Istantanee dal Territorio - PON Reti e Mobilità

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Istantanee dal Territorio - PON Reti e Mobilità
ISTANTANEE DAL TERRITORIO
Por to di Taranto
I nter p o r to R egionale della Pugli a
ISTANTANEE DAL TERRITORIO
Po r to di Tara nto
I nte r p o r to R e gi o na le della Pugli a
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PREMESSA
Questa pubblicazione fotografica, unitamente al video reportage
allegato, vuole offrire – attraverso un percorso che segue il
movimento delle merci in entrata e in uscita – un’immagine
d iretta, per quanto sintetica, dell’attività che quotidianamente
s i s v o l g e n e l P o r t o d i Ta r a n t o e n e l l ’ I n t e r p o r t o R e g i o n a l e d e l l a
Puglia. Due nodi fondamentali nella “rete” della logistica pugliese
e due realtà che dovranno essere sempre più collegate nei prossimi
anni, attraverso moderni sistemi intermodali di trasporto, per
garantire un pieno sviluppo del settore.
La Puglia oggi può dirsi inserita nella mappa internazionale
della logistica ed il PON “Reti e Mobilità” 2007/2013 intende
contribuire a dare continuità a questo trend di sviluppo, in
particolare consolidando e rendendo più efficienti le direttrici
di trasporto internazionali, in direzione dell’Europa del Nord e,
a n c h e a t t r a v e r s o i l P o r t o d i Ta r a n t o , v e r s o l e d i v e r s e d e s t i n a z i o n i
Mediterranee e il “Far East ”.
Si ringraziano l'Autorità Portuale di Taranto, Taranto Container Terminal S.p.A
e Interporto Regionale della Puglia S.p.A. per la cortese collaborazione fornita.
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I L PO R TO DI TA R ANTO
La Ever Sigma ha attraccato questa mattina al Por to di Taranto. Proviene
da Alessandria d’Egitto e, prima ancora, ha attraversato il canale di Suez,
par tita settimane prima da un terminal cinese. I l “far east ” rappresenta la
ro tt a pr i v ile gi ata d el le gra nd i nav i che giungo no n el p or to puglies e. Tre
delle quattro l i ne e oce ani che attive ne l Ter minal co nte nito r i seg u o no la
ro t t a d e l l ’e s t r e m o O r i e n t e, l a q u a r t a “ t a g l i a” l ’At l a n t i c o, i n d i re z i o n e
d e l l e A m e r i c h e. A l l a m o d e r n a b a n c h i n a d i 1 5 0 0 m e t r i a t t r a c c a n o o g n i
mese dalle 35 alle 50 di queste navi, un traffico rilevante considerato
che i l Ter m ina l ta ra ntino ha i ni ziato l a p rop r i a attività ne l 200 1.
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O g g i n e l l o s c a l o s o n o m o v i m e n t a t i o g n i a n n o o l t re 7 0 0 m i l a t e u , una
quantità di merci che colloca il terminal pugliese fra i primi cento al mondo
pe r atti v ità.
Tre gra ndi gr u a po r tal e, a l te ol tre cinquanta met r i, s ono già in attività
per scaricare i container. In tutto il Terminal di Taranto ne sono in esercizio
d i e c i , c o n l a p o s s i b i l i t à d i o p e r a r e c o n t e m p o r a n e a m e n t e s u t re n a v i
o ce a n i c h e. L’o rg a n i z z a z i o n e è p e r fe t t a , gra z i e a u n a re te d i te c n o l o gi e
informatiche e di comunicazione che permette di gestire telematicamente
e con la massima efficienza l ’intero ciclo operativo e alla disponibilità di
p e r s o n a l e a l t a m e nte q u a l i f i c ato e p o l i va l e nte, c a p a ce c i o è d i r i co p r i re
diverse mansioni grazie a un costante processo di formazione. I dipendenti
sono quasi seicento, per un’attività che non si ferma mai sulle ventiquattro ore.
