5 LM - DA Azuni

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5 LM - DA Azuni
LICEO CLASSICO, MUSICALE e COREUTICO
" D. A. AZUNI "
fondato nel 1860
via Rolando, 4 – 07100 Sassari – C. F. 80004350908
tel. 079/235265 Fax 079/2012672
E-mail [email protected]
DOCUMENTO FINALE DEL CONSIGLIO DELLA
CLASSE 5 L SEZIONE MUSICALE
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
LA SCUOLA
“Il Liceo Classico, Musicale e Coreutico D. A. Azuni di Sassari è nato nel 1852, dopo che i moti del
1848 avevano posto fine alla secolare gestione ecclesiastica dell’istruzione cittadina, affidata ai Padri
Gesuiti e ai Padri Scolopi. Nel 1861, con il conseguimento dell’unità d’Italia, divenne Regio Liceo
Classico e nel1865 venne intitolato all’illustre giurista sassarese Domenico Alberto Azuni. […]
Per molti decenni il Liceo Azuni è stato frequentato da giovani provenienti da tutto il nord e centro
Sardegna e ancora oggi attrae numerosi alunni non soltanto dal circondario di Sassari, ma anche da
centri più lontani come Santa Teresa, Oschiri, Valledoria, Mores. […]
Hanno studiato al Liceo Azuni due capi di Stato: Antonio Segni e Francesco Cossiga; due segretari del
Partito Comunista Italiano quali Palmiro Togliatti e Enrico Berlinguer e moltissimi parlamentari isolani,
intellettuali come Attilio Deffenu, Camillo Bellieni, artisti celebri tra cui si possono ricordare i pittori
Filippo Figari e Giuseppe Biasi e gli scrittori Sebastiano Satta, Salvator Ruju, Salvatore Mannuzzu e
Gavino Ledda.
Il nostro istituto costituisce una presenza importante nella scuola sassarese e nell’intera Provincia e
questo accentua l’impegno e la soddisfazione di coloro che operano per migliorare la qualità del servizio
attraverso una significativa azione educativa, intesa a sviluppare un positivo clima relazionale e
comunicativo incentrato sulla consapevolezza della dignità umana, sul reciproco rispetto e
collaborazione, sulla promozione di ogni persona, sul rispetto dell’ambiente di lavoro. […]”
(Dal Piano Triennale Offerta Formativa)
Le finalità istituzionali del Liceo Musicale
“Il fine generale comune a tutte le scuole è la formazione dell’uomo e del cittadino. La scuola media
superiore ha il compito di rispondere ai bisogni educativi individuali e alle nuove esigenze di
formazione poste dallo sviluppo culturale, sociale e economico di una società complessa.
La “nuova cittadinanza”, intesa come partecipazione consapevole alla vita democratica, pretende un
sapere che abbia la possibilità di confrontarsi con la contemporaneità senza perdere lo spessore della
memoria.
Un sapere e un saper fare che consentano di affrontare il mondo, di risolvere i problemi attraverso:
•
Il possesso e l’utilizzazione dei vari linguaggi;
•
L’acquisizione del senso della storia tra presente e memorie;
•
L’operatività delle conoscenze;
•
La padronanza di un sapere scientifico orientato da una razionalità etica. […]
I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione
approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e
critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, e acquisisca conoscenze, abilità e
competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita
sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali.
-
eseguire ed interpretare opere di epoche, generi e stili diversi, con autonomia nello studio e capacità
di autovalutazione;
-
partecipare ad insiemi vocali e strumentali, con adeguata capacità di interazione con il gruppo;
-
utilizzare, a integrazione dello strumento principale e monodico ovvero polifonico, un secondo
strumento, polifonico ovvero monodico;
-
conoscere i fondamenti della corretta emissione vocale
-
usare le principali tecnologie elettroacustiche e informatiche relative alla musica;
-
conoscere e utilizzare i principali codici della scrittura musicale;
-
conoscere lo sviluppo storico della musica d’arte nelle sue linee essenziali, nonché le principali
categorie sistematiche applicate alla descrizione delle musiche di tradizione sia scritta sia orale;
-
individuare le tradizioni e i contesti relativi ad opere, generi, autori, artisti, movimenti, riferiti alla
musica e alla danza, anche in relazione agli sviluppi storici, culturali e sociali;
-
cogliere i valori estetici in opere musicali di vario genere ed epoca;
-
conoscere e analizzare opere significative del repertorio musicale;
-
conoscere l’evoluzione organologica e tecnologica degli strumenti musicali.
Anche il Liceo Classico, Musicale e Coreutico persegue le finalità generali dell’orientamento che sono
riconducibili ai seguenti aspetti:
-
La maturazione dell’identità personale e sociale,
-
La capacità decisionale,
-
La chiarificazione e la pianificazione del futuro professionale alla luce di un personale progetto di
vita.
In quest’ottica tutte le discipline hanno valenza orientativa; esse vanno utilizzate per rilevare e
sviluppare le attitudini, le capacità, le preferenze e gli interessi degli studenti. […]”
Profilo della classe
La classe è composta da 30 studenti, 20 di genere femminile e 10 di genere maschile. La composizione
della classe ha subito durante questi anni diverse modifiche. Dei 30 alunni di cui la classe si compone,
27 hanno incominciato regolarmente il corso dalla prima, uno è stato invece ammesso direttamente alla
terza classe dopo aver sostenuto degli esami integrativi. Due studenti, che non sono stati promossi alla
quarta classe nell’a.s. 2014/2015, sono entrati a far parte del gruppo classe al quarto anno; una
studentessa ha smesso di frequentare alla fine del I° quadrimestre.
Alcuni insegnamenti hanno visto spesso un avvicendamento di docenti, anche se c’è stata continuità
didattica per alcune materie, tra cui gli strumenti musicali, a esclusione di pianoforte, le tecnologie
musicali, teoria, analisi e composizione, italiano e storia dell’arte; continuità nel triennio per storia della
musica. Le discipline più critiche dal punto di vista della continuità sono state invece la storia e la
filosofia, quattro docenti in tre anni, l’inglese, la matematica e fisica e la religione. Le dinamiche
interpersonali tra gli studenti sono sempre state buone, e il gruppo classe è piuttosto unito e coeso,
tenuto insieme da una grandissima passione comune e da un senso di solidarietà.
La classe è sempre stata estremamente vivace; il grado di partecipazione alla lezione, così come
l’impegno individuale e il rispetto delle scadenze, variano da studente a studente.
Il livello delle competenze, pur differenziandosi a
seconda
delle materie, ha visto una crescita
progressiva parallela alla maturazione individuale che gli studenti hanno mostrato specialmente nel
triennio. Considerando il livello medio di partenza all’inizio del corso di studi, che rivelava molte
criticità e carenze di una certa rilevanza per diversi studenti, si apprezza un miglioramento del grado di
competenze tra il sufficiente e il discreto, con la presenza di diverse eccellenze. Permangono comunque
in alcuni studenti alcune difficoltà sopratutto nell’espressione scritta e non tutti hanno raggiunto
pienamente gli obiettivi e le competenze minime in tutte le discipline.
Elenco docenti
DOCENTE
MATERIA
Mariella Pala
Scienze motorie
Paola Bovolenta (Coordinatrice)
Italiano
Carmen Caria
Storia, Filosofia
Salvatore Cadeddu
Matematica, Fisica
Fabio Madau
Storia della musica
Marco Dibeltulu
Tecnologie musicali
Francesca Deriu
Teoria, analisi e composizione e pianoforte
Martina Dettori
Inglese
Antonia Maria Solinas
Storia dell’Arte
Gavino Latte
Religione
Calogero Sportato
Chitarra
Alessandra Manca
Arpa
Davide Soddu
Violino
Andrea Bini
Percussioni
Sebastiana Bitti
Flauto
Luca Virgilio
Pianoforte
Maria Lucia Melis
Pianoforte
Massimo Masia
Pianoforte
Luca Chessa
Sassofono
Luca Uras
Tromba
Dante Casu
Laboratorio di musica d’insieme
Alessio Manca
Laboratorio di musica d’insieme
Giovanna Dongu
Laboratorio di musica d’insieme
Roberto Mura
Laboratorio di musica d’insieme e corno
Componenti interni commissione d’esame
DOCENTE
MATERIA
Antonia Maria Solinas
Storia dell’arte
Francesca Deriu
Teoria, analisi e composizione e Pianoforte
Fabio Madau
Storia della musica
Piano di studi
Prospetto del quadro orario
Disciplina
Italiano
Storia
Filosofia
Esecuzione e interpretazione
Teoria analisi e composizione
Lingua straniera
Matematica
Fisica
Storia della musica
Storia dell’arte
Scienze motorie
Religione/Attività alternative
Laboratorio di musica d’insieme
Tecnologie musicali
Totale ore effettuate nel corso
Ore annuali
1
2
132
99
99
99
99
99
66
66
66
33
66
66
132
99
99
99
99
99
66
66
66
33
66
66
3
4
5
132
66
66
66
99
99
66
66
66
66
66
33
99
66
132
66
66
66
99
99
66
66
66
66
66
33
99
66
132
66
66
66
99
99
66
66
66
66
66
33
99
66
Ore previste
Prove
S.O.
O.
O.
P.
S.O.
S.O.
S.O.
O.
O.
O.
P.O.
O
P.
P
660
396
198
396
495
495
396
198
330
330
330
165
429
330
8250
Elenco dei candidati
1
Alvau Giulio
2
Basoli Davide
3
Cabras Andrea
4
Campus Valentina
5
Canu Giustina
6
Capitta Linda Albertine
7
Cesaraccio Andrea
8
Cossu Chiara
9
Dettori Antonio
10
Di Todaro Massimiliano
11
Dore Asia
12
Enna Chiara
13
Madau Matilde
14
Manca Helena
15
Moretti Debora
16
Mura Roberto
17
Murineddu Laura
18
Niang Khady
19
Panzalis Chiara
20
Pes Rossella
21
Pinna Giacomo
22
Porcheddu Sara
23
Pulina Martina
24
Rosa Edoardo
25
Salis Alice
26
Scarpa Beatrice
27
Spiga Alessia
28
Usai Edoardo
29
Vargiu Serena
30
Zara Erika
AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA REALIZZATA NELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
Gli obiettivi che il Consiglio di classe si era proposto di perseguire in fase di programmazione sono i
seguenti:
1.
Obiettivi dell'area cognitiva:
-
Acquisizione e potenziamento del mezzo linguistico scritto in tutte le discipline anche nella forma
sintetica in funzione della terza prova dell’esame di stato. Potenziamento del mezzo linguistico orale per
esplicitare conoscenze e capacità in forma sintetica e pertinente. Sviluppo delle capacità logicooperative di analisi, di rielaborazione e di riflessione critica. Potenziamento di un metodo di lavoro
sistematico ed autonomo.
2.
Obiettivi dell'area non cognitiva:
-
Disponibilità all’apprendimento con particolare riferimento ai livelli di attenzione in classe, ad uno
studio individuale che sia consapevole e critico e alla memorizzazione. Rafforzamento di
comportamenti di solidarietà, di rispetto del sé e degli altri.
3.
Obiettivi di orientamento:
-
Favorire l’acquisizione di strumenti per leggere la realtà.
-
Sviluppare la conoscenza delle proprie attitudini e limiti per un adeguato sviluppo delle proprie
aspirazioni.
-
Sviluppare la coscienza del sé per poter operare scelte di vita consapevoli.
Per quanto concerne l’organizzazione dei contenuti e le metodologie utilizzate si è sempre lavorato, in
coerenza con la programmazione iniziale, con l’intento di organizzare i contenuti secondo l’impianto
storicistico attraverso moduli, unità di apprendimento, unità didattiche, percorsi tematici. Per le ulteriori
specificazioni si rimanda alle programmazioni svolte dai singoli docenti e riportate nelle prossime
pagine del presente documento.
Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti si è operato costantemente e fermamente per
motivare gli studenti all’assidua frequenza alle lezioni mattutine e pomeridiane che hanno costituito
l’attività fondamentale e qualificante del percorso scolastico, inoltre, hanno rivestito particolare
importanza la partecipazione degli alunni a numerosi progetti e/o attività di composizione, esecuzione
ed editing nei seguenti progetti:
La partecipazione ai progetti interni ha portato alla realizzazione delle seguenti produzioni:
-
Orchestra Jazz
Teatro Civico – Sassari con Pier Paolo Strinna e Nico Casu
Concerto a Palazzo Ducale per la giornata mondiale del Jazz
Concerto di Natale a Santa Teresa di Gallura
-
“Conosci la tua città” nella manifestazione di Monumenti Aperti
-
“Concerto d’Istituto”
-
Orientamento universitario
-
Orchestra del Liceo
-
Ensemble di chitarre del Liceo
-
Ensemble di corni del Liceo
Concerto Ensemble di Corni a Sassari Chiesa di santa Caterina
-
Ensemble di Arpe 2016
Concerto di Natale Fondazione Figlie di Maria Sassari
Concerto Chiesa S.Maria di Betlem “Natale al Chiostro” Sassari
Cocerto Open Day Liceo Azuni Sassari
Concerto Monumenti Aperti Liceo Azuni Sassari
Concerto Teatro Dorgali (NU)
-
Ensamble di flauto
Concerto Open Day Liceo Azuni Sassari
Concerto Chiesa di S.Giorgio Bonnanaro
Concerto Chiesa di S.Maria di Betlem “Natale al Chiostro” Sassari
Concerto l’Azuni per Tsaki Tsara Liceo Azuni Sassari
CLIL
La classe 5^ L ha preso parte al progetto CLIL, programmato in ottemperanza all’articolo 10 comma 5
del Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010. Il progetto è stato
predisposto dagli insegnanti curricolari “co-teaching” di Storia dell’arte e di Inglese in una serie di
lezioni condotte su “Il rapporto uomo natura nella pittura paesaggistica inglese nel periodo
romantico”. Nello specifico, sono stati esaminati due paesaggisti inglesi, J. Constable e J.H.W. Turner,
soffermando l’attenzione e approfondendo l’analisi in particolare su due loro opere, rispettivamente:
“The hay of wain” e “The burning of the House of Lords and Commons”. Allo scopo di stimolare la
curiosità degli studenti è stata proposta, come supporto metalinguistico, la visione del film sull’artista
Turner in lingua originale inglese. I ragazzi hanno inoltre svolto una ricerca sulle immagini e sulla
critica delle opere di entrambi i pittori, allo scopo di attivare la fase di preconoscenza (scafolding) e di
scoperta degli artisti. Il materiale prodotto è confluito in un lavoro, in formato “Powerpoint”, costituito
da immagini e da descrizioni delle opere pittoriche, oltre che da confronti sulle tecniche e sugli stili di
Constable e Turner. L’approccio attraverso le “slide” ha consentito un’acquisizione più agevole della
micro-lingua pertinente l’ambito artistico-pittorico. Al termine delle lezioni in L2, gli studenti hanno
infine affrontato una prova di verifica scritta sugli argomenti sviluppati, attraverso quesiti con risposta
sia a scelta multipla che aperta.
Metodi e mezzi
Per quanto concerne le metodologie utilizzate si è proceduto come previsto dalla programmazione
iniziale attraverso diverse metodiche complementari:
Metodologie privilegiate
- Lezione frontale
- metodi non direttivi (spazio e valore all'esperienza personale, all’espressione individuale,
all'organizzazione democratica della vita della classe e della scuola)
- di gruppo (favorire lo scambio e l'interazione tra alunni ed insegnanti)
- individualizzati (basati sulla singolarità dei bisogni cognitivi degli alunni, sulla valorizzazione delle
caratteristiche individuali, sul riconoscimento dell'utilità di incoraggiare l'alunno e stimolarne
l'apprendimento attraverso la fiducia)
- problem solving (basati sulla scoperta personale dell'alunno, sulla ricerca).
Mezzi e strumenti utilizzati
Tutti gli strumenti e le risorse che la scuola ha messo a disposizione. Per es. lavagna tradizionale e
multimediale, cartine storiche e geografiche, libri di testo, materiale fornito in fotocopia, laboratori,
materiale documentario e supporti on-line, materiale audio-visivo, strumenti musicali.
Verifica e valutazione
Per quanto riguarda i criteri e gli strumenti della verifica-valutazione adottati, si deve sottolineare che la
valutazione formativa è stata costantemente effettuata durante i processi di apprendimento e, quindi,
durante lo svolgimento delle attività didattiche, accertando costantemente le abilità conseguite e
controllando la reale validità dei metodi adottati.
In particolare per E I si è proceduto a verifiche, in forma pubblica, a cadenza bimestrale presso l’aula
magna delle capacità di autocontrollo in situazioni di performance.
La valutazione sommativa, considerando le “misurazioni” effettuate periodicamente o al termine di
ogni verifica, ha prestato particolare attenzione:
−
all’evolversi dei processi di apprendimento nell’interazione coi processi d’insegnamento.
−
al raggiungimento degli obiettivi attraverso la lettura degli indicatori.
−
al progresso personale dello studente rispetto alla situazione di partenza.
−
alla frequenza e alla partecipazione attiva al dialogo educativo.
La valutazione è stata effettuata sulla base dei voti registrati sul giornale del professore e relativi a:
−
interrogazioni, osservazioni mirate e strutturate;
−
prove oggettive, strutturate e/o semistrutturate;
−
compiti scritti
−
simulazioni della Prima, Seconda e Terza prova d’esame
−
Esecuzioni strumentali solistiche e d’insieme.
INDICAZIONI PER LO SVOLGIMENTO DELLA SECONDA PROVA
Oltre alla strumentazione prevista dalla Nota MIUR del 27 Marzo, pubblicata sulle News del sito
internet ufficiale del Ministero, è stato necessario l’utilizzo di:
- fogli pentagrammati e protocollo
- matita, gomma, penne colorate, evidenziatori, spray fissativo per matita
- accompagnatore al pianoforte/altro strumento interno e esterno alla scuola (anche facente parte della
commissione d’esame)
- girapagine interno e esterno alla scuola (anche facente parte della commissione d’esame)
- accordatore manuale o digitale.
TIPOLOGIA A
ANALISI DEL TESTO
Alda Merini nasce a Milano nel 1931. Esordisce precocemente in poesia e ugualmente precoce è stata
la fortuna incontrata presso la critica. Attraversa un periodo di disturbi psichici e per questo motivo
trascorre lunghi periodi in case di cura. Dopo un ventennio di silenzio, gli anni Ottanta segnano
un’intensa ripresa e un decisivo rilancio del suo discorso poetico. Muore il 1° novembre del 2009.
La condizione di repressione e reclusione, traumaticamente richiamata dall’esperienza dolorosa e
disumana del manicomio, non placa la sua aspirazione a una pienezza di vita che solo la poesia sembra
in grado di realizzare compiutamente.
Il dottore agguerrito nella notte
Il dottore agguerrito nella notte
viene con passi felpati alla tua sorte,
e sogghignando guarda i volti tristi
degli ammalati, quindi ti ammannisce
una pesante dose sedativa
per colmare il tuo sonno e dentro il braccio
attacca una flebo che sommuove
il tuo sangue irruente di poeta.
Poi se ne va sicuro, devastato
dalla sua incredibile follia
il dottore di guardia, e tu le sbarre
guardi nel sonno come allucinato
e ti canti le nenie del martirio.
5
10
(dalla raccolta “La Terra Santa” 1983)
1. COMPRENSIONE
1.1 Presenta i contenuti della lirica in non più di dieci righe di una colonna
2. ANALISI
2.1 Si posso osservare inversioni nell’ordine usuale delle parole?
2.2 A chi si rivolge la poetessa? Per quale motivo usa la seconda persona singolare? Quale effetto
produce questa scelta formale?
2.3 Ricerca nella poesia i termini e le espressioni che appartengono al campo semantico della medicina
e dell’ambiente ospedaliero.
2.4 Individua nei versi gli aggettivi qualificativi e indica quelli che fanno riferimento agli atteggiamenti
e agli stati d’animo umani.
2.5 La relazione tra il verbo “sogghignando” e l’espressione “volti tristi” è antitetica: dimostralo.
2.6 Analizza il componimento dal punto di vista sintattico: prevale la coordinazione o la
subordinazione? E perché?
2.7 Quale complemento costituisce la parola “sicuro” al v.9 ? Sono presenti altri complementi dello
stesso tipo nella seconda strofa?
2.8 Perché il “sangue di poeta” del v. 8 è definito “irruente”? Perché la follia del dottore è definita al v.
10 “incredibile”?
2.9 A che cosa fa riferimento il sostantivo “martirio” del v.13 ?
2.10 La lirica di due strofe di endecasillabi (ad eccezione del v. 2 di dodici sillabe) presenta un’unica
rima tra i versi 9 e 12: per sottolineare cosa?
3. INTERPRETAZIONE COMPLESSIVA
Nei versi vengono messi in evidenza alcuni aspetti della vita in un manicomio. Con una breve
argomentazione (massimo 20 righe)
dimostra come Alda Merini, con un rovesciamento di prospettiva, tratti in questo suo componimento il
tema della follia e della “diversità”
TIPOLOGIA B
GIORNALE
Redazione di un "SAGGIO BREVE" o di un "ARTICOLO DI
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale
pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO - La questione femminile nella letteratura
Noi donne, fra tutti gli esseri animati e dotati di senno, siamo certo le creature più misere. Dapprima con
un'enorme quantità di soldi è necessario acquistarsi un marito, prendersi uno che si fa padrone del nostro
corpo. Ma c'è assai di peggio (e proprio qui sta il punto più spinoso): prendersi un uomo tristo o un
galantuomo. Che non fa onore a una donna il divorzio né, d'un marito, è lecito il ripudio. Se poi la
donna arriva in un paese nuovo con nuove leggi e costumanze, dev'essere indovina che da prima, a casa
sua, nessuno gliel'ha detto con quale sposo avrà rapporto. Metti che l'ardua impresa ci riesca e che il
marito sopporti di buon grado il giogo coniugale la nostra esistenza è invidiabile; se non succede,
meglio la morte. L'uomo, se si stanca di stare insieme alla gente di casa, esce e vince la noia. Ma per noi
non c'è che fare: c'è un'anima sola a cui guardare. Dicono che noi viviamo un'esistenza senza rischi,
dentro casa, e che loro invece vanno a combattere. Errore! Accetterei di stare in campo, là, sotto le armi,
per tre volte, piuttosto che figliare solo una volta. Si, lo so, il discorso per te non è lo stesso che per me.
Tu possiedi una patria, questa, e hai una casa paterna, un'esistenza agiata, tanti amici. Io sono sola al
mondo, senza patria, e mio marito m'oltraggia: mi rapita come una preda da un paese straniero, e qui
non ho né madre, né un fratello, né un parente che sia nella sventura come un'ancora.
(Euripide, Medea, primo episodio, UTET)
Nora - Siamo sposati da otto anni. Non t’accorgi che noi due, tu ed io, marito e moglie, oggi per la
prima volta stiamo parlando di cose serie?
Helmer - Di cose serie… che cosa vuoi dire?
Nora - In otto anni… e più ancora… da quando ci siamo conosciuti, non abbiamo mai avuto un
colloquio su argomenti gravi.
Helmer - Avrei dovuto tenerti sempre informata di mille contrarietà che tu comunque non potevi
aiutarmi a sopportare?
Nora - Non parlo di contrarietà. Dico soltanto che mai abbiamo cercato insieme di vedere il fondo delle
cose.
Helmer - Ma, cara Nora, sarebbe forse stata un’occupazione adatta a te?
Nora - Ecco il punto. Tu non mi hai capita. Avete agito molto male, con me, Torvald. Prima il babbo, e
poi tu.
Helmer - Che cosa? Tuo padre ed io… Noi che ti abbiamo amata sopra ogni cosa al mondo?
Nora - (scuotendo il capo) Voi non mi avete mai amata. Vi siete divertiti ad essere innamorati di me.
Helmer - Ma Nora, che cosa dici mai?
Nora - Sì, è così, Torvald. Quando stavo col babbo, egli mi comunicava tutte le sue idee, e quindi quelle
idee erano le mie. Se per caso ero di opinione diversa, non glielo dicevo, perché non gli sarebbe affatto
piaciuto. Mi chiamava la sua bambolina e giocava con me, come io giocavo con le mie bambole. Poi
venni a casa tua…
Helmer - Ti esprimi in modo strano a proposito del nostro matrimonio.
Nora (fermamente) - Voglio dire che dalle mani di papà passai nelle tue mani. Tu regolasti ogni cosa
secondo i tuoi gusti, e così il tuo gusto io lo condivisi, o forse fingevo, non so neanch’io… forse un po’
l’uno e un po’ l’altro, ora questo ora quello. Se ora mi guardo indietro mi sembra d’avere vissuto già
come un mendicante… alla giornata. Ho vissuto delle piroette che eseguivo per te, Torvald. Ma eri tu
che volevi così. Tu e il babbo siete molto colpevoli verso di me. È colpa vostra se io non son buona a
nulla.
Helmer - Nora, sei assurda ed ingrata! Non sei stata felice qui?
Nora - No, non lo sono mai stata. L’ho creduto, ma non era vero.
Helmer - Non sei… non sei stata felice?
Nora - No; sono stata allegra, ecco tutto. E tu sei stato molto affettuoso con me. Ma la nostra casa non è
mai stato altro che una stanza da gioco. Qui sono stata la tua moglie-bambola come ero stata la figliabambola di mio padre. E i bambini sono stati le bambole mie. Quando tu giocavi con me, io mi
divertivo esattamente come si divertivano i bambini quando io giocavo con loro. Questo è stato il nostro
matrimonio, Torvald.
(Henrik Ibsen, Casa di bambola, Einaudi)
Ci hai lavorato, anche tu, nella roba del tuo padrone!... Hai le spalle grosse anche tu... povera
Diodata!...
Essa, vedendosi rivolta la parola, si accostò tutta contenta e gli si accovacciò ai piedi, su di un sasso,
col viso bianco di luna, il mento sui ginocchi, in un gomitolo. […]
Ne abbiamo passati dei brutti giorni!... Sempre all'erta, come il tuo padrone! Sempre colle mani
attorno... a far qualche cosa! Sempre l'occhio attento sulla mia roba!... Fedele come un cane!... Ce n'è
voluto, sì, a far questa roba!...
Tacque un momento intenerito. Poi riprese, dopo un pezzetto, cambiando tono:
- Sai? Vogliono che prenda moglie.
La ragazza non rispose; egli non badandoci, seguitò:
- Per avere un appoggio... Per far lega coi pezzi grossi del paese... Senza di loro non si fa nulla!...
Vogliono farmi imparentare con loro... per l'appoggio del parentado, capisci?... Per non averli tutti
contro, all'occasione... Eh? che te ne pare?
Ella tacque ancora un momento col viso nelle mani. Poi rispose, con un tono di voce che andò a
rimescolargli il sangue a lui pure:
- Vossignoria siete il padrone...
- Lo so, lo so... Ne discorro adesso per chiacchierare... perché mi sei affezionata... Ancora non ci
penso... ma un giorno o l'altro bisogna pure andarci a cascare... Per chi ho lavorato infine?... Non ho
figliuoli...
Allora le vide il viso, rivolto a terra, pallido pallido e tutto bagnato.
- Perché piangi, bestia?
- Niente, vossignoria!... Così!... Non ci badate...
- Cosa t'eri messa in capo, di'?
- Niente, niente, don Gesualdo...
- Santo e santissimo! Santo e santissimo! - prese a gridare lui sbuffando per l'aia. […]
- Perché v'arrabbiate, vossignoria?... Cosa vi ho detto?...
- M'arrabbio colla mia sorte!... Guai e seccature da per tutto... dove vado!... Anche tu, adesso!... col
piagnisteo!... Bestia!... Credi che, se mai, ti lascerei in mezzo a una strada... senza soccorsi?...
- Nossignore... non è per me... Pensavo a quei poveri innocenti...
- Anche quest'altra?... Che ci vuoi fare! Così va il mondo!... Poiché v'è il comune che ci pensa!... Deve
mantenerli il comune a spese sue... coi denari di tutti!... Pago anch'io!... So io ogni volta che vo
dall'esattore!...
(Giovanni Verga, Mastro Don Gesualdo, Il Saggiatore)
Non erano belli i piedi nudi ch'ella a volta a volta scaldava su la ghiaia e rinfrescava nell'acqua;
erano anzi difformati nelle dita, plebei, senz'alcuna finezza; avevano l'impronta manifesta della bassa
stirpe. Egli li guardava intentamente; non guardava se non quelli, con uno straordinario acume di
percezione e di esame, come se le particolarità della forma dovessero rivelargli un segreto. E
pensava: " Quante cose impure fermentano nel suo sangue! Tutti gli istinti ereditarli della sua razza
sono in lei, indistruttibili, pronti a svilupparsi e ad insorgere contro qualunque costrizione. Io non
potrò mai far nulla per purificarla. Io non potrò se non sovrapporre alla realtà della sua persona le
figure mutevoli dei miei sogni, ed ella non potrà se non offrire alla mia ebrezza solitaria i suoi
indispensabili organi.... " Ma, mentre il suo pensiero riduceva la donna a un semplice motivo d'
imaginazioni e toglieva ogni valore alla forma palpabile, per la stessa acutezza della percezione
particolare egli sentiva d'esser legato appunto alla qualità reale di quella carne e non solo a quanto
eravi di più bello, ma specialmente a quanto eravi di men bello in lei. La scoperta d' una bruttura non
rallentava il vincolo, non diminuiva il fascino. I lineamenti più volgari esercitavano su di lui
un'attrazione irritante. Egli conosceva bene questo fenomeno che s'era più volte ripetuto. I suoi occhi
più volte avevano visto con estrema chiarezza nella persona d'Ippolita emergere i difetti anche men
notevoli; e n'eran rimasti attratti per lungo tempo, quasi forzati a fissarli, a considerarli, ad esagerarli.
