V. news del centro alla pagina 2 - Xena

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V. news del centro alla pagina 2 - Xena
0308
Anno III, numero 03 marzo 2008
Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006
direttore responsabile: Roberto Ellero
Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani
redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7
30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112
http://www.centroculturalecandiani.it | [email protected]
direttore: Roberto Ellero | redazione: Elisabetta Da Lio
hanno collaborato: Beatrice Barzaghi, Giovanni Benzoni, Donatella Boldrin, Marco Boscarato, Paola Brolati,
Gabriela Camozzi, Laura Di Lucia Coletti, Arianna Doria, Cristina Gazzola, Nicola Gemignani, Andrea
Manzo, Laura Modini, Cristina Morello, Roberto Nardin, Marianita Palumbo, Nicola Pellicani, Andrea
Princivalli, Elia Romanelli, Cristina Romieri, Daniela Rossi, Cristina Testa, Joanne Vanin, Anna Zanon
Progetto grafico: Studio Lanza | Stampa: Stamperia Cetid
marzo
UNA ESPERIENZA DI VIDA NOVA. Sono ormai passati quasi nove mesi dal concepimento di una idea che noi della
trattoria dall’Amelia abbiamo trovato sin dall’inizio gustosa e accattivante: far rinascere la caffetteria del Centro
Candiani, in un ambiente accogliente e ricco di stimoli di carattere culturale, proponendo l’offerta di una tradizionale
cicheteria veneziana. In questi mesi abbiamo cercato di immaginarla e lavorandoci abbiamo osservato il concretizzarsi
dell’idea: ci siamo procurati un corredino da enoteca, prestando attenzione al mondo del biologico e della produzione
locale; ci siamo preparati per l’arrivo degli ospiti riempiendo le dispense con una cucina prevalentemente stagionale
e tradizionale di pesce, (ma con un occhio rivolto a piatti leggeri e vegetariani); abbiamo cercato e coinvolto
numerosi amici, costruendo con loro occasioni di svago e piacevole approfondimento, dal corso di narrazione
Cucina di storie con Annalisa Bruni, alle letture di Libri a la Vida Nova, alle degustazioni di vini, formaggi e pesce,
alle feste per bambini animate da befane e maghi fantasmagorici, alle cene con ricette del primo Novecento, alle
affascinanti atmosfere delle serate dedicate alle cucine mediorientali.
Insomma, una gran mole di lavoro e tante iniziative davvero, per poter dire oggi che dopo nove mesi crediamo di
essere finalmente pronti a raccogliere la sfida: proporre una nuova osteria di qualità in centro a Mestre. Convinti
che il buon lavoro di uno possa servire utilmente a tutti: negozianti, commercianti, giornalai, librai, e agli stessi
nostri colleghi baristi e ristoratori, che in una Mestre centro ricca di molte offerte potranno proporsi ad un pubblico
contento di venirci, perché saprà di poter trovare sempre una buona accoglienza.
Certo, se anche molto è stato fatto, il più resta ancora da fare.
E in questa delicata fase successiva alla “nascita” è fondamentale il contribuito dell’Amministrazione che,
consapevole dei naturali “problemi della crescita”, vorrà certo supportare il buon lavoro che il Centro Candiani
e l’iniziativa privata stanno producendo in questi anni: incoraggiando attività, iniziative e proposte che siano in
armonia con l’intenzione di fare di questo piazzale un luogo di incontri, di approfondimento, uno spazio ricco e
vitale dedicato alla produzione culturale per Mestre e alla frequentazione di “tutta” la cittadinanza. Sarebbe
davvero un peccato se questa intenzione sincera non trovasse il giusto sostegno, e si perdessero per strada i molti
sforzi e le molte promesse.
Marco Boscarato
S
NEW
CANDIANI
ANIMACLIP!
ANIMACLIP! Ovvero come imparare a fare un videoclip d’animazione firmato Candiani!
Ispirandosi a registi come Michel Gondry o Tim Burton, passando per le esperienze delle prime avanguardie artistiche storiche, il Centro Culturale Candiani in collaborazione con Studio Manolibera offre la possibilità, per una volta, di inventarsi registi di un videoclip animato.
A partire da mercoledì 2 aprile 2008, gli spazi del Candiani diverranno per cinque settimane un vero e proprio set per la realizzazione di un videoclip d’animazione sperimentale.
I partecipanti avranno l’occasione di scoprire i trucchi e i segreti per realizzare un videoclip musicale originale e fuori dagli schemi.
Ogni partecipante potrà realizzare una piccola parte del video, con tecnica e stile che più lo soddisfano.
Seguendo la lezione dei “cadaveri squisiti” di surrealistica memoria, ognuno realizzerà il proprio contributo partendo dall’ultimo frame del clip realizzato dal suo collega di corso. Si proseguirà sino ad ottenere
un video-mix di tecniche e stili inusuali!
Ci si potrà sbizzarrire ad inventare, copiare o sperimentare le tecniche dei più grandi registi sperimentali
dell’animazione, in un susseguirsi continuo di stimoli!
Il risultato finito sarà poi proiettato in un evento nel quale si mostreranno anche i materiali realizzati per
produrre il video, una sorta di making of.
Lontani dalle lusinghe del 3D si esploreranno tutte quelle aree di confine dove improvvisazione, arte e tecnica si sommano per restituire un risultato inatteso e stupefacente. Il videoclip è da sempre un territorio
nel quale sperimentazione e ricerca si sono legate per restituire spesso risultati innovativi.
I video di Michel Gondry per Björk, per Peter Gabriel della Aardman, i fascinosamente inquieti lavori dei
brother Quay o di Svankmajer, uniti ai lavori dei pionieri come Alexeieff e Norman McLaren, e di altri artisti fondamentali per gusto e innovazione, saranno i veri ispiratori del corso al Candiani.
ANIMACLIP sarà una esperienza nuova per avvicinarsi al medium audio-visivo con il piacere di scoprire
quanto ancora può stupirci e stimolare l’immaginazione.
Andrea Princivalli
La domanda di ammissione dovrà pervenire alla Videoteca di Mestre (terzo piano del Centro Culturale Candiani) entro e non oltre il 21 marzo 2008.
Informazioni: Videoteca di Mestre - tel. 041 2386138 - [email protected]
1 Editoriale / Animaclip 2 La fabbrica della cultura / Centro Donna 3 Eventi / Jazz Groove / Omaggio a Luigi Tenco / Q13 CULT Il Ritorno 4 Mostre / Don’t Hold your Breath 5 Scaffale aperto /
Incontri con gli autori / Uscire dalla violenza con la psicoanalisi / Pauperes 6 Videoteca / La notte della rivoluzione. Il cinema negli anni di piombo / Videoconcorso Scuola e dintorni / Belice
7 Videoteca / Uno sguardo sull’infanzia e l’adolescenza / Zero - Inchiesta sull’11 settembre / Ospiti / Graffi(c)amente / Me(s)tropolitan 8 Agenda / La Vida Nova / Internet, se lo conosci lo usi
LA FABBRICA DELLA CULTURA >> INCONTRI CON LE ISTITUZIONI
UN MESE TUTTO AL FEMMINILE
Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze anche per il 2008 ha coordinato e promosso una serie di iniziative costruendo, con la collaborazione di alcuni gruppi e associazioni di donne
del territorio, un cartellone denso di eventi. La presenza significativa e creativa delle donne copre
tutti i campi sia del sociale che dell’espressione artistica, dal teatro al cinema, alla musica, allo
sport, alla letteratura, alla fotografia, all’architettura, e di tale presenza si vuole dare una piccola
testimonianza. Ecco dunque che in collaborazione con lo IUAV e la Fondazione Querini Stampalia, si
rende omaggio ad una grande architetta veneziana, Egle Renata Trincanato, mentre l’8 marzo Grazia
Scuccimarra ci offre, con appuntamento al Teatro Toniolo, una radiografia ironica e pungente della
generazione degli anni Sessanta, in uno spettacolo che si snoda dall’adolescenza delle ragazze di quegli anni fino ad oggi, con un interrogativo costante: che fine hanno fatto quelle ragazze? E da qui la
rappresentazione delle svariate situazioni nelle quali si mossero allora, e si muovono oggi, le “ex ragazze” ormai donne moderne.
Cinquantaquattro donne regatanti festeggeranno il decennale della Regata delle Donne conducendo
MARZO DONNA 2008
in collaborazione con Servizio Cittadinanza delle Donne e
Culture delle Differenze
sabato 1 marzo
in collaborazione con L’Università della Terza Età di Mestre
ore 10.00
Donne per dire, donne per agire
ore 14.30
Proiezione di Il matrimonio di Tuya (Tu ya de hun shi,
Cina, 2006, 96’) di Wang Quan’an
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
mercoledì 5 marzo, ore 17.00
Proiezione di Venezia una donna: luoghi e storie
di Anette Zitzewitz
auditorium quarto piano
ingresso libero
martedì 11 marzo, ore 17.00
Egle Renata Trincanato: architettura declinata al femminile
Tavola rotonda
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
giovedì 13 marzo, ore 17.00
Il gusto di leggere, leggere di gusto
Letture del Gruppo della Biblioteca del Centro Donna
sala seminariale primo piano
ingresso libero
lunedì 17 marzo, ore 17.00
Presentazione del progetto
Follow the Women – Women in Peace
a cura dell’Associazione Xena – Centro scambi e dinamiche
interculturali e dell’Associazione Amici della bicicletta
FIAB di Padova
sala seminariale primo piano
ingresso libero
le caorline lungo il canale della Giudecca; una manifestazione significativa per la città anche per la grande partecipazione femminile.
Il cinema è ben presente, sia con i film proposti dalla Associazione Lido Donna, al cinema Astra del Lido, sia con due interessanti
opere documentaristiche, una della tedesca Anette Zitzewitz Venezia una donna: luoghi e storie, e un excursus tra le Donne del
Novecento realizzato dal gruppo La Goccia UDI di Roma, entrambe proiettate al Candiani.
Non manca la musica, con un concerto di musiche irlandesi e celtiche a cura dell’Ensemble Cameristico Veneto, a contorno della
presentazione del libro Kate Bush. I segugi dell’amore di Monica Tessarin, che si terrà al Teatro ex Gil di via Dante.
Il confronto tra le condizioni di vita delle donne italiane con le donne europee e di altri continenti è l’argomento del convegno
Donne per dire, donne per agire promosso dall’Università della Terza Età che conta tra i suoi 900 iscritti ben 600 donne.
Il Centro Donna Multiculturale inoltre presenterà un importante incontro con la cultura moldava, in collaborazione con l’Associazione Dacia.
Non dimentichiamo il carcere femminile di Venezia che conta tra le recluse una fortissima presenza straniera. L’associazione Il
granello di senape offre anche quest’anno alle donne detenute un momento di serenità con lo spettacolo di musiche provenienti
da più parti del mondo.
L’impegno delle donne per la pace si esplicita nella presentazione dell’edizione 2008 del progetto Follow the Women, Women for
Peace, in cui centinaia di donne provenienti da tutto il mondo attraversano in bicicletta Libano, Siria, Giordania Israele e Palestina
per portare un messaggio di solidarietà e di pace alle donne e alle genti del Medio Oriente.
