N.30_Marzo 2016

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N.30_Marzo 2016
N.30 - Anno IV° - Marzo 2016
ROC 11542 del 27/09/2005
Valli
Savena e Idice
Direttore Bruno Di Bernardo
Mensile a diffusione gratuita
hemingwayeditore.wordpress.com
Monghidoro
“I fondi per la
montagna?
Non si sa come
portarli a casa”
A pag. 7
Che succede
alle BCC?
Con questo intervento, che
abbiamo chiesto al direttore
della Bcc di Monterenzio,
vediamo di fare chiarezza
di Andrea Alpi
E’
trascorso
poco più di un
anno da quel
20
gennaio
2015,
da
quando
cioè
furono
stralciate, dal provvedimento
predisposto
Andrea Alpi
dal
Governo
sulle
Banche
cooperative, previsioni per le BCC.
Come noto, il testo si limitò a prescrivere per le Banche Popolari
con un attivo superiore a 8 miliardi di euro l’obbligo di trasformazione in SpA.
In questo anno Federcasse
(l’Associazione nazionale delle
Banche di Credito Cooperativo e
Casse Rurali - BCC) e le altre componenti del movimento hanno elaborato una proposta di autoriforma consegnata al Governo
nella scorsa estate.
Il provvedimento approvato dal
Governo lo scorso 10 febbraio ha
in gran parte tenuto conto dell’impianto della proposta di autoriforma presentata: è confermato il
principio di autonomia e di mutualità delle singole BCC; il Gruppo Bancario Cooperativo sarà presumibilmente unico con una dotazione patrimoniale minima di 1
miliardo detenuta in misura almeno
maggioritaria vai a pag. 5
San Lazzaro
Niente scuola
al sabato
dall’anno
prossimo
A pag. 17
Concerti
Super programma
al Paradiso Jazz
all’ARCI
S.Lazzaro
Servizio a pag. 20
Dal 31 marzo al 27 aprile, dopo un volo dall’Argentina a Milano
Dalle Ande agli Appennini,
tutta l’Emilia-Romagna in bici
di Bruno Di Bernardo
Ho conosciuto Magalì Pizarro durante
un viaggio in Argentina sette anni fa.
Lei vive a Viedma,
città alla foce del
Rio Negro che è
anche la “porta d’ingresso” della Patagonia, quella punta
sconfinata del Sud
America che abbraccia
l’Oceano
Atlantico, le Ande
Magalì e Brian ci mandano un saluto da Viedma prima dipartire
fino al Pacifico e
arriva a comprendere
la Terra del Fuoco, sfiorando l’An- attentissima a tutto ciò che aveva
tartide. Magalì era una ragazza a che fare con l’Emilia-Romagna,
poco più che ventenne quando ci essendo i suoi nonni originari della
conoscemmo, molto educata e pe- nostra regione. Parlava benissimo
perina e soprattutto intelligentissi- l’italiano, che studia da anni, e già
ma: aveva una soluzione pratica e allora aveva organizzato i suoi priimmediata per ogni problema e mi viaggi alla riscoperta di una
lavorava come reporter per una terra di cui aveva avuto notizie dai
grossa radio di Viedma. Facemmo nonni e un po’ da internet. Siamo
conoscenza perché entrambi gior- sempre rimasti in contatto. Poi un
nalisti e soprattutto perché lei era mese fa mi ha informavai a pag. 3
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Giovanna
Furlanetto:
“A San Lazzaro
la Furla ha
radici e cuore”
Dopo le polemiche col Comune
sulla rotatoria, ha smentito così
la minaccia del nipote Marco di
trasferire la sede a Milano
di Giancarlo Fabbri
Come
hanno
riferito le agenzie
di stampa nei
giorni
scorsi,
Giovanna Furlanetto ha ribadito
che a lasciare
San Lazzaro e
Bologna per Milano, non ci penGiovanna Furlanetto
sa
nemmeno:
«qui la Furla ha le radici e il cuore».
Zia Giovanna, presidente del Cda
di Furla Spa, ha così stoppato il
nipote Marco Furlanetto, azionista
di minoranza della Furla, che aveva minacciato di chiedere al Cda di
trasferire l’azienda a Milano se
fosse stato espropriato un lembo di
terra di m 10 x 30 del parco di
Villa Furla a San Lazzaro.
A Milano Furla è presente con vari
negozi e con uffici direttivi nello
storico e prestigioso ex Palazzo
Ricordi, in via Berchet, tra Duomo
e Galleria. Cinque piani per un
totale di circa 3mila metri quadri
con al piano terra un fantastico
Ferrari Store. Aldo e Margherita
Furlanetto, origini friulane, nel
1927 fondarono a Bologna un negozio di pelletteria che poi ebbe il
suo primo grande sviluppo col trasferimento, nel 1955, vai a pag. 20
Pagina 2
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Regione
Da Piacenza a Cattolica, dal Delta del Po alla Pietra di Bismantova
Magalì, di origini emiliano-romagnole, andrà alla scoperta delle origini dei suoi nonni pedalando in bici assieme al compagno Brian
segue da pag. 1 to che stava organizzando, assieme al suo compagno
Brian, un giro in Emilia-Romagna
in bicicletta. Le ho subito chiesto
un
articolo
con una sintesi del viaggio e
con le tappe
del tour, anche se ancora
mancavano
alcune rifiniture su cui
Magalì Pizarro
sta lavorando.
Ad esempio sta studiando se fare
l’Appennino bolognese, le Cinque
Valli o la Valle del Reno, che mancano alla sua Road-map. Ricevuto
l’articolo ho deciso di pubblicarlo
perché, conoscendo Magalì, sono
sicuro che dopo il suo viaggio ne
seguiranno altri. Conoscendola so
già che altri giovani percorreranno
le sue orme per venire a scoprire
l’Emilia-Romagna. Pochi sanno
infatti che l’Università di Bologna
ha una sede distaccata a Buenos
Aires, dove studiano i tantissimi
nipoti e bis-nipoti di emiliano ro-
Destinazione: Emilia-Romagna
Dal 31 marzo arriviamo con le nostre bici per scoprire la regione più bike-friendly d’Italia
di Magalì Pizarro
Siamo Magali e Brian (Pedaleando
Sueños), una coppia argentina di
innamorati e appassionati per i
viaggi su due ruote. Insieme ci
siamo avventurati fra il 2014 e
2015 a vivere una delle esperienze
più meravigliose della nostra vita,
percorrendo più di 10 mila km
lungo il Sudamerica attraverso
Argentina, Cile, Uruguay, Brasile
e Paraguay.
Ad aprile 2016 ci attende una
nuova meta: l’Emilia Romagna,
per pedalare in una delle zone più
bike-friendly d’Italia.
Dall’Argentina all’Emilia Romagna. Un viaggio che sa di ritorno
alle radici, di incontri vicini con
una storia che a noi, discendenti
di emiliano-romagnoli, appartiene
attraverso i racconti di nonni e
genitori. Una terra che nel trascorrere degli anni ha saputo moltiplicare le sue eccellenze.
Ci attende un sorriso
che dice “ciao” e sa
di tante storie condivise, di emigrazione,
di sofferenza, di
rinascita, di vita. Gli
emiliano-romagnoli e
il loro territorio sono
una meta che abbiamo da sempre sognato fare in bicicletta.
Per vivere da vicino
la sua realtà, per
entrare con le due
2014, pedalata con vista dell’Oceano Atlantico
ruote nel cuore della
magnoli, ma anche altri giovani regione e raccontare i posti sconoargentini. In Argentina almeno un sciuti di questa terra che va oltre i
cittadino su due è di origine italia- suoi confini geografici.
na, e tantissimi tra questi sono Viaggiare in bicicletta ci ha perdiscendenti di immigrati emiliano messo di scoprire paesaggi e senromagnoli. Far conoscere questo tieri, ma anche i sentimenti di
viaggio di Magalì e Brian nella no- persone disposte a condividere
stra regione aprirà una serie di con noi la loro quotidianità. L’oaltri viaggi, fatti da Argentini che biettivo principale di questo viagvogliono riscoprire le loro origini e gio è presentare alla nostra
conoscere una terra di cui sanno community di “Pedaleando Sueñsolo che è la patria della Ferrari, os” (con più di 8000 lettori, tra
delle Ducati, delle piadine e dell’U- blog, facebook e instagram) sentieniversità più antica d’Europa. E ri e vie da fare con le biciclette,
suggerisco a ristoranti, alberghi, creando una mappa dei posti da
agriturismi e B&B di ospitare Ma- visitare, i percorsi da fare, i servizi
galì, che già ha come sponsor la per cicloturisti e altro. Vogliamo
Cinelli Biciclette, perché al suo anche documentare con fotografie,
ritorno sarà un’ottima ambascia- video e racconti (scritti e radiofonitrice tra i giovani del suo paese, ci) l’essenza di questa “terra
curiosi di conoscere le nostre ter- con l’anima e con il sorriso”. Infine
me, spiagge, montagne e le nostre creeremo un E-book disponibile in
città. Chiunque voglia contattarla, free download.
e penso soprattutto a cicloturisti Siamo in cerca di supporto. Facome lei ed a proprietari di agritu- te parte anche voi del nostro
rismi e B&B, per ospitarla tra il 17 viaggio!
ed il 20 aprile, la troverà su Face- Le valigie sono quasi pronte. Le
b o o k : w w w . f a c e b o o k . c o m / biciclette ci attendono per cominmagapizarro?fref=ts.
ciare questo bel giro nella
primavera
emilianoromagnola. Ora ci tocca
organizzare in dettaglio
ogni giorno di viaggio
lungo la
regione: dove riposarci
quando arriva la sera?
Quali attività e visite
fare durante il nostro
passaggio?
L’invito lo rivolgiamo ad
altri appassionati delle
due ruote, bike hotel,
B&B, agriturismi, produttori locali, trattorie e
altro, che possano accoglierci durante il nostro
breve soggiorno, magari
facilitandoci con sconti2014, preparativi del viaggio nel continente sudamericano
stiche o gratuità.
In cambio, siamo in grado di offrire: Martedì 29/03 → arrivo a Milavisibilità web, attraverso la diffusio- no. Visita alla ditta Cinelli (nostro
ne dei servizi e proposte per il turi- sponsor delle biciclette).
sta che in futuro vorrà visitare la Giovedì 31/03 al sabato 02/04
Regione accompagnato dalle bici- → Partenza da Milano. Inizio del
viaggio. Passando per Piacenza,
clette.
Riportiamo, di seguito, le date di Busseto, Roncole Verdi, Parma,
viaggio. Le città segnate in verde Reggio Emilia e Modena.
indicano quelle dove abbiamo già Domenica 03/04 e Lunedì 04ottenuto risposta di ospitalità.
/04 → Modena (due giorni libeRestiamo comunque aperti ad altri ri).
inviti e proposte di luoghi e zone Martedì 05/04 → Partenza da
particolari da visitare nelle vicinan- Modena per Ferrara.
ze del percorso tracciato. Tutto Mercoledì 06/04 → Ferrara (un
quanto possa arricchire la nostra giorno libero).
permanenza in Regione e ci dia la Giovedì 07/04 al sabato 09/04
possibilità di esplorare al massimo → Partenza da Ferrara, passando
ogni sua eccellenza, sarà colto con per il Delta del Po, Comacchio,
Ravenna.
Domenica 10/04 → Ravenna (un giorno libero).
Lunedì 11/04 → Partenza
da Ravenna, passando per
Cesena, Cesenatico, Gatteo
a Mare.
Martedì 12/04 → Cattolica
(un giorno libero)
Mercoledì 13/04 al 16/04
→ Partenza da Cattolica,
passando per Montescudo,
San Marino, Parco delle
Foreste Casentinesi, Forlì,
Bologna.
Domenica 17/04 al merco2015, pedalando tra laghetti e ghiacciai sulle Ande
ledì 20/04 → Bologna (4
grande piacere e gratitudine.
giorni liberi).
Il viaggio, giorno per giorno
Giovedì 21/04 al sabato 23/04
Non siamo abituati ai viaggi → Partenza da Bologna, passando
“calendarizzati”. La nostra ultima per la Pietra di Bismantova, Paresperienza ci ha visto fare dei giri
co dell’Appennino Tosco Emiliainaspettati. Ci piace dire che “non no.
scegliamo la strada più veloce, ma Domenica 24/04 → Parco dell’quella più significativa e piena di Appennino Tosco Emiliano. (un
storie, anche se ci mettiamo il dop- giorno libero).
pio a finirla”.