A manovrare le gru c’è un’unica persona, sospesa a un’altezza equivalente a
quella di un palazzo di quattordici piani. Lunghi binari paralleli alla banchina
co nsento no d i spo stare qu e sti eno r m i bracci m e ccan ici, pe r m e ttend o d i
rag gi ung ere con l a ma ssi ma precisione i containe r da s car icare.
È la misura standard di volume nel trasporto dei container ISO (acronimo di International Organization
for Standardization). Questa misura è usata per determinare la capienza di una nave in termini di numero
di container e il numero di container movimentati in un porto in un certo periodo di tempo. Può essere
l’unità di misura in base alla quale si determina il costo di un trasporto.
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I n u n at t i m o l e gra n d i s c ato l e m e t a l liche vengono pre s e dall a nave e gi à
sulla banchina c’è ad attenderle uno dei sessantadue trattori pesanti attivi
n e l te r m i n a l, m e z z i c a p a c i d i t ra s p o r t a re f i n o a 6 0 to n n e l l ate. I l c i c l o è
continuo, anche perché le operazioni di carico e scarico vengono realizzate
in contemporanea. File di trattori scaricano container su una prima gru e,
d o p o p o c h i m e t r i , s i fe r m a n o p e r r i ce ve re u n n u ovo c a r i co. I l p e rco r s o
p ro s e g u e ve r s o i l p i a z z a l e, d o ve s o n o a t t i ve 2 2 g r u a p o r t a l e s u ro t a i a
a l te p o co p i ù d i 3 0 m e t r i , c h e p re n dono i contai ne r pe r “i mpil ar li ” nelle
postazioni a terra. Il Terminal di Taranto ha un’area operativa di 110 ettari, di
cui 25 dedicati ai piazzali per posizionare i container, per una disponibilità
co m p l e s s i va d i c i rc a 3 5 m i l a te u, o l t re a una capac ità di s tocc aggi o per i
co nt a i n e r v u o t i d i 4 5 m i l a te u. I l te r min al dispone, inol tre, di 90 0 pres e
d i co r re nte p e r i co nt a i n e r re f r i g e rati.
L a m a g gi o r p a r te d e l l a m e rce, i n f at ti, staziona nel Por to di Taranto solo
p e r b r e v e t e m p o. I l t r a n s h i p m e n t – i l t r a s p o r t o d a n a ve a n a ve ve r s o
n u ove d e s t i n a z i o n i - ra p p re s e nt a q u a s i i l 9 0 % d e l l ’at t i v i t à d e l te r m i n a l
p u g l i e s e. A n c h e i c o n t a i n e r s c a r i c a t i d a l l a E ve r S i g m a s o l o i n p i c c o l a
p a r te p ro s e g u i ra n n o i l l o ro v i a g gi o via ter ra. Gli al tr i ne i pross imi gi or ni
s a ra n n o c a r i c at i s u fe e d e r, n av i p i ù piccole che ser vono i pr inc ipal i por ti
i t a l i a n i e d e l M e d i te r ra n e o, co n s e i linee attive ne l l o sc a l o jonico.
I l Te r m i n a l d i Ta r a n t o p u ò , i n f a t t i , s f r u t t a r e u n a p o s i z i o n e g e o g r a f i c a
particolarmente favorevole, trovandosi al centro del Mediterraneo e proprio
di fronte al Canale di Suez, da dove transitano in prevalenza le navi dirette
ve r s o O r i e nte.
Si c u ra m e nte i l t ra f f i co d e l Te r m i n a l di Taranto nel fu turo pros simo viv rà
u n a r e d i s t r i b u z i o n e c h e, s e n z a p e n a l i z z a r e l ’a t t i v i t à d i t r a n s h i p m e n t ,
consentirà di aumentare i volumi di merci movimentati su gomma e ferro.
