Ricordo del Professor Giannino Parravicini
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Ricordo del Professor Giannino Parravicini
QUADERNI DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA E TERRITORIALE n. 3/2005 Italo Magnani Ricordo del Professor Giannino Parravicini UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA QUADERNI DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA E TERRITORIALE UNIVERSITA’ DI PAVIA ______________________________________________________________________ REDAZIONE Enrica Chiappero Martinetti Dipartimento di Economia Pubblica e Territoriale Università degli Studi di Pavia Corso Strada Nuova 65 27100 PAVIA tel. 0039-382-984401 -984354 fax 0039-382-984402 E-MAIL [email protected] COMITATO SCIENTIFICO Italo Magnani (coordinatore) Luigi Bernardi Renata Targetti Lenti La collana di QUADERNI DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA E TERRITORIALE ha lo scopo di favorire la tempestiva divulgazione, in forma provvisoria o definitiva, di ricerche scientifiche originali. La pubblicazione di lavori nella collana è soggetta, con parere di referees, all’approvazione del Comitato Scientifico. La Redazione ottemp era agli obblighi previsti dall’art. 1 del D.L.L 31/8/1945 n. 660 e successive modifiche. Le richieste di copie della presente pubblicazione dovranno essere indirizzate alla Redazione. QUADERNI DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA E TERRITORIALE n. 3/2005 UNIVERSITÀ DI PAVIA Italo Magnani* Professore ordinario di economia politica nella facoltà di giurisprudenza dell’università di Pavia Ricordo del Professor Giannino Parravicini Abstract The aim of this paper is to present the figure of professor Giannino Parravicini as a public banker, as a civil servant in public institutions, and as a scientist and teacher in the field of public finance, monetary economics, credit and finance. During his long life (1910-2001), Parravicini covered many important appointments. In fact, he was adviser of the Italian Central Bank, president of the “Medio Credito Centrale”, president of the “Banco di Sicilia”, president of the Italian Banking Association, vice-president of the Italian “Encyclopaedia Treccani”, president of the “Ente Einaudi”. He was also full professor in Public Finance at the Universities of Pavia, Florence, and Milan. Then, he moved to Rome, where he had the chair of Monetary Economics. Thus, Parravicini devoted himself to the scientific community and to his country, working in a period longer than seventy years, inspired to a common ideal: to improve the country where we live with the care and with the faith of the men of good will. Parravicini did it, with genuin passion and success. * Dipartimento di economia pubblica e territoriale, università di Pavia, corso Carlo Alberto, 5 - 27100 Pavia; e-mail: [email protected]; tel. dir.: 0382/984412; tel. segr.: 0382/984401; fax: 0382/984402 Ricordo del Professor Giannino Parravicini Lo scritto è destinato all’”Annuario 2005” del Collegio Ghislieri di Pavia. Desidero ringraziare il Rettore, professor Andrea Belvedere, che mi ha autorizzato a anticipare la pubblicazione su questa Rivista. Lo ringrazio anche per gli utili commenti e le molte osservazioni che hanno giovato alla stesura definitiva del lavoro. 1. Quattro anni fa, era il 9 agosto 2001, il professor Giannino Parravicini concludeva la sua giornata terrena. Mi ha lasciato il rimpianto per la perdita di un amico carissimo, eredità di affetti e ricordi di uno studioso che molto ha illustrato di sé l’insegnamento universitario, la ricerca scientifica, gli studi, l’impegno pubblico nel suo lavoro di alto profilo professionale e negli ideali della vita politica al servizio del proprio Paese. Le righe che seguono vogliono essere testimonianza di affetto e ammirazione e invito a tenere viva la memoria per tutti coloro che sono orgogliosi di averlo conosciuto. 2. Giannino Parravicini è nato il 3 luglio 1910 a Castellanza (VA). Entrato nel 1928 come studente di Scienze Politiche nel suo diletto Collegio Ghislieri, si laurea a Pavia nel 1932 con una tesi assegnatagli da Camillo Supino e poi discussa con Benvenuto Griziotti (la tesi, dedicata ai cicli economici, fu giudicata degna di ulteriore elaborazione e di stampa). Appena laureato ottiene due borse di studio “Bonaldo Stringer”, rispettivamente di primo e di secondo grado, che gli consentono, negli anni 1933-1935, di continuare gli studi a Vienna, Berlino, Parigi e Londra. Nel frattempo entra a far parte dell’Istituto di Finanza dell’Università di Pavia come assistente volontario: fu assistente volontario di zoologia perché Griziotti non disponeva di posti suoi e aveva chiesto e ottenuto un posto in prestito dagli zoologi! Nel 1935 è assunto alla Banca d’Italia. Presta servizio presso l’Ufficio Studi e presso la Segreteria del Governatore e in quella veste si dedica ai rapporti e ai problemi economici