V. news del centro alla pagina 2 - Xena
Transcript
V. news del centro alla pagina 2 - Xena
0308 Anno III, numero 03 marzo 2008 Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006 direttore responsabile: Roberto Ellero Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7 30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112 http://www.centroculturalecandiani.it | [email protected] direttore: Roberto Ellero | redazione: Elisabetta Da Lio hanno collaborato: Beatrice Barzaghi, Giovanni Benzoni, Donatella Boldrin, Marco Boscarato, Paola Brolati, Gabriela Camozzi, Laura Di Lucia Coletti, Arianna Doria, Cristina Gazzola, Nicola Gemignani, Andrea Manzo, Laura Modini, Cristina Morello, Roberto Nardin, Marianita Palumbo, Nicola Pellicani, Andrea Princivalli, Elia Romanelli, Cristina Romieri, Daniela Rossi, Cristina Testa, Joanne Vanin, Anna Zanon Progetto grafico: Studio Lanza | Stampa: Stamperia Cetid marzo UNA ESPERIENZA DI VIDA NOVA. Sono ormai passati quasi nove mesi dal concepimento di una idea che noi della trattoria dall’Amelia abbiamo trovato sin dall’inizio gustosa e accattivante: far rinascere la caffetteria del Centro Candiani, in un ambiente accogliente e ricco di stimoli di carattere culturale, proponendo l’offerta di una tradizionale cicheteria veneziana. In questi mesi abbiamo cercato di immaginarla e lavorandoci abbiamo osservato il concretizzarsi dell’idea: ci siamo procurati un corredino da enoteca, prestando attenzione al mondo del biologico e della produzione locale; ci siamo preparati per l’arrivo degli ospiti riempiendo le dispense con una cucina prevalentemente stagionale e tradizionale di pesce, (ma con un occhio rivolto a piatti leggeri e vegetariani); abbiamo cercato e coinvolto numerosi amici, costruendo con loro occasioni di svago e piacevole approfondimento, dal corso di narrazione Cucina di storie con Annalisa Bruni, alle letture di Libri a la Vida Nova, alle degustazioni di vini, formaggi e pesce, alle feste per bambini animate da befane e maghi fantasmagorici, alle cene con ricette del primo Novecento, alle affascinanti atmosfere delle serate dedicate alle cucine mediorientali. Insomma, una gran mole di lavoro e tante iniziative davvero, per poter dire oggi che dopo nove mesi crediamo di essere finalmente pronti a raccogliere la sfida: proporre una nuova osteria di qualità in centro a Mestre. Convinti che il buon lavoro di uno possa servire utilmente a tutti: negozianti, commercianti, giornalai, librai, e agli stessi nostri colleghi baristi e ristoratori, che in una Mestre centro ricca di molte offerte potranno proporsi ad un pubblico contento di venirci, perché saprà di poter trovare sempre una buona accoglienza. Certo, se anche molto è stato fatto, il più resta ancora da fare. E in questa delicata fase successiva alla “nascita” è fondamentale il contribuito dell’Amministrazione che, consapevole dei naturali “problemi della crescita”, vorrà certo supportare il buon lavoro che il Centro Candiani e l’iniziativa privata stanno producendo in questi anni: incoraggiando attività, iniziative e proposte che siano in armonia con l’intenzione di fare di questo piazzale un luogo di incontri, di approfondimento, uno spazio ricco e vitale dedicato alla produzione culturale per Mestre e alla frequentazione di “tutta” la cittadinanza. Sarebbe davvero un peccato se questa intenzione sincera non trovasse il giusto sostegno, e si perdessero per strada i molti sforzi e le molte promesse. Marco Boscarato S NEW CANDIANI ANIMACLIP! ANIMACLIP! Ovvero come imparare a fare un videoclip d’animazione firmato Candiani! Ispirandosi a registi come Michel Gondry o Tim Burton, passando per le esperienze delle prime avanguardie artistiche storiche, il Centro Culturale Candiani in collaborazione con Studio Manolibera offre la possibilità, per una volta, di inventarsi registi di un videoclip animato. A partire da mercoledì 2 aprile 2008, gli spazi del Candiani diverranno per cinque settimane un vero e proprio set per la realizzazione di un videoclip d’animazione sperimentale. I partecipanti avranno l’occasione di scoprire i trucchi e i segreti per realizzare un videoclip musicale originale e fuori dagli schemi. Ogni partecipante potrà realizzare una piccola parte del video, con tecnica e stile che più lo soddisfano. Seguendo la lezione dei “cadaveri squisiti” di surrealistica memoria, ognuno realizzerà il proprio contributo partendo dall’ultimo frame del clip realizzato dal suo collega di corso. Si proseguirà sino ad ottenere un video-mix di tecniche e stili inusuali! Ci si potrà sbizzarrire ad inventare, copiare o sperimentare le tecniche dei più grandi registi sperimentali dell’animazione, in un susseguirsi continuo di stimoli! Il risultato finito sarà poi proiettato in un evento nel quale si mostreranno anche i materiali realizzati per produrre il video, una sorta di making of. Lontani dalle lusinghe del 3D si esploreranno tutte quelle aree di confine dove improvvisazione, arte e tecnica si sommano per restituire un risultato inatteso e stupefacente. Il videoclip è da sempre un territorio nel quale sperimentazione e ricerca si sono legate per restituire spesso risultati innovativi. I video di Michel Gondry per Björk, per Peter Gabriel della Aardman, i fascinosamente inquieti lavori dei brother Quay o di Svankmajer, uniti ai lavori dei pionieri come Alexeieff e Norman McLaren, e di altri artisti fondamentali per gusto e innovazione, saranno i veri ispiratori del corso al Candiani. ANIMACLIP sarà una esperienza nuova per avvicinarsi al medium audio-visivo con il piacere di scoprire quanto ancora può stupirci e stimolare l’immaginazione. Andrea Princivalli La domanda di ammissione dovrà pervenire alla Videoteca di Mestre (terzo piano del Centro Culturale Candiani) entro e non oltre il 21 marzo 2008. Informazioni: Videoteca di Mestre - tel. 041 2386138 - [email protected] 1 Editoriale / Animaclip 2 La fabbrica della cultura / Centro Donna 3 Eventi / Jazz Groove / Omaggio a Luigi Tenco / Q13 CULT Il Ritorno 4 Mostre / Don’t Hold your Breath 5 Scaffale aperto / Incontri con gli autori / Uscire dalla violenza con la psicoanalisi / Pauperes 6 Videoteca / La notte della rivoluzione. Il cinema negli anni di piombo / Videoconcorso Scuola e dintorni / Belice 7 Videoteca / Uno sguardo sull’infanzia e l’adolescenza / Zero - Inchiesta sull’11 settembre / Ospiti / Graffi(c)amente / Me(s)tropolitan 8 Agenda / La Vida Nova / Internet, se lo conosci lo usi LA FABBRICA DELLA CULTURA >> INCONTRI CON LE ISTITUZIONI UN MESE TUTTO AL FEMMINILE Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze anche per il 2008 ha coordinato e promosso una serie di iniziative costruendo, con la collaborazione di alcuni gruppi e associazioni di donne del territorio, un cartellone denso di eventi. La presenza significativa e creativa delle donne copre tutti i campi sia del sociale che dell’espressione artistica, dal teatro al cinema, alla musica, allo sport, alla letteratura, alla fotografia, all’architettura, e di tale presenza si vuole dare una piccola testimonianza. Ecco dunque che in collaborazione con lo IUAV e la Fondazione Querini Stampalia, si rende omaggio ad una grande architetta veneziana, Egle Renata Trincanato, mentre l’8 marzo Grazia Scuccimarra ci offre, con appuntamento al Teatro Toniolo, una radiografia ironica e pungente della generazione degli anni Sessanta, in uno spettacolo che si snoda dall’adolescenza delle ragazze di quegli anni fino ad oggi, con un interrogativo costante: che fine hanno fatto quelle ragazze? E da qui la rappresentazione delle svariate situazioni nelle quali si mossero allora, e si muovono oggi, le “ex ragazze” ormai donne moderne. Cinquantaquattro donne regatanti festeggeranno il decennale della Regata delle Donne conducendo MARZO DONNA 2008 in collaborazione con Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze sabato 1 marzo in collaborazione con L’Università della Terza Età di Mestre ore 10.00 Donne per dire, donne per agire ore 14.30 Proiezione di Il matrimonio di Tuya (Tu ya de hun shi, Cina, 2006, 96’) di Wang Quan’an sala conferenze quarto piano ingresso libero mercoledì 5 marzo, ore 17.00 Proiezione di Venezia una donna: luoghi e storie di Anette Zitzewitz auditorium quarto piano ingresso libero martedì 11 marzo, ore 17.00 Egle Renata Trincanato: architettura declinata al femminile Tavola rotonda sala conferenze quarto piano ingresso libero giovedì 13 marzo, ore 17.00 Il gusto di leggere, leggere di gusto Letture del Gruppo della Biblioteca del Centro Donna sala seminariale primo piano ingresso libero lunedì 17 marzo, ore 17.00 Presentazione del progetto Follow the Women – Women in Peace a cura dell’Associazione Xena – Centro scambi e dinamiche interculturali e dell’Associazione Amici della bicicletta FIAB di Padova sala seminariale primo piano ingresso libero le caorline lungo il canale della Giudecca; una manifestazione significativa per la città anche per la grande partecipazione femminile. Il cinema è ben presente, sia con i film proposti dalla Associazione Lido Donna, al cinema Astra del Lido, sia con due interessanti opere documentaristiche, una della tedesca Anette Zitzewitz Venezia una donna: luoghi e storie, e un excursus tra le Donne del Novecento realizzato dal gruppo La Goccia UDI di Roma, entrambe proiettate al Candiani. Non manca la musica, con un concerto di musiche irlandesi e celtiche a cura dell’Ensemble Cameristico Veneto, a contorno della presentazione del libro Kate Bush. I segugi dell’amore di Monica Tessarin, che si terrà al Teatro ex Gil di via Dante. Il confronto tra le condizioni di vita delle donne italiane con le donne europee e di altri continenti è l’argomento del convegno Donne per dire, donne per agire promosso dall’Università della Terza Età che conta tra i suoi 900 iscritti ben 600 donne. Il Centro Donna Multiculturale inoltre presenterà un importante incontro con la cultura moldava, in collaborazione con l’Associazione Dacia. Non dimentichiamo il carcere femminile di Venezia che conta tra le recluse una fortissima presenza straniera. L’associazione Il granello di senape offre anche quest’anno alle donne detenute un momento di serenità con lo spettacolo di musiche provenienti da più parti del mondo. L’impegno delle donne per la pace si esplicita nella presentazione dell’edizione 2008 del progetto Follow the Women, Women for