building strong school – family - community
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BUILDING STRONG SCHOOL – FAMILY - COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK BUILDING STRONG SCHOOL – FAMILY - COMMUNITY RELATIONSHIPS Training course HANDBOOK Questo progetto è finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Lifelong Learning Programme. La pubblicazione riflette esclusivamente il punto di vista dell’autore e la commissione non è responsabile dell’uso fatto delle informazioni qui contenute. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL – FAMILY - COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Introduzione Viviamo in una società in cui le cose accadono e cambiano molto velocemente. In questa ruota che gira velocemente, abbiamo bisogno di trovare solide fondamenta a cui aggrapparci e fermarci a riflettere. Un modo molto efficace per fare ciò è la costruzione di relazioni solide tra tutti gli attori coinvolti nell’educazione: la scuola, la famiglia e la comunità. Questo progetto ha lo scopo di trovare strade per migliorare e rafforzare le relazioni tra scuola-famiglia e comunità. Questo è il motivo per cui organizziamo sessioni di formazione in cui i formatori appartengono a tutte le categorie: docenti, genitori, membri della comunità, studenti sopra i 16 anni. Durante queste sessioni di formazione, i partecipanti apprenderanno dei modi efficaci per rafforzare le relazioni tra scuola, famiglia e comunità utilizzando tre moduli formativi: Modulo I – La gestione della comunicazione Modulo II – Educazione ai valori sociali Modulo III – L’educazione interculturale Inoltre, le attività di ricerca svolte, i casi studio, lo scambio di esperienze positive tra i partner, le tavole rotonde, i meeting e le conferenze organizzate, assicurano l’ottimizzazione delle relazioni tra scuola, famiglie e comunità. I risultati della nostra ricerca e l’esperienza accumulata saranno utilizzati per migliorare tutti i fattori coinvolti nello sviluppo di migliori relazioni tra le scuole e il loro ambiente attraverso la disseminazione delle attività organizzate e il sito web del progetto. È anche importante citare il fatto che il progetto ha lo scopo di sviluppare quattro delle otto competenze chiave identificate dal Lifelong Learning Programme: competenze sociali e civiche, imparare ad apprendere, comunicazione in lingua straniera e competenze digitali. Pagina 1 I Coordinatori Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-29567 1 BUILDING STRONG SCHOOL – FAMILY - COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK MODULO 1 Pagina 2 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-29567 1 BUILDING STRONG SCHOOL – FAMILY - COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK PARTE TEORICA: Comunicare in modo efficace costituisce il fondamento dell’educazione. Una comunicazione efficace costituisce una delle caratteristiche più importanti di un Preside efficace e di successo. Diversi studi dimostrano che il coinvolgimento dei genitori nelle attività di apprendimento dei loro figli influenza positivamente il livello di successo e la motivazione all’apprendimento di questi ultimi (Epstein, 1992). Nello studio condotto da Gettinger, Maribeth e Waters-Guetschow, Kristen sono state esaminate le percezioni dei ruoli, l’efficacia e le opportunità implicate nel coinvolgimento a scuola di 558 genitori e 142 insegnanti in sei diverse scuole. Gli insegnanti hanno verificato come i genitori siano molto più efficaci nel fornire supporto ai ragazzi se coinvolti nelle attività. I docenti hanno riportato maggiori ostacoli e minori opportunità rispetto a quanto indicato dai genitori. Sono state discusse la raccolta di informazioni, la comunicazione tra genitori e docenti sulle preferenze individuali, l’efficacia percepita e gli ostacoli al coinvolgimento dei genitori in quanto ritenute fondamentali per l’instaurarsi di relazioni casa-scuola efficaci. Sophia Catsambis e Janet E. Garland hanno affermato che il coinvolgimento dei genitori si reduce drasticamente nel momento in cui gli studenti iniziano le scuole medie ed ancora di più alle superiori. Questi cambiamenti non significano che i genitori abbiano perso interesse per l’educazione dei propri figli. Infatti, dai due terzi ai tre quarti dei genitori mantengono le stesse regole familiari e comportamenti riguardo allo studio e alle attività scolastiche dei propri figli. Le loro aspettative crescono sempre di più man mano che i loro figli si avvicinano al diploma di scuola superiore. Per gestire in modo corretto la comunicazione dovrebbero essere determinate in modo chiaro le barriere e l’importanza delle relazioni comunicative. Questo progetto ha lo scopo di trovare dei metodi per rafforzare le relazioni tra famiglia-scuola-comunità. dopo aver analizzato, attraverso la somministrazione di un questionario, l’esistenza di barriere comunicative in tal senso. Mancanza di tempo e ristrettezze economiche: possono riguardare sia e genitori che gli insegnanti. Fornisci informazioni sulle modalità e i tempi più appropriati per discutere insieme ed essere contattati. Abilità interpersonali: Mostra intensionalmente buone abilità interpersonali: questo favorisce enormemente le relazioni tra genitore ed insegnante. Lascia che gli insegnanti sappiano che ciò che vuoi è il meglio per tuo figlio; in quanto insegnanti, generalmente anche loro vogliono la stessa cosa. A volte gli insegnanti percepiscono i genitori distanti e minacciosi. È bene, quindi, farsi vedere coinvolti e mostrare i propri sforzi per “fare squadra” con l’insegnante. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 3 Gli ostacoli più frequenti sono i seguenti: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK L’importanza del coinvolgimento dei genitori; Il coinvolgimento dei genitori migliora le performance scolastiche. Più è intenso il coinvolgimento del genitore, maggiori sono le opportunità, per i ragazzi, di avere successo a scuola. Il coinvolgimento dei genitori determina un migliore comportamento in classe. Un interesse/incoraggiamento da parte del genitore può influenzare l’attitudine del ragazzo nei confronti della scuola, il comportamento in classe, l’autostima e la motivazione. I genitori dovrebbero essere coinvolti nel’educazione dei propri figli dalla scuola materna fino alle scuole superiori La formazione ed altre risorse possono agevolare il coinvolgimento dei genitori Leggere insieme al proprio figlio, a casa, migliora enormemente l’abilità di lettura Le scuole devono attivamente cercare di trovare modi per coinvolgere i genitori Il coinvolgimento dei genitori aumenta il morale dei docenti Il coinvolgimento dei genitori ha benefici sia sui bambini che sui genitori. I genitori avranno una migliore comprensione del curriculum e delle attività scolastiche e comunicheranno in modo migliore con i propri figli La mancanza di tempo costituisce una delle barriere maggiori al coinvolgimento dei genitori. Collaborate con i docenti per trovare il modo per inserire questa attività nei loro programmi. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Gli insegnanti hanno bisogno di essere altamente formati in ciascuna di queste aree per poter eccellere nella loro professione. Un comunicatore competente riceve in modo corretto le informazioni, le comprende, le sintetizza e si esprime ad alto livello. Gli insegnanti eccellenti riescono a trasmettere conoscenza, abilità e valori ed allo stesso tempo comunicano la loro attenzione nei confronti dei loro studenti. Essi aiutano ad aumentare la motivazione ad apprendere degli studenti. 4 L’importanza degli insegnanti nella comunicazione; BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Gli insegnanti devono essere in grado di esprimersi sia verbalmente che per iscritto al fine di riportare ai genitori i progressi dei propri figli. Devono saper spiegare i punti di forza e di debolezza dei propri studenti per far si che i genitori recepiscano il messaggio, siano ricettivi e non sulla difensiva. Questo è particolarmente importante quando gli insegnanti devono comunicare un messaggio non semplice riguardo un cattivo comportamento dello studente o problemi di apprendimento. Il messaggio deve essere comunicato in modo chiaro e con tatto. Gli insegnanti devono essere a proprio agio nel comunicare regolarmente con i genitori, per telefono o con note informali in aggiunta alle modalità formali. L’importanza degli studenti nella comunicazione; Uno studente che non riesce a comunicare efficacemente non può competere nel mondo di oggi. Questo è il motivo per cui l’abilità di comunicare in modo efficace deve costituire il perno di ogni programma pensato per preparare i giovani per il XXI secolo. Pagina 5 Le abilità comunicative sono essenziali per il successo della carriera dello studente. Nel mondo di oggi, così competitivo, le abilità comunicative sono le più richieste sul mercato del lavoro, dopo la buona educazione. Leggere, scrivere ed ascoltare attentamente sono le tre competenze comunicative più importanti per gli studenti. Queste abilità, come gran parte delle abilità comunicative suonano molto familiari, al punto da darle per scontate. Gli studenti hanno bisogno di sapere (che venga loro insegnato) tra le altre cose, come presentarsi correttamente, come gestire il contatto visivo, come iniziare e gestire una conversazione, come interagire con le diverse tipologie di persone, come rilasciare delle interviste, gestire le relazioni ed eventualmente rivolgersi ad una platea con autorità e sicurezza. Gli studenti devono apprendere a creare rapporti, fiducia e rispetto. Queste sono le componenti di base di quasi tutte le interazioni umane, incluse quelle esplicite ed implicite, coinvolte nell’apprendimento delle abilità del XXI secolo. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK PROGRAMMA DEL MODULO DI COMUNICAZIONE PER INSEGNANTI Introduzione Essere un insegnante significa assumersi la responsabilità di tutti gli aspetti relativi ai propri studenti. La comunicazione, dove esistono esseri umani, non si può evitare. Una comunicazione di qualità fornisce: una chiara comprensibilità dei messaggi dati, una comprensione reciproca ed un miglioramento della comunicazione. Viviamo nell’era dell’informazione. Gli insegnanti dovrebbero sviluppare le loro capacità comunicative Scopo Lo scopo di questa formazione è di contribuire allo sviluppo delle abilità comunicative degli insegnanti A seguito delle attività di formazione l’insegnante apprenderà come: Argomenti La definizione della comunicazione Elementi del processo comunicativo Risultati Attività Tempo 1, 2 1 25 Minuti Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 6 giudicare, attitudine, lezione frontale etc…) 12. Superare le barriere comunicative Argomenti Pagina Risultati 1. Comunicare con parole proprie 2. Presentare il concetto di comunicazione 3. Dare supporto alla comunicazione verbale e non verbale 4. Valutare l’impatto della comunicazione non verbale sugli studenti 5. Valutare i fattori che possono promuovere un’atmosfera serena a casa. 6. Ascoltare efficacemente i propri interlocutori (genitori, studenti) 7. Rispettare le persone coinvolte nel processo comunicativo 8. Stabilire una comunicazione fondata sull’empatia 9. Migliorare la comunicazione ponendo domande aperte 10. Valutare l’impatto di messaggi “io e tu” 11. Valutare l’effetto delle barriere comunicative (stimolo e ordine, tendenza a BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Tipologie di comunicazione Comunicazione verbale Comunicazione non-verbale Una atmosfera serena a casa I fattori che influenzano la comunicazione Motivazione Ascolto efficace Rispetto Empatia Domande aperte Linguaggio comunicativo (linguaggio io e tu) Barriere comunicative 3,4 2-3 45 Minuti 5 5 25 Minuti 6,7,8,9,10 4—5-67 55+60 Minuti 11,12 8 20 Minuti Materiali Video proiettore, presentazioni, cartoncini, badge etc. Valutazione Feedback verbale, questionario Qualità dei formatori Funzionari del sistema educativo, se possibile, insegnanti formati specificamente sul progetto PROGRAMMA DEL MODULO DI COMUNICAZIONE PER GENITORI Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Essere un genitore significa assumersi la responsabilità di tutti gli aspetti relativi ai propri figli. La comunicazione, dove esistono esseri umani, non si può evitare. Una comunicazione di qualità fornisce: una chiara comprensibilità dei messaggi dati, una comprensione reciproca ed un miglioramento della 7 Introduzione BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK comunicazione. Viviamo nell’era dell’informazione. I genitori dovrebbero sviluppare le loro capacità comunicative Scopo Lo scopo di questa formazione è di contribuire allo sviluppo delle abilità comunicative dei genitori A seguito delle attività di formazione il genitore apprenderà come: Risultati 1. Comunicare con parole proprie 2. Presentare il concetto di comunicazione 3. Dare supporto alla comunicazione verbale e non verbale 4. Valutare l’impatto della comunicazione non verbale su figli ed insegnanti 5. Valutare I fattori che possono promuovere un’atmosfera serena a casa. 6. Ascoltare efficacemente i propri interlocutori (figli, insegnanti) 7. Rispettare le persone coinvolte nel processo comunicativo 8. Stabilire una comunicazione fondata sull’empatia 9. Migliorare la comunicazione ponendo domande aperte 10. Valutare l’impatto di messaggi “io e tu” 11. Valutare l’effetto di barriere comunicative (stimolo e ordine, tendenza a giudicare, attitudine, lezione frontale) 12. Superare le barriere comunicative Argomenti La definizione della comunicazione Elementi del processo comunicativo Risultati Attività Tempo 1 25 Minuti 3,4 3,4 45 Minuti 5 5 25 Minuti 1, 2 Argomenti Tipologie di comunicazione Comunicazione verbale Comunicazione non-verbale 8 Una atmosfera serena a casa Pagina Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK I fattori che influenzano la comunicazione Motivazione Ascolto efficace Rispetto Empatia Domande aperte Linguaggio comunicativo (linguaggio io e tu) Barriere comunicative 6,7,8,9,10 4-5-6-7 55+60 Minuti 11,12 8 20 Minuti Materiali Video proiettore, presentazioni, cartoni, badge etc. Valutazione Feedback verbale, questionario Qualità dei formatori Funzionari del sistema educativo, se possibile, insegnanti formati specificamente sul progetto PROGRAMMA DEL MODULO DI COMUNICAZIONE PER STUDENTI Introduzione La comunicazione, dove esistono esseri umani, non si può evitare. Una comunicazione di qualità fornisce: una chiara comprensibilità dei messaggi dati, una comprensione reciproca ed un miglioramento della comunicazione. Viviamo nell’era dell’informazione. Gli studenti dovrebbero sviluppare le loro capacità comunicative per la loro vita futura. Scopo Lo scopo di questa formazione è di contribuire allo sviluppo delle abilità comunicative degli studenti A seguito delle attività di formazione lo studente apprenderà come: 1. Comunicare con parole proprie 2. Presentare il concetto di comunicazione Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 9 Risultati BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 3. Dare supporto alla comunicazione verbale e non verbale 4. Valutare l’impatto della comunicazione non verbale su genitori ed insegnanti 5. Valutare i fattori che possono promuovere un’atmosfera serena a casa/scuola. 6. Ascoltare efficacemente i propri interlocutori (genitori, insegnanti) 7. Rispettare le persone coinvolte nel processo comunicativo 8. Stabilire una comunicazione fondata sull’empatia 9. Migliorare la comunicazione ponendo domande aperte 10. Valutare l’impatto di messaggi “io e tu” 11. Valutare l’effetto di barriere comunicative (stimolo e ordine, tendenza a giudicare, La definizione della comunicazione Elementi del processo comunicativo Tipologie di comunicazione Comunicazione verbale Comunicazione non-verbale Una atmosfera serena in classe I fattori che influenzano la comunicazione Motivazione Ascolto efficace Rispetto Empatia Domande aperte Linguaggio comunicativo (linguaggio io e tu) Risultati Attività Tempo 1 25 Minuti 3,4 2-3 45 Minuti 5 5 25 Minuti 6,7,8,9,10 4-5-6-7 55+60 Minuti 11,12 8 Minuti 20 1, 2 Argomenti Barriere comunicative Materiali Video proiettore, presentazioni, cartoni, badge etc. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Argomenti 10 attitudine, lezione frontale) 12. Superare le barriere comunicative BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Valutazione Feedback verbale, questionario Qualità dei formatori Funzionari del sistema educativo, se possibile, insegnanti formati specificamente sul progetto Guida del formatore ed Attività per studenti- genitori ed insegnanti: Caro formatore, Questa guida contiene le attività che dovrai affrontare durante le sessioni. Le attività sono state pianificate per tutti i gruppi target (studenti, insegnanti e genitori). Ti vogliamo ringraziare per il lavoro svolto in questo progetto. Stai tranquillo… PRIMA SESSIONE: 90 minuti L’INIZIO: 15 MINUTI La sistemazione della classe può condizionare drammaticamente l’attitudine all’apprendimento dei partecipanti. La disposizione dei banchi a U può effettivamente aiutarti nella realizzazione dei giochi di ruolo Il gruppo dovrebbe essere composto da 20-25 partecipanti Fornisci ad ogni partecipante un piccolo cartoncino. Chiedi loro di scriverci i loro nomi e di attaccarseli addosso Scrivi “BENVENUTI” su un foglio di carta ed appendilo da qualche parte nella stanza Usa una canzone come sottofondo utilizzando delle casse Presenta brevemente te stesso ed il progetto Prendi una palla e lanciala a qualcuno chiedendogli di dire il proprio nome e le sue sensazioni all’interno del gruppo Argomenti La definizione del concetto di comunicazione Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Comunicare con parole proprie 11 ATTIVITÀ 1 : E LA COMUNICAZIONE INIZIA… 15 Minuti Obiettivo Presentazione dei concetti relativi alla comunicazione BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Elementi del processo comunicativo Istruzioni Vengono scelti 2 volontari. Si posizioneranno uno di fronte all’altro ad una distanza di 6/7 metri. Il formatore dirà loro di immaginare di essere “due persone che camminano per strada; nel primo caso le persone non si conoscono e camminano ignorandosi; nel secondo caso, mentre camminano si sorridono e si dicono “ciao”; nel terzo caso camminando si sorridono si dicono “ciao” ed iniziano una conversazione. Domande Chiedi: “quali sono le differenze nelle tre situazioni?”, “Cos’è la comunicazione?”, “è possibile che, se ci sono due persone nello stesso posto, possa non esserci comunicazione?”, “cosa è la relazione?” Materiali videoproiettore, presentazioni, cartoni, badge etc. La comunicazione è un processo e, in quanto tale, cambia costantemente, è sempre in movimento. La comunicazione avviene come conseguenza di alcune azioni. Quindi la comunicazione ha bisogno di un emittente che invia il messaggio attraverso un canale ad un ricevente dall’altra parte. Il processo non è completo finché no viene inviata una risposta dal ricevente che chiude il circuito comunicativo. Le azioni da seguire per completare il processo comunicativo sono definite come gli ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE. Essi sono: 1. Fonte/Emittente, 2. Codifica, 3. Messaggio. 4. Canale, 5. Decodifica, 6. Ricevente, 7. Risposta, 8. Rumore, 9. Contesto Lasciaci spiegare brevemente questi elementi: 1. Fonte/Emittente 12 L’emittente è la persona responsabile della creazione del messaggio da inviare. Per esempio un docente che spiega la lezione alla classe. Pagina 2. Codifica Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Per tradurre il pensiero dell’emittente in qualche tipo di messaggio esterno, vengono utilizzati codici e simboli. Questo processo prende il nome di codifica. Una corretta ricezione del messaggio dipende da una adeguata codifica. Per esempio, la trasmissione dei pensieri attraverso parole e gesti. 3. Messaggio Il messaggio è la parte di informazione che l’emittente vuole recapitare al ricevente. Può essere verbale o non-verbale 4. Canale Il canale è il mezzo di trasmissione attraverso cui l’emittente invia il suo messaggio e il ricevente lo riceve e viceversa. Per esempio, un discorso è un canale, scrivere o parlare sono canali. 5. Decodifica La decodifica è il processo esattamente opposto a quello di codifica. Il ricevente prova a comprendere il significato del messaggio del ricevente. Per esempio, ascoltare un discorso ed analizzarlo per trarne i concetti veicolati. 6. Ricevente Il ricevente è la persona che riceve il messaggio dall’emittente. Per esempio, gli studenti ascoltano la lezione del docente. 7. Feedback Il feedback è qualsiasi risposta data dal ricevente al messaggio ricevuto 8. Rumore Gli ostacoli che interferiscono durante il processo di comunicazione vengono chiamati “rumore”. Per esempio, fenomeni fisici come la cecità o la sordità etc… possono diminuire la capacità di un ricevente di decodificare un messaggio. Le interferenze biologiche come le avverse condizioni meteorologiche e difficoltà dovute al territorio interferiscono con una accurata ricezione del messaggio Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Il contesto è il campo di esperienza e il background culturale che influenzano le modalità con cui vengono codificati e decodificati i messaggi. 13 9. Contesto BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Per esempio, la nostra percezione di una persona viene influenzata dalle esperienze passate avute con quella persona. Mostra le diapositive 3-9 10 Minuti ATTIVITÀ 2 : IL CORPO PARLA… Obiettivo 15 Minuti Essere capaci di supportare la comunicazione verbale e non-verbale Valutare l’impatto della comunicazione non verbale sugli studenti. Metodo Gioco di ruolo Istruzioni Disponi i partecipanti in cerchio con una persona nel mezzo. Nessuno può parlare. La persona nel mezzo cerca di prendere il posto di una persona in cerchio. Le persone in cerchio devono scambiarsi di posto stando attente a non perdere il posto. Per far ciò i partecipanti devo usare il contatto visivo ed altri elementi non verbali per comunicare i propri movimenti Materiali videoproiettore, presentazioni, cartoni, badge etc Le espressioni facciali, la postura, il tono, l’inflessione e le altre sfumature del linguaggio del corpo possono comprendere più del 90% della comunicazione, in base ad una ricerca apparsa sul Forensic Examiner. Questo significa che le parole che utilizziamo contano meno del 10% nella comunicazione del significato voluto. Le attività sulla comunicazione non verbale può aiutarci ad apprendere come gestire il potere di questi elementi e a dire in modo più efficace ciò che vogliamo comunicare. Comunicazione verbale ◦ La codifica del messaggio in parole, sia per iscritto che verbalmente Comunicazione non verbale ◦ La codifica di messaggi attraverso le espressioni facciali, il linguaggio del corpo e gli stili di abbigliamento. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 14 Comunicazione verbale e non verbale BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK La comunicazione non verbale ci costringe ad effettuare molte valutazioni e ragionamenti. L’esercizio seguente è pensato per aiutarti a capire quanta informazione trasmettiamo con la comunicazione non verbale. Comprendere la comunicazione non verbale 1. Alcuni dicono che normalmente in una conversazione tra due persone le componenti verbali sono responsabili della trasmissione di meno del 35% del messaggio mentre le componenti non-verbali contano più del 65%. 2. La comunicazione non verbale è ambigua. Ad esempio, la rabbia può essere espressa con molti movimenti agitando i pugni oppure con l’immobilità assoluta. Arrossire potrebbe significare rabbia, imbarazzo, nervosismo o piacere. 3. Se i segnali non verbali contraddicono il messaggio verbale si genera confusione. Per esempio, dire a qualcuno di credere che quello che diciamo è vero, ma non guardarlo in faccia. 4. Quando comunichiamo “simpatia” e “consenso” le seguenti azioni non verbali sono congruenti con il messaggio verbale: Mantenere il contatto visivo; Mantenere una postura eretta; Stare in piedi vicino ad una persona senza invadere il suo spazio personale; Avere un tono di voce caldo e parlare chiaramente senza sussurrare o gridare Possono essere fatte delle riflessioni sulla base degli elementi di comunicazione non verbale, quali: La distanza a cui ci posizioniamo dagli altri; Il modo in cui strutturiamo l’ambiente fisico in cui lavoriamo e viviamo; Il modo in cui ci sediamo, stiamo in piedi, camminiamo e utilizziamo il contatto visivo; Il nostro ambiente domestico, il lavoro, la macchina, la famiglia, gli amici; Mascolinità /Femminilità; Gesti; Pagina 15 • Il modo di apparire – capelli, faccia, corpo; • Il colore dei vestiti che scegliamo di indossare; Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Sospirare, piangere, essere accigliato, fare il clown, sorridere, ridere Mostra le diapositive 10-11-12-13-14 20 Minuti ATTIVITÀ 3: Giochi di improvvisazione Obiettivo 15 Minuti Essere capace di supportare la comunicazione verbale e non verbale Valutare l’impatto della comunicazione non verbale negli studenti Metodo Giochi di improvvisazione Istruzioni Chiedi a due volontari di partecipare ad un gioco di improvvisazione. Fornisci uno scenario di base come, ad esempio, dottore e paziente. Informa i volontari che ogni tanto tu dirai la parola “freeze”. Quando sentiranno la parola si bloccheranno nella posizione in cui si trovano. Quando dirai “go” i volontari dovranno cambiare completamente scenario ed iniziare ad agire senza aver avuto il tempo di accordarsi con l’altro. Questo gioco sfiderà le abilità di lettura degli elementi non-verbali dei partecipanti e la capacità di comunicare efficacemente a richiesta. Materiali videoproiettore, presentazioni, cartoni, badge etc SECONDA SESSIONE: Totale 90 minuti L’INIZIO: 10 MINUTI Pagina 16 Diffondi una canzone attraverso delle casse audio. Chiedi al gruppo come si sente dopo la prima sessione Chiedi loro cosa ricordano della prima sessione Dopo ciò riassumi la prima sessione Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK ATTIVITÀ 4 : Obiettivo Il gioco dei sussurri 25 Minuti Ascoltare le comunicazioni (con genitori e docenti) in modo efficiente Comprendere il ruolo del parlare e dell’ascolto nella comunicazione Metodo Il gioco dei sussurri Istruzioni 1. In gruppi di sei, disponi i partecipanti in linea retta 2. Fornisci ad ogni gruppo lo stesso breve e semplice messaggio verbale da sussurrare alla persone di fianco. La prima persona lo sussurra alla seconda e via via fino ad arrivare alla fine della fila. I messaggi devono essere sussurrati e detti solamente tra emittente e ricevente. 