sorti con gli altri Paesi al termine della seconda guerra mondiale, agli aspetti finanziari connessi alla attuazione del territorio libero di Trieste, alle questioni monetarie legate al nascente stato somalo, all’avvio della costituzione del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale e a molte altre cose ancora. Parravicini si è contestualmente impegnato nello studio e nella ricerca scientifica. Sino al 1960, quando era ancora funzionario e poi dirigente della Banca d’Italia, si dedica a scrivere, stampare e pubblicare una serie di studi e il volume su La politica fiscale e le entrate effettive del Regno d’Italia: 1860-1890 (Torino, 1958), che gli valgono nel 1954 la libera docenza in Politica Economica e Finanziaria e l’incarico di Scienza delle Finanze e Diritto Finanziario nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo pavese come successore di Benvenuto Griziotti. Due anni dopo (1956) è nominato direttore dell’Istituto di Finanza di Pavia e dal 1° febbraio 1961 ottiene la cattedra di Scienza delle Finanze. In tempi più recenti la direzione della Rivista di diritto 1 finanziario e scienza delle finanze (1971-1976) tornerà a legarlo idealmente a Pavia e al suo vecchio Istituto di Finanza. 3. Dal 1961 la sua duplice attività, di consulenza pubblica da un lato e di impegno nell’Università dall’altro, si intensifica: diventa presidente del Mediocredito Centrale (dal 1962 al 1978) e poi del Banco di Sicilia (dal 1979 al 1991). Nello stesso periodo (in particolare dal 1983 al 1987) è presidente della Associazione Bancaria Italiana. Nel 1988 entra nella Accademia Nazionale dei Lincei come socio corrispondente, per diventare socio nazionale nel 1991. Ricordo, infine, che Parravicini è stato vice-presidente (dal 1984) e poi presidente effettivo (dal 1991 al 1995) dell’Ente per gli Studi Monetari, Bancari e Finanziari “Luigi Einaudi” di Roma. Nel 1996 ne diverrà presidente onorario. In parallelo, l’attività universitaria prosegue senza interruzioni: è professore ordinario di Scienza delle Finanze a Pavia (dal 1° febbraio al 31 ottobre 1961), a Firenze (dal 1961 al 1968) e, da ultimo, a Milano (dal 1968 al 1971). Con il 1° gennaio 1972 lascia, infatti, Milano e la Scienza delle Finanze, si trasferisce sulla cattedra di Economia Monetaria e va a insegnare nella Università di Roma “La Sapienza”, che sarà la sua sede definitiva. Dunque, Parravicini è stato protagonista sia nel campo professionale come civil servant ai più alti livelli, sia nel campo accademico. (A testimonianza e in onore di una vita interamente dedicata al lavoro e agli studi gli sono state conferite le insegne di Cavaliere di Gran Croce, nel 1970, di Cavaliere del Lavoro, nel 1973, e la Medaglia d’oro di benemerenza del Ministero delle Finanze, nel 1972). 4. Come protagonista nel campo professionale, oltre al ruolo rivestito nelle istituzioni pubbliche di cui si è accennato sopra, ricordo la presenza nella Commissione Economica del Ministero della Costituente, nel Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (dal dicembre 1968 al gennaio 1982), nel Consiglio tecnico-scientifico per la programmazione economica (del quale è stato presidente dal 1974 al 1981, dopo esserne stato membro sin dal 1965), nel Consiglio scientifico dell’ISCO, nel Comitato scientifico dell’Istituto di studi per la programmazione economica (ISPE), nel Movimento europeo. Innumerevoli sono le partecipazioni a comitati e iniziative di studi e a progettazioni operative; ad esempio, la giuria del premio Saint Vincent, l’Enciclopedia Italiana (di cui è stato vice-presidente), per non citare i congressi, i convegni, le conferenze, le lezioni e la continua presenza nella vita politica e culturale del nostro Paese. 5. Come testimonianza della attività nel campo accademico, rimangono i numerosi scritti. Si tratta di volumi, saggi e articoli, molti dei quali sono raccolti negli Scritti scelti (Padova, 1986) che la Facoltà di Economia e Commercio di Roma “La Sapienza” gli ha dedicato in occasione della nomina, unanime e per acclamazione, a professore emerito. La raccolta, dedicata alla finanza pubblica, alla moneta, al credito, alla politica economica, alla macroeconomia e completata con un gran numero di “scritti vari”, consente di cogliere l’evoluzione del pensiero di uno studioso che testimonia le esperienze vissute dalla nostra scienza: il fiorire della scuola 2 italiana di finanza pubblica, il dibattito sulla teoria keynesiana alla vigilia della seconda guerra mondiale, l’inflazione del dopoguerra, il nuovo ordine monetario internazionale di Bretton Woods e, infine, i problemi che sono emersi in tempi recenti, rispetto ai quali la teoria economica non aveva ancora trovato una sua sistemazione consolidata. Meritano altresì di essere ricordate le lezioni sulla moneta e il credito, tenute a partire dal 1972 presso l’Università di Roma “La Sapienza” e pubblicate per i tipi della UTET