2016-03-marzo - Liceo Scientifico Galeazzo Alessi

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2016-03-marzo - Liceo Scientifico Galeazzo Alessi
La notizia pungente!
Marzo 2016
Giornalino degli studenti del Liceo scientifico “Galeazzo Alessi” PG
La vita è un’ombra che cammina, un povero attore che si agita e pavoneggia la sua ora
sul palco e poi non se ne sa più niente. È un racconto narrato da un idiota, pieno di
strepiti e furore, significante niente.
Editoriale
Ancora l’entusiasmo e la voglia di condividere
corrono per i corridoi della scuola, ancora si sente viva e accesa la partecipazione di tutti e ancora, nelle aule e pure nei bagni, sono visibili i segni di un’esperienza inedita e creativa che ha
lasciato tutti gli studenti elettrizzati e soddisfatti.
Tutto inizia con la “settimana” flessibile del nostro
liceo, «Non chiamatela protesta», così al telegiornale hanno esordito i giornalisti che se ne sono
occupati, infatti, non ci si è mossi per contestare
qualcosa, ma all’insegna dell’autonomia: non è
un’occupazione, ma una collaborazione tra studenti e insegnanti per percorrere insieme e produttivamente vie alternative d’apprendimento.
E così nel nostro liceo si è svolta questa particolare esperienza nel periodo a metà dell’anno,
“settimana flessibile”: flessibile nei temi, nelle forme e nella produttività.
Sono state coinvolte Libera, Emergency e varie
associazioni sportive del territorio per aprire gli
occhi degli studenti su tutto ciò che li circonda:
troppo spesso, infatti, tra interrogazioni, compiti
in classe e 5 ore (o più) a scuola ci si dimentica
di alzare lo sguardo a ciò che il mondo intorno ci
offre.
Corsi di teatro, sport alternativi (come
il Quiddich), cinema sono stati i protagonisti di
questa esperienza, giudicata da tutti positiva e da
riproporre in futuro. Sempre per rimanere con gli
occhi sul mondo, ineludibile è il recente fatto di
cronaca che racconta la morte di Umberto Eco,
un luminare dell’Università, un romanziere, un
giornalista: chi non ha letto “Il nome della Rosa”?
(o visto il film), chi non ricorda il suo viso paffuto
e simpatico mentre commenta, in televisione o
sul tubo, poesie e racconti? Purtroppo ci ha lasciati, ma il suo lavoro e la sua arte rimarranno
con noi, La Siringa e la scuola tutta lo ricordano,
perché, come si suol dire, “ricordare è sapere”,
scopo principale dell’Istituzione scolastica e della, pur piccola, attività del nostro giornalino.
Buona lettura.
Benedetta Tedeschi
CHE FINE FARANNO LE
BANCONOTE DA 500 EURO?
S
i avvicina il 10 marzo 2016, giorno nel
quale si terrà il prossimo Consiglio direttivo della Bce e la banconota da 500 potrebbe avere le ore contate.
La proposta del ritiro era stata avanzata da diverso tempo dalla stessa Banca centrale europea con l’intento di ostacolare i traffici criminali.
Il massimo taglio infatti, dati l’alto valore e il
basso volume, risulta vantaggioso per le pratiche illecite: in una valigetta 24 ore si possono
trasportare anche 6 milioni di euro, per un peso
inferiore ai 10 chilogrammi.
Inoltre le banconote da 500 euro rappresentano
poco più del 3% dei pagamenti effettuati all’interno dell’unione monetaria, ...continua a pagina 2
EINSTEIN AVEVA TORTO
F
inalmente l'11 Febbraio un team di ricercatori, facenti parte di istituti di ricerca di
tutto il mondo, è riuscito a dimostrare l'esistenza delle onde gravitazionali.
Le onde gravitazionali erano state teorizzate
esattamente cento anni prima da Albert Einstein
nella relatività generale, ma solo grazie alla collaborazione del team di ricerca LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) e
del team italiano, Virgo, abbiamo avuto prove
dell'esistenza delle onde.
La scoperta è avvenuta grazie allo studio della
collisione di 2 buchi neri, evento particolarmente raro avvenuto ad un miliardo di anni luce dalla terra, quando ancora la vita sul nostro pianeta assumeva per la prima volta la forma di organismi pluricellulari.
Qualsiasi massa accelerata genera onde gravitazionali, ma queste essendo molto deboli riescono ad essere percepite dai nostri strumenti
solo quando sono coinvolte masse enormi come in questo caso; i
due buchi neri, infatti, ...continua a pagina 5
avevano una massa
CHE FINE FARANNO LE BANCONOTE DA 500 EURO?
...continua dalla copertina
anche se il loro valore è superiore al 30% della carta moneta che circola nell’eurozona. Gli esperti della Bce, nel
caso in cui il ritiro dovesse diventare effettivo, si troverebbero a dover elaborare la modalità più adatta. Le possibilità
sono fondamentalmente due:
la prima consiste nel graduale
ritiro accompagnato dalla fine
dell’emissione delle banconote. Tuttavia un provvedimento
C
del genere potrebbe durare
decenni, visto che sono in circolazione circa 300 miliardi di
euro in questo taglio. La seconda possibilità prevede che
la Bce fissi una data oltre la
quale le banconote da 500 euro non saranno più idonee come metodo di pagamento. Un
provvedimento con conseguenze significative, dal momento che i possessori dei
500 euro che non li cambiassero in tagli più piccoli si trove-
rebbero di colpo con banconote che valgono zero.
Si tratta di una misura drastica
e rivoluzionaria, ma sarà sufficiente a intralciare i malfattori?
Sidikat Adebanjo 2D
UNIONI CIVILI: ALESSI MEETS SENATO.
ari Lettori, dopo settimane
di botte e risposte nelle
Aule Parlamentari, il
Gruppo PD ha ottenuto successo. Stiamo parlando dell’approvazione al Senato del ddl Cirinnà, un disegno di legge che
porta il nome del suo primo firmatario: l’On. Monica Cirinnà.
Cosa promette questo testo?
Innanzitutto intende applicare i
benefici della cosiddetta ‘unione
civile’ a tutte le coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale: sia coppie eterosessuali che omosessuali.
Il secondo punto tratta il delicato
tema della “stepchild adoption”.
A differenza di quanto molti vorrebbero farci credere, una coppia omosessuale non può adottare un bambino senza un legame di parentela con uno dei
compagni: uno dei due deve essere il padre, o la madre.
Per questo articolo ho intervistato cinque senatori, che hanno
spiegato al nostro liceo tutte le
dinamiche che hanno visto protagonista una legge che sta
cambiando l'Italia intorno a noi.
Se volete comprendere a fondo
la storia di questo ddl, e leggere
le interviste con i docenti, andate al nostro sito online:
redazionelasiringa.blogspot.it
Dinnanzi alle 5000 mozioni di
modifiche presentate dalle op-
posizioni, il Partito Democratico
è ricorso a un emendamento
presentato dal Senatore Marcucci (PD): questo emendamento prende il nome tecnico di
“emendamento canguro”. Ma
quali sono le finalità dei
‘canguri’? Un ‘canguro’ serve
per raggruppare, sotto decisione del Presidente dell’Aula, in
un unico voto tutti gli emendamenti simili, per velocizzare il
lavoro parlamentare.
La Cirinnà a conclusione delle
concitate sedute parlamentari
commenta: –“ Non ce la siamo
sentita di rischiare sulla pelle di
chi non ha diritti e abbiamo deciso di portare a casa un testo
con tutti i diritti sociali del matrimonio ad esclusione del riconoscimento della genitorialità omosessuale, che verrà affrontato in
un altro iter dedicato alla riforma
organica delle adozioni.”-. Mentre la Fedeli, Vicepresidente del
Senato, ha aggiunto che -“Il
Governo ha deciso di prendere
in mano la situazione per garantire che l'Italia si dotasse finalmente di una norma che desse
riconoscimento giuridico, diritti e
doveri alla loro scelta d'amore.”tenendo a sottolineare che “è
stata una scelta coraggiosa che
ha mostrato quanto il PD e il
Presidente del Consiglio tenessero alla legge: per noi i diritti
2
sono fondamentali.”
Chiedendo la fiducia all’Aula, il
Governo Renzi ha potuto blindare un testo della legge, concordato con NCD, saltando tutti
gli emendamenti ostruzionistici.
Si tratta di una grande responsabilità: se non fosse stata raggiunta la maggioranza dei voti
sul testo di legge presentato alla
fiducia, il Governo sarebbe caduto.
Per dare i propri voti, NCD ha
toccato due corde.
Le andiamo ad approfondire
con l’On. Salvo Torrisi NCD,
che puntualizza :- Ciò ha significato lo stralcio della Stepchild
adoption, un punto del Disegno
di legge che, stando ai sondaggi, non era condiviso neanche
dalla maggior parte degli Italiani. Alla fine la scelta fatta si è
rivelata la soluzione migliore.”
Chiediamo: A quanto apprendiamo NCD è stato rilevante nel
porre una condizione di stralcio
della stepchild per votare a favore del ddl; quali sono state le
motivazioni che hanno portato
alla presa di questa posizione
netta?
Torrisi:–“Il Nuovo Centrodestra
ha sempre sostenuto con decisione il proprio sì per il riconoscimento alle Unioni per le coppie di fatto e gli omosessuali.
Ciò sulla base del rispetto dei
diritti di tutti i cittadini, in riferimento alla normativa della
Costituzione italiana. Ma sulla
Stepchild adoption la nostra
valutazione è stata negativa
fin dall’inizio, ritenendo che il
passaggio su questo punto
avrebbe costituito la premessa ad altre forme di paternità
e maternità surrogate sul quale abbiamo sempre espresso
la nostra totale contrarietà.
Ritengo, però che sul tema
delle adozioni il nostro Paese
abbia bisogno di una nuova
normativa, più chiara e generale, che non riguardi solo le
coppie di fatto ed omosessuali, ma tutte le coppie in maniera trasversale.”
Al senatore Cappelletti (M5S),
chiediamo invece un parere
sulla proposta del Ministro degli Interni Angelino Alfano
NCD di togliere l’obbligo di
fedeltà per le coppie gay come ulteriore condizione per la
fiducia chiesta dal governo:-“
U
Se si vanno a introdurre delle
differenze che fanno connotare le coppie omosessuali come una coppia di serie B, introducendo per legge addirittura il venir meno del vincolo
di fedeltà, sarà dato un ulteriore argomento a quanti ritengono che queste coppie debbano continuare ad essere
discriminate. E' chiaro che sul
piano pratico, vincolo di fedeltà o meno, cambia poco. Ma il
segnale inviato al paese è micidiale.”
