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GENNAIO / FEBBRAIO 2013
OFFICINA
PRIMO ESAME
Kia cee’d Sportswagon
La quarta generazione ha una scocca che deriva
dalla piattaforma B, con diverse ottimizzazioni.
Numerose le novità in tema di riparazione, mentre
gli intervalli di manutenzione ora sono più dilatati
IN BREVE
In vendita da luglio 2012, la Kia cee’d
Sportswagon è disponibile in 12 versioni
Motori benzina
1.4 (100 CV) – 1.6 (135 CV)
Motori gasolio
1.4 (90 CV) - 1.6 (110/128 CV)
Omologazione
Allestimenti
GAETANO DEROSA
Dimensioni
Prezzi
Prodotta a
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Il settore
che riguarda le station wagon del segmento C è, nonostante la crisi, sempre abbastanza vivo. Per
poter dire la sua in quest’area di mercato così agguerrita, dove le vetture più
vendute risultano la Ford Focus, la
Opel Astra, la Hyundai i30 e la Renault
Mégane, la Kia ha di recente proposto
la nuova generazione della cee’d fami-
liare: la Sportswagon. Un modello che
è stato rivisto in alcuni elementi della
scocca e anche nei motori. Vediamo,
nello specifico, tutti i particolari che
sono stati oggetto di riprogettazione.
Scocca
Dal punto di vista strutturale, la Kia
cee’d (codice progetto JD) adotta il pia-
Euro 5
Active, Cool, Class, Platinum
4.510x1.780x1.490 mm
da 17.200 a 25.850 euro
Zilina (Slovacchia)
nale classico della Casa coreana, lo stesso della serie precedente. La scocca è
formata per il 75% da lamiere zincate,
a loro volta bizincate per il 65% e in
monozincato per il 35%. Un dato, questo, che si allinea con quelli delle altre
Case europee, a partire da quelle tedesche, tanto per intenderci. Sia la parte
frontale sia quella posteriore sono
(continua a pag. 31)
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1. La traversa sacrificale principale,
in acciaio con anima centrale di rinforzo:
il suo spessore è notevole (quasi 10 cm).
È fissata alle estremità dei longheroni
per mezzo di bulloni.
2. Il supporto superiore del front-end,
che serve per fissare sia il proiettore
sia il paraurti.
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Primo esame: Kia cee’d Sportswagon
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Turbo a geometria variabile: Honeywell
Sensori urto frontale: TRW
Proiettori: Mobis
Cuscinetti motore (benzina): Federal Mogul
Clacson: Sungil
Modulo aria (Diesel): Kefico
Alternatore: Valeo
Parabrezza: Saint Gobain Sekurit
ntare il paraurti,
1/2. Prima di smontare
ezioni sottoscocca.
vanno tolte le protezioni
Bisogna operare a temperatura
re la rottura delle
ambiente per evitare
astica (nella foto).
viti/occhiello in plastica
3. Gli attacchi dei proiettori
er l’eventuale
con fori filettati per
kit di riparazione.
Frizione: Luk Schaeffler
Alberi a camme: Thyssenkrupp
Distribuzione: BorgWarner
Guarnizione testa: Elringklinger
Connettori: A. Raymond
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4. Il supporto in plastica rigida dove va
incastrata la parte laterale del paraurti.
In fase di riattacco del pezzo, occorre fare
attenzione a non sbeccare la vernice
del parafango e, allo stesso tempo,
a non spezzare le esili clip di fissaggio.
5. Le estremità del longherone con i segni
che indicano l’indice di collassabilità.
Nella fotografia si vede quello estremo.
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Chi fa che cosa
I più importanti fornitori di componenti
Lavavetri: Continental
Impianto tergi: Bosch
Airbag laterali: TRW
Ammortizzatori
Ammort
rrttizzatori portellone: Stabilus
Fanali: Mobis
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Centralina airbag: TRW
Abs/Esp: Bosch
Volano doppia massa: Luk Schaeffler
Motorino d’avviamento: Mitsubishi
Pinze anteriori: Mobis
Pinze freno posteriori: TRW
P
Pneumatici:
ti i Hankook
Terminale di scarico: Faurecia
Sensori di impatto laterali: TRW
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6. Per staccare il paraurti posteriore,
bisogna necessariamente smontare
anche i fanali. Che hanno viti
in plastica, più due attacchi a incastro
(nella foto, di colore bianco). Per
operare nel migliore dei modi ci si
può aiutare con una spatola elastica.
(segue da pag. 27)
state oggetto di studio approfondito,
con crash test effettuati a 18 km/h, fondamentali per ottenere i dati obbligatori sulla danneggiabilità del veicolo.
La parte posteriore della scocca è
caratterizzata da un massiccio mosaico di lamierati che, in caso di urto, possono essere parzializzati, con sensibile risparmio in termini di tempo. Il
pozzetto della ruota di scorta è in acciaio, saldato al resto della scocca.
Traverse
Quelle anteriori sacrificali, in realtà,
sono due. Il frontale è infatti strut(continua a pag. 33)
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7. Un’utile precauzione, quando
si smonta il paraurti posteriore, è quella
di “fermare” con nastro adesivo
i due portalampade del fanale,
per non strapparli inavvertitamente.
8. Il 4 cilindri Diesel GDI di 1.6 litri,
con i componenti del common
rail facilmente raggiungibili in caso
di manutenzione.
9. Le masse radianti sono incastonate
nel front-end e virtualmente protette
dalla traversa sacrificale centrale.
