Questionario sulle vacanze estive degli italiani 2013

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Questionario sulle vacanze estive degli italiani 2013
Osservatorio
“Le vacanze degli italiani nell’estate 2013”
A cura del Centro Studi TCI
Giugno 2013
1. DATI DI CONTESTO
NEL 1959 GLI ITALIANI CHE ANDAVANO IN VACANZA ERANO L’11%, OGGI SONO CIRCA IL 50%
Secondo l’Istat, nel 1959 la quota di connazionali che aveva effettuato almeno un viaggio di
vacanza nel corso dell’anno era dell’11,3% (circa 5,6 milioni di persone), dato quasi raddoppiato
nel 1965 (21%, pari a 10,9 milioni di italiani) e triplicato nel 1975 (35,4% ovvero 19,6 milioni di
persone) per attestarsi, da metà degli anni 80 in poi a circa il 50% (oltre 28 milioni di italiani).
Se nel 1965 solo il 4,1% dei viaggi di vacanza aveva come meta un Paese estero, tale quota è
cresciuta negli anni: il 5,4% nel 1975, il 10,2% nel 1985 e oggi circa il 25% del totale dei viaggi degli
italiani.
Per quanto riguarda le motivazioni, privilegiamo da sempre – soprattutto in Italia – le vacanze al
mare, contrariamente a quanto avviene per gli stranieri, attratti invece dal nostro patrimonio
storico-culturale. È più recente, infatti, l’interesse degli italiani per le città d’arte e per il turismo
rurale, decollato a partire dagli anni 80 con il boom degli agriturismi.
GLI ULTIMI DATI UFFICIALI: IN CRISI IL TURISMO DOMESTICO, RECUPERA L’OUTGOING
I dati provvisori attualmente disponibili (Istat) mostrano un 2012 caratterizzato da un deciso calo
del turismo domestico (cioè degli italiani in Italia) rispetto al 2011. Sono diminuiti, infatti, gli arrivi
(-9,9%), scesi a 50,7 mln, e, in modo ancora più marcato, le presenze (-11,2%) ora a 186,9 mln. Si
conferma, inoltre, la riduzione della durata media del soggiorno (3,7 gg) su base annua.
È importante sottolineare come questi dati mostrino, però, soltanto una faccia del turismo
domestico in quanto non tengono conto dell’ampio, ma difficilmente misurabile, “non rilevato”
(ovvero dei flussi generati nelle strutture che non rientrano nelle statistiche ufficiali: es. seconde
case di proprietà, abitazioni di parenti e amici, case in affitto non che non seguono canali di
intermediazione professionale ecc.). È tuttavia ragionevole pensare, come confermano i risultati
dell’Osservatorio Vacanze Touring – che si stia verificando un effetto di “riadattamento” che
spinge gli italiani a scegliere soluzioni alternative all’insegna del contenimento della spesa.
Per quanto riguarda il turismo outgoing (cioè italiani all’estero), la situazione attuale vede un
recupero dei pernottamenti nel 2012 rispetto al 2011 (256 mln, +3,5%).
1
TENDENZE DEL TURISMO DEGLI ITALIANI
La formidabile crescita del numero di turisti italiani negli ultimi sessant’anni ha determinato anche
dei cambiamenti radicali nelle modalità di fare vacanza.
Crescono i viaggi brevi – anche “d’impulso” e programmati all’ultimo momento –, concentrati
soprattutto nelle stagioni di spalla, nei weekend o in break di 3/4 notti. Va sottolineato come
questa tendenza sia stata enfatizzata dalla sempre maggior diffusione dei siti di couponing che
prevedono servizi turistici e della progressiva commodification indotta, ormai da anni, anche
dall’introduzione sul mercato dei cosiddetti “cofanetti viaggio” (smartbox e simili).
Trova sempre più riscontro l’offerta extralberghiera (es. seconde case od ospitalità presso amici e
parenti). Questo comportamento non sostituisce chiaramente il viaggio di vacanza vero e proprio
in strutture ricettive professionali ma rappresenta una sorta di “camera di compensazione”
diventando un’opportunità per diversificare il tempo libero e contenere la spesa, soprattutto in
momenti di crisi.
Aumentano i viaggi “fai-da-te”. Una serie di fattori ha facilitato nel corso degli ultimi anni un
approccio al viaggio meno intermediato o, perlomeno, intermediato differentemente rispetto al
passato grazie alla crescita esponenziale dell’uso di internet per l’organizzazione autonoma dei
viaggi (non solo reperimento di informazioni, ma anche acquisto di pacchetti o di singoli servizi
come trasporto, pernottamenti, visite a musei ecc.).
