29 giugno 5 luglio 2015
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29 giugno 5 luglio 2015
A V O N E G * 18 29 GIUGNO2015 O I L G U L 5 FILM L A V I FEST A V O N E G * 18 29 GIUGNO2015 FILM 5 LUGLIO FESTIVAL DIREZIONE ARTISTICA E ORGANIZZATIVA Cristiano Palozzi CURATORE SEZIONE INGRANDIMENTI Oreste De Fornari ASSISTENTE ALLA DIREZIONE Caterina Nascimbene SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Thierry Bousseau con la collaborazione di Miléna Chenevrel RESPONSABILE TECNICO Luca Franco ASSISTENTI DI SALA Amina Gaia Abdelouahab Marika Cirillo Valeria Deplano Alessandra Gatti Vanessa Sarti laia UFFICIO STAMPA Bonsai Film - Genova con la collaborazione di Stefania Bianucci COMUNICAZIONE Bonsai Film – Genova collaborazione al fundraising Daniela Carrea collaborazione alla redazione del catalogo Amina Gaia Abdelouahab Alessandra Gatti PROGETTO GRAFICO Matteo G. Palmieri Si ringrazia per la collaborazione tecnica: Luca Mattighello Fausto Chierchini Eugenia Oczoli Edvin Xifaj 2 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 IL GENOVA FILM FESTIVAL RINGRAZIA (in ordine alfabetico) Nicola Borrelli Luca Borzani Egidio Camponizzi Roberta Canu Maurizio Caviglia Daniele D’Agostino Marina D’Andrea Anna Galleano Guido Gandino Elena Manara Paolo Odone Milena Palattella Carla Sibilla Carla Turinetto E inoltre: eMotion Genovafilmservice Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Acaba Produzioni Bergamo Film Meeting Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia / Cineteca Nazionale Cinecittà Luce Massimo Bacigalupo Claudio Bertieri Renato Chiocca Marco Cucurnia Oreste De Fornari Furio Fossati Annamaria Gallone Luigi Lo Cascio Massimo Marchelli Tarcisio Mazzeo Giulia Mietta Antonio Ornano Anna Parodi Giovanni Ricciardi Giovanni Robbiano Massimo Santimone Renato Venturelli Aldo Viganò Meetings on the Bridge (Istanbul Film Festival) Mira Films Rai Cinema Rodeo Drive Seminal Film Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Torino Film Festival 01 Distribution Il Genova Film Festival fa parte della rete Laura Argento Nello Brancaccio Luigi Cuciniello Maurizio Iacoella Luigi Lonigro Luca Massa Alessandra Pastore Enrico Testino IL GENOVA FILM FESTIVAL È UN ASSOCIATO AFIC (ASSOCIAZIONE FESTIVAL ITALIANI DI CINEMA) Nel complesso del sistema audiovisivo italiano, i festival rappresentano un soggetto fondamentale per la promozione, la conoscenza e la diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva, con un’attenzione particolare alle opere normalmente poco rappresentate nei circuiti commerciali come ad esempio il documentario, il film di ricerca, il cortometraggio. E devono diventare un sistema coordinato e riconosciuto dalle istituzioni pubbliche, dagli spettatori e dagli sponsor. Per questo motivo e per un concreto spirito di servizio è nata nel novembre 2004 l’Associazione Festival Italiani di Cinema (Afic). Gli associati fanno riferimento ai principi di mutualità e solidarietà che già hanno ispirato in Europa l’attività della Coordination Européenne des Festivals. Inoltre, accettando il regolamento, si impegnano a seguire una serie di indicazioni deontologiche tese a salvaguardare e rafforzare il loro ruolo. L’Afic nell’intento di promuovere il sistema festival nel suo insieme, rappresenta già oggi più di trentasei manifestazioni cinematografiche e audiovisive italiane ed è concepita come strumento di coordinamento e reciproca informazione. Aderiscono all’Afic le manifestazioni culturali nel campo dell’audiovisivo caratterizzate dalle finalità di ricerca, originalità, promozione dei talenti e delle opere cinematografiche nazionali ed internazionali. L’Afic si impegna a tutelare e promuovere, presso tutte le sedi istituzionali, l’obiettivo primario dei festival associati. INDICE 9 20 27 35 CONCORSO NAZIONALE CONCORSO NAZIONALE CONCORSO REGIONALE INGRANDIMENTI Cortometraggi Documentari Obiettivo Liguria Luigi Lo Cascio 38 42 46 OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Il cinema turco-tedesco I Liguri nel Cinema, la Liguria come set. OMAGGIO A VITTORIO GASSMAN Focus su Fatih Akin Registi, protagonisti, set liguri GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 5 GIURIA UFFICIALE FICTION Concorso Nazionale RENATO CHIOCCA Renato Chiocca si è laureato in Scienze della Comunicazione, ha frequentato il seminario propedeutico di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato aiuto regista di Mimmo Calopresti e assistente di Daniele Luchetti. Ha lavorato, tra gli altri, con Paolo Sorrentino, Alessandro Piva, Sergio Rubini, Mario Balsamo e Gianfranco Pannone. Ha diretto spettacoli teatrali, spot pubblicitari e videoclip I suoi cortometraggi e documentari, tra cui Il principiante (2004), Mattotti (2006), Nanga Parbat - La montagna nuda (2008), Differenti (2009, Miglior Fiction 13° Genova Film Festival), Chance Encounter on the Tiber (2010), Una volta fuori (2012), sono stati proiettati e premiati in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Turchia, Brasile, Corea, Stati Uniti e Cina. ANTONIO ORNANO Antonio Ornano, La Spezia, 1972. Trasferitosi a Genova all’età di 10 anni, ottiene l’agognata maturità classica e riesce pure a laurearsi in giurisprudenza. In quegli anni coltiva la passione del teatro. Frequenta il laboratorio di un piccolo teatro di ricerca ed entra a far parte della compagnia. Fonda una compagnia teatrale con degli amici insieme ai quali scriverà, produrrà e interpreterà spettacoli e cortometraggi, tra cui L’inganno (2007) di Davide Balbi. Nel frattempo infila interpretazioni in videoclip e piccoli ma “decisivi” ruoli al cinema e in tv. Frequenta il laboratorio Zelig di Genova, dove incontra autori e comici che lo sostengono nei suoi personaggi, tra cui l’esilarante Prof. Ornano, biologo naturalista. Giunto a calcare i palcoscenici milanesi, viene “notato” da alcuni autori che lo gettano in televisione per la prima volta in Central Station, programma comico di Comedy Central e MTV. Con Scorie (RAIDUE), per la prima volta porta sullo schermo personaggi come l’Avvocato Arnoldi. Partecipa alle edizioni di Zelig Off dal 2009 al 2011. Nel 2010 e nelle successive edizioni è nel cast fisso di Zelig. Nel 2014 è a Xlove su Italia Uno. Tifa Genoa, ama leggere e scrivere ed è innamorato di sua moglie e del suo piccolo cucciolo d’uomo, Leonardo. Dal 6 settembre 2012 è padre anche di un meraviglioso esemplare femmina della nostra specie di nome Maria Derartu. GIOVANNI ROBBIANO Laureato in sceneggiatura alla Film Division della Columbia University di New York, ha diretto il lungometraggio Figurine (1997), seguito nel 2000 da A Deadly Compromise, realizzato per il mercato estero, e nel 2001 da 500!, firmato in co-regia con Lorenzo Vignolo e Matteo Zingirian. Il suo ultimo film è Hermano, interpretato da Rade Serbedzija, Paolo Villaggio e dal “maestro” del regista, Emir Kusturica, che compare in un cameo. Il film, girato nel 2000, aveva vinto il premio Solinas 1996 come miglior soggetto cinematografico, ed è stato distribuito in un’unica copia al cinema Filmstudio di Roma soltanto il 16 febbraio 2007. Alla fine degli anni novanta ha cominciato l’attività di insegnamento all’Università degli studi di Bologna, in seguito ha insegnato allo IULM di Milano e al D.A.M.S. di 6 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 Imperia. Ha inoltre insegnato in Francia e presso il FAMU di Praga. Dal 2000 è trainer per il progetto Media dell’Unione Europea. In questa veste ha collaborato a numerose produzioni anche fuori Italia. Nel 2012 ha firmato la sceneggiatura di Tutti i rumori del mare opera prima di Federico Brugia. Ha pubblicato il manuale La sceneggiatura cinematografica edito da Carocci nel 2000. Dal 2013 è membro dell’EFA, European Film Academy. Ha scritto la sceneggiatura delle fiction tf45 attualmente in fase di ripresa con protagonista Raul Bova. GIURIA UFFICIALE DOCUMENTARI Concorso Nazionale MASSIMO BACIGALUPO Massimo Bacigalupo ha realizzato cortometraggi sperimentali ottenendo nel 1966 il primo premio al Festival di Montecatini con Quasi una tangente. Nel 1967 ha fondato a RomaNapoli con Alfredo Leonardi e altri la Cooperativa Cinema Indipendente. Nel 1975 ha curato un fascicolo di “Bianco & Nero” dedicato al “Film sperimentale” italiano. Nell’ambito della Coope- rativa ha collaborato alla distribuzione e al film collettivo Tutto tutto nello stesso istante (1969). Fra i suoi film: 60 metri per il 31 marzo (1968), il ciclo Eringio (The Last Summer, Né bosco, Migrazione, Coda, 1969-70), Warming Up (1973), Cartoline dall’America (1975). Nel 2010 il Torino Film Festival gli ha dedicato una retrospettiva. Insegna nel Dipartimento di Lingue dell’Università di Genova. ANNAMARIA GALLONE Annamaria Gallone è giornalista, scrittrice, produttrice TV/cinema, regista. Vive a lungo all’estero, tra Africa, Iran e Cina, dove studia il cinema del posto e collabora con alcune televisioni. Segue un corso di regia al Beijing Film Institute. In Italia nel 1989 diventa co-fondatrice del Festival di Cinema Africano di Milano. Collabora con RAI a trasmissioni radiofoniche sulla cultura africana. Produce documentari e fictions per Rai, Tele+ e numerosi canali internazionali. Dal 2004 realizza documentari con la sua società Kenzi Productions. Vite rubate (Cina, 2007), Love and sex in China (Cina, 2007), Mariscica fu la prima (Capo Verde, 2009), Le due storie di Adamà (Burkina Faso, 2011), Lei è mio marito (Italia, 2013), Il sogno di Ludovico (Italia, 2013), In attesa di giudizio (Bolivia, 2014), Liberarte (Bolivia-Mozambico, 2014), Il magico mondo di Adriana (Bolivia, 2014). TARCISIO MAZZEO Tarcisio Mazzeo ha 58 anni, è Caporedattore Responsabile della Redazione della Sede Rai di Genova. Laureato con lode e dignità di stampa in Sociologia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Genova, è giornalista professionista dal 1982. Formatosi al quotidiano Il Lavoro di Genova, dal 1986 è passato alla redazione Economia e Finanza del Giorno di Milano, come redattore, caposervizio e infine caporedattore facente funzioni. E’ giornalista Rai dal 1990: assunto come redattore a Genova, è stato promosso capo servizio nel 1995 e vice caporedattore nel 2000, dal 2008 allo scorso mese di marzo ha avuto mansioni di inviato speciale. Ha seguito in diretta tutti i grandi eventi in Liguria, tra cui: elezioni, visite del Papa e di tre Presidenti della Repubblica, Festival di Sanremo; ha raccontato dal campo il G8 del 2001 e tutte le alluvioni degli ultimi vent’anni, è stato l’ultimo giornalista a entrare nel manicomio di Cogoleto e uno dei pochi a raccontare dall’interno il Cara di Mineo, anticipando i colossali interessi portati all’attenzione delle cronache dalle vicende di “Mafia Capitale”. Segue i temi sociali con particolare attenzione al disagio, alle vecchie e nuove povertà e alle attività solidali e missionarie nei Paesi in via di sviluppo: ha realizzato servizi da Africa, Brasile, Repubblica Dominicana, Filippine, Romania, ex Jugoslavia, Malta. I suoi speciali sono stati trasmessi, tra gli altri dalle rubriche nazionali e internazionali della TgR, da Rai News 24, Rai International e RaiMed (in lingua araba). Dalla seconda metà degli anni ‘90 è stato voce di Tutto il calcio minuto per minuto, nel 2010 ha fatto parte della squadra di RadioRai ai Mondiali in Sudafrica, dal 2011 al 2014 ha raccontato dalla moto il Giro d’Italia. Il 15 marzo 2015 ha effettuato l’ultima radiocronaca, il giorno dopo ha cominciato a fare il Caporedattore. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 7 GIURIA PREMIO DELLA CRITICA (S.N.C.C.I.) Concorso Nazionale FURIO FOSSATI MASSIMO MARCHELLI Direttore dell’International SportFilmFestival di Palermo (1988/2003) e della Mostra Internazionale FilmVideo (1990/2002), nell’attività critico-saggistica ha privilegiato un cinema di nicchia: corti e documentari, film sportivi, di animazione, dell’industria. Ha fatto parte di giurie nazionali e internazionali, pubblicato una ventina di volumi di argomento cinematografico, ideato mostre espositive, curato rassegne e personali d’autore. Collaboratore di riviste ed enciclopedie, interessato in particolare al rapporto cinema/comics, collabora tuttora a Filmcronache e CinemaSessanta. Nato a Milano nel 1950, ha vissuto per 7 anni in Argentina, vive attualmente a Genova. E’ stato capo servizio spettacoli del Corriere Mercantile, il più vecchio quotidiano italiano (fondato nel 1824). Da circa 40 anni ne è il critico cinematografico. Ha creato il Museo dell’Immagine e del Fumetto assieme alla Fondazione Franco Fossati dedicata a suo fratello, importante esperto del settore. Scrive per vari siti web, quali Cinecriticaweb.it, FilmDoc.it, cinemaeteatro.com, fedeora.eu, Fipresci.org. Negli ultimi anni, ha partecipato a varie giurie della critica a Venezia, Karlovy Vary, Riga, L’Avana, Valladolid, Festroia, Cluj; in queste ultime 5 anche in qualità di presidente di giuria. Ha pubblicato volumi su Truffaut, Minnelli e Melodramma in cento film. Ha collaborato a diverse pubblicazioni di AA.VV., all’Enciclopedia del cinema Treccani e ha svolto attività pubblicistica su quotidiani e riviste. In ambito didattico ha svolto corsi per studenti e insegnanti ed è stato commissario d’esame alla cattedra di Storia e critica del cinema alla Facoltà di Lettere di Genova. È presidente del Gruppo Ligure Critici Cinematografici SNCCI. ANNA PARODI ALDO VIGANÒ Nata a Genova nel 1967, è giornalista professionista dal 1998. È stata fino al 2007 redattrice del Corriere Mercantile e della Gazzetta del lunedì nel settore Spettacoli. È stata tra i fondatori della rivista La Magnifica Ossessione edita dal Centro Universitario Cinematografico (CUC). Ha organizzato rassegne cinematografiche e iniziative culturali con il CUC e il Cineforum Genovese. Laureata in Lettere, con la sua tesi su Giorgio Scerbanenco e il giallo italiano ha vinto il premio come miglior saggio di letteratura contemporanea al concorso della Fondazione Arcangela Todaro-Faranda nel 2000 a Bologna. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo rosa Un bacio al Porto Antico. Insegnante di Storia e Filosofia in Licei genovesi, sino al 1993. Dal 1974 al 1995, critico cinematografico e teatrale de Il Secolo XIX. Dal 1983 al 1996, docente di Cinema e Comunicazione di Massa, presso la Scuola di Comunicazione Visiva IPOD di Genova. Docente di Storia del Cinema per i corsi di Professione Regia organizzati da Kinoglaz. Dal 1998, consigliere culturale del Teatro Stabile di Genova, di cui dirige il giornale Palcoscenico & Foyer, cura la collana editoriale ed è responsabile delle attività culturali. Tiene conferenze e svolge seminari sul linguaggio cinematografico alle Università di Genova e di Bologna. Collabora con alcune riviste specializzate ed è autore, tra l’altro, di pubblicazioni sul Western, sulla Commedia all’italiana e sul cinema Storico. Ha scritto libri su Dino Risi, Federico Fellini, Pietro Germi, Salvo Randone, Claude Chabrol. CLAUDIO BERTIERI 8 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 CONCORSO NAZIONALE CORTOMETRAGGI SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN ARTICOLO 4 Paolo Zaffaina, Alberto Guariento (2014, 17’, fiction) LA TRAMA È un mattino grigio e piovoso nel produttivo Nordest. Un giorno fortunato per Massimo De Zan, giovane capofamiglia al suo primo giorno di lavoro presso le officine Pinelli. Fresco di firma di un contratto a tempo indeterminato, Massimo è sereno, ha finalmente la possibilità di pianificare il suo futuro. Ma al suo arrivo in stazione trova un misterioso collega inviato dalla ditta per accoglierlo. SOGGETTO E SCENEGGIATURA Paolo Zaffaina FOTOGRAFIA Marco Zuin SUONO Matteo Manzi MONTAGGIO Marco Fantacuzzi, Matteo Manzi MUSICA Alberto Guariento INTERPRETI Francesco Wolf, Valerio Mazzuccato PRODUZIONE Cinema Key DISTRIBUZIONE Kinocchio GLI AUTORI Paolo Zaffaina e Alberto Guariento. Si occupano di teatro e gestiscono il Teatrino Zero di Spinea (Venezia). Dopo quasi dieci anni di esperienze in abito teatrale sia come scrittura che come regia cominciano ad avvicinarsi al cinema per poter sperimentare e tentare commistioni tra cinema e teatro. Si sono iscritti al laboratorio di cinema Kinocchio, ideato da Marco Fantacuzzi. Articolo 4 è il loro primo cortometraggio. LA BAMBINA Ali Asgari (2014, 15’, fiction) LA TRAMA Narges e la sua amica hanno solo un paio d’ore per trovare qualcuno che si prenda cura della bambina di Narges per alcuni giorni. SOGGETTO Ali Asgari SCENEGGIATURA Ali Asgari, Farnoosh Samadi FOTOGRAFIA Iman Tahsin SUONO Vahid Tahsin MONTAGGIO Iman Tahsin INTERPRETI Sahar Sotoodeh, Faezeh Bakhtiar PRODUZIONE TAAT FILMS DISTRIBUZIONE OTHER VOICES 10 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 L’AUTORE Ali Asgari, Tehran, 1982. Ha studiato presso il DAMS dell’Università di Romatre. Dopo aver lavorato come assistente alla regia, comincia a dirigere i suoi primi film. Oltre a La bambina, ha realizzato Tonight is not a good night for dying (2012), Barbie (2012) e More than two hours (2013) che ha partecipato alla 13° edizione del Genova Film Festival. SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN BAÙLL Daniele Campea (2014, 15’, fiction) LA TRAMA Abruzzo, 1950. Nennè ha otto anni e vive con sua madre in un paesino vicino alle montagne. La piccola è affascinata dalla storia del Baùll, un orco che rapisce i bambini e che vivrebbe nelle vecchie case abbandonate nelle campagne vicino al paese. L’AUTORE Daniele Campea, Popoli, 1982. Ritratto del vero (2011), La vittima (2012), Dammi la mano (2013), Prima di domani (2014). SOGGETTO Antonio Secondo SCENEGGIATURA Daniele Campea, Antonio Secondo FOTOGRAFIA Michele D’Attanasio AIC SUONO Daniele Guarnera MONTAGGIO Daniele Campea SCENOGRAFIA Gianna Colangelo INTERPRETI Mario Massari, Marcello Sacerdote, Paola Lavini, Mauro Marino, Nausicaa Pizzi, Alba Bucciarelli, Matilde Luccitti, Maxim Cipriani PRODUZIONE Daniela Di Placido BLOODHOUND Tommaso Landucci (2014, 19’, fiction) LA TRAMA Samuele, in viaggio per raggiungere la fidanzata in vacanza in una baita in montagna, investe il cane di un vecchio cacciatore che vive nei paraggi. Spinto dai sensi di colpa, accetta di aiutare il cacciatore a seppellire l’animale all’interno nel bosco, ma quando il viaggio inizia a farsi lungo, comincia a dubitare delle intenzioni dell’uomo. SOGGETTO Enrico Mazzanti, Damiano Femfert SCENEGGIATURA Damiano Femfert FOTOGRAFIA Francesca Zonars SUONO Fabio Conca MONTAGGIO Pietro D’Onofrio SCENOGRAFIA Adriano Nacci MUSICA Saverio Rapezzi INTERPRETI Alessandro Roja, Maurizio Donadoni PRODUZIONE Centro Sperimentale di Cinematografia Production L’AUTORE Tommaso Landucci, Lucca, 1989. Nel 2010 viene ammesso al corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia. Durante gli anni di scuola viene selezionato come assistente alla regia del film Alì ha gli occhi azzurri di Claudio Giovannesi. In seguito firma come assistente alla regia altri lungometraggi e progetti di documentario. Attualmente lavora come assistente personale del regista Luca Guadagnino, impegnato nelle riprese del suo nuovo progetto americano. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 11 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN IL CERVO, L’ALCE, IL CAPRIOLO Alessandro Tamburini (2014, 15’, fiction) LA TRAMA Tutti abbiamo le Corna... Bisogna soltanto vedere quelle che calzano meglio. Due ragazzi ed una ragazza tentano di accettare in tutti i modi l’esser “cornuti”. L’AUTORE Alessandro Tamburini, Faenza (RA), 1984. Dopo vari cortometraggi e lungometraggi amatoriali viene ammesso al corso di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove si diploma nel 2011. Tra i suoi lavori: Ti uccido il Cane! (2005), L’arte del fai da te (2013), Ci vuole un fisico (2013). SOGGETTO E SCENEGGIATURA Alessandro Tamburini, Ciro Zecca FOTOGRAFIA Serena Perla SUONO Biagio Guerrieri MONTAGGIO Giuseppe Pietro Tornatore SCENOGRAFIA Francesca Vitale, Silvia Di Francesco, Lorenzo Gnozzi MUSICA O.K. Corral INTERPRETI Anna Ferraioli Ravel, Alessandro Tamburini, Marco Cacciapuoti PRODUZIONE Ciro Zecca, Luca Bergamaschi, Simone Lonati DISTRIBUZIONE Alessandro Tamburini COME UN MORTO AD ACAPULCO Alessio Pizzicannella (2015, 17’, fiction) LA TRAMA Sara scrive soap-opera, un lavoro che la costringe a esagerare e banalizzare le vite altrui. Come unico rimedio alla sua frustrazione, cerca di isolarsi lontano da tutti alla ricerca di ispirazione e originalità. Ma lo stesso rifugio in alta montagna è uno stereotipo e così i cliché da cui sta scappando torneranno a tormentarla. SOGGETTO Alessio Pizzicannella SCENEGGIATURA Alessio Pizzicannella, Lorenzo Buccella, Claudio Vergati FOTOGRAFIA Pietro Zuercher SUONO Alessio Fornasiero, Riccardo Studer MONTAGGIO Davide Vizzini SCENOGRAFIA Daniele Crimella MUSICA Cristina Scabbia, Guido Zen INTERPRETI Ambra Angiolini, Barbara Bouchet, Ignazio Oliva, Luciano Virgilio PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Cinédokké 12 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 L’AUTORE Alessio Pizzicannella, Frascati (RM), 1973. Ha studiato fotografia al London College of Printing. Nel 1996 ha lavorato per il periodico musicale NME (New Musical Express). Nel 2002 torna in Italia e comincia a collaborare con le principali testate e case discografiche italiane per le quali ha realizzato servizi fotografici, videoclip e reportage. Dal 2012 collabora con Cinédokké. Ha realizzato i documentari Tack by Track – Negrita (2012) e Glastonbury (2014). SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN HARAM Max Gaggino (2015, 13’, fiction) LA TRAMA Salwa è una ragazza palestinese che fugge con suo marito dalla guerra per rifugiarsi a Salvador de Bahia, in Brasile. Il burka di Salwa le copre tutto il corpo, tranne gli occhi, in contrasto con la meno ortodossa e più liberale società brasiliana. La donna fa amicizia con la sua vicina Felicia, di dieci anni, con la quale comincia uno scambio culturale indimenticabile. SOGGETTO E SCENEGGIATURA Max Gaggino FOTOGRAFIA Maoma Faria SUONO Ana Luisa Penna MONTAGGIO Max Gaggino SCENOGRAFIA Gabriel Cesar INTERPRETI Luciana Rodrigues, Antonio Carlos Costa, Mariane Casseniro Neto PRODUZIONE Max Gaggino L’AUTORE Max Gaggino. Nato a Genova nel 1985 da papà italiano e mamma egiziana, si trasferisce in Inghilterra per studiare alla scuola di Arti Creative, Cinema e Media alla University of Portsmouth. Nel 2008, senza aver trovato lavoro in suolo italiano si trasferisce in Brasile, prima a Rio e poi a Salvador da Bahia dove fonda la sua impresa chiamata Carcamano Filmes che si occupa di spot, videoclip e cinema con cui gira dodici videoclip in meno di un anno. Poi arriva Menino Joel, un lungometraggio documentario sulla storia di un bambino delle favelas assassinato dalla polizia durante un’incursione notturna. Il film è autoprodotto e fa notizia su giornali e media, servendo come strumento di giudizio durante il processo fatto ai poliziotti coinvolti. Scrive e dirige poi ControCorrente, lungometraggio indipendente girato con diecimila euro tra Brasile e Italia, che diventa velocemente un mini fenomeno cult locale, rimanendo per più di un mese e mezzo nei cinema d’autore di Salvador da Bahia. Al momento, entrambi i lungometraggi sono in onda su canali satellitari brasiliani. Menino Joel (2012), ControCorrente (2014), Clique (2015). HAVE SWEET DREAMS Ciprian Suhar (2014, 20’, fiction) LA TRAMA In una modesta famiglia, dove la complicata lotta per la sopravvivenza è condizionata dalla debolezza degli adulti, due fratelli, Ionuț e Petrică, cercano di sostenere i loro sogni. Alla luce di una nuova situazione di disagio, il flusso complicato della vita quotidiana viene interrotto dai due fratelli e il loro cammino diventa fuga. L’AUTORE Ciprian Suhar, Iasi (Romania), 1974. Vive in Italia dal 1991 dove ha studiato Scenografia all’Accademia di Belle Arti “Brera” di Milano. Ha frequentato corsi di regia teatrale e cinematografica. Ha diretto i cortometraggi Zoomania (2002), Viva la mamma (2003) e Act mistic (2009). Attualmente vive a Roma. SOGGETTO E SCENEGGIATURA Ciprian Suhar FOTOGRAFIA Corrado Serri SUONO Stefano Varini MONTAGGIO Beatrice Corti SCENOGRAFIA Delia Bulgaru MUSICA Holger Dix INTERPRETI Stefan Hitruc, Emanoil Jighirgiu, Constantin Puscasu, Catinca Tudose PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Ciprian Suhar GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 13 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN HOW I DIDN’T BECOME A PIANO PLAYER Tommaso Pitta (2014, 18’, fiction) LA TRAMA Tratto dal racconto EveryGood Boy di David Nicholls. Ted è il bambino più maldestro che esista al mondo. Alla disperata ricerca della propria vocazione, non riesce a trovare nulla che sia capace di fare. La svolta arriva il giorno che suo padre torna a casa con un vecchio e orribile pianoforte trovato per strada. Ted ha la rivelazione: diventerà un grande pianista. SOGGETTO David Nicholls SCENEGGIATURA Tommaso Pitta FOTOGRAFIA Sebastian Cort SUONO Luke Shrewsbury MONTAGGIO Pawel Slawek SCENOGRAFIA Jamie Burrows MUSICA Battista Lena, Beethoven, Chopin, Schubert, Tchaikovsky INTERPRETI Logan Shearer, Gabrielle Hamilton, Tom Felton, Charlotte Edwards, Fergus O’Donnell PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Tommaso Pitta L’AUTORE Tommaso Pitta, Milano, 1984. Dopo essersi diplomato alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, ha iniziato a lavorare come regista teatrale, realizzando spettacoli per teatri quali il Teatro Stabile delle Marche e il Teatro Stabile di Napoli. Nel 2010 ha diretto il suo primo cortometraggio, Già domattina, che gli vale l’ammissione alla National Film and Television School, presso cui si è recentemente diplomato. Nel 2012 ha diretto Phobia, seguito due anni dopo da All The Pain In The World. L’IMPRESA Davide Labanti (2014, 15’, fiction) LA TRAMA La storia di un uomo e dei suoi dipendenti per salvare il lavoro di una vita: la loro impresa. SOGGETTO Davide Labanti SCENEGGIATURA Eugenio Premuda, Gregorio Maraschini Montanari, Davide Labanti FOTOGRAFIA Giorgio Giannoccaro SUONO Mirko Fabbri MONTAGGIO Antonella Bianco MUSICA Junkfood INTERPRETI Franco Trevisi, Giorgio Colangeli, Edoardo Lomazzi, Irma Ridolfini, Ilenia Ferrara PRODUZIONE Seiperdue DISTRIBUZIONE NoLook Distribuzioni 14 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 L’AUTORE Davide Labanti, Bologna, 1977. Laureato in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista. Ha diretto i cortometraggi Il vincitore (2009) e Autodafè (2011). Nel 2014 ha realizzato la web series Status (2014). Ha inoltre diretto diversi spot pubblicitari e videoclip. SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN LIEVITO MADRE Fulvio Risuleo (2014, 15’ 14’’, fiction) LA TRAMA Lui, lei e l’altro ovvero il più classico dei triangoli. Cosa succede, però, se l’altro di questa storia non è un essere umano? O meglio, se è fatto di acqua, farina e miele? L’AUTORE Fulvio Risuleo, Roma, 1991. Ha studiato Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia dove si è diplomato nel 2014. Prima di Lievito madre ha diretto Putrida menzogna (2012), Theremin (2012) e Ghigno Sardonico (2014). Scrive e disegna fumetti per riviste e pubblicazioni indipendenti. SOGGETTO Fulvio Risuleo SCENEGGIATURA Annalisa Elba, Angelo Rago, Fulvio Risuleo FOTOGRAFIA Juri Fantigrossi SUONO Vincenzo Santo MONTAGGIO Ilenia Zincone SCENOGRAFIA Gianni Coletti MUSICA Virginia Quaranta INTERPRETI Virginia Quaranta, Emiliano Campagnola PRODUZIONE CSC Production MIA Diego Botta (2014, 15’, fiction) LA TRAMA Antonio rapisce Alice, una bimba di sette anni. La tiene nella sua piccola casa in mezzo al bosco, cercando di prendersene cura. Alice riesce a fuggire, grazie ad una sua distrazione ed Antonio realizza di non potersi occupare di lei. Alice saprà mai chi è quell’uomo? SOGGETTO E SCENEGGIATURA Diego Botta FOTOGRAFIA Angelo Stramaglia SUONO Marco Saitta MONTAGGIO Valeria Sapienza, Simone Manetti SCENOGRAFIA Alice Piscitelli, Valentina Albino MUSICA Valerio Vigliar INTERPRETI Sergio Albelli, Arianna Veronesi, Maddalena Ansaldi PRODUZIONE Diego Botta e Dolly Bell DISTRIBUZIONE I Film Good L’AUTORE Diego Botta, Savona, 1979. Dopo essersi laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Bologna, ha studiato cinema documentario all’Università di Paris 8 e ha seguito master in sceneggiatura alla Cineteca di Bologna e allo IED di Roma, dove si è diplomato nel 2006. Ha lavorato nella pubblicità in qualità di copywriter realizzando spot in qualità di co-regista, in contemporanea lavorando a sceneggiature per il cinema. Dal 2005 tiene laboratori e docenze nelle università di scienze della comunicazione di Bologna e Genova e Scienze politiche di Bologna. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 15 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN NUVOLA Giulio Mastromauro (2014, 18’, fiction) LA TRAMA Inverno. Sulla prua di un’imbarcazione, con lo sguardo perso tra le nuvole, una donna misteriosa racconta ad un ragazzo la storia di Filippo, insegnante in pensione segnato dal dolore per la perdita di sua moglie. L’uomo è deciso a togliersi la vita, ma qualcuno bussa alla sua porta. SOGGETTO Giulio Mastromauro SCENEGGIATURA Giulio Mastromauro, Paola Savinelli FOTOGRAFIA Dario Di Mella MONTAGGIO Rosa Santoro SCENOGRAFIA Eleonora Devitofrancesco MUSICA Stefano Ottomano INTERPRETI Mimmo Cuticchio, Giulio Beranek, Virginia Gherardini PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Giulio Mastromauro L’AUTORE Giulio Mastromauro, Terlizzi (BA), 1983. Nel 2009 frequenta il corso propedeutico di produzione cinematografica al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Al termine di questa esperienza ha fondato la casa di produzione ZEN.movie. Nel 2010 ha esordito con il corto Amor Taciuto a cui segue, due anni dopo, Carlo e Clara. Attualmente è impegnato nella preparazione della sua opera prima, Ci credi nelle favole?, con l’attrice francese Emmanuelle Riva. PANORAMA Gianluca Abbate (2014, 7’, animazione) LA TRAMA Primo capitolo di una trilogia sulla città. Un carrello su una polis che si estende in uno spazio globale infinito senza più luoghi disabitati e frontiere dove trovare riparo. SUONO E MUSICA Virginia Eleuteri Serpieri 16 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 L’AUTORE Gianluca Abbate, Salerno, 1980. Si è diplomato nel 2003 al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e ha fondato due agenzie di comunicazione indipendenti, Ade Creative Studio e Studio Brutus. Ha diretto diversi cortometraggi: Cell (2002), H2O (2006), The Story of Gardens (2012) e Microbioma (2013). SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN LA SMORFIA Emanuele Palamara (2015, 16’, fiction) LA TRAMA A causa di un ictus che ha storpiato il suo viso in una terribile smorfia, Carmine, vecchio cantante napoletano, rimane bloccato a vita su una sedia a rotelle. Il suo sogno, e obiettivo, sarà tornare ad ogni costo nel teatro dove è stato consacrato come il grande erede della canzone napoletana. L’ostacolo più grande da superare, però, sarà sua sorella Nina. SOGGETTO E SCENEGGIATURA Pietro Albino Di Pasquale, Emanuele Palamara FOTOGRAFIA Marcello Montarsi SUONO Maricetta Lombardo MONTAGGIO Gianni Vezzosi SCENOGRAFIA Antonio Farina MUSICA Enrico Melozzi INTERPRETI Gianfelice Imparato, Marina Piscopo PRODUZIONE Emanuele Palamara L’AUTORE Emanuele Palamara, Napoli, 1986. Comincia a lavorare nel campo cinematografico come aiuto di produzione per spot e cortometraggi. Nel 2009 passa alla regia e fa gavetta lavorando come assistente alla regia con registi come Matteo Garrone, nel suo film Reality, e Stefano Sollima per la serie Gomorra - La Serie. Ha diretto due cortometraggi: Papà (2011) e La Smorfia (2014). TOTEMS Sarah Arnold (2014, 28’, fiction) LA TRAMA Come ci condiziona la storia? Dopo una tesi sul Milite ignoto, Adèle torna al paese della sua infanzia per occuparsi del nonno, uno scrittore, antimilitarista e ribelle che, come Antigone, conserva il corpo di un soldato della Grande Guerra nascosto in fondo al giardino. L’AUTORE Sarah Arnold, Padova, 1980. Di nazionalità italosvizzera, si diploma presso l’École Supérieure d’Audiovisuel di Tolosa (ESAV). Nel 2010 ha realizzato il suo primo cortometraggio professionale, Leçon de ténèbres. Totems è il suo secondo film. SCENEGGIATURA Sarah Arnold, Adrian O. Smith FOTOGRAFIA Tristan Tortuvaux SUONO Virgile van Genniken, Jan Wyzocky MONTAGGIO Carlos Pinto SCENOGRAFIA Héléna Cisterne MUSICA Arden Day & Vyzocky, Benjamin Tixier INTERPRETI Julie Lesgages, Albert Delpy, Slimane Dazi, Yann Chevelle PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE UTOPIE FILMS GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 17 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN LA VALIGIA Pier Paolo Paganelli (2014, 15’, animazione) LA TRAMA Costretto tra le mura di una stanza spoglia e impersonale, un anziano