Adorazione Preghiera I, I
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Adorazione Preghiera I, I
una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te. Che io ti cerchi, Signore, invocandoti e ti invochi credendoti, perché il tuo annunzio ci è giunto. Ma chi mi farà riposare in te, chi ti farà venire nel mio cuore a inebriarlo? Allora dimenticherei i miei mali e il mio unico bene abbraccerei: te. Cosa sei per me? Abbi misericordia, affinché io parli. E cosa sono io stesso per te, sì che tu mi comandi di amarti e ti adiri verso di me e minacci, se non obbedisco, gravi sventure, quasi fosse una sventura lieve l‘assenza stessa di amore per te? Oh, dimmi per la tua misericordia, Signore Dio mio, cosa sei per me. Di‘ all‘anima mia: «La salvezza tua io sono!». Dillo, che io l‘oda. Ecco, le orecchie del mio cuore stanno davanti alla tua bocca, Signore. Aprile, e di‘ all‘anima mia: «La salvezza tua io sono». Rincorrendo questa voce, io ti raggiungerò, e tu non celarmi il tuo volto. Che io muoia, per non morire, per vederlo” (Agostino, Le Confessioni, 1,1.5). LETTURA XIV La preghiera del cuore “Costellate la vostra esistenza di preghiere, soavi, dolci ‘preghiere del cuore’. Ora, si sente sempre dire ‘preghiera del cuore’. Cos’è la ‘preghiera del cuore’? E’ la preghiera cantata dal ritmo del vostro cuore al Dio di tutti i cuori, che vuole, in ogni modo, attraverso il vostro canto, immergersi nel cuore umano per sostituirsi alla violenza, al dolore, al pianto, a tutto ciò che c’è di terribile e che conduce Dio alla Misericordia verso coloro che hanno permesso una tale sciagura” (T7. - M. cs170207 R9). ——————————————5 MINUTI DI SILENZIO. ——————————————(Sarà il sacerdote a riprendere la preghiera, dando inizio alla recita dei Vespri). Padre nostro. (In ginocchio. Canto per la Benedizione: Dal Foglietto a colori). - 12 - P.A.S. Appunti La Preghiera (I), 110111 ADORAZIONE EUCARISTICA LA PREGHIERA RINNOVARE LA FIDUCIA IN DIO AFFIDAMENTO TOTALE L’OSTIA È IL SEGNO FONDAMENTALE DELLA PRESENZA DI DIO COS’È IL CIBO EUCARISTICO Personale PAS (Enna, Adorazione - La Preghiera (I), 110111) * Si inizi con -------------------------------5 MINUTI DI SILENZIO -------------------------------Si preghi poi insieme, alla proposta dell’animatore, con la preghiera di san Francesco, che deve essere nostra, quella ordinaria, quella usuale. Così pregava San Francesco. * Ti Adoriamo (San Francesco) (Come nel foglio a colori, da riutilizzare) --------------------------------- TUTTI Dinanzi al tuo altare, Signore, noi ci prostriamo e ti adoriamo. Salga fino a te questa nostra preghiera, come profumo di incenso, perché sia da te accolta ed esaudita. “Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera” (Sal 140, 1). TUTTI Cosa sei tu, Gesù “O Gesù, o altissimo Gesù, o Maestro, o Santo di Dio, o Virtù inesplicabile, o Gioia di tutti noi, o Gaudio della nostra vita, Conforto nei momenti di paura, Fortezza nella nostra debolezza, Augurio in tutte le vicende triste e povere della nostra vita. Cosa sei tu, Gesù? Chi può dirlo chi sei? Tutti noi certamente, ma non abbiamo l’intelletto, non abbiamo la forza, l’abbiamo persa, di potere estinguere in una sola parola ciò che tu invece, là dall’altare maggiore del Padre, vuoi effondere su tutti noi, che, piegati davanti a te, imploriamo la tua benedizione e il tuo aiuto” (T6. - M. cs170207A R8). -2- pone la vostra mitezza; alla loro vanagloria, la vostra umiltà; alle loro bestemmie, le vostre preghiere; al loro errore, la solidità della vostra fede (cf. Col 