MANO LEGNO E` Regolare e abbastanza piccola, la lunghezza del

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MANO LEGNO E` Regolare e abbastanza piccola, la lunghezza del
MANO LEGNO
E’ Regolare e abbastanza piccola, la lunghezza del palmo è uguale alla lunghezza delle dita;
comunque è forte ed armoniosa. Il colorito è mediterraneo (come in generale il colorito del corpo).
Molto caratteristica la presenza di solchi e rughe evidenti (anche in età giovanile) specie sul lato
palmare. Pure evidenti sono i tendini. In generale la descriveremo come mano forte ed energica; la
“stretta” (di mano) è decisa.
Le unghie sono forti e regolari. Questo dato (unghie forti e regolari) ha un valore generale; In
patologia vi possono essere variazioni importanti (unghie molli e fragili ad esempio) perché le
unghie (e i tendini) sono caratteristiche legno. Con le unghie abbiamo una grande indicazione dello
stato del Jing (Principio Vitale, quintessenza) e del sangue del Fegato.
Ricapitolando una mano Legno è caratterizzata da:
•
relativamente piccola
•
colorito mediterraneo
•
evidenza dei tendini e delle “rugosità”
MANO FUOCO
Si tratta della mano armoniosa, elegante e affusolata; molto mobile. Si caratterizza per dita lunghe,
mobili e femminili. Mano molto curata quando viene aperta sembra un ventaglio con un incavo nel
palmo. Le unghie sono lunghe (almeno nelle donne) mentre il colorito sta fra il biancastro ed il
rosato.
Quindi i tratti caratteristici della mano fuoco sono:
•
Eleganza e femminilità
•
Aperta forma un ventaglio
•
Dita lunghe ed armoniose
MANO TERRA
La mano è tozza, spatolosa, poco elegante. Le dita sono corte ed il pollice è spesso grossolano.
Caratteristicamente grossa è l’eminenza tenar come in generale le articolazioni. Il colorito
giallastro diviene dorato con l’esposizione solare.
Quindi i tratti caratteristici della mano terra sono:
•
mano forte e tozza
•
Eminenza tenar sviluppata
•
Dita corte e tozze
MANO METALLO
Può assomigliare alla mano del fuoco perché ha le dita, relativamente, lunghe, ma è molto più
biancastra, e il rapporto fra dita e palmo è circa 1 (cioe le dita sono lunghe quanto il palmo).
Complessivamente è molto meno elegante della mano fuoco. Il colorito della mano è biancastro
mentre caratteristicamente la “presa” è molte. In patologia (anche occidentale) sono caratteristiche
le dilatazioni terminali delle dita (dita a bacchetta di tamburo) nelle turbe croniche avanzate del
polmone.
Quindi i tratti caratteristici della mano metallo sono:
•
Mano biancastra ed inelegante
•
palmo allungato della stessa lunghezza delle dita
•
Presa molle
MANO ACQUA
Classicamente si tratta di una mano paffuta, imbibita. Quando si crea artificialmente una plica
cutanea e poi la si rilascia la cute ritorna lentamente alla normalità (anche in età relativamente
giovanile). Il colorito è bianco – grigiastro e diviene grandemente nerastro con l’esposizione al
sole. Il Perinichio evidente e quasi sovrasta l’unghia
Quindi i tratti caratteristici della mano Acqua sono:
•
Mano imbibita
•
colorito grigiastro
•
perinichio evidente
Ci sembra opportuno ricapitolare in tabella alcuni dati soprariportati in questa tabella:
Costituzione
Legno
Caratteristiche principali
colorito mediterraneo
evidenza dei tendini e delle
“rugosità”
Caratteristiche secondarie
relativamente piccola
Fuoco
Aperta forma un ventaglio
Unghie lunghe ed un po arcuate
Eminenza tenar sviluppata
Metallo
Eleganza e femminilità
Dita lunghe ed armoniose
Mano forte e tozza
Dita corte e tozze
Mano biancastra ed inelegante
Acqua
Mano imbibita
Terra
Palmo allungato della stessa lunghezza
delle dita
Presa molle
Colorito grigiastro
perinichio evidente
COLORITO. E’, forse, meglio apprezzabile nel viso. Diremo così che il soggetto legno ha un
colorito mediterraneo, il fuoco tende ad essere bianco - roseo, spesso con piccole teleangectasie
(dilatazioni capillari) sul viso, giallino è il il colorito della terra. Molto caratteristico ad un punto di
diventare un dato essenziale (valore 8) è il colorito biancastro del soggetto metallo. Il soggetto
acqua ha un colorito può anche essere avere un colorito chiaro ma si nota una sfumatura nerastra,
tipica. Altrettanto caratteristicamente tende ad assumere una intensa colorazione scura dopo
esposizione al sole.
Su questo argomento ricordiamo l’assoluta importanza diagnostica, in fisiologia e patologia, data
dai classici.