3. Una volta che il messaggio ha raggiunto l’ultimo partecipante, questo deve ripeterlo all’intero gruppo 4. Confronta il messaggio finale con quello originale. Ripeti l’esperienza con messaggi lunghi o corti. 5. Discuti il perché i messaggi sono cambiati o sono diventati confusi. Fai una lista delle strategie verbali che potrebbero essere usate per ottenere un risultato migliore. Possibili messaggi brevi Molti ragazzi hanno provato a raggiungere buoni risultati, ma hanno fallito Tutti qui lavorano sodo per migliorare la comunità. Tutti possono raggiungere grandi risultati a scuola studiando molto Alcune giornate estive sono fatte apposta per dondolarsi su un’amaca e Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Le donne di un lontano paese creavano mantelli dai colori magnifici per celebrare le occasioni di festa 17 Possibili messaggi lunghi BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK godersi la brezza Il sole ha la sua massima intensità a metà giornata e può ugualmente essere dannoso quando è nuvoloso Materiali Tre messaggi brevi, tre messaggi lunghi Chiedi a qualcuno di leggere il ppt e chiedi la sua opinione “Se avessimo dovuto più parlare che ascoltare avremmo avuto due lingue e un orecchio” Mark Twain Gli adulti passano il 70% del loro tempo impegnati in qualche tipo di comunicazione. Di questo tempo, il 45% lo passano ad ascoltare, il 30% a parlare, il16% a leggere e il 9% a scrivere. (Adler, R. et al. 2001). Le persone passano almeno il 50% del loro tempo impiegato nella comunicazione, come ascoltatori. La maggior parte ricorda solo il 50% di ciò che ascolta e di questa percentuale, 8 ore dopo rimane soltanto il 50%. Significa che abbiamo una percentuale di ritenzione dell’informazione del 25%. • Un ascolto attivo coinvolge l’ascoltatore fornendo a chi parla feedback sull’accuratezza di ciò che si è ascoltato Mostra le diapositive:15-16-17-18-20-20-21 30 Minuti Le persone sono preoccupate di ciò che si apprestano a dire tanto da non fare attenzione a cosa l’altra persona sta dicendo. Le persone aspettano che l’interlocutore si soffermi su un particolare argomento per poter esprimere il loro punto di vista. Le persone ascoltano in modo selettivo ed ascoltano soltanto ciò che vogliono sentire. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 18 Informazioni sull’ascolto attivo L’ascolto attivo è un elemento essenziale per un efficace processo comunicativo, ma diventa inefficace in presenza dei seguenti elementi: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Le persone interrompono la frase dell’interlocutore e la terminano modificandone il senso per i propri fini. Le seguenti abilità d’ascolto sono essenziali per una comunicazione efficace. Partecipare Dare la propria attenzione fisica ad un’altra persona. Sembrare coinvolto adottando una postura aperta. Mantenere il contatto visivo e mostrare con le espressioni facciali ed altri segnali di essere interessati a ciò che la persona sta dicendo. Seguire Non interrompere e distrarre chi parla. Usare gesti minimi di incoraggiamento – semplici domande che incoraggiano lo speaker a raccontare la loro storia. Fare domande rilevanti che consentono di fornire risposte più articolate del semplice si o no. Non assumere il ruolo di inquisitore e fare troppe domande. Mantenere un silenzio attento. Riflettere Dire all’altra persona come tu pensi si senta. • Sei chiaramente felice di questo progetto. • Sembra che tu sia arrabbiato • Mi sembra che tu sia annoiato. Parafrasi Tradurre le cose dette con altre parole per verificare di aver capito correttamente • Se ho capito correttamente… • Quindi stai dicendo che… Quindi pensi che… • Sembra che tu stia dicendo che… Obiettivo La finestra dell’altro 25 Minuti Valutare i fattori che favoriscono un’atmosfera serena in classe. Creare dei progetti in grado di migliorare l’atmosfera di serenità della classe. Ascoltare in Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina ATTIVITÀ 5 : 19 Focalizzare Puoi chiedere gentilmente all’altra persona di concentrarsi sui concetti principali. • So che sei esperto di questi argomenti, ma ce n’è uno in particolare che ci interessa. • Di cosa hai parlato? Quali concetti hai citato?… BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK modo efficace (genitori e studenti) mentre si sta comunicando. Rispettare le persone coinvolte nel processo di comunicazione. Metodo Gioco di ruolo Istruzioni Prendi due sedie e mettile di fronte alla classe. Serve un volontario che impersoni il ruolo del teenager e tu impersonerai l’insegnante. Chiedi al volontario di parlare dei problemi che ha con i genitori. Primo Scenario: Mentre il volontario sta parlando, introduci le barriere comunicative. Fai vedere che non lo stai ascoltando; dai ordini; minaccialo e intimidiscilo, fai la morale, dai consigli e soluzioni, insegnagli qualcosa, giudica e critica, lodalo, fagli i complimenti, chiamalo per nome, prendilo in giro in modo imbarazzante, interpreta il suo pensiero, fai domande, stabilisci un contatto visivo, continua a fare le tue cose senza ascoltarlo. Dopo due minuti interrompi il gioco dicendo: “fermiamoci. Finora ho commesso molti errori. Ho usato alcune barriere comunicative. Mi dispiace. Ora ti ascolterò attentamente. Ricominciamo la conversazione. Secondo Scenario: Questa volta si utilizzeranno i metodi per un ascolto attivo. Segnali non verbali di ascolto attento o attivo. Usa “hmmm, si, hi hi hi” Questa è una lista generica di segnali non verbali di ascolto. Le persone che ascoltano attentamente una conversazione, mostreranno più facilmente almeno alcuni di questi segnali. Nonostante ciò questi segnali possono non essere appropriati in ogni situazione e per tutte le culture. Sorridere Contatto visivo È normale e solitamente incoraggiante che l’ascoltatore guardi chi parla. Il Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 20 Piccoli sorrisi possono essere usati per mostrare che l’ascoltatore è attento a ciò che è stato detto o come modo di convenire o essere d’accordo riguardo alle cose dette. Combinati con brevi cenni del capo i sorrisi possono avere una grande forza nel’affermare che il messaggio è stato ascoltato e capito. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK contatto visivo può anche intimidire specialmente per gli speaker più timidi. È importante calibrare quanto contatto visivo è appropriato in base alla situazione. Combina il contatto visivo con sorrisi ed altri messaggi non-verbali per incoraggiare chi parla. Postura La postura può dire molto su emittente e ricevente nelle relazioni interpersonali. L’ascoltatore attento tende a sporgersi leggermente in avanti o di lato quando è seduto. Altri segnali di ascolto attivo possono includere una leggera inclinazione della testa o appoggiare la testa su una mano. Specchiarsi La riflessione automatica di ogni espressione facciale usata dallo speaker può essere un segnale di ascolto attivo. Queste espressioni di riflesso possono aiutare a mostrare simpatia ed empatia in più situazioni emotive. Cercare di riprodurre in modo conscio espressioni facciali (ad esempio una riflessione delle espressioni non automatica) può essere un segno di non attenzione. Distrazione L’ascoltatore attivo non sarà distratto, quindi si asterrà dall’agitarsi, dal guardare l’orologio, scarabocchiare, giocare con i capelli o mangiarsi le unghie. Come ti sei sentito nel primo scenario?(chiedi al volontario) Cosa ho fatto nel primo scenario scenario?(chiedi al gruppo) Domande Come ti sei sentito nel secondo scenario? (chiedi al volontario) Cosa ho fatto nel secondo scenario?(chiedi al gruppo) Quale differenza c’è tra gli scenari? 21 videoproiettore, presentazioni, cartoni, badge etc Pagina Materiali Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK TERZA SESSIONE: Totale 90 minuti L’INIZIO: 10 MINUTI Diffondi una canzone attraverso delle casse audio. Chiedi al gruppo come si sente dopo la seconda sessione Chiedi cosa ricordano della seconda sessione Dopo questo riassumi la seconda sessione ATTIVITÀ 6: Messaggi “io” e “tu” 25 Minuti Obiettivo Valutare l’impatto dei messaggi “io e tu” Metodo Gioco di ruolo Istruzioni Il formatore dirà: “Pensate che io sia vostro figlio/figlia, sono ritornato tardi a casa la sera. Voi mi avete cercato. Il campanello suona ed entro in casa. Cosa dite? Alcuni partecipanti potrebbero dire: lo punisco o lo sgrido. In questo caso ripeti la domanda: “ cosa dite?” Possibili risposte: Sai che ora è? Messaggio Tu Sei in ritardo. Messaggio Tu Ti ho cercato. Messaggio io Quanto sei irresponsabile? Messaggio Tu Quando sei in ritardo, mi preoccupo che ti sia successo qualcosa. Messaggio io Il formatore dice; scambiamoci i ruoli. Io dirò a voi queste frasi e dopo vi chiederò come vi sentite (utilizza soltanto messaggi “tu”) Fai queste domande: Pagina 1. Cosa ti hanno fatto provare queste frasi? 22 Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 2. Supponendo che tu abbia l’età di tuo figlio, come ti sentiresti? Continuiamo. Il gioco è sempre questo, voi siete miei figli. Vi dirò alcune frasi (usa soltanto messaggi “io”)e fai le stesse domande. Dopo aver ascoltato le risposte fornisci la spiegazione seguente: Messaggio “tu” Messaggio “io” Si riferisce alla personalità Si riferisce al comportamento È generale e vale per ogni ambito È specifico e si riferisce a quel momento specifico Sottintende disistima Tiene conto dei sentimenti delle persone Offende l’autostima delle persone Ha un impatto positivo sulla fiducia in sé stessi Stimola sentimenti negativi come la rabbia Evoca una richiesta d’aiuto Rende le persone timide e aggressive Rende le persone assertive Offende la relazione Sviluppa la relazione Non aumenta il senso di responsabilità Aumenta il senso di responsabilità Dopo questa spiegazione discuti le frasi “io” e “tu”. I messaggi “io” dovrebbero essere presi ad esempio. Messaggio “io”: descrizione del comportamento + gli effetti su di me + i miei sentimenti videoproiettore, presentazioni, cartoni, badge etc Pagina Materiali 23 Per esempio: Quando lasci la porta aperta, io la chiudo. Questa cosa mi fa arrabbiare. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Mostra le diapositive: 22/22/ 23/24 10 Minuti. I messaggi “io” sono stati studiati originariamente dal Dott. Haim Ginott, un noto psicologo che ha compreso come le frasi che iniziano con “io” tendono ad essere meno provocatorie che quelle che iniziano per “tu”. Se usi costantemente frasi come: • Non hai mantenuto la promessa • Non mi hai ascoltato • Sei sempre in ritardo Ti posso garantire che queste frasi provocheranno una reazione ostile e difensiva da parte delle persone con cui stai parlando. Si sentiranno accusate ed inizieranno a negare le proprie inadempienze accusandoci a loro volta. Questo creerà il terreno per lunghe discussioni e conflitti. Con i messaggi “io” l’attenzione è posta su cosa provate in una situazione specifica e non su quanto sia terribile la persona che ha causato quella situazione. Lo psicologo John Gottman, uno degli scienziati più importanti al mondo, puntualizza l’importanza di introdurre le nostre critiche in un messaggio moderato, non critico, in cui ci focalizziamo sui sentimenti che proviamo in risposta ad un comportamento altrui, semplicemente riportando un problema senza incolpare nessuno. Questo rende più facile per le altre persone risolvere il problema, senza dover ammettere di essere in torto. I messaggi “io” normalmente contengono 4 elementi: (1) Cosa provo per quel comportamento e quali sono gli effetti (2) Una descrizione del comportamento, cosa sta succedendo (3) Gli effetti attuali, concreti, tangibili di quel comportamento su di te. (4) Il comportamento che preferiresti venga adottato Un altro modo per esprimere le stesse cose è questo: Io provo _________________ (esprimi il tuo sentimento) quando tu _____________ (descrivi l’azione che influenza il tuo stato d’animo) perché _______________ (spiega come l’azione condiziona il tuo stato d’animo) Mostra le diapositive: 24/25 10 Minuti Le domande aperte non possono essere risposte con un semplice “si” o “no” né descrivendo un fatto. Queste incoraggiano i partecipanti a generare idee, opinioni, reazioni o informazioni. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 24 Domande aperte: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Usa le domande aperte per favorire il ragionamento, la partecipazione delle persone e in particolar modo le creazione di idee e dati. Una domanda aperta potrebbe essere molto efficace nell’esplorare più in profondità un argomento o aumentare l’apertura tra i partecipanti. Le domande aperte di solito iniziano con “Cosa”, “Come”, “Chi” o “Perché” Alcuni esempi sono: Qual è la tua reazione a questo? Come può essere migliorato questo processo? Quali alternative abbiamo? Quali consigli hai per . . . ? Perché credi che ci sia stato un tale calo nelle vendite? Cosa ha a che fare questo con il nostro obiettivo di. . . ? Cosa pensano gli altri nel gruppo? Le domande aperte consentono al gruppo di iniziare a ragionare, ma le domande chiuse sono utilizzate per accertare i fatti e per far superare al gruppo un momento di stallo. Una domanda chiusa è direttiva chiedendo come risposta un “si”, un “no” o un fatto. Le domande chiuse vengono utilizzate per procedere alle fasi successive del processo, per riassumere una conversazione, per ottenere informazioni più specifiche o per spingere i membri del gruppo ad esprimere il proprio consenso. Di seguito alcuni esempi di domande chiuse: Siete tutti d’accordo che sia la scelta migliore? Abbiamo trattato tutto? Siete pronti ad andare avanti? Siete tutti disposti a sostenere questa decisione al 100%? Questo è un obiettivo realistico per la riunione di oggi? Abbiamo bisogno che Tom sia qui per questa decisione? Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 25 Domande chiuse: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Potete tutti restare un’altra mezz’ora per terminare la discussione? ATTIVITÀ 7 : FARE DOMANDE 15 Minuti Obiettivo Migliorare la comunicazione attraverso la proposizione di domande aperte Metodo Disegna una fotografia Istruzioni Il formatore ha due foto e dice al gruppo che dovrà disegnare delle fotografie senza averle viste. Come primo passo, essi possono fare soltanto domande chiuse. Quando hanno terminato di fare il proprio disegno compara ciò che ciascuno ha disegnato. Normalmente i disegni sono totalmente differenti tra loro. Dispositive 27/28 Come secondo passo possono fare la stessa cosa, però potendo fare delle domande aperte. Compara ciò che i partecipanti hanno disegnato. Domande Discuti le foto e appendile Materiali Videoproiettore, computer, presentazioni, carta e penna Valutare l’effetto delle barriere comunicative (stimolo ed ordine, attitudine a giudicare, fare una lezione etc…) Superare le barriere comunicative Stabilire una comunicazione empatica Metodo Gioco di ruolo , discussione, brainstorming Istruzioni Possibili comportamenti che generano barriere comunicative; dare ordini, minacciare, intimidire, fare dei sermoni, fare la morale, dare consigli e soluzioni, insegnare, giudicare, criticare, incolpare, complimentarsi, lusingare, Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 26 Obiettivo 20 Minuti Pagina ATTIVITÀ 8 : LE BARRIERE COMUNICATIVE BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK chiamare l’interlocutore con un soprannome, prendere in giro in modo imbarazzante, consolare, fare domande, mettere alla prova, agire in modo scherzoso, comparare, non stabilire un contatto, non ascoltare e fare altro. Scrivi ognuna di queste barriere comunicative in piccolo pezzi di carta. Chiedi ai partecipanti di alzarsi e camminare per la classe. Attacca i fogli sulla loro fronte e dì loro: “lavoreremo a coppie. Uno di voi sarà A e l’altro B. A dovrà agire in base a ciò che leggerà sul cartello portato da B mentre B parlerà in base alla situazione data. Poi si farà il contrario. Hai due minuti di tempo per ogni situazione” Le situazioni: Domande Sei un genitore e parli dei risultati scolastici di tuo figlio con il suo insegnante. L’insegnante non è soddisfatto dei risultati del ragazzo. Hai 16 anni. Vuoi uscire di notte con i tuoi amici. Parli di questo con il tuo genitore Sei a casa. Il tuo compagno è in ritardo. Lo chiami, ma non risponde. 3 ore dopo il tuo partner rientra. 1. Come vi sentire quando affrontate le barriere comunicative? 2. Cos’altro può generare barriere comunicative? 3. Che tipo di barriere vi influenzano maggiormente? 4. Cosa si può fare per evitare queste barriere comunicative? Materiali Videoproiettore, presentazioni, carta, badge etc… FINE: Dì: “Questa è la fine del seminario. Per prima cosa vorrei ringraziarvi per la partecipazione” Dì: “ Mi chiedo quali siano le vostre sensazioni e cosa vi ha colpito di più” Ogni partecipante risponderà individualmente Dì “ciao” Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 27 Metti i partecipanti in cerchio; BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Bibliografia: 7/19 Yaş Aile Eğitim Programı( 2007) Önce Çocuklar Projesi .Milli Eğitim Bakanlığı Epstein, J.L. (1992). School and family partnerships. In M. Alkin (Ed.), Encyclopedia of educational research, Sixth edition. New York: MacMillan. Gettinger, Maribeth; Guetschow, Kristen Waters. Parental involvement in schools: Parent and teacher perceptions of roles, efficacy, and opportunities. Journal of Research & Development in Education, Vol 32(1), 1998, 38-52. Slater, Ted. (2006) A Definition and Model for Communication fullerton.edu Sophia Catsambis and Janet E. Garland. Parental Involvement in Students’ Education During Middle School And High School Published by the Center for Research on the Education of Students Placed At Risk (CRESPAR), (supported as a national research and development center by funds from the Office of Educational Research and Improvement, U.S. Department of Education (R-117-D40005). Pagina 28 http://www.skillsyouneed.com/ips/listening-skills.html#ixzz2rb85Wr3Z http://www.only-effective-communication-skills.com/imessages.html http://www.trainingzone.co.uk/anyanswers/does-anyone-have-any-good-training-games-using-openclosed-questions Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK MODULO 2 Pagina 29 EDUCAZIONE AI VALORI SOCIALI Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK INTRODUZIONE I valori sociali sono ciò che noi consideriamo importante nelle interazioni sociali tra le persone. I valori sociali sono l’insieme delle norme culturali e dei valori personali che compongono il sistema di valori di una società conglomerata. Il sistema di valori di una società può essere codificato dalla legge ed influenzare l’attività politica. I valori sociali determinano la morale e l’etica di una cultura e spesso hanno le loro radici nella religione. Questi valori determinano come la società, e in particolare le minoranze, trattano le singole persone. La dignità umana, la libertà, la democrazia, uguaglianza, lo stato di diritto ed il rispetto dei diritti umani: questi sono i valori fondamentali dell’EU, definiti dal Trattato di Lisbona1. Sono comuni a tutti gli Stati Membri e qualsiasi paese Europeo che voglia diventare un membro dell’Unione deve rispettarli. La promozione di questi valori, come la pace ed il benessere delle persone dell’Unione è diventata l’obiettivo principale dell’Unione Europea. Questi obiettivi generali sono completati da una lista più dettagliata, che comprende la promozione della giustizia sociale, la sicurezza, la lotta contro l’emarginazione sociale e la discriminazione. Il Trattato di Lisbona ha fatto notevoli progressi per quanto riguarda la protezione dei diritti fondamentali. Ha aperto la strada all’Unione per la richiesta di adesione alla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e alle Libertà Fondamentali. Inoltre , il Trattato di Lisbona garantisce l’applicazione della Carta dei Diritti Fondamentali. Quindi l’ EU riconosce una serie di diritti civili, politici, economici e sociali, legalmente vincolante non soltanto nell’Unione e nelle sue istituzioni, ma anche per gli Stati Membri. La carta elenca tutti i diritti fondamentali in sei titoli principali: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza e Giustizia. Statuisce anche dei diritti aggiuntivi che non sono contenuti nella Convenzione Europea sui Diritti Umani, come la protezione dei dati, la bioetica ed il diritto ad una buona amministrazione. Ribadisce il divieto di discriminazione in base a sesso, razza e colore. Si parla anche di diritti sociali applicati all’interno delle aziende (ad es. informare i lavoratori dei loro diritti, negoziare e intraprendere azioni collettive, il diritto di sciopero etc…). 1http://europa.eu/lisbon_treaty/glance/rights_values/index_en.htm Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina In questo manuale, abbiamo deciso di avere particolare riguardo per valori collegati alla inclusione sociale, poiché l’inclusione è una delle chiavi delle strategie sociali nella maggior parte dei paesi Europei. 30 La discussione su come definire e insegnare i valori sociali nelle scuole e le azioni volte a colmare il vuoto che c’è tra scuola, famiglie e comunità sono argomenti complessi e difficili. Non è stato semplice determinare esattamente quali valori sociali potrebbero essere utili nel colmare il divario tra gli attori nell’educazione. Tutti hanno un’opinione su quali siano i valori importanti. È il contesto sociale e culturale stesso ad inquadrare i valori sociali. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK L’inclusione in ambito educativo si esplicita in un approccio utilizzato per educare gli studenti con particolari bisogni educativi. In base a questo approccio, gli studenti con bisogni particolari trascorrono la maggior parte del tempo (o tutto il tempo) che passano a scuola con studenti che non sono disabili. L’implementazione di queste pratiche varia. Molto spesso le scuole ne fanno uso per studenti specifici con bisogni particolari lievi o gravi2. Le scuole sono sempre state interessate in tre tipi di risultati: 1. Competenze — che cosa sono capaci di fare i nostri studenti 2. Conoscenza — cosa sanno 3. Carattere — il tipo di persona che sono diventati Nell’insegnamento dei valori sociali e dell’educazione civica, questi risultati sono molto collegati e ugualmente importanti. Questo modulo di formazione si compone di otto parti: Esplorando i valori sociali Il Trattato di Lisbona ed i valori sociali fondamentali in Europa Educazione per una Cittadinanza Democratica ed i Diritti Umani Cosa accade quando le strutture di civiltà scompaiono? Il Ciclo del Valore Sociale e l’indagine elogiativa Hot Hour Experience Inclusione nelle scuole Costruire relazioni forti tra la scuola e le famiglie Pagina 31 2Allen, K. E.; Schwartz, I. (2000). The Exceptional Child: Inclusion in Early Childhood Education (4 ed.). Delmar Cengage Learning. ISBN 0-7668-0249-3. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK PARTE TEORICA: DAI VALORI SOCIALI ALLA COMPETENZA SOCIALE Gli studenti hanno bisogno di una solida comprensione di cosa significhi democrazia, di quali diritti umani godono, dei documenti che li sanciscono e di come potrebbero essere protetti e applicati. In quanto giovani cittadini hanno bisogno di sapere come funziona la costituzione e il sistema politico del loro paese3. Questi giovani cittadini hanno bisogno di imparare come partecipare nelle loro comunità e come esercitare i loro diritti umani: “devono imparare e riscoprire i valori democratici per affrontare le sfide pressanti di ogni generazione. Per diventare membri della società a pieno titolo ed essere attivi, ai cittadini bisogna dare l’opportunità di lavorare insieme per il bene comune, rispettando tutte le voci, anche quelle di dissenso, partecipare al processo politico formale e coltivare la democrazia e i diritti umani nella vita quotidiana. I cittadini, in questo modo, cominciano a sentirsi utili e riconosciuti come membri delle loro comunità, capaci di partecipare alla vita sociale e fare la differenza.” Gli studenti hanno bisogno di un ambiente di apprendimento favorevole. Richiedono metodi di insegnamento ed apprendimento che permettano loro di esercitare i loro diritti umani, come la libertà di pensiero e di espressione. Hanno bisogno di opportunità per partecipare alla gestione della loro scuola, esercitando i loro diritti umani ed adempiendo alle loro responsabilità. Essi fanno affidamento sui loro insegnanti come modelli di rispetto reciproco, tolleranza ed risoluzione pacifica dei conflitti. Sotto tutti questi aspetti, la democrazia ed i diritti umani servono come linea guida pedagogica, sia per l’insegnamento della materia EDC/HRE, sia nella vita della scuola in quanto micro-società. L’insegnamento della cittadinanza democratica e dei diritti umani non è cosa nuova. L’educazione civica o l’insegnamento della cittadinanza attiva sono presenti da tempo in vari paesi Europei e sono stati implementati in molti modi diversi. Principalmente queste materie consistono nel fornire conoscenze agli alunni sul sistema politico – la costituzione – vigente nel loro paese, usando, spesso, metodologie formali. Questi modelli di insegnamento sottostanti di cittadinanza sono stati quindi passivi e minimali. La cittadinanza, per la maggior parte delle persone, consiste nell’obbedire alla legge e esprimere il voto durante le elezioni. I sistemi legali e culturali hanno definito le responsabilità dei cittadini. Alcuni paesi hanno anche compreso l’educazione dei diritti umani nei loro curricula scolastici. Sempre di più, gli educatori in tutta Europa stanno diventando consapevoli dei collegamenti esistenti tra l’educazione per la cittadinanza democratica e l’educazione dei diritti umani. Questi avvenimenti comprendono: 3 Consiglio d’Europa: Education for Democratic Citizenship and Human Rights Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 32 Negli ultimi anni, tuttavia, gli eventi e i cambiamenti avvenuti in tutta Europa hanno sfidato questo modello di cittadinanza. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK – conflitti etnici e nazionalismi; – minacce globali ed insicurezza; – sviluppo di nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione; – problemi ambientali; – spostamenti della popolazione; – emergenza di nuove forme di identità collettive precedentemente soppresse; – richiesta di una maggior autonomia personale e di nuove forme di uguaglianza; – indebolimento della coesione sociale e solidarietà tra le persone; – sfiducia nelle istituzioni politiche tradizionali, nelle forme di governo e nei leader politici; – crescente interconnessione ed interdipendenza – politica, economica e culturale – a livello regionale ed internazionale. A fronte di sfide come queste, è chiara la necessità di avere un nuovo tipo di cittadino: cittadini che non sono soltanto informati e comprendono le loro responsabilità formali, ma che sono anche attivi – capaci di contribuire liberamente alla vita della loro comunità, del loro paese e del mondo intero, e che partecipano attivamente in modi che esprimono la loro individualità ed aiutano a risolvere i problemi. Esercitare i diritti umani – come la libertà di pensiero e parola o partecipare alle elezioni – è un compito impegnativo per tutti i cittadini, non soltanto i capi politici. Nell’educazione alla cittadinanza democratica ed ai diritti umani i giovani ricevono una formazione basata su diverse competenze, dando loro l’incoraggiamento che serve per prendere parte ai dibattiti pubblici e prendere decisioni. Come membri della comunità scolastica, gli studenti imparano come essere parte di una società governata dal principio di democrazia e dalla salvaguardia dei diritti umani. I diritti umani riconoscono i diritti individuali e le libertà riconosciuti all’essere umano. Tuttavia, questi diritti non sono inoppugnabili. Devono essere rispettati anche i diritti altrui, ed alcune volte si verificherà Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina La democrazia si basa sugli standard ed i principi definiti dai diritti umani. I diritti umani vengono, alcune volte, fraintesi, come un sistema in cui l’individuo gode di totale libertà. Non è così. 33 Non importa da quanto tempo la democrazia venga esercitata da un paese o le modalità in cui si è sviluppata. Questa, in ogni caso, non può essere data per scontata. In ogni paese, la democrazia e la conoscenza di base dei diritti umani devono essere sviluppati permanentemente per affrontare le sfide proprie di ogni generazione. Ogni generazione deve essere educata nella democrazia e nei diritti umani. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK un conflitto tra i diritti. I processi democratici aiutano ad impostare processi che facilitano la libertà delle persone, ma che fissano, anche, i limiti necessari. In un aula di educazione alla cittadinanza democratica ed ai diritti umani, per esempio, si svolge una discussione. Per dare a tutti gli studenti l’opportunità di esprimere la loro opinione, il diritto di parola viene razionato, anche in modo molto rigoroso. Per lo stesso motivo, la durata degli interventi nei dibattiti parlamentari oppure nei talk show televisivi è limitata. Molte regole del Codice Autostradale limitano i nostri movimenti: limiti di velocità in città, doversi fermare ad un semaforo rosso, ecc. Chiaramente, queste regole sono in vigore per proteggere la vita e la salute delle persone. La Democrazia dà più libertà agli individui di qualsiasi altro sistema di governo – purché sia regolata da un certo ordine, da una struttura istituzionale. Per funzionare bene, la democrazia si affida ad uno Stato forte che esercita il diritto e raggiunge un grado di giustizia distributiva accettabile. Uno stato debole, oppure una debolezza dello stato di diritto, fa si che il governo non sia capace di portare avanti la costituzione e le leggi. La misura in cui i punti di forza delle democrazie sono dispiegati e le debolezze sono tenute sotto controllo dipende dai cittadini. Le democrazie sono dei sistemi esigenti, che si basano sul coinvolgimento attivo e sul sostegno dei loro cittadini – un’attitudine di lealtà consapevole e critica; come ha detto Winston Churchill (1947), “la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle forme che si sono sperimentate fino ad ora.” Pagina 34 Sia nei paesi più maturi che nelle democrazie giovani, l’educazione alla cittadinanza attiva ed ai diritti umani contribuisce decisivamente a migliorare la cultura politica su cui le democrazie si devono basare per prosperare e sopravvivere. I cittadini devono prendere parte alla politica, intesa come un processo per la risoluzione dei problemi in una comunità, come è mostrato qui nel modello di ciclo politico: Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Sviluppi e cambiamento (società, economia, livello internazionale etc…) Termine della politica Qual è il problema? Chi ha deciso di mettere fine al dibattito? Chi ha abbastanza potere per definire il problema e l’agenda di azioni da compiere? Problema Dibattito Problema irrisolto/nuovo problema Come hanno reagito i gruppi? Chi partecipa al dibattito? Su cosa si conviene e su cosa no? Reazioni Decisione Il problema è stato risolto? Sono sorti nuovi Come, la decisione, è stata accettata? problemi? Chi la supporta? Chi si oppone? Opinioni Implementazione Qual è il risultato del dibattito/processo decisionale?Quali interessi sono stati considerati? Come è stata implementata la decisione? Quadro costituzionale e legale (diritti umani, media, cultura politica etc…) Il modello di ciclo politico è uno strumento per descrivere e comprendere i processi politici decisionali; si concentra principalmente su un aspetto della definizione di politica di Max Weber4, come “un lento trapanare tavole dure”. Il modello del ciclo politico mette in evidenza importanti aspetti degli aspetti decisionali del sistema democratico e nel governo democratico delle scuole: – C’è una concezione euristica dei problemi politici e del concetto di bene comune; nessuno è in grado di definire prima qual è il bene comune. I partiti, i gruppi e gli individui che sono parte del processo devono trovare un compromesso. – Ha luogo una definizione di programma competitiva; nelle società pluraliste, gli argomenti politici sono spesso legati agli interessi. Scuola – una micro democrazia? 4 Weber M. (1997), PolitikalsBeruf (Politics as a vocation), Reclam, Stuttgart, p. 82 (translation by Peter Krapf). Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 35 L’educazione per una cittadinanza democratica e per i diritti umani si basa sui principi fondamentali propri dell’insegnamento, della democrazia e dei diritti umani. La scuola è concepita come una micro- BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK comunità, una “società embrionale” caratterizzata da norme e procedure formali, processi decisionali e una rete di relazioni che influenzano la qualità della vita quotidiana. Si deve, quindi, concepire la scuola come una democrazia in miniatura? Uno sguardo veloce mostra che le scuole non sono piccoli stati, dove ci sono elezioni, dove gli insegnanti rappresentano i governi, i dirigenti scolastici assomigliano ai presidenti, ecc. Elisabeth Bäckman e Bernard Trafford5, dirigenti scolastici in Svezia e UK e gli autori del manuale Consiglio Europeo “Governo democratico delle scuole”, hanno esplorato in profondità questo problema. Sostengono, che le scuole, richiedono sia la gestione che la governance. La gestione scolastica riguarda l’amministrazione della scuola come, ad esempio, l’implementazione di requisiti legali, finanziari e curriculari. La relazione tra il dirigente scolastico e gli studenti è gerarchica, basata sull’istruzione ed ordine. La governance scolastica, d’altronde, riflette le dinamiche dei cambiamenti sociali nella società moderna. La scuola ha bisogno di interagire con diversi partner e stakeholder e di rispondere ai problemi ed alle sfide che non si possono prevedere. Qui, tutti i membri della comunità scolastica, compresi gli studenti, hanno un ruolo importante da svolgere. I membri della comunità interagiscono, trattano e negoziano, esercitano pressioni, prendono decisioni insieme. Nessuna parte ha un completo controllo sull’altra. Bäckman e Trafford suggeriscono Quattro aree chiave per la governance democratica scolastica: governance, direzione e responsabilità pubblica; educazione focalizzata sui valori; cooperazione, comunicazione e coinvolgimento: competitività ed auto determinazione scolastica; disciplina dello studente. diritti e responsabilità; partecipazione attiva; valorizzazione della diversità. 5Bäckman E. and Trafford B. (2007), Democratic Governance of Schools, Council of Europe, Strasbourg. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 36 Bäckman e Trafford, per misurare il progresso in queste aree chiave, applicano tre criteri basati sui tre principi di base definiti dal Consiglio Europeo: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Bäckman e Trafford forniscono una serie dettagliata di strumenti per affrontare il compito dell’insegnamento, per vivere democraticamente e sulla base dei diritti umani nella scuola. Gli studenti vivono una partecipazione democratica nella scuola, ma le scuole rimangono istituzioni per l’educazione, non sono uno stato in miniatura, ma delle mini società. La cittadinanza democratica è basata sulle competenze sociali La democrazia per funzionare, sembrerebbe richiedere un certo livello di competenze politiche e sociali da parte del cittadino. Nelle nuove democrazie o nei paesi che stanno diventando democratici, in cui le persone iniziano adesso ad apprendere l’arte dell’auto-governo, la domanda delle competenze civiche ha una notevole urgenza. Anche nei paesi dove le istituzioni democratiche sono in vigore da diverse generazioni, un numero crescente di evidenze rivela dei gravi limiti alle competenze dei cittadini. Questi limiti sono abbastanza seri, tanto da richiedere una ricerca sistematica di nuovi modi per migliorare le competenze civiche, molti dei quali verranno discussi in seguito. Se si dimostreranno efficaci, potrebbero essere usati per migliorare le competenze dei cittadini non soltanto nelle democrazie più vecchie, ma anche nei paesi democratici neonati dove il problema potrebbe essere più grave6. Ogni studente, in ogni scuola e università merita un’educazione di alta qualità, compreso una alta qualità di educazione civica. Preparando tutti gli studenti, indipendentemente dal contesto culturale, ad una partecipazione informata, impegnata nella vita civica e democratica, è non soltanto essenziale, ma è anche coerente con gli obiettivo di aumentare l’apprendimento degli studenti e colmare le lacune di apprendimento. E’ coerente con la preparazione necessaria alla carriera degli studenti del XXI secolo. 7 Jonathan Gould, ed., Guardians of Democracy: The Civic Mission of Schools(Philadelphia: Lenore Annenberg Institute for Civics of the Annenberg PublicPolicy Center and the Campaign for the Civic Mission of Schools, 2011). Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 6 Robert A. Dahl, professore emerito di scienze politiche presso la Yale University, è uno degli studiosi più conosciuti al mondo. Tra I suoi libri si possono annoverare A Preface to Democratic Theory (1956), Polyarchy: Participation and Opposition (1971), e Democracy and Its Critics (1989). 37 Sarebbero pochi a chiedersi se le istituzioni post-secondarie e le scuole pubbliche debbano o meno preparare oggi gli studenti per un mercato lavorativo globale, oppure se una buona educazione e delle adeguate competenze di lettura e scrittura siano componenti importanti di una educazione di livello mondiale. Ma è uno sbaglio presumere che l’apprendimento civico e l’impegno democratico vada a discapito del curriculum tradizionale basato su specifiche discipline — scienze, tecnologia, ingegneria e preparazione matematica. Un numero crescente di evidenze indica che l’apprendimento civico di qualità e l’impegno democratico costituiscono delle armi vincenti nell’educazione. L’apprendimento civico non promuove soltanto la conoscenza, competenza e la disposizione civica, ma costruisce anche a fornire quelle “competenze del XXI secolo” richiesta datori di lavoro e a diminuire il tasso di abbandono7. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Abilità e competenze sociali Secondo gran parte della ricerche, la competenza sociale iene definita come la capacità di essere efficaci nell’interazione sociale. L’efficacia è considerata in senso lato e comprende sia la prospettiva personale che degli altri. La competenza sociale è vista come un costrutto organizzativo con caratteristiche transazionali, dipendenti dal contesto e caratteristiche con obiettivi specifici. Può essere definita sociale qualsiasi competenza che facilita l’interazione e la comunicazione con gli altri. Le regole sociali e le relazioni sono create, comunicate e scambiate in modi verbali e non verbali. Il processo di apprendimento di queste competenze si chiama socializzazione8. Eileen Kennedy-Moore postula che ci sono tre processi alla base delle competenze sociali: vedere, pensare e fare9. “Vedere” comprende, essere consapevoli degli elementi sociali e del contesto, monitorare il comportamento e la reazione delle altre persone. “Pensare” implica l’interpretazione accurata delle intenzioni altrui e la conoscenza delle strategie costruttive per dedurre le risposte desiderate dagli altri. “Fare” significa essere capaci di interagire in modo appropriato.[2] Le competenze interpersonali a volte vengono confuse con le competenze personali, oppure con le competenze comunicative. Le competenze interpersonali sono le abilità che una persona usa per comunicare ed interagire con gli altri. Comprendono la persuasione, l’ascolto attivo, l’abilità di delegare e la leadership. Il termine "competenze interpersonali " viene spesso usato in contesti aziendali per indicare il grado di abilità di una persona nell’operare all’interno di una organizzazione attraverso la comunicazione sociale e l’interazione. Le competenze interpersonali descrivono come le persone si relazionano tra di loro. Capacità e competenze sociali stanno certamente cambiando in base alle dinamiche del contesto sociale. C’è una grossa differenza tra le competenze sociali necessarie in una società rurale e quelle necessarie nella società economica globale. L’arte del social networking è veramente molto diversa e più complessa nel XXI secolo rispetto al secolo precedente. Quindi, è importante che gli insegnanti ed i genitori siano coscienti dell’influenza delle competenze sociali nella vita degli studenti e dell’importanza del loro apprendimento come specchio dei valori sociali. 9Kennedy-Moore, E. (2011). What are social skills? http://www.psychologytoday.com/blog/growingfriendships/201108/what-are-social-skills Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 8Wikipedia 38 La scuola dovrà assistere e sostenere lo sviluppo delle competenze sociali degli studenti in quanto altrettanto importanti delle competenze apprese attraverso le materie più tradizionali Come possono, le competenze BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK sociali, aumentare il successo degli imprenditori?10 Per quale motivo alcuni imprenditori hanno molto più successo di altri nell’avvio di nuove attività? I tentativi di rispondere a questa domanda si sono generalmente concentrati o sulle caratteristiche delle singole personalità o sulla predisposizione dell’imprenditore a commettere vari errori cognitivi oppure su fattori esterni come, ad esempio, il numero di attività concorrenti. Baron e Markman indica che anche le competenze sociali degli imprenditori (competenze specifiche necessarie ad interagire efficacemente con gli altri) potrebbero avere un ruolo nel loro successo. Un alto livello di capitale sociale, costruito su una reputazione favorevole, riferita alle esperienze precedenti e contatti personali diretti, spesso aiuta gli imprenditori ad avere contatti con venture capitalist, potenziali clienti, ed altri. Una volta che tale contatto è stato raggiunto, la natura delle interazioni faccia a faccia degli imprenditori può influenzare fortemente il loro successo. Competenze specifiche, come l’abilità di leggere gli altri accuratamente, fare una buona prima impressione, adattarsi ad una vasta gamma di situazioni sociali ed essere convincenti, può influenzare la qualità di queste interazioni. Inoltre, aiutando gli imprenditori ad espandere le loro reti personali, le competenze sociali possono anche contribuire al loro capitale sociale. Le competenze sociali possono essere facilmente migliorate attraverso una formazione appropriata e gli imprenditori che approfittano di queste opportunità possono trarne importanti vantaggi. L’importanza delle competenze sociali dei bambini come fondamento dello sviluppo nella prima infanzia è stata inoltre ben dimostrata. L’abilità di interagire efficacemente e mantenere delle relazioni positive con gli altri è stato documentato essere un forte presupposto per un buon successo scolastico ed un adattamento scolastico positivo.11 Negli ultimi due decenni, c’è stato un crescente riconoscimento ed enfasi sull’aspetto socioculturale delle competenze sociali. I ricercatori hanno mostrato che determinati aspetti delle competenze sociali sono profondamente influenzati dalla propria cultura e che quella conoscenza culturale è cruciale per comprendere le competenze sociali12. Il modello Prisma delle competenze sociali è una struttura utile per capire la natura complessa e multilivello delle competenze sociali. Secondo Rose-Krasnor, la competenza sociale è divisa in tre sottolivelli: livello teorico, livello di indice, e livello delle competenze. Quando si considerano le competenze sociali attraverso la lente della cultura, la variabilità culturale 12Kantor, Elgas, & Fernie, 1993; Katz& McClellan, 1997; Rogoff, 2003; Rose-Krasnor, 1997; Rubin, Bukowski, & Parker, 1998). Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 11 (Birch & Ladd, 1996; Kupersmidt, Coie, & Dodge, 1990; Malecki& Elliott, 2002; Parker & Asher, 1987; Welsh, Park, Widaman, & O'Neil, 2001). In una recente rivista di letteratura, Zins, Bloodworth, Weissberg, e Walberg (2004) hanno concluso che "c’è un corpus crescente di ricerche scientifiche che dimostrano il forte impatto che il miglioramento dei comportamento sociali ed emotive può avere sul successo scolastico e nella vita in genere" (p. 19). 39 10 Robert A. Baron and Gideon D. Markman, Beyond social capital: How social skills can enhance entrepreneurs' success, ACAD MANAGE PERSPECT Febraio 1, 2000 vol. 14 no. 1 106-116 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK potrebbe essere probabilmente elevata a livello di competenze e diminuire mentre si sale attraverso il prisma. A livello teorico, il concetto generale di competenza sociale come efficienza nell’interazione potrebbe essere accettato universalmente. A livello d’indice, la competenza sociale è transazionale e dipendente dal contesto. I comportamenti che sono effettivamente valutati in un modo in un determinato contesto potrebbero non essere valutati allo stesso modo in un’altro contesto. Analogamente, il comportamento socialmente competente per sopravvivere in un determinato contesto potrebbe essere diverso da quello necessario in un altro contesto. Tuttavia, a livello di competenze, i comportamenti necessari per raggiungere determinati obiettivi sociali possono differire sostanzialmente tra le diverse culture. Il ciclo del valore sociale Negli ultimi anni, è emerso un nuovo concetto di Ciclo del valore sociale, che include i quattro aspetti del valore sociale13: Il Ciclo del Valore Sociale Cosa conosci Per cosa sei conosciuto Chi conosci Chi ti conosce Pagina Nella scuola e nella vita, alla gente in genere, viene fatto credere che il valore personale sia il riflesso di quanto siamo intelligenti… di quanto sappiamo. 40 Comprendersi a vicenda, influenzarsi… ed insieme generare degli effetti che coinvolgono tutti. E’ importante capire che siamo collegati gli uni con gli altri e che ci influenziamo a vicenda. 13Paul F. Doyle, 2010 Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Tuttavia, un vecchio detto rivela una verità molto diversa… nella vita non conta tanto cosa conosci… ma sopratutto CHI conosci. Un uomo molto saggio, Bing Goei, ha detto, ha detto: “Chi conosci non è ciò che conta di più oggi, è CHI TI CONOSCE a fare spesso la differenza. Questo ha portato Paul F Doyle ad una svolta… perchè ha immediatamente colto la verità della sua, ma anche l’incompiutezza di questa affermazione. Non è soltanto chi conosci ad avere importanza… ma il motivo per cui sei conosciuto a completare il quadro. Il Ciclo del Valore Sociale si adatta molto bene all’Indagine elogiativa (AI), un metodo per studiare e cambiare i sistemi sociali (gruppi, organizzazioni, comunità)14. L’uso di un approccio sociale costruttivo, che sostiene che le organizzazioni sono create, tenute insieme e cambiate dalle conversazioni, ha permesso di evidenziare che i limiti nei nostri metodi di organizzazione erano imposti soltanto dall’immaginazione delle persone e dagli accordi tra loro. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 14GervaseBushe in un articolo nell’Appreciative Practitioner nel 2012. L’artiolo originale del 1987 scritto da David Cooperrider e Suresh Srivastva affermava che un uso eccessivo del problem solving aveva ridotto l’abilità dei manager e dei ricercatori di inventare nuove teorie e modelli organizzativi (Cooperrider, D.L. &Srivastva, S. (1987) Appreciative inquiry in organizational life. In Woodman, R. W. &Pasmore, W.A. (eds) Research In Organizational Change And Development, Vol. 1 (129-169). Stamford, CT: JAI Press) 41 L’indagine elogiativa è una ricerca evolutiva che consente di evidenziare ciò che di meglio c’è nelle persone, nelle loro organizzazioni e nell’ambiente circostante. Nella sua più ampia concezione, comprende la scoperta sistematica di ciò che dà “vita” ad un sistema nel momento di massima vitalità, efficacia ed efficienza, in termini economici, ecologici ed umani. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 1. Definizione Qual è il tema dell’indagine? (argomentazione della scelta) Chiarire 2. Scoperta Cos’è che dà vitalità? (gli elementi migliori) Apprezzare 5. Destino Cosa succederà? (come dare forza, apprendere ed improvvisare) Innovare Elementi positivi di base 3. Sogno Come potrebbe essere? Immaginare 4. Pianificazione Come dovrebbe essere? (la soluzione ideale) Co-costruzione Fa riferimento all’arte di fare delle domande che rafforzano la capacità di un sistema di comprendere, anticipare ed intensificare il potenziale positivo di una organizzazione. Comprende centralmente la mobilizzazione dell’inchiesta attraverso la lavorazione della “incondizionata domanda positiva” che può coinvolgere centinaia ed a volte migliaia di persone. Pagina Prendendo tutti questi elementi insieme come una gestalt, l’indagine elogiativa deliberatamente, in tutto ciò che fa, cerca di lavorare tenendo in considerazione questo “nucleo di cambiamento positivo”— presupponendo che ogni sistema vivente abbia ricchezze e potenziali inespressi. Collega l’energia di questo nucleo a qualsiasi cambiamento, anche a quelli ritenuti impossibili. 42 Nell’indagine elogiativa, l’azione cede il passo alla velocità di immaginazione ed innovazione e invece della negazione, della critica e della diagnosi a spirale, c’è la scoperta, il sogno e il progetto. L’Indagine elogiativa fondamentalmente, mira, a costruire un unione costruttiva tra la persona e ciò di cui gli altri parlano: risultati, attività, potenziali inesplorati, innovazioni, forze, pensieri sublimi, opportunità, riferimenti, momenti clou, valori vissuti, tradizioni, competenze strategiche, storie, manifestazioni di saggezza, intuizioni della ricerca approfondita dell’anima—e visioni di un futuro apprezzato e possibile. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK L’inclusione è un buon esempio! Comprendendo il fatto che l’inclusione debba iniziare da sé stessi, dei leader lungimiranti pensano in modo più ampio, cercano e fanno proprie diverse prospettive. Tengono rapporti con una ampia gamma di stakeholder, in modo da promuovere nuove relazioni e conversazioni. Inoltre consentono alle persone di contribuire al meglio agli obiettivi condivisi. La strategia di inclusione ci chiama ad invitare attivamente gruppi diversi di persone – con pensieri, sentimenti ed esperienze altrettanto diverse – per scrivere insieme il loro futuro nelle squadre, reparti ed organizzazioni in cui interagiscono. Poiché le diverse prospettive arricchiscono il pensiero della gente, l’inclusione ispira l’innovazione. E poiché le persone si impegnano verso ciò che creano, questa strategia favorisce un ampio e profondo impegno per visioni comuni, obiettivi e percorsi di miglioramento. Inclusione scolastica Inclusione e diversità vanno di pari in passo. L’inclusione richiede il riconoscimento e la valorizzazione di diverse culture, generi, etnie, tendenze sessuali, handicap, capacità, interessi, valori, credenze ed opinioni. È essenziale fornire delle politiche di integrazione, dei programmi e servizi agli operatori sociosanitari, delle conoscenze di base per gli operatori socio-sanitari e per coloro di cui si prendono cura. Diversamente, l’esclusione sociale produce svantaggi economici, politici e culturali. Coloro che sono inclusi hanno accesso ai beni ed ai servizi mentre coloro che sono esclusi no. L’inclusione sociale ed il rispetto della diversità sono due valori sociali essenziali nel rispondere alle esigenze ed ai diritti dei bambini. Altri stanno rafforzando il sistema della salute, che si concentra sulle condizioni che promuovono lo sviluppo fisico, cognitivo e socio-emotivo dei ragazzi e sui modi per favorire un positivo passaggio dall’ambiente domestico a quello scolastico. Questo riguarda l’ottimizzazione delle opportunità educative e di apprendimento. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina C’è una grande sovrapposizione concettuale tra ‘inclusione sociale’ e ‘rispetto per la diversità”. Questi concetti sono in simbiosi e si rafforzano a vicenda. Nonostante ciò c’è una differenza. L’inclusione sociale ingloba nozioni di cittadinanza, condizioni e diritti. Si concentra nel lottare contro la discriminazione strutturale e le barriere che impediscono gli individui o gruppi di partecipare pienamente e significativamente alla vita sociale per la loro appartenenza etnica, credo politico o condizione socioeconomica. 43 I valori di inclusione e rispetto hanno un ruolo importante all’interno di queste due aree. Ma essi, insieme ai valori connessi, come la democrazia, la partecipazione, la cittadinanza e l’appartenenza, non sono stati tradizionalmente visti come un problema dei bambini piccoli. L’inclusione sociale ed il rispetto per la diversità invece ha a che fare specificamente con il modo in cui questi valori possono diventare una realtà nella vita dei piccoli. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Il rispetto per la diversità riguarda comportamenti ed attitudini. Va al di là dei diritti sanciti per legge e si sostanzia in un sicuro senso di appartenenza e nel sentirsi accettati e benvenuti. Il rispetto è un attitudine alla comprensione ( è una questione di comportamento sociale quanto di diritto legale) dei bisogni di coloro che sono diversi e ineguali, per la strada così come nei tribunali. È l’attitudine a riconoscere in modo positivo i punti di vista di chi la pensa in modo diverso da noi e di riconoscere il dolore di un’altra persona attraverso empatia.15 L’inclusione sociale mira ad assicurare che tutti i bambini abbiano un accesso giusto ed equo alle risorse, ai servizi e alle strutture che tendono a favorire il loro sviluppo e benessere. Il rispetto della diversità ha lo scopo di garantire che i giovani siano messi in condizione di sviluppare attitudini positive verso le diverse identità sociali. Questo significa promuovere i comportamenti a favore della sfera sociale, interazioni aperte e sensibili, consapevolezza sociale, empatia, presa di posizione, negoziazione, gestione della rabbia, gestione di conflitto e risoluzione del conflitto, sia tra gli adulti interessati che nei ragazzi. Molte culture hanno parole che racchiudono l’essenza del concetto di inclusione sociale ed il rispetto per la diversità. Un esempio è costituito dalla la filosofia di Zulu di Ubuntu: l’Arcivescovo Desmond Tutu definisce l’inclusione sociale come “una vera e propria sicurezza di sè che deriva da sapere di appartenere a un tutto più grande e diminuisce quando gli altri sono umiliati oppure sminuiti” . Altro esempio è il concetto Spagnolo di convivenza, indicando una co-esistenza pacifica e produttiva.16 L’inclusione sociale ed il rispetto per la diversità è saldamente radicata nella Convenzione dell’Unione Europea per i Diritti del Bambino e Commenti Generali 7 (GC7) che sanciscono i Diritti del Bambino nella Prima Infanzia. I valori promossi dall’inclusione sociale ed il rispetto per la diversità gettano le fondamenta per un approccio basato sul diritto alla vita in genere. Consolidano nei bambini un senso di identità personale come agente positivo di cambiamento sia per loro stessi che per la loro comunità. Supportano l’abilità di impegnarsi costantemente nella tensione tra l’interesse individuale e quello collettivo attraverso la riflessione e la negoziazione. I diritti dei bambini hanno importanza sia per il contenuto vero e proprio che per gli effetti duraturi che hanno sullo sviluppo dei ragazzi e i conseguenti risultati per la società. I diritti dei bambini sono interdipendenti ed indivisibili. Alcune disposizioni del CRC e GC7 sono, tuttavia, particolarmente interessanti per quanto riguarda l’inclusione sociale ed il rispetto per la diversità17: L’Articolo 2 del CRC si rivolge al diritto di tutti i bambini di crescere in ambienti caratterizzati dalla uguaglianza, liberi da qualsiasi forma di discriminazione a causa della loro “razza, colore, sesso, lingua, 44 15http://www.bernardvanleer.org/ Pagina 16Ibid 17Ibid Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK religione, politica od opinioni, nazione, etnia oppure origine sociale, patrimonio, disabilità, nascita oppure altra condizione”. Il Paragrafo 24 del GC7 sancisce l’accesso a servizi appropriati ed efficaci, compresi quelli per la salute, assistenza ed educazione, particolarmente importanti per quei ragazzi a rischio di discriminazione. Elaborando l’Articolo 12 del CRC, il diritto alla partecipazione, il GC7 evidenzia l’importanza del “rispetto per le opinioni ed i sentimenti dei giovani ragazzi” ed una comprensione dei giovani come “partecipanti attivi”, sottolineando che questo diritto dovrebbe essere ancorato alla vita quotidiana dei ragazzi sia a casa che nella comunità per tutta la gamma di servizi per la prima infanzia (par. 14). L’Articolo 17 stabilisce il diritto dei ragazzi ad essere esposti a “informazioni e materiali provenienti da una diversità di fonti culturali, nazionali ed internazionali”. Il GC7 aggiunge, come obiettivo, che questo tipo di materiale debba “riflettere le diversità nazionali e regionali proprie delle condizioni, culture e lingue dei bambini”. L’Articolo 29 stabilisce che nell’educazione dedicata ai bambini dovrebbe essere sviluppato il rispetto sia per la propria identità culturale che per le culture diverse dalla propria” con uno spirito di “conoscenza, pace, tolleranza, uguaglianza tra i sessi, ed amicizia tra tutte le persone”. Il GC7 precisa che il termine ”educazione” dovrebbe essere concepito in senso lato e sostiene un’educazione dei diritti umani ancorata ai problemi quotidiani con cui si possono identificare i ragazzi (par. 33). Relativamente all’Articolo 31, sul diritto al gioco ed a “partecipare pienamente nella vita culturale”, il GC7 rileva una carenza di opportunità per i giovani di incontrarsi ed interagire in ambienti pensati per loro, sicuri, favorevoli, stimolanti e liberi da stress, in particolare nelle zone urbane (par. 34). E’ importante notare che le disposizioni del CRC sono formulate in termini di richieste ai governi che hanno ratificato la convenzione: cioè, il CRC non è semplicemente una lista di desideri, ma rappresenta un impegno. Sia la società civile che i governi nazionali hanno il compito di promuovere un’agenda di inclusione sociale ed il rispetto per la diversità. Poiché questa agenda è richiesta dal CRC, Gli Stati firmatari si sono già assunti le responsabilità di fare ciò. In Danimarca, un comitato formato da genitori, Scuola e Genitori, sostiene l’inclusione nelle scuole elementari, ma fornisce anche una serie di suggerimenti per le nuove leggi in materia. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina La scuola ed i genitori si preoccupano affinché gli studenti con bisogni speciali abbiano effettivamente il diritto ai servizi di formazione e sostegno. 45 - La scuola deve riflettere la comunità di cui fa parte. “Io penso che la diversità sia un punto di forza e sicuramente penso che l’insegnamento può cambiare, in modo che ognuno abbia una scuola gratificante”, dice il presidente del comitato Scuola e Genitori, Benedikte Ask Scot . BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK - “L’inclusione è una buona idea, ma le risorse e le qualifiche degli insegnanti devono essere idonee a favorire l’inclusione dei bambini. Altrimenti, l’inclusione nella scuola si trasforma in un esercizio sterile in cui tutti i ragazzi pagano il prezzo”, dice Benedikte Ask Scot Presidente del comitato Ragazzi e Genitori. La scuola ed i genitori, quindi, credono che sia importante che tutte le scuole seguano i principi di inclusione nella loro scuola . - Se le scuole vogliono evitare doversi trovare ad escogitare soluzioni dell’ultimo momento, è necessario che il management metta in atto il prima possibile un principio di inclusione nella scuola. Proponiamo, quindi, che la nuova legge richieda obbligatoriamente un principio di inclusione nella scuola elementare, dice Benedikte Ask Scot . Se il principio di inclusione viene scritto nella legge stessa, la sua osservanza può essere monitorata sia dalla scuola che dai genitori. “Inclusione” è un termine, ora sull’agenda nella maggior parte delle istituzioni in tutto il mondo che si contrappone al suo opposto, esclusione. Molte persone vivono entrambe le situazioni nella loro vita quotidiana in contesti spesso caratterizzati da un grande cambiamento: Un ragazzo viene portato fuori da un aula, per andare in una classe speciale, Un bambino in un asilo viene tirato fuori dal resto per avere un sostegno speciale, Un ragazzo partecipa per parte della giornata in un contesto di istruzione speciale, …. E nelle situazioni quotidiane che creano ”piccolo fratture” e possono avere un impatto a breve o a lungo termine: Un ragazzo può essere escluso da una discussione tra amici, Un ragazzo viene preso in giro, Un ragazzo non capirà ciò che la classe ha fatto. Noi consideriamo una gestione professionale dell’inclusione come un processo continuo in cui18: L’attenzione si concentra su una crescita serena e sul sentirsi benvenuti, si lavora su un’area speciale, disponibile per coloro che hanno bisogni speciali 18 From the Danish Inclusion Network and toolbox: www.inklusion.nu Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 46 Si cercherà di rimanere il più possibile in situazioni normali, molto più efficaci sia per l’individuo che per il gruppo, BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK si lavora su molti fronti (es, sviluppo del linguaggio, prevenzione del bullismo, strutture, integrazione, dialogo con i genitori) Una maggiore inclusione non dovrebbe essere sinonimo di un processo educativo facilitato19. Una maggiore inclusione deve fornire un valore aggiunto sia per i ragazzi che sono inclusi sia per i ragazzi che accolgono altri individui nella loro comunità o scuola. La diversità è una forza che dobbiamo imparare ad utilizzare nelle scuole elementari e che i ragazzi conoscono bene! Usano le competenze e i talenti degli altri per ottenere i migliori risultati - insieme! In Germania, tutti i ragazzi iscritti nella scuola locale e tutti i genitori la considerano come un punto di forza della scuola. I ragazzi disabili imparano ad operare in un mondo di normali ed i ragazzi normali imparano a dare attenzione e coinvolgere coloro che sono diversi. Ciò significa generare una maggiore accettazione della diversità e meno bullismo nelle scuole. Gli istituti devono implementare una politica, vigilando sulla sua applicazione e occuparsi delle preoccupazioni dei genitori. I genitori sono preoccupati perché vogliono PIÙ inclusione. Quindi, c’è un enorme sfida di comunicazione nell’accrescere la consapevolezza su questo esercizio di inclusione: • Non ci sono ricerche che mostrano i benefici di allontanare gli studenti per far loro seguire lezioni speciali • Favorisce una maggiore tolleranza tra gli studenti • Non abbassa il livello accademico Desideriamo che la scuola sia pronta a gestire gli studenti con bisogni speciali. In molte scuole esistono delle competenze e delle esperienze in tal senso che definiscono anche le specifiche competenze nelle diverse aree20. Per esempio, in Inghilterra – La struttura dell’Inclusione Sociale della Surrey21 è diviso in sette aree. Questi saranno i componenti di un Piano D’Azione di Inclusione Sociale, indicando responsabilità, risultati desiderati, indicatori di risultati, conseguenze finanziarie e tempi. 20http://www.skole-foraeldre.dk/ 21http://www.surreycc.gov.uk/__data/assets/pdf_file/0017/170171/Social-inclusion-final.pdf Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 47 19http://www.skole-foraeldre.dk BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Il Comitato per il Programma della Strategia di Apprendimento creerà un piano d’azione, farà avanzare lo sviluppo e l’implementazione del piano d’azione e produrrà una relazione annuale. Le priorità dell’inclusione sociale sono: 1. Ammissioni ed attitudini – evidenza di una filosofia inclusiva e di attitudini positive all’interno della scuola e dei contesti educativi che indicano che i ragazzi vulnerabili sono apprezzati e benvenuti 2. Formare la forza lavoro – aumento delle competenze e conoscenza, comprensione del concetto di istruzione inclusiva da parte di tutti coloro che sono impegnati nella educazione dei ragazzi e dei giovani. 3. Partecipazione ed esclusione – maggiore capacità, da parte di tutte le scuole, di soddisfare i bisogni dei ragazzi vulnerabili e dei giovani. 4. Accesso – maggior flessibilità per massimizzare l’inclusione per tutti i ragazzi e i giovani nella scuola tradizionale e nei contesti educativo. 5. Risultato – maggior opportunità per tutti i ragazzi di raggiungere di esprimere il loro pieno potenziale. 6. Finanziamenti – I finanziamenti disponibili sono mirati alla massimizzazione dell’inclusione. 7. Partenariato con i genitori/organizzazioni di tutor e volontari – migliorare i partenariati per il bene di ogni ragazzo o giovane Stabilire, implementare e sviluppare i valori inclusivi costituirà un tema cruciale per tutte le relazioni scuola e famiglia negli anni a seguire. L’indice per l’inclusione potrebbe essere un utile strumento per gestire questo compito. L’Indice per Inclusione determina: La valorizzazione di tutti gli studenti e del personale in modo equo. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina La ristrutturazione delle culture, delle politiche e delle pratiche nelle scuole in modo da adattarle alle diversità degli studenti. 48 L’aumento della partecipazione degli studenti nel ridurre la loro esclusione dalle culture, dai curricula e dalle comunità presenti nelle scuole locali. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK La riduzione delle barriere di apprendimento e di partecipazione per tutti gli studenti, non soltanto coloro che hanno problemi o quelli che hanno bisogni educativi speciali. L’apprendimento attraverso i vari tentativi di superare le barriere all’accesso ed alla partecipazione di studenti particolari per fare dei cambiamenti a beneficio dei studenti nel senso più ampio. La concezione delle differenze tra studenti come risorse a sostegno della lezione, piuttosto che come problema da superare. Il riconoscimento del diritto degli studenti ad una educazione nella loro area geografica. Il miglioramento delle scuole per il personale, ma anche per gli studenti. L’evidenziazione del ruolo delle scuole nel processo di costruzione della comunità, sviluppo dei valori e miglioramento dell’apprendimento. Il supporto delle relazioni di reciproco sostegno tra le scuole e le comunità. Il riconoscimento dell’inclusione nell’educazione come uno degli aspetti dell’inclusione nella società. Programma del modulo sui valori sociali per studenti-genitori-insegnanti Il programma suggerisce delle attività per formare le persone a comprendere i valori sociali. Le attività sono divise in 8 moduli finalizzati alla comprensione dei valori sociali di base per lo sviluppo Europeo, considerandoli come fattori per aumentare la motivazione ad una partecipazione sociale attiva nella nostra vita quotidiana . Ci si è concentrato principalmente sull’inclusione dei valori sociali nelle scuole e negli asili. Il modulo sarà disponibile anche in modalità e-learning (più avanti). Come insegnare i valori sociali. Obiettivo: Comprendere cosa sia un valore sociale e come insegnare i valori sociali a scuola. Pagina Argomento: 49 Esplorando i valori sociali Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Lo scopo è di fornire ai partecipanti un’attività pratica per comprendere cosa siano i valori sociali e come agiscano nella vita di tutti i giorni. In questo modo si dimostrerà come i valori sociali fungano da motivatori e da spinta per tutti noi, legandoli alla vita dei partecipanti, indipendentemente dalla loro età. Il modulo è diviso in tre approcci, in base all’età. L’obiettivo è sempre lo stesso. Per genitori ed insegnanti: L’esercizio sarà facilitato dall’istruttore e può essere svolto con un massimo di 80-100 partecipanti. Durata: 2 ore 1. Introduci molto brevemente il concetto di valori sociali e le fasi dell’esercizio 2. Mostra il video Exploring social values with Super Minds https://www.youtube.com/watch?v=vgFRs2rhF-o (6 minuti) 15 minuti 3. Dividi i partecipanti in gruppi di 4-6 persone 4. Cosa devono fare i gruppi: Perché i valori sociali sono importanti? Elenca, scrivendoli su una lavagna, quali sono secondo te, i 10 principali valori sociali, Crea una storia su uno dei valori sociali che hai elencato (come nell’esempio Super Minds qui sopra) 45 minuti 5. Riunisci tutti i partecipanti in plenaria I gruppi dovranno attaccare i propri valori sociali sul muro I gruppi raccontano la propria storia agli altri 6. Domande e risposte come conclusione Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 45 minuti 50 Tutti i partecipanti discutono i valori sociali presentati e creano una lista in ordine di priorità composta da 10 valori sociali da dover apprendere. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 15 minuti Per gli studenti più giovani: (45 minuti in totale) 1. Mostra il video Social Skills Training: Taking Turns Speaking https://www.youtube.com/watch?v=3RjRZ9jMfs0 (2.04 min) 2. Dividi la classe in gruppi più piccoli formati da 2-4 studenti 3. Cosa devono fare i gruppi: Hai sperimentato la situazione di non essere ascoltato? Cosa si prova? Hai altri esempi di cosa possiamo fare per essere buoni amici? 15 minuti 4. Riunisci la classe e: Chiedi ai gruppi di raccontare i loro esempi Guida una discussione aperta sugli esempi Fai un riassunto e una conclusione sui valori sociali con la classe Disegna o scrivi le conclusioni su un foglio e attaccalo al muro della classe. Per gli studenti più grandi: (45 minuti in totale) Il modello è lo stesso utilizzato per gli studenti più giovani, ma usa il seguente video per lo step 1: Mostrare empatia 51 https://www.youtube.com/watch?v=Ivrwj_p4E2g&list=UUPCN7f0Qf49jI44Vycx-xXw Pagina 1. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Scritto da un gruppo di autori di tutto rispetto, Super Minds è stato creato per aiutare gli studenti ad esprimere e raggiungere pienamente il loro potenziale. Nell’esplorare i valori sociali, il corso, metodicamente aumenta le abilità di ragionamento dei tuoi studenti, la loro memoria e la loro concentrazione. Dei personaggi avvincenti accompagnano gli studenti nel loro viaggio, ognuno con i suoi super poteri. Nel momento in cui gli studenti crescono, ogni due livelli vengono introdotti nuovi personaggi. Essendo molto flessibile, Super Minds può essere adattato al tempo disponibile nelle varie classi e ai tuoi bisogni: il libro dello studente contenente attività di base ed extra viene completato da una serie di attività pratiche contenute nel Workbook e nel DVD-ROM. http://wdn.ipublishcentral.net/cambrid ge_university_press/viewinside/279928 84448402 Puoi trovare diversi video su youtube: https://www.youtube.com/playlist?list=UUPCN7f0Qf49jI44Vy cx-xXw Il trattato di Lisbona e i valori sociali fondamentali in Europa Argomento: I valori sociali fondamentali in Europa Obiettivo: Migliorare la consapevolezza dell’importanza dei valori sociali fondamentali in Europa e del contesto politico e legale: Il Trattato di Lisbona. L’idea è di introdurre i valori sociali di base contenuti nel Trattato di Lisbona come fondamento per capire e discutere il contesto europeo che caratterizza i valori sociali dei partecipanti. Il modulo e-learning serve a preparazione alla discussione Il corso non ha una impostazione giuridico-tecnicista, ma un approccio semplice e comprensibile per i partecipanti (ad es. professionisti, studenti universitari e giornalisti). Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 1. 52 Per studenti più grandi, docenti e genitori BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Panoramica dell’origine del Trattato di Lisbona. Il percorso dal 1957 al 2007, il Trattato costituzionale. Il trattato sull’Unione Europea, il Trattato sulle funzioni dell’Unione Europea. I cambiamenti istituzionali nel Trattato di Lisbona. I cambiamenti alla Commissione Europea, il Consiglio dei Ministri. Le regole di voto, i membri del Parlamento Europeo e le cariche. Il Consiglio Europeo, l’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri. Un processo decisionale più efficiente nell’Unione Europea. Co-decisione vs procedura legislativa ordinaria. Nuova area politica sotto la co-legislazione. Nuove regole di voto e il ruolo del Parlamento. Democrazia aumentata (nuovi strumenti per i cittadini). La Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione. Il ruolo dei parlamenti nazionali nel sistema dell’Unione Europea. Chiarimento sulle competenze a livello EU, condivise e nazionali. Politica estera ed azioni per i cambiamenti esterni. L’Alto rappresentante per gli affari esteri, Il Servizio europeo per l’azione estera. Le politiche di difesa e di armamenti, parlare con una sola voce. Nuove politiche europee e competenze create dal Trattato: o Giustizia, libertà, sicurezza, energia e cambiamento climatico o Politiche regionali, altre politiche europee (protezione civile, spazio, turismo). Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 53 Il corso include i seguenti argomenti: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 2. I partecipanti sono divisi in gruppi più piccoli e viene chiesto loro di elencare sei valori sociali essenziali inclusi nel Trattato di Lisbona. Durata: 30 minuti 3. Riunisci tutti i partecipanti. Chiedi ai gruppi di scrivere i valori sociali su una lavagna. Mostra il video: The Lisbon Treaty's Social Side I partecipanti dovrebbero discutere e mettere in ordine di importanza i valori sociali individuati dai gruppi creando una lista di sei valori e descrivendo il perché della loro scelta. Dovrebbe essere scelto un facilitatore e un segretario. Durata: 30 minuti 4. I gruppi dovrebbero riunirsi in seduta plenaria e trovare esempi per spiegare come questi valori sociali influenzano la loro vita quotidiana e rivestono una notevole importanza. Durata: 15 minuti Ogni gruppo presenta 1-2 esempi. Gli esempi vengono annotati in una lavagna. Durata: 30 minuti 5. Termina la sessione con il video: Values motivate the EU's external relations DURATA: Aggiornato al 2011, fornisce una panoramica approfondita delle norme del Trattato di Lisbona. Comprende una panoramica sul Presidente del Consiglio Europeo, sui cambiamenti delle istituzioni europee, sulla politica estera della UE e le innovazioni nel processo decisionale. Fornisce una spiegazione delle innovazioni fornite dal nuovo 41 Minuti Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina http://www.eu-academy.eu/freeresources/thelisbon-treaty/ Il Trattato di Lisbona 54 Durata: 10 minuti BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Trattato. Power point presentation http://www.powershow.com/view/1207a6MWJhM/The_Lisbon_Treaty_and_the_Challeng es_ahead_powerpoint_ppt_presentation Il Trattato di Lisbona e le sue sfide, Marlene Wind, PhD, University of Copenhagen. La lotta tra massimalisti e minimalisti dopo la caduta dei… parlamenti (presentazione PowerPoint) 15 slide Approx. 30 minuti https://www.youtube.com/watch?v=MM_BNdlJ ihw Il video sulle ricadute sociali del Trattato di Lisbona Approx. 3.17 min. https://www.youtube.com/watch?v=lUdeEYhrrw Il video: i valori e la motivazione dell’Europa per le relazioni esterne Approx. 2.20 min. Educazione per una cittadinanza democratica e i diritti umani Argomento: Il Consiglio d’Europa ha sviluppato un materiale dedicato all’”Educazione per la democrazia”. Il manuale è formato da tre parti. La parte I descrive i principi base dell’educazione alla cittadinanza ed ai diritti umani. La parte II fornisce delle linee guida e degli strumenti per pianificare, supportare e valutare i processi di apprendimento interattivo e costruttivista. La parte III fornisce una serie di strumenti per docenti e studenti. Obiettivo: l’obiettivo di questo manuale è di supportare i docenti e i professionisti nella promozione dell’educazione civica e dei diritti umani. Questo comprende un’ampia serie di domande chiave, inclusi gli obiettivi, le competenze e l’intero approccio scolastico all’educazione per la democrazia e i diritti umani. Metodologie e modelli: http://www.coe.int/t/dg4/education/edc/default_en.asp . Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina I differenti strumenti preparati dal Consiglio d’Europa includono le informazioni essenziali sui vari aspetti connessi con l’integrazione dell’EDC/HRE nei sistemi educativi. I più importati, chiamati il “pacchetto EDC/HRE”, sono i seguenti: 55 Il pacchetto EDC/HRE (educazione per la democrazia e i diritti umani) BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK – Strumento 1: Politiche per EDC/HRE: supporto strategico per i decision maker; – Strumento 2: Gestione democratica delle scuole; – Strumento 3: Come tutti gli insegnanti possono supportare l’educazione alla cittadinanza e ai diritti umani: un quadro di riferimento per lo sviluppo delle competenze; – Strumento 4: la gestione della qualità per l’educazione alla cittadinanza democratica nelle scuole; – Strumento 5: Collaborazione tra scuole, comunità e università per una democrazia sostenibile: Educazione per una cittadinanza democratica in Europa e negli Stati Uniti. Questi strumenti sono stati sviluppati da esperti del Consiglio d’Europa sulla base dei feedback e dei commenti ricevuti da vari gruppi target, inclusi i coordinatori EDC/HRE. In aggiunta al pacchetto EDC/HRE, può essere trovato materiale supplementare sul sito web del Consiglio d’Europa (www.coe.int/edc). Questi strumenti pratici preparati dal Consiglio d’Europa sono strumenti generici che possono aver bisogno di essere adattati alle diverse situazioni. Il materiale può essere usato direttamente in contesti educativi. In molti paesi, i docenti hanno bisogno di assistenza nell’implementazione di EDC/HRE. Questo è il motivo per cui il Consiglio d’Europa sta sviluppando una serie di manuali per docenti sui temi della cittadinanza e dei diritti umani. I volumi sono stati pubblicati in collaborazione con la Zurich University of Teacher Education, International Projects in Education. L’Agenzia svizzera per lo sviluppo e la cooperazione a cofinanziato i manuali insieme al Consiglio d’Europa. Il primo volume di questa serie contiene materiali di base per docenti. Di seguito troverete una panoramica dei sei manuali e dei diversi gruppi target. Pagina 56 I manuali includono dei modelli di lezioni per tutti i livelli di istruzione, con la volontà di promuovere la cittadinanza attiva sulla base dell’apprendimento partecipativo, basato su attività concrete in una comunità scolastica democratica. Si tratta del risultato di un vero e proprio progetto europeo. L’idea e la prima versione è stata sviluppata in Bosnia and Herzegovina, con l’aiuto di molti docenti ed educatori. Gli autori gli editori della versione finale provengono da diversi paesi europei e i manuali sono stati testati e corretti da un gran numero di persone di diversa origine e sensibilità. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Cosa accade quando le strutture di civiltà scompaiono? Argomento: Il modulo si concentra sul conflitto tra due istinti contrastanti, esistenti in ogni essere umano: l’istinto a vivere secondo le regole, agire in pace, seguire i principi morali e dare valore al bene del gruppo contro l’istinto a gratificare i propri desideri immediati, agire in modo violento per ottenere la supremazia e seguire le propria volontà. Questo conflitto può essere espresso in diversi modi: civilizzazione vs. vita selvaggia, ordine vs. caos, ragione vs. istinto, legge vs. anarchia o il bene vs. il male. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Col progredire del romanzo, Golding, mostra come persone diverse reagiscono all’influenza degli istinti di civilizzazione e barbarie. Piggy, per esempio, non ha sentimenti efferati, mentre Roger è scarsamente incline a comprendere le regole di civiltà. Golding insinua che l’istinto selvaggio è molto più primordiale e fondamentale per la psiche umana rispetto all’istinto di civilizzazione. Golding ritiene il comportamento morale, in molti casi, come qualcosa che viene imposto dalla civilizzazione piuttosto che l’espressione 57 Questo è il tema principale del romanzo Il signore delle mosche in cui Golding associa l’istinto di civilizzazione al bene e l’istinto alla vita selvaggia al male. Il conflitto tra questi due istinti è la forza trainante del libro e viene esplorata attraverso la dissoluzione dei costumi di giovani inglesi civilizzati e ben educati che si abituano ad una vita brutale, barbara e spietata nella giungla. Il signore delle mosche è un romanzo allegorico che rappresenta le idee con personaggi ed oggetti simbolici. Golding rappresenta il conflitto tra civilizzazione e barbarie nel conflitto tra due personaggi: Ralph, il protagonista che rappresenta ordine e leadership e Jack, l’antagonista che rappresenta la barbarie e il desiderio di potere. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK naturale del comportamento umano. Se lasciati a loro stessi, gli individui ritornano ad essere crudeli, selvaggi e barbari. L’idea del male connaturato con l’essere umano è centrale nel Signore delle mosche. Questa viene espressa con diversi simboli e personaggi. Solo Simon sembra possedere una bontà innata. Obiettivi: I partecipanti comprenderanno: 1. A livello letterale, “Il signore delle mosche” parla delle vicende di un gruppo di ragazzi abbandonati in un’isola senza la supervisione di adulti. 2. A livello simbolico, “Il signore delle mosche” indaga su cosa succede alle persone civilizzate quando le strutture della civilizzazione scompaiono. Il primo passo del modulo è di leggere il romanzo o vedere il film “Il signore delle mosche”. Entrambi possono essere trovati online. Questo può essere fatto in plenaria o individualmente. Romanzo: http://truly-free.org/ebook.php?book=Golding%2C%20William%20%20Lord%20of%20the%20Flies&list=a&nr=1133&cat=f Secondo passo – Inizia una discussione con tutti i partecipanti per definire cosa accade a livello letterale nel libro e cosa questo significa a livello simbolico. Significa descrivere cosa accade letteralmente ai ragazzi e cosa, invece l’autore vuole dire a livello metaforico sulle strutture di civilizzazione. Durata: 20 minuti Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina • Un gruppo impersona i ragazzi sull’isola. Questo gruppo dovrebbe considerare le vicende dell’isola dal punto di vista di Jack. Una persona sarà scelta per impersonare Jack. 58 Terzo passo – Con la precedente discussione come base; dividi i partecipanti in tre gruppi: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK • Un gruppo dovrebbe assumere il punto di vista di Ralph. Una persona sarà scelta per impersonare Ralph. • Un gruppo agirà come un pubblico di giudici adulti, genitori, poliziotti ed altre autorità; questo gruppo farà domande ai due gruppi di ragazzi ed esprimerà un giudizio su di loro. Questo gruppo preparerà anche le domande da fare agli altri due gruppi. Alcuni esempi potrebbero essere: • Cosa è successo? • Su quali eventi ogni ragazzo ha notizie di prima mano? • Di quali eventi ogni ragazzo ha sentito solo parlare? • Quali azioni i ragazzi difenderanno in modo più enfatico? • Cosa dirà ogni ragazzo riguardo agli altri? Il gruppo dei giudici preparerà le domande attraverso cui dovrebbero avere un rappresentazione esatta degli eventi accaduti, al di là delle personalità dei ragazzi e dei punti di vista. Spiega che il gruppo deve creare domande che suscitino risposte obiettive e soggettive. Durata: 30 minuti Quarto passo – Il gruppo degli adulti giudici interrogherà ciascuno dei ragazzi. Sarà presente soltanto un gruppo alla volta. Se possibile l’interrogatorio dovrà essere video filmato per usarlo successivamente. Durata: 2x max. 15 minuti = 30 minuti Quinto passo – Dopo che gli adulti hanno interrogato i due ragazzi i giudici dovrebbero formulare le loro conclusioni: chi è responsabile degli eventi durante la permanenza dei ragazzi sull’isola? In quale misura? Perché i giudici ritengono alcuni ragazzi colpevoli? I giudici dovrebbero anche infliggere delle pene – e ricompense – sulla base delle loro deduzioni. Posso essere creativi nel prevedere le pene e possono fare delle raccomandazioni per evitare che la distruzione di un gruppo civilizzato si ripeta. Durata: 30-45 minuti. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Sesto passo – Tutti i partecipanti insieme discutono sul bisogno di valori e strutture social. Riportano esempi presi dalla loro vita – scuola e indicano cosa dovrebbe essere fatto. È importante annotare tutti gli esempi sulla lavagna per definire un fine comune. 59 Durata: 20 minuti BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Durata totale: inclusa la preparazione – film – 4,5 ore Il Ciclo del Valore Sociale e l’Indagine Elogiativa Argomento: Il modulo è diviso in due sessioni. La seconda sessione è riservata ai docenti, genitori e studenti più grandi e riguarda gli strumenti per percepire e supportare gli altri come chiave per mettere in pratica i valori sociali. Avere a che fare con i valori sociali dipende dalle abilità sociali che consentono di guardare le situazioni e le sfide dal punto di vista degli altri Obiettivi: presentare le abilità necessarie ad anticipare la percezione degli altri e apprendere come lavorare con alcuni strumenti a tal fine. SESSIONE 1 Step1: Icebreaker: Come gli animali vedono il mondo https://www.youtube.com/watch?v=XbZ9xJUyIWY Chiedi ai partecipanti di guardare il proprio mondo da tre prospettive diverse: 1. dal tuo punto di vista 2. dal punto di vista di chi riceve i tuoi messaggi/comunicazioni 3. dall’alto – prospettiva dall’elicottero Le diverse posizioni percettive costituiscono un semplice esempio che consente all’individuo di guardare le cose dal punto di vista altrui. Questo consente di accrescere la capacità di comprendere il punto di vista altrui; Essenzialmente, quella delle posizioni percettive è una tecnica dissociativa utilizzata per tenere il carico emotivo al di fuori di una situazione, rendendo, così, le persone in grado di gestire situazioni, prima ingestibili. Il principio di base è costituito dall’idea molto semplice di trovarsi nei panni di un'altra persona. In altre parole, non puoi veramente capire una persona se non sai come ci si sente a trovarsi nella sua situazione. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina AI riguarda la ricerca co-evolutiva delle cose migliori nelle persone, nelle loro organizzazioni e nel mondo che le circonda. Questa tecnica implica la sistematica scoperta di ciò che dà vita ad un sistema nel momento di maggior vigore, efficacia, prosperità economica, ecologica ed umana. AI coinvolge in modo centrale l’arte e l’abilità di fare domande che rafforzano la capacità del sistema di apprendere, anticipare ed innalzare il potenziale positivo. Implica la mobilizzazione dell’indagine attraverso la creazione della “domanda incondizionatamente positiva” coinvolgendo spesso centinaia o migliaia di persone. 60 L’abilità di vedere le cose dal punto di vista di un altro è un’abilità chiave per comprendere le persone ed è importante per il processo comunicativo delle negoziazioni, nelle interviste e nelle relazioni; è essenziale per applicare l’Indagine Elogiativa (Appreciative Inquiry - AI). BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Guarda il video sulle diverse prospettive: https://www.youtube.com/watch?v=rGiTDdTC-fY https://www.youtube.com/watch?v=Jl5iRbTD7XI Durata: 30 minuti Step 2: dividi i partecipanti in gruppi di 4-6 persone e chiedi loro di selezionare una situazione in cui possono illustrare i 3 diversi punti di vista (posizioni). Possono decidere se raccontarla, recitarla o illustrarla. Durata: 20 minuti Step 3: riunisci i gruppi e chiedi loro di mostrare i loro esempi e ricapitolare le diverse posizioni e l’importanza di essere capace di anticipare la percezione degli altri. Finalizza questa sessione con il https://www.youtube.com/watch?v=CCz08Bw9wEQ video “uomo vs donna”: O per i più giovani: How Does It Feel to Have ADHD A Kid's Perspective https://www.youtube.com/watch?v=wmM5sm8wYQQ Chiedi ai bambini come pensano si senta Ethan. Durata: 20 minuti Durata sessione 1: 1 ora e 10 minuti SESSIONE 2 Step 4: i gruppi si riuniranno e verrà loro presentato un ulteriore processo per sapere Chi siamo? Qual è il nostro valore sociale? Durata: 3.57 min Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Guarda la presentazione video: https://www.youtube.com/watch?v=oh5S0QvV8v0 (anche in italiano e francese). 61 Perché le relazioni, le reti sociali e i social media sono importanti? Il ciclo del valore sociale è un modo per comprendere e per gestire in modo più attivo la presenza sociale di ciascuno sia dal punto di vista professionale che personale. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Durata: 15 min Step 5: chiedi ai partecipanti, a coppie, di intervistarsi reciprocamente e delineare il Ciclo del valore sociale del proprio partner usando il metodo AI. Ogni partner ha 5 minuti per intervistare l’altro, quindi altri 5 minuti verranno utilizzati per descrivere insieme il Ciclo del valore sociale. Una volta disegnato i partner si scambiano la loro mappatura e discutono la sua correttezza. Hanno 10 minuti per farlo. Durata: 30 minuti Step 6: discussione in plenaria. Le coppie devono raccontare il loro Ciclo del valore sociale e come lo considerano in relazione alle loro relazioni a scuola e alle relazioni tra famiglie e scuola. C’è un diverso ciclo del valore sociale per le differenti generazioni? Se si: quali sono le differenze? Al momento giusto fai la domanda: Come possiamo gestire in modo positivo con i valori sociali? Come crescere un bambino con carattere? Quali sono i valori positivi centrali per un sano sviluppo? Li conoscevi? Durata: 45 minuti Pagina 62 Durata sessione 2: 1 ora e 15 minuti Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Hot Hour Experience Abbiamo deciso di utilizzare un gioco specifico, utile per dimostrare come agiamo in quanto individui e team quando siamo sotto stress per portare a termine determinati compiti. Puoi trovare altri strumenti o visitare il sito web Hot Hour Experience – http://www.horisont.com/english/HHE.asp Argomento: "Hot Hour Experience" è un gioco interattivo per l’apprendimento. Il gioco supporta diversi tipi di processi di coaching che, tra le altre cose, possono essere usati per: • Introduzione/conclusione di processi. • Formazione su specifici strumenti di management (coaching, management basato sul progresso, interviste di valutazione etc…) o sul ruolo del management in generale. • Supportare l’introduzione delle altre tipologie (ad es. MBTI, DISC e Belbin) • Creare un dialogo costruttivo sulle azioni che possono essere utili per gli individui, i team e l’azienda in generale “Hot Hour Experience” si basa su 6 diverse attività (5 puzzle e 1 indovinello). Nella forma base ogni gruppo (4-6 membri) fa la sua pianificazione (definizione degli obiettivi, strategia e metodologia), ed ha 1 ora per raggiungere i propri obiettivi. In questo schema, introduzione, pianificazione, gioco e debriefing occupano circa 2 -2½ ore. In questo contesto ti puoi focalizzare specialmente sulle abilità sociali e le norme sperimentate dai partecipanti e dai team. Obiettivi: “Hot Hour Experience” supporta delle riflessioni su una o più delle seguenti aree: • Come pianificare, gestire e migliorare una strategia. • Comunicazione. • Come apprendere e supportarsi a vicenda in un processo di apprendimento (conoscenze ed abilità). Pagina • Qualità. 63 • Consapevolezza dei punti di forza. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK • Management. • Come lavorare sotto pressione. • Azione coordinata. • Leadership situazionale. • Organizzazione. • Coinvolgimento dei partecipanti. Come funziona? I partecipanti si dividono in gruppi (da 4 a 6 per gruppo). Ogni gruppo rappresenta un dipartimento nella stessa istituzione/azienda. L’obiettivo è di risolvere 5 diversi puzzle e un indovinello in un’ora. Ogni gruppo ha a disposizione uno dei puzzle e un indovinello per tutta la durata del gioco. I gruppi possono lavorare sui quattro altri puzzle con certe limitazioni. Ogni gruppo fa una propria pianificazione e decide la propria strategia e metodologia. Il gruppo segna un punto se tutti i membri sono stati capaci di risolvere una delle attività senza l’aiuto degli altri membri. I membri del gruppo devono aiutarsi reciprocamente a sviluppare conoscenza ed abilità per raggiungere l’obiettivo. Per esempio, i partecipanti in una delle attività, devono assemblare quattro blocchi esagonali identici per costruire una piramide. Il gruppo dovrà identificare la persona con le migliori capacità per risolvere il puzzle. Questa dovrà formare gli altri membri. Ogni membro del gruppo dovrà essere in grado di dimostrare come risolvere il puzzle al facilitatore. Per risolvere le sei attività sono richieste differenti abilità. Nel debriefing i partecipanti riassumono le loro esperienze e riflettono sui parallelismi con le situazioni che si trovano a vivere nella vita quotidiana. Riguardo i materiali: • Una guida per facilitatori che include una descrizione dettagliata della preparazione del gioco, supporto ai partecipanti, linee guida per il de briefing, presentazioni e altro materiale. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina • 5 puzzle, 1 indovinello e materiali di supporto 64 “Hot Hour Experience” è facile da usare. Il gioco è facile da assemblare e da riporre e conservare. Include: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Pagina 65 •1 busta Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Inclusione nelle scuole Argomento: l’educazione inclusiva è considerata uno dei diritti umani e genera un efficace senso sociale. Senza una comprensione e un impegno chiaro riguardo ai valori e i concetti di inclusione quest’ultima non si può realizzare. Una sfida importante è rappresentata dal poter discutere con dei gruppi di stakeholder un punto di partenza comune per favorire l’inclusione nelle classi e nelle scuole. Obiettivo: far sviluppare ai partecipanti un comune punto di partenza e la comprensione di almeno 10 motivi per favore l’inclusione. Step 1: presenta ai partecipanti l’argomento del modulo. Durata: 15 minuti Step 2: dividi i partecipanti in gruppi di 4-5 persone. Presenta ai gruppi il materiale con le 10 ragioni per l’inclusione (http://www.csie.org.uk/resources/ten-reasons-02.pdf) e chiedi ai gruppi di discuterle e definire i pro e i contro di ogni affermazione: Diritti umani 1. Tutti i bambini hanno il diritto di apprendere insieme 2. I bambini non dovrebbero essere penalizzati o emarginati a causa delle loro disabilità o delle difficoltà di apprendimento. 3. Gli adulti disabili, descrivendo sé stessi come dei sopravissuti alla scuola chiedono la fine dell’emarginazione. 4. 4 Non ci sono ragioni valide per allontanare i bambini dalla loro educazione. I bambini si sostengono a vicenda – con vantaggi e benefici per tutti. Non hanno bisogno di essere protetti. Buona educazione 5. Le ricerche dimostrano che i bambini reagiscono meglio, sia dal punto di vista scolastico che sociale, in ambienti inclusivi. Pagina 7. Impegno, supporto ed educazione inclusiva sono i modi più efficaci per impiegare le risorse in ambito educativo. 66 6. Non c’è insegnamento o attenzione in una scuola speciale che non possa essere applicata anche in una scuola ordinaria. Senso sociale Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 8. La segregazione insegna ai bambini ad essere intimoriti, ignoranti e ad alimentare il pregiudizio. 9. Tutti i bambini hanno bisogno di un’educazione che li aiuti a sviluppare delle relazioni ed a prepararli per la loro vita futura. 10. Soltanto l’inclusione ha il potenziale di ridurre la paura e costruire l’amicizia, il rispetto e la comprensione reciproca. I gruppi dovranno annotare i pro e i contro su una lavagna. Durata: max. 60 minuti Step 3: riunisci i gruppi e chiedi loro di presentare le osservazioni prodotte sui 10 punti e discutile. Durata: Massimo 30 minuti Concludi con una discussione sull’inclusione: Perché e come? Durata: max. 15 minuti Step 4: concludi con un video: "Music and folklore in function of social inclusion". Si tratta di un progetto bilaterale di scambio fra giovani organizzato da Izviđačkadružba dalla Croatia in collaborazione con TowarzystwoMuzyczne "Bałałajki" dalla Polonia. Lo scopo è di promuovere i valori europei dell’inclusione sociale, la diversità culturale, uguali opportunità, e apprendimento interculturale attraverso la musica e l’apprendimento esperienziale. 40 ragazzi di entrambi i paesi (inclusi ragazzi con bisogni speciali) hanno vissuto insieme dal 5 al 18 agosto 2012 in un campo scout a Prvić Luka sull’isola croata di Prvić. Le attività, svolte in gruppi più o meno numerosi, sia nazionali che internazionali, hanno incluso workshop creativi (macramé, scultura, disegno, scrittura, creazione di collane e souvenir con conchiglie locali, lavori con la carta e altro), attività sul mare, spettacoli serali (karaoke etc…), socializzazione con gli abitanti e i visitatori di Prvić, esplorare il territorio o prendere parte agli eventi locali. Scopri ulteriori informazioni sul programma Youth in Action Programme (ora Erasmus+) a questo link: http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus_en. Pagina Durata totale: 1 ora e 45 minuti /2 ore 67 Durata: 15 minuti Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Costruire relazioni forti tra scuola e famiglie Argomento: coinvolgere i genitori nell’attività scolastica è importante. Diverse ricerche dimostrano che il coinvolgimento dei genitori può migliorare il comportamento degli studenti, la partecipazione e l’ottenimento dei risultati. Come possono, le scuole, promuovere un’alta qualità e un coinvolgimento dei genitori? Questo è il tema di questo modulo. Una comunicazione efficace è essenziale per costruire una collaborazione tra scuola e famiglia. Questo costituisce il fondamento per tutte le altre forme di coinvolgimento della famiglia in ambito educativo (riferimento al modulo sulla comunicazione). Obiettivo: far in modo che i gruppi di stakeholder nella scuola formulino una strategia comune su come costruire una relazione forte tra scuola e famiglia (studenti e genitori, ma anche altre figure). Il metodo da utilizzare è chiamato the future workshop. Le fasi principali del workshop sono: Identificare i problemi comuni utilizzando un preciso strumento, processo o sistema. Generare delle idee su come, in futuro questi si possono evolvere. Questa è chiamata la fase della fantasia. Discuti e analizza la fattibilità delle idee e le soluzioni che emergono durante la fase della fantasia. Sviluppa una strategia futura basata sui vari scenari immaginati, le barriere e le limitazioni. Ci sono quattro fasi principali: 1. Fase preparatoria 2. Fase critica 3. Fase della fantasia Pagina Di seguito sono descritte le principali procedure per ogni passo. I facilitatori dovranno applicare un’elevata varietà di idee e sistemi di valutazione in base alla composizione del gruppo, al problema e alla sua complessità. 68 4. Fase di implementazione Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Fase preparatoria – Pianificazione, regole di base e programmazione 1. Definisci l’obiettivo del workshop e descrivi con una frase chiara il problema. 2. Sviluppa una lista di stakeholder interessati dal problema. 3. Sviluppa delle regole di base e un programma per il workshop. Invita gli stakeholder. 4. Richiedi una preparazione minima da parte dei partecipanti. Un requisito importante è che i partecipanti sviluppino una minima conoscenza dell’argomento trattato e delle idee per il workshop. Per esempio se venisse chiesto di pensare ad uno scenario futuro per i software di disegno architettonico, potresti chiedere ai partecipanti di leggere articoli di giornale, guardare alcuni video di aziende innovative nel settore o prevedere i risvolti fantascientifici di quell’elemento Start-up: Ci dovrebbe essere almeno un facilitatore responsabile del processo di management. I partecipanti dovrebbero rappresentare ogni gruppo di stakeholder in modo da riuscire a trovare dei modi per costruire relazioni tra scuola e famiglia forti. Potresti iniziare con una introduzione: Il coinvolgimento dei genitori continua ad essere una sfida per i professionisti che operano nel mondo della riforma scolastica, sebbene questo sia l’obiettivo di molte iniziative. I benefici del coinvolgimento dei genitori è un dato di fatto. Un numero consistente di ricerche dimostra che un coinvolgimento attivo dei genitori migliora non soltanto il comportamento e il numero di presenze dello studente, ma anche i suoi risultati. Molte scuole continuano ad avere difficoltà nel valutare e misurare il coinvolgimento dei genitori e molte non sentono che i loro sforzi producono dei risultati. Il tuo scopo è proprio quello di identificare i modi migliori per costruire relazioni forti tra scuole e famiglie: Come possiamo assicurare il miglior coinvolgimento possibile dei genitori? – puoi iniziare con un breve icebreaker (in base al numero dei partecipanti). Fase critica – Critica del sistema corrente Definisce l’obiettivo del workshop, le regole di base il programma del giorno. Pagina 2. Presenta tutti gli stakeholder prevedi un breve esercizio di “riscaldamento” per far conoscere il gruppo. 69 1. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 3. Critica il problema in questione attraverso un brainstorming. Potresti, ad esempio, chiedere ai partecipanti di scrivere i problemi su dei post-it e attaccarli alla lavagna (utile se abbiano a che fare con persone che non amano dire a voce i problemi). 4. Organizza i risultati della fase di critica in gruppi in base alla loro similitudine. 5. Crea piccoli gruppi di 3-5 persone e chiedi loro di lavorare su un set di problemi e di riformularli in critiche concise rivolte all’attuale sistema. Fase della fantasia – Una visione del futuro senza vincoli 1. Conduci una sessione basata sulla fantasia in cui ogni piccolo gruppo di partecipanti esprime i propri desideri. Sogni e fantasie per generare idee sul futuro. Puoi adottare diversi approcci qui. Potresti prendere le frasi negative emerse nella fase di critica e riformularle in modo positivo. Potresti chiedere ai gruppi di scrivere scenari di “fantascienza”, usando metafore e delineando scenari di un futuro senza limitazioni. 2. I gruppi devono presentare le caratteristiche dei sistemi futuri che hanno delineato all’intero gruppo. Fase di implementazione 1. Conduci un’analisi delle idee emerse nella fase della fantasia per determinare la loro fattibilità e per suggerire modi per superare le barriere che potrebbero ostacolare l’implementazione di queste idee. 2. Delinea una strategia per superare le barriere e i limiti. 3. Crea un piano di implementazione che includa attività, persone e programmazione necessaria per implementare la tua visione futura. Follow-up Pagina 70 È importante verificare il piano di implementazione. Può essere importante anche avere un sistema di comunicazione come una pagina web, un blog, facebook o altro, attraverso cui tutti possano seguire il processo di implementazione di relazioni forti tra scuola e famiglie ed interagire tra loro (studenti, genitori ed altri). Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK GUIDA PER IL FORMATORE E LIBRO DELLE ATTIVITA’ PER STUDENTIGENITORI-INSEGNANTI Il modulo sui valori sociali funge da ispirazione per l’insegnante e il facilitatore per quanto riguarda i temi dei diritti fondamentali (valori sociali) e della loro applicazione pratica al mondo della scuola. Gli insegnanti spesso fanno fatica a trovare appropriate risorse didattiche per l’educazione dei diritti di cittadinanza e dei diritti umani. Quelli disponibili, variano enormemente per quanto riguarda la qualità e i temi trattati. È sempre più difficile trovare idee per convertire questi concetti in attività pratiche destinate a docenti, genitori, studenti e scuole in genere. Per questo abbiamo strutturato questa guida per il formatore in otto moduli che ripercorrono delle attività utili per creare delle relazioni forti tra scuola e famiglie. Esplorando i valori sociali Il Trattato di Lisbona ed i valori sociali fondamentali in Europa Educazione per una Cittadinanza Democratica ed i Diritti Umani Cosa accade quando le strutture di civiltà scompaiono? Il Ciclo del Valore Sociale e l’indagine elogiativa Hot Hour Experience Inclusione nelle scuole Pagina 71 Costruire relazioni forti tra la scuola e le famiglie Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK MATERIALE DI SUPPORTO CD-PPT Modulo 1 http://www.ibe.unesco.org/filea dmin/user_upload/Curriculum/SE EPDFs/audigier.pdf Modulo 2 Advancing Civic Learning and Engagement in Democracy. A Road Map and Call to Action http://www.ed.gov/sites/default /files/road-map-call-toaction.pdf US Department of Education, 2012 Pagina 72 http://www.coe.int/t/dg4/educa tion/edc/resources/resources_for _teachers_EN.asp Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK MODULO 3 Pagina 73 EDUCAZIONE INTERCULTURALE Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK L’Europa in un mondo diverso “Uniti nella diversità” è il motto ufficiale della Unione Europea. Per la Commissione Europea, questo motto sta ad indicare che le persone che abitano nell’Unione Europea sono accomunate dal fatto di lavorare insieme per la pace e la prosperità e che la presenza di molte culture, tradizioni e lingue diverse, costituisce una risorsa per questo continente.22 Per favorire la pace e la stabilità in Europa è importante proteggere le minoranze e permettere alle diverse religioni, culture, lingue ed identità etniche di svilupparsi.23 Attualmente l’Unione Europea conta 28 stati membri.24 Non soltanto a causa dell’allargamento dell’Unione Europea ma anche a causa dei flussi di immigrazione, gli esperti calcolano che attualmente si parlano 23 lingue ufficiali, ma che ci sono anche centinaia di altre lingue parlate dalle minoranze o dalle comunità di immigranti, appartenenti a tradizioni ed etnie diverse.25 Possiamo dire che il nostro ambiente sta cambiando velocemente e sta diventando sempre più diversificato. La diversità influenza aspetti economici, sociali e politici, che devono essere sviluppati e gestiti adeguatamente. La crescente diversità culturale provoca nuove sfide sociali e politiche. Spesso scatena intolleranza, stereotipia, razzismo, xenofobia, discriminazione e violenza, tutte cose che possono minacciare la pace delle comunità locali e nazionali. Il dialogo con persone di diversa provenienza sociale è un antidoto contro il rifiuto del diverso e la violenza. Questo, conosciuto anche col termine di “dialogo interculturale”, è la forma più antica e più importante di dialogo democratico. Il suo obiettivo è di permetterci di vivere in modo pacifico e trarre vantaggio dalla diversità. Il dialogo interculturale è uno strumento per la prevenzione e la risoluzione di conflitti, che promuove il rispetto dei diritti umani, della democrazia e del principio di legalità. Nel corso della storia, l’Europa ha sviluppato un ricca diversità culturale.2627 Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Puoi trovare materiali audiovisivi sul motto relativo alla diversità in Europa in questa pagina web: http://europa.eu/about-eu/basic-information/symbols/europe-day/index_en.htm URL [07.03.2014] 23 Fonte: https://www.salto-youth.net/downloads/4-17-973/SALTO%20booklet_new.pdf URL [07.03.2014] 24 Puoi trovare la lista di tutti gli stati membri al seguente link http://europa.eu/about-eu/countries/membercountries/index_en.htm URL [07.03.2014] 25 Per ulteriori presentazioni ed informazioni sull’Unione Europea visita http://europa.eu/abc/euslides/index_en.htm URL [07.03.2014] 26 Se vuoi trovare maggiori informazioni sulla storia della diversità in Europa, visita http://stephaniesylverne.com/2014/01/28/seeing-all-of-us-diversity-in-european-history/ URL [07.03.2014] 27 Raccomandiamo anche il seguente libro: Padgen Anthony: People and Empires. A short history of European Migration, exploration and conquest from Greece to the present. London, 2003. 