Schema di valutazione della crescita del pomodoro e

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Schema di valutazione della crescita del pomodoro e
Studio delle potenzialità produttive dei suoli per la crescita di pomodoro da industria
Territorio del Delta Emiliano-Romagnolo
La Regione Emilia-Romagna negli ultimi anni ha favorito l’applicazione delle Carte dei suoli alle esigenze del mondo agricolo tramite un
approccio di lavoro partecipativo che ha coinvolto, oltre i funzionari regionali, i pedologi esperti di I.TER, i tecnici, sperimentatori ed
esperti della coltura oggetto di studio. Ciò ha permesso la realizzazione di Carte applicative condivise e validate dai rappresentanti del
mondo produttivo agricolo.
La metodologia di lavoro si basa su due punti fondamentali:
1) l’effettiva utilizzazione delle Carte dei suoli nel settore agro-forestale e ambientale avviene quando s’instaura un lavoro
d’interscambio tra i produttori di Carte dei suoli e i fruitori stessi (produttori, tecnici che assistono le aziende agricole, sperimentatori e
ricercatori).
2) l’effettiva realizzazione di Carte dei suoli applicative avviene per approssimazioni successive che prevedono la critica, condivisione
e validazione da parte di esperti del settore di applicazione.
Questo metodo permette di facilitare la comprensione d’uso delle Carte dei suoli e di conseguenza avviarne l’utilizzo. Lo Studio delle
potenzialità produttive dei suoli per la crescita del pomodoro sono state affrontate in uno specifico progetto realizzato dall’Azienda
Sperimentale Marani, con la collaborazione di I.TER, grazie al contributo del GAL Delta 2000 (Misura 411 azione 7 PRSR 2007-2013. Il
metodo di lavoro utilizzato, di tipo partecipativo, ha permesso di condividere, con sperimentatori e tecnici esperti di pomdoro che operano
nell’area GAL Delta 2000, le varie attività del lavoro. L’area di studio ha interessato il territorio del GAL Delta 2000 collocato nella bassa
pianura ferrarese e ravennate verso il mare.
La Carta dei suoli in scala 1:50.0001 e il Catalogo dei suoli della pianura emiliano-romagnola hanno costituito la base informativa , anche,
per la realizzazione delle Carte della vocazionalità delle Terre alla produzione di pomodoro da industria.
La “Carta delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro da industria” e la “Carta delle Terre del Pomodoro da industria” ha
aggiornato e rivisto quanto elaborato per la Provincia di Ferrara all’interno del “Il progetto pomodoro a Ferrara” estendendo i dati al
restante territorio afferente all’area GAL della provincia di Ravenna. In particolare sono state riviste alcune valutazioni inerenti i terreni
formatisi sui depositi alluvionali dei fiumi appenninici; suoli poco estesi nella Provincia di Ferrara ma predominanti in quella di Ravenna.
Pertanto il confronto con i tecnici che seguono queste Terre ha portato alla condivisione di alcune modifiche.
Il progetto ha inoltre realizzato in modalità originale la produzione della “Carta delle limitazioni pedologiche alla crescita dell’asparago” e
della relativa “Carta delle Terre dell’asparago”, elaborate entrambe sulla base della Carta dei suoli in scala 1:50.000. La realizzazione della
Cartografie ha richiesto una articolata serie di elaborazioni utilizzando software GIS (ESRI Arcview® e ArcGis®).
Le principali fasi di lavoro realizzate sono di seguito descritte.
- Realizzazione delle “Carte delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro da industria” secondo il metodo ormai
consolidato dalla Regione Emilia-Romagna sono stati definiti schemi di valutazione che correlano le caratteristiche dei suoli (es.
1
Carta dei suoli della pianura emiliano romagnola, Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli, ed 1998, www.regione.emilia-romagna/cartpedo
profondità utile alle radici, presenza di ristagni, tessitura), con le potenzialità di coltivazione del pomodoro. Inizialmente si è
fatto riferimento a informazioni bibliografiche e alle indicazioni suggerite da esperti e tecnici che seguono le coltivazioni di
pomodoro da industria. L’applicazione degli schemi di valutazione incrociati con le caratteristiche dei suoli, descritte dalla Carta
dei Suoli in scala 1:50.000 e con le informazioni del Catalogo dei suoli della pianura emiliano-romagnola, ha permesso la
realizzazione delle “Carte delle Limitazioni Pedologiche alla crescita del pomodoro”. I.TER si è confrontata con il gruppo di
lavoro ristretto e allargato nel corso della definizione dello schema di valutazione. La validazione dello schema di valutazione e
della relativa carta ha fatto riferimento ad apposite visite in campo anche presso 8 siti coltivati a pomodoro.
