Distretto Agroalimentare: il territorio, valore aggiunto
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Distretto Agroalimentare: il territorio, valore aggiunto
Sondrio Cronaca 32 Sabato, 26 maggio 2012 La ricetta di Tremonti: «Eliminare la speculazione, stabilire regole sovranazionali di mercato e pensare a un grande piano per le opere pubbliche». Tremonti a Sondrio analizza la crisi L o scorso venerdì 18 maggio, il professore Giulio Tremonti, giurista ed economista, più volte Ministro degli Esteri e delle Finanze, ha tenuto presso la Sala Besta della Banca Popolare di Sondrio una conferenza ispirata al suo ultimo volume Uscita di sicurezza, edito da Rizzoli. Ritornato appositamente nella sua città natale, è stato accolto da una folta platea per ascoltare un’analisi della crisi attuale dal punto di vista di chi l’ha vissuta “ai vertici”. Il volume nasce da un percorso di logica e di riflessione sul tema della globalizzazione, che ha interessato Tremonti da diversi anni. A questo, infatti, sono preceduti altri scritti sul medesimo argomento. L’intervento di Tremonti ha voluto essere esplicativo di una situazione che si vive, incontrandone quotidianamente gli esiti negativi, attraverso la descrizione del contesto in cui è nata e suggerendo una traccia di via d’uscita. Il processo che porta allo sviluppo della crisi è stato dipinto dal relatore come «una successiva comparsa di mostri che ti arrivano addosso in un videogame: ne arriva uno, lo batti, ti riposi; ma subito dopo ne arriva un secondo, più grande del primo. E rimani fregato perché non preparato». Per comprendere cosa succede ora in Italia si è invitati a cogliere l’andamento del passato e del presente, dell’Europa e del mondo, perché gli eventi arrivano dall’esterno e si riversano sul Paese. Si è chiamati ad osservare il fenomeno della globalizzazione, unendo diversi livelli di analisi: economici, giuridici, politici, sociali. Con l’avvento della globalizzazione, infatti, e con la diffusione su scala pubblica di Internet, e relativi strumenti di ricerca e comunicazione, il sistema finanziario va a disgiungere ciò che da sempre è stato congiunto: la ricchezza e le nazioni. La prima si libera dal vincolo territoriale, i mercati escono dai confini degli Stati e diventano globali. A tale processo, tuttavia, non consegue un cambiamento giuridico che guidi il mercato sovranazionale: regna l’anomia. Per la prima volta la ricchezza è creata dall’uomo, portando con sé inevitabilmente follia e incertezza. Governa l’ideologia del “mercatismo”, del comprare-vendere per se stesso. Non si è guidati da valori, da ideali di patria, della lingua. L’idea di mercato domina su tutto. Concorrenza e competizione sono le categorie principali. Per questo, ha aggiunto Tremonti, «non ha senso parlare di sistema, ma di caos finanziario». La differenza fra passato e presente è stata dipinta con un gioco di metafore: «L’Arca di Noè fu costruita da dilettanti. Il Titanic è stato costruito da professionisti. La prima, quella dell’Arca, è l’immagine millenaria della salvezza. La seconda, quella del Titanic, è l’immagine contemporanea del disastro. Il primo disegno, il disegno fantastico, ha funzionato e può ancora funzionare perché riporta l’uomo a un creator spiritus: «Fatti un’arca di legno di cipresso». Il secondo disegno, il disegno tecnico, può funzionare ma può anche fallire. E spesso fallisce se è fatto solo dall’uomo per l’uomo. E soprattutto fallisce se è fatto dalla parte peggiore dell’uomo: dal “gene egoista”, matrice di un processo che prende la forma ideologica del darwinismo sociale applicato all’economia». Si è invitati a guardare a nuovi assetti e sistemi economici, politici, sociali. Viene proposta come nuovo pilastro Sondrio. L’assemblea dei soci lo scorso giovedì 17 maggio Distretto Agroalimentare: il territorio, valore aggiunto I nsieme sotto l’insegna del brand Valtellina: eccellenze agroalimentari e territorio per promuovere sapori e ambiente. Questa l’indicazione uscita dall’assemblea dei soci del Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina che si è svolta lo scorso giovedì 27 maggio a Sondrio. L’organismo che riunisce i consorzi di tutela e una sessantina di aziende del settore investirà, nel corso del 2012, 200 mila euro in promozione. Del resto, l’idea della promozione integrata del comparto agroalimentare con il territorio provinciale, è alla base della costituzione del Distretto Agroalimentare, avvenuta all’inizio del 2011 per volontà di Enti pubblici e operatori privati che hanno costruito sull’esperienza del Multiconsorzio, che riuniva i soli Consorzi di tutela. Il Distretto Agroalimentare è dunque un neonato che ha appena compiuto un anno di vita, ma che guarda con ottimismo al futuro perché, nonostante la crisi, il settore tiene e il made in Italy continua ad essere apprezzato in tutto il mondo. Lo ha sottolineato il presidente Emilio Rigamonti nel suo intervento introduttivo: «La