74 22 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Questo manuale offre una panoramica delle conoscenze di base nei settori della diversità, dell’immigrazione, delle teorie culturali e delle strategie di discriminazione. Suggerisce ai formatori alcune attività interculturali ed esercizi attuabili con un gruppo di insegnanti, studenti o genitori al fine di sensibilizzare le persone nei confronti della diversità e contro la discriminazione facendo loro acquisire le competenze per un dialogo interculturale. Alla fine di questo manuale, inoltre, potrai trovare un glossario con i termini più importanti relativi a questi argomenti. Le minoranze La definizione di un gruppo minoritario può variare in base al contesto specifico, ma generalmente il termine definisce un sottogruppo che non costituisce la maggioranza né una pluralità della popolazione totale, oppure un gruppo, non necessariamente esiguo in termini numerici, svantaggiato o con meno potere (sia politico o economico) rispetto ad un gruppo dominante. In un contesto socio-economico, il termine minoranza tende a far riferimento a gruppi di persone che, secondo dei criteri particolari, sono meno numerosi rispetto ad altri gruppi etnici. Tutti i criteri di appartenenza ad una etnia hanno rilevanza nella definizione di una minoranza — lingua, nazionalità, religione, cultura, stile di vita ecc. Per questi gruppi l’ONU ed altri enti internazionali hanno sancito i diritti delle minoranze. 1. Un gruppo etnico è un gruppo culturale, i cui membri sono prontamente distinguibili sulla base di caratteristiche originate da elementi comuni come razza, nazione, lingua o religione. Se i membri sono di numero piuttosto esiguo e non hanno un proprio stato nazionale, essi vengono considerati una minoranza etnica.28 2. Un minoranza nazionale è composta da individui che vivono in un’altra nazione, sebbene il loro gruppo etnico abbia il proprio governo in un altro stato nazionale, es. Le persone Danesi che vivono in Germania, oppure gli Ungheresi che vivono in Romania. Puoi trovare una riflessione critica sul termine “gruppo etnico” e sulla costruzione dei gruppi etnici in relazione al contest politico e storico in questo libro: Robert H. Thai, Mary L. Kenyatta (ed.): Critical Ethnicity: Countering the waves of Identity Politics, Boston, 1999. 29 Fonte: http://webs.schule.at/website/Minorities/index_en.htmURL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 28 75 3. Oggigiorno, i gruppi linguistici minoritari (purché di numero adeguato) hanno il diritto di essere educati nella propria lingua, in scuole che rispecchiano la propria cultura, con dei dirigenti facenti parte del proprio gruppo minoritario. Non costituiscono nè una minoranza etnica né nazionale, ma la loro prima lingua non è la stessa della lingua madre della maggioranza etnica del paese in cui vivono, es. i cittadini Svizzeri che parlano Francese.29 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Il rispetto dei diritti delle persone che appartengono alle minoranze è uno dei valori dell’Unione Europea. Questo valore è esplicitamente menzionato nell’Articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea.30 31 32 Una delle più grandi minoranze in Europa è costituita dai Roma, un gruppo minoritario non-nazionale. Le stime sul numero di appartenenti alla Comunità Roma in Europa indicano più di 10 milioni di persone. In tutta l’Europa non esistono dati precisi sulla dimensione delle comunità Roma: in molti paesi la registrazione dell’appartenenza etnica è vietata e in altre rilevazioni statistiche ufficiali o nelle autocertificazioni non ci sono informazioni di questo tipo.33 E’ importante non dimenticarsi dei gruppi minoritari di immigranti arrivati in Europa. Il prossimo capitolo fornirà una migliore visione di questo problema. Il fenomeno dell’immigrazione L’Organizzazione Internazionale per l’immigrazione (IOM) definisce l’immigrazione come il movimento di una persona o di un gruppo di persone, attraverso un confine internazionale o all’interno di uno stato. E’ un movimento di popolazioni, che comprende qualsiasi tipo di movimento di persone, di qualsiasi lunghezza temporale, composizione e cause; comprende la migrazione di rifugiati, sfollati, immigranti per motivi economici, e delle persone che si spostano per altri motivi, compreso i ricongiungimenti familiari. Secondo le stime di IOM ci sono circa 214-220 milioni di persone immigrante per diversi motivi, come viene descritto nella definizione.34 L’Unione Europea, per la sua prosperità economica ed la sua democrazia, è un’area attraente per gli immigranti. È anche importante per L’Unione Europea ricevere immigrati per arricchire le nostre diversità con degli esseri umani che hanno conoscenze, competenze e provenienze diverse. Nel 2011 erano stati calcolati 1.7 milioni di immigrati provenienti nell’Unione Europea da altri paesi al di fuori dell’UE-27.35 30 Fonte: http://ec.europa.eu/justice/fundamental-rights/minorities/index_en.htm URL [07.03.2014] Puoi trovare una lista di minoranze nazionali in Europa su questo sito web: http://www.eurominority.eu/version/deu/index.asp URL [07.03.2014] 32 Se vuoi trovare maggiori informazioni sulle minoranza nazionali in Europa puoi visitare questo sito web http://www.minorityrights.org/ o scaricare materiali sulla situazione legale al sito della Commissione Europea http://ec.europa.eu/justice/fundamental-rights/minorities/index_en.htm URL [07.03.2014] 33 Se vuoi maggiori informazioni sui Roma puoi trovare ulteriori materiali in questo sito web: http://www.euromanet.eu/facts/13/index.html URL [07.03.2014] 34 IOM 2014: www.iom.org URL [07.03.2014] 35 Puoi trovare dettagli su queste statistiche sul database della Commissione Europea: http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Migration_and_migrant_population_statistics URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 76 31 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Particolarmente in un contesto globalizzato, è importante essere in grado di reagire ad un mondo che diventa sempre più diversificato. La globalizzazione La globalizzazione è il sistema di interazione attraverso cui i paesi del mondo sviluppano un’economia globale. Il termine globalizzazione fa riferimento all’integrazione economica e sociale tra persone di tutto il mondo. Comprende scambi tecnologici, economici, politici e culturali possibili grazie ai progressi nei mezzi di comunicazione, trasporto ed alle infrastrutture. Per quanto riguarda la globalizzazione è sempre importante essere consapevoli della gerarchia tra un nord globale ed un sud globale. A causa della storia del colonialismo il sud (cioè i paesi dell’emisfero sud) non ha pari opportunità di partecipare al processo di globalizzazione ed è ad alto rischio di sfruttamento sul mercato globale. Ogni anno il Forum Sociale Mondiale organizza un grande conferenza internazionale per discutere queste problematiche. A livello Europeo è possibile rilevare una certa gerarchia e disparità economiche tra paesi Orientali ed Occidentali, a causa della Cortina di Ferro. Le Politiche Regionali Europee mirano a sostenere la coesione delle diversità nelle diverse regioni all’interno dell’Europa e fa si che l’est e l’ovest diventino più vicini.36 Naturalmente per reagire alle sfide della globalizzazione è importante avere persone che lavorano in mercati e sistemi internazionali che presentano una grande diversità sociale e che abbiano anche competenze per il dialogo interculturale. Ma prima di approfondire l’argomento dovremmo analizzare più da vicino il concetto di cultura, per capire che cosa significa in realtà. Che cosa significa cultura? “La cultura è la programmazione collettiva della mente che consente di distinguere i membri di un gruppo o di una categoria di persone dagli altri.” (Geert Hofstede)37 Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Per trovare maggiori informazioni sulla storia dello sviluppo dell’Unione Europea, dell’allargamento degli stati membri e della Cortina di ferro puoi visitare i seguenti siti web: Encyclopedia Britannica: The Iron Curtain: http://www.britannica.com/EBchecked/topic/294419/Iron-CurtainURL [07.03.2014] Commissione Europea: EU regional polizie http://ec.europa.eu/regional_policy/index_en.cfmURL [07.03.2014] Commissione Europea: Fact Sheet on the EU Enlargement: http://ec.europa.eu/enlargement/pdf/publication/elarg-factsheet_en.pdf URL [07.03.2014] Unione Europea: Learning about the history of the EU: http://europa.eu/about-eu/eu-history/index_en.htm URL [07.03.2014] 37 Fonte: http://geert-hofstede.com/national-culture.html URL [07.03.2014] 77 36 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK La cultura si presenta sempre sotto forma di interazioni tra persone diverse; la cultura non è qualcosa di statico, di definito una volta per tutte, ma piuttosto un processo dinamico, che varia a seconda di fattori molto diversi (come classe, sesso, educazione etc…). Possiamo riassumere dicendo che la cultura è costituita da un insieme di credenze, comportamenti, linguaggi, fino a comprendere l’intero modo di vivere di un particolare gruppo di persone (questo è cosa intende Geert Hofstede con “programmazione collettiva”). E’ importante essere consapevoli del fatto che la cultura è sempre costruita socialmente e si sviluppa attraverso l’interazione tra le persone. Per questo motivo la cultura cambia costantemente e non è qualcosa di statico. Malgrado questo principio di mutevolezza, non si può affermare che, in Europa, ci sia un rapporto positivo tra "la cultura della maggioranza" e la "cultura delle minoranze", oppure che ci sia una aumentata comprensione dei diversi comportamenti associati alle diverse culture. Naturalmente, in tutto ciò, alcuni aspetti sociali come la classe di appartenenza, il sesso, il reddito, il percorso formativo e l’inclusione sociale influenzano grandemente la creazione e la definizione delle gerarchie tra i diversi gruppi di persone. Nelle società dove ci sono diverse tipologie di persone, un gruppo è solitamente più grande o più potente degli altri. Generalmente, le società sono pervase da una cultura dominante, da una subcultura e da una controcultura. Un gruppo non deve per forza essere maggioritario per essere portatore di un cultura dominante. In Sud Africa, ad esempio il numero di nativi d’Africa è quattro volte superiore al numero di africani bianchi di discendenza europea. Nonostante ciò, attraverso un sistema di segregazione razziale e dominazione chiamata apartheid, legalmente in vigore dal 1948 al 1991, la popolazione bianca è riuscita a mantenere il potere politico ed economico imponendo la sua cultura come dominante.38 Subcultura 38 Fonte: http://www.sparknotes.com/sociology/society-and-culture/section6.rhtml URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina La religione non è l’unico aspetto che caratterizza una subcultura. Anche i seguenti elementi possono definire una subcultura: 78 Una subcultura è costituita da un gruppo di persone che vive in modo diverso dalla cultura dominante, ma non in contrasto con quest’ultima. Una subcultura è una cultura inserita all’interno di un’altra cultura. Per esempio, negli Stati Uniti, regione a maggioranza cristiana, gli ebrei costituiscono una subcultura. A loro volta, anche i cattolici costituiscono una subcultura, poiché la maggior parte degli Americani è di religione protestante. I membri di queste subculture appartengono al culto dominante, ma si distinguono da questa per elementi materiali e immateriali ancora più specifici, propri della loro subcultura. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Occupazione Situazione finanziaria Ideali politici Orientamento sessuale Età Collocazione geografica Hobby39 Cultura – l’iceberg Quando vediamo un iceberg, la porzione visibile è, in realtà, soltanto una piccola porzione di un intero molto più grande. Allo stesso modo, le persone pensano spesso che le culture siano caratterizzate esclusivamente dalle caratteristiche osservabili di un determinato gruppo, sia che si tratti del loro cibo, balli, musica, arti, o riti augurali. La realtà è che questi costituiscono semplicemente la manifestazione esterna delle componenti più profonde e più ampie di una cultura costituite da idee complesse, preferenze profonde e priorità, conosciute come attitudini e valori. In profondità, sotto la “linea di galleggiamento” ci sono i valori di base della cultura. Questi sono costituiti principalmente dalle idee apprese su ciò che è da considerarsi buono, giusto, desiderabile, ed accettabile, o anche cattivo, sbagliato, indesiderabile ed inaccettabile. In molti casi, diversi gruppi culturali condividono valori fondamentali simili (come "onestà", o "rispetto", o "famiglia"), ma spesso questi vengono interpretati in modo differente a seconda delle situazioni ed incorporati nelle attitudini che utilizziamo quotidianamente. Queste forze interne diventano visibili all’osservatore casuale sotto forma di comportamenti visibili, come ad esempio, le parole che utilizziamo, in modo in cui agiamo, le leggi che approviamo e il modo in cui comunichiamo con gli altri. 39 Fonte: http://www.sparknotes.com/sociology/society-and-culture/section6.rhtml URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 79 È importante notare che i valori di base di una cultura non cambiano con facilità e in modo veloce. Vengono tramandati da generazione in generazione dalle numerose istituzioni che ci circondano. Queste istituzioni costituiscono le potenti forze che ci guidano e ci educano. Anche se un sistema economico cambia, o una nuova metodologia educativa viene adottata a scuola o nuove definizioni di ciò che sia “comune” o “normale” vengono proposte dalla televisione, in ogni caso permangono innumerevoli forze che continuano a modellare la cultura nello stesso modo in cui l’hanno fatto in passato. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Quindi, come un iceberg, ci sono cose che possiamo vedere e descrivere con facilità ed altre che, invece sono fortemente legate alla dimensione profonda di una cultura e sono comprensibili soltanto se ne analizziamo i valori di base o le istituzioni.40 Discriminazione Stereotipi e pregiudizi 40 Fonte: http://www.languageandculture.com/cultural-iceberg URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 80 Gli stereotipi sono generalizzazioni riguardo ad un gruppo di persone cui noi attribuiamo un determinato set di caratteristiche. Queste classificazioni possono essere positive o negative come nel caso della stereotipizzazione delle diverse nazionalità classificate come amichevoli o non amichevoli. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Gli stereotipi ci aiutano a capire come interagire con gli altri. Ogni classificazione implica delle associazioni e dei comportamenti che noi utilizziamo per interpretare cosa le persone stanno dicendo, se sono amichevoli o ostili, e scegliere come rispondere. È più facile creare stereotipi quando determinati attributi sono ben visibili e percepibili. Per questo motivo le persone di colore, i poliziotti e le donne diventano facilmente oggetto di stereotipi. Spesso accettiamo che vengano usati degli stereotipi per le altre persone poiché questo ci aiuta a comprendere i vari gruppi di persone ed ad agire di conseguenza. Le persone che fanno parte dei gruppi oggetto di stereotipi possono essere infastiditi da questo comportamento poiché hanno l’impressione di essere trattati in modo scorretto.41 È molto importante anche pensare alle dinamiche legate agli aspetti gerarchici esistenti tra gruppi di persone. Discriminazione I processi di discriminazione riguardano il fatto di essere trattati in modo differente dagli altri a causa di alcune caratteristiche personali che alcuni non rispettano o, ingiustamente, non ritengono positive. Tutti hanno il diritto di essere trattati in modo corretto e con rispetto, ma quando facciamo una discriminazione, decidiamo di trattare qualcuno in modo diverso a causa di alcune sue caratteristiche personali. Le ragioni più comuni alla base delle discriminazioni includono: Il genere La presenza di disabilità La razza L’età Le preferenze sessuali 41 Fonte: http://changingminds.org/explanations/theories/stereotypes.htm URL [07.03.2014] 42 Fonte: http://au.reachout.com/what-is-discrimination URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 81 La discriminazione è spesso legata ad atti di bullismo o molestie (nel momento in cui qualcuno si comporta in modo da disturbare un’altra persona). Oggi la discriminazione è contro la legge in molte aree della vita pubblica (ad esempio sul posto di lavoro, nell’educazione, nell’ottenimento di una abitazione, per i servizi forniti dai governi, per l’accesso ai beni e servizi primari).42 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Segni di discriminazione Ci sono diversi indizi ed azioni che possono indicare la presenza di una situazione discriminatoria. Alcuni esempi includono: Qualcuno che ti attacca ripetutamente con atteggiamenti offensivi Essere preso in giro Essere escluso Sentirsi inferiore a causa dei commenti o delle azioni fatte da qualcuno Avere un gruppo di persone coalizzato contro di te Essere oggetto di comportamenti offensivi o inappropriati Essere minacciato Dover difendere la propria identità o le proprie idee da stereotipi e false supposizioni. Fondamentalmente ogni volta che qualcuno non ti fa sentire a tuo agio, ti offende o ti giudica sulla base di determinate caratteristiche personali, sta attuando un qualche tipo di discriminazione.43 La discriminazione intersezionale 43 Fonte: http://au.reachout.com/what-is-discrimination URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Analogamente, un giovane uomo di colore potrebbe essere visto come una “Persona di colore”, come una “persona giovane” oppure come “uomo”. Considerando queste caratteristiche la persona è tutelata dalle norme che proteggono le persone dalle discriminazioni per la razza, l’età e il genere. Nonostante 82 Spesso le esperienze legate a fenomeni di discriminazione di una persona, sono caratterizzate dalla combinazione di diversi fattori. Le persone, sulla base della loro combinazione unica di diverse identità, possono essere esposte a particolari forme di discriminazione che generano una sofferenza a livello personale e un danno sociale (cosiddetta discriminazione intersettoriale). Poniamo il caso di una lesbica ebraica con un figlio ed una moglie dello stesso sesso. Questa donna può essere considerata come una “mamma di un figlio” oppure una “donna Ebraica”. In queste accezioni sarebbe protetta dalle norme sullo stato civile, sullo stato di famiglia, dalle norme che tutelano il credo e l’orientamento sessuale. In quanto lesbica, questa donna e sua moglie possono essere esposte, invece, ad alcune forme di discriminazione, al contrario delle altre donne ebraiche con figli. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK ciò potrebbe essere esposto a discriminazione. Potrebbe anche essere esposto a discriminazione proprio per motivi intersezionali, come, ad esempio, l’essere identificato come un “giovane uomo nero”. Queste caratteristiche generano intersezioni socialmente rilevanti, associate in modo univoco a ipotesi e/o stereotipi. Esempio: a un giovane uomo nero che lavora all’assistenza clienti, viene negata una promozione. Quando chiede una spiegazione, gli viene detto che il suo approccio è troppo “urbano” e questo non si adatta bene con la base dei clienti esistenti. La maggior parte dei clienti (e del personale) è costituita da uomini bianchi che hanno più di 45 anni.44 Razzismo “A prescindere dai motivi scatenanti, il razzismo è razzismo. L’ignoranza non è una scusa. La mancanza di sicurezza non è una giustificazione...il razzismo, in tutte le sue forme, dovrebbe essere condannato senza compromessi.” Michael Dodson, Aboriginal and Torres Strait Islander Social Justice Commissioner, citato in Human Rights and Equal Opportunity Commission, Fourth Report, 1996 Si verificano atti di razzismo quando qualcuno viene trattato male a causa del suo colore della pelle oppure della sua provenienza. Sappiamo che non tutte le persone con un colore di pelle diverso vengono trattate allo stesso modo nella nostra società. Il razzismo potrebbe anche riguardare dimensioni più grandi della singola persona, come nel caso in cui un intero sistema cerchi di escludere od opprimere un gruppo di persone (razzismo sistemico). Questo può essere spiegato come lo sbaglio collettivo di una società di voler fornire un ambiente sicuro e giusto ad alcuni gruppi di persone, sulla base del loro colore della pelle, cultura o etnia. Per esempio, se ci sono due gruppi di ragazzi in un parco giochi, uno composto da nativi Aborigeni ed uno composto da giovani bianchi: quale gruppo pensate sarà fermato e controllato dalla polizia? La maggior parte delle risposte indicherà il gruppo di Aborigeni. Se la polizia tiene d’occhio maggiormente un gruppo di persone, molto probabilmente in quel gruppo verranno prese ed arrestate più persone rispetto ad altri. Se nei posti di potere del sistema legale (giudici, avvocati) ci sono persone che pensano che un gruppo di persone sia più problematico di altri, i suoi componenti verranno puniti maggiormente e con pene più lunghe rispetto agli altri. Quelli che provengono da situazioni di povertà o di minor supporto sociale faranno anche più difficoltà a pagare la cauzione. Anche i media hanno un ruolo in queste dinamiche. Se i giornali e la televisione iniziano a credere che un gruppo di persone è più incline al crimine, inizieranno a riportare maggiori informazioni in tal senso. Ciò significa che molte persone riceveranno regolarmente messaggi di quel tipo. Questa è stata l’esperienza di molti aborigeni a 44 Fonte: http://www.ohrc.on.ca/en/iii-principles-and-concepts/3-grounds-discrimination-definitions-and-scopeprotection URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 83 Gli immigrati hanno molte sfide da superare quando si spostano in un paese completamente differente. Spesso sperimentano molestie da parte di altre persone, inclusa la polizia. Pagina BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Manitoba, ma anche in molte altre aree del Canada. È anche l’esperienza vissuta da molti immigrati. Le persone con la pelle bianca, in Canada, spesso possono affrontare più facilmente la polizia rispetto a qualcuno che ha un colore di pelle diverso. Considerando il fatto che quelle persone non hanno fatto nulla per meritare questo potere, possiamo dire che sono persone privilegiate.45 Discriminazione sessuale La discriminazione sessuale avviene nel momento in cui qualcuno viene maltrattato a causa del suo orientamento sessuale, genere o genere percepito. La parità di diritti tra uomini e donne ancora non esiste. Anche se abbiamo fatto molto, c’è ancora molto da fare. Quindi, quando si parla di discriminazione sessuale, consideriamo quasi sempre, come prima ipotesi, la discriminazione contro le donne. Tutte le ragazze e le donne, ovunque esse vivano, dovrebbero avere la libertà di: vivere libere da violenza sessuale; accedere alle modalità di controllo delle nascite; avere il controllo dei propri corpi sempre (compreso durante la gravidanza e sesso); scegliere l’aborto, l’adozione, e la genitorialità senza pressione o pregiudizi da parte di altre persone; avere parità di stipendio per parità di lavoro; essere trattate sempre con rispetto e dignità.46 Laura Bates è la fondatrice del progetto premiato EverydaySexism ed ha tenuto un grande discorso su questo tema su youtube.47 Ci sono anche altri video su youtube che forniscono informazioni interessanti sulla discriminazione sessuale.48 Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Fonte: http://teentalk.ca/issues/appreciating-diversity/discrimination URL [07.03.2014] Fonte: http://teentalk.ca/issues/appreciating-diversity/discrimination URL [07.03.2014] 47 Ascolta Laura Bates. Fondatrice dell’award-winning EverydaySexismProject, mentre parla della discriminazione sessuale http://www.youtube.com/watch?v=LhjsRjC6B8U URL [07.03.2014] 48 Puoi vedere un interessante video su come il sessismo nelle pubblicità è cambiato nella storia. http://www.youtube.com/watch?v=klgeo37QES0 URL [07.03.2014] 46 84 45 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Omofobia L’omofobia è caratterizzata da atti di discriminazione, violenza ed emarginazione a causa dell’orientamento sessuale delle persone. Purtroppo, nella nostra società se qualcuno si identifica come omosessuale, lesbica, bisessuale, transessuali o “due spiriti”, può essere oggetto di vessazioni. Questo comportamento, di solito, deriva dalla convinzione che essere omosessuali sia sbagliato, oppure che, qualora ve ne sia la volontà, sia una condizione reversibile. Questo semplicemente non è vero! Non c’è nulla di male nell’essere omosessuale! Le persone hanno il diritto di essere attratti da chiunque vogliono, e vivere come vogliono la propria sessualità, liberi da qualsiasi tipo di persecuzione. Spesso la nostra società non pensa al potere delle parole, e come queste possono far sentire male una persona. Per esempio, spesso sentiamo le persone dire la frase, “è così gay,” per descrivere qualcosa di negativo. La cosa potrebbe offendere i gay e far credere loro che essere gay non sia una cosa positiva. E’ come dire, “è deficiente”, per descrivere qualcosa di negativo. Coloro che devono affrontare una disabilità cognitiva, si sentiranno offesi. Il punto è che tutti noi dobbiamo impegnarci per rendere le cose più sicure e accoglienti per tutti. In questo modo le persone possono mostrarsi per come sono senza dover affrontare molestie o sentirsi a disagio.49 Etnocentrismo L’etnocentrismo è strettamente collegato all’uso di stereotipi e a dinamiche di discriminazione ed è definito come la circostanza in cui si ritiene che una determinata cultura sia superiore alle altre che si tendono a denigrare. Questo è molto comune nelle relazioni minoranza-maggioranza e per le giovani minoranze. Può anche essere la causa di conflitti interpersonali. Youtube può essere un’ottima fonte per saperne di più su questo argomento.50 Che cosa è l’apprendimento interculturale? 