DESCRIZIONE annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE

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DESCRIZIONE annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE
DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE
avente per titolo: PROCEDIMENTO PER PRODURRE PRODOTTI
TESSILI
5
DI
MAGLIERIA
PRESENTANTI
ARTICOLI
DI
ABBIGLIAMENTO E PRODOTTO TESSILE DI MAGLIERIA DI
OTTENUTO MEDIANTE TALE PROCEDIMENTO.
A nome
: CI-FRA S.P.A., di nazionalità italiana con sede a
VERANO BRIANZA (MI)
Inventori designato: Ing. Cesare Citterio
10
Mandatari:
Ing. GiuseppeRighetti iscritto all'Albo con il n. 7BM, Ing.
Carlo Raoul Ghioni iscritto all'Albo con il n. 280 BM, Ing.
Martino Salvadori iscritto all'Albo con il n. 438 BM, della
BUGNION S.p.A. domiciliato presso quest’ultima in
BRESCIA - Via Dante, 17.
15
Depositata il 30.08.2007 , concessa al N. 1384106
*****
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per produrre
prodotti tessili di maglieria presentanti almeno un articolo di
20
abbigliamento ricavabile da una o più operazioni di taglio dei prodotti
tessili di maglieria medesimi.
La presente invenzione concerne anche un prodotto tessile di maglieria
presentante almeno un articolo di abbigliamento ricavabile mediante
una o più operazioni di taglio del corrispettivo prodotto tessile di
25
maglieria.
1
L’oggetto della presente invenzione si colloca nel settore tessile
manifatturiero, ed in particolare, è relativa a prodotti realizzati mediante
l’utilizzo di macchine tessili di tipo raschel, a due fronture di aghi,
provviste di dispositivo jacquard.
5
Com’è noto le attuali tecniche di produzione basate sull’utilizzo delle
summenzionate macchine rachel jacquard prevedono la realizzazione
di manufatti tessili sostanzialmente tubolari, a partire dalla formazione
di un tratto anteriore di tessuto ed un tratto posteriore di tessuto che
vengono progressivamente uniti a corrispettive linee giunzione
10
predeterminate che corrispondono solitamente ai bordi terminali dei
tratti anteriore e posteriore stessi.
Naturalmente, la realizzazione di una o più porzioni tubolari permette,
secondo la summenzionata tecnica, la realizzazione di svariati articoli di
abbigliamento, quali per esempio, pantaloncini, pantaloni, gonne, calze,
15
collant ed altri ancora.
Le summenzionate macchine raschel jacquard permettono inoltre la
realizzazione di diverse strutture tessili le cui combinazioni definiscono
sia la struttura del tessuto in produzione che eventuali disegni ed
abbellimenti realizzati dall’intreccio dei fili in alimentazione. Un esempio
20
delle potenzialità di tali tecniche è riscontrabile particolarmente nei
collant femminili, molti dei quali riportano numerosi effetti grafici ed
estetici che costituiscono la struttura stessa dei collant.
Va tuttavia notato che le attuali tecniche per la realizzazione di articoli
di abbigliamento tramite telai raschel jacquard vincolano la forma del
25
capo in produzione alle caratteristiche tubolari delle strutture in
2
formazione.
Inoltre, la vestibilità degli articoli di abbigliamento viene normalmente
gestita intervenendo sulla densità di maglia, vale a dire variando il
numero di maglie per centimetro della struttura tessile in realizzazione
5
che incide notevolmente sulla deformabilità dei disegni e delle
rappresentazioni estetiche realizzate a fronte delle differenti misure del
corpo dell’utilizzatore.
Va inoltre notato che una struttura la cui densità di maglia risulta
disomogenea non agevola le operazioni di finissaggio che seguono
10
normalmente le fasi di tessitura a telaio. In particolare, durante i vari
trattamenti ai quali gli articoli di abbigliamento prodotti vengono
sottoposti, quali per esempio fissaggio termico, tintura, vaporizzazione,
asciugatura e simili, le elevate temperature di alcuni trattamenti
determinano un rientro del tessuto che si ritira rispetto alle dimensioni
15
originarie. In questa situazione, siccome la struttura tessile dei
summenzionati articoli di abbigliamento presenta zone a densità di
maglia diversificata, il rientro del tessuto avviene in modo diseguale
dando origine all’indesiderato arricciamento del tessuto che presenta
così un aspetto irregolare sia in termini visivi che in termini di
20
sensazioni al tatto.
Al fine di compensare il rientro non controllabile degli articoli di
abbigliamento, ed allo stesso tempo evitare che rientri eccessivi
possano rendere l’articolo di abbigliamento prodotto inadatto allo scopo
per il quale è stato realizzato, è pratica comune realizzare strutture
25
tessili la cui materia prima è presente in eccesso. In questo modo,
3
secondo un approccio sostanzialmente empirico risulta possibile
sopperire al rientro del tessuto a scapito di un’elevata pesantezza
dell’articolo stesso.
La Richiedente ha riscontrato che gli attuali processi di produzione di
5
articoli di abbigliamento su macchine tessili raschel a due fronture con
dispositivo
jacquard
sono
migliorabili
sotto
diversi
aspetti,
principalmente in relazione, alla qualità del prodotto ottenuto rilevabile,
in termini di aspetto esteriore, mano, tintura, pesantezza del capo e
gamma di disegni eseguibili, nonché alla praticità e riduzione dei costi
10
in fase di tessitura, finissaggio e confezionamento.
Il compito tecnico posto alla base della presente invenzione è realizzare
un procedimento per produrre dime presentanti almeno un articolo di
abbigliamento in grado di ovviare agli inconvenienti citati.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è ottenere, mediante
15
l’utilizzo di macchine raschel a due fronture di aghi con dispositivo
jacquard una articolo di abbigliamento di elevata qualità.
Un altro scopo della presente invenzione è realizzare un articolo di
abbigliamento il cui rientro durante i trattamenti di finissaggio è
controllato.
