Risplende il palazzo del Rettorato BRUSCINO

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Risplende il palazzo del Rettorato BRUSCINO
GIOVEDÌ 13 OT TOBRE 2005
LA SICILIA
Catania .41
I tesori della città
Liberata dalle
impalcature, la
facciata del più
antico Ateneo
della Sicilia ha
riacquistato
la sua suggestiva
luminosità
SANITÀ
Gioiello
Il prospetto del
palazzo centrale
dell’Università
liberato dalle
impalcature e
restituito alla città
dopo i lavori di
restauro, che
hanno interessato
anche lo splendido
cortile interno
disegnato da
Vaccarini nel 1730
I lavori di
recupero e
conservazione,
durati quasi due
anni, adesso
continueranno
sugli altri
prospetti
Risplende il palazzo del Rettorato
La facciata della sede del più antico
Ateneo della Sicilia - ricostruita interamente nel 1696, a tre anni di distanza dal terribile terremoto che distrusse il capoluogo etneo - è stata
restituita interamente, più luminosa
che mai, alla visione dei catanesi e
dei turisti. Il prospetto principale nei
giorni scorsi è stato finalmente liberato dalle impalcature realizzate per
eseguire lavori di recupero e conservazione, durati
La patina
quasi due anni.
Catania ha così riacquidi smog
stato uno dei suoi edifici
rimossa con storici più belli, il Palazzo
centrale dell’Università,
scrupolosi
che ospita al suo interno il
interventi
«gioiello» del cortile disegnato dal Vaccarini nel
di pulitura
1730 e la sontuosa aula
e l’ausilio
magna affrescata dal pittore catanese Giovan Batdel laser
tista Piparo.
Si è quindi conclusa la
prima fase dell’intensa e accurata
opera di restauro avviata dall’amministrazione Latteri agli inizi del mese
di novembre del 2004 subito dopo il
recupero del porticato vaccariniano,
sotto il controllo della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali e
con il monitoraggio costante dell’ufficio tecnico dell’Ateneo.
Per quanto riguarda il restauro
conservativo delle facciate, si è ini-
ziato proprio dal prospetto principale, ridisegnato dall’architetto Mario
Di Stefano dopo i danni provocati dal
terremoto del 1818, perché il più
complesso dal punto di vista operativo a causa della maggior presenza
di materiale lapideo di tipo diverso.
Per rimuovere la fitta patina di
smog che assediava soprattutto le
prime due elevazioni, sono stati pertanto operati scrupolosi interventi di
pulitura con diversi gradi di approfondimento: in primo luogo, un
preconsolidamento degli elementi
lapidei, soprattutto laddove erano
presenti casi di disgregazione della
pietra; successivamente si è proceduto a eliminare tutti i depositi incoerenti, mediante pennelli, aspiratori e microidropulitrici, e coerenti ad esempio le incrostazioni - mediante l’applicazione di impacchi imbevuti di soluzioni specifiche o con
bisturi, nei casi più difficili.
In altri casi, per i quali l’approccio
meccanico poteva essere deleterio
per la salvaguardia dell’integrità del
manufatto lapideo, si è intervenuto
invece con moderne tecniche di pulitura a laser, dopo aver eseguito una
campionatura per verificare il grado
di approfondimento dell’intervento.
Tutte le fasi di pulitura si sono integrate con quelle di consolidamento
puntuale tramite iniezioni di malta
sulle porzioni di pietra distaccata.
in breve
AEROPORTO FONTANAROSSA
Gianni (Udc) chiede incontro con i vertici dell’Asac
«Con i lavori dell’aereoporto Fontanarossa di Catania in dirittura di
arrivo, è quanto mai urgente il chiarimento di alcuni problemi
ancora insoluti a cominciare dalla prevista fusione delle due
società Asac e Sac, alla gestione aeroportuale e all’ingresso del
Comune e della Provincia di Catania nella Sac». Lo dichiara l’on.
Pippo Gianni dell’Udc e componente della commissione Trasporti
della Camera dei deputati. «Nei prossimi giorni - aggiunge Gianni chiederò un incontro con il presidente dell’Asac Ridolfo per una
ampia e approfondita analisi di tutte le problematiche ancora
aperte che riguardano il nuovo aeroporto Fontanarossa di Catania».
Sono state anche effettuate integrazioni con conci dello stesso materiale originario o stuccature con terre
della stessa tipologia dei supporti.
Ulteriori interventi integrativi e di
completamento hanno riguardato
l’eliminazione di muschi e vegetazioni spontanee accumulatesi nel
tempo, la disinfestazione preventiva
e il trattamento anticorrosivo delle
parti metalliche presenti
in facciata. Riguardo alle
parti d’intonaco deteriorate, laddove si è resa indispensabile la loro sostituzione, sono stati riprodotti, utilizzando tecniche
tradizionali, gli intonaci
preesistenti.