1,23); alla loro violenza, la vostra dolcezza che vi impedisce di rendere male per male. Mostriamoci come loro fratelli, in virtù della nostra bontà, cercando di imitare il Signore. Chi, infatti, ha mai sofferto maggiori ingiustizie, privazioni, umiliazioni? L`erba del demonio non spunti in alcun modo fra di voi: rimanete invece uniti con ogni purezza e saggezza, nel nome di Gesù Cristo, sia con il corpo che con l`anima” (Ignazio di Antiochia, Lettera agli Efesini, 8-10). LETTURA XIII Rinnovare la fiducia in Dio “Rinnovate con il ‘Credo’ la vostra totale fiducia in questa credenza ‘atàvica’, universale, che da secoli, fino ad oggi, si rinnova attraverso gli uomini del tempo e che costantemente conduce ognuno di voi alla presenza della santissima Trinità. Rinnovate, poi, insieme al ‘Credo’, il ‘Gloria’, che è la preghiera brevissima, ma così forte, così possente da impedire a Satana di immergersi in mezzo a voi e rinnovate ancora, oltre al ‘Gloria’, il ‘Pater Noster’, che è la preghiera affidata agli uomini dal Dio della pace, da Gesù, Figlio di Dio e di Maria, venuto sulla terra per costruire, insieme agli uomini, il nuovo regno di vita eterna” (T7. - M. cs170207 R9). TUTTI Preghiera per ottenere la conoscenza di Dio “Tu sei grande, Signore, e ben degno di lode; grande è la tua virtù e la tua sapienza incalcolabile (Sal 144,3; 146,5). E l‘uomo vuole lodarti, una particella del tuo creato, che si porta attorno il suo destino mortale, che si porta attorno la prova del suo peccato e la prova che tu resisti ai superbi. Eppure l‘uomo, - 11 - sommo eterno sacerdote, vi faccia crescere nella fede e nella verità, nella dolcezza e senza collera, nella pazienza e nella longanimità, nella sopportazione e nella castità; vi dia parte all‘eredità dei suoi santi, e così anche noi con voi, e a tutti coloro che sotto il cielo credono nel nostro Signore Gesù Cristo e nel Padre suo che lo ha risuscitato dai morti. Pregate per tutti i santi. Pregate anche per i re e per le autorità; pregate per coloro che vi perseguitano e vi odiano e per i nemici della croce; così il frutto che voi portate sarà visibile a tutti e voi sarete perfetti in lui” (San Policarpo, Lettera ai Filippesi) LETTURA XI La questua della preghiera “La questua è questa: la preghiera. Innalzate preghiere di giubilo e canti di lode al Dio della vita. La lode è l’altissimo segno della presenza di Dio in mezzo agli uomini ed è il mezzo più opportuno, che permette a ‘colui che non è’ di fuggire, fuggire lontano, perchè la sua invidia, il suo rancore, il suo male sono tali da impedirgli di ascoltare, anche una sola nota, che indichi la lode, la lode a Dio, così nel ‘Gloria al Padre’, come nei ‘salmi’, come nel ‘santus’, come nel ‘Gloria’, che voi cantate ogni giorno, andando alla celebrazione della messa. Cantate e innalzate inni, innalzate canti, innalzate lodi d’amore al Dio che vi ha creati e che vi dona costantemente la pace e la misericordia” (T7. - M. cs170207 R9). LETTURA XII L’erba del demonio non spunti fra voi “Pregate incessantemente (1Ts 5,17), anche in nome di tutti gli altri uomini: anche per loro, infatti, vi è speranza di conversione e di unione a Dio. Consentite, almeno, che essi apprendano dal modello che voi offrite loro. Alla loro collera, infatti, si contrap- 10 - LETTURA I Propiziazione Chiediamo aiuto aglli angeli in questa preghiera di adorazione. “Per propiziarci i santi angeli di Dio e indurli a compiere ogni cosa per noi, è sufficiente, per quanto è possibile alla natura umana, imitare, nella nostra