Non poteva mancare al nostro Marzo Donna il tradizionale appuntamento con le donne del Quartiere 14 di Chirignago e Zelarino
che presenteranno i lavori da loro prodotti nel corso dell’anno.
Un piccolo contributo infine è dato da alcune cittadine, accanite lettrici, che dopo aver frequentato un corso di lettura espressiva organizzato dalla Biblioteca del Centro Donna, hanno deciso che è bello condividere “ad alta voce” la loro passione con chi
ha voglia di starle ad ascoltare, e hanno costruito un piccolo percorso letterario dal titolo invitante Il gusto di leggere, leggere…
con gusto.
Gabriela Camozzi
mercoledì 26 marzo, ore 17.00
Le donne moldave raccontano la loro cultura
a cura del Centro Donna Multiculturale e
dell’Associazione Dacia
sala seminariale primo piano
ingresso libero
venerdì 28 marzo, ore 17.00
Proiezione di Viaggio nel ’900 delle donne
dell’UDI La Goccia di Roma
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
Mostra Egle Renata Tincanato
Gli acquerelli
Dall’11 al 30 marzo 2008
IV piano, apertura negli orari di funzionamento del Centro
ingresso libero
Altri appuntamenti dedicati a Egle Trincanato
a Venezia e a Mestre:
Mostra Egle Renata Tincanato: forma e rinnovamento
Dal 16 febbraio al 16 marzo 2008
orario: da lunedì a giovedì 10.00-18.00 venerdì e sabato
fino alle 22.00
Palazzo Querini Stampalia – Venezia
Mostra Molteplici sguardi. L’opera di Egle Renata
Trincanato nelle fotografie degli studenti FSE
Dal 3 al 7 marzo 2008
orario: 9.00-18.00
IUAV Ex Cotonificio Veneziano - aula “Gino Valle”
5 marzo, ore 09.30
Egle Renata Trincanato:
l’insegnamento, il progetto,
la ricerca
seminario organizzato da Archivio Progetti e IUAV
Ex Cotonificio Veneziano - aula gradoni
SERVIZIO CITTADINANZA DELLE DONNE E CULTURE DELLE DIFFERENZE
Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture
delle Differenze, nato e conosciuto come Centro Donna, è in Italia una delle poche istituzioni
pubbliche che si pone come obiettivo specifico
l'elaborazione di politiche al femminile. È uno
spazio pubblico, voluto dalle donne della città,
attivato dall'Amministrazione Comunale negli
anni Ottanta, come "luogo" per le donne; uno
spazio in cui produrre cultura e ricerca, luogo
di elaborazione e di comunicazione culturale, di
produzione di servizi alla persona, di promozione del valore del lavoro femminile nelle sue
molteplici dimensioni, di riconoscimento e cooperazione tra donne di culture differenti, e di
contrasto alle violenza sulle donne.
Opera in stretta collaborazione con altri servizi
dell’amministrazione comunale di Venezia e con
Associazioni femminili del territorio e partecipa
a progetti con istituzioni pubbliche e private.
Il Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture
delle Differenze ha assunto da sempre una funzione di Osservatorio del territorio sulle tematiche di genere, individuando nel tempo una
organizzazione che potesse rispondere alle
istanze delle donne e offrendosi alla cittadinanza
attraverso:
attività Culturali e sostegno ai Gruppi di donne
del territorio, Biblioteca di Genere, Centro Donna
Multiculturale, Centro Antiviolenza, Sportello
Donne al Lavoro.
SERVIZIO CITTADINANZA DELLE DONNE E
CULTURE DELLE DIFFERENZE
Viale Garibaldi 155/A 30174, Venezia Mestre
(attigua alla piazza di Carpenedo all’interno del
Parco della storica Villa Franchin)
Segreteria: tel. 041 2690630 fax 041 5342862
e-mail:
[email protected]
[email protected]
EVENTI >> MUSICA
UN UNIVERSO DI CONTAMINAZIONI
Torna, dopo una pausa di oltre tre mesi, Jazz Groove, rassegna organizzata con la collaborazione
del Circolo Culturale Caligola che, dal maggio del 2006, esplora il variegato panorama delle musiche improvvisate contemporanee, jazz soprattutto ma non solo, anche il suggestivo universo delle
contaminazioni fra i diversi linguaggi dell’arte, rivolgendo un’attenzione del tutto particolare a
quelle, sempre più interessanti e numerose, esistenti oggi fra musica e letteratura.
Non è un caso che, dopo aver ospitato gli scrittori Tiziano Scarpa e Vitaliano Trevisan, Jazz Groove
dia per la terza volta spazio a Massimo Carlotto, che presenterà, in anteprima per il Triveneto, un
nuovissimo lavoro teatrale, Cristiani di Allah, tratto dal romanzo omonimo, la cui uscita è prevista
proprio pochi giorni prima della serata mestrina, con allegato un Cd comprendente le musiche dello
spettacolo. E stavolta la parte musicale sarà molto importante, con ben cinque musicisti in scena
e la presenza, oltre che del fedele compagno di molte avventure, il sassofonista Maurizio Camardi,
della straordinaria cantante veneta Patrizia Laquidara, fra le voci più interessanti emerse nel panorama musicale italiano degli ultimi anni.
JAZZ GROOVE
in collaborazione con il Circolo Culturale Caligola
domenica 16 marzo, ore 18.00
FABRIZIO BOSSO & PAOLO DI SABATINO
Ancora... e altre canzoni
Fabrizio Bosso tromba, flicorno
Paolo Di Sabatino pianoforte
auditorium quarto piano
ingresso: intero 10 euro - ridotto 7 euro (Candiani Card,
CinemaPiù , studenti)
In vendita da lunedì 3 marzo
domenica 30 marzo, ore 21.00
MAFALDA ARNAUTH
Flor de Fado
Mafalda Arnauth voce
Paulo Parreira chitarra portoghese
Ramon Maschio chitarra classica
Marino De Freitas contrabbasso
auditorium quarto piano
ingresso: intero 13 euro - ridotto 10 euro (Candiani Card,
CinemaPiù , studenti)
In vendita da lunedì 3 marzo
sabato 12 Aprile, ore 21.00
MASSIMO CARLOTTO
Cristiani di Allah
regia di Velia Mantegazza
Massimo Carlotto voce narrante
Maurizio Camardi sassofoni, flauti, duduk
Mauro Palmas mandole
Patrizia Laquidara voce
Mirco Maistro fisarmonica
Rachele Colombo percussioni, voce
auditorium quarto piano
ingresso: intero 13 euro - ridotto 10 euro (Candiani Card,
CinemaPiù, studenti)
In vendita da lunedì 3 marzo
Sarà ancora una splendida giovane voce, quella della portoghese Mafalda Arnauth – ancora poco nota in Italia, ma già una star
nel suo paese d’origine – a costituire un altro forte motivo d’attrazione di questo ciclo concertistico. Flor de Fado, che raccoglie il meglio dei suoi cinque album, verrà presentato il 30 marzo al Candiani in prima assoluta per l’Italia (sarà poi a Firenze
e Roma). Siamo certi che l’originale commistione di celebri brani tradizionali di fado e canzoni originali proposta dalla Arnauth,
classe 1974, catturerà il pubblico italiano e sancirà la sua definitiva consacrazione internazionale.
Andando a ritroso nel tempo, ma non certo in ordine di importanza, resta da parlare del concerto inaugurale, che si terrà, come
spesso succede in questa rassegna, di pomeriggio, ed avrà per protagonista il duo formato da Fabrizio Bosso, tromba e flicorno, e Paolo Di Sabatino, pianoforte. Che il jazz italiano sia una realtà consolidata, forse la scuola nazionale oggi più importante in Europa, è ormai noto a tutti. Di questo movimento Bosso rappresenta una delle punte di eccellenza, forte di una fama
mondiale che ha già raggiunto quella dei più esperti Enrico Rava, Paolo Fresu e Stefano Bollani. Viene presentata in quest’occasione un nuovo disco dell’etichetta veneziana Caligola Records, Ancora… e altre canzoni, in cui il giovane trombettista rilegge in chiave jazzistica, insieme al bravo Paolo Di Sabatino, alcune celebri canzoni italiane del secondo dopoguerra, spaziando
da Lucio Battisti a Nico Fidenco, da Jimmy Fontana a Zucchero.
Cristina Testa
CANZONI SENZA TEMPO
Nel 2007 sono stati ricordati, in varie occasioni, i quarant’anni dalla morte di Luigi Tenco, avvenuta a Sanremo la notte fra il 26 e il 27 gennaio 1967. Si trattò,
come noto, di un suicidio. Tenco “ha voluto colpire a
sangue il sonno mentale dell’italiano medio” scriveva allora Salvatore Quasimodo. Quella morte improvvisa ed
inaspettata portava all’attenzione di un vasto pubblico
l’opera di un cantautore ancora conosciuto a pochi.
Noi, in questo 2008, vogliamo ricordare Luigi Tenco per
i settant’anni dalla sua nascita, avvenuta il 21 marzo del
1938 a Cassine nel Monferrato, per dare risalto e sottolineare, piuttosto, quanto egli ha fatto nel corso della
sua pur breve vita. Di quel suicidio se ne è parlato anche troppo.
Il Centro Culturale Candiani e il Club Luigi Tenco di Ve-
nezia (il primo a lui dedicato), in collaborazione con l’Associazione Culturale Art Poétique, gli rendono omaggio
con due giornate che lo vedranno protagonista.
Nella prima giornata Tenco è attore, assieme a Donatella
Turri, nel film scritto e diretto nel 1962 da Luciano
Salce La cuccagna, con musiche di Ennio Morricone e
una canzone di Fabrizio De Andrè (La ballata dell’eroe).
L’opera narra la storia - quasi un anticipo del ’68 - di due
giovani che cercano una propria strada nell’Italia del cosiddetto boom economico. Vi si parla, per la prima
volta nel cinema italiano, di obiezione di coscienza,
reato allora punito col carcere.
La seconda giornata prevede un concerto di canzoni di
Tenco interpretate da Grazia De Marchi e Roberto Nardin, accompagnati al pianoforte da Giannantonio Mutto.
Sono canzoni che, a distanza di decenni, si rivelano ancora molto attuali, forse perché, in realtà, sono senza
tempo: non a caso vengono continuamente rilette e interpretate da moltissimi artisti, dai più noti ai meno noti
e, soprattutto, vengono riscoperte dai giovani.
Sicuramente erano troppo avanti rispetto all’epoca in cui
sono state scritte: alcune infatti sono state censurate.
In occasione di questa iniziativa verranno ristampati gli
otto “numeri unici” realizzati dal Club Luigi Tenco di Venezia tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni
Settanta, in assoluto le prime pubblicazioni a lui dedicate.
Ancora oggi Luigi Tenco continua ad essere un punto
di riferimento imprescindibile nel panorama della canzone d’autore italiana.