20
È altresì uno scopo della presente invenzione realizzare un articolo di
abbigliamento pratico ed economico da realizzare.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente
raggiunti da un procedimento per produrre prodotti tessili di maglieria
presentanti almeno un articolo di abbigliamento, ricavabile dal taglio del
25
rispettivo prodotto tessile di maglieria e prodotto tessile di maglieria
4
realizzato secondo tale procedimento, secondo una qualsiasi delle
rivendicazioni annesse.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione
appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di
5
esecuzione preferita ma non esclusiva di un procedimento per produrre
articoli di abbigliamento su macchine tessili lineari di tipo raschel
jacquard, illustrata negli uniti disegni in cui:
la figura 1 mostra uno schema a blocchi del procedimento per
produrre prodotti tessili di maglieria presentanti almeno un articolo di
10
abbigliamento;
la figura 2 mostra in vista laterale un dettaglio di una macchina
usata per realizzare il presente procedimento;
la figura 3 è una rappresentazione schematica in pianta di un
prodotto tessile di maglieria presentante due articoli di abbigliamento, in
15
accordo con una prima soluzione realizzativa della presente invenzione;
la figura 4 è un ingrandimento di un particolare di cui alla figura 3;
la figura 5 è una rappresentazione schematica della struttura di
una porzione di tessuto del prodotto tessile di maglieria di cui alle figure
da 2 a 4;
20
la figura 6 è un’ulteriore rappresentazione schematica della
porzione di tessuto di cui alla figura 5, a seguito di un’operazione di
taglio eseguita lungo la traccia A-A di figura 5;
la figura 7 è una rappresentazione schematica, parzialmente
interrotta, di un prodotto tessile di maglieria presentante almeno un
25
articolo di abbigliamento, in accordo con una seconda soluzione
5
realizzativa della presente invenzione;
la figura 8 è un ingrandimento di un particolare di cui alla figura 7;
la figura 9 è una rappresentazione schematica di una porzione di
tessuto del prodotto tessile di maglieria di cui alle figure 7 e 8;
la figura 10 è una rappresentazione schematica della porzione di
5
tessuto di cui alla figura 9, a seguito di un’operazione di taglio eseguita
lungo la traccia B-B di figura 9.
Con riferimento alla figura 1, è illustrato uno schema a blocchi di un
procedimento per produrre prodotti tessili di maglieria D (figure 3 e 7)
10
presentanti almeno un articolo di abbigliamento 13, preferibilmente due
o più, che sono ricavabili dai rispettivi prodotti tessili di maglieria D
mediante una o più operazioni di taglio del tessuto.
Come visibile nello schema di figura 1, il procedimento per la
produzione dei summenzionati prodotti tessili di maglieria
15
D,
denominati nel settore con il termine tecnico “dime”, il quale verrà
impiegato nel corso della presente descrizione per motivi di semplicità
redazionale, nasce, come per la realizzazione di qualsiasi tessuto, dalla
preliminare fase di filatura F mediante la quale vengono ottenuti i fili
necessari alla realizzazione dei tessuti.
20
Successivamente, i fili ottenuti e prodotti dalla filatura F vengono
alimentati ad una stazione di tessitura 14 nella quale i fili di tessuto
vengono appropriatamente intrecciati per formare la struttura delle dime
D.
Vantaggiosamente la stazione di tessitura 14 è provvista di una o più
25
macchine tessili lineari, ed in particolare di telai di maglieria lineare di
6
tipo raschel a doppia frontura di aghi, dotati ciascuno di un dispositivo
jacquard. Con scopi descrittivi e non limitativi, la seguente descrizione
riguarda in particolare un telaio lineare del tipo HDRJ 6/2 prodotto dalla
ditta KARL MAYER. Tale telaio (non mostrato nelle unite figure in
5
quanto di tipo noto) possiede una finezza (gauge) di dodici, sedici o
ventiquattro aghi/pollice, cioè di dodici, sedici o ventiquattro aghi ogni
0.0254 metri, con una luce pettine di 130 o 138 pollici, cioè di 3.302 o
3505 metri, e quindi con un totale aghi su ciascuna frontura compreso
fra 1560 e 3312 a seconda della combinazione fra la finezza (gauge) e
10
la luce pettine. In tale macchina il dispositivo jacquard è di tipo
piezoelettrico e legge le informazioni relative agli spostamenti delle
relative passette dei pettini da un’opportuna unità elettronica di controllo
programmabile. Il movimento dei pettini jacquard, oltre che dal
dispositivo jacquard piezoelettrico, è regolato da un tamburo su cui
15
ruota una catena sagomata di glieders i cui smussi generano gli
spostamenti orizzontali laterali del pettine, con traiettorie ortogonali al
senso dell’ordito.
Come visibile in figura 2, ogni macchina è provvista delle due fronture
2,2a parallele di aghi 3 e di quattro pettini 4,4a,5,5a costituiti da una
20
pluralità di passette con i relativi guidafilo. Vi sono in particolare sedici o
ventiquattro guidafilo per ogni passetta di un pollice, atti ad alimentare
sedici o ventiquattro corrispondenti aghi 3 con fili provenienti da
opportuni subbi. In particolare sono presenti due pettini esterni 4,4a
costituti da una pluralità di passette 7,7a rigide, di tipo tradizionale, e
25
due pettini interni 5,5a costituiti da passette 8,8a flessibili, di tipo
7
jacquard piezoelettrico . I due pettini esterni 4,4a creano la struttura di
fondo del tessuto, che in questo caso è una catenella o pillar stitch “S”,
prodotta in modo convenzionale con schema 2-0 0-2, in corrispondenza
delle due fronture 2,2a di aghi. Le passette 8,8a dei due pettini jacquard
5
5,5a operano in base alle informazioni provenienti dalla lettura
dell’unita’ elettronica di controllo programmabile (non mostrata nelle
figure) e sono movimentate da opportune barre di spostamento 9,9a,
permettendo l’esecuzione di diversi schemi tessili. Le passette 7,7a e i
pettini esterni 4,4a realizzano il tessuto di fondo, mentre le passette
10
8,8a nonché i pettini 5,5a sono atti ad eseguire i disegni e le opportune
cuciture per collegare in un unico prodotto i tessuti piani realizzati sulle
due fronture 2,2a. Ogni ago 3 riceve quindi due fili, uno dalla
corrispondente passetta esterna 7 o 7a, ed uno dalla passetta interna 8
o 8a jacquard. In figura 2 sono inoltre visibili le barre 10,10a degli aghi,
15
le corrispondenti barre di abbattimento 11,11a degli aghi e le barre
12,12a dei pettini che trattengono il tessuto in formazione.
