UTILITÀ CLINICA DEL SISTEMA iQ200 NELLA DIAGNOSI
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UTILITÀ CLINICA DEL SISTEMA iQ200 NELLA DIAGNOSI
22° Congresso Nazionale SIMeL Rimini, 28-31 Ottobre 2008 CONTRIBUTO DELLE MODERNE TECNOLOGIE ALLO STUDIO DELLE PATOLOGIE RENALI: CASE REPORT E.R.Testa1,D.Guerri1,F.Torricelli1,R.Testa2,A.Cenci1 1 Lab.Analisi Centralizzato, Nuovo Osp. S.Agostino-Estense ASL Modena - 2U.O.Medicina d’ Urgenza, ASL MO, Uni.Catania SCOPO DEL LAVORO Case report di insufficienza renale proliferativa grave che necessita di diagnosi e terapia dialitica tempestive, con valutazione dell’efficienza diagnostica strumentale nell’esame chimico-fisico e del sedimento urinario automatizzati, in presenza di positività dei segni clinici. La rilevazione avviene presso il settore Analisi Urine di un Laboratorio Centralizzato Provinciale. MATERIALI E METODI Esecuzione dell’Esame Urine mediante sistema AutionMAX AX-4280 (A. Menarini, FI) per l’esame chimico-fisico ed IRIS iQ200™ (Instrumentation Labotratory, MI) per il sedimento. Gli strumenti sono integrati con software gestionale Director (A.Menarini, FI). Per la revisione morfologica viene utilizzato un microscopio Olympus BX 41 ad ingrandimenti 200-400X. Il campione urinario da catetere afferiva al laboratorio con la routine. RISULTATI La paziente è una donna di 59 anni, ricoverata presso il reparto di Medicina Interna con diagnosi d’ingresso di broncopolmonite in diabete II scompensato e fascite non necrotizzante con edema del moncone dell’arto inferiore sinistro. Figura 2 Schermata principale del sistema iQ200 dopo revisione a video Figura 1 Schermata principale del sistema iQ200 con i parametri il cui risultato richiede la validazione manuale evidenziati in rosso. Figura 3 Schermata principale del sistema iQ200 della categoria UNCL con evidenza di cilindri. In un secondo momento, viene diagnosticata una insufficienza renale ingravescente, supportata dal reperto microscopico non frequente, nel sedimento urinario, di cilindri cerei e di cilindri granulosi convoluti, segno di severa stasi nei tubuli renali, con riscontro, all’esame chimico-fisico di proteinuria 932mg/dL. Sulla base del reperto microscopico e della creatininemia di 5.6 mg/dl, la paziente viene inviata a terapia dialitica. All’analisi strumentale del sedimento si manifesta una problematica di riconoscimento e classificazione dei cilindri granulosi convoluti e soprattutto dei cilindri misti cereo-granulari e dei cilindri cerei. Figura 4 Cilindro granuloso convoluto a microscopio ottico con ingrandimento 200-400X in campo chiaro 22° Congresso Nazionale SIMeL Rimini, 28-31 Ottobre 2008 Questi ultimi, a differenza dei cilindri jalini, sono costituiti da una sostanza diversa da Tamm-Horsfall protein, prodotta dalle cellule dell’ansa di Henle. Per la natura speciale legata alla necrosi fibrinoide, i cilindri cerei sono ritenuti predittivi di prognosi sfavorevole e soprattutto indicatori di danno glomerulare rapidamente progressivo, con raddoppio della creatininemia in meno di 3 mesi. La diversa matrice e le dimensioni potrebbero costituire, verosimilmente, una difficoltà per il riconoscimento strumentale. Figura 5 – 6 -7 Cilindri cerei al microscopio ottico con ingrandimento 200 – 400X in campo chiaro DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: La valutazione della congruenza di risultato dell’esame chimico-fisico con i dati clinici e la corrispondenza tra ritrovamenti/suggerimenti strumentali e revisione microscopica nel riconoscimento di elementi del sedimento urinario, risulta essenziale nel caso descritto per una corretta gestione del paziente, con contributo del processo analitico alla qualità del risultato. Infatti, tre fattori ottimizzano ancora una soddisfacente risposta al quesito clinico: l’efficienza strumentale, una ipotesi diagnostica concreta e le conoscenze tecnico-cliniche dell’Operatore, vista anche la non sempre completa specificità di risposta dei mezzi analitici. BIBLIOGRAFIA: Fogazzi GB, Saglimbeni L,Banfi G, Cantú M, Moroni G, Garigali G, Cesana BM. - Urinary sediment features in proliferative and nonproliferative glomerular diseases.J Nephrol. 2005 Nov-Dec;18(6):703-10 Fogazzi GB, Testanera G - The farsighted studies of the Italian Carlo L. Rovida (1844-1877) on the nature of urinary casts.Am J Nephrol. 2002 Jul;22(2-3):300-8. Marcussen N, Schumann J, Campbell P, Kjellstrand C. - Cytodiagnostic urinalysis is very useful in the differential diagnosis of acute renal failure and can predict the severity.Ren Fail. 1995 Nov;17(6):721-9. Imai N,O Rita Y, Tanaka Y, Konobe K, Amino N, MiyaiK. [Clinical significance of urinary sediment dysmorphic red blood cells and casts in renal disease] Rinsho Byori.1992 Jul;40(7):720-7. Japanese. Peraldi MN. - Tamm-Horsfall protein - Nephrologie. 1992;13(1):7-11. Review. French Cheson BD, De Bellis CC, Schumann GB, Schumann JL. - The urinary myeloma cast. Frequency of detection and clinical correlations in 30 patients with multiple myeloma.Am J Clin Pathol. 1985 Apr;83(4):421-5. Yunis EJ, Jaffe R. Tamm-Horsfall protein in lymph nodes - Hum Pathol. 1981 Feb;12(2):179-83 p/n 98091-96