Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007

Transcript

Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007
2007 RELAZIONE TRIMESTRALE
al 31 marzo
www.autostrade.it
Relazione trimestrale al 31.03.2007
Autostrade S.p.A
Via A. Bergamini, 50 - 00159 Roma
Capitale sociale: 571.711.557,00 euro i.v.
Codice fiscale, Partita IVA e Iscrizione
Registro delle Imprese di Roma n. 03731380261
Iscrizione al REA n. 1023691
2
dice
3
DATI DI SINTESI
Organi sociali
Principali dati economico-finanziari e operativi di Gruppo
Autostrade in borsa
7
8
9
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Andamento economico-finanziario consolidato
Le attività del Gruppo
Traffico
Tariffe
Potenziamento e ammodernamento della rete
Gestione operativa della rete
Sicurezza e manutenzioni
Viabilità
Esazione e sistemi di pagamento
Aree di servizio e pubblicità
Servizi evoluti per la mobilità e la comunicazione
Altre attività
Sviluppo internazionale
Risorse umane
Eventi significativi in ambito societario, regolatorio e giudiziario
Eventi successivi al 31.03.2007
Evoluzione prevedibile della gestione
12
24
24
25
26
28
28
28
28
30
30
31
32
33
34
43
44
Dati di sintesi
Dati d
i
di si
Dati di sintesi
6
Dati di sintesi
7
ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA
PER IL TRIENNIO 2006-2008
PRESIDENTE
AMMINISTRATORE
DELEGATO
CONSIGLIERI
SEGRETARIO
Gian Maria Gros-Pietro
Giovanni Castellucci
Salvador Alemany Mas
Gilberto Benetton
Alberto Bombassei (indipendente)
Amerigo Borrini
Roberto Cera
Alberto Clò (indipendente)
Sergio De Simoi
Piero Di Salvo (indipendente)
Antonio Fassone
Guido Ferrarini (indipendente)
Gianni Mion
Giuseppe Piaggio
Luisa Torchia
Andrea Grillo
COMITATO ESECUTIVO
PRESIDENTE
CONSIGLIERI
Gian Maria Gros-Pietro
Giovanni Castellucci
Alberto Bombassei (indipendente)
Gianni Mion
Giuseppe Piaggio
COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
E PER LA CORPORATE GOVERNANCE
PRESIDENTE
COMPONENTI
Giuseppe Piaggio
Piero Di Salvo (indipendente)
Guido Ferrarini (indipendente)
COMITATO PER LA REMUNERAZIONE
PRESIDENTE
COMPONENTI
Gianni Mion
Amerigo Borrini
Alberto Clò (indipendente)
ORGANISMO DI VIGILANZA
PRESIDENTE
COMPONENTI
COLLEGIO SINDACALE IN CARICA
PER IL TRIENNIO 2006-2008
PRESIDENTE
SINDACI EFFETTIVI
SINDACI SUPPLENTI
Marco Spadacini
Tommaso Di Tanno
Raffaello Lupi
Angelo Miglietta
Alessandro Trotter
Giuseppe Maria Cipolla
Giandomenico Genta
SOCIETÀ DI REVISIONE
PER IL PERIODO 2006-2011
KPMG S.p.A.
Renato Granata
Pietro Fratta
Simone Bontempo
8
PRINCIPALI DATI ECONOMICO-FINANZIARI E OPERATIVI DI GRUPPO
Risultati economico-finanziari (milioni di euro)
Ricavi
Ricavi netti da pedaggio
Altri ricavi
Margine Operativo Lordo (Ebitda)
MOL%
Risultato Operativo (Ebit)
RO%
Risultato attività operative in funzionamento
RAOF%
Utile del trimestre (inclusa la quota di Terzi)
Utile del trimestre (quota del Gruppo)
Cash Flow Operativo (a)
Investimenti in attività materiali
Patrimonio netto
Indebitamento finanziario netto
(a)
1° trimestre 2007
1° trimestre 2006
720
609
111
444
61,6%
354
49,1%
132
18,4%
132
135
257
270
682
577
105
406
59,5%
328
48,1%
123
18,0%
123
124
243
206
31.03.2007
31.12.2006
4.006
8.824
3.863
8.946
Il Cash flow operativo è calcolato come: utile + ammortamenti + accantonamenti +/- oneri/proventi netti di attività cessate/destinate a
essere cedute +/- quota di perdita/utile di imprese collegate +/- svalutazioni/rivalutazioni di attività finanziarie + quota di imposte
anticipate su operazioni di conferimento.
Dati di sintesi
AUTOSTRADE IN BORSA
Dal 29.12.2006 al 30.03.2007 la quotazione del titolo Autostrade ha fatto segnare un apprezzamento del
10,1% (21,79 euro il prezzo di chiusura del 29.12.2006; 24,0 euro al 30.03.2007) rispetto a una variazione
dello S&P/Mib dello 0,8%. Il prezzo minimo del trimestre è pari a 21,66 euro registrato il 09.01.2007; il prezzo
massimo è pari a 24,05 euro registrato il 28.03.2007. Il volume medio giornaliero dei titoli trattati è pari a
circa 2,5 milioni.
Al 30.03.2007 la capitalizzazione di borsa si attesta a 13,7 miliardi di euro.
26
40.000
24
30.000
22
20.000
20
10.000
Volumi
Prezzo (euro)
Andamento del titolo Autostrade nel primo trimestre 2007
Autostrade
S&P / Mib (ribasato)
Volumi
gennaio
febbraio
marzo
9
Relazio
Rela
one sulla gesti
Relazione sulla gestione
azio
12
ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO CONSOLIDATO
PREMESSA
La presente relazione trimestrale sull’andamento della gestione del Gruppo Autostrade nei primi tre mesi
dell’esercizio 2007 è stata redatta in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) e in osservanza di
quanto previsto dall’art. 82 del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 (e successive modifiche).
I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per il presente documento non hanno subito cambiamenti
rispetto a quelli adottati per il bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31.12.2006 e rispetto a tale data non
si rilevano variazioni significative dell’area di consolidamento.
La presente relazione trimestrale non è oggetto di revisione contabile.
Sono di seguito presentati e commentati i prospetti del conto economico riclassificato consolidato, dei
movimenti del patrimonio netto consolidato, dei proventi e degli oneri consolidati rilevati nel trimestre e del
rendiconto finanziario consolidato, confrontati con i valori del corrispondente trimestre dell’esercizio
precedente, nonché i prospetti di stato patrimoniale consolidato, di analisi dell’indebitamento finanziario
netto consolidato e di analisi del capitale di esercizio consolidato, raffrontati ai corrispondenti valori al
31.12.2006.
GESTIONE ECONOMICA CONSOLIDATA
I ricavi totali consolidati del primo trimestre 2007 sono pari a 720,3 milioni di euro e si incrementano di 37,8
milioni di euro (+5,5%) rispetto al primo trimestre 2006 (682,5 milioni di euro).
I ricavi netti da pedaggio ammontano a 608,6 milioni di euro (577,5 milioni di euro nel primo trimestre 2006) e
si incrementano di 31,1 milioni di euro (+5,4%) prevalentemente per effetto dell’incremento del traffico sulla
rete (+4,5%).
I ricavi per lavori su ordinazione sono pari a 3,7 milioni di euro e presentano un decremento di 6,9 milioni di euro
rispetto al saldo del primo trimestre 2006 (10,6 milioni di euro), che includeva i lavori di riqualifica strutturale
delle piste dell’aeroporto di Firenze effettuati da Pavimental.
Gli altri ricavi operativi sono pari a 108,0 milioni di euro e si incrementano di 13,6 milioni di euro (+14,4%)
rispetto al valore del primo trimestre 2006 (94,4 milioni di euro).
L’ammontare degli altri ricavi operativi nel primo trimestre 2007 è composto da:
a) introiti dalle aree di servizio per royalty pari a 43,9 milioni di euro, con un incremento di 1,8 milioni di euro
(+4,3%) rispetto al primo trimestre 2006;
b) proventi da canoni Telepass per 15,9 milioni di euro e Viacard per 5,7 milioni di euro, complessivamente in
aumento di 1,5 milioni di euro (+7,6%) rispetto al primo trimestre 2006, in relazione all’aumento del numero
medio degli apparati Telepass Family (+363 mila apparati) e Business (+114 mila apparati) in circolazione;
c) altri ricavi da vendita e da prestazioni di servizi accessori per 42,5 milioni di euro, in aumento di 10,3 milioni
di euro rispetto al saldo del primo trimestre 2006 (32,2 milioni di euro), prevalentemente per vendita di
impianti. Tali ricavi sono costituiti prevalentemente da canoni da attraversamenti e concessioni in uso (per
affitto delle torri multi-operatore per telefonia mobile), prestazioni di global service, pubblicità, ricavi da
vendita di impianti di esazione pedaggio, nonché da proventi per rimborsi e risarcimenti di danni.
I costi operativi netti ammontano a 276,7 milioni di euro e sono in linea con il valore del primo trimestre 2006
(276,4 milioni di euro). In dettaglio:
a) i costi per materie e servizi, al netto delle relative capitalizzazioni, ammontano a 137,6 milioni di euro e si
decrementano di 8,1 milioni di euro (-5,6%) rispetto al primo trimestre 2006. Tale decremento è originato
essenzialmente da: minori interventi legati a operazioni invernali, in relazione alle migliori condizioni
climatiche avutesi nel primo trimestre 2007; minori attività di pavimentazione, che nel primo trimestre
2006 erano state particolarmente consistenti a seguito del processo di accelerazione degli interventi allora
effettuato e ora in via di completamento; i primi effetti della Legge n. 286/2006 che impone vincoli
all’esecuzione di acquisti e appalti frenando l’attivazione dei lavori e posticipando il profilo di spesa.
Inoltre, il trimestre riflette i minori costi sostenuti da Pavimental in relazione al venir meno dell’attività verso
clienti terzi.
Tali fenomeni sono stati in parte compensati dall’incremento del canone di concessione sui pedaggi (dal
01.01.2007 pari al 2,4% rispetto all’1% applicato fino all’esercizio 2006) che ha comportato maggiori costi
per circa 8,8 milioni di euro;
b) il saldo della voce “Altri costi operativi e plusvalenze (minusvalenze)” risulta in linea con il trimestre
dell’esercizio precedente;
c) il costo del lavoro è pari a 142,0 milioni di euro, con un aumento di 8,2 milioni di euro (+6,1%) rispetto al
primo trimestre 2006, prevalentemente per l’incremento del costo unitario del lavoro, che nel primo
Relazione sulla gestione
Andamento economico-finanziario consolidato
trimestre 2007 risente anche del rinnovo contrattuale definito in giugno 2006, nonché per l’incremento
degli incentivi all’esodo del personale.
Il Margine operativo lordo (Ebitda) è pertanto pari a 443,6 milioni di euro, con un incremento di 37,5 milioni di
euro (+9,2%) rispetto al primo trimestre 2006 (406,1 milioni di euro) e rappresenta il 61,6% dei ricavi totali
(59,5% nel primo trimestre 2006).
Il Risultato operativo (Ebit), pari a 353,8 milioni di euro, evidenzia un incremento di 25,8 milioni di euro (+7,9%)
rispetto al primo trimestre 2006 (328,0 milioni di euro) e rappresenta il 49,1% dei ricavi totali rispetto al 48,1%
del primo trimestre 2006.
Rispetto all’incremento registrato per il margine operativo lordo, l’incremento in valore assoluto del risultato
operativo sconta l’effetto di maggiori ammortamenti per 11,5 milioni di euro (+16,4%), in particolare per
l’entrata in funzione, a seguito del completamento dei relativi investimenti, di attività materiali reversibili.
Il Risultato delle attività operative in funzionamento è pari a 132,4 milioni di euro e si incrementa di 9,6 milioni
di euro (+7,8%) rispetto al primo trimestre 2006 (122,8 milioni di euro).
Gli oneri finanziari del primo trimestre 2007, al netto dei proventi finanziari, sono pari a 118,9 milioni di euro con
un incremento di 3,7 milioni di euro (+3,2%) dovuto essenzialmente a una maggiore esposizione media rispetto
al primo trimestre 2006, mentre gli oneri finanziari capitalizzati sono pari a 7,3 milioni di euro, con una riduzione
di 0,5 milioni di euro (-6,9%).
La quota del risultato di imprese collegate è negativa per 2,1 milioni di euro (-1,1 milioni di euro nel primo
trimestre 2006) e riflette la valutazione in base al metodo del patrimonio netto delle partecipazioni in imprese
collegate.
Le imposte sul reddito del periodo sono pari a 107,7 milioni di euro, con un incremento di 11,1 milioni di euro
(+11,4%) correlato al miglior risultato ante imposte.
Il risultato netto del primo trimestre 2007 è pertanto pari a 132,4 milioni di euro, con un incremento di 9,6
milioni di euro (+7,8%) rispetto al primo trimestre 2006 (122,8 milioni di euro).
L’utile netto di competenza del Gruppo è pari a 134,5 milioni di euro, rispetto a 123,6 milioni di euro del primo
trimestre 2006.
13
14
Analisi dei risultati reddituali consolidati (migliaia di euro)
1° trimestre 2007 1° trimestre 2006
Ricavi netti da pedaggio
Ricavi per lavori su ordinazione
Altri ricavi operativi
Totale ricavi
Costi per materie e servizi esterni netti
Altri costi operativi e plusvalenze (minusvalenze)
Costo del lavoro
Costo del lavoro capitalizzato
Totale costi operativi netti
Margine operativo lordo (Ebitda)
Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore
Accantonamenti a fondi e altri stanziamenti rettificativi
Risultato operativo (Ebit)
Proventi (Oneri) finanziari
Oneri finanziari capitalizzati
Quota dell'utile (perdita) di imprese collegate
Risultato prima delle imposte delle attività
operative in funzionamento
Imposte sul reddito
Risultato delle attività operative in funzionamento
Proventi (Oneri) netti di attività
cessate/destinate a essere cedute
Utile del periodo
(Utile) Perdita del periodo di competenza di Terzi
Utile del periodo di competenza del Gruppo
(euro)
Utile base per azione
di cui:
- da attività in funzionamento
- da attività cessate/destinate a essere cedute
Utile diluito per azione
di cui:
- da attività in funzionamento
- da attività cessate/destinate a essere cedute
Variazione
assoluta %
Incidenza % su ricavi
1° trim. 2007
1° trim. 2006
608.634
3.687
107.994
720.315
-137.647
-7.276
-141.992
10.260
-276.655
443.660
-81.594
-8.219
353.847
-118.932
7.288
-2.104
577.466
10.661
94.364
682.491
-145.753
-7.573
-133.789
10.758
-276.357
406.134
-70.122
-7.970
328.042
-115.207
7.826
-1.173
31.168
-6.974
13.630
37.824
8.106
297
-8.203
-498
-298
37.526
-11.472
-249
25.805
-3.725
-538
-931
5,4
-65,4
14,4
5,5
-5,6
-3,9
6,1
-4,6
0,1
9,2
16,4
3,1
7,9
3,2
-6,9
79,4
84,5
0,5
15,0
100
-19,1
-1,0
-19,7
1,4
-38,4
61,6
-11,3
-1,1
49,1
-16,5
1,0
-0,3
84,6
1,6
13,8
100
-21,4
-1,1
-19,6
1,6
-40,5
59,5
-10,3
-1,2
48,1
-16,9
1,1
-0,2
240.099
-107.722
132.377
219.488
-96.657
122.831
20.611
-11.065
9.546
9,4
11,4
7,8
33,3
-15,0
18,4
32,2
-14,2
18,0
132.377
2.164
134.541
-39
122.792
812
123.604
39
9.585
1.352
10.937
-100,0
7,8
166,5
8,8
18,4
0,3
18,7
18,0
-0,1
18,1
1° trimestre 2007 1° trimestre 2006
Variazione
0,24
0,22
0,02
0,24
0,00
0,22
0,00
0,02
0,00
0,24
0,22
0,02
0,24
0,00
0,22
0,00
0,02
0,00
Relazione sulla gestione
Andamento economico-finanziario consolidato
STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA
Al 31.03.2007 le Attività non correnti sono pari a 15.538,7 milioni di euro e si incrementano di 187,7 milioni
di euro rispetto al saldo al 31.12.2006 (15.351,0 milioni di euro) essenzialmente per l’aumento delle attività
materiali conseguente agli investimenti realizzati nel trimestre e per l’incremento delle attività finanziarie
non correnti.
