COPPELIA –Roland Petit e Balletto di Marsiglia Celebre balletto
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COPPELIA –Roland Petit e Balletto di Marsiglia Celebre balletto
1 COPPELIA –Roland Petit e Balletto di Marsiglia Celebre balletto della Francia del Secondo Impero, Coppelia fu rappresentato per la prima volta, a Parigi, nel 1870 su musiche di Léo Delibes e coreografie di A. SaintLéon. La coreografia si ispira ad un racconto di E.T.A. Hoffmann, maestro del genere fantastico e surreale, alleggerendone i risvolti drammatico-grotteschi con il ricorso ai toni umoristici e facendo ampio uso di danze di carattere. Il balletto vuole mettere in primo piano l’antico motivo della magìa e della creazione demiurgica, il tema della ballerina come corpo meccanico, e, più in generale, le relazioni tra automi, macchine e sentimenti umani. Si narra la storia dell’amore di Franz per la misteriosa Coppelia, la bambola meccanica costruita dal giocattolaio-stregone Coppelius. Gelosa del suo innamorato, Swanilda si introduce nel laboratorio per carpire il segreto di Coppella; sorpresa dal giocattolaio, ella si sostituisce alla bambola danzando come una marionetta, dando al mago-demiurgo l’illusione di aver tramutato, grazie alla magìa, la creatura di pezza in una fanciulla in carne e ossa dalle movenze umane, gentili e aggraziate. Anche Franz si introduce nel laboratorio, ma viene drogato dal mago al fine di sottrarre energia umana per la realizzazione dei suoi automi. Ma Swanilda salverà dall’incantesimo il suo amato, e alla fine Coppelius scoprirà, suo malgrado, l’inganno e abbracciato alla sua creatura inanimata, sarà costretto a contemplare l’autentico e rinnovato amore di Franz e Swanilda. La versione contemporanea e aggiornata di questo classico della danza moderna si deve al genio di Roland Petit. Formatosi alla scuola di danza dell’Opéra di Parigi, entra giovanissimo nella compagnia del balletto francese. L’estro e l’inquietudine creativa di Petit lo conducono dapprima a fondare i Ballets des Champs-Èlysées e i Ballets de Paris (1945-1948), e poi, nel 1972, dopo l’incontro con l’artista Zizi Jeanmaire che diverrà musa e sua compagna di vita, il celebre corpo di ballo “Les Ballets de Marseille”. 1 2 Lo stile coreografico di Petit è entrato a far parte della storia dell’arte e della cultura del Novecento: tra le sue creazioni vanno almeno ricordate Turangalîla, Notre-Dame de Paris, Pink Floyd, Le jeune et la mort, che egli compose per i più celebri danzatori contemporanei e i più grandi teatri europei e internazionali. L’artista francese ha elaborato un originale impasto di balletto narrativo che non indulge in effetti tecnici gratuiti richiamandosi piuttosto nei suoi indimenticabili pas de deux, all’astrattismo pittorico (emblematica la collaborazione con Jean Cocteau e i pittori Jean Carzou e Marx Ernst); nonché alle forme più popolari del musical americano, della pantomima e del mimo; una specie di Nuoveau réalisme della danza che rinnova e rilegge in chiave contemporanea il repertorio classico, con un occhio sempre rivolto alle atmosfere fiabesche dell’arte coreografica. Nel 1983, per l’80° anniversario del Petruzzelli, Roland Petit volle riproporre a Bari Coppelia, una delle sue creazioni più riuscite, e regalare al pubblico barese la personale, straordinaria partecipazione come danzatore proprio nei panni del mago Coppelius. 2