Attualità - Fondazione Nigrizia Onlus
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Attualità - Fondazione Nigrizia Onlus
Attualità a cura di Sara Milanese H ola! Mi chiamo Mark, ho 11 anni. Vivo in Italia, ma la mia famiglia ha origini ecuadoriane. Però in questo momento la mia mamma non può prendersi cura di me, e quindi abito in una comunità di minori, con altri ragazzi. Il più piccolo, Kelly, ha 9 anni e viene dalla Nigeria; il più grande, Alessandro, ne ha già 19, e ormai ha finito la scuola. Poi ci sono Kimberley e Paul, che sono gemelli, Diego, Anthony, un altro Alessandro…in tutto siamo in otto. Alcuni dei nostri genitori hanno problemi di lavoro e di soldi, altri invece non sono più in Italia, altri ancora o non stanno bene o sono malati. Per questo non possiamo vivere con loro: abbiamo bisogno di qualcuno che ci permetta di andare a scuola tutti i giorni, e che ci faccia trovare il pranzo e la cena… insomma, che si prenda cura di noi, come fanno tutti i genitori! È per questo che con noi vivono a turno quattro educatori, e ogni notte due di loro si fermano a dormire con noi, quindi non siamo mai soli. Ognuno di noi fa qualche sport: io, per esempio, vado a calcio, ma anche a nuoto, e faccio pure scherma! 8 RAGAZZI sotto un tetto 14 La comunità di minori, maestra di vita dove si impara a crescere PM APRILE 2016 Vita assieme Viviamo in un appartamento grande in un condominio a Cernusco sul Naviglio, vicino alla città di Milano. C’è una grande sala con un enorme tavolo, perché mangiamo sempre tutti insieme; spesso riceviamo visite e ospiti, oppure invitiamo i nostri compagni di scuola a cena. Abbiamo tante stanze da letto, ognuna con due letti: io sono in camera con Diego, che è più grande di me. Andiamo abbastanza d’accordo, anche perché, per fortuna, siamo tutti e due abbastanza ordinati… cioè… insomma… quando ci sono troppi vestiti per terra li raccogliamo e li mettiamo a lavare! La p i ù f o r t u n a t a tra no i c o m u n q u e è K i m b e r l e y, perché, visto che in questo momento è l’unica ragazza, ha una stanza tutta per lei. Dice che col disordine trova meglio le cose, ma a volte non si riesce a entrare in camera sua a causa della confusione! Però non vuole mai stare da sola la notte, e quando non ci sono educatrici in turno che possa- no dormire in camera con lei, chiede a qualcuno di noi di farle compagnia. Abbiamo anche dei turni per apparecchiare e sparecchiare la tavola, e altre piccole faccende domestiche: dobbiamo dare una mano perché gli educatori sono due, e noi siamo tanti e c’è sempre molto da fare in casa! PM APRILE 2016 15