Il lavoro svolto è consistito:
1. Aggiornamento dello schema di valutazione che è stato modificato in considerazione delle risposte produttive dei suoli formatisi sui
depositi alluvionali. Tali suoli, meno presenti nella provincia di Ferrara, caratterizzano buona parte del territorio della pianura
ravennate. Il gruppo interdisciplinare allargato si è confrontato infatti soprattutto sulle risposte produttive e sulle considerazioni
agronomiche caratteristiche di questi suoli.
2. Sulla base dello schema di valutazione aggiornato è stata conseguentemente aggiornata la Carta delle limitazioni pedologiche alla
crescita del pomodoro e della relativa carta delle Terre per la provincia di Ferrara e realizzata ex novo, la parte cartografica inerente
la provincia Ravenna
Di seguito si riporta lo schema di valutazione realizzato (Tabella 1):
Tabella 1. Schema di valutazione delle limitazioni pedologiche alla crescita del pomodoro
INTENSITÀ DELLE LIMITAZIONI
CARATTERISTICHE
PEDOLOGICHE
ASSENTI O LIEVI
MODERATE
>25
< 25
Profondità utile alle radici
(cm)
Tessitura
grossolana,
moderatamente
grossolana, media
Fessurazione
bassa
SEVERE
moderatamente fine
Fine
(argilla orizzonte
lavorato > 40%)
media forte
Disponibilità di ossigeno
buona , moderata
Calcare attivo (%)
>10%
imperfetta
scarsa, molto scarsa
Per i caratteri del suolo inerenti salinità, sodicità e reazione si è deciso di non definirne i “valori soglia” all’interno delle classi in quanto le
informazioni desumibili da bibliografia sono poche ed inoltre il pomodoro non è particolarmente condizionato da questi caratteri.
La definizione delle tre classi di intensità delle limitazioni è la seguente:
- limitazioni assenti o lievi (colore giallo): suoli che non presentano alcuna limitazione o che si
prestano ad ospitare la pianta
favorendone la piena potenzialità quali-quantitativa (>700 q/ha con circa 5 gradi brix); i suoli possono essere coltivati con tecniche
ordinarie e non richiedono interventi specifici, oltre a quelli dettati dalle normali esigenze del pomodoro, atti a migliorare la naturale
potenzialità dei suoli;
- limitazioni moderate (colore arancione): i suoli presentano alcuni fattori di limitazione che richiedono interventi agronomici di
correzione al fine di recuperare le piene potenzialità quali-quantitative che il pomodoro può esprimere; in queste aree le produzioni sono
tipicamente dell’ordine dei 700 q/ha con gradi brix >5;
- limitazioni severe (colore rosso): i suoli presentano fattori severamente limitanti la coltivazione; eventuali interventi agronomici
correttivi possono essere troppo onerosi oppure non sufficienti a recuperare le piene potenzialità quali-quantitative del pomodoro; in
queste aree le produzioni sono tipicamente dell’ordine dei 300-600 q/ha.
Tabella 2. Definizioni delle caratteristiche pedologiche e delle relative classi utilizzate all’interno dello schema2
Limitazione
del Definizione
suolo
Esprime in maniera solo approssimativa la percentuale in peso dei carbonati finemente suddivisi e facilmente solubilizzabili. Più esattamente, corrisponde alla quota percentuale
calcare attivo
di ioni Ca++ che reagiscono con ossalato di ammonio (determinazione col metodo calcimetrico Drouineau-Gallet). In suoli ricchi di sali, in particolare di gesso, il metodo
fornisce valori non attendibili.
disponibilità
ossigeno
Si riferisce alla disponibilità di ossigeno per l'attività biologica nel suolo.Viene valutata in base alla presenza di acqua libera, imbibizione capillare, tracce di idromorfia. Viene
descritta utilizzando le seguenti classi:
-
buona:
sviluppo.