Monica Cirinnà ha una visione
totalmente opposta:-“L'obbligo
di fedeltà è retaggio della peggiore cultura maschilista, pensi che venne inserito nel nostro ordinamento per legittimare il delitto d'onore!”. Anzi,
possiamo dire che abbia in
serbo una sorpresa per portare fino in fondo (anche) questa futura battaglia:-“ Per essere coerenti con la nostra
scelta ho sottoscritto insieme
ad altri colleghi un disegno di
legge che mira ad abolire
questo requisito dalla normativa vigente sul matrimonio.”
Ringrazio tutti i Senatori e gli
Insegnanti che hanno contribuito alla realizzazione di questo articolo, e concludo con
un saluto all’Alessi dalla vicepresidente del Senato Fedeli
(PD): “è un piacere dialogare
con dei giovani interessati a
quello che accade intorno a
loro: le istituzioni della Repubblica sono le vostre istituzioni.
La battaglia per un'Italia più
civile non può vivere solo dentro le aule parlamentari, ha
bisogno dell'impegno e della
mobilitazione di tutti voi per
chiedere uguaglianza, giustizia, riforme. Assieme possiamo fare molto: costruire un
Paese all'altezza delle vostre
ambizioni.”
Giovanni Costantini 3F
OGGI IL FUMO SI COMBATTE COSÌ
n cancro alla gola. Un
piede mutilato dalle
cancrene. Un neonato
scheletrico attaccato al respiratore. Uno zombie giallo ed
emaciato mostra denti rosi dalla carie. Queste le nuove armi
della lotta al fumo, immagini
scioccanti, che vanno a sostituire le ormai familiari ammonizioni sui nostri pacchetti di sigarette: “Il fumo uccide.” “Il fumo danneggia te e chi ti sta
intorno.” “Il fumo aumenta il
rischio di impotenza.” Immagini
shock sui pacchetti di sigarette, che
mostreranno in
maniera inequivocabile i danni provocati dal fumo. È
la Gran Bretagna il
primo paese europeo a introdurre
questo tipo di deterrente per
ridurre il numero di fumatori;
vedremo foto esplicite e raccapriccianti di tumori alla gola, di
polmoni devastati e di denti
corrosi dalle carie.Da martedì
2 febbraio sono entrate in
vigore le nuove norme
previste dal decreto legislativo tabacchi che recepisce la direttiva 2014/40/
UE del Parlamento europeo e introduce norme più
severe per i fumatori di
sigarette.Sulle confezioni
sono vietati tutti gli elementi promozionali ed è
3
''vietata la pubblicità di liquidi o
ricariche per sigarette elettroniche contenenti nicotina trasmessa all'interno di programmi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli
stessi in televisione nella fascia oraria dalle 16 alle
19''. Arriva anche lo stop al fumo in auto con minori e donne
incinta. Tra gli altri divieti introdotti troviamo quello di vendita
ai minori di sigarette elettroniche con presenza di nicotina e
il divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospeda-
li. Inoltre, il disegno di legge
sulla cosiddetta “green economy” approvato lo scorso dicembre, ha introdotto multe
fino a 300 euro per chi getta a
terra i mozziconi delle sigarette. È vietata la vendita dei
pacchetti da dieci sigarette, di
tabacco da masticare e del
cosiddetto snus, tabacco sve-
dese da tenere in bocca. Secondo i dati del ministero i
messaggi sui pacchetti sono
molto efficaci: finora 90mila
persone hanno contattato il
numero verde (800.554.08)
per smettere di fumare. Che
riescano queste immagini pietose e scioccanti a farci riflettere? Questo contraddittorio
abbinamento che associa immagini di morte e malattia ad
un prodotto cosi venduto ci fa
domandare quale sia il senso
di continuare ad oltranza questa compravendita, ben consci
degli effetti che ci procura.
Sonia Forlimbergi 3D
MOGLIE SI RIFIUTA DI PULIRE E CUCINARE,
RISCHIA IL CARCERE PER MALTRATTAMENTI
D
enunciata la moglie per
maltrattamenti entro le
mura domestiche poiché non cucina e non pulisce
ciò che il marito sporca. Queste le accuse per cui una povera moglie va in processo. Il
giudice ritiene sia giusto verificare se la donna debba andare in carcere poiché ritiene valide e fondate le prove riportate
dal marito.
La donna è una quarantenne
di Sonnino, paese in provincia
di Latina; essa è stata mandata in giudizio poiché si rifiutava
di preparare i pasti e pulire il
disordine del marito, rischiando così dai due ai sei anni di
galera. Il marito, di ben sette
anni più grande, sostiene che
la moglie non solo non prepara
da mangiare e lo fa vivere in
una casa sporca ma lo insulta
da ben due anni e lo sbatte
fuori dalla camera da letto.
Fortunatamente il processo è
stato disposto sotto il giudice
Mara Mattioli del tribunale di
Latina.
È possibile arrivare a rischiare
la galera solamente per non
avere preparato da mangiare
al marito perfettamente sano e
abile alla vita autonoma? È
possibile che le donne vengano accusate di non fare il
“proprio lavoro”? Ormai da
tempo dovrebbe esser stato
abbandonato il maschilismo,
perché ci sono ancora uomini
così? Perché le donne devono
essere considerate sempre in
dovere di servire l'uomo?
Sarebbe giusto, dunque, e secondo la legge condannare
una donna che si è solo rifiutata di svolgere i soliti compiti da
“donna di casa”,nominativo
spesso affibbiato dagli uomini,
invece che mandare dietro alle
sbarre chi ha violentato e ucciso mogli solo perché non erano in grado di soddisfare il marito?
Silvia Tonzani 3D
GIUBILEO STRAORDINARIO…COSA SIGNIFICA
L
’otto dicembre 2016 si è
aperto il “Giubileo”: Papa
Francesco a due anni
esatti dalla sua elezione ha
proposto di dedicare un anno
che abbia al suo centro il festeggiamento della
“Misericordia”.
L’eco mediatico di tale evento
è notevole, anche se pochi conoscono il vero significato di
questa Istituzione Cattolica e i
vari momenti che la caratterizzano.
La parola Giubileo deriva
dall’ebraico “Jobel” che vuol
dire “caprone” in riferimento al
corno di montone utilizzato
nelle cerimonie
sacre durante gli
antichi giubilei;
viene chiamato
anche “Anno
Santo” e in tale
periodo è possibile rilevare particolari benefici
spirituali.
Il corrente giubileo è straordinario poichè di norma esso viene indetto in modo
ordinario ogni 25 anni.
Qualche Papa, come l’attuale
può ritenere doveroso indire
un “Anno Santo” fuori dai clas-
4
sici schemi incentrandolo su
particolari temi. Ecco quindi “il
Giubileo” straordinario della
“Misericordia” in un anno non
prestabilito, il 2016.
In tale periodo i fedeli hanno a
disposizione occasioni speciali
per scoprire cosa veramente
significa “Misericordia”.
Il rito iniziale è l’apertura della
Porta Santa. Si tratta di una
porta che viene aperta solo
durante il Giubileo, mentre negli altri anni è chiusa.
Posseggono una Porta Santa
le quattro Basiliche maggiori
di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo
Fuori le Mura e Santa Maria
Maggiore.
Il passare attraverso di esse
esprime simbolicamente un
percorso straordinario offerto
ai fedeli verso la salvezza.
Ufficialmente si inizia con l’apertura della Porta in San Pietro, seguono poi le altre.
In occasione di questo Giubileo, Papa Francesco, ha designato Porte Sante anche in
altri luoghi significativi per i
cattolici. Si sono spalancate in
quasi tutto il mondo le porte
della Misericordia in cattedrali,
santuari e anche in molti luoghi di disagio e di emarginazione come carceri, ospedali,
ospizi, mense per poveri.
Secondo il Papa a nessuno è
preclusa la possibilità di salvarsi, soprattutto durante il
“Giubileo della Misericordia”.
Alessandro Leone 2F
SI ARRUOLA NELL'ISIS, IL CIBO NON È BUONO E TORNA
A CASA
I
l fenomeno foreign fighters
è sempre più diffuso nel
mondo, infatti giovani occidentali lasciano le loro case
per abbracciare la causa islamica e andare
a combattere nel nome di Allah.
Non sempre però l'Isis riesce
a trattenere questi ragazzi che
talvolta preferiscono tornare
sentendo la mancanza del
buon cibo e della stufetta. È
l'esempio
del giovane jihadista britannico
che dopo un breve periodo
passato tra le fila islamiche ha
deciso di fare ritorno in patria
per la nostalgia
di fish&chips e riscaldamento.
L'inglese ha infatti definito le
pietanze offerte
dal califfato insipide e spesso immangiabili e ha palesato difficoltà ad adattarsi al freddo pungente e all'assenza
di elettricità. Inoltre lo stile di
vita condotto dai terroristi era
fin troppo spartano e non adatto all'uomo; una volta tornato a
Londra la polizia locale lo ha
arrestato. La cella è comunque più confortevole di un
campo di addestramento.
Spesso si pensa erroneamente che coloro
che si arruolano negli schieramenti dello stato islamico sia-
no profondamente diversi da
noi occidentali, e solitamente vengono considerati come
dei supersoldati con il solo ed
unico scopo di uccidere. Questa curiosa vicenda invece ridimensiona tutto ciò, facendo
capire che i giovani dell'Isis
hanno le nostre stesse esigenze e i nostri identici bisogni, e
che talvolta l'unica differenza è
quella di seguire ideali estremisti e radicali che portano semplici persone a compiere gesti folli e sconsiderati.
Lorenzo Moscioni & Daniele
Santoro 4H
EINSTEIN AVEVA TORTO
...continua dalla copertina
pari a 29 e 36 masse solari, la
massa ottenuta è però inferiore alla somma delle due ed è
pari a 62 masse solari, perché
parte della massa si è trasformata in energia.
