Tarkovsky Quartet scheda
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Tarkovsky Quartet scheda
TARKOVSKY QUARTET UN PROGETTO DI FRANÇOIS COUTURIER François Couturier, pianoforte Jean Luis Matinier, fisarmonica Anja Lechner, violoncello Jean Marc Larché, sax soprano Nel 2006 François Couturier ha cominciato un lavoro di approfondimento e ripensamento in chiave musicale del cinema di Andrei Tarkovsky. Andrei Tarkovsky è il mio regista preferito. Il suo film Andrei Roublev fu per me una rivelazione. Da allora ho visto e rivisto tutti i suoi film... Sono dei lunghi poemi di una lentezza ipnotica, pervasi di spiritualità. C'è pochissima musica nei suoi film. Tarkovsky stesso diceva: <Sono intimamente convinto che un film non abbia per niente bisogno di musica> Eppure utilizzò la musica con talento. Non ho voluto, quindi, in nessun caso creare una musica illustrativa. Ma rappresentare in ogni pezzo un'emozione particolare legata all'universo di questo regista: i sui film, sicuramente, ma anche alcuni dei suoi attori (Anatoly Solonitsyne, Erland Josephson) o ai suoi compositori preferiti (Bach, Pergolesi). O ancora il gioco, così originale, con le sfumature di colore (Crepuscolaire). (....) Questo suo lavoro ha coinvolto fin dalle prime battute anche Andrei, il figlio del regista, che è rimasto affascinato dalla capacità di Couturier di cogliere con attraverso i suoni l’essenza dell’universo poetico di suo padre. Da questa collaborazione è nato il primo progetto: Nostalghia – A song for Tarkovsky, nel quale il figlio del regista improvvisa un video sulle musiche suonate da Couturier e dal suo quartetto. Il nostro progetto comune non è, naturalmente, un semplice mettere in musica delle immagini. È piuttosto (...) un concerto con una persona (il figlio del regista), che utilizza, dopo un lavoro comune, delle immagini che seguono sullo schermo la trama musicale. Una sorta di mise en image della musica. Immagini magnifiche provenienti dai film o dall'archivio personale di Tarkovsky. Un'opera audio-visiva unica, attorno alle creazioni del più grande poeta del cinema. Musica, immagini, sogno, spiritualità...l'universo di Tarkovsky viene ricreato con umiltà. Un omaggio di suo figlio e di un musicista suo ammiratore. A questa prima opera sono seguite negli anni successive altri due progetti: Un Jour si Blanc (per pianoforte solo) nel 2010 e Tarkovsky Quartet nel 2011. Ho sempre pensato che un approccio ai film di mio padre dovesse essere un coinvolgimento emozionale, empatico con i sentimenti dell'autore, piuttosto che un'analisi intellettuale dei contenuti. In una certa misura, quel tipo di composizioni musicali dove le pure emozioni sono predominanti. Io credo che François e i membri del Tarkovsky Quartet abbiamo trovato un giusto approccio. La loro musica è più di una semplice dedica. E' una creazione indipendente, ispirata alla medesima visione artistica e filosofica che ha ispirato il lavoro di mio padre e perciò capace di produrre una forte idea artistica, profondamente legata all'universo di Tarkovsky. Andrei A. Tarkovsky - dalle note al CD Tarkovsky Quartet - ECM - 2011 Tutti e tre I lavori sono stati pubblicati dalla casa discografica ECM. Per informazioni: Roberto Dionisi – 340 69 89 743 [email protected]