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BASSO SPESSORE: il fibra senza rivali !
FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, CON RIGUARDO ALL’ASPETTO TECNOLOGICO, NEL MONDO
DELLA LAVORAZIONE DI LAMIERE SOTTILI PER MEZZO DI MACCHINE DI TAGLIO LASER.
Per capire a che punto è l’evoluzione tecnologica nell’ambito del taglio laser di lamiere di basso spessore, abbiamo raccolto spunti e pareri
importanti coinvolgendo nove importanti aziende del settore: Amada, Bystronic, Co.Ma.F, Cutlite Penta, Cy-laser, Yamazaki Mazak, Prima
Power, Salvagnini, Trumpf. Grazie al contributo di tali imprese, abbiamo indagato non solo quali sono le soluzioni tecniche maggiormente richieste nel settore (settore attualmente “monopolizzato” dalle macchine di taglio con sorgente laser in fibra), ma anche in che modo sono cambiate le richieste dei clienti e quali aspetti, oggi, possono fare la differenza in un mercato sempre più globale e competitivo.
VELOCITÀ E BASSI CONSUMI
Amada è nota multinazionale giapponese da
sempre all’avanguardia nel campo dell’engineering, dei sistemi di azionamento e della tecnologia “globale” nel mondo della lamiera. Nel
particolare settore del taglio laser, Amada offre macchine evolute, dotate di sorgenti a CO2
o a fibra che sviluppa in proprio. Pierluigi Vaghini, Product Manager di Amada Italia
S.r.l. (Pontenure, PC) esordisce: «Nel cam-
po delle lamiere di basso spessore, cioè
dai 0,5 ai 5 mm, la soluzione che noi riteniamo ideale è quella di macchine di taglio con sorgenti in fibra ad alta brillanza e con lunghezza d’onda intorno al micron». Vi sono distinguo da fare sul tipo di
materiali da tagliare? «No, le performance
sono elevate a prescindere dal materiale di cui è composta la lamiera. Otteniamo ottimi risultati anche nei casi più osti-
Il laser fibra FOL AJ di Amada.
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ci; per esempio, il taglio del ferro zincato a caldo di basso e medio spessore risulta più pulito rispetto al medesimo eseguito
con laser a CO2, il quale brucia leggermente la superficie». Come giudica in generale il
livello di qualità raggiunto da tale tecnologia?
«È certamente elevatissimo, ma non crediamo che la “maturazione” del fibra sia
del tutto completa. Potremo aspettarci, in
futuro, ulteriori miglioramenti».
Pierluigi
Vaghini,
Product Manager di
Amada Italia S.r.l.
Giovanni Fusi,
Area Sales Manager di
Bystronic Italia S.r.l.
BySprintFiber laser fibra della Bystronic
con potenze da 2, 3, 4 e 6 kW (con opzione Power Cut
Fiber per spessori elevati solo sui 6 kW).
Bystronic è fornitore di rilevanza internazionale di soluzioni ad alto valore aggiunto per la lavorazione di lamiere, piatti e tubi. Propone, in particolare, efficienti sistemi
per il taglio a laser e a getto d’acqua, nonché per la piegatura. Giovanni Fusi, Area
Sales Manager di Bystronic Italia S.r.l.
(Bovisio-Masciago, MB), conferma che per
lavorare lamiere di basso e medio spessore si adoperino attualmente macchine con
sorgente a fibra: «Le motivazioni sono
semplici: le macchine a fibra risultano
molto più veloci rispetto alle equivalenti
a CO2 . Inoltre, assicurano consumi inferiori, necessitano di un più basso livello
di manutenzione e offrono la possibilità di lavorare materiali non solo ferrosi
ma anche leghe d’ottone e rame. In definitiva, i vantaggi per gli utilizzatori sono evidenti».
Co.Ma.F S.r.l. di Sovico (MB) è un’azienda di distribuzione di macchine utensili per
lavorazioni metalliche, conosciuta in Italia
e all’estero. Il principale settore di sbocco
è quello di macchine per la lavorazione della lamiera. «Noi crediamo – precisa Elena Farina, Trading Manager dell’impresa – che attualmente non possano esserci alternative al fibra per quel che riguarda il taglio laser di lamiere di basso spessore. In particolare, consigliamo
sorgenti di 1 – 2 kW con testa di taglio
d’ultima generazione capace di lavorare a bassi costi di produzione non solo i
bassi spessori, cioè al di sotto dei 10 mm,
ma anche, all’occorrenza, gli alti spessori, cioè oltre i 15mm. Inoltre, grazie al
rapido “cambio lente” e all’implementazione di funzioni quali la visualizzazione su smartphone dei parametri di fun-
zionamento tramite Bluetooth, il compito dell’operatore è di molto semplificato
e le operazioni di taglio risultano molto
più flessibili e funzionali».
Secondo Elena Farina, inoltre, «l’utilizzatore è sempre più esigente, in quando
deve rispondere alle stringenti richieste
dei clienti, concorrere in un mercato agguerrito più che mai e fare i conti con
problemi di scarsa liquidità e, in genere, con l’impossibilità di effettuare investimenti onerosi.