Cristina Romieri e Roberto Nardin
OMAGGIO A LUIGI TENCO
in collaborazione con il Circolo Luigi Tenco di Venezia e
l’Associazione Culturale Art Poétique
mercoledì 19 marzo, ore 17.00
Tavola rotonda
A seguire proiezione di La cuccagna (Italia, 1962, 95’)
di Luciano Salce
auditorium quarto piano
ingresso libero
giovedì 20 marzo, ore 18.00
Concerto
Canzoni di Luigi Tenco interpretate da Grazia De Marchi e
Roberto Nardin
Giannantonio Mutto pianoforte
auditorium quarto piano
ingresso intero 7 euro – ridotto 5 euro (Candiani Card,
CinemaPiù, studenti)
In vendita da lunedì 10 marzo
I partecipanti riceveranno in dono la riedizione dei
“numeri unici” realizzati dal Club Luigi Tenco di Venezia
tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70
sabato 1 marzo, ore 21.00
Q13 CULT
Il Ritorno
in collaborazione con la Municipalità di Mestre Carpenedo,
l’Associazione Culturale ComunicArte e Soliti Sospetti
Lulù – Il vaso di Pandora
BluEsForCe
auditorium quarto piano
ingresso 6 euro
In vendita da giovedì 21 febbraio
SULLE NOTE DI PANDORA
Appendice primaverile per Q13 Cult, la rassegna di film muti musicati dal vivo, abbinata alle iniziative sotto il marchio Q13.
A dicembre infatti l’agitazione dei camionisti che bloccarono il trasporto autostradale
non permise di effettuare il concerto dei bluEsForCe che accompagnava le immagini
del film Der Golem di Paul Wegener e di fatto impedì la conclusione della rassegna.
Si è deciso di organizzare un nuovo appuntamento per sabato 1 marzo alle 21.00,
sempre all’Auditorium del Centro Culturale Candiani di Mestre e sempre con la band
proveniente da Pavia, scegliendo però questa volta una nuova opera da sonorizzare,
ovvero Lulù - Il vaso di Pandora di Georg Wilhelm Pabst.
Il film, datato 1928, è un autentico capolavoro del cinema ispirato alle due opere teatrali di Frank Wedekind, Il vaso di Pandora e Lo spirito della terra, che al momento
della loro pubblicazione vennero definite immorali.
Anche il film, alla sua uscita, fece enorme scalpore, pur costituendo una delle vette
del cinema di Pabst ‘per il complesso equilibrio tra seducente sensualità e tragico
senso dell'innocenza’. La forza del film nasce principalmente dall’incontro del talento di Pabst con la presenza magica dell’americana Louise Brooks, dal leggen-
dario casco di capelli neri.
Nel film le istituzioni vengono necessariamente svelate nella loro menzogna, dall’arte
al matrimonio, dal mondo degli affari alla giustizia, e se storicamente il film permette
di decifrare il disagio della Germania prehitleriana, esso può anche venire letto come
lo scontro tra una civiltà che mente a sé stessa per sopravvivere e l’originaria asprezza
della natura umana. La colonna sonora, rigorosamente eseguita dal vivo, è affidata
ai bluEsForCe, un collettivo di musicisti che da anni orbitano intorno allo Spaziomusica di Pavia.
Il progetto CINESTESIA by bluEsForCE prende vita nel 2007 con l’intento di musicare dal vivo una serie di film muti che hanno fatto la storia del cinema con una colonna sonora a base di improvvisazione, rumorismo e mescolanze di stili e sonorità:
“Per noi è una palestra di improvvisazione continua – spiegano i musicisti – per il
film è la possibilità di rivivere, rinnovato da suoni e stili musicali che ai tempi della
sua realizzazione non erano nemmeno nati e di godere dell’improvvisazione jazzistica
per cui anche sul medesimo film la musica non è non sarà mai la stessa”.
Andrea Manzo
MOSTRE >> DON’T HOLD YOUR BREATH
QUANDO L’ARTE INTERVIENE A FAVORE DELL’AMBIENTE
Una maggiore coscienza etico-ambientale, ottenuta attraverso l’arte, è il centro d’attenzione di
Don’t Hold your Breath, mostra fotografica ideata dall’artista italo-canadese Joanne Vanin e curata
da Cristina Gazzola.
Scatti in bianco e nero di Vittorio Pavan, con la partecipazione di Sabrina Francescut, catturano
l’ironia delle fashion masks: mascherine antismog, realizzate da sedici artisti italiani e stranieri,
che diventano accessori necessari ma alla moda, di uso comune come un paio di occhiali.
L’inquinamento, lo smog, l’uso crescente di sostanze chimiche presenti nell’aria, nell’alimentazione, negli oggetti, nella casa e nell’ambiente di lavoro hanno portato all’aumento di persone sensibili agli agenti tossici e di nuove patologie legate a queste condizioni ambientali.
Le mascherine ci rivelano un futuro che potrebbe diventare insostenibile senza una maggiore consapevolezza ambientale.
L’intento dell’esposizione è duplice: da un lato sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’inquinamento ambientale; dall’altro trattare ironicamente e con un certo glamour l’utilizzo di questo nuovo
DON’T HOLD YOUR BREATH
in collaborazione con Associazione Culturale
Casin degli Spiriti
Con il patrocinio di: Regione del Veneto, Provincia di Venezia,
Università Ca’ Foscari di Venezia, ARPAV, Ambasciata
d’Australia, Ambasciata del Canada, Ambasciata degli Stati
Uniti d’America, Consolato Generale del Giappone di Milano,
Delegazione Culturale dell’Ambasciata di Francia a Venezia,
Associazione per le malattie da intossicazione cronica e/o
ambientale (A.M.I.C.A.), Greenpeace
Con il contributo di: Banca Popolare di Marostica, EOS
Natura srl, Serveco srl, Cereal Docks spa, Biofuels Italia spa
Mostra
Dal 8 marzo al 6 aprile 2008
Gli artisti: Alston Johnston, Andrea Morucchio, Andrea Penzo,
Beverly Riddell, Cathy Hetherington, Ciro Soprano, Claudia
Lopez, Erica Stanga, Gaetano Di Gregorio, Guido Larcher,
Joanne Vanin, Kayo Ebisu, Manuele Zerbini, Raffaella Brunzin,
Stacy Gibboni, Styve Vanin.
Inaugurazione venerdì 7 marzo, ore 18.00
È gentilmente richiesto di partecipare all'evento
privi di fragranze.
accessorio, la mascherina antismog, che non vorremmo diventasse un must.
Il messaggio, dunque, non è accettare e rassegnarsi alla situazione ma intervenire.
Nell’ambito della mostra le conferenze, che coinvolgono enti pubblici e privati, sono finalizzate ad approfondire alcune specifiche
tematiche ambientali, spaziando dalla ricerca alla medicina, dall’educazione all’ecosostenibilità.
Don’t Hold your Breath nasce a Hong Kong: città dove l’alto tasso di inquinamento quotidiano rendeva spesso l’aria irrespirabile.
Nel novembre del 1998 una cortina pericolosa di smog scese sulla baia di Hong Kong. I quotidiani furono inondati da previsioni
apocalittiche mentre le trasmissioni radio segnalavano i giorni a rischio per l’esposizione.
Provvista di Canon e Super 8 iniziai a riprendere persone che si coprivano la bocca e il naso cercando istintivamente di proteggersi. In quei momenti immaginai l’ironia di un mondo in cui la mascherina protettiva sarebbe diventata un accessorio di moda
da usare in quei dangerous days.
Lasciai Hong Kong archiviando immagini e fotogrammi.
Ironia della sorte, ciò che avevo immaginato è diventata la mia realtà. La patologia ambientale mi ha spinta ad utilizzare l’arte visiva per diffondere una maggior consapevolezza sui danni da inquinamento che riguardano tutti.
Joanne Vanin
orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
sala Paolo Costantini terzo piano
ingresso libero
Conferenze
Le conferenze, nell’ambito della mostra, sono finalizzate ad approfondire alcune specifiche tematiche ambientali,
spaziando dalla ricerca alla medicina, dall’educazione
all’ecosostenibilità.
venerdì 14 marzo, ore 18.00
Le patologie ‘ambientali’
Relatori:
Joanne Vanin
Sensibilità Multipla Chimica: una patologia del nostro tempo
Alessandro Benassi
La qualità dell’aria nel Veneto: analisi storiche e
tendenze future
Umberto Tirelli
Ambiente e tumori
È gentilmente richiesto di partecipare all’evento
privi di fragranze
martedì 18 marzo, ore 18.00
La prevenzione e protezione ambientale
Relatori:
Antonio Marcomini
Chimica ambientale e sviluppo sostenibile
Edgardo Zancato
Attività di recupero ambientale
Maurizio De Maria e Elisa Trevisan
Coltiviamo l’energia
Francesco Menegazzo
Igiene e cosmesi quotidiana in armonia con la natura
giovedì 27 marzo, ore 18.00
L’educazione ambientale
Relatori:
Luana Zanella
Introduzione all’incontro
Paola Salmaso
ARPAV per l’educazione alla sostenibilità
Carmela Palumbo
Educazione ambientale ed educazione del cittadino:
il ruolo della scuola
Giovanni Cortesia
Proposte metodologiche per l’educazione ambientale
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
TAKE A DEEP BREATH
Durante tutto il periodo di apertura della mostra
Don’t Hold your Breath, potrete trovare a La Vida
Nova il cocktail Take a Deep Breath (nelle versioni
alcolica e analcolica) a base di succo di mela florina
e frutti tropicali, creato appositamente per voi da
Dan, offerto al prezzo speciale di 3.50 euro
La mostra fotografica Don’t Hold your Breath cattura istantanee di persone comuni. Immagini che, complice la magia del bianco
e nero, rimandano ad un’epoca che non vorremmo ci appartenesse: dove le persone sono abituate - o forse rassegnate? - a convivere con l’accessorio che si fa volto e diventa parte integrante della personalità.
Le foto colpiscono l’osservatore perché sono una perfetta testimonianza del nostro tempo: un tema, quello dell’inquinamento ambientale, di stretta attualità che necessita di informazione, educazione, consapevolezza, ricerca scientifica e azione. Una richiesta
di intervento che echeggia dagli sguardi, a volte malinconici, a volte espressione di calma apparente, di chi è in attesa che qualcosa cambi.
Don’t Hold your Breath, mostra fotografica e conferenze, nasce per scuotere gli animi affinché ci sia partecipazione attiva alla salvaguardia dell’ambiente e quindi di noi stessi.
Cristina Gazzola
INCONTRI CON GLI AUTORI
scaffale
aperto
SCAFFALE APERTO
VENEZIA NEL CINEMA DI LUCHINO VISCONTI
Incontri con gli autori
Da Senso di Camillo Boito a Morte a Venezia di Thomas Mann
Nato – per una singolare coincidenza – nel giorno dei morti e, al contempo, in occasione della rappresentazione di un celebre melodramma del suo amato Verdi,
Luchino Visconti aristocratico lo è stato non soltanto per nascita e censo ma anche per sensibilità, intelligenza e cultura. Si è voluto rendergli omaggio, con il presente volume, in occasione di due anniversari che si intrecciano in questo stesso anno: la data di nascita (Milano, 2 novembre 1906), la data di morte (Roma, 17
marzo 1976).
Uno studio sui rapporti tra Luchino Visconti e le tre arti ‘sorelle’ può mettere in luce gli esiti eccezionali del suo lavoro di regista, aperto e sensibile a tutte le principali forme di espressione artistica: letteratura (e teatro di prosa), pittura e musica (e teatro lirico).
