Studio sulla movimentazione manuale dei carichi

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Studio sulla movimentazione manuale dei carichi
Prot. 24908
Comiso 31.10.2008
SOC. COOP. LATTERIE RIUNITE A R.L.
ZONA INDUSTRIALE II FASE – 97100 RAGUSA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA
MOVIMENTAZIONE CARICHI NEL CASEIFICIO
TITOLO VI – D.Lgs. 81 DEL 9 APRILE 2008
1. MOVIMENTI RIPETUTI DEGLI ARTI SUPERIORI;
2. SOLLEVAMENTO DEI CARICHI;
3. OPERAZIONI DI TRAINO/SPINTA DI CARRELLI
TRANSPALLET E TRASPORTO IN PIANO DI CARICHI
E
A seguito dell’incarico ricevuto dal Presidente del C.d.A. della Soc. Coop. Latterie Riunite di
Ragusa, inerente l’approfondimento della valutazione dei rischi connessi alle varie attività di
confezionamento dei prodotti, è stata effettuata in data 24.10.2008 un verifica all’interno del
caseificio sito a Ragusa in Zona Industriale II fase, da parte del RSPP Sig. Giancarlo Iurato e del
Medico Competente Dr. Guglielmo Trovato, al fine di analizzare in maniera ancora più
approfondita tutte le attività svolte dai lavoratori del caseificio.
Alle verifiche e alla valutazione del rischio ha partecipato anche il Rappresentante dei Lavoratori
per la Sicurezza (RLS).
Inizialmente è doveroso fare chiarezza sui rischi connessi alla movimentazione dei carichi, che
viene suddivisa in tre diverse tipologie di rischio, per ognuna delle quali esistono specifici criteri di
valutazione, come di seguito sintetizzato:
1. MOVIMENTI RIPETUTI DEGLI ARTI SUPERIORI: Come già riportato nella precedente
relazione, prot. 21108 del 20.06.2008, recenti studi epidemiologici hanno evidenziato
l’associazione fra le patologie muscoloscheletriche croniche a carico degli arti superiori e
determinate condizioni lavorative, caratterizzate da elevata ripetitività, applicazione di forza,
assunzione e/o mantenimento di posture fisse e scorrette degli arti superiori. Le patologie
muscoloscheletriche degli arti superiori sono diventate uno dei problemi emergenti nell’ambito
della tutela della salute dei lavoratori.
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Considerato che la normativa italiana non ha adottato un metodo di valutazione per il rischio da
movimenti ripetuti degli arti superiori, al fine di analizzare obiettivamente e oggettivamente il
rischio nel reparto di confezionamento del caseificio in oggetto, è stato utilizzato il metodo
OCRA.
Il metodo OCRA è stato ritenuto valido per la valutazione del rischio da movimenti ripetuti
degli arti superiori sia a livello internazionale che nazionale ed è riportato nel Documento di
Consenso elaborato da un gruppo di lavoro nazionale per l’individuazione dei metodi di
valutazione e dei criteri di diagnosi delle patologie muscolo-scheletriche degli arti superiori ad
eziologia professionale.
La scelta di adottare il metodo OCRA, in particolare la Check-list OCRA, fa riferimento a
concetti e criteri già adottati dal NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health),
l’agenzia federale statunitense responsabile della conduzione di ricerche e della produzione di
linee guida per la prevenzione delle patologie e degli infortuni correlati al lavoro.
Il metodo è stato validato scientificamente sia a livello nazionale che internazionale, è un
metodo di analisi quantitativo dei principali fattori di rischio e permette di prevedere il numero
di casi patologici attesi secondo le fasce di rischio.
La check-list OCRA, in particolare, permette di effettuare uno screening veloce e di individuare
le postazioni a rischio, mediante l’analisi e la quantificazione dei singoli fattori di rischio
OCRA è un metodo di valutazione che considera quali determinanti del rischio: frequenza
d’azione, intensità della forza, durata dello sforzo, postura di spalla, gomito, polso e mano,
tempi di recupero, aspetti dell’organizzazione del lavoro, e fattori complementari.