Infine, un fattore nuovo che recentemente sta influenzando sempre più il turismo fai-da-te e le
decisioni di viaggio last minute: la meteorologia dalla quale – complice la maggior affidabilità delle
previsioni – dipendono molte decisioni di partenza, soprattutto per vacanze brevi.
OFFERTA RICETTIVA
In Italia sono ufficialmente censiti quasi 154mila esercizi ricettivi con una dimensione media pari a
30,8 posti letto. Il 78% sono extralberghieri (circa 120mila) mentre il rimanente 22% è costituito da
alberghi (quasi 34mila).
Se si considerano i posti letto – complessivamente 4,7 milioni – la situazione cambia: i letti
alberghieri costituiscono il 47,5% del totale (2,3 milioni) riducendosi quindi la percentuale dei letti
complementari al 52,5% (2,5 milioni).
Guardando alla composizione dell’offerta ricettiva italiana possiamo notare come tra le strutture
alberghiere siano quelle a 3 stelle le più numerose (45%, pari a oltre 15mila strutture); per il
complementare, invece, la prima posizione è occupata dagli alloggi in affitto (circa 72mila, il 60,1%
degli esercizi extralberghieri).
Gli alberghi italiani sono mediamente piccoli: 66,4 posti letto per struttura (dato inferiore alla
media dei principali competitor europei). La dimensione degli esercizi complementari è invece
molto variabile a seconda della tipologia: se la media del settore extralberghiero è di 20,8 posti
letto, ci sono oscillazioni che vanno dai 514 dei campeggi ai 5 letti dei B&B.
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2. L’INDAGINE SULLE VACANZE ESTIVE 2013 DEGLI ITALIANI
Per comprendere e analizzare cosa succederà in questa estate, il Centro Studi del Touring Club
Italiano ha realizzato un questionario on line – accessibile dal 16 maggio al 17 giugno scorsi – per
fare il punto su abitudini e comportamenti dei nostri connazionali: ecco i principali risultati desunti
dai quasi 4.000 form compilati.
GLI ITALIANI PREFERISCONO L’ITALIA ALL’ESTERO: PER IL DOMESTICO AI PRIMI POSTI TRENTINO-ALTO
ADIGE, PUGLIA E TOSCANA. PER L’OUTGOING FRANCIA, GRECIA E SPAGNA
A chi ha intenzione di trascorrere un periodo di ferie è stato chiesto di indicare la meta: ben il 75%
opterà per vacanze entro i confini nazionali, dato che conferma le rilevazioni ufficiali annualmente
rilasciate dall’Istat. Le regioni più scelte – era possibile esprimere più preferenze – sono TrentinoAlto Adige (20% dei turisti che soggiornerà in Italia), Puglia (14%) e Toscana (13%). Se si guarda nel
dettaglio alle aree di destinazione, in Trentino-Alto Adige Val Pusteria, Val di Fassa e Val Badia
sono le preferite, mentre in Puglia emerge il Salento, seguito da Tremiti/Gargano. Per la Toscana,
al primo posto si trova la Maremma, poi l’Isola d’Elba e la Costa degli Etruschi.
Il 25% opterà invece per l’estero. Nello specifico, le destinazioni più citate si trovano in Europa e si
confermano essere le mete classiche dell’outgoing italiano: Francia (16%), Grecia (12%), Spagna
(9%) e Croazia (7%). Il primo Paese extraeuropeo per numero di preferenze sono gli Stati Uniti
d’America (5%). Guardando alle città, emergono le capitali europee (Londra, Parigi e Berlino) e
New York. Se si considerano, infine, territori più ampi, ai primi posti si trovano destinazioni
balneari come Corsica, Creta e Rodi. Al quarto posto Baviera e Andalusia.
Graf. 1 Principali destinazioni di viaggio
Paesi
1. Francia
2. Grecia
3. Spagna
4. Croazia
Città
1. Londra
2. Parigi
3. Berlino
4. New York
Aree/regioni
1. Corsica
2. Creta
3. Rodi
4. Baviera e Andalusia
1. Trentino-Alto Adige
1. Val Pusteria
2. Val di Fassa
3. Val Badia
2. Puglia
1. Salento
2. Tremiti/Gargano
Estero 25%
Italia 75%
3. Toscana
1. Maremma
2. Isola d'Elba
3. Costa degli Etruschi
Dalle risposte ricevute, la vacanza durerà mediamente 13 giorni: chi soggiornerà presso una
struttura alberghiera lo farà per meno tempo (circa 10 giorni).