Lunedì 25/04 al mercoledì 27/04
Questa volta il viaggio ha solo un → Partenza dal Parco, passando
biglietto aereo di andata e ritorno. per Fidenza. Arrivo a Milano e
Per questo motivo abbiamo delinea- rientro in Argentina.
to questo calendario:
(fine del viaggio).
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Pagina 4
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Città Metropolitana
Che succede alle BCC?
Con questo intervento, che abbiamo chiesto al Direttore della Bcc di Monterenzio, vediamo di fare chiarezza
di Andrea Alpi
segue da pag. 1
dalle BCC; sono previsti i “patti di coesione” atti a regolare il rapporto tra BCC e Gruppo Bancario Cooperativo secondo
un principio di meritevolezza, con
poteri della capogruppo proporzionati alla rischiosità delle banche
aderenti. Preoccupante, però, appare la possibilità di consentire,
alle BCC oltre una certa soglia
patrimoniale, la trasformazione in
Spa con un affrancamento delle
riserve indivisibili.
Una previsione che andrebbe nel
senso contrario rispetto a quello
ufficialmente perseguito, in quanto
favorirebbe la frammentazione
bancaria e finirebbe con lo scoraggiare il fare banca con finalità mutualistiche, indebolendo di fatto la
“coerenza cooperativa” dell’intero
sistema.
Le riserve patrimoniali delle BCC,
infatti, sono state costituite nel
corso di decenni beneficiando di
una particolare disciplina fiscale,
connessa alla mutualità. Consentirne l’affrancamento significa creare un vulnus che potrebbe danneggiare non soltanto la cooperazione di credito, ma l’intera cooperazione ed essere passibile di critica anche sotto un profilo di costituzionalità dato che, come noto,
l’art. 45 della nostra Costituzione
tutela “la cooperazione a carattere
di mutualità e senza
banche
“salvate”
fini di speculazione
hanno ricevuto ben
privata”.
250 milioni di euro dalIl
provvedimento,
le BCC mentre le nostre
parrebbe
tuttavia
poche crisi le abbiamo
consentire qualche
sempre risolte all'interaffinamento, passa
no.
adesso al vaglio del
Le BCC Sono un sisteParlamento e mi
ma solido e ben patriauguro che in quella
monializzato, con un
sede possa essere
patrimonio di sistema
discusso approfon(capitale e riserve) di
ditamente e miglio20,5 miliardi
ed un
r
a
t
o
.
Tier 1 (principale indiMi permetta però un
catore di solidità di una
piccolo
sfogo
su
banca) al 16,2 rispetto
quanto accaduto in
al 12,5 dell’industria
Italia a partire dai
bancaria italiana. La
decreti “Brrd” (che
BCC di Monterenzio,
introduce il “bailche dirigo, ha peraltro
La sede della Bcc di Monterenzio, fondata nel 1902, a S.Benedetto del Querceto
in”) e “salva banche”:
indicatori ancora più
la disinformazione l’ha fatta da elle banche, quelle definite “too big positivi con un Tier 1 al 18,5.
padrona e la politica ha spostato to fail”, ora in Italia invece destano Ritengo che la riforma favorirà le
l’attenzione dai propri punti deboli preoccupazione le banche piccole Bcc consentendo interventi precoci
con una grande approssimazione perché sono troppe?
in caso di crisi (rispetto ad oggi
annunciando, tra l’altro la riforma Il sistema Bcc non ha mai chiesto che gli interventi avvengono quandelle Bcc prima di Natale, come se soldi allo Stato nè alle altre ban- do la crisi è conclamata); saremo il
il problema fossero le Bcc. Il teore- che, al contrario le altre banche primo gruppo italiano per capitali
ma che la banca grande non può hanno creato problemi allo Stato tutti italiani e il terzo per volumi
fallire e che le banche piccole sono ed hanno chiesto soldi alle BCC complessivi. Un dubbio: non è
rischiose è paradossale: abbiamo per risanare i loro bilanci. Le 4 che facciamo gola a qualcuno?
dimenticato Lemahn Brothers?
All’inizio della crisi l’obiettivo era
vitare il ripetersi dell’azzardo moIn Cineteca e poi in Sala Borsa bagno di folla per Giampaolo Morelli
rale che si annida nel gigantismo
Bologna acclama Coliandro
di Sarah Buono
Bestiale! Non c'è
co ma poi mi salì la
altra maniera per
febbre a 40°”. Dalla
definire
l'affetto
sala parte un “forza
manifestato dalla
Bologna”,
Morelli
città di Bologna al
ammicca ma sottoli“suo” Coliandro, il
nea “certo, ma anpoliziotto nato dalche forza Napoli” in
la penna di Carlo
onore delle sue oriLucarelli.
Dopo
gini partenopee. Ma
aver lanciato l'idea Giampaolo Morelli, in arte Coliandro Coliandro ce l'ha un
di una visione collettiva dell'ultima nome? “Io di solito non do nomi
puntata della serie tv, l'attore propri ai miei personaggi ma una
Giampolo Morelli è stato sommer- volta mi è scappato, si chiama Marso dai commenti e dai like dei fan, co ma non me lo ricordavo nemmetra cui anche il consigliere comu- no io” ha raccontato Lucarelli. “Ho
nale Benedetto Zacchiroli, che deciso di interpretare Coliandro per
hanno reso possibile l'evento. Im- i soldi, fare l'attore è bello perché si
mediata la disponibilità della Cine- lavora poco e si guadagna tanto,
teca, andata subito sold out per spero di non avere nulla in comune
200 fortunati, e la Sala Borsa per con lui in tutta franchezza visto il
un incontro “riparatore” per i tanti tipo” ha confessato candidamente
ammiratori rimasti fuori dal cine- tra le risate dei presenti.
ma. In una biblioteca gremita Un bambino ha fatto la domanda
(oltre 500 persone) insieme allo che premeva ai più: “Ma le attrici
scrittore e allo sceneggiatore, così carine le scegli tu?”. Per la
Giampiero Rigosi, l'attore ha diver- cronaca Morelli tra tutte ne ha
tito i presenti raccontando aned- scelta una, Gloria Bellicchi, e ci ha
doti e curiosità tra un autografo e fatto un figlio. Ancora in dubbio il
un altro.
futuro della serie televisiva, diretta
“Bologna ormai è la mia seconda dai Manetti Bros e andata in onda
città, peccato non aver goduto della su Rai2 il venerdì sera, ma di certo
sua cucina visto che abbiamo girato gli altissimi ascolti realizzati poad agosto e il tortellino non mi sem- trebbero essere un buon incentivo.
brava appropriato” ha spiegato In attesa di buone notizie a CoMorelli aggiungendo che “d'inverno liandro intanto è toccato pagare
si sa che qua fa un fred- pegno alla promessa, fatta su facedo...bestiale! Per una vecchia sta- book, di baciare Gargiulo in caso
gione Carlo scrisse che dovevo cor- di uno share superiore al 10%.
rere sui tetti in canottiera, fantasti- Bestiale davvero.
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Pagina 5
La vetrina di
Monghidoro
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Monghidoro
Altezza s.l.m.: m. 841
Superficie Kmq.: 80,3
Abitanti: 3.842
Reddito medio pro-capite: € 19.452
Vigili Urbani: 051.6552036
Uffici comunali: 051.6555520
Stazione Carabinieri: 051.6555524
Ospedale: Loiano 051.6543708
La denuncia del sindaco di Monghidoro: “Troppi passaggi burocratici”
“I fondi per la montagna? Non
si sa come portarli a casa”
L’annuncio fatto da Bonaccini alla Conferenza della Montagna
Regione: 700 milioni per l’Appennino
Saranno resi disponibili entro il 2020 per imprese e territorio
Sono due anni che presentiamo progetti sul dissesto idrogeologico
o di viabilità ma non otteniamo mai risposte concrete
Entro il 2020 oltre 700 milioni di
euro per il rilancio dell'Appennino.
E' l'annuncio fatto dal presidente
"Ora ci dicono che tocge: “Bisogna lavora- della Regione, Stefano Bonaccini,
ca a noi Sindaci agire
re molto sulla viabili- nel corso della 13° Conferenza della
per portare a casa i
tà a 360° con obbiet- montagna tenutasi a Castelnovo
fondi
dedicati
alla
tivi mirati per rag- ne' Monti a fine gennaio.
montagna, che i soldi
giungere Bologna e Il nuovo programma regionale per
sono stati stanziati, ma
le vallate circostanti, la montagna prevede fondi per lo
non ci indicano, con
la montagna ha bi- sviluppo delle imprese, la difesa e
chiarezza, i modi e i
sogno di attenzioni valorizzazione del territorio e una
metodi per poterli ottenon va abbandonata crescita dell'attrattività. Numerosi
nere".
a se stessa, è un gli obiettivi: aumento della popolaAlessandro “Ronny” Ferretti
Con la sua solita
quartiere di Bologna zione residente, banda ultra larga
schiettezza e capacità di sintesi secondo la nuova filosofia Metro- per il 100% della popolazione montana, più imprese giovanili, rafforAlessandro Ferretti, sindaco di politana”.
Monghidoro, spiega cosa vuol dire Sulla carta gli stessi obiettivi del- zamento dei servizi. Complessivafare i conti con una burocrazia l'assessore della Montagna Paola mente si tratta di 705 milioni di
esasperante, un impianto regio- Gazzolo, che ha promesso la cre- euro per l’intera legislatura da suddividere in 303 milioni per la
nale
e
la
difesa attiva del territorio, la
nuova Città
sua accessibilità e la valorizzaMetropolitazione delle risorse naturali; 150
na
quantomilioni circa per rendere più
meno assenattrattiva la montagna, per rafte. Nonostanforzarne l’identità e la coesione
te gli annunsociale; infine, 252 milioni serci mediatici
viranno a favorire lo sviluppo
ancora non è
delle imprese, e a far crescere il
chiaro come
lavoro.
e
quando
“Il Programma regionale per la
verranno
montagna, che proponiamo alla
distribuiti i
discussione, e che terremo moni700 milioni
torato, valorizza un nutrito pacpromessi dal
chetto di risorse, a partire dal
presidente
Fondo regionale per la Montadella Regione
gna, che è raddoppiato: da 3 a 6
Stefano BoUna delle frane sul territorio che potranno essere risolte coi fondi per la montagna
milioni di euro l’anno, a cui si
naccini per il
rilancio dell'Appennino. Già da azione di un tavolo permanente
tempo infatti ciò che manca è una dedicato: “L’identità di questo
struttura di collegamento che territorio è stata per troppo tempo
segua i comuni nel lungo iter di associata alla ‘fatica del viverci’,
richiesta di finanziamento: ogni alla marginalità. E’ ora di invertire
amministrazione infatti deve inse- questa visione, e considerare l’Aprire il proprio progetto nel sistema pennino ‘una terra per viverci’ e
Rendis ma per farlo la Regione dove portare nuovi insediamenti”.
prima dovrebbe validarlo.
Di certo nel frattempo sarebbe
Il Ministero infatti, che elargisce i utile un servizio che esamini i
fondi, può decidere solo tra i pro- progetti di finanziamento in magetti già letti, valutati e “vidimati” niera tempestiva e li revisioni per
a livello regionale.
evitare le possibili difformità di
“Sono due anni che come Ammini- ordine tecnico o economico ai
strazione presentiamo progetti sul comuni che li presentano.
dissesto idrogeologico o di viabilità Altrimenti il rischio, ancora una
ma non otteniamo mai risposte volta, è che i fondi stanziati riconcrete, cosa dobbiamo fare? Non mangano fermi e inutilizzati nosi riesce a venirne fuori e io intan- nostante le tante cose da fare.
to ho una strada chiusa, abitazio- “La parola d'ordine per i prossimi
ni a rischio e una vallata in com- anni deve essere perequazione,
pleto dissesto. A chi abita in Ap- equità per i diversi territori e conpennino andrebbe dato un premio cretezza, non possiamo rimanere
ma qua invece aumentano le diffi- fermi” conclude Ferretti.
coltà” spiega Ferretti che aggiun-
di Sarah Buono
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aggiungono i 4 milioni per la viabilità appenninica” ha dichiarato l’assessore Gazzolo nel corso del suo
intervento.
