N.30_Marzo 2016
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N.30 - Anno IV° - Marzo 2016 ROC 11542 del 27/09/2005 Valli Savena e Idice Direttore Bruno Di Bernardo Mensile a diffusione gratuita hemingwayeditore.wordpress.com Monghidoro “I fondi per la montagna? Non si sa come portarli a casa” A pag. 7 Che succede alle BCC? Con questo intervento, che abbiamo chiesto al direttore della Bcc di Monterenzio, vediamo di fare chiarezza di Andrea Alpi E’ trascorso poco più di un anno da quel 20 gennaio 2015, da quando cioè furono stralciate, dal provvedimento predisposto Andrea Alpi dal Governo sulle Banche cooperative, previsioni per le BCC. Come noto, il testo si limitò a prescrivere per le Banche Popolari con un attivo superiore a 8 miliardi di euro l’obbligo di trasformazione in SpA. In questo anno Federcasse (l’Associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali - BCC) e le altre componenti del movimento hanno elaborato una proposta di autoriforma consegnata al Governo nella scorsa estate. Il provvedimento approvato dal Governo lo scorso 10 febbraio ha in gran parte tenuto conto dell’impianto della proposta di autoriforma presentata: è confermato il principio di autonomia e di mutualità delle singole BCC; il Gruppo Bancario Cooperativo sarà presumibilmente unico con una dotazione patrimoniale minima di 1 miliardo detenuta in misura almeno maggioritaria vai a pag. 5 San Lazzaro Niente scuola al sabato dall’anno prossimo A pag. 17 Concerti Super programma al Paradiso Jazz all’ARCI S.Lazzaro Servizio a pag. 20 Dal 31 marzo al 27 aprile, dopo un volo dall’Argentina a Milano Dalle Ande agli Appennini, tutta l’Emilia-Romagna in bici di Bruno Di Bernardo Ho conosciuto Magalì Pizarro durante un viaggio in Argentina sette anni fa. Lei vive a Viedma, città alla foce del Rio Negro che è anche la “porta d’ingresso” della Patagonia, quella punta sconfinata del Sud America che abbraccia l’Oceano Atlantico, le Ande Magalì e Brian ci mandano un saluto da Viedma prima dipartire fino al Pacifico e arriva a comprendere la Terra del Fuoco, sfiorando l’An- attentissima a tutto ciò che aveva tartide. Magalì era una ragazza a che fare con l’Emilia-Romagna, poco più che ventenne quando ci essendo i suoi nonni originari della conoscemmo, molto educata e pe- nostra regione. Parlava benissimo perina e soprattutto intelligentissi- l’italiano, che studia da anni, e già ma: aveva una soluzione pratica e allora aveva organizzato i suoi priimmediata per ogni problema e mi viaggi alla riscoperta di una lavorava come reporter per una terra di cui aveva avuto notizie dai grossa radio di Viedma. Facemmo nonni e un po’ da internet. Siamo conoscenza perché entrambi gior- sempre rimasti in contatto. Poi un nalisti e soprattutto perché lei era mese fa mi ha informavai a pag. 3 hemingwayeditore.wordpress.com Giovanna Furlanetto: “A San Lazzaro la Furla ha radici e cuore” Dopo le polemiche col Comune sulla rotatoria, ha smentito così la minaccia del nipote Marco di trasferire la sede a Milano di Giancarlo Fabbri Come hanno riferito le agenzie di stampa nei giorni scorsi, Giovanna Furlanetto ha ribadito che a lasciare San Lazzaro e Bologna per Milano, non ci penGiovanna Furlanetto sa nemmeno: «qui la Furla ha le radici e il cuore». Zia Giovanna, presidente del Cda di Furla Spa, ha così stoppato il nipote Marco Furlanetto, azionista di minoranza della Furla, che aveva minacciato di chiedere al Cda di trasferire l’azienda a Milano se fosse stato espropriato un lembo di terra di m 10 x 30 del parco di Villa Furla a San Lazzaro. A Milano Furla è presente con vari negozi e con uffici direttivi nello storico e prestigioso ex Palazzo Ricordi, in via Berchet, tra Duomo e Galleria. Cinque piani per un totale di circa 3mila metri quadri con al piano terra un fantastico Ferrari Store. Aldo e Margherita Furlanetto, origini friulane, nel 1927 fondarono a Bologna un negozio di pelletteria che poi ebbe il suo primo grande sviluppo col trasferimento, nel 1955, vai a pag. 20 Pagina 2 hemingwayeditore.wordpress.com Regione Da Piacenza a Cattolica, dal Delta del Po alla Pietra di Bismantova Magalì, di origini emiliano-romagnole, andrà alla scoperta delle origini dei suoi nonni pedalando in bici assieme al compagno Brian segue da pag. 1 to che stava organizzando, assieme al suo compagno Brian, un giro in Emilia-Romagna in bicicletta. Le ho subito chiesto un articolo con una sintesi del viaggio e con le tappe del tour, anche se ancora mancavano alcune rifiniture su cui Magalì Pizarro sta lavorando. Ad esempio sta studiando se fare l’Appennino bolognese, le Cinque Valli o la Valle del Reno, che mancano alla sua Road-map. Ricevuto l’articolo ho deciso di pubblicarlo perché, conoscendo Magalì, sono sicuro che dopo il suo viaggio ne seguiranno altri. Conoscendola so già che altri giovani percorreranno le sue orme per venire a scoprire l’Emilia-Romagna. Pochi sanno infatti che l’Università di Bologna ha una sede distaccata a Buenos Aires, dove studiano i tantissimi nipoti e bis-nipoti di emiliano ro- Destinazione: Emilia-Romagna Dal 31 marzo arriviamo con le nostre bici per scoprire la regione più bike-friendly d’Italia di Magalì Pizarro Siamo Magali e Brian (Pedaleando Sueños), una coppia argentina di innamorati e appassionati per i viaggi su due ruote. Insieme ci siamo avventurati fra il 2014 e 2015 a vivere una delle esperienze più meravigliose della nostra vita, percorrendo più di 10 mila km lungo il Sudamerica attraverso Argentina, Cile, Uruguay, Brasile e Paraguay. Ad aprile 2016 ci attende una nuova meta: l’Emilia Romagna, per pedalare in una delle zone più bike-friendly d’Italia. Dall’Argentina all’Emilia Romagna. Un viaggio che sa di ritorno alle radici, di incontri vicini con una storia che a noi, discendenti di emiliano-romagnoli, appartiene attraverso i racconti di nonni e genitori. Una terra che nel trascorrere degli anni ha saputo moltiplicare le sue eccellenze. Ci attende un sorriso che dice “ciao” e sa di tante storie condivise, di emigrazione, di sofferenza, di rinascita, di vita. Gli emiliano-romagnoli e il loro territorio sono una meta che abbiamo da sempre sognato fare in bicicletta. Per vivere da vicino la sua realtà, per entrare con le due 2014, pedalata con vista dell’Oceano Atlantico ruote nel cuore della magnoli, ma anche altri giovani regione e raccontare i posti sconoargentini. In Argentina almeno un sciuti di questa terra che va oltre i cittadino su due è di origine italia- suoi confini geografici. na, e tantissimi tra questi sono Viaggiare in bicicletta ci ha perdiscendenti di immigrati emiliano messo di scoprire paesaggi e senromagnoli. Far conoscere questo tieri, ma anche i sentimenti di viaggio di Magalì e Brian nella no- persone disposte a condividere stra regione aprirà una serie di con noi la loro quotidianità. L’oaltri viaggi, fatti da Argentini che biettivo principale di questo viagvogliono riscoprire le loro origini e gio è presentare alla nostra conoscere una terra di cui sanno community di “Pedaleando Sueñsolo che è la patria della Ferrari, os” (con più di 8000 lettori, tra delle Ducati, delle piadine e dell’U- blog, facebook e instagram) sentieniversità più antica d’Europa. E ri e vie da fare con le biciclette, suggerisco a ristoranti, alberghi, creando una mappa dei posti da agriturismi e B&B di ospitare Ma- visitare, i percorsi da fare, i servizi galì, che già ha come sponsor la per cicloturisti e altro. Vogliamo Cinelli Biciclette, perché al suo anche documentare con fotografie, ritorno sarà un’ottima ambascia- video e racconti (scritti e radiofonitrice tra i giovani del suo paese, ci) l’essenza di questa “terra curiosi di conoscere le nostre ter- con l’anima e con il sorriso”. Infine me, spiagge, montagne e le nostre creeremo un E-book disponibile in città. Chiunque voglia contattarla, free download. e penso soprattutto a cicloturisti Siamo in cerca di supporto. Facome lei ed a proprietari di agritu- te parte anche voi del nostro rismi e B&B, per ospitarla tra il 17 viaggio! ed il 20 aprile, la troverà su Face- Le valigie sono quasi pronte. Le b o o k : w w w . f a c e b o o k . c o m / biciclette ci attendono per cominmagapizarro?fref=ts. ciare questo bel giro nella primavera emilianoromagnola. Ora ci tocca organizzare in dettaglio ogni giorno di viaggio lungo la regione: dove riposarci quando arriva la sera? Quali attività e visite fare durante il nostro passaggio? L’invito lo rivolgiamo ad altri appassionati delle due ruote, bike hotel, B&B, agriturismi, produttori locali, trattorie e altro, che possano accoglierci durante il nostro breve soggiorno, magari facilitandoci con sconti2014, preparativi del viaggio nel continente sudamericano stiche o gratuità. In cambio, siamo in grado di offrire: Martedì 29/03 → arrivo a Milavisibilità web, attraverso la diffusio- no. Visita alla ditta Cinelli (nostro ne dei servizi e proposte per il turi- sponsor delle biciclette). sta che in futuro vorrà visitare la Giovedì 31/03 al sabato 02/04 Regione accompagnato dalle bici- → Partenza da Milano. Inizio del viaggio. Passando per Piacenza, clette. Riportiamo, di seguito, le date di Busseto, Roncole Verdi, Parma, viaggio. Le città segnate in verde Reggio Emilia e Modena. indicano quelle dove abbiamo già Domenica 03/04 e Lunedì 04ottenuto risposta di ospitalità. /04 → Modena (due giorni libeRestiamo comunque aperti ad altri ri). inviti e proposte di luoghi e zone Martedì 05/04 → Partenza da particolari da visitare nelle vicinan- Modena per Ferrara. ze del percorso tracciato. Tutto Mercoledì 06/04 → Ferrara (un quanto possa arricchire la nostra giorno libero). permanenza in Regione e ci dia la Giovedì 07/04 al sabato 09/04 possibilità di esplorare al massimo → Partenza da Ferrara, passando ogni sua eccellenza, sarà colto con per il Delta del Po, Comacchio, Ravenna. Domenica 10/04 → Ravenna (un giorno libero). Lunedì 11/04 → Partenza da Ravenna, passando per Cesena, Cesenatico, Gatteo a Mare. Martedì 12/04 → Cattolica (un giorno libero) Mercoledì 13/04 al 16/04 → Partenza da Cattolica, passando per Montescudo, San Marino, Parco delle Foreste Casentinesi, Forlì, Bologna. Domenica 17/04 al merco2015, pedalando tra laghetti e ghiacciai sulle Ande ledì 20/04 → Bologna (4 grande piacere e gratitudine. giorni liberi). Il viaggio, giorno per giorno Giovedì 21/04 al sabato 23/04 Non siamo abituati ai viaggi → Partenza da Bologna, passando “calendarizzati”. La nostra ultima per la Pietra di Bismantova, Paresperienza ci ha visto fare dei giri co dell’Appennino Tosco Emiliainaspettati. Ci piace dire che “non no. scegliamo la strada più veloce, ma Domenica 24/04 → Parco dell’quella più significativa e piena di Appennino Tosco Emiliano. (un storie, anche se ci mettiamo il dop- giorno libero). pio a finirla”. Lunedì 25/04 al mercoledì 27/04 Questa volta il viaggio ha solo un → Partenza dal Parco, passando biglietto aereo di andata e ritorno. per Fidenza. Arrivo a Milano e Per questo motivo abbiamo delinea- rientro in Argentina. to questo calendario: (fine del viaggio). hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 3 Pagina 4 hemingwayeditore.wordpress.com Città Metropolitana Che succede alle BCC? Con questo intervento, che abbiamo chiesto al Direttore della Bcc di Monterenzio, vediamo di fare chiarezza di Andrea Alpi segue da pag. 1 dalle BCC; sono previsti i “patti di coesione” atti a regolare il rapporto tra BCC e Gruppo Bancario Cooperativo secondo un principio di meritevolezza, con poteri della capogruppo proporzionati alla rischiosità delle banche aderenti. Preoccupante, però, appare la possibilità di consentire, alle BCC oltre una certa soglia patrimoniale, la trasformazione in Spa con un affrancamento delle riserve indivisibili. Una previsione che andrebbe nel senso contrario rispetto a quello ufficialmente perseguito, in quanto favorirebbe la frammentazione bancaria e finirebbe con lo scoraggiare il fare banca con finalità mutualistiche, indebolendo di fatto la “coerenza cooperativa” dell’intero sistema. Le riserve patrimoniali delle BCC, infatti, sono state costituite nel corso di decenni beneficiando di una particolare disciplina fiscale, connessa alla mutualità. Consentirne l’affrancamento significa creare un vulnus che potrebbe danneggiare non soltanto la cooperazione di credito, ma l’intera cooperazione ed essere passibile di critica anche sotto un profilo di costituzionalità dato che, come noto, l’art. 45 della nostra Costituzione tutela “la cooperazione a carattere di mutualità e senza banche “salvate” fini di speculazione hanno ricevuto ben privata”. 