In particolare le attività materiali ammontano a 7.867,5 milioni di euro (7.709,8 milioni di euro al 31.12.2006)
e includono Beni devolvibili per 7.698,8 milioni di euro. Le attività materiali si incrementano nel corso del
primo trimestre 2007 di 157,7 milioni di euro per effetto degli investimenti, complessivamente pari a 270,0
milioni di euro e prevalentemente riferiti ad Autostrade per l’Italia, compensati dagli ammortamenti per 77,4
milioni di euro e dai contributi in conto capitale per 32,0 milioni di euro ricevuti dalla società Raccordo
Autostradale Valle d’Aosta.
Le attività immateriali sono pari a 4.486,3 milioni di euro, in linea con il saldo al 31.12.2006, e includono il
valore della differenza di consolidamento pari a 4.382,9 milioni di euro, attribuita ad avviamento e
sottoposta annualmente a impairment test (IAS 36).
La voce Partecipazioni (212,3 milioni di euro) include essenzialmente gli investimenti in società collegate e
in altre partecipazioni minori, in particolare nelle società: IGLI (71,2 milioni di euro), Autostrade Sud America
(48,0 milioni di euro), Autostrada del Brennero (43,0 milioni di euro), Stalexport (20,1 milioni di euro) e
Autovie Venete (18,7 milioni di euro). Si evidenzia che l’incremento del valore delle partecipazioni di 7,2
milioni di euro registrato nel corso del primo trimestre 2007 è stato prevalentemente originato da: 1)
acquisizione di una ulteriore quota azionaria di IGLI (fino all’attuale 33,3% del capitale), per un ammontare
complessivo di 48,9 milioni di euro; 2) riclassifica nell’attivo corrente del valore di carico delle partecipazioni
in Autostrade Lombarde, Società di Progetto Brebemi e Autostrada Pedemontana Lombarda, per complessivi
39,2 milioni di euro, a seguito dell’avvio del relativo processo di cessione, successivamente
contrattualizzato nel mese di aprile 2007.
Le altre attività finanziarie non correnti sono pari a 793,0 milioni di euro e comprendono principalmente
depositi bancari vincolati relativi a contributi dello Stato (Leggi n. 662/1996 e n. 345/1997) per 710,7 milioni
di euro, il valore positivo del fair value degli strumenti finanziari derivati della Capogruppo per 15,1 milioni di
euro, nonché l’importo di 52,0 milioni di euro depositato su un conto vincolato e destinato al
perfezionamento della sottoscrizione dell’aumento di capitale della collegata polacca Stalexport, in modo tale
da detenere il 50% più una azione. A tale versamento è quindi essenzialmente riconducibile l’incremento di
53,8 milioni di euro delle altre attività finanziarie non correnti rispetto al 31.12.2006.
Le attività per imposte anticipate ammontano a 2.172,2 milioni di euro al 31.03.2007 (2.205,7 milioni di
euro al 31.12.2006) e includono per 1.763,1 milioni di euro il valore residuo delle imposte anticipate iscritte
in relazione alla rilevazione contabile della plusvalenza infragruppo relativa al conferimento, effettuato nel
2003, del compendio autostradale in Autostrade per l’Italia. Tale voce si decrementa di 32,8 milioni di euro
rispetto al 31.12.2006 per il rilascio a conto economico della quota di competenza del trimestre. La quota
rimanente, pari a 409,1 milioni di euro al 31.03.2007, è costituita prevalentemente da imposte anticipate
stanziate in relazione sia agli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri non deducibili, sia alle passività
finanziarie iscritte in applicazione del metodo del cash flow hedge per gli strumenti finanziari derivati di
copertura sottoscritti dalla Capogruppo e risulta allineata al saldo al 31.12.2006 (409,8 milioni di euro).
Al 31.03.2007 le Attività correnti sono pari a 1.284,0 milioni di euro, in linea con il saldo al 31.12.2006
(1.277,0 milioni di euro).
Le attività commerciali (742,1 milioni di euro) sono costituite da crediti commerciali, rimanenze e attività
per lavori in corso su ordinazione. Si decrementano di 81,0 milioni di euro rispetto al 31.12.2006,
essenzialmente a fronte degli incassi dai sub-concessionari delle aree di servizio che, in funzione di quanto
stabilito negli specifici contratti, liquidano annualmente nel primo trimestre dell’esercizio anche i
corrispettivi dovuti a titolo di conguaglio relativo all’anno precedente.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, complessivamente pari a 96,1 milioni di euro, si incrementano
di 19,5 milioni di euro rispetto al 31.12.2006.
Le altre attività finanziarie correnti (248,2 milioni di euro) si incrementano di 18,0 milioni di euro rispetto a
fine 2006. In questa voce sono inclusi prevalentemente la quota dei depositi bancari vincolati che si prevede
sarà svincolata entro 12 mesi (189,8 milioni di euro al 31.03.2007) e ratei attivi finanziari connessi ai flussi
degli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Capogruppo con istituti finanziari.
Le attività per imposte correnti sono pari a 63,9 milioni di euro e in linea con il saldo al 31.12.2006 (62,7
milioni di euro).
Le altre attività correnti ammontano a 94,5 milioni di euro (84,3 milioni di euro al 31.12.2006) e sono
15
16
costituite prevalentemente da crediti verso le compagnie assicurative per rimborsi dei danni provocati alla
rete dagli utenti, crediti verso società interconnesse, crediti tributari per imposte diverse da quelle sul
reddito, nonché dal valore della partecipazione nella società controllata Sitech in liquidazione.
Le attività destinate alla vendita (39,2 milioni di euro) sono costituite, come precedentemente indicato, dal
valore di carico delle partecipazioni in Autostrade Lombarde, Società di Progetto Brebemi e Autostrada
Pedemontana Lombarda, la cui cessione era in fase di esecuzione a fine periodo.
Il Patrimonio netto di Gruppo e di terzi ammonta a 4.005,8 milioni di euro (3.862,5 milioni di euro al
31.12.2006).
Il Patrimonio netto di Gruppo è pari a 3.717,2 milioni di euro e presenta un incremento di 142,8 milioni di euro
rispetto al 31.12.2006 (3.574,4 milioni di euro) per effetto dei seguenti principali fattori:
a) incremento di 8,2 milioni di euro delle riserve patrimoniali per proventi e oneri imputati direttamente a
patrimonio netto, prevalentemente originati dall’applicazione degli IAS 32 e 39, con riferimento al fair
value, al netto dei relativi effetti fiscali, degli strumenti finanziari derivati di copertura del rischio di
variazione dei tassi di interesse e di cambio;
b) utile del primo trimestre 2007 pari a 134,5 milioni di euro.
Il Patrimonio netto di terzi è pari a 288,6 milioni di euro e presenta un incremento di 0,5 milioni di euro
rispetto al 31.12.2006 (288,1 milioni di euro) originato dall’effetto combinato dell’incremento del capitale e
delle riserve di terzi a seguito del consolidamento della partecipazione di controllo in Newpass dal
01.01.2007 e della perdita del primo trimestre 2007 di competenza di terzi.
Le Passività non correnti sono pari a 10.283,6 milioni di euro (10.326,8 milioni di euro al 31.12.2006).
I fondi per accantonamenti non correnti ammontano a 1.054,8 milioni di euro (1.052,5 milioni di euro al
31.12.2006) e sono costituiti dal Fondo per spese di ripristino e sostituzione dei beni gratuitamente
devolvibili per 837,4 milioni di euro, da Fondi per benefici a dipendenti per 197,4 milioni di euro, composti dal
fondo TFR, e da altri fondi a medio-lungo termine per 20,0 milioni di euro, a fronte di rischi e oneri futuri.
Le passività finanziarie non correnti sono pari a 9.145,8 milioni di euro (9.195,5 milioni di euro al
31.12.2006) e si decrementano di 49,7 milioni di euro principalmente in relazione alle riclassifiche tra le
passività finanziarie correnti di quote dei finanziamenti a medio-lungo termine in scadenza nei prossimi 12
mesi. La composizione delle passività finanziarie non correnti è indicata di seguito nel commento della
posizione finanziaria netta consolidata.
I fondi per imposte differite ammontano a 13,5 milioni di euro, in linea con il saldo al 31.12.2006 (12,3 milioni
di euro).
Le altre passività non correnti sono pari a 69,6 milioni di euro e si incrementano di 3,0 milioni di euro
rispetto al 31.12.2006. Esse includono la quota dei pedaggi incassati da Autostrade per l’Italia e Autostrade
Meridionali per incrementi tariffari aventi la natura contabile rispettivamente di risconti passivi pluriennali
per ricavi di competenza di esercizi futuri e di contributi agli investimenti.
Le Passività correnti sono pari a 2.533,2 milioni di euro (2.438,6 milioni di euro al 31.12.2006).
I fondi per accantonamenti correnti, pari a 224,7 milioni di euro (222,2 milioni di euro al 31.12.2006), sono
costituiti dalle quote correnti del Fondo per spese di ripristino e sostituzione dei beni gratuitamente
devolvibili per 101,4 milioni di euro, dei Fondi per benefici a dipendenti per 46,6 milioni di euro e degli Altri
fondi per rischi e oneri per 76,7 milioni di euro (essenzialmente relativi a fondi per vertenze e contenziosi).
Le passività commerciali ammontano a 616,4 milioni di euro (628,5 milioni di euro al 31.12.2006),
prevalentemente composti da debiti verso fornitori per attività di investimento e di manutenzione. Il
decremento di 12,1 milioni di euro è prevalentemente originato dal decremento dei debiti verso fornitori, per
circa 69,7 milioni di euro, in parte compensato dai pagamenti anticipati ricevuti dai clienti relativamente alla
gestione delle aree di servizio, per circa 51,0 milioni di euro.
Le passività finanziarie correnti sono pari a 815,2 milioni di euro (796,1 milioni di euro al 31.12.2006),
prevalentemente costituite dalla quota dei debiti finanziari a medio-lungo termine in scadenza nei prossimi
12 mesi per complessivi 322,4 milioni di euro (inclusivi della quota al cui rimborso provvederà direttamente
ANAS utilizzando gli stanziamenti previsti dalle Leggi n. 662/1996 e n. 345/1997), da scoperti di conto
corrente per 175,5 milioni di euro e da ratei passivi su debiti finanziari per 311,2 milioni di euro. La
composizione delle passività finanziarie correnti e la relativa variazione rispetto ai saldi di fine esercizio è
indicata di seguito nel commento della posizione finanziaria netta consolidata.
Le passività per imposte correnti presentano un saldo di 142,1 milioni di euro con un incremento di 77,3 milioni
di euro rispetto al 31.12.2006 (64,8 milioni di euro) corrispondente allo stanziamento delle imposte correnti
calcolate sul reddito del primo trimestre 2007, in assenza di versamenti all’erario nel periodo in questione.
Relazione sulla gestione
Andamento economico-finanziario consolidato
17
Infine le altre passività correnti (734,8 milioni di euro) presentano un incremento di 7,8 milioni di euro
rispetto al 31.12.2006 (727,0 milioni di euro) e sono costituite essenzialmente da debiti verso società
interconnesse, per pedaggi in corso di regolazione e per espropri connessi alle attività di investimento.
Analisi della struttura patrimoniale consolidata (migliaia di euro)
31.03.2007
Attività
Attività non correnti
Materiali
Immateriali
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
Attività per imposte anticipate
Altre attività
Totale attività non correnti
31.12.2006
Variazione
7.867.509
4.486.305
212.335
793.017
2.172.234
7.299
15.538.699
7.709.788
4.483.373
205.154
739.259
2.205.675
7.778
15.351.027
157.721
2.932
7.181
53.758
-33.441
-479
187.672
Attività correnti
Attività commerciali
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Altre attività finanziarie
Attività per imposte correnti
Altre attività
Attività possedute per la vendita
e attività incluse nei gruppi in dismissione
Totale attività correnti
Totale attività
742.095
96.141
248.188
63.910
94.483
823.137
76.672
230.154
62.677
84.279
-81.042
19.469
18.034
1.233
10.204
39.210
1.284.027
16.822.726
1.276.919
16.627.946
39.210
7.108
194.780
Patrimonio netto e passività
Patrimonio netto
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
Patrimonio netto di pertinenza di Terzi
Totale patrimonio netto
3.717.180
288.661
4.005.841
3.574.429
288.112
3.862.541
142.751
549
143.300
Passività non correnti
Fondi per accantonamenti
Passività finanziarie
Passività per imposte differite
Altre passività
Totale passività non correnti
1.054.763
9.145.823
13.462
69.595
10.283.643
1.052.472
9.195.492
12.302
66.566
10.326.832
2.291
-49.669
1.160
3.029
-43.189
Passività correnti
Fondi per accantonamenti
Passività commerciali
Passività finanziarie
Passività per imposte correnti
Altre passività
Totale passività correnti
Totale passività
224.731
616.360
815.244
142.091
734.816
2.533.242
12.816.885
222.165
628.526
796.098
64.763
727.021
2.438.573
12.765.405
2.566
-12.166
19.146
77.328
7.795
94.669
51.480
Totale patrimonio netto e passività
16.822.726
16.627.946
194.780
18
Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato (migliaia di euro)
Capitale
emesso
Saldo al 31.12.2005
Utili (perdite) netti rilevati direttamente
nel patrimonio netto
Risultato del periodo
Totale dei proventi e degli oneri consolidati
rilevati nel periodo
Operazioni con gli azionisti e altre variazioni:
Dividendi deliberati (saldo)
Riporto a nuovo risultato dell'esercizio precedente
Altre variazioni minori
Saldo al 31.03.2006
Saldo al 31.12.2006
Utili (perdite) netti rilevati direttamente
nel patrimonio netto
Risultato del periodo
Totale dei proventi e degli oneri consolidati
rilevati nel periodo
Operazioni con gli azionisti e altre variazioni:
Riporto a nuovo risultato dell'esercizio precedente
Variazione area di consolidamento e altre
variazioni minori
Saldo al 31.03.2007
Patrimonio netto di Gruppo
Riserve
Risultato
e utili
del periodo
portati a nuovo
Totale
Patrimonio
netto
di Terzi
Totale
patrimonio
netto di
Gruppo e Terzi
571.712
1.910.914
652.170
3.134.796
279.277
3.414.073
-
73.296
-
123.604
73.296
123.604
-812
73.296
122.792
-
73.296
123.604
196.900
-812
196.088
571.712
652.170
-36
2.636.344
-652.170
123.604
-36
3.331.660
-1.958
-64
276.443
-1.958
-100
3.608.103
571.712
2.487.443
515.274
3.574.429
288.112
3.862.541
-
8.218
-
134.541
8.218
134.541
-2.164
8.218
132.377
-
8.218
134.541
142.759
-2.164
140.595
-
515.274
-515.274
-
-
-
571.712
-8
3.010.927
134.541
-8
3.717.180
2.713
288.661
2.705
4.005.841
Prospetto dei proventi e degli oneri consolidati rilevati nel periodo (migliaia di euro)
1° trimestre 2007
Utili (perdite) rilevati direttamente a riserva da valutazione al fair value
degli strumenti finanziari di cash flow hedging (IAS 39)
Utili (perdite) rilevati direttamente a riserva da conversione dei bilanci
in valuta funzionale diversa dall'euro
Utili (perdite) rilevati direttamente a riserva da conversione per valutazione
al patrimonio netto di partecipazioni collegate in valuta funzionale diversa dall'euro
Utili (perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto
Utile del periodo
Totale dei proventi e degli oneri consolidati rilevati nel periodo
Di cui di pertinenza Gruppo
Di cui di pertinenza di Terzi
1° trimestre 2006
8.677
72.959
-21
-34
-438
8.218
132.377
140.595
371
73.296
122.792
196.088
142.759
-2.164
196.900
-812
Relazione sulla gestione
Andamento economico-finanziario consolidato
La posizione finanziaria del Gruppo presenta al 31.03.2007 un indebitamento netto complessivo pari a 8.823,7
milioni di euro (8.945,5 al 31.12.2006), con un decremento nel primo trimestre 2007 di 121,8 milioni di euro.