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IL TURISMO ITINERANTE VINCE SULLA VACANZA STANZIALE
Analizzando il comportamento degli italiani a destinazione, scopriamo una certa “dinamicità”: il
64% di chi andrà in ferie, infatti, prevede di effettuare spostamenti frequenti (il dato è ottenuto
sommando i viaggi itineranti e i soggiorni con escursioni in giornata). Il 36% sceglierà, invece, una
vacanza stanziale con permanenza sempre nello stesso luogo.
Graf. 2 Tipologia di vacanza scelta
Pernottamento
nello stesso
Pernottamento
luogo ed
in più luoghi
escursioni in
(tour)
giornata
31%
33%
Pernottamento
sempre nello
stesso luogo
36%
SI CERCANO INFORMAZIONI SUL WEB, ATTRAVERSO PARENTI E AMICI. SNOBBATI I
SOCIAL MEDIA
La ricerca ha analizzato i canali utilizzati dagli italiani per pianificare la vacanza: come era lecito
aspettarsi, il web ha un peso rilevante. Il 42% dei nostri connazionali, infatti, utilizza la Rete per
scoprire l’offerta turistica della meta che vuole visitare e per conoscere gli eventi organizzati sul
territorio. Nello specifico, il 27% va sul portale della destinazione, mentre il 15% consulta siti con
contenuti realizzati da altri utenti – portali di recensioni, forum o blog – mentre, a sorpresa, i social
network e YouTube, almeno nella fase di preparazione del viaggio, registrano utilizzi bassissimi
(1%).
L’informazione tradizionale continua ad avere un peso rilevante: il 23% dei turisti italiani, infatti,
recupera notizie attraverso riviste specializzate e guide di viaggio mentre il 14% segue consigli di
amici e parenti.
Graf. 3 Canali informativi per la scelta del viaggio (possibili più risposte)
51%
27%
23%
15%
14%
9%
1%
Nessuno, conosco
già la destinazione
Sito web di
destinazione
Riviste specializzate
Siti di
e/o guide di viaggio viaggio/forum
4
Consigli di parenti Social network e
/amici
You Tube
Altro
Considerando i canali di reperimento delle informazioni sulle mete di vacanza per fascia d’età, si
scopre che i giovani sono i meno abitudinari, ovvero scelgono destinazioni non necessariamente
note o in cui sono già stati. E per avere notizie usano risorse “sociali” e la Rete: siti di recensione di
viaggi e forum (23%), il consiglio di parenti e amici (21%) e siti internet di destinazione (20%). Poco
utilizzati a questo scopo i social network e You Tube (3%), anche se gli under 30 costituiscono la
fascia d’età in cui tali mezzi hanno maggior penetrazione.
Graf. 4 Canali informativi per fasce d’età
100%
3%
3%
9%
21%
7%
7%
10%
7%
6%
12%
11%
15%
11%
Altro
23%
50%
18%
12%
16%
16%
1%
1%
Consigli di parenti/amici
Siti di viaggio/forum
Riviste specializzate e/o guide di viaggio
21%
Sito internet della destinazione
Social network e YouTube
1%
20%
Nessuno, conosco già la destinazione
48%
47%
3%
33%
17%
0%
Fino a 30 anni
31-45 anni
46-60 anni
over 60
L’AUTO È ANCORA IL MEZZO PREFERITO PER ANDARE IN VACANZA
I rispondenti confermano che l’auto (64%) continua a costituire il mezzo di vacanza per eccellenza;
l’aereo è scelto dal 22%, la nave e il camper dall’8%. Solo il 6% indica il treno come principale
mezzo di trasporto.
Graf. 5 Mezzo principale per raggiungere la destinazione di vacanza (possibili due risposte)
64%
22%
8%
Auto propria
Aereo
Nave
8%
Camper
6%
Treno
3%
2%
2%
0,2%
1%
Auto o moto
a noleggio
Pullman
Moto
Bicicletta
Altro
5
PERLOPIÙ VACANZE FAI-DA-TE, SOLO L’8% ACQUISTERÀ UN PACCHETTO TUTTO COMPRESO
Nel questionario abbiamo chiesto di esplicitare come si organizzerà la vacanza: dalle risposte
emerge una certa autonomia nel pianificare il viaggio. Ben il 56% di coloro che partiranno, infatti,
dichiara di acquistare servizi in modo autonomo e il 29% afferma di non acquistare alcun servizio
perché andrà nel luogo di villeggiatura con l’auto propria e alloggerà presso una casa di proprietà
o di amici/parenti. Solo l’8% dei rispondenti dichiara che delegherà tutta l’organizzazione alle
agenzie di viaggio. Il restante 8%, invece, mostra di avere un approccio “ibrido”, acquistando parte
del viaggio in agenzia e i restanti servizi in modo autonomo.