Quattro i campi d'azione: Appennino digitale, per portare banda ultra
larga in tutte le aree; Appennino
sostenibile, per valorizzare le fonti
di energia rinnovabile e la cura del
territorio; Appennino innovativo,
per l’innovazione e il trasferimento
tecnologico alle imprese; Laboratorio Appennino, per sostenere la
formazione e co-progettazione pubblico-privata.
“Quest’anno il Governo ha ripristinato il fondo nazionale per la montagna. Abbiamo scelto di investire
150 milioni sul dissesto idrogeologico, superando la logica degli interventi di emergenza per attivare
invece un piano decennale di prevenzione con interventi strutturali. Il
primo obiettivo deve realmente essere che le persone che vivono qui
vogliano rimanere a viverci e lavorarci, ed altre siano invogliate a
farlo. Sarà essenziale anche la garanzia delle fruibilità delle strade e
su questo intendiamo fissare una
quota del bilancio dedicata ogni
anno per le strade dell’Appennino”
ha sottolineato Bonaccini.
Grande attenzione verrà dedicata
alle fonti energetiche alternative e
alla bioedilizia, con conseguente
riduzione della spesa per i residenti.
Sarah Buono
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Loiano
Altezza s.l.m.: m. 714
Superficie Kmq.: 86,1
Abitanti: 4.393
Reddito medio pro-capite: € 20.425
Vigili Urbani: 051.6545144
Uffici comunali: 051.6543611
Stazione Carabinieri: 051.6544244
Ospedale: Loiano 051.6543708
Esce Lorenzo Ferroni, cambiano le deleghe ed entra Karmen Ogulin
Rivoluzione in Giunta, lascia Ferroni
Alla cerimonia di consegna anche Chiara Gibertoni, direttore Ausl
Ventilatore donato all’Ospedale da Cast
di Sarah Buono
di Sarah Buono
Dopo meno due anni dall'insedia- erano delegate al consigliere Masmento, viene rivoluzionata la Giun- simo Bianconcini al quale va inveta comunale di Loiano. L'assessore ce la delega per le Politiche SportiLorenzo Ferroni si è dimesso, ri- ve); a Roberto Nanni Edilizia pubblica e privata, Sicurezza
manendo in carica solo
come consigliere, e al suo
e Protezione civile, Agriposto è subentrata Karmen
coltura, Rapporti con le
Ogulin con le deleghe al
frazioni. Alla nuova asTurismo e Tempo libero e
sessora Karmen Ogulin
Informazione e Comunicavanno invece le deleghe
di Turismo e Tempo libezione che si aggiungono a
quella della Cultura già
ro, Cultura, Informazione
nelle sue mani. Sulla pagie Comunicazione. “Siamo
na facebook ufficiale del
un gruppo molto forte e
gruppo “Cittadini in Comu- Karmen Ogulin coeso, sono contenta di
ne”, nato dalla lista con cui
farne parte. Adesso potrò
si candidò l'attuale sindaco Patri- operare con maggiore sinergia sulle
zia Carpani, la motivazione dichia- mie deleghe, tutte legate tra di loro,
rata riguarda gli impegni lavorativi per dare maggiore visibilità a ciò di
di Ferroni e pertanto “la sua impos- bello che a Loiano facciamo”.
sibilità a seguire bene determinate L'assessora Ogulin non ha perso
cose”.
tempo e a meno di 7 giorni dalla
Un problema già emerso lo scorso sua nomina ha convocato un tavoanno e segnalato dal gruppo di lo con le realtà associazionistiche
opposizione “Loiano nel cuore” con per discutere della nuova formatanto di pdf che documentava le zione della Pro Loco. Un appuntaassenze dell'allora vicesindaco, mento la cui importanza è stata
mancato anche in occasioni impor- sottolineata anche da una nota del
tanti come il rinnovo della conven- Sindaco: “Non avere una Proloco
zione della Proloco o la fiaccolata significa, da parte di tutti, assumerin ricordo delle vittime del terrori- si la responsabilità che Loiano possmo. Ferroni si dimise da quella sa davvero diventare un paese
carica mantenendo però il ruolo da dormitorio e non vogliamo che queassessore che oggi invece lascia. Le sto accada. Spero che ci siano perdeleghe sono state quindi così re- sone che forti di uno spiccato spirito
distribuite: a Alberto Rocca, vice- di volontariato e di volontà, possasindaco, Politiche Sanitarie, Am- no formare un valido gruppo”.
biente e Informatica; a Giulia Naldi E l’8 marzo ha annunciato a breve
Politiche Sociali, Istruzione, Pari le sue dimissioni il consigliere di
Opportunità, Trasporti, Politiche minoranza (PD) Luca Visinelli.
Giovanili e Associazionismo (che Andrà a lavorare in Svezia.
Ci vuole un grande cuore per rea- affiancare quella già presente ma
lizzare una grande impresa: il 20 spesso insufficiente per l'alto nufebbraio, nel corso di una parteci- mero di pazienti serviti. Dal 2015
pata cerimonia, il Cast ha donato il Cast è diventato una Onlus, e
un ventilatore Philips all'ospedale tutti possono devolvergli il proprio
Simiani di Loiano.
5 x 1000 per sostenere le future
“Un ottimo strumento che raddoppia iniziative del comitato. Tra gli ospile nostre potenzialità per trattare le ti presenti anche il sindaco di
patologie acute cardio-polmonari Monzuno Marco Mastacchi, la
che finora costringevano molti pa- vicesindaca di Monghidoro Morena
Baldini e il vicesinzienti ad andare a
Bologna” ha sottolidaco di Loiano Alberto Rocca che da
neato il Direttore f.f.
dell’Ospedale,
Gioex presidente del
vanni Perulli. I fondi
Cast diede il via alla
raccolta fondi iniziaper l'acquisto del
ventilatore sono stati
ta in memoria dell’ex Sindaco Arnaldo
raccolti dal Comitato
Appennino Salute e
Naldi. Il direttore
generale
dell'Ausl,
Territorio, da anni
molto attento alle
Chiara Gibertoni, ha
questioni
relative
voluto
ringraziare
all'ospedale loianese,
pubblicamente
i
ai tagli e depotenziacittadini per un gementi di servizio. Il ventilatore Philips V60 donato sto così importante:
Molto
Soddisfatto
“Un im-pegno che
Giulio Masiello, presidente del Cast non andrà perso e che, anzi, verrà
(Comitato Appennino Salute Terri- messo a frutto. L’area dell’Appennitorio): “Il Simiani è l'ospedale di no richiede una particolare sensibitutto il nostro territorio, non solo di lità, ben diversa da quella dedicata
Loiano e questa macchina fa la dif- alle strutture di pianura. Sono qui
ferenza in caso di insufficienza re- per testimoniare che Loiano non ci
spiratoria tra la vita e la morte. Spe- è lontana ed anzi è uno dei territori
ro sia il primo mattone per costruire su cui concentreremo la nostra atun ospedale sempre più efficiente e tenzione”. Sono intervenute anche
professionale”. Quando Masiello e il direttore di Distretto Elisabetta
il dottor Perulli decisero di utilizza- Vecchi, le delegazioni della Croce
re i fondi raccolti per migliorare il Rossa di Loiano, della Pubblica
servizio erogato la scelta cadde Assistenza di Monterenzio e della
infatti sull'acquisto di un altro ven- Pubblica Assistenza di San Benetilatore: una macchina in più per detto Val di Sambro.
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La vetrina di
Monterenzio
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Monterenzio
Altezza s.l.m.: m. 207
Superficie Kmq.: 105,35
Abitanti: 6.030
Reddito medio pro-capite: € 21.485
Vigili Urbani: 051.6548435
Uffici comunali: 051.929002
Stazione Carabinieri: 051.929917
Ospedale: Loiano 051.6543708
Ex sindaco e sindaco si fronteggiano per la storia della piscina
L’ASD “A Monterenzio” in gara con un progetto di doposcuola
Polemica tra Venturi e Spadoni
Omaggio al premio Nobel Malala
Continua la polemica a distanza realtà SI SMENTISCONO DA SOLI: il
legata alla piscina tra ex sindaco 10 giugno 2004 la Giunta Malaguti,
Venturi e attuale amministrazione. dopo segnalazione del Direttore
Non per rinfocolare la polemica, lavori del 14 gennaio 2004 approva
ma per contribuire ad una migliore con delibera n.55 un’azione legale
conoscenza dei fatti, ci è parso contro la ditta Leonardo, prima del
utile pubblicare questo
collaudo.
post di Giuseppe VentuIl collaudatore scrive che
ri, in disaccordo con la
furono pagati 159.000 €
condotta tenuta dal suo
in più alla ditta Leonardo
successore Spadoni e col
perché c’erano vizi: sistePD locale di voler usare
mazione scarichi, sistemasoldi dei cittadini per
zione infissi, tubo bordo
fare rientrare una causa
sfioratore, ripristini pompe
contro il Comune per
e impianti, a seguito dell’Giuseppe Venturi, già
“indebito arricchimento”.
allagamento dei vani tecsindaco di Monterenzio
Il PD distribuisce un vonici… nonostante questo
lantino, nel quale si sostituisce al- la fidejussone di € 140.000 (che
l 'A mmin is tr az io n e C o m u n al e avrebbe coperto quasi tutte le spese
(ridicolizzando le istituzioni), per aggiuntive) fu restituita eccetto un
giustificare la volontà di pagare la residuo di circa 14.000 € trattenuto
fattura per la quale il Comune è dalla mia amministrazione. Il PD
stato assolto. Il fatto stesso che sia scrive che avrei dovuto pagare io
il PD a difendersi, al posto del Co- quella fattura di 80.000 € ma quemune, chiarisce molto bene da dove ste porcherie le lascio volentieri a
abbia origine questa decisone. Inol- loro. Il legale che ora ha consigliato
tre scrive una serie di cose NON al Comune la transazione, è lo stesVERE, e come al solito, scusandomi so che 10 anni fa mi consigliò di
per la lungaggine, posto documenti non pagare, e lo ho detto in Consiche provano quello che dico.
glio davanti a Lui, che ha confermaVero che Il collaudatore ha deposi- to. Le cause si fanno se servono, si
tato il collaudo finale nel luglio 200- vincono o si perdono ma qui il Co4 come scrive il PD, ma si dimenti- mune ha perso prima di farla. Resto
cano di dire che molti mesi prima, convinto, come la stragrande maggià dal 7 novembre 2003, il collau- gioranza dei cittadini, che questa
datore scrive al Sindaco Malaguti e sia una grande sciocchezza, che
al tecnico Comunale che l’opera toglie risorse alla gente. Il PD dopermane non collaudabile per difet- vrebbe dire al suo Sindaco che lui
ti… Scrivono che il comune poteva rappresenta tutti e non pochi, anzi,
agire solo dopo il collaudo finale, in pochissimi.
Malala Yousafzai era
a propria disposizione
una ragazzina pakistana
entro le ore 18:00
che voleva imparare a
dell’8 marzo 2016. I
leggere e per questo un
45 progetti più votati
uomo un giorno le sparò
(15 per ogni categoria,
alla testa mentre era sul
divisi per livelli di
pullmino scolastico: la
finanziamento) accepiccola sopravvisse, dideranno alla fase fiventando il simbolo uninale dove una giuria
versale delle donne che
imparziale decreterà i
lottano per il diritto alla
18 vincitori delle doMalala Yousafzai nel 2015
cultura. Oggi ha 18 annazioni.
ni. Per questo nel 2014 le è stato L'Associazione Sportiva Dilettanticonferito il premio Nobel per la stica A Monterenzio, costituita da
pace. Al suo esempio è intitolato il un gruppo di cittadini, ha sede in
progetto "Malala", ideato dall'asso- via Idice e organizza diversi eventi
ciazione A.s.d. A Monterenzio, e durante l'anno: tornei di tennis,
giudicato ammissibile per il bando calcio camminato corsi di inglese
Aviva Community Found, un’inizia- per i bambini, laboratori di musica
tiva che vuole sensibilizzare sulle con i piccoli. Il progetto “Malala”
tematiche sociali. On line si può amplia il discorso di socialità e inassegnare all'idea monterenziese clusione che l'associazione porta
un voto e garantirgli così una dona- avanti quotidianamente: fino ad
zione economica. “Malala” vuole adesso sono già 163 i voti ricevuti.
infatti reperire fondi necessari al- Per gli ideatori “spesso le difficoltà
l'avvio di un “laboratorio compiti” che questi alunni presentano sono
destinato agli alunni di origine dovute principalmente a problemi
straniera presenti nelle scuole Pri- di comunicazione linguistica, alle
marie di Monterenzio. Perché? Così differenze nei percorsi scolastici e
i piccoli potranno superare le diffi- alle condizioni generali di vita”. Con
coltà impostando un rapporto sano incontri differenziati e supplemencon l'apprendimento e con i compa- tari i piccoli potrebbero vedere spagni. Inoltre coinvolgendo in manie- rire questi ostacoli. A Monterenzio
ra attiva le famiglie di origine stra- su 287 alunni il 10.7% è di origine
niera presenti sul territorio si può straniera e son state le stesse famicontribuire a rendere più vera ed glie ad esprimere il bisogno di un
efficace la loro integrazione nel tes- supporto scolastico. Ad aiutare i
suto sociale. Assegnare i voti è bambini sarebbe un gruppo di vosemplice: basta registrarsi sul sito lontari provenienti dall’Università di
community-fund-italia.aviva.com e Bologna in un clima disteso e inforscegliere come distribuire i 10 voti male.