nel volume Economia monetaria e creditizia (Torino, 1983). E’, del resto, con riferimento principalmente alla moneta che Parravicini interpreta la complessità dei problemi propri della finanza pubblica, sicché si può ben dire che, i suoi Principi di scienza delle finanze (Giuffrè, Milano, 2a ed. riveduta: 1975) meritano un posto tutto particolare nel panorama della scienza delle finanze italiana. Vi sono poi molti articoli che si occupano di problemi rilevanti del momento; altri che sono riconducibili a una attività pubblicistica assai ampia e in alcuni periodi intensa, specie negli anni ’60 e ’70; altri ancora che sono scritti nel dopoguerra sui temi della politica economica e sociale dell’Italia durante e dopo la ricostruzione e negli anni dell’espansione economica. Tra questi segnalo il concetto e il contenuto della programmazione, la politica monetaria, il credito agevolato, il sistema monetario internazionale, le riserve auree e, da ultimo, il Sistema Monetario Europeo e la sua moneta di conto, l’Ecu. 6. Giannino Parravicini è stato scienziato, ricercatore, docente universitario, promotore degli studi, caposcuola capace di guardare alle giovani generazioni e alle loro prospettive future in una società che cambia rapidamente. E’ stato anche banchiere: un banchiere pubblico e non privato, cresciuto alla Banca d’Italia, colto e raffinato, attento all’interesse generale del Paese, come si conviene a chi intende la propria attività come missione pubblica. E’ stato responsabile di incarichi di grande prestigio in numerose istituzioni dove ha avuto un ruolo di primo piano nella formulazione delle proposte di politica economica governativa. E’ stato, infine, uomo politico e ha vissuto la politica con la passione e il senso del dovere proprio di chi rifiuta di fare calcoli di tornaconto personale. Parravicini ha dunque dato molto alla comunità scientifica e al suo Paese. Lo ha fatto in un arco di ben settant’anni vissuti nella vita politica ed economica italiana con una laboriosità straordinariamente intensa nei diversi ruoli che di volta in volta si è trovato a esercitare, operando su numerosi piani diversi, tutti egualmente ispirati a un comune ideale, ossia che si possano migliorare le sorti della società in cui viviamo con l’impegno e la fede degli uomini di buona volontà, e a una comune convinzione, ossia che occorra provarci. Lui stesso ci ha provato, con quella sua figura così austera e così insofferente verso la mediocrità, e con quel suo modo di porgersi così asciutto e autorevole da parer quasi distacco, e invece era umana partecipazione. 7. Quanto sopra basti per capire perché Parravicini non avrebbe potuto essere e non è stato economista interessato a quelle astrazioni che sono il 3 diletto di chi si occupa delle proprietà analitiche di un modello matematico dal quale trarre teoremi (anche se non era affatto sprovveduto negli aspetti tecnici dell’analisi). Nella Introduzione al mio Dibattito tra economisti italiani di fine Ottocento (Angeli, Milano, 2003, p. 14), mi veniva da notare a proposito dei nostri padri fondatori: “Si realizzava così un intreccio robustissimo tra politica, problemi economici, scienza dell’economia, metodo e indicazioni di politica economica, in un dibattito animato da studiosi che, non per caso, erano economisti e militanti politici, idealisti e scienziati, come lo furono al tempo loro Francesco Ferrara e, dopo di lui e tra i tanti, Maffeo Pantaleoni e Francesco Saverio Nitti, e ancora Antonio de Viti de Marco e Vilfredo Pareto, per scendere giù sino a Luigi Einaudi”. Soggiungevo (ivi, p. 15): “Così erano gli studiosi di allora, ossia come mi piacerebbe lo fossero rimasti quelli di oggi”. Ecco: Parravicini è stato proprio così, ossia studioso radicato nella più alta tradizione della scienza economica italiana, con quel suo continuo guardare al futuro e con quella sua voglia di impegnarsi concretamente in prima persona, con la fede e la volontà di cambiare e migliorare: “Certamente la via di uscita che stiamo cercando, come qualsiasi altra via di uscita, deve essere animata dalla volontà di agire e da forza morale che la sostenga, anche se si ha il timore che le aspettative si traducano in disillusioni. Il futuro non è soltanto il prodotto del passato; esso è anche, e anzi ancor più, il prodotto del presente, della nostra volontà”. Così si esprimeva Parravicini – a p. 13 del I vol. degli Atti del convegno parlando dei sentimenti che lo avevano sorretto nella conduzione di quel convegno su Tecnologia e società, al quale ha dedicato passione, ingegno, ostinazione, dedizione e gli ultimi anni della sua vita (Accademia Nazionale dei Lincei, vol. I: Tecnologia, produttività, sviluppo, Roma, 11-12 dicembre 2000; vol. II: Sviluppo e trasformazione della società, Roma, 5-6 aprile 2001). 