Attraverso la bellezza delle immagini dei suoi film, l’ascolto delle colonne sonore, il raffronto tra testo letterario e ‘testo’ cinematografico, la visione intelligente del
suo mondo complesso e variegato, possiamo compiere uno straordinario viaggio culturale.
Un viaggio ricco di stimoli, di interconnessioni, di citazioni e rimandi ad opere altrui e alle proprie.
Una intelligenza profonda ed una sensibilità acutissima, la sua, che ne fanno uno dei più grandi e originali registi dell’intera storia del cinema.
COME LA NEVE
L’uomo che decide di trascorrere un periodo nella sua casa di montagna, da solo,
per riflettere, è il protagonista. La sua vita non lo soddisfa più, è stanco e ritiene
che dopo aver pensato, meditato sul passato e analizzato il presente, forse riuscirà a prendere una decisione per il futuro.
Ricorda, racconta, descrive, fa nuovi incontri, ritrova l’amore e poi finalmente
decide…
È una storia che bisogna leggere lentamente per gustare i suoi lati migliori, il contenuto e la scrittura, così da poterne ricavare una sensazione, o un’emozione, o
un ricordo, insomma per non chiudere il libro lasciando scivolare via quello che
si è letto senza che qualcosa sia rimasto dentro.
Adriana Angoletta (Roma 1954) vive tra Padova e Cortina d’Ampezzo da dove proviene la sua famiglia. Laureata in Lettere moderne ha organizzato e gestito mostre d’arte a livello nazionale ed internazionale per oltre vent’anni, lavorando per importanti Enti pubblici e per Istituzioni private quali Soprintendenze, Musei, Ministeri, Fondazioni, Gallerie e quant’altro. Coltiva l’hobby della lettura e possiede una vasta conoscenza dei principali Autori della letteratura europea dell’Otto-Novecento. Da sempre scrive, per lavoro e per piacere: testi e progetti
per mostre, articoli per testate giornalistiche, un catalogo su Goethe, il commento a due libri fotografici, poesie e scritti personali di vario genere fino al suo primo romanzo Come la
neve. Dal 2003, dopo aver realizzato oltre cento eventi culturali, ha deciso di voler fare la scrittrice: ci sta provando.
giovedì 6 marzo, ore 14.30
in collaborazione con Liceo Ginnasio
Franchetti, Cinit Cineforum Italiano,
Cinecircolo “Luchino Visconti” Venezia
Presentazione del libro
Venezia nel cinema di Luchino Visconti
(Nattan, 2006)
di Stefano Toffolo, Massimo Rosin,
Pietro Messina e Pietro Venturina
Partecipano all’incontro Marco Duse e
gli autori
A seguire proiezione di Morte a Venezia
(Italia, 1971, 120’) di Luchino Visconti
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI
In Archeologia della violenza (Meltemi, Roma 1998), Pierre Clastres individua nella
società primitiva due caratteristiche: essa è al tempo stesso totalità e unità. Totalità in
quanto insieme compiuto, autonomo, unità in quanto essere omogeneo che si oppone alla divisione sociale. L’immagine dell’Uno non è separata dal corpo sociale (non
è tollerata la divisione tra chi esercita il potere e chi obbedisce), ma è immanente ad
esso. Per poter pensarsi come un Noi indiviso, la comunità primitiva deve necessariamente escludere l’Altro, inteso sia come i gruppi vicini sia come Legge estranea,
forza centripeta tendente all’unificazione dei gruppi per creare un insieme più vasto,
processo che tenderebbe a sfumare la distinzione tra Noi e l’Altro, a rendere i confini
porosi, permeabili allo scambio e alla “contaminazione”. Nell’amicizia di tutti con tutti,
che presiede alla logica dello scambio generalizzato, ogni comunità perderebbe la propria individualità e verrebbe annientata.
Immanente alla società primitiva è la forza centrifuga che spinge allo spezzettamento,
alla dispersione: ogni comunità, per pensarsi come tale, ha bisogno dell’immagine
opposta dello straniero o del nemico. Perciò la violenza le è consustanziale, e la guerra
è la sua struttura, non l’esito accidentale di uno scambio mancato (come invece ritiene Claude Lévi-Strauss, che considera la società arcaica una società-per-lo-scambio). La guerra fa corpo con la società primitiva in quanto tale perché è una sua modalità
di funzionamento. Per ogni gruppo locale, l’Altro è straniero-estraneo-nemico, la cui
immagine rafforza la fiducia nella propria identità come Noi autonomo. Così lo stato
di guerra è permanente ed è la garanzia per ogni comunità di preservare la propria
differenza assoluta. Indivisione interna e opposizione con l’esterno: la società primitiva è società-per-la-guerra. Volendo essere soggetta alla sua propria legge, essa rifiuta qualunque logica che la condurrebbe a sottostare a una legge estranea. Si oppone
all’esteriorità della legge unificatrice.
Il potere giuridico che ingloba tutte le differenze al fine di sopprimerle è lo Stato, punto
di approdo di ogni processo di civilizzazione, in cui al singolo è richiesto di rinunciare
al proprio particolare per il bene di tutti. Lo Stato è quell’Uno che la società primitiva
rifiuta in quanto esso è il segno di una divisione in seno alla società, organo separato
del potere politico, transindividuale e transgruppale: così la società non è più un Noi
indiviso, ma un essere eterogeneo.
Per pensarsi come un Noi che esclude l’Altro, è necessario che il Noi sia una corpo
sociale omogeneo, ragione per cui la società primitiva tende alla dispersione, all’atomizzazione e non all’unione. Società contro lo Stato, ogni comunità vuole continuare
a obbedire alla propria legge. Il rifiuto dello Stato equivale al rifiuto dell’eteronomia,
della legge esteriore, dell’alienazione.
Se ora alla società primitiva descrittaci da Clastres proviamo a sostituire l’uomo della
nostra epoca, forse possiamo avere una chiave di lettura del dilagante fenomeno della
violenza. Freud ci ha insegnato che la Civiltà (i divieti, le Leggi, le regole, lo Stato, tutto
ciò che possiamo riassumere sotto il nome di “autorità paterna”) andando a barrare
il soddisfacimento pulsionale e costringendo gli esseri umani a rinunciarre a un godimento pieno e al proprio narcisismo, crea nel soggetto una divisione irrimediabile.
Questa divisione, tuttavia, non è solo l’esito di una mortificazione, ma è anche e soprattutto la condizione dello scambio con l’Altro, dell’apertura verso l’Altro, insomma
dell’amore.
Nella nostra epoca, la caduta dei valori della Civiltà, con conseguenti delegittimazione
dell’autorità, godimenti sregolati, disimpegno etico, ecc., restituendo all’uomo moderno le prerogative della società arcaica (unità e totalità) lo ha reso solo, isolato,
chiuso nel suo bozzolo narcisistico indiviso: pensando di riaffermare la propria sovranità egoica, paradossalmente si ritrova più fragile e smarrito. E quando lo smarrimento acquista le tinte fosche del terrore che l’Altro possa nuocergli, che l’Altro voglia
invadere il suo campo, entra in guerra.
Così, la violenza entra tra le mura domestiche, talvolta subdolamente, talaltra in modo
agito, entra nei rapporti di coppia, nelle aule scolastiche, nelle chiese, negli eserciti,
negli uffici… Chiunque può essere oggetto di violenza, ma lo sono in modo privilegiato quei soggetti che maggiormente incarnano l’alterità, segno di debolezza: i bambini e le donne. L’abuso cancella ogni traccia di alterità (nel riconoscimento della quale
sta invece la dignità del soggetto) e riduce l’altro a puro oggetto di godimento da utilizzare come protesi, prolungamento e ampliamento del proprio Io, per un godimento
autoerotico. La violenza è volta a distruggere l’alterità dell’Altro in quanto esterno,
non-Io, alterità che appare come l’effetto di una perdita d’essere del soggetto.
La psicoanalisi ha tracciato una via da percorrere per uscire dalla violenza, la via dello
scambio come luogo possibile di bonifica dei ristagni egoisti della pulsione di morte.
Anna Zanon
martedì 18 marzo, ore 17.30
Presentazione del libro
Come la neve
di Adriana Angoletta (Giraldi, 2007)
Partecipano all’incontro Elena Scaroni
e l’autrice
sala seminariale primo piano
ingresso libero
USCIRE DALLA VIOLENZA
CON LA PSICOANALISI
in collaborazione con la Scuola Lacaniana
di Psicoanalisi
mercoledì 5 marzo, ore 17.30
Le donne e i bambini: l’Altro della violenza
Partecipano all’incontro Giuliana Grando e
Brigitte Laffay
mercoledì 12 marzo, ore 17.30
Bulli e pupe. Per un’educazione
sentimentale con gli/le adolescenti
Partecipano all’incontro Martin Egge e
Chiara Mangiarotti
sala seminariale primo piano
ingresso libero
MIGRAZIONI MUSICALI
L’idea di Pauperes nasce due anni fa, sull’onda dell’osservazione di un fenomeno
di grande attualità: le migrazioni. Così come ci si sposta oggi da sud est a nord
ovest, in cerca di un posto in cui vivere – sulla terra, mille anni fa masse di persone cominciarono a portarsi da nord ovest a sud est, per conquistarsi un posto
in un’altra vita – in cielo. Questo movimento venne successivamente chiamato
“crociata”. Un’altra osservazione, sommata alla precedente: il termine “crociata”
viene usato ancor oggi da cristiani e musulmani quando in un conflitto domina il
pretesto religioso.
Rivedendo la storia delle crociate, si rimane particolarmente colpiti da quel movimento spontaneo di poveri (“pauperes”, appunto) che, al seguito di Pietro
l’eremita, partì prima che fosse ufficialmente indetta la prima crociata da Papa
Urbano II.
Per motivi legati al luogo di origine e residenza, poi, non si poteva rimanere indifferenti alle vicende della quarta crociata, indetta da Innocenzo III e condotta dai
Veneziani, cui era stato chiesto di allestire la flotta. La crociata finì deviata su Bisanzio, che fu spogliata dei suoi beni.
Si è pensato di fare di Pauperes un’opera “de-lirica”, ovvero un lavoro in musica;
non secondo i tradizionali canoni del musical, ma guardando piuttosto all’opera
rock degli anni Settanta: il testo è tutto cantato dagli attori, accompagnato dall’azione scenica.
Paola Brolati
sabato 15 marzo, ore 21.00
FUORITEMPO
in collaborazione con Fuoriposto
Pauperes
auditorium quarto piano
ingresso:
intero 7 euro - ridotto 5 euro con tessera
Fuoriposto (5 euro), Candiani Card, CinemaPiù - bambini fino ai 12 anni gratis
In vendita da lunedì 10 marzo
videoteca
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
in collaborazione con la Fondazione
Gianni Pellicani
mercoledì 5 marzo, ore 21.00
Germania in autunno (Germania,
1978, 124’) di Rainer W. Fassbinder
venerdì 7 marzo, ore 21.00
Anni di piombo (Germania, 1981,
106’) di Margarethe von Trotta
lunedì 10 marzo, ore 21.00
Colpire al cuore (Italia, 1982, 108’)
di Gianni Amelio
mercoledì 12 marzo, ore 21.00
Segreti segreti (Italia, 1984, 93’)
di Giuseppe Bertolucci
venerdì 14 marzo, ore 21.00
Il caso Moro (Italia, 1986, 112’)
di Giuseppe Ferrara
lunedì 17 marzo, ore 21.00
La seconda volta (Italia, 1996, 80’)
di Mimmo Calopresti
mercoledì 19 marzo, ore 21.00
Buongiorno, notte (Italia, 2003, 105’)
di Marco Bellocchio
mercoledì 26 marzo, ore 21.00
La meglio gioventù (Italia, 2003,
175’) di Marco Tullio Giordana, I parte
venerdì 28 marzo, ore 21.00
La meglio gioventù (Italia, 2003,
176’) di Marco Tullio Giordana, II parte
sala conferenze quarto piano
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
Tessera ordinaria 25 euro, studenti 20
euro
validità un anno (sino al 30 giugno 08)
in vendita alla biglietteria del Centro
Culturale Candiani.
