Il viaggio che vi racconto qui di seguito si è svolto dal 8.4 al

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Il viaggio che vi racconto qui di seguito si è svolto dal 8.4 al
Il viaggio che vi racconto qui di seguito si è svolto dal 8.4 al 16.04.2012.
Totale Km percorsi 2.742. Auto VW Fox con T@B 320_OffRoad (viaggio
inaugurale per la rula)
Motivi del viaggio:
Dopo tutto l'inverno passato a casa, avevo il bisogno di 'evadere' in maniera drastica
e non avendo a disposizione molti giorni ho scelto fra i viaggi già da me programmati
per il futuro quello che meglio s’incastrava con gli altri seguenti motivi: visitare il
Kosovo, l'unica nazione che mi mancava dei Balcani, visitare Kukes (dove mio padre
è passato come alpino per andare in Grecia a combattere, vedere com’erano le strade
e provare il nuovo acquisto a 2 ruote).
Descrizione del viaggio:
gg 1 Udine/piazzuola autostradale in Slavonia Km 506. (Viaggio di trasferimento)
Dopo Gorizia e il confine con pagamento della ''vignetta', fatto il pieno e fatto
l'autostrada (2 corsie senza una vera corsia di emergenza) passando da Postojna
(Postumia) e poi sceso giù fino a Ljubljana (Lubiana) dove l'autostrada è diventata a
due corsie più l'emergenza. (entrata in Slovenia).
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Passato vicino a una delle zone delle terme slovene (Catez e altre) ed entrato in
Croazia con poca attesa al confine. Inutile ribadire che le autostrade slovene sono
perfette.
Lasciata alla mia sinistra Zagreb (Zagabria), ho fatto solo degli stop "tecnici" e
provato la stabilità.
Sulla tangenziale di Zagabria e anche qualche decina di km dopo c'erano segnalati
due campeggi ma non ero ancora stanco pertanto ho tirato fino a sera con l'intenzione
di fermarmi a Slavonski Brod dove la mia cartina segnalava un campeggio, ma questa
città ha due uscite autostradali. Ho scelto l'uscita sbagliata perché' di campeggi non
c'era traccia. Sono ritornato sull'autostrada e mi sono fermato alla prima piazzuola di
un autogrill. Qualche considerazione: Il fondo delle autostrade croate non è certo
perfetto ma non ci sono grossi problemi; se siete di passaggio, potete pagare in euro
(il display da automaticamente il cambio) e molto importante non tutti i distributori
restano aperti per la notte (solo quelli più moderni che hanno bar-ristorante ovvero gli
''autogrill'').
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gg 2 Km 663 - Slavonia/Skopje (Macedonia)
Tutto il giorno "trasferimento" passando senza problemi il confine Croazia/Serbia e
lasciando sulla sinistra Beograd (Belgrado). Oltre a Belgrado che merita senza dubbio
di essere vista, se capitate da quelle parti andate a 'Smeredevo' che ha una bella
fortificazione sulla riva destra del Danubio.
Una particolarità: i distributori serbi sono tutti nuovi. La strada ha dei saliscendi (in
Croazia era tutta pianura.)
Dopo Nis, a Leskovac l'autostrada finisce e non c’è traccia di lavori per il futuro. La
statale va presa con tranquillità, cosa che ho fatto e dopo aver passato il confine
(anche qui senza problemi) sono entrato in Macedonia.
Ho girovagato un po' con il trenino per la città per conoscerla meglio (c'ero solo
passato anni fa) e cercare un campeggio. Alla fine un'anima buona mi ha dato
l'indirizzo giusto e un altro (a un incrocio) mi ha messo sulla strada giusta.
Vi ricordo che io viaggio "a vista" senza garmin o similari - Alla fine il campeggio
era.. all'entrata di Skopje ma non c'erano cartelli venendo con direzione nord/sud,
mentre c'era il cartello nella direzione opposta: Ne ho chiesto il motivo alla reception
e candidamente mi hanno risposto che .. si è rotto!!!
