Guida virtuale - Comune di Zignago

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Informazioni generali http://www.comune.zignago.sp.it
GIARDINO DEI VIBURNI
Il Giardino dei Viburni ospita specie, ibridi e varietà commerciali afferenti al genere Viburno. E' visitabile
fruendo, se lo si desidera, di informazioni e di indicazioni di percorso raccolte in questa guida per il visitatore.
Il Giardino dei Viburni si sviluppa in due fasce di terreno contiguo che, oltre ai Viburni, ospitano piante adatte all'
ambiente mediterraneo, dotate di infruttescenze ornamentali e talora utili a costituire condizioni microclimatiche
idonee ad alcune specie di Viburno.
Il visitatore è pregato di non danneggiare piante, di non prelevare materiale; si informa che la propagazione del
viburno, sia per seme che per talea risulta lunga e problematica. Si consiglia di percorrere preferenzialmente i
vialetti predisposti per poter visionare con maggior comodo il materiale vegetale. Informazioni precise sulle
posizioni delle singole piante nel Giardino sono reperibili nell'altro documento disponibile sul sito web del Comune.
Voi siete al cartello 1 ---> Procedere sino al cartello 2
Lungo il vialetto, a 5 metri dall' ingresso, si trovano a destra e sinistra varie cultivar di Viburnum x burkwoodii,
seguito da un boschetto di Idesia policarpa sino a giungere al punto 'cartello 2', contornato da vari Viburni.
Il genere Viburnum comprende circa 200 specie. Sono piante generalmente arbustive, da piccoli cespugli ad
arbusti a veri alberi. Le circa 200 specie sono principalmente diffuse nell’emisfero boreale: 3 sono europee; la
maggior parte asiatiche; molte americane. Crescono in clima temperato o continentale; le specie a foglia caduca
sopravvivono fino a -20 °C. Più problematica la tolleranza al caldo. Alcune specie tollerano bene la siccità.
Le foglie sono semplici e opposte, con caratteri associati variabili. Le forme sono da ovali-allungate a palmate a
tondeggianti; le dimensioni variano da pochi cm sino a più di 20 cm; la lamina può avere consistenza varia; il
margine può essere intero – dentato – seghettato. Alcune specie sono sempreverdi, altre a foglia caduca.
I fiori hanno simmetria pentamera (5 lobi, 5 stami). Possono
essere fertili (perfetti) o sterili, di colore bianco o avorio,
raramente rosa. I fiori sono sempre riuniti in infiorescenze, a
mazzetto, come cima corimbosa a globo o paniculata, a seconda
delle specie. Le infiorescenze possono essere composte di soli
fiori fertili, di soli fiori sterili o di entrambi i tipi di fiori.
Infioresc. corimbosa con fiori Infiorescenza globosa con fiori
fertili (interno) e sterili (esterno)
sterili
I frutti sono monocarpici (un solo seme); sono drupe riunite in una
infruttescenza più o meno ricca e persistente. La maturazione della drupa è
estiva o autunno-invernale; i colori variano dal giallo al verde al rosso al
carminio al blu fino al nero dipendentemente dalla specie; la consistenza
da dura a molle a maturazione. Forma e dimensioni variano a seconda della
specie: ovale, tondeggiante, sferica, allungata quasi cilindrica, di lunghezza
circa 1 cm o poco meno.
Procedere al cartello 3
I viburni mediterranei – Le specie mediterranee di viburno sono poche, ma ben rappresentati in natura.
Viburnum tinus è tipico della macchia mediterranea e si trova frequentemente lungo la fascia costiera. Viburnum
lantana è presente in radure boscose di media-alta collina. Le due specie sono resistenti a condizioni siccitose.
V. tinus, fiori perfetti, cime corimbose
V. tinus variegato, fogliame
Viburnum tinus fiorisce in tardo-autunno inverno e fruttifica nella primavera. E' un
sempreverde. Già ben noto ai Romani che lo coltivavano e lo amavano tanto da
farlo dipingere sui muri delle ricche Ville Pompeiane, veniva dagli stessi anche
utilizzavato come pianta utile per produrre miele. Oggi sono note oltre al V. tinus
come specie anche V. tinus compactum, la varietà “Macrophylla”, le varietà “Eve
Price”, “Spirit”, “Israel”, ed altre ancora. E' noto per valore ornamentale anche V.
tinus variegato.
V. tinus, infruttescenze mature
V. lantana, infruttescenza con frutti in maturazione
Viburnum lantana fiorisce in tarda primavera e fruttifica nell'estate. E' a foglia
caduca. Già noto ai Romani che lo utilizzavano come legaccio per fascine, in
conseguenza della sua flessibilità. Dal medioevo e fino al 18.mo secolo venne
usato per produrre pania per la cattura di uccelli. Oggi è usato come
portainnesto per propagare altri Viburni. Sono note oltre alla specie anche la
varietà coltivata “Mohican” ed altre, nonché la variante a foglia variegata.