È consigliata la prenotazione.
TRENT'ANNI FA IL RAPIMENTO E L'ASSASSINIO DI ALDO MORO
Trent’anni fa il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. È passato molto tempo, eppure si fatica ancora a rileggere quei terribili anni di piombo con sguardo libero da condizionamenti e da pregiudizi. Molti dei protagonisti di quella stagione politica non ci sono più, ma il Paese non ha ancora fatto i conti con un pezzo di storia che ha fortemente influenzato quest’ultimo trentennio.
La Fondazione Gianni Pellicani e il Centro Culturale Candiani offrono un’occasione per guardare a quel tormentato periodo della storia d'Italia da un’angolazione diversa dalle solite commemorazioni. Ovvero puntando a rievocare il rapimento e l’assassinio di Moro, da parte delle Brigate Rosse, provando a guardare la tragedia dall’esclusivo punto di vista della vittima attraverso
la mostra-documentario ideata dalla Fondazione per le Scienze Religiose di Bologna. L’esposizione consiste in una video-installazione che riproduce, in dimensioni reali, la cella di Moro. Un
esperimento forte, che consentirà di “toccare con mano” gli interminabili 55 giorni del sequestro.
La prigione a grandezza reale si presenterà avvolta di schermi che proietteranno, a ritmo continuo, documenti inediti. Lo schermo sarà composto come un trittico: nella parte centrale passano i Tg dei giorni che hanno immediatamente preceduto e seguito il rapimento e che all’improvviso rallentano fino a fermarsi su una “parola chiave”. E mentre il filmato s’immobilizza, l’immagine accanto di Moro, che sembrava una semplice foto, si anima. E da qui lo statista fa sentire il suo pensiero su un problema, un tema specifico. Via via nel video prendono forma le
immagini di Lama, Paolo VI, Bachelet, Dossetti, Ruffilli e Tobagi che parlano di Moro e del suo ruolo nella storia d’Italia. Chi segue l’intero documentario, avrà modo, nell’arco di un’ora, di
guardare senza dietrologie una vicenda che ha segnato la storia italiana.
L’inquadramento storico degli anni di piombo sarà offerto dalla rassegna cinematografica La notte della rivoluzione. Il cinema negli anni di piombo. Si comincia con Germania in autunno, un
film coraggioso, lucido e controverso sugli anni di piombo tedeschi, firmato a più mani nel 1978 da Alexander Kluge, Volker Schloendorff, Rainer Werner Fassbinder, tra i migliori nomi del
cinema tedesco anni Settanta. Il film denuncia il clima di caccia alle streghe all’indomani delle misure adottate dalla polizia contro i terroristi della Raf, con il rischio che venissero meno le libertà civili. È sempre una regista tedesca, Margarethe von Trotta, con il suo titolo più famoso, Anni di piombo (1981) - diventata formula-simbolo per parlare di quel periodo della storia europea - a offrire, ulteriori riflessioni, ispirato alla storia reale di due sorelle una delle quali divenne terrorista (il film fu acclamato con il Leone d’oro a Venezia).
È poi il cinema italiano il protagonista delle altre pellicole della rassegna. Colpire al cuore (1982) di Gianni Amelio, sposta l’obiettivo della macchina da presa sui conflitti tra generazioni raccontando di un professore (Jean-Louis Trintignant) amico di brigatisti denunciato dal figlio ai carabinieri. Nel cast un’attrice sensibilissima del nostro schermo, Laura Morante. Con Segreti
segreti (1984) di Giuseppe Bertolucci, si parla ancora di conflitti: è la storia di Laura (Lina Sastri), terrorista di origini altoborghesi, che proprio tra le calli di Venezia ha ucciso un giudice nonostante le indecisioni del suo compagno. Il film-emblema della rassegna è Il caso Moro, girato nel 1986 da Giuseppe Ferrara con un grande attore del cinema impegnato, Gian Maria Volonté nel ruolo dello statista ucciso dalle Br: stile tra il documentario e il thriller per un lavoro molto politico con accuse esplicite alla Dc. Negli anni Novanta la riflessione del cinema - e non
solo, anche del teatro - sul terrorismo privilegia la psicologia alla sociologia o al documento: La seconda volta (1996) del sensibilissimo regista calabrese Mimmo Calopresti (protagonisti
Nanni Moretti e Valeria Bruni Tedeschi) racconta di un professore universitario di Sociologia che incontra per caso la terrorista che 12 anni prima gli ha sparato in testa; lei non lo riconosce,
lui avvia un impossibile confronto con la donna. Altro film in cui il protagonista è Aldo Moro, Buongiorno, notte (2003) di Marco Bellocchio, autore “psicanalitico” che qui racconta sequestro e prigionia dell’uomo politico democristiano, interpretato da un asciutto Roberto Herlitzka, con due attori dell’ultima generazione del cinema italiano, la bravissima e intensa Maya Sansa
e Luigi Lo Cascio. La Sansa è una brigatista intima e tormentata, lontana dai cliché, come a suggerire che a impugnare una pistola e uccidere può essere, al di là del proclama ideologico, una
persona qualunque. La notte della rivoluzione. Il cinema negli anni di piombo si conclude con La meglio gioventù, affresco storico di Marco Tullio Giordana, del 2003, dello stesso regista che
aveva dedicato un duro film giudiziario all’assassinio di Pier Paolo Pasolini (e qui cita esplicitamente il poeta friulano, La meglio gioventù è un libro di poesie di Pasolini in friulano pubblicato
nel 1954): dagli anni Sessanta a oggi come cambiano l’Italia e gli italiani, dal boom alla contestazione al terrorismo fino alla crisi dei nostri giorni.
Nicola Pellicani
TRITTICO
Moro, l’Italia, la coscienza
Dal 30 marzo al 13 aprile 2008
Inaugurazione sabato 29 marzo,
ore 18.00
In collaborazione con la Fondazione
Gianni Pellicani, la Fondazione per le
Scienze Religiose Giovanni XXIII,
Teche Rai e l’Accademia di studi
storici Aldo Moro
Sotto l’Alto Patronato della
Presidenza della Repubblica.
Con il Patrocinio della
Camera dei Deputati, Presidenza del
Consiglio dei Ministri
orario
da lunedì a venerdì 15.00 - 19.00
sabato e domenica 10.00 - 13.00 e
15.00 - 19.00
sala espositiva secondo piano
ingresso libero
Scolaresche su prenotazione
Videoteca di Mestre
t. +39 041 2386138
[email protected]
LA LAGUNA: IL MIO PARCO
Videoconcorso Scuola e dintorni - Terza edizione
La laguna, il futuro Parco di Venezia? Quali progetti, stimoli e
potenzialità suggerisce l’idea di un Parco nella laguna nord?
Raccontarlo con una serie di brevi video è la sfida che il Coordinamento Cinema e Scuola - Scuole in Rete, formato da
docenti della provincia di Venezia e il Centro Culturale Candiani rivolgono direttamente agli studenti e alle studentesse
delle scuole superiori per la terza edizione del videoconcorso
Scuola e Dintorni.
Il tema, dal titolo La laguna: il mio Parco, è proposto quest’anno dall’Istituzione Parco della Laguna del Comune di Venezia, ente che avvalora la conoscenza del territorio lagunare
e promuove azioni di sensibilità e coscienza critica nella difesa del patrimonio naturale, storico e culturale della laguna.
La laguna nord di Venezia è un ampio territorio che confina
con la terraferma - il Parco di San Giuliano e le Barene di Campalto – e arriva a sfiorare il mare, con la spiaggia del Bacàn,
l’isola di Sant’Erasmo, nota come “l’orto di Venezia”, le suggestive Torcello, Mazzorbo e Burano, la caratteristica Murano.
Tutti luoghi ricchi di storia, fragili e delicati e al tempo stesso
forti delle loro tradizioni, ma non per questo immutabili.
Gli spunti non mancano: dalla salvaguardia ambientale al turismo sostenibile, dagli sport tradizionali alle attività quali la
pesca e la coltivazione di prodotti tipici, molteplici sono le proposte che potrebbero fare della Laguna un Parco innovativo.
Senza dimenticare la storia e la cultura: la Torre massimiliana
di Sant’Erasmo, le aree archeologiche al Lazzaretto Nuovo e
alla Certosa, che convivono con le moderne ristrutturazioni,
con la cantieristica navale e il design.
Mettere in gioco le idee per la valorizzazione del patrimonio
lagunare e, al tempo stesso, confrontarsi con le nuove tecnologie: questa la proposta del Concorso La laguna: il mio Parco.
In premio per l’opera più originale una videocamera digitale,
in più tanti libri e pubblicazioni dedicati al territorio.
I video, della durata massima di 4 minuti e realizzati da soli o
in gruppo e con il coordinamento di un insegnante, dovranno
pervenire alla Videoteca di Mestre del Centro Culturale Can-
diani di Mestre entro il 19 aprile 2008.
Bando e scheda di iscrizione si scaricano da www.centroculturalecandiani.it e www.parcolagunavenezia.it.
I video pervenuti saranno proiettati venerdì 16 maggio al Centro Culturale Candiani, in occasione delle premiazioni, e saranno utilizzati per mostre e attività didattiche organizzate
dall’Istituzione Parco della Laguna.
L’iniziativa è promossa con il contributo di: Comune di Venezia, Assessorato all’Ambiente - Direzione Ambiente e Sicurezza
del Territorio, Municipalità di Venezia, Murano e Burano, Municipalità di Mestre Carpendo, Municipalità di Lido Pellestrina,
Provincia di Venezia - Settore Politiche Ambientali Itinerari
Educativi, Assessorato alle Politiche educative del Comune di
Venezia, Magistrato alle Acque, Osservatorio Naturalistico della
Laguna, Istituzione “il Bosco di Mestre” e con la preziosa collaborazione di Studio Camuffo e Vento di Venezia.
Beatrice Barzaghi
BELICE, SULLE ROVINE DEL ’68
mercoledì 12 marzo, ore 18.00
BELICE 68/08
in collaborazione con l’Associazione Culturale Questa Nave
Presentazione a cura di
Chiara Girardi e degli autori di
Belice 68/08. Valle del Belice 40
anni dopo il terremoto (doc. 40’)
di Elia Romanelli e Marianita
Palumbo e proiezione del film.
