Schema di valutazione della crescita del pomodoro e
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Schema di valutazione della crescita del pomodoro e
Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita di pomodoro da industria Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo La Regione Emilia-Romagna negli ultimi anni ha favorito l’applicazione delle Carte dei suoli alle esigenze del mondo agricolo tramite un approccio di lavoro partecipativo che ha coinvolto, oltre i funzionari regionali, i pedologi esperti di I.TER, i tecnici, sperimentatori ed esperti della coltura oggetto di studio. Ciò ha permesso la realizzazione di Carte applicative condivise e validate dai rappresentanti del mondo produttivo agricolo. La metodologia di lavoro si basa su due punti fondamentali: 1) l’effettiva utilizzazione delle Carte dei suoli nel settore agro-forestale e ambientale avviene quando s’instaura un lavoro d’interscambio tra i produttori di Carte dei suoli e i fruitori stessi (produttori, tecnici che assistono le aziende agricole, sperimentatori e ricercatori). 2) l’effettiva realizzazione di Carte dei suoli applicative avviene per approssimazioni successive che prevedono la critica, condivisione e validazione da parte di esperti del settore di applicazione. Questo metodo permette di facilitare la comprensione d’uso delle Carte dei suoli e di conseguenza avviarne l’utilizzo. Lo Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita del pomodoro sono state affrontate in uno specifico progetto realizzato dall’Azienda Sperimentale Marani, con la collaborazione di I.TER, grazie al contributo del GAL Delta 2000 (Misura 411 azione 7 PRSR 2007-2013. Il metodo di lavoro utilizzato, di tipo partecipativo, ha permesso di condividere, con sperimentatori e tecnici esperti di pomdoro che operano nell’area GAL Delta 2000, le varie attività del lavoro. L’area di studio ha interessato il territorio del GAL Delta 2000 collocato nella bassa pianura ferrarese e ravennate verso il mare. La Carta dei suoli in scala 1:50.0001 e il Catalogo dei suoli della pianura emiliano-romagnola hanno costituito la base informativa , anche, per la realizzazione delle Carte della vocazionalità delle Terre alla produzione di pomodoro da industria. La “Carta delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro da industria” e la “Carta delle Terre del Pomodoro da industria” ha aggiornato e rivisto quanto elaborato per la Provincia di Ferrara all’interno del “Il progetto pomodoro a Ferrara” estendendo i dati al restante territorio afferente all’area GAL della provincia di Ravenna. In particolare sono state riviste alcune valutazioni inerenti i terreni formatisi sui depositi alluvionali dei fiumi appenninici; suoli poco estesi nella Provincia di Ferrara ma predominanti in quella di Ravenna. Pertanto il confronto con i tecnici che seguono queste Terre ha portato alla condivisione di alcune modifiche. Il progetto ha inoltre realizzato in modalità originale la produzione della “Carta delle limitazioni pedologiche alla crescita dell’asparago” e della relativa “Carta delle Terre dell’asparago”, elaborate entrambe sulla base della Carta dei suoli in scala 1:50.000. La realizzazione della Cartografie ha richiesto una articolata serie di elaborazioni utilizzando software GIS (ESRI Arcview® e ArcGis®). Le principali fasi di lavoro realizzate sono di seguito descritte. - Realizzazione delle “Carte delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro da industria” secondo il metodo ormai consolidato dalla Regione Emilia-Romagna sono stati definiti schemi di valutazione che correlano le caratteristiche dei suoli (es. 1 Carta dei suoli della pianura emiliano romagnola, Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, ed 1998, www.regione.emilia-romagna/cartpedo profondità utile alle radici, presenza di ristagni, tessitura), con le potenzialità di coltivazione del pomodoro. Inizialmente si è fatto riferimento a