2. SOLLEVAMENTO DI CARICHI: Si definisce movimentazione manuale dei carichi il
sollevamento, sostegno, spostamento di oggetti di peso superiore a Kg 3. Le norme vigenti
(in particolare il sopra citato D.Lgs. 81/2008) contiene prescrizioni vincolanti necessarie e
imprescindibili al fine di accertare le condizioni di accettabilità del trasporto manuale di pesi, in
funzione delle specifiche caratteristiche individuali, quali il sesso e l'età dei lavoratori coinvolti
in tali attività di movimentazione dei carichi. La più nota guida utilizzata per una corretta
valutazione dei rischi legati all'attività di sollevamento di pesi e di movimentazione di carichi
(in base alle informazioni provenienti dalla biomeccanica, dalla fisiologia muscolare, da dati
psicofisici, anatomo-patologici e, più che altro, epidemiologici) è quella elaborata per la prima
volta nel 1981 dal National Institute of Occupational Health negli Stati Uniti: NIOSH Work Practices Guide for Manual Handling - US Departmente of Health and Human
Services, Publ. n° 81-122, US Government Printing Office, Washington, DC, 1981 e sottoposta
a parziale revisione nel 1994 (Applications Manual for the revised NIOSH lifting equation).
Questo “informal standard” è stato integralmente ripreso nella sua versione più recente nelle
linee guida del Coordinamento Tecnico per la Prevenzione degli Assessorati alla Sanità delle
regioni e Province autonome di Trento e Bolzano (16 luglio 1996).
3. OPERAZIONI DI TRAINO/SPINTA DI CARRELLI E TRANSPALLET E
OPERAZIONI DI TRASPORTO IN PIANO: sempre nell’ambito del rischio da
movimentazione manuale dei carichi si distinguono le operazioni di traino/spinta, la cui
valutazione, in assenza di un modello valutativo collaudato come nei casi precedenti (1 e 2),
viene fatta misurando lo sforzo richiesto, iniziale e di mantenimento per il traino/spinta di
carrelli manuali, e valutando l’altezza delle mani da terra, il percorso da effettuare (sia in
termini di distanza da percorrere, che di pendenze/tipo di pavimentazione e tempo di
effettuazione dell’operazione) e la frequenza delle azioni, oltre al peso degli oggetti nel caso di
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trasporto in piano. I dati che vengono rilevati e raccolti per questo tipo di rischio si confrontano
quelli contenuti in una larga serie di studi di tipo psico-fisico magistralmente sintetizzati da
SNOOK e CIRIELLO (1991)
E’ quindi possibile, attraverso percorsi diversi, in funzione delle diverse azioni di
movimentazione, arrivare ad esprimere i seguenti INDICATORI SINTETICI DI RISCHIO:
1. Per i movimenti ripetuti degli arti superiori l’indice OCRA indica il livello di rischio:
basso se il valore è minore di 14,0
medio se il valore è compreso tra 14,1 e 22,5
alto se il valore è maggiore 22,5
2. Per il sollevamento di carichi singoli, carichi frammisti o in sequenza l’indice NIOSH indica il
livello di rischio:
basso se l’indice sintetico di rischio ha valore minore o uguale a 0,75
medio se l’indice sintetico di rischio ha valore compreso tra 0,76 e 1,25
alto se l’indice sintetico di rischio ha valore maggiore di 1,25
3. Per le operazioni di trasporto in piano di carichi e di traino/spinta si utilizzano le tabelle di
riferimento in cui sono indicate la massima forza iniziale e di mantenimento in Kg
raccomandata per la popolazione attiva adulta sana, in funzione del sesso, distanza di
spostamento, frequenza di azione e altezza delle mani da terra.
La valutazione effettuata in data 10.06.2008 presso il caseificio ha riguardato solamente il
confezionamento dei prodotti “statisticamente” più significativi e quindi oggetto di necessaria
maggiore attenzione:
caciotte da Kg 0,350 cadauno
1 ore/giorno
caciotte da Kg 2 cadauno
1 ora/giorno 3 volte/settimana
provole da Kg 0,550 cadauno
1 ora/settimana
provole formate a mano da Kg 0,550 cadauno
1 ora/settimana
porzioni di caciocavallo stagionato da Kg 0,5 q Kg 1 1 ora ogni 10 giorni circa
In azienda vengono effettuate varie attività di produzione e vengono confezionate varie tipologie
di prodotti, con frequenza e durata più o meno significativa.
Tutte le attività svolte in azienda e analizzate, comportano rischi dovuti a movimenti ripetuti
degli arti superiori, rischi dovuti al sollevamento di carichi e rischi dovuti a traino/spinta, oltre
al rischio di esposizione a vibrazioni (HAV) nelle attività di pulizia con uso di idropulitrici.
In questa fase di analisi del rischio sono state individuate e valutate tutte le fasi di attività
svolte, e precisamente:
Approvvigionamento e stoccaggio del latte: il latte giunge a mezzo autobotti e viene stoccato in
serbatoi inox refrigerati. Questa fase viene effettuata dagli stessi autisti esterni che conferiscono il
latte al caseificio in oggetto, i quali provvedono allo scarico sotto la supervisione del biologo
responsabile del laboratorio interno di analisi controllo qualità.