Graf. 6 Modalità di acquisto della vacanza
I SERVIZI TURISTICI PIÙ ACQUISTATI SONO PERNOTTAMENTI E BIGLIETTERIA PER SPETTACOLI E MUSEI
Considerando tutti i diversi canali a disposizione (Rete, agenzie ecc.), i servizi turistici più
frequentemente acquistati sono nell’ordine: pernottamenti (31%), biglietti per spettacoli, musei
ecc. (18%), visite ed escursioni (16%) e trasporti (14%).
Graf. 7 Tipologia di servizi turistici acquistati
Autonoleggio
6%
Pacchetto All
Inclusive
3%
Altro
3%
Assicurazione
2%
Card turistiche
7%
Pernottamento
31%
Trasporti
14%
Visite, escursioni
guidate
16%
6
Biglietti attrazioni,
musei, spettacoli
18%
SI ACQUISTA SULLA RETE OPPURE DIRETTAMENTE A DESTINAZIONE
Analizzando i canali attraverso cui i rispondenti hanno comprato o compreranno servizi turistici,
emergono tendenze chiare: internet e gli acquisti a destinazioni rappresentano insieme l’80%; è
limitato l’uso del telefono (12%) e, come già evidenziato, il ricorso all’intermediazione (8%).
È interessante, poi, osservare in che modo varia la tipologia di servizi richiesti a seconda del canale
utilizzato: gli “acquisti a destinazione” sembrano differenziarsi maggiormente da quelli effettuati
attraverso altri canali (prevalentemente pernottamento e trasporti) restituendo l’idea che
localmente si comprino perlopiù servizi di tipo territoriale (biglietti per spettacoli e musei, visite
guidate e card turistiche). L’autonoleggio sembra, infine, un servizio che si caratterizza per
l’acquisto prevalente sulla Rete.
Graf. 8 Servizi turistici per canale di acquisto
1. Pernottamenti
2. Trasporti
3. Visite, escursioni guidate
Telefono
12%
1. Pernottamenti
2. Pacchetti All Inclusive
3. Trasporti
Agenzia
viaggi
8%
Internet
40%
1. Biglietti per spettacoli, musei
2. Visite, escursioni guidate
3. Card turistiche
1. Pernottamenti
2. Trasporti
3. Autonoleggio
A destinazione
40%
UN TURISTA SU TRE ANDRÀ IN HOTEL, GLI ALTRI SCEGLIERANNO SOLUZIONI LOW COST COME ALLOGGI
IN AFFITTO, CASE DI PARENTI/AMICI O SECONDE CASE
Per quanto riguarda le diverse strutture ricettive, gli hotel detengono ancora il primato (31%),
anche se il settore extralberghiero professionale, nel suo complesso, ricopre ormai una quota
maggioritaria con il 41% delle scelte. Le seconde case e le case di amici e parenti rappresentano
un’alternativa – legata anche alla crisi – per il 23%.
Graf. 9 Tipologia di alloggio per le vacanze estive 2013
Altro
6%
Seconde case o
case di
parenti/amici
23%
Alberghiero
31%
Extralberghiero
41%
7
Tra le strutture extralberghiere emerge che gli alloggi in affitto vanno per la maggiore con il 33%,
seguiti dai campeggi (22%) e dai villaggi turistici (21%); in buona posizione anche i B&B (15%).
Chiudono la classifica rifugi alpini (2%) e ostelli (1%).
