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Malattie e Rischi da
AMIANTO
( o Asbesto)
Con il termine generico di asbesto o amianto si indica una famiglia
di silicati fibrosi resistenti al calore, agli acidi ed agli alcali. Le varietà
mineralogiche che vengono più comunemente utilizzate
comprendono amianti di serpentino (crisotilo) ed amianti di
anfibolo (crocidolite, amosite, antofillite, tremolite, ed actinolite).
Cos’è ASBESTO?
Un gruppo di fibre naturali con presso o attuale uso
commerciale la cui utilità è dovuta alla sua bassa
conducibilità al calore, resistenza alla tensione e attacco
chimico. Per qs ragioni usato per isolamento e
ingrediente in numerosi manufatti.
…A. Friabile e A. compatto.
…Amianto, dal greco amiantos, significa incorruttibile, per le sue particolari proprietà,
riferite da un lato alla resistenza agli agenti corrosivi, dall'altro al suo impiego, sin da
tempi antichi, per farne vesti adatte alla cremazione….
“…circa 125 Mln di persone nel mondo sono esposte ad
Asbesto sul luogo di lavoro..
…più di 107mila persone muoiono ogni anno per tumore del
polmone, mesotelioma e asbestosi conseguenti ad esposizione
professionale ad Asbesto…” (OMS, 2010)
Amianto – PRODOTTI
- LASTRE DI AMIANTO-CEMENTO, COPERTURE PER L'EDILIZIA
RESIDENZIALE ED INDUSTRIALE
- TUBI IN AMIANTO-CEMENTO
- MATTONELLE DI PAVIMENTAZIONE
- GUARNIZIONI
- PRODOTTI DI FRIZIONE
- PITTURE, RIVESTIMENTI E SIGILLANTI
- TESSILI COMPONENTI PER IMBALLO, INDUMENTI PER LA
PROTEZIONE DAL CALORE…
- CARTONI A BASE DI AMIANTO
- ALTRI: TUBI PER GAS E VAPORI CORROSIVI, EQUIPAGGIAMENTO PER LA
MANIPOLAZIONE DEL VETRO FUSO, PRODOTTI PER L'ISOLAMENTO,
COMPONENTI PER GUARNIZIONI, BASE PER LASTRE DI
PAVIMENTAZIONE, FILTRI PER BEVANDE…
In Italia (grazie anche alla L. 257/1992),lavorano l'amianto
esclusivamente gli addetti agli interventi di bonifica, i quali sono
esposti a concentrazioni anche molto elevate dal cui effetto nocivo si
salvaguardano con sistemi di protezione individuali particolarmente
restrittivi. Il problema più attuale è invece quanto possano influire
sulla salute pubblica le esposizioni a livelli estremamente bassi che si
verificano per la presenza dell'amianto in edifici, mezzi di trasporto,
e in generale nell'ambiente di vita.
Infatti, mentre per gli effetti non cancerogeni dell'amianto come
nell'asbestosi, è possibile stabilire una soglia di esposizione, al di
sotto della quale non vi è rischio di contrarre la malattia, allo stadio
attuale delle nostre conoscenze non è possibile stabilire un limite
altrettanto sicuro per il rischio di tumori. Questo non significa però
che il rischio cancerogeno sia lo stesso per qualsiasi livello di
esposizione.
Valore limite Amianto
Art. 254 DLgs 81/2008
• 1. Il valore limite di esposizione per l'amianto è fissato a 0,1 fibre per centimetro
cubo di aria, (100 f./litro) misurato come media ponderata nel tempo di
riferimento di otto ore. I datori di lavoro provvedono affinché nessun lavoratore
sia esposto a una concentrazione di amianto nell'aria superiore al valore limite.
• 2. Quando il valore limite fissato al comma l viene superato, il datore di lavoro
individua le cause del superamento e adotta il più presto possibile le misure
appropriate per ovviare alla situazione. Il lavoro può proseguire nella zona
interessata solo se vengono prese misure adeguate per la protezione dei
lavoratori interessati.
• 3. Per verificare l'efficacia delle misure di cui al comma 2, il datore di lavoro
procede immediatamente ad una nuova determinazione della concentrazione di
fibre di amianto nell'aria.
• 4. In ogni caso, se l'esposizione non può essere ridotta con altri mezzi è
necessario l'uso di un dispositivo di protezione individuale delle vie respiratorie
…; l'utilizzo dei DPI deve essere intervallato da periodi di riposo adeguati
all'impegno fisico richiesto dal lavoro; l'accesso alle aree di riposo deve essere
preceduto da idonea decontaminazione di cui all'articolo 256, comma 4, lett d).
• 5. ….
CONCENTRAZIONI TIPICHE DI AMIANTO NELL'ARIA
AREE EXTRAURBANE ED AGRICOLE: 0.1 -1.0 fibre/litro
AREE URBANE: 0.1 - 3.0 fibre/litro
AREE URBANE AD ALTO TRAFFICO: 2.0 - 20.0 fibre/litro
AREE INDUSTRIALI: 3.0 - 30.0 fibre/litro
AREE IND.LI CON ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE: 5.0 - 20.0 fibre/litro
AREE MINERARIE: 2.0 - 10.0 fibre/litro
ESTERNO EDIFICIO CON COPERTURA CEMENTO AM.: 0.1 - 2.0
fibre/litro
INTERNO EDIFICIO CON AMIANTO FRIABILE: 2.0 - 20.0 fibre/litro
Cantieri di bonifica:
Incapsulamento cemento-amianto: 4.0 - 20.0 fibre/litro
Smontaggio 1.0 - 180.0 fibre/litro
Movimentazione 100.0 - 500.0 fibre/litro
amianto friabile rimozione 500.0 - >1000.0 fibre/litro
Malattie correlate a ASBESTO
Asbestosi
Fibrosi del polmone, molto simile alla silicosi, che colpisce
lavoratori fortemente esposti a fibre di amianto. Solitamente compare alle basi
polmonari in sede subpleurica. Se progredisce può interessare diffusamente
entrambi i polmoni con una fine fibrosi. La presentazione clinica dell'asbestosi è
generalmente preannunciata dalla dispnea. L'asbestosi ha rappresentato per
anni il quadro patologico preponderante nei professionalmente esposti e la
causa di morte prevalente.