250 milioni di euro dalIl provvedimento, le BCC mentre le nostre parrebbe tuttavia poche crisi le abbiamo consentire qualche sempre risolte all'interaffinamento, passa no. adesso al vaglio del Le BCC Sono un sisteParlamento e mi ma solido e ben patriauguro che in quella monializzato, con un sede possa essere patrimonio di sistema discusso approfon(capitale e riserve) di ditamente e miglio20,5 miliardi ed un r a t o . Tier 1 (principale indiMi permetta però un catore di solidità di una piccolo sfogo su banca) al 16,2 rispetto quanto accaduto in al 12,5 dell’industria Italia a partire dai bancaria italiana. La decreti “Brrd” (che BCC di Monterenzio, introduce il “bailche dirigo, ha peraltro La sede della Bcc di Monterenzio, fondata nel 1902, a S.Benedetto del Querceto in”) e “salva banche”: indicatori ancora più la disinformazione l’ha fatta da elle banche, quelle definite “too big positivi con un Tier 1 al 18,5. padrona e la politica ha spostato to fail”, ora in Italia invece destano Ritengo che la riforma favorirà le l’attenzione dai propri punti deboli preoccupazione le banche piccole Bcc consentendo interventi precoci con una grande approssimazione perché sono troppe? in caso di crisi (rispetto ad oggi annunciando, tra l’altro la riforma Il sistema Bcc non ha mai chiesto che gli interventi avvengono quandelle Bcc prima di Natale, come se soldi allo Stato nè alle altre ban- do la crisi è conclamata); saremo il il problema fossero le Bcc. Il teore- che, al contrario le altre banche primo gruppo italiano per capitali ma che la banca grande non può hanno creato problemi allo Stato tutti italiani e il terzo per volumi fallire e che le banche piccole sono ed hanno chiesto soldi alle BCC complessivi. Un dubbio: non è rischiose è paradossale: abbiamo per risanare i loro bilanci. Le 4 che facciamo gola a qualcuno? dimenticato Lemahn Brothers? All’inizio della crisi l’obiettivo era vitare il ripetersi dell’azzardo moIn Cineteca e poi in Sala Borsa bagno di folla per Giampaolo Morelli rale che si annida nel gigantismo Bologna acclama Coliandro di Sarah Buono Bestiale! Non c'è co ma poi mi salì la altra maniera per febbre a 40°”. Dalla definire l'affetto sala parte un “forza manifestato dalla Bologna”, Morelli città di Bologna al ammicca ma sottoli“suo” Coliandro, il nea “certo, ma anpoliziotto nato dalche forza Napoli” in la penna di Carlo onore delle sue oriLucarelli. Dopo gini partenopee. Ma aver lanciato l'idea Giampaolo Morelli, in arte Coliandro Coliandro ce l'ha un di una visione collettiva dell'ultima nome? “Io di solito non do nomi puntata della serie tv, l'attore propri ai miei personaggi ma una Giampolo Morelli è stato sommer- volta mi è scappato, si chiama Marso dai commenti e dai like dei fan, co ma non me lo ricordavo nemmetra cui anche il consigliere comu- no io” ha raccontato Lucarelli. “Ho nale Benedetto Zacchiroli, che deciso di interpretare Coliandro per hanno reso possibile l'evento. Im- i soldi, fare l'attore è bello perché si mediata la disponibilità della Cine- lavora poco e si guadagna tanto, teca, andata subito sold out per spero di non avere nulla in comune 200 fortunati, e la Sala Borsa per con lui in tutta franchezza visto il un incontro “riparatore” per i tanti tipo” ha confessato candidamente ammiratori rimasti fuori dal cine- tra le risate dei presenti. ma. In una biblioteca gremita Un bambino ha fatto la domanda (oltre 500 persone) insieme allo che premeva ai più: “Ma le attrici scrittore e allo sceneggiatore, così carine le scegli tu?”. Per la Giampiero Rigosi, l'attore ha diver- cronaca Morelli tra tutte ne ha tito i presenti raccontando aned- scelta una, Gloria Bellicchi, e ci ha doti e curiosità tra un autografo e fatto un figlio. Ancora in dubbio il un altro. futuro della serie televisiva, diretta “Bologna ormai è la mia seconda dai Manetti Bros e andata in onda città, peccato non aver goduto della su Rai2 il venerdì sera, ma di certo sua cucina visto che abbiamo girato gli altissimi ascolti realizzati poad agosto e il tortellino non mi sem- trebbero essere un buon incentivo. brava appropriato” ha spiegato In attesa di buone notizie a CoMorelli aggiungendo che “d'inverno liandro intanto è toccato pagare si sa che qua fa un fred- pegno alla promessa, fatta su facedo...bestiale! Per una vecchia sta- book, di baciare Gargiulo in caso gione Carlo scrisse che dovevo cor- di uno share superiore al 10%. rere sui tetti in canottiera, fantasti- Bestiale davvero. hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 5 La vetrina di Monghidoro Pagina 6 hemingwayeditore.wordpress.com Monghidoro Altezza s.l.m.: m. 841 Superficie Kmq.: 80,3 Abitanti: 3.842 Reddito medio pro-capite: € 19.452 Vigili Urbani: 051.6552036 Uffici comunali: 051.6555520 Stazione Carabinieri: 051.6555524 Ospedale: Loiano 051.6543708 La denuncia del sindaco di Monghidoro: “Troppi passaggi burocratici” “I fondi per la montagna? Non si sa come portarli a casa” L’annuncio fatto da Bonaccini alla Conferenza della Montagna Regione: 700 milioni per l’Appennino Saranno resi disponibili entro il 2020 per imprese e territorio Sono due anni che presentiamo progetti sul dissesto idrogeologico o di viabilità ma non otteniamo mai risposte concrete Entro il 2020 oltre 700 milioni di euro per il rilancio dell'Appennino. E' l'annuncio fatto dal presidente "Ora ci dicono che tocge: “Bisogna lavora- della Regione, Stefano Bonaccini, ca a noi Sindaci agire re molto sulla viabili- nel corso della 13° Conferenza della per portare a casa i tà a 360° con obbiet- montagna tenutasi a Castelnovo fondi dedicati alla tivi mirati per rag- ne' Monti a fine gennaio. montagna, che i soldi giungere Bologna e Il nuovo programma regionale per sono stati stanziati, ma le vallate circostanti, la montagna prevede fondi per lo non ci indicano, con la montagna ha bi- sviluppo delle imprese, la difesa e chiarezza, i modi e i sogno di attenzioni valorizzazione del territorio e una metodi per poterli ottenon va abbandonata crescita dell'attrattività. Numerosi nere". a se stessa, è un gli obiettivi: aumento della popolaAlessandro “Ronny” Ferretti Con la sua solita quartiere di Bologna zione residente, banda ultra larga schiettezza e capacità di sintesi secondo la nuova filosofia Metro- per il 100% della popolazione montana, più imprese giovanili, rafforAlessandro Ferretti, sindaco di politana”. Monghidoro, spiega cosa vuol dire Sulla carta gli stessi obiettivi del- zamento dei servizi. Complessivafare i conti con una burocrazia l'assessore della Montagna Paola mente si tratta di 705 milioni di esasperante, un impianto regio- Gazzolo, che ha promesso la cre- euro per l’intera legislatura da suddividere in 303 milioni per la nale e la difesa attiva del territorio, la nuova Città sua accessibilità e la valorizzaMetropolitazione delle risorse naturali; 150 na quantomilioni circa per rendere più meno assenattrattiva la montagna, per rafte. Nonostanforzarne l’identità e la coesione te gli annunsociale; infine, 252 milioni serci mediatici viranno a favorire lo sviluppo ancora non è delle imprese, e a far crescere il chiaro come lavoro. e quando “Il Programma regionale per la verranno montagna, che proponiamo alla distribuiti i discussione, e che terremo moni700 milioni torato, valorizza un nutrito pacpromessi dal chetto di risorse, a partire dal presidente Fondo regionale per la Montadella Regione gna, che è raddoppiato: da 3 a 6 Stefano BoUna delle frane sul territorio che potranno essere risolte coi fondi per la montagna milioni di euro l’anno, a cui si naccini per il rilancio dell'Appennino. Già da azione di un tavolo permanente tempo infatti ciò che manca è una dedicato: “L’identità di questo struttura di collegamento che territorio è stata per troppo tempo segua i comuni nel lungo iter di associata alla ‘fatica del viverci’, richiesta di finanziamento: ogni alla marginalità. E’ ora di invertire amministrazione infatti deve inse- questa visione, e considerare l’Aprire il proprio progetto nel sistema pennino ‘una terra per viverci’ e Rendis ma per farlo la Regione dove portare nuovi insediamenti”. prima dovrebbe validarlo. Di certo nel frattempo sarebbe Il Ministero infatti, che elargisce i utile un servizio che esamini i fondi, può decidere solo tra i pro- progetti di finanziamento in magetti già letti, valutati e “vidimati” niera tempestiva e li revisioni per a livello regionale. evitare le possibili difformità di “Sono due anni che come Ammini- ordine tecnico o economico ai strazione presentiamo progetti sul comuni che li presentano. dissesto idrogeologico o di viabilità Altrimenti il rischio, ancora una ma non otteniamo mai risposte volta, è che i fondi stanziati riconcrete, cosa dobbiamo fare? Non mangano fermi e inutilizzati nosi riesce a venirne fuori e io intan- nostante le tante cose da fare. to ho una strada chiusa, abitazio- “La parola d'ordine per i prossimi ni a rischio e una vallata in com- anni deve essere perequazione, pleto dissesto. A chi abita in Ap- equità per i diversi territori e conpennino andrebbe dato un premio cretezza, non possiamo rimanere ma qua invece aumentano le diffi- fermi” conclude Ferretti. coltà” spiega Ferretti che aggiun- di Sarah Buono hemingwayeditore.wordpress.com aggiungono i 4 milioni per la viabilità appenninica” ha dichiarato l’assessore Gazzolo nel corso del suo intervento. Quattro i campi d'azione: Appennino digitale, per portare banda ultra larga in tutte le aree; Appennino sostenibile, per valorizzare le fonti di energia rinnovabile e la cura del territorio; Appennino innovativo, per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle imprese; Laboratorio Appennino, per sostenere la formazione e co-progettazione pubblico-privata. “Quest’anno il Governo ha ripristinato il fondo nazionale per la montagna. Abbiamo scelto di investire 150 milioni sul dissesto idrogeologico, superando la logica degli interventi di emergenza per attivare invece un piano decennale di prevenzione con interventi