Ed egli aveva provato nei suoi sensi e nel suo spirito un turbamento indefinibile, seguito quasi
sempre dall'insorgere subitaneo d'un desiderio impetuoso. Era ben questo il più fiero segno della
grande ossessione carnale operata da una creatura umana su un'altra creatura umana.
(Gabriele D’Annunzio, Il trionfo della morte, Mondadori)
E incominciai a pensare se alla donna non vada attribuita una parte non lieve del male sociale. Come
può un uomo che abbia avuto una buona madre divenir crudele verso i deboli, sleale verso una donna
a cui dà il suo amore, tiranno verso i figli? Ma la buona madre non deve essere, come la mia, una
semplice creatura di sacrificio: deve essere una donna, una persona umana.
E come può diventare una donna, se i parenti la dànno, ignara, debole, incompleta, a un uomo che
non la riceve come sua eguale; ne usa come d'un oggetto di proprietà; le dà dei figli coi quali
l'abbandona sola, mentr'egli compie i suoi doveri sociali, affinché continui a baloccarsi come
nell'infanzia?
[..] Perché nella maternità adoriamo il sacrificio? Donde è discesa a noi questa inumana idea
dell’immolazione materna? Di madre in figlia, da secoli si tramanda il servaggio. E’ una mostruosa
catena. Tutte abbiamo, ad un certo punto della vita, la coscienza di quel che fece pel nostro bene chi
ci generò; e con la coscienza il rimorso di non aver compensato adeguatamente l’olocausto della
persona diletta. Allora riversiamo sui nostri figli quanto non demmo alle madri, rinnegando noi
stesse e offrendo un nuovo esempio di mortificazione, di annientamento. Se una buona volta la fatale
catena si spezzasse, e una madre non sopprimesse in sé la donna, e un figlio apprendesse dalla vita di
lei un esempio di dignità?
(Sibilla Aleramo, Una donna, Feltrinelli)
Dobbiamo ben proporci la domanda: che cosa è una donna? L’enunciazione stessa del problema mi
suggerisce subito una prima risposta. È significativo che io lo proponga. A un uomo non verrebbe
mai in mente di scrivere un libro sulla singolare posizione che i maschi hanno nell’umanità. Se io
voglio definirmi, sono obbligata anzitutto a dichiarare: «Sono una donna»; questa verità costituisce il
fondo sul quale si ancorerà ogni altra affermazione. Un uomo non comincia mai col classificarsi
come un individuo di un certo sesso: che sia uomo, è sottinteso. È pura formalità che le rubriche
maschile, femminile appaiono simmetriche nei registri dei municipi e negli attestati d’identità. Il
rapporto dei due sessi non è quello di due elettricità, di due poli: l’uomo rappresenta insieme il
positivo e il negativo al punto che diciamo “gli uomini” per indicare gli esseri umani, il senso
singolare della parola vir essendosi assimilato al senso generale della parola homo. La donna invece
appare come il polo negativo, al punto che ogni determinazione le è imputata in guisa di limitazione,
senza reciprocità.
(filosofa e pensatrice Simone de Beauvoir, Il secondo sesso, Il Saggiatore, Milano 1961)
Avevo sentito raccontare da mia madre che in più di un paese dell’interno si usava ancora che lo sposo,
la prima notte di nozze, prima di fare l’amore picchiasse la sposa. La picchiava perché si mettesse bene
in testa che lui, il marito, è il padrone, e che questo sarà il trattamento che le spetterà ogni volta che
sbaglierà. Non pensavo che fosse ancora in uso nel paese di mio marito. In verità, entrando nella grande
camera da letto, l’avevo notato un po’ impacciato. Quando siamo rimasti soli mi ha detto: «Sai, adesso
ti devo picchiare, ma non avere paura, non pesterò molto forte, importante è che tu pianga e gridi
abbastanza da farti sentire da basso».
«Cosa? – ho detto io . – Ma sei scemo? Tu prova a toccarmi e io ti spacco quel vaso di rame sulla testa».
«Ma cerca di capire! È la regola, io ti devo picchiare, ne va della mia dignità!»
«Dignità un corno, qua siete una massa di trogloditi, se mi metti una mano addosso t’ammazzo!» e ho
alzato il vaso pronta a tirarglielo in testa. A ‘sto punto è scoppiato a piangere: «… Non farmi fare ‘sta
figura, – e frignava, – ti prego, ti scongiuro, fammi almeno il favore di gridare un po’, piangi, per tuo
conto, e io batto delle pacche qui sul materasso, così…»
«No, sul materasso se vuoi picchio io, tu piangi. Su, più forte, grida!»
[...]A ‘sto punto è entrata sua madre, una donna terribile, piccola e grassa, che non avevo mai visto
sorridere una sola volta, da quando ero arrivata.
«Che aspetti a picchiarla?»
«Non vuole».
«Bene, manderò su i tuoi fratelli e picchieranno te fino ad ammazzarti, ti cacceranno. In questa casa non
resterà certo un uomo senza testicoli»
A ‘sto punto mio marito gridando come un pazzo mi è saltato addosso e ha cominciato a picchiare come
mi volesse uccidere.”
Al gioco del pestone le donne ci giocano ogni giorno, ovunque. Ed è un gioco molto spesso mantenuto
in vita da altre donne, che nel perpetrarlo assicurano la sopravvivenza di un potere rassicurante, per il
bene di una pace qualunque. È un circolo vizioso, e Franca lo sapeva. Bisognerebbe ricordarlo ogni
giorno, a donne e uomini, bisognerebbe ogni giorno rimettere tutto in discussione, come faceva Franca.
E maledire quella pace infernale che rigenera il potere.
Riposa in pace, Franca. O in rivolta!
(Dario Fo e Franca Rame da Venticinque monologhi per una donna Einaudi, 1989)
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO - Famiglia, famiglie nel Terzo Millennio
"Alla base della formazione e della sopravvivenza di una famiglia "tradizionale" tutta pervasa dalla
morale cristiana, come era la famiglia italiana fino agli anni Cinquanta, vi erano due regole
fondamentali:
1) rapporti sessuali consentiti solo tra coniugi; 2) matrimonio considerato una unione per la vita. Ad
esse si dovevano aggiungere: l’asimmetria fra i due sessi riguardo ai ruoli nella famiglia;
l’atteggiamento childoriented (orientato verso il bambino) della coppia per il grande valore attribuito ai
figli; il forte legame con tutta la parentela [...]. Lo straordinario incremento dell’istruzione e una grande
crescita politica e ideologica hanno portato le donne ad una diffusa e radicata presa di coscienza dei
propri diritti e del proprio status (il che ha comportato, fra l’altro, una loro larghissima immissione nelle
forze del lavoro che ha modificato gli stereotipi dei ruoli dei due sessi) e una conseguente crescita di
identità e di autoconsiderazione fuori del quadro familiare. Tutto ciò ha contribuito a modificare
fortemente la struttura asimmetrica della unione coniugale, spingendola sempre più verso una struttura
simmetrica,"
A. GOLINI, Profilo demografico della famiglia italiana, in "La famiglia italiana dall’Ottocento a oggi",
Laterza, Bari 1988
"La famiglia moderna è oggigiorno in una situazione di crisi: si stanno mettendo gradualmente in
discussione i suoi lati positivi come pure la sua validità all’interno della società occidentale e ciò
avviene in modo più radicale, come si può immaginare, tra i giovani [...]. La famiglia è comunque senza
dubbio l’istituzione più importante della sfera privata [...]. Si è avuto un sostanziale mutamento nella
posizione sociale complessiva della famiglia. Ciò comporta una conseguenza degna di nota, vale a dire
un’enorme differenza nel rapporto microcosmo e macrocosmo [...]. Oggi, nelle società moderne, la
barriera tra il microcosmo della famiglia e il macrocosmo della società è in genere molto marcata e
palese, ne consegue che l’individuo, dalla sua nascita alla maturità, varca una serie di soglie sociali
chiaramente definite. Il varcare queste soglie molto frequentemente lo conduce ad estraniarsi dalla
famiglia dove ha iniziato la sua carriera nella società."
P.L - B. BERGER, La dimensione sociale della vita quotidiana, il Mulino, Bologna, 1987
Figli
- È di 1,42 il tasso di figli per donna in Italia
- Nel 2011 un neonato su quattro è nato da una coppia non sposata
- Circa l'84 % dei bambini vive in famiglia con entrambi i genitori
- Circa il 13% vive senza padre
- Negli anni '50 un bambino poteva contare su circa 30 parenti. Oggi raramente arrivano a 10
- Sono state 11 mila le gravidanze di adolescenti nel 2011, di cui il 35% di ragazze straniere, il 65% di
italiane
- Molti i figli unici; sono il 46,5% le coppie che hanno solo un bambino
Quando i figli crescono
- Aumenta ancora il numero dei giovani che restano a vivere con i genitori: sono circa il 43% nella
fascia che va dai 25 ai 34 anni, contro il 33,2%
del 1993. Nella fascia d'età fra i 35 e i 44 anni, i figli che restano in casa sono arrivati al 7%, il doppio
del 1993
- Solo il 16% dei giovani quando esce dalla famiglia va ad abitare a più di 50 chilometri di distanza. Il
62% resta nello stesso comune
Le microfamiglie
- Negli ultimi vent'anni il numero di componenti per famiglia è sceso da 2,7 a 2,4
- I nuclei familiari sono sempre più piccoli e aumentano: oggi sono 24 milioni, erano 20 milioni nel
1991
Le famiglie tradizionali
- Sempre più in crisi il modello di famiglia tradizionale. Calano infatti le coppie coniugate con figli:
erano il 45,2 % nel 1993/94, adesso sono il 33,7 %
- Anche nel Sud la famiglia tradizionale non supera il 40%
Le famiglie atipiche
- Sono 7 milioni le nuove famiglie formate da single, conviventi monogenitori, famiglie ricostituite
coniugate
- Sono oltre un milione le famiglie allargate, coniugate o non, con figli da precedenti matrimoni
Matrimoni e coppie di fatto
- I matrimoni sono in continuo calo: dal 2010 al 2011 infatti sono scesi ancora del 4,1%
- I matrimoni religiosi sono ancora la maggioranza, circa il 60% del totale
- I matrimoni civili sono la maggioranza al Nord, più del 51%
- Le unioni di fatto erano circa mezzo milione nel 2007, adesso sfiorano il milione
Che cosa conta nella vita
Una ricerca del Censis ha provato a stilare una classifica delle cose che sono "molto importanti" per gli
italiani. Per l'88,6% degli italiani è molto importate la famiglia che si è costruito; per l'85,3% la famiglia
in cui si è nati. Seguono nella scala delle cose "molto importanti" la libertà (77,5%), l'amicizia (60,4% ),
la realizzazione professionale (50,2%). Sono agli ultimi posti la sessualità (36%) e il divertimento
(29,3%)
(Fonte: Istat 30 aprile 2013)
Unioni civili «sì», matrimoni «ni», adozioni «no». Cosa succederebbe se anche gli italiani, come gli
irlandesi, fossero chiamati ad esprimersi sulle unioni gay con un referendum? Il quadro che emerge da
un sondaggio Piepoli per La Stampa lascia intravedere un riformismo moderato nella nostra società: due
italiani su tre (67%) ritengono giusto modificare la legislazione vigente - il nostro Paese, privo di una
legge sul tema, è ormai isolato in Europa -, ma solo uno su due (51%) vorrebbe seguire Paesi come
Irlanda, Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Olanda, Svezia, Norvegia, Islanda, Danimarca, Gran
Bretagna, Lussemburgo e Finlandia, dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono legali.
Gli italiani preferiscono seguire il modello austro-tedesco, che vieta i matrimoni ma consente solo le
unioni civili (anche se Berlino ora vuole fare un passo avanti).
In generale, guardando le risposte degli italiani in base al genere, si nota come le donne siano più aperte
rispetto agli uomini sul tema. Stesso discorso per i giovani: la percentuale di favorevoli a matrimoni gay
e adozioni cala con l’aumentare della fascia d’età. Piccola eccezione per le unioni civili, chieste dal 66%
degli over 55 e dal 65% di chi è nella fascia 35-54 anni
Altra variabile, ovviamente decisiva, è l’orientamento religioso. Inutile dire che i cattolici praticanti
sono contro l’adozione (solo il 17% è favorevole) e il matrimonio (il 56% dice no), ma la maggioranza
di chi prega e va regolarmente a messa (il 57%) accetterebbe le unioni civili.
E poi c’è la politica. Le percentuali più basse di favorevoli si trovano tra gli elettori di centrodestra.
(Sondaggio Piepoli)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO - La responsabilità nel XX secolo
E’ stato Max Weber (1864-1920) – nel noto saggio del 1919 intitolato La politica come professione – il
primo a parlare di “etica della responsabilità” con il significato di agire responsabilmente quando si
tiene conto degli effetti delle proprie azioni e in contrapposizione con quella che egli chiama “etica della
convinzione” o dell’intenzione per cui la qualità morale di un’azione si giudica sulla base delle
convinzione che ne costituisce il movente. Weber illustra i limiti dell’etica della convinzione attraverso
l’esempio dei dirigenti politici estremisti bolscevichi che – in base ad un attaccamento fanatico ai loro
convincimenti ideologici – si disinteressano alle conseguenze del loro agire, anche se ci sono buone
probabilità che esse si traducano in un danno o addirittura in una catastrofe proprio per gli interessi di
quelli per cui hanno la convinzione o intenzione di battersi strenuamente (i proletari): Weber menziona
esplicitamente il pericolo che il radicalismo rivoluzionario possa portare all’avvento di un regime
reazionario. Il politico responsabile invece è portato a riflettere realisticamente sugli esiti delle sue
scelte, nella consapevolezza che essi possano essergli imputati. Però “l’etica della convinzione e quella
della responsabilità – M. Weber “Etica e politica” - non sono assolutamente antitetiche ma si
completano a vicenda e solo congiunte formano un vero uomo, quello che può avere la vocazione della
politica. Si rimane profondamente colpiti quando un uomo maturo - non importa se giovane o vecchio
d’anni – il quale senta realmente e con tutta l’anima questa responsabilità [quella che scaturisce dalle
azioni politiche che egli intende intraprendere] e agisca secondo l’etica della responsabilità, dice a un
certo punto: - Non posso far diversamente, da qui non mi muovo - Cioè: sento che devo agire in questo
modo, anche se da un punto di vista etico questa azione di cui ho calcolato responsabilmente gli
effetti comporta conseguenze illegittime. Il vero politico in altre parole arrischia la realizzazione delle
proprie convinzioni, facendosi consapevolmente carico del male morale che da esse potrà derivare. Per
questo autore la ragione può presiedere però solo alla scelta dei mezzi e alla previsione delle
conseguenze dell’azione. Il fine dell’agire, “la convinzione”, sulla base della quale il politico agisce,
non può invece essere stabilito sulla base di una conoscenza razionale o scientifica. Poiché Weber
postula una separazione netta da tra “fatto” e “valore. Conseguentemente, anche l’etica della
responsabilità è in Weber un’etica del controllo razionale dei mezzi impiegati dall’agire politico, mentre
non è possibile scegliere razionalmente i valori per la realizzazione di quali i mezzi vengono impiegati.
(da La responsabilità nella filosofia del ‘900 di Giorgio Luppi
“Se sono mobilitato in questa guerra, questa guerra è la mia, essa è a mia immagine e la merito. La
merito dapprima perché potevo sottrarmici col suicidio o la diserzione: queste possibilità estreme
devono sempre esser presenti allorché si tratta di considerare una situazione. Non essendomi sottratto,
l’ho scelta: questo può essere per debolezza, per vigliaccheria di fronte all’opinione pubblica, perché
preferisco certi valori a quello del rifiuto di fare la guerra (la stima dei miei vicini, l’onore della mia
famiglia ecc.)” Sartre si confronta quindi con l’obiezione di chi dice che la guerra è stata dichiarata da
altri, e che dunque non si tratta in questo caso di responsabilità, ma eventualmente di complicità.
La risposta del filosofo è negativa: “Senza dubbio altri l’hanno dichiarata e forse si dovrebbe
considerarmi come un semplice complice. Ma questa nozione di complicità non ha che un senso
giuridico. Qui non ha valore: perché dipendeva da me, che questa guerra non esistesse per me e per
opera mia, e ho deciso che esistesse. Non c’è stata alcuna costrizione, perché la costrizione non può
aver presa sulla libertà: non ho avuto scuse […] Non mi resta dunque che rivendicare questa guerra.
[…] Dal momento del mio nascere all’essere, porto il peso del mondo da solo senza che nulla né alcuno
possano alleggerirlo. Pertanto il tipo di responsabilità è assai particolare. Mi si risponderà
effettivamente che ‘io non ho domandato di nascere’, ma è un modo ingenuo di mettere l’accento sulla
nostra fattità. Io sono, in realtà responsabile di tutto, salvo che della mia responsabilità stessa, perché
non sono il fondamento del mio essere. Tutto accade dunque come se fossi obbligato ad esser
responsabile. Sono abbandonato nel mondo […] solo e senza aiuto, impegnato in un mondo in cui porto
completamente la responsabilità, senza potere, per quanto io faccia, strapparmi, fosse anche per un
solo momento ,a questa responsabilità”. (Jean-Paul Sartre L’essere e il nulla 1943).
Hans Jonas (1903-1993), il filosofo tedesco contemporaneo a cui si deve la più impegnativa riflessione
sulla responsabilità, nel saggio intitolato Il principio di responsabilità (1979) la distingue da quella
tradizionale perché riguarda ciò che deve esser fatto e non ciò che è stato fatto: “ Esiste […] un concetto
diverso di responsabilità che non riguarda la resa dei conti […] per quanto è stato fatto, ma la
determinazione del da-farsi, rispetto al quale io mi sento responsabile non per il mio comportamento e
le sue conseguenze, bensì per la causa che mi impone di agire. Per esempio la responsabilità per il
benessere altrui non si limita a selezionare propositi d’azione dati in vista della loro ammissibilità
morale, ma obbliga ad azioni che non sono progettate per nessun altro scopo [se non appunto il bene
altrui]. In questo caso il “per” dell’essere responsabile [quando si dice per esempio “io mi sento
responsabile per qualcosa”] ha evidentemente un senso completamente diverso rispetto a quello
precedente puramente autoreferenziale. Il “per che cosa” si trova fuori di me, anche se nell’ambito
dell’influenza del mio potere, e ne dipende nel bene e nel male”. Jonas può conseguentemente definire
la responsabilità come “il dovere di chi ha il potere” di agire per il bene di ciò (o di chi) dipende da lui.
Il “per che cosa” - in questa accezione della responsabilità – oppone al potere dell’agente il suo diritto
ad esistere, attuale o potenziale che esso sia, e sottopone il potere stesso a tale diritto, cosicché ciò che è
dipendente dal potere acquista potere normativo, e ciò che è potente “viene sottoposto a
obbligazione”. Quanto al fondamento di questo senso di esso è di natura ontologica e risiede in ultima
analisi nella bontà e nel valore di ciò che è oggetto di responsabilità: l’essere, che è un bene in sé e che
deve – aristotelicamente – sviluppare le sue potenzialità, realizzando integralmente le sue finalità.
Paradigma di atteggiamento responsabile così inteso è la responsabilità naturale parentale: i genitori
hanno in effetti il dovere di fare tutto ciò che è nelle loro possibilità per il bene i propri figli, assicurando
loro un’infanzia felice, una buona educazione. “La responsabilità […] dei genitori verso i figli, dato il
carattere del suo oggetto, non è specifica ma globale (ossia si estende a tutto ciò che in loro può esser
tutelato) e non è occasionale ma permanente, almeno fin tanto che questi sono ragazzi.”
Un altro modello di questo genere di responsabilità è quello dell’uomo politico. Ci troviamo di fronte in
questo caso a una responsabilità liberamente scelta; qui, osserva Jonas, la scelta della responsabilità
politica precede l’acquisizione del potere necessario ad esercitarla. Jonas non manca di riconoscere che
anche altri motivi sono alla base nell’aspirazione al potere politico, quali prestigio, influenza, gusto per
la titolarità della decisione e fascino dell’idea di lasciare un’impronta nella storia. Ma ritiene che proprio
la responsabilità costituisca il fine autentico della competizione politica: “Il vero uomo di stato scorgerà
la sua fama (alla quale non è affatto indifferente) proprio nel poter dire di aver operato per il bene di
coloro sui quali aveva il potere (e per il quali dunque lo aveva). Il fatto che il ‘su’ diventi ‘per’
costituisce l’essenza della responsabilità.” Entrambe le forme di responsabilità, quella politica e quella
parentale, vertono sull’essere umano. L’uomo presenta la fragilità, vulnerabilità, precarietà di tutti gli
esseri viventi, e come questi ultimi è fine a se stesso; tuttavia, rispetto agli altri viventi, può avanzare
una più pressante pretesa di essere trattato in modo responsabile, perché tra tutti i viventi soltanto
l’uomo può assumersi responsabilità anche per gli altri esseri. (A.A.V.V. “Dialogos” Bruno
Mondadori, 2000)
[..] Limitando l'agire a quello che nella cultura tecnologica si chiama button pushing (premere il
bottone), la tecnica sottrae all' etica il principio della responsabilità personale, che era poi il terreno su
cui tutte le etiche tradizionali erano cresciute. E questo perché chi preme il bottone lo preme all'interno
di un apparato dove le azioni sono a tal punto integrate e reciprocamente condizionate che è difficile
stabilire se chi compie un gesto è attivo o viene a sua volta azionato.
In questo modo il singolo operatore è responsabile solo della modalità del suo lavoro non della sua
finalità e con questa riduzione della sua competenza etica si sopprimono in lui le condizioni dell'agire,
per cui anche l' addetto al campo di sterminio con difficoltà potrà dire di aver "agito", ma per quanto
orrendo ciò possa sembrare, potrà dire di sé che ha soltanto "lavorato". E questo vale ancora oggi sia per
chi lavora nelle grandi fabbriche d'armi, sia nei centri studio per la sperimentazione delle armi nucleari,
sia nelle modeste fabbriche di mine antiuomo che per anni e anni continueranno a esplodere.
La mostruosità che l'apparato nazista ha inaugurato, e che poi è diventato il paradigma di ogni
produzione aziendale, è la discrepanza tra la nostra capacità di produzione che è illimitata e la nostra
capacità di immaginazione che è limitata per natura, e comunque tale da non consentirci più di
comprendere e al limite di considerare "nostri" gli effetti che l'inarrestabile progresso tecnico è in grado
di provocare.
Quel che si è detto per l'immaginazione vale anche per la percezione: quanto più si complica l'apparato
in cui siamo incorporati, quanto più si ingigantiscono i suoi effetti, tanto meno vediamo, e più ridotta si
fa la nostra possibilità di comprendere i procedimenti di cui noi siamo parti e condizioni.
Questo scarto tra produzione tecnica da un lato e immaginazione e percezione umana dall' altro rende il
nostro sentimento inadeguato rispetto alle nostre azioni che, al servizio della tecnica, producono
qualcosa di così smisurato da rendere il nostro sentimento incapace di reagire. Il troppo grande ci lascia
freddi perché il nostro meccanismo di reazione si arresta appena supera una certa grandezza e allora, da
analfabeti emotivi, assistiamo oggi a milioni di trucidati nelle guerre locali sparse per il mondo, a
milioni di inermi che ogni anno muoiono di stenti e malattie, come un giorno ai sei milioni di ebrei e
zingari sterminati nei lager, come scrive Günther Anders in Noi figli di Eichmann (editrice La Giuntina,
Firenze).
Ma la categoria della responsabilità, come scrive Adriano Zamperini nel suo bellissimo saggio, se da un
lato è ciò "che le organizzazioni tendono a sopprimere in quanto fonte di azione autonoma, quindi
imprevedibile per la stessa organizzazione e ostile all'ordine", dall'altro è la categoria che non si esita a
impiegare quando l'organizzazione vuole ridurre il carico dei suoi oneri. È il caso delle assicurazioni a
proposito degli incidenti, delle istituzioni sociali a proposito della devianza, delle professioni a
proposito degli infortuni, persino delle relazioni di coppia dove, ricorrendo al criterio della
responsabilità, marito e moglie si improvvisano "giuristi ingenui", per non parlare della medicina
preventiva che, più va diffondendosi come pratica e come mentalità, più tende a visualizzare i malati
come "vittime responsabili" a causa della loro condotta di vita.
E allora inevitabile sorge il dubbio: non è che il principio di responsabilità, da cui gli individui sono
esonerati in quanto membri di un'organizzazione, e di cui invece sono caricati in quanto singoli
individui, sia un magnifico espediente che consente alle organizzazioni e agli apparati di muoversi al di
fuori di ogni responsabilità, per poi scaricare errori e inefficienze sui singoli individui, in questo caso
responsabili di non aver preso le giuste misure, per ignoranza delle norme, per disattenzione, per scarsa
prevenzione, o semplicemente perché la vita è così complicata che non si può prestare attenzione a
tutto?
Il problema resta aperto e ancora tutto da pensare. Quel che è certo è che le etiche, cristiane o laiche che
siano, nelle società complesse non servono più, e l'etica della responsabilità, di cui si sente un gran
bisogno, è ancor oggi applicata con due pesi e due misure, se è vero che i singoli individui ne sono
esonerati in quanto membri di un'organizzazione, e ne sono invece sommamente caricati come singoli
quando devono vedersela con le organizzazioni, siano esse politiche, amministrative, giudiziarie,
mediche, assistenziali, in una condizione di alta contraddizione
(Umberto Galimberti, Criminali altamente responsabili, La Repubblica 4 novembre 1999)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO - Idee di progresso
Le guerre mondiali sono state le cause più drammatiche, ma non le uniche che hanno messo in crisi
l’idea di progresso nel XX secolo. L’ottimistica fiducia nel miglioramento costante dell’umanità era già
stata incrinata dalla crisi del sistema capitalistico che si era presentata per la prima volta fra la metà
degli anni settanta e degli anni novanta del XIX secolo e che si sarebbe ripresentata, in forma ancora più
grave e allargata, dopo il crollo della Borsa newyorchese del 1929. Ma ragioni di crisi non erano
presenti solo nell’economia: le tensioni sociali apparivano sempre meno conciliabili e sempre più
dirompenti mentre le ostilità nazionalistiche e razzistiche, diffuse in buona parte dell’Europa, mettevano
in discussione la forma stessa della civiltà che si pensava di costruire.
E tuttavia gli sviluppi della tecnologia e le nuove scoperte della scienza non si sono per questo fermate.
Anzi, la loro crescita e il loro allargamento hanno conosciuto una accelerazione costante che ha
impresso profondi cambiamenti alla vita dell’umanità. Ma è proprio sul giudizio da dare in merito a
questi cambiamenti che sono sorte le maggiori incertezze. Quello che un secolo prima sembrava
destinato a migliorare senz’altro la qualità della vita della specie umana, ha cominciato a sollevare
interrogativi sempre più critici e preoccupati: chi beneficia dello sviluppo economico e tecnologico e chi
ne viene invece danneggiato? Quale impatto avrà la crescita industriale sull’ambiente e quali
conseguenze già ora irreversibili ha prodotto? Che eredità sta preparando per i nostri discendenti lo
sfruttamento delle risorse naturali a cui la produzione industriale non sembra poter rinunciare?
Di fronte a questi grandi problemi su cui si concentra l’attenzione della comunità internazionale
vengono espresse, come è ovvio, opinioni diverse e spesso contrastanti a seconda che si assuma il punto
di vista dei popoli più ricchi, che hanno tratto e traggono i maggiori profitti dallo sviluppo, o quello dei
più poveri (la grande maggioranza) che hanno finora goduto di vantaggi alquanto inferiori. In ogni caso
però prevale la convinzione che non esista un solo progresso, assicurato a tutta l’umanità, ma che altra
cosa sia il progresso tecnologico, altra quello economico, altra ancora quello civile e quello culturale.
Ciascuno di questi progressi può essere o non essere perseguito indipendentemente dagli altri e,
soprattutto, nulla garantisce che il raggiungimento di nuovi traguardi sul piano della scienza e della
tecnica corrisponda a un simmetrico avanzamento dal punto di vista della civiltà. Anzi, come ha
osservato il grande storico olandese Johan Huizinga, “il supremo progresso tecnico non basta da solo a
escludere l’imbarbarimento e una barbarie perfezionata dalla tecnica non potrà essere che più forte e
tirannica”.