informazioni bibliografiche e alle indicazioni suggerite da esperti e tecnici che seguono le coltivazioni di pomodoro da industria. L’applicazione degli schemi di valutazione incrociati con le caratteristiche dei suoli, descritte dalla Carta dei Suoli in scala 1:50.000 e con le informazioni del Catalogo dei suoli della pianura emiliano-romagnola, ha permesso la realizzazione delle “Carte delle Limitazioni Pedologiche alla crescita del pomodoro”. I.TER si è confrontata con il gruppo di lavoro ristretto e allargato nel corso della definizione dello schema di valutazione. La validazione dello schema di valutazione e della relativa carta ha fatto riferimento ad apposite visite in campo anche presso 8 siti coltivati a pomodoro. Il lavoro svolto è consistito: 1. Aggiornamento dello schema di valutazione che è stato modificato in considerazione delle risposte produttive dei suoli formatisi sui depositi alluvionali. Tali suoli, meno presenti nella provincia di Ferrara, caratterizzano buona parte del territorio della pianura ravennate. Il gruppo interdisciplinare allargato si è confrontato infatti soprattutto sulle risposte produttive e sulle considerazioni agronomiche caratteristiche di questi suoli. 2. Sulla base dello schema di valutazione aggiornato è stata conseguentemente aggiornata la Carta delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro e della relativa carta delle Terre per la provincia di Ferrara e realizzata ex novo, la parte cartografica inerente la provincia Ravenna Di seguito si riporta lo schema di valutazione realizzato (Tabella 1): Tabella 1. Schema di valutazione delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro INTENSITÀ DELLE LIMITAZIONI CARATTERISTICHE PEDOLOGICHE ASSENTI O LIEVI MODERATE >25 < 25 Profondità utile alle radici (cm) Tessitura grossolana, moderatamente grossolana, media Fessurazione bassa SEVERE moderatamente fine Fine (argilla orizzonte lavorato > 40%) media forte Disponibilità di ossigeno buona , moderata Calcare attivo (%) >10% imperfetta scarsa, molto scarsa Per i caratteri del suolo inerenti salinità, sodicità e reazione si è deciso di non definirne i “valori soglia” all’interno delle classi in quanto le informazioni desumibili da bibliografia sono poche ed inoltre il pomodoro non è particolarmente condizionato da questi caratteri. La definizione delle tre classi di intensità delle limitazioni è la seguente: - limitazioni assenti o lievi (colore giallo): suoli che non presentano alcuna limitazione o che si prestano ad ospitare la pianta favorendone la piena potenzialità quali-quantitativa (>700 q/ha con circa 5 gradi brix); i suoli possono essere coltivati con tecniche ordinarie e non richiedono interventi specifici, oltre a quelli dettati dalle normali esigenze del pomodoro, atti a migliorare la naturale potenzialità dei suoli; - limitazioni moderate (colore arancione): i suoli presentano alcuni fattori di limitazione che richiedono interventi agronomici di correzione al fine di recuperare le piene potenzialità quali-quantitative che il pomodoro può esprimere; in queste aree le produzioni sono tipicamente dell’ordine dei 700 q/ha con gradi brix >5; - limitazioni severe (colore rosso): i suoli presentano fattori severamente limitanti la coltivazione; eventuali interventi agronomici correttivi possono essere troppo onerosi oppure non sufficienti a recuperare le piene potenzialità quali-quantitative del pomodoro; in queste aree le produzioni sono tipicamente dell’ordine dei 300-600 q/ha. Tabella 2. Definizioni delle caratteristiche pedologiche e delle relative classi utilizzate all’interno dello schema2 Limitazione del Definizione suolo Esprime in maniera solo approssimativa la percentuale in peso dei carbonati finemente suddivisi e facilmente solubilizzabili. Più esattamente, corrisponde alla quota percentuale calcare attivo di ioni Ca++ che reagiscono con ossalato di ammonio (determinazione col metodo calcimetrico Drouineau-Gallet). In