Malattia Pleurica
Anomalie pleuriche benigne consistenti in
ispessimenti e placche calcificate; compaiono abitualmente dopo un lungo
intervallo dall'inizio dell'esposizione e non hanno significato prognostico
sfavorevole, essendo ritenute unicamente "marker" di pregressa esposizione
ad asbesto. La malattia pleurica o fibrosi pleurica è la forma più comune di
danno polmonare legato all'asbesto.
Mesotelioma
Neoplasia pleurica più frequente; la corrispondenza tra l'esposizione ad asbesto e
la sua comparsa è il fattore che maggiormente ha contribuito sul piano della
patologia a definirlo, verso gli inizi degli anni '60, come entità patologica distinta.
Attualmente si considera attribuibile all'asbesto ogni caso di tale neoplasia con
anamnesi positiva per tale esposizione. Rischio decrescente a seconda che si tratti
di esposizione alla crocidolite, all'amosite o al crisotilo. Incerta relazione doserisposta.
Tumore Polmonare
Eziologia del cancro del polmone negli uomini è complessa e multifattoriale. I casi
di tumore polmonare attribuibili all'esposizione ad asbesto si manifestano
generalmente dopo un intervallo di almeno 15 anni dall'inizio all'esposizione, ma
largamente influenzabile dall'entità dell'esposizione stessa. Aumento progressivo
del rischio relativo al 30° - 35° anno di osservazione. Ciò significa che nei
prossimi anni dovremmo attenderci ancora numerosi casi di tumore polmonare
attribuibili all'asbesto, in relazione alle esposizioni verificatesi fino agli anni ‘80.
Effetto sinergico del fumo di sigaretta e dell'esposizione all'asbesto sull'incidenza
del tumore polmonare nelle popolazioni esposte. I lavoratori esposti, non
fumatori, hanno un aumento di rischio di morte per cancro del polmone pari a
cinque volte rispetto ad altri lavoratori non fumatori, mentre gli esposti fumatori,
aumentano anche di 50 volte il rischio di contrarre tale patologia.
Altri Tumori da Asbesto
Dagli studi epidemiologici è emersa una aumentata incidenza di cancro gastrico,
del colon, faringeo, renale, ovaie, linfomi e laringe.
Malattie correlate a ASBESTO
RISCHIO CANCEROGENO POLMONE E
SINERGIA FUMO-AMIANTO
Non fumat Non Esposti
Non fumat Esposti
Fumatori Non esposti
Fumatori Esposti
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5 COSE CHE DOVREBBE SAPERE CHI INTENDE RIMUOVERE
MATERIALI EDILIZI IN CEMENTO-AMIANTO
1. Allo stato attuale, non esiste alcun obbligo per i proprietari di immobili di procedere alla rimozione di
materiali edilizi in amianto.
2 . La legge regolamenta in modo puntuale, la manutenzione, il trattamento, la demolizione o la rimozione, il
trasporto, lo smaltimento, ecc., dei materiali contenenti amianto. In caso di inosservanza sono previste pesanti
sanzioni penali sia per chi esegue, sia per chi affida i lavori.
3. Le imprese che operano nella rimozione dell’amianto devono essere iscritte all’Albo Nazionale dei Gestori
Ambientali per le categorie 10A o 10B (bonifica amianto). Lo smaltimento dell’amianto rimosso deve avvenire
sempre in una discarica autorizzata. Prima dell’affidamento dei lavori è obbligatorio verificare l’iscrizione
dell’impresa a cui si intende far eseguire l’intervento di rimozione.
4. L’impresa che intende eseguire l’intervento di rimozione di amianto (o un intervento di incapsulamento con
trattamento preliminare o parziale sostituzione), ha l’obbligo di predisporre un piano di lavoro, e di inviarne
copia al Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Azienda USL competente per territorio
almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori. Trascorsi i 30 giorni, l’impresa può cominciare i lavori stessi, senza
alcuna autorizzazione o prescrizione di sorta da parte del Servizio. Non è consentito in alcun caso l’inizio dei
lavori prima della scadenza dei 30 giorni.
5. Al committente dei lavori di rimozione dell’amianto in ambito edilizio (proprietario dell’edificio,
amministratore del condominio, ecc.) spettano gli obblighi stabiliti dalle norme sui cantieri edili temporanei e
mobili. Nei cantieri di rimozione di materiali edilizi contenenti amianto, se è prevista la presenza di almeno
un’altra impresa oltre a quella di bonifica (anche non contemporanea o in fasi successive) è obbligatoria sia la
notifica preliminare, sia la designazione dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori.
L’obbligo della notifica preliminare è estesa anche nel caso in cui operi la sola impresa di bonifica con una
durata presunta dei lavori superiore a 200 uomini-giorno. In caso di lavori privati non soggetti a permesso di
costruire è sufficiente designare il coordinatore per l’esecuzione dei lavori .
-valore di riferimento per la “restitubilità” di ambienti: 2 fibre/litro, (DM 1994.)