Marco Fossati, Progresso. Le radici di un'ideologia ottocentesca, La Città dell'Uomo, Vol.2, Bruno
Mondadori 2003
NON c'è bisogno di scomodare gli psicoanalisti per ammettere che i figli tendono a uccidere i loro padri
- e le loro madri, naturalmente, dai cattivi rapporti tra Nerone e Agrippina ai fatti di Novi Ligure. Ma,
simmetrico all'assalto dei figli ai padri, c'è sempre stato l' assalto dei padri ai figli. Edipo uccide Laio,
ma Saturno divora i suoi figli e sarebbe sconveniente intitolare a Medea una scuola materna. Ci si
oppone al padre anche senza ucciderlo, semplicemente irridendolo, e si veda Cam che non perdona a
Noè un poco di vino dopo tanta acqua. Ma Noè reagisce con un'esclusione di stampo razzista, esiliando
il figlio irrispettoso nei paesi in via di sviluppo.
Ogni querelle des anciens et des modernes è sempre all'insegna di una lotta simmetrica.
Se ai nostri tempi ci sono stati i poeti Novissimi, tutti abbiamo studiato a scuola che duemila anni prima
c'erano stati i poetae novi. Ma Orazio nelle Epistole ci ricorda che un libro (ai tempi suoi) era
condannato non per mancanza di eleganza sed quia nuper, perché troppo recente.
[…] Scriveva nel XII secolo Giovanni di Salisbury: "Bernardo di Chartres diceva che noi siamo come
nani che stanno sulle spalle dei giganti, così che possiamo vedere più lontano di loro non a causa della
nostra statura o dell'acutezza della nostra vista, ma perché - stando sulle loro spalle - stiamo più in alto
di loro"[…] Picasso arriva a sfigurare il volto umano partendo da una meditazione sui modelli classici,
e ritorna infine a una rivisitazione di antichi minotauri, Duchamp fa il baffo alla Gioconda, ma ha
bisogno della Gioconda per fare il suo baffo, Magritte per negare che quella che dipinge sia una pipa
deve dipingere, con puntiglioso realismo, una pipa. E infine, il grande parricidio compiuto sul corpo
storico del romanzo, quello di Joyce, si instaura assumendo il modello della narrazione omerica. Il
nuovissimo Ulisse naviga sulle spalle, o sull'albero maestro, dell'antico. […] Oggi invece i mass media
hanno generato la compresenza e l'accettazione sincretistica di tutti i valori, possono recuperare e offrire
modelli anni Venti, riproporre al tempo stesso Che Guevara e Madre Teresa di Calcutta, Lady Diana e
Padre Pio, la grazia del tip tap tradizionale di A Chorus Line e le architetture futuristiche e agghiaccianti
di Blade Runner, Rambo e Platinette... Di fronte a quest'orgia della tolleranza, qual è ancora la linea di
displuvio che separa i padri dai figli? Il computer entra nelle case portato dai padri, i figli non lo
rifiutano e se ne impadroniscono, possono superare i padri in abilità, ma nessuno dei due vi vede il
simbolo della ribellione o della resistenza dell'altro. Il computer non divide le generazioni, se mai le
unisce. L'unica innovazione continua è quella tecnologica che, imposta da un centro di produzione
internazionale normalmente diretto da anziani, crea voghe accettate dalle generazioni più giovani. Si
parla oggi del nuovo linguaggio giovanile del telefonino e della e-mail, ma si possono esibire saggi
scritti dieci anni fa in cui gli stessi che avevano creato i nuovi strumenti vaticinavano che avrebbero
esattamente generato il linguaggio che di fatto ha diffuso. I giovani autoemarginati si oppongono alla
famiglia attraverso la fuga nella droga, ma la fuga nella droga è modello proposto dai padri, e sin dai
tempi dei paradisi artificiali di ottocentesca memoria. Le nuove generazioni ricevono l'input
dall'internazionale adulta dei narcotrafficanti. E' stata un'invenzione generazionale il New Age? Per i
suoi contenuti, è un collage di esoterismi millenari. Può darsi che a essi si siano rivolti all'inizio dei
gruppi giovanili, ma immediatamente la diffusione di immagini, suoni, credenze tipica del New Age, è
stata gestita da vecchi marpioni dei mass media. Perché allora i padri dovrebbero ancora divorare i loro
figli, perché i figli dovrebbero ancora uccidere i padri? In un'innovazione ininterrotta e ininterrottamente
accettata da tutti, schiere di Nani siederanno sulle spalle di altri Nani. Forse entriamo in una nuova era
in cui, col tramonto delle ideologie, si offusca anche il conflitto tra generazioni. Ma è biologicamente
raccomandabile che la rivolta dei figli sia solo un adeguamento superficiale ai modelli di rivolta messi
in vendita dai padri? Quando il principio stesso del parricidio è in crisi, mala tempora currunt. Ma i
peggiori diagnostici di un'epoca sono proprio i contemporanei, che non comprendono ancora le astuzie
della ragione e i complotti impercettibili dello Zeitgeist. Forse il sano ideale del parricidio sta già
risorgendo in forme diverse, e con le future generazioni figli clonati si opporranno in modo ancora
imprevedibile e al padre legale e al donatore di seme. Forse nell'ombra già si aggirano Giganti, che
ancora ignoriamo, pronti a sedere sulle spalle di noi Nani.
(Umberto Eco, Quando i figli divorano i padri, La Repubblica 19 luglio 2001)
L’idea che la storia dell’umanità fosse proiettata verso un incessante progresso era molto diffusa e
radicata nel secolo scorso ma è stata messa seriamente in crisi nel ‘900 quando due catastrofiche guerre
mondiali hanno dimostrato che l’evoluzione tecnico-scientifica, anziché garantire una vita migliore agli
esseri umani, poteva contribuire a rendere più brutale la loro barbarie. La Grande Promessa di Progresso
Illimitato - vale a dire la promessa del dominio sulla natura, di abbondanza materiale, della massima
felicità per il massimo numero di persone e di illimitata libertà personale - ha sorretto le speranze e la
fede delle generazioni che si sono succedute a partire dall'inizio dell'era industriale. Indubbiamente, la
nostra civiltà ha avuto esordio quando la specie umana ha cominciato a esercitare attivamente il
controllo sulla natura; ma tale controllo è rimasto limitato fino all'avvento dell'era industriale stessa.
Grazie al progresso industriale, [...] abbiamo potuto credere di essere sulla strada che porta a una
produzione illimitata e quindi a illimitati consumi; che la tecnica ci avesse resi onnipotenti e la scienza
onniscienti; che fossimo insomma sul punto di diventare Dei, superuomini capaci di creare un mondo
"secondo", servendoci del mondo naturale soltanto come di una serie di elementi costruttivi per
edificarne uno nuovo. Gli uomini e, sempre più spesso, anche le donne, hanno avvertito una nuova
sensazione di libertà; sono diventati padroni delle proprie esistenze: le catene feudali sono state
spezzate, l'individuo si è trovato a poter fare ciò che voleva, affrancato da ogni pastoia. O, per lo meno,
era quello che la gente credeva; e benché questa situazione fosse propria soltanto delle classi superiore e
media, il loro esempio induceva altri a supporre che alla fine, la nuova libertà sarebbe stata estesa a tutti
i membri della società, a patto che l'industrializzazione continuasse con lo stesso ritmo. Ben presto il
socialismo e il comunismo hanno cessato di essere movimenti che si prefiggevano lo scopo di costruire
una nuova società e un nuovo uomo, per far proprio l'ideale di una vita borghese per tutti [...] Il
raggiungimento del benessere e delle comodità avrebbe avuto come risultato, così si credeva, la felicità
senza restrizioni per tutti. La trinità costituita da produzione illimitata, assoluta libertà e felicità senza
restrizioni, venne così a costituire il nucleo di una nuova religione, quella del Progresso: una nuova
Città Terrena del Progresso si sarebbe sostituita alla Città di Dio. Non può sorprendere che questa nuova
religione abbia insufflato di tanta energia, vitalità e speranza i suoi fedeli.
[Erich Fromm, Avere o essere, A. Mondadori, Milano 1977, pag. 13-14.]
Scrive Voltaire in occasione dell’epocale terremoto di Lisbona del 1 novembre 1755: "Centomila
persone, il nostro prossimo, schiacciate di colpo nel nostro formicaio...". Immagine ovvia, quella del
formicaio. Gli illuministi del resto pressoché per primi parlarono degli "umani e gli altri animali"; e
sulla loro scorta Leopardi. […] Rousseau rinfacciò a Voltaire di aver ripudiato la Provvidenza:
argomentò anche che gli uomini avessero la loro responsabilità, per essersi affollati in città così enormi.
Mi pare di ricordare che per Rousseau la repubblica ideale non dovesse eccedere i trentamila cittadini.
Ho controllato: a metà del '700, appunto, la popolazione della terra toccava, più o meno, 770 milioni.
Oggi, sapete, supera i sei miliardi. Deve pur influire sulla natura umana, o almeno sulle sue distanze di
sicurezza, una tal esplosione della demografia. Pare che la società propriamente di natura, quella in cui
si viva di raccolta e caccia, presupponga un territorio di due chilometri quadrati a testa: in Italia ci
sarebbe posto per 150.000 persone. In radure simili doveva stipularsi il Contratto sociale, suppongo. C'è
una domanda, quanto al Progresso, che è insieme la più ovvia e la più impossibile - così almeno mi
pare. I sei miliardi di umani di oggi - e i trenta di domani ecc. - sono un progresso o no? Se siete tentati
di rispondere di no, attenzione: è sul vostro diritto di stare al mondo, di mettere il cappello sul vostro
posto, che vi state pronunciando. Che siate tentati di dir di sì, non lo prendo in conto. Per invidia dei
topi.
[…] L'accostamento fra il terremoto di Lisbona del 1755 e quelli indiani di Ahmedabad e Bhuj del 2001
(anche se è solo il nostro 2001) mi suggerisce un altro aneddoto sulla lunga durata, se non della natura
umana, di certe abitudini. Ho sott'occhio una lettera recente (presto pubblicata) a Ernesto Olivero di
Norberto Bobbio: "Non ho bisogno di dire che la presenza del male e della sofferenza indipendenti dalla
malvagità umana non mette in discussione l'esistenza di Dio in quanto essere onnipotente... ma in
quanto padre misericordioso... E' ben noto quali grandi e appassionate discussioni abbia sollevato, in
epoca illuministica, il terremoto di Lisbona. Perché Lisbona e non Madrid o Roma? Il male non
dipendente dall'uomo esiste e come esiste!, ed è anche distribuito, secondo il comune modo di vedere,
bizzarramente, irrazionalmente, senza alcun apparente criterio di giustizia..."[…]
Lo potrete prendere per un tic libresco: a me piace che il vecchio filosofo illuminista, a mondo
pressoché spacciato, chiami ancora a testimone della sua incredulità un terremoto di
duecentocinquant'anni fa. C'est la faute à Voltaire: merito suo. Del resto, davanti alla famelica città che
sale lungo le pendici del Vesuvio è ancora all'antica Pompei che pensiamo, e ai suoi bordelli. La
prossima volta la calca sarà tale che il Plinio che tenti di fenderla per andare a vedere la meravigliosa
catastrofe da vicino, sarà ricacciato inesorabilmente in mare.
Adriano Sofri, Quando un terremoto mette in crisi la Ragione, La Repubblica 7 febbraio 2001
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono
mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del
valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla
conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci
può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro
desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non
può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il
governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della
conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza
occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo
umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il primo conflitto mondiale si concluse con la disintegrazione di potenti imperi. Le modifiche radicali
intervenute nell’assetto geopolitico generarono rapporti conflittuali, che portarono alla seconda guerra
mondiale e che pesano ancora oggi sulla politica europea.
Rifletti su come le nuove grandi potenze cercarono di ricucire le maglie di un’Europa dilaniata per
cinque anni dal primo conflitto mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Tutti gli esseri umani, senza distinzione alcuna di sesso, razza, nazionalità e religione, sono titolari di
diritti fondamentali riconosciuti da leggi internazionali. Ciò ha portato all'affermazione di un nuovo
concetto di cittadinanza, che non è più soltanto "anagrafica", o nazionale, ma che diventa "planetaria" e
quindi universale. Sviluppa l'argomento analizzando, anche alla luce di eventi storici recenti o remoti, le
difficoltà che i vari popoli ancora oggi incontrano sulla strada dell'affermazione dei diritti umani.
Soffermati inoltre sulla grande sfida che le società odierne devono affrontare per rendere coerenti e
compatibili le due forme di cittadinanza.
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.È consentito l’uso del dizionario bilingue
(italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidatdi madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna del testo.
ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: LI13 - MUSICALE E COREUTICO - SEZIONE MUSICALE
Tema di: TEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE
ESEMPIO PROVA
Elabora l'armonizzazione della melodia di seguito indicata secondo la prassi stilistica
dell'armonia tonale con un accompagnamento strumentale di tua invenzione:
J«*120
Consegne
1. Segmenta il brano in frasi e indica in che modo l'armonia supporta questa
suddivisione.
2. Indica le note di fioritura presenti nella melodia, anche con
riferimento all'armonizzazione da te scelta.
3. Evidenzia in che modo le eventuali modulazioni presenti sono coerenti
con l'impianto formale.
4. Commenta le scelte armoniche che hai fatto per sottolineare la presenza
di eventuali climax o particolari momenti cadenzali.
5. Fornisci possibili alternative all'armonizzazione proposta e/o una
rielaborazione strumentale limitatamente ad uno o più segmenti della
melodia.
Durata massima della prova: 6 ore.
E consentito l'uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l'Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
LICEO CLASSICO, MUSICALE e COREUTICO "D. A. Azuni"
SASSARI
A.S. 2015/2016
SIMULAZIONE TERZA PROVA
CLASSE 5 L (Musicale)
STORIA DELLA MUSICA
TECNOLOGIE MUSICALI
STORIADELL'ARTE
LINGUAINGLESE
STORIA DELLA MUSICA
1) Elencaicaratteripeculiaridellaproduzionemusicaledel
periodoromanticoè,inbreve,laconcezionedell’Artee
dell’Artistaancheconesempi.(max.10righe).
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2) Descriviqualisonolecaratteristicheprincipalidelteatro
musicaleottocentesco,edilsuoruolosociale,mettendoin
evidenzaitrattisalientidiunodeisuoimaggioriesponenti.
(max.10righe).
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ALUNNA/O______________________________________________
TECNOLOGIE MUSICALI
1) Definisci l’algoritmo di trasformazione chiamato flanger e spiega
come può essere utilizzato. (max.10 righe).
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2) Relativamente alla elaborazione della dinamica, definisci il
compressore. (max.10 righe).
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ALUNNA/O______________________________________________
STORIADELL'ARTE
1) La natura è sempre stata la prima fonte di ispirazione per il
pittoreingleseJohnConstable.Ilcandidatoforniscaicaratteri
generalidellasuapittura,inserendolanelcontestoculturaledi
riferimento e rilevando il livello tematico e compositivo della
suaproduzioneartistica.(max.10righe).
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2) A differenza dei suoi amici impressionisti, Edgar Degas non
dipingeva all’aperto, ma preferiva eseguire le sue opere in
studio. Il candidato spieghi quali sono i motivi di tale scelta,
e in generale i caratteri della sua pittura. (max. 10 righe)
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ALUNNA/O______________________________________________
LINGUAINGLESE
1. Describeintenlinesdifferencesandsimilaritiesbetween
TurnerandConstable’stechniquesofpainting.
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2. ExplainintenlinesinwhatwaythetwoWordsworth’sshort
poems“Myheartleapsup”and“Sonnetcomposedupon
WestminsterBridge”aretypicalofRomanticwriting.
My heart leaps up
MyheartleapsupwhenIbehold
A rainbow in the sky:
So was it when my life began;
So is it now I am a man;
So be it when I shall grow old,
Or let me die!
The Child is father of the Man;
And I could wish my days to be
Bound each to each by natural piety.
Sonnet composed upon Westminster Bridge
Earth has not anything to show more fair:
Dull would he be of soul who could pass by
A sight so touching in its majesty:
This City now doth, like a garment, wear
The beauty of the morning; silent, bare,
Ships, towers, domes, theatres, and temples lie
Open unto the fields, and to the sky;
All bright and glittering in the smokeless air.
Never did sun more beautifully steep
In his first splendour, valley, rock, or hill;
Ne'er saw I, never felt, a calm so deep!
The river glideth at his own sweet will:
Dear God! the very houses seem asleep;
And all that mighty heart is lying still!
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ALUNNA/O______________________________________________
Tipologia A : ANALISI DEL TESTO Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori
Indicatori
Descrittori
Competenze linguistiche di
base
Capacità di esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Si esprime in modo:
q molto appropriato
q appropriato
q molto corretto
q corretto
q sostanzialmente corretto
q impreciso
q scorretto
q gravemente scorretto
Efficacia argomentativa
Capacità di sviluppare le
proprie argomentazioni
Argomenta in modo:
q molto ricco e articolato
q ricco e articolato
q molto chiaro e ordinato
q chiaro e ordinato
q schematico
q poco coerente
q inconsistente/incoerente
q non argomenta
Comprensione testuale e
analisi dei nodi concettuali
e delle strutture formali
Capacità di analisi
d'interpretazione
q
q
q
q
q
q
q
q
Rielaborazione,
collegamenti e riferimenti
Capacità di rielaborare, di
effettuare collegamenti e
fare riferimenti, di
contestualizzare
Rielabora … in modo:
q molto critico
q critico
q molto personale
q personale
q essenziale
q parziale
q limitata
q non rielabora
Valutazione complessiva
Sa analizzare e interpretare molto bene
Sa analizzare e interpretare
Sa descrivere e analizzare molto bene
Sa descrivere e analizzare
Sa solo individuare
Individua in modo incompleto
Individua in modo errato
Non individua
Misuratori
10
15
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
negativo
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11 /12
10
8/9
5/7
1/4
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente
insufficiente
negativo
Totale punteggio
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Pun
ti
Tipologia B : SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori
Competenze linguistiche di
base
Indicatori
Capacità di esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
q molto appropriato
q appropriato
q molto corretto
q corretto
q sostanzialmente corretto
q impreciso
q scorretto
q gravemente scorretto
Efficacia argomentativa e/o
sviluppo di informazioni
Capacità di formulare
una tesi e/o di sviluppare
le proprie argomentazioni
Comprensione rispetto al
genere testuale
Capacità di rispettare
consapevolmente i vincoli
del genere testuale
Argomenta in modo:
q molto ricco e articolato
q ricco e articolato
q molto chiaro e ordinato
q chiaro e ordinato
q schematico
q poco coerente
q inconsistente/incoerente
q non argomenta
q Rispetta con molta consapevolezza tutte le consegne
q Rispetta consapevolmente tutte le consegne
q Rispetta molto bene le consegne
q Rispetta le consegne
q Rispetta in parte le consegne
q Rispetta solo alcune consegne
q limitata
q Non rispetta le consegne
Originalità
Creatività
Capacità di rielaborazione
critica e personale dei
documenti e delle fonti
Valutazione complessiva
Rielabora … in modo:
q molto critico
q critico
q molto personale
q personale
q essenziale
q parziale
q limitata
q non rielabora
Misuratori
10
15
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
Totale punteggio
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Punti
Tipologia C: TEMA STORICO Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori
Competenze linguistiche di
base
Indicatori
Capacità di esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
q molto appropriato
q appropriato
q molto corretto
q corretto
q sostanzialmente corretto
q impreciso
q scorretto
q gravemente scorretto
Efficacia argomentativa
Capacità di formulare
una tesi e/o di sviluppare
le proprie argomentazioni
Argomenta in modo:
q molto ricco e articolato
q ricco e articolato
q molto chiaro e ordinato
q chiaro e ordinato
q schematico
q poco coerente
q inconsistente/incoerente
q non argomenta
Conosce e sa sviluppare in modo:
q molto pertinente ed esauriente
q pertinente ed esauriente
q pertinente e molto corretto
q pertinente e corretto
q essenziale
q poco pertinente e incompleto
q non pertinente (fuori tema)
q
Rielabora … in modo:
q molto critico
q critico
q molto personale
q personale
q essenziale
q parziale
q limitata
q non rielabora
Pertinenza e conoscenza
dell’argomento
Conoscenza degli eventi
storici. Capacità di
sviluppare in modo
pertinente la traccia
Originalità
Creatività
Capacità di rielaborazione
critica e personale delle
proprie conoscenze
storiche
Valutazione complessiva
Misuratori
10
15
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
Totale punteggio
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Punti
Tipologia D : TEMA DI ORDINE GENERALE Griglia di valutazione della prima prova scritta
Macroindicatori
Competenze linguistiche di
base
Indicatori
Capacità di esprimersi
(Punteggiatura
Ortografia
Morfosintassi
Proprietà lessicale)
Descrittori
Si esprime in modo:
q molto appropriato
q appropriato
q molto corretto
q corretto
q sostanzialmente corretto
q impreciso
q scorretto
q gravemente scorretto
Efficacia argomentativa
Capacità di formulare
una tesi e/o di sviluppare
le proprie argomentazioni
Argomenta in modo:
q molto ricco e articolato
q ricco e articolato
q molto chiaro e ordinato
q chiaro e ordinatob
q schematico
q poco coerente
q inconsistente/incoerente
q non argomenta
Conosce e sa sviluppare in modo:
q molto pertinente ed esauriente
q pertinente ed esauriente
q pertinente e molto corretto
q pertinente e corretto
q essenziale
q incompleto
q poco pertinente
q non pertinente (fuori tema)
Rielabora … in modo:
q molto critico
q critico
q molto personale
q personale
q essenziale
q parziale
q limitata
q non rielabora
Pertinenza e conoscenza
dell’argomento
Capacità di sviluppare in
modo esauriente e
pertinente la traccia
Originalità
Creatività
Capacità di rielaborazione
critica e personale delle
proprie conoscenze
Valutazione complessiva
Misuratori
10
15
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
negativo
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Eccellente
Ottimo
Buono
Discreto
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
Negativo
Totale punteggio
10
9
8
7
6
5
3/4
1/2
15
14
13
11/12
10
8/9
5/7
1/4
Punti
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA GIUDIZIO, VOTO E PUNTEGGIO
GIUDIZIO
NEGATIVO
NETTAMENTEINSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
SUFFICIENTE
DISCRETO
BUONO
OTTIMO
ECCELLENTE
VOTO
1-2
3/4
5
6
7
8
9
10
PUNTEGGIO
1-4
5-7
8-9
10
11-12
13
14
15
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
II PROVA - TEORIA ANALISI E COMPOSIZIONE - TIPOLOGIA A
Analisi di una composizione o di una sua parte specifica della musica classica, moderna o contemporanea con
relativa contestualizzazione storica
Indicatori
Descrittori
Capacità di
comprensione
E’ capace di
comprendere le
richieste della
traccia
Livelli
Punteggio
□ Non
adeguatamente
1
□ Adeguatamente
2
Punteggio
attribuito
MAX 3
□ Completamente
□ Non
adeguatamente
Capacità di analisi
formale e strutturale
Capacità di analisi
armonica e stilistica
E’ in grado di
analizzare la
forma musicale
e la fraseologia
E’ in grado di
individuare gli
elementi di
armonia, testura
e sonorità
complessiva
3
1
2
□ Non sempre
correttamente
MAX 4
□ Adeguatamente
3
□ In modo
esaustivo
□ Stentatamente
4
□ Parzialmente
1
2
MAX 4
□ Adeguatamente
3
□ Con sicurezza
Contestualizzazione
storica del brano e
dell’autore
TOTALE
E’ in grado di
collocare il
brano nel
contesto storico
con riferimento
ad altri autori
□ Con difficoltà
4
1
□ Parzialmente
2
MAX 4
□ In modo
corretto
3
□ In modo
esaustivo
4
…/15
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
II PROVA - TEORIA ANALISI E COMPOSIZIONE - TIPOLOGIA B1
Composizione di un brano attraverso un basso dato con modulazione ai toni vicini
Indicatori
Descrittori
Capacità di usare gli
accordi in modo
appropriato
E’ in grado di
scegliere le
funzioni
armoniche in
base
all’andamento
del basso
Capacità di cogliere e
utilizzare gli elementi
sintatticogrammaticali
Capacità di
individuare la
fraseologia musicale
Originalità nella
individuazione di
soluzioni alternative
TOTALE
E’ in grado di
cogliere la
struttura
generale del
basso ed
elaborare le parti
nelle varie
concatenazioni
armoniche
E’ in grado di
elaborare
l’organizzazione
melodica della
voce superiore
E’ in grado di
fornire
alternative
all’armonizzazio
ne proposta
Livelli
Punteggio
□ Raramente
1
□ Non sempre
Correttamente
2
□ Adeguatamente
3
□ In modo
appropriato
□ Raramente
4
Punteggio
attribuito
MAX 4
1
□ Non sempre
Correttamente
2
□ correttamente e in
modo
sufficientemente
scorrevole
3
□ In modo
scorrevole
ed elaborato
□ Stentatamente
4
MAX 4
1
□ In modo non
particolarmente
cantabile
2
□ In modo
sufficientemente
cantabile
3
MAX 4
□ In modo cantabile e 4
fiorito
1
□ Mai
□ Parzialmente
2
□ In modo
appropriato
e fluido
3
MAX
3
…………/15
CRITERI E GRIGLIA DI VALUTAZIONE
II PROVA - TEORIA ANALISI E COMPOSIZIONE - TIPOLOGIA B2
Armonizzazione di una melodia tonale
Indicatori
Descrittori
Livelli
Punteggio
Capacità di usare gli
accordi in modo
appropriato
Capacità di usare gli
elementi sintatticogrammaticali
Capacità di
individuare e
organizzare la
fraseologia musicale
E’ in grado di
scegliere le funzioni
in base al profilo
della melodia
E’ in grado di
elaborare le parti
vocali /strumentali
nell’armonizzazione
della melodia
□ Raramente
1
□ Non sempre
correttamente
2
□ Adeguatamente
3
□ In modo
appropriato
□ Raramente
4
□ Non sempre
correttamente
2
□ correttamente e in
modo
sufficientemente
scorrevole
3
□ In modo
scorrevole
ed elaborato
□ Stentatamente
4
E’ in grado di
□ In modo non
individuare e
particolarmente
organizzare la
cantabile
sonorità complessiva
utilizzando
□ In modo
dinamica, agogica e
sufficientemente
fraseggio
cantabile
Punteggio
attribuito
MAX 4
1
MAX 4
1
2
MAX 4
3
□ In modo cantabile e 4
fiorito
1
□ Mai
Originalità nella
individuazione di
soluzioni alternative
TOTALE
E’ in grado di
fornire alternative
di armonizzazione o
di scrittura di
accompagnamento
□ Parzialmente
2
□ In modo
appropriato
e fluido
3
MAX
3
…………/15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA
DESCRITTORI
CONOSCENZA
DEI
CONTENUTI
CONOSCENZA
DEI CODICI
LINGUISTICI
SPECIFICI
CAPACITA’ DI
ANALISI E DI
SINTESI
CAPACITA’ DI
INTEGRARE
E/O DI
INTEGRARE LE
CONOSCENZE
PUNTEGGIO
TOTALE
Insuffi
Quasi
ciente sufficien
te
0-7
8-9
sufficien
te
discret
o
Buon
o
Ottimo
Eccell
ente
10
11-12
13
14
15
PROGRAMMI
Inglese
Tecnologie musicali
Italiano
Teoria, analisi e composizioni
Storia dell’arte
Storia della musica
Filosofia
Storia
Matematica
Fisica
Scienze motorie
Religione
Musica d’insieme - per fiati
Musica d’insieme - per archi
Musica d’insieme - musica da camera
Musica d’insieme - Esercitazioni corali
Arpa
Chitarra
Corno
Flauto
Percussioni
Pianoforte (Deriu)
Pianoforte (Masia)
Pianoforte (Melis)
Pianoforte (Virgilio)
Saxofono
Tromba
Violino
INGLESE
a.s. 2015/2016
Docente Martina Dettori
BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe 5^LM, composta da 30 studenti, è vivace e collaborativa. Dal punto di vista relazionale i ragazzi
appaiono affiatati ed il loro comportamento è corretto consentendo di lavorare in un clima positivo. La
partecipazione ed il rispetto degli impegni è stato adeguato dimostrando apprezzabile motivazione.
Per verificare i livelli di conoscenze e competenze degli studenti è stato proposto un test di comprensione
con una estensione di tipo comunicativo da cui è emerso un quadro eterogeneo probabilmente determinato
dalla discontinuità didattica vissuta dalla classe, a causa dell’avvicendamento di vari docenti nel corso degli
anni.