Peace, in cui centinaia di donne provenienti da tutto il mondo attraversano in bicicletta Libano, Siria, Giordania Israele e Palestina per portare un messaggio di solidarietà e di pace alle donne e alle genti del Medio Oriente. Non poteva mancare al nostro Marzo Donna il tradizionale appuntamento con le donne del Quartiere 14 di Chirignago e Zelarino che presenteranno i lavori da loro prodotti nel corso dell’anno. Un piccolo contributo infine è dato da alcune cittadine, accanite lettrici, che dopo aver frequentato un corso di lettura espressiva organizzato dalla Biblioteca del Centro Donna, hanno deciso che è bello condividere “ad alta voce” la loro passione con chi ha voglia di starle ad ascoltare, e hanno costruito un piccolo percorso letterario dal titolo invitante Il gusto di leggere, leggere… con gusto. Gabriela Camozzi mercoledì 26 marzo, ore 17.00 Le donne moldave raccontano la loro cultura a cura del Centro Donna Multiculturale e dell’Associazione Dacia sala seminariale primo piano ingresso libero venerdì 28 marzo, ore 17.00 Proiezione di Viaggio nel ’900 delle donne dell’UDI La Goccia di Roma sala conferenze quarto piano ingresso libero Mostra Egle Renata Tincanato Gli acquerelli Dall’11 al 30 marzo 2008 IV piano, apertura negli orari di funzionamento del Centro ingresso libero Altri appuntamenti dedicati a Egle Trincanato a Venezia e a Mestre: Mostra Egle Renata Tincanato: forma e rinnovamento Dal 16 febbraio al 16 marzo 2008 orario: da lunedì a giovedì 10.00-18.00 venerdì e sabato fino alle 22.00 Palazzo Querini Stampalia – Venezia Mostra Molteplici sguardi. L’opera di Egle Renata Trincanato nelle fotografie degli studenti FSE Dal 3 al 7 marzo 2008 orario: 9.00-18.00 IUAV Ex Cotonificio Veneziano - aula “Gino Valle” 5 marzo, ore 09.30 Egle Renata Trincanato: l’insegnamento, il progetto, la ricerca seminario organizzato da Archivio Progetti e IUAV Ex Cotonificio Veneziano - aula gradoni SERVIZIO CITTADINANZA DELLE DONNE E CULTURE DELLE DIFFERENZE Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze, nato e conosciuto come Centro Donna, è in Italia una delle poche istituzioni pubbliche che si pone come obiettivo specifico l'elaborazione di politiche al femminile. È uno spazio pubblico, voluto dalle donne della città, attivato dall'Amministrazione Comunale negli anni Ottanta, come "luogo" per le donne; uno spazio in cui produrre cultura e ricerca, luogo di elaborazione e di comunicazione culturale, di produzione di servizi alla persona, di promozione del valore del lavoro femminile nelle sue molteplici dimensioni, di riconoscimento e cooperazione tra donne di culture differenti, e di contrasto alle violenza sulle donne. Opera in stretta collaborazione con altri servizi dell’amministrazione comunale di Venezia e con Associazioni femminili del territorio e partecipa a progetti con istituzioni pubbliche e private. Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze ha assunto da sempre una funzione di Osservatorio del territorio sulle tematiche di genere, individuando nel tempo una organizzazione che potesse rispondere alle istanze delle donne e offrendosi alla cittadinanza attraverso: attività Culturali e sostegno ai Gruppi di donne del territorio, Biblioteca di Genere, Centro Donna Multiculturale, Centro Antiviolenza, Sportello Donne al Lavoro. SERVIZIO CITTADINANZA DELLE DONNE E CULTURE DELLE DIFFERENZE Viale Garibaldi 155/A 30174, Venezia Mestre (attigua alla piazza di Carpenedo all’interno del Parco della storica Villa Franchin) Segreteria: tel. 041 2690630 fax 041 5342862 e-mail: [email protected] [email protected] EVENTI >> MUSICA UN UNIVERSO DI CONTAMINAZIONI Torna, dopo una pausa di oltre tre mesi, Jazz Groove, rassegna organizzata con la collaborazione del Circolo Culturale Caligola che, dal maggio del 2006, esplora il variegato panorama delle musiche improvvisate contemporanee, jazz soprattutto ma non solo, anche il suggestivo universo delle contaminazioni fra i diversi linguaggi dell’arte, rivolgendo un’attenzione del tutto particolare a quelle, sempre più interessanti e numerose, esistenti oggi fra musica e letteratura. Non è un caso che, dopo aver ospitato gli scrittori Tiziano Scarpa e Vitaliano Trevisan, Jazz Groove dia per la terza volta spazio a Massimo Carlotto, che presenterà, in anteprima per il Triveneto, un nuovissimo lavoro teatrale, Cristiani di Allah, tratto dal romanzo omonimo, la cui uscita è prevista proprio pochi giorni prima della serata mestrina, con allegato un Cd comprendente le musiche dello spettacolo. E stavolta la parte musicale sarà molto importante, con ben cinque musicisti in scena e la presenza, oltre che del fedele compagno di molte avventure, il sassofonista Maurizio Camardi, della straordinaria cantante veneta Patrizia Laquidara, fra le voci più interessanti emerse nel panorama musicale italiano degli ultimi anni. JAZZ GROOVE in collaborazione con il Circolo Culturale Caligola domenica 16 marzo, ore 18.00 FABRIZIO BOSSO & PAOLO DI SABATINO Ancora... e altre canzoni Fabrizio Bosso tromba, flicorno Paolo Di Sabatino pianoforte auditorium quarto piano ingresso: intero 10 euro - ridotto 7 euro (Candiani Card, CinemaPiù , studenti) In vendita da lunedì 3 marzo domenica 30 marzo, ore 21.00 MAFALDA ARNAUTH Flor de Fado Mafalda Arnauth voce Paulo Parreira chitarra portoghese Ramon Maschio chitarra classica Marino De Freitas contrabbasso auditorium quarto piano ingresso: intero 13 euro - ridotto 10 euro (Candiani Card, CinemaPiù , studenti) In vendita da lunedì 3 marzo sabato 12 Aprile, ore 21.00 MASSIMO CARLOTTO Cristiani di Allah regia di Velia Mantegazza Massimo Carlotto voce narrante Maurizio Camardi sassofoni, flauti, duduk Mauro Palmas mandole Patrizia Laquidara voce Mirco Maistro fisarmonica Rachele Colombo percussioni, voce auditorium quarto piano ingresso: intero 13 euro - ridotto 10 euro (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) In vendita da lunedì 3 marzo Sarà ancora una splendida giovane voce, quella della portoghese Mafalda Arnauth – ancora poco nota in Italia, ma già una star nel suo paese d’origine – a costituire un altro forte motivo d’attrazione di questo ciclo concertistico. Flor de Fado, che raccoglie il meglio dei suoi cinque album, verrà presentato il 30 marzo al Candiani in prima assoluta per l’Italia (sarà poi a Firenze e Roma). Siamo certi che l’originale commistione di celebri brani tradizionali di fado e canzoni originali proposta dalla Arnauth, classe 1974, catturerà il pubblico italiano e sancirà la sua definitiva consacrazione internazionale. Andando a ritroso nel tempo, ma non certo in ordine di importanza, resta da parlare del concerto inaugurale, che si terrà, come spesso succede in questa rassegna, di pomeriggio, ed avrà per protagonista il duo formato da Fabrizio Bosso, tromba e flicorno, e Paolo Di Sabatino, pianoforte. Che il jazz italiano sia una realtà consolidata, forse la scuola nazionale oggi più importante in Europa, è ormai noto a tutti. Di questo movimento Bosso rappresenta una delle punte di eccellenza, forte di una fama mondiale che ha già raggiunto quella dei più esperti Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Viene presentata in quest’occasione un nuovo disco dell’etichetta veneziana Caligola Records, Ancora… e altre canzoni, in cui il giovane trombettista rilegge in chiave jazzistica, insieme al bravo Paolo Di Sabatino, alcune celebri canzoni italiane del secondo dopoguerra, spaziando da Lucio Battisti a Nico Fidenco, da Jimmy Fontana a Zucchero. Cristina Testa CANZONI SENZA TEMPO Nel 2007 sono stati ricordati, in varie occasioni, i quarant’anni dalla morte di Luigi Tenco, avvenuta a Sanremo la notte fra il 26 e il 27 gennaio 1967. Si trattò, come noto, di un suicidio. Tenco “ha voluto colpire a sangue il sonno mentale dell’italiano medio” scriveva allora Salvatore Quasimodo. Quella morte improvvisa ed inaspettata portava all’attenzione di un vasto pubblico l’opera di un cantautore ancora conosciuto a pochi. Noi, in questo 2008, vogliamo ricordare Luigi Tenco per i settant’anni dalla sua nascita, avvenuta il 21 marzo del 1938 a Cassine nel Monferrato, per dare risalto e sottolineare, piuttosto, quanto egli ha fatto nel corso della sua pur breve vita. Di quel suicidio se ne è parlato anche troppo. Il Centro Culturale Candiani e il Club Luigi Tenco di Ve- nezia (il primo a lui dedicato), in collaborazione con l’Associazione Culturale Art Poétique, gli rendono omaggio con due giornate che lo vedranno protagonista. Nella prima giornata Tenco è attore, assieme a Donatella Turri, nel film scritto e diretto nel 1962 da Luciano Salce La cuccagna, con musiche di Ennio Morricone e una canzone di Fabrizio De Andrè (La ballata dell’eroe). L’opera narra la storia - quasi un anticipo del ’68 - di due giovani che cercano una propria strada nell’Italia del cosiddetto boom economico. Vi si parla, per la prima volta nel cinema italiano, di obiezione di coscienza, reato allora punito col carcere. La seconda giornata prevede un concerto di canzoni di Tenco interpretate da Grazia De Marchi e Roberto Nardin, accompagnati al pianoforte da Giannantonio Mutto. Sono canzoni che, a distanza di decenni, si rivelano ancora molto attuali, forse perché, in realtà, sono senza tempo: non a caso vengono continuamente rilette e interpretate da moltissimi artisti, dai più noti ai meno noti e, soprattutto, vengono riscoperte dai giovani. Sicuramente erano troppo avanti rispetto all’epoca in cui sono state scritte: alcune infatti sono state censurate. In occasione di questa iniziativa verranno ristampati gli otto “numeri unici” realizzati dal Club Luigi Tenco di Venezia tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, in assoluto le prime pubblicazioni a lui dedicate. Ancora oggi Luigi Tenco continua ad essere un punto di riferimento imprescindibile nel panorama della canzone d’autore italiana. Cristina Romieri e Roberto Nardin OMAGGIO A LUIGI TENCO in collaborazione con il Circolo Luigi Tenco di Venezia e l’Associazione Culturale Art Poétique mercoledì 19 marzo, ore 17.00 Tavola rotonda A seguire proiezione di La cuccagna (Italia, 1962, 95’) di Luciano Salce auditorium quarto piano ingresso libero giovedì 20 marzo, ore 18.00 Concerto Canzoni di Luigi Tenco interpretate da Grazia De Marchi e Roberto Nardin Giannantonio Mutto pianoforte auditorium quarto piano ingresso intero 7 euro – ridotto 