Sarah Buono
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Pianoro
Altezza s.l.m.: m. 200
Superficie Kmq.: 107
Abitanti: 17.377
Reddito medio pro-capite: 25.107
Vigili Urbani: 051.776613
Uffici comunali: 051-6529111
Stazione Carabinieri: 051.777014
Ospedale: Loiano 051.6543708
“Per il secondo stralcio abbiamo già investito 50mila euro per la progettazione”
Viabilità, l’assessore Donini incontra i residenti di Rastignano
di Giancarlo Fabbri
Lo scorso 23 febbraio l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità
Raffaele Donini, e il sindaco
di Pianoro Gabriele Minghetti, hanno affrontato il
malcontento dei cittadini di
Rastignano, e non solo,
dando anche delle buone
notizie. Malcontento dato
dal fatto che sui cantieri del
primo stralcio per la risoluzione del Nodo di Rastignano per mesi non si sono
visti mezzi di cantiere e
maestranze. Malumori ribaditi da gran parte delle persone che hanno gremito la scalinata dell’auditorium delle scuole
medie di Rastignano alla presenza
dei sindaci di Loiano e Monghidoro, Patrizia Carpani e Alessandro
Ronny Ferretti, e del presidente
della consulta di frazione Marco
Rovati.
«Ho chiesto io questo incontro – ha
precisato Donini – perché il Nodo è
una di quelle opere attese da decenni che vanno sbloccate per poter
sciogliere il nodo viario bolognese
dopo la bocciatura del Passante
nord. Per dare il via all’appalto del
primo stralcio abbiamo fatto un
lavoro molto muscolare nei confronti di Rete ferroviaria italiana (Rfi)
che aveva ereditato tale impegno
dalle opere per l’Alta velocità. Dopo
l’aggiudicazione della gara
d’appalto l’impresa ha chiesto 90 giorni per modifiche
migliorative al progetto, con
la rotatoria al Trappolone e
non lo svincolo.
Il ritardo c’è stato – ha ammesso Donini – dovuto alle
autorizzazioni del Ministero
alla Difesa per la bonifica
da ordigni bellici iniziata lo
scorso gennaio e ancora in
corso, con la demolizione
delle strutture interferenti.
A partire da giugno la realizzazione della platea di varo e del
cassone che sarà spinto sotto la
ferrovia per la bretella del Dazio
per via Toscana. In luglio l’inizio
della costruzione del nuovo viadotto sul Savena e in agosto la realizzazione della strada vera e propria
dalla rotonda Mafalda di Savoia
fino al Trappolone. L’impresa avrà
modo di recuperare i tempi per rispettare gli impegni contrattuali e
concludere l’opera entro il luglio o,
al più tardi, entro il settembre del
situazione. Anche se
nessuno dei cantieri
interessa il territorio
pianorese,
essendo
su terreni dei comuni
di Bologna e San
Lazzaro, quest’opera
oltre ad alleggerire il
traffico alla via Toscana offre una prima alternativa alla
strozzatura esistente
tra Rastignano e il
ponte di San Ruffillo».
Donini ha poi calato
l’asso di briscola:
«Come Regione abbiaDonini alle scuole medie assieme ai sindaci del territorio
mo già investito 50mila euro
2017. Terremo monitorati i cantieri per la progettazione del secondo
e ci rivedremo qui in maggio – ha stralcio che dovrà unire la rotonda
assicurato Donini – per una verifi- del Trappolone alla via di Fondoca della situazione».
valle, oltre il Savena, che risale la
Il sindaco Minghetti ha confermato vallata fino ai territori montani di
che «i cantieri deserti non hanno Loiano, Monghidoro, Monzuno e
preoccupato solo i residenti ma San Benedetto Val di Sambro. Non
anche il Comune di Pianoro che siamo sicuri di poter finanziare
vede la necessità di monitorare la anche le opere, che richiedono un
investimento di circa 40 milioni di
euro, ma li cerchiamo senza attendere la fine lavori del primo stralcio. Pensiamo anche di poterli trovare con i risparmi della realizzazione del Passante di Mezzo, allargamento a tre corsie di A14 e Tangenziale meno costoso del Passante Nord, per la risoluzione dell’intero nodo bolognese con il completamento – ha poi concluso Donini – di
quello di Casalecchio della Complanare e della Lungosavena». Applausi. Alcuni dal pubblico hanno
rilevato l’assurdità di operazioni di
bonifica su terreni già interessati
dai cantieri dell’Alta velocità. Altri
hanno espresso timore che sia
fatto solo il primo stralcio, portando un numero più elevato di veicoli tra le case del centro di Rastignano, già soffocato dallo smog. E
c’è anche chisegue
ha ricordato
a pag. 15che l’esplosione dell’acquedotto al ponte
sul Savena è un segnale che il
manufatto ha già qualche problemino, e non solo di età.
Ma la perplessità sulla lentezza dei cantieri è giustificata
Dal Trappolone alla Bastia, da via del Pozzo alla rotonda Mafalda di Savoia, i lavori non sono certo febbrili
Il lavori per il “Mezzo Nodo di Rastignano” sembra che vadano troppo a rilento. Dopo oltre vent’anni di
attesa, nell’agosto 2014 la notizia
dell’affidamento del primo stralcio
dei lavori, per sciogliere il cosiddet-
I lavori di bonifica degli ordigni bellici
to “Nodo di Rastignano”, da parte
di Rete ferroviaria italiana (Rfi),
alla Baraldini Quirino di Mirandola
(Modena), aveva fatto tirare un bel
sospiro di sollievo a molti residenti
e amministratori locali.
Poi per verifiche, e modifiche, al
progetto esecutivo, con una rotonda invece del previsto “Svincolo di
Rastignano” al Trappolone di San
Lazzaro, i lavori sono formalmente
iniziati lo scorso 21 settembre
(data ufficiale di inizio lavori) e
materialmente il 25 novembre. A
fine febbraio sono quindi passati
circa 150 giorni dalla prima data e
altri 90 giorni dalla seconda, sul
totale di 600 giorni “naturali consecutivi” fissati dal contratto. E il
17 luglio 2017, data di termine
contrattuale dei lavori, è ormai
vicinissima. Eppure l’impressione è
che non ci sia fretta. E dire che per
mesi non ha piovuto, favorendo la
realizzazione dell’opera. E deve
essere ancora realizzata la piattaforma per il cassone in cemento
armato da spingere sotto la ferrovia in corrispondenza dell’ex Dazio
(ancora senza recinzioni di cantiere); e sembra siano ancora da gettare le fondazioni per il nuovo ponte stradale sul Savena e quelle per
il punte su via della Bastia. Preoccupazioni eccessive? Forse.
I primi di febbraio sono andato a
fare il consueto giro nei pressi dei
cantieri del “Mezzo Nodo”: dal
Trappolone alla Bastia, poi da via
del Pozzo alla rotonda Mafalda di
Savoia, i lavori non sono propriamente febbrili. Sull’intero tratto ho
visto solo un’escavatrice al lavoro
nei pressi del cappio di via Corelli e
due persone vicino all’area dove
sarà fatta la rotonda (ex svincolo)
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del Trappolone. E di questo
“andamento lento” se n’è accorta
anche Simonetta Saliera già sindaco di Pianoro per tre mandati, poi
vicepresidente della Regione, ora
presidente della Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, che ha
scritto a Rfi per chiedere i motivi
per i quali i cantieri non sono materialmente partiti.
Le azioni più evidenti sono quelle
relative alle operazioni di bonifica
da reperti bellici eseguite dalla
Sogelma di Firenze con un reticolo
di carotaggi per l’introduzione di
sonde per il rilevamento di masse
metalliche in profondità e non
soltanto in superficie. Non si dimentichi che la storica ferrovia
“Direttissima”, Bologna-PratoFirenze, così come i ponti sul Savena a San Ruffillo, per mesi furono oggetto di pesanti attacchi di
mitraglia e bombardamenti da
parte dei cacciabombardieri delle
aviazioni anglo-americana e brasiliana. Sarà questione di tempi
“tecnici”, che in quanto tali dovrebbero essere conosciuti e messi
in conto dai “tecnici”, ma si ha
l’impressione che si vada per le
lunghe. In ogni caso l’opera è da
fare completa del secondo stralcio,
che è quello più impegnativo. gcf
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La vetrina di
Pianoro
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Pianoro
Una serata anti-truffe promossa dagli Amici di Tamara e Davide
Il comandante Angelo Fornario ha illustrato al pubblico - molte le donne - le tecniche usate dai truffatori e come difendersi dai raggiri
di Giancarlo Fabbri
Tra le tante iniziative dell’associa- della figlia, lontani
le emergenze, di ogni tipo,
zione di volontariato sociale “Amici parenti, tecnici di
che è il 112».
di Tamara e Davide”, a Rastignano aziende o avvocati
Tante le domande da parte
di Pianoro, spicca quella che il 3 di familiari.
dei presenti e perfino qualfebbraio ha visto, nella “Bottega” di E soprattutto, se
che confessione di persone
via Di Vittorio, la partecipazione siete stati ingannati,
cadute vittime di odiosi ragdell’Arma dei carabinieri. Nella truffati o derubati –
giri, scippi o furti in abitasala gremita di persone in età ma- ha avvisato il cozioni. La serata si è chiusa
tura, quasi tutte donne, il mare- mandante conclucon l’invito dei Carabinieri
sciallo Angelo Fornario, coman- dendo –, denunciate
di far tesoro delle tante dedante della stazione dei carabinieri il fatto ai Carabiniescrizioni di tecniche truffaldi Pianoro, ha messo in guardia i ri, o alla polizia,
dine, comprese quelle che
residenti sui tanti subdoli accorgi- ricordando che oggi
compaiono quasi tutti i giormenti messi in campo da truffatori in tutti i paesi d’Itani sulla stampa, per evitare
senza scrupoli.
di essere le nuove vittime …
lia si può chiamare
Nei racconti del maresciallo, una al numero unico per
dell’amico del figlio.
Il Maresciallo Fornario illustra le tecniche truffaldine
rassegna dei raggiri, continuamente aggiornati, messi in atto da chi
Dal Wwf all’Unione Naturisti fino a Legambiente contro gli abbattimenti senza controlli
approfitta della buona fede e dell’ingenuità altrui, sia in casa che
per la strada. Dall’abbraccio di
di Giancarlo Fabbri
un’amica della figlia ai tecnici del
gas, dal trucco dello specchietto a Gli alberi e l’ambiente dostata asfaltata a tempo debiquello della gomma bucata, dal- ve viviamo sono un bene
to adesso ci sarebbero veicol’impiegato dell’Inps all’ormai fa- da tutelare o, anche, un
li che giorno e notte sfrecmoso, e famigerato, avvocato Moli- mezzo per avere visibilità?
ciano a oltre i cento all’ora.
nari.