I lavori, che proseguiranno adesso sulle altre
tre facciate perimetrali
dell’edificio fino alla consegna fissata per l’autunno del 2006,
hanno previsto anche il miglioramento statico dell’edificio, attraverso
un intervento di consolidamento delle murature al piano terra effettuato
utilizzando delle chiodature con appositi perni di titanio e resine epossidiche, e l’abbattimento delle barriere architettoniche, con la sostituzione del vecchio ascensore con un
altro più capiente e sicuro, adatto all’accesso dei portatori di handicap.
I VENT’ANNI DELL’AFAE
Torna a farsi sentire il Comitato popolare Antico Corso, che
in una nota lamenta l’immobilismo dell’Amministrazione
sul quartiere.«Tutto cominciò - si legge nella nota - nel 2000
quando segnalammo alla Giunta gravi disagi come la
mancanza di servizi essenziali (sociali e aggregativi),
l’aumento degli affitti senza controllo, una totale
congestione del traffico, una cronica mancanza di lavoro. Ci
ricordiamo ancora le corpose affermazioni del sindaco
Scapagnini, che dichiarava che
"l’espulsione dei residenti è
un’ingiustizia sociale non tollerabile":
peccato che l’espulsione a causa del
caro-affitti sia andata avanti
indisturbata. Ci ricordiamo bene le
tante conferenze dei servizi dove
sindaco, vice-sindaci, assessori e tecnici
ascoltavano le nostre osservazioni,
accettavano le nostre proposte e
firmavano verbali e documenti:
sembrava proprio che il quartiere
dovesse essere reso più abitabile in
poco tempo. E invece abbiamo ottenuto solo la riapertura
della via Bambino e la messa in sicurezza del cantiere della
Purità. Ma non doveva essere realizzata la bambinopoli? E
che fine ha fatto il Parco Archeologico, ritenuto
"interessante" dall’ex vicesindaco Sudano? E che dire del
Piano di Recupero per l’Antico Corso, finito nelle sabbie immobili del Piano Regolatore? Per non parlare degli interventi
programmati dall’ex assessore alla casa De Mauro.
Aspettiamo ancora il recupero della ex-chiesa dell’Idria così
come i marciapiedi nella sottostante via, insieme con i tanto
promessi turni diurni di Nettezza Urbana e alla riapertura
del giardino dei Benedettini alle famiglie della zona».
Una tre giorni sulla sordità
per capire il «deficit invisibile»
R. CR.
BRUSCINO ARTE
Anche i sordomuti catanesi
alla manifestazione di Roma
Propone una
IMPORTANTEVENDITAALL’ASTA
MOBILI DI VARIE EPOCHE, ARGENTI, SHEFFIELD, PORCELLANE,
DIPINTI, TAPPETI PERSIANI DI VECCHIA E NUOVA MANIFATTURA
Un progetto per le coppie interessate all’adozione
Domani alle 10.30, nel Centro direzionale Nuovaluce, l’assessore
provinciale alle Politiche delle pari opportunità Margherita Ferro
presenta il progetto «Affidati a un bambino», finalizzato alla
creazione di uno «Sportello famiglia» che serva da sostegno legale,
psicologico ed educativo alle coppie intenzionate ad accogliere
bambini in affido o in adozione. Alla conferenza stampa
parteciperanno Nino Pittera, psicologo e responsabile del progetto,
Nino Grasso, presidente della cooperativa Promozione, e Olga
Giuffrida, responsabile legale del progetto.
Presso
“LA PERLA JONICA”
Capomulini - Acireale
Tel. 095-7661111
LEGAMBIENTE
ESPOSIZIONE
Domani conferenza sullo stato di salute dei musei cittadini
Legambiente organizza anche quest’anno la campagna
«Salvalarte», l’indagine sullo stato di conservazione del patrimonio
artistico e monumentale italiano, che si propone di scoprire, o
riscoprire, i tesori dell’arte più o meno famosi. Nell’ambito
dell’iniziativa nazionale, Legambiente Catania ha deciso di
verificare lo stato di salute dei musei della nostra città, con
l’obiettivo di valorizzarne l’offerta culturale e di promuovere
eventuali proposte volte al miglioramento della conservazione dei
beni artistici ed alla fruibilità delle strutture. I risultati della ricerca
saranno presentati durante la conferenza stampa che si terrà
domani alle 11 dinanzi al Castello Ursino. L’incontro sarà
presieduto dal responsabile regionale di Salvalarte Gianfranco
Zanna.