5 euro (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) In vendita da lunedì 10 marzo I partecipanti riceveranno in dono la riedizione dei “numeri unici” realizzati dal Club Luigi Tenco di Venezia tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 sabato 1 marzo, ore 21.00 Q13 CULT Il Ritorno in collaborazione con la Municipalità di Mestre Carpenedo, l’Associazione Culturale ComunicArte e Soliti Sospetti Lulù – Il vaso di Pandora BluEsForCe auditorium quarto piano ingresso 6 euro In vendita da giovedì 21 febbraio SULLE NOTE DI PANDORA Appendice primaverile per Q13 Cult, la rassegna di film muti musicati dal vivo, abbinata alle iniziative sotto il marchio Q13. A dicembre infatti l’agitazione dei camionisti che bloccarono il trasporto autostradale non permise di effettuare il concerto dei bluEsForCe che accompagnava le immagini del film Der Golem di Paul Wegener e di fatto impedì la conclusione della rassegna. Si è deciso di organizzare un nuovo appuntamento per sabato 1 marzo alle 21.00, sempre all’Auditorium del Centro Culturale Candiani di Mestre e sempre con la band proveniente da Pavia, scegliendo però questa volta una nuova opera da sonorizzare, ovvero Lulù - Il vaso di Pandora di Georg Wilhelm Pabst. Il film, datato 1928, è un autentico capolavoro del cinema ispirato alle due opere teatrali di Frank Wedekind, Il vaso di Pandora e Lo spirito della terra, che al momento della loro pubblicazione vennero definite immorali. Anche il film, alla sua uscita, fece enorme scalpore, pur costituendo una delle vette del cinema di Pabst ‘per il complesso equilibrio tra seducente sensualità e tragico senso dell'innocenza’. La forza del film nasce principalmente dall’incontro del talento di Pabst con la presenza magica dell’americana Louise Brooks, dal leggen- dario casco di capelli neri. Nel film le istituzioni vengono necessariamente svelate nella loro menzogna, dall’arte al matrimonio, dal mondo degli affari alla giustizia, e se storicamente il film permette di decifrare il disagio della Germania prehitleriana, esso può anche venire letto come lo scontro tra una civiltà che mente a sé stessa per sopravvivere e l’originaria asprezza della natura umana. La colonna sonora, rigorosamente eseguita dal vivo, è affidata ai bluEsForCe, un collettivo di musicisti che da anni orbitano intorno allo Spaziomusica di Pavia. Il progetto CINESTESIA by bluEsForCE prende vita nel 2007 con l’intento di musicare dal vivo una serie di film muti che hanno fatto la storia del cinema con una colonna sonora a base di improvvisazione, rumorismo e mescolanze di stili e sonorità: “Per noi è una palestra di improvvisazione continua – spiegano i musicisti – per il film è la possibilità di rivivere, rinnovato da suoni e stili musicali che ai tempi della sua realizzazione non erano nemmeno nati e di godere dell’improvvisazione jazzistica per cui anche sul medesimo film la musica non è non sarà mai la stessa”. Andrea Manzo MOSTRE >> DON’T HOLD YOUR BREATH QUANDO L’ARTE INTERVIENE A FAVORE DELL’AMBIENTE Una maggiore coscienza etico-ambientale, ottenuta attraverso l’arte, è il centro d’attenzione di Don’t Hold your Breath, mostra fotografica ideata dall’artista italo-canadese Joanne Vanin e curata da Cristina Gazzola. Scatti in bianco e nero di Vittorio Pavan, con la partecipazione di Sabrina Francescut, catturano l’ironia delle fashion masks: mascherine antismog, realizzate da sedici artisti italiani e stranieri, che diventano accessori necessari ma alla moda, di uso comune come un paio di occhiali. L’inquinamento, lo smog, l’uso crescente di sostanze chimiche presenti nell’aria, nell’alimentazione, negli oggetti, nella casa e nell’ambiente di lavoro hanno portato all’aumento di persone sensibili agli agenti tossici e di nuove patologie legate a queste condizioni ambientali. Le mascherine ci rivelano un futuro che potrebbe diventare insostenibile senza una maggiore consapevolezza ambientale. L’intento dell’esposizione è duplice: da un lato sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’inquinamento ambientale; dall’altro trattare ironicamente e con un certo glamour l’utilizzo di questo nuovo DON’T HOLD YOUR BREATH in collaborazione con Associazione Culturale Casin degli Spiriti Con il patrocinio di: Regione del Veneto, Provincia di Venezia, Università Ca’ Foscari di Venezia, ARPAV, Ambasciata d’Australia, Ambasciata del Canada, Ambasciata degli Stati Uniti d’America, Consolato Generale del Giappone di Milano, Delegazione Culturale dell’Ambasciata di Francia a Venezia, Associazione per le malattie da intossicazione cronica e/o ambientale (A.M.I.C.A.), Greenpeace Con il contributo di: Banca Popolare di Marostica, EOS Natura srl, Serveco srl, Cereal Docks spa, Biofuels Italia spa Mostra Dal 8 marzo al 6 aprile 2008 Gli artisti: Alston Johnston, Andrea Morucchio, Andrea Penzo, Beverly Riddell, Cathy Hetherington, Ciro Soprano, Claudia Lopez, Erica Stanga, Gaetano Di Gregorio, Guido Larcher, Joanne Vanin, Kayo Ebisu, Manuele Zerbini, Raffaella Brunzin, Stacy Gibboni, Styve Vanin. Inaugurazione venerdì 7 marzo, ore 18.00 È gentilmente richiesto di partecipare all'evento privi di fragranze. accessorio, la mascherina antismog, che non vorremmo diventasse un must. Il messaggio, dunque, non è accettare e rassegnarsi alla situazione ma intervenire. Nell’ambito della mostra le conferenze, che coinvolgono enti pubblici e privati, sono finalizzate ad approfondire alcune specifiche tematiche ambientali, spaziando dalla ricerca alla medicina, dall’educazione all’ecosostenibilità. Don’t Hold your Breath nasce a Hong Kong: città dove l’alto tasso di inquinamento quotidiano rendeva spesso l’aria irrespirabile. Nel novembre del 1998 una cortina pericolosa di smog scese sulla baia di Hong Kong. I quotidiani furono inondati da previsioni apocalittiche mentre le trasmissioni radio segnalavano i giorni a rischio per l’esposizione. Provvista di Canon e Super 8 iniziai a riprendere persone che si coprivano la bocca e il naso cercando istintivamente di proteggersi. In quei momenti immaginai l’ironia di un mondo in cui la mascherina protettiva sarebbe diventata un accessorio di moda da usare in quei dangerous days. Lasciai Hong Kong archiviando immagini e fotogrammi. Ironia della sorte, ciò che avevo immaginato è diventata la mia realtà. La patologia ambientale mi ha spinta ad utilizzare l’arte visiva per diffondere una maggior consapevolezza sui danni da inquinamento che riguardano tutti. Joanne Vanin orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00 sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00 sala Paolo Costantini terzo piano ingresso libero Conferenze Le conferenze, nell’ambito della mostra, sono finalizzate ad approfondire alcune specifiche tematiche ambientali, spaziando dalla ricerca alla medicina, dall’educazione all’ecosostenibilità. venerdì 14 marzo, ore 18.00 Le patologie ‘ambientali’ Relatori: Joanne Vanin Sensibilità Multipla Chimica: una patologia del nostro tempo Alessandro Benassi La qualità dell’aria nel Veneto: analisi storiche e tendenze future Umberto Tirelli Ambiente e tumori È gentilmente richiesto di partecipare all’evento privi di fragranze martedì 18 marzo, ore 18.00 La prevenzione e protezione ambientale Relatori: Antonio Marcomini Chimica ambientale e sviluppo sostenibile Edgardo Zancato Attività di recupero ambientale Maurizio De Maria e Elisa Trevisan Coltiviamo l’energia Francesco Menegazzo Igiene e cosmesi quotidiana in armonia con la natura giovedì 27 marzo, ore 18.00 L’educazione ambientale Relatori: Luana Zanella Introduzione all’incontro Paola Salmaso ARPAV per l’educazione alla sostenibilità Carmela Palumbo Educazione ambientale ed educazione del cittadino: il ruolo della scuola Giovanni Cortesia Proposte metodologiche per l’educazione ambientale sala conferenze quarto piano ingresso libero TAKE A DEEP BREATH Durante tutto il periodo di apertura della mostra Don’t Hold your Breath, potrete trovare a La Vida Nova il cocktail Take a Deep Breath (nelle versioni alcolica e analcolica) a base di succo di mela florina e frutti tropicali, creato appositamente per voi da Dan, offerto al prezzo speciale di 3.50 euro La mostra fotografica Don’t Hold your Breath cattura istantanee di persone comuni. Immagini che, complice la magia del bianco e nero, rimandano ad un’epoca che non vorremmo ci appartenesse: dove le persone sono abituate - o forse rassegnate? - a convivere con l’accessorio che si fa volto e diventa parte integrante della personalità. Le foto colpiscono l’osservatore perché sono una perfetta testimonianza del nostro tempo: un tema, quello dell’inquinamento ambientale, di stretta attualità che necessita di informazione, educazione, consapevolezza, ricerca scientifica e azione. Una richiesta di intervento che echeggia dagli sguardi, a volte malinconici, a volte espressione di calma apparente, di chi è in attesa che qualcosa cambi. Don’t Hold your Breath, mostra fotografica e conferenze, nasce per scuotere gli animi affinché ci sia partecipazione attiva alla salvaguardia dell’ambiente e quindi di noi stessi. Cristina Gazzola INCONTRI CON GLI AUTORI scaffale aperto SCAFFALE APERTO VENEZIA NEL CINEMA DI LUCHINO VISCONTI Incontri con gli autori Da Senso di Camillo Boito a Morte a Venezia di Thomas Mann Nato – per una singolare coincidenza – nel giorno dei morti e, al contempo, in occasione della rappresentazione di un celebre melodramma del suo amato Verdi, Luchino Visconti aristocratico lo è stato non soltanto per nascita e censo ma anche per sensibilità, intelligenza e cultura. Si è voluto rendergli omaggio, con il presente volume, in occasione di due anniversari che si intrecciano in questo stesso anno: la data di nascita (Milano, 2 novembre 1906), la data di morte (Roma, 17 marzo 1976). Uno studio sui rapporti tra Luchino Visconti e le tre arti ‘sorelle’ può mettere in luce gli esiti eccezionali del suo lavoro di regista, aperto e sensibile a tutte le principali forme di espressione artistica: letteratura (e teatro di prosa), pittura e musica (e teatro lirico). Attraverso la bellezza delle immagini dei suoi film, l’ascolto delle colonne sonore, il raffronto tra testo letterario e ‘testo’ cinematografico, la visione intelligente del suo mondo complesso e variegato, possiamo compiere uno straordinario viaggio culturale. Un viaggio ricco di stimoli, di interconnessioni, di citazioni