Un dubbio legittimo al di
E comunque è una strada
«Si tratta di persone abilissime, nel là di evidenti mancati conda completare, mentre l’Aborseggio e nella parlantina – ha trolli da parte di ammininas ancora non intende
spiegato il sottufficiale dell’Arma –, strazioni e di enti pubblici.
sciogliere i cordoni della
che preparano con molta cura le Il Wwf bolognese, stavolta
borsa e inserire l’opera nel
loro messe in scena, spesso in cop- sostenuto anche dall’Uniosuo piano triennale.
pia, per carpire la fiducia delle per- ne bolognese naturalisti,
Ma non tutti gli ambientalisone, soprattutto anziane, poi con con un esposto presentato
sti sono dello stesso parere.
destrezza le loro pensioni appena alla Procura della RepubLo dimostra il pianorese
Lavori di disboscamento lungo il Savena
ritirate, le banconote o i gioielli a blica è tornato a sollecitaUmberto Fusini – storico
portata di mano; oppure depositati re indagini della Magistratura ipo- dal primo esposto tornano a con- esponente della Lipu (Lega italiana
nel frigo di casa in casi di immagi- tizzando illeciti, e omissioni di con- dannare uno “scempio” che su 12 protezione uccelli) e presidente
narie, e improbabili, fughe
chilometri di percorso del Save- dell’associazione Arte (Anfibi rettili
di gas “che potrebbero anna ha interessato 48 ettari di territorio) che gestisce il Centro
nerire l’oro”. Truffe che oralveo, di proprietà del Demanio anfibi di Pian di Macina – che pur
mai sono dei classici, ben
fluviale e forestale in Comune rilevando l’evidente mancanza di
descritti dai giornali, che
di Pianoro, con l’eliminazione controlli sui tagli osserva la perioperò purtroppo trovano ogni
di circa 25 ettari di vegetazione dica necessità di disboscare il letto
giorno nuove vittime che per
arborea.
di fiumi e torrenti. Nelle aste fluvergogna spesso non deCome controcanto Legambien- viali, fino agli anni Settanta tenute
nunciano il raggiro che hante, con il presidente regionale sgombre dalle vegetazioni dai cavano subito né alle forze dell’Lorenzo Frattini, ha lanciato tori di sassi, ghiaia e sabbia, alberi
ordine e nemmeno ai famiun allarme a tutela di circa e arbusti hanno le radici nella sabliari.
30mila alberi e arbusti che bia e in caso di piena sono asporQuello della truffa – ha
verranno tagliati con l’attesa tati dalla violenza delle acque col
osservato il maresciallo
realizzazione della Complanare rischio di essere ammassati contro
L’avvio del cantiere per realizzare la rotatoria al Trappolone
Fornario – è un reato odioso
nord da Ponte Rizzoli a Bologna. i ponti e fare disastri. Se gli alberi
perché, oltre al danno, genera nelle trolli, riguardo al disboscamento Piante sviluppatesi spontaneamen- sono da difendere, ovunque sorgavittime anche un senso di colpa, per lungo le sponde del Savena, avve- te su quello che è il tracciato della no, perché mai nessuno protesta,
essere cadute nel raggiro, e il timo- nuto nell’estate del 2014, che ha nuova arteria che dal 1993, anno nemmeno le associazioni ambienre di non essere più in grado di portato all’abbattimento di 50mila della sospensione dei lavori da taliste, quando vengono periodicagestirsi in autonomia. Per difender- alberi. Angelo Michelucci, sanlaz- parte della Pavimental Dicorato, mente, e doverosamente, abbattuti
vi diffidate di tutte le persone che zarese vicepresidente del Wwf felsi- soltanto 22 anni fa, attende di lungo le massicciate delle linee
non conoscete da tempo anche se neo, e Paolo Pupillo dell’Unione essere completata e asfaltata.
ferroviarie e sotto i fili delle linee
dicono di essere amici del figlio o naturalisti, a un anno di distanza Se quella striscia di terreno fossa elettriche ad alta tensione?
Savena e Complanare: associazioni pro-alberi in campo
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San Lazzaro di Savena
Altezza s.l.m.: m. 62
Superficie Kmq.: 44
Abitanti: 31.934
Reddito medio pro-capite: € 26.819
Vigili Urbani: 051.6228122
Uffici comunali: 051-6228111
Stazione Carabinieri: 051.6276600
Niente scuola al sabato dall’anno prossimo
La decisione estesa ai due Istituti Comprensivi crea disagi alle famiglie. Tagli e risparmi motivano la scelta
di Giancarlo Fabbri
«Personalmente mi dà molto fastidio clude Amato – che sia la migliore però non è stato sollevato dal Coche il pubblico continui a tagliare per i nostri figli».
sulla cultura e sull’istruzione, anzi- Dello stesso avviso Lorenzo Boloché investire». Parole del sanlazza- gnini, presidente del comitato dei
rese Roberto Amato, già consigliere genitori al Comprensivo Due. «Si
comunale, alla decisione dei consi- dovrebbe lasciare una possibilità di
scelta – spiega
gli di istituto dei
Bolognini - alle
due istituti comfamiglie
che
prensivi locali, di
hanno differenti
uniformare i proesigenze e anpri cicli scolastici
che la difficoltà
di elementari e
di far coincidemedie su cinque
re i loro orari di
giorni a partire
lavoro con l’endal prossimo antrata e uscita
no scolastico per
dalle scuole di
tutte le nuove
alunni e stuprime classi. At- Una recente manifestazione di genitori
tualmente in ambedue gli istituti, denti. Il rischio più evidente – riil Comprensivo Uno (medie marca Bolognini – è un esodo ver“Rodari”, elementari “Pezzani”, so altre realtà, come Ozzano, che
“Fornace” e “Fantini”) e il Com- offrono differenti proposte educatiprensivo Due (media “Jussi”, ele- ve e formative». Sempre che le cose
mentari “Donini”, “Don Milani” e non cambino anche nelle scuole
“Don Trombelli”) le classi hanno ozzanesi. Dal Comune fanno saun orario spalmato su cinque ma pere di non aver alcun potere e
competenza sulle scelte fatte in
anche su sei giorni.
La decisione non è piaciuta a molti autonomia dalle istituzioni scolagenitori che dal prossimo anno stiche. Dispiaciute anch’esse, le
dovranno modificare la propria scuole allargano le braccia impoorganizzazione familiare. Roberto tenti riferendo che per garantire
Amato infine ha deciso «di fare un l’apertura al sabato occorre tenere
sacrificio, ma penso sia un investi- aperti anche gli uffici di segreteria,
mento, iscrivendo mio figlio in una oltre che i plessi, mentre con la
scuola privata. Non è vero che la chiusura al sabato si utilizzare
proposta formativa su cinque giorni meglio l’orario degli impiegati e dei
sia uguale a quella su sei. Anche se collaboratori nel corso della settipuò essere vero che per motivi di mana. L’apertura al sabato infine
gestione sia più utile l’apertura su comporta il riscaldamento per incinque giorni ma non si dica – con- tero dei plessi; un problema che
mune, per cui non è il motivo prioritario delle scelte fatte.
Come riferiscono dal mondo della
scuola la legge di stabilità 2015 ha
tagliato l’organico dei collaboratori
scolastici e degli impiegati. La
stessa legge di stabilità ha disposto il divieto di sostituire il personale assente: i collaboratori scolastici per i primi sette giorni di assenza e i docenti per il primo giorno. Tale divieto ha comportato alle
dirigenze moltissimi problemi in
questi primi mesi di scuola. Da qui
la necessità di utilizzare al massimo le ore di servizio dei collaboratori scolastici nei cinque giorni; e,
soprattutto, di non avere problemi
al sabato in caso di assenza del
collaboratore in servizio o di qualche docente. I motivi che hanno
spinto le istituzioni scolastiche
comprensive a uniformare i corsi
sui cinque giorni non sono solo
legati al taglio del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata)
che non consente più di tenere
aperte le scuole il sabato. Ci sono
motivi pedagogici: uniformare i
due modelli orari consente di avere
nell’intera scuola una composizione omogenea delle classi ed è stata
infatti proprio tale composizione,
precisano dalle scuole, ad aver
dato in passato l'idea che su cinque giorni la didattica fosse meno
efficace. La cosa più razionale da
fare pertanto, ribadiscono, era la
chiusura del sabato.
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Conti silura
Archetti: “Rapporto
sfibrato”
"A noi interessa - ha spiegato il
sindaco Conti a un giornale cittadino dopo il licenziamento a fine
febbraio dell’assessore Giorgio Archetti (Welfare e Integrazione) - che
la macchina comunale lavori in sintonia per il bene di tutti. Ogni polemica politica, ogni tentativo di spostare l'attenzione su altri piani è
sbagliata perchè non coglie il vero
punto della questione”.
In base agli accordi elettorali, l’incarico dell’assessore di SEL avrebbe dovuto concludersi a metà
mandato. Archetti ha subito attribuito la decisione di silurarlo al
fatto di aver dato vita ad una lista
che appoggerà da sinistra la rielezione di Virginio Merola.
Ma Isabella Conti smentisce questa interpretazione: “Purtroppo il
rapporto di Archetti con la Giunta e
con la cittadinanza si è col tempo
sfibrato e non è possibile portare
avanti un progetto di governo locale
su obiettivi che, a questo punto, non
sono più comuni”, ha dichiarato.
“Con lui si è creata una distanza incolmabile di obiettivi, strategia e
visione per amministrare la città.
Quando viene meno la fiducia, diventa insostenibile proseguire il
lavoro amministrativo” ha sottolineato sempre il sindaco. Dopo l’uscita di Montaguti e di Archetti, resta
una Giunta tutta femminile, con
Claudia D’Eramo vicesindaco e le
“assessore” Benedetta Simon e
Marina Malpensa.
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San Lazzaro di Savena
Con Giangiacomo Congiu del gruppo immobiliare MondoRe di S.Lazzaro
Facciamo il punto su situazione abitativa e mercato immobiliare
di Giancarlo Fabbri
Per molti economisti “l’economia
italiana riparte se riprende slancio
il settore edilizio e il mercato della
casa”. Probabilmente è così dato
che l’edilizia trascina dietro di sé
un gigantesco indotto: laterizi,
cementi, ceramiche, impiantistica
elettrica, termoidraulica, infissi,
decorazione, eccetera. Ma oltre allo
stop dettato da una crisi venuta da
lontano ora si rimette mano alla
pianificazione urbanistica con le
forbici.
Ha dato il via Isabella Conti come
sindaco di San Lazzaro, con lo stop
al Poc di Idice per il mancato versamento delle fidejussioni da parte
dei costruttori entro i termini previsti, anche prorogati, che prevedeva la realizzazione di 582 alloggi, di
una scuola e di un impianto sportivo. E lo ha fatto anche nelle funzioni di assessore metropolitano
all’urbanistica, cassando 261 alloggi previsti a Imola e proponendo
di cancellare la previsione di 70mila alloggi dai piani dei comuni della provincia. La proposta della
Conti è quella di azzerare il consumo del suolo recuperando l’esistente anche con abbattimenti e
ricostruzioni.
Per molti anni a San Lazzaro c’è
stata la filosofia del “per abbassare
i prezzi delle case bisogna costruirne molte”. Ma al contrario i prezzi
delle case sono cresciuti, fino al
2012, con percentuale più che
tripla rispetto alle valutazioni Istat
del costo della vita. Poi i prezzi
sono calati in media del 20-30%
per via della crisi. Ma oggi com’è il
mercato della casa? Per saperlo lo
chiediamo a Giangiacomo Congiu
amministratore del gruppo immobiliare MondoRe di San Lazzaro.
Pochi anni fa si diceva che “a
San Lazzaro si costruisce tanto
ma le giovani coppie per mettere
su casa devono spostarsi in co-
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muni molto più lontani da Bolo- tre nel 2014 le transazioni effetgna”; è ancora così?
tuate sono state 316, con
San Lazzaro non è un
un calo di circa un terzo.
Comune per tutte le taTuttavia dal 2014 i dati
sche. Ci sono quartieri di
sono in aumento, con il
Bologna e comuni dell’primo semestre 2015 che
hinterland bolognese che
ha segnato un +27,9% rioffrono prezzi più bassi.
spetto al primo semestre
Chi sceglie San Lazzaro
2014.
mette in conto di spendeAnche a S. Lazzaro c’è
molto in-venduto, si è
re dal 10% al 20% in più
dei comuni o quartieri Giangiacomo Congiu costruito troppo?
confinanti.
Premesso che l’invenduto a San
Com’è cambiato il mercato im- Lazzaro è più basso rispetto alla
mobiliare negli ultimi anni?