L’Indebitamento finanziario netto non corrente, pari a 8.352,8 milioni di euro (8.456,2 milioni di euro al
31.12.2006), è costituito da:
a) quattro prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo per complessivi 6.322,4 milioni di euro, al netto
degli oneri sostenuti per la loro emissione, in applicazione del metodo del costo ammortizzato;
b) finanziamenti a medio-lungo termine per complessivi 2.696,5 milioni di euro, al netto degli oneri
sostenuti per la loro accensione, in applicazione del metodo del costo ammortizzato. Tale voce, che si
riduce di 45,4 milioni di euro rispetto al 31.12.2006, è costituita da:
1. il finanziamento bancario Term Loan Facility per 777,5 milioni di euro concesso alla Capogruppo;
2. i finanziamenti della Banca Europea degli Investimenti (BEI) alle società del Gruppo per 386,8 milioni di
euro;
3. il finanziamento relativo a Strada dei Parchi concesso da ANAS per 672,6 milioni di euro;
4. i finanziamenti ottenuti da istituti bancari e al cui rimborso provvederà direttamente ANAS utilizzando
gli stanziamenti previsti da apposite Leggi (n. 662/1996 e n. 345/1997) e il debito finanziario verso
ANAS, per le rate di mutuo già rimborsate a fronte di lavori previsti in Convenzione e non ancora
terminati, per complessivi 743,9 milioni di euro;
5. i finanziamenti concessi dal Fondo Centrale di Garanzia per complessivi 57,8 milioni di euro;
6. gli altri finanziamenti a medio-lungo termine per 57,9 milioni di euro;
c) il fair value negativo di taluni contratti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse
e di cambio per complessivi 70,8 milioni di euro, in linea con il saldo al 31.12.2006;
d) risconti passivi di natura finanziaria (56,1 milioni di euro) essenzialmente costituiti dai contributi in
conto interessi di competenza di futuri esercizi, rilevati in applicazione dello IAS 39 con riferimento ai
debiti infruttiferi verso il Fondo Centrale di Garanzia;
e) attività finanziarie non correnti, per complessivi 793,0 milioni di euro, che includono depositi vincolati per
710,7 milioni di euro, relativi a contributi dello Stato (Legge n. 662/1996 e Legge n. 345/1997) esigibili in
funzione dell’avanzamento dei lavori, e altre attività finanziarie pari a 82,3 milioni di euro, comprensive
dell’ammontare del fair value positivo di taluni contratti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi
di interesse e di cambio, pari a 15,1 milioni di euro, nonché dell’importo di 52,0 milioni di euro depositato su
un conto vincolato e finalizzato alla sottoscrizione dell’aumento di capitale della collegata polacca Stalexport.
Al 31.03.2007 l’Indebitamento finanziario netto corrente è pari a 470,9 milioni di euro (489,3 milioni di euro
al 31.12.2006) ed è composto da:
a) passività finanziarie correnti per 815,2 milioni di euro, che includono la quota dei debiti finanziari a
medio-lungo termine in scadenza nei prossimi 12 mesi per complessivi 322,4 milioni di euro, ratei passivi
su debiti finanziari per 311,2 milioni di euro, l’utilizzo di linee di credito a breve termine per 175,5 milioni
di euro e altre passività finanziarie correnti per complessivi 6,1 milioni di euro. Le passività finanziarie
correnti si incrementano complessivamente di 19,1 milioni di euro essenzialmente per effetto
dell’aumento dei ratei passivi finanziari per interessi, ordinariamente pagati nel corso del secondo
trimestre dell’esercizio, in parte compensati dal decremento di 81,4 milioni di euro degli scoperti di conto
corrente, in relazione all’andamento del capitale circolante nel corso del primo trimestre 2007;
b) attività finanziarie correnti complessivamente pari a 344,3 milioni di euro (306,8 milioni di euro al
31.12.2006), che includono le disponibilità liquide di cassa per 90,7 milioni di euro, gli investimenti in
titoli immediatamente smobilizzabili per 5,4 milioni di euro e le altre attività finanziarie correnti per
complessivi 248,2 milioni di euro, relative essenzialmente a:
1. depositi bancari vincolati esigibili entro 12 mesi relativi per 164,2 milioni di euro ad Autostrade per
l’Italia e per 25,0 milioni di euro ad Autostrada Torino-Savona;
2. crediti finanziari per 11,8 milioni di euro;
3. quota corrente di attività finanziarie a medio-lungo termine (inclusiva dei relativi interessi attivi
maturati a fine esercizio e ancora da incassare) per 46,7 milioni di euro.
La durata media dell’indebitamento finanziario complessivo è pari a circa 10 anni, mentre è pari a circa
sette anni la durata media dell’indebitamento finanziario oggetto delle operazioni di copertura da rischi
di variazione di tasso e di cambio.
Con riferimento alla tipologia di tasso di interesse, l’indebitamento finanziario è espresso al 98% a tasso
fisso, tenuto anche conto delle operazioni di copertura da rischi di variazione di tasso e cambio poste in
essere, e al 2% a tasso variabile.
Nel primo trimestre 2007 il costo medio del denaro per il Gruppo è stato di circa il 5,1%.
19
20
Analisi dell'indebitamento finanziario netto consolidato (migliaia di euro)
31.03.2007
31.12.2006
Variazione
9.145.823
6.322.434
2.696.492
70.787
56.110
-793.017
-710.757
-15.070
-67.190
8.352.806
9.195.492
6.326.715
2.741.865
70.467
56.445
-739.259
-713.150
-10.891
-15.218
8.456.233
-49.669
-4.281
-45.373
320
-335
-53.758
2.393
-4.179
-51.972
-103.427
815.244
175.545
633.649
6.050
-96.141
-90.678
-5.463
-248.188
-46.678
-189.758
-11.752
470.915
796.098
256.967
246
532.304
6.581
-76.672
-71.293
-5.379
-230.154
-35.824
-189.765
-4.565
489.272
19.146
-81.422
-246
101.345
-531
-19.469
-19.385
-84
-18.034
-10.854
7
-7.187
-18.357
8.823.721
8.945.505
-121.784
Indebitamento finanziario netto non corrente
Passività finanziarie non correnti
Prestiti obbligazionari
Finanziamenti a medio-lungo termine
Derivati passivi
Altre passività finanziarie
Altre attività finanziarie non correnti
Depositi bancari vincolati convertibili oltre 12 mesi
Derivati attivi
Altre attività finanziarie
Indebitamento finanziario netto non corrente
Indebitamento finanziario netto corrente
Passività finanziarie correnti
Scoperti di conto corrente
Finanziamenti a breve termine
Quota corrente di debiti finanziari a medio-lungo termine
Altre passività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Disponibilità liquide
Mezzi equivalenti
Altre attività finanziarie correnti
Quota corrente di attività finanziarie a medio-lungo termine
Depositi bancari vincolati convertibili entro 12 mesi
Altre attività finanziarie
Indebitamento finanziario netto corrente
Indebitamento finanziario netto
Il capitale di esercizio consolidato presenta al 31.03.2007 un valore complessivo negativo pari a 778,3 milioni
di euro (-672,4 milioni di euro al 31.12.2006), costituito dal saldo netto delle attività di esercizio pari a 939,7
milioni di euro (970,1 milioni di euro al 31.12.2006) e delle passività di esercizio pari a 1.718,0 milioni di euro
(1.642,5 milioni di euro al 31.12.2006).
La variazione del capitale di esercizio di 105,9 milioni di euro rispetto al 31.12.2006 è dovuta principalmente
alle seguenti variazioni:
a) decremento dei crediti commerciali per 80,2 milioni di euro essenzialmente a fronte degli incassi dai subconcessionari delle aree di servizio, come precedentemente commentato;
b) aumento di 77,3 milioni di euro delle passività per imposte correnti, corrispondente allo stanziamento delle
imposte correnti calcolate sul reddito del primo trimestre 2007;
c) aumento delle attività destinate alla vendita per 39,2 milioni di euro, per effetto della riclassifica dall’attivo
non corrente del valore di carico delle partecipazioni in Autostrade Lombarde, Società di Progetto Brebemi e
Autostrada Pedemontana Lombarda, cedute nel mese di aprile 2007;
d) decremento di 11,7 milioni di euro dei debiti commerciali originato dal commentato decremento dei debiti
verso fornitori, parzialmente compensato dall’anticipo ricevuto dai clienti relativamente alla gestione delle
aree di servizio.
Relazione sulla gestione
Andamento economico-finanziario consolidato
Analisi del capitale di esercizio consolidato (migliaia di euro)
Attività commerciali
Rimanenze
Attività per lavori in corso su ordinazione
Crediti commerciali
Attività per imposte correnti
Altre attività correnti
Attività possedute per la vendita
e attività incluse nei gruppi in dismissione
Totale attività di esercizio
Fondi per accantonamenti correnti
Passività commerciali
Passività per lavori in corso su ordinazione
Debiti commerciali
Passività per imposte correnti
Altre passività correnti
Totale passività di esercizio
Capitale di esercizio
31.03.2007
31.12.2006
Variazione
742.095
51.553
10.409
680.133
63.910
94.483
823.137
49.987
12.820
760.330
62.677
84.279
-81.042
1.566
-2.411
-80.197
1.233
10.204
39.210
939.698
970.093
39.210
-30.395
-224.731
-616.360
-616.360
-142.091
-734.816
-1.717.998
-222.165
-628.526
-499
-628.027
-64.763
-727.021
-1.642.475
-2.566
12.166
499
11.667
-77.328
-7.795
-75.523
-778.300
-672.382
-105.918
GESTIONE FINANZIARIA CONSOLIDATA
La dinamica finanziaria del primo trimestre 2007 evidenzia un incremento netto di disponibilità liquide nette
e mezzi equivalenti di 100,3 milioni di euro, rispetto all’incremento avutosi nel primo trimestre 2006 di
178,5 milioni di euro.
Il flusso di cassa generato dall’attività di esercizio è stato pari a 399,4 milioni di euro (344,9 milioni di euro
nel primo trimestre 2006). In confronto al primo trimestre 2006, l’incremento del flusso di cassa generato
deriva essenzialmente dal miglior risultato delle attività operative in funzionamento e dall’andamento del
capitale d’esercizio, al netto dell’impatto originato dalla riclassifica tra le attività correnti delle partecipazioni
in corso di dismissione al 31.03.2007.
Il flusso di cassa per attività di investimento, pari a 356,5 milioni di euro (204,1 milioni di euro nel primo
trimestre 2006), è prevalentemente originato dagli investimenti effettuati in attività materiali per 270,0
milioni di euro (206,0 milioni di euro nel primo trimestre 2006), a fronte di contributi in conto capitale per
32,0 milioni di euro (5,6 milioni di euro nel primo trimestre 2006), oltre che dall’incremento della
partecipazione in IGLI (48,9 milioni di euro) e dal versamento finalizzato al futuro aumento di capitale di
Stalexport (52,0 milioni di euro), esposto nella variazione delle attività finanziarie non detenute a scopo di
negoziazione.
Il flusso di cassa generato dall’attività finanziaria è pari a 57,4 milioni di euro (37,8 milioni di euro nel primo
trimestre 2006). Come per il primo trimestre 2006, il flusso di cassa positivo è imputabile all’incremento
delle passività finanziarie per ratei di interessi, prevalentemente pagati nel corso del secondo trimestre
dell’esercizio, che risulta superiore ai rimborsi delle quote capitali dei finanziamenti (44,4 milioni di euro nel
primo trimestre 2007).
21
22
Rendiconto finanziario consolidato (migliaia di euro)
1° trimestre 2007
1° trimestre 2006
Flusso monetario da (per) attività di esercizio
Utile del periodo
Rettificato da:
Ammortamenti
Quota dell'(utile) perdita di collegate e joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto
(Plusvalenze) Minusvalenze da realizzo e rettifiche di attività non correnti (*)
Variazione netta delle (attività) passività per imposte (anticipate) differite
Variazione netta dei fondi per accantonamenti non correnti
Variazione del capitale di esercizio
Variazione netta delle altre passività non finanziarie non correnti e altre variazioni
Flusso di cassa netto da (per) attività di esercizio [a]
132.377
122.792
81.594
2.104
-141
30.402
1.499
107.460
44.094
399.389
70.122
1.173
-2.861
18.632
-543
133.757
1.800
344.872
Flusso monetario da (per) attività di investimento
Investimenti in attività materiali
Investimenti in attività immateriali
Investimenti in partecipazioni al netto dei decimi da versare
Realizzo da disinvestimenti di attività materiali, immateriali e partecipazioni non consolidate
Variazione delle altre attività non correnti
Variazione delle attività finanziarie correnti e non correnti non detenute a scopo di negoziazione
Variazione dei contributi in conto capitale
Flusso di cassa netto da (per) attività di investimento [b]
-269.958
-3.669
-48.933
1.167
479
-67.612
32.017
-356.509
-205.963
-3.506
-1.015
7.098
38
-6.387
5.616
-204.119
-117
-63
-44.402
101.971
57.388
-1.396
-39
-64
-45.512
-472
85.290
37.807
-13
-31
Incremento/(decremento) cassa ed equivalenti di cassa [a+b+c]
100.255
178.529
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a inizio periodo
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a inizio periodo delle nuove società consolidate
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a fine periodo
-180.295
636
-79.404
7.749
186.278
Flusso monetario da (per) attività finanziaria
Dividendi corrisposti
Variazione netta della riserva di conversione e delle altre riserve
Variazione netta del capitale e delle riserve di Terzi
Rimborsi di finanziamenti a medio-lungo termine (esclusi i debiti di leasing finanziario)
Rimborso di debiti di leasing finanziario
Variazione netta delle altre passività finanziarie correnti e non correnti
Flusso di cassa netto da (per) attività finanziaria [c]
Effetto netto delle variazioni dei tassi di cambio su disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti [d]
(*) Incluse le partecipazioni contabilizzate al costo o al fair value.
Relazione sulla gestione
Andamento economico-finanziario consolidato
Informazioni aggiuntive al rendiconto finanziario (migliaia di euro)
1° trimestre 2007
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati
Interessi passivi e altri oneri finanziari corrisposti
Utili su cambi incassati
Perdite su cambi corrisposte
1° trimestre 2006
842
61.921
3
7
582
52.630
1
6
Riconciliazione delle disponibilità liquide nette e dei mezzi equivalenti (migliaia di euro)
1° trimestre 2007
1° trimestre 2006
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a inizio periodo
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di attività/gruppi
di attività destinate a essere cedute
-180.295
76.672
-256.967
7.749
53.777
-82.418
-
36.390
Disponibilità liquide nette e mezzi equivalenti a fine periodo
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Scoperti di conto corrente rimborsabili a vista
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di attività/gruppi
di attività destinate a essere cedute
-79.404
96.141
-175.545
186.278
264.731
-78.453
-
-
23
24
LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO
TRAFFICO
L’incremento di traffico nel primo trimestre 2007 rispetto all’analogo periodo 2006 è stato pari a +4,5%, con
la componente veicoli leggeri che ha mostrato una crescita più marcata (+4,9%) rispetto a quella dei pesanti
(+3,6). Complessivamente sulla rete del Gruppo Autostrade sono stati percorsi 12.047 milioni di chilometri:
8.979 milioni di chilometri dagli automezzi leggeri (pari al 74,5% del totale) e 3.068 milioni dai pesanti (pari
al 25,5% del totale).