Le onde gravitazionali sono
onde che si propagano attraverso spazio e tempo increspandolo: queste minuscole
perturbazioni sono state registrate grazie a dei sistemi, gli
interferometri, che sfruttano la
riflessioni di laser. Lo sfasamento del cammino dei laser
prodotto dal passaggio delle
onde ha permesso agli strumenti di misura di rilevarne la
presenza permettendo di confermare la teoria.
La scoperta è incredibilmente
importante e oltre a mostrare
la precisione ed efficacia degli
attuali sistemi di misurazione,
che porterà, probabilmente,
alla costruzione nei prossimi
decenni di interferometri simili
in tutto il mondo, per analizzare ancora più dettagliatamente
l'intero spettro delle lunghezze
d'onda , porta avanti la ricerca
in molte direzioni diverse come
5
ad esempio lo studio delle origini dell'universo fino ad ora
"limitato" dalla possibilità di
analizzare esclusivamente lo
spettro elettromagnetico.
Persino Einstein riteneva che
fosse impossibile trovare prove
dell'esistenza delle onde, a
causa della difficoltà tecnica
nella realizzazione degli strumenti di misura, e invece a
quanto pare almeno su una
cosa aveva torto.
Nicolò Frescura 4A
L
3 GIORNI DI SCUOLA ALTERNATIVI
iceo Scientifico Galeazzo Alessi, 22-23-24 Febbraio, 3 giorni flessibili,12 ore di corsi tenuti da professori, studenti e esperti.
I rappresentanti d'istituto, sotto
approvazione del preside, hanno organizzato questa iniziativa, dando l'opportunità agli
studenti di staccare un po' dalla solita monotona routine fatta
di studio, spiegazione e verifiche.
Le giornate erano formate da
due fasce orarie, da due ore
ciascuna, ed era obbligatorio
frequentare due corsi al giorno.
Martedì 23 Febbraio, la Rai è
venuta a fare un servizio nella
scuola, riprendendo per pochi
minuti alcuni corsi.
I corsi più curiosi sono stati,
"Natura, rimedi e tisane", " Cubo di Rubik", "Origami" : questi
tenuti dagli stessi ragazzi,
mentre "Rievocazione delle
battaglie" è stato tenuto dalla
professoressa Carletti e il corso di Dj, invece da un esperto.
Questo servizio ha messo in
luce l'organizzazione delle
giornate ma anche la collaborazione tra studenti e professori.
La chiusura di questa iniziativa, finita il 24 Febbraio, è stata
svolta in modo originale e
uscendo un po' dagli schemi,
infatti è stata scattata una foto
dall'alto grazie ad un drone a,
come vedete, tutti i ragazzi
dell'Alessi, alcuni dei quali erano seduti in terra a formare la
scritta "ALESSI".
Questa esperienza
(nonostante le difficoltà) può
essere commentata da parte di
tutti gli studenti solo in maniera
positiva e ,come è stato detto
durante il servizio al TG, da
rifare assolutamente almeno
una volta ogni anno!
Silvia Tonzani 3D
BAGLIORI D’AUTORE
“Il pazzo, l’amante e il poeta sono tutti fatti della stessa immaginazione”: il Liceo Alessi riaccende a
Perugia Bagliori d’Autore
I
l Festival
Nazionale
Bagliori
d'Autore è una
rassegna letteraria, dedicata ai
più grandi esponenti della letteratura del passato, che ha luogo ogni anno
a Perugia proponendo eventi
anche in tutta
l’Italia centrale.
Caratteristica del Festival è
quella di permettere agli studenti delle scuole superiori di
affrontare vari autori in una
versione più interessante e
coinvolgente rispetto agli approcci canonici attraverso rap-
presentazioni teatrali, documentari, proiezioni cinematografiche… Questa annuale
rassegna, della durata variabile di 7-10 giorni, è organizzata
in collaborazione con il Comune di Perugia e altri enti locali
6
e vanta la presenza di un ospite di importanza nazionale
quale Alessandro Haber. Quest’anno l’undicesima edizione
del Festival si svolgerà dall’ 11
fino al 21 marzo e sarà incentrata sul celebre drammaturgo
e poeta inglese William Shakespeare. Essa sarà organizzata con la collaborazione della professoressa Lorella Marini
ma soprattutto si avvarrà della
partecipazione di moltissimi
docenti e studenti del liceo.
Proprio da una frase tratta
dall’atto V di “Sogno di una
notte di mezza estate” è nato
lo spunto per una riflessione
letteraria che animerà la nostra città in questi dieci gior-
P
tà i giardinieri. Puoi piantarci
l'ortica o seminarci l'insalata…
lasciare sterile il terreno per
pigrizia o fecondarlo col lavoro: il potere e l'autorità di correggere risiedono nel nostro
volere."
Perciò, Bagliori d’Autore è
un’opportunità che andrebbe
saggiamente colta per rendere
il proprio animo uno splendido
giardino.
Sara Pieretti 2F
A SCUOLA VINCE CHI FUGGE
er gli alunni del liceo
Alessi il miglior modo
per affrontare compiti e
interrogazioni è rimanere a casa a dormire.
In giornate scolastiche in cui
gli studenti sono sottoposti a
valutazioni, il numero delle
assenze in ogni classe aumenta di circa il 15%. I profes-
C
ni . L'Italia è stata lo scenario
ideale per Shakespeare. Bagliori d'Autore per il secondo
anno consecutivo rende
omaggio all'interesse che l'autore ha sempre nutrito per il
nostro paese, ambientandovi
molte delle sue opere, da
“Romeo e Giulietta” al
“Mercante di Venezia” a
“Otello” dal quale è tratto questo aforisma: “I nostri corpi sono i giardini, e le nostre volon-
sori le chiamano "assenze
strategiche" senza, però, capire che sono loro a dover cambiare strategia.
Lo "stress da voto", infatti, non
solo limita la creatività degli
studenti e danneggia le loro
prestazioni, ma li spinge addirittura ad arrendersi. Maggiore
è il numero delle prove al gior-
no a cui gli alunni vengono sottoposti, più numerosi saranno
quelli che alzeranno la bandiera bianca.
Occorre, quindi, che i limiti del
numero dei compiti in classe
giornalieri vengano rispettati
per evitare l'aumento del numero dei "fuggitivi".
Giulia Letizia 5E
IPSE DIXIT
ome poter scordare le espressioni ricorrenti dei nostri professori o le affermazioni che,
dette in un momento d'ira o d'ironia, ci hanno regalato dei minuti di divertimento e risate?
Abbiamo pensato che sarebbe carino, ogni tanto, parlare anche del loro "lato comico" che
a volte alleggerisce le pesanti giornate scolastiche!
Ve ne riportiamo alcune, con la speranza che riescano a portarvi un po' di allegria.
Se ve ne vengono in mente altre non esitate a riferircele tramite questo indirizzo
email: [email protected] , saremo felici di pubblicarle!
"Tu biondina scolorita!"
P.S. Rivendichiamo il diritto di usare e pubblicare
"Cicero, ciceronis anzi sega,segonis!"
termini coloriti in quanto presenti anche nella Divina
"La Roma è una filosofia"
Commedia di Dante (sempre sia lodato!).
"Le patate da lontano sono tutte uguali"
"La matematica non è una puttana!"
"Non correggo mai le verifiche di domenica perché dopo bestemmio e sarebbe incoerente
andare alla messa"
 "Le vie del culo sono infinite"
 "La lavagna è come gli uomini, la devi guardare da lontano"
 "G. se non ci fosse l' attrito viaggeresti con la sedia"
 " Non fate i begiarelli"
 " Non è una cazzata, l'ha detto Popper"
 "Voi siete ribelini"
 "Non mi piacciono i parchi giochi, non mi piacciono i bambini, sono Erode!"
 "Quale stregone avete pagato per farmi venire il mal di schiena?"
 "A mai più rivederci" (ogni volta che esce dall'aula)
 “Gli inglesi erano, fondamentalmente, un popolo di pecorai.”
 “Questo liquido giallastro sono i globuli bianchi che lentamente si suicidano.”
 “Io ve spruzzo il DDT eh”
 “Nel Medioevo tornammo tutti a coltivare le capre.”
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7
LE INIZIATIVE DI PALAZZO BALDESCHI,
RACCONTO DELL’ARTISTA
Nel nostro liceo ogni anno si
tengono vari progetti inerenti a
diverse discipline. Anche quest’anno il dipartimento di Disegno-Storia dell’Arte ha riproposto un progetto tenutosi anche
negli anni precedenti:
“Racconto dell’Artista”. Questo
progetto è partito il 2 marzo
’16 ed ha coinvolto le classi
quinte. La tematica affrontata
nel primo incontro è stata:
“Oltre le mostre. Riflessioni
sull’organizzazione e contenuti
delle esposizioni. L’esperienza
di Palazzo Baldeschi al Corso
di Perugia”. Questo incontro è
stato tenuto dal dr Daniele Cistellini, archeologo, che da diversi anni opera nella fondazione Cariperugia Arte. L’obbiettivo di tali incontri è illustrare cosa significa organizzare
mostre all’interno di un museo
anche nella prospettiva dell’o-
rientamento post diploma. Alcuni classi sono andate anche
a vedere la mostra “Vertigine
Umbra” inaugurata il 24 giugno e terminata il 25 ottobre
2015 presso il Palazzo Baldeschi al Corso, Perugia. A tale
proposito abbiamo intervistato
Daniele Cistellini il quale ci ha
detto che lui lavora a Palazzo
Baldeschi, un museo di proprietà della fondazione “Cassa
di Risparmio
Perugia”, la
quale organizza
una serie di
esposizioni mobili e due collezioni permanenti. Durante
l’intervista l’esperto ha detto:
“L’idea di questo incontro era
quella di far lu-
ce per quanto possibile su
quali sono i procedimenti che
portano all’organizzazione di
una mostra.” Speriamo di continuare sempre con questi progetti che stimolano le nostre
curiosità e ci arricchiscono
sempre di più, progetti riguardanti materie extrascolastiche
che altrimenti non avremmo
mai affrontato.
Margherita Esposito 2F
CERVELLO ARTIFICIALE: GIUSTO O SBAGLIATO?
L
a ricerca scientifica sul
cervello va avanti da secoli, ma i grandi progressi e le principali scoperte, che
hanno portato ad una più approfondita conoscenza riguardo ad esso e alla sua attività,
sono stati fatti negli ultimi decenni.
