francia: quotate immobiliari superano sbf 120

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Francia: quotate immobiliari superano SBF 120
Rassegna Stampa
Francia:
quotate immobiliari
superano SBF 120
Tratto da www.pierrepapier.fr, traduzione a cura de
il Quotidiano Immobiliare
A conferma della ricerca condotta dall’Istituto del risparmio immobiliare e fondiario (IEIF) sugli investimenti a lungo termine,
uno studio di fattibilità d’investimento sui tassi interni di rendimento (TIR) dei titoli del SBF 120 rivela che quello delle società
immobiliari è il settore più omogeneo e performante del listino.
Se appena un terzo delle società ha registrato risultati migliori
rispetto all’indice generale della Borsa di Parigi, le società di investimento immobiliare quotate (SIIC) vivono il loro momento
di gloria.
Dall’analisi dello studio pluriennale dell’IEIF sugli investimenti a
lungo termine emergeva già che il settore immobiliare quotato
registrava la migliore performance delle categorie di attivi su 5
anni (2008/2013), con un TIR del 18% annuo, prima delle azioni
(11%) e delle SCPI (6,9 %), superando nettamente l’oro (5,6%),
le obbligazioni (4,6%) o le Sicav monetarie (0,6%). Si osservava
altresì che, su 20 anni, le società immobiliari quotate rimanevano sul gradino più alto del podio con un TIR del 9,6%, sempre
davanti alle azioni (7,6 %) e che queste ultime cedevano il passo
solo alle azioni su 30 anni con un TIR del 10% contro il 12,9% per
gli indici borsistici.
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Questi dati globali sono attualmente confermati dallo studio
condotto dalla nostra consorella Investir che ha passato al vaglio il database di Facset per analizzare le performance del SBF
120 su 3, 5 e 10 anni. Ne è risultato che 37 titoli dell’indice generale della Borsa di Parigi hanno superato il proprio indice sui
tre precedenti periodi analizzati. Mentre la redditività annua (dividendi reinvestiti) dell’indice SBF 120 ammontava al 5,7% su
10 anni, al 7,5% su 5 anni e al 17,7% su 3 anni (registrando ogni
volta oltre l’1% in più rispetto al CAC 40), si constata che appena
un terzo del campione delle 120 azioni delle società dell’indice
hanno registrato risultati migliori. È quasi un appello alla gestione indicizzata! Ma c’è di meglio che una gestione indicizzata
che replica la tendenza generale della Borsa di Parigi: le società
immobiliari.
Il SBF 120 si compone di 6 società di investimento immobiliare
quotate (SIIC). Questi pesi massimi del settore se la sono cavata
molto bene a prescindere dai periodi analizzati. Solo Icade registra un ritardo sui periodi più ravvicinati, con un TIR dell’8,5% su
tre anni e del 2,8% su 5 anni, sebbene sul decennio la filiale della
Caisse des Dépôts abbia mantenuto la guardia alta sull’indice
con una redditività borsistica globale pari al 10,5%, ossia circa
il doppio di quella del SBF 120 e persino migliore di quella di
Klepierre e di Gecina (10,2%). Più soddisfacente risulta la performance di Foncière des Regions (12,2%), mentre in testa rimane
Unibail-Rodamco il cui TIR raggiunge quota 156% sugli ultimi
10 anni. La società leader nel settore immobiliare europeo, che
ha continuato a specializzarsi nei grandi centri commerciali, si
aggiudica, infatti, il sesto posto per i TIR su dieci anni, superati
solo dalle case farmaceutiche e dagli operatori delle tecnologie
di comunicazione, settori le cui performance sono molto meno
omogenee rispetto a quelle delle società immobiliari.
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A più breve termine, su 3 anni, le società immobiliari hanno fatto registrare buone performance con redditività globali prossime al 25% per Foncière des Régions, Gecina, Klepierre, che
questa volta hanno superato Unibail-Rodamco (22%), mentre
Mercialys, lanciato in Borsa meno di 10 anni fa, sembra essere
meno favorito (16,1%).
Anche il TIR a 5 anni delle società immobiliari risulta interessante da osservare, poiché corrisponde al picco dei canoni di locazione degli uffici. Ma le condizioni operative meno favorevoli
delle società immobiliari (calo dei canoni di locazione degli uffici
e difficoltà di riaffitto di immobili sfitti in buone condizioni) che,
dopo la crisi, hanno anche dovuto intervenire pesantemente sul
proprio passivo, limitando i livelli di indebitamento per soddisfare il diktat del mercato che le ha costrette a riportare il loro debito rapportato al valore del loro patrimonio (LTV) a una media
del 40%. Ciononostante, le loro performance rimangono invidiabili. Foncière des Régions si è allineata al SBF 120 con un TIR
del 7,4%, mentre Mercialys ha ottenuto una redditività dell’8,1%.
Klepierre registra un TIR a 5 anni pari al 9,2 %, Gecina all’11,9%
e Unibail-Rodamco al 13,3%.
Come volevasi dimostrare.