Valtellina è al passo con i tempi: la costituzione del Distretto Agroalimentare e l’apertura dei Consorzi di tutela alle aziende sono stati segnali di coraggio e consapevolezza. L’unione di più soggetti economici riduce la complessità dei problemi e migliora l’efficienza e il contenimento dei costi. In tempo di crisi non è una semplice opportunità aggiuntiva, ma una necessità». Il sistema dell’agroalimentare provinciale, col suo fatturato di quasi 500 milioni di euro, non può permettersi di procedere disunito, anzi, il rafforzamento da perseguire non è soltanto al suo interno ma anche con gli altri settori. «Il Distretto Agroalimentare ha anche la funzione di meglio definire le strategie di comunicazione e promozione – ha detto il direttore Patrizio Del Nero annunciando l’impegno economico su questo fronte – allo scopo di salvaguardare i nostri prodotti anche per un miglior posizionamento sul mercato e una migliore remunerazione. Una più incisiva campagna di conoscenza e promozione del brand Valtellina ci aiuterebbe, ma non dipende solo da noi». Lo strumento che consentirà di perseguire gli obiettivi della valorizzazione e della promozione delle eccellenze agroalimentari è rappresentato dal Piano di sviluppo del Distretto, approvato nel febbraio scorso dalla Regione Lombardia. La logica che predomina è quella della rete che si declina, nello specifico, attraverso tre progetti attualmente in corso di definizione: quello relativo alla logistica tipica, che consentirà alle piccole aziende di arrivare più facilmente, e a costi contenuti, nei negozi e nei ristoranti della provincia di Sondrio, quello dedicato alla ristorazione, allo scopo di rafforzare la presenza dei nostri prodotti, e quello, appena presentato, denominato delle 3C “Comunicare, Conoscere, Comprare”, che rientra in una delle azioni del Distretto Culturale della Valtellina, un piano triennale inserito nel più ampio progetto dei Distretti culturali promosso e realizzato da Fondazione Cariplo. Uno strumento innovativo, unico nel suo genere per le connessioni tra comparto agroalimentare e sistema culturale e paesaggistico, che consentirà alle aziende di arrivare ai consumatori attraverso una piattaforma informatica alla quale si potrà accedere attraverso smartphone e tablet. Contatti che creano contatti e moltiplicano i collegamenti per meglio conoscere i nostri prodotti e avere informazioni su come e dove acquistarli. sostitutivo dei precedenti la lettera enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI. In tutto questo, è necessario pensare i cambiamenti come processi storici, guidati dal basso, non da relegare nelle mani di pochi uomini e da eseguire in pochi giorni. Ancora al passato viene dato lo sguardo per cogliere i punti di svolta. «La storia non si ripete per identità perfette – ha spiegato Tremonti – ma la crisi del ’29 ci insegna che bisogna dividere l’attività bancaria produttiva da quella speculativa. Così aveva affermato Roosevelt nel 1933 nel suo primo discorso. Vietò l’attività speculativa, cosa che dovremmo fare anche noi: vietare i derivati perchè i profitti, quando ci sono, lo sono per pochi, mentre le perdite e le difficoltà sono per tutti. Bisogna affiancare l’idea del profitto individuale a quello pubblico: Roosevelt incentivò opere pubbliche». Quindi l’uscita di sicurezza proposta dall’ex-ministro mira ad eliminare la speculazione, stabilire regole sovranazionali di mercato e pensare a un grande piano per le opere pubbliche, tenendo a mente le parole di Shakespeare: «La colpa non è nelle stelle, ma in noi se restiamo schiavi». LUCIA SCALCO L’iniziativa Attivo da lunedì il numero verde anticrisi La Provincia di Sondrio, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Valtellina e di Valchiavenna e l’Associazione Psicologi per i Popoli di Sondrio ha istituito un numero verde attivo a livello regionale 24 ore su 24 per offrire ascolto e sostegno a tutti quegli imprenditori che si trovarno a vivere un momento di difficoltà. Telefondando al numero verde 800.434661 sarà possibile parlare in modo del tutto riservato con uno psicologo che sarà in grado di valutare la situazione e offrire aiuto a chi ne ha bisogno. «La provincia, come tutto il territorio nazionale sta affrontando una situazione di emergenza: per questo motivo l’Amministrazione Provinciale ha pensato ad un’iniziativa dedicata alle persone che vivono un momento difficile» ha affermato il presidente Massimo Sertori. «Come Aovv – ha fatto eco il direttore generale dell’azienda, Luigi Gianola –, abbiamo aderito alla proposta mettendo a disposizione dell’Amministrazione Provinciale i nostri servizi adibiti a questo: il centralino, infatti, automaticamente smisterà la chiamata direttamente agli psicologi che nella più totale riservatezza saranno gli unici a rispondere e parlare con la persona in difficoltà. Per questo progetto abbiamo coinvolto anche il Dipartimento di Salute Mentale con il suo direttore, Mario Ballantini»