Un cappello Borsalino - Coltelleria Einstein
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Un cappello Borsalino - Coltelleria Einstein
Mercoledì 22 marzo 2017 – Sala Ferrero Un cappello Borsalino * [2001] spettacolo di narrazione in ambiente multimediale * di e con Ombretta Zaglio Regia: Ombretta Zaglio, Irina Favaro Elaborazione immagini, animazioni e sviluppo multimediale: Giorgio Battaglino, Simone Galiano, Claudio Pasero Elaborazioni audio: Rocco Jenco Consulenza culturale e multimediale: Carlo Infante Foto di scena: Enzo Bruno Disegno luci e fonica: Pino Montarolo Fonti: storia di fine '800, biografie, interviste, letteratura sul cappello, moda Dalla ricerca storica tra '800 e '900 alla sua messa in scena ra il ‘700 e l’800 sorsero, sull’esempio francese, diversi cappellifici, attenti ai gusti e alle Tmode ma tra i tanti solo uno divenne così famoso da diventare sinonimo di cappello: “Borsalino”. Era un’epoca in cui tutti portavano il cappello: segno d’identità, di distinzione, di necessità, di ritualità e il Borsalino più di altri ha saputo prendere la forma di popoli e personaggi che lo hanno “portato”: era bello e di qualità. Lo spettacolo nasce dalla necessità di ripercorrere la memoria di una fabbrica legata ad una famiglia e alla città e di cui oggi si trovano poche tracce: scomparsi i luoghi, scomparsi i macchinari, diventa quasi difficile ricordare che c’era una fabbrica dove oggi ha sede l’Università, nonostante che se ne sia conservata la facciata, diventa difficile ricordare che dire Borsalino significava dire cappello, diventa difficile ricordare come ha cominciato e come è finita. La storia del cappellificio Borsalino esempio di "one company town” ha 120 anni e comincia ad Alessandria nel 1857 con Giuseppe Borsalino. Seguendo le tappe della vita del suo fondatore, Giuseppe Borsalino ( 1834-1900), per certi aspetti avventurosa e pionieristica, ritroviamo l'occasione per raccontare “il cappello” e "le relazioni": funzioni e moda del cappello, la vita dei ragazzi dell'800, l'emigrazione, la nascita dell’industrializzazione, l'emancipazione femminile, l’alpinismo. Interrogando il web, le biografie esistenti, investigando sulle immagini o sui personaggi da lui incontrati abbiamo scoperto aspetti inediti. E in questo mix non mancano i ricordi degli operai della Borsalino e un accenno a come la Borsalino ha continuato ad esistere attraverso l’opera di Teresio Borsalino e Nino Usuelli. Nello spettacolo la narrazione viene accompagnata da immagini (fotografiche, video ed elaborazioni in flash, il software di animazione per il web) che diventano non solo un supporto ma un ulteriore io narrante, un evento che si inserisce nel nuovo filone del cosidetto digital story-telling. L’interprete, guarda dentro il cappello di Borsalino che con una risoluzione digitale diventa il luogo da cui trae le parole e le visioni: il suo sguardo non è nostalgico, non ha un messaggio, costruisce un mixaggio tra ricerca storica e leggenda., le sue parole e le sue azioni emergono inscritte nella cornice audiovisuale. Caro spettatore scrivici a [email protected] delle tue impressioni: di ciò che lo spettacolo ha stimolato nel tuo immaginario. Non ti chiediamo recensioni ma tracce del tuo stato d’animo Teatro del Rimbalzo - via Alessandro III, 30 - 15121 ALESSANDRIA - Tel/Fax 0131 443.645 - Cell. 348 2240078 www.teatrodelrimbalzo.it - [email protected]