L’Afae, associazione famiglie degli audiolesi etnei, compie 20 anni.
Due decenni di impegno, ricchi di iniziative nel campo della ricerca e della formazione sul problema della sordità, a cui è dedicata la
tre giorni del convegno che si terrà alle Ciminiere, da oggi e fino a
sabato. In programma, oltre a tavole rotonde e seminari di approfondimento, anche stand e una simulazione, la «Città silente»,
uno spazio dove si può vivere per pochi istanti la condizione della
sordità. «Sinergie progettuali e operative per un approccio globale
al problema della sordità», il tema che inaugura la serie di incontri
e che si offre come oggetto di un dibattito affrontato secondo diversi
punti di osservazione. Seppure oggi l’informazione, le tecniche e
l’approccio al fenomeno siano più avanzati, sono presenti carenze
nel settore sanitario-riabilitativo, socio-assistenziale e della formazione del personale. Si avverte inoltre «una scarsa concertazione tra le istituzioni preposte ad erogare servizi per gli audiolesi - sostiene il dott. Vincenzo Calabrese, direttore dell’associazione - nonostante la legge 328 del 2000 abbia posto l’esigenza che tutti gli interventi siano integrati secondo un "progetto di vita"».
Sarà proprio questo il punto nevralgico che i relatori affronteranno cercando di dare risposte concrete ai partecipanti. Questo
il programma del convegno - patrocinato da Regione, Provincia,
Comune, Asl 3, Università di Catania e dalla sezione provinciale
dell’Ens (Ente nazionale sordomuti): alle 9, apertura della manifestazione con il presidenre dell’Afae, Nunziata Pedalino; 9,30 saluto delle autorità; 10-13 «Sinergie progettuali ed operative per un
approccio globale al problema della sordità»: interventi: Ferdinando Latteri, rettore dell’Ateneo catanese, Santo Ligresti, assessore comunale ai Servizi Sociali, Antonio Scavone, direttore generale Asl 3, Francesco Seminara, assessore provinciale alle Politiche Sociali; seguirà una tavola rotonda con Marco Ciriacono, responsabile Uo Handicap Asl3, Maurizio D’Arpa, dirigente Ispettorato regionale della Sanità, Mariella De Caroli, docente di Psicologia Generale, Scienze della Formazione, Giovanni Ferrera, dirigente
assessorato provinciale Politiche Sociali, Giuseppe Greco, psicologo, Raffaele Zanoli, dirigente Csa. Ore 16 -19, «Le associazioni delle famiglie: verso un progetto comune per la valorizzazione del
ruolo dei genitori e per il pieno riconoscimento dei diritti della
persona in situazione di handicap nell’Ue», tavola rotonda con Jose Luis Arlanzon, responsabile Associazione Arans-Bur, Burgos
(Spagna), Bruno De Luca, responsabile associazione Papa Giovanni XXIII, Antonella Di Blasi, presidente Anfass Catania, Lucia Giuffrida, associazione Iride, Nunziata Pedalino, Eagle Puvi, responsabile Estonian Association of parentes with Hearing Impaired
Children, Tallinn (Estonia); Rosa Marino Romeo, presidente associazione Geshan, conclusioni dell’on. Raffaele Stancanelli, assessor.regionale alla Famiglia,
LA PROTESTA CONTRO LA FINANZIARIA
Massa vestiaria: l’amministrazione incontra i dipendenti
PROVINCIA REGIONALE
L’approvigionamento di beni e consumi da parte delle varie aziende ospedaliere(dal letto al materiale per la gestione degli ambulatori etc.) è stato garantito sino a qualche mese addietro con gare
d’appalto e trattative singole tra le varie direzioni generali e amministrative delle aziende ospedaliere. Poi un provvedimento dell’assessore regionale alla Sanità Giovanni Pistorio ha introdotto
l’innovazione di indurre le stesse direzioni a unificare le operazioni medesime mediante la creazione di un vero e proprio consorzio
che interviene in ogni gara sia essa riservata da una sola azienda oppure a più di una. Tutto questo con il doppio obiettivo di ottimizzare
le spese e ridurre i tempi delle procedure. Un tale esperimento riguarda per adesso soltanto Catania e per metterlo in pratica si sono riuniti nella sede centrale dell’azienda ospedaliera Garibaldi i direttori generali e i responsabili del settore provveditorato di tutte le
aziende ospedaliere della provincia che sono stati ricevuti dal direttore generale Giuseppe Navarria.