In questa fase non c’è alcun impiego di personale dell’azienda.
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Trattamento preliminare del latte e cagliatura: il latte prelevato automaticamente dai serbatoi di
stoccaggio, previe debatterizzazione (chiamata anche pulitura) e di pastorizzazione, passa in vasche
polivalenti che sono contenitori in acciaio inox muniti di pale per rimescolare il prodotto. Al latte
vengono aggiunti il caglio ed i fermenti lattici vivi che lo trasformano in un coagulo compatto.
Questa attività viene svolta dai Casari, mansione ad alto grado di specializzazione ed esperienza,
tale che un minimo errore nella fase di cagliatura può determinare la perdita dell’intero volume di
latte contenuto nelle polivalenti, ammontante a circa litri 5.000 per ognuna delle polivalenti
installate nel caseificio.
Preparazione formaggi e mozzarelle: la cagliata viene automaticamente scaricata in carrelli che la
separano dal siero. La cagliata viene immessa manualmente nelle apposite filatrici per mozzarella o
paste filate, mentre il siero tramite pompe viene spedito alla sala ricotta. Nelle filatrici vengono
cambiati gli stampi per dare i vari pesi e forme ai prodotti. Ottenuti i prodotti, vengono raffreddati
in nastri di rassodamento e poi passati in salamoia pere essere infine confezionati. Il processo è in
parte automatico, ad eccezione di:
A. TRAINO/SPINTA CARRELLI PORTA CAGLIATA: spostamento carrello porta cagliata di
peso di circa Kg 700 dalle polivalenti e spostamento verso le macchine di lavorazione, una volta
ogni 10 minuti circa, percorrere un tragitto di circa 8-10 metri con le mani ad altezza compresa
tra cm 85 e 90, in due persone, applicando una forza iniziale misurata di Kg 27 e di
mantenimento di Kg 17 (misure effettuate con dinamometro analogico con indicatore di forza
massima applicata). In questo caso la forza applicata, iniziale/di mantenimento raccomandata
per la popolazione lavorativa adulta sana è pari a Kg 24/Kg 16 per gli uomini (rischio
accettabile) e Kg 19/Kg 10 per le donne (rischio alto)
B. MODELLATURA PROVOLE E CASALI: modellatura a mano di provole da Kg 0,5 e 1 e
casali da Kg 1 formati a macchina in automatico al ritmo di un pezzo ogni 2-3 secondi. Dalla
formatrice viene emesso il pezzo formato di forma sferica, che l’operatore deve prendere con
una mano con presa palmare, tenere stretto e sostenere, e con l’altra mano dare al pezzo la
caratteristica forma a ”pera” delle provole operando e facendo forza con le dita. In questa fase
operano in genere due addetti, ognuno dei quali manipola e forma circa 1.300 provole da Kg 0,5
e 1 e circa 500 casali da Kg 1. I due operatori stanno seduti in prossimità dello scarico della
formatrice ed effettuano movimenti ripetuti degli arti superiori con il ritmo imposto dalla
macchina come sopra indicato (un pezzo ogni 2-3 secondi in due operatori, quindi ogni
operatore deve formare una provola o un casale al massimo ogni 4-6 secondi, altrimenti il pezzo
non formato cade nella vasca di rassodamento e sarebbe scartato al confezionamento e destinato
all’eliminazione come “prodotto non conforme”).
In questa fase sono effettuati movimenti ripetuti degli arti superiori con indice sintetico di
rischio medio, utilizzando il metodo OCRA
Produzione della ricotta: il siero proveniente dalla lavorazione del formaggio viene immesso in
caldaie a doppio fondo, nelle quali passa del vapore che viene riscaldato alla temperatura di 86°C.
La ricotta inizia a salire in superficie, viene raccolta e depositata nelle fuscelle. Qui operano da 3 a 4
casari esperti che, una volta fatta affiorare la ricotta all’interno dei vari “doppi fondi”, devono con
estrema cura e attenzione raccogliere la ricotta con appositi mestoli e travasarla nelle fuscelle
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disposte su appositi carrelli sgocciolatori, dove la ricotta viene per gravità sgrondata dal siero in
eccesso.