OCCHI. Mentre il soggetto Legno ha più spesso occhi scuri che evidenziano una intelligenza
intuitiva il soggetto fuoco ha occhi vivi, chiari magnetici e splendenti. L’individuo Terra ha, dato
molto caratteristico, palpebre abbastanza evidenti sia superiori che inferiori che rendono gli occhi
piccoli. Nel contempo sono acuti e penetranti. Alto valore caratteristico sono sono gli occhi del
soggetto metallo: spenti, svuotati siano essi chiari (più spesso) che scuri. I soggetti acqua hanno
occhi che solo ad una prima impressione sono simili a quelli del fuoco: sono, infatti, fieri e freddi.
Certamente belli esprimono fierezza, indipendenza e forza.
VISO. Nell’antica Cina al viso si attribuivano segni importanti sotto il profilo medico ed umano in
generale. La fisionomica era scienza di grande reputazione nel periodo Tang e, a seconda del tipo
di viso, si stabilivano qualità, difetti ed occupazioni fra gli alti dignitari ed i loro figli. Qui
semplifichero il discorso riportandolo alle necessità tipologiche che ci siamo prefissati. Il soggetto
legno tende avere un po’ il viso spigoloso, ma più caratteristicamente tende ad avere il solco nasogenieno evidente. Meno significativo è la forma quadrata del viso del fuoco mentre alto valore è la
presenza di piccole teleangectasie negli zigomi. Il soggetto terra ha una forma tondo-ovale della
terra mentre è allungato quello del metallo. Abbastanza significativo è la forma triangolare dei
soggetti acqua che caratteristicamente è anche giovanile.
NASO – Il soggetto Legno ha un naso affilato mentre quello Fuoco tende ad essere corto e
regolare. Il naso dei soggetti Terra termina è un po’ grossolano e termina, caratteristicamente a
patata. Il soggetto Metallo ha il naso aquilino; anche quando tende alla regolarità ha spesso una
lieve salienza nella zona centrale. Il naso die soggetti Acqua non ha caratteristiche particolari se
non il colorito (vedi).
BOCCA . I soggetti Legno tendono ad avere labbra affilate mentre caratteristica è la bocca dei
soggetti Fuoco: hanno le labbra a cuore con mucosa evidente. Possiamo dire che il tentativo
attualmente dilagante di aumentare il “volume” delle labbra rappresenta una “moda” di copiare il
Fuoco. Anche i soggetti Terra hanno labbra evidenti; manca però la forma a Cuore del Fuoco. Nei
soggetti Metallo la bocca è ridotta a una fessura mentre i soggetti Acqua hanno più spesso labbra
ben disegnate ma non particolarmente carnose.
TRONCO (forma). Osservando un soggetto tipico in età giovanile possiamo dire che il tronco dell’
individuo Legno è magro ed armonico, quello del soggetto fuoco è robusto, quello del soggetto
Terra è arrotondato quello del soggetto Metallo è caratterizzato da scarsezza toracica, spalle
strette e cadenti e quello del soggetto acqua è longilineo. In queste età e in soggetti normali la
descrizione è abbastanza caratteristica. Tutto si complica e perde molto del suo valore con il
trascorrere degli anni. Se il soggetto Legno tutto sommato tende a rimanere relativamente magro
non è inusuale una significativa dilatazione addominale in età adulta avanzata. Altrettanto per il
soggetto Fuoco. Se è vero che tende ad accumulare grasso nel torace molto spesso lo accumula
anche nell’ addome. Il soggetto Terra poi si caratterizza per accumuli addominali che divengono
sempre più evidenti con il trascorrere degli anni. Gli individui sedentari di questa costituzione (e la
sedentarietà è una caratteristica molto frequente) hanno caratteristicamente già all’ inizio della
zona senile la frequente coesistenza di addome dilatato e gambe relativamente ipotrofiche. A
questa associazione diamo alto significato.
Il soggetto metallo tende anche in età adulta tende a mantenere le caratteristiche giovanili (spalle
cadenti, torace scarno e lieve dilatazione addominale. In alcuni tipi (Metallo Yang Ming) si assiste
a spalle cadenti, torace relativamente poco sviluppato e notevole dilatazione addominale. Questa
associazione è molto caratteristica. Specialmente le donne Acqua tendono ad avere, in età adulta,
significativi accumuli nella zona sottoombellicale; questi almeno in parte sono caratterizzati da
ristagni idrici
GAMBE (valore 4). Le gambe del soggetto Legno sono toniche, magre. Anche in età adulta
quando può accadere di ingrassare di qualche chilogrammo rimangono secche e toniche.
Il soggetto Terra ha gambe corte anche se relativamente proporzionate al tronco. Frequentemente
le cosce sono tozze; in età adulta può accadere (e frequentemente accade) che al notevole
sviluppo del pannicolo adiposo addominale (con gonfiori) si associ una relativa ipotrofia dell’ arto
inferiore (e superiore).
Il soggetto metallo ha arti inferiori lunghi sproporzionati rispetto alla parte superiore del corpo. La
muscolatura è poco sviluppata ed il colorito pallido.