strutturali. Il primo obiettivo deve realmente essere che le persone che vivono qui vogliano rimanere a viverci e lavorarci, ed altre siano invogliate a farlo. Sarà essenziale anche la garanzia delle fruibilità delle strade e su questo intendiamo fissare una quota del bilancio dedicata ogni anno per le strade dell’Appennino” ha sottolineato Bonaccini. Grande attenzione verrà dedicata alle fonti energetiche alternative e alla bioedilizia, con conseguente riduzione della spesa per i residenti. Sarah Buono Pagina 7 Pagina 8 hemingwayeditore.wordpress.com Loiano Altezza s.l.m.: m. 714 Superficie Kmq.: 86,1 Abitanti: 4.393 Reddito medio pro-capite: € 20.425 Vigili Urbani: 051.6545144 Uffici comunali: 051.6543611 Stazione Carabinieri: 051.6544244 Ospedale: Loiano 051.6543708 Esce Lorenzo Ferroni, cambiano le deleghe ed entra Karmen Ogulin Rivoluzione in Giunta, lascia Ferroni Alla cerimonia di consegna anche Chiara Gibertoni, direttore Ausl Ventilatore donato all’Ospedale da Cast di Sarah Buono di Sarah Buono Dopo meno due anni dall'insedia- erano delegate al consigliere Masmento, viene rivoluzionata la Giun- simo Bianconcini al quale va inveta comunale di Loiano. L'assessore ce la delega per le Politiche SportiLorenzo Ferroni si è dimesso, ri- ve); a Roberto Nanni Edilizia pubblica e privata, Sicurezza manendo in carica solo come consigliere, e al suo e Protezione civile, Agriposto è subentrata Karmen coltura, Rapporti con le Ogulin con le deleghe al frazioni. Alla nuova asTurismo e Tempo libero e sessora Karmen Ogulin Informazione e Comunicavanno invece le deleghe di Turismo e Tempo libezione che si aggiungono a quella della Cultura già ro, Cultura, Informazione nelle sue mani. Sulla pagie Comunicazione. “Siamo na facebook ufficiale del un gruppo molto forte e gruppo “Cittadini in Comu- Karmen Ogulin coeso, sono contenta di ne”, nato dalla lista con cui farne parte. Adesso potrò si candidò l'attuale sindaco Patri- operare con maggiore sinergia sulle zia Carpani, la motivazione dichia- mie deleghe, tutte legate tra di loro, rata riguarda gli impegni lavorativi per dare maggiore visibilità a ciò di di Ferroni e pertanto “la sua impos- bello che a Loiano facciamo”. sibilità a seguire bene determinate L'assessora Ogulin non ha perso cose”. tempo e a meno di 7 giorni dalla Un problema già emerso lo scorso sua nomina ha convocato un tavoanno e segnalato dal gruppo di lo con le realtà associazionistiche opposizione “Loiano nel cuore” con per discutere della nuova formatanto di pdf che documentava le zione della Pro Loco. Un appuntaassenze dell'allora vicesindaco, mento la cui importanza è stata mancato anche in occasioni impor- sottolineata anche da una nota del tanti come il rinnovo della conven- Sindaco: “Non avere una Proloco zione della Proloco o la fiaccolata significa, da parte di tutti, assumerin ricordo delle vittime del terrori- si la responsabilità che Loiano possmo. Ferroni si dimise da quella sa davvero diventare un paese carica mantenendo però il ruolo da dormitorio e non vogliamo che queassessore che oggi invece lascia. Le sto accada. Spero che ci siano perdeleghe sono state quindi così re- sone che forti di uno spiccato spirito distribuite: a Alberto Rocca, vice- di volontariato e di volontà, possasindaco, Politiche Sanitarie, Am- no formare un valido gruppo”. biente e Informatica; a Giulia Naldi E l’8 marzo ha annunciato a breve Politiche Sociali, Istruzione, Pari le sue dimissioni il consigliere di Opportunità, Trasporti, Politiche minoranza (PD) Luca Visinelli. Giovanili e Associazionismo (che Andrà a lavorare in Svezia. Ci vuole un grande cuore per rea- affiancare quella già presente ma lizzare una grande impresa: il 20 spesso insufficiente per l'alto nufebbraio, nel corso di una parteci- mero di pazienti serviti. Dal 2015 pata cerimonia, il Cast ha donato il Cast è diventato una Onlus, e un ventilatore Philips all'ospedale tutti possono devolvergli il proprio Simiani di Loiano. 5 x 1000 per sostenere le future “Un ottimo strumento che raddoppia iniziative del comitato. Tra gli ospile nostre potenzialità per trattare le ti presenti anche il sindaco di patologie acute cardio-polmonari Monzuno Marco Mastacchi, la che finora costringevano molti pa- vicesindaca di Monghidoro Morena Baldini e il vicesinzienti ad andare a Bologna” ha sottolidaco di Loiano Alberto Rocca che da neato il Direttore f.f. dell’Ospedale, Gioex presidente del vanni Perulli. I fondi Cast diede il via alla raccolta fondi iniziaper l'acquisto del ventilatore sono stati ta in memoria dell’ex Sindaco Arnaldo raccolti dal Comitato Appennino Salute e Naldi. Il direttore generale dell'Ausl, Territorio, da anni molto attento alle Chiara Gibertoni, ha questioni relative voluto ringraziare all'ospedale loianese, pubblicamente i ai tagli e depotenziacittadini per un gementi di servizio. Il ventilatore Philips V60 donato sto così importante: Molto Soddisfatto “Un im-pegno che Giulio Masiello, presidente del Cast non andrà perso e che, anzi, verrà (Comitato Appennino Salute Terri- messo a frutto. L’area dell’Appennitorio): “Il Simiani è l'ospedale di no richiede una particolare sensibitutto il nostro territorio, non solo di lità, ben diversa da quella dedicata Loiano e questa macchina fa la dif- alle strutture di pianura. Sono qui ferenza in caso di insufficienza re- per testimoniare che Loiano non ci spiratoria tra la vita e la morte. Spe- è lontana ed anzi è uno dei territori ro sia il primo mattone per costruire su cui concentreremo la nostra atun ospedale sempre più efficiente e tenzione”. Sono intervenute anche professionale”. Quando Masiello e il direttore di Distretto Elisabetta il dottor Perulli decisero di utilizza- Vecchi, le delegazioni della Croce re i fondi raccolti per migliorare il Rossa di Loiano, della Pubblica servizio erogato la scelta cadde Assistenza di Monterenzio e della infatti sull'acquisto di un altro ven- Pubblica Assistenza di San Benetilatore: una macchina in più per detto Val di Sambro. hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 9 La vetrina di Monterenzio Pagina 10 hemingwayeditore.wordpress.com Monterenzio Altezza s.l.m.: m. 207 Superficie Kmq.: 105,35 Abitanti: 6.030 Reddito medio pro-capite: € 21.485 Vigili Urbani: 051.6548435 Uffici comunali: 051.929002 Stazione Carabinieri: 051.929917 Ospedale: Loiano 051.6543708 Ex sindaco e sindaco si fronteggiano per la storia della piscina L’ASD “A Monterenzio” in gara con un progetto di doposcuola Polemica tra Venturi e Spadoni Omaggio al premio Nobel Malala Continua la polemica a distanza realtà SI SMENTISCONO DA SOLI: il legata alla piscina tra ex sindaco 10 giugno 2004 la Giunta Malaguti, Venturi e attuale amministrazione. dopo segnalazione del Direttore Non per rinfocolare la polemica, lavori del 14 gennaio 2004 approva ma per contribuire ad una migliore con delibera n.55 un’azione legale conoscenza dei fatti, ci è parso contro la ditta Leonardo, prima del utile pubblicare questo collaudo. post di Giuseppe VentuIl collaudatore scrive che ri, in disaccordo con la furono pagati 159.000 € condotta tenuta dal suo in più alla ditta Leonardo successore Spadoni e col perché c’erano vizi: sistePD locale di voler usare mazione scarichi, sistemasoldi dei cittadini per zione infissi, tubo bordo fare rientrare una causa sfioratore, ripristini pompe contro il Comune per e impianti, a seguito dell’Giuseppe Venturi, già “indebito arricchimento”. allagamento dei vani tecsindaco di Monterenzio Il PD distribuisce un vonici… nonostante questo lantino, nel quale si sostituisce al- la fidejussone di € 140.000 (che l 'A mmin is tr az io n e C o m u n al e avrebbe coperto quasi tutte le spese (ridicolizzando le istituzioni), per aggiuntive) fu restituita eccetto un giustificare la volontà di pagare la residuo di circa 14.000 € trattenuto fattura per la quale il Comune è dalla mia amministrazione. Il PD stato assolto. Il fatto stesso che sia scrive che avrei dovuto pagare io il PD a difendersi, al posto del Co- quella fattura di 80.000 € ma quemune, chiarisce molto bene da dove ste porcherie le lascio volentieri a abbia origine questa decisone. Inol- loro. Il legale che ora ha consigliato tre scrive una serie di cose NON al Comune la transazione, è lo stesVERE, e come al solito, scusandomi so che 10 anni fa mi consigliò di per la lungaggine, posto documenti non pagare, e lo ho detto in Consiche provano quello che dico. glio davanti a Lui, che ha confermaVero che Il collaudatore ha deposi- to. Le cause si fanno se servono, si tato il collaudo finale nel luglio 200- vincono o si perdono ma qui il Co4 come scrive il PD, ma si dimenti- mune ha perso prima di farla. Resto cano di dire che molti mesi prima, convinto, come la stragrande maggià dal 7 novembre 2003, il collau- gioranza dei cittadini, che questa datore scrive al Sindaco Malaguti e sia una grande sciocchezza, che al tecnico Comunale che l’opera toglie risorse alla gente. Il PD dopermane non collaudabile per difet- vrebbe dire al suo Sindaco che lui ti… Scrivono che il comune poteva rappresenta tutti e non pochi, anzi, agire solo dopo il collaudo finale, in pochissimi. Malala Yousafzai era a propria disposizione una ragazzina pakistana entro le ore 18:00 che voleva imparare a dell’8 marzo 2016. I leggere e per questo un 45 progetti più votati uomo un giorno le sparò (15 per ogni categoria, alla testa mentre era sul divisi per livelli di pullmino scolastico: la finanziamento) accepiccola sopravvisse, dideranno alla fase fiventando il simbolo uninale dove una giuria versale delle donne che imparziale decreterà i lottano per il diritto alla 18 vincitori delle doMalala Yousafzai nel 2015 cultura. Oggi ha 18 annazioni. ni. Per questo nel 2014 le è stato L'Associazione Sportiva Dilettanticonferito il premio Nobel per la stica A Monterenzio, costituita da pace. Al suo esempio è intitolato il un gruppo di cittadini, ha sede in progetto "Malala", ideato dall'asso- via Idice e organizza diversi eventi ciazione A.s.d. A Monterenzio, e durante l'anno: tornei di tennis, giudicato ammissibile per il bando calcio camminato corsi di inglese Aviva Community Found, un’inizia- per i bambini, laboratori di musica tiva che vuole sensibilizzare sulle con i piccoli. Il progetto “Malala” tematiche sociali. On line si può amplia il discorso di socialità e inassegnare all'idea monterenziese clusione che l'associazione porta un voto e garantirgli così una dona- avanti quotidianamente: fino ad zione economica. “Malala” vuole adesso sono già 163 i voti ricevuti. infatti reperire fondi necessari al- Per gli ideatori “spesso le difficoltà l'avvio di un “laboratorio compiti” che questi alunni presentano sono destinato agli alunni di origine dovute principalmente a problemi straniera presenti nelle scuole Pri- di comunicazione linguistica, alle marie di Monterenzio. Perché? Così differenze nei percorsi scolastici e i piccoli potranno superare le diffi- alle condizioni generali di vita”. Con coltà impostando un rapporto sano incontri differenziati e supplemencon l'apprendimento e con i compa- tari i piccoli potrebbero vedere spagni. Inoltre coinvolgendo in manie- rire questi ostacoli. A Monterenzio ra attiva le famiglie di origine stra- su 287 alunni il 10.7% è di origine niera presenti sul territorio si può