l'acqua è rimossa dal suolo prontamente, e/o non si verificano durante la stagione di crescita delle piante eccessi di umidità limitanti per il loro
2
. Le definizioni derivano dal “Manuale di Campagna del Servizio Geologico, sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, Giugno 2002 e dal glossario dzl\ “Catalogo dei suoli della Pianura
emiliano romagnola”, I:TER-RER 2006
-
moderata: l'acqua è rimossa lentamente in alcuni periodi e i suoli sono bagnati solo per un breve periodo durante la stagione di crescita delle piante, ma
abbastanza a lungo per interferire negativamente sulla crescita di piante mesofile.
imperfetta l'acqua è rimossa lentamente, ed il suolo è bagnato per periodi significativi durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico limita
notevolmente lo sviluppo delle piante mesofile.
scarsa
l'acqua è rimossa così lentamente che il suolo è saturo periodicamente durante la stagione di crescita delle piante; l'eccesso idrico non permette la
crescita della maggior parte delle piante mesofile.
molto scarsal'acqua è rimossa dal suolo così lentamente da permanere in superficie durante la maggior parte del periodo di crescita delle piante.
Le classi adottate sono state riprese dal Soil Survey Manual (USDA).
Descrive la tendenza del suolo a dar luogo a fessurazioni o crepacciatura in seguito al succedersi di cicli di essiccazione-contrazione e inumidimento-espansione. I suoli che
fessurano hanno elevati quantitativi di argille a reticolo espandibile. Vengono adottate le seguenti classi:
fessurabilità
-
Forte:
suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da
danneggiare gravemente gli apparati radicali e i manufatti
Media:
suoli interessati da movimenti vertici (dovuti a cicli successivi e ripetuti di espandimento e contrazione delle argille) con intensità e frequenza tali da
danneggiare gli apparati radicali e i manufatti.
Bassa suoli non interessati da movimenti vertici oppure interessati da movimenti vertici con intensità e frequenza tali da non interferire significativamente con le
radici delle piante e gli eventuali manufatti
È valutata sulla base della percentuale di sodio scambiabile nel suolo (E.S.P.).
sodicità
reazione
Indica il grado di acidità e di alcalinità del suolo. Viene espressa come valore di pH, che è il logaritmo negativo della concentrazione idrogenionica della soluzione acquosa del
suolo.Deriva da determinazioni di laboratorio e da stime di campagna con indicatore colorimetrico.
Per descrivere il grado di salinità si utilizzano i valori di conducibilità elettrica dell'estratto di saturazione (ECe) e dell'estratto 1:5 (EC5), espressi in µS cm.
salinità
tessitura
Si riferisce alla distribuzione per classi di grandezza delle particelle elementari del suolo. Deriva da misura mediante determinazione di laboratorio e/o da stima di campo. Le
proporzioni relative tra le principali frazioni granulometriche del suolo (diametro <2 mm) vengono descritte secondo i seguenti termini e con riferimento al diagramma qui
riportato.
Termini generali
Grossolana
profondità
per le radici
utile
Classi fondamentali
Sabbie
Sabbie franche
Franco sabbiosa
Moderatamente grossolana
Franco sabbioso fine
Franco sabbioso molto fine
Franca
Media
Franco limosa
Limo
Franco argillosa
Moderatamente fine
Franco argilloso sabbiosa
Franco argilloso limosa
Argilla sabbiosa
Fine
Argilla limosa
Argilla
Indica la profondità a strati impenetrabili alle radici.Si assume come orizzonte impenetrabile quello che presenta una radicabilità 30%. La radicabilità viene stimata in funzione
della compattezza, distribuzione dimensionale dei pori, aerazione, capacità di trattenere l’umidità, condizioni chimiche. Si utilizzano le seguenti classi:
Caratteri del suolo che influenzano la crescita del pomodoro
E’ possibile conoscere le caratteristiche dei suoli fino ad almeno 120 cm di profondità tramite carotaggi con trivella. I caratteri che si
possono rilevare direttamente in campo e che maggiormente influenzano la crescita del pomodoro sono i seguenti:
− Tessitura - la terra è composta da granuli minerali di diverse dimensioni: sabbia, limo e argilla. Attraverso la sensibilità tattile lo
studioso del suolo valuta la presenza di queste componenti con un margine di errore del 5% rispetto ad analisi chimiche. Il limo dà una
sensazione saponosa e scivolosa. La sabbia si rileva grazie alla sensazione di smeriglio tra le dita. L’argilla, nelle condizioni ottimali di
umidità si lavora mantenendo la forma data, invece se è molto umida si presenta adesiva. I suoli maggiormente idonei per la crescita del
pomodoro sono quelli a medio impasto e sabbiosi ma non sono quelli in cui si ottengono i migliori risultati qualitativi; è possibile
raggiungere produzioni discrete anche in suoli a tessitura moderatamente fine (argilla tra il 30-40%). Invece nei suoli in cui l’argilla è
superiore al 40% si ottengono i migliori risultati qualitativi per colore, brix e licopene ma miori produzioni.