Procedere al cartello 4
I viburni americani – I viburni americani sono caratterizzati da foglie caduche e da elevata resistenza a basse
temperature. In genere si tratta di arbusti, raramente possono assumere dimensioni di piccolo albero (V. lentago;
V. prunifolium). Alcune specie erano utilizzate dagli indigeni americani per nutrirsi di bacche (es. V. trilobum; V.
nudum), altre per le proprietà medicinali (febbrifuga, diuretica). Inoltre alcuni viburni venivano utilizzati per
realizzare frecce (da qui la vecchia definizione di “arrow wood” utilizzato per V. dentatum). V. dentatum può
essere oggi utilizzato a scopo propagativo, come portainnesto alternativo a V. lantana. Altri Viburnum americani
sono V. cassinoides, V. rufidulum, V. alnifolium. Per V. bracteatum sussiste ancora il dubbio se ascriverlo a specie.
Viburnum dentatum è presente con varietà
botaniche e varietà coltivate (cultivar). La
specie fiorisce in primavera, fruttifica ad
inizio estate, con frutti prima verdi, poi
infine blu-nerastre a maturazione ad estate
inoltrata.
V. dentatum scabrellum,
infruttescenza
V. dentatum, infiorescenza
V. rufidulum, infiorescenza
V. bracteatum, infruttescenza
Dal cartello 4
Procedere al cartello 5
I viburni asiatici – Di origine dell'area fra Nepal e Giappone, si tratta di specie, varietà commerciali o ibridi
spesso spettacolari per fioritura. Queste piante, per un buon sviluppo e una buona resa di fioritura necessitano in
genere di ombra o mezz'ombra e di temperature non eccessivamente elevata. Anche la disponibilità idrica deve
essere in genere ben assicurata. Si tratta per lo più di arbusti a crescita relativamente lenta, raramente di alberelli.
V. plicatum 'Popcorn', infior.
Viburnum plicatum presenta, oltre la specie,
varietà botaniche e varietà coltivate (cultivar).
Esistono piante di V. plicatum con infiorescenza
con fiori fertili contornati da fiori sterili (dx.), o
solo con fiori sterili (sin.). Le fioriture si hanno
fra inverno e primavera. I frutti, se presenti,
sono rossi a maturazione e poi nerastri.
V. plicatum tomentosum fiorito V. plicatum 'Watanabe', infior.
Alcuni viburni asiatici presentano fiore
profumato (V. carlesi, V. x burkwoodii);
altri producono infruttescenze vistose in
estate o autunno (es., V. setigerum, V.
burejaeticum, V. rhytidophyllum, V.
dilatatum, V. hillieri).
V. sargenti, infiorescenza
V. carlesi 'Aurora', infiorescenza
Dal cartello 5
V. setigerum, infruttescenza
Procedere al cartello 6
Germoplasma di viburno – Con germoplasma si intende l' insieme delle risorse genetiche che contribuiscono
all’incremento della biodiversità. Questa è relazionata all' evoluzione naturale e agli interventi umani di creazione
di variabilità volti a specifici obiettivi (es., resistenza a malattie, maggiore produttività agraria, ecc.).
L'evoluzione graduale si basa sulla trasmissione del patrimonio genico di un individuo alla sua progenie e
sull'interferenza in essa frapposta dalle mutazioni casuali. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l'altra
successiva siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale
nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e deriva genetica, fino all'emergenza di nuove
specie. L'evoluzione delle specie è uno dei fondamenti della biologia moderna. Nelle sue linee essenziali, è
riconducibile all'opera di Charles Darwin, che vide nella selezione naturale il motore fondamentale dell'
evoluzione della vita sulla Terra.
Per il genere Viburno, i cambiamenti verificabili fra una generazione e la successiva vengono resi più
problematici da una germinabilità complessivamente bassa, dalla lentezza di germinazione e da una successiva
lenta crescita della plantula; le attività di miglioramento genetico sono state volte a esaltare la resa estetica.
<---- Sono visibili in fondo all'aiola le
differenze morfologiche riscontrate fra
alcuni individui in popolazioni da seme
di V. rhytidophyllum (segnalini blu);
V. sargenti (segn. verdi); V. x burkwoodii
(V. utile x V. carlesii) (segn. rossi).