straniera e son state le stesse famicontribuire a rendere più vera ed glie ad esprimere il bisogno di un efficace la loro integrazione nel tes- supporto scolastico. Ad aiutare i suto sociale. Assegnare i voti è bambini sarebbe un gruppo di vosemplice: basta registrarsi sul sito lontari provenienti dall’Università di community-fund-italia.aviva.com e Bologna in un clima disteso e inforscegliere come distribuire i 10 voti male. Sarah Buono hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 11 Pagina 12 hemingwayeditore.wordpress.com Pianoro Altezza s.l.m.: m. 200 Superficie Kmq.: 107 Abitanti: 17.377 Reddito medio pro-capite: 25.107 Vigili Urbani: 051.776613 Uffici comunali: 051-6529111 Stazione Carabinieri: 051.777014 Ospedale: Loiano 051.6543708 “Per il secondo stralcio abbiamo già investito 50mila euro per la progettazione” Viabilità, l’assessore Donini incontra i residenti di Rastignano di Giancarlo Fabbri Lo scorso 23 febbraio l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Raffaele Donini, e il sindaco di Pianoro Gabriele Minghetti, hanno affrontato il malcontento dei cittadini di Rastignano, e non solo, dando anche delle buone notizie. Malcontento dato dal fatto che sui cantieri del primo stralcio per la risoluzione del Nodo di Rastignano per mesi non si sono visti mezzi di cantiere e maestranze. Malumori ribaditi da gran parte delle persone che hanno gremito la scalinata dell’auditorium delle scuole medie di Rastignano alla presenza dei sindaci di Loiano e Monghidoro, Patrizia Carpani e Alessandro Ronny Ferretti, e del presidente della consulta di frazione Marco Rovati. «Ho chiesto io questo incontro – ha precisato Donini – perché il Nodo è una di quelle opere attese da decenni che vanno sbloccate per poter sciogliere il nodo viario bolognese dopo la bocciatura del Passante nord. Per dare il via all’appalto del primo stralcio abbiamo fatto un lavoro molto muscolare nei confronti di Rete ferroviaria italiana (Rfi) che aveva ereditato tale impegno dalle opere per l’Alta velocità. Dopo l’aggiudicazione della gara d’appalto l’impresa ha chiesto 90 giorni per modifiche migliorative al progetto, con la rotatoria al Trappolone e non lo svincolo. Il ritardo c’è stato – ha ammesso Donini – dovuto alle autorizzazioni del Ministero alla Difesa per la bonifica da ordigni bellici iniziata lo scorso gennaio e ancora in corso, con la demolizione delle strutture interferenti. A partire da giugno la realizzazione della platea di varo e del cassone che sarà spinto sotto la ferrovia per la bretella del Dazio per via Toscana. In luglio l’inizio della costruzione del nuovo viadotto sul Savena e in agosto la realizzazione della strada vera e propria dalla rotonda Mafalda di Savoia fino al Trappolone. L’impresa avrà modo di recuperare i tempi per rispettare gli impegni contrattuali e concludere l’opera entro il luglio o, al più tardi, entro il settembre del situazione. Anche se nessuno dei cantieri interessa il territorio pianorese, essendo su terreni dei comuni di Bologna e San Lazzaro, quest’opera oltre ad alleggerire il traffico alla via Toscana offre una prima alternativa alla strozzatura esistente tra Rastignano e il ponte di San Ruffillo». Donini ha poi calato l’asso di briscola: «Come Regione abbiaDonini alle scuole medie assieme ai sindaci del territorio mo già investito 50mila euro 2017. Terremo monitorati i cantieri per la progettazione del secondo e ci rivedremo qui in maggio – ha stralcio che dovrà unire la rotonda assicurato Donini – per una verifi- del Trappolone alla via di Fondoca della situazione». valle, oltre il Savena, che risale la Il sindaco Minghetti ha confermato vallata fino ai territori montani di che «i cantieri deserti non hanno Loiano, Monghidoro, Monzuno e preoccupato solo i residenti ma San Benedetto Val di Sambro. Non anche il Comune di Pianoro che siamo sicuri di poter finanziare vede la necessità di monitorare la anche le opere, che richiedono un investimento di circa 40 milioni di euro, ma li cerchiamo senza attendere la fine lavori del primo stralcio. Pensiamo anche di poterli trovare con i risparmi della realizzazione del Passante di Mezzo, allargamento a tre corsie di A14 e Tangenziale meno costoso del Passante Nord, per la risoluzione dell’intero nodo bolognese con il completamento – ha poi concluso Donini – di quello di Casalecchio della Complanare e della Lungosavena». Applausi. Alcuni dal pubblico hanno rilevato l’assurdità di operazioni di bonifica su terreni già interessati dai cantieri dell’Alta velocità. Altri hanno espresso timore che sia fatto solo il primo stralcio, portando un numero più elevato di veicoli tra le case del centro di Rastignano, già soffocato dallo smog. E c’è anche chisegue ha ricordato a pag. 15che l’esplosione dell’acquedotto al ponte sul Savena è un segnale che il manufatto ha già qualche problemino, e non solo di età. Ma la perplessità sulla lentezza dei cantieri è giustificata Dal Trappolone alla Bastia, da via del Pozzo alla rotonda Mafalda di Savoia, i lavori non sono certo febbrili Il lavori per il “Mezzo Nodo di Rastignano” sembra che vadano troppo a rilento. Dopo oltre vent’anni di attesa, nell’agosto 2014 la notizia dell’affidamento del primo stralcio dei lavori, per sciogliere il cosiddet- I lavori di bonifica degli ordigni bellici to “Nodo di Rastignano”, da parte di Rete ferroviaria italiana (Rfi), alla Baraldini Quirino di Mirandola (Modena), aveva fatto tirare un bel sospiro di sollievo a molti residenti e amministratori locali. Poi per verifiche, e modifiche, al progetto esecutivo, con una rotonda invece del previsto “Svincolo di Rastignano” al Trappolone di San Lazzaro, i lavori sono formalmente iniziati lo scorso 21 settembre (data ufficiale di inizio lavori) e materialmente il 25 novembre. A fine febbraio sono quindi passati circa 150 giorni dalla prima data e altri 90 giorni dalla seconda, sul totale di 600 giorni “naturali consecutivi” fissati dal contratto. E il 17 luglio 2017, data di termine contrattuale dei lavori, è ormai vicinissima. Eppure l’impressione è che non ci sia fretta. E dire che per mesi non ha piovuto, favorendo la realizzazione dell’opera. E deve essere ancora realizzata la piattaforma per il cassone in cemento armato da spingere sotto la ferrovia in corrispondenza dell’ex Dazio (ancora senza recinzioni di cantiere); e sembra siano ancora da gettare le fondazioni per il nuovo ponte stradale sul Savena e quelle per il punte su via della Bastia. Preoccupazioni eccessive? Forse. I primi di febbraio sono andato a fare il consueto giro nei pressi dei cantieri del “Mezzo Nodo”: dal Trappolone alla Bastia, poi da via del Pozzo alla rotonda Mafalda di Savoia, i lavori non sono propriamente febbrili. Sull’intero tratto ho visto solo un’escavatrice al lavoro nei pressi del cappio di via Corelli e due persone vicino all’area dove sarà fatta la rotonda (ex svincolo) hemingwayeditore.wordpress.com del Trappolone. E di questo “andamento lento” se n’è accorta anche Simonetta Saliera già sindaco di Pianoro per tre mandati, poi vicepresidente della Regione, ora presidente della Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, che ha scritto a Rfi per chiedere i motivi per i quali i cantieri non sono materialmente partiti. Le azioni più evidenti sono quelle relative alle operazioni di bonifica da reperti bellici eseguite dalla Sogelma di Firenze con un reticolo di carotaggi per l’introduzione di sonde per il rilevamento di masse metalliche in profondità e non soltanto in superficie. Non si dimentichi che la storica ferrovia “Direttissima”, Bologna-PratoFirenze, così come i ponti sul Savena a San Ruffillo, per mesi furono oggetto di pesanti attacchi di mitraglia e bombardamenti da parte dei cacciabombardieri delle aviazioni anglo-americana e brasiliana. Sarà questione di tempi “tecnici”, che in quanto tali dovrebbero essere conosciuti e messi in conto dai “tecnici”, ma si ha l’impressione che si vada per le lunghe. In ogni caso l’opera è da fare completa del secondo stralcio, che è quello più impegnativo. gcf Pagina 13 La vetrina di Pianoro Pagina 14 hemingwayeditore.wordpress.com Pianoro Una serata anti-truffe promossa dagli Amici di Tamara e Davide Il comandante Angelo Fornario ha illustrato al pubblico - molte le donne - le tecniche usate dai truffatori e come difendersi dai raggiri di Giancarlo Fabbri Tra le tante iniziative dell’associa- della figlia, lontani le emergenze, di ogni tipo, zione di volontariato sociale “Amici parenti, tecnici di che è il 112». di Tamara e Davide”, a Rastignano aziende o avvocati Tante le domande da parte di Pianoro, spicca quella che il 3 di familiari. dei presenti e perfino qualfebbraio ha visto, nella “Bottega” di E soprattutto, se che confessione di persone via Di Vittorio, la partecipazione siete stati ingannati, cadute vittime di odiosi ragdell’Arma dei carabinieri. Nella truffati o derubati – giri, scippi o furti in abitasala gremita di persone in età ma- ha avvisato il cozioni. La serata si è chiusa tura, quasi tutte donne, il mare- mandante conclucon l’invito dei Carabinieri sciallo Angelo Fornario, coman- dendo –, denunciate di far tesoro delle tante dedante della stazione dei carabinieri il fatto ai Carabiniescrizioni di tecniche truffaldi Pianoro, ha messo in guardia i ri, o alla polizia, dine, comprese quelle che residenti sui tanti subdoli accorgi- ricordando che oggi compaiono quasi tutti i giormenti messi in campo da truffatori in tutti i paesi d’Itani sulla stampa, per evitare senza scrupoli. di essere le nuove vittime … lia si può chiamare Nei racconti del maresciallo, una al numero unico per dell’amico del figlio. Il Maresciallo Fornario illustra le tecniche truffaldine rassegna dei raggiri, continuamente aggiornati, messi in atto da chi Dal Wwf all’Unione Naturisti fino a Legambiente contro gli abbattimenti senza controlli approfitta della buona fede e dell’ingenuità altrui, sia in casa che per la strada. Dall’abbraccio di di Giancarlo Fabbri un’amica della figlia ai tecnici del gas, dal trucco dello specchietto a Gli alberi e l’ambiente dostata asfaltata a tempo debiquello della gomma bucata, dal- ve viviamo sono un bene to adesso ci sarebbero veicol’impiegato dell’Inps all’ormai fa- da tutelare o, anche, un li che giorno e notte sfrecmoso, e famigerato, avvocato Moli- mezzo per avere visibilità? ciano a oltre i cento all’ora. nari. Un dubbio legittimo al di E comunque è una strada «Si tratta di persone abilissime, nel là di evidenti mancati conda completare, mentre l’Aborseggio e nella parlantina – ha trolli da parte di ammininas ancora non intende spiegato il sottufficiale dell’Arma –, strazioni e di enti pubblici. sciogliere i cordoni della che preparano con molta cura le Il Wwf bolognese, stavolta borsa e inserire l’opera nel loro messe in scena, spesso in cop- sostenuto anche dall’Uniosuo piano triennale. pia, per carpire la fiducia delle per- ne bolognese naturalisti, Ma non tutti gli ambientalisone, soprattutto anziane, poi con con un esposto presentato sti sono dello stesso parere. destrezza le loro pensioni appena alla Procura della RepubLo dimostra il pianorese Lavori di disboscamento lungo il Savena ritirate, le banconote o i gioielli a blica è tornato a sollecitaUmberto Fusini – storico portata di mano; oppure depositati re indagini della Magistratura ipo- dal primo esposto tornano a con- esponente della Lipu (Lega italiana nel frigo di casa in casi di immagi- tizzando illeciti, e omissioni di con- dannare uno “scempio” che su 12 protezione uccelli) e presidente narie, e improbabili, fughe chilometri di percorso del Save- dell’associazione Arte (Anfibi rettili di gas “che potrebbero anna ha interessato 48 ettari di territorio) che gestisce il Centro nerire l’oro”. Truffe che oralveo, di proprietà del Demanio anfibi di Pian di Macina – che pur mai sono dei classici, ben fluviale e forestale in Comune rilevando l’evidente mancanza di descritti dai giornali, che di Pianoro, con l’eliminazione controlli sui tagli osserva la perioperò purtroppo trovano ogni di circa 25 ettari di vegetazione dica necessità di disboscare il letto giorno nuove vittime che per arborea. di fiumi e torrenti. Nelle aste fluvergogna spesso non deCome controcanto Legambien- viali, fino agli anni Settanta tenute nunciano il raggiro che hante, con il presidente regionale sgombre dalle vegetazioni dai cavano subito né alle forze dell’Lorenzo Frattini, ha lanciato tori di sassi, ghiaia e sabbia, alberi ordine e nemmeno ai famiun allarme a tutela di circa e arbusti hanno le radici nella sabliari. 