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Incontriamo Cristiana Colarieti, giovane ed affascinante Amministratore Delegato di Scatola del Tempo, azienda che
ha fatto la storia dell’orologeria e che da anni è sinonimo di rotori per orologi automatici. Cristiana ha raccolto
l’eredità del padre Sandro Colarieti, una vera e propria icona del mondo dell’orologeria più esclusiva del secolo scorso,
grande collezionista e genio della meccanica.
Cristiana, ci puoi dire quando e come è nata l’idea dei rotori e cosa vuol dire per te proseguire l’attività creata un
padre così amato?
L’idea dei rotori è nata nel 1990 – ad appena un anno dalla nascita di Scatola del Tempo - da un’esigenza personale di
papà che voleva riuscire a ricaricare i suoi Quantièmes Perpétuels, senza fare troppa fatica o perdere troppo tempo.
Rimase notti intere sveglio a pensare, progettare e disegnare, e, alla fine, il risultato ha cambiato per sempre il modo
di ricaricare gli orologi automatici. Papà presentò il suo progetto alla Patek Philippe, di cui era grande estimatore e
collezionista, che, con l’équipe del dipartimento tecnico analizzò il rotore e lo sottopose a diversi test per oltre un
anno decidendo poi di adottarlo per i propri orologi complicati.
Fu l’inizio di un successo internazionale, dato che fino ad allora non esisteva niente di simile in commercio.
Continuare a seguire l’attività di mio padre mi rende molto orgogliosa, è inutile dire che la sua prematura scomparsa
ha inevitabilmente segnato e cambiato la mia vita e quella della mia famiglia. Mi manca moltissimo e non c’è giorno in
cui io non pensi a lui; nei momenti più difficili, come in questo periodo di grande instabilità e cambiamenti, mi
domando cosa avrebbe fatto lui. Tuttavia tra le tante cose che mi ha insegnato c’è il credere nelle proprie capacità e
fare di tutto per raggiungere gli obbiettivi che ci si è prefissati: volere è potere ed io, con l’aiuto dei miei cari, continuo
il suo lavoro con passione, dedizione e con lo stesso ottimismo ed autoironia. Sono convinta che da qualche parte lui ci
sia ancora, so che non mi ha abbandonata, in cuor mio rimarrò per sempre la figlia che vuole rendere orgoglioso suo
padre. Il mio obbiettivo è di continuare a far crescere il marchio che lui ha creato e di non far dimenticare il grande
uomo che lui è stato, non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto da quello umano. Chi ha avuto la
possibilità di conoscerlo sa cosa voglio dire.
Per molti anni Scatola del Tempo è stata l’unica azienda a servire le maggiori Maison di orologeria del ondo con i
suoi prestigiosi manufatti. Con l’andare del tempo sono nate ovviamente molte ditte che anno realizzato prodotti
analoghi. Come affrontate oggi la concorrenza internazionale che sfida il ade in Italy di qualità in ogni settore?
Per molti anni siamo stati gli unici sul mercato, poi, scaduto il brevetto, sono nate migliaia di aziende che oggi
producono astucci per orologi o rotori. Da una recente indagine ci risulta che siano più di diecimila le aziende che oggi
sono sul mercato, la maggior parte delle quali naturalmente cinesi; sembra una cifra assurda, ma se si naviga su
internet i dati che emergono sono impressionanti! Devo dire che in linea di massima la concorrenza non ci spaventa
anche se naturalmente siamo sempre molto attenti a quello che esce sul mercato. Contiamo molto sui nostri punti di
forza, primo fra tutti la qualità. Siamo orgogliosi di poter dire che tutti i nostri prodotti sono realmente made in Italy non solo disegnati o assemblati, come ormai fanno molte aziende - e realizzati solo con componenti di altissima
qualità. I motori di tutti i nostri rotori - unica eccezione il modello economico venduto online - sono prodotti in
Svizzera e realizzati in esclusiva per Scatola del Tempo dalla Maxon Motors, leader del settore. Siamo fermamente
convinti che qualità e serietà alla fine paghino e anche se ciò richiede più dispendio di risorse e di energie,
continuiamo sulla nostra strada e siamo certi che la nostra clientela sia in grado di apprezzare e giudicare la differenza
tra i nostri prodotti e quelli della concorrenza. Nella produzione delle nostre scatole niente è lasciato al caso. Per fare
un esempio: la realizzazione di uno dei nostri modelli più apprezzati, il 7RT, richiede 4 ore e mezza di lavoro con oltre
100 passaggi manuali. Potremmo sicuramente risparmiare tempo e denaro automatizzando molti passaggi, ma
verrebbe meno la filosofia del nostro marchio. Scatola del tempo è tuttora un prodotto artigianale e curato nei
dettagli, poiché sono soprattutto i dettagli che fanno la differenza. La nostra artigianalità si sposa però con le più
moderne tecnologie; abbiamo infatti un dipartimento che si occupa dello sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie
d’avanguardia. Siamo stati ancora una volta i primi a proporre la chiusura con penna ottica, successivamente con
impronta digitale e tre anni fa a Basilea, vista la tendenza del mercato, abbiamo proposto per primi i rotori per orologi
di grandi dimensioni.