Sull’aumento della mobilità autostradale hanno influito le favorevoli condizioni congiunturali, già evidenziate
nel 2006, nonché le buone condizioni meteorologiche.
L’evoluzione del traffico è stata positiva su tutta la rete di Gruppo a eccezione del Traforo del Monte Bianco a
causa dell’interruzione dal 3 al 10.03.2007 della viabilità di accesso al traforo sul versante francese.
Gruppo Autostrade - traffico sulla rete nel 1° trimestre 2007
Autostrade
A1 Milano-Napoli
A4 Milano-Brescia
A7 Serravalle-Genova
A8/A9 Milano-Laghi
A8/26 Diramazione
A10 Genova-Savona
A11 Firenze-Mare
A12 Genova-Sestri
A12 Roma-Civitavecchia
A13 Bologna-Padova
A14 Bologna-Taranto
A16 Napoli-Canosa
A23 Udine-Tarvisio
A26 Genova Voltri-Gravellona Toce
A27 Venezia-Belluno
A30 Caserta-Salerno
Nodo di Mestre
Totale Autostrade per l'Italia
Torino-Savona
Napoli-Pompei-Salerno
Tangenziale di Napoli
Traforo del Monte Bianco
Livorno-Rosignano
Raccordo Autostradale Valle d'Aosta
Strada dei Parchi
Totale società controllate
Totale Gruppo Autostrade
Veicoli
leggeri
2.891,8
603,5
110,2
481,5
98,2
161,0
295,5
172,9
121,5
325,1
1.557,7
264,2
82,7
341,8
137,1
130,3
15,8
7.791
157,4
331,6
242,5
1,3
30,6
15,4
408,9
1.188
8.979
Veicoli x km (milioni) (a)
Veicoli
Veicoli
Variazione %
pesanti
totali
su 2006
1.187,8
220,6
32,6
93,7
21,3
42,6
69,6
37,3
24,4
134,1
684,7
67,4
54,5
119,4
27,5
49,2
7,1
2.874
43,0
38,8
21,9
0,8
9,7
5,5
74,7
194
3.068
4.079,6
824,1
142,8
575,2
119,5
203,6
365,1
210,2
145,9
459,2
2.242,4
331,6
137,2
461,2
164,6
179,5
22,9
10.665
200,4
370,4
264,4
2,1
40,3
20,9
483,6
1.382
12.047
(a) Dati provvisori.
(b) VTGM = Veicoli Teorici Medi Giornalieri pari a totale km percorsi/lunghezza tratta/n. giorni dell'anno.
5,1
0,3
7,1
5,6
6,2
4,2
3,9
5,2
5,0
4,2
4,4
3,6
6,8
8,5
3,2
5,9
4,2
4,6
5,0
2,7
2,0
-7,4
4,8
2,0
5,7
3,9
4,5
VTMG (b)
2007
56.414
97.928
31.740
82.260
55.312
49.708
49.655
47.959
24.794
40.082
31.886
21.384
15.067
20.926
22.255
36.061
41.511
17.017
79.749
145.435
4.109
12.240
8.142
19.526
27.985
39.323
Relazione sulla gestione
Le attività del Gruppo
25
TARIFFE
ANAS S.p.A. ha comunicato, a dicembre 2006, a tutte le concessionarie che l’adeguamento delle tariffe a
decorrere dal 01.01.2007 era sospeso. Da questa data sono stati applicati unicamente i nuovi sovrapprezzi,
di cui alla Legge n. 286/2006 (2 millesimi di euro per le classi di pedaggio A e B; 6 millesimi di euro per le
classi 3, 4 e 5), destinati all’Ente concedente, che sostituiscono il precedente Fondo Centrale di Garanzia (in
millesimi di euro: 1,55 millesimi di euro per le classi A e B; 4,65 millesimi di euro per le classi 3, 4 e 5).
In data 10.03.2007, ANAS S.p.A. ha comunicato a ciascuna concessionaria l’incremento tariffario da applicare,
così come determinato con decreto del Ministro delle Infrastrutture di concerto con il Ministro dell’Economia.
ANAS S.p.A. ha notificato a ciascuna concessionaria del Gruppo la percentuale di riduzione degli incrementi
tariffari rispetto a quelli richiesti per l’anno 2007, sulla base di una propria stima, riferita al presunto ritardo
nell’esecuzione degli investimenti rispetto alla tempistica indicata nel piano finanziario allegato alla
Convenzione, e ai conseguenti supposti benefici finanziari conseguiti dal singolo concessionario.
Nella tabella che segue sono riportate le variazioni tariffarie riconosciute ad Autostrade per l’Italia S.p.A. e alle
altre società dalla stessa controllate, applicate a partire dal 15.03.2007.
Variazioni tariffarie con decorrenza 15.03.2007 (%)
Concessionarie autostradali
Autostrade per l'Italia
Raccordo Autostradale Valle d'Aosta
Autostrada Torino-Savona
Società Autostrada Tirrenica
Strada dei Parchi
Tangenziale di Napoli
Autostrade Meridionali
Incremento tariffario
0,67
0,94
0,00
1,45
0,00
3,38
0,00
Autostrade per l’Italia e le altre concessionarie del Gruppo (a eccezione di RAV e Tangenziale di Napoli per le
quali è stato riconosciuto integralmente l’adeguamento richiesto, nonché della Società Traforo del Monte
Bianco non interessata dai provvedimenti ANAS di cui sopra, stante il diverso regime convenzionale) hanno
notificato ricorso al TAR il 03/04.05.2007, avverso ai provvedimenti di ANAS S.p.A., del Ministero delle
Infrastrutture nonché del Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche per il risarcimento dei danni.
La Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco, essendosi esaurito il piano di incrementi stabilito dagli
accordi intergovernativi del 2001 fra Francia e Italia, non ha applicato alcuna variazione dal 01.01.2007.
Rimane valido il recupero, a decorrere dal 01.07.2007, del tasso di inflazione medio fra quelli registrati nei due
Paesi nel 2006.
26
POTENZIAMENTO E AMMODERNAMENTO DELLA RETE
Nel primo trimestre 2007 le spese per investimenti sulla rete del Gruppo ammontano a 270,0 milioni di euro
con un incremento rispetto al primo trimestre 2006 di 64 milioni di euro (+31,1%).
Autostrade per l’Italia e le altre concessionarie del Gruppo hanno in fase di realizzazione un programma di
investimenti in Grandi opere pari a circa 11 miliardi di euro. Tale piano ha l’obiettivo di migliorare la capacità
della rete in esercizio sulle principali direttrici di collegamento nazionali, onde assicurare una mobilità più
sicura e con migliori livelli di servizio.
In particolare, per quanto riguarda Autostrade per l’Italia la principale concessionaria del Gruppo, il piano di
investimenti si articola in due programmi di interventi. Il primo, compreso nel piano finanziario allegato alla
Convenzione del 1997 con ANAS, e il secondo, contenuto nel IV Atto Aggiuntivo alla citata Convenzione
stipulato nel 2002 e reso efficace nel 2004.
OPERE PREVISTE NEL PIANO FINANZIARIO 1997 DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA
Per quanto riguarda l’avanzamento degli investimenti previsti dalla Convenzione del 1997 di Autostrade per
l’Italia, al 31.03.2007 circa l’80% dei lavori ha superato la fase autorizzativa; il 79% risulta in corso di
esecuzione o affidato; circa il 32% del piano è stato realizzato.
Si rilevano, tuttavia, continui rallentamenti, nonostante gli sforzi organizzativi e progettuali e la
collaborazione e il supporto da parte di ANAS. La dilazione dei tempi, oltre a ritardare i benefici sulla mobilità
dell’entrata in esercizio dell’opera, comporta rilevanti extra costi a carico della concessionaria.
Si elencano di seguito le principali attività svolte nei primi tre mesi dell’anno in corso:
• lotti ultimati:
in data 05.04.2007 è stata aperta al traffico la carreggiata Nord della tratta A (lotto 0-2-3) Firenze
Scandicci, relativamente ai lavori di ampliamento alla 3a corsia fra Firenze Nord e Firenze Sud
(carreggiata Sud aperta al traffico il 21.12.2006);
• lotti affidati e/o consegnati:
in data 22.01.2007 e in data 07.03.2007 sono stati consegnati rispettivamente i lavori del lotto 5B e del
lotto 5A della Variante di Valico, nella tratta La Quercia-Badia Nuova;
in data 28.02.2007 è avvenuta l’aggiudicazione definitiva del lotto 1A (ex lotto 4) della Bretella di
Firenzuola, ricompresa nei lavori fuori asse della Variante di Valico (la consegna dei lavori è avvenuta in
data 05.04.2007);
• lotti in affidamento:
in data 06.03.2007 l’ANAS ha trasmesso il Dispositivo Approvativo del progetto esecutivo dello svincolo
di Rioveggio (ma Autostrade per l’Italia non è in condizione di pubblicare il bando di prequalifica in
assenza della nomina delle commissioni aggiudicatici ministeriali);
• lotti in fase autorizzativa:
considerato il perdurare della situazione di stallo dell’iter di VIA della tratta Barberino-Firenze Nord (iter
iniziato nel luglio 2004), Autostrade per l’Italia ha avanzato ricorso al TAR Lazio contro i Ministeri
dell’Ambiente e dei Beni Culturali notificato il 28.02.2007. Con il ricorso Autostrade per l’Italia chiede, in
estrema sintesi, l’accertamento del silenzio-inadempimento dei Ministeri stessi e l’assegnazione ai
medesimi di un termine di 30 giorni per provvedere. Inoltre, e per il caso di ulteriore inerzia a seguito
dell’assegnazione del termine, si chiede già sin d’ora la nomina di un Commissario ad Acta. In data
30.03.2007 la Commissione VIA ha espresso parere positivo con prescrizioni;
è in corso la procedura VIA anche per la tratta Firenze Sud-Incisa. In data 13.02.2007, nel corso di una
riunione istruttoria di VIA, è stata anticipata ad Autostrade per l’Italia la richiesta di estendere la VIA per un
ulteriore tratto di autostrada, fino al casello di Incisa. Se tale decisione verrà confermata con una richiesta
ufficiale, Autostrade per l’Italia, in analogia a quanto già fatto per la tratta Barberino-Firenze Nord, valuterà
la necessità di fare ricorso al TAR anche per questa tratta.
Relazione sulla gestione
Le attività del Gruppo
OPERE PREVISTE NEL IV ATTO AGGIUNTIVO 2002 DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA
Per quanto riguarda l’avanzamento degli investimenti previsti dal IV Atto Aggiuntivo di Autostrade per l’Italia,
al 31.03.2007 circa il 43% dei lavori ha superato la fase autorizzativa, circa il 15% è stato affidato e circa il 10%
è stato eseguito.
Si elencano di seguito le principali attività svolte nei tre mesi dell’anno:
• lotti affidati e/o consegnati:
in data 21.03.2007 sono stati consegnati i lavori, aggiudicati in data 20.02.2007, del lotto 6A tra Ancona
Sud-Porto Sant’Elpidio, ricompreso nei lavori di ampliamento alla 3a corsia della A14 Rimini-Pedaso;
• lotti in affidamento:
in data 16.02.2007 si è tenuta la prima seduta di gara relativamente ai lavori del lotto 7A tra Porto
Sant’Elpidio-Pedaso, ricompreso nei lavori di ampliamento alla 3a corsia della A14 Rimini-Pedaso;
• lotti in fase autorizzativa:
in data 29.01.2007 è stato emesso dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dei Beni Culturali il Decreto
VIA dell’ampliamento alla 3a corsia della A9, Lainate-Como;
in data 12.01.2007 è stato emesso dal Ministero delle Infrastrutture il provvedimento finale di intesa
Stato-Regione dei lotti 5 (Ancona Nord-Ancona Sud) e 6B (Ancona Sud-Porto Sant’Elpidio - 2a fase),
ricompresi nei lavori di ampliamento alla 3a corsia della A14 Rimini-Pedaso;
in data 23.01.2007 è stato emesso il provvedimento finale di intesa Stato-Regione dei lavori dello svincolo
di Marina di Montemarciano;
in data 06.03.2007 si è conclusa con esito negativo la Conferenza di Servizi relativamente ai lavori del
lotto 7B tra Porto Sant’Elpidio-Pedaso (2a fase), ricompreso nei lavori di ampliamento alla 3a corsia della
A14 Rimini-Pedaso;
in data 27.03.2007 è stato emesso il Decreto VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) relativamente ai
lavori di ampliamento alla 3a corsia della tratta A1, Fiano-GRA.
Come previsto nel IV Atto Aggiuntivo, Autostrade per l’Italia ha inoltre proseguito le attività di adeguamento
degli impianti di illuminazione, ventilazione e speciali - in conformità con la Direttiva Europea - relative al
Piano di Sicurezza Gallerie.
Al 31.03.2007 sono stati approvati con decreto ANAS i progetti di adeguamento dell’illuminazione relativi a
278 gallerie, sono stati completati e consegnati ad ANAS i progetti per ulteriori 103 gallerie, ed è proseguita
la progettazione degli impianti di 16 nuove gallerie.
Complessivamente gli iter autorizzativi delle opere previste nel IV Atto Aggiuntivo proseguono regolarmente.
Per quanto riguarda il Passante di Genova in data 05.02.2007 è stato sottoscritto il nuovo protocollo d’intesa
e sono così state condivise con gli Enti Territoriali le opere che dovranno essere realizzate. È stato inoltre
condiviso il tracciato della Gronda.
ALTRE SOCIETÀ AUTOSTRADALI CONTROLLATE
Dal 06.02.2007 è aperto al traffico l’ampliamento alla 3a corsia della A3 per 4,2 km tra Napoli e Pompei
(Società Autostrade Meridionali).
Il 07.03.2007 è stato aperto al traffico il lotto 2 della A5 nel tratto Morgex-Entrèves, seppur in esercizio
provvisorio, e la rimanente parte del lotto 3 a esso funzionale (Raccordo Autostradale Valle d’Aosta).
Relativamente agli investimenti di Strada dei Parchi, proseguono i lavori di realizzazione del raddoppio del
tratto della A24 Villavomano-Teramo, per i quali lo stato di avanzamento al 31.03.2007 è pari al 25%; per la
realizzazione delle Complanari sulla A24 nel tratto tra Lunghezza e Via P. Togliatti, il 05.01.2007 si è conclusa
la VIA con parere favorevole. Il 07.02.2007 si è conclusa la Conferenza di Servizi con esito positivo; si resta in
attesa della delibera del Consiglio Comunale di Roma, relativa alla variante del Piano Regolatore Generale,
necessaria al rilascio del decreto autorizzativo.
Sempre relativamente agli investimenti di Autostrade Meridionali, proseguono i lavori di ampliamento della
A3 tra Napoli e Pompei su quattro lotti e i lavori di realizzazione dello Svincolo di Angri con uno stato di
avanzamento medio al 31.03.2007 pari al 30%.
27
28
GESTIONE OPERATIVA DELLA RETE
SICUREZZA E MANUTENZIONI
Nel primo trimestre del 2007 si registra un ulteriore miglioramento dei livelli di sicurezza. Lungo la rete
gestita dal Gruppo Autostrade si sono verificati 4.481 incidenti (-7% rispetto all’analogo periodo del 2006),
con un tasso di mortalità in linea con l’obiettivo di riduzione definito nei piani nazionali e comunitari per la
sicurezza stradale per il decennio 1999-2009.