Se parliamo di San Lazzaro il numero delle compravendite è calato
del 32%. Infatti nel 2007 sono
state vendute 467 abitazioni men-
media provinciale, posso affermare
che qui l’edificato ha subito le logiche del mercato nazionale. Ossia è
stato influenzato da una forte domanda di case dai 30-40enni che
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tra il 2003 e il 2005 ha “invaso” il
mercato con un picco di oltre due
milioni di persone in più rispetto
alla media. Naturalmente i costruttori hanno provato a soddisfare
tale incremento della domanda,
comprando terreni, progettando
alloggi e costruendo nuove residenze. Purtroppo in Italia i tempi
burocratici fanno si che “tra il dire
ed il fare” ci sia davvero il mare e,
per tale motivo, quando le imprese
finirono i lavori, gli acquirenti avevano già soddisfatto le proprie esigenze acquistando edifici usati per
ristrutturarli.
Ritiene giusto, o no, rivedere le
previsioni urbanistiche a livello
provinciale?
Sicuramente bisognerà aggiornare
le previsioni ma, se fossi negli amministratori interessati, non mi
baserei sull’ipotetica decrescita
della domanda poiché in tal senso
le cose potrebbero cambiare anche
rapidamente. Piuttosto cercherei di
promuovere le riqualificazioni delle
aree industriali evitando il consumo di suolo vergine.
Le imprese cooperative possono
ancora calmierare i prezzi?
In passato il mondo cooperativo ha
avuto un ruolo determinante in tal
senso e, per certi versi, il mercato
nel bolognese beneficia ancora di
quel tipo di imprenditoria. Tuttavia
credo che negli ultimi decenni le
coop abbiano seguito le logiche
speculative tipiche delle aziende
private, mettendo in secondo piano
la filosofia mutualistica e solidale
che connotava il sistema cooperativo. Sarebbe auspicabile la rinascita dello spirito pioneristico dei cooperatori e lo sviluppo di iniziative
per soddisfare le esigenze abitative
di segmenti di mercato pronti a
seguire le nuove tendenze quali,
per esempio. il cohousing.
Per il futuro c’è la segue qui a destra
San Lazzaro di Savena
Regione e Comune assieme per salvare il colle della Ponticella
E’ pari a 900mila euro l’investimento per stabilizzare i danni fatti dalle cave di gesso. Si abbasserà la classificazione di rischio R4
di Giancarlo Fabbri
Lo scorso 9 febbraio un folto gruppo di residenti di Ponticella si è
unito a tecnici e amministratori
comunali che hanno accolto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Il governatore, con gli assessori regionali Palma Costi e
Paola Gazzolo, hanno fatto sopralluoghi all’ex cava del “Prete Santo”
per rendersi conto dei lavori di
consolidamento e messa in sicurezza delle volte delle gallerie e dei
pilastri di selenite, roccia gessosa,
che sostengono un colle, sopra il
quale vivono circa quattromila
persone. Il secondo lotto dei lavori
è infatti in corso grazie a un finanziamento di 900mila euro, versato
in parti uguali dalla Regione e dal
Comune di San Lazzaro, con fine
lavori previsto prima dell’autunno.
Opere attese da anni da parte dei
residenti delle abitazioni soprastanti per “l’alto rischio dovuto al
dissesto idrogeologico” del versante
gessoso. Franco Fornocaldo, presidente del comitato “Per la valorizzazione e la salvaguardia della
Ponticella”, ha ringraziato la Regione per i finanziamenti concessi.
Precisando poi a Bonaccini che «il
problema dell’ex cava non è dovuto
a un dissesto idrogeologico ma è il
grave risultato di una o più gestioni
omissive ed irresponsabili e degli
scavi che hanno intercettato il torrente sotterraneo dell’Acquafredda
e asportato migliaia di metri cubi
oltre il consentito senza controlli».
Il sindaco Isabella Conti, affiancato
dal vice Claudia D’Eramo e dall’assessore Marina Malpensa, nel ringraziare per la sua presenza il
presidente ha ritenuto op-portuno nazione per la scagliola, ha dato
sottolineare che «chi vive sopra le lavoro a centinaia di gessaroli del
borgo. La cava, in
cave comprenda
passato
sfruttata
l’importante ruolo
artigianalmente, fu
che ha questo
poi rilevata dalla
intervento che al
Iecme che nel 1965
termine dei lavori
dallo scavo frontale
consentirà di eliiniziò quello in sotminare la classifiterranea con escacazione R4, ossia
vazioni su tre livelli
“rischio
molto
soprastanti, a galleelevato”, sull’area
delle cave». Clasrie parallele, usansificazione
che
do esplosivi. Scavi
finora impediva
che avevano interai
proprietari
cettato il torrente
Acquafredda
alidelle abitazioni a
monte di poterle
mentato dall’omonivendere ai loro
ma valle chiusa,
effettivi valori di
dalla Dolina della
mercato senza i La delegazione guidata da Stefano Spipola e da altre
Bonaccini durante i sopralluoghi
deprezzamenti
cavità naturali preindotti dalla classificazione. Da senti tra Croara e Miserazzano.
parte sua, Bonaccini ha infine Torrente carsico che passa da una
annunciato «che grazie al fondo portata minima di 7-8 litri fino a
statale Italia Sicura nella nostra una massima di 600 litri al seconregione sono in arrivo 24 milioni di do nei periodi piovosi.
euro, sia per finanziare opere con- Nel 1973 iniziano le costruzioni di
tro il rischio idrogeologico, come la un vasto comparto residenziale sul
sistemazione degli argini dei fiumi, Bel Poggio (vie del Colle e Pilati),
sia per la sistemazione delle stra- ovviamente senza sapere che le
de, con cantieri avviabili entro un gallerie erano penetrate nel colle
anno. Mentre altri 4 milioni vengono selenitico oltre il consentito. La
messi in campo dalla Regione per il cava fu infine chiusa nel 1979, col
consolidamento dei versanti soggetti a frane o slavine».
Dopo i discorsi, la visita alle enormi gallerie scavate nel colle del Bel
Poggio in destra Savena, dove per
secoli l’industria del gesso idraulico per l’edilizia, cioè l’estrazione
della selenite, il trasporto in fornace, la cottura, macinazione, e raffi-
possibilità di ridurre i prezzi
delle case?
Non sarà facile. Sono cresciuti i
prezzi delle materie prime, e anche
degli alloggi da ristrutturare e dei
terreni. Sono cambiate le esigenze
delle persone, con case che hanno
tecnologie costruttive più efficaci,
finiture migliori per il risparmio
energetico, per l’isolamento termico e acustico, e per la produzione
di calore e energia con pannelli solari e fotovoltaici. Queste migliorie
concorrono a tenere alti i prezzi.
Sono ancora possibili prezzi accessibili per le giovani coppie?
Nell’usato c’è molto spazio per fare
ottimi affari e molti optano per tali
soluzioni anche e soprattutto per
le agevolazioni fiscali, che arrivano
fino al 65% della spesa, applicate
alle ristrutturazioni.
Le banche hanno ripreso a concedere mutui?
La propensione delle banche a
erogare mutui è paragonabile ai
tempi d’oro del primi anni 2000.
Sono sempre di più gli istituti di
credito disposti a finanziare fino al
100% del valore dell’immobile a
tassi concorrenziali. Credo che la
crescita a due cifre delle compravendite sia da imputare anche, e
specialmente, a tale disponibilità
finanziaria.
Il mattone è ancora un bene rifugio?
Il mattone è l’unico bene rifugio
possibile se paragonato al mercato
azionario e obbligazionario proposto ai piccoli e medi risparmiatori.
I recenti scandali della Banca Etruria, Banca Marche e degli altri
istituti coinvolti, oltre ai disastri
delle obbligazioni Parmalat, Cirio e
dei bond argentini, hanno riportato l’interesse sul mercato immobiliare. Oggi i rendimenti lordi del
mattone sono superiori al 5%
mentre i Btp decennali sono circa
all’1,67% annuo. Se poi consideriamo che chi compra oggi lo fa a
prezzi ribassati del 30% rispetto al
picco massimo del 2008, è probabile che potrà contare sulla prevista rivalutazione del mattone. Di
sicuro chi compra il mattone oggi
non si troverà mai con un “pugno
di mosche in mano” come è successo a decine di migliaia di risparmiatori nel corso degli ultimi
20 anni.
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totale allagamento del livello inferiore e quello parziale del livello
intermedio. La presenza dell’acqua,
e l’alta umidità degli ambienti,
letale per la roccia gessosa, provocano nel tempo vistose erosioni e il
degrado della massa selenitica e
dei pilastri, con gravi criticità per
le condizioni di stabilità.
Per tutelarsi dai gravi rischi per
eventuali assestamenti del colle,
nel 2001 fu costituito un comitato
cittadino per sollecitare Comune e
altri enti pubblici a porre rimedio,
visti i pericoli per le case e le persone. «Soprattutto grazie alle nostre
sollecitazioni – spiega il presidente
del comitato – nel 2006 inizia un
percorso virtuoso, per iniziativa del
sindaco Marco Macciantelli e dell’assessore Giorgio Archetti. Dopo
studi e monitoraggi condotti dal
Politecnico di Milano, e di progetti
dello studio di geologia Spada di
Bergamo, nel 2012 fu avviato un
primo lotto di lavori di consolidamento ad opera della Betti di Terni,
poi concluso nel 2013, grazie a un
finanziamento di 750mila euro di
cui 600mila dal Comune e 150mila
dal Parco regionale dei Gessi. Ora
volge al termine anche il secondo
lotto che dovrebbe darci, finalmente, la serenità tanto auspicata».
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San Lazzaro di Savena
Giovanna Furlanetto: “A S.Lazzaro la Furla ha le radici e il cuore”
Dopo le polemiche col Comune sulla rotatoria, ha smentito così la minaccia del nipote Marco di trasferire la sede a Milano
segue da pag. 1 in via Ugo Bassi nel
centro di Bologna.
Qui i figli dei Furlanetto, Carlo,
Giovanna e Paolo, decisero negli
anni ’70 il lancio della
prima collezione di borse e borsette Furla.
Mentre Giovanna si
occupava della parte
stilistica Carlo e Paolo
svilupparono un marchio che, grazie soprattutto a Carlo, scomparso nel 1999, assicurò
un lancio internazionale nel segno del made
in Italy delle borse bolognesi.
Quella della rotonda è
una bomba a scoppio
ritardato, visto che l’idea della rotatoria nell’angolo sud-est del parco di Villa Furla (già
Villa Boschi, poi Bellaria) risale alla metà degli anni ’90
per eliminare due semafori ravvicinati. Uno all’incrocio tra le vie Altura (lato Bologna), Bellaria (lato
San Lazzaro), Rio Polo e Canova;
l’altro all’incrocio tra le vie AlturaBellaria e la via Altura che porta
all’ospedale Bellaria.
Rotatoria all’epoca richiesta dal
Comune di San Lazzaro, assieme
ad altre opere di utilità pubblica, a
compensazione dei disagi subiti
dai cantieri Tav-Cavet nella realizzazione della linea ferroviaria Alta
velocità Bologna-Firenze; impegni
allora assunti da Tav e passati alle
Ferrovie dello Stato. E già nel maggio del 2000 Giovanna Furlanetto,
figlia dei fondatori e presidente
della Furla, aveva dichiarato:
«Abbiamo ridato vita a Villa Bellaria
per dare prestigio all’azienda e
anche a San Lazzaro. Lavorando
nel campo della moda, ad alti livelli,
il fattore immagine è fondamentale
perciò erodere questo parco per una
rotonda stradale, che ha diverse
altre alternative, non danneggia
solo l’azienda ma anche il prestigio
che portiamo alla città».
L’allora sindaco Aldo Bacchiocchi
rispose alla Furla complimentandosi con l’azienda «per la prestigiosa espansione in Italia e nel mondo.
E’ però opportuno dire che il Comune in materia urbanistica deve attenersi alle normative pur considerando la Furla, come tante altre
aziende prestigiose che esistono a
San Lazzaro, una risorsa preziosa».
Villa Furla è uno storico edificio
riportato all’antico splendore a
metà degli anni ‘90 dalla proprietà
che ha recuperando anche l’ex
colonica e un altro vecchio edificio
rurale.
Successivamente, e periodicamente, riemergevano le frizioni tra Comune e Furla ogni volta che si toccava l’argomento rotatoria. Infine,
nel 2014, l’assegnazione dei lavori
per il “Mezzo Nodo di Rastignano”
che comprendono, oltre al collegamento tra le vie Corelli (Bologna) e
Madre Teresa di Calcutta (Pianoro)
sferito a Milano
uffici e “premio
Furla” – anche
se qui ha la
Villa Bellaria, sede della Furla
La rotatoria in progetto nella zona Bellaria
anche la realizzazione della rotonda tra Bologna e San Lazzaro.
