L`Amante - Luisa Negrini
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L`Amante - Luisa Negrini
Il secondo quarto: il nutrimento L’Amante Estate, verso la luna piena Significato Questo archetipo corrisponde all’età adulta. La giovane donna esce dal cerchio femminile delle sorelle e si confronta direttamente con il maschile esterno a lei, con l’uomo, aprendosi all’amore. Il bocciolo dispiega tutti i suoi petali e si apre alla luce, offrendo la sua corolla. Diventa penetrabile. Offre nutrimento. Nell’aprirsi diventa anche vulnerabile. Inevitabilmente la donna viene ferita e perde l’innocenza o, in altre parole, si contamina con la vita, si apre all’intimità. Attraverso l’altro impara a conoscersi nelle sue parti più intime, segrete, nelle sue polarità chiare e scure. Con il tempo imparerà a integrare il maschile anche dentro di sé. Si muove in una danza dinamica con l’altro sesso. Sperimenta l’abbandono, l’affidamento, l’annullamento di sé per fondersi nell’unione, alternato al ritorno alla propria individualità e autonomia. In questa fase, la donna è fortemente proiettata verso l’esterno, verso la vita, intesa come avventura tutta da scoprire. Il piacere, la passione sia verso l’uomo sia verso la vita, il lavoro o una missione, un progetto caratterizzano questa fase e conducono verso il concepimento (anche di idee). La giovane donna va gradualmente oltre l’individualismo e genera una terza dimensione (bambino, progetto). Muove i primi passi verso il prendersi cura, l’altruismo, anche se la centratura su di sé predomina ancora. L’archetipo dell’amante contiene ancora l’energia selvaggia, che però inizia a organizzarsi. A questo archetipo appartengono i riti di fertilità e di passione come i fuochi di Beltane, il carnevale e altri. La dea celtica dell’amore e della fertilità, Belena, porta come simbolo archetipico una brocca, un pettine e una cintura dell’amore, che in futuro verrà usata per il parto rendendolo facile. Spesso questa dea viene rappresentata con dei carboni ardenti nella sua brocca o nel grembo, altre volte con delle rose. Sono ambedue sibmoli della vulva creativa e ardente. La stessa brocca, archetipo dell’utero, porta anche l’acqua della vita. Il pettine rappresenta la vulva e il pettinarsi l’atto sessuale. Infatti, un’altra figura simbolica dell’amante è rappresentata dalla sirena che si pettina i lunghi capelli. E’ un essere dell’acqua. Un canto dolce accompagna l’atto del pettnarsi, un acnto tanto dolce da fare perdere la testa all’uomo che lo sente! Ma il pettine si trova anche come simbolo del parto. Indica la posizione eretta del parto e la forza erotica come forza vitale attraverso cui nasce la nuova vita. Anticamente amore e parto erano dunque accostati. (Simbolo del pettine: Nube con segni di pioggia: questo simbolo a forma di pettine era utilizzato, in comunità agricole, come propiziatorio di fertilità dei campi; cfr la forma del pettine stesso: v. ad es. il cosiddetto ’Pettine di Santa Colomba’ del Neolitico, scolpito sulla roccia; ancora oggi si dice ‘una pioggia o cascata di capelli’. I capelli di donna e il pettine sono legati alla femminilità anche etimologicamente: kteìs ‘vulva’, pettignone ‘i crini che circondano la vulva’ (Giovenale) formanti un motivo a pettine e l’oggetto pettine hanno la stessa radice.) Una delle interpretazioni dell’archetipo dell’amante lo vede come simbolo della separazione o differenziazione, della scelta. Forse è la polarità maschilefemminile a suggerire tale valenza. In un certo senso il confronto con l’altro pone alcuni limiti al senso di onnipotenza che la ragazza porta con se dal quarto dell’innocenza. Per unire quello che è separato occorre molta energia, come vedremo nella maga, l’archetipo opposto e complementare all’amante. La scelta richiama l’iniziazione alla progettualità: se le sorelle di sangue offrono la base per poter affrontare il maschile e il mondo, l’amante offre la base per fare delle scelte di vita e per entrare nella progettualità. Quindi è ora il momento di fare delle scelte. La qualità psichica dell’amante è la passione, l’amore, l’andare oltre. L’archetipo si attiva quindi nella vita, ogni volta che la donna si confronta con qualcosa di nuovo, estraneo o opposto a lei che ne sveglia la passione e la assorbe completamente. L’amante le dona la forza di credere nel nuovo progetto e ne attiva le energie per dare il massimo. Nella donna l’energia di questo archetipo si accende anche quando nasce il suo bambino quando ne incontra per la prima volta lo sguardo. Il suo complemento è la strega, o maga, figura che fonde dentro di sé il femminile e il maschile ed è riuscita, attraverso l’esperienza, ad armonizzarli al suo interno. Nell’amante troviamo questa unione-fusione del maschile e femminile nell’unione fisica che trascende la materia e può esprimere il massimo livello della spiritualità. Apre all’espansione, al concepimento (anche di idee, progetti). I vissuti Nell’esperienza del cerchio questo quadrante, quindi questo archetipo, è abbastanza occupato, ma in modo piuttosto ambivalente tra desiderio e delusione. Oppure lo occupano le partecipanti che vivono una fase di innamoramento. Emerge con chiarezza l’identificazione con l’uomo, in tutte le sue sfacettature. Nella discussione sull’archetipo, più che l’unione e l’amore, che rimane un’aspettativa ideale, emergono molte ferite attraverso il maschile, molti contrasti relazionali. Il confronto con l’uomo richiede un lavoro intenso e l’archetipo tocca tutta la fatica, lo sforzo che comporta, simile ad un equilibrista su una corda tesa. Emerge anche come sia la passione a permettere di percorrere questa strada e come sia una strada di crescita di cui l’accoglienza è una caratteristica importante. Tratto da "Apprendere la maternità" di Verena Schmid, a sua volta tratto da "The Circle of Life, Thirteen Archetypes for every woman"di Elisabeth Davis e Carol Leonard http://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Dea_simboli.htm