In questa fase si evidenziano i seguenti rischi:
C. RIEMPIMENTO FUSCELLE DI RICOTTA:
a. La produzione di ricotta viene effettuata per 4-5 ore/giorno tutti i giorni lavorativi, con
produzione media di circa Kg 3.000 di ricotta/giorno. Ogni operatore movimenta
pertanto do 700 a 800 Kg di ricotta al giorno. Considerato che per riempire una fuscella
da Kg 1 occorrono in media 6 aggiunte di prodotto con il mestolo, ogni operatore
effettua nel periodo di riferimento circa 4.500 movimenti/giorno consistenti in:
i. presa della ricotta con mestolo tenuto in mano a dita strette
ii. rotazione del tronco e traslazione della ricotta dal mestolo alla fuscella da
riempire, con impossibilità di appoggiare le braccia
In questa fase sono effettuati movimenti ripetuti degli arti superiori con indice sintetico
di rischio medio, utilizzando il metodo OCRA
b. prelievo delle fuscelle da Kg 1 e Kg 2 (+ 10% in peso in quanto la ricotta contiene più
liquido che tende poi a perdere, in modo da ottenere il giusto peso alla vendita) con
presa a dita strette, n. 2 fuscelle contemporaneamente per ogni mano, per lo loro
sistemazione in di vasche di acciaio o in cassette di plastica (n. 8 pezzi da Kg. 1 o n. 6
pezzi da Kg 2 in ogni cassetta)
In questa fase sono effettuati: movimenti ripetuti degli arti superiori con indice
sintetico di rischio medio utilizzando il metodo OCRA, per la sistemazione delle
fuscelle nelle cassette o nelle vasche di acciaio dei carrelli porta ricotta, e sollevamento
carichi (compiti frammisti) consistenti nel prelievo delle cassette piene di peso di Kg 9
(ricotta conf. Kg 1) o Kg 13 circa e sistemazione su pedane da n. 6 casse nello strato e n.
8 in altezza di impilamento. In questo caso il criterio di valutazione è quello NIOSH
(valutazione del rischio in compiti “frammisti” di movimentazione, cioè di
movimentazione dello stesso tipo di carico ad altezze diverse). Utilizzando tale metodo
l’indice sintetico di rischio calcolato è stato 0,748 per gli uomini (rischio basso) e 1,123
per le donne (rischio medio) per le cassette da Kg 9, mentre per le cassette da Kg 11 è
stato 0,909 per gli uomini (rischio basso) e 1,367 per le donne (rischio medio)
a fine turno, inoltre, gli operatori devono accuratamente lavare tutte le attrezzature e i doppi fondi
con spazzole e retine di acciaio e acqua corrente, effettuando innumerevoli piegamenti e facendo
forza con le braccia per asportare i residui di ricotta raggrumati.
Si deve anche dire che le operazioni di raccolta della ricotta affiorata nelle polivalenti è
un’operazione estremamente delicata che richiede una certa esperienza, in quanto può bastare un
solo movimento brusco con il mestolo sulla ricotta per farla irrimediabilmente precipitare senza
poterla più recuperare.
Produzione del burro: in base alle ordinazioni ricevute, mediamente 1-1,5 ore/giorno per 2
giorni/settimana, una parte del siero proveniente dalla lavorazione del formaggio viene scremato e
quindi ricavata la panna che viene trasformata in burro con la macchina denominata “zangola” a
cura di n. 1 o 2 casari esperti.
Una volta pronto, il burro viene estratto dagli operatori a mano dalla zangola, in pezzi informi di
peso variabile di 5-10 kg circa, afferrati con entrambe le braccia all’interno della zangola e immessi
nella confezionatrice automatica. Nella confezionatrice il burro viene pezzato e confezionato
automaticamente.