A seguire testimonianza di
Antonino Varvarà
auditorium quarto piano
ingresso libero
Belice 68/08 è un viaggio sospeso tra passato e presente che fa percorrere allo
spettatore la realtà che si dirama lungo il fiume Belice. La valle che prende il suo
nome è conosciuta in Italia per le sue disgraziate vicende del 1968. Mentre in Europa e nel mondo impazzava la rivolta studentesca, la valle siciliana fu scossa da
un altro movimento: il 15 gennaio 1968 un violento terremoto la toccò dalla sorgente alla foce del fiume; la terra si aprì e fece tabula rasa di quei paesi sorti in
epoca araba lungo il suo percorso.
Le genti di questa terra rimasero più di vent’anni in bilico tra le rovine delle loro
case, la situazione precaria nelle baraccopoli e la promessa di nuovi paesi in costruzione. Belice 68/08 non si ferma alla ricostruzione di quella che fu la vicenda
del terremoto. È degli effetti del terremoto sul presente che si parla in questo film.
La telecamera si muove nella valle e si sofferma di città in città, di piazza in piazza,
a vedere ciò che succede nello spazio pubblico dei nuovi e vecchi paesi. Ad ascol-
tare ciò che luoghi e persone hanno da dire.
A compiere questo viaggio tra i campi e i paesi del Belice, a guidare la telecamera
o a seguirla, in uno strano rapporto di complicità tra diversi occhi che spesso si
fondono in uno, c’è Joe, un ragazzo australiano il cui sangue è 100% siciliano,
100% della Valle del Belice. Madre e padre emigrati in Australia l’una prima, l’altro dopo il terremoto, non è la prima volta che Joe viene in Italia. Joe è figlio del
terremoto, come dice lui stesso, alla ricerca della casa materna difficilmente riconoscibile tra le macerie della vecchia città di Poggioreale.
Alla soglia dei quarant’anni dal sisma abbiamo trovato un presente che è ancora
un tentativo di ritrovare la propria identità scivolata via con le scosse del terremoto e che è scivolata ancora più lontano dopo la rimozione di quel sistema di
baracche che teneva in piedi per quel che poteva un’idea di vita contadina che
oggi fatica a riproporsi.
Elia Romanelli e Marianita Palumbo
videoteca
LE REGISTE GUARDANO CON PARTECIPAZIONE IL MONDO DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
L’Associazione Lucrezia Marinelli si presenta al Candiani con una nuova rassegna cinematografica di film a regia femminile.
L’interesse per le registe è un argomento fondamentale per l’associazione sestese, nata nel
1989 su desiderio di dieci donne, alcune gravitanti nel femminismo milanese, legate da rapporti di amicizia.
Alla base della discussione furono le idee di Luisa Muraro (filosofo, attenta alla politica della
differenza) espresse nel libro L’Ordine simbolico della madre.
Successivamente, la passione per il cinema da parte di Nilde Vinci, fondatrice dell’Associazione, ci portò tutte all’idea di analizzare le immagini filmiche prodotte dalle registe. Volevamo scoprirvi come e quanto il nuovo di questi ultimi anni vi avesse inciso.
Questo interesse ci ha permesso di proporre anche alle altre donne e agli uomini il nostro
lavoro.
Così l’Associazione nel corso degli anni ha concretizzato e continua a proporre diverse iniziative: la prima, più importante e in continua crescita, il Centro di Documentazione sul ci-
nema delle registe che si articola in una fornitissima archivioteca, in un archivio cartaceo e
uno virtuale in costante crescita.
Lavoro fondamentale e di grande soddisfazione è anche quello di organizzare e realizzare
rassegne cinematografiche, la prima e ancora in attività è quella per il Comune di Sesto San
Giovanni che si tiene già da 18 anni, e ogni anno nel mese di marzo ci vede presenti nel Comune sestese.
Da alcuni anni si sono aggiunti i Comuni di Melzo, Corsico, Trieste. A Milano interveniamo
in tutte le situazioni che ci chiedono di parlare del nostro patrimonio filmico femminile.
La passione per la tecnologia e per il Mac mi hanno portato alla formulazione e successivamente alla tenuta del sito web nel quale viene reso pubblico, in costante aggiornamento,
tutto il lavoro fatto, il materiale della archivioteca, e tutto il lavoro che rende possibile la conoscenza e diffusione dei film, siano essi di fiction, documentari, cortometraggi, realizzati
dalle donne che di professione o per passione hanno scelto di fare le registe.
Laura Modini
UNO SGUARDO SULL’INFANZIA
E L’ADOLESCENZA
in collaborazione con l’Associazione
Lucrezia Marinelli
giovedì 6 marzo, ore 21.00
L’isola (Italia, 2003, 90’)
di Costanza Quatriglio
giovedì 13 marzo, ore 21.00
Me and You and Everyone We Know (USA,
2005, 91’) di Miranda July
giovedì 20 marzo, ore 21.00
Born into Brothel (India/USA, 2004, 85’)
di Zana Briski e Ross Kaufmann
giovedì 27 marzo, ore 21.00
L’amore che non scordo. Storie di comuni
maestre (Italia, 2007, 74’)
di Daniela Ughetta e Manuela Vigorita
sala seminariale primo piano
ingresso libero
11 SETTEMBRE 2001, UN INTRECCIO DI DOMANDE
L’11 settembre del 2002 il New York Times ha scritto: “A distanza di un anno i cittadini sono
meno informati sulle circostanze in cui sono morte 2.801 persone in pieno giorno all’estremità meridionale di Manhattan di quanto, nel 1912, trascorsa qualche settimana, non lo fossero a proposito del Titanic”. Cinque anni dopo quell’articolo, quanto è accaduto quel giorno
resta ancora un mistero. ZERO - inchiesta sull’11 settembre è un film documentario, frutto
di un’inchiesta giornalistica rigorosa, costruita con interviste girate in tutto il mondo a testimoni oculari, sopravvissuti, responsabili delle indagini, esperti, tecnici, scienziati, familiari
delle vittime, giornalisti. Un lavoro basato su due anni di preparazione, ricerche, inchieste.
Tre narratori d’eccezione, Dario Fo, Lella Costa e Moni Ovadia, accompagnano lo spettatore
in un viaggio che mette in luce le contraddizioni della versione ufficiale. Immagini di repertorio inedite ed esclusive, documenti ufficiali, ricostruzioni in computer grafica, permettono
allo spettatore di riconsiderare i fatti da punti di vista diversi, e riuscire a guardare di nuovo,
in maniera critica, le immagini dell’11 settembre 2001.
La linea narrativa non è basata sulla tipica congettura del complotto ma su un intreccio di
domande. Perché le Torri Gemelle e l’edificio 7 del World Trade Center, mai colpito da un
aereo, sono crollati a velocità di caduta libera? Che cosa è accaduto al Pentagono? Se un
aereo lo ha colpito, dove sono i resti di quell’aereo? E come avrebbe fatto un Boeing dirottato a penetrare lo spazio aereo più protetto del mondo senza incontrare alcuna resistenza,
proprio nel mezzo di quello che era ormai universalmente riconosciuto come un attacco terroristico? Com’è possibile che la difesa aerea più potente del mondo l’11 settembre non
abbia intercettato nessuno dei quattro aerei dirottati? Com’è possibile che nessun responsabile di questo disastro sia stato punito o rimosso? Chi sono e come hanno agito i dirottatori? Come sono entrati negli Stati Uniti? Perché le indagini precedenti all’11 settembre sono
state ostacolate dai vertici del Fbi e perché le indagini successive alle stragi si sono concluse
in brevissimo tempo?
ZERO - inchiesta sull'11 settembre è un film di inchiesta, un’inchiesta legittima viste le numerose domande ancora senza risposta, e promuovere il giornalismo di inchiesta è uno degli
obiettivi del progetto, promosso da Provincia Etica-Provincia di Venezia, per la costruzione
di un laboratorio permanente sul sistema della comunicazione.
Infine è anche importante ricordare che si tratta di un’esperienza importante di azionariato
popolare, infatti il budget è stato diviso tra centinaia di piccoli produttori.
Laura Di Lucia Coletti
UNA FONDAZIONE PER L’OSPITALITA’
Ospiti è il filmato che Serena Nono ha realizzato, durante la primavera dello scorso anno,
con Alberto Bucco, Alfio Ferretto, Antonio Pelosi, Armando Genovesi, Bruno Bucco, Emilio
Vinci, Giancarlo Menaldo, Gino Memo, Giorgio Perini, Pasquale Fornaro, Petru Melik, tutte
persone senza tetto (fissa dimora), residenti presso la Comunità Sant’Alvise di Venezia.
Il filmato, presentato per la prima volta al festival di Venezia, nella rassegna Venice Film Meeting, ha riscosso un largo apprezzamento in tutte le altre occasioni in cui, in questi mesi, è
stato presentato, non solo perché vale, ma anche perché aiuta lo spettatore a ripensare il
suo modo di guardare una realtà di emarginazione quale è quella dei senza fissa dimora.
La presentazione della neonata Fondazione di Partecipazione Casa dell’Ospitalità, affinché
il maggior numero di cittadini possa condividerne e sostenerne le finalità statutarie, avviene
con l’utilizzo del filmato Ospiti non a caso: è l’avvio di un impegno che riguarda la qualità
del welfare cittadino, la solidità della convivenza cittadina e le concrete possibilità di realizzare i progetti che, nell’arco di tre anni (dal 2008 al 2010), la Fondazione intende realizzare
insieme agli stessi ospiti, soggetti attivi e responsabili, per raccogliere la formidabile eredità che con il patrimonio in uso all’Istituzione comunale Casa dell’Ospitalità, l’Amministra-
zione comunale di Venezia le ha consegnato, divenendo socio promotore e fondatore della
Fondazione. È una scelta che confidiamo lungimirante, se tutti i cittadini potranno, da un
lato, conoscere la pratica quotidiana che nel corso degli anni si è consolidata nella gestione
dei 126 posti letto destinati all’ospitalità dei senza fissa dimora, e se, dall’altro, vorranno
condividere, nelle forme e nei modi che lo strumento della fondazione di partecipazione
consente, il radicamento di questa neonata Fondazione in città. Nell’assolvere un compito
dovuto, dare un tetto a chi non ce l’ha, nella nostra città, grazie alle pratiche di ospitalità introdotte da Nerio Comisso - storico interprete di che cosa si può e deve fare con i senza
fissa dimora - c’è un’esperienza che “persegue una responsabile azione volta alla comprensione del disagio sociale di quanti si trovano in stato di marginalità, offrendo loro ragionevoli opportunità per uscire da situazioni di marginalità, evitando la cronicità e
l’assistenzialismo, mediante la realizzazione di progetti personalizzati e liberamente accettati dagli interessati”, come recita l’art. n 2 dello statuto.
La possibilità di un ulteriore salto di qualità nella direzione indicata è nelle nostre possibilità.
mercoledì 5 marzo, ore 21.00
ZERO - INCHIESTA
SULL’11 SETTEMBRE
Film documentario tratto da un’inchiesta
di Giulietto Chiesa
in collaborazione con Provincia di Venezia,
progetto Provincia Etica
Regia di Franco Fracassi
Thomas Torelli produttore e co-autore
con la collaborazione di Francesco Trento
e Paolo Jormi Bianchi
Dario Fo, Lella Costa, Moni Ovadia
voci narranti
A seguire dibattito con Giulietto Chiesa
auditorium quarto piano
ingresso previo ritiro del biglietto omaggio
alla biglietteria del Centro.