Il campeggio (che sembra sia l'unico della città e forse dell'intera Macedonia) è il
"Bellevue", praticamente una dependance dell'hotel che porta lo stesso nome ed è
della catena 'Best Western'. L'avere una zona di sosta per campeggiatori attaccato
all'hotel, è molto comune da quelle parti. Spazio ampio, verde, laghetto con animali
ed euro 16 di spesa (sono venuti solo il giorno dopo ad aprire i servizi ma non ho
protestato perché' ho usato quelli dell'albergo). Una postilla: ero l'unico a soggiornare
nel camping. Eccovi un distributore macedone.
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gg 3 - Skopje/Pristina (Kosovo) Km 107
Dopo aver parcheggiato il trenino vicino all'hotel Continental (usualmente vicino agli
hotel 5 stelle la zona è tranquilla perché' la polizia e lo stato vogliono dare una bella
impressione sugli uomini di affari che frequentano detti hotels) ho fatto un giro per la
città con taxista che mi spiegava il tutto in macedone .
Sostanzialmente la città è divisa in due parti, la vecchia e la nuova, unite dal ''The
Stone Bridge'' .
La parte nuova (ricordo che Skopje è stata distrutta da un terremoto negli anni 60'
circa) è molto più grande della parte vecchia ma è 'occidentale' solo palazzi, banche.
Questa piazza è in onore di Alessandro Magno di cui potete vedere la statua (nel
basamento sono raffigurati soldati e cavalli in battaglia).
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C’è un freddo boia (durante la notte le colline intorno si sono imbiancate) e decido di
comprarmi un qualche copricapo di lana al ''Old Baazar'' dove troviamo
l'immancabile moschea anche se un poco rifatta.
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Sempre con il taxista ho la possibilità di fotografare la ''Skopje Fortress'‘.
ma troppo in alto per scalarla e la ''Mustafa Pasha Mosque'' (chiusa.)
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L'ultimo 'pezzo' sempre dell'era Ottomana è il 'Daut Pasha Hammam' inizialmente era
dedicato all'harem, poi ai bagni pubblici e adesso è un museo. Peccato che non ci sia
una disciplina per auto che parcheggiano e magari cozzano contro le mura
cinquecentesche.
Prima di congedarmi dalla mia guida factotum, mi ricordo che per un disguido (ed io
non ho controllato il peso) la bombola del gas è quasi vuota. Skopje (capitale) dovrà
per forza avere una soluzione !! Non potendo attaccarne una nuova e carica per il
differente attacco, do una chiave 'pappagallo' (mi mancava anche la chiave da
bombole) che smonta il tutto e andiamo alla ricerca di un distributore di gpl, che lui
trova e bene o male con un loro adattatore mi rifanno il pieno.
Tutto a posto ?? No, manca anche la guarnizione.
Altro viaggio in taxi e ritorna con tre guarnizioni. Poi il tutto è nuovamente attaccato
e funzionante. Il costo ?? Tutta la mattinata (3 ore) a mia disposizione l'ho pagato 50.euro tondi e in più per ''l'amicizia'' un pacco di pasta Barilla che è sempre ben vista.
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Alle 13 circa parto per il Kosovo. La distanza è breve, al confine un 15 min. di coda
ma ordinata. Pago l'assicurazione 15+15 euro (la carta verde non copre ancora la
RKS). Sono nella Repubblica del Kosovo.
La strada che collega le due capitali è una normalissima strada statale non brutta non
bella con buche qua e là.
Entrando in Pritsina ci sono quantitativi enormi di pezzi di ricambio per tutte le auto,
centinaia di metri di portiere di auto o cofani o montagne di gomme.
Ci sono molti concessionari di auto usate o nuove (è la patria delle tedesche),
mobilifici e materiale da costruzione.