A questo riguardo è necessario sottolineare che la suddetta eterogeneità è costituita dalla compresenza di
elementi più motivati, studiosi e di ottime capacità (che hanno seguito le lezioni con assiduità e profitto) con
altri elementi che pur nella discontinuità sono stati in grado di ottenere un profitto sufficiente ed infine, altri
ancora che non hanno raggiunto gli obiettivi minimi.
La classe ha preso parte ad un progetto CLIL per la descrizione del quale si rimanda alla relazione specifica.
OBIETTIVI PROGRAMMATI
FINALITÀ GENERALI
Veicolare un apprendimento attivo, di comunicazione ed elaborazione culturale che consenta loro di fare
esperienze concrete e condivise finalizzate allo sviluppo delle competenze linguistiche e strutturali della
lingua, alla rielaborazione dei contenuti coerenti all’indirizzo di studio e previste dalla programmazione
relativa al quinto anno.
OBIETTIVI
Sviluppare le competenze sia scritte che orali affinché gli studenti possano relazionarsi non solo nei
principali scopi comunicativi ed operativi ma utilizzare la lingua per elaborare contenuti di ambito letterario
previsti dal programma e di riflettere su avvenimenti contemporanei. Saper utilizzare le fonti di
informazione al fine di organizzare il proprio apprendimento condividendo con il gruppo le proprie
conoscenze ed abilità in una interazione costruttiva che valorizzi e contribuisca al conseguimento di nuove
conoscenze e competenze.
METODOLOGIA E SUSSIDI DIDATTICI.
Considerando che alcune difficoltà scolastiche possono essere originate da una didattica che non tiene conto
dei diversi stili cognitivi e dei percorsi scolastici differenziati degli allievi, si è lavorato per adattare i metodi
di approccio allo studio degli argomenti attraverso schematizzazioni ed esperienze pilotate, come la
suddivisione degli argomenti da esporre, che facessero sperimentare e raggiungere situazioni positive fino al
conseguimento degli obiettivi proposti.
Il testo di letteratura inglese adottato: “With rhymes and reason”, autori C. Medaglia e B.A. Young, è
strutturato in periodi storici e letterari offrendo, nel contempo, una visione dell’evolversi degli avvenimenti
politici e sociali del mondo anglofono collegati alla produzione degli scrittori che hanno determinato le
caratteristiche e le innovazioni dei movimenti letterari durante i periodi presi in esame.
Gli argomenti di letteratura e le opere analizzate sono state affrontate partendo da un brainstorming per
passare poi al commento in classe ed allo studio, il tutto coadiuvato da spiegazioni di supporto per
focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti grammaticali attivati attraverso il lessico e la fraseologia relativa
alla sfera letteraria.
Gli studenti hanno affrontato varie tipologie di verifica, sia orale che scritta, sul programma svolto nel corso
dell’anno scolastico.
CONOSCENZE E COMPETENZE RAGGIUNTE
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi nei seguenti termini.
CONOSCENZE
Una parte degli studenti possiede buone conoscenze del vocabolario e delle strutture con capacità critiche e
pertinenti, mentre altri hanno sviluppato conoscenze non approfondite ma globalmente sufficienti.
COMPETENZE
Tutto il gruppo classe comprende, analizza, interpreta messaggi/informazioni veicolati da testi scritti e orali,
di diversa tipologia, in modo adeguato.
CAPACITÀ
La classe è in grado di utilizzare lo strumento linguistico per comunicare e scambiare informazioni in modo
da sufficiente a ottimo.
Tenuto conto della preparazione di base sulla lingua inglese e dei diversi stili cognitivi che caratterizzano gli
allievi, gli obiettivi raggiunti sono sostanzialmente corrispondenti a quelli previsti.
PROGRAMMA SVOLTO
THE ROMANTIC AGE
The historical background: The years of revolution; George III; The French revolution; The Napoleonic
wars; The industrial revolution; Poverty and exploitation; Reforms; The position of women; The birth of the
US; Colonies.
The literary context: The age of sensibility; Key concept; The role of the poet; Pre-romantics; Romantic
poets, Themes; Fictions and other forms; The rise of American literature; Insight to the age.
W. Blake; The lamb; The tiger; London.
W. Wordsworth; Preface to the Lyrical ballads; Westminster bridge; My heart leaps up.
Coleridge; The rime of the ancient mariner: story, themes.
.
THE VICTORIAN AGE
The historical background: A period of optimism; Economic development; The political parties; British
colonialism; The religious dilemma; The first signs of feminism; The beginning of the United States; The
workhouses.
The literary context: Early-mid-late Victorians; Aestheticism; The Victorian theatre.
C. Dickens: Oliver Twist;
O. Wilde; The picture of Dorian Gray; The decadents.
XXTH
CENTURY / 1
The historical background: First world war; The right to vote for women; The great depression; The end of
the British empire.
The literary context; The modernism and the novel.
J. Joyce; Ulysses.
V. Woolf; Mrs. Dalloway.
TECNOLOGIE MUSICALI
a.s. 2015/2016
Docente: Marco Dibeltulu
Testi di riferimento:
- ANDREA CREMASCHI - FRANCESCO GIOMI, Rumore bianco. Introduzione alla musica digitale,
Bologna, Zanichelli, 2008.
- AA.VV., Laboratorio di Tecnologie Musicali. Teoria e Pratica per i Licei Musicali, le Scuole di Musica e i
Conservatori – Volume 1, Roma, ConTempoNet, 2014.
- VINCENZO LOMBARDO - ANDREA VALLE, Audio e multimedia, Santarcangelo di Romagna (RN),
Maggioli Editore, 2014.
La classe V L, inizialmente composta da 30 alunni, di cui 20 ragazze e 10 ragazzi, è ora composta da 29
studenti, infatti, una ragazza si è ritirata alla fine del primo quadrimestre.
Ho iniziato a lavorare con loro a metà settembre 2015 riscontrando un discreto livello di preparazione, sia
per quanto riguarda gli elementi di acustica, elettroacustica e informatica musicale, sia per l’attuazione
pratica degli stessi.
Dal punto di vista disciplinare, nonostante il lavoro compiuto negli scorsi anni scolastici, improntato al
tentativo di acquisire alcune importanti regole comportamentali, si sono evidenziate ancora delle carenze
relative all’attenzione, all’impegno e alla partecipazione alle lezioni e alle attività musicali. La classe, infatti,
è stata continuamente richiamata all’ordine e si è faticato parecchio a raggiungere un’adeguata
concentrazione, anche a causa dell’elevato numero degli studenti. Anche per quanto riguarda l’applicazione e
il rendimento del lavoro prodotto, ad esempio di carattere compositivo, la classe non ha mostrato assiduità.
Per tutte queste ragioni, spesso ho dovuto adattare le mie lezioni al modesto livello di interesse e alla scarsa
capacità di concentrazione, cercando in ogni modo di catturare la loro attenzione.
In merito alla programmazione annuale, ho cercato in primo luogo di sviluppare le capacità percettive
attraverso la conoscenza dei caratteri fisici del suono e della loro rappresentazione, anche in vista di una loro
elaborazione nelle attività creative, approfondendo l’analisi armonica del suono mediante i sonogrammi.
Ho affrontato lo studio dei componenti di un Personal Computer e la loro funzione, analizzando inoltre, le
differenze tra hardware e software ed esaminando il linguaggio del PC.
Ho approfondito le tecniche di editing dell’audio digitale e la conoscenza dei software specifici (con le loro
funzioni) al fine di elaborare materiali audio di supporto allo studio e alle performances dei ragazzi, di
coordinare consapevolmente le interazioni tra suono e altre forme espressive, giungendo ad eseguire
elaborazioni e sperimentazioni su oggetti sonori da utilizzare coerentemente nello sviluppo di progetti
compositivi.
Anche in vista del concerto di fine anno, ho cercato di far comprendere ai ragazzi l’importanza che la
spazializzazione del suono ricopre nella musica elettroacustica, e per questo ho approfondito la conoscenza
dell’audio multicanale e dei sistemi surround.
Ho fatto in modo, inoltre, che gli alunni possano mettere in pratica le conoscenze sulla catena elettroacustica,
nelle fasi della ripresa sonora, della registrazione, della elaborazione e diffusione dei segnali audio, sempre
nell’ottica di impiegare correttamente i principali strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie
musicali per giungere alla realizzazione di progetti compositivi e performativi che tendano anche alla
multimedialità, sapendo valutare correttamente il rapporto tra suono, gesto, testo e immagine, e possano
anche in futuro occuparsi della produzione, diffusione e condivisione della musica in rete. Anche per questo
ho fatto studiare il protocollo MIDI (Musical Instrument Digital Interface), comprendendone l’interfaccia
fisica e il linguaggio stesso.
Per quanto riguarda il percorso di storia della musica elettroacustica, il fine è stato quello di far conoscere
l’evoluzione storica cogliendo analogie, differenze e peculiarità stilistiche di momenti storici e generi
musicali diversi. Parallelamente ho cercato di guidare gli alunni verso l’ascolto e l’analisi di alcune opere
esemplari di tali epoche, sia perché gli studenti possano inserirle nel loro contesto storico ed estetico
utilizzando una terminologia appropriata, sia perché tali opere rappresentano una ricchezza dal punto di vista
culturale. Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di partecipare, presso il Conservatorio di Sassari, alla
Masterclass “Nature contre nature”, tenuta dal compositore francese Jean-Claude Risset.
Infine, devo segnalare che la classe ha preso parte a due progetti extracurricolari. Uno, tenuto in
Conservatorio dai docenti della scuola di Musica Elettronica, rivolto ad apprendere le tecniche di
collocazione e spazializzazione del suono, l’altro, elettroacustico ma anche organizzativo, tenuto da un
esperto esterno presso la nostra scuola, mirato alla ideazione, progettazione e alla realizzazione pratica del
concerto di fine anno.
A conclusione dell’attività didattica, nonostante la premessa, ho notato in alcuni elementi della classe,
ognuno con le proprie peculiarità, un miglioramento sia nella preparazione di base, sia sul piano culturale. In
particolare, è emersa una preparazione che può essere suddivisa in tre fasce:
9 alunni hanno ottenuto una valutazione di livello avanzato, 10 alunni una valutazione di livello intermedio e
10 alunni una valutazione di livello mediocre.
Per quanto concerne gli obiettivi prefissati nel piano annuale di lavoro, sono stati quasi completamente
raggiunti, nonostante l’impegno incostante di alcuni alunni e le diverse interruzioni delle lezioni, dovute a
festività varie, progetti che hanno visto gli alunni impegnati come esecutori e altro. Tutto ciò ha
inevitabilmente rallentato il normale svolgimento del programma.
La valutazione finale terrà conto dei giudizi ricavati dalle verifiche, della partecipazione alle lezioni,
dell’impegno dimostrato e dei progressi compiuti.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
- Utilizzare i principali software per l’editing musicale (hard disk recording, wave editor, notazione,
sequencing, ecc.), le loro funzioni, e conoscere i rispettivi campi d’impiego/interfacciamento.
- Approfondire le tecniche di editing dell’audio digitale e la conoscenza dei software di notazione musicale
(con particolare riferimento agli strumenti studiati) al fine di elaborare materiali audio di supporto allo studio
e alle proprie performances (anche in direzione creativa) e di coordinare consapevolmente le interazioni tra
suono e altre forme espressive (gestuali, visive e testuali).
- Saper configurare/organizzare uno studio di home recording per la produzione musicale in rapporto a
diversi contesti operativi, giungendo ad eseguire basilari elaborazioni e sperimentazioni su oggetti sonori.
- Acquisire, elaborare e organizzare segnali provenienti da diverse sorgenti sonore (attraverso la rete o
realizzando riprese sonore in contesti reali in studio, con un singolo strumento, un piccolo organico, ecc.),
utilizzandoli coerentemente nello sviluppo di progetti compositivi, anche riferiti alle opere ascoltate ed
analizzate.
- Acquisire i principali strumenti critici (analitici, storico-sociali ed estetici) dell’evoluzione storica della
musica elettroacustica, elettronica e informatico-digitale, esaminando anche le rispettive poetiche ed
estetiche, riconoscendo strutture e forme, descrivendo e definendo le opere con terminologia appropriata.
- Saper impiegare la musica elettroacustica in vari contesti espressivi musicali e multimediali e utilizzare
consapevolmente i principali strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie digitali e dalla rete in
ambito musicale per giungere alla realizzazione di progetti compositivi e performativi che coinvolgano le
specifiche tecniche acquisite.
- Apprendere i fondamenti dei sistemi di sintesi sonora e delle tecniche di campionamento, estendendo la
conoscenza dei software a quelli funzionali alla multimedialità, allo studio e alla sperimentazione
performativa del rapporto tra suono, gesto, testo e immagine, e porre le basi progettuali anche per quanto
attiene alla produzione, diffusione e condivisione della musica in rete.
- Sperimentare e acquisire le tecniche di produzione audio e video e quelle compositive nell’ambito della
musica elettroacustica, elettronica e informatico-digitale con un costante aggiornamento nell’uso di nuove
tecnologie per l’audio e la musica, nei media, nella comunicazione e nella rete.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Elementi di Acustica e Psicoacustica
- Approfondimenti sui caratteri fisici del suono: frequenza, intensità, durata e timbro.
- Produzione e propagazione del suono.
- Alcune caratteristiche dell’onda sonora.
- Frequenza e altezza.
- Ampiezza e intensità.
- Fase e controfase.
- I battimenti.
- Forma d’onda, timbro e spettro.
- L’inviluppo d’ampiezza.
- Analisi armonica del suono: suoni armonici/periodici e inarmonici/aperiodici. Esempi pratici mediante uso
di sonogrammi.
- La percezione uditiva. L’orecchio.
- Il suono nello spazio. La localizzazione del suono.
Elettroacustica e Informatica Musicale
- Approfondimenti e pratica sulla catena elettroacustica: ripresa, amplificazione, registrazione, elaborazione
e diffusione dei segnali audio.
- Approfondimenti sulle tecnologie dello studio di registrazione analogico/digitale.
- I componenti più importanti dello studio di registrazione: microfoni, mixer, algoritmi di trasformazione,
schede audio, Personal Computer, amplificatori, diffusori, ecc.
- Le apparecchiature che compongono uno studio di home recording. Creazione della postazione audio
digitale, collegamento hardware e impostazioni software: scheda audio, PC, monitor da studio, ecc.
- Funzionamento dei controlli principali del mixer (fader, gain, mute, pan, EQ).
- Connettori audio, ingressi di linea e ingressi microfonici.
- Le principali tipologie di microfoni. Il diagramma polare. Tecniche di microfonazione stereofonica: AB
(spaziata), YX (coincidente), ORTF (semi coincidente).
- Il suono attraverso i cavi: varie tipologie.
- Il Personal Computer e i suoi componenti. Hardware e Software. La Macchina di Von Neumann. Unità
centrale e periferiche. Il linguaggio del PC.
- L’elaborazione digitale dei segnali audio mediante PC.
- Gli elementi principali di una DAW (Digital Audio Workstation).
- Approfondimenti sulla rappresentazione digitale del suono.
- Da analogico a digitale. Il suono analogico. Il suono digitale.
- Il campionamento. Il Teorema di Nyquist.
- La quantizzazione e il rapporto con la gamma dinamica.
- Il convertitore analogico/digitale e quello digitale/analogico della scheda audio.
- I formati di codifica dell’audio digitale: PCM, wave, aiff, ecc.
- I formati compressi lossless e lossy. Il formato MP3.
- Approfondimenti sull’editing dell’audio digitale e sugli algoritmi di trasformazione: il resampling; i vari
formati; modalità di visualizzazione nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza; utilizzo dei
sonogrammi per ampliare l’analisi di un segnale audio.
- L’elaborazione digitale dei segnali audio focalizzando la definizione degli algoritmi di trasformazione, il
risultato e l’utilità, e i vari parametri: l’inversione; il reverse; i filtri; gli equalizzatori grafici.
- Gli algoritmi di trasformazione basati sulla linea di ritardo: delay; chorus; flanger; phaser; riverbero.
- Operazioni sulla dinamica: amplificazione/inviluppo; normalizzazione; panning.
- Elaborazione della dinamica: compressore; limitatore; espansore; noise gate.
- Distorsione.
- Operazioni basate sull’analisi FFT: modifica frequenza/durata.
- L’importanza del montaggio dell’audio. Tecniche di montaggio, spazializzazione e masterizzazione.
- Il protocollo MIDI (Musical Instrument Digital Interface): l’interfaccia fisica; il linguaggio MIDI;
messaggi di canale e di sistema; il General MIDI e lo Standard MIDI file.
- La sintesi del suono (basilare).
- Metodi di sintesi: diretta; campionamento e trasformazione.
- Sintesi additiva, sottrattiva e granulare.
- Approfondimenti sulla spazializzazione del suono.
- La riproduzione spazializzata del suono.
- Una prospettiva storica sulla spazializzazione del suono.
- Soluzioni tecnologiche per il suono spaziale.
- Il suono stereo.
- L’audio multicanale e i sistemi surround.
- L’elettronica dal vivo: gli ambienti esecutivi; il linguaggio MIDI e oltre; la programmazione a oggetti;
l’esempio di Max/MSP (basilare); l’interattività; un caso pratico nell’opera Outis di Luciano Berio.
Storia della musica elettroacustica
- Suono ed elettricità.
- Approfondimenti sulla musica elettroacustica degli anni Cinquanta: musica concreta (GRM - Parigi),
musica elettronica pura (WDR - Colonia), Studio di Fonologia Musicale (RAI - Milano).
- La nascita della musica informatica.
- Caratteristiche generali della musica elettroacustica degli anni Sessanta.
- La nascita del live electronics.
- L’avvento del sintetizzatore.
- L’elettronica nella musica pop a partire dagli anni Sessanta.
- Interazione fra strumenti acustici e suoni elettronici; la musica elettronica mista.
- Caratteristiche generali della musica elettroacustica degli anni Settanta e Ottanta.
- La rivoluzione digitale.
- Dal Personal Computer a Internet.
- L’informatica musicale oggi.
- Ascolti di brani significativi dei vari periodi storici e riflessioni di carattere tecnico, formale ed estetico.
- Concetto e analisi degli oggetti sonori a partire dal Traité des objets musicaux di Pierre Schaeffer (basilare).
Laboratorio di composizione di musica elettroacustica
- Utilizzo creativo delle tecniche acquisite.
- Individuazione di strategie compositive, indispensabili per organizzare un discorso musicale coerente e
articolato.
- Concetto di multimedialità. Interazioni tra suono e altre forme espressive (gestuali, visive e testuali).
- Composizione delle tipologie di oggetti sonori più utilizzati nella musica elettroacustica (suoni impulsivi,
fasce sonore, suoni granulari, filtri risonanti, glissati, ecc.).
- Composizione di brani elettroacustici.
Al momento è stato realizzato quanto sopra descritto. Prevedo, entro la fine dell’anno scolastico, di
approfondire i seguenti argomenti:
- Elementi di Acustica e Psicoacustica.
- L’elettronica dal vivo.
- Storia della musica elettroacustica.
- Ascolti di brani significativi dei vari periodi storici e riflessioni di carattere tecnico, formale ed estetico.
- Composizione di brani elettroacustici.
ITALIANO
a.s. 2015/2016
Docente Paola Bovolenta
Libri di testo: Bologna, Rocchi, Rosa fresca aulentissima, ed. rossa, vol. 2, 3A Loescher.
Divina commedia
Obiettivi specifici di apprendimento
- individuare e padroneggiare le linee di sviluppo della letteratura italiana dal ‘800 a tutta la prima
metà del ‘900;
- individuare le sfasature storiche e cronologiche tra un periodo e l’altro;
- riconoscere motivi, generi e strutture caratterizzanti la produzione letterarie del periodo preso in
esame;
- riconoscere e isolare gli elementi peculiari del pensiero e della visione de mondo degli autori più
rappresentativi;
- potenziare il linguaggio specifico della materia.
Competenze specifiche da acquisire
- potenziamento dell’ articolo di opinione e del saggio breve; dell’analisi e commento di un testo in
prosa o poetico;
- approfondimento dei processi di denotazione, connotazione e analisi stilistica;
- saper ricostruire i profili degli autori e le caratteristiche delle correnti letterarie, utilizzando i dati
emersi dalle analisi testuali, cogliendo le problematiche ed i nuclei tematici specifici;
- esprimersi con un linguaggio peculiare e specifico della materia.
Contenuti programmati (Finalizzati al raggiungimento degli obiettivi specifici e delle competenze)
Leopardi. ‘900 - il contesto storico-culturale: autori, generi e tematiche: Naturalismo, Verismo e
Decadentismo: Verga, Pascoli, D’Annunzio; Futurismo, Crepuscolarismo, Ermetismo, Neorealismoe e loro
esponenti. Incontro con due autori: Svevo e Pirandello.
Divina Commedia: lettura di un congruo numero di canti del paradiso.
La maggior parte della classe ha raggiunto, con diverse gradazioni, gli obiettivi proposti. Permangono delle
criticità nell’elaborazione del saggio breve e nell’uso dei documenti corredati, e in generale nella produzione
scritta; in alcuni casi questo è dovuto a carenze nella preparazione di base mai del tutto sanate e recuperate.
Per due studenti gli obiettivi minimi non sono stati pienamente raggiunti sia per i contenuti che per
l’espressione orale, mancando un sufficiente uso del linguaggio specifico della materia. Il numero degli
studenti e le relative verifiche, congiunto con i numerosi impegni della classe - assemblee d’Istituto,
partecipazione a concerti e a conferenze - non hanno permesso di portare a termine il programma prefissato.
Programma svolto
Leopardi : vita e opere
- Canti, L’infinito, La sera del dì di festa, A Silvia
- Operette morali, Dialogo della Natura e di un Islandese
- Zibaldone, La poetica del vago, dell’indefinito e del ricordo
Positivismo in letteratura: il Naturalismo e Zola
Verismo: L’esigenza di rappresentare il vero Le scienze esatte e il vero della letteratura: la cultura del
Positivismo
Verga: vita e opere
- Vita dei campi: La lupa;
- Novelle rusticane: La roba
- I Malavoglia
Il Decadentismo; la poesia nel Decadentismo
D’Annunzio: vita e opere
- Il piacere, libro I, cap. I
- Il Notturno, Prima offerta
- Le Laudi, La sera fiesolana; La pioggia nel pineto
Pascoli: vita e opere
- Il fanciullino, La poetica pascoliana
- Myricae, Lavandare, L’assiuolo, X agosto
‘900 età dell’incertezza
Futurismo:
- Primo manifesto del Futurismo
- Manifesto tecnico della letteratura futurista
Svevo: vita e opere
- La coscienza di Zeno, lettura integrale dell’opera
Pirandello: vita e opere
- L’umorismo, Essenza, caratteri e materia dell’umorismo
- Novelle per un anno, Il treno ha fischiato
- Il fu Mattia Pascal, lettura integrale dell’opera
- Così è (se vi pare), Atto terzo, scena 7, 8 e 9
- Sei personaggi in cerca di autore, 1 segmento-atto
Divina commedia: Cantica del paradiso: canti I, III vv.1-108, VI e XI
TEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE
a.s. 2015/2016
DOCENTE FRANCESCA DERIU
LIBRI DI TESTO
W. Piston – Armonia - EDT
J. Bent – Analisi musicale – EDT
A. De Natale – Principi di analisi
A. Grande – scritti dagli „incontri di „Teoria, analisi e composizione“, Roma – 19/21 febbario 2015,
Università di Roma III
R. Dionisi – Esercitazioni, bassi
A. Schoenberg – Manuale di armonia
Funzioni strutturali dell’armonia
TESTI UTILIZZATI
Appunti, mappe concettuali e schematizzazioni realizzate dalla docente
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe VLM, della quale sono docente dal I anno, è una classe eterogenea per competenze e vissuto
musicale. Al mio arrivo nell’a.s. 2011/2012, le competenze di base musicali erano buone, poiché gran parte
degli alunni provenivano dalle SMIM. Il comportamento era vivace ma non comprometteva la buona riuscita
della lezione. Nel corso degli anni, però, si sono verificate situazione di antagonismo e di litigiosità tra
alunni, che hanno compromesso il buon clima collaborativo, conducendo a risultati didattici poco
soddisfacenti, e ad interruzioni continue dell’attività in classe, a causa di polemiche, contestazioni del
metodo, etc. Ciò ha comportato la revisione della programmazione progettata e la limitazione del
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Il lavoro, nel corso degli anni, è stato svolto, seppur piacevolmente, con numerose difficoltà, dovute innanzi
tutto alla novità del Corso musicale e della materia TAC, con totale assenza di indicazioni, da parte del Miur,
riguardanti l’organizzazione dell’ esame di Stato fino allo scorso anno scolastico.
A ciò si aggiunga la difficoltà di reperire testi di riferimento di facile e adeguata consultazione per gli alunni.
Solo dal corrente anno scolastico è stato possibile usufruire del materiale informatico necessario per lo
svolgimento della seconda prova durante l’esame di Stato (tastiere UBS, computer, etc.). Inoltre, la
mancanza di supporti didattici adeguati ha reso necessario, a volte, il ridimensionamento delle attività
proposte.
E’ quindi doveroso sottolineare la collaborazione della classe in questo senso, la quale ha sempre partecipato
attivamente alle attività proposte e alle lezioni, sebbene non per tutti abbia corrisposto la necessaria
applicazione di studio individuale.
Al momento attuale la classe si presenta con un gruppo di alunni che ha raggiunto solo sufficientemente gli
obiettivi e le competenze previste; gli stessi hanno spesso necessità di essere richiamati e sollecitati per lo
svolgimento dei compiti assegnati. Per alcuni studenti permangono invece gravi lacune, dovute
principalmente alla mancanza di studio autonomo, al poco esercizio e, per alcuni, alle numerose assenze alle
lezioni. Si tratta di studenti che, nel corso degli anni, non si sono impegnati per il recupero delle lacune
pregresse, accumulando un ritardo nella preparazione a questo punto incolmabile.
Vi è inoltre all’interno della classe un gruppo, seppur esiguo, di alunni che ha raggiunto risultati eccellenti
non solo nelle competenze prettamente scolastiche, ma anche nella produzione compositiva autonoma.
VALUTAZIONE
Le verifiche sono state principalmente di tipo scritto, sia in classe, attraverso la somministrazione di esercizi
tratti da testi di riferimento o dalla principale letteratura musicale, si attraverso attività di analisi e ricerca da
svolgere a casa in tempo dato.
Per la valutazione si è fatto riferimento alla tabella di valutazione per le prove dell’esame di Stato, redatta
dalla Rete Nazionale dei Licei.
CONOSCENZE E COMPETENZE
La classe è in possesso dei principali concetti legati ai sistemi di regole grammaticali e sintattiche
maggiormente in uso (modalità, tonalità, sistemi popolari e contemporanei), riguardanti la composizione, la
notazione e l’analisi del repertorio.
Conosce i codici, le strutture e le modalità organizzative ed espressive del linguaggio musicale, sia
impadronendosi dei principali concetti legati ai sistemi di regole grammaticali e sintattiche maggiormente in
uso (modalità, tonalità, sistemi popolari e contemporanei), sia maturando la capacità di produrre semplici
composizioni che utilizzino tali sistemi di regole.
Teoria: Padroneggia i codici di notazione dell’armonia tonale e delle principali tecniche compositive
contemporaneee, dimostrando di saperli utilizzare autonomamente e consapevolmente sia sul piano della
lettura sia su quello della scrittura.
Analisi: è in grado di rappresentarne aspetti morfologici e sintattico-formali e armonico/compositivi
attraverso l’uso delle principali tecniche e metodologie analitiche.
Composizione: E’ in grado di comporre brani autonomi in stile o composizioni autonome anche coordinate
ad altri linguaggi (visivo, teatrale, coreutico), senza escludere il ricorso agli strumenti offerti dalla tecnologia
attuale.
PROGRAMMA SVOLTO
Armonizzazione della melodia e del basso con modulazioni ai toni vicini, progressioni, settime, none, ritardi,
imitazioni, note estranee, armonie e successioni non convenzionali
Successioni armoniche nel modo minore e maggiore
Scale modali e tonali, scala pentatonica, esatonale, politonalità
Ritmo armonico
Struttura melodica della frase
Note estranee all’armonia
Riduzione armonica
Modulazione ai toni vicini: accordo perno, interscambio di modo, modulazione cromatica
Dominante secondaria: V del… e VII del…
Risoluzioni eccezionali
La progressione tonale e modulante
Il sesto grado abbassato: sesta eccedente, sesta napoletana
Altri accordi alterati: la quinta innalzata
ANALISI
Principali tecniche compositive:
la pratica del basso continuo
Lo stile imitato (canone, imitazione per inverso, retrogrado e retrogrado inverso)
La regola dell’ottava
L’atonalità, la dodecafonia, il serialismo: principi compositivi
Principali forme compositive:
fuga
Forma/e sonata
Forme libere con particolare attenzione a quelle del Tardoromanticismo e del ‘900
Analisi armonica
Analisi fraseologica
Analisi stilistica, Jean La Rue (1970): SAMRS (Sonorità, Armonia, Melodia, Ritmo, Sviluppo formale)
Principi di analisi schenkeriana: la riduzione armonica, livello superficiale, livello profondo
La regione di C. F. Weitzmann
Le affinità di terza maggiore e di terza minore
Armonia e forme tardoromantiche
Analisi di opere e autori dal classicismo al contemporaneo
COMPOSIZIONE
Progetti compositivi individuali
*Successivamente al 15 Maggio, si procederà con l’analisi di brani della letteratura del ‘900 e
Contemporaneo
STORIA DELL’ARTE
a.s. 2015/2016
Docente Antonia Maria Solinas
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
OBIETTIVI PER CONOSCENZA:
Neoclassicismo
Preromanticismo
Romanticismo
Realismo
Impressionismo
Postimpressionismo
Neoimpressionismo
Espressionismo
Avanguardie storiche
OBIETTIVI PER COMPETENZA:
Contestualizzazione del manufatto artistico e dell’autore, della corrente di appartenenza, riconoscendone le
coordinate storico-culturali entro le quali si forma e si esprime l’opera d’arte, cogliendone gli aspetti
specifici relativi alle tecniche di realizzazione, l’iconografia, lo stile, le tipologie.