e rimandi ad opere altrui e alle proprie. Una intelligenza profonda ed una sensibilità acutissima, la sua, che ne fanno uno dei più grandi e originali registi dell’intera storia del cinema. COME LA NEVE L’uomo che decide di trascorrere un periodo nella sua casa di montagna, da solo, per riflettere, è il protagonista. La sua vita non lo soddisfa più, è stanco e ritiene che dopo aver pensato, meditato sul passato e analizzato il presente, forse riuscirà a prendere una decisione per il futuro. Ricorda, racconta, descrive, fa nuovi incontri, ritrova l’amore e poi finalmente decide… È una storia che bisogna leggere lentamente per gustare i suoi lati migliori, il contenuto e la scrittura, così da poterne ricavare una sensazione, o un’emozione, o un ricordo, insomma per non chiudere il libro lasciando scivolare via quello che si è letto senza che qualcosa sia rimasto dentro. Adriana Angoletta (Roma 1954) vive tra Padova e Cortina d’Ampezzo da dove proviene la sua famiglia. Laureata in Lettere moderne ha organizzato e gestito mostre d’arte a livello nazionale ed internazionale per oltre vent’anni, lavorando per importanti Enti pubblici e per Istituzioni private quali Soprintendenze, Musei, Ministeri, Fondazioni, Gallerie e quant’altro. Coltiva l’hobby della lettura e possiede una vasta conoscenza dei principali Autori della letteratura europea dell’Otto-Novecento. Da sempre scrive, per lavoro e per piacere: testi e progetti per mostre, articoli per testate giornalistiche, un catalogo su Goethe, il commento a due libri fotografici, poesie e scritti personali di vario genere fino al suo primo romanzo Come la neve. Dal 2003, dopo aver realizzato oltre cento eventi culturali, ha deciso di voler fare la scrittrice: ci sta provando. giovedì 6 marzo, ore 14.30 in collaborazione con Liceo Ginnasio Franchetti, Cinit Cineforum Italiano, Cinecircolo “Luchino Visconti” Venezia Presentazione del libro Venezia nel cinema di Luchino Visconti (Nattan, 2006) di Stefano Toffolo, Massimo Rosin, Pietro Messina e Pietro Venturina Partecipano all’incontro Marco Duse e gli autori A seguire proiezione di Morte a Venezia (Italia, 1971, 120’) di Luchino Visconti sala conferenze quarto piano ingresso libero USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI In Archeologia della violenza (Meltemi, Roma 1998), Pierre Clastres individua nella società primitiva due caratteristiche: essa è al tempo stesso totalità e unità. Totalità in quanto insieme compiuto, autonomo, unità in quanto essere omogeneo che si oppone alla divisione sociale. L’immagine dell’Uno non è separata dal corpo sociale (non è tollerata la divisione tra chi esercita il potere e chi obbedisce), ma è immanente ad esso. Per poter pensarsi come un Noi indiviso, la comunità primitiva deve necessariamente escludere l’Altro, inteso sia come i gruppi vicini sia come Legge estranea, forza centripeta tendente all’unificazione dei gruppi per creare un insieme più vasto, processo che tenderebbe a sfumare la distinzione tra Noi e l’Altro, a rendere i confini porosi, permeabili allo scambio e alla “contaminazione”. Nell’amicizia di tutti con tutti, che presiede alla logica dello scambio generalizzato, ogni comunità perderebbe la propria individualità e verrebbe annientata. Immanente alla società primitiva è la forza centrifuga che spinge allo spezzettamento, alla dispersione: ogni comunità, per pensarsi come tale, ha bisogno dell’immagine opposta dello straniero o del nemico. Perciò la violenza le è consustanziale, e la guerra è la sua struttura, non l’esito accidentale di uno scambio mancato (come invece ritiene Claude Lévi-Strauss, che considera la società arcaica una società-per-lo-scambio). La guerra fa corpo con la società primitiva in quanto tale perché è una sua modalità di funzionamento. Per ogni gruppo locale, l’Altro è straniero-estraneo-nemico, la cui immagine rafforza la fiducia nella propria identità come Noi autonomo. Così lo stato di guerra è permanente ed è la garanzia per ogni comunità di preservare la propria differenza assoluta. Indivisione interna e opposizione con l’esterno: la società primitiva è società-per-la-guerra. Volendo essere soggetta alla sua propria legge, essa rifiuta qualunque logica che la condurrebbe a sottostare a una legge estranea. Si oppone all’esteriorità della legge unificatrice. Il potere giuridico che ingloba tutte le differenze al fine di sopprimerle è lo Stato, punto di approdo di ogni processo di civilizzazione, in cui al singolo è richiesto di rinunciare al proprio particolare per il bene di tutti. Lo Stato è quell’Uno che la società primitiva rifiuta in quanto esso è il segno di una divisione in seno alla società, organo separato del potere politico, transindividuale e transgruppale: così la società non è più un Noi indiviso, ma un essere eterogeneo. Per pensarsi come un Noi che esclude l’Altro, è necessario che il Noi sia una corpo sociale omogeneo, ragione per cui la società primitiva tende alla dispersione, all’atomizzazione e non all’unione. Società contro lo Stato, ogni comunità vuole continuare a obbedire alla propria legge. Il rifiuto dello Stato equivale al rifiuto dell’eteronomia, della legge esteriore, dell’alienazione. Se ora alla società primitiva descrittaci da Clastres proviamo a sostituire l’uomo della nostra epoca, forse possiamo avere una chiave di lettura del dilagante fenomeno della violenza. Freud ci ha insegnato che la Civiltà (i divieti, le Leggi, le regole, lo Stato, tutto ciò che possiamo riassumere sotto il nome di “autorità paterna”) andando a barrare il soddisfacimento pulsionale e costringendo gli esseri umani a rinunciarre a un godimento pieno e al proprio narcisismo, crea nel soggetto una divisione irrimediabile. Questa divisione, tuttavia, non è solo l’esito di una mortificazione, ma è anche e soprattutto la condizione dello scambio con l’Altro, dell’apertura verso l’Altro, insomma dell’amore. Nella nostra epoca, la caduta dei valori della Civiltà, con conseguenti delegittimazione dell’autorità, godimenti sregolati, disimpegno etico, ecc., restituendo all’uomo moderno le prerogative della società arcaica (unità e totalità) lo ha reso solo, isolato, chiuso nel suo bozzolo narcisistico indiviso: pensando di riaffermare la propria sovranità egoica, paradossalmente si ritrova più fragile e smarrito. E quando lo smarrimento acquista le tinte fosche del terrore che l’Altro possa nuocergli, che l’Altro voglia invadere il suo campo, entra in guerra. Così, la violenza entra tra le mura domestiche, talvolta subdolamente, talaltra in modo agito, entra nei rapporti di coppia, nelle aule scolastiche, nelle chiese, negli eserciti, negli uffici… Chiunque può essere oggetto di violenza, ma lo sono in modo privilegiato quei soggetti che maggiormente incarnano l’alterità, segno di debolezza: i bambini e le donne. L’abuso cancella ogni traccia di alterità (nel riconoscimento della quale sta invece la dignità del soggetto) e riduce l’altro a puro oggetto di godimento da utilizzare come protesi, prolungamento e ampliamento del proprio Io, per un godimento autoerotico. La violenza è volta a distruggere l’alterità dell’Altro in quanto esterno, non-Io, alterità che appare come l’effetto di una perdita d’essere del soggetto. La psicoanalisi ha tracciato una via da percorrere per uscire dalla violenza, la via dello scambio come luogo possibile di bonifica dei ristagni egoisti della pulsione di morte. Anna Zanon martedì 18 marzo, ore 17.30 Presentazione del libro Come la neve di Adriana Angoletta (Giraldi, 2007) Partecipano all’incontro Elena Scaroni e l’autrice sala seminariale primo piano ingresso libero USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI in collaborazione con la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi mercoledì 5 marzo, ore 17.30 Le donne e i bambini: l’Altro della violenza Partecipano all’incontro Giuliana Grando e Brigitte Laffay mercoledì 12 marzo, ore 17.30 Bulli e pupe. Per un’educazione sentimentale con gli/le adolescenti Partecipano all’incontro Martin Egge e Chiara Mangiarotti sala seminariale primo piano ingresso libero MIGRAZIONI MUSICALI L’idea di Pauperes nasce due anni fa, sull’onda dell’osservazione di un fenomeno di grande attualità: le migrazioni. Così come ci si sposta oggi da sud est a nord ovest, in cerca di un posto in cui vivere – sulla terra, mille anni fa masse di persone cominciarono a portarsi da nord ovest a sud est, per conquistarsi un posto in un’altra vita – in cielo. Questo movimento venne successivamente chiamato “crociata”. Un’altra osservazione, sommata alla precedente: il termine “crociata” viene usato ancor oggi da cristiani e musulmani quando in un conflitto domina il pretesto religioso. Rivedendo la storia delle crociate, si rimane particolarmente colpiti da quel movimento spontaneo di poveri (“pauperes”, appunto) che, al seguito di Pietro l’eremita, partì prima che fosse ufficialmente indetta la prima crociata da Papa Urbano II. Per motivi legati al luogo di origine e residenza, poi, non si poteva rimanere indifferenti alle vicende della quarta crociata, indetta da Innocenzo III e condotta dai Veneziani, cui era stato chiesto di allestire la flotta. La crociata finì deviata su Bisanzio, che fu spogliata dei suoi beni. Si è pensato di fare di Pauperes un’opera “de-lirica”, ovvero un lavoro in musica; non secondo i tradizionali canoni del musical, ma guardando piuttosto all’opera rock degli anni Settanta: il testo è tutto cantato dagli attori, accompagnato dall’azione scenica. Paola Brolati sabato 15 marzo, ore 21.00 FUORITEMPO in collaborazione con Fuoriposto Pauperes auditorium quarto piano ingresso: intero 7 euro - ridotto 5 euro con tessera Fuoriposto (5 euro), Candiani Card, CinemaPiù - bambini fino ai 12 anni gratis In vendita da lunedì 10 marzo videoteca LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo in collaborazione con la Fondazione Gianni Pellicani mercoledì 5 marzo, ore 21.00 Germania in autunno (Germania, 1978, 124’) di Rainer W. Fassbinder venerdì 7 marzo, ore 21.00 Anni di piombo (Germania, 1981, 106’) di Margarethe von Trotta lunedì 10 marzo, ore 21.00 Colpire al cuore (Italia, 1982, 108’) di Gianni Amelio mercoledì 12 marzo, ore 21.00 Segreti segreti (Italia, 1984, 93’) di Giuseppe Bertolucci venerdì 14 marzo, ore 21.00 Il caso Moro (Italia, 1986, 112’) di Giuseppe Ferrara lunedì 17 marzo, ore 21.00 