− Fessurabilità dei suoli - nelle stagioni piovose l’argilla, che trattiene l’acqua, aumenta di volume, causando evidenti problemi di
ristagno idrico; con il caldo estivo, invece, l’argilla si secca e nei suoli caratterizzati da elevati contenuti (40-50%) di argilla espandibile si
formano crepe larghe anche 10 cm e profonde fino a 90 (cm). Le crepe limitano lo sviluppo delle piante in quanto causano la rottura delle
radici delle piante e costituiscono una via preferenziale di evaporazione d’acqua anche in profondità (stress idrico per le piante).
− Presenza di ristagni d’acqua (disponibilità di ossigeno) - la presenza di ristagni si può rilevare osservando i colori della terra. Le
variazioni del colore sono dovute alla presenza del ferro che assume colori rossastri quando nella terra circola aria, o colori grigi quando
prevale la presenza di acqua. Per stimare la presenza di ristagni idrici si valuta quindi l’estensione e la profondità in cui si rilevano zone di
colori grigi (vedi glossario: disponibilità di ossigeno). Il pomodoro sopporta bene la presenza di ristagni idrici che si rilevano a circa 60-80
cm di profondità.
− Contenuto in calcare totale - utilizzando una soluzione di acido cloridrico diluito al 10% e versandone alcune gocce su un campione di
suolo, è possibile determinare il contenuto di calcare totale in base al grado di effervescenza. L’assenza di effervescenza significa che il
contenuto in calcare è nullo; all’aumentare dell’effervescenza (numero e dimensione delle bolle) corrisponde un maggiore contenuto di
calcare totale. Il pomodoro non è sensibile ad elevati contenuti di calcare
Nelle carte, oltre la colorazione delle diversi classi di limitazione, viene riportata, all’interno della delineazione, la sigla del o dei parametri
che determinano le limitazioni ai fini dell’attribuzione della classe.
Nel caso di poligoni (delineazioni) della Carta dei Suoli caratterizzati dalla co-presenza di suoli con diversa potenzialità per la crescita
delle piante, si è optato per le seguenti modalità di colorazione e siglatura:
- “colori rigati” in cui il colore predominante è relativo alla classe di potenzialità quali-quantitativa attribuita al suolo principale e il colore
subordinato è relativo alla classe di potenzialità attribuita al suolo secondario;
- “sigle composte”: come ad es. “d/c” equivalente a disponibilità ossigeno che limita il suolo principale e calcare attivo che limita il suolo
secondario.
Carta delle Terre del pomodoro
E’ stata quindi realizzata la Carta delle Terre del pomodoro che deriva dalla Carta dei suoli in scala 1:50.000 e dalla carta delle limitazioni
pedologiche alla crescita del pomodoro. Essa rappresenta con lo stesso colore le aree che hanno un comportamento simile per la gestione
agronomica dei suoli; le considerazioni principali volte alla coltivazione del pomodoro sono riportate nella legenda allegata
Prime considerazioni sulla gestione agronomica dei suoli in funzione della crescita del
pomodoro da Industria
Terre sabbiose della
Pianura Costiera
Limitazioni assenti: la coltivazione del pomodoro è consigliata. In
effetti vi sono parecchie superfici coltivate a pomodoro che
ottengono ottime rese.