suoli ricchi di sali, in particolare di gesso, il metodo fornisce valori non attendibili. disponibilità ossigeno Si riferisce alla disponibilità di ossigeno per l'attività biologica nel suolo.Viene valutata in base alla presenza di acqua libera, imbibizione capillare, tracce di idromorfia. Viene descritta utilizzando le seguenti classi: - buona: sviluppo. l'acqua è rimossa dal suolo prontamente, e/o non si verificano durante la stagione di crescita delle piante eccessi di umidità limitanti per il loro 2 . Le definizioni derivano dal “Manuale di Campagna del Servizio Geologico, sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, Giugno 2002 e dal glossario dzl\ “Catalogo dei suoli della Pianura emiliano romagnola”, I:TER-RER 2006 - moderata: l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e i suoli sono bagnati solo per un breve periodo durante la stagione di crescita delle piante, ma abbastanza a lungo per interferire negativamente sulla crescita di piante mesofile. imperfetta l'acqua è rimossa lentamente, ed il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico limita notevolmente lo sviluppo delle piante mesofile. scarsa l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico non permette la crescita della maggior parte delle piante mesofile. molto scarsal'acqua è rimossa dal suolo così lentamente da permanere in superficie durante la maggior parte del periodo di crescita delle piante. Le classi adottate sono state riprese dal Soil Survey Manual (USDA). Descrive la tendenza del suolo a dar luogo a fessurazioni o crepacciatura in seguito al succedersi di cicli di essiccazione-contrazione e inumidimento-espansione. I suoli che fessurano hanno elevati quantitativi di argille a reticolo espandibile. Vengono adottate le seguenti classi: fessurabilità - Forte: suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti Media: suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da danneggiare gli apparati radicali e i manufatti. Bassa suoli non interessati da movimenti vertici oppure interessati da movimenti vertici con intensità e frequenza tali da non interferire significativamente con le radici delle piante e gli eventuali manufatti È valutata sulla base della percentuale di sodio scambiabile nel suolo (E.S.P.). sodicità reazione Indica il grado di acidità e di alcalinità del suolo. Viene espressa come valore di pH, che è il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica della soluzione acquosa del suolo.Deriva da determinazioni di laboratorio e da stime di campagna con indicatore colorimetrico. Per descrivere il grado di salinità si utilizzano i valori di conducibilità elettrica dell'estratto di saturazione (ECe) e dell'estratto 1:5 (EC5), espressi in µS cm. salinità tessitura Si riferisce alla distribuzione per classi di grandezza delle particelle elementari del suolo. Deriva da misura mediante determinazione di laboratorio e/o da stima di campo. Le proporzioni relative tra le principali frazioni granulometriche del suolo (diametro <2 mm) vengono descritte secondo i seguenti termini e con riferimento al diagramma qui riportato. Termini generali Grossolana profondità per le radici utile Classi fondamentali Sabbie Sabbie franche Franco sabbiosa Moderatamente grossolana Franco sabbioso fine Franco sabbioso molto fine Franca Media Franco limosa Limo Franco argillosa Moderatamente fine Franco argilloso sabbiosa Franco argilloso limosa Argilla sabbiosa Fine Argilla limosa Argilla Indica la profondità a strati impenetrabili alle radici.Si assume come orizzonte impenetrabile quello che presenta una radicabilità 30%. La radicabilità viene stimata in funzione della compattezza, distribuzione dimensionale dei pori, aerazione, capacità di trattenere l’umidità, condizioni chimiche. Si utilizzano le seguenti classi: Caratteri del suolo che influenzano la crescita del pomodoro E’ possibile conoscere le caratteristiche dei suoli fino ad almeno 120 cm di profondità