In ogni caso la Furla ha un tale
respiro internazionale che San
Lazzaro le va stretta – ha già tra-
sede societaria e i
reparti di ricerca e
sviluppo con la produzione sparsa tra
provetti
artigiani
esterni.
Altrettanto
sparsi
sono i negozi monomarca (centinaia) e le
boutique in franchising aperte
nelle più importanti città del mondo. Nel 1994, già nella sede di San
Lazzaro, la Furla aveva chiuso i
bilanci societari con un fatturato
di quasi 29 miliardi di lire, pari a
circa 15 milioni di euro, che nel
2000 erano già diventati 140 miliardi di lire (oltre 72 milioni di
euro), e di crescita in crescita i
milioni di euro di fatturato sono
diventati 157 nel 2010, 228 nel
2013, 262 nel 2014 e via crescendo. Scusate se è poco.
Ma una domanda è legittima, a
parte le polemiche ultradecennali
per la questione rotatoria: chi s’è
accorto che la Furla è a San Lazzaro?
Il 21 marzo via al super cartellone di Paradiso Jazz
Da Billy Cobham a Trilok Gurtu, passando per Andrea Centazzo, Michel Portal e Bireli Lagrene
Il paradiso del Jazz è a
sarà l’ultimo evento, il 16 Lagrene quartet: “E’ uno dei più bravi
San Lazzaro. Da nove anmaggio. E ancora, Andrea chitarristi viventi: ha una formazione
ni, perché ormai la serie di
Centazzo e il West coast improntata allo stile manouche e ha
concerti organizzata da
chamber jazz trio, che si preso lezioni lezioni da Jaco Pastoesibirà il 18 aprile: “Quello rius. Ha una tecnica formidabile. Con
Marco Coppi e ospitata
di Centazzo è un grande lui tra gli altri Lenny White, batterista
dall’attivo circolo Arci nella
ritorno, è un grande prota- che nel ‘69 ha inciso il disco di Miles
sala Paradiso, di qui il
gonista del jazz e viene in Davis Bitches Brew che ha dato il via
titolo, è diventata grande.
trio, con flautista e contrab- alla musica fusion. Giusto per dare
E in vista del decennale
basso. Anche loro hanno un’idea di quello di cui stiamo parlansfodera
un’edizione
di
una linea musicale impron- do”. Saranno concerti di gran livello
grande qualità, sulla scia
Marco Coppi
tata allo swing alternata a ma con la politica dei prezzi contedelle precedenti ma con
nomi ancora più altisonanti. Quello momenti che richiamano la musica nuti: “Già in generale i biglietti costadi Billy Cobham per esempio. Il classica contemporanea e il teatro. E no 18 euro, in più c’è l’agevolazione
grande batterista sarà a San Lazzaro poi, sempre di grande rilievo, Michel per studenti: 12 euro, come prendere
il 21 marzo, inizio alle 22 come per Portal clarinettista e sassofonista in pizza e birra. La politica Arci deve
tutte le altre serate, e suonerà con la duo col pianista Bojan Z. l’11 aprile, è essere popolare, in particolare il circosua band (Jean Marie Ecay chitarra, un grande clarinettista e uno speri- lo di San Lazzaro, uno dei più grandi
Michael Mondesir basso,
Steve Hamilton e Camelia
Ben Naceur alle tastiere).
Marco Coppi parla con orgoglio della sua creatura e ne
presenta così un’edizione
scintillante: “Abbiamo un
cartellone ormai di livello
internazionale, perché i cinque appuntamenti sono tutti
di grande qualità. La linea di
programmazione di quest’anno è un excursus sul jazz
inteso in modo contemporaneo, che pur senza perdere di
vista le sue radici durante il
‘900 si è sviluppato in molteplici direzioni, dalla musica
classica al rock”. Quest’anno,
racconta il deus ex machina
Grande apertura della rassegna, il 21 marzo, con Billy Cobham
della rassegna, “ci sarà una
bella prevalenza sulle percussioni, mentatore. Si tratta di un concerto più d’Italia, tiene a promuovere la musica
Cobham ma anche Trilok Gurtu, in- unico che raro dalle nostre parti: da colta e continuerà a farlo. Alla grandiano che mescola la sua cultura a consigliare, forse per amatori ma spe- de, direi”.
quella del jazz”. La band di Gurtu ro venga apprezzato”. E infine il Bireli
Renzo Sanna
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Ozzano dell’Emilia
Altezza s.l.m.: m. 67
Superficie Kmq.: 64,94
Abitanti: 13.250
Reddito medio pro-capite: € 23.426
Vigili Urbani: 051.799839
Uffici comunali: 051.791333
Stazione Carabinieri: 051.799112
L’aula di veterinaria ha ospitato il 10 febbraio un partecipato confronto tra imprenditori, operatori e amministratori
Idee a confronto per la Città Metropolitana
di Giancarlo Fabbri
Investire su cultura e turismo, superamento del Nodo di Rastignano
realizzazione della Complanare
nord, adeguamento della rete viaria,
prevenzione del dissesto idrogeologico della montagna, semplificare le
procedure burocratiche e investire
sul digitale. Queste le necessità emerse lo scorso 10 febbraio, a Ozzano, nell’Aula Magna della Scuola di
Veterinaria dell’Università di Bologna che ha ospitato un convegno sul
Piano strategico metropolitano bolognese.
Una sorta di “stati generali” del Distretto sanlazzarese con una folta
partecipazione degli enti pubblici e
privati per aggiornare cittadini, imprese, organizzazioni e associazioni
sui cambiamenti istituzionali in
corso. Incontro – svoltosi alla presenza del sindaco metropolitano,
Virginio Merola, e dei sindaci dell’Unione comunale “Savena Idice” e del
Comune di San Lazzaro – che per la
prima volta ha dato modo ai relatori,
rappresentanti delle realtà produttive, culturali e sociali del distretto di
poter esprimere idee, preoccupazioni
e necessità per il futuro della Città
metropolitana.
Un territorio distrettuale, ha detto
Gabriele Minghetti, presidente dell’Unione dei Comuni, «geoparco naturale ricco di un importante capitale
archeologico, storico e culturale su
cui si deve investire per sostenere
istituzioni locali, lavoro e imprese».
La prima carrellata di interventi ha
visto protagoniste le imprese, con i
commenti di William Brunelli
(Unindustria), «agevolare il recupero
e
l’ampliamento
completato il necessario retidelle strutture procolo della viabilità metropoliduttive», Ivano Lolli
tana», e di Gianluca Mazzini
(MG2) «assurdi 15
di Lepida «stiamo facendo
semafori da Rastipassi da gigante nello svilupgnano a Molino Paripo dei collegamenti a banda
sio», Gabriele Roda
larga e ultralarga rivolta a
(Plexa) «fare un colleenti pubblici, scuole, privati e
aziende. Ora abbiamo i finangamento valli Savena-Setta-Reno
che
ziamenti per mettere in rete
elimini il passo delle
50 aree produttive ma sarà la
Ganzole molto riCittà metropolitana che dovrà
decidere quali tra le tante
schioso d’inverno»,
presenti nel bolognese».
Chiara
Marzaduri
(Alce
Nero)
Per l’assessore metropolitano
«ricordarsi che è la
Irene Priolo «si è parlato per
campagna la dispen16 anni di Passante Nord e
Di spalle il sindaco Merola, sul primo banco i sindaci del distretto
sa delle città», Renzo
male, non avendo nessun
Panzacchi
(Castaprogetto da esaminare. Dopo aver
nicoltori) «vorremmo l’attenzione verso Stefano Lorenzi (Appennino Slow), esaminato il preliminare abbiamo
l’agricoltura montana pari almeno a Andrea Salomoni (Bcc di Monteren- scelto di investire su quello che chiaquella mostrata per gli orti di città», zio), Graziano Massa (Emil Banca), miamo Passante di mezzo, allarganMaurizio Marchesini «allo sviluppo Adriano Simoncini (Museo “Arti e
do l’autostrada e la tangenziale.
della Città metropolitana servono an- Mestieri” di Pianoro), Giuseppe RiContiamo di raggiungere un accordo
che le piccole infrastrutture che colle- valta e Lamberto Monti (Museo della
con Autostrade e Ministero entro
ghino tra loro i grandi canali europei», “Val di Zena”).
poi Sergio Tonioni (Tonioni), Giovanni Infine le relazioni più attese sulle marzo per poi dedicarci al Nodo di
Bonazzi (3F Filippi), Matteo Calzolari infrastrutture da parte di Luca Lelli Rastignano e alla complanare». Infi(Forno Calzolari) e Paola Fabbri (Cna sindaco di Ozzano «il collegamento ne ha preso la parola il sindaco
navetta stazione Sfm-Veterinaria è metropolitano Virginio Merola: «La
Savena Idice).
Ampio lo spazio dato alla cultura e al un problema metropolitano e non a Città bolognese deve essere un’istiturismo con Antonio Gottarelli carico soltanto del Comune di Ozza- tuzione forte negli indirizzi ma legge(Museo “Fantini” di Monterenzio), no», dell’assessore metropolitano ra nella gestione. Il Piano strategico
Gabriele Nenzioni (Museo della Prei- Irene Priolo «in pochi mesi abbiamo definisce scelte, priorità, e gli obiettistoria “Donini” di San Lazzaro), Euge- preso decisioni importanti e altre ne vi che servono alla comunità facennio Nascetti (Gruppo di Studi “Savena prenderemo per le attese viabilità do sistema. La Città raggruppa dieci
Setta Sambro”), Andrea Paolucci (Itc iniziate e progettate da finanziare e tra associazioni e unioni comunali
Teatro di San Lazzaro), Matteo Belli finire, eliminando con una rete stra- ma occorre favorire le fusioni – ha
(Associazione teatrale “Ca’ Rossa” di dale la necessità di un Passante concluso - perché oggi nessun CoSan Lazzaro), Teresa D’Aguanno autostradale», dell’urbanista Gio- mune può davvero pensare di poter(Istituto “Serpieri” di Loiano), David vanni Crocioni «bene l’allargamento
si sostenere da solo».
Bianco (Parco regionale dei Gessi), di autostrada e tangenziale ma va
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Ozzano dell’Emilia
Presenti i cittadini e l’assessore metropolitano Lorenzo Minganti
Consiglio allargato sul Polo-rifiuti
di Giancarlo Fabbri
La questione del Polo per rifiuti duto da Enrico Gaiardi, hanno
pericolosi approda ad un consiglio molta difficoltà a ricevere informacomunale straordinario, aperto ai zioni e si sono attivati anche con
cittadini, che si è svolto nella “Sala raccolte di firme per evitare la reaClaterna” del Palazzo della cultura. lizzazione della struttura. Che,
Si è subito evidenziato l’imbarazzo dicono, «porterà ad un aumento
della giunta ozzanese e della mag- esponenziale del traffico di veicoli
gioranza, che farebbero a meno di pesanti sugli Stradelli Guelfi, disagi
dovere ospitare una struttura con- per il rumore, rischi per la salute dei
testata che, tra l’altro, starà pro- residenti dati da polveri nocive e
prio accanto al
centro Hera per il
compostaggio
degli scarti vegetali che già non
emana profumi di
violette.
Giunta
che attende una
decisione dall’alto, visto che l’argomento, fino a
ieri di competenza della Città metropolitana, è oggi
della Regione, con
la costituzione di
un nuovo ente
per le valutazioni
di impatto ambientale
(Via),
Ubicazione del Polo rispetto agli Stradelli Guelfi
l’Arpae,
senza
previsioni di date e con slittamento rischi ambientali per la zona».
di vari mesi.
Al consiglio comunale straordinario
Imbarazzi anche da parte delle op- ha espresso la sua posizione anposizioni consiliari combattute tra che il sindaco di Minerbio, Lorenzo
il sostenere le contrarietà dei resi- Minganti, assessore metropolitano
denti – oltre alla comprensibile all’ambiente. «Impianti del genere
sindrome Nimby (dall’inglese “Not sono necessari – ha detto Minganti
in my back yard”, non nel mio giar- – per favorire il recupero dei matedino) e la legittima preoccupazione riali delle demolizioni edilizie e per
per la salute.
evitare di dover aprire nuove cave
Vista la difficoltà di incidere sulle per avere la sabbia e la ghiaia che
decisioni, la minoranza si è limitata serve al comparto delle costruzioni
a chiedere chiarezza e informazioni edili e delle attese infrastrutture.
sull’intero iter procedurale.