In particolare, il processo di formazione delle struttura di ciascuna dima
D, vale a dire la tessitura delle medesime, viene eseguita mediante
almeno una macchina tessile lineare, di tipo raschel 2,2a a due fronture
20
di aghi 3 con dispositivo jacquard.
Con riferimento alle figure 3, 4, 7 e 8, per la formazione della dima D
viene prodotto un tratto anteriore di tessuto su una frontura anteriore 2
delle due fronture 2,2a di aghi 3 contemporaneamente alla produzione
di un tratto posteriore di tessuto su una frontura posteriore 2a delle due
25
fronture 2,2a di aghi 3. I tratti anteriore e posteriore vengono
8
progressivamente ed automaticamente uniti in corrispondenza di
predeterminate linee di giunzione 16 per realizzare almeno una
porzione 13a di tessuto sostanzialmente tubolare. La realizzazione
delle prime linee di giunzione delimita corrispettivi primi bordi 17 del
5
corrispettivo articolo di abbigliamento 13 portato dalla dima D.
Progressivamente, vengono anche realizzate prime linee di taglio 18
delimitanti corrispettivi secondi bordi 19 disgiunti del corrispettivo
articolo di abbigliamento 13 portato dalla dima D. In altre parole i
secondi bordi 19 delimitati dalle prime linee di taglio 18 definiscono una
10
parte di perimetro della sagoma del corrispettivo articolo di
abbigliamento in cui i tratti anteriori e posteriore del tessuto non sono
uniti per consentirne la vestizione ed il passaggio di una corrispettiva
parte del corpo dell’utilizzatore. In pratica, i secondi bordi 19 delimitano
le aperture del corrispettivo articolo di abbigliamento 13 da utilizzare
15
per indossare il medesimo.
Sempre con riferimento alle figure 3, 4, 7 e 8, le prime linee di taglio 18
vengono
vantaggiosamente
realizzate
mediante indebolimento
strutturale della dima D in corrispondenza di zone sovrapposte dei tratti
anteriore e posteriore.
20
Progressivamente alla formazione della dima D, vengono anche
realizzate seconde linee di taglio 20 (figure 3 e 4) 20a,20b (figure 7 e
8). In particolare, le seconde linee di taglio 20,20a,20b vengono
preferibilmente realizzate adiacentemente alle corrispettive linee di
giunzione 16 secondo un percorso sostanzialmente parallelo allo
25
sviluppo di queste ultime. Anche le seconde linee di taglio 20,20a,20b
9
vengono
vantaggiosamente
eseguite
mediante
l’indebolimento
strutturale della dima D in corrispettive zone sovrapposte dei tratti
anteriore e posteriore di quest’ultima.
In accordo con una prima soluzione realizzativa della presente
5
invenzione illustrata nelle figure 7 e 8, le seconde linee di taglio
20a,20b si distinguono in seconde linee di taglio verticali 20a e secondo
linee di taglio non verticali 20b, vale a dire orizzontali o inclinate,
sostanzialmente differenti, nella struttura, rispetto alle seconde linee di
taglio verticali 20a.
10
In accordo con una seconda soluzione realizzativa della presente
invenzione illustrata nelle figure 3 e 4, le seconde linee di taglio 20
presentano strutture sostanzialmente simili e simili alla struttura delle
seconde linee di taglio non verticali 20b della prima soluzione
realizzativa (figure 7 e 8).
15
Vantaggiosamente, il procedimento di produzione delle summenzionate
dime D prevede anche la realizzazione di terze linee di taglio 21
all’interno del rispettivo articolo di abbigliamento 13 per consentire la
modifica del disegno complessivo di quest’ultimo durante l’operazione
di taglio del medesimo. Similmente alle altre linee di taglio
20
18,20,20a,20b anche le terze linee di taglio 21 sono realizzate
mediante l’indebolimento strutturale della dima D in corrispondenza di
zone sovrapposte dei tratti anteriore e posteriore della stessa.
Scendendo più nel dettaglio, come chiaramente illustrato negli
ingrandimenti delle figure 4 e 8, la realizzazione delle linee di taglio
25
17,20,20a,20b,21 viene attuata mediante la realizzazione, nei tratti
10
anteriore e posteriore della dima D, di prime aree di tessuto a struttura
sostanzialmente piena e seconde aree di tessuto a struttura vuota. In
particolare, durante la presente trattazione, per struttura piena si
intende la presenza di tessuto e per struttura vuota l’assenza dello
5
stesso. La formazione delle linee di taglio 18,20,20a,20b,21 viene
preferibilmente effettuata mediante l’alternanza delle prime aree di
tessuto a struttura piena e delle seconde aree di tessuto a struttura
vuota per cui il taglio del tessuto viene agevolato e facilitato.
La realizzazione delle prime aree di tessuto delle seconde linee di taglio
10
20,20a,20b, adiacenti alle linee di giunzione 16 corrispondenti, consiste
nell’unire una porzione della corrispettiva linea di giunzione 16 ad una
corrispondente porzione adiacente della dima D.
In accordo con una prima soluzione realizzativa della presente
invenzione, tale operazione di unione viene vantaggiosamente eseguita
15
tramite almeno un filo di giunzione G (figure da 7 a 10) che da una
parte viene agganciato alla struttura del tessuto corrispondente
definendo un fronte indemagliabile 22, e dall’altra, abbraccia
parzialmente la struttura del tessuto corrispondente definendo un fronte
sfilabile 23, rimovibile dal tessuto una volta reciso dal fronte
20
indemagliabile 22.