tramite carotaggi con trivella. I caratteri che si possono rilevare direttamente in campo e che maggiormente influenzano la crescita del pomodoro sono i seguenti: − Tessitura - la terra è composta da granuli minerali di diverse dimensioni: sabbia, limo e argilla. Attraverso la sensibilità tattile lo studioso del suolo valuta la presenza di queste componenti con un margine di errore del 5% rispetto ad analisi chimiche. Il limo dà una sensazione saponosa e scivolosa. La sabbia si rileva grazie alla sensazione di smeriglio tra le dita. L’argilla, nelle condizioni ottimali di umidità si lavora mantenendo la forma data, invece se è molto umida si presenta adesiva. I suoli maggiormente idonei per la crescita del pomodoro sono quelli a medio impasto e sabbiosi ma non sono quelli in cui si ottengono i migliori risultati qualitativi; è possibile raggiungere produzioni discrete anche in suoli a tessitura moderatamente fine (argilla tra il 30-40%). Invece nei suoli in cui l’argilla è superiore al 40% si ottengono i migliori risultati qualitativi per colore, brix e licopene ma miori produzioni. − Fessurabilità dei suoli - nelle stagioni piovose l’argilla, che trattiene l’acqua, aumenta di volume, causando evidenti problemi di ristagno idrico; con il caldo estivo, invece, l’argilla si secca e nei suoli caratterizzati da elevati contenuti (40-50%) di argilla espandibile si formano crepe larghe anche 10 cm e profonde fino a 90 (cm). Le crepe limitano lo sviluppo delle piante in quanto causano la rottura delle radici delle piante e costituiscono una via preferenziale di evaporazione d’acqua anche in profondità (stress idrico per le piante). − Presenza di ristagni d’acqua (disponibilità di ossigeno) - la presenza di ristagni si può rilevare osservando i colori della terra. Le variazioni del colore sono dovute alla presenza del ferro che assume colori rossastri quando nella terra circola aria, o colori grigi quando prevale la presenza di acqua. Per stimare la presenza di ristagni idrici si valuta quindi l’estensione e la profondità in cui si rilevano zone di colori grigi (vedi glossario: disponibilità di ossigeno). Il pomodoro sopporta bene la presenza di ristagni idrici che si rilevano a circa 60-80 cm di profondità. − Contenuto in calcare totale - utilizzando una soluzione di acido cloridrico diluito al 10% e versandone alcune gocce su un campione di suolo, è possibile determinare il contenuto di calcare totale in base al grado di effervescenza. L’assenza di effervescenza significa che il contenuto in calcare è nullo; all’aumentare dell’effervescenza (numero e dimensione delle bolle) corrisponde un maggiore contenuto di calcare totale. Il pomodoro non è sensibile ad elevati contenuti di calcare Nelle carte, oltre la colorazione delle diversi classi di limitazione, viene riportata, all’interno della delineazione, la sigla del o dei parametri che determinano le limitazioni ai fini dell’attribuzione della classe. Nel caso di poligoni (delineazioni) della Carta dei Suoli caratterizzati dalla co-presenza di suoli con diversa potenzialità per la crescita delle piante, si è optato per le seguenti modalità di colorazione e siglatura: - “colori rigati” in cui il colore predominante è relativo alla classe di potenzialità quali-quantitativa attribuita al suolo principale e il colore subordinato è relativo alla classe di potenzialità attribuita al suolo secondario; - “sigle composte”: come ad es. “d/c” equivalente a disponibilità ossigeno che limita il suolo principale e calcare attivo che limita il suolo secondario. Carta delle Terre del pomodoro E’ stata quindi realizzata la Carta delle Terre del pomodoro che deriva dalla Carta dei suoli in scala 1:50.000 e dalla carta delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro. Essa rappresenta con lo stesso colore le aree che hanno un comportamento simile per la gestione agronomica dei suoli; le considerazioni principali volte alla coltivazione del pomodoro