Graf. 10 Tipologie di strutture extralberghiere scelte per le vacanze estive 2013
33%
22%
21%
15%
7%
Appartamento
in affitto
Campeggio
Villaggio
turistico
Bed & Breakfast
Agriturismo
2%
1%
Rifugio alpino
Ostello
COSA SI CHIEDE A UNA STRUTTURA RICETTIVA? UN PREZZO VANTAGGIOSO
Si è chiesto poi quale sia la caratteristica maggiormente apprezzata in una struttura ricettiva. Oltre
la metà ha risposto “un prezzo vantaggioso”. Il fenomeno è sicuramente dettato dalla crisi che ha
investito molte famiglie italiane e che spinge a ricercare, soprattutto nell’alloggio, il giusto
rapporto qualità-prezzo, per non rinunciare alle vacanze. Il wi-fi gratis sembra essere irrinunciabile
per il 19%, mentre servizi dedicati ai più piccoli e l’assenza di barriere architettoniche sono indicati
entrambi da circa il 9-10% dei rispondenti. Con l’8%, infine, troviamo coloro che apprezzano la
possibilità di accedere alle strutture ricettive con animali domestici e, con pari quota, chi desidera
la presenza di centri wellness e palestre.
Graf. 11 Cosa si chiede a una struttura ricettiva (possibili due risposte)
51%
37%
19%
10%
Un prezzo basso
Wi-Fi gratis
9%
8%
8%
Servizi per bimbi Accessibilità totale
Accesso con
Presenza di centro
(no barriere
animali domestici wellness/palestra
architettoniche,
menù per celiaci
ecc.)
Altro
Tra le caratteristiche che i rispondenti potevano autonomamente indicare (37%), sono citate la
posizione della struttura rispetto alle attrazioni principali della destinazione (es. vicinanza al mare),
mentre dal personale addetto ci si aspetta cortesia e professionalità.
Un elemento molto ricorrente è anche la pulizia.
8
COSA CERCANO GLI ITALIANI NEL LUOGO DI SOGGIORNO? QUALITÀ E UNA BUONA OFFERTA CULTURALE
Cosa cercano gli italiani durante il soggiorno? Al primo posto troviamo la bellezza dei luoghi con
l’88% delle risposte, seguita a distanza da una buona offerta culturale (26%) e da un’adeguata
proposta enogastronomica (23%). Il 13% degli italiani che andrà in vacanza dichiara che sono
fondamentali anche i servizi dedicati allo sport e le attività all’aria aperta, mentre per l’11% un
buon calendario di eventi.
Graf. 12 Gli elementi più ricercati nella destinazione di vacanza (possibili due risposte)
88%
26%
23%
13%
Bellezza dei luoghi
Presenza di una
buona offerta
culturale
11%
Offerta
Disponibilità di servizi
Presenza di un
enogastronomica dedicati allo sport e
interessante
alle attività all'aria calendario di eventi
aperta
10%
Altro
Analizzando le caratteristiche inserite autonomamente dai rispondenti (10%), si trovano molti
commenti riguardanti la pulizia (del mare e delle spiagge) e le condizioni climatiche. Inoltre, in
vacanza emerge l’esigenza di tranquillità e di libertà.
IL 60% DEGLI ITALIANI SPENDERÀ COME LO SCORSO ANNO, SOLO IL 35% HA DESTINATO MENO DI
1.000 EURO PER LA VACANZA ESTIVA 2013
Per le vacanze la componente economica è molto rilevante: per questo è stato chiesto di indicare
il budget messo a disposizione. Nonostante la situazione di instabilità, solo un decimo destinerà
meno di 500 euro alle ferie e poco più di un quarto spenderà dai 500 ai 1.000 euro.
Inoltre, è stato chiesto di confrontare il budget a disposizione per il 2013 con quello del 2012: ben
il 60% degli intervistati dichiara di essere in linea con l’anno precedente, il 24% riferisce una
diminuzione e solo il 16% sostiene che sia aumentato.
AEREO, INTERMEDIAZIONE, HOTEL E BUDGET PIÙ ELEVATO LE CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO
ALL’ESTERO PER L’ESTATE 2013; AUTO PROPRIA, FAI-DA-TE, SECONDA CASA O DI AMICI/PARENTI E
BUDGET INVARIATO PER CHI RESTA IN ITALIA
Proviamo ora a cogliere le principali differenze1 che caratterizzano la vacanza in Italia e quella
all’estero dei nostri connazionali. Il soggiorno domestico sarà leggermente più lungo rispetto a
quello all’estero: 13,5 giorni contro 12,5.
1
Nelle tabelle che seguono, i dati in verde sono quelli che si scostano in positivo dalla media di tutti i viaggi (Italia +
estero), in rosso quelli che se ne discostano in negativo.
9
Confrontando i mezzi di trasporto – come era ovvio aspettarsi – l’utilizzo dell’auto per i turisti che
rimangono entro i confini nazionali ha un’incidenza notevole (66%) mentre l’aereo si ferma al 9%.