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In questa fase si evidenziano i seguenti rischi:
D. INCASSETTAMENTO PANETTI DI BURRO: Gli operatori prelevano i panetti di burro dal
nastro di scarico della confezionatrice, lo sistemano in cassette di plastica di peso di Kg 11
circa, che sistemano su una pedana da n. 6 casse nello strato e n. 8 in altezza di impilamento, per
un totale di 48 casse. In questo caso il criterio di valutazione è quello NIOSH (valutazione del
rischio in compiti “frammisti” di movimentazione, cioè di movimentazione dello stesso tipo di
carico ad altezze diverse). Utilizzando tale metodo l’indice sintetico di rischio calcolato è stato
0,909 per gli uomini (rischio medio) e 1,367 per le donne (rischio alto)
Confezionamento:
In questa fase si evidenziano i seguenti rischi:
E. INCASSETTAMENTO MOZZARELLE: tale operazione viene effettuata in uscita delle linee
di produzione e confezionamento delle mozzarelle e consiste in:
a. nella presa a dita strette delle confezioni per sistemarle nelle cassette di plastica. Questa
fase viene svolta in genere da 2 operatori, che movimentano le confezioni di mozzarella
di peso di grammi 100 e 200 in numero di circa 6.800 confezioni a testa al giorno. In
questa fase sono effettuati movimenti ripetuti degli arti superiori con indice sintetico di
rischio medio, utilizzando il metodo OCRA
b. sistemazione delle cassette piene con le confezioni di mozzarella, di peso di Kg 11,5
circa, su pedane da n. 6 casse nello strato e n. 8 in altezza di impilamento. In questo caso
il criterio di valutazione è quello NIOSH (valutazione del rischio in compiti “frammisti”
di movimentazione, cioè di movimentazione dello stesso tipo di carico ad altezze
diverse). Utilizzando tale metodo l’indice sintetico di rischio calcolato è stato 0,909 per
gli uomini (rischio basso) e 1,367 per le donne (rischio medio)
F. CONFEZIONAMENTO CACIOTTE E PROVOLE: tale operazione è stata oggetto
dell’analisi di rischio contenuta nella relazione prot. 21108 del 20.06.2008
G. CONFEZIONAMENTO MANUALE RICOTTA: tale operazione viene effettuata da 30 a 60
minuti al giorno e consiste nelle seguenti sotto fasi:
a. prelievo carrello porta ricotta con Kg 200 (fuscelle da Kg. 2) o 400 (fuscelle da Kg 1) di
prodotto presso la sala ricotta, una volta ogni 30 minuti, percorrere un tragitto di circa
20-25 metri con le mani ad altezza compresa tra cm 85 e 90, in due persone, applicando
una forza iniziale misurata di Kg 19 e di mantenimento di Kg 10 (misure effettuate
con dinamometro analogico con indicatore di forza massima applicata). In questo caso la
forza applicata, iniziale/di mantenimento raccomandata per la popolazione lavorativa
adulta sana è pari a Kg 23/Kg 13 per gli uomini (rischio accettabile) e Kg 16/Kg 7 per
le donne (rischio alto)
b. prelievo delle fuscelle da Kg 1 e Kg 2 (+ 10% in peso in quanto la ricotta contiene più
liquido che tende poi a perdere, in modo da ottenere il giusto peso alla vendita) con
presa a dita strette, n. 2 fuscelle contemporaneamente per ogni mano, per lo loro
sistemazione in cassette di plastica (n. 8 pezzi da Kg. 1 o n. 6 pezzi da Kg 2 in ogni
cassetta)
In questa fase sono effettuati movimenti ripetuti degli arti superiori con indice sintetico
di rischio medio, utilizzando il metodo OCRA
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c. prelievo delle cassette piene di peso di Kg 9 (ricotta conf. Kg 1) o Kg 13 circa e
sistemazione su pedane da n. 6 casse nello strato e n. 8 in altezza di impilamento. In
questo caso il criterio di valutazione è quello NIOSH (valutazione del rischio in compiti
“frammisti” di movimentazione, cioè di movimentazione dello stesso tipo di carico ad
altezze diverse). Utilizzando tale metodo l’indice sintetico di rischio calcolato è stato
0,748 per gli uomini (rischio basso) e 1,123 per le donne (rischio medio) per le cassette
da Kg 9, mentre per le cassette da Kg 13 è stato 0,909 per gli uomini (rischio basso) e
1,367 per le donne (rischio medio)
d. prelievo pedana con transpallet e traino/spinta delle pedana verso il magazzino, una
volta ogni 30 minuti, percorrere un tragitto di circa 10-15 metri con le mani ad altezza
compresa tra cm 85 e 90, una sola persona, applicando una forza iniziale misurata di
Kg 26 e di mantenimento di Kg 15 (misure effettuate con dinamometro analogico con
indicatore di forza massima applicata). In questo caso la forza applicata, iniziale/di
mantenimento raccomandata per la popolazione lavorativa adulta sana è pari a Kg
24,5/Kg 14 per gli uomini (rischio medio) e Kg 17,5/Kg 8,5 per le donne (rischio alto)
H. CONFEZIONAMENTO PRODOTTI IN ACQUA
- treccia a bagno x 3 n° 2 vasc.da kg. 5,8/cad. compresa acqua e cassa
Tot. Kg. 12,1 circa
- treccia a bagno x 1 n° 3 vasc.da kg. 2,5/cad. compresa acqua e cassa
Tot. Kg. 8,0 circa
- treccione
x 1,5 n° 3 vasc. da kg. 2,5/cad. compresa acqua e cassa
Tot. Kg. 8,0 circa
- ciliegina
x 3 n° 2 vasc. da kg. 5,8/cad. compresa acqua e cassa