Operare collegamenti e confrontare autori, opere, correnti, evidenziandone analogie, connessioni e
differenze.
Analizzare e comprendere il linguaggio visivo, organizzando l’aspetto comunicativo, e dimostrando capacità
critica.
Consolidare le capacità di rielaborazione così da produrre testi scritti di diversa tipologia dimostrando una
adeguata padronanza di analisi dell'opera e dei registri linguistici utilizzati.
METODOLOGIA
Al fine di favorire un approccio il più diretto e sistematico nei confronti delle opere d’arte analizzate, si è
proceduto sia utilizzando il libro di testo, che analizzando diverse tipologie di materiale digitale, come LIM
BOOK e DVD tematici, contenenti brevi filmati relativi alle opere e agli autori in esame. In molti casi sono
state adottate schede analitico descrittive, tratte da monografie sull’autore e strutturate in modo da favorire
la descrizione organica del manufatto artistico-architettonico, a partire dalle caratteristiche tecnico- strutturali
a quelle iconico - rappresentative e di destinazione d’uso.
Gli alunni hanno decodificato il testo visivo a partire dalle strutture fondamentali per arrivare al significato
intrinseco dell’opera, procedendo con l’applicazione delle principali metodologie d'analisi elaborate in tempi
recenti.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
La classe si è caratterizzata, sin dall’inizio, per la presenza di uno stile cognitivo abbastanza eterogeneo, sia
per quanto riguarda i diversi livelli di preparazione sia per quanto concerne la capacità e l’impegno, in
generale è caratterizzata da una diversificazione dei risultati.
La classe è suddivisibile in due macro gruppi: il primo caratterizzato da alunni che hanno ottenuto risultati
pienamente sufficienti e un secondo con risultati buoni e talvolta eccellenti.
Il programma realmente svolto ha subito alcuni tagli rispetto alla programmazione presentata; questo a
seguito del ridotto numero di lezioni effettivamente svolte, rispetto a quelle programmate all’inizio dell’anno
scolastico. Questo è dovuto, sia alla assenza della scrivente per motivi di salute, che alla frequenza
discontinua da parte di alcuni alunni, che hanno determinato un certo rallentamento nello svolgimento del
programma. Nonostante ciò, sono stati comunque mantenuti gli obiettivi prioritari e le scelte metodologiche
individuate in programmazione, si è proceduto quindi, sia seguendo il libro di testo, che integrando lo stesso
con schede di analisi tratte da altri testi, sviluppando comunque gli argomenti concernenti l’arte a partire
dalla fine del Settecento con una maggiore attenzione nei confronti della produzione artistica fra Ottocento e
i primi decenni del Novecento. Gli alunni si sono distinti per l’atteggiamento generale improntato sul
rispetto e sulla disponibilità al dialogo educativo.
.
PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO
CONTENUTI:
IL NEOCLASSICISMO
•
•
•
I caratteri generali e le tematiche dell’arte neoclassica.
La scultura di A. Canova, analisi delle opere principali, in particolare: Il Monumento funebre di Maria
Cristina d’Austria, Amore e Psiche giacenti.
La pittura di J.L. David: i caratteri generali, analisi delle opere: Il giuramento degli Orazi, La Morte di
Marat.
L'ARTE DEL ROMANTICISMO
•
•
•
•
•
I caratteri generali e le tematiche dell’arte preromantica e romantica in Europa.
Il preromanticismo in Germania e in Spagna: C. D. Friedrich, F. Goya, analisi delle opere principali:
Monaco in riva al mare, 3 maggio 1808.
Il romanticismo in Inghilterra:
Il rapporto tra uomo e natura nel Romanticismo inglese, visto attraverso le opere di J. Constable e W.
Tuner. J. M. W. Turner, analisi delle opere: L’incendio alla camera dei Lords e dei comuni;
Il romanticismo in Francia: Gericault, Delacroix analisi delle opere principali: La zattera della Medusa
e la Libertà che guida il Popolo.
L'ARTE DEL REALISMO
•
•
•
I caratteri generali e le tematiche:
Il realismo in Francia: G. Courbet, analisi dell'opere principali: Un funerale a Ornans, L’atelier del
pittore.
Alle origini dell' impressionismo: E. Manet, analisi dell'opere: La colazione sull’erba e l’ Olympia.
LA RIVOLUZIONE IMPRESSIONISTA E NEO IMPRESSIONISTA
• Gli artisti i temi e i luoghi dell'impressionismo:
• C. Monet, A. Renoir e il variare della luce, analisi dell'opere principali: Impressione, sole nascente; La
cattedrale di Rouen; Ballo al Moulin de la Galette.
• Degas e l'importanza del disegno: analisi dell'opere principali: L’assenzio.
• ll Neoimpressionismo: G. Seurat, il puntinismo e gli studi di ottica, analisi dell'opera: Una domenica
pomeriggio all’isola della Grande-Jatte.
IL POST- IMPRESSIONISMO
• I caratteri generali e le tematiche
• Dopo gli impressionisti: P. Cézanne e la costruzione delle forme, analisi dell'opere: I giocatori di carte,
Le grandi bagnanti.
• V. Van Gogh e l’influenza della tecnica neoimpressionista analisi dell'opere: I mangiatori di patate,
Notte stellata.
IL SIMBOLISMO E L’ ESPRESSIONISMO
• I caratteri generali e le tematiche
• P. Gauguin e la nascita del “sintetismo” analisi dell'opera: La visione dopo il sermone.
• Alle radici dell’espressionismo europeo: E. Munch, analisi delle opere: Il grido.
• La linea Espressionista in Europa: i caratteri generali.
STORIA DELLA MUSICA
a.s. 2015/2016
Docente: FABIO MADAU
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe Quinta, che lo scrivente segue da 3 anni, è composta da n.30 alunni ( 20 F e 10 M). La classe,
motivata e ben predisposta allo studio, ha concluso il programma del secondo biennio durante lo scorso a.s,
consentendo alla maggioranza degli alunni una adeguata presa visione del panorama storico-musicale
secondo le Indicazioni nazionali. Tuttavia con l’ausilio del testo adottato nello scorso a.s. 1 è stato
necessario rivisitare alcuni aspetti del contesto storico per consentire ad alcuni di colmare carenze di ordine
linguistico – concettuale.
(Premessa)
Le indicazioni nazionali, relative al quinto anno , sono attualmente oggetto di ampio dibattito per l’evidente
carenza di attenzione circa i diversi orientamenti culturali, metodologici e didattici relativi alla musicologia e
alla storia della musica. Tuttavia gli “spazi” lasciati aperti dal legislatore hanno consento di colmare
parzialmente anzidetti limiti con una programmazione supportata da un testo base più “aperto” ed altri
supporti didattici ( LIM, video, Rete, CD, file MP3, dispense).
Mezzi e strumenti
Nel corso dell’a.s. per svolgere la programmazione sono stati utilizzati diversi mezzi e strumenti;
1. lezioni con l’ausilio di slides e flipcharts;
2. supporti informatici (LIM, cd, mp3, dvd)
3. collegamento alla Rete per la visione di concerti, interviste, balletti ecc.
4. schede e dispense
5. libro di testo2
6. altri testi.
VALUTAZIONE / RECUPERO
Quale premessa e logico sostegno ad una corretta e funzionale valutazione sommativa, si sono svolte con
continuità, una serie di verifiche sia formative sia valutative; tali verifiche, strettamente correlate agli
obiettivi formativi e cognitivi prefissati, hanno riguardato tutti i punti dei moduli didattici, con particolare
attenzione individualizzata verso quegli alunni che manifestano difficoltà, tramite recuperi in itinere di
abilità e di conoscenze, a livello individuale. Le verifiche somministrate in forma di domande a risposta
aperta e chiusa, colloqui orali, svolte al termine di unità didattiche o dopo un necessario raggruppamento di
esse.
Contenuti
MODULO - VIRTUOSISMO VOCALE E STRUMENTALE
1. Le ultime esperienze teatrali di fine Settecento: italiani all’estero
2. Luigi Cherubini e Gaspare Spontini
3. Il teatro in Italia
4. Rossini, Paganini e il Neoclassicismo
5. Gioacchino Rossini (ascolto Il barbiere di Siviglia)
6. Niccolò Paganini e il virtuosismo (ascolto: capriccio n. 24)
1
Vaccarone,Poli,Iovino:Storiadellamusica:LefunzionieiluoghidellamusicadalmedioevoalSeicento-Vol2
2Vaccarone,Sità,Vitale::Storiadellamusica;Poeticheeculturedall’Ottocentoaigiorninostri–Vol.3
2
Vaccarone-Poli-Iovino:Storiadellamusica–StiliecontestidalSeicentoall’Ottocento.Vol.2
MODULO 1.
2.
3.
1.
2.
LA MUSICA NELL’OTTOCENTO E L’ESTETICA ROMANTICA
IL ROMANTICISMO TRA LETTERATURA, ARTE E MUSICA
Il Romanticismo nella letteratura e nell’arte
Il Romanticismo musicale
L’attivismo culturale di Robert Schumann
SCHEDE
a. Pensieri sulla musica
b. La nascita della storiografia musicale
c. Compositrici ieri e oggi
d. La concezione romantica della musica
Il Lied di Schubert ( Gretchen am Spinnrade)
I Lieder di Schumann
MODULO 1.
2.
3.
4.
Il repertorio per pianoforte
Schubert, Error! Not a valid link. e Mendelssohn
L’anima del pianoforte : Frédèric Chopin
Il virtuosismo “trascendentale” di Franz Liszt
MODULO 1.
2.
3.
4.
IL PIANOFORTE NELL’OTTOCENTO
DALLA SINFONIA AL POEMA SINFONICO
Schubert e Error! Not a valid link.
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Hector Berlioz e la musica a programma
Il poema sinfonico di Franz Liszt
MODULO - L’OPERA ITALIANA DEL PRIMO OTTOCENTO
1. Vincenzo Bellini (ascolto: Casta diva da Norma)
2. Gaetano Donizetti (ascolto: Scena della pazzia da Lucia di Lammermoor)
3. Gli operisti” minori”
Dal Vol. 3
MODULO - IL NAZIONALISMO MUSICALE
1.La riscoperta delle tradizioni popolari e il culto della nazione.
2.La vita musicale in Russia e il gruppo dei Cinque.
SCHEDA d’ascolto: Modest Musorgskij - Quadri di un’esposizione
MODULO - IL TEATRO MUSICALE DI VERDI E WAGNER
1. Il teatro d’opera italiano: caratteristiche dell’opera ottocentesca
2. G. Verdi, uomo di teatro
SCHEDA d’ascolto: preludio e fine dell’atto I da La Traviata di G. Verdi e Nabucco La trilogia popolare – La concezione drammatica verdiana – La “parola scenica” 3. Richard Wagner e l’opera d’arte totale
Le “opere romantiche” – Il leitmotiv e la melodia infinita – La tetralogia
SCHEDA d’ascolto: Preludio e Nachtgesang da Tristan und Isolde di R. Wagner
4. Verdi e Wagner a confronto
MODULO -
LA SECONDA FIORITURA DELLA SINFONIA E DEL CONCERTO
1. La Vienna di Brahms e Bruckner
2. La Francia tra patriottismo, wagnerismo e richiamo alla tradizione
Cèsar Franck – Camille Saint-Saèns –
3. In Russia e altrove: Cajkovskij –
MODULO - MUSICA DA CAMERA VOCALE E STRUMENTALE
1. Dalla musica “ riservata” di Brahms al lirismo di Dvorak
La musica da camera di Brahms – e la musica di Dvorak
2. Lieder melodies e romanze da salotto
MODULO 1.
2.
MODULO 1.
2.
3.
MODULO -
IL MELODRAMMA NELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO
L’opera in Francia – L’opera-lyrique
SCHEDA d’ascolto: Seguidilla dalla Carmen di George Bizet
La “Giovine scuola italiana”
SCHEDA d’ascolto: Tu che di gel sei cinta da Turandot di Giacomo Puccini
PARIGI TRA SIMBOLISMO E PRIMITIVISMO
Claude Debussy - Decadentismo e Simbolismo
: Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy
Maurice Ravel ; ascolti vari
Stravinskij dai Balletti russi al periodo cubista
SCHEDA d’ascolto: Secondo quadro da Petruska di J. Stravinskij
VIENNA TRA EDONISMO E CONSAPEVOLEZZA DELLA CRISI
1. La vita culturale nella Vienna di fine secolo: Gustav Mahler e Richard Strauss
2. L’Espressionismo nelle arti figurative, in letteratura e in musica
3. Arnold Schonberg – Didatta e teorico – Il metodo dodecafonico SCHEDA d’ascolto: Erwartung di Arnold Schonberg
4. Alban Berg
5. Anton Webern
MODULO -
MUSICA IN GERMANIA TRA LE DUE GUERRE
1. I volti della normalità
Ferruccio Busoni
2. Bertolt Brecht e Kurt Weill
3. Paul Hindemith
4. L’avvento del nazismo e l’”arte degenerata”
5. La musica nei campi di concentramento nazisti
Dopo il 15 Maggio 2016 saranno approfonditi i caratteri musicali del primo e secondo Novecento
FILOSOFIA
a.s. 2015/2016
Docente: Carmen Caria
Condotta degli alunni; partecipazione all’attività scolastica; eventuali elementi negativi del
comportamento; assenze.
La classe è dotata di sufficienti conoscenze di base, discrete potenzialità concernenti abilità e
capacità. Si sottolinea una certa frequenza di ritardi e ingressi alla seconda ora, numerose assenze
da parte di alcuni alunni e assenze ancora ingiustificate.
Obiettivi specifici di apprendimento
o
o
o
Potenziare e affinare la comprensione e l’uso della terminologia specifica della disciplina
Individuare e comprendere caratteri e ragioni dei problemi affrontati dal pensiero contemporaneo
anche nei termini di continuità e discontinuità con l’età moderna.
Consolidare l’attitudine alla riflessione personale, al giudizio critico e alla discussione razionale.
Metodologie
Lezione dialogata.
Discussione
Uso e costruzione di mappe concettuali
Strumenti
Manuale scolastico
Internet e LIM
Qualunque tipo di materiale scritto, grafico, multimediale utile per la didattica.
Verifiche
•
•
•
Verifica orale.
Verifica scritta sotto forma di test, a risposta aperta e chiusa.
Verifica in occasione di discussioni e della normale attività didattica.
Svolgimento del programma
La docente ha preso in carico la classe l’11 marzo 2016 e in riferimento ai contenuti della disciplina
affrontati si fa presente che il programma è stato ridotto, molti filosofi sono stati omessi (Marx è stato fatto
in Storia) sia perché il tempo a disposizione dalla docente fino al 15 maggio era molto breve, sia per le
assenze giustificate della docente che ha visto la classe rallentare il programma, sia per i vari impegni extra
scolastici della classe stessa.
Grado d’istruzione e profitto raggiunto dagli alunni; obiettivi di apprendimento raggiunti.
La classe ha raggiunto in generale un livello discreto di profitto ottenuto sotto la sollecitazione della
docente in quanto gli alunni sono privi di iniziativa.
Programma svolto
•
L’illuminismo e Kant:
La critica della ragion pura
La dialettica
La critica della ragion pratica
Il sublime
•
Hegel e l’idealismo:
La fenomenologia dello spirito
La coscienza
L’autocoscienza
La dialettica servo-padrone
La coscienza infelice
•
La reazione all’idealismo: Schopenhauer:
L’arte, la morale, l’ascesi
Il mondo come rappresentazione e volontà
Il velo di Maya
Le vie di liberazione del dolore
Il pendolo della vita
•
•
I maestri del sospetto:
Nietzsche:
La nascita della tragedia
Lo spirito Apollineo e Dionisiaco
Il Nichilismo e il suo superamento
La morte di Dio
Il superuomo
La figura di Zarathustra
•
Freud:
L’Io, il Super Io e l’Inconscio
La teoria della sessualità
La psicoanalitica dell’arte
L’interpretazione dei sogni
STORIA
a.s. 2015/2016
Docente: Carmen Caria
Condotta degli alunni; partecipazione all’attività scolastica; eventuali elementi negativi del
comportamento; assenze.
La classe è dotata di buone conoscenze di base e discrete potenzialità concernenti abilità e capacità. Non
sono stati presenti particolari elementi disciplinari negativi anche se si sottolinea una certa frequenza di
ritardi, ingressi alla seconda ora e alcune assenze collettive ingiustificate.
Obiettivi specifici di apprendimento
•
•
•
•
•
•
•
•
Enucleare e collocare gli eventi storici nella corretta correlazione e successione cronologica
individuando tra i fatti i nessi fondamentali.
Riassumere i processi storici fondamentali definendo e comprendendone dati ed eventi.
Potenziare la padronanza di concetti e termini storici in rapporto a specifici contesti per individuare e
descriverne i mutamenti.
Comprendere le problematiche inerenti ai brevi e lunghi periodi in ordine alle interconnessioni tra
motivazioni economiche, politiche, sociali e culturali.
Produrre oralmente e per iscritto il periodo storico di un avvenimento
Dare significato alla dimensione storica del mondo attuale.
Riconoscere la funzione dei riferimenti storici nei discorsi sul presente.
Comprendere il rapporto tra la dimensione storica del presente e le plausibili previsioni di tendenze
future.
Strumenti
Manuale scolastico
Internet e LIM
Qualunque tipo di materiale scritto, grafico, multimediale di utilità didattica.
Verifiche
1) Verifica orale;
2)Verifica scritta sotto forma di test, a risposta aperta e chiusa.
3) Verifica in occasione di discussioni e della normale attività didattica.
Grado d’istruzione e profitto raggiunto dagli alunni; obiettivi di apprendimento raggiunti.
La classe ha raggiunto in generale un livello discreto di profitto ottenuto sotto la sollecitazione della
docente in quanto gli alunni sono privi di iniziativa.
Programma Svolto
•
•
•
•
•
•
La Restaurazione
Gli Stati dopo il Congresso di Vienna
Il Risorgimento:
I Moti del ’20 e del ‘21
I Moti del ’30 e del ‘31
La Francia orleanista
Mazzini
Il ’48 in Italia e in Francia
L’Unità d’Italia:
L’Italia dopo l’Unità
Guerre e rivoluzioni nei primi del Novecento:
Giovanni Giolitti e l’Italia giolittiana
La I Guerra Mondiale
Il 1917
La Rivoluzione Russa
L’ideologia del filosofo Marx
Il dopo guerra in Europa
Gli Stati totalitari e la crisi economica del ‘30:
L’avvento del Fascismo in Italia
Mussolini e il Ventennio fascista
La crisi del ’29
Le conseguenze della crisi in Europa
La Germania e la Repubblica di Weimar
Hitler ed il Nazismo
La II guerra mondiale:
L’Europa dopo il 1945
MATEMATICA
a.s. 2015/2016
Docente: Salvatore Cadeddu
1. programmazione iniziale per conoscenze e competenze
ARGOMENTO
Competenze
Traguardi formativi
Indicatori
- Individuare le
- Individuare dominio, segno, iniettività,
principali proprietà di
suriettività, biettività, (dis)parità,
una funzione
(de)crescenza, periodicità, funzione
inversa di una funzione
- Determinare la funzione composta di
due o più funzioni
- Rappresentare il grafico di funzioni
polinomiali, esponenziali, logaritmiche
- Trasformare geometricamente il grafico
di una funzione
Le funzioni e le
loro proprietà
- Dominare attivamente i
concetti e i metodi delle
funzioni elementari
dell’analisi
I limiti
- Dominare attivamente i
concetti e i metodi delle
funzioni elementari
dell’analisi
- Apprendere il concetto - Verificare il limite di una funzione
di limite di una
mediante la definizione
funzione e di una
- Verificare il limite di una successione
successione
mediante la definizione
- Applicare i primi teoremi sui limiti
(unicità del limite, permanenza del
segno, confronto)
Il calcolo dei
limiti
- Dominare attivamente i
concetti e i metodi del
calcolo algebrico e delle
funzioni elementari
dell’analisi
- Calcolare i limiti di
- Calcolare il limite di somme, prodotti,
funzioni e successioni quozienti e potenze di funzioni
- Calcolare limiti che si presentano sotto
forma indeterminata
- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti
notevoli
- Confrontare infinitesimi e infiniti
- Calcolare il limite di successioni
- Studiare la continuità o discontinuità di
una funzione in un punto
- Calcolare gli asintoti di una funzione
- Disegnare il grafico probabile di una
funzione
La derivata di
una funzione
- Dominare attivamente i
concetti e i metodi delle
funzioni elementari
dell’analisi e del calcolo
differenziale
Lo studio delle
funzioni
- Dominare attivamente i
concetti e i metodi delle
funzioni elementari
dell’analisi e del calcolo
differenziale
Gli integrali
- Dominare attivamente i
concetti e i metodi delle
funzioni elementari
dell’analisi e del calcolo
integrale
- Calcolare la derivata di - Calcolare la derivata di una funzione
una funzione
mediante la definizione
- Calcolare la retta tangente al grafico di
una funzione
- Calcolare la derivata di una funzione
- Applicare i teoremi
mediante le derivate fondamentali e le
sulle funzioni
regole di derivazione
derivabili
- Calcolare le derivate di ordine superiore
- Calcolare il differenziale di una
funzione
- Applicare il teorema di Lagrange, di
Rolle,
di Cauchy, di De L’Hospital
- Applicare le derivate alla fisica
- Studiare il
- Determinare gli intervalli di
comportamento di una (de)crescenza di una funzione mediante
funzione reale di
la derivata prima
variabile reale
- Determinare i massimi, i minimi e i
flessi orizzontali mediante la derivata
- Risolvere
prima
un’equazione in modo - Determinare i flessi mediante la derivata
approssimato
seconda
- Risolvere i problemi di massimo e di
minimo
- Tracciare il grafico di una funzione
- Separare le radici di un’equazione
- Risolvere in modo approssimato
un’equazione con il metodo di bisezione
- Apprendere il concetto - Calcolare gli integrali indefiniti di
di integrazione di una
funzioni mediante gli integrali
funzione
immediati e le proprietà di linearità
- Calcolare un integrale con il metodo di
- Calcolare gli integrali
sostituzione e con la formula di
indefiniti e definiti di
integrazione per parti
funzioni anche non
- Calcolare gli integrali definiti
elementari
- Calcolare il valor medio di una funzione
- Calcolare l’area di superfici piane, il
volume di solidi di rotazione, il volume
- Usare gli integrali per
di solidi di data sezione
calcolare aree e volumi - Applicare gli integrali alla fisica
di elementi geometrici - Calcolare il valore approssimato di un
- Calcolare il valore
integrale definito mediante il metodo:
approssimato di un
dei rettangoli, dei trapezi
integrale
2. Conoscenze e competenze raggiunte
La classe risulta essere di composizione eterogenea sia per impegno sia per capacità.
Ci sono allievi che hanno raggiunto delle competenze molto buone, avendo dimostrato
attitudine per la materia e impegno costante.
Alcuni allievi, a causa di un impegno minore, hanno raggiunto livelli distinti o mediamente
sufficienti.
Altri allievi, a causa di uno scarso impegno e frequenza incostante, hanno raggiunto livelli
insufficienti.
Il programma di matematica affrontato quest’ultimo anno riguarda gli elementi fondamentali
dell'analisi matematica con l’acquisizione di concetto di limite, di derivata e di integrale. Gli
allievi hanno raggiunto competenze che permettono loro di risolvere i problemi classici
dell’analisi matematica (calcolo di limiti, calcolo di derivate, studi di funzione relativi solo a
funzioni razionali).
Il numero di argomenti trattati consente d'avere una buona preparazione in previsione di una
carriera universitaria e una visione completa di tutti gli aspetti fondamentali della materia
studiata.
Metodo didattico
Il lavoro svolto è stato affrontato attraverso la lezione frontale e lo svolgimento di esercizi da
parte degli allievi anche con l’ausilio di mezzi informatici.
Valutazione
Le valutazioni di matematica si sono basate su prove scritte e interrogazioni orali a
quadrimestre.
3. Programmi effettivamente svolto
Le funzioni reali
Che cosa sono le funzioni.
di variabile reale:
La classificazione delle funzioni.
Il dominio e il codominio di una funzione.
Gli zeri di una funzione e il suo segno.
Le funzioni suriettive, iniettive, biiettive.
Le funzioni crescenti, decrescenti, monotòne.
Le funzioni pari e le funzioni dispari.
La funzione inversa.
I Limiti:
Le funzioni composte.
Intervalli, gli intorni di un punto e di infinito, i punti isolati e
di
accumulazione.
La definizione di limite, significato della definizione, le
funzioni continue, limite finito o infinito di una funzione per
x che tende a un valore finito o infinito, limite destro o
sinistro nei medesimi casi precedenti.
Gli asintoti orizzontali, verticali ed obliqui. Le operazioni
csui limiti, le forme indeterminate. Le funzioni continue e i
punti di discontinuità di una funzione.
La derivata:
La derivata di una funzione, il problema della tangente, il
rapporto incrementale, la derivata di una funzione, il calcolo
della derivata. Derivabilità e continuità solo enunciato.
Derivate delle funzioni fondamentali, enunciati dei teoremi
sul calcolo delle derivate, le derivate successive alla prima.
Le derivate delle funzioni composte.
PROGRAMMA DI FISICA
2015/2016
Docente: Salvatore Cadeddu
4. programmazione iniziale per conoscenze e competenze
ELETTROMAGNETISMO
ARGOMEN
TI
La carica
elettrica e la
legge di
Coulomb
• Osservare e
identificare
fenomeni.
• Avere
consapevolezza dei
vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei
dati e
dell’affidabilità di
un processo di
misura, costruzione
e/o validazione di
modelli.
Competenze
Traguardi formativi
• Osservare che alcuni
oggetti sfregati con la
lana possono attrarre altri
oggetti leggeri.
• Verificare la carica
elettrica di un oggetto.
• Utilizzare la bilancia a
torsione per determinare
le caratteristiche della
forza elettrica.
• Creare piccoli
esperimenti per
analizzare i diversi
metodi di elettrizzazione.
• Studiare il modello
microscopico della
materia.
• Individuare le
potenzialità offerte dalla
carica per induzione e
dalla polarizzazione.
• Capire se la carica
elettrica si conserva.
• Sperimentare l’azione
reciproca di due corpi
puntiformi carichi.
• Analizzare il concetto di
“forza a distanza”.
• Sperimentare che la forza
elettrica dipende dal
mezzo nel quale
avvengono i fenomeni
elettrici.
Indicatori
• Identificare il fenomeno
dell’elettrizza-zione.
• Descrivere l’elettroscopio e definire
la carica elettrica elementare.
• Mettere a confronto la forza elettrica
e la forza gravitazionale.
• Definire e descrivere l’elettrizzazione
per strofinio, contatto e induzione.
• Definire la polarizzazione.
• Distinguere tra corpi conduttori e
isolanti.
• Capire se la carica che si deposita su
oggetti elettrizzati per contatto e per
induzione ha lo stesso segno di quella
dell’induttore.
• Formulare e descrivere la legge di
Coulomb.
• Definire la costante dielettrica
relativa e assoluta.
• Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli
strumenti
matematici
adeguati al suo
percorso didattico.
Il campo
elettrico e il
potenziale
• Osservare e
identificare
fenomeni.
• Avere
consapevolezza
dei vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei
dati e
dell’affidabilità di
un processo di
misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
• Utilizzare le relazioni matematiche
appropriate alla risoluzione dei
problemi proposti.
• Osservare le
caratteristiche di una
zona dello spazio in
presenza e in assenza di
una carica elettrica.
• Creare piccoli
esperimenti per
visualizzare il campo
elettrico.
• Capire se la forza
elettrica è conservativa.
• Verificare le
caratteristiche vettoriali
del campo elettrico.
• Analizzare la relazione
tra il campo elettrico in
un punto dello spazio e
la forza elettrica agente
su una carica in quel
punto.
