8.500,00 - 14.068,70 - 39.708,86 - 5.785,73 - Perdita dell’esercizio - 22,95 - 56.252,88 - 56.252,88 - - 14.068,70 19.854,43 - 5.785,73 Perdita dell'esercizio - 22,95 - 56.252,88 - 56.252,88 - - 14.068,70 19.854,43 - 5.785,73 Ammortamenti sterilizzati ai sensi dell'art.21, comma 2, DGR 780/2013 Pareggio di bilancio - 22,95 - - - 14.068,70 19.854,43 - 5.785,73 56.252,88 0,00 - 56252,88 0,00