Per questo può essere una scelta vincente quella di proporre, come noi di
Co.Ma.F., macchine di alta qualità ma
con prezzi tendenzialmente inferiori alla media e con componenti quali la testa
di taglio, la sorgente laser e il controllo
numerico, di marche di altissima e riconosciuta qualità».
Fibermak, taglio laser in fibra della Ermaksan,
da 0,5 a 6 kw (cortesia Co.Ma.F.).
Elena Farina,
Trading Manager della
Co.Ma.F S.r.l.
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Macchina di taglio FIBER PLUS 3020
della Cutlite Penta.
Simone Zagli,
Capo Area Italia per
Cutlite Penta.
RIDOTTI COSTI DI GESTIONE
Cutlite Penta (Calenzano, FI) è una impresa italiana dal respiro internazionale attiva nella progettazione, costruzione e vendita di macchine di taglio laser. L’azienda
è nata nel 1992, e sin dalla sua fondazione si è avvalsa del supporto tecnologico di
El.En. S.p.A. e dell’eredità di Valfivre, storica azienda fiorentina. Simone Zagli, Capo Area Metallo Italia, ribadisce che «le
macchine con sorgenti in fibra rappresentano la soluzione ideale per la lavorazione di lamiere di basso spessore, in
quanto assicurano alte velocità, ottime finiture di taglio e bassi costi di gestione,
indipendentemente dal materiale di cui
è composta la lamiera. Purtroppo, eccetto coloro che costruiscono la sorgente “in
proprio”, la maggior parte dei produttori
di macchine di taglio utilizza la medesi-
ma sorgente in fibra e, in molti casi, anche la medesima “testa di taglio”. Questo
ha “appiattito” le differenze tra le macchine. Per tale ragione, crediamo che risulti vincente, secondo Cutlite Penta, sviluppare una testa di taglio “propria” capace di sfruttare al meglio le caratteristiche della sorgente in fibra, essendo dotata
di soluzioni e sensori “ad hoc” che le normali teste commerciali non dispongono».
Cy-laser S.r.l. (Schio, VI) è una realtà industriale di successo che opera nel settore
dei sistemi laser in fibra, ed è a capo di una collaborazione di oltre 30 società diverse, tra fornitori e partner industriali, ognuna delle quali
partecipa al progetto occupandosi dello sviluppo e della produzione secondo le proprie competenze. L’azienda è in continua espansione
in Italia e all’estero, come dimostra l’apertura
per la prossima primavera di una sede operativa negli Stati Uniti. Il responsabile commerciale, Federico Zocche, sottolinea che non
c’è valida alternativa al laser fibra: «Se fino
ai 2 mm ciò che conta, a prescindere dalla
potenza del generatore, è la dinamica della macchina che deve rispondere a stretti
requisiti di velocità e prestazioni, dai 2 sino a 10 mm il laser fibra garantisce mas-
sima densità di potenza e migliore qualità di taglio». Per i bassi spessori, poiché il laser fibra assicura ottime prestazioni per qualunque tipo di materiale, ciò che fa la differenza è l’aumento della produttività: «Un taglio laser in fibra per bassi spessori trova
la sua massima resa se configurato in ambienti automatizzati, con carico e scarico
continuo, al fine di garantire la massima
produzione anche senza presidio umano,
cioè sul lungo periodo. In questo modo si
evitano frequenti fermi macchina, ri-settaggi delle macchine, ecc., esaltando le potenzialità di questa tecnologia».
Federico
Zocche,
responsabile
commerciale della
Cy-laser S.r.l.
CY2D Compact Server,
sistema taglio laser fibra con
automazione veloce Compact
Server (cortesia Cy-laser).
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La macchina di taglio laser OPTILEX 3015
II fiber della Mazak.
Giovanni
Baccolini,
Sales Area Manager
Italia di Yamazaki
Mazak Italia S.r.l.
Yamazaki Mazak è un gruppo giapponese
di rilevanza mondiale attivo nella produzione di soluzioni tecnologiche avanzate quali
la lavorazione multitasking e a 5 assi, la fresatura, la tornitura, i controlli CNC e l’automazione, oltre che la lavorazione di taglio laser della lamiera. Giovanni Baccolini, Sales Area Manager Italia di Yamazaki Mazak Italia S.r.l. (Cerro maggiore,
MI) entra nel merito tecnico: «Da quando
ha fatto la sua apparizione sul mercato,
il laser fibra costituisce l’unica tecnologia valida per il taglio di lamiere sottili.
I vantaggi sono evidenti: elevate velocità, bassissimi consumi, rendimenti molto elevati.