Ai risultati evidenziati hanno contribuito il miglioramento continuo degli standard di manutenzione della rete,
le misure infrastrutturali e gestionali specifiche, nonché le campagne informative, volte a sensibilizzare gli
utenti sulla sicurezza in quanto componente fondamentale del servizio.
Per quanto riguarda le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, è proseguito l’impegno per
garantire standard di esercizio sempre migliori e prevenire il deterioramento dell’infrastruttura autostradale,
attraverso regolari interventi sulle pavimentazioni, sulla segnaletica orizzontale, sulle barriere di sicurezza
e sulle altre opere d’arte.
Sulla base dei risultati positivi già verificatisi nel 2006, è stato avviato un piano 2007 per la realizzazione di
ulteriori 240 interventi specifici per la sicurezza (inserimento di segnaletica, modifica geometrica delle
carreggiate, illuminazioni) nei Punti a Incidentalità Superiore alla Media e per l’installazione del nuovo
sistema di rilevamento della velocità media in autostrada (“Tutor”) anche sulle tratte Roma-Napoli e MilanoBologna della A1, sulla A4 Bergamo-Brescia, sulla A7 Serravalle-Genova e sulle ulteriori tratte non
attualmente coperte della A14.
Per quanto concerne le campagne di sensibilizzazione dell’utenza, è ripresa a marzo 2007 e proseguirà fino
a luglio l’iniziativa “caffè gratis”, lanciata da Autostrade per l’Italia e dai gestori dei servizi di ristorazione,
nell’ambito della quale i gestori, durante tutti i weekend, da mezzanotte alle cinque di mattina, offriranno un
caffè gratis ai viaggiatori in sosta. L’iniziativa risponde all’obiettivo di incentivare l’utilizzo della sosta per chi
guida durante le ore notturne, fascia oraria in cui si registra un tasso di mortalità cinque volte superiore a
quello delle ore diurne.
VIABILITÀ
Nel primo trimestre 2007 si sono verificati eventi nevosi di minore intensità rispetto all’analogo periodo del
2006, registrando una sola chiusura sulla A23 Udine-Tarvisio dal km 114+900 al km 119+900.
La gestione efficace di queste emergenze è stata resa possibile anche grazie all’attuazione del protocollo per
il blocco temporaneo dei mezzi pesanti in caso di neve sottoscritto a gennaio 2006 con AISCAT, ANAS, Polizia
Stradale, Ministeri competenti e Associazioni degli Autotrasportatori, che ha consentito di ridurre al minimo
i disagi per i viaggiatori, mantenendo di fatto sempre in esercizio l’infrastruttura autostradale.
ESAZIONE E SISTEMI DI PAGAMENTO
Il progressivo incremento dell’automazione dei pagamenti del pedaggio è uno degli obiettivi strategici del
Gruppo in quanto, oltre a incrementare l’efficienza operativa, migliora l’accessibilità alla rete, riducendo le
code alle stazioni, con positivo impatto sulla fluidità del traffico e sulla riduzione dell’inquinamento
atmosferico.
Nel primo trimestre 2007 le operazioni di pagamento effettuate con modalità automatiche hanno registrato,
rispetto all’analogo periodo del 2006, un incremento pari al 6,5% raggiungendo il 71,9% del totale delle
transazioni (70,4% nel primo trimestre del 2006) e consentendo di ridurre le operazioni manuali dell’1,5%.
L’esazione dinamica con Telepass ha raggiunto il 53,5% contro il 51,8% dell’analogo periodo dell'anno
precedente.
Al 31.03.2007 il numero degli apparati Telepass circolanti risulta pari a circa 5,4 milioni, con un incremento
del 9,7% rispetto al 31.03.2006.
Telepass Premium, il nuovo servizio sviluppato da Autostrade per l’Italia in collaborazione con 15 partner, che
abbina al pagamento elettronico del pedaggio una gamma di servizi e agevolazioni esclusive, è stato
introdotto sul mercato nel mese di ottobre 2006, e nei cinque mesi trascorsi dal lancio ha già registrato circa
190.000 adesioni.
Relazione sulla gestione
Le attività del Gruppo
29
Gruppo Autostrade - Modalità di pagamento
1° trimestre 2006
Numero
%
operazioni
Contanti in porta manuale
Cassa automatica (contanti)
VIAcard C/C e Plus
Telepass (*)
Tessera a scalare
Carte di credito
FASTpay
Totale pagamenti automatizzati
Altro (RMPP (**), scioperi, violazioni)
Totale generale
1° trimestre 2007 (dati provvisori)
Numero
%
Variaz. %
operazioni
2006/2007
64.957.066
15.868.578
9.520.281
115.864.033
6.575.399
5.303.425
4.237.342
157.369.058
29,03
7,09
4,26
51,79
2,94
2,37
1,89
70,34
63.925.301
17.286.469
9.364.020
124.656.473
6.208.647
5.579.102
4.427.495
167.522.206
27,43
7,42
4,02
53,49
2,66
2,39
1,90
71,89
-1,59
8,94
-1,64
7,59
-5,58
5,20
4,49
6,45
1.407.247
0,63
1.584.715
0,68
12,61
223.733.371
100,00
233.032.222
100,00
4,16
Escluso Traforo Monte Bianco.
(*) Al 30.03.2007, nelle 285 stazioni di esazione del Gruppo (a esclusione di quella del Traforo del Monte Bianco) vi sono 550 porte dedicate
Telepass, di cui 185 in entrata e 365 in uscita. Il 12.04.2007 è stata aperta al traffico la nuova stazione di Ponte di Nona (S.d.P.) sulla A24
(con sistema di esazione di tipo aperto) che porta a 286 il numero complessivo delle stazioni del Gruppo (con esclusione del Traforo del
Monte Bianco) e a 552 le porte Telepass dedicate (185 in entrata, 367 in uscita).
(**) Rapporti mancato pagamento pedaggi.
30
AREE DI SERVIZIO E PUBBLICITÀ
Sulla rete del Gruppo Autostrade sono attualmente presenti 246 aree di servizio, 208 delle quali sulla rete di
Autostrade per l’Italia.
Al 31.03.2007, relativamente alla sola Autostrade per l’Italia, risultano attivati o conclusi interventi di importo
pari a circa il 52% degli 800 milioni di euro previsti dal piano, condiviso tra Autostrade per l’Italia e gli
operatori sub-concessionari dei servizi, di riqualificazione dell’intera rete delle aree di servizio. Alla stessa
data in 72 aree di servizio sono già stati completati gli interventi di Autostrade per l’Italia e degli affidatari e
in ulteriori 62 aree di servizio sono in corso cantieri di ampliamento o ristrutturazione da parte di Autostrade
per l’Italia.
Oltre al miglioramento della ricettività delle aree e all’ampliamento dell’offerta di beni e servizi, il piano degli
interventi ha prodotto risultati positivi in termini di qualità del servizio erogato dagli operatori. Il livello di
qualità del servizio erogato è costantemente monitorato dal 2004 mediante controlli annui effettuati sia da
una società esterna specializzata, sia direttamente da Autostrade per l’Italia; a queste attività si aggiungono
le verifiche periodiche da parte di ANAS congiuntamente alle principali associazioni dei consumatori.
Autostrade per l’Italia, unitamente agli operatori commerciali, è impegnata nella realizzazione di campagne
indirizzate alla propria comune clientela per sensibilizzare gli utenti su temi quali la sicurezza e i corretti
comportamenti di guida, nonché per promuovere la convenienza nelle aree di servizio. Al 31.03.2007
risultano in corso le seguenti iniziative:
• “Fai il pieno per la settimana”, avviata il 25 febbraio, con l’obiettivo di garantire alla clientela del week end
prezzi competitivi per il carburante;
• “Caffè gratis” di notte, avviata il 16 marzo, durante tutti i week end da mezzanotte alle cinque di mattina
con l’obiettivo di invitare chi guida a una sosta durante le ore notturne.
Nel primo trimestre 2007, le royalty di competenza del Gruppo Autostrade, correlate alle attività commerciali
svolte da parte dei sub-concessionari, ammontano a 44,1 milioni di euro (comprensive di penali attive per
0,2 milioni di euro), con un incremento delle royalty correnti, rispetto al primo trimestre 2006, del 3,7%.
Nell’ambito della gestione e commercializzazione degli spazi pubblicitari, sia sulla rete autostradale (cartelli
per affissione periodica o permanente, circuito TV "Infomoving” e spazi espositivi nelle aree di servizio,
segnaletica di servizio in itinere) sia su altri canali (porti, aeroporti), AD Moving S.p.A. ha registrato nel primo
trimestre 2007 ricavi per circa 3,3 milioni di euro (-0,6 milioni di euro circa rispetto allo stesso periodo del
2006).
SERVIZI EVOLUTI PER LA MOBILITÀ E LA COMUNICAZIONE
INFOBLU
Infoblu è la società del Gruppo che fornisce a operatori di telefonia e media di nuova generazione servizi di
informazione dedicati alla mobilità stradale.
Nel primo trimestre 2007 è proseguita l’attività di commercializzazione di contenuti e servizi “a valore
aggiunto” conseguendo l’obiettivo di far assumere a Infoblu il ruolo di Service Provider per il mercato
emergente dei sistemi di navigazione satellitare.
A consolidamento di tale posizione Infoblu ha predisposto, in collaborazione con l’emittente RTL 102.5, la
piattaforma per la diffusione del servizio di infomobilità, unico standard attualmente in uso per fornire
informazioni di viabilità per i navigatori satellitari.
A seguito dell’accordo con il gruppo BMW, per il quale Infoblu fornirà contenuti di viabilità per il mercato
italiano, sono stati inoltre condotti con successo congiuntamente alla casa bavarese i test funzionali al
lancio del servizio previsto per l’estate 2007.
Nel primo trimestre 2007 la società ha conseguito ricavi pari a 0,4 milioni di euro.
Relazione sulla gestione
Le attività del Gruppo
TOWERCO
TowerCo, operativa dal 2003, punta alla valorizzazione delle infrastrutture e delle aree presenti sulla rete del
Gruppo. In questi punti vengono costruiti e gestiti dei siti, che ospitano antenne e apparati di operatori
commerciali (TV, telefonia e radio) e istituzionali (forze dell’ordine, Isoradio, o sistemi di monitoraggio del
traffico) fornendo loro un insieme di servizi di gestione e manutenzione.
Nel primo trimestre del 2007 è proseguita l’attività di TowerCo nella progettazione, realizzazione e gestione
dei siti Tower multi-operatore, con i seguenti principali risultati a fine marzo: 184 siti costruiti, 36 siti in corso
o in fase di avvio dei lavori di costruzione e 47 ulteriori siti in progettazione o in fase di ottenimento dei
permessi autorizzativi.
Il numero medio di operatori per sito è pari a 1,6.
Nel primo trimestre 2007 la società ha conseguito ricavi per 3,2 milioni di euro.
ALTRE ATTIVITÀ
IGLI-IMPREGILO
Il 27.02.2007, Autostrade per l'Italia S.p.A. ha elevato la propria partecipazione in IGLI S.p.A. al 33,3% (dal
precedente 20%). IGLI è la società nata nel 2005 per iniziativa di Autostrade per l’Italia, Argo Finanziaria S.p.A.
(gruppo Gavio), Tesir S.r.l. (gruppo Techint) ed Efibanca S.p.A. con l’obiettivo di contribuire al rafforzamento
finanziario e strategico di Impregilo S.p.A., una delle principali società italiane nel settore delle costruzioni,
quotata alla Borsa Italiana.
IGLI detiene complessivamente il 29,9% di Impregilo, ivi inclusa la quota di partecipazione già detenuta da
Gemina S.p.A. (11,83%) e acquisita da IGLI il 02.11.2006.
L’azionariato di IGLI dal 02.02.2007, a seguito dell’uscita dal capitale di Tesir e di Efibanca e dell’ingresso di
Immobiliare Lombarda S.p.A. (gruppo Fondiaria-SAI), risulta ripartito in tre quote paritetiche (33,3%),
detenute da Autostrade per l’Italia, Argo Finanziaria e Immobiliare Lombarda.
Complessivamente l’investimento di Autostrade per l’Italia in IGLI ammonta a 73 milioni di euro.
A seguito della risoluzione per mutuo consenso del patto parasociale originariamente stipulato tra i soci
fondatori di IGLI nel giugno 2005, Autostrade per l'Italia ha stipulato in data 08.03.2007 con Argo Finanziaria
e Immobiliare Lombarda un nuovo patto parasociale.
Il nuovo patto, che sarà efficace sino al 12.06.2008, prevede un sindacato di voto per la nomina degli organi
sociali di IGLI e Impregilo, nonché maggioranze qualificate per l’assunzione delle deliberazioni assembleari
e consiliari di IGLI e Impregilo. Il patto prevede inoltre: (i) un vincolo di lock up sulle azioni detenute dai soci
in IGLI per tutta la durata del nuovo patto; (ii) la possibilità di rinnovare il Patto in buona fede e, prima del
12.06.2008 e in ipotesi di esito positivo del negoziato, la trasformazione del Patto in patto di sindacato
avente a oggetto le azioni Impregilo; (iii) una procedura volta a disciplinare le conseguenze, in capo ai soci,
di un’OPA sulle azioni Impregilo; nonché (iv) la liquidazione di IGLI a seguito della cessazione del patto e la
conseguente assegnazione - previo accollo dell’eventuale quota parte delle passività di IGLI - delle azioni
Impregilo in capo ai soci in proporzione alla partecipazione dagli stessi detenuta in IGLI.
31
32
SVILUPPO INTERNAZIONALE
STALEXPORT
In data 14.02.2007 l’Assemblea degli Azionisti di Stalexport S.A., di cui Autostrade S.p.A. detiene il 21,7% del
capitale, ha approvato un aumento di capitale riservato di 89,5 milioni di azioni a un prezzo di 2,2458 zloty
per azione, che Autostrade S.p.A. ha provveduto a versare in data 23.03.2007. L’aumento di capitale
consentirà ad Autostrade S.p.A. di raggiungere il controllo del 50% più una azione del capitale della società
post aumento, con un investimento di ulteriori 52 milioni di euro.
L’aumento della partecipazione di Autostrade in Stalexport, fino ad assumere il controllo, era stata già
autorizzata dall’Antitrust polacco nel mese di ottobre 2006.
Al raggiungimento della quota di controllo del 50% più una azione, Autostrade, in accordo con le condizioni
dettate dalla legge polacca, sarà tenuta a lanciare un’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) fino a un massimo
del 66% del capitale della società. È comunque intenzione di Autostrade mantenere la società quotata alla
Borsa di Varsavia anche successivamente all’OPA.
Relazione sulla gestione
Risorse umane
33
RISORSE UMANE
Al 31.03.2007 il Gruppo impiega complessivamente 9.274 risorse umane. Il costo del lavoro, al netto dei costi
capitalizzati, per il primo trimestre 2007 è stato pari a 131,7 milioni di euro in aumento del 7,1% rispetto ai
123,0 milioni di euro del primo trimestre 2006. Tale variazione è stata determinata principalmente da oneri
di carattere contrattuale derivanti dalla stipula del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del
giugno 2006, da maggiori oneri per incentivi all’esodo e dall’accantonamento al Fondo di Previdenza
integrativa per il personale non dirigente.
L’organico del Gruppo con contratto a tempo indeterminato al 31.03.2007 è pari a 9.010 unità, con una
variazione di 42 unità rispetto al 31.03.2006 (+0,5%); sulla variazione influisce la novazione dei contratti di
parte delle risorse (operai) di Pavimental dedicate alle opere infrastrutturali, passati da tempo determinato
a tempo indeterminato su commessa.