Tot. Kg. 12,1 circa
- ciliegina
x 1 n° 3 vasc. da kg. 2,5/cad. compresa acqua e cassa
Tot. Kg. 8,0 circa
- nodini
x 3 n° 2 vasc. da kg. 5,8/cad. compresa acqua e cassa Tot. Kg. 12,1 circa
- mozzarella a palla x 3 n° 2 vasc. da kg. 5,8/cad. compresa acqua e cassa
Tot. Kg. 12,1 circa
tali operazioni vengono effettuate per circa 3 ore/giorno per 3 giorni/settimana e consistono
nelle seguenti sotto fasi:
a. prelievo carrello con mozzarelle in produzione, una volta ogni 15-30 minuti, percorrere
un tragitto di circa 15-20 metri con le mani ad altezza compresa tra cm 85 e 90, in due
persone, applicando una forza iniziale misurata di Kg 17 e di mantenimento di Kg 8
(misure effettuate con dinamometro analogico con indicatore di forza massima
applicata). In questo caso la forza applicata, iniziale/di mantenimento raccomandata per
la popolazione lavorativa adulta sana è pari a Kg 22,5/Kg 13 (rischio accettabile) per
gli uomini e Kg 16/Kg 7,5 per le donne (rischio medio)
b. prelievo delle vaschette, di peso come sopra indicato in grassetto, con presa a dita strette
di un contenitore alla volta con 2 mani, per lo loro sistemazione in cassette di plastica
In questa fase sono effettuati movimenti ripetuti degli arti superiori con indice sintetico
di rischio medio, utilizzando il metodo OCRA
c. prelievo delle cassette piene di peso da Kg 8 a Kg 12 circa e sistemazione su pedane da
n. 6 casse nello strato e n. 8 in altezza di impilamento. In questo caso il criterio di
valutazione è quello NIOSH (valutazione del rischio in compiti “frammisti” di
movimentazione, cioè di movimentazione dello stesso tipo di carico ad altezze diverse).
Utilizzando tale metodo l’indice sintetico di rischio calcolato è stato 0,740 per gli uomini
(rischio basso) e 1,120 per le donne (rischio medio) per le cassette da Kg 8, mentre per
le cassette da Kg 12 è stato 0,9 per gli uomini (rischio basso) e 1,35 per le donne
(rischio medio)
d. prelievo pedana con transpallet e traino/spinta delle pedana verso il magazzino, una
volta ogni 30 minuti, percorrere un tragitto di circa 10-15 metri con le mani ad altezza
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compresa tra cm 85 e 90, una sola persona, applicando una forza iniziale misurata di
Kg 25 e di mantenimento di Kg 16 (misure effettuate con dinamometro analogico con
indicatore di forza massima applicata). In questo caso la forza applicata, iniziale/di
mantenimento raccomandata per la popolazione lavorativa adulta sana è pari a Kg
24,5/Kg 14 per gli uomini (rischi medio) e Kg 17,5/Kg 8,5 per le donne (rischio alto)
I. CONFEZIONAMENTO PRODOTTI DI NICCHIA , prodotti realizzati solamente per alcuni
clienti (caci da Kg 3 confezionati tal quali oppure affumicati - caci da Kg 8 interi, o tagliati
a metà o porzionati in pezzi di circa 0,3 Kg – treccioni affumicati – provoloni affumicati –
mandarini affumicati): tali operazioni vengono effettuate per circa 1 ore/giorno per 2
giorni/settimana, nella linea di confezionamento Cryovac oggetto della precedente valutazione,
e consistono nelle seguenti sotto fasi, ESEGUITE IN QUESTO CASO SOLO DA 3
OPERATORI ANZICHÉ 4 , come avviene nel caso precedentemente analizzato nel mese di
giugno, in quanto questi prodotti vengono pesati uno ad uno in una bilancia-etichettatrice per
essere poi messi nelle apposite cassette, senza doverle passare dalla stampante a getto di
inchiostro, per imprimere sulla confezione la data di scadenza:
a. prelievo pedane con i caci incassettati dal magazzino con transpallet, una volta ogni 30
minuti, percorrere un tragitto di circa 15-30 metri con le mani ad altezza compresa tra
cm 85 e 90, una sola persona, applicando una forza iniziale misurata di Kg 15 e di
mantenimento di Kg 7 (misure effettuate con dinamometro analogico con indicatore di
forza massima applicata). In questo caso la forza applicata, iniziale/di mantenimento
raccomandata per la popolazione lavorativa adulta sana è pari a Kg 23/Kg 13 per gli
uomini (rischio accettabile) e Kg 16/Kg 7,5 per le donne (rischio accettabile) (qualsiasi
operatore 1, 2 o 3)
b. prelievo delle cassette piene dalla pedana, di peso compreso tra Kg 12 e 17, in numero di
48 a pedana (n. 6 file di 8 casse per pedana) e svuotamento dei caci sul piano della linea
Cryovac, per ribaltamento delle cassette sul piano di lavoro e taglio dei caci a metà
oppure a porzioni (OPERATORE N. 2). In questo caso il criterio di valutazione è
quello NIOSH (valutazione del rischio in compiti “frammisti” di movimentazione, cioè
di movimentazione dello stesso tipo di carico ad altezze diverse). Utilizzando tale
metodo l’indice sintetico di rischio calcolato per le casse da Kg 12 è stato 0,909 per gli
uomini (rischio medio) e 1,367 per le donne (rischio alto), mentre per le casse da Kg 17
è stato 1,410 per gli uomini (rischio alto) e 2,115 per le donne (rischio alto)
c. insacchettamento prodotto preso con la mano destra, a dita strette, e spinto nel sacchetto.