30mila alberi e arbusti che bia e in caso di piena sono asporQuello della truffa – ha verranno tagliati con l’attesa tati dalla violenza delle acque col osservato il maresciallo realizzazione della Complanare rischio di essere ammassati contro L’avvio del cantiere per realizzare la rotatoria al Trappolone Fornario – è un reato odioso nord da Ponte Rizzoli a Bologna. i ponti e fare disastri. Se gli alberi perché, oltre al danno, genera nelle trolli, riguardo al disboscamento Piante sviluppatesi spontaneamen- sono da difendere, ovunque sorgavittime anche un senso di colpa, per lungo le sponde del Savena, avve- te su quello che è il tracciato della no, perché mai nessuno protesta, essere cadute nel raggiro, e il timo- nuto nell’estate del 2014, che ha nuova arteria che dal 1993, anno nemmeno le associazioni ambienre di non essere più in grado di portato all’abbattimento di 50mila della sospensione dei lavori da taliste, quando vengono periodicagestirsi in autonomia. Per difender- alberi. Angelo Michelucci, sanlaz- parte della Pavimental Dicorato, mente, e doverosamente, abbattuti vi diffidate di tutte le persone che zarese vicepresidente del Wwf felsi- soltanto 22 anni fa, attende di lungo le massicciate delle linee non conoscete da tempo anche se neo, e Paolo Pupillo dell’Unione essere completata e asfaltata. ferroviarie e sotto i fili delle linee dicono di essere amici del figlio o naturalisti, a un anno di distanza Se quella striscia di terreno fossa elettriche ad alta tensione? Savena e Complanare: associazioni pro-alberi in campo hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 15 Pagina 16 hemingwayeditore.wordpress.com San Lazzaro di Savena Altezza s.l.m.: m. 62 Superficie Kmq.: 44 Abitanti: 31.934 Reddito medio pro-capite: € 26.819 Vigili Urbani: 051.6228122 Uffici comunali: 051-6228111 Stazione Carabinieri: 051.6276600 Niente scuola al sabato dall’anno prossimo La decisione estesa ai due Istituti Comprensivi crea disagi alle famiglie. Tagli e risparmi motivano la scelta di Giancarlo Fabbri «Personalmente mi dà molto fastidio clude Amato – che sia la migliore però non è stato sollevato dal Coche il pubblico continui a tagliare per i nostri figli». sulla cultura e sull’istruzione, anzi- Dello stesso avviso Lorenzo Boloché investire». Parole del sanlazza- gnini, presidente del comitato dei rese Roberto Amato, già consigliere genitori al Comprensivo Due. «Si comunale, alla decisione dei consi- dovrebbe lasciare una possibilità di scelta – spiega gli di istituto dei Bolognini - alle due istituti comfamiglie che prensivi locali, di hanno differenti uniformare i proesigenze e anpri cicli scolastici che la difficoltà di elementari e di far coincidemedie su cinque re i loro orari di giorni a partire lavoro con l’endal prossimo antrata e uscita no scolastico per dalle scuole di tutte le nuove alunni e stuprime classi. At- Una recente manifestazione di genitori tualmente in ambedue gli istituti, denti. Il rischio più evidente – riil Comprensivo Uno (medie marca Bolognini – è un esodo ver“Rodari”, elementari “Pezzani”, so altre realtà, come Ozzano, che “Fornace” e “Fantini”) e il Com- offrono differenti proposte educatiprensivo Due (media “Jussi”, ele- ve e formative». Sempre che le cose mentari “Donini”, “Don Milani” e non cambino anche nelle scuole “Don Trombelli”) le classi hanno ozzanesi. Dal Comune fanno saun orario spalmato su cinque ma pere di non aver alcun potere e competenza sulle scelte fatte in anche su sei giorni. La decisione non è piaciuta a molti autonomia dalle istituzioni scolagenitori che dal prossimo anno stiche. Dispiaciute anch’esse, le dovranno modificare la propria scuole allargano le braccia impoorganizzazione familiare. Roberto tenti riferendo che per garantire Amato infine ha deciso «di fare un l’apertura al sabato occorre tenere sacrificio, ma penso sia un investi- aperti anche gli uffici di segreteria, mento, iscrivendo mio figlio in una oltre che i plessi, mentre con la scuola privata. Non è vero che la chiusura al sabato si utilizzare proposta formativa su cinque giorni meglio l’orario degli impiegati e dei sia uguale a quella su sei. Anche se collaboratori nel corso della settipuò essere vero che per motivi di mana. L’apertura al sabato infine gestione sia più utile l’apertura su comporta il riscaldamento per incinque giorni ma non si dica – con- tero dei plessi; un problema che mune, per cui non è il motivo prioritario delle scelte fatte. Come riferiscono dal mondo della scuola la legge di stabilità 2015 ha tagliato l’organico dei collaboratori scolastici e degli impiegati. La stessa legge di stabilità ha disposto il divieto di sostituire il personale assente: i collaboratori scolastici per i primi sette giorni di assenza e i docenti per il primo giorno. Tale divieto ha comportato alle dirigenze moltissimi problemi in questi primi mesi di scuola. Da qui la necessità di utilizzare al massimo le ore di servizio dei collaboratori scolastici nei cinque giorni; e, soprattutto, di non avere problemi al sabato in caso di assenza del collaboratore in servizio o di qualche docente. I motivi che hanno spinto le istituzioni scolastiche comprensive a uniformare i corsi sui cinque giorni non sono solo legati al taglio del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) che non consente più di tenere aperte le scuole il sabato. Ci sono motivi pedagogici: uniformare i due modelli orari consente di avere nell’intera scuola una composizione omogenea delle classi ed è stata infatti proprio tale composizione, precisano dalle scuole, ad aver dato in passato l'idea che su cinque giorni la didattica fosse meno efficace. La cosa più razionale da fare pertanto, ribadiscono, era la chiusura del sabato. hemingwayeditore.wordpress.com Conti silura Archetti: “Rapporto sfibrato” "A noi interessa - ha spiegato il sindaco Conti a un giornale cittadino dopo il licenziamento a fine febbraio dell’assessore Giorgio Archetti (Welfare e Integrazione) - che la macchina comunale lavori in sintonia per il bene di tutti. Ogni polemica politica, ogni tentativo di spostare l'attenzione su altri piani è sbagliata perchè non coglie il vero punto della questione”. In base agli accordi elettorali, l’incarico dell’assessore di SEL avrebbe dovuto concludersi a metà mandato. Archetti ha subito attribuito la decisione di silurarlo al fatto di aver dato vita ad una lista che appoggerà da sinistra la rielezione di Virginio Merola. Ma Isabella Conti smentisce questa interpretazione: “Purtroppo il rapporto di Archetti con la Giunta e con la cittadinanza si è col tempo sfibrato e non è possibile portare avanti un progetto di governo locale su obiettivi che, a questo punto, non sono più comuni”, ha dichiarato. “Con lui si è creata una distanza incolmabile di obiettivi, strategia e visione per amministrare la città. Quando viene meno la fiducia, diventa insostenibile proseguire il lavoro amministrativo” ha sottolineato sempre il sindaco. Dopo l’uscita di Montaguti e di Archetti, resta una Giunta tutta femminile, con Claudia D’Eramo vicesindaco e le “assessore” Benedetta Simon e Marina Malpensa. Pagina 17 San Lazzaro di Savena Con Giangiacomo Congiu del gruppo immobiliare MondoRe di S.Lazzaro Facciamo il punto su situazione abitativa e mercato immobiliare di Giancarlo Fabbri Per molti economisti “l’economia italiana riparte se riprende slancio il settore edilizio e il mercato della casa”. Probabilmente è così dato che l’edilizia trascina dietro di sé un gigantesco indotto: laterizi, cementi, ceramiche, impiantistica elettrica, termoidraulica, infissi, decorazione, eccetera. Ma oltre allo stop dettato da una crisi venuta da lontano ora si rimette mano alla pianificazione urbanistica con le forbici. Ha dato il via Isabella Conti come sindaco di San Lazzaro, con lo stop al Poc di Idice per il mancato versamento delle fidejussioni da parte dei costruttori entro i termini previsti, anche prorogati, che prevedeva la realizzazione di 582 alloggi, di una scuola e di un impianto sportivo. E lo ha fatto anche nelle funzioni di assessore metropolitano all’urbanistica, cassando 261 alloggi previsti a Imola e proponendo di cancellare la previsione di 70mila alloggi dai piani dei comuni della provincia. La proposta della Conti è quella di azzerare il consumo del suolo recuperando l’esistente anche con abbattimenti e ricostruzioni. Per molti anni a San Lazzaro c’è stata la filosofia del “per abbassare i prezzi delle case bisogna costruirne molte”. Ma al contrario i prezzi delle case sono cresciuti, fino al 2012, con percentuale più che tripla rispetto alle valutazioni Istat del costo della vita. Poi i prezzi sono calati in media del 20-30% per via della crisi. Ma oggi com’è il mercato della casa? Per saperlo lo chiediamo a Giangiacomo Congiu amministratore del gruppo immobiliare MondoRe di San Lazzaro. Pochi anni fa si diceva che “a San Lazzaro si costruisce tanto ma le giovani coppie per mettere su casa devono spostarsi in co- Pagina 18 muni molto più lontani da Bolo- tre nel 2014 le transazioni effetgna”; è ancora così? tuate sono state 316, con San Lazzaro non è un un calo di circa un terzo. Comune per tutte le taTuttavia dal 2014 i dati sche. Ci sono quartieri di sono in aumento, con il Bologna e comuni dell’primo semestre 2015 che hinterland bolognese che ha segnato un +27,9% rioffrono prezzi più bassi. spetto al primo semestre Chi sceglie San Lazzaro 2014. mette in conto di spendeAnche a S. Lazzaro c’è molto in-venduto, si è re dal 10% al 20% in più dei comuni o quartieri Giangiacomo Congiu costruito troppo? confinanti. Premesso che l’invenduto a San Com’è cambiato il mercato im- Lazzaro è più basso rispetto alla mobiliare negli ultimi anni? Se parliamo di San Lazzaro il numero delle compravendite è calato del 32%. Infatti nel 2007 sono state vendute 467 abitazioni men- media provinciale, posso affermare che qui l’edificato ha subito le logiche del mercato nazionale. Ossia è stato influenzato da una forte domanda di case dai 30-40enni