E' una nazione che ha avuto aiuti dall'Europa e ha molti lavoratori in Germania. Per il
resto Pritsina è una città oscena tutte nuove costruzioni, supermercati, spacci vari,
tutti sulla strada, autobus con gas di scarico color carbone e vai di questo passo. Non
ci sono campeggi e dopo un tentativo di parcheggiare in un motel ma sono stato
rifiutato, mi sono diretto alla stazione, dove usualmente si trova tutto.
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La stazione è rimasta imponente ma senza treni internazionali, perché' la Serbia ha
chiuso le frontiere e portato via dal Kosovo tutte le locomotive.
Ha lasciato questo bel pezzo da museo:
Alcune nazioni europee hanno regalato una locomotiva a testa così adesso hanno
alcune locomotive ma tutte diverse (anche il genio ferrovieri italiano ha partecipato
all'insegnamento ad alcuni macchinisti locali).
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Un tassista mi ha indirizzato alla costruzione di fianco, dove il guardiano (padre
tedesco, madre locale) in tedesco, mi ha offerto di pernottare nel giardino (è un
vecchio motel in attesa di ristrutturazione fatto ai tempi di Tito).
Detto fatto mi accomodo, poi abbiamo anche bevuto un caffè assieme e mi ha
spiegato (sempre in tedesco !!) che la storia ufficiale è falsa: i Kosovari avevano
diritto di qua e di là un sacco di cose che non ho capito, ma ho capito il senso della
sua protesta contro la situazione attuale.
Data mancia euro 10, ho usato i servizi del motel.
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gg 4 - Pritsina/Pec-Pritzeren Km 196
Il primo tratto è superstrada poi ritorna normale. Mi trasferisco da Pritsina a Peja (Pec
in Serbo) per vedere la città ma in primo luogo un monastero serbo che i cristianiortodossi di Serbia la considerano come una loro Gerusalemme.
A Peja è nato il primo Patriarcato Serbo Ortodosso. Oggi il sito è circondato da muri
e controllato a vista dai soldati della Slovenia e per entrare devi esibire il passaporto
(i cittadini del Kosovo non possono entrare).
Sono 3 chiese costruite una vicina all'altra e danno l'idea di una chiesa unica.
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Questo monastero è gestito da delle suore (non so se si chiamino proprio così) che
non hanno voluto essere fotografate e pertanto senza disturbare io e altri le abbiamo
fotografate dal lato 'b'
Una di queste suore ci ha aperto le porte di 2 delle 3 chiese e con il divieto di scattare
foto con il flash ci ha lasciato girare e fare delle foto ai vari dipinti a parete (non ci
sono quadri). Una 'sorella' che parlava un ottimo inglese, mi ha anche insegnato a
farmi il segno della croce alla maniera ortodossa. Se quando andrò su’, trovo
un San Pietro serbo, sarà tutto più facile ..
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Eccovi una foto solo per rendere l'idea ma con macchina economica e senza flash il
risultato è modesto.
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Questo monastero è aperto dalle 14 alle 16 (non so la mattina) e all'ora di pranzo ho
visitato il centro della città che mi sembra senza infamia né lode.
Riparto per essere in serata a Pritzeren dove arrivo alla sera e mi fermo all'entrata in
periferia a un motel che senza problemi 'a gratis' mi dice che posso parcheggiare.
Ceno al posto di ristoro vicino al benzinaio sempre facente parte del complesso. Alla
sera con un taxi vado a dare uno sguardo alla città che mi affascina da subito. E'
perfetta turisticamente parlando, fiume, moschee, fortezza ma è quasi buio e le
fotografie le rimando a domani mentre mi sento tre preghiere fatte dal muezzin (non a
voce ma con gli altoparlanti).
Un'atmosfera magica. .. Quando andrò lassù, se il San Pietro sarà di origine
Musulmana senza dubbio si ricorderà di me.