I risultati ottenuti sono dovuti
alla presenza e alla cooperazione di diverse linee di ricerca: la più recente, e soprattutto
incisiva, è il “Brain Imaging”,
termine inglese, che non ha un
equivalente in italiano, il quale
consiste nell'uso di tecnologie
per vedere l'attività cerebrale
di soggetti mentre compiono
azioni, e si aggiunge ai già esi-
stenti studi di psicologia sperimentale, biologia, neurobiologia e genetica.
Accanto alle ricerche, sono nati due progetti di grandissima
portata, volti all'investimento
sul cervello, che sono il
“Brain”, proposto dagli Stati
Uniti, e l'europeo e già finanziato “Hbp – Human Brain Project”.
Quest'ultimo è un progetto nel
campo informatico e neuroscientifico al quale partecipano
più di 100 istituti di ricerca europei ed internazionali e che
richiede un totale di 1,19 miliardi di investimento. Hbp è
finalizzato alla realizzazione di
un simulatore del cervello
8
umano, una sorta di cervello
artificiale, tramite l'unione di
tutte le conoscenze relative a
questo ambito, in modo da poterne studiare meglio le malattie neurologiche e le loro possibili cure.
La realizzazione del progetto
Hbp è però ritenuta da molti un
errore: esso, più che progetto,
è considerabile come un'ambizione, un sogno, un ideale: infatti, se analizzato da un punto
di vista realistico e concreto, è
contestabile per vari aspetti e
presenta varie problematiche.
Prima di tutto, una dimostrazione si può trovare nell'opposizione a Hbp da parte di un
gruppo di più di 700 competen-
ti scienziati che sostengono
che il progetto sia un'idea
prematura, ambiziosa e disorganizzata. Analizzando
l'aspetto economico, esso
richiede un’enorme somma di
denaro destinato alla ricerca
che potrebbe essere usato a
scopi più concreti e produttivi.
Inoltre, Hbp consiste nell'attuare un'idea unica di cervello, ed è sbagliato voler costringere una scienza sperimentale in continua evoluzione a seguire una visione unica: il cervello, dicono gli
scienziati, è una delle cose
più complesse esistenti in
natura, e poiché la ricerca è
ancora molto lontana da una
definizione chiara, precisa e
I
condivisa, essa deve mantenersi più libera possibile. Ultimo, ma non meno importante, è il rischio principale del
progetto: la creazione di
aspettative e promesse, che
potrebbero non essere mantenute, verso persone affette
da malattie neurologiche. Da
un lato sostengono gli scienziati, il cervello funziona come un computer e se si riescono a comprenderne ed
imitarne i processi, è possibile rivoluzionare la medicina,
la tecnologia e la società.
Dall’altro però, anche considerando questa affermazione
come vera, la scienza, in ambito neurologico non conosce
il cervello abbastanza bene
e, ad oggi, non se ne ha al-
cuna definizione così precisa
da poterne costruire un modello artificiale, che simuli le
attività di tutti i neuroni e i
complessi sistemi presenti al
suo interno.
In conclusione, il progetto
Hbp, che è già in corso, è
stato e continua ad essere
criticato e considerato un errore, ma l'unica cosa che si
può fare ora è avere fiducia
nella competenza di chi vi
lavora e sperare che, con l'avanzamento della scienza e
con l'aumento di quantità e
qualità delle scoperte, sarà
un progetto con una riuscita
rivoluzionaria.
Martina Ercolanelli 4A
ALLA SCOPERTA DEI BORGHI PIÙ BELLI D' ITALIA:
SANTA SEVERINA
n questo articolo
voglio proporvi
un nuovo
percorso
interessante
riguardante i borghi
più belli d' Italia.
Oggi comincerò
parlandovi del borgo
di Santa Severina.
La mia curiosità
riguardo questo
borgo medievale è
nata da una ricerca
condotta insieme
alla prof.ssa Silvana
Belcastro, la quale, essendo
nata e vissuta in questo
paesino, è riuscita a darmi
qualche spunto per
approfondire la storia e i
monumenti più importanti.
Santa Severina (l' antica
"Siberene") è un piccolo borgo
medievale di appena 2196
abitanti che si trova vicino
Crotone e che è entrato a far
parte da poco tempo della
lista dei ”borghi medievali più
belli d' Italia.”
base rocciosa del suo
nucleo, faceva apparire
Santa Severina come
una grande nave di
pietra.
Tra i monumenti più
importanti di questo
borgo troviamo
sicuramente il Castello.
La sua costruzione
risale all' epoca della
dominazione normanna
e fu realizzato su una
fortificazione
preesistente di epoca
bizantina.
E' conosciuta anche con il
Il castello di Santa Severina,
nome di “nave di pietra”
che si estende per un'area di
perchè in una mattina di
circa 10.000 mq. è una delle
Maggio di molti anni fa,i primi antiche
chiarori dell' alba mostrarono fortezze militari meglio
uno scenario insolito ed
conservate del meridione
affascinante. Enormi banchi di d'Italia; fu sottoposto dal 1994nebbia avevano invaso
1998 ad una meticolosa opera
l'interna valle del Neto
di restauro: è composto da un
coprendo ogni cosa fino ad
mastio quadrato con quattro
una certa altezza e tutto quel torri cilindriche poste agli
che affiorava sembrava
angoli ed è fiancheggiato da
immerso in quel mare
quattro bastioni sporgenti in
lattigginoso che, coprendo la corrispondenza delle torri.
9
Un altro monumento
importante di questo piccolo
borgo è il battistero.
Riconosciuto da qualche anno
come patrimonio culturale dell'
UNESCO, è l' unico battistero
pervenuto ai giorni nostri
ancora integro.
La sua architettura deriva
dagli edifici a pianta centrale e
richiama il mausoleo di Santa
Costanza a Roma. Il battistero
bizantino ha, infatti, una forma
circolare con quattro appendici
e con affreschi risalenti al XXII secolo.
E' sicuramente un borgo da
visitare e nel suo piccolo
racconta con i suoi monumenti
l' espressione di un’arte,
quella bizantina, che
caratterizzò tutto il territorio
calabrese, ed in particolar
modo il borgo di Santa
Severina.
Matteo Ferranti 4A
ARTISTA INGLESE ACQUISTA IL NERO PIÙ SCURO
L
o scultore britannico
Anish Kapoor ha
comprato i diritti del nero
più tenebroso e scuro esistente
al mondo e lo utilizzerà per le
sue produzioni. Gli altri artisti
non potranno dunque più usare
il Vantablack, così si chiama
questo colore, ed hanno
prontamente etichettato la
mossa di Kapoor come
antidemocratica
Questo materiale scurissimo,
È
esistente da qualche anno, è
prodotto in nanotubi di
carbonio, persino più fini dei
capelli. Il Vantablack assorbe
praticamente tutta la luce che
l'uomo può percepire (in
particolare il 99,96%), e quindi
qualsiasi cosa rivestita da
questo supernero perde la
forma e i contorni per l'occhio
umano. Questo colore, che
nasce inizialmente con scopi
militari, viene frequentemente
utilizzato, oltre che in scultura
e architettura, nei dispositivi
ottici come telescopi e
telecamere astronomiche
proprio perché riesce a captare
anche i minimi impulsi
luminosi.
Forse il nostro architetto
costruirà ponti invisibili sulle
acque notturne del Tamigi? O
statue i cui contorni
sfuggiranno allo sguardo?
Lorenzo Moscioni 4H
rio. Immaginate la sorpresa
quando i paramedici che erano
andati a prenderlo l'hanno trovato che piangeva.
Miracoli della vita o errori della
medicina?
Il mito del risveglio dopo la
morte è antichissimo, ma è soprattutto negli ultimi anni che è
diventato tanto popolare, soprattutto nei film e nelle serie
tv.
Un esempio è The Revenant,
dove un gruppo di commercianti di pellicce decimati da un
attacco indiano, si affida per la
sopravvivenza al leggendario
esploratore Hugh Glass, interpretato da Leonardo Di Caprio.
Glass viene però ridotto in fin
di vita da un'orsa, e Fitzgerald,
un membro del suo gruppo, lo
lascia al suo destino.
Hugh contro ogni previsione
sopravvive e inizia la sua grande odissea, di circa 300 chilometri, alla ricerca di Fitzgerald
per compiere la sua vendetta.
Dalla Francia arriva invece la
serie tv, quasi omonima, Les
A VOLTE RITORNANO
questo il caso di Sonia
Burton, 50 anni, inglese.
Mentre era al lavoro in
una sala bingo di Ashington,
Regno Unito, la donna è stata
colta da un infarto e il suo cuore si è fermato per 56 minuti...
per poi ricominciare a battere.
Sonia ha raccontato che l'unica cosa che ricorda è suo marito, deceduto nel 2004, che le
sarebbe apparso davanti per
dirle che ancora non era giunta
la sua ora e che doveva tornare dai bambini. I medici che
avevano tentato di rianimarla
per circa un'ora affermano di
non aver mai visto niente di
simile.
Dopo 8 giorni di degenza la
donna, che si definisce un miracolo vivente, è potuta tornare
dai suoi 4 figli.
Ma Sonia non è l'unica. Dalla
Cina arriva la notizia di un altro
miracolo inspiegabile ai medici. Un bambino nato prematuro, non era riuscito a sopravvivere e in attesa della cremazione era stato portato in obito-
10
Revenants: un tranquillo paesino tra le Alpi Francesi viene
scosso dal ritorno di fantasmi
del passato molto reali. Gli
zombie francesi sono morti
che non sanno di essere
morti e che vogliono semplicemente riprendere la loro
vita da dove l’avevano lasciata, destabilizzando il resto
degli abitanti.
Ho citato solo alcuni esempi,
ma la moda dei redivivi sembra ormai aver contagiato tutti. Ma perché i non-morti
piacciono tanto? Sarà il sen-
so d'inquietudine generato
dall'idea che la linea che ci
divideva dal mondo dei morti
un tempo non è più così marcata? O forse semplicemente
l'inconscia speranza di avere
una seconda possibilità.
Chiara Brozzi 3F
STREET ART, QUANDO L’ARTE DIVENTA IL GRIDO
DELLA SOCIETÀ
C
apita spesso di fare una
passeggiata e di vedere
interi muri pieni di
disegni e di scritte, ancora più
frequentemente succede che
quei murales in quei muri non
dovrebbero esserci: è
vandalismo.