Nel 2007 avete lanciato Timesafe, in partnership con Conforti, un grande marchio di casseforti. Si tratta di una
cassaforte interamente rivestita in pelle naturale, che contiene 24 sedi rotanti per la ricarica di orologi da polso
automatici o Quantièmes Perpétuels. Si tratta di un vero e proprio ‘fiore all’occhiello’ della vostra azienda – un
manufatto esclusivo prodotto in serie limitata di 50 pezzi – possiamo sapere come è stato recepito questo
prodotto?
La Timesafe ha riscosso davvero un grande successo, in realtà più di quanto ci aspettassimo.
L’idea è nata analizzando la reazione di alcuni importanti clienti, i quali, pur apprezzando i nostri armadi blindati in
radica con cristalli anti-sfondamento e chiusura ad impronta digitale non si sentivano abbastanza tranquilli nel riporvi i
propri adorati orologi o gioielli, poiché essi non ispiravano loro quell’idea psicologica di sicurezza che solo una
cassaforte può dare. Abbiamo quindi fatto delle ricerche e contattato un grande marchio, anche in questo caso
italiano, sottoponendogli la nostra idea, e, nel giro di pochi mesi, abbiamo realizzato la prima cassaforte Timesafe®. Al
momento gli esemplari venduti sono 35 e, tenuto conto che le dimensioni esterne non variano, possiamo dire che
ogni cassaforte realizzata fino ad ora è un pezzo unico, poiché ogni cliente ha avuto la possibilità di personalizzarla sia
nel numero di rotori che nell’allestimento dei cassetti, naturalmente scegliendo la pelle nel colore preferito. Al
momento stiamo realizzando per un cliente molto importante una Timesafe in alligatore con dettagli in oro massiccio
e a Basel 2009 abbiamo presentato la nuova versione riveduta e corretta. Una delle nostre priorità quando si tratta di
mobili così esclusivi è di accontentare il cliente in tutto e per tutto, cercando il giusto connubio tra esigenze del cliente
e fattibilità a livello tecnico. Il risultato finale solitamente
soddisfa entrambi.
Passando dall’esclusività assoluta di Timesafe a prodotti più accessibili, avete ultimamente sorpreso tutti i vostri
estimatori infrangendo, con l’ultimo nato, Softline, due tabu di Scatola del Tempo. Infatti non solo avete creato un
prodotto entry level quanto a prezzo, ma lo commercializzate direttamente online. Come mai questa scelta
‘rivoluzionaria’?
Con Softline abbiamo pensato ad un pubblico più giovane e non necessariamente collezionista di orologi complicati
come sono i nostri abituali clienti. Volevamo dare la possibilità a tutti i possessori di orologi automatici o complicati anche se non necessariamente costosissimi - di comprare un prodotto di qualità ad un prezzo molto più accessibile e
ciò è stato possibile grazie alla vendita online, che non ha passaggi intermedi. È chiaro che si tratta di un prodotto by
Scatola del Tempo e quindi ci sono delle sostanziali differenze rispetto alla linea haute-de-gamme, ma l’idea di fondo vedendo anche tutto quello che si trova oggi sul mercato – è di poter offrire un prodotto di qualità, made in Italy, ad
un prezzo decisamente molto interessante. Un altro obbiettivo della vendita del Softline esclusivamente online è
l’acquisizione di una fetta maggiore del mercato americano. Al momento c’è una ampia offerta di rotori online ma
nella maggior parte dei casi la qualità è davvero infima; ci auguriamo pertanto che con l’arrivo sul mercato del
modello Softline molti clienti si orientino verso il made in Italy, acquistando un prodotto affidabile ad un prezzo
ragionevole.
A proposito di made in Italy, da tempo ormai i marchi italiani che si mantengono fedeli al made in Italy sono vere e
proprie mosche bianche. Vale a dire che anche i brand italiani più prestigiosi hanno delocalizzato le proprie
produzioni in Paesi dove la mano d’opera è meno costosa. Oggi, in un momento così difficile per l’economia
internazionale, cosa significa mantenersi fedeli alla scelta di una produzione interamente realizzata in Italia?