Per coloro che si recano all’estero, invece, quest’ultimo è il mezzo di trasporto più utilizzato (51%)
mentre l’auto scende al 23%. Il camper è più diffuso tra chi va all’estero (10%) rispetto a chi resta
in Italia (5%).
Tab. 1 Mezzo principale per raggiungere la destinazione di vacanza (possibili due risposte)
Aereo
Auto o moto a noleggio
Auto propria
Bicicletta
Camper
Moto
Nave
Pullman
Treno
Italia
Estero
9%
3%
66%
0,2%
5%
2%
7%
2%
6%
51%
3%
23%
1%
10%
2%
10%
3%
2%
Altro elemento che concorre a distinguere la vacanza in Italia da quella all’estero riguarda la scelta
tra “stanziale” e “itinerante”. Mentre per l’outgoing il peso dei tour è molto elevato (il 64% sul
totale dei viaggi all’estero), in Italia è, al contrario, molto ridotto (20%).
Viceversa, fuori dai confini nazionali è più rara un vacanza stanziale (15%) mentre è molto più
frequente in Italia (43%).
Tab. 2 Tipologia di vacanza scelta
Pernottamento in più luoghi (tour)
Pernottamento sempre nello stesso luogo
Pernottamento nello stesso luogo ed escursioni in giornata
Italia
Estero
20%
43%
37%
64%
15%
21%
Per quanto riguarda le modalità organizzative, chi ha scelto l’estero si affida perlopiù alle agenzie
di viaggio: il 19% si appoggerà esclusivamente all’intermediazione, mentre il 55% acquisterà parte
dei servizi attraverso l’agenzia e parte in autonomia.
I turisti che resteranno in Italia, invece, prediligono il “fai-da-te”: il 56% comprerà tutti i servizi
autonomamente, mentre non acquisterà alcun servizio il 33% dei rispondenti che andranno, con
ogni probabilità, in seconde case di proprietà o presso parenti/amici.
Diversamente, chi si reca all’estero senza acquistare alcun servizio nella fase di organizzazione del
viaggio rappresenta solo il 13%, mentre il 14% effettuerà acquisti in autonomia.
Tab. 3 Modalità di acquisto della vacanza
Agenzia di viaggio
Acquisto autonomo
Acquisto dei servizi in AdV e parte autonomamente
Nessun acquisto
Italia
Estero
4%
56%
7%
33%
19%
14%
55%
13%
La decisione di un meta estera o nazionale influenza anche la tipologia di struttura ricettiva scelta:
il 28% dei turisti che rimane in Italia pernotta in strutture alberghiere mentre, se consideriamo i
turisti che vanno all’estero, il valore sale al 49%.
10
Anche B&B e campeggi sono preferiti maggiormente dai turisti che si recano all’estero, mentre le
seconde case di proprietà e i villaggi sono scelti perlopiù da chi fa vacanze in Italia (rispettivamente
22% e 10%).
Tab. 4 Tipologia di alloggio per le vacanze estive 2013
Agriturismo
Affittacamere
Bed & Breakfast
Campeggio
Casa di amici/parenti
Hotel
Seconda casa di proprietà
Villaggio turistico
Italia
Estero
4%
15%
5%
8%
8%
28%
22%
10%
1%
12%
12%
15%
5%
49%
3%
5%
La propensione alla spesa varia notevolmente tra una meta italiana e una estera: solo il 5% dei
viaggi outgoing, rispetto al 17% di quelli domestici, infatti, ha un budget inferiore ai 500 euro.
Anche valutando la disponibilità economica rispetto all’estate 2012 emergono differenze tra chi
viaggia in Italia e chi all’estero: per i primi nel 60% dei casi il budget resta invariato (solo il 15%
dichiara un aumento); al contrario chi va all’estero ha previsto nel 61% dei casi un incremento di
spesa e solo il 20% un budget invariato rispetto all’anno scorso.
Tab. 5 Variazione del budget 2013 rispetto al 2012
Diminuito
Uguale
Aumentato
11
Italia
Estero
25%
60%
15%
19%
20%
61%
3. LE INTERVISTE AGLI OPERATORI
L’analisi sull’andamento dell’estate 2013 è stata completata attraverso interviste telefoniche a
consorzi/associazioni di operatori della ricettività e a network di agenzie di viaggio.
Il paniere di interviste è stato creato prendendo in considerazione le principali tipologie di
strutture ricettive (hotel, agriturismi, B&B, campeggi) e una selezione di network di agenzie di
viaggio di rilevanza nazionale; a livello geografico, inoltre, si è cercato di coprire in modo
omogeneo il territorio nazionale.