Procedere al cartello 7
Il genere Pyracantha – Il genere Pyracantha è costituito da arbusti sempreverdi caratterizzati da forte spinosità
sui rami, profusa fioritura primaverile o tardo primaverile, seguita da fruttificazione, appariscente e ad alto valore
ornamentale. Di diffusione euro-asiatica il genere appartiene alla famiglia delle Rosaceae e annovera poche
specie (circa una decina), tutte rustiche, con discreta resistenza al freddo (fino a –15 °C). Da tempo sono state
intraprese attività per l' ottenimento di varietà utilizzabili a scopo ornamentale. L' uso principale della pianta nelle
diverse cultivar è quello volto a costituire siepi (pressochè impenetrabili), a decorazione (piante in vaso o istallate
in uno o più esemplari per fornire macchie di verde o colorate al momento della maturazione dei frutti).
Pyracantha sp., infiorescenza
Pyracantha sp., infruttescenze
rosse o gialle
Pyracantha per siepe
Pyracantha ad alberello
o in piccolo vaso
Dal punto in cui vi trovate sono osservabili sotto
il muro 6 varietà commerciali di Pyracantha.
Altre specie o varietà commerciali di Pyracantha
sono sparse in vari punti del Giardino dei Viburni
Procedere al cartello 8
Catalpe e Peonie – Le Catalpe sono alberi a foglia caduca che crescono fino a 15 m di altezza e con larghezza
6-10 metri. Le foglie sono a forma trilobata a cuore, le infiorescenze a pannocchia, i fiori bianchi o gialli, talora
screziati di viola. In autunno le infruttescenze di 20-50 cm ricordano un fagiolo sottile e contengono molti piccoli
semi piatti; ogni seme è dotato di due 'ali' sottili per la dispersione affidata al vento. Le specie sono una decina.
Le Peonie sono circa 30 specie: erbacee perenni con radici tuberose alte fino a 1 metro o arbusti a foglie caduche
alti fino a 2 metri, con fioriture coloratissime e profumate. Le Peonie erbacee comprendono varietà derivate dalla
P. officinalis di origine europea e da P. lactiflora originaria della Siberia, con fiori profumati portati da steli
multiflori, molto decorativi e con una vasta gamma di colori dal bianco al rosso. Le Peonie legnose o arboree,
originarie della Cina e del Giappone, sono piante alquanto rustiche, idonee per regioni temperate e a clima arido.
Catalpa bignonioides,
foglie e infiorescenza
Fiori di Catalpa bignonioides
e Catalpa speciosa
Peonia 'Kansas'
Peonie erbacee
Peonia 'A. Fleming' (rosa intenso)
Peonia 'Boule de Neige' (bianca)
Procedere al cartello 9
Viburni con frutti ornamentali – Numerosi sono i viburni con frutti ornamentali, capaci di rendere attraente la
pianta durante l'estate o l' autunno e persino l' inverno, a seconda della specie. Trattando in precedenza dei
viburni sono stati citati V. tinus, V. lantana, V. setigerum, V. bracteatum, fornendo anche illustrazioni dei frutti. Si
possono ora citare anche V. rhytidophyllum, V. opulus xanthocarpum, V. opulus, V. harryanum. Rami con frutti
maturi o immaturi di V. tinus, immaturi di V. lantana e di V. opulus costituiscono da tempo prodotti interessanti il
mercato della fronda recisa. Questi prodotti sono poi utilizzati per composizioni e addobbi di interni e vetrine.
Da sin. a dx.:
V. rhytidophyllum;
V. opulus xanthocarpum;
V. opulus;
V. harryanum
In prossimità del punto in cui
siete si trovano:
V. setigerum (•);
V. harryanum (•);
V. rhytidophyllum (□);
V. sargenti (•);
V. opulus xanthocarpum (•);
V. opulus (•)
Procedere al cartello 10
Il genere Cotoneaster – Il genere Cotoneaster (fam. Rosacee) è diffuso con circa 200 specie in Europa, Nord
Africa ma principalmente in Cina e altre aree dell’Asia (Siberia e Himalaya). I Cotoneaster sono quasi tutti
arbusti, raramente piccoli alberi, principalmente a foglie caduche o semipersistenti. La maggior parte ha forma
cespugliosa più o meno eretta, talora compatta o densa. Prediligono terreni sassosi e aridi in fasce altimetriche
anche estreme e resistono a T fino a –25 °C. Tollerano bene suoli calcarei o molto poveri, il pieno sole; resistono
al vento ma mal si adattano a ristagni idrici. Sono a fioritura per lo più tardo-primaverile, i frutti maturano in
autunno e persistono spesso nell’inverno. I caratteri morfologici tipici del genere Cotoneaster sono l’assenza di
spine e la presenza di foglie semplici. I fiori hanno simmetria pentamera, sono bianchi o bianco latte, talora
rosati. Sono di solito raggruppati (fino a più di 20) in corimbi; i sepali sono 5, persistenti talora tomentosi all’
esterno; i petali sono 5 eretti o patenti; gli stami da 10 a 20 spesso rosa o viola scuro; lo stilo solitario o più
spesso in numero di 2-5. I frutti sono bacche (pomi) rosse o nere a maturità, ovoidali o piriformi con 2-5 piccoli
semi all’interno (sono in genere policarpi). Talora i frutti sono pruinosi. L' uso principale della pianta è volto a
costituire siepi alte o decombenti, a decorazione di giardini per fornire macchie di verde o colorate al momento
della maturità dei frutti) per produrre rami recisi con frutti, usati per composizioni e/o a decorare interni e vetrine.