che hemingwayeditore.wordpress.com tra il 2003 e il 2005 ha “invaso” il mercato con un picco di oltre due milioni di persone in più rispetto alla media. Naturalmente i costruttori hanno provato a soddisfare tale incremento della domanda, comprando terreni, progettando alloggi e costruendo nuove residenze. Purtroppo in Italia i tempi burocratici fanno si che “tra il dire ed il fare” ci sia davvero il mare e, per tale motivo, quando le imprese finirono i lavori, gli acquirenti avevano già soddisfatto le proprie esigenze acquistando edifici usati per ristrutturarli. Ritiene giusto, o no, rivedere le previsioni urbanistiche a livello provinciale? Sicuramente bisognerà aggiornare le previsioni ma, se fossi negli amministratori interessati, non mi baserei sull’ipotetica decrescita della domanda poiché in tal senso le cose potrebbero cambiare anche rapidamente. Piuttosto cercherei di promuovere le riqualificazioni delle aree industriali evitando il consumo di suolo vergine. Le imprese cooperative possono ancora calmierare i prezzi? In passato il mondo cooperativo ha avuto un ruolo determinante in tal senso e, per certi versi, il mercato nel bolognese beneficia ancora di quel tipo di imprenditoria. Tuttavia credo che negli ultimi decenni le coop abbiano seguito le logiche speculative tipiche delle aziende private, mettendo in secondo piano la filosofia mutualistica e solidale che connotava il sistema cooperativo. Sarebbe auspicabile la rinascita dello spirito pioneristico dei cooperatori e lo sviluppo di iniziative per soddisfare le esigenze abitative di segmenti di mercato pronti a seguire le nuove tendenze quali, per esempio. il cohousing. Per il futuro c’è la segue qui a destra San Lazzaro di Savena Regione e Comune assieme per salvare il colle della Ponticella E’ pari a 900mila euro l’investimento per stabilizzare i danni fatti dalle cave di gesso. Si abbasserà la classificazione di rischio R4 di Giancarlo Fabbri Lo scorso 9 febbraio un folto gruppo di residenti di Ponticella si è unito a tecnici e amministratori comunali che hanno accolto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Il governatore, con gli assessori regionali Palma Costi e Paola Gazzolo, hanno fatto sopralluoghi all’ex cava del “Prete Santo” per rendersi conto dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza delle volte delle gallerie e dei pilastri di selenite, roccia gessosa, che sostengono un colle, sopra il quale vivono circa quattromila persone. Il secondo lotto dei lavori è infatti in corso grazie a un finanziamento di 900mila euro, versato in parti uguali dalla Regione e dal Comune di San Lazzaro, con fine lavori previsto prima dell’autunno. Opere attese da anni da parte dei residenti delle abitazioni soprastanti per “l’alto rischio dovuto al dissesto idrogeologico” del versante gessoso. Franco Fornocaldo, presidente del comitato “Per la valorizzazione e la salvaguardia della Ponticella”, ha ringraziato la Regione per i finanziamenti concessi. Precisando poi a Bonaccini che «il problema dell’ex cava non è dovuto a un dissesto idrogeologico ma è il grave risultato di una o più gestioni omissive ed irresponsabili e degli scavi che hanno intercettato il torrente sotterraneo dell’Acquafredda e asportato migliaia di metri cubi oltre il consentito senza controlli». Il sindaco Isabella Conti, affiancato dal vice Claudia D’Eramo e dall’assessore Marina Malpensa, nel ringraziare per la sua presenza il presidente ha ritenuto op-portuno nazione per la scagliola, ha dato sottolineare che «chi vive sopra le lavoro a centinaia di gessaroli del borgo. La cava, in cave comprenda passato sfruttata l’importante ruolo artigianalmente, fu che ha questo poi rilevata dalla intervento che al Iecme che nel 1965 termine dei lavori dallo scavo frontale consentirà di eliiniziò quello in sotminare la classifiterranea con escacazione R4, ossia vazioni su tre livelli “rischio molto soprastanti, a galleelevato”, sull’area delle cave». Clasrie parallele, usansificazione che do esplosivi. Scavi finora impediva che avevano interai proprietari cettato il torrente Acquafredda alidelle abitazioni a monte di poterle mentato dall’omonivendere ai loro ma valle chiusa, effettivi valori di dalla Dolina della mercato senza i La delegazione guidata da Stefano Spipola e da altre Bonaccini durante i sopralluoghi deprezzamenti cavità naturali preindotti dalla classificazione. Da senti tra Croara e Miserazzano. parte sua, Bonaccini ha infine Torrente carsico che passa da una annunciato «che grazie al fondo portata minima di 7-8 litri fino a statale Italia Sicura nella nostra una massima di 600 litri al seconregione sono in arrivo 24 milioni di do nei periodi piovosi. euro, sia per finanziare opere con- Nel 1973 iniziano le costruzioni di tro il rischio idrogeologico, come la un vasto comparto residenziale sul sistemazione degli argini dei fiumi, Bel Poggio (vie del Colle e Pilati), sia per la sistemazione delle stra- ovviamente senza sapere che le de, con cantieri avviabili entro un gallerie erano penetrate nel colle anno. Mentre altri 4 milioni vengono selenitico oltre il consentito. La messi in campo dalla Regione per il cava fu infine chiusa nel 1979, col consolidamento dei versanti soggetti a frane o slavine». Dopo i discorsi, la visita alle enormi gallerie scavate nel colle del Bel Poggio in destra Savena, dove per secoli l’industria del gesso idraulico per l’edilizia, cioè l’estrazione della selenite, il trasporto in fornace, la cottura, macinazione, e raffi- possibilità di ridurre i prezzi delle case? Non sarà facile. Sono cresciuti i prezzi delle materie prime, e anche degli alloggi da ristrutturare e dei terreni. Sono cambiate le esigenze delle persone, con case che hanno tecnologie costruttive più efficaci, finiture migliori per il risparmio energetico, per l’isolamento termico e acustico, e per la produzione di calore e energia con pannelli solari e fotovoltaici. Queste migliorie concorrono a tenere alti i prezzi. Sono ancora possibili prezzi accessibili per le giovani coppie? Nell’usato c’è molto spazio per fare ottimi affari e molti optano per tali soluzioni anche e soprattutto per le agevolazioni fiscali, che arrivano fino al 65% della spesa, applicate alle ristrutturazioni. Le banche hanno ripreso a concedere mutui? La propensione delle banche a erogare mutui è paragonabile ai tempi d’oro del primi anni 2000. Sono sempre di più gli istituti di credito disposti a finanziare fino al 100% del valore dell’immobile a tassi concorrenziali. Credo che la crescita a due cifre delle compravendite sia da imputare anche, e specialmente, a tale disponibilità finanziaria. Il mattone è ancora un bene rifugio? Il mattone è l’unico bene rifugio possibile se paragonato al mercato azionario e obbligazionario proposto ai piccoli e medi risparmiatori. I recenti scandali della Banca Etruria, Banca Marche e degli altri istituti coinvolti, oltre ai disastri delle obbligazioni Parmalat, Cirio e dei bond argentini, hanno riportato l’interesse sul mercato immobiliare. Oggi i rendimenti lordi del mattone sono superiori al 5% mentre i Btp decennali sono circa all’1,67% annuo. Se poi consideriamo che chi compra oggi lo fa a prezzi ribassati del 30% rispetto al picco massimo del 2008, è probabile che potrà contare sulla prevista rivalutazione del mattone. Di sicuro chi compra il mattone oggi non si troverà mai con un “pugno di mosche in mano” come è successo a decine di migliaia di risparmiatori nel corso degli ultimi 20 anni. hemingwayeditore.wordpress.com totale allagamento del livello inferiore e quello parziale del livello intermedio. La presenza dell’acqua, e l’alta umidità degli ambienti, letale per la roccia gessosa, provocano nel tempo vistose erosioni e il degrado della massa selenitica e dei pilastri, con gravi criticità per le condizioni di stabilità. Per tutelarsi dai gravi rischi per eventuali assestamenti del colle, nel 2001 fu costituito un comitato cittadino per sollecitare Comune e altri enti pubblici a porre rimedio, visti i pericoli per le case e le persone. «Soprattutto grazie alle nostre sollecitazioni – spiega il presidente del comitato – nel 2006 inizia un percorso virtuoso, per iniziativa del sindaco Marco Macciantelli e dell’assessore Giorgio Archetti. Dopo studi e monitoraggi condotti dal Politecnico di Milano, e di progetti dello studio di geologia Spada di Bergamo, nel 2012 fu avviato un primo lotto di lavori di consolidamento ad opera della Betti di Terni, poi concluso nel 2013, grazie a un finanziamento di 750mila euro di cui 600mila dal Comune e 150mila dal Parco regionale dei Gessi. Ora volge al termine anche il secondo lotto che dovrebbe darci, finalmente, la serenità tanto auspicata». Pagina 19 San Lazzaro di Savena Giovanna Furlanetto: “A S.Lazzaro la Furla ha le radici e il cuore” Dopo le polemiche col Comune sulla rotatoria, ha smentito così la minaccia del nipote Marco di trasferire la sede a Milano segue da pag. 1 in via Ugo Bassi nel centro di Bologna. Qui i figli dei Furlanetto, Carlo, Giovanna e Paolo, decisero negli anni ’70 il lancio della prima collezione di borse e borsette Furla. Mentre Giovanna si occupava della parte stilistica Carlo e Paolo svilupparono un marchio che, grazie soprattutto a Carlo, scomparso nel 1999, assicurò un lancio internazionale nel segno del made in Italy delle borse bolognesi. Quella della rotonda è una bomba a scoppio ritardato, visto che l’idea della rotatoria nell’angolo sud-est del parco di Villa Furla (già Villa Boschi, poi Bellaria) risale alla metà degli anni ’90 per eliminare due semafori ravvicinati. Uno all’incrocio tra le vie Altura (lato Bologna), Bellaria (lato San Lazzaro), Rio Polo e Canova; l’altro all’incrocio tra le vie AlturaBellaria e la via Altura che porta all’ospedale Bellaria. Rotatoria all’epoca richiesta dal Comune di San Lazzaro, assieme ad altre opere di utilità pubblica, a compensazione dei disagi subiti dai cantieri Tav-Cavet nella realizzazione della linea ferroviaria Alta velocità Bologna-Firenze; impegni allora assunti da Tav e passati alle Ferrovie dello Stato. E già nel maggio del 2000 Giovanna Furlanetto, figlia dei fondatori e presidente della Furla, aveva dichiarato: «Abbiamo ridato vita a Villa Bellaria per dare prestigio all’azienda e anche a San Lazzaro. Lavorando nel campo della moda, ad alti livelli, il fattore immagine è fondamentale perciò erodere questo parco per una rotonda stradale, che ha diverse altre alternative, non danneggia solo l’azienda ma anche il prestigio che portiamo alla città». L’allora sindaco Aldo Bacchiocchi rispose alla Furla complimentandosi con l’azienda «per la prestigiosa espansione in Italia e nel mondo. E’ però opportuno dire che il Comune in materia urbanistica deve attenersi alle normative pur considerando la Furla, come tante altre aziende prestigiose che esistono a San Lazzaro, una risorsa preziosa». Villa Furla è uno storico edificio riportato all’antico splendore a metà degli anni ‘90 dalla proprietà che ha recuperando anche l’ex colonica e un altro vecchio edificio rurale. Successivamente, e periodicamente, riemergevano le frizioni tra Comune e Furla ogni volta che si toccava l’argomento rotatoria. Infine, nel 2014, l’assegnazione dei lavori per il “Mezzo Nodo di Rastignano” che