Il coordinamento operativo del progetto è stato affidato all’Asl 3,
il cui compito sarà quello di indire riunioni periodiche di carattere
tecnico per l’identificazione delle categorie merceologiche e delle
aziende capofila. Il concetto di una “forma consorziata d’acquisto”
in ambito sanitario è una vera e propria novità per l’intera Sicilia, dove il problema della burocrazia e dell’eccesso di spesa rischia di assumere per gli anni a venire proporzioni preoccupanti.
«ALL’ANTICO CORSO TUTTO FERMO»
PALAZZO DEGLI ELEFANTI
Oggi, alle 16.30, a Palazzo degli elefanti, incontro fra i sindacati dei
lavoratori del pubblico impiego Cgil-Cisl-Uil Fpl e
l’amministrazione comunale sulla vertenza della massa vestiaria
(gli abiti da lavoro) per gli anni 1999-2004. «La nostra è un’azione
pacifica - sottolinea Luigi Maugeri segretario generale Cisl-Fps di
Catania - ma se non avremo le risposte che attendiamo, passeremo
a forme di protesta più vibranti, anche a discapito del servizio
prestato alla cittadinanza. La fornitura della massa vestiaria è
prevista da un regolamento comunale che l’amministrazione non
sta rispettando». Oltre ai lavoratori del servizio Nettezza urbana, la
vertenza coinvolge anche polizia municipale, operai della
manutenzione e commessi.
Consorzio tra aziende ospedaliere
Il progetto è coordinato dalla Asl 3
da giovedì 13 a domenica 16 ottobre 2005
orario 10-13 e 17-24
CONSIGLIO COMUNALE
Regolamento sul cottimo appalto
Domani alle 19,30 il Consiglio comunale si riunirà nell’aula delle
adunanze di palazzo degli Elefanti. All’ordine del giorno
l’approvazione del regolamento sul cottimo appalto.
NERO GIALLO CIANO MAGENTA
OGGI ASTA
ore 21
L’ASTA SARA’ LICITATA IN PARTE A
LIBERA OFFERTA
sotto la direzione del sig. FABRIZIO BONOMO
Una rappresentanza di sordomuti siciliani parteciperà a Roma
alla manifestazione nazionale organizzata per il mancato inserimento nella proposta di legge Finanziaria 2006 di alcune richieste avanzate dall’ Ente nazionale sordomuti.
Tra le nove sezioni provinciali anche una folta rappresentanza
di Catania che conta circa 1200 sordomuti tra città e provincia
e che animeranno la protesta seguente al fatto di alcune richieste disattese come l’aumento dell’indennità di comunicazione ferma da oltre 15 anni; il contratto di servizio Rai che prevede per i sordi i sottotitoli e la traduzione in Lis (Lingua italiana dei segni) di programmi culturali ed informativi; fondi alla
scuola per il sostegno e la piena integrazione dei bambini sordi e incentivi per la formazione e l’avviamento al lavoro per i
sordi.
Il presidente della sezione Catania, cav. Salvatore Basile, che
ricopre questa carica da 45 anni ha dichiarato: «A Roma, muniti
di fischietti e trombette, faremo sentire all’unanimità come la
riduzione di risorse sociali destinate dalla Finanziaria a questa
fascia debole dia segnali di impoverimento per uno Stato che
fonda le sue radici sulla piena cittadinanza di tutti i cittadini».
OGGI E DOMANI ALL’EXCELSIOR
Il tumore del retto tema centrale
del 13° congresso di oncologia
Il tumore del retto sarà il tema centrale della 13ª edizione del congresso di Oncologia organizzato dal Centro Catanese di Oncologia che si svolgerà oggi (inizio alle ore 15) e domani all’hotel Excelsior. Nelle due giornate di studio – organizzate dal dott. Sebastiano Mongiovì, responsabile dell’unità operativa di Chirurgia
Addominale del Centro catanese di Oncologia, e dal dott. Andrea
Girlando, responsabile della Radioterapia - si confronteranno alcuni tra i più importanti specialisti a livello nazionale ed internazionale. Tra questi il prof. Frank Lazorthes di Tolosa, punto di riferimento mondiale nella chirurgia colon-rettale. L’incontro è di
grande rilievio medico e sociale al tempo stesso e ciò per due precisi motivi; tale tipo di carcinoma infatti è in aumento. Si pensi infatti che colpisce in Italia circa novecentomila persone ogni anno
e rappresenta il quarto tumore per quel che si riferisce appunto
la diffusione anche se sono disponibili contro di esso validi mezzi di diagnosi precoce e anche di prevenzione. A questo scopo è da
più parte documentata la utilità di una dieta mediterranea con riduzione assoluta di grassi, di alcoolici e di tabacco nonché un programma di screening (colonscopia dopo i 45 anni, ricerca di sangue occulto nelle feci ogni anno dai 45 anni in su.
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