Con riferimento alle figure da 7 a 10, ed in particolare alle figure 9 e 10,
la struttura del tessuto è rappresentata, unicamente a titolo
esemplificativo, secondo una sola tipologia di punto, senza considerare
altre tipologie di punto eseguibili mediante le macchine raschel
25
jacquard sopra citate. Nel dettaglio, come illustrato nelle figure 9 e 10,
11
ciascun filo portato dalle passette 8,8a dei due pettini jacquard 5,5a
lega due catenelle C adiacenti producendo una prima tipologia di
struttura. In alternativa, ciascun filo portato dalle passette 8,8a dei due
pettini jacquard 5,5a potrebbe legare anche due catenelle C adiacenti
5
dando origine ad una seconda tipologia di struttura (non illustrata in
quanto nota) più densa e pesante della prima tipologia. Non è escluso
che la struttura del tessuto sia anche realizzata mediante la
combinazione di più tipologie di punto eseguibili dalle summenzionate
macchine.
10
Sempre con riferimento alle figure 9 e 10, viene visualizzata nel
dettaglio la struttura del tessuto in corrispondenza delle seconde linee
di taglio verticali 20a della dima D rappresentata nelle figure 7 e 8.
In particolare, in corrispondenza delle seconde linee di taglio verticali
20a, le prime aree a struttura piena sono definite da uno o più fili di
15
giunzione G che si legano ad una delle due zone e si estendono a
cavallo di almeno una catenella C (figure 9 e 10) di estremità dell’atra
zona di tessuto, mentre le seconde aree sono interposte tra tali fili di
giunzione G. In questo modo, come rappresentato nella figura 10, a
seguito di un’operazione di taglio, il summenzionato fronte
20
indemagliabile 22, rimane legato alla rispettiva zona di tessuto mentre il
fronte sfilabile 23 può essere facilmente rimosso dalla corrispondente
zona di tessuto tirando i fili di giunzione G recisi.
Preferibilmente, il fronte sfilabile 23 definito da ciascuna delle prime
aree di tessuto delle seconde linee di taglio verticali 20a, impegna una
25
porzione della corrispettiva linea di giunzione 16 (figure 7 e 8), mentre il
12
fronte indemagliabile 22 impegna la struttura della dima D da parte
opposta alla linea di giunzione 16 ed al fronte sfilabile 23.
In altre parole, le seconde linee di taglio verticali 20a, realizzate
secondo tale tecnica, prevedono che il filo di giunzione G non si leghi
5
alla struttura dell’articolo di abbigliamento 13, in modo tale che
l’operazione di taglio consenta l’estrazione dell’articolo di abbigliamento
13 dalla corrispettiva dima D senza che eventuali segni di cucitura
permangano sui corrispondenti bordi.
In accordo con la soluzione illustrata nelle figure da 7 a 10, le prime
10
aree a struttura piena delle seconde linee di taglio verticali 20a sono
vantaggiosamente costituite da un unico, o un numero esiguo, di fili di
giunzione G per cui l’operazione di taglio può essere realizzata anche
manualmente mediante un’azione di strappo in grado di rompere i fili di
giunzione G e separare l’articolo di abbigliamento 13 dalla dima D.
15
Sempre con riferimento alla soluzione illustrata nelle figure 7 e 8, nelle
seconde linee di taglio non verticali 20b le prime aree a struttura piena
sono definite da uno o più fili di giunzione G che si legano sia ad
almeno una catenella C del tessuto di scarto che alla catenella C del
tessuto del corrispettivo articolo di abbigliamento 13. In questo modo, a
20
seguito di un’operazione di taglio dei fili di giunzione G, il corrispettivo
articolo di abbigliamento 13 presenta almeno un bordo in rilievo
sporgente dalla costa corrispondente.
In accordo con una seconda soluzione realizzativa della presente
invenzione (figure da 3 a 6), l’operazione di unione di una porzione di
25
una corrispettiva linea di giunzione 16 ad una corrispondente porzione
13
adiacente della dima D, consiste nell’agganciare almeno un filo di
giunzione G ad almeno la linea di giunzione 16 dell’articolo di
abbigliamento 13 definendo su quest’ultimo un fronte indemagliabile 22.
Con particolare riferimento alle figure 5 e 6, viene visualizzata nel
5
dettaglio la struttura del tessuto in corrispondenza di una prima area a
struttura piena di una delle seconde linee di taglio 20 della dima D
rappresentata nelle figure 3 e 4.
Per semplicità descrittiva, la struttura illustrata nelle figure 5 e 6,
riguardante la seconda soluzione realizzativa, presenta il medesimo
10
punto della struttura della dima D rappresentata nelle figure 9 e 10.
In particolare, le prime aree a struttura piena sono definite, come nelle
seconde linee di taglio non verticali 20b della prima soluzione
realizzativa, da una pluralità di fili di giunzione G che si legano almeno
alla struttura della linea di giunzione 16 del corrispettivo articolo di
15
abbigliamento 13 definendo su quest’ultimo il summenzionato fronte
indemagliabile 22.
Nella soluzione realizzativa rappresentata nelle figure 5 e 6, i fili di
giunzione G vengono preferibilmente legati sia alla linea di giunzione 16
dell’articolo di abbigliamento 13 che alla struttura della dima D opposta
20
alla linea di giunzione 16.
In questo modo, come rappresentato nella figura 6, a seguito di
un’operazione di taglio eseguita sui fili di giunzione G, il fronte
indemagliabile 22 di ciascuna linea di giunzione 16, rimane legato a
quest’ultima, definendo sulla costa del corrispettivo articolo di
25
abbigliamento 13 un bordo in rilievo dovuto all’avanzo di materiale dei
14
fili di giunzione G tagliati. In altre parole, le seconde linee di taglio 20
realizzate secondo tale tecnica prevedono, come effetto estetico
caratterizzante, l’evidenziazione della cucitura fra i due tratti anteriore e
posteriore della dima D.