Negli anni la street art è stata
spesso oggetto di dibattiti, c’è
chi dice che è arte e chi dice
che è vandalismo puro, fatto
sta che ancora nessuno è
riuscito a rispondere alla
domanda: i murales sono
arte?
Sicuramente è difficile dare
una definizione all’arte, tutti
però sono d’accordo su una
cosa: l’arte è un qualcosa che
consente all’uomo di
esprimere i propri sentimenti,
le sue idee e in alcuni casi di
suscitarne altre.
Ci sono dei murales che
hanno fatto la storia come
quelli fatti sul muro di Berlino
ed altri che sono stati
cancellati dopo poche ore
dalla loro realizzazione, sono
tantissimi gli artisti che con il
tempo hanno fatto conoscere
il loro nome e parlare di sé.
La cosa che però colpisce di
questo mondo è che spesso si
conosce lo pseudonimo
dell’artista, ma non si sa chi si
cela dietro a quella firma. Per
molti l’artista di strada più
famoso di sempre è Banksy:
attivo dagli anni ’80, si è fatto
conoscere in tutto il mondo
per i suoi murales, addirittura
una sua opera è stata venduta
per 750.000 sterline.
Nell’era dei social network
dove a regnare è
l’esibizionismo, sembra quasi
un paradosso, eppure Banksy
ancora non si è rivelato e
probabilmente non lo farà mai.
L’artista originario di Bristol è
un genio, le sue opere sono a
sfondo satirico e criticano la
società attuale, uno dei temi
più trattati dall’artista è il
11
consumismo, che porta a fare
di tutto un business, perfino
dell’arte.
Il bello è proprio qui, la
maggior parte degli acquirenti
delle opere di Banksy vedono
l’arte come un oggetto di
consumo e finiscono per
comprare un murales per
esibirlo nella loro collezione
privata, senza rendersi conto
però che nell’opera stessa
appena comprata , Banksy
ironizza proprio su di loro.
I messaggi che Banksy vuole
comunicare con le sue opere
sono senza dubbio dei
messaggi estremi: contro il
consumismo, contro la guerra,
concetti che solo con una
forma d’arte così diretta
possono essere espressi.
Paragonando l’arte al cibo, la
street art è un pasto che si
può mangiare velocemente,
digerirlo però non è sempre
facile; comprendere i
messaggi che si celano dietro
ai murales o a delle
scritte
apparentemente
banali non è da tutti.
La street art è il
grido della società
che urla contro i
suoi problemi, un
grido però che se
viene sentito può
suscitare qualcosa
che va oltre una
semplice emozione.
Alessandro
Cascianelli 4A
U
L'ERA DEI TATUAGGI
"SIAMO TATUATI, NON MALATI...SIAMO COLORATI,
NON SPORCHI!"
n segno indelebile sulla pelle. Una traccia
che parla di noi, del
nostro vissuto, delle nostre
credenze e desideri. Il tatuaggio è stato impiegato presso
moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l'uomo per
gran parte della sua esistenza. Il tatuaggio in sé ha origini
antichissime: ad esempio nel
Medioevo i pellegrini si facevano tatuare i simboli religiosi
o del santuario appena visitato, altri popoli svilupparono
l’utilizzo del tatuaggio con
propri stili e significati. Per i
Maori, popolo che vive nella
Nuova Zelanda, i tatuaggi
hanno un importante significato: il moko è il tatuaggio dei
guerrieri che racconta con dei
simboli la loro vita; il kirituhi è
per tutti, non solo guerrieri, ed
ha lo stesso significato del
moko. Il tatuaggio è una forma d’arte che si è espansa a
macchia d’olio tra le persone,
S
in particolare tra i giovani, che
sentono la necessità di incidersi la pelle con immagini
che rievocano il proprio passato. Un giovane su tre ha un
piercing, mentre uno su quattro è tatuato!Secondo uno
studio pare che il piercing sia
più comune nel sesso femminile, e l'età in cui si decide di
imprimerlo sulla propria pelle
si aggira attorno ai 13 anni, al
contrario si aspetta fino ai 1516 per il tattoo. Ma quali sono
i motivi che spingono sempre
più i giovani a tatuarsi la pelle? Un tattoo può essere fatto
per seguire una moda, per
comunicare un’appartenenza,
per trasgressione, per segnare indelebilmente una tappa
della propria vita. Nello stesso tempo, può comunicare un
disagio, eventi della propria
esistenza che hanno provocato dolore e sofferenza.
Qualche anno fa, le tecniche
di rimozione davano dei risultati insoddisfacenti. Infatti, l’u-
tilizzo dei laser ad anidride
carbonica e ad argon, della
dermoabrasione e della salabrasione hanno sempre procurato la comparsa di cicatrici
al posto del tattoo. Oggi la
situazione è migliorata. L'avvento dei tattoo-laser ha permesso di rimuovere i tatuaggi
con un rischio praticamente
inesistente di lasciare segni o
lesioni di diverso genere. Essere tatuati non significa essere trasgressivi, essere tatuati non significa sporcarsi.
Essere tatuati significa esprimere la nostra arte con un
linguaggio diverso che è quello dell'inchiostro sulla nostra
pelle. É un segno quasi indelebile che rimarrà per sempre
sulla nostra pelle.
"Un tatuaggio non è semplicemente un disegno. Vedi, un
tatuatore è come un confessore. Lui scrive la storia di un
uomo sul suo corpo." NICOLAI LILINCamilla Pauselli 2F
BACIAMI IL CUORE
crivere è fidarsi di se
stessi. E’ un modo per
conoscersi e per farsi conoscere. Scrivere è qualcosa
di estremamente profondo,
pericoloso e spaventoso, perché è capace di fa emergere il
meglio e il peggio di noi.
Scrivere è tenersi compagnia,
è stare con se stessi senza
essere disturbati.
Scrivere è ricordarsi di vivere,
e non solamente di esistere,
perché quando qualcuno scrive qualcosa, allora sì che dà
prova di esserci.
E io credo di aver dato prova
di esserci molte volte. Sì, perché ormai ho sposato penna e
foglio per donargli tutta me
stessa. Affido loro i miei pen-
sieri, e tutto quello che non
può essere detto a chiunque.
Credo fermamente che ci sono
cose che possono essere dette , e altre che possono essere
solo scritte. Scrivere è un po’
come parlare ad uno sconosciuto. Già. Il foglio non ti conosce , non ti giudica, sta in
silenzio, in quel silenzio a volte
un po’ imbarazzante. Il foglio ti
consola.
Scrivere è come passeggiare
per le vie del centro con il sapore effimero della nebbia in
bocca, prendere a caso un
passante e raccontargli la storia della propria vita.
Ma non si può scrivere ovunque. Scrivere è talmente sublime e meraviglioso che sareb-
12
be un peccato sprecare inchiostro in un luogo qualunque.
Chiunque ami scrivere ha un
posto privilegiato al quale affidare i propri pensieri. Un posto
che conosce lacrime e sorrisi.
Magari con il vento e con il
mare. Sì, perché a volte ci sono parole che devono essere
portate via dal vento perché
fanno troppo male e altre volte
parole troppo dure che devono
essere coperte dal rumore incessante delle onde.
Ma per scrivere ci vuole anche
tanto coraggio. Quando qualcuno inizia a scrivere deve essere a conoscenza del fatto
che non sa dove può arrivare.
Scrivere può durare un minuto,
un’ora. A volte può durare un
anno. E, se lo si vuole, ogni
pretesto è buono per raccontarsi.
Un giorno mi dissero che le
parole migliori da imprimere
sul foglio vengono fuori quando si è tristi. Da quel momento
ho iniziato a vedere la tristezza come qualcosa di proficuo,
come qualcosa che poteva
aiutarmi a tirare fuori il meglio,
e il peggio di me.
E poi certo, c’è chi è in grado
di scrivere tutto e chi solo alcune cose.
Di scrivere per raccontare l’ebbrezza di buttarsi col paracadute. Si scrive per gettare fango su Dio, o chi per lui, dopo
la morte straziante di qualcuno. E si scrive anche per raccontare momenti belli, di quelli
che ti fanno mancare il fiato e
che con il sapore della nebbia
del centro hanno poco a che
fare.
Scrivere è impegnarsi ad essere se stessi.
Scrivere è scavare dentro se
stessi e meravigliarsi di cosa
può venir fuori.
A volte c’è un immenso dentro
di noi che non si conosce e
solo con una penna che volteggia leggera su un foglio
bianco , può volar via.
Dentro di noi può esserci di
tutto, dalla felicità alla paura,
dall’eccitazione all’angoscia.
Tante emozioni che non possono e non devono rimanere
rinchiuse nella nostra anima,
devono uscire da noi ed essere impresse per poter essere
ricordate, rilette e riderci o
piangerci su.
E poi quando si scrive non c’è
la paura di far male a nessuno.
Quando si scrivere vengono
fuori frasi e pensieri che con la
sola facoltà della voce non
possono essere espresse.
Con la voce, a volte, non si dà
alle parole il prestigio che più
si meritano. Un’emozione
scritta ha una carica persuasi-
va la cui potenza vocale non
può competere neanche minimamente.
Scrivere è qualcosa di estremamente personale che nessun altro al di fuori di noi stessi può capire. Si scrive per
noia, per mancanza d’affetto,
per essere padroni della propria anima.
Si scrive per confondersi nei
propri respiri, per essere assorti nel blu cobalto di un cielo senza fine. Si scrive dopo
aver catturato lo sguardo di
uno sconosciuto e viaggiare in
quegli occhi senza una meta,
impadronirsi dei suoi pensieri
gremiti quasi quanto le stelle.
Quando si prende in mano
carta e penna, quando uno è
pronto a dare il meglio e il
peggio di sé , è come se il cielo volesse scrutare nel nostro
cuore, aprirlo, straziarlo, amarlo e affannarlo, e senza nessun lamento accorgersi dell’indiscrezione e la protezione
che la scrittura può darci.
Scrivere è ingannare se stessi
credendo che le cose vadano
bene, a volte è una bugia, di
quelle che fanno male, di quelle che fanno crescere, di quelle che, seppur rimanendo in
eterno, le accantoni in un cassetto remoto della mente.