La seconda volta (Italia, 1996, 80’) di Mimmo Calopresti mercoledì 19 marzo, ore 21.00 Buongiorno, notte (Italia, 2003, 105’) di Marco Bellocchio mercoledì 26 marzo, ore 21.00 La meglio gioventù (Italia, 2003, 175’) di Marco Tullio Giordana, I parte venerdì 28 marzo, ore 21.00 La meglio gioventù (Italia, 2003, 176’) di Marco Tullio Giordana, II parte sala conferenze quarto piano ingresso riservato ai soci CinemaPiù Tessera ordinaria 25 euro, studenti 20 euro validità un anno (sino al 30 giugno 08) in vendita alla biglietteria del Centro Culturale Candiani. È consigliata la prenotazione. TRENT'ANNI FA IL RAPIMENTO E L'ASSASSINIO DI ALDO MORO Trent’anni fa il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. È passato molto tempo, eppure si fatica ancora a rileggere quei terribili anni di piombo con sguardo libero da condizionamenti e da pregiudizi. Molti dei protagonisti di quella stagione politica non ci sono più, ma il Paese non ha ancora fatto i conti con un pezzo di storia che ha fortemente influenzato quest’ultimo trentennio. La Fondazione Gianni Pellicani e il Centro Culturale Candiani offrono un’occasione per guardare a quel tormentato periodo della storia d'Italia da un’angolazione diversa dalle solite commemorazioni. Ovvero puntando a rievocare il rapimento e l’assassinio di Moro, da parte delle Brigate Rosse, provando a guardare la tragedia dall’esclusivo punto di vista della vittima attraverso la mostra-documentario ideata dalla Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna. L’esposizione consiste in una video-installazione che riproduce, in dimensioni reali, la cella di Moro. Un esperimento forte, che consentirà di “toccare con mano” gli interminabili 55 giorni del sequestro. La prigione a grandezza reale si presenterà avvolta di schermi che proietteranno, a ritmo continuo, documenti inediti. Lo schermo sarà composto come un trittico: nella parte centrale passano i Tg dei giorni che hanno immediatamente preceduto e seguito il rapimento e che all’improvviso rallentano fino a fermarsi su una “parola chiave”. E mentre il filmato s’immobilizza, l’immagine accanto di Moro, che sembrava una semplice foto, si anima. E da qui lo statista fa sentire il suo pensiero su un problema, un tema specifico. Via via nel video prendono forma le immagini di Lama, Paolo VI, Bachelet, Dossetti, Ruffilli e Tobagi che parlano di Moro e del suo ruolo nella storia d’Italia. Chi segue l’intero documentario, avrà modo, nell’arco di un’ora, di guardare senza dietrologie una vicenda che ha segnato la storia italiana. L’inquadramento storico degli anni di piombo sarà offerto dalla rassegna cinematografica La notte della rivoluzione. Il cinema negli anni di piombo. Si comincia con Germania in autunno, un film coraggioso, lucido e controverso sugli anni di piombo tedeschi, firmato a più mani nel 1978 da Alexander Kluge, Volker Schloendorff, Rainer Werner Fassbinder, tra i migliori nomi del cinema tedesco anni Settanta. Il film denuncia il clima di caccia alle streghe all’indomani delle misure adottate dalla polizia contro i terroristi della Raf, con il rischio che venissero meno le libertà civili. È sempre una regista tedesca, Margarethe von Trotta, con il suo titolo più famoso, Anni di piombo (1981) - diventata formula-simbolo per parlare di quel periodo della storia europea - a offrire, ulteriori riflessioni, ispirato alla storia reale di due sorelle una delle quali divenne terrorista (il film fu acclamato con il Leone d’oro a Venezia). È poi il cinema italiano il protagonista delle altre pellicole della rassegna. Colpire al cuore (1982) di Gianni Amelio, sposta l’obiettivo della macchina da presa sui conflitti tra generazioni raccontando di un professore (Jean-Louis Trintignant) amico di brigatisti denunciato dal figlio ai carabinieri. Nel cast un’attrice sensibilissima del nostro schermo, Laura Morante. Con Segreti segreti (1984) di Giuseppe Bertolucci, si parla ancora di conflitti: è la storia di Laura (Lina Sastri), terrorista di origini altoborghesi, che proprio tra le calli di Venezia ha ucciso un giudice nonostante le indecisioni del suo compagno. Il film-emblema della rassegna è Il caso Moro, girato nel 1986 da Giuseppe Ferrara con un grande attore del cinema impegnato, Gian Maria Volonté nel ruolo dello statista ucciso dalle Br: stile tra il documentario e il thriller per un lavoro molto politico con accuse esplicite alla Dc. Negli anni Novanta la riflessione del cinema - e non solo, anche del teatro - sul terrorismo privilegia la psicologia alla sociologia o al documento: La seconda volta (1996) del sensibilissimo regista calabrese Mimmo Calopresti (protagonisti Nanni Moretti e Valeria Bruni Tedeschi) racconta di un professore universitario di Sociologia che incontra per caso la terrorista che 12 anni prima gli ha sparato in testa; lei non lo riconosce, lui avvia un impossibile confronto con la donna. Altro film in cui il protagonista è Aldo Moro, Buongiorno, notte (2003) di Marco Bellocchio, autore “psicanalitico” che qui racconta sequestro e prigionia dell’uomo politico democristiano, interpretato da un asciutto Roberto Herlitzka, con due attori dell’ultima generazione del cinema italiano, la bravissima e intensa Maya Sansa e Luigi Lo Cascio. La Sansa è una brigatista intima e tormentata, lontana dai cliché, come a suggerire che a impugnare una pistola e uccidere può essere, al di là del proclama ideologico, una persona qualunque. La notte della rivoluzione. Il cinema negli anni di piombo si conclude con La meglio gioventù, affresco storico di Marco Tullio Giordana, del 2003, dello stesso regista che aveva dedicato un duro film giudiziario all’assassinio di Pier Paolo Pasolini (e qui cita esplicitamente il poeta friulano, La meglio gioventù è un libro di poesie di Pasolini in friulano pubblicato nel 1954): dagli anni Sessanta a oggi come cambiano l’Italia e gli italiani, dal boom alla contestazione al terrorismo fino alla crisi dei nostri giorni. Nicola Pellicani TRITTICO Moro, l’Italia, la coscienza Dal 30 marzo al 13 aprile 2008 Inaugurazione sabato 29 marzo, ore 18.00 In collaborazione con la Fondazione Gianni Pellicani, la Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII, Teche Rai e l’Accademia di studi storici Aldo Moro Sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Con il Patrocinio della Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri orario da lunedì a venerdì 15.00 - 19.00 sabato e domenica 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00 sala espositiva secondo piano ingresso libero Scolaresche su prenotazione Videoteca di Mestre t. +39 041 2386138 [email protected] LA LAGUNA: IL MIO PARCO Videoconcorso Scuola e dintorni - Terza edizione La laguna, il futuro Parco di Venezia? Quali progetti, stimoli e potenzialità suggerisce l’idea di un Parco nella laguna nord? Raccontarlo con una serie di brevi video è la sfida che il Coordinamento Cinema e Scuola - Scuole in Rete, formato da docenti della provincia di Venezia e il Centro Culturale Candiani rivolgono direttamente agli studenti e alle studentesse delle scuole superiori per la terza edizione del videoconcorso Scuola e Dintorni. Il tema, dal titolo La laguna: il mio Parco, è proposto quest’anno dall’Istituzione Parco della Laguna del Comune di Venezia, ente che avvalora la conoscenza del territorio lagunare e promuove azioni di sensibilità e coscienza critica nella difesa del patrimonio naturale, storico e culturale della laguna. La laguna nord di Venezia è un ampio territorio che confina con la terraferma - il Parco di San Giuliano e le Barene di Campalto – e arriva a sfiorare il mare, con la spiaggia del Bacàn, l’isola di Sant’Erasmo, nota come “l’orto di Venezia”, le suggestive Torcello, Mazzorbo e Burano, la caratteristica Murano. Tutti luoghi ricchi di storia, fragili e delicati e al tempo stesso forti delle loro tradizioni, ma non per questo immutabili. Gli spunti non mancano: dalla salvaguardia ambientale al turismo sostenibile, dagli sport tradizionali alle attività quali la pesca e la coltivazione di prodotti tipici, molteplici sono le proposte che potrebbero fare della Laguna un Parco innovativo. Senza dimenticare la storia e la cultura: la Torre massimiliana di Sant’Erasmo, le aree archeologiche al Lazzaretto Nuovo e alla Certosa, che convivono con le moderne ristrutturazioni, con la cantieristica navale e il design. Mettere in gioco le idee per la valorizzazione del patrimonio lagunare e, al tempo stesso, confrontarsi con le nuove tecnologie: questa la proposta del Concorso La laguna: il mio Parco. In premio per l’opera più originale una videocamera digitale, in più tanti libri e pubblicazioni dedicati al territorio. I video, della durata massima di 4 minuti e realizzati da soli o in gruppo e con il coordinamento di un insegnante, dovranno pervenire alla Videoteca di Mestre del Centro Culturale Can- diani di Mestre entro il 19 aprile 2008. Bando e scheda di iscrizione si scaricano da www.centroculturalecandiani.it e www.parcolagunavenezia.it. I video pervenuti saranno proiettati venerdì 16 maggio al Centro Culturale Candiani, in occasione delle premiazioni, e saranno utilizzati per mostre e attività didattiche organizzate dall’Istituzione Parco della Laguna. L’iniziativa è promossa con il contributo di: Comune di Venezia, Assessorato all’Ambiente - Direzione Ambiente e Sicurezza del Territorio, Municipalità di Venezia, Murano e Burano, Municipalità di Mestre Carpendo, Municipalità di Lido Pellestrina, Provincia di Venezia - Settore Politiche Ambientali Itinerari Educativi, Assessorato alle Politiche educative del Comune di Venezia, Magistrato alle Acque, Osservatorio Naturalistico della Laguna, Istituzione “il Bosco di Mestre” e con la preziosa collaborazione di Studio Camuffo e Vento di Venezia. Beatrice Barzaghi BELICE, SULLE ROVINE DEL ’68 mercoledì 12 marzo, ore 18.00 BELICE 68/08 in collaborazione con l’Associazione Culturale Questa Nave Presentazione a cura di Chiara Girardi e degli autori di Belice 68/08. Valle del Belice 40 anni dopo il terremoto (doc. 40’) di Elia Romanelli e Marianita Palumbo e proiezione del film. A seguire testimonianza di Antonino Varvarà auditorium quarto piano ingresso libero Belice 68/08 è un viaggio sospeso tra passato e presente che fa percorrere allo spettatore la realtà che si dirama lungo il fiume Belice. La valle che prende il suo nome è