5
Al fine di conseguire il summenzionato effetto estetico del bordo a
rilievo rilevabile sia nella prima soluzione realizzativa (figure 7 e 8) in
corrispondenza delle linee di giunzione 16 orizzontali e curve che nella
seconda soluzione realizzativa (figure 3 e 4) in corrispondenza delle
linee di giunzione 16 relative al collo, alle maniche ed ai fianchi degli
10
articoli di abbigliamento 13, le prime aree a struttura piena delle
seconde linee di taglio 20 (figure 3 e 4) e delle seconde linee di taglio
non verticali 20b (figure 7 e 8) definiscono inoltre corrispettive zone di
giunzione tra i tratti anteriore e posteriore del tessuto costituente la
sopra descritta dima D.
15
Sempre con riferimento alle figure 3 e 7, il procedimento di produzione
delle dime D prevede anche la progressiva realizzazione di almeno una
struttura di rinforzo 24 impegnabile da1 una o più macchine deputate ai
trattamenti di finissaggio dei tessuti.
Nel dettaglio, la realizzazione della struttura di supporto 24 viene
20
eseguita formando in ciascuna dima D, almeno una coppia di strisce di
rinforzo 24a denominate nel settore con il nome tecnico “cimosse”. Tali
strisce di rinforzo 24a sono preferibilmente realizzate corrispondenza di
estremità opposte 25 di ciascuna dima D in modo tale che gli articoli di
abbigliamento 13 siano interposti tra le strisce di rinforzo 24a.
25
Vantaggiosamente, la formazione di ciascuna striscia di rinforzo 24a
15
consiste nell’unione o cucitura progressiva dei tratti anteriore e
posteriore della dima D secondo una pluralità di punti o zone di
giunzione.
Una volta ottenuto le dime D sopra descritte, queste ultime vengono
5
sottoposte ad una serie di trattamenti di finissaggio, eseguiti in appositi
impianti di finissaggio 26 (figura 1).
In particolare, i trattamenti di finissaggio previsti comprendono
inizialmente un fase di fissaggio termico R della struttura del tessuto
costituente le dime D provenienti dalla stazione di tessitura 14 mediante
10
la quale il tessuto subisce un leggero rientro controllato e si stabilizza
secondo dimensioni prestabilite e senza arricciamenti. Tale fase di
fissaggio termico
viene vantaggiosamente eseguita mediante
riscaldamento delle dime D ad una temperatura compresa tra 170° e
210° C, preferibilmente 195° C e secondo un tempo di riscaldamento
15
compreso fra 15 e 30 secondi, preferibilmente fra 20 e 25 secondi.
Vantaggiosamente, la summenzionata fase di fissaggio termico viene
eseguita per mezzo di almeno una macchina rameuse (non illustrata in
quanto nota) che sfrutta le strisce di rinforzo 24a realizzate su ciascuna
dima D per fare avanzare quest’ultima lungo un percorso di
20
avanzamento prestabilito mantenendola ad una predeterminata
tensione equivalente alla dimensione prevista per gli articoli di
abbigliamento 13 portati dalla dima D medesima.
Successivamente al trattamento di fissaggio termico R le dime D
vengono poste in uno o più macchinari di una stazione di lavaggio e
25
tintura 27 (figura 1) in corrispondenza dei quali viene dapprima eseguita
16
una fase di depurazione o “purga” P dei tessuti e, successivamente,
una fase di tintura T dei medesimi.
In particolare, la fase di depurazione P consiste in un lavaggio delle
dime D con sostanze e particolari prodotti di lavaggio in grado di
5
eliminare dai tessuti stessi gli oli ed i lubrificanti di tessitura, filatura e
orditura normalmente presenti nei processi di realizzazione manufatti
tessili. Vantaggiosamente, una volta depurato il
prodotto in
trattamento, le dime D vengono tinte sfruttando le medesime macchine
utilizzate per la summenzionata depurazione P.
10
In alternativa, la fase di lavaggio o “purga” P può anche essere
realizzata precedentemente alla fase di fissaggio termico ottenendo il
medesimo risultato.
A tintura ultimata, le dime D vengono sottoposte ad una fase di
asciugatura A1, eseguita vantaggiosamente tramite una macchina
15
rameuse, alla fine della quale risultano pronte per le operazioni di taglio
necessarie all’estrazione degli articoli di abbigliamento 13 portati.
Nel caso in cui gli articoli di abbigliamento 13 necessitino di un
trattamento di impermeabilizzazione I, come per esempio i costumi da
bagno oppure alcuni tessuti utilizzati per usi esterni, il procedimento
20
prevede anche che le dime D siano immerse in una sostanza
impermeabilizzante, preferibilmente TEFLON®, e successivamente
sottoposte ad un’ulteriore fase di asciugatura A2, sempre mediante una
macchina rameuse.
Vantaggiosamente, il procedimento attuato tramite le macchine
25
rameuse consente una serie di trattamenti in “pezza” in cui il tessuto
17
viene immerso in corrispettive vasche contenenti una o più sostanze
destinate a deporsi sul tessuto in avanzamento che viene
successivamente asciugato appropriatamente.
Secondo tale tecnica, le dime D possono essere sottoposte, in modo
5
facile e pratico a diverse tipologie di trattamenti, come per esempio,
trattamenti antibatterici, con aloe, anti-UV, con nanoparticelle o
nanocapsule che si fissano sulle fibre, energizzanti, vitaminici e simili.
L’invenzione permette il conseguimento di importanti vantaggi.
Innanzitutto il procedimento secondo l’invenzione consente di produrre
10
una nuova tipologia di prodotti tessili ricavabili direttamente dalle dime
di tessuto realizzate per mezzo di una o più operazioni di taglio oppure
di strappo manuale.