sono riportate nella legenda allegata Prime considerazioni sulla gestione agronomica dei suoli in funzione della crescita del pomodoro da Industria Terre sabbiose della Pianura Costiera Limitazioni assenti: la coltivazione del pomodoro è consigliata. In effetti vi sono parecchie superfici coltivate a pomodoro che ottengono ottime rese. Trattandosi di suoli generalmente poveri in K si consigliano apporti di K e di Ca. Si consiglia inoltre di apportare N utilizzando letame, limitando invece l’impiego di concimi di origine chimica Si possono manifestare problemi di smerigliamento (problema da verificare nel Ferrarese ma non nel ravennate dove c’è la protezione delle pinete) . Si consiglia l’utilizzo di varietà che tollerino i nematodi. Non ci sono limitazioni sulla scelta dell’epoca di esecuzione delle lavorazioni. In queste Terre viene favorita la precocità del prodotto; Il prodotto raccolto è pulito e privo di terra e ciò facilita la trasformazione in fabbrica oltre che la velocità della raccolta. L’accesso dei mezzi meccanici non determina problemi di compattamento . Puoi fare anche tardivo perché dopo orzo puoi entrare; In questi suoli c’è la massima flessibilità anche nella scelta delle varietà Epoca trapianto Irrigazione Dal 25 marzo al 15 giugno. Si possono utilizzare varietà appartenenti alle varie classi di precocità.. L’irrigazione in queste Terre avviene per infiltrazione laterale nel ferrarese e con rotolone o manichetta nel Ravennate. Il rotolone, dando più acqua, permette di garantire la necessaria dotazione idrica (suoli che percolano molto) Produzione ottenibile con una buona gestione agronomica ql /ha Gradi brix ottenibili con una buona gestione agronomica 850-900 4-5 varia il risultato nell’annata climatica perche l’effetto clima qui si sente di piu: Andamenti piovosi vicini alla stagione di raccolta fanno calare il grado brix Terre con orizzonti torbosi della Pianura Deltizia (Mezzano) Limitazioni moderate e severe: Dove le limitazioni sono moderate parecchie superfici sono coltivate a pomodoro con ottimi risultati qualitativi; è necessario però aumentare la produttività quantitativa. Si consiglia l’utilizzo di varietà che tollerino i nematodi. Sono suoli ricchi in K che presentano salinità subito al di sotto dell’orizzonte lavorato: sono quindi necessari apporti di Ca. Dal 7 aprile al 10 giugno L’irrigazione con il rotolone aumenta la diluizione del sale (maggiormente efficace anche rispetto alle ”non lavorazioni”). Ci sono zone, passaggio tra CNL a JOL, in cui la torba è impermeabile e l’acqua piovana gli scorre sopra: è quindi consigliabile l’irrigazione manichetta. 700 Mezzano Per JOL e CNL Si sconsiglia la coltura perché economicamente non è sostenibile >5 mezzano Queste Terre permettono di esprimere al meglio le varietà che hanno buoni brix buon contenuto in licopene e ottimo colore del frutto Per JOL e CNL Si sconsiglia la coltura Terre di transizione tra pianura deltizia interna ed esterna Limitazioni assenti o lievi associate a subordinate limitazioni moderate: i suoli presentano variabilità tessiturali (da FL a A); i suoli predominanti, di medio impasto, Presentano buone propensioni alla coltivazione del pomodoro; le concimazioni devono seguire i piani di concimazione. Le limitazioni moderate riguardano i suoli subordinati, argillosi, con più del 40% di argilla. Dal 15 aprile al 31 maggio Indispensabile l’irrigazione soprattutto in fase di trapianto. I suoli predominanti possono manifestare incrostamenti superficiali. In questi suoli l’utilizzo della manichetta dà una buona risposta. Terre dei dossi abbandonati della pianura deltizia Limitazioni assenti o lievi: suoli particolarmente fertili con buona propensione alle colture sia erbacee che arboree: attualmente sono favorite colture alternative al pomodoro (frutteti). Le concimazioni devono seguire i piani di concimazione redatti secondo DPI. In questi suoli si ottengono buoni risultati quantitativi ma è