Stop al pascolo brado

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Stop al pascolo brado
CRONACA REGIONALE
L’UNIONE SARDA
PESTE SUINA
7
venerdì 11 novembre 2011 - www.unionesarda.it
OSCAR CHERCHI
Salsicce vietate
“
Basta con gli indennizzi indiscriminatiXX
Premiati gli allevatori che prevengono la malattia
”
Stop al pascolo brado
Orgosolo. Istituto Zooprofilattico
Simona De Francisci: «Il blocco Ue deve essere temporaneo,
la Sardegna si rimetterà in carreggiata». Guerra agli abusivi
Allarme trichinellosi
Trovata una volpe
infestata di larve
te anche ai prefetti, all’Anci
e a tutti gli enti interessati»,
ha spiegato Simona De
Francisci. «È importante
che tutti, compresi gli allevatori, siano coinvolti e facciano la loro parte nel seguire le regole. Il problema non
è solo sanitario ma anche e
soprattutto di ordine economico e sociale». E in serata
anche le Prefetture hanno
Controlli più severi e sanzio- assicurato la propria collani per gli allevatori che non borazione per mantenere
seguono le regole contro la l’ordine pubblico.
INCENTIVI. Per questo la
peste suina. Ieri la Regione
ha confermato il blocco im- Regione dice basta agli inposto dall’Unione europea dennizzi indiscriminati. «Saall’export della carne dalla ranno premiati gli allevatori
Sardegna: ma con un piano che prevengono la malatdi eradicazione preciso, la tia», ha aggiunto Oscar
sospensione potrebbe esse- Cherchi che ha assicurato lo
re solo temporanea. È que- stanziamento imminente
sto il primo risultato ottenu- «di 7 milioni di fondi regioto dalla Regione dopo la de- nali per migliorare lo stato
cisione dell’Ue e spiegato ie- sanitario dei suini e della sari dagli assessori alla Sanità, lute pubblica». Incentivi che
Simona De
andranno
Francisci, e
agli allevatori
REAZIONI
all’Agricoltuvirtuosi menra,
Oscar
tre a chi conLa
Coldiretti:
Cherchi. Brutribuisce a
xelles si è «Niente esportazioni diffondere la
quindi impemalattia arridi carni sane?
gnata a riveveranno peBloccheremo
dere in tempi
santi sanziobrevi il blocni. «Stop al
le importazioni
co «in base
pascolo brae anche i porti»
all’evoluziodo e al maiane epidemioletto allevato
logica e sulla
sotto casa», è
base delle azioni intraprese» stato detto.
dalla Sardegna.
REAZIONI. «È ora di usare
L’AZIONE. Per far cambiare misure forti per debellare
idea all’Europa, però, occor- una volta per tutte la peste
rono risultati concreti e non suina», ha detto il capogrupsemplici impegni. L’assesso- po vicario del Pdl in Consirato alla Sanità ha quindi glio regionale Pietro Pittalis.
istituito una task force inte- «Non è ammissibile che per
rassessoriale e con il Comi- colpa di pochi si metta a retato permanente per attuare pentaglio il sistema econoil Piano di eradicazione, pre- mico: chiediamo l’aiuto deldisponendo anche un decre- le forze dell’ordine per conto per intensificare, da subi- trastare e punire chi trato, l’attività di ispezione ne- sgredisce». E gli interventi
gli allevamenti insieme alle sono piaciuti a Confagricolautorità militari e la vigilan- tura che però ha chiesto alza su tutta l’Isola anche in la Regione di attivare «subivista del censimento dei ca- to gli indennizzi per gli allepi suini. Ai privati e agli en- vatori meritevoli, almeno siti locali saranno corrisposti no alla revoca del blocco»,
gli incentivi per creare i re- ha aggiunto il direttore Maucinti con cui isolare gli ani- rizio Onorato. «Sono 469 le
mali e saranno erogati i pre- aziende suinicole a rischio
mi per la tutela della biodi- chiusura». E non si esclude
versità del suino sardo. Infi- lo stop alle carni non sarde.