• Formalizzare il principio
di sovrapposizione dei
campi elettrici.
• Dalla forza di Coulomb
all’energia potenziale
elettrica.
• Capire se è possibile
individuare una
grandezza scalare con le
stesse proprietà del
campo elettrico.
• Analizzare il moto
spontaneo delle cariche
elettriche.
• Ricavare il campo
elettrico in un punto
dall’andamento del
potenziale elettrico.
• Definire il concetto di campo
elettrico.
• Rappresentare le linee del campo
elettrico prodotto da una, o più,
cariche puntiformi.
• Definire l’energia potenziale
elettrica.
• Calcolare il campo elettrico
prodotto da una o più cariche
puntiformi.
• Definire il concetto di flusso
elettrico e formulare il teorema di
Gauss per l’elettrostatica.
• Definire il vettore superficie di una
superficie piana immersa nello
spazio.
• Indicare l’espressione matematica
dell’energia potenziale e discutere
la scelta del livello zero.
• Definire il potenziale elettrico.
• Indicare quali grandezze
dipendono, o non dipendono, dalla
carica di prova ed evidenziarne la
natura vettoriale o scalare.
• Definire la circuitazione del campo
elettrico.
• Individuare correttamente i sistemi
coinvolti nell’energia potenziale,
meccanica ed elettrostatica.
• Rappresentare graficamente le
superfici equipotenziali e la loro
relazione geometrica con le linee di
• Capire perché la
circuitazione del campo
elettrostatico è sempre
uguale a zero.
• Mettere a confronto
l’energia potenziale in
meccanica e in
elettrostatica.
• Capire cosa
rappresentano le
superfici equipotenziali e
a cosa sono equivalenti.
Fenomeni di
elettrostatica
• Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli
strumenti
matematici
adeguati al suo
percorso didattico.
• Osservare e
identificare
fenomeni.
• Avere
consapevolezza
dei vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei
dati e
dell’affidabilità di
un processo di
misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
campo.
• Utilizzare le relazioni matematiche
e grafiche opportune per la
risoluzione dei problemi proposti.
• Esaminare la
configurazione assunta
dalle cariche conferite a
un corpo quando il
sistema torna
all’equilibrio.
• Esaminare il po-tere
delle punte.
• Esaminare il sistema
costituito da due lastre
metalliche parallele
poste a piccola distanza.
• Sperimentare dove si
dispone la carica in
eccesso nei conduttori.
• Analizzare il campo
elettrico e il potenziale
elettrico all’interno e
sulla superficie di un
conduttore carico in
equilibrio.
• Discutere le convenzioni
per lo zero del
potenziale.
• Formalizzare il problema
generale
dell’elettrostatica.
• Definire la densità superficiale di
carica e illustrare il valore che essa
assume in funzione della superficie
del conduttore caricato.
• Definire il condensatore e la
capacità elettrica.
• Dimostrare che la carica netta in un
conduttore in equilibrio
elettrostatico si distribuisce tutta
sulla sua superficie.
• Definire la capacità elettrica.
• Dimostrare il teorema di Coulomb.
• Analizzare direzione e verso del
vettore campo elettrico sulla
superficie di un conduttore carico
all’equilibrio.
La corrente
elettrica
continua
La corrente
elettrica nei
metalli e nei
semiconduttori
• Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli
strumenti
matematici
adeguati al suo
percorso didattico.
• Avere
consapevolezza
dei vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica dei
dati e
dell’affidabilità di
un processo di
misura,
costruzione e
validazione di
modelli.
• Affrontare e
risolvere semplici
problemi di fisica
usando gli
strumenti
matematici
adeguati al suo
percorso.
• Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la
società in cui vive.
• Osservare e
identificare
fenomeni.
• Scegliere e utilizzare le relazioni
matematiche appropriate per la
risoluzione di ogni specifico
problema.
• Osservare cosa comporta
l’applicazione di una
differenza di potenziale
ai capi di un conduttore.
• Capire cosa occorre per
mantenere ai capi di un
conduttore una
differenza di potenziale
costante.
• Analizzare la relazione
esistente tra l’intensità di
corrente che attraversa
un conduttore e la
differenza di potenziale
ai suoi capi.
• Analizzare un circuito e
formulare le leggi di
Kirchhoff.
• Analizzare gli effetti del
passaggio di corrente su
un resistore.
• Definire l’intensità di corrente
elettrica.
• Definire il generatore ideale di
tensione continua.
• Capire cosa rappresenta la forza
elettromotrice di un generatore di
tensione, ideale e/o reale.
• Formulare la prima legge di Ohm.
• Definire la potenza elettrica.
• Discutere l’effetto Joule.
• Esaminare un circuito
elettrico e i collegamenti
in serie e in parallelo.
• Calcolare la resistenza equivalente
di resistori collegati in serie e in
parallelo.
• Risolvere i circuiti determinando
valore e verso nonché le differenze
di potenziale ai capi dei resistori.
• Valutare l’importanza del ricorso ai
circuiti elettrici nella maggior parte
dei dispositivi utilizzati nella vita
reale, sociale ed economica.
• Osservare che il moto di
agitazione termica degli
elettroni nell’atomo non
produce corrente
elettrica.
• Illustrare il moto degli elettroni di
un filo conduttore collegato a un
generatore.
• Definire la velocità di deriva degli
elettroni.
• Avere
consapevolezza
dei vari aspetti del
metodo
sperimentale, dove
l’esperimento è
inteso come
interrogazione
ragionata dei
fenomeni naturali,
analisi critica
dell’affidabilità di
un processo di
misura,
costruzione e/o
validazione di
modelli.
• Osservare che le porte di
un ascensore non si
chiudono quando passa
una persona.
• Formalizzare la relazione
tra intensità di corrente e
velocità di deriva degli
elettroni in un filo
immerso in un campo
elettrico.
• Mettere in relazione la
corrente che circola su
un conduttore e le sue
caratteristiche
geometriche.
• Capire come rendere
variabile la resistenza di
un conduttore.
• Esaminare
sperimentalmente la
variazione della
resistività al variare della
temperatura.
• Capire se gli elettroni
liberi possono uscire dai
metalli.
• Analizzare il
comportamento di due
metalli posti a contatto.
• Analizzare le
caratteristiche di
materiali solidi con
resistività intermedie tra
quelle dei conduttori e
quelle degli isolanti.
• Comprendere e
valutare le scelte
scientifiche e
tecnologiche che
interessano la
società in cui vive.
• Discutere l’effetto fotoelettrico.
• Formulare la seconda legge di
Ohm.
• Definire la resistività elettrica.
• Descrivere il resistore variabile e il
suo utilizzo nella costruzione di un
potenziometro.
• Definire il potenziale di estrazione.
• Analizzare e descrivere i
superconduttori e le loro
caratteristiche.
• Enunciare l’effetto Volta.
• Descrivere i semiconduttori di tipo
p e di tipo n.
• Analizzare l’importanza di
dispositivi, tra cui la pila e le
fotocellule, nella realtà quotidiana
e scientifica.
5. Conoscenze e competenze raggiunte
La classe risulta essere di composizione eterogenea sia per impegno sia per capacità.
Ci sono allievi che hanno raggiunto delle competenze molto buone, avendo dimostrato
attitudine per la materia e impegno costante.
Alcuni allievi, a causa di un impegno minore, hanno raggiunto livelli distinti o mediamente
sufficienti.
Altri allievi, a causa di uno scarso impegno e frequenza incostante, hanno raggiunto livelli
insufficienti.
Lo scopo principale dello studio della fisica è stato di condurre gli allievi a comprendere che i
fenomeni più rappresentativi di tale materia, connessi ai problemi del mondo reale, trovano
spiegazione nell'uso corretto dell'indagine sperimentale, coadiuvata dall'utilizzo dei mezzi
matematico - teorici. Il laboratorio è sempre stato utilizzato con cadenza settimanale e ciò ha
reso la trattazione della materia più vivace e interessante.
Il numero di argomenti trattati consente d'avere una buona preparazione in previsione di una
carriera universitaria e una visione completa di tutti gli aspetti fondamentali della materia
studiata.
Metodo didattico
Il lavoro svolto è stato affrontato attraverso la lezione frontale e lo svolgimento di esercizi da
parte degli allievi anche con l’ausilio di mezzi informatici.
Valutazione
Le valutazioni di matematica si sono basate su prove scritte e interrogazioni orali a
quadrimestre.
1. Programmi effettivamente svolto
La carica elettrica
Elettrizzazione per strofinio, conduttori e isolanti
e la legge di Coulomb
Definizione operativa di carica elettrica, la legge di
Coulomb.
La forza di Coulomb nella materia.
L’elettrizzazione per contatto e per induzione.
La polarizzazione.
Campo Elettrico
Il vettore campo elettrico, il campo elettrico di una carica
e potenziale
puntiforme. Le linee del campo elettrico. Il flusso di un
campo vettoriale attraverso una superficie.
campo elettrico e il teorema di Gauss. Energia
Il flusso del
potenziale
elettrica. Il potenziale elettrico. Superfici equipotenziali. La
deduzione del campo elettrico dal potenziale.
La
circuitazione del campo elettrico.
Fenomeni di elettrostatica
La distribuzione della carica nei conduttori in equilibrio
elettrostatico. Il campo elettrico e il potenziale all’interno di
un conduttore. Il problema generale dell’elettrostatica.
La capacità di un conduttore, il condensatore. Verso le leggi
di Maxwell.
La corrente continua
L’intensità della corrente elettrica. I generatori di tensione e
i circuiti elettrici. La prima legge di Hom. I resistori in serie
e in parallelo. La legge di Kirchhoff. La trasformazione
dell’energia elettrica. La forza elettromotrice
SCIENZE MOTORIE
a.s. 2015/2016
Docente Mariella Pala
OBIETTIVI GENERALI
Area cognitiva
_favorire lo sviluppo delle capacita’ coordinative e condizionali
-conoscenza di alcune discipline sportive
-utilizzo consapevole dell’espressione motoria
-conoscenza dei principali apparati
-conoscenza dei benefici del movimento sui diversi apparati
Area socio-affettiva
-promuovere coerenti comportamenti relazionali
-migliorare la sicurezza di se e del proprio corpo in relazione all’acquisizione di nuove
abilita’ e competenze motorie.
-favorire l’incremento di comportamenti motori e abilita’ sportive anche nel tempo libero
OBIETTIVI SPECIFICI
- sviluppo delle capacita’ coordinative e condizionali
- eseguire movimenti con l’escursione articolare piu’ ampia possibile
-compiere azioni complesse nel piu’ breve tempo possibile
-attivare correttamente gesti atletici fondamentali
-comprendere e attuare correttamente gesti fondamentali delle discipline sportive
-controllo dell’ equilibrio statico e dinamico sia a corpo libero che con attrezzi
-conoscere ed applicare le regole fondamentali delle discipline sportive (pallavolo e
pallacanestro)
-conoscere il funzionamento dei diversi apparati.
METODO DI LAVORO
A seconda delle esigenze didattiche sono stati utilizzati:la lezione frontale,il lavoro a
gruppi,a,coppie e individualizzato.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione sono stati definiti in sede dipartimentale e hanno tenuto conto sia della
situazione di partenza che delle abilita’raggiunte ,inoltre dell’impegno e della partecipazione
attiva alle lezioni nonche’ della conoscenza degli argomenti teorici svolti.
STRUMENTI DI LAVORO
- grandi e piccoli attrezzi
-palestra
-campi all’aperto
-fotocopie
-STRUMENTI DI VERIFICA
Teoria
-verifiche orali
Pratica
-test motori O:C:M:
osservazione sistematica.
VALUTAZIONE
La valutazione e’ il risultato della situazione di partenza e del punto di arrivo in termini di
capacita’ e competenze,della partecipazione attiva alle lezioni e del rispetto delle norme di
comportamento che regolano la vita del gruppo.
Programma
Sviluppo e potenziamento delle capacità coordinative :
esercizi di coordinazione per il controllo segmentarlo e intersegmentario.
esercizi per la coordinazione oculo manuale e oculo-podalica
esercizi di trasformazione dei movimenti.
esercizi per la capacità di ritmizzazione.
esercizi di strutturazione spazio temporale.
Sviluppo e potenziamento capacità condizionali:
esercizi di potenziamento arti inferiori.
esercizi potenziamento muscolatura addominale.
esercizi potenziamento muscolatura dorsale.
esercizi per il miglioramento della velocità.
esercizi per lo sviluppo della resistenza.
esercizi per lo sviluppo della forza resistente(circuit trening).
esercizi di stretching.
Attività e Giochi Sportivi.
Elementi e regole della pallavolo.
Elementi e regole della pallacanestro.
Verifiche: Test Motori.
Circuito di destrezza
Salto in lungo da fermo.
Test resistenza e coordinazione: Funicella 30’..
Test addominali 30”
Test di coordinazione
Verifiche orali e ricerche
Osservazione sistematica.
Griglia di Valutazione
L’allievo non ha mostrato competenze sufficienti a causa della scarsa applicazione e all’insoddisfacente
impegno. Ha partecipato sporadicamente alle attività pratiche e non ha fornito alcun apporto di
collaborazione. Ha evidenziato insufficienti conoscenze teoriche.
VOTO 3 – 4
L’allievo ha raggiunto mediocri capacità e competenze dovute ad incostante applicazione o al modesto
impegno. Ha partecipato a volte con indifferenza alle attività pratiche e non sempre ha fornito il proprio
personale apporto di collaborazione. Ha dimostrato mediocri capacità di apprendimento,elaborazione ed
esposizione.
VOTO 5
L’allievo ha raggiunto sufficientemente gli obiettivi minimi stabiliti dalla programmazione. Si è applicato
nella attività proposte con adeguata partecipazione e collaborazione .Ha dimostrato sufficienti capacità di
apprendimento, elaborazione ed espressione.
VOTO 6
L’alunno evidenzia discrete attitudini alla disciplina e mostra impegno e partecipazione attiva. Si adatta alle
regole e mostra un comportamento corretto. Ha mostrato discrete capacità di apprendimento,elaborazione
ed esposizione
VOTO 7
Buone le capacità motorie di base sfruttate adeguatamente. Sa padroneggiare i gesti nella varie attività.
Adatta l’impegno personale alle esigenze del gruppo. Ha dimostrato buone capacità di apprendimento,
elaborazione ed esposizione.
VOTO 8
L’allievo possiede un comportamento motorio maturo, economico ed efficace. Possiede doti di intuizione
ed organizzazione operativa. Sa usare tutti gli strumenti ed è del tutto autonomo nel coordinamento
motorio. Ha dimostrato ottime capacità di apprendimento, elaborazione ed espressione.
VOTO 9 / 10
RELIGIONE CATTOLICA
a.s. 2015/2016
Docente Gavino Matteo Latte
Situazione della classe
L’andamento generale dell’anno scolastico (tenendo conto dell'interesse, del
coinvolgimento, dell'apprendimento verificato), è stato buono; non si è riscontrata alcuna
difficoltà obiettiva che abbia influito negativamente sull’attività didattica; il programma
svolto è stato sufficientemente vasto (in ordine a quanto previsto), con un attenzione
significativa ad alcuni temi di più alta importanza e interesse rispetto ad altri; la
partecipazione all’attività didattica valutata globalmente, è stata discreta, talvolta buona.
Metodi di insegnamento
La metodologia privilegiata è stata induttivo-sperimentale, si è partiti dal vissuto e
dall'esperienza degli alunni, rispettandone i limiti, i ritmi di crescita, la libertà, pur
cercando di individuare i condizionamenti derivanti dalla famiglia, dalla mentalità
comune, dai mass-media, dalla scuola, dal gruppo
Le tecniche di insegnamento sono state le seguenti: brevi lezioni frontali; utilizzazione
di schemi riassuntivi; compiti su obiettivi; collegamenti interdisciplinari; lettura e visione
di alcuni documenti e commento.
Sussidi per il lavoro
I vari strumenti utilizzati: il libro di testo; testi di lettura; lim; materiale audiovisivo;
interventi specializzati sugli argomenti didattici programmati.
Verifiche e valutazione
Gli strumenti per la verifica formativa – sommativa sono stati: gli interventi spontanei di
chiarimento degli allievi; le domande strutturate scritte; i brevi saggi e test; le ricerche
interdisciplinari; le interrogazioni orali in classe; le presentazioni orali di argomenti;
Criteri di valutazione e corrispondenza col voto (giudizio sintetico):
Si rimanda alla tabella approvata del dipartimento di Religione Cattolica
Contenuti
Le religioni nel mondo: il politeismo e il monoteismo.
Il Cristianesimo:
Fede cristiana, la persona di Gesù
Il libro sacro, la dottrina principale.
Il Buddismo
Definizione e area culturale
Fondatore, simbolo, libro sacro
La dottrina principale: le quattro nobili verità
Culto
Morale
L'Islamismo.
Definizione e area culturale
Fondatore, simbolo, libro sacro
La dottrina principale: i cinque pilastri
Culto
Morale, vita del fedele
Pratica cultuale, feste principali.
Letture e testimonianze di esperienze vissute da donne e da uomini in stati
islamici
Il valore della vita all'interno delle più attuali problematiche bioetiche (da ultimare)
la procreazione assistita e l'aborto
La vita umana tra Essere e Avere. La tutela e il rispetto della vita umana nascente
La Bioetica: una scienza per la vita
la Chiesa, la scienza e i rapporti etici
Obiettivi
Acquisizione dei valori del rispetto e del dialogo nelle loro motivazioni e modalità
Acquisizione ed uso appropriato dei termini principali delle singole religioni
Comprensione del rapporto tra la religione e la cultura di un popolo
Capacità di instaurare confronti e comparazioni tra i contenuti e i temi fondamentali
delle varie religioni essendo capaci di cogliere uguaglianze e differenze
Cogliere la dimensione religiosa nell’esperienza individuale e nella storia
dell’umanità
Comprendere la specificità dell’esperienza di Dio nella tradizione Ebraico-CristianoIslamica
Confrontarsi con la visione cristiana dell’uomo e apprezzarne i valori
Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso
Acquisire la consapevolezza della vita come valore
Conoscenza dei motivi fondamentali per cui l’uomo non rispetta la vita umana e di
quelli per cui invece dovrebbe rispettarla
Riflettere per comprendere le azioni responsabili verso sé e verso gli altri
Scegliere i valori verso cui orientarsi
MUSICA D'INSIEME -per strumento ad arco
a.s 2015/2016
Prof. Dante Casu
1. DESCRIZIONE DELLA CLASSE
TOTALE ALLIEVI
MASCHI
FEMMINE
RIPETENTI
PROVENIENTI DA ALTRA CLASSE / ISTITUTO
7
5
2
/
/
2. SITUAZIONE INIZIALE
Trattandosi di alunni che sono stati seguiti per l’intero percorso
scolastico dal punto di vista della disciplina e del comportamento
non vi è nessuna problematica da segnalare.
La specificità della materia, Musica d’insieme per strumenti a
fiato, prevede di poter lavorare con piccoli gruppi di ragazzi, ciò
facilita il compito del docente nel gestire i momenti di disturbo che
raramente si sono verificati nel corso del quinquennio.
Anche per quanto concerne l’aspetto didattico, non vi sono casi
particolari da evidenziare, complessivamente i ragazzi mostrano un
buon grado di preparazione di base.
Alcuni di loro anzi Cabras Andrea (Corno); Antonio Dettori
(Corno); Pinna Giacomo (Tromba); Spiga Alessia (Tromba);
Edoardo Rosa (Sax); sembrano evidenziare delle buone qualità
musicali.
Quasi Tutti i ragazzi inoltre, mostrano interesse e passione per la
musica, lavorando con impegno sui brani proposti sia durante le
lezioni in classe che a casa. Per quanto riguarda le dinamiche
all’interno del gruppo classe, si osservano momenti di solidarietà
fra i ragazzi nell’affrontare ad esempio lo studio di un brano
scambiandosi reciproci consigli.
3. FINALITA’ GENERALI
Lo studente nel corso dell’ultimo anno scolastico dovrà consolidare i
fondamenti e le basi funzionali per una corretta lettura a prima vista
finalizzata e all’esecuzione estemporanea, o allo studio approfondito
di brani di media difficoltà. Al termine degli studi lo studente dovrà
eseguire e interpretare brani di musica d’insieme, vocale e
strumentale, seguendo in modo appropriato le indicazioni verbali e
gestuali del direttore. Dovrà saper inoltre applicare procedimenti
analitici pertinenti ai repertori studiati.
4. CONTENUTI
Musica strumentale
Si formeranno diversi organici, sia con strumenti della stessa
famiglia (fiati, archi, pianoforte) sia con strumenti di famiglie
diverse. I brani saranno scelti tra le opere di autori diversi, in base
al livello strumentale degli alunni coinvolti.
Potranno essere studiate anche musiche vocali e strumentali; in
questo caso alcuni alunni canteranno, mentre altri si occuperanno
della parte strumentale.
5. RISULTATI ATTESI, CONOSCENZE
• Per gli strumentisti a fiato; Acquisire i fondamenti di una corretta
tecnica della respirazione.
• Conoscere i sistemi notazionali, in partitura, di adeguati brani di
musica vocale e strumentale d’insieme, utilizzando tecniche
funzionali alla lettura a prima vista, all’esecuzione estemporanea,
applicando semplici procedimenti analitici pertinenti ai repertori
studiati.
• Conoscere brani di musica d’insieme sia del repertorio vocale sia
di quello strumentale.
• Principali elementi organologici dei diversi strumenti.
• Elementi essenziali che connotano generi e stili diversi e relativa
contestualizzazione storico-stilistica dei repertori studiati
• Elementi essenziali di metodologie di studio e di memorizzazione
6. COMPETENZE E ABILITA’
• Partecipare ad insiemi vocali e strumentali, con adeguata capacita
di interazione con il
Gruppo.
• Saper eseguire e interpretare semplici brani di musica
d’insieme,vocale e strumentale, seguendo in modo appropriato le
indicazioni verbali e gestuali del direttore
• Ascoltare e valutare se stessi e gli altri nelle esecuzioni d’insieme
in relazione alle indicazioni agogiche e dinamiche previste.
• Adattare le metodologie di studio alla soluzione di problemi
esecutivi in rapporto alle proprie caratteristiche e alle particolarità
dell’ensemble.
• Acquisire tecniche funzionali alla lettura a prima vista e alla
memorizzazione
• Mantenere un adeguato equilibrio psico-fisico (respirazione,
percezione corporea, rilassamento, postura, coordinazione) in
diverse situazioni di performance
• Cogliere i valori estetici in opere musicali di vario genere ed epoca
7. MATERIALI E STRUMENTI
• Biblioteca del Conservatorio, biblioteche musicali in rete.
• Fotocopie
• Audiovisivi
• Materiale multimediale
• Lavagna
• Laboratori
• Strumenti musicali
Nello specifico insegnamento, ci si avvarrà di:
Lezioni frontali
Discussioni
Lavori di gruppo
Ricerche (eventuali)
Uso di software didattico
Esercitazioni guidate - laboratori
Conferenze da parte di esperti esterni
Seminari
Visite guidate
8. VERIFICHE
Le verifiche sommative saranno finalizzate all’accertamento del
raggiungimento degli obiettivi prefissati per le varie unità. Ci si
avvarrà in particolare di:
•
•
•
•
•
•
Prove di intonazione vocale e memorizzazione
Prove di esecuzione individuali e di gruppo
Prove di concertazione e direzione dei brani assegnati
Prove di lettura a prima vista di brani adeguati
Domande di analisi musicale relative ai brani assegnati
Domande di organologia e teoria musicale
Nel corso dell’anno saranno previsti almeno due verifiche (pratiche)
nel primo bimestre e due verifiche nel secondo quadrimestre.
9. VALUTAZIONE
La valutazione, verrà articolata sulla base dei seguenti elementi:
•
•
•
•
•
•
•
Verifiche pratiche vocali e strumentali
Costanza nella frequenza
Impegno regolare
Partecipazione attiva
Interesse particolare per la disciplina
Partecipazione ad attività extracurricolari attinenti la disciplina
Approfondimento autonomo
10. ATTIVITA’ DI SOSTEGNO, RECUPERO DI DEBITI
FORMATIVI, APPROFONDIMENTO
A conclusione di un periodo didattico o modulo, se non si dovessero
raggiungere gli obiettivi minimi da parte di alcuni studenti, si
provvederà al recupero attraverso un’unità didattica correttiva, o si
proporrà l’intervento didattico integrativo per il recupero ed il
sostegno.
Programma svolto
Gli alunni che hanno svolto lezioni di Musica d’Insieme per strumenti
a fiato, divisi per gruppi e in diversi periodi dell’anno sono:
Cabras Andrea (Corno); Antonio Dettori (Corno); Pinna Giacomo
(Tromba); Spiga Alessia (Tromba); Edoardo Rosa (Sax); Cossu Chiara
(Flauto); Moretti Debora (Flauto);
I brani studiati nel corso dell’anno scolastico sono:
Ludwig van Beethoven: Symphony No.1 Mvt. 1 Trascrizione per
orchestra di fiati.
Toshihiko Sahashi:
Deep Purple Medley Orchestra di fiati
N. Rota:
Romeo e giulietta
Cabras Andrea (Corno); Antonio Dettori (Corno); Pinna Giacomo
(Tromba); Spiga Alessia (Tromba); Edoardo Rosa (Sax);
HERBIE HANCOCK; BOB LOWDEN:
MAN
WATERMALON
CHICK COREA; SAMMY NESTICO
SPAIN
EARL BRENT; BRUNO TOMMASO
ANGEL EYES
RICHARD RODGERS; DAVE BARDHUN
VALENTINE
MY FUNNY
RAY HENDERSON; MARK TAYLOR
BLACKBIRD
BYE BYE
DUKE ELLINGTON; SAMMY NESTICO
SATIN DOLL
JEROME KERN; LENNIE NIEHAUS:
YOU ARE
ALL THE THINGS
MUSICA D'INSIEME -per strumento ad arco
a.s 2015/2016
DOCENTE Alessio Manca
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe V L è costituita da 30 alunni. Gli alunni interessati alla pratica della musica
d'insieme per archi sono tre, tutti studenti di violino. Dal mese di gennaio si evidenzia il ritiro
di un'allieva di violino. Nell'ultimo anno non è previsto il corso di secondo strumento ma,
visto l'esiguo numero di strumentisti ad arco, cinque alunni che nel corso dei quattro anni
precedenti hanno studiato violino come secondo strumento si sono offerti di suonare durante
le ore di musica d'insieme per archi.
Il livello medio raggiunto in relazione alle abilità nell'attività d'insieme si presentava più che
sufficiente.
Alla fine dell'anno scolastico si evidenzia un lieve incremento riguardo alla padronanza
strumentale di ciascun alunno, dell'impegno e della motivazione soprattutto da parte degli
allievi di secondo strumento.
Permangono comunque delle fragilità in riferimento all'autonomia nello studio ed alla
capacità di risolvere problemi di natura esecutiva.
•
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Premesso che la pratica della musica d'insieme è strumento metodologico privilegiato in
quanto l'evento musicale prodotto dall'insieme e opportunamente progettato sulla base di
differenziate capacità operativo-strumentali, consente da parte degli alunni la partecipazione
all'evento stesso anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto, con
evidente ricaduta sulla sicurezza individuale e sulla capacità di integrarsi con gli altri.
Al termine del quinquennio lo studente avrà sviluppato strategie atte a condurre sia un
ensemble, che a far parte di un organico vocale e/o strumentale in modo consapevole ed
autonomo.
Lo studente avrà, anche acquisito un adeguato grado di autonomia sia nello studio
(individuale e di gruppo) che nella concertazione di composizioni sia cameristiche che per
organici orchestrali ridotti.
METODOLOGIA
Trattandosi di lezioni di gruppo, l'approccio è stato di tipo trasmissivo su una visione
d'insieme curando tutti gli aspetti più importanti del fare musica in gruppo.
Attraverso gli ascolti e un breve excursus storico è stato possibile curare i brani dal punto di
vista stilistico-interpretativo, cercando di favorire l'osservazione, l'analisi personale al fine di
sviluppare un proprio senso critico nell'interpretare significative pagine musicali.
CONSIDERAZIONI SUL PROGRAMMA SVOLTO E GLI OBIETTIVI
EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI
Sulla base degli obiettivi iniziali, si è ritenuto opportuno svolgere un programma che potesse
cogliere tutti gli aspetti sopraelencati e che potesse offrire agli alunni nuovi spunti sulla
eventuale
prosecuzione degli studi musicali.
Con l'ausilio di un alunno alla viola e di alunni provenienti da differenti classi, abbiamo
potuto lavorare su un repertorio che potesse valorizzare le individualità di ciascun alunno in
relazione ed a servizio dell'attività d'insieme. Per questo motivo mi sono orientato sul
repertorio barocco italiano e tedesco.
Il repertorio barocco ha permesso di poter lavorare su alcuni aspetti basilari del suonare
insieme
come l'intonazione ed il fraseggio. Sono stati evidenziati anche alcuni elementi fondamentali
della prassi esecutiva barocca che hanno permesso di incrementare le tecniche esecutive del
repertorio svolto.