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gg 5 - Pritzeren/Kukes e Fierze' (Albania) Km 172
Al mattino sempre con tempo brutto, vado in città e parcheggio il trenino in un
ampio posteggio che ha a disposizione i taxi. Mi faccio portare in centro, dove
finalmente faccio la foto alla 'Sinan Pasha Mosque'.
Ci sono anche la fortezza e i bagni pubblici ''Mehmet Pasha's Turkish Bath''
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Ritornato al posteggio, riprendo la strada e vado in direzione dell'Albania. Al confine
poche macchine, qualche camion, stipulo l'assicurazione (secondo loro bastava per
l'auto, ne ho fatto 2 per essere tranquillo), spesa totale 61 euro. Mangio nel primo
posto ristoro che trovo in Albania, menù gulash, formaggio, riso. Nessuna verdura ma
non si formalizzano per tagliarmi e portarmi a tavola delle verdure che avevo con me
sulla rula. Spesa molto bassa.
C’è una nuova autostrada per Tirana, ma io che ''devo'' andare a vedere dei posti
particolari, uso la statale.
La prima città che trovo è Kukes che è tutta nuova, fatta quando qualche decennio fa,
è stato costruito uno sbarramento (che andrò a vedere in giornata) e la vecchia città è
stata sommersa. Trovo un taxi di un meccanico che fa i due mestieri, ottimo inglese
per un suo precedente soggiorno in UK, mi fa vedere le due cose che ci sono e dopo
avermi portato nuovamente sulla statale, mi saluta senza voler essere pagato. Non
vuole neanche il pacco di spaghetti che porto sempre con me come regalo ai nativi.
La strada che inizio a percorrere è la vecchia strada fatta o 'allargata' dagli alpini nella
loro pacifica occupazione dell'Albania. E' tracciata tutta in montagna e ci sono 4
varianti: curva a sx, curva a dx, salita, discesa, marce dalla 1a alla 3a max ma
mediamente in 2a. ho raggiungo un passo a 1.680 m.
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Dopo circa 2-3 ore di guida ho svoltato a dx perché' è mia intenzione raggiungere
Firze' dove dovrei trovare un piccolo traghetto che mi porta a sud su un altro lago
artificiale. Internet lo dava operativo nel 2011, al bar mi hanno detto che c'era,
risultato a fine dello scorso anno a causa della poca acqua nel lago e forse la
mancanza di soldi, il servizio è stato chiuso. Esausto dalle totali 5-6 ore di guida in
montagna, ho dormito sulla piazza delle quattro case del paese, dove c'erano due bar
ma neanche un seppur piccolo ristorante.
Foto con una veduta della strada.
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gg 6 Fierze/Herce Novi (Montenegro) Km 256
A Firze' ho finito anche le foto (non avevo schedina di ricambio) e pertanto d'ora in
avanti vi racconto il viaggio senza foto (ma lo scopo del viaggio è già stato
raggiunto).
Ho dovuto rifare la strada fatta ieri perché' Firze' non ha sbocchi di strade, è un 'cul de
sac'.
Finalmente dopo altre ore di guida arrivo alla periferia di Shkoder (Scutari) e
proseguo per il Montenegro, dove all'uscita dall'Albania si forma una lunga coda.
Dopo 2 o 3 richieste mi fanno passare nella corsia dei bus e, novità, non c’è controllo
all'entrata in Montenegro. Proseguo per la strada principale che diventa costiera,
passo Bar (dove arrivano i traghetti da Brindisi o Bari). Non mi fermo a un
campeggio che trovo aperto prima di Budva per guidare ancora un po'.