Scrivere è una follia, uno sfizio, una voglia, di quelle che
svaniscono in fretta. Come
buttarti a picco sul mare …
Quando tocchi l’acqua ti sembra di sfiorare il nulla con il
corpo e con la mente , ma poi
quando sei sott’acqua non vedi l’ora di tornar su per respirare l’aria di sempre, ma che sicuramente sembrerà più buona del solito.
Scrivere è un’emozione indescrivibile; è qualcosa che, pur
non essendo concreta, la provi, l’assapori, la stuzzichi, ce
l’hai dentro.
Scrivere è un’urgenza, un’urgenza di dire qualcosa che ci
si porta dentro e che, prima o
13
poi potrebbe svanire.
Un’urgenza di dare corpo a
quelle parole che si affollano e
si impongono, un’urgenza della condivisione. Si scrive per
lasciare una traccia di se stessi. Per conoscere se stessi.
Per dire quello che conta veramente. Per colmare un vuoto.
Per farsi capire. Per non lasciare che il tempo cancelli i
ricordi. Si scrive perché le parole
danno un senso a quello che
si vive e che si percepisce ,
aggiungono un tassello al
puzzle dell’amore anche quando urlano collera e dolore, anche quando rileggendole ci
deludono , anche quando nessuno ha voglia
di ascoltare.
Scrivere una storia è come
affrontare un viaggio di cui
non si conosce destinazione.
Viaggiare per viaggiare, senza
altro scopo.
È vivere tutte le vite o, almeno, pensare a come sarebbe
stato. Ti sembra di avere tutto
il mondo in una mano, di muovere i fili dell’anima di chi hai
immaginato. Scrivere è materializzare un’immagine fino a
renderla reale, fino a chiedere
allo stesso protagonista come
vuole che sia il suo destino.
Scrivere è poter
sempre scegliere.
È guardarsi dentro e cercarsi
in altri volti. È guardare altri
volti e trovarsi. È svuotarsi,
riempirsi, ridere e piangere. È
vivere combinando parole e
sentirsi felici quando il suono
di una frase fa vibrare un’emozione.
È rincorrere un modo diverso
per dire qualcosa di già detto,
è aggrapparsi al come. È
amarsi. È fermare un pensiero
per non dimenticarlo, catturarlo come qualcosa di raro, di
unico, che per paura di un non
ritorno inchiodo ad un foglio.
Alla fine del viaggio, di ogni
viaggio, si ingoia sempre un
sorso di nostalgia. Dura solo
per quell’attimo che serve ad
alzare lo sguardo dall’ultima
pagina e soffiarlo fino all’orizzonte. Sai già che l’indomani
quegli occhi vedranno l’alba di
un viaggio diverso.
L’arte, insieme al cielo, è l’unico concetto sconfinato che riesco a figurarmi.
Scrivere è come dettare al fo-
glio la melodia della propria
vita. È come ascoltare una
canzone, di quelle che ascolti,
ascolti, ascolti all’infinito solo
per sentire ancora una volta la
melodia, quelle canzoni che
non ti abbandonano, che ci
sono in qualsiasi momento tu
voglia.
Chi ha dimestichezza con il
foglio e la penna, arriva ad un
SORRISO MANCATO
Lo sai, lo sfruttamento è illegale
che porta anche tanto male
bambini stanchi e doloranti
famiglie mancanti
bambini ceduti
voluti
per saldare un piccolo debito
a quella famiglia che non ha nessun credito
punto in cui la bellezza di imprimere su quel foglio se stessi, si trasforma in un luogo sicuro e mai spiacevole per essere, tutte che volte che lo si
desidera, i veri padroni della
propria mente.
Benedetta Tedeschi 3F
LACRIME
Generale caro,
non voglio dedicarti la mia ultima pagina di diario.
Basta alla guerra
basta alla terra
distrutta, dove mille sofferenze
creano molte impotenze
Bambini distrutti dalla morte, dal dolore
e che a malincuore
salutano il genitore
che però non c'è più,
perché la guerra porta tanto dolore
e ha tolto il battito del suo cuore.
La tristezza di un bambino sul suo volto
è come un mondo capovolto
a quel bambino manca l'infanzia
ma non la speranza
di averla prima o poi
Non sono oggetti o macchine
ma bambini e non vanno usati
e neanche sfruttati
sono bambini, quindi vite
che lotteranno unite.
UNA STORIA SEMPLICE DI LEONARDO SCIASCIA
“
Una storia semplice” è un
romanzo giallo di
Leonardo Sciascia che
parla di un fatto realmente
accaduto, con un sfondo di
mafia e droga. Il titolo farebbe
pensare ad una storia lineare
ma in realtà si rivela una storia
tutt’altro che semplice. Tutto
comincia con una telefonata
alla polizia, un messaggio
interrotto e un apparente
suicidio. Inizia così un
crescendo della storia che si
ampia e si ramifica non
lasciando al lettore neanche
l’opportunità di ragionare.
Durante la narrazione, infatti, il
lettore viene coinvolto nella
vicenda ed è quasi portato a
riflettere al caso
immedesimandosi nel ruolo
del brigadiere, il protagonista
della storia. Sciascia inventa
una storia semplice ma con
una trama complessa e cerca
di denunciare con essa i
numerosi problemi legati alla
criminalità. Egli si sofferma sui
casi insabbiati e su organi
come le amministrazioni che
vengono a contatto con
organizzazioni mafiose. Ci
invita a riflettere sul
personaggio del brigadiere, un
uomo qualsiasi, uno di noi che
ha il nero sogno di cambiare il
mondo; ma, come sempre, le
14
istituzioni hanno il sopravvento
e si è costretti ad
abbandonare le proprie
ambizioni, lasciando la
giustizia incompiuta. Questa è
“una storia semplice” perché
parla del nostro mondo; un
mondo malato e scorretto. Un
mondo che condanna i giusti e
premia i disonesti. Questa non
è altro che la nostra storia e
l’autore ci invita a riflettere, a
provare a migliorare, a
renderci consapevoli che il
mondo può cambiare solo se
andiamo avanti con i nostri
ideali.
Edona Xhaferri 2F
DEADPOOL
IL SUPEREROE CHE NON TI ASPETTI
P
ochi lo conoscevano prima del suo debutto ufficiale sul grande schermo ma ora è più famoso che
mai. Deadpool, il cui vero nome è Wade Winston Wilson, è
un personaggio della Marvel
Comics apparso per la prima
volta nel numero 98 di ‘New
Mutants’, nel febbraio del
1991. Nato come parodia del
Deathstroke della Dc, si è subito caratterizzato in modo
nettamente diverso da que-
“
st'ultimo: è un personaggio
te dell’ universo Marvel, forza
molto particolare, noto per la
e agilità e riflessi sovrumani a
sua parlantina ( da qui deno- cui vanno sommate le avanzaminato ‘il mercenario chiacte abilità tecniche e pratiche
chierone’ ) e soprattutto per la con cui riesce a destreggiarsi
sua abilità di infrangere la
tra molti tipi di armi.
quarta parete, non soltanto
Di dubbia classificazione all'inrivolgendosi direttamenSONO STATO CREATO
te al lettore ma facendo
vari riferimenti al mondo SPECIFICAMENTE DAGLI UMANI...
reale all'interno dei suoi PER UCCIDERE GLI UMANI. IL CHE
fumetti. Da molti classiLA DICE LUNGA SULLA RAZZA
ficato come ‘mutante’,
UMANA IN GENERALE, NON
in realtà Deadpool è il
CREDETE?!
frutto dell'esperimento
weapon X, o meglio lo
stesso che ha dato l'adaman- terno dei fumetti, rientra perlotio a Wolverine, al quale si è
più nella categoria dell’antiesottoposto per cercare di cura- roe, mostra uno spiccato senre il suo cancro in fase termi- so dell'umorismo, spesso manale. L'esperimento si verifica cabro o sconcio, e la sua relaa prima vista fallimentare, non zione con il gruppo di mutanti
estirpando il cancro bensì
di Xavier è alquanto altalenanestendendolo al suo intero
te. Il film di recente uscita, non
corpo; si scoprirà in seguito
solo è stato un enorme sucche in realtà l'aspetto grottecesso al boxoffice ma è stato
sco di Deadpool (raramente
anche un traguardo per l'attore
mostrato nei fumetti) è l'effetto Ryan Reynolds, che puntava
collaterale del medesimo
alla realizzazione di questo
esperimento che gli ha donato film da ben sei anni.
il fattore rigenerante più poten- Daniele Santoro 4H
PASSIONE, EMOZIONE E GRANDE AMICIZIA:
VOLLEYLAND 2K16
Passione, emozione e
grande amicizia tra tutti”
ecco come Giacomo
Leoni, palleggiatore della
Tonazzo Padova, ha descritto
Volleyland. Tutti gli
appassionati di pallavolo lo
richiedevano a gran voce e
così la Lega Pallavolo Serie A
ha deciso di accontentarli,
riesumando quest’evento che
non andava in scena da ben
sette anni.
Ma che cos’è Volleyland? “La
difficoltà maggiore è spiegare
cos’è Volleyland a chi non ha
fatto in tempo a viverlo”
queste le parole
dell’amministratore delegato
della Lega Volley, Massimo
Righi, e come dargli torto?
Infatti, in questa
manifestazione le attività che
erano state proposte (quali:
Semifinali e finale di Coppa
Italia, passeggiate tra gli stand
di tutte le squadre nella volley
gallery, e molti altri eventi che
coinvolgevano anche giovani
pallavolisti) non descrivono a
15
pieno la vera essenza
dell’evento.
Sono le emozioni, invece,
l’elemento che ha
caratterizzato Volleyland:
l’emozione che prova ogni fan
della pallavolo stando a
contatto con i propri idoli,
l’emozione che prova ogni
tifoso supportando la propria
squadra nelle partite
importanti, l’emozione nel
vedere altre 22000 persone
unite dalla stessa passione.
Un altro elemento che l’ha
fatta da padrone era
l’ambiente che si era creato,
ambiente che distingue
spesso la pallavolo dagli altri
sport, un ambiente in cui,
come detto all’inizio, si
respira un clima di grande
amicizia. Amicizia anche tra
le più grandi tifoserie, dove
non è difficile che un tifoso di
Perugia incontrando un tifoso
di Trento si senta dire: “Ieri
ho tifato per voi, siete
veramente una bella
tifoseria” e viceversa.
Due giorni, 6 e 7 febbraio, in
cui tutti gli appassionati della
pallavolo si sono riuniti nello
stesso posto: Forum di
Assago a Milano.