U n n u ovo i m p i a nto s t rate gi co c h e s i b a s a a n c h e s u l l e re a l i z z a z i o n i c h e
interesseranno nei prossimi anni il porto pugliese. Il nuovo Piano Regolatore
Po r t u a l e p re ve d e, i n f at t i, i l ra d d o p pio del quinto s porgente e quindi la
c re a z i o n e d i un n u ovo te r m i n a l co ntenitor i che av rà una capaci tà par i a
quello attuale, ossia oltre due chilometri di banchina con circa un milione
di metri quadri di aree a disposizione. Inoltre i prossimi interventi consentiranno
d i s f r u t t a re a l m e g l i o u n a c a rat te r i s t i c a c h e q u a l i f i c a l o s c a l o p u g l i e s e,
la possibilità di dispor re di larghi spazi di retropo r tualità . È quasi giunto
i nf at t i a l te r m in e l ’i te r p e r av v i a re l a realizzazione de l Dis tr i par k e della
Pi att a fo r ma l o gi st i c a , d u e o p e re c h e per mettera nno di “r ivol uzi onare” il
s i s te m a d ell a l o gi st i c a re gi o n a l e.
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Le n uove s t r utt ure p e r me tteranno di cons iderare i l cont ai ne r come una
fonte diretta di economia attraverso la trasformazione del prodotto trasportato,
l o s p a c c h e t t a m e n t o, l ’a s s e m b l a g g i o e q u i n d i l a re d i s t r i b u z i o n e d e l l a
m e rce n e l l a n u ova fo r m a , s i a v i a fe r rov i a c h e at t rave r s o g o m m a , ve r s o
de s t in a zi o n i l o cal i, naz io nal i e inte r nazi onal i .
O ggi le me rc i c he p ro se guo no il propr io v iaggio rappre s entano circa i l
10% della movimentazione del terminal tarantino, con valori leggermente
p i ù a lt i p e r il t ras p or to v ia go mma r i spet to a q uel lo fer rov iar i o.
I co nt a i ne r, p r ima di usc i re dal por to, ve ng ono control lat i at trave rso un
grande scanner, un po’ come avviene con le valigie negli aeroporti.
S e in questa fase emergono anomalie nella merce traspor tata si procede
a ll ’ap e r t ura de l co nt ainer e all a ve r if ica di rett a sui prodott i.
Dopo aver superato i necessari accertamenti, i container vengono caricati
s u i t i r e s u i co nvo g l i fe r rov i a r i e p o s s o n o u s c i re d a l te r m i n a l. R i s p e t to
ad altri scali, il Porto di Taranto presenta evidenti vantaggi che lo svi l uppo
delle attività di impor tazione ed espor tazione per metterà di sfruttare al
m e gl io.
L a p os i zio n e s trate gi ca co ns e nte, infatt i, col le gament i par t icolar me nte
efficaci. Il Terminal contenitori è dotato di cinque binari con un collegamento
d i r e t t o c o n l a r e t e n a z i o n a l e. I l p o r t o, i n o l t r e, p u r e s s e n d o s i t u a t o a
meno di un chilometro dalla città, si trova fuori dal centro e non è interessato
da fe n ome ni di traffico ur b an o. Da Taranto s i dipar tono ar te r ie st radal i
in direzione di Bologna (Autostrada A14), Reggio Calabria (Strada Statale
1 0 6 Jo n ica), Bar i , Lecce e Br indis i.
I l PON R e ti e M o b ilità 20 07- 2013 d a rà un fo r te im pul so allo svilup p o dei
t r a s p o r t i i n t e r m o d a l i d a l Po r t o d i Ta r a n t o, g r a z i e a u n i n t e r ve n t o c h e,
con un budget di circa 35 milioni di euro, prevede il collegamento alla rete
n a z i o n a l e a t t r ave r s o i l r a c c o rd o d e l l a p i a s t r a l o g i s t i c a c o n l a s t a z i o n e
ferroviaria di Taranto, la connessione del terminal contenitori alla stazione
di Cagioni e la realizzazione della bretella di collegamento del Distripark
alla stazione Bellavista.
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L’INTERPORTO REGIONALE DELLA PUGLIA
Sono le 7,30 di mattina e il traffico di tir in entrata e uscita dall’Interporto di
Bar i è intenso.
Proseguirà così fino alle nove, ma il movimento di mezzi resterà costante
per tutta la gio r n ata, sulle ventiquattro ore.
