La Renault 4 del CFP torna nel deserto
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La Renault 4 del CFP torna nel deserto
16 Nr. 2 - 02/2015 MAROCCO CHIAMA, BOLZANO RISPONDE La Renault 4 del CFP torna nel deserto La “rossa” francese parteciperà al grande rally umanitario 4L Trophy Anche quest’anno la Renault 4 rossa “assemblata” QHOOH RIÀFLQH GHO &)3 ´(Lnaudi” solcherà il deserto africano. Dopo l’esperienza del 2014, l’associazione Run4Children ritenta l’impresa con due nuovi piloti. Ivan Maiorano e Giulio Giovanazzi sono i due ragazzi che parteciperanno alla 18a edizione del più grande raid umanitario europeo: il 4L Trophy. Ivan è iscritto alla facoltà di Economia della Libera Università di Bolzano, mentre Giulio frequenta il TXLQWR DQQR GHOOR VFLHQWLÀFR ´*DQGKL GL 0HUDQRµ $G DWtenderli un percorso di quasi 8.000 km con partenza da Bolzano, tappa per il check a Biarritz nel sud-ovest della )UDQFLD SRL 6SDJQD ÀQR DG Algeciras e sbarco a Tangeri in Marocco. Qui il raid desertico si sviluppa in sette tappe con traguardo a Marrakech. «Il Raid 4L Trophy - spiega Giorgio Scuttari, docente GHO&)3´(LQDXGLµIDSDUWH di un grande sistema di colODERUD]LRQH D ÀQL XPDQLWDUL supportato dall’associazioQH ´(QIDQWV GX 'pVHUWµ H Il 14 febbraio la presentazione La Renault 4 che parteciperà al rally. Nei riquadri i piloti Giulio Giovanazzi (in alto) e Ivan Maiorano GDOO·LQL]LDWLYD´/VROLGDLUHµ L’edizione 2015 partirà il 19 febbraio con circa 1200 equipaggi provenienti da tutta Europa». 2JQL DXWR SRUWD FRQ Vp EHQL di tipo medico, didattico e ludico per le popolazioni del profondo sud marocchino e le località più decentrate. Inoltre sono offerte piccole somme per la costruzione di aule scolastiche. «Il raid si concluderà il 1° marzo a Marrakech - informa Scut- Un raid di 8.000 km tra deserto e neve Il 4L Trophy (www.4ltrophy. com) è un rally umanitario che si svolge dal 1997 con partenza dalla Francia e arrivo a Marrakech. A questo raid non competitivo partecipano equipaggi europei composti da due studenti fra i 18 e i 28 anni a bordo di Renault 4. Lo scopo delle migliaia di 4L che si sciroppano quasi 8.000 km tra la sabbia e le rocce del deserto e la neve dell’Atlante è di portare materiale scolastico e alimenti ai bambini marocchini. tari - dove saranno premiati gli equipaggi suddivisi per categorie: generale, europei escluso i francesi ed equipaggi fem- Novità: trip master e raffreddamento senz’acqua Il team di Giorgio Scuttari ha lavorato duro per migliorare la vettura La presentazione bolzanina dell’edizione 2015 è in programma il 14 febbraio alle 11.30 in piazza Municipio. Ci saranno i due piloti ed il team organizzatore composto da Luca Quaglia, Massimo Perini, Giorgio Scuttari e Renzo Bertolini. Lo scorso anno i piloti altoatesini Riccardo Scaratti e Hannes Blaas iniziarono alla grande il raid - addirittura primi in classifica dopo la seconda tappa desertica - poi però incapparono in alcuni intoppi. «Alla terza tappa - racconta Giorgio Scuttari - un’indicazione interpretata male li ha portati fuori pista affossando la vettura nella sabbia. Ci sono voluti ben due mezzi per strapparla dalle minili. Sul nostro sito www. r4c.it potete trovare informazioni dettagliate con un ampio UHSRUWDJHIRWRJUDÀFR». Una concentrazione di Renault unica al mondo: ecco il 4L Trophy ´VDEELH PRELOLµ FRQ FRQVHguente caduta a metà classifica. Si poteva ancora recuperare ma l’indomani, aiutando altri equipaggi in difficoltà come da regolamento, si sono attardati nel recupero di una vettura nel deserto e il ritardo li ha esclusi dalla classifica». ( SRLFKp OH HVSHULHQ]H VHUYRno, ecco che il team di Run4c ha preso le contromisure: «La vettura di quest’anno potrà disporre di un trip master (un contachilometri precisissimo) che consente di non perdere la URWWDLQGLFDWDVXO´5RDG%RRNµ Gli equipaggi non possono utilizzare tecnologie tipo gps ma, appunto, solo questo book che indica il tracciato con le direzioni, le distanze, le coordinate geografiche e una bussola». Un altro inconveniente patito nel 2014 è stato l’eccessivo surriscaldamento del motore, che costringeva a frequenti soste. «Il team si è profuso nel cercare soluzioni a questo problema. Una ventola aggiuntiva? Un radiatore più grande? Tutte soluzioni difficili da attuare, oltre che molto costose. Infine abbiamo trovato: liquido di raffreddamento senz’acqua!»