ne, l’assessorato individue- «Se ci bloccano le esportarà anche le strutture dove zioni di carni sane blocchepoter smaltire le carcasse remo le importazioni e i pordei capi infetti. «Misure con- ti», ha annunciato il presicrete e urgenti che sono sta- dente di Coldiretti, Marco
te condivise con le associa- Scalas.
zioni di categoria, e illustraAnnalisa Bernardini
Quel che più si temeva è ac- vastanti considerato il ritrocaduto. Passati indenni al- vamento della volpe infel’esame i campioni di para- stata di larve, vero termosangue di cinquanta cin- metro della diffusione della
ghiali immacolati, l’altro ie- trichinellosi. L’animale selri sotto la lente dello stereo- vatico (e il maiale allevato
microscopio del laboratorio allo stato brado è lo stesso),
dell’Istituto Zooprofilattico infatti, si nutre di carogne e
di Nuoro hanno fatto capo- nel caso in questione deve
lino le larve riccioline di tri- aver spolpato carcasse infette. Non a caso, dai vetechinella.
L’ALLARME. La notizia de- rinari dell’azienda sanitavastante è che il campione ria arriva l’appello ai cacesaminato era quello della ciatori, «perché agiscano
carcassa di una volpe, l’ani- con senso di responsabilità
male che completa la cate- non abbandonando in nesna del “ciclo silvestre” as- sun caso le volpi cacciate
sieme ai cinghiali, ai topi, ma conferendole alla Asl
ai cavalli e ai maiali allo per farle analizzare».
L’IMPEGNO. In verità, dostato brado, migliaia di suini allevati clandestinamen- menica scorsa - giorno di
te, liberi di grufolare nelle caccia grossa - è stata una
verdi valli disseminate di compagnia di Orgosolo a
carogne prima di finire in portare allo Zooprofilattico
gloria nel nostro piatto. La di Nuoro la carcassa della
bestia infestata è stata ucci- volpe uccisa nelle campasa in territorio di Orgosolo, gne al confine con Fonni.
in
località
Per la preci“Orghe”, al
sione
ne
CICLO SILVESTRE
confine con
hanno porFonni e a potato cinque.
Gli esami
chi minuti da
«Ora è una
dei laboratori Asl certezza,
Correboi,
varco
per
purtroppo:
confermano
l’Ogliastra.
la trichinella diffusione
Era quel che
losi si è difsi temeva, e
fusa». Ennio
della patologia:
non per nienBandinu, dite ieri matti- appello ai cacciatori rigente del
na l’Asl di
DipartimenNuoro ha dato nuorese
to la notizia invitando «i dell’Istituto Zooprofilattico,
cacciatori e la popolazione ha sempre sostenuto la nea una collaborazione fatti- cessità dei test anche sulla
va». Nella sua nota, il diret- fauna selvatica.
tore del Servizio di Sanità
IL COMUNE. Ricevuto il fax
animale Antonio Straullu è dello Zooprofilattico, il sinandato dritto al cuore del daco di Orgosolo ha convoproblema: «Com’era preve- cato ieri mattina una riudibile - ha sottolineato - è nione di Giunta. Un vertice
ora ufficialmente confer- lampo per stilare la lettera
mato che la trichinellosi è inviata al presidente Ugo
entrata nel ciclo del selvati- Cappellacci con richiesta
co, con notevole amplifica- «di incontro urgente». È fuzione della possibilità della ribondo, Dionigi Deledda.
malattia nel territorio». «C’è in pericolo la salute
Serve forse ricordare che, pubblica, e oggi rischiamo
negli ultimi cinque anni, a di arrivare all’irreparabile.