Una delusione: Il magnifico posto di St.Stefan (che io conoscevo ''originale'') è stato
ristrutturato per fare di dane', e il risultato non mi piace. Dopo Budva non trovo
campeggi aperti, pertanto guido fino a Herce Novi dove parcheggio nel posteggio
della piazza centrale pagando E 5 di posteggio per la notte più mancia. Il guardiano
mi consiglia un ristorante a pochi metri e visto che non devo guidare, finisce con: 3
birre, 3 grappe, 2 orate, una solo insalata. Poi faccio una bella dormita!!.
gg 7 - Tivat/Orebic (penisola di Peljesak, Croazia) Km 209
Appena sveglio e preso un caffè, sempre con pioggia, mi dirigo al piccolo traghetto
che unisce le due coste nel punto più stretto dell'inizio della baia di Kotor (Cattaro),
poi proseguo passando Dubrovnik (vista dall'alto, sempre bella con navi da crociera
alla fonda, incluso la 'Costa Magica') ma non ho voglia di andare per calli sotto la
pioggia ad acquistare souvenir.
La penisola ha grossi allevamenti di ostriche/cozze e conchigliaggini varie (che non
mangiandole non so di che qualità erano), un sacco di vigneti 'bassi' ma poi non trovo
subito un campeggio ma vado fino alla periferia di Orebic, dove mi fermo al ''Nevio''
(www.nevio-camping.com) ci sono 5-6 'cosi' di .. tedeschi e nessun altro.
Seguendo i consigli in tedesco, parcheggio e inizio il riassetto di auto e van, dal rifare
bene il letto a lavare qualche piatto etc. Una doccia, una piccola dormita e alle 6.00
PM puntuale arriva il gestore che mi registra e mi fa pagare euro 16.
Tutto pulito, ordinato, non mi sembra molto grande ma c’è una piccola piscina e
giochi bimbi. E' tutto terrazzato, e siccome dopo la discesa avrei ritrovato la salita,
non sono andato a vedere il mare che vedo dall'alto. Ho visto che c’è una targa della
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F.I.Campeggi e mi dicono che in stagione c’è una zona con 8-10 mezzi con ospiti
italiani. Cena in paese senza alcool perché' la policija è sempre presente.
gg. 8 - Orebic/Vela Luka (Isola di Korcula) Km 100+172
Tempo sempre brutto, anche se non piove, prendo il traghetto delle 09.30 che unisce
la penisola all'isola e visito la città di Korcula (sempre veneziana, sempre tipica con
mura e una chiesa in alto). che non vado a vedere) e alle 12.00 trovo un ristorante 'da
turisti' ma consigliato da un operaio locale.
Qui i prezzi sono più alti ma siccome volevo trattarmi bene, ho scelto l'orata da 600
grammi perché' le piccole non mi avrebbero soddisfatto.
Alle 13.30 mi metto in coda per prendere il traghetto e nel pomeriggio (è uscito anche
il sole) farò una bella mini-mini crociera:
Vela Luka/Split (Spalato) per circa 180 euri. 3 ore di traversata con la vista di Hvar
(che è nei programmi futuri), Brac (già stato), poi finalmente arrivo a Split. Dopo un
po' di girovagare (con il mio piccolo trenino non è un problema) trovo la strada giusta
per la bretella che va a prendere l'autostrada e mi fermo a un’area di servizio dopo
Zara. (Cena con zuppa di fagioli dove ci trovo dentro un wurstel, birrozza etc.).
gg 9 - Area di servizio/Udine km 361
Con l'autostrada proseguo fino all'uscita per 'Senj' poi dopo aver fatto qualche
acquisto per gli amici, proseguo sulla bella litoranea lasciando sulla sx le isole di Rab
e Krk (quest'ultima collegata con un ponte alla terraferma). Bakar e Rijeka (Fiume)
sono passate e con l'autostrada mi dirigo a Rupa, dove passo il confine ed entro in
Slovenia. Seguo la S.S. con indicazione 'Trieste' e poi autostrada fino a Udine.
In Slovenia mangio una zuppa di Jota e cosa trovo ?? Un wurstel! Ma va bene così
perché' non mi formalizzo.
Arrivato a Udine, scarico un po' di roba e porto la rula dal conce a PN per la messa a
punto di parecchi piccoli dettagli per poterla usare e parcheggiare 'on the road' come
farò io anche in futuro.
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