La spinta stessa fa si che il sacchetto col prodotto si stacca e l’operatore lo prende con la
mano sinistra (presa palmare) e lo posiziona su un piano di lavoro. Il meccanismo di
avanzamento sacchetti posiziona il sacchetto successivo, e così via (OPERATORE N.
1). Indice OCRA come precedentemente calcolato pari a 17,5 = rischio medio
d. posizionamento dei sacchetti presi con la mano destra (presa palmare o a dita strette) dal
banco di insacchettamento e la ripone direttamente sul piano di carico della macchina
per vuoto, o passandola prima all’altra mano sempre con lo stesso tipo di presa
(operatore n. 2). Indice OCRA come precedentemente calcolato pari a 17,5 = rischio
medio
e. prelievo manuale del prodotto in uscita a cura del terzo operatore con la mano sinistra e,
aiutandosi con la mano destra (presa palmare), lo posiziona su una bilancia etichettatrice.
Applicazione dell’etichetta adesiva stampata sul prodotto e sistemazione delle
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confezioni in cassette di plastica (OPERATORE N. 3) . Indice OCRA come
precedentemente calcolato pari a 17,5 = rischio medio
f. prelievo delle cassette piene di peso da Kg 17 ca. e sistemazione su pedane da n. 6 casse
nello strato e n. 8 in altezza di impilamento (OPERATORE N. 3). In questo caso il
criterio di valutazione è quello NIOSH (valutazione del rischio in compiti “frammisti” di
movimentazione, cioè di movimentazione dello stesso tipo di carico ad altezze diverse).
Utilizzando tale metodo l’indice sintetico di rischio calcolato è stato 1,410 per gli uomini
(rischio alto) e 2,115 per le donne (rischio alto)
g. prelievo pedana con transpallet e traino/spinta verso il magazzino, una volta ogni 30
minuti, percorrere un tragitto di circa 10-15 metri con le mani ad altezza compresa tra
cm 85 e 90, una sola persona, applicando una forza iniziale misurata di Kg 27 e di
mantenimento di Kg 15 (misure effettuate con dinamometro analogico con indicatore
di forza massima applicata). In questo caso la forza applicata, iniziale/di mantenimento
raccomandata per la popolazione lavorativa adulta sana è pari a Kg 24,5/Kg 14 per gli
uomini e Kg 17,5/Kg 8,5 per le donne
Stoccaggio prodotti finiti e consegna ai clienti: i prodotti preparati nelle varie linee di
confezionamento, sistemati in cassette su pedane come sopra indicato per ogni tipo di prodotto,
sono movimentati per essere temporaneamente immagazzinate in apposite celle frigorifere, in attesa
di venire movimentati per essere caricati sugli automezzi frigoriferi che effettuano la consegna. In
questa fase dell’attività si riscontrano i seguenti rischi da movimentazione carichi:
J. TRAINO/SPINTA
CARRELLI
(TRANSPALLET)
PRODOTTO
FINITO
CONFEZIONATO: prelievo pedane dal confezionamento con transpallet, una volta ogni 15
minuti circa, percorrere un tragitto di circa 15-30 metri con le mani ad altezza compresa tra cm
85 e 90, una sola persona, applicando una forza iniziale misurata Kg 15-18 e di
mantenimento di Kg 7-9,5 per pedane di peso compreso tra Kg 250 e 400 (misure effettuate
con dinamometro analogico con indicatore di forza massima applicata). In questo caso la forza
applicata, iniziale/di mantenimento raccomandata per la popolazione lavorativa adulta sana è
pari a Kg 23/Kg 13 per gli uomini (rischio accettabile) e Kg 16/Kg 7,5 per le donne (rischio
medio)
K. MOVIMENTAZIONE CARICHI PER FORMAZIONE ORDINE: i magazzinieri, in base
agli ordini inseriti nel sistema informatizzato aziendale, operando sul computer, prelevano le
cassette di prodotto dalle celle frigo, fino a formare l’intero ordine per ogni cliente. In questa
fase è difficile quantificare il rischio dovuto alla estrema variabilità delle azioni di
sollevamento delle cassette. E’ comunque possibile affermare che ogni operatore movimenta
almeno 200 cassette al giorno di peso variabile da Kg 6 a Kg 12 circa. Una volta sistemate le
cassette di prodotto sulla pedana che sarò poi consegnata al cliente, l’operatore del magazzino
deve provvedere ad imputare i dati nel sistema informativo aziendale e stampare i documenti di
trasporto
Pulizia e sanificazione: si effettua quotidianamente la detergenza e la disinfezione degli impianti.