Orgosolo sono stati ben 26 Tutte le mie richieste, le mie
i mangiatori di salsicce fi- sollecitazioni alle istituzioni
niti all’ospedale con i mu- varie, prime fra tutte Regioscoli infestati di larve. Vo- ne e Provincia, sono state
mito, diarrea, febbre alta i sottovalutate». Sul tavolo il
sintomi della malattia che testo dell’ultima lettera inpuò portare alla morte.
viata un mese fa agli assesLE MACELLAZIONI. Solo sorati alla Sanità e all’Agriqualche settimana, e le fa- coltura. «Ho chiesto un inmiglie di Orgosolo, Fonni, contro. Non ho ricevuto riDesulo, Talana e Urzulei as- sposta». Ieri sera, in tutti i
saggeranno la carne del bar di Orgosolo, il sindaco
maiale appena macellato. ha affisso un “Avviso urgenUna delizia per il palato che te alla popolazione”.
rischia di avere effetti deP. S.
Confermate le indiscrezioni del ministro
Fazio: la Ue ha bloccato la carne di maiale
sarda per il propagarsi della peste suina.
Regione all’offensiva.
I NUMERI
I FOCOLAI
DI PESTE
SUINA
176.731
Capi suini in Sardegna
Sassari/
15.974 allevamenti
14.745
AZIENDE
Nuoro e Ogliastra
le industrie più importanti
60% 400 140 30
lavorazioni
suinicole
Olbia
Tempio/
Oristano/
6
5
Nuoro/
5
Ogliastra /
Medio
Campidano/
9
1
Carbonia
Iglesias/
gli addetti+ milioni
mila
600 indotto il fatturato capi lavorati
1
0
Cagliari/
4
8LA8CA%
RNE A
T
RTA
CI
IMPOSALUMIFI
DAI DI
SAR
Rosaria Murru, direttore commerciale del Salumificio di Irgoli
«Non è il modo per creare sviluppo...»
«Non è certo questo il modo di fare sviluppo in Sardegna...». Rosaria Murru,
direttore commerciale del
Salumificio Murru di Irgoli, industria leader del settore fondata nel 1965 e
cresciuta nonostante la
peste suina africana, ieri
mattina ha commentato
sinteticamente la notizia
del blocco delle esportazioni delle carni suine e
dei prodotti lavorati nell’Isola.
Un durissimo colpo per
una realtà imprenditoriale
che quarantacinque anni
fa cominciò lavorando i
maiali locali e che oggi
trasforma ogni anno 2800
tonnellate di carne di cui,
causa restrizioni su peste
suina e soprattutto scarsa
materia prima (18 mila
aziende, in media 13 capi
ciascuna), solo il 3 per
cento proveniente da allevamenti isolani. Quello del
salumificio fondato da Antioco Murru - che oggi dà
lavoro a un centinaio di
dipendenti e che fattura
16 milioni di euro all’anno
- è la storia di un successo
raggiunto nonostante tutto, in una terra dove l’allevamento del maiale allo
stato brado finisce per diventare un problema di
difficile soluzione un po’
per l’ignoranza dei porcari, un po’ per l’inadempienza degli amministratori locali e regionali, un
po’ per l’immobilismo dei
servizi sanitari.
Il blocco disposto dall’Ue rischia di vanificare
anni di entusiamo, sacrifici e impegno. E pensare
che appena undici mesi fa
l’azienda di Irgoli aveva
avviato un progetto con il
Consorzio dei produttori
del suino di razza sarda
(sodalizio nato nell’agosto
del 2010 che riunisce una
ventina di aziende in tutta
la Sardegna) per la valorizzazione della specie autoctona. Obiettivo, una
grande sfida: portare salsicce e prosciutti sardi veramente doc nei canali
della grossa distribuzione.
Un bell’impegno per il salumificio che, per ovvi motivi, acquista il grosso della materia prima dal nord
Italia e dall’estero. Far conoscere la bontà delle carni del maiale di razza sarda, certificate e garantite.
Ora lo stop imposto dall’Ue. La Sardegna, ancora
una volta, viene tagliata
fuori dal mercato. (p. s.)
55
LUCIO DUBOIS
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