Cotoneaster horizontalis
Cotoneaster lacteus, pianta in crescita libera
Cotoneaster lacteus, siepe
Procedere al cartello 11
Cotoneaster x watereri
Un viburno sterile – V. opulus Sterile è stato segnalato la prima volta dai padri tedeschi della botanica attorno al
1550. R. Dodoens in una sua opera a stampa lo descrive identificandolo con sicurezza, e ne riferisce come pianta
citata da V. Cordus. Attribuito ancora oggi ad un evento casuale di variabilità genetica occorsa all'interno della
naturale propagazione da seme del V. opulus, deve la sua bellezza alla forma sferica della candida infiorescenza,
fenomeno relazionato anche alla presenza di soli fiori vessillatori sterili. A partire dai primi anni del 1600 questo
Viburno trovò un posto di rilievo in orti botanici, giardini privati e dipinti, sopratutto nature morte a soggetto
floreale. Mancando di organi necessari per la propagazione sessuale, la sua propagazione di tipo unicamente
vegetativo, tramite talea o innesto, ha fissato nel tempo i caratteri ornamentali già rilevati a metà del 16mo
secolo. Oggi viene utilizzato per abbellire giardini in esemplari singoli o raggruppati, o anche disposti in fila.
Nella floricoltura industriale viene altresì utilizzato per produrre rami fioriti recisi, eseguendo la raccolta del
ramo con i fiori ancora verdi, ma quasi prossimi al conseguimento del colore candido. Viene comunemente
chiamato Viburno 'Palla di neve', con riferimento ai caratteri morfologici delle infiorescenze.
V. opulus Sterile ('Palla di neve') da sin. a dx.:
Il vialetto di questo Giardino a maggio;
Una pianta fiorita;
Rami fioriti;
Uso in una composizione per matrimonio
Procedere al cartello 12
Raccomandazioni finali – Si spera che le informazioni predisposte per facilitare e rendere maggiormente
godibile e fruttuosa la visita all' ospite sia state utili. E' peraltro possibile che alcune persone vogliano
approfondire argomenti di natura tecnica riguardanti i materiali vegetali del Giardino dei Viburni.
Si fornisce una breve lista di pubblicazioni utilizzabili allo scopo:
Viburni
• Dalla Guda C., Farina E. - Viburni per l' areale mediterraneo – Ace International Ed., 2004 – ISBN 88-87387-10-9
• Dirr M.A. - Viburnums – Timber Press, Portland London, 2007 – ISBN 13:978-0-88192-853-2
• Farina E., Dalla Guda C. - Collezioni di Viburno in Italia -Ace International, 2012 - ISBN 978-88-87387-35-3
Pyracantha
• Bertrand H., Cadic A., Belin J. - Pyracantha - SEDA /PHM -Revue Horticole. Paris, 1992 – ISBN 2-909764-00-1
• Farina E., Dalla Guda C., Cervelli C., Paterniani T. - Arbusti mediterranei con frutti ornamentali (Cotoneaster,
Pyracantha, Mirto) - Ace2 Ed., 2014 – ISBN 978-88-87387-37-7
Cotoneaster
• Giussani A. -Cotoneaster – Edagricole, 1998 – ISBN 88-206-6109-8
• Farina E., Dalla Guda C., Cervelli C., Paterniani T. - Arbusti mediterranei con frutti ornamentali (Cotoneaster,
Pyracantha, Mirto) - Ace2 Ed., 2014 – ISBN 978-88-87387-37-7
Altre informazioni sul Giardino sono disponibili sul sito del comune di Zignago http://www.comune.zignago.sp.it
Visitatori interessati ad approfondimenti tecnici o scientifici ante o post-visita al Giardino dei Viburni possono
rivolgersi al personale del Comune a Pieve di Zignago o direttamente oppure tramite servizio di e-mail
istituzionale al seguente indirizzo: [email protected] oppure [email protected] dichiarando
opportunamente (anche nel messaggio) se i richiedenti sono operatori alla produzione ornamentale, studiosi,
insegnanti oppure semplici amatori del verde e specificando in modo adeguato i motivi della richiesta.
Al momento di abbandono del Giardino SI PREGA CHIUDERE IL GIARDINO stesso con la catenella
predisposta al cancello. GRAZIE.

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