Nel complesso sono circa 1300 i mezzi commerciali che ogni giorno varcano
i c a n ce l l i d e l l a s t r u t t u ra l o gi s t i c a i n a u g u rat a q u at t ro a n n i f a e c h e p o i
p ro s e g u o n o i l p ro p r i o v i a g gi o ve r s o d e s t i n a z i o n i re gi o n a l i , n a z i o n a l i e
inter n azionali .
I l traspor to su go mma , attua lmente, ra ppresenta la qu asi totalità della
m ov i m e n t a z i o n e m e rc i c h e i n te re s s a l ’i n te r p o r t o m a a b re ve e n t re r à a
pieno regime anche il trasporto via ferro, grazie a una moderna piattaforma
inter modale, co n qu attro fa sci di binar i a ll ’inter no della st ruttura, oggi
già occupata al 9 0% delle s uper fici dis ponibili da aziende che o perano
ne l settore della lo gistica e dei traspor ti.
Si cor re all ’inter p or to pugliese, un’esigenza per una realtà che si è posta
l’obiettivo di rivoluzionare il sistema logistico regionale, dotando il Mezzogiorno
d’Italia di uno strumento fondamentale per sviluppare gli scambi commerciali
a l i ve l l o n a z i o n a l e e i n te r n a z i o n a l e. I n m e n o d i c i n q u e a n n i d a l l ’i n i z i o
d e i l avo r i , l ’ I n t e r p o r t o h a av v i a t o l a p ro p r i a a t t i v i t à e o g g i , a m e n o d i
d i e c i a n n i d a l l a p o s a d e l l a p r i m a p i e t r a , l ’i n i z i a l e f a s e d i s v i l u p p o p u ò
considerarsi conclusa, con tutti i magazzini prenotati con contratti pluriennali.
Cinquanta ettari circa di superficie complessiva, con alberi di ulivo a ricordare
d ove c i s i t rova , 9 0 m i l a m e t r i q u a d rat i d i e d i f i c i l o gi s t i c i e d i re z i o n a l i
ch e posso no essere perso na lizzati in bas e alle specifiche es igenze delle
aziende e sono dotati delle tecnologie più avanzate, dall’impianto sprinkler
al cablaggio strutturato fonia/dati per i locali uffici, un’area dir igenziale
m o d e r n a e f u nz i on a l e. L’i nte r po r to d i B a r i , a n c h e n e l l e l i n e e e s s e nz i a l i
degli edifici, ha scelto di puntare sull ’efficienza e sull ’innovazione come
chiavi di successo: la nuova sfida riguarda il fotovoltaico, con un progetto
da attua re a breve per co pr ire tutti gli edif ici e i pa rcheggi co n pannelli
solari, capaci non solo di assolvere i fabbisogni energetici della struttura,
m a a n c h e d i p ro d u r re e n e rgi a e l e t t r i c a i n e cce d e n z a d a p o te r ve n d e re
sul mercato.
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Nell’Interporto operano 27 aziende, per un totale di circa 900 occupati.
Seguendo il profilo basso dei magazzini, scorrono le insegne con i nomi e i loghi
delle imprese.
Al fianco di distributori pugliesi e nazionali si trovano famosi player internazionali,
capaci di far entrare l’interporto barese nella rete della logistica mondiale, creando
collegamenti non solo con l’Italia settentrionale e il Nord Europa, ma anche con
l’Estremo Oriente, l’India, gli Stati Uniti.
E’ questa la sfida di partenza: sfruttare la posizione geografica strategica di un territorio
posto al centro del Mediterraneo, porta naturale verso i Balcani e il Mediterraneo
orientale, oltre che verso il “far east” e collocare la Puglia nella “mappa” del sistema
della logistica internazionale. Con tale ambizione il Presidente dell’interporto
Emanuele Degennaro, due anni e mezzo fa ha scelto di mettere alla guida di questa
complessa struttura l’olandese Charley Dietvorst, considerato fra i primi
quindici manger al mondo nel settore della logistica, grazie a un’esperienza
trentennale maturata a Rotterdam.