comprendono, oltre al collegamento tra le vie Corelli (Bologna) e Madre Teresa di Calcutta (Pianoro) sferito a Milano uffici e “premio Furla” – anche se qui ha la Villa Bellaria, sede della Furla La rotatoria in progetto nella zona Bellaria anche la realizzazione della rotonda tra Bologna e San Lazzaro. In ogni caso la Furla ha un tale respiro internazionale che San Lazzaro le va stretta – ha già tra- sede societaria e i reparti di ricerca e sviluppo con la produzione sparsa tra provetti artigiani esterni. Altrettanto sparsi sono i negozi monomarca (centinaia) e le boutique in franchising aperte nelle più importanti città del mondo. Nel 1994, già nella sede di San Lazzaro, la Furla aveva chiuso i bilanci societari con un fatturato di quasi 29 miliardi di lire, pari a circa 15 milioni di euro, che nel 2000 erano già diventati 140 miliardi di lire (oltre 72 milioni di euro), e di crescita in crescita i milioni di euro di fatturato sono diventati 157 nel 2010, 228 nel 2013, 262 nel 2014 e via crescendo. Scusate se è poco. Ma una domanda è legittima, a parte le polemiche ultradecennali per la questione rotatoria: chi s’è accorto che la Furla è a San Lazzaro? Il 21 marzo via al super cartellone di Paradiso Jazz Da Billy Cobham a Trilok Gurtu, passando per Andrea Centazzo, Michel Portal e Bireli Lagrene Il paradiso del Jazz è a sarà l’ultimo evento, il 16 Lagrene quartet: “E’ uno dei più bravi San Lazzaro. Da nove anmaggio. E ancora, Andrea chitarristi viventi: ha una formazione ni, perché ormai la serie di Centazzo e il West coast improntata allo stile manouche e ha concerti organizzata da chamber jazz trio, che si preso lezioni lezioni da Jaco Pastoesibirà il 18 aprile: “Quello rius. Ha una tecnica formidabile. Con Marco Coppi e ospitata di Centazzo è un grande lui tra gli altri Lenny White, batterista dall’attivo circolo Arci nella ritorno, è un grande prota- che nel ‘69 ha inciso il disco di Miles sala Paradiso, di qui il gonista del jazz e viene in Davis Bitches Brew che ha dato il via titolo, è diventata grande. trio, con flautista e contrab- alla musica fusion. Giusto per dare E in vista del decennale basso. Anche loro hanno un’idea di quello di cui stiamo parlansfodera un’edizione di una linea musicale impron- do”. Saranno concerti di gran livello grande qualità, sulla scia Marco Coppi tata allo swing alternata a ma con la politica dei prezzi contedelle precedenti ma con nomi ancora più altisonanti. Quello momenti che richiamano la musica nuti: “Già in generale i biglietti costadi Billy Cobham per esempio. Il classica contemporanea e il teatro. E no 18 euro, in più c’è l’agevolazione grande batterista sarà a San Lazzaro poi, sempre di grande rilievo, Michel per studenti: 12 euro, come prendere il 21 marzo, inizio alle 22 come per Portal clarinettista e sassofonista in pizza e birra. La politica Arci deve tutte le altre serate, e suonerà con la duo col pianista Bojan Z. l’11 aprile, è essere popolare, in particolare il circosua band (Jean Marie Ecay chitarra, un grande clarinettista e uno speri- lo di San Lazzaro, uno dei più grandi Michael Mondesir basso, Steve Hamilton e Camelia Ben Naceur alle tastiere). Marco Coppi parla con orgoglio della sua creatura e ne presenta così un’edizione scintillante: “Abbiamo un cartellone ormai di livello internazionale, perché i cinque appuntamenti sono tutti di grande qualità. La linea di programmazione di quest’anno è un excursus sul jazz inteso in modo contemporaneo, che pur senza perdere di vista le sue radici durante il ‘900 si è sviluppato in molteplici direzioni, dalla musica classica al rock”. Quest’anno, racconta il deus ex machina Grande apertura della rassegna, il 21 marzo, con Billy Cobham della rassegna, “ci sarà una bella prevalenza sulle percussioni, mentatore. Si tratta di un concerto più d’Italia, tiene a promuovere la musica Cobham ma anche Trilok Gurtu, in- unico che raro dalle nostre parti: da colta e continuerà a farlo. Alla grandiano che mescola la sua cultura a consigliare, forse per amatori ma spe- de, direi”. quella del jazz”. La band di Gurtu ro venga apprezzato”. E infine il Bireli Renzo Sanna hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 20 Ozzano dell’Emilia Altezza s.l.m.: m. 67 Superficie Kmq.: 64,94 Abitanti: 13.250 Reddito medio pro-capite: € 23.426 Vigili Urbani: 051.799839 Uffici comunali: 051.791333 Stazione Carabinieri: 051.799112 L’aula di veterinaria ha ospitato il 10 febbraio un partecipato confronto tra imprenditori, operatori e amministratori Idee a confronto per la Città Metropolitana di Giancarlo Fabbri Investire su cultura e turismo, superamento del Nodo di Rastignano realizzazione della Complanare nord, adeguamento della rete viaria, prevenzione del dissesto idrogeologico della montagna, semplificare le procedure burocratiche e investire sul digitale. Queste le necessità emerse lo scorso 10 febbraio, a Ozzano, nell’Aula Magna della Scuola di Veterinaria dell’Università di Bologna che ha ospitato un convegno sul Piano strategico metropolitano bolognese. Una sorta di “stati generali” del Distretto sanlazzarese con una folta partecipazione degli enti pubblici e privati per aggiornare cittadini, imprese, organizzazioni e associazioni sui cambiamenti istituzionali in corso. Incontro – svoltosi alla presenza del sindaco metropolitano, Virginio Merola, e dei sindaci dell’Unione comunale “Savena Idice” e del Comune di San Lazzaro – che per la prima volta ha dato modo ai relatori, rappresentanti delle realtà produttive, culturali e sociali del distretto di poter esprimere idee, preoccupazioni e necessità per il futuro della Città metropolitana. Un territorio distrettuale, ha detto Gabriele Minghetti, presidente dell’Unione dei Comuni, «geoparco naturale ricco di un importante capitale archeologico, storico e culturale su cui si deve investire per sostenere istituzioni locali, lavoro e imprese». La prima carrellata di interventi ha visto protagoniste le imprese, con i commenti di William Brunelli (Unindustria), «agevolare il recupero e l’ampliamento completato il necessario retidelle strutture procolo della viabilità metropoliduttive», Ivano Lolli tana», e di Gianluca Mazzini (MG2) «assurdi 15 di Lepida «stiamo facendo semafori da Rastipassi da gigante nello svilupgnano a Molino Paripo dei collegamenti a banda sio», Gabriele Roda larga e ultralarga rivolta a (Plexa) «fare un colleenti pubblici, scuole, privati e aziende. Ora abbiamo i finangamento valli Savena-Setta-Reno che ziamenti per mettere in rete elimini il passo delle 50 aree produttive ma sarà la Ganzole molto riCittà metropolitana che dovrà decidere quali tra le tante schioso d’inverno», presenti nel bolognese». Chiara Marzaduri (Alce Nero) Per l’assessore metropolitano «ricordarsi che è la Irene Priolo «si è parlato per campagna la dispen16 anni di Passante Nord e Di spalle il sindaco Merola, sul primo banco i sindaci del distretto sa delle città», Renzo male, non avendo nessun Panzacchi (Castaprogetto da esaminare. Dopo aver nicoltori) «vorremmo l’attenzione verso Stefano Lorenzi (Appennino Slow), esaminato il preliminare abbiamo l’agricoltura montana pari almeno a Andrea Salomoni (Bcc di Monteren- scelto di investire su quello che chiaquella mostrata per gli orti di città», zio), Graziano Massa (Emil Banca), miamo Passante di mezzo, allarganMaurizio Marchesini «allo sviluppo Adriano Simoncini (Museo “Arti e do l’autostrada e la tangenziale. della Città metropolitana servono an- Mestieri” di Pianoro), Giuseppe RiContiamo di raggiungere un accordo che le piccole infrastrutture che colle- valta e Lamberto Monti (Museo della con Autostrade e Ministero entro ghino tra loro i grandi canali europei», “Val di Zena”). poi Sergio Tonioni (Tonioni), Giovanni Infine le relazioni più attese sulle marzo per poi dedicarci al Nodo di Bonazzi (3F Filippi), Matteo Calzolari infrastrutture da parte di Luca Lelli Rastignano e alla complanare». Infi(Forno Calzolari) e Paola Fabbri (Cna sindaco di Ozzano «il collegamento ne ha preso la parola il sindaco navetta stazione Sfm-Veterinaria è metropolitano Virginio Merola: «La Savena Idice). Ampio lo spazio dato alla cultura e al un problema metropolitano e non a Città bolognese deve essere un’istiturismo con Antonio Gottarelli carico soltanto del Comune di Ozza- tuzione forte negli indirizzi ma legge(Museo “Fantini” di Monterenzio), no», dell’assessore metropolitano ra nella gestione. Il Piano strategico Gabriele Nenzioni (Museo della Prei- Irene Priolo «in pochi mesi abbiamo definisce scelte, priorità, e gli obiettistoria “Donini” di San Lazzaro), Euge- preso decisioni importanti e altre ne vi che servono alla comunità facennio Nascetti (Gruppo di Studi “Savena prenderemo per le attese viabilità do sistema. La Città raggruppa dieci Setta Sambro”), Andrea Paolucci (Itc iniziate e progettate da finanziare e tra associazioni e unioni comunali Teatro di San Lazzaro), Matteo Belli finire, eliminando con una rete stra- ma occorre favorire le fusioni – ha (Associazione teatrale “Ca’ Rossa” di dale la necessità di un Passante concluso - perché oggi nessun CoSan Lazzaro), Teresa D’Aguanno autostradale», dell’urbanista Gio- mune può davvero pensare di poter(Istituto “Serpieri” di Loiano), David vanni Crocioni «bene l’allargamento si sostenere da solo». Bianco (Parco regionale dei Gessi), di autostrada e tangenziale ma va hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 21 Ozzano dell’Emilia Presenti i cittadini e l’assessore metropolitano Lorenzo Minganti Consiglio allargato sul Polo-rifiuti di Giancarlo Fabbri La questione del Polo per rifiuti duto da Enrico Gaiardi, hanno pericolosi approda ad un consiglio molta difficoltà a ricevere informacomunale straordinario, aperto ai zioni e si sono attivati anche con cittadini, che si è svolto nella “Sala raccolte di firme per evitare la reaClaterna” del Palazzo della cultura. lizzazione della struttura. Che, Si è subito evidenziato l’imbarazzo dicono, «porterà ad un aumento della giunta ozzanese e della mag- esponenziale del traffico di veicoli gioranza, che farebbero a meno di pesanti sugli Stradelli Guelfi, disagi dovere ospitare una struttura con- per il rumore, rischi per la salute dei testata che, tra l’altro, starà pro- residenti dati da polveri nocive e prio accanto al centro Hera per il compostaggio degli scarti vegetali che già non emana profumi di violette. Giunta che attende una decisione dall’alto, visto che l’argomento, fino a ieri di competenza della Città metropolitana, è oggi della Regione, con la costituzione di un nuovo ente per le valutazioni di impatto ambientale (Via), Ubicazione del Polo rispetto agli Stradelli Guelfi l’Arpae, senza previsioni di date e con slittamento rischi ambientali per la zona». di vari mesi. Al consiglio comunale straordinario Imbarazzi anche da parte delle op- ha espresso la sua posizione anposizioni consiliari combattute tra che il sindaco di Minerbio, Lorenzo il sostenere le contrarietà dei resi- Minganti, assessore metropolitano denti – oltre alla comprensibile all’ambiente. «Impianti del genere sindrome Nimby (dall’inglese “Not sono necessari – ha detto Minganti in my back yard”, non nel mio giar- – per favorire il recupero dei matedino) e la legittima preoccupazione riali delle demolizioni edilizie e per