Le interviste si sono basate sull’analisi del sentiment, nello specifico è stato chiesto di fare delle
valutazioni sull’andamento della domanda degli italiani per l’estate 2013.
Per completezza, le interviste telefoniche si sono svolte in due fasi: la prima a fine maggio e la
seconda a distanza di 20 giorni per verificare eventuali evoluzioni con l’avvicinarsi del periodo
estivo.
3.1
Consorzi/associazioni di operatori
PRENOTAZIONI
DEGLI ITALIANI FERME, RESTA UN CLIMA D’ATTESA PER LE DECISIONI LAST MINUTE:
SONO GLI STRANIERI A TRAINARE IL TURISMO
Nel complesso i dati sulle prenotazioni sono ancora fermi, pochi operatori si sono mostrati
ottimisti. La situazione condensa in sé due tendenze differenti: da una parte mostra gli effetti della
crisi, dall’altra conferma un’ormai consolidata abitudine a prenotare sempre più “sotto data”. Un
po’ di anni fa, infatti, già a Pasqua si registrava un buon numero di prenotazioni per l'estate.
In particolare per agosto, periodo di massima concentrazione degli italiani, le prenotazioni sono
ancora poche, anche se per esperienza la maggior parte sono attese per fine giugno e luglio: gli
italiani – affermano gli intervistati – sono in fase di attesa e valutazione.
La situazione di crisi generalizzata spinge i consumatori a posticipare le decisioni di acquisto e a
guardare con attenzione i prossimi provvedimenti fiscali del Governo (Imu, Iva ecc.).
Il mercato domestico sta vivendo un periodo molto difficile: gli stranieri sembrano essere l’unica
ancora di salvezza per il settore.
IL
SETTORE ALBERGHIERO È QUELLO PIÙ IN DIFFICOLTÀ, VA MEGLIO PER IL COMPLEMENTARE, IN
PARTICOLARE PER L’OPEN AIR
La crisi si fa sentire in modo particolare nelle strutture alberghiere, schiacciate da costi, fissi e
variabili, che non permettono strategie di prezzo. Gli intervistati lamentano un calo delle
prenotazioni dei turisti italiani nonostante i listini siano bloccati ormai da qualche anno.
Discorso in parte differente per le strutture extralberghiere che sembrano mostrare maggiore
dinamismo: gli intervistati, infatti, si mostrano più ottimisti rispetto agli albergatori. Gli agriturismi,
per esempio, sembrano riuscire a contrastare meglio la crisi anche se devono fare i conti con il
clima: la primavera più piovosa degli ultimi anni ha portato la cancellazione di moltissime
prenotazioni. Nel complesso, il mercato sta vivendo un andamento della domanda molto
discontinuo, con alcuni weekend pieni e altri, complice il maltempo, caratterizzati da molte
disdette. I turisti italiani hanno sempre meno soldi, ma la vacanza green, all’insegna
12
dell’enogastronomia, e il break di due/tre giorni rappresentano formule che hanno ancora un
buon appeal.
Anche per i B&B e le case in affitto le prenotazioni proseguono a rilento, ma si prevede un agosto
con una buona domanda, mentre giugno e luglio rischiano di essere un po’ sotto tono. Anche in
questo caso, gli italiani sono sempre meno ma cresce il numero di americani e francesi. Anche i
russi registrano un buon livello di presenze, orientati più sugli affitti di ville con piscina.
Per quanto riguarda il settore dei campeggi, a livello nazionale le prenotazioni stanno registrando
dei dati abbastanza positivi, anche se per avere un quadro sulle previsioni di agosto 2013,
bisognerebbe attendere ancora qualche settimana. Il settore è in continua espansione: nel 2012
sono stati registrati 8 milioni di arrivi con un incremento del 3% sul 2011, anche se il vero volano di
questa crescita sono stati i turisti stranieri. Il trend degli italiani, dopo anni di incremento, inizia a
rallentare. Rispetto al 2011, infatti, si è registrata una variazione positiva dell’1%. Considerato
l’andamento dell’intero settore turistico si tratta comunque di risultati buoni.
CONFERMARE I NUMERI DELL’ESTATE 2012 SAREBBE PER GLI OPERATORI UN DATO GIÀ POSITIVO
È unanime la previsione che gli italiani metteranno a disposizione per l’estate 2013 un budget
uguale o inferiore al 2012: nessuno crede in un aumento della spesa dei nostri connazionali.