10. La sovrastruttura di rinforzo
che protegge il faretto di profondità:
in caso di stacco/riattacco,
bisogna fare attenzione a sconnettere
con delicatezza i cablaggi limitrofi.
11. La parte interna del fascione
paraurti ha un “grembiule”
di materiale espanso che serve
da cuscinetto in caso di urti frontali.
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12. Lo stabilizzatore delle sospensioni
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posteriori con schema multilink.
Il traliccio anteriore prevede, invece,
l’utilizzo di uno schema MacPherson.
13. Le pinze freno posteriori,
ad azionamento idraulico, sono fornite
in primi impianto dalla TRW.
14. Particolare dell’impianto frenante
anteriore: in evidenza la pinza freno e i
sensori dell’Abs, che insieme al sistema
Esp vengono forniti dalla Bosch.
A richiesta si può montare lo Smart
Parking Assist System, che controlla
automaticamente l’azione dello sterzo
per posizionare perfettamente
la cee’d Sportswagon nello spazio scelto.
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(segue da pag. 31)
turato con doppia barra; in caso di urto, quella inferiore si “appoggia” a una
struttura in lamiera a soffietto collassabile, al fi ne di proteggere il più possibile la scocca. Anche la parte posteriore, fi no alla lamiera che ospita il ruotino di scorta, è composta da un complesso di lamiere saldate che, in caso
di tamponamento, si deformano verso
il basso, sempre per non rischiare di
compromettere le nervature posteriori
della scocca.
Carrozzeria
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Tutti i lamierati sono di acciaio. Il loro
assemblaggio rivela una buona precisione negli accoppiamenti, con verniciatura di ottimo livello anche nei punti critici. L’intera parte anteriore, inoltre, è
stata studiata per garantire una perfetta collassabilità. Per contro, bisogna fare molta attenzione durante lo smontaggio dei paraurti; l’operazione va sempre
eseguita all’interno dell’officina, con
una temperatura mite, perché le viti/clip
in plastica sono molto sensibili e potrebbero spezzarsi con estrema facilità. Ecco perché per lo stacco/riattacco di quello anteriore è prevista circa un’ora di
manodopera.
Sorprende, invece, la semplicità con
cui la cee’d è stata assemblata all’interno. Per smontare l’intero complesso della plancia, per esempio, s’impiega meno di un’ora. E se fosse necessario sostituire i sensori del climatizzatore, ba(continua a pag. 34)
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(segue da pag. 33)
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IL COSTO DEI RICAMBI
I prezzi (Iva esclusa, in vigore da gennaio 2013)
si riferiscono alla versione 1.6 CRDI 128 CV.
Particolare
Euro
Cerchio in lega da 16”
406,58
Radiatore acqua
412,15
Motorino avviamento
397,76
Motorino tergi anteriore
253,43
Cofano motore
465,40
Portellone
644,03
Parabrezza
438,42
Portiera anteriore sinistra
641,79
Portiera posteriore sinistra
538,77
Cristallo anteriore sinistro
127,17
Traversa sacrificale anteriore
265,80
Scatola sterzo
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479,98
Compressore clima
16
15. La traversa sacrificale posteriore,
in acciaio, ha l’estremità composta da due
tubolari di rinforzo della struttura.
16. L’originale triangolo di supporto laterale
del paraurti posteriore; gli svasi all’interno
servono per il perfetto posizionamento
del componente.
17 La vaschetta portaoggetto sotto
il tappeto del baule. Ai lati si notano i binari,
dove scorrono barre in alluminio
mobili con accorgimenti per trattenere
il carico (sistema traveller pack).
1134,79
Disco frizione
154,87
Disco freno anteriore
101,10
Serie pastiglie freno anteriore
130,69
Parafango anteriore sinistro
246,53
Parafango posteriore sinistro
246,53
Fanale posteriore completo
288,90
Alternatore
597,88
Braccetto sterzo (testa a snodo)
50,39
Paraurti anteriore
235,50
Proiettore
699,40
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sta smontare soltanto la parte centrale
del cruscotto; poi si arriva a quella inferiore del retroplancia senza problemi.
Motori e cambi
Per quanto riguarda le motorizzazioni,
sono disponibili due motori a benzina
e due Diesel. Il 4 cilindri 1.4 MPI a benzina eroga 100 CV con coppia massima
di 137 Nm a 4.200 giri/min; l’1.6 GDI
con iniezione diretta ha 135 CV e cop-
pia di 165 Nm a 4.850 giri/min.
Il 4 cilindri diesel 1.4 WGT ha una
potenza di 90 CV e coppia di 220 Nm,
disponibile tra i 1.500 e i 2.750 giri/
min. In alternativa c’è il 4 cilindri 1.6
VGT con turbina a geometria variabile
nelle due versioni da 110 e 128 CV. Per
i Diesel è disponibile l’EcoDynamics,
con dispositivo ISG (spegnimento automatico del motore al semaforo e nella marcia), indicatore di cambiata, al-
ternatore “intelligente” AMS e pneumatici a basso attrito di rotolamento.
I motori a benzina dispongono di
cambi a sei marce; a richiesta c’è la trasmissione automatica con comando sequenziale al volante. Quanto all’1.6
Diesel, monta un automatico a sei rapporti, mentre l’1.6 GDI è abbinato al
nuovo cambio a doppia frizione DCT
(messa a punto da Luk Schaeffler), sempre a sei marce.
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