Il soggetto acqua ha arti inferiori regolari, talvolta lunghi. Frequentemente, già in età relativamente
giovane è presente ritenzione idrica, specie al piede o alla caviglia.
ABBRONZATURA Spesso il soggetto legno quando si abbronza compaiono efelidi o macchie
caffè-latte. Il soggetto fuoco non ama troppo stare al sole: comunque sia si abbronza senza
scurirsi troppo. Mentre il soggetto terra, al sole, acquista un bel colore dorato l’individuo Metallo si
scotta e basta: questa caratteristica è molto indicativa di costituzione . Infine l’individuo acqua che
fra tutti gli individuo è quello che diviene più scuro.
TIPO di Pelle. I soggetti Legno tendono ad avere la cute spessa, tonica ed elastica. Frequente è
la tendenza agli arrossamenti. Fra le affezioni dermatologiche più frequenti ricordiamo il prurito, l’
orticaria, la forfora e le macchie gravidiche.
La pelle dei soggetti Fuoco tende al colorito roseo ed è compatta ed elatica. Ne grassa ne secca vi
è la tendenza alle teleangectasie specie a livello degli zigomi. In patologia relativamente frequente
è la “couperose”. La cute dei soggetti Terra è grassa, ispessita ed impastata. I follicoli piliferi sono
spesso dilatati con numerosi punti neri specialmente al mento ed alle ali del naso. In patologia
predominano l’ alopecia, i foruncoli, gli ascessi ed in generale le suppurazioni.
La pelle dei soggetti Metallo è pallida, sottile, più spesso secca, talvolta desquamante. E’
relativamente frequente l’invecchiamento precoce. In patologia predominano le affezioni cutanee a
carattere cronico (psoriasi, eczemi ecc).
La pelle dei soggetti acqua è scura, imbibita compatta ma poco elastica. Tende alle macchie
nerastre. In patologia sono frequenti le affezioni cutanee con esiti cicatriziali. Frequenti alopecia,
incanutimento e micosi recidivanti.
ANDATURA I soggetti Legno hanno un’andatura veloce a scatti con tendenza ad appoggiare il
tallone prima della punta. La costituzione Fuoco si caratterizza per essere elegante, armoniosa e
leggera. I soggetti camminano “di punta”. L’andatura dei soggetti Terra e lenta e pesante con il
piede che appoggia interamente al suolo. La costituzione Metallo è caratteristica: sono disarmonici
ed incoordinati. Fra tutte le costituzioni sono quelli che hanno maggiore difficoltà ad “andar dritto”.
La costituzione acqua mostra la sua decisione anche nell’andatura.
CARATTERE . I soggetti Legno tendono all’ impetuosità che può sfociare nell’aggressività. Si
arrabbiano “ma come si accendono si spengono”. Quasi al contrario alcuni soggetti (definiti i Yin ,
prevalentemente ma non esclusivamente donne) tendono ad essere fantasiosi e “vivere
sognando”. Il soggetto Fuoco è fondamentalmente un passionale che vive intensamente la vita. Al
di fuori della sfera emotiva è un realista. Il soggetto Terra è generalmente (ed apparentemente)
calmo ed accomodante. Nel suo profondo tende a rimuginare e non è infrequente che a distanza
di anni conservi un ricordo molto vivo dei “propri errori”. Il soggetto Metallo è un testardo, pignolo e
amante dell’ ordine mentre nel soggetto Acqua domina la volontà. In realtà, questi ultimi, sono
soggetti difficili che raramente lasciano trasparire il loro mondo interiore. La definizione di
introversi, pur vera, non è del tutto corretta. Potremmo dire che in tutto ciò che è superficiale
possono anche sembrare espansivi ma appena si entra nel loro profondo si chiudono a riccio.
PERIODI DI MAGGIOR ALTERAZIONE ENERGETICA . Il soggetto Legno non ama le prime ore
del mattino e tende ad addormentarsi molto tardi. Questa caratteristica è molto significativa.
Durante l’anno il periodo in cui più spesso è sofferente (allergie ecc) è la primavera. Il soggetto
Fuoco non ama l’estate e sua canicola. Forse il periodo di minor prestazione è verso mezzogiorno.
Il soggetto Terra soffre, frequentemente, di sonnolenza postprandiale. In ogni caso questo orario
(fra le 14 e le 15) rappresenta il periodo “off” della sua giornata. Durante l’anno il momento di
maggior “caduta” energetica è fra fine settembre ed inizio ottobre e comunque i cambi di stagione
specie se repentini. Il soggetto Metallo al mattino è tonico e “pronto” mentre diviene sempre più
stanco con il trascorrere delle ore. Alla sera si corica presto. Il soggetto Acqua, tendenzialmente
astenico (stanco) vince la sua stanchezza con la volontà. L’inverno è , in generale, il suo periodo
buio dell’anno mentre mezzanotte lo è della giornata. Spesso superata quest’ ultima “fatica” non si
addormenta più se non all’alba.