49 Fonte: http://teentalk.ca/issues/appreciating-diversity/discrimination URL [07.03.2014] Puoi trovare esempi storici ed attuali di etnocentrismo su questo http://www.youtube.com/watch?v=zSJFBeVFtak URL [07.03.2014] 50 video di youtube: Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 85 “E’ l’educazione a rispettare, celebrare e riconoscere la normalità della diversità in tutte le parti della vita umana. Sensibilizza gli studenti all’idea che gli esseri umani hanno sviluppato naturalmente una varietà di diversi stili di vita, abitudini e concezioni del mondo e che questa espansione di diritti umani possa arricchire tutti noi. E’ l’educazione che promuove l’uguaglianza ed i diritti umani, sfida la discriminazione e promuove i valori su cui è costruita l’uguaglianza.” BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK L’apprendimento interculturale mira a: una migliore comprensione delle culture nella società moderna; una più ampia capacità di comunicazione tra le persone di diverse culture; una attitudine più flessibile al contesto della diversità culturale nella società; una migliore capacità di partecipazione nell’interazione sociale e nel riconoscimento del bene comune; è un patrimonio dell’umanità.51 L’apprendimento interculturale ci permette di mettere in pratica il dialogo interculturale. Quest’ultimo si può descrivere come lo scambio aperto e rispettoso di punti di vista diversi tra gli individui e gruppi di diversa etnia, cultura, religione e area linguistica, sulla base della conoscenza reciproca e del rispetto. L’educazione interculturale è adatta a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro origine etnica. Poiché tutti i nostri studenti vivono in un mondo che sta diventando sempre più diversificato, dobbiamo prepararli adeguatamente. L’educazione interculturale è una parte importante del bagaglio di competenze di ogni studente sia che questo sia inserito in una scuola contraddistinta da una marcata diversità etnica, o che frequenti una scuola dove predomina una sola etnia. Questo, indipendentemente dal fatto di appartenere alla cultura dominante o ad una minoranza. L’educazione interculturale è utile a tutti gli studenti, a prescindere dalla loro età. Riconoscere la diversità come qualcosa di assolutamente normale negli esseri umani è qualcosa di appropriato per tutte le età. Il dialogo e i racconti sono identificati come le componenti fondamentali dell’educazione interculturale. Mentre il fatto di fornire informazioni accurate dà ai giovani gli strumenti per ridurre gli stereotipi e i pregiudizi, il fato di promuovere un dialogo aperto che consenta loro di esprimere i propri pensieri, le proprie paure e percezioni risulta più efficace per favorire lo sviluppo di una capacità interculturale rispetto alla semplice indicazione di cosa sia ‘giusto o sbagliato’ fare in una situazione specifica. L’educazione interculturale avviene naturalmente attraverso la “formazione nascosta” che proviene dal contesto sociale e visivo in cui viviamo. È possibile e necessario includere idee interculturali nei percorsi di educazione formale, ma un’importanza altrettanto elevata rivestono le immagini, i messaggi e i valori veicolati tramite la cultura scolastica. Nell’esaminare questa “formazione nascosta” ciò che è assente è altrettanto importante quanto ciò che è presente. 51 Fonte: Council of Europe 2000: Intercultural Learning kit Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 86 Quando introduciamo l’apprendimento interculturale nella scuola dovremmo porre attenzione alle caratteristiche fondamentali dell’educazione interculturale: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK L’educazione interculturale si occupa di etnie e culture, non soltanto del colore della pelle delle persone. L’educazione interculturale include anche la trattazione di situazioni in cui le discriminazioni avvengono nei confronti di gruppi etnici minoritari a maggioranza bianca come per esempio le persone che provengono dall’Europa dell’Est o i nomadi o contro altri gruppi culturali minoritari come quelli di lingua madre Irlandese.52 Principi di apprendimento interculturale a scuola: le linee guida dell’UNESCO sulla Educazione Interculturale Principio I: l’educazione interculturale rispetta l’identità culturale dell’allievo attraverso l’apporto di un’educazione culturalmente appropriata e di qualità per tutti. Questo principio può essere attuato attraverso: L’uso di curricula, di materiali di insegnamento ed apprendimento che: o si basano sui diversi sistemi di conoscenza ed esperienza degli studenti; o includono le loro storie, conoscenze e tecnologie, i loro sistemi di valori ed ulteriori aspirazioni sociali, economiche e culturali; o favoriscono la comprensione e l’apprezzamento, da parte degli allievi, del loro patrimonio culturale; o mirano a sviluppare il rispetto dell’identità culturale, la lingua ed i valori dello studente; o fanno uso delle risorse locali. - Lo sviluppo di metodi di insegnamento che: o siano culturalmente appropriati. Ad esempio attraverso l’integrazione di metodologie didattiche tradizionali e l’uso delle forme tradizionali di media, come la narrazione, le recite, le poesie e le canzoni; o si basano sulle tecniche di apprendimento pratiche, partecipative e contestualizzate che comprendono: attività di collaborazione con istituzioni culturali, viaggi studio e visite ai siti e monumenti ed attività produttive collegate ai bisogni sociali, culturali ed economici della comunità. Lo sviluppo di metodi di valutazione culturalmente appropriati. La scelta di una lingua che comprenda, dove possibile, la lingua madre degli allievi. Formazione appropriata degli insegnanti che mira a : o far conoscere agli insegnanti il patrimonio culturale dei loro paesi; o far familiarizzare gli insegnanti con metodi di insegnamento pratici, partecipativi e contestualizzati; 52 Fonte: National Council for Curriculum and Assessment (2006): Intercultural Education in the post primary school. Enabling students to respect and celebrate diversity, to promote equality and to challenge unfair discrimination, Dublin. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina - 87 - BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK o - favorire una sensibilizzazione nei confronti dei bisogni educativi e culturali dei gruppi minoritari; o sviluppare l’abilità di adattare ai bisogni dei vari gruppi minoritari i contenuti educativi, i metodi e i materiali; o agevolare l’applicazione della diversità come uno strumento che in aula può essere usato a beneficio dell’allievo. La promozione di ambienti di apprendimento che rispettano la diversità culturale attraverso, per esempio, o la conoscenza delle esigenze alimentari; o il rispetto dei codici di abbigliamento; o l’assegnazione di zone per la preghiera o la meditazione. o l’interazione tra la scuola e la comunità ed il coinvolgimento degli studenti e/o le loro comunità nel processo educativo attraverso: L’uso della scuola come centro per attività sociali e culturali, La partecipazione di artigiani tradizionali e artisti come insegnanti Il riconoscimento del ruolo di studente come veicolo di cultura; Il decentramento per lo sviluppo di contenuti e metodi che considerino le differenze istituzionali da una regione all’altra; La partecipazione di studenti, genitori ed altri membri della comunità, insegnanti ed amministratori di diversa provenienza culturale, nella gestione delle scuole, nella sorveglianza, nel controllo e nel processo decisionale Implementazione dei programmi educativi, lo sviluppo di curricula e materiali di apprendimento ed insegnamento. Principio II: L’educazione Interculturale offre ad ogni studente la conoscenza culturale, l’attitudine e le competenze necessarie per una partecipazione attiva e piena nella società. L’assicurazione di uguali opportunità nell’educazione attraverso: o un accesso equo a tutte le forme di educazione per tutti i gruppi culturali della popolazione; o l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nel sistema educativo; o l’offerta di qualifiche educative per assicurare un accesso equo alle scuole medie ed ai gradi successivi, oltre che alla formazione professionale; o l’adozione di misure che facilitino l’integrazione nel sistema educativo di gruppi con bisogni culturali speciali, come ad esempio i figli di lavoratori immigranti; o l’assicurazione di pari opportunità per la partecipazione ai processi di apprendimento; o ambienti di apprendimento che non siano discriminatori, e siano sicuri e tranquilli; Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina - 88 Questo principio può essere applicato attraverso: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK o - Una chiara definizione ed una valutazione accurata dei risultati di apprendimento, comprese le conoscenze, le competenze, le attitudini e i valori. - Un insegnamento appropriato della lingua attraverso cui ogni allievo dovrebbe acquisire la capacità di comunicare, esprimersi, ascoltare ed impegnarsi in dialoghi nella propria lingua madre, nella lingua ufficiale o nazionale del proprio paese ed in una o più lingue straniere. Un’adeguata formazione iniziale e permanente dedicata agli insegnanti, che favorisca: o una profonda comprensione del paradigma interculturale nell’educazione e le sue implicazioni per la trasformazione delle pratiche quotidiane in classe, nelle scuole e nelle comunità; o un senso critico nei confronti del ruolo che l’educazione deve avere nella lotta contro il razzismo e la discriminazione; o un approccio basato sui diritti all’educazione e alla formazione; o le competenze per progettare, implementare e valutare i programmi scolastici basati sui bisogni e sulle aspirazioni degli studenti e delle comunità locali in cui sono inserite; o le competenze per integrare gli studenti appartenenti a culture non dominanti nel processo di apprendimento; o le competenze per prendere in considerazione le diversità presenti tra gli studenti; - Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 89 - Pagina - l’implementazione di misure speciali nel caso di contesti in cui problematiche storicamente definite limitino l’abilità dello studente e dell’insegnante a partecipare da pari nella società. L’uso di curricula, di materiali di insegnamento ed apprendimento che: o diffondono nei gruppi maggioritari, la conoscenza della storia, delle tradizioni, della lingua e della cultura dei gruppi minoritari; o diffondono nelle minoranza la concezione di una società che comprende tutti; o mirano ad eliminare i pregiudizi sui gruppi culturalmente distinti all’interno di un paese; o coinvolgono vari sistemi culturali attraverso la presentazione dei diversi punti di vista derivanti dalle varie culture; o favoriscono la comprensione di concetti attraverso la lettura, la scrittura e la parola, permettendo ai cittadini di accedere all’informazione, di comprendere chiaramente la situazione che stanno vivendo, di esprimere i propri bisogni e di prendere parte alle attività nel proprio ambiente sociale. Metodi di insegnamento appropriati che : o promuovono una partecipazione attiva al processo educativo; o integrano metodi di insegnamento formali e non formali, tradizionali e moderni; o promuovono un ambiente di apprendimento attivo, per esempio attraverso la realizzazione di progetti concreti, in modo da smitizzare la conoscenza basata sulla lettura dei libri fornendo una maggiore confidenza e aumentando alcune competenze culturali, come l’abilità di comunicare o di cooperare con gli altri. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK o o un insieme di metodi e tecniche di osservazione, ascolto e comunicazione interculturale; l’uso di più di una lingua di lavoro dove possibile e di alcune nozioni di analisi antropologica; un insieme appropriato di procedure di valutazione e l’attitudine ad una continua valutazione e ridefinizione delle metodologie. Principio III: l’educazione interculturale deve fornire a tutti gli studenti una conoscenza culturale delle attitudini e delle competenze che permettono loro di contribuire alla diffusione del rispetto, della comprensione e della solidarietà tra gli individui, tra gruppi etnici, sociali, culturali, religiosi e le varie nazioni. - - Lo sviluppo di curricula che contribuiscono alla : o scoperta della diversità culturale, alla conoscenza del valore positivo della diversità culturale e al rispetto per il patrimonio culturale; o consapevolezza critica della lotta contro il razzismo e la discriminazione; o conoscenza del patrimonio culturale attraverso l’insegnamento della storia, della geografia, della letteratura, delle lingue, delle discipline artistiche ed estetiche, delle materie scientifiche e tecnologiche; o comprensione e rispetto per tutte le persone; le loro culture, i valori e gli stili di vita; includendo le etnie locali e le culture di altre nazioni; o consapevolezza della crescente interdipendenza globale tra le persone e le nazioni; o consapevolezza non soltanto dei diritti ma anche dei doveri reciproci degli individui, dei gruppi sociali e delle nazioni; o comprensione della necessità di solidarietà e cooperazione internazionale; o consapevolezza dei propri valori culturali alla base dell’interpretazione delle situazioni e dei problemi e anche la consapevolezza della capacità di riflettere e rivedere l’informazione arricchita dalla conoscenza di diverse prospettive culturali; o rispetto per diversi modelli di pensiero Metodi adeguati di insegnamento e di apprendimento che: o trattano i patrimoni culturali, le esperienze e contributi forniti da diversi gruppi etnici con pari dignità, integrità e importanza; o offrono una educazione paritaria; o corrispondono ai valori insegnati; o offrono progetti interdisciplinari. L’acquisizione delle competenze necessarie a comunicare e cooperare al di là delle barriere culturali ed a condividere e cooperare con gli altri attraverso: o contatti diretti e scambi regolari tra studenti, insegnanti ed altri educatori in diversi paesi o ambienti culturali; Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina - 90 Questo principio può essere applicato attraverso: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK o o o - l’implementazione di progetti comuni tra istituti ed istituzioni provenienti da paesi diversi, al fine di risolvere problemi comuni; la creazione di reti internazionali di alunni, studenti e ricercatori che lavorano allo stesso obiettivo; l’acquisizione di abilità per la soluzione e la mediazione di conflitti. L’insegnamento e l’apprendimento di lingue straniere ed il rafforzamento della componente culturale nell’insegnamento della lingua. Una formazione iniziale e permanente per lo sviluppo professionale degli insegnanti che mira a favorire: o la conoscenza del valore positivo della diversità culturale e del diritto della persona ad essere diversa; o la conoscenza critica del ruolo che le comunità locali ed il sistema di conoscenza locale, le lingue e le pratiche sociali hanno nel processo di apprendimento e nella costruzione della persona nelle società nazionali, regionali e globali; o la conoscenza della storia e delle dinamiche antropologiche al fine di facilitare la comprensione e la capacità di trasmettere un’idea della pluralità, della dinamicità e della complementarietà delle varie culture; o le competenze sociali e politiche e l’apertura mentale favorevole alla promozione di una partecipazione permanente alla gestione scolastica, alla progettazione, implementazione e valutazione di progetti e programmi scolastici; o lo sviluppo della competenze per sfruttare al meglio le visite ai musei e ad altre istituzioni per un insegnamento interculturale efficace; o l’apertura mentale e le abilità necessarie ad interessare lo studente nella conoscenza e comprensione degli altri ; o L’acquisizione di tecniche di osservazione, ascolto solidale e comunicazione interculturale. 53 Fonte: http://unesdoc.unesco.org/images/0014/001478/147878e.pdf URL [07.03.2014] Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 91 Tutte queste linee guida ed ulteriori informazione e materiali si possono trovare sul sito web dell’UNESCO.53 BUILDING STRONG SCHOOL – FAMILY - COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Programma Il seguente programma suggerisce alcune attività di formazione per favorire l’apprendimento interculturale. Le attività sono divise in quattro moduli dedicati allo sviluppo storico di un’Europa diversificata, alla diversità culturale in Europa, alle minoranze presenti in Europa ed al fenomeno dell’immigrazione verso l’Europa, ma anche all’interno dell’Europa stessa.54 Modulo 3.1: Diversità culturale all’interno dell’Europa Argomento: Apprendere nozioni sullo sviluppo Obiettivo: Apprendere e discutere lo sviluppo storico di un’Europa della diversità in modo storico di un’Europa della diversità in modo critico critico L’insegnamento e la descrizione della storia sono spesso influenzati da etnocentrismo, nazionalismo e qualche volta anche da xenofobia. Proprio per la sua importanza nei processi di socializzazione e definizione dell’identità, questa, a causa del modo in cui viene insegnata, spesso rafforza i pregiudizi e gli stereotipi su persone o paesi. L’educazione inter-culturale dovrebbe promuovere una lettura della storia che prenda in considerazione diverse prospettive. Non esiste mai una sola verità. Questo, nella storia, è vero più di qualsiasi altra disciplina. 1. Disegna un calendario che inizi nel 1500 ed arrivi ad oggi su un tabellone grande oppure su diversi fogli di carta. 2. Procurati degli spilli oppure del nastro adesivo Approssimativamente il tempo richiesto è di 60 minuti Crea dei gruppi. Non importa quale sia il numero dei componenti Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Le principali fonti di questo syllabus sono: Council of Europe (1995): Education pack. Ideas, resources, methods and activities for informal intercultural education with young people and adults, Strasbourg; Council of Europe (2000): Intercultural Learning Tool Kit, Brussels; National Consultative Committee on Racism and Interculturalism (2008): An education toolkit for the European Year of Intercultural Dialogue 2008. It’s amazing what we can learn from each other, Dublin; National Council for Curriculum and Assessment (2006): Intercultural Education in the post primary school. Enabling students to respect and celebrate diversity, to promote equality and to challenge unfair discrimination, Dublin; Risager Karen (2012): Intercultural Learning: Raising Cultural Awareness, Heidelberg. British Red Cross (2011): Positive images toolkit. Positive Image’s Educators Guide: a resource on migration and development. 92 54 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK 3. Invita ogni partecipante a pensare a 5 date storiche particolarmente importanti per il loro paese o la propria cultura e a scriverle sul calendario. 1. Quando hanno finito tutti, chiedi di spiegare perché quelle date sono importanti, che cosa significano per loro e perché le hanno scelte Invita i partecipanti a dire se hanno trovato una delle date o un evento sorprendente oppure se li conoscevano. Se c’è un evento che qualche partecipante non conosce chiedi a coloro che l’hanno indicato di fornire una spiegazione Discuti su come e perché studiamo determinate eventi della nostra storia e non altri. Argomento: Le minoranze in Europa Obiettivo: Accrescere la conoscenza sulle minoranze e sui diritti delle minoranze in Europa. Le minoranze storiche in Europa C’è un certo numero di minoranze di vecchia data in Europa oggetto di un’interessante ricerca. L’obiettivo è di dimostrare come la diversità culturale non sia un elemento nuovo in Europa, ma al contrario che i flussi migratori costituiscono una caratteristica fondamentale della storia europea. Il fine è proprio quello di promuovere la conoscenza di queste minoranze storiche in Europa. a) Dividi la tua classe in cinque gruppi e chiedi ad ognuno di cercare informazioni sulle seguenti comunità presenti in Europa: Roma. Baschi. La comunità ebraica. La comunità mussulmana. Pagina Un riassunto di 2 pagine sulla storia della comunità studiata, includendo i motivi per i quali è arrivata in Europa (se si tratta di migranti) e il contributo positivo fornito alla società europea (ad esempio: commercio, lavoro e cultura). L’indicazione delle zone in cui, in Europa, c’è una maggiore concentrazione di queste comunità. Esperienze positive e negative legate alla convivenza con i popoli europei (razzismo, discriminazione etc…). 93 b) Chiedi ad ogni gruppo di fare delle presentazioni sulla base delle seguenti linee guida: Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Argomento: Le migrazioni Obiettivo: Accrescere la conoscenza sui movimenti migratori Perché le persone emigrano? Tempo per l’attività: 10 minuti: Chiedi agli studenti di pensare ai motivi dei movimenti migratori e di scriverli sulla lavagna. Incoraggia gli studenti a pensare a qualche familiare o amico che si è trasferito in un altro paese ed alle ragioni che l’hanno spinto a farlo. Chiedi agli studenti se conoscono il termine che, di solito, viene utilizzato per descrivere chi lascia la propria casa per andare in un altro posto. Tempo per l‘attività: 30 minuti Guarda questo filmato: http://www.goodnesstv.org/en/videos/voir/47937 Dopo aver guardato il video discuti le seguenti domande: Come ti sei sentito quando guardavi il video? Sei rimasto sorpreso da qualcosa? Quali sono i motivi che hanno spinto le persone del video a migrare? Hai sentito alcuni termini che non conosci? Puoi anche guardare altri video a questa pagina: http://www.goodnesstv.org/en/categories/ Modulo 3.2: Cultura ed identità Argomento: Agire concretamente a supporto degli emigrati Obiettivo: Apprendere e discutere i fatti relativi al fenomeno dell’emigrazione. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Celebra la “Giornata mondiale dei rifugiati” e “La giornata mondiale degli emigrati”. Le Nazioni Unite hanno indicato dei giorni dell’anno specifici per celebrare questi eventi. La giornata mondiale dei rifugiati si celebra il 20 giugno di ogni anno e la giornata mondiale degli emigrati il 18 dicembre. Partecipa agli eventi sociali che celebrano e aumentano la conoscenza sui contributi che immigrati e rifugiati hanno 94 Agire BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK dato alla tua comunità. Link utili: www.un.org/en/events/refugeeday/ www.un.org/en/events/migrantsday/ Organizza un incontro nella tua scuola o nel tuo gruppo giovanile con un immigrato o una associazione che si occupa di immigrati. Contatta una associazione che, nella tua zona, si occupa di aiutare gli immigrati e chiedi un incontro al fine di condividere le loro storie ed aumentare la consapevolezza sul fenomeno dell’emigrazione/immigrazione. Argomento: Riconoscere nostra diversità I Obiettivo: Evidenziare, riconoscere ed apprezzare la diversità linguistica La cipolla della diversità 1. I partecipanti sono invitati a formare un cerchio interno ed uno esterno (che rappresentano gli strati di una cipolla); in coppia le persone si posizionano uno di fronte all’altro. 2. Ogni coppia deve trovare (molto velocemente: per esempio 2 min) una cosa (abitudine, aspetto, ambiente, attitudine etc.) che hanno in comune e trovare una forma espressiva adatta ad indicarla (si può lasciare la forma espressiva libera oppure indicarne ogni volta una diversa: “Canta una canzone”, “fare una breve mimica”, “creare una poesia in due righe”, “esprimila con i rumori”, “esprimila con un simbolo”...). 3. Le coppie parlano dell’elemento comune trovato, al resto dei membri del gruppo,che provano ad indovinare la similitudine che hanno visto 4. Quando tutti hanno finito, la buccia di cipolla esterna si muove verso destra. Ogni nuova coppia deve trovare una similitudine ed esprimerla. Si possono anche dare delle indicazioni sul tipo di similitudine (tipo di cibo, ciò che non mi piaceva a scuola, famiglia, musica, abitudine, attitudine, presa di posizione politica..), andando ogni volta un po’ più a “fondo” nelle nostre cipolle. 5. Le coppie possono cambiare diverse volte, sino al completamento del cerchio (a seconda della grandezza del gruppo). Argomento: Riconoscere la nostra diversità II Obiettivo: Evidenziare, riconoscere ed apprezzare la diversità del patrimonio culturale Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Riflessione e valutazione: Il moderatore non dovrebbe interrompere la coppia durante la discussione, ma provare a rafforzare l’idea che ogni coppia deve trovare un accordo. Il moderatore osserva il processo e scrive appunti per un’ulteriore discussione facendo domande come: Quali similitudini/differenze ci hanno stupito? Da dove derivano? Fino a che punto le nostre differenze possono essere complementari? 