Il concerto di Telemann per due violini, viola e basso continuo ha messo in luce tutti questi
elementi, dando motivazione ai ragazzi sulla possibilità di poter potenziare gli aspetti
sopraindicati.
La Sarabanda di Haendel e il Concerto “alla Rustica” di Vivaldi hanno ulteriormente aiutato
gli alunni a migliorare l'intonazione generale e la capacità espressiva anche mediante l'analisi
armonica dei brani affrontati al fine di facilitare l'individuazione della giusta chiave di lettura
dei brani.
Un alunno di primo strumento, che ha intenzione di proseguire gli studi musicali, è stato
coinvolto in un progetto ancor più ampio che abbraccia tutte le classi del liceo musicale che
ha visto lo studio e l' esecuzione del Concerto per 2 violini ed orchestra di Bach e la Serenata
per archi di Elgar.
REPERTORIO:
•
•
•
•
•
J. S. Bach: Concerto per 2 violini e orchestra.
E. Elgar: Serenata op. 20 per orchestra d'archi.
G.P. Telemann: Concerto per 2 violini, viola e b.c.
J.F. Haendel: Sarabanda.
A. Vivaldi: Concerto alla Rustica in Sol maggiore.
MUSICA D’INSIEME – Musica da Camera
a.s. 2015/2016
Docente Roberto Mura
SITUAZIONE DI PARTENZA
Per quanto riguarda la classe V LM, l’intento è di programmare l’attività di musica da
camera partendo dalle precedenti esperienze dei ragazzi, tenendo presente la complessità
organizzativa dovuta alla strutturazione del laboratorio di Musica d’Insieme che vede la
divisione della stessa in 4 discipline differenti (musica d’insieme per strumenti a fiato, musica
d’insieme per strumenti ad arco, musica da camera e canto corale), si prevede la formazione
di un numero non elevato di gruppi e soprattutto si è pensato in un primo momento di lavoro
di collaborare con gli altri colleghi nella preparazione del concerto di Natale.
Successivamente procedere con lavori indipendenti.
Si coinvolgeranno per lo piu quegli strumenti che hanno poca applicazione nella musica
d’insieme come le chitarre, canto e pianoforte e alcuni strumenti a fiato e ad arco.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO, CONOSCENZE E ABILITA’
Oltre al consolidamento delle competenze già acquisite (in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato), lo studente dovrà conoscere e
saper interpretare i capisaldi (autori, e composizioni) della letteratura musicale
d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della musica,
fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche mnemonica di
opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a
prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all’improvvisazione, nonché
all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di epoche,
generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le necessarie
conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei diversi
autori presentati.
Repertorio:
Composizioni originali ed elaborazioni di diverse epoche, stili, generi e provenienze
geografiche, con particolare attenzione agli autori più importanti periodo classico e
romantico.
Verifiche:
Le verifiche mireranno alla valutazione del processo tecnico-evolutivo degli alunn e saranno
periodiche anche a carattere pubblico sia in forma di saggio che di esibizione in concerto.
Programma Svolto
Gli alunni che hanno svolto lezioni di Musica da Camera, divisi per gruppi e in diversi periodi
dell’anno sono:
Cabras Andrea; Campus Valentina; Cesaraccio Andrea; Cossu Chiara; Dettori Antonio; Enna
Chiara; Moretti Debora; Murineddu Laura; Panzalis Chiara; Pes Rossella; Pinna Giacomo;
Porcheddu Sara; Pulina Martina; Salis Alice; Scarpa Beatrice; Spiga Alessia; Vargiu Serena;
Zara Erica.
I brani studiati ed eseguiti sono:
G.F. Haendel: suite musica sull’acqua – minuetto;
M. Rondeau: Corale n 11;
Cristmas is Coming;
J.Ibert: Due interludi;
J.S.Bach: Doppio concerto in Do minore III tempo;
C. Saint – Saens: Il carnevale degli animali per pianoforte a 4;
MUSICA DA CAMERA- Esercitazioni corali
a.s. 2015/2016
Docente: Giovanna Dongu
Situazione della classe
Gran parte degli alunni della classe ha evidenziato buone capacità di base (percettive,
mnemoniche, cognitive, operative), attitudine per le esercitazioni corali, un discreto livello di
conoscenza relativamente ad alcuni aspetti essenziali del linguaggio musicale (generi, stili,
funzioni della musica, etc.) ed un vivo entusiasmo per l’esperienza del canto corale. E'
possibile rilevare un sostanziale possesso dei prerequisiti della disciplina strumentale,
associato ad un buon livello di autonomia nella gestione di sé, nell’organizzazione del lavoro,
nel metodo di studio e nel rispetto delle consegne. Nel complesso il dialogo nella relazione
educativa è abbastanza vivo, pertanto è stato agevole per l’insegnante conoscere bisogni,
aspettative, preferenze, competenze musicali già acquisite nella scuola gli anni precedenti e
nei contesti extrascolastici.
Competenze raggiunte:
Possesso della capacità tecnico-espressiva che consente di affrontare brani monodoci
e polifonici vocali di adeguata difficoltà, sia in contesti musicali sia in forma scenica;
- Controllo della corretta attenzione verso la propria parte vocale e quella degli altri.
- Controllo della corretta postura ed adeguata respirazione.
- Controllo delle abilità fisiche e psico-motorie necessarie alla lettura e alla esecuzione
di un testo musicale.
- Conoscenza delle tecniche di base di esecuzione d'insieme in relazione alla struttura
del brano e dell'ensemble musicale che lo esegue
Contenuti:
- Esercizi di lettura della partitura ad una, due e più voci.
Studio d'insieme delle partiture e modalità di operatività di gruppo.
- Elementi di tecnica corale e di respirazione.
- Capacità di "sentire" e "fabbricare" un silenzio attento e partecipe per un ascolto
adeguato.
- Brevi improvvisazioni ed esercizi timbrici e ritmico/melodici per sviluppare le
capacità di controllo del suono.
- Rilassamento/controllo durante lo studio e l'esecuzione dei brani.
-
Programma svolto:
Esercizi di tecnica vocale, di rilassamento e controllo della postura e della
respirazione.
-
Esercizi di espressione e traduzione dei simboli grafici in elementi sonori
-
Studio ed esecuzione di brani del repertorio corale ( tra cui Palestrina, CacciniVavilov, Bach, Monteverdi) composizioni contemporanee
melodiche, contrappuntistiche e ritmiche di origine popolare.
Modalità di verifica
e composizioni
-
Verifica/osservazione
del
lavoro
svolto
in
classe,
controllo
e
feed-back
dell'impostazione dello studio.
-
Verifica dei risultati attraverso l'esecuzione e lo studio con il docente dei brani
assegnati.
Collegamenti interdisciplinari:
Con le discipline musicali d'insieme e con l'ambito letterario.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: ARPA
a.s. 2015/2016
Docente Alessandra Manca
Situazione di partenza
È presente una ragazza con uno studio non completamente autonomo. È ancora presente una
certa difficoltà ritmica. Buona postura. Buona sonorità e uguaglianza delle dita.
Obiettivi specifici per competenza
π Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo dell'autonomia
di studio anche in un tempo dato
π Conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della letteratura
solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della musica.
π Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche mnemonica di
opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
π Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a
prima vista, alla memorizzazione e all’improvvisazione, nonché all’apprendimento di un
brano in un tempo dato.
π Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di epoche,
generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le necessarie conoscenze
storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei diversi autori presentati
Metodologia
Per lo più basata su strategie che potenziano la capacità di analizzare, affrontare, e risolvere
positi- vamente difficoltà tecniche per un apprendimento permanente.
Risultati conseguiti
Il programma, se pur con un’applicazione altalenante, è stato complessivamente svolto,
pertanto il livello di competenza, rispetto alle potenzialità dell’allieva, si può considerare
positivo.
Tecnica:
π Tecnica per l’uguaglianza del suono: esercizi specifici con spostamento d’accento.
π Tecniche per rinforzare la mano sinistra e le dita interne di entrambe le mani: varianti
ritmiche.
π Tecniche per l’uguaglianza del suono degli accordi: note spezzate su tutte le combinazioni
delle dita.
π Tecniche per perfezionare gli accordi arpeggiati: inserimento in successione con diverse
velocità.
π Tecnica per correggere il pollici: studi specifici di Bochsa.
π Abbellimenti: Trilli, mordenti, acciaccature, appoggiature, gruppetti.
π Suoni armonici a due e tre dita, vari suoni smorzati, glissando sino a tre dita ascendenti e
discendenti.
Scale e arpeggi:
π Arpeggi maggiori e minori a 4 ottave in tutte le tonalità.
π Scale con tutte le diteggiature su 5 ottave tutte le tonalità
Studi:
π Bochsa, 20 studi da concerto 1° vol.: nn. 1.
π Dizi, dai 48 studi 1° vol: nn. 1, 3.
π Damase, dai 12 studi: nn. 10, 12
π Godefroid, 20 Studi melodici studio n. 2, 5
π Haller, Op. 45 dai 6 studi studio n. 1, 4, 5, 6
π Thomas, vol.2 studio tecnico n.1
π Schuecker, op.18 vol.3, studi nn. 5, 12
π Hasselmans, studio n.1
π Posse, studi n. 1, 2
π Nadermann, dai 18 studi op.94 studi nn. 13
Repertorio:
Thomas, The Tear
Haendel, Passacaille
Naderman, Sonatina n.7
Galais, Preludio n.20
Valutazione
La valutazione, in linea con le indicazioni del consiglio di classe, avrà un approccio di tipo
qualita- tivo. Terrà conto, oltre che del livello di raggiungimento degli obiettivi prefissati,
anche dell’inte- resse, dell’impegno, della partecipazione alle attività proposte e del progresso
rispetto alla situazio- ne di partenza. A cadenza bimestrale saranno inoltre svolte delle prove
pubbliche individuali che coinvolgeranno gli alunni dello strumento principale.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: CHITARRA
A. S. 2015-2016
Docente Calogero Sportato
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
SITUAZIONE DI PARTENZA
Il livello medio del gruppo classe in relazione al possesso delle abilità strumentali dei singoli
alunni si presentava buono, gli alunni Basoli, Murineddu, Pes e Vargiu hanno potenziato,
nell’arco dell’anno scolastico, i loro punti di forza e hanno altresì migliorato i loro punti
deboli. Raggiungendo un livello buono. Quadro peraltro sostanzialmente confermato nella
fase finale dell’anno scolastico.
Il grado di motivazione e interesse per la disciplina appariva piuttosto alto.
L’autonomia operativa in relazione al metodo di studio e alla capacità di risolvere problemi
esecutivi si mostrava ottima.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
• Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato
• conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della
letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della
storia della musica, fino all’età contemporanea.
• Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche mnemonica
di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
• Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla
lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all’improvvisazione, nonché
all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
• Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di
epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei
diversi autori presentati
METODOLOGIA
Trattandosi di lezioni individuali, l’approccio di base è stato necessariamente frontale, di tipo
trasmissivo-addestrativo. Si è cercato comunque, per quanto possibile,
di favorire
l’osservazione, l’analisi personale e la problematizzazione degli argomenti e delle attività
proposte, al fine di sviluppare un autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è diramato su percorsi individuali
differenti in relazione ai tempi di attuazione e al grado di difficoltà degli argomenti proposti.
Pertanto, pur avendo affrontato lo stesso repertorio didattico, gli alunni hanno raggiunto
risultati significativamente diversi, che possono sommariamente confluire nella definizione di
tre gruppi: uno è pervenuto a un livello di competenza sufficiente, il secondo appena buono, il
terzo ha raggiunto livello buono.
PROGRAMMA SVOLTO
Tecnica della mano destra:
•
•
•
•
Possedere un fluido controllo della mano, e totale padronanza dello
strumento.
anulare. Possedere un fluente e corretto movimento del pollice indice, medio ed
Avere la capacità di variare combinazioni, anche più complesse, tra le varie
dita.
Utilizzare correttamente e consapevolmente il tocco libero/pizzicato ed
appoggiato.
Tecnica della mano sinistra:
•
•
•
•
Possedere una perfetta impostazione della mano in questione.
il controllo del movimento delle dita sulla tastiera anche in
posizioniPadroneggiare
difficili.
Capacità di agire con scioltezza e fluidità su tutta tastiera.
Adeguata resistenza durante l’esecuzione di un brano di lunga durata.
Scale e arpeggi:
•
•
•
Scale maggiori e minori nella maggiore estensione per lo strumento ed in tutte le
tonalità.
Scale per terze, seste ottave e decime.
Arpeggi M. giuliani 120, con variazioni ritmiche e timbriche.
Studi:
•
•
•
•
Sor - Segovia: tutti e 20 gli studi
H. Villa Lobos studio n. 1,2,3,4.
L. Legnani Capricci 1,3,6,10.
M. Ponce preludi 4, 6,7.
Repertorio:
•
•
•
•
•
•
•
•
F. Da Milano, ricercare 28,30,40.
D. Scarlatti, sonata K 483, 322, 164.
J.S. Bach, suite 996
F. Tarrega, Adelita, Alborada, Gran Valse.
N. Koskin, suite sei corde.
F. Sor, “La despedita”.
G. A. Brescianello, partita 16,13,18.
H. Villa Lobos Preludio n.1,3,4.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONESTRUMENTO CORNO
a.s. 2015/2016
Docente Roberto Mura
SITUAZIONE DI PARTENZA
Gli alunni della classe V L inseriti nella classe di CORNO sono Cabras Andrea e
Dettori Antonio, provenienti dalla classe quarta dello scorso anno scolastico.
Presentano una preparazione di base e conoscenza della tecnica strumentale adeguata
al corso frequentante, pertanto si ritiene di cominciare seguendo il programma del
corso di appartenenza.
OBIETTIVI E CONOSCENZE*
Peculiarità organologiche degli strumenti utilizzati.
Sviluppo del rapporto tra gestualità, produzione sonora e lettura di notazione
tradizionale e non.
Aspetti ritmici, metrici, agogici, melodici, timbrici, dinamici, armonici,
fraseologici, formali
Procedimenti analitici anche in collegamento con gli altri ambiti musicali
Generi e stili. Contestualizzazione storico stilistica dei repertori studiati
Composizioni musicali, strumentali e vocali di diverse epoche, generi, stili e
provenienze geografiche
Approfondimento delle metodologie di studio.
ABILITA’*
Mantenere un adeguato equilibrio psicofisico (respirazione, percezione corporea,
rilassamento, postura, coordinazione) nell’esecuzione di repertori di crescente
complessità in diverse situazioni di performance.
Sviluppare strategie funzionali alla lettura a prima vista, al trasporto, alla
memorizzazione,
all’esecuzione estemporanea, e all’improvvisazione con consapevolezza
vocale, strumentale e musicale.
Ascoltare e valutare se stessi e gli altri, nelle esecuzioni solistiche e di gruppo,
cogliendo i
punti di forza e i margini di miglioramento.
Saper esplicitare le proprie scelte espressive motivandone le ragioni.
Strumento 1:
Acquisire tecniche strumentali adeguate all’esecuzione, per lettura e per
imitazione, di
repertori di crescente difficoltà, scelti tra generi e stili diversi, maturando la
consapevolezza dei relativi aspetti linguistici e stilistici.
Adattare e integrare le metodologie di studio per la soluzione di problemi
esecutivo -interpretativi
anche in rapporto alle proprie caratteristiche.
Memorizzare, dopo averli analizzati, alcuni repertori studiati.
Eseguire semplici composizioni con autonomia di studio in un tempo
assegnato.
* Dalle indicazioni nazionali per il secondo biennio
COMPETENZE:
a)Tecnica
• Acquisire un adeguato equilibrio psico-fisico nell’esecuzione musicale;
• Acquisire un’adeguata tecnica strumentale per l’esecuzione di studi e brani del
repertorio di riferimento;
• Saper applicare tecniche fondamentali di memorizzazione, di lettura
estemporanea e trasporto con lo strumento;
• Acquisire metodologie di studio finalizzate alla soluzione di problemi tecnici e
interpretativi;
• Conoscere la storia e la letteratura dello strumento;
b) Scale e arpeggi:
• Tutte le tonalità maggiori e relative minori;
c) Repertorio e Testi di riferimento:
• C. Kopprasch Metodo per Corno I e II parte;
• O. Franz Metodo completo per Corno: Gran studi da concerto;
• O. Franz Metodo per Corno Naturale;
• F. Bartolini Metodo per Corno seconda parte;
• F. Muller 34 esercizi per Corno parte prima;
• Rossari: Esercizi per il corso superiore, studi in tutti i toni maggiori e minori,
studi di perfezionamento
• Metodi manoscritti dal docente sulla tecnica e sugli studi quotidiani di
preparazione;
d) repertorio concertistico:
• Mozart: concerti n° 1- 2-3-4;
• Beethoven: sonata Op. 17;
• Saint Saens: Morceau de concert;
• Strauss: Notturno;
• R. Strauss: concerto n 1;
VERIFICHE:
Le verifiche mireranno alla valutazione del processo tecnico-evolutivo degli alunni e
saranno periodiche anche a carattere pubblico sia in forma di saggio che di esibizione
in concerto.
Gli alunni attraverso lo studio della tecnica quotidiana hanno risolto alcuni problemi
che presentavano, raggiungendo una maggiore consapevolezza delle proprie capacità.
Con impegno e serietà hanno affrontato il percorso di studi raggiungendo un buon
livello di conoscenza della tecnica e del repertorio. Hanno partecipato con entusiasmo
alle varie attività proposte sia strettamente inerenti la classe di Corno sia tutte le altre
classi. Permane ancora incerto, talvolta, l’approccio alle performances pubbliche che
viene minato da una forte emotività e ne pregiudica il risultato finale.
Programma Svolto
STUDI DI TECNICA BASE:
• studi manoscritti per omogeneità del suono su tutta la gamma;
• studi di tecnica per l’elasticità del labbro;
• Scale maggiori in tutte le tonalità con relative minori;
• Clark: studi progressivi;
METODI:
• Kopprasch 60 studi volume 2;
• Oscar Franz studi per il corno a squillo dal n 24 al n 42;
• Oscar Franz studi da concerto da n 1 a n 5;
• Bartolini metodo per corno dal n 97 al n 109;
• Muller “34 studi” opus 64 per corno;
• Rossari “ Esercizi per il corso superiore” per corno;
• Rossari dai 16 studi di perfezionamento nn: 2, 5, 9,
BRANI D’ INSIEME:
•
•
W.A. Mozart duetto in Do maggiore;
J.S. Bach duetto da invenzioni a due voci;
BRANI DI REPERTORIO:
• W.A.Mozart concerto per corno e orchestra n 1 in Mib maggiore KV 412;
• W.A.Mozart concerto per corno e orchestra n 2 in Mib maggiore KV 417;
• W.A.Mozart concerto per corno e orchestra n 3 in Mib maggiore KV 447;
• W.A.Mozart concerto per corno e orchestra n 4 in Mib maggiore KV 495;
• L.V. Beethoven “Sonata” op. 17 per corno e pianoforte;
• F. Strauss “Notturno” op. 7;
Brani da eseguire nell’esame di maturità:
• W.A.Mozart concerto per corno e Orchestra n 3 in mib maggiore KV 447 ;
• W.A.Mozart concerto per corno e orchestra n 2 in Mib maggiore KV 417;
• Rossari studio n 2;
• L. V. Beethoven Sonata op 17 I tempo.
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: FLAUTO
a.s. 2015/2016
Docente Jana Bitti
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe si mostra in seguito alla prova d’ingresso maturata sia nelle capacità che nelle
abilità, gli allievi hanno confermato ottime capacità tecniche sullo strumento, una ottima
conoscenza della grammatica musicale, ottime qualità ritmiche – musicali ;un’altra parte di
essi presenta una più che buona capacità tecnica sullo strumento una buona conoscenza della
grammatica musicale, buone capacità ritmico- musicali tecnico.
Per ciascun alunno si seguiranno percorsi individualizzati per abilità e conoscenze in modo da
permettere un graduale sviluppo della singole capacità.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
1. Capacità di acquisire ed utilizzare linguaggio specifico; Approfondimento delle basi
della grammatica della musica, dalla conoscenza della notazione e delle strutture metriche e
ritmiche, all’acquisizione di capacità cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali,
ritmo, melodia, agogica, timbrica, dinamica ed anche in riferimento ad altri aspetti armonici,
fraseologici e formali.
Approfondimento delle conoscenze delle caratteristiche organologiche dello strumento
(storia del flauto). Conoscenza dei trattati storici. Migliorare la conoscenza e l’uso del
linguaggio specifico.
• Comprendere e usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale
• Distinguere ritmi, temi, dinamiche diverse
• Approfondire la conoscenza delle caratteristiche organologiche dello strumento
(storia del flauto)
• Migliorare la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico
2. Comprensione ed uso della scrittura musicale finalizzata all’esecuzione con lo
strumento; conoscenza delle note e delle figure in relazione alla capacità di ”lettura allo
strumento”, intesa come capacità di correlazione segno – gesto –suono. Il corretto utilizzo
della lettura musicale darà all’alunno la possibilità di relazionarsi in maniera disinvolta con le
problematiche connesse alla traduzione dal segno musicale al gesto preparatorio ed infine
all’esecuzione, la qual cosa li renderà autonomi nella traduzione del testo musicale sia
studiato che nella lettura a prima vista.
• Conoscenza della scrittura flautistica
• Capacità di comprendere la corrispondenza suono/segno
3. Conoscenza ed uso della tecnica e della posizione; tecnica della respirazione
diaframmatica, staccato semplice, legato e fraseggio con l’alternanza legato /staccato, lo
staccato-legato , studi tecnici per migliorare la velocità, studio delle scale maggiori e relative
minori (do magg. /la min - sol magg./ mi min - re magg/si min – la magg/ fa diesis min– m-i
magg /do diesis min – si maggior / fa diesis min - fa magg/ re min – si bem magg/sol min –
mi bem magg/do min - la bemolle magg /fa min - re bemolle magg/ si bemolle min), arpeggi
e scale per terze.
Molto importante sarà il lavoro volto ad ottenere un adeguato equilibrio psico-fisico
(respirazione, percezione corporea, rilassamento, postura, coordinazione) in diverse situazioni
di performance, attraverso esercizi di varie tecniche di rilassamento e consapevolezza
corporea che coadiuvano la ricerca di uno stato di rilassamento idoneo ad una prestazione
sempre al meglio delle proprie capacità.
Tecnica del flauto
• Postura del corpo e delle mani
• Embochure
• Tecnica della respirazione
• Colpo di lingua nell’attacco del suono
• Staccato semplice e doppio
• Tecnica di velocizzazione dell’articolazione delle dita
• Corrispondenza posizione/suono
• Ampliamento del suono in tutte le ottave
• Assetto psicofisico
• Tecniche di rilassamento
4. Acquisizione di un corretto metodo di studio e di un repertorio esecutivo.
L’acquisizione di un corretto metodo di studio consentirà all’alunno di affrontare e risolvere
tutte le difficoltà, teorico / pratiche legate allo strumento, (come e cosa studiare, come
risolvere i passaggi difficili, come applicare la tecnica di rilassamento per ottenere nello
studio risultati ottimali, studio e conoscenza delle tecniche di apprendimento e
memorizzazione). L’apprendimento delle metodiche consentirà all’ allievo di sviluppare un
suo personale ma proficuo metodo di studio che aiuti ad un accrescimento della propria
capacità sviluppando nel contempo fiducia nelle proprie abilità e limitando i casi di
insuccesso e traendo da esso lo spunto per risolvere l’errore.
• Favorire le capacità organizzative e lo sviluppo di un proficuo e personale metodo di
lavoro e studio
• Capacità di memorizzare alcuni brani musicali
• Sviluppare la capacità di autocontrollo sull’emotività durante l’esecuzione pubblica
in base al livello
• Favorire l’opportunità di scoprire le proprie attitudini
• Sviluppare le capacità di concentrazione
• Favorire le capacità critiche ed autocritiche
METODOLOGIA Metodologia
Utilizzare spartiti che mettano in luce tutte le abilità degli alunni, attingere ai vari repertori
senza preclusioni di tempo, di collocazione geografica o di genere, favorire la pratica
strumentale attivando le risorse più creative di ogni alunno attraverso lezioni di tipo
frontale, trasmissivo-addestrativo favorendo favorire l’osservazione, l’analisi personale e la
problematizzazione degli argomenti e delle attività proposte, al fine di sviluppare un
autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è diramato su percorsi individuali
differenti in relazione ai tempi di attuazione e al grado di difficoltà degli argomenti proposti. I
risultati mediamente conseguiti possono ritenersi sufficienti in relazione ai repertori
affrontati.
PROGRAMMA SVOLTO
Tecnica
T. Wye Scale ed arpeggi espressivi
T.Wye Articolazione
M.Moyse La sonoritèe
Scale
•
•
Scale maggiori e minori a 3 ottave e relativi arpeggi in tutte le tonalità.
Arpeggi con articolazioni in tutte le tonalità
Studi:
•
•
•
•
Kolher Studi romantici dal n1 al n10
Galli tutti gli studi
Andersen op.41 tutti gli studi
Furtenau studi 1,2,3,4,16,17,18
Repertorio:
•
•
•
•
•
•
J. S. Bach: Partitein la minore per flauto solo
Allemanda
Sonata in sol minore (completa)
C.P.E Bach : Sonata in la minore per flauto solo
Ferroud Il Jade per flauto solo
Haendel Sonate per flauto e continuo:
n 8 completa
Tchiaokovski: Oniegin aria per flauto e pianoforte
Piazzolla
Oblivion
Tangueria
Libertango
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: PERCUSSIONI
a.s. 2015/2016
Docente Andrea Bini
SITUAZIONE DI PARTENZA
Il livello dell’unica alunna della disciplina, in relazione al possesso delle abilità strumentali si
presentava complessivamente buono: Si è osservato nel corso dell’anno un incremento
dell’impegno in classe e nello studio a casa: il grado di padronanza delle tecniche esecutive in
relazione al repertorio svolto è pertanto notevolmente migliorato;
Il grado di motivazione e interesse per la disciplina appariva buono.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
•
•
•
•
•
Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato
conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della
letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della
storia della musica, fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche
mnemonica di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla
lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all’improvvisazione, nonché
all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di
epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei
diversi autori presentati
METODOLOGIA
Trattandosi di lezioni individuali, l’approccio di base è stato necessariamente frontale, di tipo
trasmissivo-addestrativo. Si è cercato per quanto possibile di favorire l’osservazione, l’analisi
personale e la problematizzazione degli argomenti e delle attività proposte, al fine di
sviluppare un autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma è avvenuto in modo regolare. I risultati conseguiti possono
ritenersi buoni in relazione ai repertori affrontati.
PROGRAMMA SVOLTO
Tecnica delle quattro bacchette nella marimba
Repertorio:
•
•
•
P. Smadbeck: Rhythm song per Marimba
K. Abe: Michi per Marimba
Ney Rosauro: Preludio n. 1 in mi minore per Marimba
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: PIANOFORTE
a.s. 2015/2016
Docente Francesca Deriu
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe di Pianoforte è composta da due allievi, arrivati nel corrente anno scolastico e
provenienti da altra classe di strumento del Liceo.
•
•
•
•
•
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo dell'autonomia
di studio anche in un tempo dato
conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della letteratura
solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della musica,
fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche mnemonica di
opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a
prima vista, alla memorizzazione e all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di epoche,
generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le necessarie conoscenze
storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei diversi autori presentati
METODOLOGIA
Lezione frontale individuale.
RISULTATI CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma è stato concordato con gli alunni all’inizio dell’anno
scolastico, e personalizzato in base alle potenzialità tecniche e interpretative del singolo.
Massimiliano Di Todaro: il programma è stato svolto interamente, non ha richiesto modifiche
in corso.
Valentina Campus: il programma è stato svolto ma ha richiesto modifiche in corso.
PROGRAMMA SVOLTO
Massimiliano Di Todaro
Scale magg e min. moto retto a quattro ottave, Wolf “Il piccolo Pishna”
F. Chopin: Studio op. 25 n. 1
M. Clementi: Studio n. 65 dal Gradus ad Parnassum
Bach – dal Clavicembalo ben temperato Preludio e Fuga in si b magg., in re magg., e in sol
magg.
Beethoven: Sonata op. 2 n.1 – primo movimento
Chopin: Ballata op. 47 n. 3
S. Prokofiev: Dalle Vision fugitives op. 22, n1, 2, 8, 9, 10, 20
Valentina Campus:
Scale magg e min. moto retto a quattro ottave, Wolf “Il piccolo Pishna”
L. van Beethoven: Sonata op. 28 – primo movimento
F. Chopin – Improvviso in fa # magg. n.2 op. 36
C. Szimanowsky – Preludio n.1
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: PIANOFORTE
a.s. 2015/2016
Docente: Massimo Masia
SITUAZIONE DI PARTENZA
Il corso di Pianoforte della classe V LM è composta da un allievo, proveniente da altra classe
di strumento del Liceo.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato
conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della letteratura
solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della
musica, fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche mnemonica di
opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla lettura a
prima vista, alla memorizzazione e all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di epoche,
generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le necessarie
conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei diversi
autori presentati
METODOLOGIA
Lezione frontale individuale.