È vero, facciamo parte di quel ristretto gruppo di mosche bianche e ne siamo molto orgogliosi. Spesso è difficile ed è
sempre impegnativo, ma è una scelta a mio avviso non negoziabile; il made in Italy non deve essere solo un’idea
astratta ma un prodotto fatto realmente da noi italiani. Ci sono realtà in Italia che purtroppo, grazie a questa politica
di delocalizzazione, stanno scomparendo o peggio sono già scomparse e la cosa di cui purtroppo molti non si rendono
conto è che sono realtà che andranno perse per sempre. Mi riferisco all’esperienza di tanti piccoli artigiani che hanno
lavorato una vita intera nelle loro botteghe facendo crescere la nostra Italia e rendendoci grandi nel mondo,
esperienza che andrà persa per sempre; purtroppo è una cosa che ho già visto succedere nel settore tessile e che si sta
allargando a macchia d’olio in moltissimi altri settori e ad essere sincera la cosa mi spaventa e mi dispiace molto. Per
quello che ci concerne non abbiamo nessuna intenzione di cambiare e mi auguro dal profondo del cuore che ci siano
molti altri a pensarla come noi. Solo tutelando il vero made in Italy possiamo pensare di andare avanti lasciando alle
nuove generazioni l’enorme ed insostituibile patrimonio di conoscenze acquisite nel corso dei secoli e che hanno fatto
dei prodotti italiani i migliori del mondo.
Quali sono oggi i mercati più interessanti per Scatola del Tempo e quali i prodotti di maggiore
successo?
Al momento ci sono mercati emergenti come quelli dell’ex Unione Sovietica, ad esempio l’Ucraina ed il Kazakistan
sono Paesi molto interessanti. Abbiamo iniziato a vendere anche in Cina - per una volta sono i Cinesi che comprano i
nostri prodotti e non il contrario - e anche questo è sicuramente un mercato in via di espansione.
Abbiamo poi richieste specifiche di modelli realizzati in esclusiva che ci arrivano da ogni parte del mondo.
Ultimamente abbiamo spedito tre mobili 64RT blindati in Marocco ma non mi è concesso fare nomi vista l’importanza
del cliente. Stiamo anche realizzando una serie di meccaniche con rotori (250 rotori) che saranno poi collocate in una
stanza blindata, il progetto sarà ultimato per la fine del mese di maggio. Naturalmente i prodotti piu’ venduti
appartengono alla linea standard, un best seller per più di quindici anni è stato il 7RT. Al momento vendiamo molto
bene la nuova linea oversize soprattutto nel nuovo colore chocolat.
Quali sono le novità che Scatola del Tempo ha riservato a collezionisti ed appassionati a Basilea 2009?
Ci tengo anzitutto a far sapere che abbiamo appena festeggiato i primi 20 anni di Scatola del Tempo e Basilea è stata
un’occasione per festeggiare insieme a tutti i nostri amici e clienti un traguardo così importante. Come sempre a
Basilea siamo stati tutti presenti ed è stato un piacere per me e mia madre accogliere e ringraziare personalmente
quanti hanno contribuito a rendere grande nel corso degli anni il nostro marchio. È chiaro che il grazie più grande va
comunque a mio padre; senza la sua idea geniale niente di tutto questo si sarebbe mai realizzato.Le novità di Basilea
2009 hanno ancora una volta stupito i nostri clienti ed anche i concorrenti più agguerriti. Siamo infatti usciti con una
linea completamente nuova in legno, in essenza zebrano da con confondersi con il macassar. Una linea non solo molto
più moderna rispetto al passato, ma che soprattutto consente di ricaricare orologi di grandi dimensioni, cosa prima
possibile solo acquistando i modelli in pelle. Inoltre abbiamo presentato due nuovi modelli speciali: un mobile in
essenza zebrano con all’interno ben 21 rotori e dalla linea ultramoderna, il 21RT EB OS, sempre in versione oversize,
nonché la nuova versione oversize della Timesafe.
Ci puoi parlare, per concludere, della vostra iniziativa di enfatizzare l’esclusività del vostro prodotto on delle
premiazioni a personaggi esclusivi del mondo del cinema a livello internazionale da Lukas a pielberg, da Muccino a
Whitaker?
Nessun prodotto può avere successo se non viene comunicato, neppure il più esclusivo. Per questa ragione abbiamo
deciso di promuovere la notorietà del nostro brand sui mercati internazionali attivando una campagna di
comunicazione collegata al mondo delle celebrities di Hollywood e non solo. Così abbiamo iniziato, un paio d’anni fa,
grazie alla nostra agenzia di omunicazione negli USA, a conferire dei riconoscimenti alle star, ai registi ed ai produttori
più quotati e più visibili del momento. Naturalmente poi le notizie delle premiazioni vengono pubblicate sulla stampa
internazionale, il che contribuisce a far capire meglio di cento parole l’esclusività e l’unicità di un prodotto come
Scatola del Tempo.