8. Molto si potrebbe dire di quel convegno: che è stato un evento di grande ambizione e di molta importanza scientifica (in pochi numeri: gli Atti sono in due volumi; le relazioni sono cinquanta; le pagine sono mille); che non si è risolto affatto in una mera seque nza di singole pur pregevoli relazioni; che, anzi, è il risultato di una progressiva convergenza dialettica dei relatori verso un disegno condiviso e coerente con gli ideali e gli interrogativi che hanno ispirato l’intera vita di azione e di riflessione di Parravicini: le grandi opportunità offerte dal progresso tecnico, la fiducia di poter modellare una nuova società migliore di quella di oggi, il dovere di provarci, in particolare di adoperarsi per realizzare un più armonico riparto tra “beni materiali” e “beni immateriali” e, tra questi ultimi, “il maggiore bene tra tutti, l’istruzione che condiziona la qualità della vita e la crescita economica, e che è il più pregiato bene di consumo e il massimo bene di investimento”. 9. Molto altro ancora si potrebbe dire di quel convegno; ad esempio, che esso è frutto di molti e molti anni di lavoro. Parravicini era ormai anziano, aveva 86 anni quando, nel 1996, mi ha chiesto di affiancarlo nella direzione scientifica e aveva 91 anni quando il convegno è stato realizzato nel 2001. Sono stati cinque anni di preparazione intensa, fatta di incontri, riunioni plenarie, seminari, 4 discussioni, elaborazioni di documenti, progetti, scambi di opinioni e indimenticabili conversazioni illuminate dalla sapienza, dalla pazienza e dalla tenacia della persona che qui ricordiamo. “Il nostro è un convegno che cammina. E’ stato impiantato nel 1996; si è giunti al 2001. Probabilmente continuerà per più anni. E’ un convegno aperto che ha già dimostrato di saper aprire nuovi orizzonti”. Così notava Parravicini, ed era un auspicio da parte di chi non avrebbe mai voluto che il convegno potesse approdare a un traguardo finale. Piuttosto aveva l’ambizione di farlo diventare una sorta di seminario permanente e, in questo senso, si è adoperato. Anche così si spiega la lunghezza e la laboriosità del periodo di preparazione e si capisce perché, una volta che il convegno è stato portato a compimento nell’aprile 2001, Parravicini si sia impegnato fino all’ultimo giorno della sua vita con il proposito di farlo proseguire, di dargli un seguito, di farne rinnovata premessa per nuovi incontri e nuovi dibattiti. 10. Non vi è riuscito e non ha fatto in tempo ed è morto prima del tempo. Credo perciò che si possa dire della sua opera che essa è rimasta non compiuta, allo stesso modo che rimane inevitabilmente incompiuta l’opera di un giovane scomparso prematuramente. Viene in mente Menandro quando constatava: “Muore giovane chi è caro agli Dei”. Ebbene, credo che anche di Parravicini si possa dire che è stato “caro agli Dei”. BIOGRAFIA di Giannino Parravicini 1910. - Nasce il 3 luglio a Castellanza (Varese). 1932. - Si laurea in scienze politiche a Pavia con una tesi sui cicli economici assegnatagli dal Prof. Camillo Supino, poi discussa con il Prof. Benvenuto Griziotti. 1932-33. - Vincitore di una prima borsa di studio della Banca d’Italia intitolata a Bonaldo Stringher per il perfezionamento all’estero. 1934-35. - Vincitore di una seconda borsa di studio per un corso di perfezionamento superiore all’estero. 1935. - Viene assunto alla Banca d’Italia e destinato all’Ufficio studi. 1954. - Sostiene gli esami di libera docenza in Politica economica e finanziaria e la Commissione lo giudica primo all’unanimità. 1954. - Incaricato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia dell’insegnamento di Scienza delle finanze e diritto finanziario, come successore di Benvenuto Griziotti. 1956. - E’ nominato direttore dell’Istituto di finanza di Pavia. 1961. - Primo della terna prescelta nel concorso di Scienza delle finanze e diritto finanziario chiesto dall’Università di Cagliari; viene nominato professore straordinario a Pavia nel febbraio del 1961. 1961. - Riceve il premio del Ministero delle finanze per gli studi originali in finanza pubblica nel biennio 1958-1959 per l’opera: La politica fiscale e le entrate effettive nel Regno d’Italia 1860-90. 1961. - Capo dell’Ufficio degli esperti finanziari invitati dall’ONU a Leopoldville, ex Congo Belga, per collaborare con i poteri locali in ambito finanziario e monetario. 1961-68. - E’ titolare della cattedra di Scienza delle finanze nella facoltà di Economia e commercio dell’Università di Firenze. 5 1962-78. - Presidente del Mediocredito centrale, Istituto centrale per il credito agevolato alle piccole imprese e all’esportazione di beni strumentali. 1968-71. - E’ titolare della cattedra di Scienza delle finanze nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università statale di Milano. 1968-82. - Membro del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL). 1971-76. - Direttore della Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze. 1972. – E’ insignito della medaglia d’oro di benemerenza del Ministero delle finanze. 