ripercorre i momenti più importanti della sua vita grazie ai ricordi racchiusi in una misteriosa valigia. SOGGETTO Pier Paolo Paganelli SCENEGGIATURA Laura Castaldini, Pier Paolo Paganelli FOTOGRAFIA Gianmarco Rossetti SUONO Giovanni Frezza MONTAGGIO Davide Rossetti SCENOGRAFIA Rudy Bonazzi, Sara Passuti MUSICA Matteo Malferrari INTERPRETI Roberto Herlitzka, Rodolfo Bianchi, Alex Polidori, Ricardo Suarez PRODUZIONE Ivan Olgiati DISTRIBUZIONE Paolo Pellicano L’AUTORE Pier Paolo Paganelli, Bologna, 1969. Da più di vent’anni lavora come attore di teatro e cinema, sceneggiatore, produttore e regista di cortometraggi e lungometraggi. Ha diretto I principi dell’Indeterminazione (2006), Entropica (2008), 486 (2010), I principi dell’Indeterminazione: il boia (2011) e Vai col Liscio (2012) che ha partecipato alla 16° edizione del Genova Film Festival. VENERDÌ Tonino Zangardi (2015, 15’, fiction) LA TRAMA SOGGETTO Angelo Calculli SCENEGGIATURA Roberto Moliterni FOTOGRAFIA Dario Germani SUONO Lorenzo Corvi MONTAGGIO Andrea Gagliardi MUSICA Gregorio Calculli INTERPRETI Simone Castano, Dino Abbrescia, Antonella Bavaro, Susy Laude, Uccio De Santis, Antonio Andrisani, Annabella Giordano PRODUZIONE Atalante Film DISTRIBUZIONE EleNfanT DistRibutioN 18 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 Per i venticinque anni di attività dell’azienda per cui lavora, Andrea ha ricevuto in regalo una sveglia digitale molto moderna, in cui si possono personalizzare gli orari in base ai giorni della settimana. Da qualche tempo infatti, ogni venerdì, nella bacheca del salottificio “Divani Più”, viene appesa la lista dei cassintegrati. Andrea ha poco più di trent’anni, una moglie e una figlia. Da quando deve aspettare i venerdì non è più lo stesso. Progressivamente, scivola in un incubo fatto di divani da punzonare a ritmi inumani, amici costretti a lasciare la fabbrica, ansia per il futuro della famiglia. L’AUTORE Tonino Zangardi, Roma, 1957. E’ sceneggiatore e regista di fiction televisive, di film per il cinema, di docu-fiction e spot pubblicitari. Prima di Venerdì, ha diretto Allullo Drom L’anima zingara (1993), Un altro giorno ancora (1995), L’ultimo mundial (2000), la serie TV Ricominciare (2001), Prendimi e portami via (2003), Ma l’amore...sì (2006), Sandrine nella pioggia (2012), la serie TV Zodiaco – Il libro perduto (2012) e L’esigenza di unirmi ogni volta con te (2015). SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN IL VOLTO DELL’ANIMA Denise Dacquì (2015, 14’ 22’’, fiction) LA TRAMA L’esercitazione del giovane attore Leonardo si trasforma nel dialogo col suo riflesso. Dinanzi alla negazione della sua immagine da parte della macchina da presa, ed alla crudele se pur reale riproduzione dello specchio, il protagonista troverà fedeltà solo nel suo telefono cellulare in quanto nel selfie c’è tutto ciò che lui decide e vuole vedere. SOGGETTO E SCENEGGIATURA Denise Dacquì FOTOGRAFIA Matteo Bruno SUONO Fabio Conca MONTAGGIO Ciro D’Emilio SCENOGRAFIA Daniele Frabetti MUSICA Bruno Falanga INTERPRETI Andrea Miranda, Andrea Venditti PRODUZIONE Giuseppe Dacquì L’AUTORE Denise Dacquì, Palermo, 1989. Ha accompagnato gli studi presso il DAMS dell’Università di Bologna allo studio/esperienza pratica della regia e della sceneggiatura presso l’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, attraverso cui ha avuto la possibilità di fare un master all’UCLA di Los Angeles ed approfondire le conoscenze tecniche, ottenendo il diploma. Ha esordito nel 2013 con il corto L’uomo che non ha mai vissuto, seguito lo stesso anno da La Putìa. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 19 CONCORSO NAZIONALE DOCUMENTARI 20 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN LA FORATURA Giovanni Corona (2015, 60’, documentario) LA TRAMA La foratura è una fermata forzata e inattesa per un viaggiatore, ma anche un’occasione per riflettere sulla strada percorsa fino a quel momento. Alberto, titolare di una ciclofficina, racconta con il tono di una confessione il proprio viaggio ai margini dell’esistenza e della società: un viaggio fatto di notti in auto abbandonate, di infiniti lavori saltuari, di droghe, di fughe e di amori. SOGGETTO E SCENEGGIATURA Giovanni Corona, Alberto Bruccoleri FOTOGRAFIA Giovanni Corona, Guido Nicolas Zingari SUONO E MONTAGGIO Giovanni Corona MUSICA Salvoandrea Lucifora, Alessandro Di Virgilio INTREPRETI Alberto Bruccoleri, Gloria Gaeta L’AUTORE Giovanni Corona, Cagliari, 1982. Dal 2009 vive a Torino, dove ha conseguito la laurea in Antropologia visiva e una specializzazione come tecnico del suono. Lavora come freelance nel campo del cinema, in qualità di fonico di presa diretta e di mix. Dopo aver diretto alcuni cortometraggi, nel 2014 realizza il suo primo documentario dal titolo La foratura. HABITAT - NOTE PERSONALI Emiliano Dante (2014, 55’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO, SCENEGGIATURA, FOTOGRAFIA, SUONO, MONTAGGIO E MUSICA Emiliano Dante SCENOGRAFIA Guido Bertolaso INTERPRETI Paolo De Felice, Alessio Di Giannantonio, Emiliano Dante, Valentina Soccorsi, Gemma Giuliani, Roberta Lucrezi PRODUZIONE Emiliano Dante Habitat è un film che racconta la vita a L’Aquila dopo il terremoto, evento che ha fatto notizia ma che per molti si è trasformato in esperienza duratura e quotidiana. È uno sguardo da dentro, un film montato in un progetto C.A.S.E., lavorato nello stesso clima che narra (come peraltro Dante aveva già fatto in Into the blue, il film ambientato e realizzato nella Tendopoli di Collemaggio, nel 2009). È la storia, lunga cinque anni (dall’esperienza nella tendopoli fino ad oggi), di tre compagni di tenda. È anche il tentativo di esprimere ed esplorare i significati del terremoto attraverso l’esperienza personale, di elaborare un lutto collettivo utilizzando un linguaggio cinematografico complesso. L’AUTORE Emiliano Dante, L’Aquila, 1974. Insegna storia dell’arte contemporanea all’Università di Cassino e negli ultimi anni ha diretto il Festival del documentario d’Abruzzo di Pescara. Si è inizialmente formato come fotografo ed è approdato al cinema al termine di un percorso artistico articolato, in cui ha toccato pittura, scrittura, teatro e musica. Come regista ha esordito nel 2003 con la serie di cortometraggi The Home Sequence Series, incentrati sui luoghi fisici e simbolici della propria casa. Dopo altri cortometraggi, ha realizzato il documentario Into the Blue (2009), presentato al Torino Film Festival, e il lungometraggio Limen (omission) (2012), il suo esordio nel lungometraggio di finzione. Habitat (2014) prosegue il suo lavoro attorno alla tematica dell’abitare. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 21 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN LÀ SUTA. LA NOSTRA EREDITÀ NUCLEARE IN UN TRIANGOLO D’ACQUA Daniele Gaglianone, Cristina Monti, Paolo Rapalino (2014, 60’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO E MONTAGGIO Cristina Monti SCENEGGIATURA Daniele Gaglianone, Cristina Monti FOTOGRAFIA Paolo Rapalino SUONO Fabio Coggiola MUSICA Fabio Viana INTERPRETI Gian Piero Godio, Rossana Vallino, Umberto Lorini PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Associazione Almaterra A Saluggia, piccolo comune agricolo a 40 Km da Torino, sono conservate la maggior parte delle scorie prodotte dalla stagione nucleare italiana. In un’area a ridosso del fiume Dora Baltea, tra i principali affluenti del Po, delimitata da canali irrigui che portano l’acqua alle risaie del Vercellese e attraversata dalla falda acquifera che alimenta l’acquedotto del Monferrato. In questo triangolo d’acqua, a partire dalla fine degli anni ‘50, sono sorti un centro di ricerca nucleare, un reattore sperimentale ed un impianto di riprocessamento in cui si sono sviluppate in ambito civile e militare tecniche per recuperare uranio e plutonio dagli elementi di combustibile irraggiati. Sono così arrivate a Saluggia barre esaurite dalle centrali nucleari italiane e da reattori di altre nazioni per essere sciolte e riprocessate all’interno del centro Eurex. Ancora oggi lì si trovano i residui liquidi radioattivi del trattamento, le più pericolose tra le scorie. LA MALATTIA DEL DESIDERIO GLI AUTORI Daniele Gaglianone, Ancona, 1966. Dai primi anni Novanta collabora all’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (ANCR) per il quale ha realizzato, tra il ‘91 e il ‘97, numerosi documentari. Ha realizzato corti, documentari e lungometraggi, tra cui: I nostri anni (2000), Nemmeno il destino (2006), Rata Nece Biti (2008), Ruggine (2011), La mia classe (2013), Qui (2014). Cristina Monti, Chivasso (TO), 1969. Laureata in Storia e Critica del Cinema. Dal 1992 collabora con il Museo Nazionale del Cinema occupandosi di fotografia e audiovisivi. È autrice con Paolo Bertetto del volume Il gabinetto del dottor Caligari (Lindau 1999). Dal 1999 collabora con la Zenit Arti Audiovisive in qualità di montatrice e regista. Ha curato il montaggio di parte dei filmati realizzati durante un workshop con Abbas Kiarostami organizzato da Museo del Cinema e scuola Holden. Paolo Rapalino, Settimo Torinese, 1969. Lavora come fotografo per diversi quotidiani locali, poi si specializza in foto di scena per spettacoli teatrali e musicali lavorando in Italia ed in Europa. Realizza mostre fotografiche in Italia ed Europa, e pubblica alcuni libri fotografici. Dal 1996 al 2004 ha collaborato col gruppo di performer francesi ZUR. Dal 2009 è docente di Tecniche di Ripresa all’Istituto Europeo di Design di Torino. Claudia Brignone (2014, 57’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO E SCENEGGIATURA Claudia Brignone FOTOGRAFIA Salvatore Landi e Claudia Brignone SUONO Claudio Calvari MONTAGGIO Chiara De Cunto INTERPRETI Vincenzo Arena, Francesco Auriemma, Vincenzo Barretta, Salvatore Cacace, Luigi D’Onofrio, Luca De Rose, Rossella Garofano, Antonio Garzillo, Gaetano Liguori, Carmine Mazzella, Luciana Piccolo PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Giovanni Pompili 22 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 Napoli, Fuorigrotta. Sullo sfondo c’è lo stadio San Paolo e la storica sede della Rai. Proprio sotto la curva A sorge il Ser.t: servizio per le tossicodipendenze. In questo quartiere, che la domenica si popola di tifosi, c’è un luogo che custodisce le storie di medici e pazienti. Per più di due anni la regista ha frequentato il Ser.t, ascoltando la voce di chi prova a uscire dalla “dipendenza”, definita dai medici “la malattia del desiderio”. Ognuno sembra avere la sua terapia, anche se spesso si rivela soltanto un tentativo... L’AUTORE Claudia Brignone, Napoli, 1985. Laureata in Scienze della Comunicazione, ha frequentato nel 2009 il corso di Regia del Documentario all’Act Multimedia di Roma. Il suo lavoro di fine anno, il corto Marcello, fa parte del progetto collettivo dal titolo Lavori in corso. Ha partecipato al ConeroDocCampus (Workshop pratico con Pietro Marcello, Sara Fgaier, Tarek Benabdallah) e ha realizzato il corto documentario Wanda e Virginia. Ha lavorato come assistente di produzione al documentario Il trasloco di Luca Bellino e curato le ricerche di materiale d’archivio per il film La Seconda natura di Marcello Sannino. Ha lavorato per due anni alla rassegna “Venezia a Napoli” e dal 2012 lavora al Festival Internazionale di Cinema e Diritti Umani di Buenos Aires. Si occupa di un corso di fotografia e cinema nel carcere femminile di Buenos Aires e collabora come assistente di produzione al progetto “Kentannos” di Victor Cruz. La malattia del desiderio è il suo primo lavoro da regista. SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN PEPPUTTO Giovanni Rosa, Sergio Ruffino (2014, 29’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO, SCENEGGIATURA, FOTOGRAFIA, SUONO, MONTAGGIO E SCENOGRAFIA Giovanni Rosa e Sergio Ruffino INTREPRETI Uwe Jaentsch, Giuseppe Abbate, Riccardo Brugnone, Alli Traina, Igor Scalisi Palminteri, Pino Leto, Renato Lenzi, Pippo Bisso, “Rocky” PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Labirinto Visivo La Vucciria è il quartiere del centro storico di Palermo più suggestivo e poliedrico. Uno dei suoi abitanti è Peppuccio. Figura eccentrica e singolare, è stato protagonista degli sketch surreali di Ciprì e Maresco, soggetto ideale per i dipinti di Guttuso, contrabbandiere di sigarette e vera anima del quartiere-mercato palermitano. Peppuccio è una presenzaassenza all’interno del documentario, mai visibile sullo schermo ma vivo nei racconti di chi lo conosce da sempre. L’ultima sua traccia è un dipinto di Igor Scalisi Palminteri in cui è stato elevato a “capo degli angeli”. Peppuccio rappresenta lo specchio fedele dell’area urbana che ha subito negli ultimi anni le maggiori trasformazioni sociali ed economiche. Attraverso il suo racconto e il suo vissuto, si vuole dare voce a quegli emarginati che non possono più parlare di se stessi. La sua è l’immagine di una società che sembra dimenticare la propria essenza primigenia e che reagisce alla diversità ergendo muri invalicabili. GLI AUTORI Giovannni Rosa, Potenza, 1984. Nel 2009 ha seguito uno stage presso l’Istituto Luce–Cinecittà Holding. I suoi interessi spaziano dal cinema documentario alla progettazione culturale. Nel 2012 vince il bando di concorso del CSC, corso di regia e documentario storico ed artistico. Nel 2014 viene premiato al Palermo Film Festival con lo spot Ciuri ca curri e partecipa al Festival di Locarno, nella sezione scuole internazionali di cinema, con il corto Il fascino non discreto dell’aristocrazia. Sergio Ruffino, Palermo, 1980. Si sta diplomando al CSC in Documentario storico artistico e docufiction. Nel 2000 fonda Officina Arte-Cinema, poi PalerMonAmour e PalermoDoc con cui dirige vari progetti filmici. Nel 2007 avvia Atlantachrome–Palermo Experimental Cinema Lab, con cui realizza film di videoarte. Ha diretto varie rassegne, tra cui il Palermo Film Festival. Ha girato più di 120 tra corti, medi e lunghi e attualmente sta lavorando ad un film sul sindaco Insalaco, su cui sta già girando un documentario ed ha scritto un libro di prossima uscita. RADA Alessandro Abba Legnazzi (2014, 60’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO E SCENEGGIATURA Alessandro Abba Legnazzi FOTOGRAFIA Matteo Tortone SUONO Alessandro Baltera MONTAGGIO Enrico Giovannone INTREPRETI Marinai della casa di riposo per gente di mare “G. Bettolo” di Camogli PRODUZIONE Enrico Giovannone DISTRIBUZIONE Officina Koiné Nella casa di riposo per gente di mare a Camogli, una ciurma di marinai in pensione aspetta l’ora dell’ultimo sbarco. In questa fase di stallo, un quasi centenario sommergibilista gioca al superenalotto sognando di vincere un viaggio in crociera per ballare il tango con una donna meravigliosa, un vecchio palombaro si aggira nei corridoi recitando le sue poesie ad alta voce, un macchinista su bananiere africane combatte contro il gelo dell’aria condizionata, un comandante di navi mercantili ricerca nelle stelle la rotta per la sua nave e un nostromo nostalgico bestemmia mentre rincorre con il suo binocolo le navi all’orizzonte. Tutto questo accade mentre la nave è all’ancora, in rada. L’AUTORE Alessandro Abba Legnazzi, Brescia, 1980. Dopo la laurea in Lettere Moderne presso l’Università statale di Milano, lavora dal 2008 nelle scuole elementari e nei centri di aggregazione giovanili, coordinando laboratori di cinema e producendo cortometraggi. Nel 2012 realizza il suo primo documentario, Io ci sono (I am here), che raccoglie i racconti di alunni e maestre di una scuola elementare di Brescia e che viene presentato al Festival internazionale Filmmakerfest di Milano (2012) e al Cracovia film market (2013). Dal 2013 sta lavorando alla produzione del documentario Storie di uomini e lupi, che firma insieme ad Andrea Deaglio. Nel 2014, con Rada, vince il premio per il miglior documentario italiano al Torino film festival. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 23 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN SINAI - UN AUTRE PAS SUR LA TERRE Alberto Gemmi, Enrico Masi (2014, 29’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO Alberto Gemmi, Enrico Masi, Stefano Migliore SCENEGGIATURA Enrico Masi FOTOGRAFIA Alberto Gemmi SUONO Stefano Migliore MONTAGGIO Diego Berrè MUSICA Zende Music INTREPRETI Sinai Zaninovic, Ivana Zaninovic PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Stefano Migliore A ovest Venezia, a est Costantinopoli. La storia di un uomo che vive alla periferia dell’impero, nell’arcipelago croato. Una decisione deve essere presa, sulla nostra rotonda immaginaria nel mezzo di niente. Il villaggio di Velo Grablje con i suoi ultimi 5 abitanti, scompare in un mare di nebbia, in una regione alla fine di questa globale Europa. Una voce femminile, che si presenta come l’oracolo di Delfi. Una donna nata in Marocco che ha deciso di vivere qui, sull’isola di Hvar. Se un uomo esiste o meno, questa è la nostra ricerca. Forse soltanto la ricerca della storia che lo rappresenta. Guerra, morte, eredità del socialismo reale, attraverso un dialogo generazionale tra Ivana e suo zio, nato Sinai Zaninovic. GLI AUTORI Enrico Masi, Bazzano (BO), 1983. Dopo la laurea in Lettere Moderne e Cinema, nel 2004 ha fondato il gruppo “Caucaso”, con il quale ha condiviso, diretto e musicato numerosi film, happening e concerti, in Italia e in Europa. Attivo dal 2008 come antropologo visuale su progetti di ricerca all’Università di Bologna. Attualmente impegnato nel dottorato di ricerca in Scienze Pedagogiche presso l’Alma Mater Studiorum e nella finalizzazione del nuovo progetto filmico Lepanto. Alberto Gemmi, Reggio Emilia, 1984. Dopo la laurea in cinema a Bologna, ha fatto un master in Filmmaking a Parigi. Particolarmente interessato alle teorie dell’estetica e all’interazione tra immagine e suono, ha focalizzato la sua produzione filmica sul rapporto tra l’essere umano e lo spazio urbano. Il suo ultimo lavoro Go Burning Atacama Go ha vinto il premio per il miglior film al Lucca Experimental Film Festival e ha partecipato a numerosi altri festival. Dal 2013 si occupa di restauro presso il laboratorio della Cineteca di Bologna “Immagine ritrovata”. LO STATO BRADO Carlo Lo Giudice (2014, 30’, documentario) LA TRAMA Catania. Giovanni è un raccoglitore di ferro sotto sfratto. Sullo sfondo c’è una città ferita nella quale l’interesse privato vince da sempre sui diritti della collettività. SOGGETTO , SCENEGGIATURA, FOTOGRAFIA E SUONO Carlo Lo Giudice MONTAGGIO Maurizio Leonardi MUSICA Stefano Zorzanello INTREPRETI Giovanni Cutuli, Xiomara Beato PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Carlo Lo Giudice 24 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 L’AUTORE Carlo Lo Giudice, Catania, 1968. Nel 1997 è selezionato per la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo di Torino. Nel 2003 ottiene la borsa di studio Movin’up indetta dal G.A.I. per la mobilità internazionale degli artisti. Dal 1999 al 2003 porta avanti un progetto di documentari sulla percezione dello spazio urbano: Catania #01 (1999), Lisbona #02 (2001), Atene #03 (2003). Dal 2004 al 2006 tiene un laboratorio di cinematografia presso l’Opera Universitaria di Catania e dal 2006 un laboratorio sul documentario sociale presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Catania. Dal 2009 insegna multimedialità dei Beni Culturali presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e tiene un laboratorio di cinema presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. Ha partecipato a diversi festival nazionali ed internazionali tra i quali Cinema Giovani Torino, Festival Internazionale del Cinema di Taormina, Arcipelago, Visioni Italiane, MED Film Festival, A.V.E. International Short Film Festival Arnhem-Olanda, Siena Corto Festival, FIKE International Film Festival EvoraPortogallo, Opere Nuove, Genova Film Festival, Infinity Film Festival, Videopolis, Roma Film Festival, Mediterranean Film Festival di Lavrio-Grecia. Altri suoi documentari: Ragazzini del Librino (2006), Padre Nostro (2009), Le voragini di S. Berillo (2013). SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN UOMINI PROIBITI Angelita Fiore (2015, 52’, documentario) LA TRAMA SOGGETTO E SCENEGGIATURA Angelita Fiore FOTOGRAFIA Andrea Dalpian SUONO Mirko Fabbri MONTAGGIO Davide Pepe, Paolo Marzoni MUSICA Riccardo Nanni, Cristiano Alberghini INTREPRETI Fausto Marinetti, Luiza de Oliveira, Federico Bollettin, Gian Marco Marinetti, Fidelia Audu, Lucy Bollettin, Julia Bollettin, Gabriel Bollettin, Anna, Caterina, Mario Degli Esposti PRODUZIONE Roberta Barboni DISTRIBUZIONE MAXMAN Soc. Coop Nella Chiesa cattolica romana l’amore tra un prete e una donna è severamente vietato, soprattutto in Italia, patria del Vaticano, dove, tra gli ecclesiastici, vige la regola della castità. Non sempre, però, la promessa del celibato viene rispettata e spesso nascono amori proibiti e relazioni clandestine. Di fronte al bivio “o la donna, o il sacerdozio” alcuni preti scelgono l’amore per la propria compagna; altri non si sentono pronti a rinunciare alla vocazione e, pur di continuare a esercitare il ministero sacerdotale, vivono in segreto la propria relazione. Uomini proibiti è un film documentario che racconta la storia di alcuni preti sposati, che rinunciano ai propri privilegi sacerdotali per crearsi una famiglia, e di quelle donne che si innamorano di un prete non ancora pronto a rinunciare al ruolo ecclesiastico e con il quale iniziano un percorso di vita fatto di privazioni e segretezza. Il documentario entra nell’intimo di queste storie vissute all’ombra del Vaticano, che si è sempre opposto duramente alle richieste di abolizione dell’obbligo celibatario fino all’arrivo di Papa Francesco, che ha lasciato intendere una possibile apertura della Chiesa in merito a questa materia. L’AUTORE Angelita Fiore, Varese, 1980. Dopo la laurea in cinema, consegue il titolo di dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo di Bologna. Lavora come documentarista e critico cinematografico e i suoi saggi sono pubblicati in libri sul cinema e in riviste specializzate. Nel 2008 cura lo speciale di “Cinergie” sulla distribuzione del cinema documentario italiano e da vari anni collabora con alcuni Festival italiani del documentario come selezionatrice o in giuria. Tra i suoi lavori recenti si ricordano Life in Art Art in Life, Mutatis Mutandis, Il nodo di Sylvie e Not 1 reason. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 25 CONCORSO REGIONALE OBIETTIVO LIGURIA SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN GIURIA OBIETTIVO LIGURIA MARCO CUCURNIA GIULIA MIETTA MASSIMO SANTIMONE Nasce a Genova nel 1975. L’immagine è per lui motivo di studio e di meditazione da quando era bambino, fin dai suoi primi scatti fotografici in bianco e nero tra i cumuli di carbone nel porto di Genova. E’ un regista e sceneggiatore di cinema cresciuto professionalmente a fianco di Mario Monicelli. Il suo primo film Solometro (2007) con Pietro Sermonti ed Anna Valle è stato prodotto da Michele Placido e distribuito dall’Istituto Luce. Vincitore del premio giuria giovane ad Ajaccio 2008. Il suo ultimo lavoro Amircal è una mostra fotografica e di proiezioni tenutasi a Roma in via Margutta nel maggio 2015 che traccia, attraverso immagini raccolte nell’arco di vent’anni, il percorso umano e di sentimenti che attraverserà il protagonista del suo prossimo film. In questa occasione è stato presentato anche il suo libro I miei difetti. Tra gli altri suoi precedenti lavori: Genova, amore mio (2004) documentario per RAI TRE scritto con Paolo Villaggio, LALIBI (2002) Cortometraggio di interesse nazionale culturale con Margot Sikabonyi , Michele Baronio, Nini Salerno ed il ritratto dedicato al regista che ha amato ed ama: Mario Monicelli, L’artigiano di Viareggio (2002) per RAI UNO e presentato in anteprima al Festival di Locarno 2002. Alta velocità (1997), La città violata (2002), Mario Monicelli, L’artigiano di Viareggio (2002), LALIBI (2002), Genova, amore mio (2004), Solometro (2007). Nata a Genova nel 1981, ha scoperto il cinema grazie a una nonna appassionata di Hitchcock e Lubitsch e a chi, a 7 anni, le ha regalato il primo videoregistratore. Giornalista e radiofonica dall’inizio di questo millennio, si occupa di grande schermo tutte le volte che non può fare altrimenti. Infatti qualcuno pensa che la sua trasmissione – Radar19, ogni giorno in onda sulla radio del SecoloXIX – sia un focus sul cinema. Purtroppo non è così. Laureata in letteratura teatrale, ha iniziato a scrivere di spettacoli sul quotidiano Il Corriere Mercantile. Successivamente ha lavorato per Radio Babboleo News, Il Sole 24 Ore, La Repubblica, il Manifesto e vari siti web di informazione. Ha svolto attività di ufficio stampa. Si è inventata un paio di format televisivi. Ha un blog di novelle. E ha fatto la ghost writer. Ma non ditelo a nessuno. Nato a Genova nel 1967. Si è diplomato in sceneggiatura presso la S.D.A.C. di Genova. Ha collaborato alla sceneggiatura dei cortometraggi La Cura (2003) di Federico Pizzo e Il Caso Ordero (2007) di Marzio Mirabella, E’ co-autore della sceneggiatura Indagine sessuale dal pianeta Godard e del progetto Giustizia Privata di una Suora Per Bene vincitore al Los Angeles Indipendent Film Festival nel 2015. È autore di videoclip, programmi radiofonici di cui è anche speaker (Radio Genova Sound, Radio Nostalgia, Radio City) e spot TV tra cui Coordown 2010 (diretto da Marzio Mirabella) vincitore del “ONP Award miglior pubblicità progresso”. Ha organizzato diversi eventi culturali e attualmente conduce il programma Ciak si Cinema XL su Radio Aldebaran. 28 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN ADOLESCENZA INQUIETA L’ALFABETO DEL MONDO SOGGETTO tratto dal racconto Adolescenza inquieta di Barbara Garassino SCENEGGIATURA Beatrice Masala, Giancarlo Mariottini SUONO Paolo Filippi MONTAGGIO Beatrice Masala INTERPETI Tommaso Garrè, Laura Mantero, Stefano Burlando, Leonardo Nesci SOGGETTO FOTOGRAFIA SUONO E MONTAGGIO Francesco Tassara MUSICA Fabrizio Brugnera PRODUZIONE Istituto Comprensivo ISA 2, Scuola secondaria di I grado “2 Giugno”, La Spezia LA TRAMA Gli alunni di una classe scolastica provenienti da diversi luoghi del mondo (Ecuador, Albania, Repubblica Dominicana, Romania), raccontano, senza filtri, davanti alla telecamera, la loro vita: il Paese di provenienza, l’arrivo in Italia, lo spaesamento, la scuola, gli affetti, i primi amori, le nostalgia, le paure e le prospettive sul futuro, tutti accomunati, nonostante le diverse e in alcuni casi lontane origini, dalla condivisione degli stessi banchi di scuola. Beatrice Masale, Giancarlo Mariottini (2015, 10’, fiction) Adolescenza inquieta è il racconto di un atto. Incomprensibile, assurdo, inconsapevole come l’adolescenza, a volte, quando l’odio diventa estremo e necessario. Marco ha sedici anni, un fratellino, un padre senza spina dorsale e una madre ingombrante. Marco vuole solo silenzio, ma la voce irritante della madre lo perseguita, la sua presenza lo opprime. Durante una giornata al mare con la famiglia al completo, la rabbia cieca prende il sopravvento, Marco raggiunge il punto di non ritorno. GLI AUTORI Beatrice Masala, Genova, 1991. Laureata in lingue e culture moderne, attualmente frequenta l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dal 2011 si occupa di fotografia e produzioni audiovisive. Nel 2012 frequenta il corso di regia e sceneggiatura presso la SDAC di Genova e realizza il suo primo cortometraggio Qualcuno, nessuno. Dal 2014 collabora con il Festival Internazionale di Poesia come videomaker. Francesco Tassara (2013, 34’, documentario) LA TRAMA L’AUTORE Francesco Tassara, La Spezia, 1985. Laureato in Cinema, fotografo e regista, ha realizzato diversi reportage, tra cui l’indagine fotografica e video i giovani, il lavoro e il tempo libero per conto dell’Università di Pisa nel 2012, diretto videoclip musicali, cortometraggi e documentari tra cui La piazza (una storia d’amore) (2012), L’alfabeto del mondo (2013), 8000 chilometri da casa (2014). Giancarlo Mariottini, Genova, 1987. Laureato in Scienze dello Spettacolo presso l’Università di Genova, dal 2009 si occupa di teatro, collaborando principalmente con il Teatro dell’Ortica di Genova in veste di attore, regista e operatore di teatro sociale. Nel 2012 frequenta il corso di regia presso la SDAC e dirige il suo primo cortometraggio Etoile. Nel 2013 dirige il Laboratorio Teatrale Integrale Stranità nel cortometraggio Bansigu su sport e disabilità. L’ANIMA NASCOSTA CERCAVO QUALCOS’ALTRO SOGGETTO SCENEGGIATURA FOTOGRAFIA MONTAGGIO SCENOGRAFIA E PRODUZIONE David Valolao MUSICA Gioele Fazzeri INTERPRETI Antonio Crugliano, Debora Gornati SOGGETTO E PRODUZIONE Alessio Rupalti SCENEGGIATURA Erika Mennella FOTOGRAFIA Raffaele Salvoldi SUONO Fabio Fortunati MONTAGGIO Sarah McTeigue SCENOGRAFIA Ersilia Litrico MUSICA Gabriella Caporlingua INTERPRETI Alessandra Ananasso, Adriana De Guilmi, Massimo Torri David Valolao (2015, 9’21’’, fiction) LA TRAMA Antonio ama l’arte, è goloso di mele rosse, è timido, molto sensibile: è un artista. Trasforma in opere d’arte vecchi oggetti gettati nella spazzatura, donandogli un’anima, e trova il modo per proporsi alla ragazza che gli piace. L’AUTORE David Valolao, Chiavari (GE), 1989. Autodidatta, nel 2010 scopre di avere la passione per la regia cinematografica e realizza il suo primo mediometraggio Exit. Tra il 2012 e il 2014 realizza la serie web Blackout the series girata interamente in Liguria e selezionata in diversi festival internazionali. Nel 2014 diventa conduttore per Mediaset all’interno dell’ultima puntata del programma Mistero, dopo aver vinto un Mystery Contest con il video Il lamento di Valle Christi. Nel 2015 si aggiudica il Tim Vision Awards con il cortometraggio L’anima Nascosta. Alessio Rupalti (2014, 11’, fiction) LA TRAMA E se un oggetto inanimato potesse custodire i segreti capaci di cambiare la vita del destinatario? Un uomo trasformerà la superbia in umiltà, una donna amorevole sarà premiata per la sua pazienza. Entrambi cercavano qualcos’altro. L’AUTORE Alessio Rupalti, Genova, 1986. Tra il 2007 e il 2009 collabora con uno studio ligure di video produzioni e nel 2008 firma la regia del suo primo cortometraggio. Negli anni successivi realizza videoclip, spot pubblicitari e cortometraggi. Nel 2011 si trasferisce a Roma dove collabora come assistente alla regia di Pupi Avati nel film Il bambino cattivo. Nel 2014 realizza il cortometraggio Cercavo qualcos’altro e torna a collabora con Avati nel film Con il sole negli occhi in veste di segretario di edizione. Nel 2015 torna dietro la macchina da presa dirigendo Dario Penne, una delle voci più famose del cinema italiano e affianca Pupi Avati per il mediometraggio Un viaggio di cento anni come aiuto regista. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 29 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN CESIO, IL PAESE DI ANGEIN ELENA QUELLA SERA DI MAGGIO SOGGETTO Fabio Natta MONTAGGIO Alessandro del Grosso MUSICA Dario Moroldo INTERPRETI Angelo Rosso SOGGETTO E SCENEGGIATURA Simone D’Ambrosio, Nicola Giordanella FOTOGRAFIA, SUONO E MONTAGGIO Simone D’Ambrosio, Nicola Giordanella, Davide Gentile MUSICA Nicola Giordanella PRODUZIONE Simone D’Ambrosio Alessandro Del Grosso (2013, 15’, documentario) LA TRAMA Angein ha 94 anni e ha lasciato il paese una sola volta: per andare in guerra. Vive a Cesio (IM) e ogni anno rinnova la patente: la sua mente fresca e piena di ricordi lo rende l’indiscussa memoria storica del paese e della valle, mentre la sua forza fisica fa di lui un vero super-uomo dedito all’orto e alle viti. In questo documentario ci racconta la sua vita e gli avvenimenti di quasi un secolo che lo hanno visto protagonista o spettatore, riportando alla luce un mondo rurale dove “si stava al mondo perché c’era posto” e dove un omicidio poteva essere solo il frutto di una brutta sbornia. L’AUTORE Alessandro Del Grosso, Cremona, 1982. La sua avventura creativa nasce nel 2007 con il collettivo visual psichedelico dei The Visual Sensation e con l’etichetta musicale La Valigetta. Legato da una grande amicizia al duo di registi friulani I Ragazzi della Prateria, li supporta nella produzione del format per il web Pronti al peggio, che racconta la scena musicale indipendente italiana, assistendoli poi per altri videoclip e pubblicità. Nel 2010 realizza un mini documentario sulla giornata tipo di un lavoratore di Santo Domingo all’interno dello scavo di un tunnel. Dal 2011 ad oggi collabora in veste di videomaker con RCS media, YOOX, Google Dude. Gianni Ansaldi (2015, 9’20’’, fiction) LA TRAMA Elena, giovane donna molto “perbene”, viene accusata dell’omicidio del marito. Quello che la fa stare peggio è la vergogna e l’umiliazione di essere finita in carcere, innocente, con tanta gente diversa da lei. Al commissario racconta spezzoni della sua vita e di come il marito la umiliava e picchiava. L’AUTORE Gianni Ansaldi, Genova, 1959. Attore e fotografo, vive e lavora a Genova. E’ nato artisticamente come attore del Teatro Stabile, diretto da Virginio Puecher in Happy End di Bertolt Brecht con, tra gli altri, Anna Nogara e Paolo Rossi. Al cinema è stato protagonista nelle commedie dei primi anni ottanta Sapore di mare di Carlo Vanzina (1982) e Sapore di mare 2 – Un anno dopo di Bruno Cortini (1983) ed è stato attore in seguito in altri film, sceneggiati e sit-com. UN FIDANZATO MODELLO GRIGIA PAURA SOGGETTO SCENEGGIATURA E SCENOGRAFIA Silvia Monga FOTOGRAFIA E MONTAGGIO Andrea Vialardi SUONO Daniele Adrianapoli MUSICA Luca Angelosanti, Francesco Morettini INTERPRETI Carmen Russo, Andrea Carretti, Enzo Paolo Turchi, Angelo Sotgiu, Giovanni Malafronte, Max lo Buono, Sara Damonte, Giulia Eugeni, Matteo Sintucci, Elena Giuffra, Rossana Lunardi, Giorgio Oddone, Michele De Paola, Emmanuel Tonoli PRODUZIONE Luca Umile SOGGETTO Daniele Riccioni SCENEGGIATURA Davide Bini, Daniele Riccioni FOTOGRAFIA Gianmarco Rossetti SUONO Stefano Agnini MONTAGGIO Davide Bini SCENOGRAFIA Laura Chessa INTERPRETI Emanuela Rolla, Gabriel Kolly, Barbara Roganti, Nicola Camurri, Greta Affanni, Graziano Daldoss PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Associazione Culturale Gruppo Eliogabalo LA TRAMA Grigia paura racconta la drammatica parabola della protagonista Grazia. Pur lavorando in una solida azienda di salumi Grazia viene travolta dal terrore di perdere il proprio lavoro e con esso le esigue certezze della propria vita. Condizionata e ossessionata dal terribile contesto socio-economico nel quale viviamo, Grazia precipita in una perversa spirale emotiva che le fa vedere minacce e nemici ovunque e la conduce ad uno stato di buio mentale e esistenziale. Andrea Vialardi, Silvia Monga (2014, 24’, fiction) Una ragazza paga un finto fidanzato per andare alla Laurea della sorella. Tra equivoci e situazioni comiche, troverà il vero amore. Commedia nata per beneficenza a favore della Band degli orsi (Associazione per l’Ospedale Pediatrico Gaslini). GLI AUTORI Andrea Vialardi, Genova, 1968. Nato come musicista in seguito si è occupato di riprese video e videoclip musicali. Autore di numerose colonne sonore di videogame come Sandokan, Diabolik, Julia. Autore di musiche per i Ricchi e poveri e di video per il gruppo New Tella è regista del lungometraggio 80 voglia di te, prossimamente nelle sale cinematografiche. Silvia Monga, laureata in lettere, è scrittrice per settimanali nazionali e autrice del libro Detective-il libro della caccia al tesoro. Sceneggiatrice di diversi film tra cui il lungometraggio Imprevisti d’Amore (Ti inseguo e non mi prendi), il mediometraggio I colori dell’amore e diversi videoclip musicali. Co-regista e sceneggiatrice del lungometraggio 80 voglia di te, prossimamente nelle sale cinematografiche. 30 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 Fabio Bianchi, Davide Bini, Daniele Riccioni (2015, 36’, fiction) LA TRAMA GLI AUTORI Fabio Bianchi, La Spezia, 1966. Davide Bini, La Spezia, 1963. Dal 1994 si occupano professionalmente di cinema e video come autori, didatti e organizzatori di eventi e manifestazioni. Con l’associazione culturale Gruppo Eliogabalo hanno realizzato corti, mediometraggi e documentari, ottenendo premi e riconoscimenti. Tra le loro opere: Come se fosse niente (1999), Dietro il sole (2000), Le grand tango (2001), La lezione (2002), Trovanti (2003), Vera (2014). Daniele Riccioni, Livorno, 1973. Diplomato in pianoforte al Conservatorio Mascagni, frequenta i corsi di regia e montaggio presso le scuole Immagina e Anna Magnani e il corso di formazione Sceneggiatura e montaggio a confronto presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra le sue opere: Vivere (2001), Costanza (2004), Innamorati fritti (2007), Italia Italia (2013), Vera (2014). SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN GUIDO CERONETTI. IL FILOSOFO IGNOTO LOST IN REVOLUTION SOGGETTO SCENEGGIATURA MONTAGGIO E PRODUZIONE Francesco Fogliotti FOTOGRAFIA Angelo Santovito, Christian Silvi SUONO Stefano Agnini, Alessio Pastorino MUSICA Luca Mauceri, Salvatore Sciarrino, G. Mahler INTREPRETI Guido Ceronetti, Luca Mauceri, Eleni Molos, Manuela Tamietti, Ernesto Ferrero, Giosetta Fioroni DISTRIBUZIONE CGS Cinecircoli Giovanili Socioculturali SOGGETTO SCENEGGIATURA MONTAGGIO E SCENOGRAFIA Marco Grasso, Davide Pambianchi FOTOGRAFIA E SUONO Davide Pambianchi MUSICA Kyrilo Kostyukowsky PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Freaklance Marco Grasso, Davide Pambianchi (2014, 40’, documentario) Francesco Fogliotti, Enrico Pertichini (2014, 45’, documentario) LA TRAMA “Guido Ceronetti è scrittore, filosofo, poeta, giornalista, drammaturgo, teatrante e marionettista”. Così, nei risvolti di copertina dei suoi libri. Anche questo film è molte cose: il ritratto di un intellettuale europeo, l’istantanea di una vita fragile invasa dalla vecchiaia, la mitezza di un fustigatore di professione, la ribalta di un teatro invisibile… Nel “caso Ceronetti” opera e vita si confondono in un unico, disarmato SOS. GLI AUTORI Francesco Fogliotti, Genova, 1983. Ha realizzato numerosi video per cinema, teatro e musica. Nel 2012, a seguito del Progetto Ministeriale Percorsi di vita, realizza L’immagine mancante, breve documentario sulla condizione giovanile. Sempre del 2012 è la collaborazione con lo scrittore e teatrante Guido Ceronetti, che lo conduce nel 2014 alla realizzazione del film-ritratto Guido Ceronetti. Il filosofo ignoto. Enrico Pertichini, Genova, 1978. Si laurea in DAMS all’Università di Genova nel 2006 sulle strutture narrative seriali. Da allora continua il suo studio sulla sceneggiatura e la regia assistendo e poi dirigendo diversi cortometraggi. Dal 2012 inizia la collaborazione con Francesco Fogliotti. Insieme hanno realizzato il film-ritratto Guido Ceronetti. Il filosofo ignoto (2014). LA TRAMA C’è un rito silenzioso, celebrato ogni domenica nelle periferie delle città italiane, un racconto che parla di lontananze, nostalgia, partenze e ritorni. La chiamano la rotta delle badanti, viaggio che dura due giorni e attraversa tre frontiere, viavai incessante di bus e mezzi di fortuna che trasportano persone e cose. L’Italia accoglie oltre 250mila immigrati ucraini, circa il doppio considerando gli illegali. Per lo più sono donne laureate, in cerca di una vita migliore. Ma i soldi non bastano mai, i matrimoni si sfaldano, i figli diventano dipendenti da alcol e droga, e per una famiglia curata in Italia, ce n’è un’altra distrutta in Ucraina. Le traiettorie di queste vite si perdono facilmente. Un destino che assomiglia al movimento di Euromaidan, insurrezione popolare che, dopo l’entusiasmo delle prime proteste, si è trasformata in guerra civile. Questo documentario parla di un viaggio, quello che gli autori hanno fatto insieme alle nostre badanti da Genova a Kiev, e di rivoluzioni personali e collettive che hanno perso la strada di casa. GLI AUTORI Marco Grasso, Genova, 1982. Giornalista, lavora a Il Secolo XIX e si occupa di inchieste. Ha realizzato il documentario Il Colore della memoria, sui desaparecidos in Argentina, vincitore del Festival Internazionale Memorie migranti. E’ autore del libro A meglia parola – Liguria terra di ‘ndrangheta. Davide Pambianchi, Savona, 1977. E’ giornalista visivo e fotoreporter. Fra i suoi lavori ed esibizioni artistiche, la trilogia Anna, Enzo e Vico Morchi selezionati al 56mo Festival di Venezia. Nel 2003 ha fondato la crew di creativi Freaklance. LUNA PARK VAMPIRE MARCEL: L’UOMO PESCE SOGGETTO SCENEGGIATURA E PRODUZIONE Niklas Albites Coen FOTOGRAFIA E SUONO Mauro Landi MONTAGGIO SCENOGRAFIA Niklas Albites Coen, Mauro Landi MUSICA Niklas Albites Coen, Mauro Landi, Mad Bodhisattiva INTERPRETI Niklas Albites Coen, Veronica Klippl SOGGETTO SCENEGGIATURA E MONTAGGIO Igor Chierici FOTOGRAFIA Michelangelo De Bernardi SCENOGRAFIA Cristina Repetto MUSICA Casta Diva – Bellini INTERPRETI Giuseppe Bencini, Massimo Lustig, Filippo Zaccagnini, Matteo Federici Giacomo Albites Coen, Pietro Muzzini, Benjamin Dello Strologo PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE The Freaky Company Niklas Albites Coen, Mauro Landi (2015, 4’40’’, fiction) LA TRAMA Un uomo entra al Luna Park convinto di divertirsi. Dopo aver incrociato lo sguardo con il busto della maga gli eventi prenderanno una piega inaspettata. GLI AUTORI Niklas Albites Coen, Genova, 1973. Mauro Landi è nato a Genova. Negli anni ’90 hanno realizzato insieme i cortometraggi Belzebub Rodriguez e L’anello. Igor Chierici (2015, 7’53’’, fiction) LA TRAMA Marcel: l’uomo pesce vuole avvicinare lo spettatore al delicato mondo dell’autismo attraverso il racconto del rapporto che lega Marcel, ragazzo con la sindrome di Asperger, e il suo compagno di giochi e amico Romeo. Non è un’amicizia infantile e questo si capirà sul finale del racconto quando Romeo, già anziano, resterà al fianco del suo più caro amico Marcel. L’AUTORE Igor Chirici, Genova, 1987. Al suo primo cortometraggio come co-produttore e regista, nasce come attore e autore teatrale e cinematografico. Nel 2015 ha recitato nel cortometraggio Neve rosso sangue di Daniel Daquino e si appresta a dirigere il suo primo lungometraggio Legati stretti. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 31 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN MEMORIA FOSSILE LA MOSCA SOGGETTO E PRODUZIONE Diego Scarponi SCENEGGIATURA Diego Scarponi, Grazie Stella, Sandro Bozzolo FOTOGRAFIA Sandro Bozzolo, Allessandro Ingaria, Diego Scarponi SUONO Jan Miro MONTAGGIO Silvia Caracciolo MUSICA Piero ponzo INTERPRETI Gianni Briano “Mister Puma”, Luigi Pezza, Angelo Farfazi, Luciano Guarena SOGGETTO FOTOGRAFIA SUONO MONTAGGIO PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Marco Di Gerlando SCENEGGIATURA Nicola Lucchi SCENOGRAFIA Ass. Zuccherarte MUSICA Mattia Cupelli INTERPRETI Carlotta Ligalupo, Ludovica Gibelli, Giulia Carderelli LA TRAMA Carlotta e la sua classe ricevono come compito di disegnare un animale che inizi con la lettera M. Quando a Carlotta viene un’idea, qualcosa di misterioso accade… Diego Scarponi (2014, 14’, documentario) Siamo di fronte ad una civiltà del passato, estinta. Ciò che rimane di questa civiltà, che viveva di ferro e di fuoco, è una città, o meglio i suoi resti. Per rintracciare le prove della sua esistenza, abbiamo solo le tracce che questa civiltà ha lasciato dietro di sé. Immagini, testimonianze, suoni, che sono, inevitabilmente, reperti stratificati di un mondo che è scomparso. L’AUTORE Diego Scarponi, Savona, 1976. Inizia a lavorare con il video alla fine dello scorso millennio. Fondamentale l’esperienza delle telestreet e del medi attivismo in genere, attraverso le attività di Telefermento. Precario dell’Università di Genova, porta avanti vari progetti legati al laboratorio audiovisivi Buster Keaton all’interno dell’Ateneo genovese, senza perdere di vista altri scenari ed orizzonti. Tra le sue ultime produzioni: Working Class Heroes (2010), Vitosemprevivo (2011), L’età del ferro (2013), Il viaggio del Fiume Rubato (2013). Marco Di Gerlando (2015, 7’, fiction) LA TRAMA L’AUTORE Marco Di Gerlando, San Remo, 1980. Regista cinematografico, diplomato in regia presso la SDAC di Genova, ha vinto numerosi premi per i suoi cortometraggi tra cui il Reelshow International Film Festival di Londra. E’ laureando presso la facolta di Lettere e Filosofia ad indirizzo spettacolo. NATURALE OYE SENORITA (KEEP IT MOVIN’) Eros Achiardi (2015, 15’, fiction) Edoardo Bellanti, Alice Corsi (2015, 3’51’’, fiction) SOGGETTO Eros Achiardi, Manuel Zicarelli SCENEGGIATURA Eros Achiardi, Barbara Maffeo FOTOGRAFIA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Eros Achiardi SUONO Marco Cristina MONTAGGIO Barbara Maffeo SCENOGRAFIA Eros Achiardi, Iacopo Ferro MUSICA AA.VV. INTERPRETI Manuel Zicarelli, Carlo Emilio Piccardo, Veronica RUffino, Grazie Covella SOGGETTO Alessio Gorziglia SCENEGGIATURA FOTOGRAFIA MONTAGGIO Edoardo Bellanti, Alice Corsi SUONO Marcello Bellanti MUSICA Plastik Duck – Oye Senorita INTERPRETI Marcello Bellanti, Davide Longo, Alessio Gorziglia, Alessio Morando, Eleonora Saracino PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Edoardo Bellanti LA TRAMA Due hacker in un laboratorio creano un’onda elettromagnetica che, diffondendosi per il mondo, porta allegria e un’irrefrenabile voglia di ballare a chi ne viene contagiato. Inseguiti dalle forze dell’ordine, i due hacker scappano per la città per raggiungere la safe zone, sotto la lanterna di Genova. Nel frattempo il virus si diffonde a livello mondiale… Daniele si è appena trasferito con il padre in un piccolo paese, dopo il divorzio dei genitori. Oggi deve affrontare il primo giorno nella sua nuova scuola, con un unico difficile obiettivo: non deludere il padre. Il cortometraggio è stato realizzato nell’ambito di un corso di cinema organizzato dall’Ass. Cult. Il Barone Rampante di Borgio Verezzi. L’AUTORE Eros Achiardi, Savona, 1978. Diplomato in regia presso il CSC di Roma, ha realizzato diversi cortometraggi e documentari, tra cui Tre bugie (2004) con Alba Rohrwacher, e Cicatrici (2009), candidato al David di Donatello. Ha lavorato come docente di regia e come tutor didattico presso il CSC sede Sicilia e l’Accademia dell’Immagine de L’Aquila e dal 2006 al 2012 è stato direttore artistico del Festival Overlook di Finale Ligure. Attualmente lavora come coordinatore didattico e tutor di regia e sceneggiatura presso la Scuola di Cinema Gian Maria Volonté di Roma. Nel 2012 ha realizzato il suo primo lungometraggio documentario Un senso diverso. 32 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 LA TRAMA GLI AUTORI Edoardo Bellanti, Genova, 1985. Alice Corsi, Genova, 1988. Nel 2011 realizzano diversi prodotti legati al mondo dell’audiovisivo sperimentandone le diverse tipologie: videoclip, concerti, cortometraggi, spot, spettacoli teatrali. Nel 2012 realizzano The Way 3D, primo videoclip in 3D stereoscopico in Italia, selezionato a 5 festival internazionali. Nel 2013 aprono a Genova uno studio di produzione che si occupa della realizzazione di servizi video e multimediali con particolare attenzione verso i nuovi media e le tecnologie immersive. Ultimo progetto è la web-serie Vegetti rivolta ad un pubblico ligure, ma già selezionata al New Media Film Festival di Los Angeles. SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria OMAGGIO A GASSMAN IL PICCOLO UNO PITA SOGGETTO SCENEGGIATURA FOTOGRAFIA MONTAGGIO E PRODUZIONE Stefania Carbonara SUONO Simone Carbonara SCENOGRAFIA Stefania Carbonara con l’aiuto di diego Patacca MUSICA Alemans, Simone Carbonara INTERPRETI Giancarlo Mariottini, Marta Cristofanini, Alberto Carbonara, Paolo Aliotta SOGGETTO E MONTAGGIO Gabriele Sheepard SCENEGGIATURA Nicolò Metti, Alessandra Chiodi, Gabriele Pecoraro FOTOGRAFIA Matteo Bonino SUONO Garonik SCENOGRAFIA Roberta Locchi, Linda Fantoni MUSICA mux INTERPRETI Giulia Berto, Teresa Marangi, Daniele Pitari PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Gabriele Pecoraro LA TRAMA LA TRAMA Stefania Carbonara (2014, 16’14’’, fiction) Remo, un ventenne ipovedente, taciturno ed enigmatico, crede che la società e il suo creatore siano la causa del suo handicap. Ha la capacità visiva indebolita, al limite della cecità causata da una malattia ereditaria che distrugge lentamente la retina. Vive da solo in un cabinato ormeggiato, che ha perso quel senso di libertà trasformandosi in una prigione. Fino a che non appare Clara, coetanea mezza sorda. Diversamente da Remo, Clara convive ironicamente col suo handicap. Lei è convinta di esser diventata sorda dopo aver ignorato per anni le urla del padre e dopo aver ascoltato per tanto le cazzate della gente. Ma se glielo domandano lei dice che è colpa dei rave party. Vive dove le capita e percorre diversi chilometri al giorno con la sua bici, senza udire i rumori della città, ma solo il vento che le accarezza le orecchie. Clara è l’evento inaspettato che catapulta Remo in un conflitto interiore, con la propria natura. Invece Clara si getta nel rapporto d’amore fuori dal comune, senza vederne i rischi. L’AUTORE Stefania Carbone, Genova, 1992. Ha partecipato come videomaker, al Festival di Santarcangelo dei Teatri nel 2014 e al BilBolBul, Festival Internazionale di fumetto di Bologna. Si occupa di scrittura e riprese audiovisive, montaggio video, direzione della fotografia e regia. Oltre al suo primo