Trattandosi di suoli generalmente poveri in K si consigliano apporti
di K e di Ca. Si consiglia inoltre di apportare N utilizzando letame,
limitando invece l’impiego di concimi di origine chimica Si possono
manifestare problemi di smerigliamento (problema da verificare nel
Ferrarese ma non nel ravennate dove c’è la protezione delle pinete) .
Si consiglia l’utilizzo di varietà che tollerino i nematodi.
Non ci sono limitazioni sulla scelta dell’epoca di esecuzione delle
lavorazioni. In queste Terre viene favorita la precocità del prodotto;
Il prodotto raccolto è pulito e privo di terra e ciò facilita la
trasformazione in fabbrica oltre che la velocità della raccolta.
L’accesso dei mezzi meccanici non determina problemi di
compattamento .
Puoi fare anche tardivo perché dopo orzo puoi entrare; In questi suoli
c’è la massima flessibilità anche nella scelta delle varietà
Epoca
trapianto
Irrigazione
Dal 25 marzo
al 15 giugno.
Si possono
utilizzare
varietà
appartenenti
alle varie
classi di
precocità..
L’irrigazione in queste Terre
avviene per infiltrazione laterale
nel ferrarese e con rotolone o
manichetta nel Ravennate. Il
rotolone, dando più acqua,
permette di garantire la necessaria
dotazione idrica (suoli che
percolano molto)
Produzione
ottenibile con
una buona
gestione
agronomica ql
/ha
Gradi brix
ottenibili con
una buona
gestione
agronomica
850-900
4-5
varia il risultato
nell’annata
climatica perche
l’effetto clima
qui si sente di
piu: Andamenti
piovosi vicini
alla stagione di
raccolta fanno
calare il grado
brix
Terre con orizzonti
torbosi della
Pianura Deltizia
(Mezzano)
Limitazioni moderate e severe: Dove le limitazioni sono moderate
parecchie superfici sono coltivate a pomodoro con ottimi risultati
qualitativi; è necessario però aumentare la produttività quantitativa.
Si consiglia l’utilizzo di varietà che tollerino i nematodi. Sono suoli
ricchi in K che presentano salinità subito al di sotto dell’orizzonte
lavorato: sono quindi necessari apporti di Ca.
Dal 7 aprile
al 10 giugno
L’irrigazione con il rotolone
aumenta la diluizione del sale
(maggiormente efficace anche
rispetto alle ”non lavorazioni”).
Ci sono zone, passaggio tra CNL
a JOL, in cui la torba è
impermeabile e l’acqua piovana
gli scorre sopra: è quindi
consigliabile
l’irrigazione
manichetta.
700 Mezzano
Per JOL e CNL
Si sconsiglia la
coltura perché
economicamente
non è sostenibile
>5 mezzano
Queste Terre
permettono di
esprimere al
meglio le varietà
che hanno buoni
brix buon
contenuto in
licopene e
ottimo colore del
frutto
Per JOL e CNL
Si sconsiglia la
coltura
Terre di transizione
tra pianura deltizia
interna ed esterna
Limitazioni assenti o lievi associate a subordinate limitazioni
moderate: i suoli presentano variabilità tessiturali (da FL a A); i
suoli predominanti, di medio impasto, Presentano buone propensioni
alla coltivazione del pomodoro; le concimazioni devono seguire i
piani di concimazione. Le limitazioni moderate riguardano i suoli
subordinati, argillosi, con più del 40% di argilla.
Dal 15 aprile
al 31 maggio
Indispensabile
l’irrigazione
soprattutto in fase di trapianto. I
suoli
predominanti
possono
manifestare
incrostamenti
superficiali. In questi suoli
l’utilizzo della manichetta dà una
buona risposta.
Terre
dei
dossi
abbandonati della
pianura deltizia
Limitazioni assenti o lievi: suoli particolarmente fertili con buona
propensione alle colture sia erbacee che arboree: attualmente sono
favorite colture alternative al pomodoro (frutteti).
Le concimazioni devono seguire i piani di concimazione redatti
secondo DPI. In questi suoli si ottengono buoni risultati quantitativi
ma è necessario aumentare la qualità soprattutto dei gradi brix
intervenendo con una oculata gestione agronomica e nutrizionale.