1972-82. - E’ titolare della cattedra di Economia monetaria e creditizia nella facoltà di Economia e commercio dell’Università di Roma “La Sapienza.” 1974-81. - Presidente del Consiglio tecnico scientifico per la programmazione economica (Cts). 1979. – E’ nominato presidente del Banco di Sicilia. 1983. – E’ nominato presidente dell’Associazione bancaria italiana. E’ inoltre membro del consiglio di amministrazione scientifico dell’Isco e vice-presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana. Entra nell’Accademia Nazionale dei Lincei. 1986. - Il Senato accademico dell’Università di Roma “La Sapienza”, su proposta unanime del consiglio di facoltà, delibera di proporlo per il conferimento del titolo di professore emerito. 2001. - Il 9 agosto muore a Bolzano. BIBLIOGRAFIA SCELTA E AGGIORNATA di Giannino Parravicini OPERE 1 - L'ordinamento bancario e l'attività creditizia, collana di studi economici e finanziari diretta da Costantino BrescianiTurroni, Rizzoli, Milano, 1947. 2 - L'attività tributaria dal 1949 al 1954-55, (a cura di), Ministero delle finanze, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma, 1955. 3 - La politica fiscale e le entrate effettive del Regno d'Italia 1860-1890, pubblicazione dell'Archivio economico dell'Unificazione italiana, serie 2, vol. I, Torino, Ilte, 1958. 4 - Primi elementi di scienza delle finanze di Benvenuto Griziotti (edizione ampliata e aggiornata a cura di), Giuffré, Milano, 1962. 5 - Finanza pubblica: 1) Introduzione alla finanza pubblica (2a ed.), vol. I; 2) Ordinamento italiano della finanza pubblica (1a ed.), vol. II; 3) Alcuni problemi di finanza pubblica (2a ed.), vol. IlI, Universitaria, Firenze, 1967. 6 - L'economia della Toscana. Lineamenti conoscitivi e programmatici, Comitato regionale per la programmazione economica della Toscana, Vallecchi, Firenze, 1969. 7 - Elementi di microfinanza, La Goliardica, Milano, 1971. 8 - Lineamenti dell'ordinamento tributario, Giuffré, Milano, 1971. 9 - Scienza delle finanze. Per gli istituti tecnici e commerciali, Giunti-Barbera, Firenze, 1973. 10 - Teoria della moneta (dispens e), anni accademici 1972/73 -1973/74. 11 - Scienza delle finanze - Principii, Giuffré, Milano, 2a edizione riveduta e modificata: 1975. 12 - La Moneta, Corso di Economia monetaria (dispense), Stampa KLIM, Roma, 1980. 13 - Economia monetaria e creditizia, UTET, Torino, 1983. 14. - Accademia Nazionale dei Lincei, vol. I: Tecnologia, produttività, sviluppo, Roma, 11-12 dicembre 2000; vol. II: Sviluppo e trasformazione della società, Roma, 5-6 aprile 2001 (a cura di). 6 SAGGI E STUDI 1 - La politica inglese della moneta a buon mercato, in «Rivista di politica economica», 1935, pp. 710-719. 2 - La svalutazione del belga, in «L'economia italiana», 1935, pp. 771-778. 3 - La situazione internazionale secondo le banche centrali e le grandi banche, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», 1937, pp. 162-214. 4 - Il metodo delle riserve nella politica finanziaria congiunturale dello Stato, in «Rivista di politica economica», 1937, pp. 590-601. 5 - Moneta e credito in Eire - Aspetti e problemi , in «Rivista bancaria», febbraio 1939, pp. 73-88. 6 - Il sistema monetario di Bretton Woods, in «Critica economica», 1947. 7 - La distribuzione degli sportelli bancari in Italia, in «Moneta e credito», nn. 5-6,1949, pp. 86-104 e pp. 220-227. 8 - Debito pubblico, reddito, occupazione, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», 1951, pp. 25-38, pp.146-179 e pp. 250- 285. 9 - Ancora sul teorema dello Haavelmo, in «Rivista bancaria», 1951, pp. 60-67. 10 - Dazi generali ad valorem al l'importazione e all'esportazione: della loro simmetria con riferimento anche ad altre imposte, in «Giornale degli economisti e annali di economia», 1953. 11 - Credito - Teoria, in «Dizionario di economia politica», Edizioni Comunità, Milano, pp. 345-393. 12 - Gli effetti economici generali di una imposta sulle società, Sezione italiana dell'Ifa, pp. 109 e segg., Giuffré, Milano, 1954. 13 - Imposte indirette su merci a livello generale dei prezzi, in «Moneta e credito», nn. 26-27, 1954. 14 - Intorno al diverso carico fiscale per imposte dirette in ipotesi di redditi di natura e di importo diversi, in «Bancaria», n. 12, 1955, pp. 1403-1406. 15 - La finanza pubblica nel calcolo del reddito nazionale, presentazione con modifiche di scritti apparsi in «Studi economici», 1956, pp. 235-252. 16 - Imposte, moneta e prezzi, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», giugno, n. 2, 1956, pp. 111-136. 17 - L'attività finanziaria nella relazione generale sulla situazione economica del paese: osservazioni , in «Studi economici», n. 3, 1956. 18 – Outline of a Monetary Approach to the Tax Incidence Theory, in «Quarterly Review», Banca Nazionale del Lavoro, n. 41, 1957, pp. 232-263. 19 - Finanziamento e fiscalità nel programma autostradale, in «Archivio finanziario», vol. CI,1957, pp. 259-280. 