Guardando le presenze, gli intervistati sembrano essere tutti d’accordo nel sostenere che si
registrerà una contrazione, visto il sempre più diffuso fenomeno dei weekend lunghi, a scapito
delle vacanze di una settimana o più.
In conclusione, l’andamento dell’estate 2013 non sembra ancora certo, ma si può sicuramente
prevedere una stagione caratterizzata da luci e ombre con un settore alberghiero in affanno, che
fatica sempre più a trovare clienti italiani, e un settore extralberghiero che registrerà
probabilmente un trend più positivo.
Nel complesso, gli operatori puntano a una conferma dei risultati del 2012, obiettivo ritenuto
accettabile vista la situazione generale del Paese.
3.2
Network di agenzie
AL MOMENTO TANTI PREVENTIVI MA POCHI ACQUISTI, SI CONFIDA NELLE DECISIONI LAST MINUTE
La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di non riscontrare dinamismo nella domanda
domestica. La situazione, al momento, non è ancora chiara: con molta probabilità, gran parte delle
prenotazioni arriveranno sotto data. Alcuni testimoniano che ci sono richieste di informazioni e
preventivi ma pochi acquisti.
Gli intervistati non si sbilanciano, convinti che il last minute sarà la cartina di tornasole del turismo
domestico. Rispetto al 2012, in quest’estate i segnali sono decisamente negativi: alcuni
testimoniano un calo di circa il 20% nelle prenotazioni, anche se, come detto in precedenza, ci si
attendono decisioni last minute. Sembrano un po’ più ottimisti gli operatori che hanno a catalogo
un numero maggiore di destinazioni straniere e le crociere: per questo tipo di mercati, infatti, la
situazione sembra migliore.
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BENE IL MEDITERRANEO (GRECIA E SPAGNA) E LE CROCIERE, IN CRISI LA TURCHIA. LE DESTINAZIONI
ITALIANE SONO GENERALMENTE PIÙ CARE: BUON ANDAMENTO DI PUGLIA E VENETO, SOFFRE LA
SARDEGNA
Le destinazioni che vanno per la maggiore sono quelle del Mediterraneo: Grecia, Spagna (bene le
Baleari) e Nord Africa, almeno fino a pochi giorni prima dell’inizio delle tensioni in Egitto. La
Turchia, partita molto bene, ha risentito delle note vicende e in molti stanno annullando le
prenotazioni.
L’Italia, purtroppo, risulta essere una delle mete più care, per questo i nostri connazionali tendono
a cercare alternative all’estero. Le mete che, comunque, stanno registrando dati incoraggianti
sono la Puglia (Salento) e il Veneto (Jesolo) mentre la Sardegna, anche quest’anno, presenta
difficoltà a causa dei prezzi dei traghetti.
Per quanto riguarda le tipologia di vacanza, vanno abbastanza bene le crociere sul Mediterraneo e
i villaggi turistici all inclusive.
La durata media della vacanza è di una settimana, sia per quelli che scelgono l’estero sia per chi
sceglie l’Italia.
BUDGET 2013 IN CALO RISPETTO AL 2012
Per quanto riguarda il budget destinato alla vacanza, varia dal tipo di cliente e dalla meta
prescelta, anche se sembra essere inferiore a quello del 2012. Un operatore precisa che per coloro
che prenotano con largo anticipo il budget non è diminuito molto rispetto all’anno scorso, ma
prevede, nel complesso, una leggera contrazione della spesa. Nello specifico, il budget si aggira
intorno ai 600 euro a persona.
SI VA IN AGENZIA, MA POI SI ACQUISTA ANCHE SU INTERNET E SI CONTRATTA SULLE TARIFFE
Agli intervistati è stato chiesto di indicare i trend riscontrati tra gli italiani: emerge un ricorso
crescente a internet e al “fai-da-te”, nonché al last minute. I clienti, spaventati dalla situazione
economica, aspettano l’ultimo momento per spendere il budget per la vacanza. Quest’anno in
particolare, i consumatori sono a caccia dell’affare e usano le agenzie come consulenti per reperire
informazioni per poi fare gli acquisti su internet.
Alcuni operatori spiegano che gli italiani stanno diventando sempre più attenti ai costi: è diventata
ormai un’abitudine contrattare sulle tariffe.
In conclusione, il sentiment degli intermediari sulla stagione estiva si mostra tendenzialmente
negativo, anche se la situazione potrebbe migliorare nelle prossime settimane.
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