conosciuta in Italia per le sue disgraziate vicende del 1968. Mentre in Europa e nel mondo impazzava la rivolta studentesca, la valle siciliana fu scossa da un altro movimento: il 15 gennaio 1968 un violento terremoto la toccò dalla sorgente alla foce del fiume; la terra si aprì e fece tabula rasa di quei paesi sorti in epoca araba lungo il suo percorso. Le genti di questa terra rimasero più di vent’anni in bilico tra le rovine delle loro case, la situazione precaria nelle baraccopoli e la promessa di nuovi paesi in costruzione. Belice 68/08 non si ferma alla ricostruzione di quella che fu la vicenda del terremoto. È degli effetti del terremoto sul presente che si parla in questo film. La telecamera si muove nella valle e si sofferma di città in città, di piazza in piazza, a vedere ciò che succede nello spazio pubblico dei nuovi e vecchi paesi. Ad ascol- tare ciò che luoghi e persone hanno da dire. A compiere questo viaggio tra i campi e i paesi del Belice, a guidare la telecamera o a seguirla, in uno strano rapporto di complicità tra diversi occhi che spesso si fondono in uno, c’è Joe, un ragazzo australiano il cui sangue è 100% siciliano, 100% della Valle del Belice. Madre e padre emigrati in Australia l’una prima, l’altro dopo il terremoto, non è la prima volta che Joe viene in Italia. Joe è figlio del terremoto, come dice lui stesso, alla ricerca della casa materna difficilmente riconoscibile tra le macerie della vecchia città di Poggioreale. Alla soglia dei quarant’anni dal sisma abbiamo trovato un presente che è ancora un tentativo di ritrovare la propria identità scivolata via con le scosse del terremoto e che è scivolata ancora più lontano dopo la rimozione di quel sistema di baracche che teneva in piedi per quel che poteva un’idea di vita contadina che oggi fatica a riproporsi. Elia Romanelli e Marianita Palumbo videoteca LE REGISTE GUARDANO CON PARTECIPAZIONE IL MONDO DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA L’Associazione Lucrezia Marinelli si presenta al Candiani con una nuova rassegna cinematografica di film a regia femminile. L’interesse per le registe è un argomento fondamentale per l’associazione sestese, nata nel 1989 su desiderio di dieci donne, alcune gravitanti nel femminismo milanese, legate da rapporti di amicizia. Alla base della discussione furono le idee di Luisa Muraro (filosofo, attenta alla politica della differenza) espresse nel libro L’Ordine simbolico della madre. Successivamente, la passione per il cinema da parte di Nilde Vinci, fondatrice dell’Associazione, ci portò tutte all’idea di analizzare le immagini filmiche prodotte dalle registe. Volevamo scoprirvi come e quanto il nuovo di questi ultimi anni vi avesse inciso. Questo interesse ci ha permesso di proporre anche alle altre donne e agli uomini il nostro lavoro. Così l’Associazione nel corso degli anni ha concretizzato e continua a proporre diverse iniziative: la prima, più importante e in continua crescita, il Centro di Documentazione sul ci- nema delle registe che si articola in una fornitissima archivioteca, in un archivio cartaceo e uno virtuale in costante crescita. Lavoro fondamentale e di grande soddisfazione è anche quello di organizzare e realizzare rassegne cinematografiche, la prima e ancora in attività è quella per il Comune di Sesto San Giovanni che si tiene già da 18 anni, e ogni anno nel mese di marzo ci vede presenti nel Comune sestese. Da alcuni anni si sono aggiunti i Comuni di Melzo, Corsico, Trieste. A Milano interveniamo in tutte le situazioni che ci chiedono di parlare del nostro patrimonio filmico femminile. La passione per la tecnologia e per il Mac mi hanno portato alla formulazione e successivamente alla tenuta del sito web nel quale viene reso pubblico, in costante aggiornamento, tutto il lavoro fatto, il materiale della archivioteca, e tutto il lavoro che rende possibile la conoscenza e diffusione dei film, siano essi di fiction, documentari, cortometraggi, realizzati dalle donne che di professione o per passione hanno scelto di fare le registe. Laura Modini UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA in collaborazione con l’Associazione Lucrezia Marinelli giovedì 6 marzo, ore 21.00 L’isola (Italia, 2003, 90’) di Costanza Quatriglio giovedì 13 marzo, ore 21.00 Me and You and Everyone We Know (USA, 2005, 91’) di Miranda July giovedì 20 marzo, ore 21.00 Born into Brothel (India/USA, 2004, 85’) di Zana Briski e Ross Kaufmann giovedì 27 marzo, ore 21.00 L’amore che non scordo. Storie di comuni maestre (Italia, 2007, 74’) di Daniela Ughetta e Manuela Vigorita sala seminariale primo piano ingresso libero 11 SETTEMBRE 2001, UN INTRECCIO DI DOMANDE L’11 settembre del 2002 il New York Times ha scritto: “A distanza di un anno i cittadini sono meno informati sulle circostanze in cui sono morte 2.801 persone in pieno giorno all’estremità meridionale di Manhattan di quanto, nel 1912, trascorsa qualche settimana, non lo fossero a proposito del Titanic”. Cinque anni dopo quell’articolo, quanto è accaduto quel giorno resta ancora un mistero. ZERO - inchiesta sull’11 settembre è un film documentario, frutto di un’inchiesta giornalistica rigorosa, costruita con interviste girate in tutto il mondo a testimoni oculari, sopravvissuti, responsabili delle indagini, esperti, tecnici, scienziati, familiari delle vittime, giornalisti. Un lavoro basato su due anni di preparazione, ricerche, inchieste. Tre narratori d’eccezione, Dario Fo, Lella Costa e Moni Ovadia, accompagnano lo spettatore in un viaggio che mette in luce le contraddizioni della versione ufficiale. Immagini di repertorio inedite ed esclusive, documenti ufficiali, ricostruzioni in computer grafica, permettono allo spettatore di riconsiderare i fatti da punti di vista diversi, e riuscire a guardare di nuovo, in maniera critica, le immagini dell’11 settembre 2001. La linea narrativa non è basata sulla tipica congettura del complotto ma su un intreccio di domande. Perché le Torri Gemelle e l’edificio 7 del World Trade Center, mai colpito da un aereo, sono crollati a velocità di caduta libera? Che cosa è accaduto al Pentagono? Se un aereo lo ha colpito, dove sono i resti di quell’aereo? E come avrebbe fatto un Boeing dirottato a penetrare lo spazio aereo più protetto del mondo senza incontrare alcuna resistenza, proprio nel mezzo di quello che era ormai universalmente riconosciuto come un attacco terroristico? Com’è possibile che la difesa aerea più potente del mondo l’11 settembre non abbia intercettato nessuno dei quattro aerei dirottati? Com’è possibile che nessun responsabile di questo disastro sia stato punito o rimosso? Chi sono e come hanno agito i dirottatori? Come sono entrati negli Stati Uniti? Perché le indagini precedenti all’11 settembre sono state ostacolate dai vertici del Fbi e perché le indagini successive alle stragi si sono concluse in brevissimo tempo? ZERO - inchiesta sull'11 settembre è un film di inchiesta, un’inchiesta legittima viste le numerose domande ancora senza risposta, e promuovere il giornalismo di inchiesta è uno degli obiettivi del progetto, promosso da Provincia Etica-Provincia di Venezia, per la costruzione di un laboratorio permanente sul sistema della comunicazione. Infine è anche importante ricordare che si tratta di un’esperienza importante di azionariato popolare, infatti il budget è stato diviso tra centinaia di piccoli produttori. Laura Di Lucia Coletti UNA FONDAZIONE PER L’OSPITALITA’ Ospiti è il filmato che Serena Nono ha realizzato, durante la primavera dello scorso anno, con Alberto Bucco, Alfio Ferretto, Antonio Pelosi, Armando Genovesi, Bruno Bucco, Emilio Vinci, Giancarlo Menaldo, Gino Memo, Giorgio Perini, Pasquale Fornaro, Petru Melik, tutte persone senza tetto (fissa dimora), residenti presso la Comunità Sant’Alvise di Venezia. Il filmato, presentato per la prima volta al festival di Venezia, nella rassegna Venice Film Meeting, ha riscosso un largo apprezzamento in tutte le altre occasioni in cui, in questi mesi, è stato presentato, non solo perché vale, ma anche perché aiuta lo spettatore a ripensare il suo modo di guardare una realtà di emarginazione quale è quella dei senza fissa dimora. La presentazione della neonata Fondazione di Partecipazione Casa dell’Ospitalità, affinché il maggior numero di cittadini possa condividerne e sostenerne le finalità statutarie, avviene con l’utilizzo del filmato Ospiti non a caso: è l’avvio di un impegno che riguarda la qualità del welfare cittadino, la solidità della convivenza cittadina e le concrete possibilità di realizzare i progetti che, nell’arco di tre anni (dal 2008 al 2010), la Fondazione intende realizzare insieme agli stessi ospiti, soggetti attivi e responsabili, per raccogliere la formidabile eredità che con il patrimonio in uso all’Istituzione comunale Casa dell’Ospitalità, l’Amministra- zione comunale di Venezia le ha consegnato, divenendo socio promotore e fondatore della Fondazione. È una scelta che confidiamo lungimirante, se tutti i cittadini potranno, da un lato, conoscere la pratica quotidiana che nel corso degli anni si è consolidata nella gestione dei 126 posti letto destinati all’ospitalità dei senza fissa dimora, e se, dall’altro, vorranno condividere, nelle forme e nei modi che lo strumento della fondazione di partecipazione consente, il radicamento di questa neonata Fondazione in città. Nell’assolvere un compito dovuto, dare un tetto a chi non ce l’ha, nella nostra città, grazie alle pratiche di ospitalità introdotte da Nerio Comisso - storico interprete di che cosa si può e deve fare con i senza fissa dimora - c’è un’esperienza che “persegue una responsabile azione volta alla comprensione del disagio sociale di quanti si trovano in stato di marginalità, offrendo loro ragionevoli opportunità per uscire da situazioni di marginalità, evitando la cronicità e l’assistenzialismo, mediante la realizzazione di progetti personalizzati e liberamente accettati dagli interessati”, come recita l’art. n 2 dello statuto. La possibilità di un ulteriore salto di qualità nella direzione indicata è nelle nostre possibilità. mercoledì 5 marzo, ore 21.00 ZERO - INCHIESTA SULL’11 SETTEMBRE Film documentario tratto da un’inchiesta di Giulietto Chiesa in collaborazione con Provincia di Venezia, progetto Provincia Etica Regia di Franco Fracassi Thomas Torelli produttore e co-autore con la collaborazione di