20 - Marx e Keynes: punti di contrasto e punti di scontro, in «Esperienze e studi socialisti in onore di U.G. Mondolfo», La Nuova Italia, Firenze, 1957, pp. 117-128. 21 - L'imposizione delle rendite nel Griziotti e in altri e la ripartizione del carico tributario, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», 1958, pp. 12-31. Anche in «Studi in memoria di Benvenuto Griziotti», Giuffré, Milano, 1959, pp. 335-353. 22 - Del trattamento dei tributi nel calcolo del reddito ai prezzi di mercato con particolare riguardo ai tributi degli Enti territoriali minori, XVIII Riunione della Società Italiana di Statistica, giugno 1958. 23 - Lineamenti storici del sistema fiscale italiano, in «Ulisse», n. 34, autunno 1959, pp. 9-29. 24 - Vecchie e nuove considerazioni sul debito pubblico, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 3, settembre 1960, pp. 221-237. 25 - L'imposizione diretta dei comuni e delle province, in «Studi economici», n. 5-6, settembre-dicembre 1961, pp. 514539. 26 - Odierne dimensioni e nuovi orientamenti e compiti della finanza pubblica, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 2, 1961, pp. 126-140. 27 - Struttura e classificazione del bilancio dello Stato, in «Studi economici», maggio-agosto 1963. 7 28 - L'ammortamento dell'imposta, in «Giornale degli economisti e annali di economia», settembre-ottobre 1963, pp. 618-638. 29 - Annotazioni sulla riforma della previdenza sociale, in «Previdenza sociale», n. 4, luglio-agosto 1965, pp. 991-1005. 30 - I soggetti della finanza pubblica: lo Stato e gli enti politici minori, prolusione tenuta il 18.5.1966 alla scuola centrale tributaria Ezio Vanoni, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 3, settembre 1966, pp. 350-370. 31 - Panorama statistico della finanza pubblica, in «Tributi», n. 23, maggio-giugno 1967, pp. 21-47. 32 - Sulla teoria delle scelte finanziarie, in «Studi di finanza - IV centenario del Collegio Ghislieri di Pavia, 1567-1967», Studia Ghisleriana, Tipografia del libro, 1967. Anche in «Giornale degli economisti e annali di economia», luglio-agosto 1967, pp. 521-547. 33 - La «coincidenza» dei pagamenti in una teoria monetaria sull'incidenza dell'imposta su merci, in «Studi economici», n. 5-6, settembre-dicembre 1967, pag. 21. 34 - La riforma tributaria, lezione tenuta nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Macerata il 3/11/1967, in «Annali dell'Accademia dei Catenati», 1967-1968. 35 - Il Bilancio pubblico in Italia e in altri Paesi, in «Saggi in onore del Centenario della Ragioneria dello Stato», aprile 1970, pp. 379-410. 36 - La finanza delle assicurazioni sociali, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 3, 1971. 37 - Note per una teoria generale dell'illusione finanziaria, in «Studi in onore di Giuseppe Ugo Papi», 1972. 38 - Gli scritti e il pensiero di Antonio Pesenti , in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 4, 1973, pp. 565-584. 39 - Intorno al concetto di reddito imponibile, in «Annali della Fondazione Luigi Einaudi», vol. VIII, Torino, 1974. 40 - Bertolino e l'economia del turismo, presentazione del libro del prof. Bertolino: «Saggi di economia del turismo», 1° febbraio 1975, in «Notiziario» dell'Associazione Villa Favard, n. 19, maggio 1975, pp. 3-10. 41 - Credito a medio termine e crediti speciali agevolati , in «II sistema bancario italiano e l'evoluzione della sua disciplina e delle sue strutture», Compositori, Bologna, 1976. 42 - Il mercato monetario e finanziario e la spesa pubblica, in «Bancaria», nn. 5-6, maggio e giugno 1977. 43 - «I cambi a termine in regime di cambi flessibili», di Angelo Ferro, Prefazione, Cedam, Padova, 1978, pp. 1-7. 44 - La pressione tributaria e finanziaria. Osservazioni sul metodo e sull'attuale situazione, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 2, 1978. 45 - Caratteristiche e tendenze evolutive in un campione chiuso di imprese manufatturiere tra il 1968 e il 1973, in «Scritti in onore di Giuseppe de Meo», 1978. 46 - AIberto Bertolino e la sua opera, in «Annali della facoltà di economia e commercio» dell'Università di Palermo, n. 1, 1979. 47 - Alberto Bertolino: Commemorazione, in Notiziario dell'Associazione fra i laureati in economia e commercio della Facoltà di Firenze, n. 28, novembre 1979. 48 - Antonio Pesenti: In ricordo di, in Atti del Convegno: «La figura e l'opera di Antonio Pesenti», Parma, 1 marzo 1980. 49 - Su alcuni indicatori monetari, in «Studi in onore di Francesco Parrillo», vol. II, Giuffré, Milano, 1984. 50 - Benvenuto Griziotti nella tradizione della finanza italiana, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n.1, marzo 1985. 51 - Certezze e incertezze: meditazioni di un economista, in «Rivista di politica economica», n. 12, dicembre 1985. SCRITTI VARI 1 - L'istituto austriaco di ricerche sulla congiuntura, in «Barometro economico italiano», aprile 1934. 