Il sabato pomeriggio è stato il
turno delle due semifinali di
Coppa Italia Superlega
maschile: DHL Modena - SIR
SAFETY CONAD Perugia
conclusa con un risultato di 3
-1 e CUCINE LUBE BANCA
MARCHE Civitanova DIATEC Trentino conclusa
con un risultato di 2-3.
La sera è stata la volta della
pallavolo femminile con
protagonista CLUB ITALIA
che batte 3-2 METALLEGHE
SANITARS Montichiari.
Ma se questo può sembrarvi
emozionante avreste dovuto
passeggiare per gli stand
nelle mattinate avendo la
possibilità di incontrare i veri
protagonisti della pallavolo
maschile e a quel punto vi
sareste ricreduti: questa è
vera emozione. Luciano De
Cecco, Denys Kaliberda,
Christian Fromm, Simone
Buti, Alberto Elia, Alessandro
Franceschini, Iacopo Botto,
Stefano Mengozzi e Hristo
Zlatanov sono solo alcuni dei
giocatori a cui potevi
chiedere una foto o un
autografo.
E poi si arriva alle tanto
attese finali maschili di
Coppa Italia di Serie A2 e
Superlega tenutesi la
domenica pomeriggio. Si
comincia con la prima finale
di Serie A2 tra CALLIPO Vibo
Valentia e GLOBO BANCA
POPOLARE del Frusinate
Sora dove Vibo Valentia
strappa per il secondo anno
consecutivo la coppa con un
3-2 davvero combattuto.
Alle 17:30 è iniziata la
finalissima tra DHL Modena e
DIATEC Trentino, partita
tanto attesa ma non
particolarmente combattuta
da parte di Trento che lascia
la Coppa Italia a Modena
perdendo 0-3.
L’emozione che si prova ad
esserci non si può
descrivere, ci hanno provato
in molti e altrettanti hanno
cercato di rispondere alla
domanda: “cosa è
Volleyland?” ma penso che
non ci sia una sola risposta a
questo quesito, quindi credo
sia più giusto chiedere: “cosa
è PER TE Volleyland?”.
Alessia Peccini & Elisa
Massettini 2F
SPERANZE PER CERCARE DI RIPETE LA VITTORIA DEL
2006
“
I campionati si vincono
con il centrocampo” come
sa ogni appassionato di
calcio. Per questo ho deciso di
fare un intervista a campione
riguardo ai dieci migliori centrocampisti italiani a persone
dai 15 ai 21 anni, tifosi di varie
squadre della serie A e anche
ad una persona non tifosa ed
è venuto fuori che gli italiani
sono passionali anche nel calcio e che il cuore conta più
della testa nella scelta dei propri preferiti. Interessante che
la nostalgia del 2006 è ancora
forte dato che Pirlo e De Rossi
per molti occupano le posizioni più calde della classifica.
Questo è controbilanciato dalla grande presenza di giovani
giocatori e dalla scelta partico-
16
lare di alcuni giocatori anche
se scomparsi dal panorama
delle grandi squadre, come
Aquilani, o molto contestati,
come Montolivo.
10.Baselli il ventitreenne
granata parlando della maglia
azzurra ha per ora giocato solo con la nazionale under 21 in
12 presenza non segnando
mai. Però, le sue ottime pre-
stazioni dimostrate anche dai
5 gol in stagione, tra campionato e coppa Italia, avranno
di sicuro attirato le attenzioni
del c.t. Conte sul centrocampista centrale. Il giocatore del
Torino ha assunto un ruolo
importantissimo nel club, tanto
da essere sceso per 25 partite
in campo, grazie alla sua correttezza e all'abilità con i piedi
come dimostrato dalle parole
del suo procuratore : “pulito
nell'intervento, abile nei passaggi con entrambi i piedi, elegante e molto tecnico”. Un vero gioiellino da godere per il
club del presidente Cairo, che
vede il prezzo del cartellino
aumentare partita dopo partita
9.De Rossi il mediano
romano già campione nel
mondo nel 2006 in quella notte magica a Berlino,
rischia di non essere tra i convocati per Euro2016 e di terminare dunque la carriera in
nazionale. La sua fama per
dare tutto in campo fa si che
venga comunque considerato
uno dei migliori centrocampisti
italiani soprattutto dai romanisti che lo chiamano “capitan
futuro” ,per il fatto di essere
sempre stato il vice di Totti. Al
momento è infortunato ma una
volta rientrato come suo solito
cercherà di dare tutto per far
raggiungere il terzo posto alla
Roma. Valido anche come difensore centrale, è stato nominato più volte tra i giocatori più
forti delle competizioni in cui
ha partecipato( nel 2012 era
nella formazione ideale di Euro12 e nel 2009 è stato considerato miglior calciatore italiano dall'Aic e ottavo miglior
centrocampista al mondo
dall'Equipe)
8.Saponara il centrocampista di proprietà dell'Empoli sta
certamente facendo pentire la
dirigenza del Milan per averlo
venduto, dato che il giocatore
a suon di assist e gol ha attirato l'attenzione dei club più importanti di serie a e ci sono
anche voci riguardo interessamenti da parte di top club
esteri. Del resto se il club toscano sta mostrando bel calcio con prevalentemente giocatori giovani è anche merito
suo che insieme ai compagni
ora costituiscono una bella
somma in caso di cessione ai
grandi club interessati. In nazionale maggiore ancora non
ha mai esordito e l'europeo
potrebbe essere l'occasione
della sua consacrazione.
7. Bonaventura E' uno dei
tanti buoni giocatori ad avere
Mino Raiola come procuratore. Per lui il passaggio dall'Atalanta al Milan non ha causato grossi problemi d'adattamento. Infatti, ha continuato a
fornire buonissime prestazioni
con gol e assist che lo hanno
reso la chiave del centrocampo rossonero, il quale nei periodi bui ha potuto contare su
di lui e che quando non c'è ha
difficoltà ad ingranare. Il ventiseienne è già entrato nella lista dei favori di Conte ,giocando due partite in nazionale maggiore, e nella quale continuerà ad esserci facilmente grazie alle sue caratteristiche: capacità di driblare,
velocità e tecnica palla al piede.
6.El Shaarawy Il “faraone”,
chiamato cosi' poiché figlio di
17
padre egiziano, è conosciuto
anche per chi non segue il calcio per la pubblicità della Ringo con la celebre frase “la palla che aspetti può arrivare anche all'ultimo momento”. Anche se solo ventitreenne sembrava essere in punto critico
per il proseguo per la sua carriera poiché era fuori dal progetto milanista e il suo trasferimento al Monaco in Francia
non era stato un periodo positivo. Ma il rientro a gennaio in
Italia in prestito alla Roma
sembra avergli ridato vigore
tanto che con cinque gol in
quattro partite, di cui uno più
bello dell'altro, sembra essere
uno dei protagonisti della rinascita del club della capitale.
Ha già giocato 17 presenza in
nazionale siglando due reti
esordendo nell'era Prandelli,
ma sotto la guida di Conte
aspetta ancora la convocazione in occasione dell'Europeo
se dovesse continuare ad alti
livelli. L'occasione di affermarsi come campione è nelle sue
mani.
5.Candreva Il giocatore da
due anni è di proprietà della
Lazio, che l'anno scorso è riuscita a raggiungere i playoff di
Champions League grazie al
giocatore e al suo compagno
di reparto Felipe Anderson.
Quest'anno però nonostante i
7 gol è stato offuscato dalle
cattive prestazioni del suo
club. Il trentacinquenne viene
quasi sempre convocato in
nazionale e il suo bottino ammonta a 3 gol in 35 partite.
Sarà curioso vedere se riuscirà a portare la Lazio in Europa.
4.Pirlo Qualunque italiano
sa di chi si sta parlando ed associa al suo nome l'immagine
della sua corsa dopo i rigori
contro la Francia nel 2006 che
ci hanno portato ad essere
campioni nel mondo o il passaggio che nella partita prima
contro la Germania ha fatto
per grosso. Per lui non si ha
bisogno di spendere tante parole dato che tre dei club più
importanti d'Italia( Inter, Milan
e Juventus in ordine cronologico) hanno goduto delle sue
prestazioni in squadra e gli altri tifosi lo hanno fatto in nazionale. Per lui bastano i trofei,
tra cui spiccano due champions con il Milan ed un mondiale. Le sue caratteristiche
erano mostruose: riusciva a
superare il suo limite della velocità con ottimi piedi ed una
buonissima visione di gioco.
Ora gioca in America, dove è
andato attratto dai tanti campioni a fine carriera presenti in
quel campionato e dalla possibilità di poter continuare a giocare a ritmi più blandi. Rischia,
come De Rossi, di non essere
più convocato in nazionale ma
lui la storia del calcio italiano e
del calcio in generale già l'ha
scritta.
3.Insigne Lo scu140
gnizzo, chiamato co120
si' perché in dialetto
100
napoletano il lemma
rappresenta una per80
sona di bassa statu60
ra, sembra essere
40
nel suo anno di glo20
ria. Infatti ha portato
0
un notevole aumento
in qualità di gioco,gol
segnati(11) e assist
effettuati(10). Con
questi numeri uniti alle sue caratteristiche, ovvero imprevidibilità,rapidità e piedi buoni, è
uno dei capolavori di questo
Napoli che trainato dal bomber
Higuain e dal gioco di mister
Sarri può davvero sognare lo
scudetto, ma non ditelo ad alta
voce o a i napoletani potrebbero arrabbiarsi! Sta aspettando la fiducia di Conte e finora
in nazionale ha siglato un gol
in sei convocazioni sotto l'era
Prandelli e sotto la guida
dell'attuale c.t. ha fatto un assit.
2.Marchisio Il trentenne juventino è uno degli uomini fidati di Conte, con il quale aveva un ottimo rapporto fin da
quando il c.t. allenava la Juventus. Ha un buon posizionamento e una buona lettura di
gioco, però quest'anno tormentato dagli infortuni(è appena rientrato da un affaticamento muscolare) non è riuscito
ancora a buttare la palla in rete e l'unico suo apporto sotto
porta alla squadra è stato un
assist, poco per gli standard a
cui ci abituato. Questa non
convincente annata potrebbe
costargli la convocazione ad
Euro16 ma Conte lo conosce
18
bene e sa quanto potrebbe
servirgli!