cortometraggio, Il Piccolo Uno, ha realizzato video promozionali nel campo della moda e del teatro. Ha collaborato con Lab Dance Disordinart, creando diversi video concettuali, tra cui X.es. Gabriele Sheepard (2014, 12’, fiction) Una giovane madre divide la propria vita tra casa e lavoro, provvedendo ai bisogni di sua figlia Achiropita detta “Pita” affetta da autismo. La non verbalità della ragazzina mette in seria difficoltà il rapporto con la madre, ma ben presto, quest’ultima si accorgerà che sua figlia le sta parlando in modo differente. Nonostante le difficoltà economiche che si presenteranno, la madre riuscirà finalmente a trovare il giusto canale comunicativo con la sua bambina. Una piccola finestra sul complesso e vasto mondo dell’autismo. L’AUTORE Gabriele Sheepard (Pecoraro), Genova, 1985. Diplomato al Dams di Imperia nel 2009, ha conseguito la specialistica in scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2012. Dal 1998 al 2009 studia recitazione presso la scuola Quinta praticabile, poi tecniche di doppiaggio presso la scuola milanese CTA. Nel 2012 fonda insieme ad Alessandra Chiodi la casa di produzione video Rubik3 production. In touch (2013), Superba (2014), Pita (2014). SOGNO DI UN IMPIEGATO SU MISURA SOGGETTO SCENOGRAFIA E PRODUZIONE Federico Mottica SCENEGGIATURA Federico Mottica, Nicolò Bertolotti FOTOGRAFIA Luca Massa SUONO Stefano Agnini MONTAGGIO Marzio Mirabella INTERPRETI Davide Iacopini, Francesca Chiocci, Cosimo Cinieri SOGGETTO Alessandra Elettra Badoino, Marina Giardina, Fabio Poggi SCENEGGIATURA SCENOGRAFIA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Augenblick FOTOGRAFIA MONTAGGIO E SUONO Marco Longo INTERPRETI Alessandra Elettra Badoino, Marina Giardina, Fabio Poggi Federico Mottica (2015, 15’, fiction) LA TRAMA Intrappolato nella routine quotidiana del lavoro d’ufficio, un impiegato cerca di ribellarsi dando sfogo a tutte le sue paure e ossessioni, sospeso tra il sogno e la realtà. L’AUTORE Federico Mottica, Genova, 1995. Studente di pianoforte presso il Conservatorio Niccolo Paganini di Genova. Ha esordito con il cortometraggio Io e mia madre nel 2012 e nel 2013 ha realizzato Quasi padre. Nel 2014 lavora nel progetto collettivo Italy in a Day di Gabriele Salvatores e realizza un video musicale Rosso è il rossetto. Nel 2015 realizza il suo terzo cortometraggio Sogno di un impiegato. Augenblick (2014, 1’, fiction) LA TRAMA Un sarto, sua moglie. Una mattina come un’altra, una cliente via l’altra: polsi dal giro netto, bottoni che scivolano. Entra poi lei. Il punto cade, un gesto in più, i gomiti si avvitano. Le cadenze certe del mestiere divengono danza. Le trame che si cuciono addosso divengono immaginazione e movimento. Su misura: il passo del desiderio che come uno spillo sbuca dal filo dei monti. E dopo un minuto cade. L’effetto di una coreografia di breve durata, di ciò a cui la memoria reagisce e trasforma. L’AUTORE Augenblick è un collettivo di video danza e performance. Nato nel 2014 a Genova, è composto da Alessandra Elettra Badoino (scenografa e performer, Albenga, 1980), Marina Giardina (danzatrice e performer, Genova, 1970), Fabio Poggi (architetto e performer, Santa Margherita Ligure, 1972) e Marco Longo (filmaker, Genova, 1986). Su misura è il primo lavoro di Augenblick. In tedesco, Augenblick significa istante. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 33 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI Concorso Nazionale Cortometraggi / Concorso Nazionale Documentari / Obiettivo Liguria TAKING CHANCES Elena Dapelo (2013, 2’30’’, fiction) OMAGGIO A GASSMAN VIA BRUNO BUOZZI CAMBIATI A TEATRO Marino Carmelo, Ivano Malcotti (2014, 45’, docufiction) SOGGETTO SCENEGGIATURA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Elena Dapelo FOTOGRAFIA Alex Tabrizi SUONO Milo Masacci MONTAGGIO Marcos Avlonitis SCENOGRAFIA Amrita Ghosh, Elena Dapelo MUSICA Murugan Thiruchelvam INTERPETI Tim Pritchett, Elena Dapelo LA TRAMA Abbandonata al primo appuntamento, una ragazza bussa alla porta dell’oggetto dei suoi desideri il giorno di S. Valentino, determinata a conquistarlo. L’AUTORE Elena Dapelo, Genova, 1977. Ha incominciato a interessarsi di cinema e teatro durante l’Università, frequentando vari corsi di recitazione presso il teatro Garage e GAG di Genova. Dopo aver conseguito la Laurea in Scienze dell’Educazione e successivamente un Master in Management Culturale nella sua città natale, ha frequentato vari corsi di sceneggiatura e recitazione tra Los Angeles, Genova e Londra, decidendo infine di dedicarsi interamente alla recitazione e alla regia. Taking Chances, il suo cortometraggio d’esordio, vincitore del premio miglior corto al Screen Stockport Film Festival è stato presentato con successo in vari festival in Gran Bretagna. SOGGETTO Ivano Malcotti SCENEGGIATURA Ivano Malcotti, Cristina Ricci, Luisa Rimassa FOTOGRAFIA SUONO E MONTAGGIO Marino Carmelo SCENOGRAFIA Marino Carmelo, Ivano Malcotti MUSICA Stefano Cabrera, Flavia Barbacetto INTERPRETI La comunità della Compagnia Teatrale di San Benedetto al Porto I Desandiati, Cristina Ricci, Luisa Rimassa, Flavia Barbacetto, Stefano Cabrera, giorgio De Virgiliis PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Gruppo Città di Genova LA TRAMA Attraverso le interviste agli ospiti della Comunità, si documentano le fasi di preparazione del copione Via Bruno Buozzi 17 ripercorrendo il lavoro svolto dai primi incontri alle rappresentazioni in scena. I componenti della compagnia I Desandiati hanno scritto la commedia, descrivendo una giornata tipo in Comunità, scandita dalla preparazione dei pasti, dalle pulizie e incombenze varie, da incontri e scontri, risa e pianti, litigi e amenità. Non solo è un documentario sulla storia di una compagnia teatrale composta dagli ospiti di una Comunità, ma è anche una ricerca: non c’è fretta, bruttura, difficoltà o stordimento del quotidiano, che ci possa distogliere totalmente dalla ricerca della bellezza. GLI AUTORI Marino Carmelo, Genova, 1954. Socio del Cineclub fotovideo di Genova dal 2005, realizza documentari su Genova e la Liguria. Attualmente collabora con Telenord alla realizzazione del programma Terre di Liguria con Paolo Zerbini. Tra le sue opere Alta via dei Monti Liguri e Professione precario. Ivano Malcotti. Poeta, regista, autore di testi teatrali, paroliere. È tra i fondatori del Centro Studi Eielson. Svolge attività di ricerca e consulenza teatrale a livello istituzionale. Nel 2012 è stato nominato “erede” dell’A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati Politici nei campi nazisti). Ha all’attivo numerosi libri, testi di canzone, spettacoli teatrali e progetti culturali. Ultima regia teatrale Se (t) tanta vita... (2015). 34 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 INGRANDIMENTI LUIGI LO CASCIO SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN LUIGI LO CASCIO Tra gli attori italiani di oggi nessuno più di lui è adatto ai ruoli di uomo completamente onesto, di eterno bravo ragazzo, di idealista tenace e un po’ ingenuo, ruoli che nell’America di Frank Capra spettavano a James Stewart o a Gary Cooper. Ma, diversamente da quanto succedeva con gli americani, vedendo i film di Lo Cascio non siamo mai sicuri che alla fine l’eroe buono trionferà sulle forze del male. Oreste De Fornari Curatore della sezione Ingrandimenti Palermo, 1967. È attore e regista cinematografico e teatrale. Dopo aver frequentato per due anni la facoltà di medicina, col sogno di diventare psichiatra, entra a far parte del gruppo di teatranti di strada palermitano le Ascelle. Con Federico Tiezzi debutta in teatro, nel 1989, con un piccolo ruolo in Aspettando Godot di Samuel Beckett. Nel 1992 si diploma come attore all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e inizia subito a lavorare a teatro, diretto da nomi come Giuseppe Patroni Griffi e Carlo Cecchi. Il suo esordio cinematografico, fra l’altro come protagonista, avviene nel 2000, con la parte di Peppino Impastato nel film I cento passi di Marco Tullio Giordana, che gli vale il David di Donatello come Miglior Attore Protagonista. Nel 2001 è in Luce dei miei occhi di Giuseppe Piccioni, per cui vince la Coppa Volpi alla 58° Mostra del Cinema di Venezia e il Premio Pasinetti come Miglior Attore. L’anno seguente recita ne Il più bel giorno della mia vita, diretto da Cristina Comencini. Nel 2003 torna a lavorare per Marco Tullio Giordana in La Meglio Gioventù, per cui ottiene le nomination come Miglior Attore Protagonista al David di Donatello e all’European Film Award e il Nastro d’Argento 2004, ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Nel 2003 in Buongiorno, notte di Marco Bellocchio è uno dei sequestratori di Aldo Moro, mentre Alessandro Piva gli offre il suo primo ruolo comico nella commedia Mio cognato, accanto a Sergio Rubini. Del 2004 sono le interpretazioni nel thriller Occhi di Cristallo di Eros Puglielli e in La vita che vorrei di Piccioni. Nel 2005 torna a recitare per la Comencini ne La bestia nel cuore, dove condivide insieme a Giovanna Mezzogiorno il dolore di una violenza familiare rimossa; mentre nel 2007 in Il dolce e l’amaro di Andrea Porporati interpreta un boss di Cosa Nostra deciso a cambiare vita. Nel 2008 fa parte del cast di Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee e nel 2009 lo ritroviamo ne Gli amici del Bar Margherita di Pupi Avati, che ancora lo dirigerà nel 2013 nel film Il bambino cattivo. Nel 2012 partecipa al film Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana e nello stesso anno passa dall’altro lato della macchina da presa dirigendo La città ideale, che vince nel 2013 il Premio Roseto opera prima. Figura poi nel cast del film corale Baarìa (2009) di Giuseppe Tornatore e in Noi Credevamo (2010) di Mario Martone. Nel 2014 è diretto da Paolo Virzì ne Il capitale umano e da Ivano De Matteo ne I nostri ragazzi. Nel 2015 recita al fianco di Alessandro Gassman e di Valeria Golino nel film Il nome del figlio, diretto da Francesca Archibugi. 36 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 Come attore: I cento passi (2000) di Marco Tullio Giordana, Luce dei miei occhi (2001) di Giuseppe Piccioni, Il più bel giorno della mia vita (2002) di Cristina Comencini, La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana, Buongiorno, notte (2003) di Marco Bellocchio, Mio cognato (2003) di Alessandro Piva, Occhi di cristallo (2004) di Eros Puglielli, La vita che vorrei (2004) di Giuseppe Piccioni, La bestia nel cuore (2005) di Cristina Comencini, Mare nero (2006) di Roberta Torre, Il dolce e l’amaro (2007) di Andrea Porporati, Miracolo a Sant’Anna (2008) di Spike Lee, Sanguepazzo (2008) di Marco Tullio Giordana, Gli amici del bar Margherita (2009) di Pupi Avati, Baarìa (2009) di Giuseppe Tornatore, Noi credevamo (2010) di Mario Martone, Il sogno del maratoneta (2012) di Leone Pompucci Miniserie TV - Rai Uno, Romanzo di una strage (2012) di Marco Tullio Giordana, Salvo (2013) di Fabio Grassadonia ed Antonio Piazza, Il bambino cattivo (2013) di Pupi Avati, Il capitale umano (2014) di Paolo Virzì, Marina (2014) di Stijn Coninx, I nostri ragazzi (2014) di Ivano De Matteo, Il nome del figlio (2015) di Francesca Archibugi. Come regista: La città ideale (2012). SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN I CENTO PASSI MIO COGNATO SOGGETTO E SCENEGGIATURA Claudio Fava, Marco Tullio Giordana, Monica Zapelli FOTOGRAFIA Roberto Forza MONTAGGIO Roberto Missiroli SCENOGRAFIA Franco Ceraolo COSTUMI Elisabetta Montaldo INTERPRETI Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia Sardo, Paolo Briguglia, Tony Sperandeo, Andrea Tidona, Fabio Camilli, Mimmo Mignemi, Aurora Quattrocchi, Ninni Bruschetta, Roberto Zibetti, Paola Pace, Francesco Giuffrida, Claudio Gioé, Lorenzo Randazzo PRODUZIONE Rai Cinema, Tele +, Titti film DISTRIBUZIONE Medusa Distribuzione SOGGETTO E SCENEGGIATURA Alessandro Piva, Andrea Piva, Salvatore De Mola FOTOGRAFIA Gian Enrico Bianchi SUONO Tullio Morganti MONTAGGIO Thomas Woschitz, Johannes Nakajima SCENOGRAFIA Marianna Sciveres MUSICA Ivan Iusco, Nicola Cipriani COSTUMI Francesca Leondeff, Marzia Nardone INTERPRETI Sergio Rubini, Luigi Lo Cascio, Mariangela Arcieri, Alessandra Sarno, Dante Marmone PRODUZIONE Dada Film, Rai Cinema, Seminal Film DISTRIBUZIONE 01 Distribution LA TRAMA Il timido Vito ha sposato Anna, sorella di Toni, con il quale va poco d’accordo. Durante il battesimo del figlio di Toni, a Vito viene rubata l’auto appena acquistata e ancora priva di assicurazione. Toni, indotto dalla sorella, si offre di aiutare il cognato. Inizia così per i due un viaggio notturno attraverso Bari, in cui Vito scopre una realtà metropolitana a lui sconosciuta, ma che il cognato sembra conoscere bene. Sarà un’occasione per conoscersi meglio e per diffidare meno l’uno dell’altro. Marco Tullio Giordana (Italia, 2000, 114’) Cinisi (Sicilia), cento passi separano la casa di Peppino Impastato da quella del boss Tano Badalamenti. Suo padre è legato all’ambiente mafioso e, crescendo, Peppino matura la sua ribellione nei confronti dello strapotere della mafia, fino a fondare Radio Aut, attraverso cui ne denuncia i misfatti e mette in ridicolo il boss. Il padre cerca di farlo desistere, la madre e il fratello invece lo appoggiano. Quando però Peppino decide di presentarsi alle elezioni comunali del ’77, verrà messo a tacere per sempre. L’AUTORE Marco Tullio Giordana, Milano, 1950. Regista e sceneggiatore. Dopo la collaborazione con Roberto Faenza per il documentario Forza Italia! (1977), esordisce alla regia con Maledetti vi amerò! (1980), Pardo d’oro al festival di Locarno. Nel 2003 vince con La meglio gioventù numerosi premi, tra cui miglior film nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes. Tra i suoi film: Appuntamento a Liverpool (1988), Pasolini un delitto italiano (1995), Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005), Sanguepazzo (2008), Romanzo di una strage (2012). Alessandro Piva (Italia, 2003, 90’) LA TRAMA L’AUTORE Alessandro Piva, Salerno, 1966. Arriva alla regia dopo un percorso da fotografo, montatore e sceneggiatore. Terminati nel 1990 gli studi di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia, lavora come documentarista realizzando reportage in Italia e all’estero. Ha lavorato come regista per Radio 3, per il teatro e per la tv ed è membro dell’EFA, l’Accademia del Cinema Europeo, di cui è docente. Come regista cinematografico ha all’attivo quattro lungometraggi: LaCapaGira (1999), Mio cognato (2003), Henry (2010), I milionari (2014); e il documentario Pasta Nera (2011). LA CITTÀ IDEALE I NOSTRI RAGAZZI SOGGETTO E SCENEGGIATURA Luigi Lo Cascio FOTOGRAFIA Pasquale Mari SUONO Fulgenzio Ceccon MONTAGGIO Desideria Rayner SCENOGRAFIA Alice Mangano, Ludovica Ferrario MUSICA Andrea Rocca INTERPRETI Luigi Lo Cascio, Catrinel Marlon, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Luigi Maria Burruano, Aida Burruano, Roberto Herlitzka, Barbara Enrichi PRODUZIONE BI.BI. Film, Rai Cinema; in collaborazione con Fondazione Monte dei Paschi di Siena DISTRIBUZIONE Cinecittà Luce SOGGETTO Valentina Ferlan SCENEGGIATURA Valentina Ferlan, Ivando De Matteo FOTOGRAFIA Vittorio Omodei Zorini SUONO Antongiorgio Sabia MONTAGGIO Jacopo Quadri SCENOGRAFIA Francesco Frigeri MUSICA Hubert Westkemper INTERPRETI Luigi Lo Cascio, Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Gassmann, Barbora Bobuľová, Rosabell Laurenti Sellers, Jacopo Olmo Antinori PRODUZIONE Marco Poccioni, Marco Valsania DISTRIBUZIONE 01 Distribution LA TRAMA Massimo e Paolo sono due fratelli molto diversi, nella vita e nel carattere: il primo avvocato di grido, il secondo pediatra impegnato. Ogni mese, da parecchi anni, si incontrano con le rispettive mogli in un lussuoso ristorante. La routine delle due famiglie viene spezzata quando una sera un video di alcune videocamere di sicurezza, mostra i loro rispettivi figli mentre commettono una violenza. A questo punto l’equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Costrette entrambe ad affrontare un evento tragico, lo faranno in modo assai differente. Luigi Lo Cascio (Italia, 2012, 105’) Michele Grassadonia è un architetto e un fervente ecologista, trasferitosi da Palermo, sua città natale, a Siena. Questa è per lui, tra tutte, la “città ideale”, nella quale, da ormai quasi un anno, può vivere in piena autosufficienza, facendo a meno perfino dell’energia elettrica e dell’acqua corrente, in una casa indipendente dalle comodità del progresso. In una notte di pioggia, Michele rimarrà però coinvolto in una serie di accadimenti dai contorni confusi e misteriosi, e la sua esperienza felice nella “città ideale” comincerà a vacillare. Ivano De Matteo (Italia, 2014, 92’) LA TRAMA L’AUTORE Ivano De Matteo, Roma, 1966. Attore, sceneggiatore e regista. Ha recitato in film come Le amiche del cuore di Michele Placido (1992) e Velocità massima di Daniele Vicari (2001) ed ha interpretato il ruolo di “Er Puma” nella serie televisiva Romanzo Criminale (2008-2010). Come regista ha diretto tra gli altri il documentario Prigionieri di una fede (1999) e i lungometraggi Ultimo stadio (2002), La bella gente (2009), Gli equilibristi (2012). I nostri ragazzi partecipa alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nella sezione Giornate degli autori. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 37 OLTRE IL CONFINE IL CINEMA TURCO-TEDESCO Focus su Fatih Akin Fatih Akin è regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico tedesco. Le sue opere ruotano in genere attorno al tema dello scontro tra culture e dell’immigrazione, con originali riflessioni sulla patria d’adozione e la terra d’origine. Akin nasce ad Amburgo nel 1973 da genitori turchi, emigrati in Germania negli anni Sessanta. Dopo le prime esperienze artistiche negli anni del liceo, durante i quali scrive brevi racconti, piccole sceneggiature e fa i primi esperimenti con la macchina da presa, nel 1994 inizia il suo percorso di studi in comunicazione visiva al Hochschule für bildende Künste di Amburgo. Sempre nel 1994 nasce la sua collaborazione con la Wueste Filmproduktion, la società di produzione che sarà al suo fianco nella realizzazione di alcuni dei suoi film. Grazie a questa cooperazione vedono la luce il cortometraggio Sensin – Du Bist Es! per il quale riceve il premio del pubblico all’Internationale Kurzfilm Festival Hamburg, e in seguito, nel 1996, il suo secondo cortometraggio Getuerkt. Nel 1998 Akin dirige il suo primo lungometraggio, Kurz und schmerzlos, che gli vale il Pardo di Bronzo al festival di Locarno e il Pierrot come miglior giovane regista al Bayerische Filmpreis di Monaco. Nel 2000 gira Im Juli (storia on the road di un professore che attraversa l’Europa dell’Est per ritrovare la sua Istanbul), seguito nel 2001 da Wir haben vergessen zurückzukehren e 38 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 da Solino (2002). Ma il grande successo arriva con La sposa turca che nel 2004 vince l’Orso d’oro al festival di Berlino e due premi agli European Film Awards, quello per il miglior film e il premio del pubblico. La pellicola è prodotta dalla casa di produzione cinematografica fondata nel 2004 da Akin, la Corazón international, ed è la prima della trilogia “amore, morte e demonio”. Nello stesso anno Akin firma la sceneggiatura della commedia Kebab Connection, diretta da Anno Saul. Nel 2005 realizza invece il suo primo documentario, Crossing the Bridge - The Sound of Istanbul, ritratto della vivace scena musicale di Istanbul. L’anno seguente, nel 2006, gira la seconda parte della sua trilogia con Ai confini del paradiso. Con questo film vince il premio per la miglior sceneggiatura al 60º Festival di Cannes. Nel 2009 dirige Soul Kitchen, presentato alla Festival di Venezia e vincitore del Leone d’argento - Gran premio della giuria. Durante le riprese del film, Akin mette anche mano al progetto di un lungo documentario dal titolo Müll im Garten Eden in cui tratta della decisione dello stato turco di aprire una grande discarica nel paesino di Çamburnu, luogo di origine dei suoi genitori. Il film è stato proiettato nel 2012 durante il 65º Festival di Cannes. Nel 2014 il suo film Il padre, sul genocidio armeno, viene presentato alla 71ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN SOLINO Fatih Akin (Germania, 2002, 124’) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Ruth Toma FOTOGRAFIA Rainer Klausmann MONTAGGIO Andrew Bird COSTUMI Lucia Faust SCENOGRAFIA Bettina Schmidt MUSICA Jannos Eolou INTERPRETI Barnaby Metschurat, Moritz Bleibtreu, Gigi Savoia, Antonella Attili, Tiziana Lodato, Patrycia Ziolkowska, Gianluca Milano, Vincent Schiavelli, Franco Iavarone, Giuseppe De Rosa, Bianca Nappi PRODUZIONE Wuste Filmproduktion, Wuste Film West Gmbh LA TRAMA La pellicola narra la storia di una famiglia italiana emigrata in Germania (nella città di Duisburg) negli anni Sessanta. Tra tante difficoltà, paura del futuro e nostalgia del loro paese natio, Romano e la moglie Rosa decidono di aprire la prima pizzeria della zona e di chiamarla “Solino”, come la città pugliese d’origine. I due figli della coppia, Gigi e Giancarlo, crescono all’interno di una società in continua e rapida trasformazione, presi dai loro amori, dalle loro passioni e dalle loro debolezze. Il legame con la terra d’origine non cesserà mai di essere presente, al punto che, dopo una serie di forti tensioni familiari, Gigi e la madre tornano a Solino, dove lei, gravemente malata, desidera morire. Solo dieci anni più tardi Gigi rivedrà il fratello. GEGEN DIE WAND (LA SPOSA TURCA) Fatih Akin (Germania/Turchia, 2003, 120’) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Fatih Akın FOTOGRAFIA Rainer Klausmann MONTAGGIO Andrew Bird COSTUMI Katrin Aschendorf SCENOGRAFIA Tamo Kunz, Sirma Bradley, Seth Turner MUSICA Alexander Hacke, Maceo Parker INTERPRETI Birol Ünel, Sibel Kekilli, Güven Kıraç, Meltem Cumbul, Demir Gökgöl, Aysel Iscan, Cem Akin, Catrin Striebeck, Zarah McKenzie, Stefan Gebelhoff, Hermann Lause, Francesco Fiannaca, Mona Mur PRODUZIONE Wuste Filmproduktion, Ndr/Arte, Corazón International LA TRAMA Amburgo. Cahit è un immigrato turco alcolista rimasto vedovo. Dopo un tentativo di suicidio viene ricoverato in un ospedale psichiatrico dove incontra Sibel, giovane tedesca figlia di immigrati turchi, anche lei reduce da un tentato suicidio. Sibel è in cerca di un matrimonio di facciata che la liberi dalla tutela opprimente della famiglia conservatrice e propone a Cahit di sposarla. Dopo l’iniziale rifiuto, Cahit decide di accettare. Una volta sposati i due convivono ma conducono vite separate, frequentando altri partner. Col tempo, però, nasce tra loro un sentimento reale. Proprio quando sembra ci sia una svolta nella loro relazione, Cahit, colto da gelosia, uccide involontariamente un ex partner occasionale di Sibel e viene arrestato. Sibel, ripudiata dalla famiglia, raggiunge Istanbul, dove la cugina le trova un lavoro. Dopo momenti difficili e disavventure, inizia una relazione stabile e ha una figlia. Scontata la sua pena, Cahit la raggiunge a Istanbul, dove i due fanno l’amore per la prima e ultima volta e dove si promettono di partire insieme il giorno seguente. Ma Sibel non si presenta all’appuntamento e Cahit parte da solo alla volta della sua città natale. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 39 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN KEBAB CONNECTION Anno Saul (Germania, 2004, 96’) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Fatih Akin, Ruth Toma, Jan Berger FOTOGRAFIA Hannes Hubach MONTAGGIO Tobias Haas MUSICA Marcel Barsotti INTERPRETI Denis Moschitto, Nora Tschirner, Adnan Maral, Güven Kiraç, Hasan Ali Mete, Kida Ramadan, Sibel Kekilli, Cem Akin, Adam Bousdoukos, Romina Futterer PRODUZIONE Stefan Schubert, Ralph Schwingel, Dirk Hamm LA TRAMA Ībo, giovane turco appassionato dei film di Bruce Lee e Jet Li, progetta di girare il primo film in tedesco di kung fu. Per fare pratica realizza uno spot pubblicitario per il negozio di kebab dello zio Ahmet, che mostra uno scontro di kung fu tra due avventori che si contendono l’ultimo kebab rimasto. È un successo di pubblico e l’attività dello zio acquisisce molta popolarità. Tutto va per il meglio fino a quando la fidanzata di Ībo, Titzi, gli annuncia di essere incinta. Iniziano allora le difficoltà: da una parte la fatica per lui nel pensarsi nel ruolo di genitore, dall’altra la ritrosia di suo padre nell’accettare una tedesca come madre dei suoi nipoti. Dopo la rottura con Titzi, Ībo proverà in tutti i modi a riconquistarla, con l’aiuto dei suoi migliori amici, il greco Lefty e l’albanese Valid. L’AUTORE Anno Saul nasce a Bonn, in Germania, nel 1963. Nel 1990 realizza il suo primo lungometraggio, Unter Feunden. Dopo una serie di lavori per la televisione, nel 2005 torna alla regia cinematografica con Kebab Connection, il suo secondo lungometraggio, scritto da Fatih Akin. L’anno successivo realizza la commedia Wo ist Fred? e nel 2009 Die Tür. È stato docente presso la Scuola di Cinema Internazionale di Colonia. CROSSING THE BRIDGE – THE SOUND OF ISTANBUL Fatih Akin (Germania/Turchia, 2005, 92’) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Fatih Akın FOTOGRAFIA Hervé Dieu MONTAGGIO Andrew Bird SUONO Johannes GREHL INTERPRETI Alexander Hacke, Baba Zula, Orient Expression, Duman, Replikas, Erkin Koray, Ceza, Istanbul Style Breakers, Mercan Dede, Selim Sesler, Brenna Maccrimmon, Siyasiyabend, Aynur, Orhan Gencebay, Muzeyyen Senar, Sezen Aksu PRODUZIONE Norddeutscher Rundfunk, Corazón International LA TRAMA Alexander Hacke, membro della band d’avanguardia tedesca Einstürzende Neubauten, è entrato in contatto con la città di Istanbul e con la sua musica mentre produceva la colonna sonora del film La sposa turca. Fatih Akin lo ha accompagnato con la sua telecamera dando vita a un documentario che racconta la vivace scena musicale di una metropoli che intreccia Oriente e Occidente. Dalla musica neo-psichedelica al rap e al rock, dall’hip hop alla street music e alla breakbeat, dal lamento della tradizione kurda alla musica popolare turca. Ma il vero protagonista è il suono della città, fatto di claxon, sirene, uccellini, voci. 40 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN AUF DER ANDEREN SEITE (AI CONFINI DEL PARADISO) Fatih Akin (Germania/Turchia, 2007, 122’) OGGETTO E SCENEGGIATURA Fatih Akın FOTOGRAFIA Rainer Klausmann MONTAGGIO Andrew Bird COSTUMI Katrin Aschendorf SCENOGRAFIA Tamo Kunz, Sirma Bradley, Seth Turner MUSICA Shantel INTERPRETI Nurgül Yeşilçay, Baki Davrak, Tuncel Kurtiz, Hanna Schygulla, Patrycia Ziolkowska, Nursel Köse PRODUZIONE Anka Film, Corazón International, Dorje Film, Norddeutscher Rundfunk LA TRAMA Nejat, figlio di immigrati turchi, insegna all’università di Amburgo. Suo padre Alì, che risiede a Brema, ha deciso di vivere con Yeter, donna curda che si prostituisce per pagare gli studi alla figlia Ayten, residente a Istanbul. Alì causa accidentalmente la morte di Yeter, e Nejat lascia il suo lavoro per recarsi in Turchia e cercare Ayten. La ragazza è in Germania, perché ricercata in quanto appartenente a un gruppo antigovernativo. Vuole raggiungere la madre, che crede impiegata come commessa, e trova invece la solidarietà e l’amore di Lotte, che nonostante la contrarietà della madre Susanne, è pronta a seguirla e aiutarla, anche quando Ayten viene estradata dalla Germania e rinchiusa in prigione in Turchia. Dopo un incontro casuale in libreria, Lotte diventa co-inquilina di Nejat. A causa di un evento tragico, Susanne, che ha raggiunto la Turchia per aiutare la figlia nella sua missione per liberare Ayten, può solo ricostruirne gli ultimi giorni di vita nell’appartamento di Nejat. Meetings on the bridge, organizzato nell’ambito dell’Istanbul Film Festival, riunisce produttori, registi, sceneggiatori e rappresentanti di organizzazioni cinematografiche per dare l’opportunità di presentare a livello internazionale nuovi lungometraggi e per porre le basi per eventuali co-produzioni. Il Film Development Workshop e il Work in Progress Workshop forniscono infatti una piattaforma internazionale per i filmaker turchi che potranno presentare i loro progetti a professionisti provenienti da tutta Europa. L’obiettivo di Meetings on the Bridge è quello di essere un trampolino di lancio per co-produzioni internazionali facendo incontrare produttori, registi, sceneggiatori e rappresentanti delle istituzioni dalla Turchia e dall’Europa e offre l’opportunità di presentare a livello internazionale il progetto di un lungometraggio in via di sviluppo o un film già in fase di post-produzione. Verranno selezionati registi e produttori di 10 progetti turchi che potranno partecipare al Film Project Development Workshop. I progetti saranno presentati singolarmente a professionisti internazionali dopo aver completato il percorso di formazione sulla sceneggiatura, la produzione, la distribuzione e le strategie di presentazione all’interno del workshop. Dopo aver valutato i progetti durante la presentazione, la giuria internazionale assegnerà ai più meritevoli i Film Development Workshop Awards. Al termine del workshop i film vincitori si spartiranno per lo sviluppo dei progetti un premio di 10.000 dollari da parte del Ministro del Turismo e della Cultura Turco e un premio di 10.000 dollari fornito dal CNC (Centro Nazionale del Cinema Francese). Inoltre, uno dei progetti selezionati riceverà il Premio Melodika Sound – Post Production che coprirà le spese della produzione sonora e un progetto riceverà il premio per la sceneggiatura Script Workshop da parte del Mediterrean Film Institute. Meetings on the bridge mira a creare opportunità per i film e per i progetti cinematografici che hanno qualità internazionale e sono qualificati per divenire co-produzioni, ma intende anche supportare questi progetti nelle fasi di sviluppo. Parallelamente ai workshop, Meetings on the Bridge organizza anche tavole rotonde e master class. Nelle tavole rotonde, con la partecipazione di professionisti, coproduzioni, risorse finanziarie, new media e canali distributivi sono evidenziati e vengono discusse possibili cooperazioni e soluzioni. Le Master Class, dall’altro lato, fungono da guida per i filmaker e gli studenti di cinema che sono nuovi nel campo. Inoltre, attraverso la cooperazione con i festival internazionali viene pianificata l’attività promozionale del cinema Turco. Ogni anno a Maggio, dopo il festival, l’Istanbul Film Festival e Meetings on the Bridge festeggiano il successo internazionale del cinema turco e i progetti supportati ad un ricevimento tenuto al Cannes Film Festival Producer’s Network. Tra i partner istituzionali europei del progetto ci sono il CNC (Centro Nazionale del Cinema Francese), il Mediterranean Film Institute, il Medienboard Berlin-Brandenburg (MBB) e il Film Fund Hamburg Schleswig-Holstein. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 41 GENOVA PER NOI I LIGURI NEL CINEMA LA LIGURIA COME SET Registi, protagonisti, set liguri SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN SENZA DI VOI - CECI N’EST PAS UNE FUITE Chiara Cremaschi (Francia/Italia, 2015, 53’, documentario – work in progress) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Chiara Cremaschi, Carlo Cremaschi FOTOGRAFIA Stefano Canapa, Andrea Zanoli, Chiara Cremaschi, Carlo Cremaschi SUONO Stefano Agnini, Ana Pau Alcaraz MONTAGGIO Dounia Sicov, Silvia Poeta Paccati MUSICA Carlo Cremaschi, Simone Trevisan RICERCHE D’ARCHIVIO Fausta Bettoni, Sergio Visinoni ORGANIZZAZIONE Pascaline Saillant INTERPRETI Manuel Carbognin, Davide Cremaschi, Umberto Ruggeri, Sara Agostinelli, Greta Albrigoni, Nicola Tuli Bertoli, Pietro Pito Bianchi, Irene Balaguer, Chiara Carminati, Karletto Capitanio, Fabrizia Carbognin, Giulio Ciccia, Andrea Cremaschi, Michele Cremaschi, Sara Luraschi, Valentina Martinoli, Dulco Mazzoleni, Neve Mazzoleni, Claudia Anita Radaelli, Luca Radaell, Davide Ruggeri, Andrea Rovelli, Andrea Salimbene, Andrea Zambelli PRODUZIONE 25 films, Rossofuoco, Lab80 film, Carlo Cremaschi, Chiara Cremaschi; con il sostegno di: Comune di Bergamo, Piemonte Doc Film Fund, Genova Liguria Film Commission, Regione Borgogna, Regione Ile de France LA TRAMA Chiara chiede ai suoi cugini, Davide e Manuel, di aiutarla a traslocare. Ha deciso di partire, di lasciare l’Italia. Il loro viaggio diventa l’autobiografia della loro generazione, nata negli anni ’70 e i cui sogni si sono infranti a Genova nel 2001, con la sanguinosa repressione dei manifestanti altermondisti riunitisi in occasione del G8. Chiara imbastisce una sorta di inchiesta che segue il filo del tempo, dal passato fino ad oggi, che arriva ad immaginare una vecchia fuga in Spagna, di tre adolescenti nel 1994. Le storie si intrecciano, i protagonisti sono gli stessi. Per ciascuno, partire significa non arrendersi. L’AUTORE Si laurea in Filmologia al Dams di Bologna, frequenta il corso in sceneggiatura del cinema Anteo e dell’Agis Lombardia, e lo stage degli ateliers Varan à Parigi. Con Il cielo stellato dentro di me ottiene la Menzione Speciale al Premio Solinas 1998 e il Premio Film Made in Italy di Rai-International. Sempre al Premio Solinas sono segnalati i soggetti originali Senza di voi e Archiviato come ordinario, è Finalista il soggetto di adattamento Quando avevo cinque anni mi sono ucciso. Il progetto Un’altra vita è vincitore della Menzione Speciale al Premio Solinas –documentario per il cinema 2010 e il progetto Ceci n’est pas une fuite è Finalista al Premio Solinas 2013 e al Premio Corso Salani 2013. Firma la scrittura di puntata di serie televisive e di animazione. Scrive il soggetto per il film Tutto parla di te di Alina Marazzi. Scrive i documentari L’uomo che corre e La mia ascia di guerra di Andrea Zambelli, Notte piccola mia di Rossella Schillaci. Dirige numerosi cortometraggi, tra cui Parole per dirlo-dalla parte delle bambine, La verità, Dolce attesa, e documentari, tra cui Quella cosa incredibile da farsi e Indesiderabili, che ottengono numerosi riconoscimenti ai Festival. UNLEARNING Lucio Basadonne, Anna Pollio (2015, 60’, documentario) SOGGETTO SCENEGGIATURA FOTOGRAFIA E SUONO Lucio Basadonne, Anna Pollio MONTAGGIO PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Lucio Basadonne MUSICA Michele Bitossi INTERPRETI Lucio Basadonne, Anna Pollio, Gaia Basadonne LA TRAMA Otto ore di lavoro al giorno, bambina a scuola fino alle quattro del pomeriggio, babysitter... Quando arriva il momento più importante della giornata, la cena, in cui finalmente si può stare insieme ci ritroviamo sfiniti a parlare di mutuo e bollette, organizzando un’altra giornata di sopravvivenza. Questo è il modello comune che finora abbiamo vissuto, uno stile di vita che a nostra volta stiamo trasmettendo a nostra figlia come verità. Ma se lasciassimo la zona comfort della nostra esistenza, “disimparando” la religione del comfort per condividere i tempi, gli spazi, le logiche e i meccanismi di relazione con chi ha un concetto diverso di famiglia? Come vedremo la nostra vecchia vita al nostro ritorno? E, soprattutto, la vorremmo ancora? L’AUTORE Lucio Basadonne, Savona, 1979. Prima di partire, si occupava di regia di spot e documentari e bizzarri videoclip. Su set più articolati, è stato assistente operatore o aiuto regista. Qui è factotum audio-video insieme agli altri componenti della famiglia. Anna Pollio, Loano (SV), 1971. Da sempre nel mondo della grafica, del marketing e della pubblicità, Anna insegna in una scuola superiore di Genova e per Unlearning è cooregista e si occupa di tutto il lato grafico, Social e Marketing. Gaia Basadonne viaggia con mamma e papà e, se non sta giocando, parla ad alta voce durante le interviste cercando di attirare l’attenzione di tutti. Prima di Unlearning, frequentava un asilo pubblico, aspettando di iniziare una prima elementare come tutti i bambini della sua età. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 43 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN RIGOROSAMENTE DISSANGUATI DA VIVI Davide Scovazzo (2015, 13’, fiction) SCENEGGIATURA Davide Scovazzo FOTOGRAFIA Marcello Massardo SUONO Stefano Agnini MONTAGGIO Lucio Basadonne SCENOGRAFIA Cri Eco MUSICA Deviate Damaen, Redhnom Beats, DDB Project MAKE UP & FX Ilaria Solari, Viviana Fuentes EFFETTI SPECIALI Fabio Taddi INTERPRETI Johnson Righeira, Iulia Laura Cifra, Scandar Ayed, Enrico Luly, Shadia Nour Salem, Babak Tcheraghali, Nicola Zunino, Massimo Santimone, Carlotta Miliotti Siri, Silvia Puttinati, Alberto Styloo, Alberto Pernazza DIRETTRICE DI PRODUZIONE Marta Antonucci LA TRAMA Rigorosamente dissanguati da vivi è un episodio del lungometraggio corale Sangue Misto, esperimento di “horror multietnico”, “xenohorror” (per usare il neologismo coniato ad hoc dal critico Renato Venturelli) ideato da Davide Scovazzo, un “viaggio” dal profondo Nord all’estremo Sud che narra, attraverso 8 storie horror dirette da 8 registi diversi in 8 differenti città, questo caldissimo momento storico e l’urgenza di conoscenza reciproca con le tradizioni e le identità delle diverse comunità etniche con cui viviamo gomito a gomito. La storia si svolge intorno ad un kebab grill nella Casbah del Centro Storico gestito da un gruppo di Arabi. Notte fonda. Movida. Una ragazza troppo bella e troppo ubriaca per girare a quest’ora nei Vicoli da sola. Fame etilica da saziare con il prelibato pallottolone di carne speziata. Un bellissimo uomo Arabo baldanzoso e sicuro si sé. Occhi negli occhi. Un attimo. Di troppo. Una notte di sesso e passione può trasformarsi in un delirio di dolore. Attenzione agli ingredienti di quei buonissimi kebab. Ognuno di noi potrebbe essere il prossimo... Tra gli interpreti il cantante e musicista Johnson Righeira. L’AUTORE Davide Scovazzo, Genova, 1980. Sceneggiatore e regista, ha lavorato come aiuto regista, assistente alla regia e assistente di produzione per numerosi videoclip, fiction e documentari diretti da registi come Lorenzo Vignolo e Marcello Cesena. Aiuto Regista e coautore del soggetto per videoclip Missbit – La Bambola diretto da Lorenzo Vignolo, interpretato da Andy dei Bluvertigo, vincitore del Premio IMAIE al Miglior Videoclip Indipendente al M.E.I. di Faenza 2006. E’ autore e regista dei cortometraggi, vincitori di numerosi premi e riconoscimenti: Pink Film (2003), Domenica (2004), BLA BLA BLA BLA (2005) – co-diretto con Tony Sbarbaro, Pink Forever (2007), Durante la morte (2011), Tutto il bene del mondo (2012), Il bello delle donne (2013), Watch The World I Drown In (2013), Tutto il male del mondo (2014) – episodio per il Lungo corale 17 a Mezzanotte ideato da Davide Pesca, Rigorosamente dissanguati da vivi (2015). E’ autore, insieme allo scrittore Michele Vaccari, della sceneggiatura per lungometraggio Ritardo, attualmente in fase di promozione. TI OFFRO DA BERE Ilaria Gambarelli (2014, 96’, fiction) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Ilaria Gambarelli FOTOGRAFIA Luis Manuel Caballero Alvarez SUONO Nicolas Celery MONTAGGIO Begoña Ruiz SCENOGRAFIA Izaskun Canales MUSICA Luca Gualco INTERPRETI Christian Ivaldi, Sydney Kean, Natashia Nunes, Ottavia Derege, Ilaria Gelmi, Marisa Grimaldo, Massimo Morello, Elisabetta Mazzullo, Paolo Li Volsi, Ernesto Garibotto, Ginevra Losapio PRODUZIONE Aretusa films & DLQ Creative Factory LA TRAMA Christian è un sognatore che non si adatta al mondo; da 10 anni vive a Londra, la città delle mille possibilità, e si allena per diventare un lottatore professionista di MMA (arte marziale). Alla soglia dei 35 anni niente di ciò che si aspettava, si è realizzato. Rimane senza lavoro e la fidanzata, stanca di una vita piena di scuse, lo caccia di casa. Ora sarà costretto a tornare a Genova, la sua città natale, dove dovrà riscoprirsi e soprattutto adattarsi di nuovo alla realtà fatta di famiglia e amici. L’AUTORE Ilaria Gambarelli, Genova, 1980. Comincia gli studi in cinematografia alla SDAC di Genova nel 2000. Un anno dopo si trasferisce a Barcellona dove completa i suoi studi frequentando il CECC (Centre d’estudis Cinematogràfics de Catalunya). Realizza diversi cortometraggi, fra cui Scherzo (2008) e La Ventana que da a la Calle (2010); e lavora come assistente alla regia e script in differenti produzioni. Nel 2010 si trasferisce a Siviglia, dove fonda la casa di produzione Aretusa Films. Ti offro da Bere (2014) é il suo primo lungometraggio. Nel 2015 ha partecipato ad un workshop con il regista Iraniano Abbas Kiarostami realizzando il cortometraggio Porta Europa, presentato al Fajr Film Festival di Teheran ed al D’A Festival de Cine d’Autors di Barcellona. 44 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN NIENTE Marco Cucurnia (2015, 2’, fiction) SOGGETTO SCENEGGIATURA FOTOGRAFIA MONTAGGIO PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE Marco Cucurnia SCENOGRAFIA Roberto della Rocca INTERPRETI Samia Kassir LA TRAMA Riflessi e riflessioni per riprendersi la vita. L’AUTORE Marco Cucurnia, Genova, 1975. E’ un regista e sceneggiatore di cinema cresciuto professionalmente a fianco di Mario Monicelli. Il suo primo film Solometro con Pietro Sermonti ed Anna Valle è stato prodotto da Michele Placido e distribuito dall’Istituto Luce - premio giuria giovane ad Ajaccio 2008. Il suo ultimo lavoro Amircal è una mostra fotografica e di proiezioni tenutasi a Roma nel maggio 2015 che traccia, attraverso immagini raccolte nell’arco di vent’anni, il percorso umano e di sentimenti che attraverserà il protagonista del suo prossimo film. In quest’occasione è stato presentato anche il suo libro I miei difetti. Tra gli altri suoi precedenti lavori: Genova, amore mio (2004) documentario per RAI TRE scritto con Paolo Villaggio, LALIBI (2002) con Margot Sikabonyi, Michele Baronio, Nini Salerno ed il ritratto dell’amato regista Mario Monicelli, Mario Monicelli, L’artigiano di Viareggio (2002) per RAI UNO e presentato al Festival di Locarno 2002. VEGETTI Edoardo Bellanti, Alice Corsi (2015, Web-serie) SOGGETTO E SCENEGGIATURA Felice Rossello, Edoardo Bellanti, Alice Corsi, Elisa Bruno, Davide Trentini MUSICA Marcello Bellanti INTERPRETI Gianni Way, Alfredo Valle PRODUZIONE Wonderland Production LA TRAMA Vegetti è una nuova web-serie con protagonisti due tipici vecchietti genovesi, Beppe e Gino, che dalla loro panchina, dalla fermata del bus o dall’immancabile cantiere per strada, osservano, commentano e spesso “mugugnano“ sul mondo che li circonda, confrontandolo continuamente con quello dei loro tempi. Dalla loro simpatia, ingenuità, ma anche dal loro goffo tentativo di stare al passo con i tempi, scaturiscono strafalcioni, equivoci e situazioni esilaranti. Il tutto arricchito da pittoreschi modi dire, atteggiamenti, ma anche luoghi tipici della città di Genova. L’AUTORE Edoardo Bellanti, Genova, 1985. Alice Corsi, Genova, 1988. Nel 2011 realizzano diversi prodotti legati al mondo dell’audiovisivo sperimentandone le diverse tipologie: videoclip, concerti, cortometraggi, spot, spettacoli teatrali. Nel 2012 realizzano The Way 3D, primo videoclip in 3D stereoscopico in Italia, selezionato a 5 festival internazionali. Nel 2013 aprono a Genova lo studio di produzione Wonderland Production che si occupa della realizzazione di servizi video e multimediali con particolare attenzione verso i nuovi media e le tecnologie immersive. Negli ultimi anni, diverse loro produzioni hanno ricevuto nomination in festival nazionali e internazionali. Tra queste, spicca il videoclip in 3D stereoscopico The Way, selezionato e proiettato in finale al 3D Film Festival (Los Angeles, 2012), al 3D Film & Music Fest (Barcellona 2012), al Parallax Stereoscopic Video Art (Praga 2012), al 10th Annual L.A. 3D Movie Fest (Los Angeles, 2013) e al 5th New Media Film Festival (Los Angeles, 10 e 11 giugno 2014). La serie Vegetti è stata selezionata al 6th New Media Film Festival di Los Angeles, all’interno della categoria webserie. GENOVA FILM FESTIVAL 2015 - 45 SEZIONI COMPETITIVE INGRANDIMENTI OLTRE IL CONFINE GENOVA PER NOI OMAGGIO A GASSMAN OMAGGIO A VITTORIO GASSMAN in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale LA TRATTA DELLE BIANCHE Luigi Comencini (Italia, 1952, 90’) SOGGETTO Luigi Comencini, Luigi Giacosi SCENEGGIATURA Luigi Comencini, Antonio Pietrangeli, Luigi Giacosi, Ivo Perilli, Massimo Patrizi FOTOGRAFIA Luciano Trasatti MONTAGGIO Nino Baragli SCENOGRAFIA Luigi Gervasi MUSICA Armando Trovaioli INTERPRETI E PERSONAGGI Eleonora Rossi Drago (Alda), Ettore Manni (Carlo), Vittorio Gassman (Michele), Marc Lawrence (Manfredi), Silvana Pampanini (Lucia), Ignazio Balsamo (Il negriero), Silvio Gigli (Presentatore della maratona di ballo), Tamara Lees (Clara), Barbara Florian (Fanny), Sophia Loren (Elvira), Enrico Maria Salerno (Giorgio), Maria Zanoli (Signora Teresa), Mara Berni (Partecipante alla maratona), Ileana Lauro (Partecipante alla maratona), Rosina Galli (Partecipante alla maratona) PRODUZIONE Carlo Ponti e Dino De Laurentiis per Excelsa Film LA TRAMA Genova. Manfredi organizza traffici di donne. Tra le ragazze adescate c’è Alda, che grazie all’aiuto del suo amico Carlo riesce a sottrarsi al giro. Per vendicarsi, Manfredi coinvolge Carlo in un furto e subito dopo lo denuncia alla polizia. L’uomo finisce in prigione e Alda, per pagargli un avvocato, accetta di partecipare, in cambio di premi, a una maratona di ballo organizzata a sua insaputa da Manfredi per adescare ragazze inesperte. Dopo ore di ballo ininterrotto Alda è costretta a fermarsi, anche perché incinta. Senza aver ricevuto la ricompensa promessa, viene portata in ospedale in seguito a un malore. Qui viene raggiunta da Carlo, che nel frattempo è riuscito a evadere con quattro amici. Ma Alda gli muore fra le braccia. Assieme agli altri evasi, Carlo cattura Manfredi e i suoi collaboratori, e li sottopone a una sorta di processo con giuria popolare. La sentenza è l’impiccagione. Ma prima che la condanna venga eseguita interviene la polizia che arresta tutti, giudici e giudicati. L’AUTORE Luigi Comencini (Salò, 1916- Roma 2007), è stato un regista e sceneggiatore italiano. Padre della commedia all’italiana (insieme a Risi e Monicelli), ha diretto alcuni tra i maggiori attori italiani. Nel 1948 gira il suo primo lungometraggio, Proibito rubare, nel quale si evidenzia subito la sua attenzione ai problemi legati all’infanzia. Attenzione ricorrente in altre sue opere quali ad esempio: Son tornata per te del 1953, Incompreso del 1966, l’inchiesta I bambini e noi del 1970, lo sceneggiato televisivo di grande successo Le avventure di Pinocchio (con Nino Manfredi nei panni di Geppetto) del 1971, Cuore del 1985 (sempre per la TV), e Marcellino pane e vino del 1991. Al 1949 risale il suo primo film comico, L’imperatore di Capri, con Totò. Nel 1953 firma Pane, amore e fantasia, con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida, vincitore dell’Orso d’Argento a Berlino, al quale fa seguito Pane, amore e gelosia l’anno seguente, inaugurando la corrente della commedia all’italiana. Alberto Sordi e Silvana Pampanini recitano ne La bella di Roma (1955). Realizza poi Mariti in città (1957) e Mogli pericolose (1958). Nel 1960 Sordi è protagonista di quello che è considerato il suo capolavoro, la tragicommedia Tutti a casa. Dirige la Cardinale in La ragazza di Bube (1963) e Sordi torna protagonista ne Lo scopone scientifico (1972) con Silvana Mangano e Bette Davis. Il giallo La donna della domenica (1975) è invece interpretato dal trio MastroianniBisset-Trintignant. In due film ad episodi del ‘76, dirige Nino Manfredi e Monica Vitti in Basta che non si sappia in giro, e gestisce brillantemente l’equivoco incontro di un prete maturo (Alberto Sordi) e una sensuale ragazza (Stefania Sandrelli) in un ascensore bloccato in Quelle strane occasioni. Comencini sceglie Tognazzi per l’interpretazione di un personaggio spregevole ne Il gatto (1977), e inserisce i maggiori attori e attrici del panorama italiano e francese di quegli anni - Sordi, Tognazzi, Sandrelli, Depardieu, Girardot - ne L’ingorgo - Una storia impossibile (1979). Negli anni ottanta dirige un irriverente Beppe Grillo in Cercasi Gesù (1982) e un ottimo Bernard Blier in Voltati Eugenio (1980). Nel 1989 torna alla commedia con Virna Lisi e Michel Serrault in Buon Natale... buon anno (1989), il film con cui si congeda dal cinema. Durante la sua lunga e ricca carriera Comencini ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti. Tra gli altri: l’Orso d’argento al Festival di Berlino per Pane, amore e fantasia (1954), il David di Donatello per la migliore regia (Incompreso, 1967), e il Leone d’oro alla carriera nel 1987, alla Mostra del Cinema di Venezia. 46 - GENOVA FILM FESTIVAL 2015 Comune di Genova Regione Liguria CON LA COLLABORAZIONE DI Acaba Produzioni - Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia / Cineteca Nazionale - Cinecittà Luce - eMotion Genovafilmservice - Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura - Gruppo Ligure Critici Cinematografici (S.N.C.C.I.) Meetings on the Bridge - Mira Films - Rai Cinema - Rodeo Drive - Seminal Film - 01 Distribution A V O N E G 18* 29 GIUGNO2015 FILM 5 LUGLIO FESTIVAL DIREZIONE ARTISTICA Cristiano Palozzi ORGANIZZAZIONE Associazione Culturale Cinematografica DAUNBAILÒ Via Tavella 10 R - 16136 - Genova SEGRETERIA GENOVA FILM FESTIVAL Palazzo Ducale P.zza Matteotti 9 - 16121 - Genova Tel. 010 5573958 [email protected] www.genovafilmfestival.org