Il cliente vuole un rapido ritorno economico e un margine di guadagno più alto rispetto al passato, dunque preferisce
le macchine con sorgenti in fibra che ga-
rantiscono, tra l’altro, limitati costi di
gestione e manutenzione. Un altro vantaggio è che, grazie alle specifiche lunghezze d’onda, non ci sono vincoli rispetto ai materiali da tagliare; con le
macchine in fibra, infatti, è possibile tagliare anche i cosiddetti materiali altoriflettenti come il rame e l’ottone, materiali che invece risultavano poco lavorabili con tecnologia CO2».
Laser Platino 2.0 fiber (cortesia
Prima Power).
Valerio Ajo,
Operational Marketing
di Prima Power
IDEALE SU TUTTI I MATERIALI
Prima Power è la Divisione Machinery di
Prima Industrie (Collegno, TO), gruppo di riferimento mondiale nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di sistemi laser per applicazioni industriali, macchine per la lavorazione della lamiera, elettronica industriale e sorgenti laser. L’Operational
Marketing, Valerio Ajo, osserva che la scel-
ta tecnologica, nel caso di lamiere sottili, è ormai abbastanza semplice: «Il taglio con laser
allo stato solido, cioè con sorgente a fibra,
è la soluzione migliore, in quanto assicura
ottime qualità di taglio ed elevate velocità
per tutte le «macrocategorie» di materiali,
e cioè non solo per l’acciaio dolce, l’inox e
l’alluminio, ma anche per l’ottone e il rame, che sono materiali alto-riflettenti per i
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quali il taglio con il CO2 non è consigliato.
Inoltre, con il fibra è oggi possibile tagliare alla velocità di 50 m/min contro i 15 m/
min del CO2, anche su materiali come l’inox, purché il processo avvenga in azoto.
Non solo: i costi di investimento e di gestione della macchina in fibra sono molto più
contenuti. Insomma, per le lamiere sottili
oggi si sceglie il fibra senza alcun dubbio».
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Il Gruppo Salvagnini, che ha sede centrale a Sarego (VI), opera nel settore della meccanica strumentale, progettando,
realizzando e vendendo macchine e sistemi
flessibili per la lavorazione della lamiera. Fornisce inoltre un puntuale ed efficiente servizio di assistenza tecnica alla propria clientela in più di 75 Paesi nel mondo. Pierandrea
Bello, Laser Product Manager di Salvagnini Italia S.p.A., fornisce la sua analisi
tecnica: «Il laser in fibra è stato sin da subito la soluzione ideale per il taglio della
lamiere di basso spessore, e lo è ancora di
più al giorno d’oggi, in quanto sono stati
ormai ampiamente superati i limiti relativi al taglio delle lamiere in inox con film
protettivi. Dunque, oggi il laser fibra è senza dubbio la soluzione perfetta, in particolare al di sotto dei 4-5 mm e con sorgenti
anche di bassa potenza da (2 kW), le quali garantiscono prestazioni molto elevate
con consumi assai bassi e costi di esercizio estremamente contenuti. Non solo: richiedono un investimento iniziale decisamente contenuto». In che cosa si differen-
ziano le diverse proposte commerciali? «Più
che la sorgente, ciò che fa la differenza è la
macchina e la tecnologia ausiliaria. Salvagnini per i bassi spessori propone L5,
macchina a elevate dinamiche, che monta una struttura brevettata a compasso in
grado di raggiungere accelerazioni molto elevate che permettono di ridurre i tempi di taglio sui bassi spessori Determinano
la qualità della macchina, cioè, le ottiche,
la testa, i software, le funzioni aggiuntive, ecc. Non a caso noi stiamo insistendo
molto su questi aspetti».
Sistema laser ad alte dinamiche L5
con struttura a compasso brevettata
(cortesia Salvagnini).
Pierandrea
Bello,
Laser Product
Manager di Salvagnini
Italia S.p.A.
Trumpf è un gruppo tedesco di importanza
mondiale, celebre per l’alto livello tecnologico dei suoi prodotti che si concentrano in
particolare nei diversi settori dell’ingegneria industriale. L’azienda offre non soltanto
soluzioni innovative di elevata qualità, ma
anche specifiche per le esigenze dei clienti, in particolare nella lavorazione della lamiera. Alberto Vismara, responsabi-
le divisione macchine di Trumpf Homberger S.r.l. (Buccinasco, MI), espone il
suo punto di vista: «Il laser ideale per il
taglio di lamiere sottili è quello con sorgente allo stato solido, cioè trasmesso in
fibra. Ciò che fa la differenza, oggi, tra
una casa produttrice e l’altra, è la padronanza dell’intero processo: noi, per
esempio, siamo un «interlocutore unico»
TRUMPF TruLaser 3030 e TRUMPF TruLaser 3030 Fiber.
Alberto
Vismara,
responsabile
divisione macchine
di Trumpf
Homberger S.r.l.
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per il cliente, in quanto costruiamo internamente sia la sorgente, sia il sistema
di controllo della sorgente, sia la fibra di
trasmissione, sia l’ottica di focalizzazione. Tale scelta comporta una migliore conoscenza di tutti i parametri della lavorazione e quindi l’ottimizzazione della
qualità del taglio e delle prestazioni in
generale».