L’impianto di Ca’ Fornacetta – ha
Ma i residenti, sparsi tra le località ribadito l’assessore – è utile all’amForno Rosso (Castenaso), Ponte biente, e anche all’economia, per
Rizzoli (Ozzano) e Colunga (San recuperare rifiuti edili, evitandone
Lazzaro), dopo essersi costituiti nel la discarica, per rendenderli di nuocomitato “Liberi Cittadini” presie- vo materia prima».
Pagina 22
Compie 30 anni il
Monte Sole Bike Group
In questo 2016 il Monte Sole Bike
Group festeggia trent’anni di gite
sui pedali e tante iniziative per favorire la mobilità ciclabile nella provincia bolognese al motto: «Tutti per
uno, uno per tutti». Infatti la sua
filosofia è appunto quella del “si
parte e si arriva tutti insieme”, l’ultimo viene sempre aspettato e se si
trova in difficoltà aiutato.
Il Monte Sole è un gruppo di appassionati della bici, e della mountain
bike in particolare, come mezzo per
praticare sport all’aria aperta e lontano, se possibile, dal traffico. L’associazione sportiva, oltre che ambientalista, nacque tra Ozzano e San Lazzaro nell’85, con l’arrivo sul mercato
italiano delle prime mountain bikes,
e dopo esperienze per cavedagne,
sentieri e mulattiere si costituì nell’86 e aderì alla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta).
Da allora con il Monte Sole Bike
Group, nome adottato per ricordare
le vittime delle stragi di Marzabotto, è
stato un susseguirsi di iniziative con
l’organizzazione di escursioni e passeggiate, una
su tutte le estive “Gelati
e ciclabili”, di differenti
difficoltà e durata, con
almeno un accompagnatore guida che offre gratuitamente la sua esperienza. Un mezzo quindi
per fare sport, non competitivo, e turismo in
compagnia dei sempre
crescenti
appassionati
della mountain bike.
Importante, infine, l’attività redazionale ed editoriale
dell’associazione
che ha pubblicato “Da
Bologna in mountain
bike” (due volumi), per il
Comune
di
Bologna
“Bologna voglia di bici, le
piste ciclabili di oggi e di
domani” (tre edizioni),
poi “Bologna visitata in
bicicletta”, “La cicloVia
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Un raduno estivo a Bologna nel 2009
della Seta”, “Buen Camino. Il sentiero di Santiago di Compostela in bicicletta”, “Le CicloVie sui Gessi di San
Lazzaro di Savena”, “La CicloVia del
Navile”e “La Via Francigena in
Mountain-Bike”.
Il gruppo oggi conta circa 350 soci
di età comprese tra i 2 e gli 80 anni
che ogni anno, mediamente, percorrono in bici 2.500 chilometri ed ha
aperto due sezioni a Porretta Terme
e a San Giovanni in Persiceto.
gcf
Il favoloso mondo di Dinny
VIETNAM
Sulle bancarelle dei mercatini di vari centri del Vietnam vendono
(siamo nel 1998) le piastrine identificative di soldati USA.
Cosa avreste fatto voi? Ci sono turisti che le comprano.
Persiceto.
Sulle bancarelle dei mercatini di vari Finite le medaglie originali, gli inge- per tutti, morti ed ancor vivi.
Chi Minh) e sostiamo per vedere parcentri del Vietnam vendono – siamo gnosi vietnamiti per combattere la Arriviamo nella valle a My So’n, se- te della rete, originariamente di quasi
nel 1998 - le piastrine identificative fame continueranno ad alimentare miabbandonato luogo di culto del dio 200 km., di gallerie sotterranee di
di soldati USA. Cosa avreste fatto quel mercato contraffacendo meda- Shiva, nei suoi vari appellativi, e Cu Chi, con gli accessi camuffati,
voi? Ci sono turisti che le comprano. glie, inventando nomi e cognomi, sepoltura dei re Champa dal IV al cunicoli in cui entravano soldati ,
Prenderle per farle riavere alle fami- numeri di matricola? I sodati ironi- XIV sec.. E’ riconosciuto dall’UNE- civili e merci, secondo un’antichissiglie è realisticamente impossibile. camente le chiamavano “dog tag”, SCO come prezioso esempio dell’evo- ma strategia anche di altre popolaPrenderne una a ricordo di un nome cioè “code di cane”.
luzione e cambiamento di una civiliz- zioni, a fini di combattimento e resisenza volto, da mettere dove? In un L’immagine di quelle distesa di me- zazione asiatica ora estinta. Con i stenza. Potevano così arrivare persicassetto?
suoi 70 monumenti, i reperti no all’interno di basi militari ameriNei viaggi io compero più semcon iscrizioni in Sanscrito e cane o sferrare attacchi a sorpresa e
plicemente magliette ricordo
Cham, è ritenuto significativo poi scomparire nel nulla grazie ad un
dei posti e ne ho delle montaquanto Angkor ( Cambogia), sistema di botole molto ben nascoste.
gne. Conservo anche quelle
Pagan ( Myamar) e il Borobudur Solo tardivi bombardamenti con
diventate strette o sbiadite, le
( Giava). Lungo il percorso di bombe B 52, ad alta penetrazione,
ammucchio in scaffali nell’arvisita si vedono “linga” e templi hanno in parte ridotto questa via di
madio del corridoio. Colleziodi mattoni rossastri, ma anche comunicazione vitale, anche se clauno campane e campanelle che
crateri. Non è quindi difficile strofobica, per i vietnamiti, che vi
- si dice - allontanano gli spiimmaginare una pioggia di bom- accedevano, girando in molti punti
riti maligni, e penzolano dalle
be cadute durante la Guerra del piegati in quattro. Questa era, fin
travi della mia mansarda a
Vietnam, non a caso lì, senza dagli anni ’40, la risposta di un esergrappoli. Su delle mensole ho
rispetto per i valori culturali, ma cito di contadini per contrastare eun esercito di tartarughe di
alla ricerca di guerriglieri che si serciti nemici forniti di materiale
lunga vita da una lato e dall’- Sito archeologico di My So'n, IV-XIVsec., foto del 1998 supponeva si nascondessero lì, bellico sempre più sofisticato: elicotaltro elefanti rigorosamente
pensandosi protetti da valori teri, artiglieria, bombardamenti, gas,
con la proboscide volta in su. Sopra dagliette mi perseguita per tutto il artistici meritevoli di salvaguardia, defoglianti. Arrivo quindi a Saigon
ad un armadio antico ho brocche, viaggio.
più delle vite umane.
con la schiena indolenzita ed il moravasi, caraffe, in rame, peltro, ottone, A Hué, il “Fiume dei profumi” mi Ma non è stato così. La definiamo le sotto ai piedi, e visito la città con
argento, ceramica, vetro. In ogni rasserena un momennon molto interesse: il
bagno di casa, nel ripiano più alto ho to, e le tombe degli
quartiere cinese e la
decine o centinaia di bottigline di Imperatori captano la
Pagoda Thien Mu, e
creme per il corpo, o shampoo di mia attenzione. Mi
pagode di costruzione
hotel di mezzo mondo. E’ un delirio interessa molto
la
non antichissima,
quando, almeno tre volte all’anno, si Pagoda di Thien Mu,
Certo non ho alcun
devono spolverare e ripulire.
Ho ma poi mi colpisce la
desiderio di vedere i
anche un cesto di refurtive di furti vista di un proiettile
Musei: della Guerra,
commessi in alberghi: i “Please do inesploso di mortaio
Militare, dei Residuati
nella cittadella Impenot disturb” in tantissime lingue.
bellici, della RivoluzioMa per medagliette di riconoscimento riale.
ne, lo strano Museo
di soldati non saprei quale sarebbe il Vedo tutto stravolto,
dell’Arte, un miscuglio
posto adatto. Guardandole provo un attraverso una lente
di pezzi kitsch.
grandissimo turbamento, una soffe- che in ogni luogo mi fa
All’imbrunire cammirenza a cui forse egoisticamente desi- vedere solo sofferenze,
niamo per una larga
dero sfuggire, in netto contrasto con dolori, morti, violenze
strada
semideserta
Huè, ovvero il Fiume dei Profumi
quella serenità che vorrei fosse l’ha- reciproche di occidenfino allo storico Hotel
una Abbazia di Cassino Asiatica? I Rex, dove durante il conflitto allogbitat prevalente del mio nido. C’è tali ed orientali.
qualche cosa di sconvolgente in quel- Ad Hanoi mi resta impressa la Pago- dintorni, se non selvaggi, quanto giavano militari d’alto rango e giornale medaglie, molto più delle immagini da ad una sola colonna, ma poi nella meno selvatici e un po’ ingialliti, listi, corrispondenti di guerra. Beviadei giornali, o della Tv, o dei docu- Baia di Halong mi stupisco della quasi “strinacchiati”, mi fanno pen- mo qualche cosa nella New Paradise
mentari di guerra, che pur entrano bellezza delle acque del golfo del sare alle bombe al napalm, alla po- Coffee Lounge.
in casa mia, sgraditi ospiti, che re- Tonchino, con le sue 3000 isole che polazione, ai civili carbonizzati. Dei Né l’ambiente né le bevande hanno
clamano un accesso, per farmi resta- emergono come faraglioni, facendo loro nomi non restano né medagliet- alcunché di paradisiaco, corrisponre aggiornata. Ma nelle targhette di da sfondo a giunche a vela che lenta- te né nomi incisi su alcun muro. dono al Vietnam, come ne fossero
riconoscimento c’è in questo caso la mente scorrono su acque smeraldine Forse non rimangono nemmeno nel l’essenza per il mio gusto. Così, con
cuore di nessuno, perché forse nes- nulla di paradisiaco, si conclude il
violenza su un cadavere depredato a volte, altre fangose.
anche della sua identità. Non oso A Danang visitiamo il Museo Cham, suno è scampato ad un massacro.
mio viaggio in Vietnam.
nemmeno toccarne una, come per con la più ricca collezione di sculture Proseguiamo poi per Saigon(ora Ho
Dinny
paura di rimanere inquinata da quel del regno di Champa: nel primo pegesto sacrilego. Antigone, nel suo riodo (X sec. ) caratterizzate da forme
testo greco, mi è rimasta dentro dai artistiche di intensa forza espressiva,
tempi dell’esame di Maturità, e da nel secondo periodo invece si rinmezzo secolo sta con me. Trofei dei traccia l’influenza Khmer. Ma qui mi
vincitori sui vinti, forse in qualche riprende quel malessere, pensando
Museo ne ho visti, so che era usanza alle persone in preda alla disperaziodelle truppe vittoriose depredare di ne e alle scene allucinanti accadute
Web: https://hemingwayeditore.wordpress.com
ogni cosa di valore i corpi, vivi o mor- all’aeroporto dove erano giunti due
Notiziario mensile a distribuzione gratuita
ti, dei nemici. Empietà di sempre. 727 per evacuare i profughi, ma
R.O.C. 11542 -11/04/2003—Editore: Hemingway Sas
Altro è però per me vedere in vendita troppo pochi erano i posti. Anche se
un Robert, un David, un Mike, un siamo nell’agosto 1998, è passato
Direttore: Bruno Di Bernardo - Stampa Tipolito FD
Henry. Il corpo di un milite ignoto solamente poco più di un ventennio
Chiuso in redazione l’8 marzo 2016
avrebbe un nome se non gli avessero e se dei drammi dell’antichità posCollaboratori: Giancarlo Fabbri, Renzo Sanna, Sarah Buono, Dinny
siamo percepire un vago senso di
strappato la medaglietta?
Mail della redazione: [email protected]
Che ne è stato del corpo? La buro- commiserazione, sforzando l’immagiTel. Redazione 335.7777604
crazia USA ha un elenco dei morti: nazione, qui è ancora maledettamen- Diffusione: Monghidoro, Loiano, Monterenzio, Pianoro, San Lazzaro di
l’ho visto. Sul muro di granito nero di te vivo il ricordo e l’empatia è solleciSavena e Ozzano Emilia
Washington ci sono ben 58.235 no- tata ad ogni passo, ad ogni racconto,
Per la pubblicità: Piergiorgio Bonafè, 339.4233609
ad ogni parola, per gli uni e gli altri,
mi.
VALLI
SAVENA e IDICE
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