Francesco Trento e Paolo Jormi Bianchi Dario Fo, Lella Costa, Moni Ovadia voci narranti A seguire dibattito con Giulietto Chiesa auditorium quarto piano ingresso previo ritiro del biglietto omaggio alla biglietteria del Centro. I biglietti saranno disponibili nei due giorni antecedenti lo spettacolo sabato 15 marzo, ore 17.00 OSPITI Proiezione di Ospiti di Serena Nono Partecipano all’incontro Massimo Cacciari, Nerio Comisso, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Partecipazione Casa dell’Ospitalità, Delia Murer, Serena Nono, i protagonisti di Ospiti, Luana Zanella e Rita Zanutel sala conferenze quarto piano ingresso libero Giovanni Benzoni GRAFICA PUBBLICITARIA: 4 INCONTRI TEMATICI Lo scorso 21 gennaio, Parola di grafico ha aperto il ciclo di quattro incontri, dedicati alle trasformazioni e alle funzioni della grafica e del visual design contemporaneo. I tre spunti di riflessione proposti hanno stimolato un interessante dibattito tra gli intervenuti. Professionisti della pubblicità come Enrico Dorizza di Leo Burnett Group Italia e Federico Rossi di Sintesi Comunicazione, progettisti come Massimo Lanza di StudioLanza Immagine&Comunicazione e Sergio Brugiolo di Studio palcebodesign assieme a Giorgio Camuffo, direttore del corso di laurea specialistica in comunicazioni visive e multimediali dello IUAV e Fiorella Bulegato, docente IUAV di storia delle comunicazioni visive, si sono confrontati sull’evoluzione della professione in relazione al territorio e alla committenza di riferimento, cercando di definire la differenza tra grafico e pubblicitario. È emerso che la tendenza in atto è quella del “tutti fanno tutto”; è vero, tanto più per i personaggi di grande rilievo, ma è altrettanto vero che questa professione, dove grafica e co- Me(s)tropolitan Me(s)tropolitan nasce da una scommessa: far interagire diverse realtà locali (istituzioni, privati, club, associazioni ed organizzazione no-profit) con lo scopo di promuovere una performance collettiva di musica elettronica e video-arte interamente realizzata da giovani e giovanissimi. L’idea è quella di offrire una struttura articolata in diversi appuntamenti e supporto organizzativo alla creatività e alle capacità di una selezione di giovani chiamati a riflettere sulla città di Mestre, il territorio e le sue continue innovazioni. municazione si intrecciano e si sovrappongono continuamente, richiede diverse competenze e specializzazioni. Ma quali sono le componenti che determinano le scelte creative? Tutti concordi sul fatto che il cliente è fondamentale per ottenere un buon risultato, ma è basilare la capacità di andare ogni volta alla radice del problema, per arrivare poi alla formulazione di un buon progetto, dove la parola d’ordine è: less is more, perché nel design bisogna ottenere il massimo con il minimo. Due gli appuntamenti programmati per il mese di marzo. A grafica d’arte, che si terrà lunedì 10 marzo, propone un confronto tra committenti, progettisti e docenti universitari su temi inerenti alla comunicazione dell’arte e dei beni culturali, mentre lunedì 31 marzo verrà proposto un focus sulla formazione nel corso del quale si rifletterà sulle professioni della grafica e della comunicazione. Daniela Rossi Esperienze di connessione = conferenze + workshop + produzione + performance 29.02.08 - 02.05.08 Progetto di Progetto12 Associazione Culturale Realizzato con il patrocinio e il contributo di Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Pace, Assessorato alla Produzione Culturale, Laboratorio Villa Franchin In collaborazione con Fucina Controvento, NewAge Club, Tag Wah-Wah grazie a Carrozzeria Vescovi e Osteria La Vida Nova Nicola Giusto ideatore e curatore Carlo Costacurta, Rocco Grandese, Rita Schiavon curatori martedì 18 marzo, ore 17.30 Presentazione del progetto Il paesaggio sonoro: possibili letture del contesto urbano Ospite Nicola Cisternino Osteria La Vida Nova ingresso libero giovedì 20 marzo, ore 17.30 Musica col pc. Storia dello sviluppo teorico e tecnico della musica contemporanea Partecipano all’incontro Bebo Baldan, dj Sir Taylor e Giovanni Santucci sala seminariale primo piano ingresso libero mercoledì 19 marzo, ore 17.30 La creatività nel tempo dei new media. Giovani, spazi, risorse Dibattito con Riccardo Caldura, Stefano Coletto, Roberto Ellero, Daniele Goldoni, Luana Zanella sala seminariale primo piano ingresso libero giovedì 27 / venerdì 28 / sabato 29 marzo, ore 10.00 Workshop Condotto da Carlo Costacurta e Mauro Martinuz sala seminariale primo piano ingresso riservato agli iscritti GRAFFI(C)AMENTE lunedì 10 marzo, ore 17.00 A grafica d’arte lunedì 31 marzo, ore 17.00 Le professioni della grafica e della comunicazione. Focus sulla formazione Gli incontri chiudono la prima edizione del progetto Graficamente Corso di Grafica Pubblicitaria e Visual Design a cura di Daniela Rossi sala seminariale primo piano ingresso libero agenda Candiani INFORMAZIONI CENTRO CULTURALE CANDIANI Piazzale Candiani 7 30174 Mestre Venezia Tel. 041 2386126 - Fax 041 2386112 www.centroculturalecandiani.it www.candiani.comune.it Biglietteria / Informazioni lunedì: 15.00 - 22.00 da martedì a domenica: 10.00 - 13.00 / 15.00 - 22.00 Tel. 041 2386126 Videoteca di Mestre (Aderente all’AVI Associazione Videoteche-Mediateche italiane) lunedì: 15.00 - 19.00 da martedì a venerdì: 10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00 Tel. 041 2386138 [email protected] Ingresso riservato ai soci CINEMAPIÙ Tessera ordinaria 25 euro Studenti 20 euro validità un anno (sino al 30 giugno 2008) in vendita alla biglietteria del Centro Culturale Candiani Navigazione Internet Ufficio Informazioni e Videoteca nei rispettivi orari di apertura Ingresso riservato ai soci Candiani Card La tessera costa 15 euro per 15 ore Ogni successiva ricarica 10 euro per 15 ore Segreteria Ludomedialab martedì e giovedì: 10.00 - 14.00 Tel. 041 2386138 [email protected] Osteria La Vida Nova da lunedì a sabato: 08.30 - 21.00 Tel. 041 8220213 Si ricorda che non è consentito l’ingresso in sala a spettacolo iniziato * ingresso libero previo ritiro del biglietto omaggio alla biglietteria del Centro sino ad esaurimento dei posti. I biglietti saranno disponibili nei due giorni antecedenti lo spettacolo sabato 1 marzo sala conferenze IV piano LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna ore 10.00 Donne per dire, donne per agire ore 14.30 Proiezione di Il matrimonio di Tuya (Tu ya de hun shi, Cina, 2006, 96’) di Wang Quan’an ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 Q13 CULT Il Ritorno Lulù – Il vaso di Pandora BluEsForCe ingresso 6 euro. In vendita da giovedì 21 febbraio domenica 2 marzo sala conferenze IV piano GIORNATA DI SOLIDARIETÀ in collaborazione con L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia Cuba e il Coordinamento Veneto ore 11.00 Solidarietà del Comune di Venezia e ACTV con il sistema di trasporto ore 13.00 Buffet ore 17.00 Conservazione del patrimonio veneziano nel mondo Il Restauro dei Mosaici del Teatro Tomas Therry di Cienfuegos della Casa Salviati, 1888 ingresso libero ore 19.00 Cena cubana all’Osteria La Vida Nova Prenotazione obbligatoria mercoledì 5 marzo sala conferenze IV piano, ore 15.30 VERSO LA MATURITÀ Il Piacere di Gabriele D’Annunzio: analisi dell’opera Lucia De Michieli ingresso libero auditorium IV piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna Proiezione di Venezia una donna: luoghi e storie di Anette Zitzewitz ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.30 USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI Le donne e i bambini: L’Altro della violenza ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo Germania in autunno (Germania, 1978, 124’) di Rainer W. Fassbinder ingresso riservato ai soci CinemaPiù auditorium IV piano, ore 21.00 ZERO – INCHIESTA SULL’11 SETTEMBRE Film documentario tratto da un’inchiesta di Giulietto Chiesa A seguire dibattito con Giulietto Chiesa ingresso libero* giovedì 6 marzo sala conferenze IV piano, ore 14.30 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori Presentazione del libro Venezia nel cinema di Luchino Visconti (Nattan, 2006) A seguire proiezione di Morte a Venezia (Italia, 1971, 120’) di Luchino Visconti ingresso libero sala seminariale I piano, ore 21.00 UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA L’isola (Italia, 2003, 90’) di Costanza Quatriglio ingresso libero venerdì 7 marzo sala conferenze IV piano, ore 17.30 CENTRO STUDI STORICI DI MESTRE Conferenza Palmanova, roccaforte veneziana a cura del Gruppo Storico di Palmanova ingresso libero sala Paolo Costantini III piano, ore 18.00 DON’T HOLD YOUR BREATH Inaugurazione mostra LA VIDA NOVA lunedì 3 e lunedì 10 marzo, ore 19.00 In vino veritas sed bio salus Corso sul vino (tradizionale e biologico) a cura dell’enotecnico Gian Antonio Posocco domenica 2 marzo, ore 19.00 Cena cubana Intrattenimento musicale con La Banda del Puerto Costo della partecipazione 35 euro Tutti i martedì, ore 18.00 Cucina di storie. Dialoghi e discorsi analoghi Corso di scrittura a cura di Annalisa Bruni sabato 8 marzo Festa della donna Tutte le signore che pranzeranno da noi verranno omaggiate di una litografia d’autore e una rosa giovedì 20 marzo, ore 20.00 Con Tenco Musicali cucine tra Genova e Alessandria Cena e musica di Luigi Tenco (in Cd) Stuzzichini di piccoli pesci e verdure, zuppa di pesce ricca della riviera, stoccafisso alla ligure, bonet al cioccolato e nocciole Costo della partecipazione 28 euro Informazioni e Prenotazioni Osteria La Vida Nova t. 041 8220213 sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo Anni di piombo (Germania, 1981, 106’) di Margarethe von Trotta ingresso riservato ai soci CinemaPiù domenica 9 marzo auditorium IV piano, ore 17.00 FIABE DELL’ANNO 2000 in collaborazione con Associazione Murata Giovani ingresso 5 euro. In vendita da sabato 1 marzo lunedì 10 marzo sala seminariale I piano, ore 17.00 GRAFFI(C)AMENTE A grafica d’arte ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo Colpire al cuore (Italia, 1982, 108’) di Gianni Amelio ingresso riservato ai soci CinemaPiù martedì 11 marzo sala seminariale I piano, ore 14.30 APPUNTI PER UNA STORIA DEL CINEMA In collaborazione con Liceo Ginnasio Franchetti, Cinit Cineforum Italiano, Cinecircolo “Luchino Visconti” Venezia Gruppo di famiglia in un interno (1974, 120’) di Luchino Visconti ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo La seconda volta (Italia, 1996, 80’) di Mimmo Calopresti ingresso riservato ai soci CinemaPiù sala conferenze IV piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna Egle Renata Trincanato: architettura declinata al femminile Tavola rotonda e inaugurazione Mostra ingresso libero martedì 18 marzo sala seminariale I piano, ore 17.30 SCAFFALE APERTO Incontri con gli autori - Presentazione del libro Come la neve di Adriana Angoletta (Giraldi, 2007) ingresso libero mercoledì 12 marzo sala conferenze IV piano, ore 15.30 VERSO LA MATURITÀ Pascoli e la letteratura del Decadentismo Gilberto Pizzamiglio ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.30 USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI Bulli e pupe. Per un’educazione sentimentale con gli/le adolescenti ingresso libero auditorium IV piano, ore 18.00 BELICE 68/08 Presentazione a cura di Chiara Girardi e degli autori di Belice 68/08. Valle del Belice 40 anni dopo il terremoto (doc. 40’) di Elia Romanelli e Marianita Palumbo e proiezione del film A seguire testimonianza di Antonino Varvarà ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo Segreti segreti (Italia, 1984, 93’) di Giuseppe Bertolucci ingresso riservato ai soci CinemaPiù giovedì 13 marzo sala conferenze IV piano, ore 14.00 APPUNTI PER UNA STORIA DEL CINEMA In collaborazione con Liceo Ginnasio Franchetti, Cinit Cineforum Italiano, Cinecircolo “Luchino Visconti” Venezia Il cinema altrove: il cinema e la geografia - India Umrāo Jān di Muzaffar Alī (1981, 145', v.o. sott. ingl.) con la partecipazione di Cecilia Cossio ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna Il gusto di leggere, leggere di gusto ingresso libero sala seminariale I piano, ore 21.00 UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA Me and You and Everyone We Know (USA, 2005, 91’) di Miranda July ingresso libero venerdì 14 marzo sala seminariale I piano, ore 17.30 CENTRO STUDI STORICI DI MESTRE Conferenza Commercio e macellazione delle carni in Terraferma ai tempi della Serenissima a cura di Paolo Borgonovi ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 DON’T HOLD YOUR BREATH Le patologie ‘ambientali’ ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo Il caso Moro (Italia, 1986, 112’) di Giuseppe Ferrara ingresso riservato ai soci CinemaPiù sabato 15 marzo sala conferenze IV piano, ore 17.00 OSPITI di Serena Nono ingresso libero auditorium IV piano, ore 21.00 FUORITEMPO Pauperes ingresso: intero 7 euro – ridotto 5 euro con tessera Fuoriposto (5 euro), Candiani Card, Cinema Più Bambini fino ai 12 anni gratis. In vendita da lunedì 10 marzo domenica 16 marzo auditorium IV piano, ore 18.00 JAZZ GROOVE Fabrizio Bosso & Paolo di Sabatino Ancora... e altre canzoni ingresso: intero 10 euro - ridotto 7 euro (Candiani Card, CinemaPiù, studenti). In vendita da lunedì 3 marzo lunedì 17 marzo sala conferenze IV piano, ore 17.00 INTERNET, SE LO CONOSCI LO USI ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna Presentazione del progetto Follow the Women – Women in Peace ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 DON’T HOLD YOUR BREATH La prevenzione e protezione ambientale ingresso libero mercoledì 19 marzo sala conferenze IV piano, ore 15.30 VERSO LA MATURITÀ Benedetto Croce e la cultura italiana del Novecento Bruno Rosada ingresso libero auditorium IV piano, ore 17.00 OMAGGIO A LUIGI TENCO Tavola rotonda A seguire proiezione di La cuccagna (Italia, 1962, 95’) di Luciano Salce ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.30 ME(S)TROPOLITAN La creatività nel tempo dei new media. Giovani, spazi, risorse ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo Buongiorno, notte (Italia, 2003, 105’) di Marco Bellocchio ingresso riservato ai soci CinemaPiù giovedì 20 marzo sala seminariale I piano, ore 17.30 ME(S)TROPOLITAN Musica col pc. Storia dello sviluppo teorico e tecnico della musica contemporanea ingresso libero auditorium IV piano, ore 18.00 OMAGGIO A LUIGI TENCO Concerto ingresso: 7euro, ridotto 5 euro (Candiani Card, CinemaPiù, studenti). In vendita da lunedì 10 marzo sala seminariale I piano, ore 21.00 UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA Born into Brothel (INDIA/USA, 2004, 85’) di Zana Briski e Ross Kaufmann ingresso libero mercoledì 26 marzo sala conferenze IV piano, ore 9.30 ADOLESCENZE DIFFICILI Giovani e alcol Incontri di riflessione e confronto per operatori sociali ingresso riservato agli iscritti sala conferenze IV piano, ore 15.30 VERSO LA MATURITÀ La letteratura del Neorealismo Gilberto Pizzamiglio ingresso libero sala seminariale I piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna Le donne moldave raccontano la loro culture ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo La meglio gioventù (Italia, 2003, 175’) di Marco Tullio Giordana, prima parte ingresso riservato ai soci CinemaPiù giovedì 27 marzo sala seminariale I piano, ore 10.00 ME(S)TROPOLITAN Workshop ingresso riservato agli iscritti sala seminariale I piano, ore 18.00 LUIGI PIRANDELLO L’uomo e l’artista in collaborazione con Università Popolare Mestre Kaos (1984, Italia, 157’) dei fratelli Taviani tesserati Università Popolare Mestre ingresso libero e CinemaPiù sala conferenze IV piano, ore 17.00 LA FABBRICA DELLA CULTURA Incontri con le istituzioni Centro Donna Proiezione di Viaggio nel ’900 delle donne dell’UDI La Goccia di Roma ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 21.00 LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE Il cinema negli anni di piombo La meglio gioventù (Italia, 2003, 176’) di Marco Tullio Giordana, seconda parte ingresso riservato ai soci CinemaPiù sabato 29 marzo sala seminariale I piano, ore 10.00 ME(S)TROPOLITAN Workshop ingresso riservato agli iscritti sala espositiva II piano, ore 18.00 TRITTICO Moro, l’Italia, la coscienza inaugurazione mostra auditorium IV piano, ore 18.30 INTRASONUS in collaborazione con Centro Solidarietà Don Milani Uli Fussenegger ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro (Candiani Card, CinemaPiù, studenti) In vendita da sabato 22 marzo domenica 30 marzo auditorium IV piano, ore 21.00 JAZZ GROOVE Mafalda Arnauth Flor de Fado ingresso: intero 13 euro - ridotto 10 euro (Candiani Card, CinemaPiù, studenti). In vendita da lunedì 3 marzo lunedì 31 marzo sala seminariale I piano, ore 17.00 GRAFFI(C)AMENTE Le professioni della grafica e della comunicazione. Focus sulla formazione ingresso libero MOSTRE Fino al 16 marzo 2008 CUBA Un popolo, una nazione Fotografie di Andrea Morucchio sala espositiva II piano orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00 sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00 ingresso libero Dall’8 marzo al 6 aprile 2008 DON’T HOLD YOUR BREATH sala Paolo Costantini III piano orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00 sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00 ingresso libero Dall’11 al 30 marzo 2008 EGLE RENATA TRINCANATO Gli acquerelli IV piano, apertura negli orari funzionamento del Centro ingresso libero Dal 30 marzo al 13 aprile 2008 TRITTICO Moro, l’Italia, la coscienza sala espositiva secondo piano orario: da lunedì a venerdì 15.00 - 19.00 sabato e domenica 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00 ingresso libero Scolaresche su prenotazione Videoteca di Mestre t. +39 041 2386138 – [email protected] LUDOMEDIALAB in collaborazione con Soggetto Venezia sala seminariale I piano, ore 18.00 L’IMPERO BRITANNICO (1818-1914) Un viaggio attraverso i romanzi di Rudyard Kipling e Joseph Conrad in collaborazione con Università Popolare Mestre ingresso libero sala conferenze IV piano, ore 18.00 DON’T HOLD YOUR BREATH L’educazione ambientale ingresso libero sala seminariale I piano, ore 21.00 UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA L’amore che non scordo. Storie di comuni maestre (Italia, 2007, 74’) di Daniela Ughetta e Manuela Vigorita ingresso libero venerdì 28 marzo sala seminariale I piano, ore 10.00 ME(S)TROPOLITAN Workshop ingresso riservato agli iscritti Dal 3 al 12 marzo Nel paese del sur-realismo (classi 4^ e 5^) Dal 4 al 19 marzo Impaginiamo la nostra fantasia (classi 4^ e 5^) GALLERIA CONTEMPORANEO Fino al 22 marzo 2008 ALFABETO ESTESO Videoinstallazioni e ultimi lavori del duo napoletano Bianco-Valente alla Galleria Contemporaneo. orario: da martedì a sabato 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30 ingresso libero Informazioni: Galleria Contemporaneo Piazzetta Mons. Olivotti, 2 (via Piave) 30171 Mestre – Venezia tel. 041 952010 [email protected] www.galleriacontemporaneo.it PER “NAVIGARE” SICURI La navigazione in Internet consente di raggiungere decine di milioni di siti localizzati ovunque nel mondo. Analogamente a quanto avviene nella realtà anche in Internet è possibile imbattersi in aree dai contenuti illeciti o dannosi. La percezione del pericolo, durante la navigazione in Internet è però diversa da quella del mondo reale e pertanto si rende indispensabile comprendere alcune caratteristiche tecniche dello strumento al fine di renderne più sicuro l’utilizzo, sia per gli adulti che, a maggior ragione, per i minori. La conoscenza dei principali pericoli dell’utilizzo di Internet e delle misure di protezione disponibili nei browser per la navigazione e nei programmi per l’utilizzo della posta elettronica, può consentire di sfruttare le enormi potenzialità che il mondo virtuale offre riducendo i rischi della navigazione. Nell’incontro verranno proposti i temi principali per la conoscenza delle “trappole” che si possono trovare su internet, con linguaggio semplice e a tratti anche divertente, per coinvolgere i ragazzi e renderli “sensibili” ad una navigazione sicura e istruttiva. Protagonista dell’incontro è Paolo Attivissimo, giornalista informatico e autore di dieci di libri d’informatica e di centinaia di articoli su Internet e nuove tecnologie. Da segnalare il suo sito internet www.disinformatico.info (visitato da migliaia di utenti) dove è possibile trovare preziose informazioni su “bufale”, truffe on line e quant’altro. Coordina l’incontro Michele Bottari, divulgatore scientifico e redattore per ZeusNews.it. Nicola Gemignani lunedì 17 marzo, ore 17.00 INTERNET, SE LO CONOSCI LO USI Partecipa all’incontro Paolo Attivissimo Coordina Miche Bottari sala conferenze quarto piano ingresso libero