attitudine verso Dio, la loro disposizione personale grazie alla quale essi sono imitatori di Dio: così facendo, la concezione che noi abbiamo di suo Figlio, il Logos, in luogo di contraddire quella più chiara che ne hanno i santi angeli, si avvicinerà a questa di giorno in giorno, per quanto è possibile, in chiarità e nettezza” (Origene, Contro Celso, 5,4-5) TUTTI L’affidamento totale “O Gesù, ‘non dimenticarti di me, quando sarai nel tuo regno’. E tu rispondesti: ‘Oggi sarai con me in paradiso’! Guai a chi non riconosce in queste parole l’affidamento totale che ogni anima ha da fare a lui, che è il redentore e salvatore, il perdonatore di tutti i mali, di tutti i peccati, di tutte le offese, che noi non stiamo, qui, Signore, a ricordare, perché troppo triste sarebbe il nostro cuore, ma che tu conosci. Signore, noi ti imploriamo per il mondo intero, imploriamo per quelli che si affrettano, con grande ansia, a dire: ‘Io non credo!’, ‘Io sono ateo!’, ‘Io ho le mie teorie!’, ‘Io appartengo ad un altro genere di cose. La mia virtù la conosco io’”. (T6. - M. cs170207A R8). LETTURA II Esortazione a una preghiera nuova -3- “Siate i benvenuti, fratelli, sorelle, amici, coadiuvanti la vostra preghiera serale in onore di Gesù, Maria e il santissimo e divinissimo Padre, che, dall’alto del cielo, dirige e costituisce, in ognuno di voi il segno della sua paterna bontà. Vi esortiamo a una preghiera nuova, una preghiera santa, una preghiera potente, che, rinnovando i vostri cuori, li trasformi e li renda pronti ad accogliere il dono che il Signore altissimo ha preparato per ognuno di voi, dono di carità e di benevolenza, dono di misteriosa accoglienza, dono di una particolare importanza, perché riguarda la guarigione del cuore, dello spirito e quella del corpo” (cfr. T1 MT10. - M. cs170207B3 R14. cs160207A1 R3). TUTTI Signore, noi ti adoriamo “Le nostri menti e i nostri cuori, visita, o Re delle genti, la nostra persona e conducila, attraverso i sentieri della fede, della speranza e della carità, verso il glorioso regno dei cieli. Tu, o Figlio di Dio, che hai donato la tua vita, il tuo sangue, fino all’ultima goccia, perché noi si diventasse come te e tu non hai temuto, scendendo sulla terra, di farti come noi. Ti adoriamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie, Signore, per l’impronta che tu hai lasciato della tua Chiesa, sugli uomini che tu hai scelto, perché seguissero la tua strada e ci insegnassero a camminare lungo quel cammino che tu hai segnato” (cfr. T9. - M. cs170207B1 R12). LETTURA III L’Ostia, segno fondamentale “L’Ostia, è un segno fondamentale della presenza di Dio tra gli uomini ed è per questo che, oggi, il Signore Dio ha voluto donare tutto se stesso nella più grande delle sue manifestazioni, la presenza dell’Ostia santissima sull’altare, affinché ognuno potesse vede-4- R14). LETTURA IX Obbedire alla Parola “Vivere in Dio significa obbedire a quella parola, che è rimasta scritta nel Libro della vita, ma che ora voi, ogni giorno, potete ascoltare e in continuazione ammirare, approvare, accogliere e renderla vostra. Ciò significa farne l’alimento indispensabile della vostra esistenza. Voi, certamente, mangerete e del pane e del vino, ma, insieme al pane e al vino, avrete bisogno di una parola santa, che, illuminando il vostro intimo cuore, possa condurvi lentamente a trasferire ogni vostra azione in un simbolico atto di riconoscimento e di obbedienza a questa parola santa, che è stata affidata per secoli a uomini di ogni genere, a profeti, a patriarchi, a