Delle 9.010 persone impiegate a tempo indeterminato i dirigenti sono 162 e rappresentano l’1,8%
dell’organico, mentre il corpo esattoriale rappresenta il 38,4% con 3.460 unità.
L’organico medio di Gruppo è passato da 9.022 del primo trimestre 2006 a 8.991 del primo trimestre 2007
(-0,3%).
Organico del Gruppo Autostrade
Variazione
31.03.2007
31.03.2006
assoluta
%
162
663
3.111
1.614
3.460
9.010
162
697
3.008
1.540
3.561
8.968
-34
103
74
-101
42
-4,9
3,4
4,8
-2,8
0,5
1
227
24
12
264
2
216
106
4
328
-1
11
-82
8
-64
-50,0
5,1
-77,4
n.s.
-19,5
162
658
3.231
1.613
3.327
8.991
162
689
3.125
1.632
3.414
9.022
-31
106
-87
-19
-31
-4,5
3,4
-2,5
-1,2
-0,3
Organico a tempo indeterminato
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Corpo esattoriale
Totale
Organico a tempo determinato
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Corpo esattoriale
Totale
Organico medio
Dirigenti
Quadri
Impiegati
Operai
Corpo esattoriale
Totale
34
EVENTI SIGNIFICATIVI IN AMBITO SOCIETARIO, REGOLATORIO E GIUDIZIARIO
PROGETTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI AUTOSTRADE S.P.A. IN ABERTIS INFRAESTRUCTURAS S.A.
I GIUDIZI AVANTI AL TAR DEL LAZIO
Con riferimento al ricorso al TAR del Lazio promosso in data 18.10.2006 da Autostrade S.p.A. e da Autostrade
per l’Italia S.p.A. per l’annullamento del provvedimento del 05.08.2006 con il quale ANAS aveva negato
l’autorizzazione alla fusione di Autostrade S.p.A. con Abertis Infraestructuras S.A. (anche a seguito del
provvedimento del 04.08.2006 a firma del Ministro delle Infrastrutture e del Ministro dell’Economia e delle
Finanze), in data 25.01.2007 è stata depositata dal TAR del Lazio la sentenza di merito. La sentenza, in
estrema sintesi, ha riconosciuto in capo ad ANAS S.p.A. il potere di autorizzare il progetto di fusione. In
particolare il TAR, pur riconoscendo “che qualche incertezza ermeneutica possa effettivamente prospettarsi
nel fondare il potere autorizzatorio” sulla previsione delle norme invocate dal Consiglio di Stato nel parere del
21.06.2006, ha ritenuto tuttavia che tale diritto trova il suo fondamento dalla natura del rapporto
concessorio.
Autostrade S.p.A. e Autostrade per l’Italia S.p.A. ricorreranno in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza
del TAR entro i termini previsti (un anno dalla pubblicazione della sentenza).
IL PROCEDIMENTO AVVIATO DALLA DIREZIONE GENERALE ALLA CONCORRENZA DELLA COMMISSIONE UE
Nell’ambito del procedimento avviato in data 18.10.2006 dalla Commissione Europea (Direzione Generale
Concorrenza) - che è pervenuta alla conclusione preliminare che le misure adottate dal Governo italiano
(diniego alla fusione di Autostrade S.p.A. con Abertis Infraestructuras S.A.) non costituiscono misure
appropriate e compatibili con i principi generali e le altre disposizioni di diritto comunitario - in data
05.01.2007, con comunicato stampa (memo 07/01), il Commissario Kroes, a seguito di un incontro con il
Ministro Di Pietro, ha affermato che l’autorizzazione nazionale “non dovrebbe essere utilizzata per ottenere
concessioni rispetto a carenze regolatorie del passato o per risolvere possibili problemi futuri”.
Sempre in data 05.01.2007, con un documento pubblicato anche sul sito del Ministero delle Infrastrutture, le
Autorità italiane hanno risposto ad alcuni quesiti formulati dalla Commissione Europea (Direzione Generale
Concorrenza) in ordine ai rapporti ANAS/Autostrade per l’Italia S.p.A., Autostrade S.p.A. e Abertis. In sintesi le
Autorità italiane hanno sostenuto che:
• Autostrade S.p.A. e Autostrade per l’Italia S.p.A. non hanno effettuato investimenti programmati per 3,2
miliardi di euro (al 31.12.2006);
• la soddisfazione del pubblico interesse necessita l’accettazione da parte della concessionaria di alcune
condizioni, tra i quali la sottoscrizione della Convenzione unica, la disponibilità ad accantonare 3,2
miliardi di euro per investimenti programmati non realizzati, il rilascio di garanzie sugli investimenti, la
presentazione di un nuovo piano finanziario;
• se in futuro sarà presentata una nuova domanda di autorizzazione alla fusione, il procedimento
amministrativo dovrà ricominciare il suo iter; l’attività istruttoria svolta sino a ora potrebbe comunque
permettere di contenere i tempi in maniera congrua e soddisfacente.
In data 19.01.2007 Autostrade S.p.A. e Abertis hanno trasmesso alla Commissione Europea (Direzione
Generale Concorrenza) un commento a quanto contenuto nella risposta delle Autorità italiane del 5 gennaio
sopra citata.
In tale risposta Autostrade S.p.A. e Abertis hanno evidenziato che:
1. le Autorità italiane hanno esercitato un presunto potere autorizzatorio allo scopo di impedire il
completamento della operazione di fusione, sebbene l’operazione non coinvolgesse le concessionarie
autostradali, ma solamente Autostrade S.p.A.;
2. le Autorità italiane hanno modificato unilateralmente e arbitrariamente la disciplina del settore
autostradale, peggiorando il quadro regolatorio di riferimento, interferendo con l’operazione di fusione e
cercando di prevenire ogni azione della Commissione Europea in materia.
In data 31.01.2007 la Commissione (Direzione Generale Concorrenza) ha inviato all'Italia una nuova
valutazione preliminare sulle misure che bloccano la concentrazione Abertis-Autostrade (doc. IP/07/117).
La Commissione Europea “è giunta alla conclusione preliminare che l'Italia ha violato l'articolo 21 del
regolamento UE sulle concentrazioni a causa della mancata autorizzazione”. In particolare, la Commissione
ha affermato di nutrire “seri dubbi sulla compatibilità con l'articolo 21 del comportamento delle Autorità
italiane, che non hanno fissato in anticipo ed in un modo sufficientemente chiaro i presunti criteri di
interesse pubblico per l'applicazione della procedura di autorizzazione e non hanno adottato una decisione
di autorizzazione”.
La Commissione “non contesta il fatto che le Autorità nazionali possano verificare che il titolare di una
concessione rimanga redditizio sotto il profilo finanziario e in grado di adempiere ai propri obblighi di
Relazione sulla gestione
Eventi significativi in ambito societario, regolatorio e giudiziario
investimento dopo una concentrazione”.
“Il processo di autorizzazione nazionale”, sempre secondo la Commissione UE, “dovrebbe tuttavia riferirsi ai
cambiamenti determinati dalla concentrazione stessa e non dovrebbe essere utilizzato per ottenere
concessioni relative a problemi di regolamentazione precedenti, né per risolvere eventuali problemi futuri
derivanti dalle disposizioni di una concessione esistente. Ad esempio la Commissione ritiene, in via
preliminare, che un dividendo straordinario di Autostrade di 2 miliardi di euro, previsto come condizione
della concentrazione, non comprometta la redditività finanziaria della concessione e degli investimenti
correlati, perché Abertis apporta altri attivi ed altro cash flow al soggetto derivante dalla concentrazione e
dunque le prospettive finanziarie di tale soggetto sarebbero almeno altrettanto favorevoli di quelle a medio
termine di Autostrade in mancanza di concentrazione”.
In data 12.03.2007 le Autorità italiane hanno inviato un documento di risposta alle conclusioni preliminari di
violazione dell’art. 21 cui è giunta la Commissione Europea.
Autostrade S.p.A. intende avviare le azioni esperibili, nei confronti di Ministero delle Infrastrutture, Ministero
dell’Economia e delle Finanze e ANAS, per il risarcimento dei danni subiti per effetto del blocco immotivato
della fusione con Abertis.
ATTO DI CITAZIONE ANAS S.P.A. NOTIFICATO AD AUTOSTRADE E AUTOSTRADE PER L’ITALIA
Con riferimento all’atto di citazione avanti il Tribunale civile di Roma, notificato da ANAS S.p.A. ad Autostrade
S.p.A. e Autostrade per l’Italia S.p.A. in data 09.12.2006 per l’accertamento dell’inadempimento di Autostrade
S.p.A. e di Autostrade per l’Italia S.p.A. all’obbligo di tempestiva realizzazione degli interventi secondo le
previsioni di piano finanziario, in data 27.03.2007 Autostrade S.p.A. e Autostrade per l’Italia S.p.A. hanno
depositato la comparsa di risposta. Le difese si basano, sotto un profilo procedurale, sulla nullità dell’atto di
citazione per indeterminatezza della domanda. Sempre sotto il profilo procedurale, Autostrade S.p.A.
contesta anche la legittimazione passiva della società, in quanto tutte le obbligazioni con ANAS S.p.A. sono
state assunte esclusivamente da Autostrade per l’Italia S.p.A. senza alcuna garanzia da parte di Autostrade
S.p.A.
Sotto un profilo di merito le difese sia di Autostrade per l’Italia S.p.A. che della stessa Autostrade S.p.A. si
basano, in sintesi, sulle seguenti motivazioni:
• Autostrade per l’Italia S.p.A. ha assunto l’obbligo, in base alla Convenzione stipulata con ANAS S.p.A., di
realizzare gli interventi individuati nella Convenzione stessa, ma non ha assunto nessuna obbligazione
circa i tempi e i costi degli interventi medesimi. La tempistica indicata nel piano finanziario allegato alla
Convenzione non è pertanto vincolante, ma ha carattere esclusivamente previsionale. Sul punto la
società è confortata dai pareri legali già a suo tempo resi da professionisti di chiara fama (Prof.ri Giuseppe
Guarino e Sabino Cassese). D’altra parte è sufficiente considerare a tal riguardo che la tempistica di
realizzazione degli interventi è strettamente legata alla definizione degli iter approvativi che risultano
lunghi e complessi, con interventi di molteplici soggetti ed enti il cui operato esula dalla sfera di
intervento del concessionario;
• in ogni caso i ritardi che si sono registrati non sono imputabili ad Autostrade per l’Italia S.p.A. che, anzi, ha
fatto ogni sforzo per rimuovere gli ostacoli - prevalentemente nella fase autorizzativa dei singoli
interventi - che si sono frapposti alla realizzazione delle opere;
• la non imputabilità dei ritardi ad Autostrade per l’Italia S.p.A. è già stata riconosciuta in più occasioni dalla
stessa ANAS S.p.A.;
• quanto al diritto di percepire gli incrementi tariffari 2007 in relazione alla ritardata esecuzione degli
investimenti, oltre alla non imputabilità dei ritardi nella realizzazione degli stessi, non sussiste alcuna
correlazione tra stato di avanzamento degli interventi e incremento tariffario ordinario. Tra l’altro si
evidenzia che i ritardi, anziché determinare un beneficio per Autostrade per l’Italia S.p.A., hanno
determinato per quest’ultima un significativo danno economico tenuto conto degli aggravi di costo che i
ritardi medesimi hanno comportato;
• i ritardi nell’esecuzione degli interventi non costituiscono causa di forza maggiore che, in base alla
Convenzione, legittima ANAS S.p.A. a richiedere la revisione del piano finanziario;
• le richieste di vincolare e/o accantonare risorse finanziarie a fronte degli investimenti previsti e non
realizzati, così come i conseguenti benefici finanziari non sono correlate ad alcun obbligo in tal senso,
restando in ogni caso la concessionaria obbligata alla realizzazione delle opere. Esecuzione che a causa
dei ritardi, fra l’altro non imputabili alla concessionaria come riconosciuto da ANAS S.p.A., implica un
aggravio di costo totalmente a carico della concessionaria stessa per gli investimenti relativi alla
Convenzione del 1997. Sulla base delle considerazioni riportate, riscontrabili anche nei pareri legali di
35
36
autorevoli esperti in materia, non si è ritenuto necessario effettuare alcuna appostazione nei bilanci delle
società. Questo anche alla luce di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali IAS 37 - “Provisions,
Contingent Liabilities and Contingent Assets” e IAS 16 “Property, Plant and Equipment”, quest’ultimo con
riguardo alla misurazione e rilevazione delle attività.
All’udienza del 18.04.2007 di prima comparizione delle parti - a fronte delle eccezioni di Autostrade S.p.A. e
di Autostrade per l’Italia S.p.A., contenute nelle comparse di risposta, con particolare riferimento alla nullità
dell’atto di citazione per assoluta indeterminatezza della domanda - i legali di ANAS, pur ritenendo che l’atto
di citazione contenga tutti gli elementi necessari, hanno chiesto termine al Giudice per l’integrazione della
domanda.
Il Giudice ha accolto la richiesta, concedendo termini all’ANAS sino al 10.07.2007 per l’integrazione della
domanda e ad Autostrade S.p.A. e Autostrade per l’Italia S.p.A. sino al 15.10.2007 per le memorie di replica e
di precisazione delle domande. L’udienza è stata rinviata al 28.11.2007 per l’ulteriore trattazione della causa.
NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONCESSIONI AUTOSTRADALI
Successivamente all’introduzione della Legge n. 286/2006 e s.m. che ha radicalmente modificato, in modo
unilaterale, il regime delle concessioni autostradali in Italia, è stata assunta dal CIPE la deliberazione del
26.01.2007, recante “Disposizioni in materia di regolazione economica del settore autostradale”, pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale del 19.02.2007. La direttiva - adottata senza alcuna procedura di consultazione con i
concessionari autostradali - detta condizioni peggiorative, introducendo, inoltre, criteri e parametri
aggiuntivi, per la fissazione delle tariffe autostradali, rispetto a quelli fissati nel comma 83 della Legge n.
286/2006.
La direttiva formulata dal CIPE introduce un meccanismo di remunerazione tariffaria basato su Regulatory
Asset Base (RAB). Tale metodologia, comunemente applicata per la fissazione delle tariffe agli utenti in altri
servizi di pubblica utilità, fissa un vincolo ai ricavi rideterminando le tariffe ogni cinque anni in base a una
formula secondo la quale i ricavi ammessi per ciascun periodo quinquennale sono sostanzialmente pari alla
somma di:
• costi operativi sostenuti dalla società per lo svolgimento dell’attività caratteristica (oggetto di
regolamentazione), al netto di un incremento di efficienza determinato dal regolatore;
• gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali riferibili ai beni strumentali allo
svolgimento dell’attività caratteristica;
• la remunerazione del capitale investito, pari al tasso di remunerazione del capitale ritenuto “adeguato” dal
regolatore, moltiplicato per il capitale investito regolatorio (la RAB) all’inizio del periodo.
Successivamente, nell’ambito di ciascun periodo regolatorio quinquennale i ricavi, e conseguentemente le
tariffe, sono adeguati annualmente in base a:
• il tasso di inflazione programmato;
• un ulteriore fattore che consenta la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati nel corso dell’ultimo
anno, calcolato in base al tasso di remunerazione ritenuto congruo dal regolatore.
Secondo tale schema, al termine di ciascun periodo regolatorio le società devono aggiornare il loro piano
economico-finanziario e, sulla base dello stesso, il regolatore aggiorna i parametri di riferimento della
formula per il calcolo del vincolo sui ricavi.