I biglietti saranno disponibili nei due giorni
antecedenti lo spettacolo
sabato 15 marzo, ore 17.00
OSPITI
Proiezione di Ospiti
di Serena Nono
Partecipano all’incontro
Massimo Cacciari, Nerio Comisso, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione
di Partecipazione Casa dell’Ospitalità,
Delia Murer, Serena Nono, i protagonisti di
Ospiti, Luana Zanella e Rita Zanutel
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
Giovanni Benzoni
GRAFICA PUBBLICITARIA: 4 INCONTRI TEMATICI
Lo scorso 21 gennaio, Parola di grafico ha aperto il ciclo di quattro incontri, dedicati alle
trasformazioni e alle funzioni della grafica e del visual design contemporaneo.
I tre spunti di riflessione proposti hanno stimolato un interessante dibattito tra gli intervenuti. Professionisti della pubblicità come Enrico Dorizza di Leo Burnett Group Italia e Federico Rossi di Sintesi Comunicazione, progettisti come Massimo Lanza di StudioLanza
Immagine&Comunicazione e Sergio Brugiolo di Studio palcebodesign assieme a Giorgio
Camuffo, direttore del corso di laurea specialistica in comunicazioni visive e multimediali
dello IUAV e Fiorella Bulegato, docente IUAV di storia delle comunicazioni visive, si sono
confrontati sull’evoluzione della professione in relazione al territorio e alla committenza di
riferimento, cercando di definire la differenza tra grafico e pubblicitario.
È emerso che la tendenza in atto è quella del “tutti fanno tutto”; è vero, tanto più per i personaggi di grande rilievo, ma è altrettanto vero che questa professione, dove grafica e co-
Me(s)tropolitan
Me(s)tropolitan nasce da una scommessa:
far interagire diverse realtà locali (istituzioni,
privati, club, associazioni ed organizzazione
no-profit) con lo scopo di promuovere una
performance collettiva di musica elettronica
e video-arte interamente realizzata da giovani e giovanissimi. L’idea è quella di offrire
una struttura articolata in diversi appuntamenti e supporto organizzativo alla creatività e alle capacità di una selezione di giovani
chiamati a riflettere sulla città di Mestre, il
territorio e le sue continue innovazioni.
municazione si intrecciano e si sovrappongono continuamente, richiede diverse competenze e specializzazioni. Ma quali sono le componenti che determinano le scelte creative?
Tutti concordi sul fatto che il cliente è fondamentale per ottenere un buon risultato, ma è
basilare la capacità di andare ogni volta alla radice del problema, per arrivare poi alla formulazione di un buon progetto, dove la parola d’ordine è: less is more, perché nel design
bisogna ottenere il massimo con il minimo.
Due gli appuntamenti programmati per il mese di marzo. A grafica d’arte, che si terrà lunedì 10 marzo, propone un confronto tra committenti, progettisti e docenti universitari su
temi inerenti alla comunicazione dell’arte e dei beni culturali, mentre lunedì 31 marzo verrà
proposto un focus sulla formazione nel corso del quale si rifletterà sulle professioni della
grafica e della comunicazione.
Daniela Rossi
Esperienze di connessione = conferenze + workshop + produzione + performance 29.02.08 - 02.05.08
Progetto di Progetto12 Associazione Culturale
Realizzato con il patrocinio e il contributo di
Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Pace,
Assessorato alla Produzione Culturale,
Laboratorio Villa Franchin
In collaborazione con Fucina Controvento,
NewAge Club, Tag Wah-Wah
grazie a Carrozzeria Vescovi e Osteria La Vida Nova
Nicola Giusto ideatore e curatore
Carlo Costacurta, Rocco Grandese, Rita Schiavon
curatori
martedì 18 marzo, ore 17.30
Presentazione del progetto
Il paesaggio sonoro:
possibili letture del contesto urbano
Ospite Nicola Cisternino
Osteria La Vida Nova
ingresso libero
giovedì 20 marzo, ore 17.30
Musica col pc. Storia dello sviluppo teorico e
tecnico della musica contemporanea
Partecipano all’incontro Bebo Baldan,
dj Sir Taylor e Giovanni Santucci
sala seminariale primo piano
ingresso libero
mercoledì 19 marzo, ore 17.30
La creatività nel tempo dei new media.
Giovani, spazi, risorse
Dibattito con Riccardo Caldura, Stefano Coletto,
Roberto Ellero, Daniele Goldoni, Luana Zanella
sala seminariale primo piano
ingresso libero
giovedì 27 / venerdì 28 / sabato 29 marzo,
ore 10.00
Workshop
Condotto da Carlo Costacurta e Mauro Martinuz
sala seminariale primo piano
ingresso riservato agli iscritti
GRAFFI(C)AMENTE
lunedì 10 marzo, ore 17.00
A grafica d’arte
lunedì 31 marzo, ore 17.00
Le professioni della grafica e della
comunicazione. Focus sulla formazione
Gli incontri chiudono la prima edizione
del progetto Graficamente Corso di
Grafica Pubblicitaria e Visual Design
a cura di Daniela Rossi
sala seminariale primo piano
ingresso libero
agenda
Candiani
INFORMAZIONI
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Piazzale Candiani 7
30174 Mestre Venezia
Tel. 041 2386126 - Fax 041 2386112
www.centroculturalecandiani.it
www.candiani.comune.it
Biglietteria / Informazioni
lunedì: 15.00 - 22.00
da martedì a domenica:
10.00 - 13.00 / 15.00 - 22.00
Tel. 041 2386126
Videoteca di Mestre
(Aderente all’AVI Associazione
Videoteche-Mediateche italiane)
lunedì: 15.00 - 19.00
da martedì a venerdì:
10.00 - 13.00 / 15.00 - 19.00
Tel. 041 2386138
[email protected]
Ingresso riservato ai soci CINEMAPIÙ
Tessera ordinaria 25 euro
Studenti 20 euro
validità un anno
(sino al 30 giugno 2008)
in vendita alla biglietteria
del Centro Culturale Candiani
Navigazione Internet
Ufficio Informazioni e Videoteca
nei rispettivi orari di apertura
Ingresso riservato ai soci
Candiani Card
La tessera costa 15 euro per 15 ore
Ogni successiva ricarica
10 euro per 15 ore
Segreteria Ludomedialab
martedì e giovedì: 10.00 - 14.00
Tel. 041 2386138
[email protected]
Osteria La Vida Nova
da lunedì a sabato: 08.30 - 21.00
Tel. 041 8220213
Si ricorda che non è consentito
l’ingresso in sala
a spettacolo iniziato
* ingresso libero previo ritiro
del biglietto omaggio
alla biglietteria del Centro
sino ad esaurimento dei posti.
I biglietti saranno disponibili nei
due giorni antecedenti lo spettacolo
sabato 1 marzo
sala conferenze IV piano
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
ore 10.00
Donne per dire, donne per agire
ore 14.30
Proiezione di Il matrimonio di Tuya (Tu ya de hun
shi, Cina, 2006, 96’) di Wang Quan’an
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 21.00
Q13 CULT
Il Ritorno
Lulù – Il vaso di Pandora
BluEsForCe
ingresso 6 euro. In vendita da giovedì 21 febbraio
domenica 2 marzo
sala conferenze IV piano
GIORNATA DI SOLIDARIETÀ
in collaborazione con L’Associazione Nazionale di
Amicizia Italia Cuba e il Coordinamento Veneto
ore 11.00
Solidarietà del Comune di Venezia e ACTV
con il sistema di trasporto
ore 13.00
Buffet
ore 17.00
Conservazione del patrimonio veneziano nel mondo
Il Restauro dei Mosaici del Teatro Tomas Therry di
Cienfuegos della Casa Salviati, 1888
ingresso libero
ore 19.00
Cena cubana all’Osteria La Vida Nova
Prenotazione obbligatoria
mercoledì 5 marzo
sala conferenze IV piano, ore 15.30
VERSO LA MATURITÀ
Il Piacere di Gabriele D’Annunzio: analisi dell’opera
Lucia De Michieli
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 17.00
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
Proiezione di Venezia una donna: luoghi e storie
di Anette Zitzewitz
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.30
USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI
Le donne e i bambini: L’Altro della violenza
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
Germania in autunno (Germania, 1978, 124’)
di Rainer W. Fassbinder
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
auditorium IV piano, ore 21.00
ZERO – INCHIESTA SULL’11 SETTEMBRE
Film documentario tratto da un’inchiesta
di Giulietto Chiesa
A seguire dibattito con Giulietto Chiesa
ingresso libero*
giovedì 6 marzo
sala conferenze IV piano, ore 14.30
SCAFFALE APERTO
Incontri con gli autori
Presentazione del libro
Venezia nel cinema di Luchino Visconti (Nattan, 2006)
A seguire proiezione di Morte a Venezia (Italia, 1971,
120’) di Luchino Visconti
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 21.00
UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
L’isola (Italia, 2003, 90’) di Costanza Quatriglio
ingresso libero
venerdì 7 marzo
sala conferenze IV piano, ore 17.30
CENTRO STUDI STORICI DI MESTRE
Conferenza
Palmanova, roccaforte veneziana a cura del Gruppo
Storico di Palmanova
ingresso libero
sala Paolo Costantini III piano, ore 18.00
DON’T HOLD YOUR BREATH
Inaugurazione mostra
LA VIDA NOVA
lunedì 3 e lunedì 10 marzo, ore 19.00
In vino veritas sed bio salus
Corso sul vino (tradizionale e
biologico) a cura dell’enotecnico
Gian Antonio Posocco
domenica 2 marzo, ore 19.00
Cena cubana
Intrattenimento musicale con
La Banda del Puerto
Costo della partecipazione 35 euro
Tutti i martedì, ore 18.00
Cucina di storie.