2 - II prestito del 1933 e il riassetto finanziario dell'Austria, in «Minerva bancaria», 1934, pp. 281-293. 3 - Gli uffici di compensazione in Francia e il sistema della compensazione per i pagamenti internazionali, in «Rivista di politica economica», 1935, pp. 189-196. 8 4 - Le teorie della crisi e la situazione mondiale, in «Politica socialista», anno II, n. 4, 1935. 5 - L'organizzazione bancaria in Italia, Centro Alti Studi Militari, 2a sessione, Roma, 1950-51. 6 - Note intorno alla relazione generale sulla situazione economica del paese e al calcolo dell'apporto della pubblica amministrazione al reddito nazionale, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 3, 1955, pp. 250-268. 7 - Rodolfo Benini , commemorazione di Benini all'assemblea annuale degli ex alunni del Collegio Ghislieri, maggio 1956. 8 - L’imposizione degli scambi doppia imposizione e sgravi correttivi, intervento al X Congresso dell'Ifa, Roma, ottobre 1956. 9 - L'imposizione diretta dei comuni nell'ambito dell'ordinamento fiscale locale, in «II nuovo osservatore», n. 18, 1963, pp. 791-800. 10 - Un decennio di «Mediocredito Centrale», in «Bancaria», n. 9, 1963, pp. 1007-1014. 11 - Aspetti economici della riforma del bilancio, in «Aspetti della riforma del bilancio dello stato e della pubblica contabilità», Centro Italiano Studi Finanziari, Giuffré, Milano, 1964, pp. 27-46. 12 - Osservazioni presentate ai membri del CNPE al rapporto del vice-presidente, Ministero del Bilancio, Commissione nazionale per la programmazione economica, aprile 1964, pp. 455-463. 13 - Congiuntura o struttura?, in «Critica Sociale», 5 maggio 1964. 14 - Congiuntura e programmazione, in «Critica Sociale», 20 agosto e 5 settembre 1964. 15 - Problemi dell'agricoltura italiana. Problemi di scelta e d'intervento, in «Moneta e credito», n. 68, dicembre 1964, pp. 535-546. 16 - The Italian Export Credit Insurance and Financing System, in «Review of the Economic Conditions in Italy», n. 3, May 1965, pp. 1-13. 17 - Le statistiche finanziarie nel quadro della contabilità nazionale, in «Annali di statistica», serie VIII, vol. XVI, pp. 7794. 18 - Esperienze e prospettive del credito all'esportazione, in «Rassegna economica», n. 3, maggio-giugno 1967, pp. 545-558. 19 - Tra una riforma tributaria e l'altra, in «Critica Sociale», nn. 14 e 15, 20 luglio e 5 agosto 1967. 20 - Le regioni dimezzate, in «Critica Sociale», n. 21, 5 novembre 1969. 21 - Partecipazione ed efficienza nella costruzione delle strutture politico-amministrative regionali e locali: aspetti finanziari, in «Tributi», n. 44, luglio 1969, pp. 3-28. 22 - Sulla riforma tributaria, in «Rassegna parlamentare», nn. 1-2,1970, pp. 105-112. 23 – Il quarantennio dell'Istituto di finanza di Pavia, Istituto di finanza di Pavia, Pavia, 12 settembre 1970. 24 - Integrazione europea e prospettive di unione monetaria, in «L'Italia e l'Europa, rassegna di diritto europeo», gennaio-marzo 1971. 25 - Momenti fondamentali della programmazione, in «Critica Sociale», n. 7, 5 aprile 1971. 26 - Sistemul Bancar Italian, in «Finante si credit», n. 10, 1972, pp. 70-75. 27 - Parere sul documento programmatico preliminare al piano quinquennale 1971-1975, Cnel, Roma, 1972. 28 - Parere sugli effetti economici dell'Iva, Cnel, Roma, 1972. 29 - Gli sviluppi del credito industriale a medio termine, in «Banche e banchieri», n. 2,1974, pp. 85-98. 30 - Programmazione, in «Critica d'oggi», n. 1, marzo-aprile 1974. 31 - L'attuale momento economico, in «Critica d'oggi», nn. 3-4, luglio-ottobre 1974, pp. 79-94. 32 - L'inflation en Europe: l'expérience italienne, in «Aussenwirtschaft», n. 1, marzo 1975. 33 - Un bilancio dell'esperienza regionale, in «Politica ed economia», n. 3, giugno 1975. 9 34 - Problemi monetari del credito nel quadro della politica di cooperazione e sviluppo, in «Documentazione africana», nn. 2-3, aprile-maggio 1978. 35 - La dimensione dell’impresa, in «Politica bancaria», 16 maggio 1979. 36 - La banca fra efficienza e innovazione, in «Bancaria», n. 4, aprile 1984, pp. 353-360. 37 - La Banca oggi e domani: riflessioni e previsioni, in «Banche e banchieri», Assbank, n. 2, febbraio 1984. 38 - La Finanza, in «Italia '84: Rapporto di primavera», Euritalia, Roma, aprile 1984, pp. 105-110. 39 - Risparmiare per investire, in «Bancaria», nn. 5-6, maggio-giugno 1984, pp. 469-472. 40 - Pianificazione strategica dell'attività di credito internazionale, in «Bancaria», n. 12, dicembre 1984, pp. 1179-1183 e pp. 1245-1247. 41 - II sistema bancario fra vincoli ed evoluzione, in «Bancaria», n. 4, 1985. 42 - Un fondo di garanzia per i depositi bancari, in «L'assicurazione», n. 5, maggio 1985. 43 - Trasparenza, in «Bancaria», nn. 7-8, luglio-agosto 1985. 44 - Una moneta più del mercato che del principe: lo scudo, in «Bancaria», n. 10, ottobre 1985. NOTE E RECENSIONI VARIE 1 - Fùhrer durch die Krisenpolitik, di Machlup Fritz: Recensione: in «Annali di scienze politiche», giugno 1934, vol. VII, fasc. II, pag. 203. 