Bisogna rilevare che l’esplicito riferimento al ritorno adeguato sul capitale investito, originariamente
menzionato nel D.L. n. 262/2006, è stato in realtà eliminato definitivamente dalla Legge n. 286/2006. Infatti,
l’attuale comma 83 non lo contempla affatto. Tuttavia, la delibera CIPE ha introdotto nuovamente tale
principio proponendo un meccanismo “RAB” che non tiene, in realtà, in considerazione la nuova legge.
In proposito, e contrariamente a quanto avviene in altri settori, è agevole rilevare come il meccanismo “RAB”
non sia mutuabile per il calcolo degli adeguamenti tariffari nel settore autostradale.
L’applicazione alle infrastrutture autostradali della metodologia di regolamentazione economica prefigurata
dalla direttiva CIPE, evidenzia, infatti, una serie di problematiche:
• Profilo degli investimenti e impatto sulla tariffa. Gli investimenti, differentemente dai settori della
distribuzione e trasmissione di energia e gas, sono fortemente concentrati nel periodo iniziale della vita
di un’opera (il periodo di costruzione), in seguito al quale solo modesti investimenti di mantenimento
sono richiesti. Questo fa sì che nel periodo iniziale di funzionamento la tariffa di equilibrio necessaria alla
copertura dei costi, e al raggiungimento del tasso di rendimento sul capitale stabilito dal regolatore, sia
sensibilmente più elevata rispetto agli anni successivi, quando, per effetto dell’ammortamento, il valore
del capitale investito si sarà progressivamente ridotto. Vanno inoltre considerati gli effetti che una tariffa
Relazione sulla gestione
•
•
•
•
Eventi significativi in ambito societario, regolatorio e giudiziario
di equilibrio iniziale troppo elevata potrebbe avere sul traffico, ovvero il possibile innesco di un circolo
vizioso dove a fronte di minore traffico si renderebbe necessario incrementare ulteriormente le tariffe per
ottenere il rendimento garantito.
Valore dei beni alla scadenza della concessione e ammortamenti. Oltre a quanto sopra riportato, va
considerato che i beni in concessione ad Autostrade e agli altri gestori autostradali, a differenza del caso
delle utility di trasmissione/distribuzione e delle aziende di gestione del ciclo idrico integrato, sono
gratuitamente devolvibili alla fine del periodo concessorio. Ne deriva inoltre che il valore di tali beni è in
prevalenza ammortizzato non in funzione della loro vita utile, ma in base alla durata residua della relativa
concessione in modo tale da consentire l’annullamento del valore entro la scadenza della concessione
stessa. L’utilizzo di tale criterio genera evidenti distorsioni/oscillazioni nell’andamento della tariffa, in
quanto gli ammortamenti relativi agli investimenti effettuati negli ultimi anni di durata della concessione
assumeranno valori elevati che andrebbero a riflettersi in altrettanto elevati incrementi della tariffa.
Determinazione della RAB. Ulteriori difficoltà applicative derivano dalla necessità di determinare il costo
storico (qualora il costo storico rivalutato fosse individuato come base di calcolo della RAB) di asset la cui
costruzione, in alcuni casi, risale a più di 80 anni fa. Inoltre, anche quando rivalutato, tale costo non
esprimerebbe il valore reale corrente di tali asset, per i quali il costo di sostituzione/ricostruzione risulta
sensibilmente più elevato, e di conseguenza non garantisce il riconoscimento del reale livello di capitale
investito da remunerare.
Mancanza di incentivi a investire. Allo stato attuale la delibera CIPE non prevede alcuna forma di
incentivazione degli investimenti in nuove opere, come invece accade nei settori della trasmissione di
gas ed energia elettrica tramite il riconoscimento di un incremento del tasso di remunerazione del
capitale.
Sottrazione di altre fonti di ricavi. La delibera prevede che i proventi relativi allo svolgimento di attività
accessorie, collegate all’utilizzo delle aree e pertinenze autostradali, concorrano alla determinazione
dell’equilibrio finanziario. Tali ricavi, al netto dei relativi costi, sono portati in deduzione dei costi ammessi,
depauperando di fatto l’azienda di tali ricavi.
L’applicazione della nuova metodologia di fissazione introduce un’ampia discrezionalità del regolatore nel
fissare parametri fondamentali per la determinazione delle tariffe (tasso di remunerazione, valore del
capitale investito regolatorio, criteri di ammortamento degli asset, stime dei volumi di traffico, obiettivi di
produttività ed efficienze, eventuali poste figurative per assicurare gradualità all’evoluzione tariffaria, ecc.)
secondo regole e procedure a oggi non note e mai utilizzate nel settore autostradale. Tale situazione di
incertezza regolatoria determina un deterrente all’investimento in un settore a così elevata intensità di
capitale e che necessita di certezze e stabilità.
Va aggiunto che l’applicazione del meccanismo RAB per determinare le tariffe non sanzionerebbe le
inefficienze del concessionario, bensì le premierebbe attraverso tariffe più alte per gli utenti trasferendo in
tariffa i maggiori costi sostenuti dal concessionario. Al contrario, gli adeguamenti tariffari calcolati basati
sull’attuale formula di “price cap” sono molto più trasparenti e portano a migliori risultati poiché nell’attuale
sistema gli adeguamenti tariffari si basano unicamente su criteri oggettivi (soprattutto sul tasso
d’inflazione) e non sono collegati ai costi di realizzazione delle infrastrutture autostradali, che sono
sopportati dal concessionario incentivato a operare efficientemente.
La delibera del CIPE, inoltre, dispone che tutti i ricavi derivanti dalle attività accessorie e subordinate all’uso
del terreno in concessione debbano essere dedotti dai “costi riconosciuti” in modo tale che il concessionario
venga privato da tale flusso di ricavi mediante la successiva decurtazione delle tariffe. Va aggiunto che tale
disposizione elimina ogni futuro incentivo a investire in tali settori e a incrementare la qualità dei servizi e
delle infrastrutture. Anche in questo caso, la delibera del CIPE avrebbe un impatto ancora peggiore della
Legge n. 286/2006, giacché quest’ultima richiede un bilanciamento tra ANAS e il concessionario nella
divisione di tali profitti e non un’espropriazione totale dei ricavi derivanti dalle attività accessorie.
La delibera CIPE è un atto di indirizzo generale e, in quanto tale, formerà oggetto di ricorso da parte di
Autostrade per l’Italia e delle società controllate mano mano che saranno posti in essere gli atti applicativi
della delibera stessa.
37
38
IL PROCEDIMENTO AVVIATO DALLA DIREZIONE GENERALE AL MERCATO INTERNO DELLA COMMISSIONE UE IN
MERITO ALLE NUOVE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE SULLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI
Con riferimento alla procedura di infrazione avviata dal Commissario europeo al Mercato Interno, Charlie
McCreevy, il 14.11.2006 per la violazione, da parte delle disposizioni introdotte dal D.L. n. 262/2006 in
materia di concessioni autostradali, del Trattato sulla libera circolazione dei capitali e la libertà di
stabilimento, le Autorità italiane hanno risposto in data 10.01.2007 alla messa in mora del Commissario
europeo al Mercato Interno. Una sintesi della nota della risposta è stata pubblicata sul sito del Ministero delle
Infrastrutture.
Le Autorità italiane hanno sostenuto, in sintesi, che:
• le limitazioni relative alla partecipazione di imprese di costruzione al capitale delle concessionarie - di cui
si riconosce implicitamente la contrarietà al diritto comunitario - sono state rimosse;
• il nuovo regime non ha effetti significativi sui contratti di concessione esistenti: la stessa “Convenzione
unica” prefigurata da tale regime ha carattere meramente ricognitivo;
• detto regime non conferisce alle Autorità nazionali un’indebita discrezionalità;
• la Convenzione unica, di cui viene ribadito il carattere unicamente ricognitivo, è inoltre frutto di un
processo concertato con la concessionaria, soggetto a controllo giurisdizionale e con previsione di
indennizzo in caso di mancato raggiungimento di consenso.
In data 05.03.2007 Autostrade S.p.A. e Abertis hanno trasmesso alla Commissione Europea, Direzione
Generale Mercato Interno, un ampio documento di risposta a quanto contenuto nella risposta delle Autorità
italiane del 10.01.2007 sopra citata. In tale documento (“Complaint”) Autostrade S.p.A. e Abertis hanno
evidenziato che:
• le Autorità italiane, dopo aver esercitato un presunto potere autorizzatorio per impedire il completamento
della operazione di fusione, hanno modificato unilateralmente e arbitrariamente la disciplina del settore
autostradale, peggiorando il quadro regolatorio, con l’utilizzo dello strumento della decretazione
d’urgenza, convertendo poi il decreto legge in legge, con alcune modificazioni che ne hanno lasciato la
portata sostanzialmente inalterata;
• il previgente quadro regolatorio, esito di un lungo processo originatosi negli anni ’90, salvaguardava nel
contempo l’interesse pubblico e la certezza giuridica per i concessionari e gli investitori, ponendo in capo
al concessionario il rischio imprenditoriale. Quadro regolatorio che, nella sua originaria formulazione, era
stato posto alla base del processo di privatizzazione della Società nel 1999;
• il nuovo regime, con l’introduzione della “Convenzione unica”, pone il concessionario in una situazione di
“prendere o lasciare”, attribuisce alle Autorità pubbliche un ampio margine di discrezionalità e cagiona
effetti negativi sul profilo di rischio del concessionario, che ha prodotto preoccupazione nella comunità
finanziaria;
• le affermazioni contenute nella risposta delle Autorità italiane del 10.01.2007 non hanno al momento
alcun riscontro nei testi normativi e regolatori e negli atti conseguenti di ANAS e Ministero delle
Infrastrutture;
• l’indennizzo al concessionario in caso di decadenza dalla concessione per la mancata accettazione della
“Convenzione unica” costituisce un aspetto particolarmente preoccupante, in quanto è solamente
eventuale e viene determinato unilateralmente dalle Autorità italiane, mentre non vi è alcuna previsione
in linea con la migliore prassi europea, che prevede un indennizzo uguale al valore di mercato della
Società;
• in conclusione Autostrade S.p.A. e Abertis hanno richiesto alla Commissione di intervenire urgentemente
per dichiarare le nuove disposizioni normative e i relativi atti implementativi (quali la Direttiva CIPE n.
1/2007) contrastanti con gli articoli 43 (libertà di stabilimento) e 56 (libertà di circolazione dei capitali)
del Trattato UE.
La stessa AISCAT (Associazione Italiana delle Società Concessionarie di Autostrade e Trafori) ha inviato alla
Direzione Generale Mercato Interno in data 26.02.2007 un documento contenente rilievi in ordine alle nuove
disposizioni.
La procedura comunitaria prevede che, in caso di risposta insoddisfacente da parte delle Autorità nazionali,
la Commissione possa assumere un’ulteriore iniziativa, mediante formulazione e invio di un “parere
motivato”, che precisa le eventuali contestazioni e richiede allo Stato di rimuovere le misure contestate. In
caso di mancato adeguamento al parere motivato - e sempre che gli ulteriori chiarimenti eventualmente
forniti dalle Autorità nazionali non siano giudicati soddisfacenti - la Commissione può adire la Corte di
Giustizia perché questa dichiari con sentenza il contestato inadempimento.
Relazione sulla gestione
Eventi significativi in ambito societario, regolatorio e giudiziario
ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI GENOVA DI RINVIO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA UE IN RELAZIONE ALLA COMPATIBILITÀ
DELLA NUOVA LEGISLAZIONE CON LA NORMATIVA COMUNITARIA
Sempre con riferimento alla nuova normativa introdotta con il D.L. n. 262/2006, si segnala che Autostrada
dei Fiori S.p.A. e AISCAT hanno promosso ricorso nei confronti del Governo, Ministero delle Infrastrutture,
Ministero dell’Economia e delle Finanze e di ANAS S.p.A. avanti il Tribunale di Genova.
Lo stesso Tribunale, con ordinanza del 09.01.2007, ha invitato ANAS S.p.A., il Governo e i Ministeri competenti
a desistere dall’applicare la nuova legislazione fino alla pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea,
alla quale il Tribunale di Genova ha effettuato un rinvio pregiudiziale ai sensi dell'articolo 234 CE.
La Corte di Giustizia dovrà pronunciarsi in relazione alla compatibilità della nuova legislazione con la
normativa comunitaria.
Autostrade per l’Italia ha presentato in data 21.03.2007 atto di intervento nel suddetto giudizio avanti il
Tribunale di Genova.
INCREMENTI TARIFFARI 2007
In data 16.12.2006 ANAS S.p.A. ha inviato una lettera a tutte le concessionarie con la quale ha comunicato che
il Ministro delle Infrastrutture aveva richiesto un parere al NARS, in ordine agli adeguamenti tariffari 2007.
Con successiva lettera del 27.12.2006 ANAS S.p.A., nel richiamare la nuova normativa di cui alla Legge n.
286/2006, ha comunicato a tutte le concessionarie che tutte le variazioni tariffarie sono soggette a
provvedimento di approvazione o di diniego assunto dal Ministro delle Infrastrutture e dal Ministero
dell’Economia e delle Finanze. ANAS S.p.A. ha quindi concluso comunicando che “codesta Società a decorrere dal
01.01.2007 non potrà, quindi, procedere ad alcun aggiornamento tariffario comunicato”.
Conseguentemente, a decorrere dal 01.01.2007, non è stato applicato da parte di tutte le concessionarie alcun
incremento tariffario.
Relativamente ai provvedimenti ANAS del 16 e 27.12.2006 di sospensione degli incrementi tariffari, Autostrade
per l’Italia S.p.A. e le altre società concessionarie controllate - a eccezione della Società Italiana per il Traforo del
Monte Bianco S.p.A. non interessata dai provvedimenti di sospensione di cui sopra, avendo un diverso sistema di
adeguamento tariffario - hanno notificato in data 14/15.02.2007 ad ANAS S.p.A., al Ministero delle Infrastrutture
e al Ministero dell’Economia e delle Finanze ricorso al TAR del Lazio per l’annullamento dei provvedimenti stessi
richiedendo il risarcimento dei danni subiti.
Le motivazioni dei ricorsi sono, in sintesi, le seguenti:
• alla data del 16.12.2006 (prima lettera di ANAS S.p.A.) il procedimento di determinazione delle tariffe con
decorrenza 01.01.2007, di Autostrade per l’Italia (come anche di tutte le altre società autostradali) si era già
concluso. Autostrade per l’Italia S.p.A aveva, infatti, presentato la richiesta per l’incremento tariffario ordinario
in data 19.09.2006 e la richiesta per l’incremento tariffario connessa ai nuovi interventi oggetto della IV
Convenzione Aggiuntiva in data 13.11.2006. In base alla vigente convenzione, con riferimento agli
adeguamenti tariffari annuali, ordinario e correlato alla X investimenti, ANAS S.p.A. ha, rispettivamente, 45
giorni e 15 giorni dalla data della relativa richiesta, per fare eventuali osservazioni. Decorso tale termine viene
a formarsi il silenzio assenso, e ANAS, come si deduce dalla tempistica richiamata, non ha inviato alcun
commento nei termini previsti;
• la nuova normativa (art. 2, commi 82 e 89 del D. L. n. 262/2006 e s.m.) richiamata nel provvedimento ANAS
S.p.A. del 27.12.2006 è entrata in vigore in data 03.10.2006 e non può avere efficacia retroattiva. Il nuovo
procedimento individuato nella predetta normativa - laddove ritenuto applicabile anche ai contratti in essere
- che si avvia con la richiesta del concessionario entro il 30 settembre di ogni anno, dovrebbe quindi trovare
applicazione a partire dal 30 settembre successivo alla predetta data di entrata in vigore della norma e quindi
dal 30.09.2007 per gli adeguamenti tariffari 2008;
• i provvedimenti ANAS S.p.A. di sospensione delle tariffe sono stati adottati in violazione del principio di
partecipazione al procedimento (Legge n. 241/1990);
• la nuova normativa invocata è in contrasto con la Costituzione e con la normativa comunitaria.