necessario aumentare la qualità soprattutto dei gradi brix intervenendo con una oculata gestione agronomica e nutrizionale. Dal 1 aprile al 31 maggio Preferibili varietà non vigorose Indispensabile l’irrigazione soprattutto in fase di trapianto. I suoli possono manifestare incrostamenti superficiali. In questi suoli è consigliabile l’utilizzo della manichetta dà una buona risposta 700-800 (dove le limitazioni sono assenti o lievi) Circa 5 (dove le limitazioni sono assenti o lievi) 700-800 Circa 5 (4,5-5 il risultato può essere condizionato nell’annata climatica (soleggiamento piogge) Terre argillose della pianura deltizia Limitazioni moderate: è necessaria una particolare cura in fase di trapianto con il terreno in buone condizioni di tempera. Sono da evitare le semine per la propensione di questi suoli alla compattazione. I risultati qualitativi sono buoni ma è necessario aumentare la produttività quantitativa. Dal 7 aprile al 31 maggio Indispensabile l’irrigazione soprattutto in fase di trapianto. I suoli possono manifestare compattazioni. In questi suoli l’utilizzo della manichetta dà una buona risposta Terre calcaree dei dossi fluviali Limitazioni assenti o lievi: suoli particolarmente fertili con buona propensione alle colture sia erbacee che arboree: attualmente sono favorite colture alternative al pomodoro (frutteti). Le concimazioni devono seguire i piani di concimazione redatti secondo DPI. In questi suoli si ottengono buoni risultati quantitativi ma è necessario aumentare la qualita soprattutto dei gradi brix. aumentare la qualita soprattutto dei gradi brix intevenevndo con una oculata gestione nutrizionale Dal 1 aprile al 31 maggio Preferibili varietà non vigorose Indispensabile l’irrigazione soprattutto in fase di trapianto. I suoli possono manifestare incrostamenti superficiali. In questi suoli l’utilizzo della manichetta dà una buona risposta Terre calcaree di transizione tra dossi e valli Limitazioni assenti o lievi: Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è difficile fare considerazioni Terre argillose delle valli bonificate Limitazioni moderate: Terre di buona qualità nel modenese. In queste Terre è opportuno dopo il trapianto sarchiare tra le file per rendere pari il terreno interfilare, contenere la formazione di crepe e arieggiare il suolo. Queste Terre tollerano meglio a varietà vigorose Sono Terre che hanno a disposizione poca acqua irrigua, fattore invece indispensabile per la coltivazione del pomodoro però quando coltivate a pomodoro si ottengono buone produzioni qualitative apprezzate dall’industria. Dal 1 aprile al 15 maggio (la tendenza è di anticipare la raccolta per evitare problemi di entrata in campo nel periodo autunnale) preferibili varieta medio vigorose e vigorose Indispensabile l’irrigazione soprattutto in fase di trapianto. In questi suoli l’irrigazione con manichetta deve avvenire con turni frequenti per contenere la formazione di crepe. In caso di formazione di crepe è doveroso integrare l’irrigazione con rotolone . 700 >5 Queste Terre permettono di esprimere al meglio le varietà che hanno buoni brix buon contenuto in licopene e ottimo colore del frutto 800_900 Circa 5 (4,5-5 il risultato puo essere condizionato dall’annata climatica 700 >5 Queste Terre permettono di esprimere al meglio le varietà che hanno buoni brix buon contenuto in licopene e ottimo colore del frutto Terre parzialmente decarbonatate della pianura alluvionale Limitazioni assenti o lievi: Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è difficile fare considerazioni Terre rosse antiche (unireTerre Limose dei terrazzi antichi e terre scarsamente calcaree del margine appennica ) Limitazioni moderate: Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è difficile fare considerazioni Terre argillose e moderatamente calcaree delle valli bonificate antiche Limitazioni moderate: Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è difficile fare considerazioni 11