RISULTATI CONSEGUITI
Il programma di studio, concordato con l'alunno all’inizio dell’anno scolastico, è stato
personalizzato venendo incontro alle potenzialità tecniche e interpretative dell'allievo.
Nonostante ciò il suddetto programma ha dovuto subire alcune modifiche causate dal ritmo di
studio e dalle assenze dell'alunno.
PROGRAMMA SVOLTO
Scale maggiori e minori per moto retto a quattro ottave
Hanon: “Il pianista virtuoso”
J. B. Cramer: Studio n. 11 dai “60 studi scelti” (Bulow)
Bach: Invenzione a due voci in la minore n. 13
Mozart: Fantasia in re minore K 397
Schubert: Improvviso op. 142 n. 2
Mendelssohn: Scherzo capriccio in mi minore op. 16 n. 2
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: PIANOFORTE
a.s. 2015/2016
Docente Maria Lucia Melis
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
SITUAZIONE DI PARTENZA
Al principio dell’anno scolastico il livello di competenze tecniche e musicali degli alunni si
presentava sufficiente, buona per l’uno e appena presente per l’altra la capacità di risolvere
problemi esecutivi e discreta l’autonomia nel metodo di studio. Sufficiente il grado di
interesse e di motivazione nei confronti della materia. Tale quadro può dirsi confermato nella
fase finale dell’anno scolastico.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
•
•
•
•
•
Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato
conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della
letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della
storia della musica, fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche
mnemonica di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla
lettura a prima vista, alla memorizzazione e all’apprendimento di un brano in un
tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di
epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei
diversi autori presentati
METODOLOGIA
Trattandosi di lezioni individuali, l’approccio di base è stato necessariamente frontale, di tipo
trasmissivo-addestrativo. Si è cercato comunque, per quanto possibile, di favorire
l’osservazione, l’analisi personale e la problematizzazione degli argomenti e delle attività
proposte, al fine di sviluppare un autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è realizzato su un percorso individuale
predisposto sulla base dei tempi di attuazione e del grado di difficoltà degli argomenti
proposti.
Gli alunni hanno svolto il programma previsto con una certa discontinuità: pur avendo ottime
capacità e buona predisposizione allo studio dello strumento hanno raggiunto un livello
minimo l’una e medio l’altro di abilità tecnica e musicale, ciò a causa del poco tempo e della
poca attenzione dedicata allo studio.
PROGRAMMA SVOLTO
Tecnica
• Acquisizione di una corretta postura del corpo, articolazione delle dita,
coordinamento dita-avambraccio-braccio, scale, arpeggi, bicordi, accordi, passaggi
per gradi congiunti e disgiunti
•
Scale: Tutte le scale maggiori e minori per moto retto nell’estensione di quattro
ottave
Studi:
Cramer op. 60: n. 2; Czerny op. 740: nn. 1 e 2
Repertorio:
•
•
•
•
•
J. S. Bach: Sinfonie nn. 4, 5 e 15 e Preludio e fuga in do min. dal “Clavicembalo ben
temperato” vol. I
Beethoven: Sonata op. 10 n. 3
Chopin Bolero op. 19; Valzer op. 70 n. 2
Albeniz Preludio op. 165
Brani per pianoforte e clarinetto: Weber Variazioni e Rimskij-Korsakov Concerto per
clarinetto
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: PIANOFORTE
a.s. 2015/2016
Docente Luca Virgilio
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
• SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe mostra in generale un’ ottima conoscenza della grammatica musicale, ottime
qualità ritmiche e ottime capacità tecniche sullo strumento.
Appare chiara la maturazione sia nelle capacità che nelle abilità.
Per ciascun alunno si seguiranno percorsi individualizzati per abilità e conoscenze in modo da
permettere un graduale sviluppo della singole capacità.
•
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
1. Capacità di acquisire ed utilizzare linguaggio specifico.
Approfondimento delle basi della grammatica della musica; acquisizione di capacità cognitive
in ordine alle categorie musicali fondamentali, ritmo, melodia, agogica, timbrica, dinamica ed
anche in riferimento ad altri aspetti armonici, fraseologici e formali.
Migliorare la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico.
• Comprendere e usare la terminologia e la simbologia del linguaggio musicale
• Distinguere ritmi, temi, stili, dinamiche diverse
• Approfondire la conoscenza delle caratteristiche organologiche del pianoforte
• Migliorare la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico
2. Comprensione ed uso della scrittura musicale finalizzata all’esecuzione con lo
strumento.
Conoscenza delle note e delle figure in relazione alla capacità di ”lettura allo strumento”,
intesa come capacità di correlazione segno – gesto – suono. Il corretto utilizzo della lettura
musicale darà all’alunno la possibilità di relazionarsi in maniera sicura con le problematiche
connesse alla traduzione dal segno musicale al gesto preparatorio ed infine all’esecuzione, la
qual cosa li renderà autonomi nella traduzione del testo musicale sia studiato che nella lettura
a prima vista.
3. Conoscenza ed uso della tecnica e della posizione.
a) Studi tecnici per: Ttecnica delle cinque dita; tecnica del polso e del braccio; tecnica delle
note ribattute e dello staccato; tecnica delle ottave.
b) Ottenimento di un adeguato equilibrio psico-fisico (percezione corporea, rilassamento,
postura, coordinazione, respirazione) in diverse situazioni di performance, attraverso esercizi
di varie tecniche di rilassamento e consapevolezza corporea che coadiuvano la ricerca di uno
stato di rilassamento idoneo ad una prestazione sempre al meglio delle proprie capacità.
4. Acquisizione di un corretto ed efficace metodo di studio e di un repertorio esecutivo.
L’acquisizione di un corretto metodo di studio consentirà all’alunno di affrontare e risolvere
tutte le difficoltà, teorico / pratiche legate allo strumento, (quanto studiare, come e cosa
studiare, come risolvere i passaggi difficili, come applicare la tecnica di rilassamento per
ottenere nello studio risultati ottimali, studio e conoscenza delle tecniche di memorizzazione).
L’apprendimento delle metodiche consentirà all’ allievo di sviluppare un suo personale ma
proficuo metodo di studio che sviluppi, nel contempo, fiducia nelle proprie abilità e limiti i
casi di insuccesso.
• Sviluppare le capacità di concentrazione
• Favorire le capacità organizzative e lo sviluppo di un proficuo e personale metodo di
lavoro e studio
• Capacità di memorizzazione su alcuni brani
• Sviluppare la capacità di autocontrollo sull’emotività durante l’esecuzione pubblica
• Favorire le capacità critiche ed autocritiche
• METODOLOGIA
Scegliere gli spartiti che mettano in luce tutte le abilità degli alunni, attingendo ai vari
repertori senza preclusioni di stile, periodo, di collocazione geografica o di genere, favorire la
pratica strumentale attivando le risorse più creative di ogni alunno attraverso lezioni di tipo
frontale, trasmissivo-addestrativo favorendo favorire l’osservazione, l’analisi personale e la
problematizzazione degli argomenti e delle attività proposte, al fine di sviluppare un
autonomo senso critico e interpretativo.
•
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è diramato su percorsi individuali
differenti in relazione ai tempi di attuazione e al grado di difficoltà degli argomenti proposti.
I risultati mediamente conseguiti possono ritenersi buoni e in ottimi in relazione ai repertori
affrontati.
PROGRAMMA SVOLTO
Studi:
• Cramer (da 60 Studi Scelti): nn. 1, 8, 10, 17
• Clementi (da Gradus ad Parnassum): nn. 1, 16
• Mendelssohn (da Scelta di Studi Romantici): Preludio op. 104 a
J. S. Bach:
• Preludio e Fuga nn. 2, 5, 6, 21 (dal Clavicembalo ben Temperato)
Sonata Classica
• Beethoven, Sonata op. 10 n° 1
• Beethoven, Sonata op. 27 n° 2
• Beethoven, Sonata op. 31 n° 3
Repertorio Romantico
•
•
•
•
•
F. Schubert: Improvvidso op. 90 n° 1
F. Schubert: Improvvidso op. 142 n° 2
F. Chopin: Valzer op. 70 n 2
F. Chopin: Fantasia-Impromptu op. 66
F. Liszt: Consolazione n° 4
Repertorio Moderno
•
•
C. Debussy: La fille aux cheveux de lin
A. Kachaturian: Toccata
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: SASSOFONO
A. S. 2015-2016
Docente Luca Chessa
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
SITUAZIONE DI PARTENZA
N. alunni gruppo classe:1
Livello medio del gruppo classe in relazione al possesso delle abilità strumentali: Distinto
Grado di motivazione e interesse per la disciplina:Ottimo.
Autonomia operativa (in relazione al metodo di studio e alla capacità di risolvere problemi
esecutivi):Distinto.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
•
•
•
•
•
Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato
conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della
letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della
storia della musica, fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche
mnemonica di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla
lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all’improvvisazione, nonché
all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di
epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei
diversi autori presentati
METODOLOGIA
Trattandosi di lezioni individuali, l’approccio di base è stato necessariamente frontale, di tipo
euristico-guidato. Si è cercato comunque, per quanto possibile, di favorire l’osservazione,
l’analisi personale e la problematizzazione degli argomenti e delle attività proposte, al fine di
sviluppare un autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è diramato su un percorso individuale,
dove l’alunno ha raggiunto pienamente gli obbiettivi.
Il tutto è avvenuto grazie alla determinazione dell’alunno e alla maturazione dello stesso.
Nel complesso il livello dell’alunno può essere considerato distinto.
PROGRAMMA SVOLTO
Tecnica:
• Vibrato, sviluppo di una tecnica di livello superiore
• Scale veloci
• Salti
• Arpeggi
• Articolazioni
• Approccio ai sassofoni della famiglia
• Approccio al quartetto di sax
Scale e arpeggi:
• Scale maggiori e minori con articolazioni e salti di terza e di quarta fino a quattro
alterazioni semiminima 112bpm.
Studi/Metodi:
• 48 studi per oboe e sax di F.Ferling (fino allo studio 16)
• 16 studi tecnico/ritmici di G.Senon (fino allo studio 6)
• Klose 25 studi di meccanismo;
Repertorio:
• Suite di P.Bonneau per sax alto e pianoforte;
• Sonata di Hindemith per sax alto e pianoforto;
• Pequena Czarda di P.Iturralde per sax alto e pianoforte;
• Pezzi per quartetto e ottetto di sax fra i quali:
Opera da tre soldi di Kurt Weill;
Arlesienne di Bizet;
Suite Hellenique di P.Iturralde;
Air Dance di A.Alessandrini;
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: TROMBA
a.s. 2015/2016
Docente Luca Uras
SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe 5L è composta da due allievi e il livello del gruppo/classe in relazione al possesso
delle abilità strumentali dei singoli alunni si è presentato complessivamente buono sin
dall’inizio dell’anno scolastico. Il livello si conferma anche alla fine dell’anno scolastico. Si è
osservato un incremento dell’impegno in classe e nello studio a casa: il grado di padronanza
delle tecniche esecutive in relazione al repertorio svolto è pertanto notevolmente migliorato;
così come ci sono stati miglioramenti sul piano dell’autonomia nel metodo di studio e
dell’espressività.
Il grado di motivazione e interesse per la disciplina appariva mediamente più che buono.
LINEE GENERALI E COMPETENZE
Il profilo d’entrata, tramite l’accertamento previsto, individua nello studente il possesso di un
adeguato livello di competenze in ingresso a proposito della formazione del suono, alle
tecniche di base che consentono di affrontare brani di media e grande difficolta, e al possesso
di un basilare repertorio di brani d’autore, per quanto attiene all'esecuzione e
all'interpretazione con lo strumento scelto.
Nel corso del quinquennio lo studente sviluppa notevoli capacita tecnico-esecutive ed
interpretative mediante lo studio di un primo strumento integrato, a seconda delle
caratteristiche monodiche o polifoniche dello stesso, da un secondo strumento avente
caratteristiche funzionali complementari (polifoniche, ovvero monodiche).
Al termine del percorso liceale, lo studente avrà acquisito capacita esecutive e interpretative
alle quali concorreranno: lo sviluppo di un proprio adeguato metodo di studio e di autonoma
capacita di autovalutazione; l'acquisizione di una ricca specifica letteratura strumentale
(autori, metodi e composizioni), solistica e d’insieme, rappresentativa dei diversi momenti e
contesti della storia della musica (nell'evoluzione dei suoi linguaggi) fino all’età
contemporanea; la progressiva acquisizione di specifiche capacita analitiche a fondamento di
proprie scelte interpretative consapevoli e storicamente contestualizzabili; la maturazione
progressiva di tecniche improvvisative (solistiche e d’insieme) e di lettura/esecuzione
estemporanea; la conoscenza dell'evoluzione storica delle tecniche costruttive degli strumenti
utilizzati e delle principali prassi esecutive a loro connesse.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
QUINTO ANNO
Oltre al consolidamento delle competenze già acquisite (in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato), lo studente conosce e sa interpretare i
capisaldi (autori, metodi e composizioni) della letteratura solistica e d’insieme,
rappresentativi dei diversi momenti e contesti della storia della musica, fino all’età
contemporanea. Da prova di saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico
nell’esecuzione anche mnemonica di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte
espressive. Sa altresì adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate
alla lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all’improvvisazione, e
all’apprendimento di un brano in un tempo dato. Sa utilizzare tecniche adeguate
all’esecuzione di composizioni significative di epoche, generi, stili e tradizioni musicali
diverse, dando prova di possedere le necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di
aver compreso le poetiche dei diversi autori presentati.
COMPETENZE
•
•
•
•
Usare le tecniche strumentali specifiche.
Decodificare il testo analizzandone gli elementi costitutivi principali.
Applicare tecniche funzionali alla lettura a prima vista, alla memorizzazione ed alla
improvvisazione, in esecuzioni individuali e collettive.
Conoscere il repertorio musicale specifico e non, la storia e l'evoluzione della musica
in generale, con particolare riferimento al proprio strumento.
OBIETTIVI E CONOSCENZE
•
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•
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•
•
•
•
•
•
•
Principali elementi organologici dello strumento.
Rapporto tra gestualità, produzione sonora e lettura di notazione tradizionale e non.
Aspetti ritmici, metrici, agogici, melodici, timbrici, dinamici, armonici, fraseologici,
formali.
Semplici procedimenti analitici dei repertori studiati.
Elementi essenziali che connotano generi e stili diversi e relativa contestualizzazione
storico-stilistica dei repertori studiati.
Elementi essenziali di metodologie di studio e di memorizzazione.
Conoscere i principali elementi organologici dello strumento.
Saper controllare l’emotività durante l’esecuzione musicale al livello.
Acquisire elementi fondamentali di tecnica strumentale.
Acquisire le tecniche di lettura della notazione musicale con lo strumento.
Saper eseguire facili brani del repertorio di riferimento.
ABILITA’ DA RAGGIUNGERE
•
•
•
•
•
•
•
•
Mantenere un adeguato equilibrio psico-fisico (respirazione, percezione corporea,
rilassamento, postura, coordinazione) in diverse situazioni di performance.
La ricerca di un corretto assetto psico-fisico: una corretta postura, un rilassamento
del fisico, la respirazione, la tecnica di esecuzione di suoni intonati.
Acquisire tecniche funzionali alla lettura a prima vista e alla memorizzazione.
Ascoltare e valutare se stessi e gli altri nelle esecuzioni solistiche e di gruppo.
Acquisire tecniche strumentali adeguate alla lettura di brani scelti tra repertori
diversi per genere e stile.
Una lettura a prima vista ed esecuzione individuale di alcuni testi musicali di media
e grossa difficoltà che diano conto, a livello interpretativo, della comprensione e
del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi.
Un’autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni
musicali: ritmico, metrico, agogico, dinamico, timbrico, armonico.
Adattare le metodologie di studio alla soluzione di problemi esecutivi anche in
rapporto alle proprie caratteristiche.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Un’acquisizione, da parte degli alunni, di un metodo di studio basato
sull'individuazione dell'errore e della sua correzione.
Una padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l'imitazione
e l'improvvisazione, sempre opportunamente guidata.
Lettura a prima vista di complessi brani musicali tratti dai diversi repertori storici.
Lettura estemporanea e trasposto con lo strumento.
Lettura ed esecuzione di gruppo di alcuni complessi brani musicali che diano
conto, a livello interpretativo, della comprensione e del riconoscimento dei suoi
parametri costitutivi.
Capacità di collocare in ambito storico-stilistico gli eventi musicali praticati.
Riconoscimento e la descrizione di generi musicali.
Esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo strumento del
materiale sonoro, laddove anche l'interpretazione può essere intesa come livello di
sviluppo delle capacità creative.
Cenni sulla storia della tromba attraverso i secoli e la sua importanza nella musica.
Acquisizione di abilità nella lettura ritmica e intonata.
CONTENUTI SPECIFICI
•
•
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•
•
•
•
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Acquisizione di un’adeguata impostazione strumentale e di una naturale
impostazione del bocchino sulle labbra.
Sviluppo della muscolatura labiale attraverso esercitazione di "buzzing" con e
senza il bocchino e con esercizi specifici.
Acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione.
Acquisizione della tecnica di emissione dei suoni naturali ed armonici e controllo
dell'intonazione e acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici,
agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione (il crescendo, il
diminuendo, lo staccato semplice, l’accelerando, il rallentando, etc...) in brani
solistici.
Ampliamento dell'estensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7
posizioni.
Allargamento dell’estensione e sviluppo degli acuti.
Esecuzione di brani solistici e di insieme di media difficoltà, nelle tonalità
maggiori con massimo tre bemolli e tre diesis, esecuzioni di brani a prima vista.
Controllo dell'intonazione e acquisizione consapevole della funzione dei segni
dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e interpretazione (il crescendo,
il diminuendo, lo staccato semplice, l’accelerando, il rallentando, etc...).
Conoscenza ed esecuzione di alcune scale maggiori e minori in tutte le tonalità e i
rispettivi arpeggi.
METODI
Per tutte le aree della Programmazione saranno utilizzati tutti gli strumenti utili per il
raggiungimento degli obiettivi preposti: computer, vhs, cd rom, immagini, libri, cd,
registrazioni, testi di teoria musicale, libri specifici sulla tromba, composizioni e
arrangiamenti per questo strumento, ed altri mezzi che saranno funzionali all’identificazione
delle conoscenze e delle abilità maturate durante l’anno scolastico.
A) Estensione, Tecnica:
•
•
•
•
•
Approfondimento della tecnica nelle sette posizioni.
Gli armonici nelle sette posizioni.
Sviluppo e consolidamento dell’intonazione e dell’estensione sia nei suoni pedali sia
negli acuti.
Consolidamento del suono e applicazione espressiva nei brani di repertorio.
Sviluppo e consolidamento dell’agilità della mano destra attraverso studi del
meccanismo.
B) Scale e arpeggi:
•
•
Scale maggiori e minori a 2 ottave e relativi arpeggi in tutte le tonalità sia nella
realizzazione ascendente sia discendente. Applicazione di varianti ritmiche.
Scale e arpeggi a 2 ottave sia maggiori che minori.
TESTI DI RIFERIMENTO
Warm - up
Guggemberger Basic Plus Studies for 1 or 2 trumpets (ed. Rundel)
Schlossberg Daily drills and technical studies for Trumpet (ed. Baron)
Stamp Warm - ups (ed. Bin)
Vizzuti Technical Studies (Ed. Alfred)
Estensione e Tecnica
Stamp Warm - ups (ed. Bin)
Arban (ed.C. Fischer)
Clarke (ed. Fischer)
Colin (315 West 53 rd St. New York, N. Y. 10019)
Gatti gran metodo teorico pratico progressivo volume 1 (ed. Ricordi)
Peretti volume 1 (ed. Ricordi)
Clodomir Méthode Elémentaire (ed. Leduc)
Vizzuti Vingt Etudes de mécanisme (Ed. Alfred)
Kopprasch volume 1
Scale e arpeggi
Arban (ed.C. Fischer)
Clarke (ed. Fischer)
Colin (315 West 53 rd St. New York, N. Y. 10019)
Metodi essenziali
Accent on Achievement (Copyright MCMXCVII Alfred Publishing Co., Inc All rights reserve.
Printed in USA) vol. 3.
Arban (ed.C. Fischer)
Clarke (ed. Fischer)
Colin (315 West 53 rd St. New York, N. Y. 10019)
Caffarelli (Ed. Ricordi), 100 Esercizi melodici per il trasporto
Repertorio
Esecuzione di un brano per tromba e piano, scelto da:
Botti Romanza
Botti Scherzo
Reger Romanza
Decker Andante e Rondò
Schroen Sei pezzi caratteristici
Schroen Salonstück, nn. 1 e 2
Bordogni, nn. 3 e 8 da 13 nuovi vocalizzi per soprano o tenore, op. 8
Porrino Preludio, Aria e Scherzo
Handel Aria con variazioni
Alary Morceau de concours
Hue Contest piece
Savard Morceau de concours
Hummel Concerto in Mib maggiore
Haydn Concerto in Mib maggiore
Composizioni originali ed elaborazioni di diverse epoche, stili, generi e provenienze
geografiche, con particolare attenzione agli autori più importanti periodo barocco e classico e
romantico, con accompagnamento di pianoforte o altro strumento.
Passi di orchestra
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le verifiche saranno finalizzate a valutare le capacità raggiunte attraverso le attività, rispetto
alla situazione iniziale e di conseguenza ricorrere a strategie di apprendimento incisive per
rimuovere i problemi rimasti insoluti. Le verifiche saranno giornaliere, settimanali o
periodiche e terranno conto del grado di interesse, partecipazione, apprendimento,
consolidamento e raggiungimento degli obiettivi, prefissati nella Programmazione della
classe. Per le verifiche e la valutazione si terranno in considerazione i progressi compiuti
dagli alunni rispetto al livello di partenza e alle abilità acquisite.
METODOLOGIA
Le lezioni sono state individuali per cui l’approccio di base è stato necessariamente frontale.
Si è cercato comunque, di favorire sempre l’osservazione, l’analisi personale e l’ affrontare i
problemi per trovare una soluzione migliore per gli argomenti e delle attività proposte, al fine
di sviluppare un autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
La realizzazione e lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è diramato su
percorsi individuali differenti in relazione ai tempi di attuazione e al grado di difficoltà degli
argomenti proposti. I risultati mediamente conseguiti possono ritenersi più che buoni in
relazione ai repertori affrontati.
PROGRAMMA SVOLTO
Estensione, Scale, Arpeggi e Tecnica
Guggemberger Basic Plus Studies for 1 or 2 trumpets (ed. Rundel)
Stamp Warm - ups (ed. Bin)
Arban (ed.C. Fischer)
Clarke (ed. Fischer)
Gatti gran metodo teorico pratico progressivo volume 1 (ed. Ricordi)
Peretti volume 1 (ed. Ricordi)
Kopprasch – (ed. Voisin) 60 Studi volume 1
Repertorio per tromba e pianoforte
Botti Romanza
Decker Andante e Rondò
Bordogni, nn. 3 e 8 da 13 nuovi vocalizzi per soprano o tenore, op. 8
Savard Morceau de concours
Hummel Concerto in Mib maggiore
Orchestral Excerpts
Passi di orchestra tratti dal repertorio lirico e sinfonico tradizionale
Brani di insieme
Sono stati affrontati diversi brani per insieme di trombe sia del repertorio classico ma anche
jazz e contemporaneo
ESECUZIONE ED INTERPRETAZIONE
STRUMENTO: VIOLINO
a.s. 2015/2016
Docente Davide Soddu
PROGRAMMAZIONE INIZIALE
SITUAZIONE DI PARTENZA
Il livello medio del gruppo classe in relazione al possesso delle abilità strumentali dei singoli
alunni si presentava complessivamente sufficiente: un’alunna, sui tre componenti il gruppo,
ha smesso di frequentare le lezioni a partire dal mese di gennaio. Il Quadro risulta
sostanzialmente confermato alla fine dell’anno scolastico. Si è osservato un incremento
dell’impegno in classe e nello studio a casa: il grado di padronanza delle tecniche esecutive in
relazione al repertorio svolto è pertanto migliorato; permangono tuttavia lacune sul piano
dell’autonomia nel metodo di studio e dell’espressività.
Il grado di motivazione e interesse per la disciplina appariva mediamente buono.
L’autonomia operativa in relazione al metodo di studio, come si è detto, e alla capacità di
risolvere problemi esecutivi si mostrava non del tutto adeguata, pur con qualche significativo
miglioramento registrato nel corso dell’anno dovuto al notevole impegno degli studenti
particolarmente nel 2^ quadrimestre.
OBIETTIVI SPECIFICI PER COMPETENZA
•
•
•
•
•
Consolidamento delle competenze già acquisite, in particolare nello sviluppo
dell'autonomia di studio anche in un tempo dato
conoscere e saper interpretare i capisaldi (autori, metodi e composizioni) della
letteratura solistica e d’insieme, rappresentativi dei diversi momenti e contesti della
storia della musica, fino all’età contemporanea.
Saper mantenere un adeguato equilibrio psicofisico nell’esecuzione anche
mnemonica di opere complesse e di saper motivare le proprie scelte espressive.
Saper adottare e applicare in adeguati contesti esecutivi, strategie finalizzate alla
lettura a prima vista, al trasporto, alla memorizzazione e all’improvvisazione, nonché
all’apprendimento di un brano in un tempo dato.
Saper utilizzare tecniche adeguate all’esecuzione di composizioni significative di
epoche, generi, stili e tradizioni musicali diverse, dando prova di possedere le
necessarie conoscenze storiche e stilistiche, nonché di aver compreso le poetiche dei
diversi autori presentati
METODOLOGIA
Trattandosi di lezioni individuali, l’approccio di base è stato necessariamente frontale, di tipo
trasmissivo-addestrativo. Si è cercato comunque, per quanto possibile, di favorire
l’osservazione, l’analisi personale e la problematizzazione degli argomenti e delle attività
proposte, al fine di sviluppare un autonomo senso critico e interpretativo.
RISULTATI MEDIAMENTE CONSEGUITI
Lo svolgimento del programma, nel corso dell’anno, si è diramato su percorsi individuali
differenti in relazione ai tempi di attuazione e al grado di difficoltà degli argomenti proposti. I
risultati mediamente conseguiti possono ritenersi sufficienti in relazione ai repertori
affrontati.
PROGRAMMA SVOLTO
Tecnica della mano sinistra:
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•
•
•
Approfondimento della tecnica dei passaggi di posizione su tutta la tastiera; uso
espressivo dei vari tipi di portamento.
Sviluppo e consolidamento dell’intonazione in passaggi a corde semplici e doppie
nelle varie posizioni: approfondimento del concetto di scala naturale; semitoni
“stretti” e “larghi”
Consolidamento e affinamento del vibrato e applicazione espressiva nei brani di
repertorio
Abbellimenti: Trilli, mordenti, acciaccature, appoggiature, gruppetti.
Sviluppo e consolidamento dell’agilità della mano sinistra attraverso studi del
meccanismo
Tecnica dell’arco:
•
•
•
•
•
Consolidamento e affinamento del Detaché: sviluppo dei movimenti del braccio e
dell’elasticità delle dita della mano destra nelle fasi di cambio d’arcata;
Produzione del suono e ricerca espressiva: dosaggio della velocità d’arco e della
pressione; gestione a fini espressivi della curvatura dei crini e del punto di contatto
(ordinario, ponticello, tastiera), della pronazione e della supinazione.
Colpi d’arco staccati: Martellato, picchettato semplice, balzato, spiccato,
Affinamento della tecnica di condotta dell’arco nello studio delle Sonate e Partite di
J. S. Bach
arcate veloci in duina, terzina, quartina e sincope: incremento della velocità
d’esecuzione.
Scale e arpeggi:
•
•
•
Scale maggiori e minori a 3 ottave e relativi arpeggi in tutte le tonalità.
Scale a terze alternate a 2 e 3 ottave: Sol magg, La magg, Sib magg.
Scale a terze e ottave simultanee: Sol magg., La magg., Sib magg
Studi:
• R. Kreutzer: nn 9, 10, 15, 16, 37
• Polo: n 7
Repertorio:
•
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•
•
J. S. Bach: Sonate e Partite BWV 1001-1006 per violino solo di J. S. Bach:
I Partita: Corrente;
II Partita: Allemanda
W. A. Mozart:
Concerto K 207 in sib magg. 1^ movimento: lettura
Sonata K 296 in do magg. I movimento
J. Williams: Tema da “Schindler’s List”
C. Debussy:
La fille au cheveux de lin (trascr. per vl e pf)
Arabesque n. 2 (trascr. Per vl e pf)