1.Verratti Ritenuto da tutti
il degno erede di Pirlo, il miglior centrocampista italiano
ha una grande personalità tanto che già a venti anni guidava
senza paura il centrocampo
del PSG formato da grandi
campioni e a 19 anni inizia ad
essere convocato per la nazionale maggiore. Il raggiungimento cosi' giovane di questi
traguardi fanno pensare di lui
che sia un predestinato e questo può essere confermato
dalle suo ottime qualità di impostazione e di dettare il ritmo
di gioco. Acquistarlo ora che
ha ventitré anni porta un speso di 40 milioni, non ci vuole
tanto ad immaginare quanto
aumenterà nel corso degli anni. Noi italiani, ce lo godremo
in questi anni e siamo sicuri
che nonostante la giovane età
non ci farà avere troppa nostalgia per i tempi in cui giocava Pirlo e chissà che non ci
facci vincere qualcosa anche
lui alla guida della rosa di baby
fenomeni che pian piano si sta
formando.
Gabriele Ripandelli 3D
SCRIBEMUS ERGO SUMUS
“La Siringa” è felice di inaugurare
questa nuova sezione del giornale,
dedicata all'espressione del libero
pensiero e all'esercizio della ragione di
ognuno di noi sia scrittore che lettore.
Che lo studio non sia un fardello che la conoscenza non sia un nemico
Credo che questo mondo sia diventato troppo forte e statico nel movimento, magari lo è sempre stato e non me ne sono accorto.
Non è permesso contraddire la sua struttura sociale né più possibile ottenere l'originale e più naturale senso delle cose.
Abbiamo dimenticato quella strana passione nella ricerca oggettiva di
qualcosa di nuovo e misterioso, una passione portatrice di molteplici
verità e di molteplici illusioni.
Chissà se l'uomo ha mai conosciuto la libertà del pensiero, della trasmissione e della ricerca di tale dubbio?
Non importa del passato e degli errori di un lontano periodo purché
non condizionino il nostro futuro, purché non scelgano per noi il nostro
divenire.
L'uomo forse possiede il dono più incredibile di tutti: ha la capacità di
imparare e di continuare a farlo senza che gli sia ordinato dall'istinto,
senza che sia condizionato dalla natura a cui appartiene.
Non l'etnia, non la lingua, non la religione dovrebbero condizionare il
ragionamento e la ricerca di tale elevazione di se stessi.
Ormai abbiamo perso tutto questo, l'uomo stesso sta cercando di reprimere ciò che in origine avrebbe potuto condurlo ad una serenità interiore.
Lo sbaglio, l'errore ci vengono contestati e così cancelliamo e dimentichiamo che in fondo sono la parte più bella del ragionamento.
Ci spinge a comprendere al meglio la nostra imperfezione e la nostra
incompletezza, riportandoci ad uno stato più umile e produttivo delle
cose.
Non permettete che la scuola vi istruisca, ma concedetegli bensì di insegnarvi il metodo ed il suo personale punto di vista.
Ogni verità professata da un uomo ad un altro non sia innalzata al di
sopra dei nostri pensieri.
Così come la scuola, la società, la religione, e le relazioni tra le persone sono lievi appannaggi delle verità a cui l'uomo non potrà mai avvicinarsi, rallegriamoci e accettiamo oggettivamente come siano soggettive le nostre verità.
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SCRIBEMUS ERGO SUMUS
Molte altre cose si potrebbero dire, molte altre cose si potrebbero
scrivere.
Ogni uomo proprio, in quanto dotato di umanità ha il diritto e soprattutto
il dovere di esercitare la propria ragione e di divulgarla come meglio
crede, affinché tutti possano beneficiare di quella specifica prospettiva,
di quella particolare verità soggettiva.
Pertanto, invito chiunque ne abbia voglia e il desiderio, a scrivere
anche brevi testi che potranno essere pubblicati sul prossimo numero o
semplicemente di fare delle domande a cui naturalmente proveremo a
dare risposta.
Per qualsiasi cosa scrivi a [email protected]
IL LIBRO DEL MESE...
Il libro di questo mese è “La città del Sole” del filosofo nonché frate
domenicano Tommaso Campanella.
In questo trattato utopico lo scrittore calabrese affronta il tema della
conoscenza come fondamento di una società evoluta ed ideale in cui vivere.
L'opera, è presentata sotto forma di dialogo fra due personaggi:
l'Ospitalario, cavaliere dell’ordine di Malta, e il Genovese, nocchiero di
Colombo. Lo stesso Genovese racconta di aver scoperto una città con leggi
e costumi perfetti nell'isola di Taprobana durante uno dei suoi viaggi in giro
per il mondo.
Alcune edizioni del testo riportano anche la traduzione in latino per
chiunque, dopo una crisi mistica, avesse intenzione di cimentarsi in questa
follia.
Il libro meriterebbe di essere letto soltanto per tutte le disgrazie che si è
trovato ad affrontare l'autore nel corso della sua tormentata vita.
Fu sottoposto a numerosi processi per eresia, insurrezione e un presunto
stupro dell'abate del suo monastero in cui si era ritirato per scappare dalle
persecuzioni della chiesa ( misà che non aveva capito molto della vita).
Incarcerato complessivamente per circa 35 anni su 66 che ne visse si
dovette fingere pazzo per scampare alla pena capitale.
In carcere scrisse molte delle sue opere (considerando che stava sempre in
galera) tra cui quella più celebre “La città del Sole”.
“E l'amico si conosce tra loro nelle guerre, nell'infermità, nelle scienze,
dove s'aiutano e s'insegnano l'un l'altro.
E tutti li giovani s'appellan frati e quei che son quindici anni più di loro,
padri, e quindici meno, figli.” “La città del Sole” TOMMASO
CAMPANELLA
Ringraziamenti particolari a tutta la redazione della “Siringa” per aver contribuito alla
realizzazione di questa sezione.
Un ringraziamento particolare a tutte quelle persone che hanno insegnato a me e a molti
altri il senso critico delle cose e l'importanza dell'esercizio della ragione.
Grazie,
il coordinatore Herr Ricci Alessandro 4H
20
ALLA SCOPERTA DEGLI SPAGHETTI
ALLA CARBONARA
Dopo lo spirito curiamo il corpo
La pasta alla carbonara è un tipico piatto laziale dagli ingredienti semplici, popolari e dal gusto
intenso.
Deve il suo nome alla presenza di abbondante pepe nero macinato sopra di esso come una
spolverata di carbone.
Diverse sono le ipotesi circa la sua origine. Alcune fonti considerano la ricetta nata durante la II
guerra mondiale, dall’unione della cucina romana e le grandi quantità di bacon portate dagli
americani come provviste. I militari chiedevano uova e pancetta e gli osti romani li servivano
uniti agli spaghetti creando a loro insaputa l’antenato del celebre piatto.
Secondo altre fonti la carbonara è stata inventata da un cuoco che faceva parte
dell’associazione segreta dei carbonari durante la guerra d’indipendenza; essa veniva quindi
consumata nei nascondigli degli aderenti.
Anche i sardi ne rivendicano la paternità, infatti ritengono che il piatto sia nato a Carbonia per il
merito di un cuoco che preparava pasti agli operai che lavoravano nelle carbonaie, si trasferì
poi a Roma portando con sé la ricetta.
La preparazione della ricetta è semplice e veloce, generalmente si usano gli spaghetti, ma si
prestano anche alcuni tipi di pasta corta.
Ingredienti:
 400 g di spaghetti
 4 tuorli d’uovo
 100 g di pancetta
o guanciale
 Pecorino
 Pepe nero
 Sale
Preparazione:
1. Tagliate il
guanciale a
striscioline.
2. Cuocete gli
spaghetti in
abbondante
acqua
leggermente
salata.
3. Sbattete le uova
con il formaggio in
una ciotola adatta a contenere la pasta.
4. Fate dorare il guanciale con l'olio in una padella a fuoco moderato, cercando di non farlo
seccare.
5. Scolate la pasta, fatela saltare un minuto nella padella con il guanciale. Versatela nella
ciotola con le uova, e iniziate a mescolare velocemente e con un minimo di energia; in
questo modo le uova cuoceranno amalgamandosi con gli altri ingredienti e si
trasformeranno in una morbida crema senza grumi.
6. Servite subito gli spaghetti alla carbonara, spolverando ogni piatto con del pepe nero
macinato o pestato al momento.
Alessandro Leone 2F
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22
KAKURO: Inserite in ciascuna casella dello schema un
numero da 1 a 9. La somma dei numeri di ciascun blocco
deve essere uguale al totale che si trova alla sinistra (per i
blocchi orizzontali) e al di sopra (per quelli verticali) All’interno di ogni blocco i numeri devono essere tutti diversi.
SUDOKU KILLER: Riempire tutte le ca- MAI 4: Riempire la griglia con O e X in modo che
selle in modo tale che ogni riga, ogni co- non vi siano mai quattro simboli uguali consecutivi
lonna e ogni settore 3x3 contenga tutti i
in nessuna riga, colonna e diagonale. Non mettere
numeri da 1 a 9 , senza alcuna ripetizioalcun segno “a caso”: gli schemi possono essere
ne. La particolarità di questa variante è risolti con quest'unica regola. Perciò se si è bloccati
che contiene una serie di "zone" indivibisogna cercare meglio: da qualche parte c'è un
duate da un bordo e da un numerino in
simbolo che si può inserire!
alto a sinistra: sommando i numeri contenuti in ciascuna zona (che sono obbligatoriamente tutti diversi) si deve ottenere proprio quel numerino.
23
‘
Rieccoci di nuovo qui.
Grazie a tutti i volenterosi redattori che hanno collaborato per questo nuovo numero: Sidikat, Giovanni, Sonia, Silvia, Alessandro, Lorenzo, Daniele, Nicolò, Sara, Alessia, Giulia, Margerita, Martina,
Matteo, Alessandro, Camilla, Edona, Chiara, Ester, Gabriele e Alessandro.
Grazie alle professoresse Lorella Marini, Rita Floridi e Silvana Belcastro che collaborano con La Siringa e aiutano i nostri redattori a sfornare nuovi articoli.
Un grazie speciale alla professoressa Annalisa Persichetti. Grazie per aiutarci (e sopportarci)
pazientemente.
Le caporedattrici
Scriveteci all’email
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