95 Una variazione più difficile potrebbe essere ricercare le differenze in coppia ed esprimere le loro complementarietà (oppure trovare un’espressione / situazione che integra entrambe). BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Il gioco dell’ombrello Obiettivo: Sviluppare la consapevolezza della propria identità, ed apprezzare le differenze all’interno del gruppo. Esplorare come si sviluppano i sottogruppi nella società. Materiali – Diversi ombrelli. Se l’uso dell’ombrello vero e proprio non è pratico, disegnali su fogli per poster. Post-it (grandi). Pennarelli. Età - 7 anni Tempo minimo necessario - 30 min. Metodo Dividi i partecipanti in quattro gruppi circa. Dai ad ogni gruppo un ombrello, alcuni Post-it ed un pennarello Nei vari gruppi viene chiesto ai membri di trovare il maggior numero di cose che hanno in comune tra loro. Queste devono essere scritte sui Post-it ed attaccati all’ombrello del gruppo. Questo rivela anche ciò che non ritengono di avere in comune, e di cui le persone vanno fiere. Fai scrivere anche queste sui post-it e incoraggia le persone ad attaccarseli addosso. Questi sono portati come distintivi di cui le persone sono fiere (non come “etichette” negative) MARCHI - ETICHETTE DI PREGIUDIZIO Dopo un po’ di tempo riunisci i gruppi in un insieme unico e chiedi loro se credono di poter essere un gruppo. Tra le cose già menzionate, qual è quella che hanno tutti in comune? I partecipanti le incollano ad un solo ombrello comune Alcuni individui che indossano delle etichette potrebbero incontrare altri con distintivi simili e formare un sotto gruppo mentre continuano ad essere parte dell’intero gruppo Invitare i partecipanti a discutere delle differenze che loro sono fieri di avere rispetto agli altri Approfondire i sentimenti di esclusione ed inclusione che hanno vissuto i gruppi durante il gioco Discuti su cosa i partecipanti avrebbero dovuto scegliere per appartenere o per star fuori da un gruppo specifico; cose a cui forse hanno dovuto "rinunciare" per appartenere ad un gruppo o per consentire ad altri di entrare Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 96 Discussione - imparare a concentrarsi sull’esperienza: BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Quali erano le loro attitudini verso gli estranei; le differenze sono state preziose e ben accette? Concentra l’attenzione sulle differenze tra distintivi auto-approvati che le persone sono fiere di indossare, e etichette che alle persone potrebbero far sentire non a proprio agio, essendo stati imposti dagli altri Incoraggia i partecipanti a considerare le loro esperienze in sottogruppi con un ombrello più piccolo. Incoraggiare il gruppo a pensare quali sono le dinamiche di esclusione o marginalizzazione di alcuni gruppi in una società più grande Argomento: Riconoscere la nostra diversità Obiettivo: Evidenziare, riconoscere ed apprezzare la diversità individuale e personale al di là delle norme nazionali/religiose ed etiche La patata della diversità: Obiettivo – aiutare i giovani a riconoscere ed apprezzare gli elementi che li rendono diversi dalle altre persone del loro gruppo, e ad apprezzare gli elementi che diversificano gli altri da loro stessi. Fascia d’età – tutte Materiali – Ogni partecipante avrà bisogno di una patata ed una loro foto recente di cui vanno fieri. Il leader dovrà fornire delle etichette adesive su cui poter scrivere. Tempo minimo necessario - 30 minuti Prima parte Chiedi a tutti di guardare attentamente la loro patata, in modo da notare tutti i buchi ed avvallamenti, la sua forma e la sua dimensione. Ora metti tutte le patate in una grande busta e mischiale e versale sul pavimento. Chiedi ad ognuno di provare a identificare la propria patata. A questa attività può seguire una discussione su come ogni patata , anche se molto diversa a modo suo, rimane sempre una patata dentro. Chiedi ad ogni partecipante di pensare a sé stessi. In che modo sono fieri di essere diversi da tutti gli altri Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 97 Seconda parte BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK del gruppo. Incoraggiali a pensare : 1. Apparenza fisica, competenze, talento, personalità 2. Modi in cui i loro gusti sono diversi da tutti gli altri nel gruppo. Invitali a scrivere due frasi relative ai punti (a) e (b) su un adesivo. Le loro dichiarazioni si possono leggere e proiettare direttamente con la loro foto su uno schermo. i partecipanti possono scambiare distintivi, mischiarli e poi provare ad abbinare le dichiarazioni alle foto sul muro (potrebbero esserci indizi nelle foto). Terza parte Attribuisci ad un gruppo più piccolo il compito di usare i distintivi per elencare tutte le abilità, talenti, attributi, esperienze e competenze che sono presenti in un gruppo. Poi tutto il gruppo lavora su un poster gigante oppure uno schermo per descrivere come le differenze arricchiscono l’intero gruppo. Discussione Invita tutti a dire quali differenze, espresse da altre persone presenti, ammirano e perché. In che modo vogliono che gli altri considerino le loro differenze? Quale attitudine vogliono che il gruppo abbia per le differenze degli altri? Che cosa cogliamo dalle persone diverse da noi? (Paura, ignoranza, ecc.) Obiettivo: sensibilizzazione e programmazione delle azioni attuabili nella nostra vita quotidiana, Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Argomento: comprendere e lottare contro la discriminazione 98 Modulo 3.3: Lotta contro l’intolleranza BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK contro la discriminazione Barometro della discriminazione: Obiettivo • Favorire una discussione sui pregiudizi – capire meglio il concetto ed aumentare la consapevolezza. Gruppo •L’ideale sarebbe avere gruppi dai 10 ai 15 anni, o dai 20 ai 30, divisi in piccolo gruppi da 8-10 Materiale occorrente • lavagne a fogli mobili; penne Descrizione Faremo il gioco del barometro. Se vai verso l’angolo in alto a destra significa “io sono d’accordo”, se invece vai a sinistra significa “Io non sono d’accordo”. Come si può vedere non c’è alcun punto mediano (non sono sicuro), quindi prova a decidere e posizionati dove meglio credi. Ad alcuni verrà chiesto di esprimere il perché si sono posizionati lì. Non ci saranno discussioni e nessun commento – ascolta semplicemente che cosa stanno raccontando le persone. Frasi: a ci sono alcuni pregiudizi utili b ho il diritto di avere pregiudizi c io non ho pregiudizi d Il pregiudizio conduce sempre alla discriminazione Tempo 90 minuti Obiettivo • Analisi dei privilegi sociali,discriminazione multipla ed il loro effetto cumulativo sulle pari opportunità. Pagina 99 Gruppo • 15-30 anni Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Materiali • lavagna a fogli mobili, evidenziatori, abbastanza posto per far formare ai partecipanti una linea posizionandosi fianco a fianco Descrizione o o o o o o o o Chiedi ai partecipanti di formare una linea posizionandosi fianco a fianco e di tenersi per mano stando in silenzio. I formatori enunciano alcune frasi e tutte le persone che si identificano con queste devono fare un passo avanti oppure un passo indietro Come indicato dai formatori, un passo avanti significa che quella categoria è una fonte di vantaggio nella società Un passo indietro significa che è una fonte di svantaggio Se i partecipanti arrivano ad un punto in cui non si possono più tenere per mano, la devono lasciare. Crea un elenco di frasi che comprendono categorie diverse: età, studi, cultura socio-economica, colore della pelle, origine etnica, religione, orientamento sessuale… Dopo averne letti alcuni, chiedi ai partecipanti di rimanere dove sono e posiziona un “premio” ad alcuni metri dai partecipanti. Dì al gruppo che il premio rappresenta il loro obiettivo e che devono correre per raggiungerlo… pronti, partenza …VIA!! Riflessione e valutazione • Ma si inizia veramente dallo stesso punto? • Non raggiungere l’obiettivo significa non avere abbastanza motivazione? Settimana contro il bullismo: Per organizzare una settimana contro il bullismo nella vostra scuola potete visitare questo sito web: Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Argomento: Comprendere e lottare contro il Obiettivo: Sensibilizzazione e pianificazione di razzismo azioni attuabili nella nostra vita quotidiana contro il razzismo. 100 • Qual è l’effetto dello svantaggio cumulativo? BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Anti-Bullying Alliance (2006): 50 per la settimana contro il bullismo. http://peacefulschoolsinternational.org/wp-content/uploads/50_ideas_for_anti_bullying_week.pdf URL [07.03.2014] Analisi mediale Obiettivi Esaminare il ruolo dei media nei confronti del razzismo. Evidenziare i pericoli nell’etichettare le persone, anche quando la cosa non è intenzionale. Considerare l’impatto dei messaggi inadeguati dei media. Background I media giocano un ruolo importante per quanto riguarda il razzismo. Potrebbero avere un ruolo ancora maggiore nella lotta al razzismo evidenziandolo come un problema della nostra società. Potrebbero informare su come enti pubblici e privati stanno cercando di contrastare il razzismo e promuovere una società più inclusiva. Gli standard professionali ed etici di alcuni contenuti pubblicati dai media sul problema del razzismo e della diversità culturale nella nostra società, sono a volte, molto bassi. Questo è, ormai, un fatto acclarato anche da coloro che sono coinvolti nell’industria dell’informazione come l’Unione Nazionale dei Giornalisti, molto attiva nel promuovere le buone pratiche. Osserva come i media interpretano uno o più dei seguenti elementi: Nomadi Gruppi di colore o minoranze etniche Profughi e Richiedenti Asilo Materiali – Chiedi ai partecipanti di raccogliere servizi giornalistici su gruppi come nomadi, profughi e richiedenti asilo da diversi giornali durante un determinato periodo. 101 Fascia d’età - 15 anni Tempo - 30 - 45 minuti Pagina Metodo Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Dividi le persone in piccoli gruppi da 4 o 5. Nomina una persona che possa fare da portavoce oppure chiedi al gruppo di scegliere loro stessi una persona. Questa persona presenterà le cose fatte dopo 20 minuti di lavoro. Fai circolare le fotocopie di alcuni articoli di giornale che hai raccolto oppure fai utilizzare gli articoli che i partecipanti avranno raccolto in precedenza. Chiedi ad ogni gruppo di decidere di cosa parla il racconto. Che tipo di messaggio esprime il titolo dell’articolo? Quali messaggi vengono inviati dal contenuto dell’articolo? C’è un linguaggio emotivo nell’articolo oppure nel titolo? Argomento: Lavorare sugli stereotipi Obiettivo: stereotipi Riflettere criticamente sui nostri La natura onnipresente degli stereotipi; la funzione sociale degli stereotipi Partecipanti: Il numero di partecipanti è limitato a 10-12 persone. Di solito si ottiene un risultato migliore con gruppi appartenenti ad una sola cultura. Istruzioni: Il gruppo è diviso in squadre. Ogni gruppo riceve una foto di una persona ed un foglio con delle domande sulla vita di questa persona. I partecipanti risponderanno in base all’idea che si sono fatti guardando la foto. Le domande potrebbero riguardare: a) Nome, età b) Occupazione c) Dove abitano 102 d) Stato civile Pagina e) Interessi, hobby f) L’ultimo libro che hanno letto Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK g) L’ultimo film visto h) Che cosa farebbero se vincessero un milione di euro Ogni persona si mette in cerchio presentando la persona ritratta dalla foto, sulla base degli appunti presi. Successivamente i partecipanti riflettono sull’attività e su come questa è stata completata. E’ stato un esercizio difficile?Come è stato possibile fare delle affermazioni così dettagliate sulla persona ritratta nella foto? Da dove hanno preso spunto? Che cosa ha attirato l’attenzione dei partecipanti e cosa ha influenzato i loro giudizi? Note: Le foto per questo esercizio non dovrebbero mostrare personalità molto conosciute. Dovrebbero mostrare soltanto una foto allargata del viso, mostrando il meno possibile i vestiti. Il muro (Questa attività può essere emotivamente molto forte.) Materiali necessari: Scatole di cartone a cubo chiuse con il nastro e sigillate (si possono comperare dalle aziende di spedizione oppure dalle cartiere) evidenziatori (uno per scatola) Carta del macellaio Bianca oppure leggermente colorata per coprire completamente l’esterno della scatola Tempo richiesto: 10 minuti per l’introduzione e per spiegare le regole del gioco, ecc. 15 minuti in gruppi per scrivere. 15 minuti per leggere 20 minuti per abbattere il muro In questo esercizio alle persone si chiede in gruppi di scrivere gli stereotipi, le calunnie e ciò che incita all’odio verso un gruppo culturale minoritario. I gruppi minoritari che suggeriti sono i seguenti: Afro-Americani Pagina 103 30 minuti (+) per elaborare Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK bianchi/Caucasici Ispanico/Latino Americani asiatici Nativi Americani Donne Uomini Omosessuali/Lesbiche/Bisessuali Transessuali Persone con disabilità Persone con più di 65 anni Persone obese Persone in condizioni socio-economiche disagiate Ebrei Arabo-Americani Persone straniere altri 104 Una volta che questa attività è stato completata, si chiede ai partecipanti di leggere queste affermazioni ed impilare le scatole da formare un muro. Questo processo crea un "muro dell’odio." Dopo che il muro è stato costruito, si chiede alle persone di smontarlo, scatola per scatola, esaminando come questi problemi riguardano la vita delle persone. Ad ogni scatola, il moderatore dovrebbe chiedere al gruppo chi vuole parlare e perché quei stereotipi e parole sono offensive e cosa significa per loro. Poi dovrebbero fare ciò che vogliono con la scatola. Pagina Domande di facilitazione: Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Come ti sei sentito durante questa attività? Che cosa emergeva nella tua mente? Come ci si sente quando si pronunciano queste le parole o stereotipi? Che cosa ti ha colpito di più? C’erano parole che avresti voluto difendere, ma non lo hai fatto? Come applichi questa attività ai tuoi gruppi di lavoro o alla tua vita personale? Modulo 3.4:Dialogo interculturale Argomento: Lavorare su incomprensioni interculturali esempi di Obiettivo: Trovare modi incomprensioni interculturali contesto per risolvere riflettendo sul Argomento: Riconoscimento dei valori culturali; rapporto tra la lingua e la cultura Partecipanti: il numero di partecipanti è illimitato. E’ più adatto a gruppi mono-culturali che a quelli multiculturali. Istruzioni: nella prima fase, ai partecipanti verrà dato un elenco che contiene proverbi provenienti da diversi paesi, tradotti in modo letterale dalla loro lingua madre. Alcune traduzioni sembreranno strane, ma è una conseguenza naturale della traduzione di un specifico linguaggio culturale. I proverbi spesso sono profondamente radicati nei valori culturali di un popolo e questo li rende difficili da tradurre e ricostruire. Un elenco di proverbi potrebbe essere il seguente: Ci deve essere ordine. (Germania) Canta e ridi con i tuoi parenti, ma mai fare affari. (Germania) Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Presto a letto e presto in piedi, rende l’uomo sano, ricco e saggio (Inghilterra) 105 Lavoro veloce – peccato per il maestro. (Bulgaria) Presto e bene non stanno bene insieme. BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Il lavoro non è un lupo, non scapperà nella foresta. (Russia) Nove levatrici – figlio storpio. (Bulgaria) La fine della passione è l’inizio del pentimento (Francia) Se si sospetta un uomo, non assumetelo; se assumi un uomo, non sospettarlo (Cina) Ci vuole un intero villaggio per crescere un figlio (Africa) Non arerai mai un campo rigirandolo nella tua mente (Irlanda) Una mezza verità è una bugia intera (Yiddish) Ci sono sempre orecchie dall’altra parte del muro (Cina) I partecipanti discutono i proverbi e provano a riconoscere i valori nascosti. Se ci sono alcuni proverbi difficili da comprendere, i motivi di queste difficoltà dovrebbero essere discussi. Si dovrebbero fare anche dei paragoni con i proverbi simili presenti nella cultura dei partecipanti. Nella seconda fase, si formano coppie con cultura mista. Il Partner A inizia traducendo alcuni proverbi in una lingua comune. Il partner B ascolta, fino a che non si presenti un proverbio, che sembra completamente senza senso ed incomprensibile. L’ascoltatore grida “Stop”! ed il partner A deve rendere questo proverbio più comprensibile aggiungendo ulteriori informazioni (chi lo dice,quando si dice, che cosa significa esattamente). Il partner B deve provare a scoprire quali sono i valori contenuti nel proverbio. La stessa procedura è poi ripetuta cambiando i ruoli. Note: L’obiettivo più importante di questo esercizio è di aumentare la comprensione dei partecipanti sulla diversità dei valori culturali ed incoraggiarli a speculare sui valori in generale. Tuttavia, con un breve esercizio così, non ci si può aspettare di produrre una determinazione corretta dei valori in senso antropologico. Argomento: Esperienze pratiche di dialogo obiettivo: Praticare e sperimentare il dialogo interculturale interculturale Obiettivo • Questo piccolo esercizio di gruppo prevede che un membro per ogni gruppo osservi attentamente il Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina 106 Tempo 25 minuti BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK comportamento degli altri. Mira ad esplorare il linguaggio del corpo, sviluppare competenze nell’osservazione e nell’esplorazione degli effetti dei comportamenti del gruppo su un individuo. Gruppo • misura variabile Materiale occorrente • nessuno Descrizione o o o o o Dividi i partecipanti in gruppi da quattro o cinque persone. Una persona per gruppo lascia la stanza. Gli altri pensano ad una attività o discussione da fare davanti con la persona che è al momento fuori dalla stanza, basata su un codice comunicativo particolare. 3 minuti La persona che aveva lasciato la stanza rientra ed inizia ad osservare attentamente il gruppo che inizierà l’attività concordata. Quando la persona ritiene di aver capito il codice’, inizia ad usarlo e ad interagire con il resto del gruppo. Se il codice è corretto il gruppo lo accetterà come uno di loro; se è sbagliato, il gruppo continuerà ad ignorarlo. La persona che aveva lasciato la stanza dovrà continuare ad osservare fino a scoprire il codice corretto ed ottenere l’accettazione nel accettati dal gruppo. 5 minuti Un altro membro del gruppo ora può allontanarsi e ripetere l’attività. Il gruppo può creare un codice più difficile e sofisticato ogni volta che si ripete l’esercizio. 10 minuti Riflessione e valutazione 7 minuti • Come si è sentita la persona che aveva lasciato la stanza? • Che cosa hanno scoperto quando hanno provato capire il codice? • Come si sono sentiti i membri del gruppo durante l’esercizio? • Quali implicazioni ha, questo processo, con ciò che è accade nell’interazione quotidiana? • I partecipanti hanno qualche osservazione oppure commento sul linguaggio del corpo in genere? Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 Pagina Questo esercizio potrebbe essere usato per esplorare l’uso di codici verbali in un ‘gruppo chiuso’, per vedere come un gruppo può sviluppare l’uso esclusivo del linguaggio. (Un esempio di codice verbale potrebbe essere: tutte le frasi pronunciate devono iniziare con una parola che inizia con ‘w’). Il gruppo potrebbe unire un codice verbale con un codice fisico. (Un esempio di codice fisico potrebbe essere: tutti 107 Commenti BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK i membri del gruppo devono fare un contatto con gli occhi con il leader del gruppo assegnato prima di parlare con qualsiasi altro membro.) Questo esercizio potrebbe essere portato al di là della comunicazione per esplorare altri aspetti del gruppo chiuso. Come operano le bande in termini di linguaggio, linguaggio del corpo, comportamento, valori, moda e così via? In che modo si può provare ad entrare in un gruppo chiuso? Quali messaggi danno i gruppi chiusi agli estranei? Perché le persone hanno bisogno di gruppi chiusi? Glossario o Cultura Le credenze, il comportamento, il linguaggio, e l’intero stile di vita di un particolare gruppo di persone. E’ importante essere a conoscenza del fatto che la cultura è sempre costruita socialmente e si sviluppa attraverso l’interazione tra le persone. Sappiate che la cultura cambia costantemente e non è qualcosa di statico. o Discriminazione La discriminazione riguarda l’essere trattati in modo diverso da tutti gli altri a causa di qualche caratteristica personale che qualcuno non rispetta. o Diversità Il concetto di diversità racchiude accettazione e rispetto. Significa capire che ogni individuo è unico e ha delle differenze individuali. Queste possono riguardare la razza, l’etnia, il sesso, l’orientamento sessuale, le condizioni socio-economiche, l’età, le competenze fisiche, il credo religioso, il credo politico, o altre ideologie. La diversità implica l’esplorazione di queste differenze in un ambiente sano, positivo e di consolidamento. Riguarda la comprensione reciproca ed andare oltre la semplice tolleranza per abbracciare e celebrare la ricca dimensione della diversità contenuta in ogni individuo. Sentimento coltivato storicamente o socialmente costruito, di appartenenza ad un certo gruppo sociale che ha tradizioni/linguaggio/patrimonio culturale comune. o Prima lingua Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 108 Etnia Pagina o BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Una prima lingua (anche lingua nativa, madrelingua) è la lingua(e) che una persona ha imparato sin dalla nascita. o Globalizzazione Globalizzazione è il sistema di interazione tra i paesi del mondo che consente lo sviluppo dell’economia globale. La globalizzazione si riferisce all’integrazione delle economie e delle società di tutto il mondo. La globalizzazione comprende scambi tecnologici, economici, politici e culturali resi possibili in gran parte dalla comunicazione, dal trasporto e dalle infrastrutture o Identità: L’identità è un processo psicologico. Riguarda un individuo, la percezione che ha di sé stesso in relazione all’ambiente. La percezione della propria conoscenza dell’esistenza come persona in relazione agli altri, come la famiglia ed il gruppo che forma come rete sociale. Per le minoranze, la loro identità è influenzata dal modo in cui sono percepite dalla maggioranza. L’identità è funzionale ad assicurare la continuità e la crescita. o Apprendimento interculturale Riguarda il fatto di capire come noi percepiamo altre persone che sono particolarmente diverse da noi. Riguarda noi. Riguarda noi e come lavoriamo insieme per costruire una comunità giusta. Riguarda il modo in cui le comunità si possono collegare fra loro per promuovere l’uguaglianza, la solidarietà e le pari opportunità per tutti. Riguarda il favorire il rispetto e promuovere la dignità tra le culture, in particolare dove sono presenti delle minoranze. o Migrazione È il movimento di una persona o di un gruppo di persone, attraverso un confine internazionale, oppure all’interno di uno Stato. Comprende qualsiasi tipo di spostamento di persone, di qualsiasi lunghezza, composizione e per qualsiasi causa; comprende la migrazione di rifugiati, sfollati, migranti per motivi economici e persone che si muovono per altri scopi, compreso il ricongiungimento familiare. (IOM) Minoranza Un gruppo di persone che condivide un’unica identità e/o cultura, diversa dal resto della società e per questo viene emarginato dal punto di vista sociale e legale dalla maggioranza. Alcuni esempi comprendono gli immigranti, le minoranze etniche e nazionali, le persone con orientamento sessuale diverso, le persone con disabilità. Società Multiculturale Pagina o 109 o Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Una società in cui convivono culture diverse, nazionali ed altri gruppi, che non hanno un contatto reciproco. All’interno di questo tipo di società, la diversità è vista come una minaccia e solitamente è terreno fertile per pregiudizi, razzismo ed altre forme di discriminazione. o Potere La capacità di controllare e limitare la partecipazione sociale di altre persone. Per giovani minoranze, questo spesso significa marginalizzazione sociale, che porta verso una completa perdita di potere. o Pregiudizio È basato su informazioni non approfondite riguardo altre persone. Spesso tendiamo ad avere pregiudizi sugli altri semplicemente perché non li conosciamo oppure perché non facciamo alcuno sforzo per conoscerli. Si basa su delle esperienze condivise da altri, oppure su ciò che si legge nei giornali di odierni. o Razzismo Qualsiasi distinzione, esclusione, restrizione, o preferenza basata sulla razza, colore della pelle, discendenza, oppure origine nazionale o etnica. Ha lo scopo, oppure l’effetto, di annullare o ridurre il godimento o esercizio paritario dei diritti umani e delle libertà fondamentali in ambito politico, economico, sociale, culturale o qualsiasi altro settore della vita pubblica: (UN Convenzione sulla Eliminazione di Tutte Le Forme di Discriminazione Razziale ) o Religione La religione può essere definita o come credo religioso o spirituale di preferenza, indipendentemente dal fatto che questo credo sia rappresentato da un gruppo organizzato, con specifici principi religiosi o spirituali. o Stereotipi Gli stereotipi sono giudizi che noi facciamo sugli altri senza avere sufficienti informazioni al riguardo oppure senza un ragionamento appropriato. La tolleranza è il rispetto, apprezzamento ed accettazione della diversità in senso generale. La tolleranza significa vivere ed agire accettando le altre culture senza giudicare. La tolleranza, se considerata nel contesto dell’apprendimento interculturale ha un significato abbastanza diverso da quello tradizionale. Essere tolleranti non significa che uno è interculturalmente tollerante. Qui stiamo parlando di salvaguardare e mettere in pratica i valori dei diritti umani e tutelare la libertà degli altri. Building Strong School-Family- Community Relationships” LLP Project Number: 2013-1-RO1-GRU06-295671 110 Tolleranza Pagina o BUILDING STRONG SCHOOL-FAMILY-COMMUNITY RELATIONSHIPS -HANDBOOK Bibliografia Anti-Bullying Alliance (2006): 50 Ideas for Anti-Bullying Week. http://peacefulschoolsinternational.org/wp-content/uploads/50_ideas_for_anti_bullying_week.pdf URL [07.03.2014] ASUO – Multicultural Advocate (2014): Definition http://gladstone.uoregon.edu/~asuomca/diversityinit/definition.html of Diversity. URL [07.03.2014] British Red Cross (2011): Positive images toolkit. Positive Image’s Educators Guide: a resource on migration and development. http://www.redcross.org.uk/~/media/BritishRedCross/Documents/What%20we%20do/Teaching%20res ources/Teaching%20packages/Positive%20images/English/PDF/2011%20Positive%20Images%20Complet e%20ENGLISH%20TOOLKIT.pdf URL [07.03.2014] Canadian Public Health Association (2004): Assessment Toolkit for Bullying, Harrassment and Peer Relations at School. 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