per la salute. evitare di dover aprire nuove cave Vista la difficoltà di incidere sulle per avere la sabbia e la ghiaia che decisioni, la minoranza si è limitata serve al comparto delle costruzioni a chiedere chiarezza e informazioni edili e delle attese infrastrutture. sull’intero iter procedurale. L’impianto di Ca’ Fornacetta – ha Ma i residenti, sparsi tra le località ribadito l’assessore – è utile all’amForno Rosso (Castenaso), Ponte biente, e anche all’economia, per Rizzoli (Ozzano) e Colunga (San recuperare rifiuti edili, evitandone Lazzaro), dopo essersi costituiti nel la discarica, per rendenderli di nuocomitato “Liberi Cittadini” presie- vo materia prima». Pagina 22 Compie 30 anni il Monte Sole Bike Group In questo 2016 il Monte Sole Bike Group festeggia trent’anni di gite sui pedali e tante iniziative per favorire la mobilità ciclabile nella provincia bolognese al motto: «Tutti per uno, uno per tutti». Infatti la sua filosofia è appunto quella del “si parte e si arriva tutti insieme”, l’ultimo viene sempre aspettato e se si trova in difficoltà aiutato. Il Monte Sole è un gruppo di appassionati della bici, e della mountain bike in particolare, come mezzo per praticare sport all’aria aperta e lontano, se possibile, dal traffico. L’associazione sportiva, oltre che ambientalista, nacque tra Ozzano e San Lazzaro nell’85, con l’arrivo sul mercato italiano delle prime mountain bikes, e dopo esperienze per cavedagne, sentieri e mulattiere si costituì nell’86 e aderì alla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). Da allora con il Monte Sole Bike Group, nome adottato per ricordare le vittime delle stragi di Marzabotto, è stato un susseguirsi di iniziative con l’organizzazione di escursioni e passeggiate, una su tutte le estive “Gelati e ciclabili”, di differenti difficoltà e durata, con almeno un accompagnatore guida che offre gratuitamente la sua esperienza. Un mezzo quindi per fare sport, non competitivo, e turismo in compagnia dei sempre crescenti appassionati della mountain bike. Importante, infine, l’attività redazionale ed editoriale dell’associazione che ha pubblicato “Da Bologna in mountain bike” (due volumi), per il Comune di Bologna “Bologna voglia di bici, le piste ciclabili di oggi e di domani” (tre edizioni), poi “Bologna visitata in bicicletta”, “La cicloVia hemingwayeditore.wordpress.com Un raduno estivo a Bologna nel 2009 della Seta”, “Buen Camino. Il sentiero di Santiago di Compostela in bicicletta”, “Le CicloVie sui Gessi di San Lazzaro di Savena”, “La CicloVia del Navile”e “La Via Francigena in Mountain-Bike”. Il gruppo oggi conta circa 350 soci di età comprese tra i 2 e gli 80 anni che ogni anno, mediamente, percorrono in bici 2.500 chilometri ed ha aperto due sezioni a Porretta Terme e a San Giovanni in Persiceto. gcf Il favoloso mondo di Dinny VIETNAM Sulle bancarelle dei mercatini di vari centri del Vietnam vendono (siamo nel 1998) le piastrine identificative di soldati USA. Cosa avreste fatto voi? Ci sono turisti che le comprano. Persiceto. Sulle bancarelle dei mercatini di vari Finite le medaglie originali, gli inge- per tutti, morti ed ancor vivi. Chi Minh) e sostiamo per vedere parcentri del Vietnam vendono – siamo gnosi vietnamiti per combattere la Arriviamo nella valle a My So’n, se- te della rete, originariamente di quasi nel 1998 - le piastrine identificative fame continueranno ad alimentare miabbandonato luogo di culto del dio 200 km., di gallerie sotterranee di di soldati USA. Cosa avreste fatto quel mercato contraffacendo meda- Shiva, nei suoi vari appellativi, e Cu Chi, con gli accessi camuffati, voi? Ci sono turisti che le comprano. glie, inventando nomi e cognomi, sepoltura dei re Champa dal IV al cunicoli in cui entravano soldati , Prenderle per farle riavere alle fami- numeri di matricola? I sodati ironi- XIV sec.. E’ riconosciuto dall’UNE- civili e merci, secondo un’antichissiglie è realisticamente impossibile. camente le chiamavano “dog tag”, SCO come prezioso esempio dell’evo- ma strategia anche di altre popolaPrenderne una a ricordo di un nome cioè “code di cane”. luzione e cambiamento di una civiliz- zioni, a fini di combattimento e resisenza volto, da mettere dove? In un L’immagine di quelle distesa di me- zazione asiatica ora estinta. Con i stenza. Potevano così arrivare persicassetto? suoi 70 monumenti, i reperti no all’interno di basi militari ameriNei viaggi io compero più semcon iscrizioni in Sanscrito e cane o sferrare attacchi a sorpresa e plicemente magliette ricordo Cham, è ritenuto significativo poi scomparire nel nulla grazie ad un dei posti e ne ho delle montaquanto Angkor ( Cambogia), sistema di botole molto ben nascoste. gne. Conservo anche quelle Pagan ( Myamar) e il Borobudur Solo tardivi bombardamenti con diventate strette o sbiadite, le ( Giava). Lungo il percorso di bombe B 52, ad alta penetrazione, ammucchio in scaffali nell’arvisita si vedono “linga” e templi hanno in parte ridotto questa via di madio del corridoio. Colleziodi mattoni rossastri, ma anche comunicazione vitale, anche se clauno campane e campanelle che crateri. Non è quindi difficile strofobica, per i vietnamiti, che vi - si dice - allontanano gli spiimmaginare una pioggia di bom- accedevano, girando in molti punti riti maligni, e penzolano dalle be cadute durante la Guerra del piegati in quattro. Questa era, fin travi della mia mansarda a Vietnam, non a caso lì, senza dagli anni ’40, la risposta di un esergrappoli. Su delle mensole ho rispetto per i valori culturali, ma cito di contadini per contrastare eun esercito di tartarughe di alla ricerca di guerriglieri che si serciti nemici forniti di materiale lunga vita da una lato e dall’- Sito archeologico di My So'n, IV-XIVsec., foto del 1998 supponeva si nascondessero lì, bellico sempre più sofisticato: elicotaltro elefanti rigorosamente pensandosi protetti da valori teri, artiglieria, bombardamenti, gas, con la proboscide volta in su. Sopra dagliette mi perseguita per tutto il artistici meritevoli di salvaguardia, defoglianti. Arrivo quindi a Saigon ad un armadio antico ho brocche, viaggio. più delle vite umane. con la schiena indolenzita ed il moravasi, caraffe, in rame, peltro, ottone, A Hué, il “Fiume dei profumi” mi Ma non è stato così. La definiamo le sotto ai piedi, e visito la città con argento, ceramica, vetro. In ogni rasserena un momennon molto interesse: il bagno di casa, nel ripiano più alto ho to, e le tombe degli quartiere cinese e la decine o centinaia di bottigline di Imperatori captano la Pagoda Thien Mu, e creme per il corpo, o shampoo di mia attenzione. Mi pagode di costruzione hotel di mezzo mondo. E’ un delirio interessa molto la non antichissima, quando, almeno tre volte all’anno, si Pagoda di Thien Mu, Certo non ho alcun devono spolverare e ripulire. Ho ma poi mi colpisce la desiderio di vedere i anche un cesto di refurtive di furti vista di un proiettile Musei: della Guerra, commessi in alberghi: i “Please do inesploso di mortaio Militare, dei Residuati nella cittadella Impenot disturb” in tantissime lingue. bellici, della RivoluzioMa per medagliette di riconoscimento riale. ne, lo strano Museo di soldati non saprei quale sarebbe il Vedo tutto stravolto, dell’Arte, un miscuglio posto adatto. Guardandole provo un attraverso una lente di pezzi kitsch. grandissimo turbamento, una soffe- che in ogni luogo mi fa All’imbrunire cammirenza a cui forse egoisticamente desi- vedere solo sofferenze, niamo per una larga dero sfuggire, in netto contrasto con dolori, morti, violenze strada semideserta Huè, ovvero il Fiume dei Profumi quella serenità che vorrei fosse l’ha- reciproche di occidenfino allo storico Hotel una Abbazia di Cassino Asiatica? I Rex, dove durante il conflitto allogbitat prevalente del mio nido. C’è tali ed orientali. qualche cosa di sconvolgente in quel- Ad Hanoi mi resta impressa la Pago- dintorni, se non selvaggi, quanto giavano militari d’alto rango e giornale medaglie, molto più delle immagini da ad una sola colonna, ma poi nella meno selvatici e un po’ ingialliti, listi, corrispondenti di guerra. Beviadei giornali, o della Tv, o dei docu- Baia di Halong mi stupisco della quasi “strinacchiati”, mi fanno pen- mo qualche cosa nella New Paradise mentari di guerra, che pur entrano bellezza delle acque del golfo del sare alle bombe al napalm, alla po- Coffee Lounge. in casa mia, sgraditi ospiti, che re- Tonchino, con le sue 3000 isole che polazione, ai civili carbonizzati. Dei Né l’ambiente né le bevande hanno clamano un accesso, per farmi resta- emergono come faraglioni, facendo loro nomi non restano né medagliet- alcunché di paradisiaco, corrisponre aggiornata. Ma nelle targhette di da sfondo a giunche a vela che lenta- te né nomi incisi su alcun muro. dono al Vietnam, come ne fossero riconoscimento c’è in questo caso la mente scorrono su acque smeraldine Forse non rimangono nemmeno nel l’essenza per il mio gusto. Così, con cuore di nessuno, perché forse nes- nulla di paradisiaco, si conclude il violenza su un cadavere depredato a volte, altre fangose. anche della sua identità. Non oso A Danang visitiamo il Museo Cham, suno è scampato ad un massacro. mio viaggio in Vietnam. nemmeno toccarne una, come per con la più ricca collezione di sculture Proseguiamo poi per Saigon(ora Ho Dinny paura di rimanere inquinata da quel del regno di Champa: nel primo pegesto sacrilego. Antigone, nel suo riodo (X sec. ) caratterizzate da forme testo greco, mi è rimasta dentro dai artistiche di intensa forza espressiva, tempi dell’esame di Maturità, e da nel secondo periodo invece si rinmezzo secolo sta con me. Trofei dei traccia l’influenza Khmer. Ma qui mi vincitori sui vinti, forse in qualche riprende quel malessere, pensando Museo ne ho visti, so che era usanza alle persone in preda alla disperaziodelle truppe vittoriose depredare di ne e alle scene allucinanti accadute Web: https://hemingwayeditore.wordpress.com ogni cosa di valore i corpi, vivi o mor- all’aeroporto dove erano giunti due Notiziario mensile a distribuzione gratuita ti, dei nemici. Empietà di sempre. 727 per evacuare i profughi, ma R.O.C. 11542 -11/04/2003—Editore: Hemingway Sas Altro è però per me vedere in vendita troppo pochi erano i posti. Anche se un Robert, un David, un Mike, un siamo nell’agosto 1998, è passato Direttore: Bruno Di Bernardo - Stampa Tipolito FD Henry. Il corpo di un milite ignoto solamente poco più di un ventennio Chiuso in redazione l’8 marzo 2016 avrebbe un nome se non gli avessero e se dei drammi dell’antichità posCollaboratori: Giancarlo Fabbri, Renzo Sanna, Sarah Buono, Dinny siamo percepire un vago senso di strappato la medaglietta? Mail della redazione: [email protected] Che ne è stato del corpo? La buro- commiserazione, sforzando l’immagiTel. Redazione 335.7777604 crazia USA ha un elenco dei morti: nazione, qui è ancora maledettamen- Diffusione: Monghidoro, Loiano, Monterenzio, Pianoro, San Lazzaro di l’ho visto. Sul muro di granito nero di te vivo il ricordo e l’empatia è solleciSavena e Ozzano Emilia Washington ci sono ben 58.235 no- tata ad ogni passo, ad ogni racconto, Per la pubblicità: Piergiorgio Bonafè, 339.4233609 ad ogni parola, per gli uni e gli altri, mi. VALLI SAVENA e IDICE hemingwayeditore.wordpress.com Pagina 23 hemingwayeditore.wordpress.com