Dal 1 aprile
al 31 maggio
Preferibili
varietà non
vigorose
Indispensabile
l’irrigazione
soprattutto in fase di trapianto. I
suoli
possono
manifestare
incrostamenti superficiali. In
questi suoli è consigliabile
l’utilizzo della manichetta dà una
buona risposta
700-800 (dove le
limitazioni sono
assenti o lievi)
Circa 5
(dove le
limitazioni sono
assenti o lievi)
700-800
Circa 5 (4,5-5 il
risultato può
essere
condizionato
nell’annata
climatica
(soleggiamento
piogge)
Terre argillose della
pianura deltizia
Limitazioni moderate: è necessaria una particolare cura in fase di
trapianto con il terreno in buone condizioni di tempera. Sono da
evitare le semine per la propensione di questi suoli alla
compattazione. I risultati qualitativi sono buoni ma è necessario
aumentare la produttività quantitativa.
Dal 7 aprile
al 31 maggio
Indispensabile
l’irrigazione
soprattutto in fase di trapianto. I
suoli
possono
manifestare
compattazioni. In questi suoli
l’utilizzo della manichetta dà una
buona risposta
Terre calcaree dei
dossi fluviali
Limitazioni assenti o lievi: suoli particolarmente fertili con buona
propensione alle colture sia erbacee che arboree: attualmente sono
favorite colture alternative al pomodoro (frutteti).
Le concimazioni devono seguire i piani di concimazione redatti
secondo DPI. In questi suoli si ottengono buoni risultati quantitativi
ma è necessario aumentare la qualita soprattutto dei gradi brix.
aumentare la qualita soprattutto dei gradi brix intevenevndo con una
oculata gestione nutrizionale
Dal 1 aprile
al 31 maggio
Preferibili
varietà non
vigorose
Indispensabile
l’irrigazione
soprattutto in fase di trapianto. I
suoli
possono
manifestare
incrostamenti superficiali. In
questi suoli l’utilizzo della
manichetta dà una buona risposta
Terre calcaree di
transizione tra dossi
e valli
Limitazioni assenti o lievi:
Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è
difficile fare considerazioni
Terre argillose delle
valli bonificate
Limitazioni moderate: Terre di buona qualità nel modenese. In
queste Terre è opportuno dopo il trapianto sarchiare tra le file per
rendere pari il terreno interfilare, contenere la formazione di crepe e
arieggiare il suolo. Queste Terre tollerano meglio a varietà vigorose
Sono Terre che hanno a disposizione poca acqua irrigua, fattore
invece indispensabile per la coltivazione del pomodoro però quando
coltivate a pomodoro si ottengono buone produzioni qualitative
apprezzate dall’industria.
Dal 1 aprile
al 15 maggio
(la tendenza è
di anticipare
la raccolta per
evitare
problemi di
entrata in
campo nel
periodo
autunnale)
preferibili
varieta medio
vigorose e
vigorose
Indispensabile
l’irrigazione
soprattutto in fase di trapianto. In
questi suoli l’irrigazione con
manichetta deve avvenire con
turni frequenti per contenere la
formazione di crepe. In caso di
formazione di crepe è doveroso
integrare
l’irrigazione
con
rotolone .
700
>5
Queste Terre
permettono di
esprimere al
meglio le varietà
che hanno buoni
brix buon
contenuto in
licopene e
ottimo colore del
frutto
800_900
Circa 5 (4,5-5 il
risultato puo
essere
condizionato
dall’annata
climatica
700
>5
Queste Terre
permettono di
esprimere al
meglio le varietà
che hanno buoni
brix buon
contenuto in
licopene e
ottimo colore del
frutto
Terre parzialmente
decarbonatate della
pianura alluvionale
Limitazioni assenti o lievi:
Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è
difficile fare considerazioni
Terre rosse antiche
(unireTerre Limose
dei terrazzi antichi e
terre scarsamente
calcaree del margine
appennica )
Limitazioni moderate:
Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è
difficile fare considerazioni
Terre argillose e
moderatamente
calcaree delle valli
bonificate antiche
Limitazioni moderate:
Terre attualmente non coperte da produzioni di pomodoro per cui è
difficile fare considerazioni
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