Santi, a Martiri” (T7. - M. cs170207 R9). LETTURA X Crescere nella fede e nella verità “Restate dunque in questi sentimenti, e seguite l‘esempio del Signore, «fermi e saldi nella fede, amando i vostri fratelli, amandovi scambievolmente», uniti nella verità, preoccupandovi gli uni degli altri nella dolcezza del Signore, senza disprezzare nessuno. Quando potete fare il bene, non differitelo, perché l‘elemosina libera dalla morte (Tb 12,9). Siate tutti sottomessi gli uni agli altri, conservando una condotta irreprensibile tra i pagani, perché le vostre buone opere (1Pt 2,12) vi attirino la lode e il Signore non sia bestemmiato a causa vostra. Maledetto colui che fa bestemmiare il nome del Signore (Is 52,5). Insegnate a tutti la saggezza nella quale voi stessi vivete... Che Dio, Padre di nostro Signore Gesù Cristo, e lui stesso, il -9- può veramente vantarsi, il dono che tu hai fatto alla tua sposa, Signore. Concedici questo, e noi insieme tutti possiamo glorificarti nel corpo, nello spirito e nell’anima. Amen. Così sia. Per Gesù e Maria” (T9. - M. cs170207B1 R12). LETTURA VII Con Maria il dono dell’Eucaristia “Chi esercita con Maria il dono dell’Eucaristia, è salvo, perch”é Maria, l’eucaristica Madre, è sempre pronta ad accogliere nel suo Cuore chiunque di noi vuole immergesi in quel sangue benedetto e santificatore. In quella ‘panificazione’, che non conosce limiti né termine di tempo, né di spazio, né di luogo. Noi viviamo l’eternità costante nel momento in cui il più piccolo, santissimo uomo, il sacerdote, pone con la sua santa mano la piccola particola, la mollichina di pane, immersa in quel sangue, e la mette nella nostra bocca” (T6. - M. cs170207A R8). LETTURA VIII Fiori del nuovo giardino di Maria “Adoratissimi figli, fiori del nuovo giardino, petali di rose variopinte, chi vive con lui, il mio Gesù, riprende la strada di prima e ricomincia la salita verso quel monte dove l’attende la santa trasfigurazione. Vivete, figli miei, come in questo giorno, esposti ai raggi del sole cocente, del sole che non ha tramonto, del sole di primavera e di estate, di inverno e di tutti i tempi. Vivete nell’ascolto della sua parola, nella contemplazione di questo Dio, cosi umile, cosi santo, cosi povero. Egli è vissuto in mezzo a voi. Oggi ho rappresentato per voi il compagno della vita mia, della vita nuova, che inizia già da questo momento in cui, avendomi ricevuto nel vostro cuore, ritirate tutte le malignità, tutto il nero fumo di Satana, per esporvi ai raggi luminosi, accecanti della sua bontà” (T10. - M. cs170207B3 -8- re in essa il compimento della sua Misericordia” (cfr. T7. - M. cs170207 R9). TUTTI Noi ti adoriamo, Signore “O Gesù Salvatore, lascia, un poco, che il nostro capo possa riposare sulla tua tenera spalla. Ondeggia il vento, muovendo i tuoi saldi, focosi capelli. Lascia, o Signore, che la nostra mente riposi nella tua. Lascia, o Signore, che il nostro respiro assuma il ritmo del tuo, come il nostro cuore, che noi ti doniamo alla fine di questa giornata splendente, nella quale hai voluto irrorare di gioia e di luce particolare questa nostra adunanza, dinanzi a te. O Signore di tutte le genti, di tutti i popoli della terra e di tutte le grandiosità del cielo e del mare e degli abissi del mare, o Signore, incontenibile per la tua grandezza, o Signore grandioso, Gesù infinito, straordinario, grandissimo Bene per ciascuno di noi, noi ti adoriamo” (T9. - M. cs170207B1 R12). LETTURA IV Innalzare al cielo il proprio tempio “Pregare significa innalzare al cielo il proprio