In particolare, il procedimento secondo la presente invenzione consente
di produrre dime di tessuto ritagliabili per ricavare articoli di
15
abbigliamento ed eventuali accessori in modo pratico e veloce. Il
procedimento descritto consente di produrre due effetti estetici differenti
a seconda della tipologia di struttura tessile prevista per le linee di taglio
adiacenti alle linee di giunzione dei summenzionati articoli. In una prima
tipologia di prodotto non si vede la linea di cucitura dei tratti anteriore e
20
posteriore, mentre in una seconda tipologia di prodotto la linea di
giunzione è accentuata ed evidenziata da un ricercato avanzo di
materiale che definisce una bordatura in corrispondenza della costa
degli articoli.
Vantaggiosamente, secondo tale procedimento è possibile realizzare
25
articoli di abbigliamento presentanti una densità di maglia costante che,
18
durante operazioni di finissaggio, quale per esempio il fissaggio termico
delle dime per mezzo delle macchine rameuse, il tessuto è soggetto ad
un leggero rientro controllato facilmente gestibile e prevedibile che non
si ripercuote sulle caratteristiche estetiche del prodotto evitando che il
5
medesimo sia soggetto ad indesiderati arricciamenti. Difatti, la
particolare struttura delle dime di tessuto si presta ad essere facilmente
stabilizzata mediante le operazione di fissaggio termico dei trattamenti
di finissaggio sopra descritti assumendo un aspetto liscio e privo di
grinze. Il trattamento di finissaggio consente la realizzazione di un
10
prodotto di elevata qualità riscontrabile direttamente sia dal punto di
vista visivo che dal punto di vista tattile quando il tessuto viene toccato
manualmente.
Va inoltre considerato che non dovendo più compensare considerevoli
arricciamenti del tessuto, gli articoli di abbigliamento prodotti risultano
15
significativamente alleggeriti nella struttura presentando caratteristiche
di vestibilità alquanto differenti da quelle consuete.
Infine, il summenzionato procedimento consente una maggiore libertà
in termini di livree grafiche ed estetiche in quanto risulta sufficiente
cambiare la disposizione degli articoli sulla dima in produzione per
20
poter variare gli angoli e gli orientamenti di eventuali raffigurazioni
realizzabili direttamente a telaio.
19
RIVENDICAZIONI
1) Procedimento per produrre prodotti tessili di maglieria (D) presentanti
almeno un articolo di abbigliamento (13), detto almeno un articolo di
5
abbigliamento (13) essendo ricavabile dal corrispettivo prodotto tessile
di maglieria (D) mediante una o più operazioni di taglio del medesimo,
detto procedimento comprendendo le fasi di:
produrre su una macchina tessile lineare, in particolare su telai di
tipo raschel a due fronture (2,2a) di aghi (3) con dispositivo jacquard,
10
un tratto anteriore di tessuto su una frontura anteriore (2) di dette due
fronture (2,2a) di aghi (3);
produrre sulla medesima macchina tessile lineare, un tratto
posteriore di tessuto su una frontura posteriore (2a) di dette due
fronture (2,2a) di aghi (3),
15
unire progressivamente ed automaticamente detto tratto anteriore
con detto tratto posteriore in corrispondenza di predeterminate linee di
giunzione (16) per realizzare almeno una porzione (13a) di tessuto
sostanzialmente tubolare, dette prime linee di giunzione (16)
delimitando corrispettivi primi bordi (17) di detto articolo di
20
abbigliamento (13);
realizzare prime linee di taglio (18) delimitanti corrispettivi secondi
bordi disgiunti (19) di detto articolo di abbigliamento (13), dette prime
linee di taglio (18) essendo realizzate mediante indebolimento
strutturale di detto prodotto tessile di maglieria (D) in zone sovrapposte
25
di detti tratti anteriore e posteriore di tessuto;
20
realizzare seconde linee di taglio (20,20a,20b) adiacentemente
disposte a corrispettive linee di giunzione (16), dette seconde linee di
taglio (20,20a,20b) essendo realizzate mediante indebolimento
strutturale di detto prodotto di tessile di maglieria (D) in zone
5
sovrapposte di detti tratti anteriore e posteriore di tessuto.
2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la realizzazione di
dette linee di taglio (18, 20,20a,20b) comprende la fase di realizzare,
nei tratti anteriore e posteriore di detto prodotto tessile di maglieria (D),
prime aree di tessuto a struttura sostanzialmente piena e seconde aree
10
di tessuto a struttura vuota, dette prime e seconde aree di tessuto
alternandosi lungo le corrispettive linee di taglio (18,20,20a,20b).
3) Procedimento secondo la rivendicazione 2, in cui la realizzazione di
dette seconde linee di taglio (20a,20b) comprende la fase di realizzare
seconde linee di taglio verticali (20a), in cui la realizzazione di dette
15
prime aree di tessuto, adiacenti a corrispettive linee di giunzione (16),
comprende la fase di unire una porzione della corrispettiva linea di
giunzione (16) di detto articolo di abbigliamento (13) ad una
corrispondente porzione adiacente di detto prodotto tessile di maglieria
(D), tale unione essendo eseguita tramite almeno un filo di giunzione
20
(G) che da una parte viene agganciato alla struttura del tessuto
corrispondente definendo un fronte indemagliabile (22) e dall’altra
abbraccia parzialmente la struttura del tessuto corrispondente
definendo un fronte sfilabile (23) una volta reciso dal fronte
indemagliabile (22).
25
4) Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui il fronte sfilabile
21
(23) definito da ciascuna di dette prime aree di tessuto di dette seconde
linee di taglio verticale (20a) impegna una porzione della corrispettiva
linea di giunzione (16) di detto articolo di abbigliamento (13) mentre il
fronte indemagliabile (22) impegna la struttura di detto prodotto tessile
5
di maglieria (D) da parte opposta alla linea di giunzione (16)
corrispondente ed al fronte sfilabile (23).
5) Procedimento secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui la realizzazione
di dette seconde linee di taglio (20a,20b) comprende la fase di
realizzare seconde linee di taglio non verticali (20b), in cui la
10
realizzazione di dette prime aree di tessuto, adiacenti a corrispettive
linee di giunzione (16), comprende la fase di unire una porzione della
corrispettiva linea di giunzione (16) ad una corrispondente porzione
adiacente di detto prodotto tessile di maglieria (D), tale unione essendo
eseguita tramite almeno un filo di giunzione (G) che viene almeno
15
agganciato ad una corrispondente linea di giunzione (16) di detto
articolo di abbigliamento (13) definendo su quest’ultimo un fronte
indemagliabile (22).