In data 10.03.2007 ANAS S.p.A. ha comunicato a ciascuna concessionaria l’incremento tariffario da applicare, così
come determinato con decreto del Ministro delle Infrastrutture di concerto con il Ministro dell’Economia, peraltro,
al momento, non reso noto alle concessionarie. ANAS S.p.A., sulla base di una propria stima del presunto ritardo
nell’esecuzione degli investimenti rispetto alla tempistica indicata nel piano finanziario allegato alla Convenzione,
ha identificato il supposto beneficio finanziario conseguito dal singolo concessionario, senza peraltro indicarne in
alcun modo il relativo criterio di calcolo e la conseguente quantificazione - comunicando alle singole
concessionarie la percentuale di riduzione degli incrementi tariffari rispetto a quelli richiesti per l’anno 2007.
Nella tabella che segue sono riportate le variazioni tariffarie riconosciute ad Autostrade per l’Italia S.p.A. e alle altre
società dalla stessa controllate.
39
40
Variazioni tariffarie con decorrenza 15.03.2007 (%)
Concessionarie autostradali
Incremento tariffario
Autostrade per l'Italia
Raccordo Autostradale Valle d'Aosta
Autostrada Torino-Savona
Società Autostrada Tirrenica
Strada dei Parchi
Tangenziale di Napoli
Autostrade Meridionali
0,67
0,94
0,00
1,45
0,00
3,38
0,00
In data 15.03.2007 Autostrade per l’Italia e le società concessionarie controllate hanno proceduto ad
applicare gli incrementi tariffari approvati.
Successivamente all’acquisizione dei documenti relativi al procedimento di incremento tariffario 2007 - a
seguito di formale istanza di accesso - Autostrade per l’Italia e le altre concessionarie controllate (a
eccezione di RAV e di Tangenziale di Napoli, per le quali è stato riconosciuto integralmente l’incremento
richiesto, e della Società Traforo del Monte Bianco, non interessata dai provvedimenti ANAS di cui sopra in
funzione del diverso regime convenzionale) hanno promosso in data 3-4 maggio ricorso al TAR del Lazio
avverso i provvedimenti di ANAS S.p.A. e del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dell’Economia e
delle Finanze, anche per il risarcimento dei danni. Analogo ricorso è stato promosso dalle altre
concessionarie del comparto.
STRADA DEI PARCHI S.P.A.: INCREMENTI TARIFFARI 2006 E RICORSO DELLA REGIONE LAZIO
Con riferimento al contenzioso promosso dalla Regione Lazio per l’annullamento dell’incremento tariffario
del 5,87% applicato con decorrenza 01.01.2006 sulle autostrade A24 e A25 in concessione a Strada dei
Parchi S.p.A., il Consiglio di Stato, con sentenza depositata in data 31.01.2007, si è pronunciato
definitivamente sulla controversia, accogliendo il ricorso in appello promosso da Strada dei Parchi S.p.A. e
annullando, conseguentemente, la sentenza del TAR del Lazio del 05.10.2006 che aveva annullato i predetti
incrementi tariffari.
Più in particolare il Consiglio di Stato ha accolto il motivo di appello proposto da Strada dei Parchi S.p.A.
relativo alla carenza di legittimazione ad agire della Regione Lazio.
La sentenza affronta inoltre il merito della controversia - ossia la correlazione riconosciuta dal TAR del Lazio
tra incrementi tariffari e stato di avanzamento degli investimenti - pur “esclusivamente per una esigenza di
completezza”. A tal riguardo la sentenza fissa principi di carattere generale per l’intero comparto
autostradale.
Più precisamente viene affermato che:
• nel rapporto di concessione ANAS/Strada dei Parchi “il complesso delle obbligazioni tra le parti, non si
limitava certo agli obblighi di investimento”;
• l’obbligo di effettuare gli investimenti “era solo uno dei tanti doveri contrattuali del quale va comunque
valutata la importanza e la essenzialità, oltre che la perduranza e la imputabilità (art. 1218 C.C.) ai fini
della valutazione della sussistenza dell’inadempimento”;
• “è infondata, non convincente e non provata la censura proposta dalla Regione Lazio (...) anche perché
parte degli investimenti sono stati effettuati e parte sono stati programmati”.
Relazione sulla gestione
Eventi significativi in ambito societario, regolatorio e giudiziario
RICHIESTA ANAS DEL 16.03.2007 IN MERITO AD ACCANTONAMENTI IN BILANCIO
Con lettera del 16.03.2007 ANAS S.p.A., analogamente a quanto fatto nell’esercizio precedente, ha chiesto a
tutte le concessionarie autostradali di prevedere, nella predisposizione del bilancio 2006, “un apposito
accantonamento di importo corrispondente ai benefici finanziari maturati per effetto dei ritardi
nell’esecuzione degli investimenti programmati”.
Autostrade per l’Italia S.p.A. e le società concessionarie dalla stessa controllate hanno depositato in data
24.04.2007 ricorso per l’annullamento della predetta lettera di ANAS S.p.A., nonché, quale atto presupposto,
per l’annullamento della Direttiva CIPE 1/2007.
I ricorsi si basano sulle seguenti motivazioni: (i) nessun obbligo convenzionale è previsto a carico del
concessionario; (ii) la richiesta è contraria al Codice Civile e alle disposizioni sui principi contabili.
Per quanto riguarda in particolare Autostrade per l’Italia S.p.A., si evidenzia in ogni caso che il bilancio della
stessa al 31.12.2006 presenta nel patrimonio netto riserve e utili portati a nuovo per 1.086 milioni di euro,
valore di gran lunga superiore ai benefici finanziari stimati al 31.12.2005 e agli ulteriori ipotizzati benefici
finanziari determinabili per l’esercizio 2006.
Il 04.05.2007, con approvazione da parte dell’Assemblea di Autostrade per l’Italia del bilancio 2006 e della
destinazione dell’utile d’esercizio, sono stati accantonati 336 milioni di euro a incremento delle riserve di
patrimonio netto, che ammontano quindi a 1.422 milioni di euro.
All’udienza del 9 maggio il TAR del Lazio ha rinviato la trattazione del ricorso - unitamente a quello promosso
nell’esercizio precedente - a data da destinarsi.
RICHIESTA DI PRECISAZIONI FORMULATA AD ANAS IN RIFERIMENTO A RECENTI AFFERMAZIONI SULLA STAMPA
Agenzie di stampa del 15.03.2007 hanno riportato dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture che avrebbe
richiesto ad ANAS “di attivare le procedure previste dalle concessioni in essere secondo le quali l’anno prima
si fa la contestazione formale affinché dopo un anno, se non si risolve questa inadempienza, si arriva alla
risoluzione”. Sempre secondo le suddette agenzie il Ministro avrebbe “già attivato le procedure che
prevedono entro giugno di quest’anno la contestazione formale per grave inadempimento”, aggiungendo
che sono interessate al provvedimento “4 o 5 concessionarie per le quali fra un anno rischia di esserci non
solo il mancato aumento tariffario ma la revoca”.
In relazione a tali notizie, Autostrade per l’Italia S.p.A., con lettera inviata ad ANAS S.p.A. in data 15.03.2007,
ha fatto presente “che il Consiglio di Amministrazione della scrivente deve procedere all’approvazione del
progetto di bilancio relativo all’esercizio 2006 entro il termine del 28.03.2007, mentre analogo obbligo
incombe sulla holding Autostrade S.p.A., Società quotata, che deve redigere il bilancio consolidato”.
Con la medesima lettera Autostrade per l’Italia S.p.A ha altresì precisato che “costituisce pertanto obbligo
degli amministratori redigere il bilancio con tutti gli elementi rilevanti conosciuti fino alla predetta data del
28.03.2007”.
In relazione a quanto sopra, Autostrade per l’Italia ha chiesto ad ANAS di conoscere “se il procedimento cui fa
riferimento il Ministro relativamente a 4 o 5 concessionarie coinvolge la medesima Società scrivente
Autostrade per l’Italia od una delle proprie società concessionarie controllate”.
ANAS, con lettera del 23.03.2007 ha riscontrato la nota di Autostrade per l’Italia S.p.A. del 15.03.2007,
evidenziando che “la procedura per la contestazione dei gravi inadempimenti inerenti il rapporto
concessorio in essere, - anche in ordine ai conseguenti effetti - è disciplinata dalla Convenzione di
concessione nonché, per quanto applicabili, dalla Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modifiche, e
quindi anche dagli articoli 7 e 8 della legge medesima. Fermo restando, naturalmente, il giudizio
attualmente pendente dinanzi al Tribunale Civile di Roma (R.G. 82307/2006)”.
Allo stato nessuna comunicazione di avvio del procedimento, ai sensi della Convenzione e/o della predetta
Legge n. 241/90 è pervenuta ad Autostrade per l’Italia S.p.A. e alle sue società controllate.
41
42
RICORSO AL TAR DEL LAZIO AVVERSO MINISTERO AMBIENTE E MINISTERO BENI CULTURALI
Con istanza del luglio 2004 al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dei Beni Culturali, Autostrade per l’Italia
S.p.A. ha avviato l’iter per la valutazione di impatto ambientale in relazione ai lavori di ampliamento a tre
corsie del tratto Barberino-Firenze Nord dell’Autostrada A1.
Tale procedura è stata intrapresa in tempo utile affinché l’ultimazione dell’intervento potesse avvenire in
sostanziale concomitanza con il completamento dei lavori della Variante di Valico e del potenziamento
Firenze Nord-Firenze Sud, in modo da evitare che, terminati questi ultimi, la tratta in argomento venisse a
costituire una criticità per il traffico.
Nonostante Autostrade per l’Italia S.p.A. avesse sempre fornito tempestivamente i chiarimenti e le
integrazioni documentali in più riprese richieste da detti Ministeri nonché partecipato ai vari incontri e
riunioni tenutisi, i Ministeri medesimi non si sono pronunciati.
In conseguenza Autostrade per l’Italia S.p.A., considerato che ogni ulteriore ritardo non poteva che aggravare
la criticità sopra indicata, si è vista costretta a notificare in data 28.02.2007 ricorso al TAR del Lazio contro i
suddetti Ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.
Con il ricorso Autostrade per l’Italia S.p.A. ha chiesto, in estrema sintesi, l’accertamento del silenzioinadempimento dei Ministeri stessi e l’assegnazione ai medesimi di un termine di 30 giorni per provvedere.
Inoltre, e per il caso di ulteriore inerzia a seguito dell’assegnazione del termine, Autostrade per l’Italia ha
richiesto la nomina di un Commissario ad Acta. In data 30.03.2007 la Commissione VIA ha espresso parere
positivo con prescrizioni.
All’udienza del 04.04.2007 il TAR ha ritenuto di dover acquisire ulteriore documentazione necessaria ai fini
della decisione e ha, conseguentemente, disposto l’acquisizione a cura di Autostrade per l’Italia S.p.A. di tale
documentazione da depositare nel termine di 40 giorni.
Il TAR ha, quindi, rinviato l’udienza al 20.06.2007 per la prosecuzione del giudizio.
Relazione sulla gestione
EVENTI SUCCESSIVI AL 31.03.2007
CESSIONE DELLA PARTECIPAZIONE IN AUTOSTRADE LOMBARDE S.P.A. (BREBEMI)
Il 02.04.2007 è stato stipulato il contratto per la cessione della partecipazione del 35,5% detenuta da
Autostrade per l'Italia S.p.A. in Autostrade Lombarde S.p.A. e della partecipazione detenuta in Società di
Progetto Brebemi S.p.A. pari all’1% del capitale. Autostrade Lombarde controlla l’86,2% della Società di
Progetto Brebemi titolare dal 2003, a seguito di gara internazionale, della concessione per la realizzazione e
gestione del collegamento autostradale Brescia-Milano di circa 50 km.
Il controvalore dell’operazione, riconosciuto dall’acquirente Intesa Sanpaolo S.p.A., ammonta a 41 milioni di euro.
CESSIONE AUTOSTRADA PEDEMONTANA LOMBARDA S.P.A.
Il 23.04.2007 è stato stipulato il contratto per la cessione della partecipazione del 50% detenuta da
Autostrade per l'Italia S.p.A. in Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A., società titolare, dal 1990, della
concessione per la realizzazione dell’omonima autostrada a pedaggio tra Busto Arsizio (Malpensa) sulla A8
e Dalmine (Bergamo Orio al Serio) sulla A4, passando a nord di Milano, comprese le tangenziali di Varese e
Como, per una lunghezza complessiva di circa 87 km.
Il controvalore dell’operazione, riconosciuto dall’acquirente Milano Serravalle S.p.A. che già deteneva il
restante 50% del capitale della società, ammonta a 20,4 milioni di euro.
Autostrade per l’Italia si è riservata il diritto, tramite opzione call, di riacquistare entro 12 mesi una quota fino
alla metà meno l’1% di quella detenuta prima dell’esercizio della opzione da Milano Serravalle S.p.A.
APPROVATO IL CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE IN ATLANTIA S.P.A.
Il 04.05.2007 si è riunita l’Assemblea dei soci di Autostrade S.p.A. che in seduta straordinaria ha approvato
le modifiche all’articolo 1 dello statuto sociale relative al cambio di denominazione sociale in Atlantia S.p.A.
Il cambio di denominazione sociale è parte del più ampio progetto di riorganizzazione volto a:
• rafforzare l’identità di una holding di partecipazioni e strategie di portafoglio in grado di supportare una
crescita organica e selettiva del settore delle infrastrutture e delle reti, ma senza un ruolo operativo
diretto;
• distinguere maggiormente il ruolo della holding nei confronti delle Istituzioni, del mercato e della
comunità finanziaria;
• mantenere per Autostrade per l’Italia S.p.A. il ruolo di capogruppo operativa nel campo delle infrastrutture
in concessione.
43
44
EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Le previsioni economiche per l’esercizio 2007, considerando il buon andamento del traffico sulla rete nei
primi mesi del 2007, configurano un andamento della performance operativa del Gruppo migliorativa rispetto
ai risultati dell’esercizio precedente. Si segnala, tuttavia, che l’art. 1, comma 1020, della Legge n. 296/2006
ha disposto un aumento del canone di concessione che i concessionari devono corrispondere alla
controparte pubblica, passato dall’1% al 2,4% dei ricavi netti da pedaggio, con conseguenti effetti economicofinanziari negativi per le concessionarie.
Gli effetti economico-finanziari derivati dall’eventuale applicazione della Legge n. 286/2006 (così come
successivamente integrata e modificata) non sono allo stato attuale quantificabili in quanto:
• le norme e gli atti conseguenti contengono elementi di diritto che, sulla base dell’esito di ricorsi e azioni
legali pendenti, anche in sede comunitaria, ne potrebbero far venir meno l’applicabilità;
• le norme e gli atti conseguenti, in particolare la Direttiva CIPE n. 1/2007, contengono elementi non
sufficientemente definitivi da permettere l’effettuazione di alcuna ragionevole quantificazione circa la
loro applicazione concreta.
INFORMAZIONI E CONTATTI
SEDE LEGALE E DIREZIONE GENERALE
Via A. Bergamini, 50 - 00159 Roma
Tel. 06 4363 1 - Fax 06 4363 4090
e-mail: [email protected]
www.atlantia.it
INFORMAZIONI LEGALI
Capitale sociale: 571.711.557,00 euro i.v.
Codice fiscale, Partita IVA e Iscrizione
Registro delle Imprese di Roma n. 03731380261
Iscrizione al REA n. 1023691
RAPPORTI CON I MEDIA
Tel. 06 4363 2803 - Fax 06 4363 2392
e-mail: [email protected]
INVESTOR RELATIONS
Fax 06 4363 4677
e-mail: [email protected]
www.atlantia.it/investor
46
www.autostrade.it