Tali operazioni sono effettuate in parte automaticamente in ciclo chiuso (lavaggio CIP) e in parte
con pulizia manuale effettuata con spazzole e retini di acciaio e acqua corrente, o a pressione con
idropulitrici. In queste attività si mettono in evidenza i rischi connessi con:
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L. continui piegamenti da effettuare e forza da applicare con le braccia per asportare i residui
raggrumati.
M. L’uso delle idropulitrici comporta inoltre esposizione a vibrazioni meccaniche trasmesse al
sistema mano-braccio (HAV), come indicato nel documento del 20.05.2008, in cui il valore di
esposizione calcolato per questa fase di pulizia è pari a 3,1 m/sec2, compreso tra il valore
giornaliero di azione 2,5 m/sec2 e il valore limite di esposizione 5.0 m/sec2 , evidenzia un
rischio medio-alto .
La pulizia delle macchine confezionatrici deve essere invece fatta dai manutentori, in quanto parte
integrante delle manutenzioni necessarie e fine turno, consistenti in controlli tecnici e funzionali e
regolazioni critiche che, se non correttamente effettuate da manutentori esperti, comprometterebbe
la funzionalità delle attrezzature nei successivi cicli di funzionamento.
Laboratorio controllo qualità: in laboratorio si effettuano analisi chimiche e batteriologiche, volte
al monitoraggio dei parametri fondamentali per un corretto controllo di qualità (igienicità e
sicurezza degli alimenti) sia delle materie prime che del prodotto finito. Il laboratori è diretto da un
Biologo responsabile, coadiuvato da un Tecnico di Laboratorio, figure che devono essere in
possesso di specifici titoli di studio e con elevato grado di competenza professionale.
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CONCLUSIONI
In base a quanto potuto accertare, ai rilievi effettuati, alle dichiarazioni raccolte dai
lavoratori del caseificio ed ai calcoli effettuati, è stata messa in evidenza la presenza di rischi
significativi dovuti a:
movimenti ripetuti degli arti superiori
sollevamento di carichi
traino/spinta di carrelli e transpallet
rischi presenti singolarmente o in combinazione tra loro in tutte le fasi e in tutte le
postazioni di lavoro, anche se con livelli diversi e più o meno elevati.
Nelle operazioni di pulizia e sanificazione devono essere utilizzate apposite idropulitrici,
attrezzature che comportano esposizione dei lavoratori a vibrazioni trasmesse al sistema
mano-braccio oltre il valore giornaliero di azione, con rischio medio-alto
Il datore di lavoro, nel rispetto dei principi generali di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo alla movimentazione manuale dei carichi, deve
necessariamente adottare misure organizzative adeguate quali la rotazione del personale nelle
varie postazioni di lavoro, in modo da ripartire equamente tra tutti i lavoratori i compiti più
pesanti a maggiore rischio e quelli più leggeri a minore rischio (ma mai esenti da rischio),
proprio per evitare esposizione a rischio eccessivo ad alcuni lavoratori e a rischio più basso ad
altri lavoratori.
I rischi rilevati, dovuti ai movimenti ripetuti degli arti superiori, al sollevamento di carichi
in compiti frammisti, alle operazioni di traino/spinta, infine, sono risultati inoltre molto più
gravosi per i lavoratori di sesso femminile.
Questo studio è stato presentato:
F13 – Valutazione del rischio da movimenti ripetitivi degli arti superiori nel reparto confezionamento di un caseificio
(di G. Trovato, A.Capri, G. Iurato). Presentato al 71° Congresso Nazionale SIMLII – Palermo – Novembre 2008)
B111 – Valutazione del rischio da MMC in un caseificio (di G. Miceli, G. Trovato, G. Iurato). Presentato al 72°
Congresso Nazionale SIMLII – Firenze – Novembre 2009)
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Giancarlo Iurato
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