2 - Die Grenzen der Wirtschaftspolitik, di Morgenstern Oskar: Recensione, in «Annali di scienze politiche», giugno 1934, vol. VII, fasc. II, pag. 200. 3 - Dos Kostenproblem in der Wirtschaftstheorie, di W. Zoll: Recensione, in «Giornale degli economisti», maggio 1937, pag. 360. 4 - Some International Aspects of the Business Cycle, di H. Neisser: Recensione, in «Giornale degli economisti», giugno 1937, pag. 452. 5 - British Corporation Finance, 1775-1850. A Study of Preference Shares, di G.H. Evans: Recensione, in «Giornale degli economisti», agosto 1937, pag. 595. 6 - An Appraisal of the Federal Social Security Act, di W.W. Aldrich: Recensione, in «Giornale degli economisti», settembre 1937, pag. 687. 7 - 100% Money, di I. Fisher: Recensione, in «Giornale degli economisti», settembre 1938, pag. 760. 8 - Commercial Banking and the Stock Market Before 1863, di G.E. Edges: Recensione, in «Giornale degli economisti», settembre 1938, pag. 760. 9 - Der Zusammenbruch der Goldwahrung. di G. Cassel: Recensione, in «Giornale degli economisti», ottobre 1938, pag. 820. 10 - Essai sur la conjoncture et la prévision économique, di A. Sauvy: Recensione, in «Giornale degli economisti», febbraio 1939, pag. 128. 11 - The Economic of Full Employment: Nota, in «Critica economica», settembre-dicembre 1947. 12 - II IV Congresso dell'Istituto internazionale delle finanze pubbliche: Nota, in «Critica economica», luglio-agosto 1948. 13 - Concorrenza monopolistica e teoria dei costi: Nota, in «Moneta e credito», n. 6, 1949. 14 - Il costo finanziario in Italia delta prima guerra mondiale: Nota, in «Statistica», n. 4, 10/11, 1954. 15 - Geld, Aussenhandel und Beschäfti gung, di Halm G.M.: Recensione, R. Pflaum, Monaco, 1954. 16 - Le banche di emissione in Italia dall'unificazione dello Stato alla costituzione della Banca d'Italia: Nota, in «Moneta e credito», nn. 29-30, 1955. 17 - Studi sulla teoria macroeconomica della congiuntura: Nota, in «Moneta e credito», n. 32, 1955. 10 18 - Una nuova teoria dell'incidenza: Nota-recensione, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 4, 1955, pp. 332-336. 19. - Banks of Issue in Italy in the XIXth Century: Nota, in «Quarterly Review», Banca Nazionale del Lavoro, n. 34, 1955, pp. 163-166. 20 - Ezio Vanoni nello scritto: La rivalutazione della lira e l'equilibrio economico: Nota, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», marzo 1956. 21 - Storia recente dell'industria italiana: Nota, in «Moneta e credito», nn. 33-34, 1956. 22 - Saggi di politica fiscale: Nota, in «Moneta e credito», n. 36, 1956. 23 - La condotta economica dello Stato: Nota-recensione, in «Moneta e credito», n. 36, 1956. 24 - Economia politica: Recensione, in «Moneta e credito», n. 39, 1957. 25 - Le finanze comunali di un grande centro urbano: Nota, Feltrinelli, Milano, 1959, pp. 156. 26 - La finanza pubblica: la spesa: Nota, convegno «Italia ieri - Italia domani», Torino, 19-21 ottobre 1961. 27 - The Growth of Public Expenditure in the United Kingdom, di Alan T. Peacock e Jack Wiseman: Recensione, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», n. 4, dicembre 1962, pp. 535-537. 28 - Cent'anni dell'industria italiana: Recensione de «L'Italia in una economia aperta» di Roberto Tremelloni, Garzanti, Milano, 1963, in «Critica Sociale» 20 maggio 1963. 29 - Finanza Pubblica di Lello Gangemi: Nota, in «Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze», 1964, pp. 514516. 30 - Un trattato di scienza delle finanze: Nota-recensione di «Finanza pubblica» di C. Arena, Utet, Torino, 1963, in «Giornale degli economisti», luglio-agosto 1964, pp. 531-537. 11 ELENCO DEI QUADERNI DEL DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA E TERRITORIALE PUBBLICATI n. 1/2005 n. 2/2005 n. 3/2005 Paola Salardi, How much of Brazilian Inequality can we explain? An attempt of income differentials decomposition using the PNAD 2002 Italo Magnani, Economisti Campani: a proposito della pubblicazione di due inediti di Carlo Antonio Broggia Italo Magnani, Ricordo del Professor Giannino Parravicini ********** n. 1/2004 n. 2/2004 n. 3/2004 n. 4/2004 n. 5/2004 Italo Magnani, Il “Paretaio” Italo Magnani, L’economia di Luigi Einaudi: ovvero la virtù del buon senso Marisa Bottiroli Civardi e Enrica Chiappero Martinetti, Povertà between and within groups: a reformulation of the FGT class of index Marco Missaglia, Demand policies for long run growth: being Keynesian both in the short and in the long run? Andrea Zatti, La tariffazione dei parcheggi come strumento di gestione della mobilità urbana: alcuni aspetti critici ********** n. 1/2003 n. 2/2003 n. 3/2003 Giorgio Panella, La gestione delle aree protette: il finanziamento dei parchi regionali Marco Stella, A Ban on Child Labour: the Basu and Van’s Model Applied to the Indian “Carpet-Belt” Industry Marco Missaglia e Paul de Boer, Employment programs in Palesatine: food-for-work or cash-for-work? Dicembre, 2005