Quanto la realizzazione dell’interporto abbia rivoluzionato il sistema della logistica
locale, lo si capisce entrando in uno dei magazzini predisposti per mantenere la
“catena del freddo”, con moduli dove sono allestite celle frigorifere con temperature
da -25° ai +4°, grazie a sofisticati sistemi di condizionamento capaci di mantenere
un clima costante anche all’interno di volumi molto grandi.
Il movimento all’interno è frenetico: sulle rampe si alternano tir che caricano e
scaricano merce sui piazzali; montacarichi elettrici si affrettano per sistemare i
prodotti in blocchi ordinati, ciascuno dei quali si riferisce a un singolo cliente.
La perfetta organizzazione consente di ridurre drasticamente i tempi di distribuzione:
prodotti alimentari provenienti dalle aziende del Nord Italia raggiungono
supermercati e piccoli esercizi pugliesi passando, in meno di 48 ore, dalla produzione
alla messa sui banchi. Un tempo che si riduce a sole ventiquattro ore nel caso di
prodotti agricoli pugliesi distribuiti nella stessa regione, in Basilicata, Calabria e
Campania.
Questo è possibile anche grazie alla posizione strategica dell’interporto pugliese.
I tir in uscita devono percorrere appena trecento metri per raggiungere la Tangenziale
di Bari, da cui si può accedere direttamente ai diversi sistemi autostradali.
Anche l’Aeroporto internazionale di Bari Palese dista meno di 5 chilometri mentre,
proprio di fronte all’ingresso dell’interporto, si trova la fermata Tesoro della
metropolitana che consente di raggiungere in pochi minuti la stazione centrale.
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I tempi di distribuzione si ridurrebbero ulteriormente con un maggiore utilizzo
del trasporto ferroviario, il cui sviluppo rappresenta il principale asset strategico
per l’implementazione dell’attività dell’interporto nel breve e medio termine.
La piattaforma intermodale presente nella struttura ha un collegamento diretto
con la rete ferroviaria nazionale e sono stati già compiuti i primi passi in questa
direzione movimentando, con locomotive dell’interporto, 1700 carri ferroviari
verso aziende dell’area industriale di Bari.
Lo sviluppo del trasporto via ferro consentirà anche di completare il progetto
dell’interporto come centro intermodale, rafforzando il ruolo della Puglia nel sistema
della logistica internazionale.
L’intervento finanziato dal PON Reti e Mobilità 2007-2013, per un ammontare
di 16 milioni di euro, servirà proprio a migliorare il sistema ferroviario che
interessa l’interporto, consentendo di sfruttare adeguatamente le potenzialità
della piattaforma intermodale attiva nella struttura barese.
Allo stato attuale, infatti, il trasporto ferroviario è reso lento e quindi poco efficiente
dalla necessità di dover far sostare i treni presso il parco Lamasinata per effettuare
il cambio di motrice da elettrica a gasolio: sarà possibile risolvere questo
problema, attraverso la realizzazione di un nuovo fascio di presa e consegna,
costituito da 10 binari già adeguati allo standard europeo da 750 mt, di cui due
riservati esclusivamente all’Interporto.
In questo modo il treno sarà formato all’interno della piattaforma logistica e il
cambio della motrice avverrà in testa al fascio di presa e consegna con una
notevole riduzione dei tempi di manovra. L’intervento, pertanto, garantendo
una maggiore efficienza e una migliore economicità, contribuirà in maniera
determinante a favorire lo sviluppo della modalità ferroviaria per il trasporto
merci.
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Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale
Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali
Via Nomentana, 2 - 00161 Roma
Tel: +39 06 44125200 - Fax: +39 06 44267373
email: [email protected]
www.mit.gov.it/ponreti
Coordinamento editoriale
Arch. Linda D’Amico - Responsabile per la comunicazione del PON Reti e Mobilità 2007-2013
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Dott.ssa Alessia Pandolfi - Responsabile del coordinamento editing
"Piano di Comunicazione cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)"
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PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013
RETI E MOBILITÀ
UNIONE EUROPEA
Finito di stampare nel mese di giugno 2010
da Miligraf s.r.l.
Fotografie di Franco Mapelli
Per il video
Riprese di Federico Hermann
Brano musicale: Hug di Chill Carter (album B-sides)
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