6) Procedimento secondo la rivendicazione 2, in cui la realizzazione di
dette prime aree di tessuto di dette seconde linee di taglio (20),
20
adiacenti a dette linee di giunzione (16), comprende la fase di unire una
porzione della corrispettiva linea di giunzione (16) ad una
corrispondente porzione adiacente di detto prodotto tessile di maglieria
(D), tale unione essendo eseguita tramite almeno un filo di giunzione
(G) che viene almeno agganciato ad una corrispondente linea di
25
giunzione (16) di detto articolo di abbigliamento (13) definendo su
22
quest’ultimo un fronte indemagliabile (22).
7) Procedimento secondo la rivendicazione 6, in cui detto almeno un
filo di giunzione è agganciato alla porzione di detto prodotto tessile di
maglieria (D) adiacente ad una corrispettiva linea di giunzione (16) della
5
stessa definendo sul prodotto tessile di maglieria (D) stesso un fronte
indemagliabile.
8) Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti,
in cui comprende inoltre la fase di realizzare terze linee di taglio (21)
all’interno di detto articolo di abbigliamento (13) per consentire la
10
modifica del disegno complessivo di quest’ultimo, dette terze linee di
taglio (21) essendo realizzate mediante indebolimento strutturale di
detto prodotto tessile di maglieria (D) in zone sovrapposte di detti tratti
anteriore e posteriore.
9) Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti,
15
in cui comprende inoltre la fase di realizzare almeno una struttura di
rinforzo (24) di detto prodotto tessile di maglieria (D) impegnabile da
una o più macchine per il finissaggio di tessuti.
10) Procedimento secondo la rivendicazione 9, in cui la realizzazione
della struttura di supporto (24) viene eseguita formando in detto
20
prodotto tessile di maglieria (D) almeno una coppia di strisce di rinforzo
(24a), dette strisce di rinforzo (24a) essendo realizzate in
corrispondenza di estremità (25) opposte di detto prodotto tessile di
maglieria (D) e detto articolo di abbigliamento (13) essendo interposto
tra dette strisce di rinforzo (24a).
25
11) Procedimento secondo la rivendicazione 10, in cui la formazione di
23
ciascuna striscia di rinforzo (24a) comprende la fase di unire detti tratti
anteriore e posteriore di detto prodotto tessile di maglieria (D) secondo
una pluralità di punti di giunzione.
12) Procedimento secondo la rivendicazione 11, comprendente una
5
fase di fissaggio termico (R) di detto prodotto tessile di maglieria (D) per
stabilizzare la struttura della medesima.
13) Procedimento secondo la rivendicazione 12, in cui detta fase di
fissaggio termico (R) di detto prodotto tessile di maglieria (D) viene
eseguita mediante riscaldamento della medesima tra una temperatura
10
di termofissaggio compresa fra 170° e 210° C, preferibilmente pari a
195° C, e secondo un tempo di riscaldamento compreso fra 15 e 30
secondi, preferibilmente compresa fra 20 e 25 secondi.
14) Procedimento secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui il fissaggio
termico di detto prodotto tessile di maglieria (D) viene eseguito
15
mediante almeno una macchina rameuse.
15) Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a
14, comprendente una fase di depurazione (P) di detto prodotto tessile
di maglieria (D) per eliminare uno o più lubrificanti di tessitura, filatura
e/o orditura.
20
16) Procedimento secondo la rivendicazione 15, comprendente una
fase di tintura (T) di detto prodotto tessile di maglieria (D).
17) Procedimento secondo la rivendicazione 16, in cui la fase di tintura
(T) di detto prodotto tessile di maglieria (D) è eseguita nella stessa
macchina in cui viene eseguita la fase di depurazione (P).
25
18) Procedimento secondo la rivendicazione 17, comprendente una
24
fase di asciugatura (A1) di detto prodotto tessile di maglieria (D) .
19) Procedimento secondo la rivendicazione 18, in cui l’asciugatura
(A1) viene effettuata mediante almeno una macchina rameuse.
20) Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a
5
19, comprendente una fase di impermeabilizzazione (I) di detto
prodotto tessile di maglieria (D), preferibilmente mediante l'applicazione
di TEFLON®.
21) Prodotto tessile di maglieria (D) presentante almeno un articolo di
abbigliamento (13), detto almeno un articolo di abbigliamento (13)
10
essendo ricavabile dal rispettivo prodotto tessile di maglieria (D)
mediante una o più operazioni di taglio dello stesso, caratterizzata dal
fatto che detto prodotto tessile di maglieria (D) è ottenuto mediante un
processo di produzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni
precedenti.
15
22) Prodotto tessile di maglieria (D) presentante almeno un articolo di
abbigliamento (13), detto almeno un articolo di abbigliamento (13)
essendo ricavabile dal rispettivo prodotto tessile di maglieria (D)
mediante una o più operazioni di taglio del medesimo, detto prodotto
tessile di maglieria (D) comprendendo,
20
un tratto anteriore di tessuto realizzato su una frontura anteriore
(2) di dette due fronture (2,2a) di aghi (3) con dispositivo jacquard di
una macchina tessile lineare;
un tratto posteriore di tessuto realizzato su una frontura posteriore
(2a) di dette due fronture (2,2a) di aghi (3) della medesima macchina
25
tessile lineare;
25
detti tratti anteriore e posteriore sono uniti in corrispondenza di
predeterminate linee di giunzione (16) delimitanti almeno una porzione
di tessuto sostanzialmente tubolare (13a), dette linee di giunzione (16)
delimitando corrispettivi primi bordi (17) di detto articolo di
5
abbigliamento (13);
detti tratti anteriore e posteriore presentano prime linee di taglio
(18) delimitanti corrispettivi secondi bordi (19) disgiunti di detto articolo
di abbigliamento (13), dette prime linee di taglio (18) definendo un
indebolimento strutturale di detto prodotto tessile di maglieria (D) in
10
zone sovrapposte di detti tratti anteriore e posteriore;
detti tratti anteriore e posteriore presentano seconde linee di taglio
(20,20a,20b) adiacentemente disposte rispetto a corrispettive linee di
giunzione (16), dette seconde linee di taglio (20,20a,20b) definendo un
indebolimento strutturale di detto prodotto tessile di maglieria (D) in
15
zone sovrapposte di detti tratti anteriore e posteriore e sviluppandosi
sostanzialmente
parallelamente
lungo
l'intero
sviluppo
delle
corrispondenti linee di giunzione (16).
23) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 22, in cui
dette linee di taglio (18, 20,20a,20b) comprendono ciascuna:
20
prime aree di tessuto a struttura sostanzialmente piena; e,
seconde aree di tessuto a struttura vuota, dette prime e seconde
aree di tessuto alternandosi lungo le corrispettive linee di taglio (18,20,
20a,20b).
24) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 23, in cui
25
dette seconde linee di taglio (20a,20b) comprendono seconde linee di
26
taglio verticali (20a), in cui ciascuna prima area di tessuto, adiacente a
una corrispettiva linea di giunzione (16), è unita da una parte, ad una
porzione della corrispettiva linea di giunzione (16) di detto articolo di
abbigliamento (13), e dall'altra, a corrispondenti porzioni adiacenti di
5
detto prodotto tessile di maglieria (D).
25) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 24, in cui
almeno un filo di giunzione (G) di ciascuna prima area di tessuto di ogni
seconda linea di taglio (20) è agganciato, da una parte, alla struttura del
tessuto corrispondente definendo un fronte indemagliabile (22) e
10
abbraccia
parzialmente,
dall’altra,
la
struttura
del
tessuto
corrispondente definendo un fronte sfilabile (23), una volta reciso dal
fronte indemagliabile (22).
26) Dima secondo la rivendicazione 25, in cui il fronte sfilabile (23)
definito da ciascuna di dette prime aree di tessuto di dette seconde
15
linee di taglio (20) impegna una porzione della corrispettiva linea di
giunzione (16) di detto articolo di abbigliamento (13), mentre il fronte
indemagliabile (22) impegna la struttura di detto prodotto tessile di
maglieria (D) da parte opposta alla linea di giunzione (16)
corrispondente ed al fronte sfilabile (23).
20
27) Prodotto tessile di maglieria secondo una qualsiasi delle
rivendicazioni da 24 a 26, in cui dette seconde linee di taglio (20a,20b)
comprendono seconde linee di taglio non verticali (20b), in cui ciascuna
prima area di tessuto, adiacente a una corrispettiva linea di giunzione
(16), è almeno agganciata ad una corrispondente linea di giunzione
25
(16) di detto articolo di abbigliamento (13) definendo su quest’ultimo un
27
fronte indemagliabile (23).
28) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 23, in cui
almeno un filo di giunzione (G) di ciascuna prima area di ogni seconda
linea di taglio (20) è almeno agganciato ad una corrispondente linea di
5
giunzione (16) di detto articolo di abbigliamento (13) definendo un
fronte indemagliabile (22).
29) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 28, in cui
detto almeno un filo di giunzione (G) è agganciato alla porzione di detto
prodotto tessile di maglieria (D) adiacente ad una corrispettiva linea di
10
giunzione (16) della stessa definendo anche sul prodotto tessile di
maglieria (D) un fronte indemagliabile.
30) Prodotto tessile di maglieria secondo una qualsiasi delle
rivendicazioni da 22 a 29, comprendente terze linee di taglio (21)
estendentisi all’interno di detto articolo di abbigliamento (13) per
15
consentire la modifica del disegno complessivo di quest’ultimo, dette
terze linee di taglio (21) definendo un indebolimento strutturale di detto
prodotto tessile di maglieria (D) in zone sovrapposte di detti tratti
anteriore e posteriore.
31) Prodotto tessile di maglieria secondo una qualsiasi delle
20
rivendicazioni da 22 a 30, comprendente almeno una struttura di
rinforzo (24) impegnabile da una o più macchine per il finissaggio di
tessuti.
32) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 31, in cui
detta struttura di supporto (24) comprende almeno una coppia di strisce
25
di rinforzo (24a) disposte in corrispondenza di estremità opposte di
28
detto prodotto tessile di maglieria (D), detto articolo di abbigliamento
(13) essendo interposto tra dette strisce di rinforzo (24a).
33) Prodotto tessile di maglieria secondo la rivendicazione 32, in cui
ciascuna striscia di rinforzo (24a) presenta una pluralità di zone di
5
unione di detti tratti anteriore e posteriore di detto prodotto tessile di
maglieria (D).
p.i. della CI-FRA S.P.A.
10
29
RIASSUNTO
Un procedimento per produrre dime (D) presentanti almeno un articolo
di abbigliamento (13) ricavabile dalla stessa mediante una o più
operazioni di taglio del tessuto della dima (D). Tale procedimento
5
comprende una fase di tessitura eseguita tramite telai rachel jacquard,
per mezzo dei quali vengono ottenute dime (D) presentanti articoli di
abbigliamento i cui bordi (17,19) sono definiti da corrispettive linee di
giunzione (16) e linee di taglio (18,20,20a,20b,21). Le linee di taglio
(18,20,20a,20b,21) sono realizzate in modo tale che i fili di giunzione
10
(G) delle medesime possono essere agganciati o sfilabili dalla costa o
linea di giunzione (16) del corrispettivo articolo di abbigliamento (13)
una volta effettuato il taglio dello stesso. Il procedimento comprende
inoltre una fase di fissaggio termico delle dime (D) realizzate, eseguita
tramite una o più macchine rameuse. Successivamente le dime (D)
15
stabilizzate strutturalmente vengono purgate e tinte per essere infine
asciugate ed eventualmente sottoposte ad uno o più trattamenti di
finissaggio ulteriori.
30