tempio fino al momento in cui, poi, sarete edificati totalmente in Lui, Padre devoto, altissimo Signore del cielo e della terra, di fronte al quale si inchinano le gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, dei Santi, dei Cherubini, dei Serafini e di tutte le Dominazioni, che producono, in questo luogo, la potenza straordinaria della parola” (T7. M. cs170207 R9). TUTTI Noi ti benediciamo, Signore -5- “Noi ti benediciamo, Signore. Noi ti riconosciamo Signore unico di tutta la terra, fratello nostro, amico, amico soave, voce dolcissima che chiama costantemente i figli del Padre ad una adorazione intimistica del cuore, che scegli ogni istante, perché la nostra vita possa arricchirsi di tante soavità, anche di quelle che noi non conosciamo, ma che tu, prodigo, ci permetti di compiere. Signore infinito, Signore immenso, grandioso, straordinario, potente, invincibile, noi ti dedichiamo questa giornata, che tu, nel tuo grande amore, hai riservato ai figli tuoi della divina Misericordia e della Luce” (T9. - M. cs170207B1 R12). LETTURA V I compagni del nostro pellegrinaggio “La cattiveria, odio, blandizie terrene siano allontanate per sempre. A loro posto l’amore, la perseveranza nella preghiera, la semplicità nel parlare, l’ascolto della parola di Dio, la sottomissione sommessa alla Chiesa, la cura costante della preghiera nelle ore stabilite e, soprattutto, la pazienza, l’obbedienza, la castità siano le compagne del vostro nuovo pellegrinaggio, che rafforzerà il vostro cammino verso il cielo santo di Dio. Amen. E così sia” (T2. - M. cs160207 A2 R4). TUTTI Non dimenticare questa preghiera, Signore “Signore, re della vita, re di tutte le vittorie, non dimenticarti di questa umilissima preghiera, sorveglia i nostri cuori e fa’ sì che ognuno abbia in sé, te, che sei il Dio della vita, dell’amore, della carità. Signore, agisci in noi così come si può agire da parte di una piccola, santissima Madre, che muove le mani al piccolo figlio, indicandogli le cose che deve fare o additandogli la strada che -6- dovrà percorrere. Tu sei l’eletto, sei il Figlio di Dio, sei l’unico, il perfetto, il santo. Tu sei il Dio dell’amore, il Dio della verità” (T9. - M. cs170207B1 R12). LETTURA VI Cos’è il cibo eucaristico «Ciò che il Padre ha preparato, attraverso i tempi, affinché l’uomo, da lui fondato, potesse, finalmente, un giorno, comparire davanti a lui, perfetto, così come lui aveva creato il primo degli uomini: Adamo. Orsù, dunque, svegliamoci, ridestiamo la nostra natura, immergiamoci in questo cuore salvifico, cibiamoci di queste carni salutari, inebriamoci di questo nettare straordinario, che il Cuore del Padre in continuazione dona ai figli della terra. Chi mai potrà dire cos’è il cibo eucaristico, che ogni giorno sostenta gli uomini? Chi mai potrà dire cos’è questo liquoroso nettare, che, scendendo nelle viscere umane, le ritempra, le ricostruisce e ridona ad esse la fortezza di una volta?” (T6. - M. cs170207A R8). TUTTI Chi può dire di conoscerti, Signore “Chi di noi può dire veramente di conoscerti? Chi di noi può dire veramente di averti incontrato? Se così fosse stato, certamente io per prima non sarei più qui, ma sarei prona sulla terra ad invocare la tua benedizione e il tuo santo nome, ovunque, in ogni istante. Chi può dire veramente di conoscerti, o Signore? Ed io ti imploro, perché tu, questa sera, possa farti riconoscere da tutti noi, possa dare ad ognuno di noi il segno caratteristico della tua presenza, che è l’amore, l’amore di Dio, l’àgape di quella Chiesa -7-