Dialoghi e discorsi analoghi
Corso di scrittura
a cura di Annalisa Bruni
sabato 8 marzo
Festa della donna
Tutte le signore che pranzeranno da
noi verranno omaggiate di
una litografia d’autore e una rosa
giovedì 20 marzo, ore 20.00
Con Tenco
Musicali cucine tra Genova e
Alessandria
Cena e musica di Luigi Tenco (in Cd)
Stuzzichini di piccoli pesci e verdure,
zuppa di pesce ricca della riviera,
stoccafisso alla ligure,
bonet al cioccolato e nocciole
Costo della partecipazione 28 euro
Informazioni e Prenotazioni
Osteria La Vida Nova t. 041 8220213
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
Anni di piombo (Germania, 1981, 106’)
di Margarethe von Trotta
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
domenica 9 marzo
auditorium IV piano, ore 17.00
FIABE DELL’ANNO 2000
in collaborazione con Associazione Murata Giovani
ingresso 5 euro. In vendita da sabato 1 marzo
lunedì 10 marzo
sala seminariale I piano, ore 17.00
GRAFFI(C)AMENTE
A grafica d’arte
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
Colpire al cuore (Italia, 1982, 108’) di Gianni Amelio
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
martedì 11 marzo
sala seminariale I piano, ore 14.30
APPUNTI PER UNA STORIA DEL CINEMA
In collaborazione con Liceo Ginnasio Franchetti, Cinit
Cineforum Italiano, Cinecircolo “Luchino Visconti”
Venezia
Gruppo di famiglia in un interno (1974, 120’)
di Luchino Visconti
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
La seconda volta (Italia, 1996, 80’)
di Mimmo Calopresti
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
sala conferenze IV piano, ore 17.00
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
Egle Renata Trincanato:
architettura declinata al femminile
Tavola rotonda e inaugurazione Mostra
ingresso libero
martedì 18 marzo
sala seminariale I piano, ore 17.30
SCAFFALE APERTO
Incontri con gli autori - Presentazione del libro
Come la neve
di Adriana Angoletta (Giraldi, 2007)
ingresso libero
mercoledì 12 marzo
sala conferenze IV piano, ore 15.30
VERSO LA MATURITÀ
Pascoli e la letteratura del Decadentismo
Gilberto Pizzamiglio
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.30
USCIRE DALLA VIOLENZA CON LA PSICOANALISI
Bulli e pupe. Per un’educazione sentimentale
con gli/le adolescenti
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 18.00
BELICE 68/08
Presentazione a cura di Chiara Girardi e degli autori
di Belice 68/08. Valle del Belice 40 anni dopo
il terremoto (doc. 40’) di Elia Romanelli e
Marianita Palumbo e proiezione del film
A seguire testimonianza di Antonino Varvarà
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
Segreti segreti (Italia, 1984, 93’) di Giuseppe Bertolucci
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
giovedì 13 marzo
sala conferenze IV piano, ore 14.00
APPUNTI PER UNA STORIA DEL CINEMA
In collaborazione con Liceo Ginnasio Franchetti, Cinit
Cineforum Italiano, Cinecircolo “Luchino Visconti”
Venezia
Il cinema altrove: il cinema e la geografia - India
Umrāo Jān di Muzaffar Alī (1981, 145', v.o. sott.
ingl.) con la partecipazione di Cecilia Cossio
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.00
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
Il gusto di leggere, leggere di gusto
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 21.00
UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
Me and You and Everyone We Know (USA, 2005,
91’) di Miranda July
ingresso libero
venerdì 14 marzo
sala seminariale I piano, ore 17.30
CENTRO STUDI STORICI DI MESTRE
Conferenza
Commercio e macellazione delle carni
in Terraferma ai tempi della Serenissima
a cura di Paolo Borgonovi
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
DON’T HOLD YOUR BREATH
Le patologie ‘ambientali’
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
Il caso Moro (Italia, 1986, 112’) di Giuseppe Ferrara
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
sabato 15 marzo
sala conferenze IV piano, ore 17.00
OSPITI
di Serena Nono
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 21.00
FUORITEMPO
Pauperes
ingresso: intero 7 euro – ridotto 5 euro con tessera
Fuoriposto (5 euro), Candiani Card, Cinema Più
Bambini fino ai 12 anni gratis.
In vendita da lunedì 10 marzo
domenica 16 marzo
auditorium IV piano, ore 18.00
JAZZ GROOVE
Fabrizio Bosso & Paolo di Sabatino
Ancora... e altre canzoni
ingresso: intero 10 euro - ridotto 7 euro (Candiani
Card, CinemaPiù, studenti).
In vendita da lunedì 3 marzo
lunedì 17 marzo
sala conferenze IV piano, ore 17.00
INTERNET, SE LO CONOSCI LO USI
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.00
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
Presentazione del progetto
Follow the Women – Women in Peace
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
DON’T HOLD YOUR BREATH
La prevenzione e protezione ambientale
ingresso libero
mercoledì 19 marzo
sala conferenze IV piano, ore 15.30
VERSO LA MATURITÀ
Benedetto Croce e la cultura italiana del Novecento
Bruno Rosada
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 17.00
OMAGGIO A LUIGI TENCO
Tavola rotonda
A seguire proiezione di La cuccagna (Italia, 1962,
95’) di Luciano Salce
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.30
ME(S)TROPOLITAN
La creatività nel tempo dei new media.
Giovani, spazi, risorse
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
Buongiorno, notte (Italia, 2003, 105’)
di Marco Bellocchio
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
giovedì 20 marzo
sala seminariale I piano, ore 17.30
ME(S)TROPOLITAN
Musica col pc. Storia dello sviluppo teorico e
tecnico della musica contemporanea
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 18.00
OMAGGIO A LUIGI TENCO
Concerto
ingresso: 7euro, ridotto 5 euro (Candiani Card,
CinemaPiù, studenti). In vendita da lunedì 10 marzo
sala seminariale I piano, ore 21.00
UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
Born into Brothel (INDIA/USA, 2004, 85’)
di Zana Briski e Ross Kaufmann
ingresso libero
mercoledì 26 marzo
sala conferenze IV piano, ore 9.30
ADOLESCENZE DIFFICILI
Giovani e alcol
Incontri di riflessione e confronto per operatori sociali
ingresso riservato agli iscritti
sala conferenze IV piano, ore 15.30
VERSO LA MATURITÀ
La letteratura del Neorealismo
Gilberto Pizzamiglio
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 17.00
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
Le donne moldave raccontano la loro culture
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
La meglio gioventù (Italia, 2003, 175’)
di Marco Tullio Giordana, prima parte
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
giovedì 27 marzo
sala seminariale I piano, ore 10.00
ME(S)TROPOLITAN
Workshop
ingresso riservato agli iscritti
sala seminariale I piano, ore 18.00
LUIGI PIRANDELLO
L’uomo e l’artista
in collaborazione con Università Popolare Mestre
Kaos (1984, Italia, 157’) dei fratelli Taviani
tesserati Università Popolare Mestre ingresso libero
e CinemaPiù
sala conferenze IV piano, ore 17.00
LA FABBRICA DELLA CULTURA
Incontri con le istituzioni
Centro Donna
Proiezione di Viaggio nel ’900 delle donne
dell’UDI La Goccia di Roma
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
LA NOTTE DELLA RIVOLUZIONE
Il cinema negli anni di piombo
La meglio gioventù (Italia, 2003, 176’)
di Marco Tullio Giordana, seconda parte
ingresso riservato ai soci CinemaPiù
sabato 29 marzo
sala seminariale I piano, ore 10.00
ME(S)TROPOLITAN
Workshop
ingresso riservato agli iscritti
sala espositiva II piano, ore 18.00
TRITTICO
Moro, l’Italia, la coscienza
inaugurazione mostra
auditorium IV piano, ore 18.30
INTRASONUS
in collaborazione con Centro Solidarietà Don Milani
Uli Fussenegger
ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro (Candiani Card,
CinemaPiù, studenti)
In vendita da sabato 22 marzo
domenica 30 marzo
auditorium IV piano, ore 21.00
JAZZ GROOVE
Mafalda Arnauth
Flor de Fado
ingresso: intero 13 euro - ridotto 10 euro (Candiani
Card, CinemaPiù, studenti).
In vendita da lunedì 3 marzo
lunedì 31 marzo
sala seminariale I piano, ore 17.00
GRAFFI(C)AMENTE
Le professioni della grafica e della comunicazione.
Focus sulla formazione
ingresso libero
MOSTRE
Fino al 16 marzo 2008
CUBA
Un popolo, una nazione
Fotografie di Andrea Morucchio
sala espositiva II piano
orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
ingresso libero
Dall’8 marzo al 6 aprile 2008
DON’T HOLD YOUR BREATH
sala Paolo Costantini III piano
orario: da lunedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
ingresso libero
Dall’11 al 30 marzo 2008
EGLE RENATA TRINCANATO
Gli acquerelli
IV piano, apertura negli orari funzionamento del
Centro
ingresso libero
Dal 30 marzo al 13 aprile 2008
TRITTICO
Moro, l’Italia, la coscienza
sala espositiva secondo piano
orario: da lunedì a venerdì 15.00 - 19.00
sabato e domenica 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00
ingresso libero
Scolaresche su prenotazione
Videoteca di Mestre
t. +39 041 2386138 –
[email protected]
LUDOMEDIALAB
in collaborazione con Soggetto Venezia
sala seminariale I piano, ore 18.00
L’IMPERO BRITANNICO (1818-1914)
Un viaggio attraverso i romanzi di
Rudyard Kipling e Joseph Conrad
in collaborazione con Università Popolare Mestre
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
DON’T HOLD YOUR BREATH
L’educazione ambientale
ingresso libero
sala seminariale I piano, ore 21.00
UNO SGUARDO SULL’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
L’amore che non scordo. Storie di comuni maestre
(Italia, 2007, 74’)
di Daniela Ughetta e Manuela Vigorita
ingresso libero
venerdì 28 marzo
sala seminariale I piano, ore 10.00
ME(S)TROPOLITAN
Workshop
ingresso riservato agli iscritti
Dal 3 al 12 marzo
Nel paese del sur-realismo (classi 4^ e 5^)
Dal 4 al 19 marzo
Impaginiamo la nostra fantasia (classi 4^ e 5^)
GALLERIA CONTEMPORANEO
Fino al 22 marzo 2008
ALFABETO ESTESO
Videoinstallazioni e ultimi lavori del duo napoletano
Bianco-Valente alla Galleria Contemporaneo.
orario:
da martedì a sabato 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30
ingresso libero
Informazioni: Galleria Contemporaneo
Piazzetta Mons. Olivotti, 2 (via Piave)
30171 Mestre – Venezia
tel. 041 952010
[email protected]
www.galleriacontemporaneo.it
PER “NAVIGARE” SICURI
La navigazione in Internet consente di raggiungere decine
di milioni di siti localizzati ovunque nel mondo. Analogamente a quanto avviene nella realtà anche in Internet è possibile imbattersi in aree dai contenuti illeciti o dannosi.
La percezione del pericolo, durante la navigazione in Internet è però diversa da quella del mondo reale e pertanto si
rende indispensabile comprendere alcune caratteristiche tecniche dello strumento al fine di renderne più sicuro l’utilizzo,
sia per gli adulti che, a maggior ragione, per i minori.
La conoscenza dei principali pericoli dell’utilizzo di Internet e
delle misure di protezione disponibili nei browser per la navigazione e nei programmi per l’utilizzo della posta elettronica,
può consentire di sfruttare le enormi potenzialità che il mondo
virtuale offre riducendo i rischi della navigazione.
Nell’incontro verranno proposti i temi principali per la conoscenza delle “trappole” che si possono trovare su internet,
con linguaggio semplice e a tratti anche divertente, per coinvolgere i ragazzi e renderli “sensibili” ad una navigazione sicura e istruttiva. Protagonista dell’incontro è Paolo
Attivissimo, giornalista informatico e autore di dieci di libri
d’informatica e di centinaia di articoli su Internet e nuove
tecnologie.
Da segnalare il suo sito internet www.disinformatico.info (visitato da migliaia di utenti) dove è possibile trovare preziose
informazioni su “bufale”, truffe on line e quant’altro. Coordina l’incontro Michele Bottari, divulgatore scientifico e redattore per ZeusNews.it.
Nicola Gemignani
lunedì 17 marzo, ore 17.00
INTERNET, SE LO CONOSCI LO USI
Partecipa all’incontro
Paolo Attivissimo
Coordina Miche Bottari
sala conferenze quarto piano
ingresso libero