Indice dei costi di produzione ICP secondo modelli di costo CPN

Transcript

Indice dei costi di produzione ICP secondo modelli di costo CPN
Indice dei costi di produzione ICP secondo
modelli di costo CPN
Basi
Koordinationskonferenz der Bau- und Liegenschaftsorgane
der öffentlichen Bauherren
Conférence de coordination des services de la construction
et des immeubles des maîtres d’ouvrage publics
Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione
e degli immobili dei committenti pubblici
Coordination Group for Construction and Property Services
Elaborato dalla
Società Svizzera degli Impresari-Costruttori
Dipartimento
Servici per lo sviluppo d'impresa
in collaborazione con
Conferenza di coordinamento degli organi della costruzione
e degli immobili dei committenti pubblici KBOB
Ufficio federale delle costruzioni e della logistica UFCL
Dipartimento federale delle finanze DFF
ICP secondo modelli di costo CPN
Basi
Indice
1
Guida sintetica ............................................................................................................................... 2
1.1
Indice dei costi di produzione basato sui modelli di costo CPN ............................................. 2
1.2
Su quale principio si fonda il conteggio delle variazioni di prezzo?........................................ 2
1.3
Cosa si deve regolamentare nel contratto?............................................................................ 2
1.4
Per quali oggetti è appropriato il conteggio secondo i modelli di costo CPN? ....................... 2
2
Punti forti e deboli dei metodi esistenti basati su indici .................................................................. 3
3
Un indice dei costi di produzione basato sul CPN ......................................................................... 3
4
3.1
Rappresentazione approssimativa della struttura dei costi di oggetti .................................... 3
3.2
Struttura dei costi commisurata ai periodi di competenza...................................................... 4
3.3
Concetto pratico ..................................................................................................................... 5
Conseguenze ................................................................................................................................. 5
4.1
5
Confronto tra i metodi............................................................................................................. 5
Struttura ......................................................................................................................................... 7
5.1
In generale ............................................................................................................................. 7
5.2
Modelli di costo CPN riportati ................................................................................................. 7
5.3
I modelli di costo CPN nel dettaglio........................................................................................ 8
6
Basi dei modelli di costo CPN ...................................................................................................... 14
7
Applicazione................................................................................................................................. 15
7.1
Definizioni contrattuali necessarie........................................................................................ 15
7.2
Tipo di metodo...................................................................................................................... 15
7.3
Tipo di pagamento................................................................................................................ 15
7.4
Data di riferimento e momento della richiesta di variazioni di prezzo .................................. 16
7.5
Assegnazione del progetto ai modelli di costo CPN............................................................. 16
7.6
Calcolo della variazione di prezzo di un capitolo CPN ......................................................... 16
7.7
Calcolo delle variazioni di prezzo per pagamento secondo prezzi unitari............................ 17
7.8
Calcolo della variazione di prezzo per pagamento secondo prezzi globali .......................... 18
8
Introduzione del nuovo metodo.................................................................................................... 20
9
Indici secondo i modelli di costo CPN .......................................................................................... 21
1
1
Guida sintetica
1.1
Indice dei costi di produzione basato su modelli di costo CPN
L’indice dei costi di produzione basato sul CPN tratta il singolo capitolo CPN come un modello
rappresentativo, che comprende le quote di costo derivanti da salari, materiali vari e componenti
d’inventario. L’evoluzione dei costi viene attestata trimestralmente per 26 oggetti modello sulla base
del CPN.
1.2
Su quale principio si fonda il conteggio delle variazioni di prezzo?
Per calcolare le variazioni di prezzo, si utilizza esattamente la stessa struttura che viene applicata al
conteggio delle prestazioni computate.
Esempio di conteggio delle variazioni di prezzo per un trimestre sulla base del modello di costo CPN
CPN
Importo di
fatturazione
netto
Colonna 1
113 TB
Valore
dell’indice alla
data di
riferimento
Colonna 2
Valore
dell’indice nel
periodo di
conteggio
Colonna 3
%
Variazione
CHF
(C3 – C2) : C2
C1 x C4
Variazione
Colonna 4
Colonna 5
5'000.--
99.4
98.1
- 1.308
151
150'000.--
99.9
100.2
0.300
450.--
223
40'000.--
99.7
100.1
1.805
722.17
Variazione
Variazione trasferibile
IVA
1107.22
80%
7.6%
Fattura variazioni
- 65.40
885.78
67.32
953.10
La struttura dei costi (paniere), che costituisce il riferimento per il calcolo delle variazioni di prezzo,
corrisponde ai costi effettivamente maturati nel periodo in oggetto. Questo metodo consente di
registrare oscillazioni straordinarie dei prezzi.
1.3
-
1.4
Cosa si deve regolamentare nel contratto?
Alla voce “Variazioni di prezzo” si deve specificare che le variazioni di prezzo sono calcolate
secondo l’indice dei costi di produzione ICP, applicando il metodo dei modelli di costo CPN.
Poiché per alcuni capitoli CPN non è stato elaborato alcun modello, a essi il contratto deve
associarne uno che costituisca la base di calcolo per la variazione di prezzo.
La data di riferimento (art. 62, SIA 118) è il giorno in cui viene inoltrata l’offerta e dalla quale
inizia il diritto alla fatturazione delle variazioni di prezzo. Una data diversa per l’inizio di tale
diritto, deve essere concordata.
Per quali oggetti è appropriato il conteggio secondo i modelli di costo CPN?
Il conteggio secondo i modelli di costo CPN offre il vantaggio di un vasto campo di applicazione. Il
nuovo metodo è appropriato per oggetti importanti e di lunga durata, soprattutto se eterogenei.
Il metodo non è appropriato per opere,
• che presentano strutture dei costi insolite o molto particolari nell’ambito dei capitoli CPN;
• in cui l’indice SSIC dei costi del personale non fornisce una rappresentazione soddisfacente
dell’evoluzione dei salari, come p.es. nei lavori sotterranei;
2
•
che non sono descritti negli atti d’appalto secondo i CPN.
L’ICP secondo categorie di lavoro resta comunque valido e consigliabile per oggetti di dimensioni più
limitate e di rapida realizzazione, purché esista una categoria di lavoro corrispondente.
2
Punti forti e deboli dei metodi esistenti basati su indici
Tra i metodi basati su indici, il settore principale della costruzione utilizza soprattutto l’indice dei costi
di produzione (ICP) e il metodo dell’indice specifico d’opera (MIS), integrandoli in alcuni casi con il
metodo parametrico (MP). Queste procedure si sono affermate nel settore e vengono applicate con
risultati positivi.
L’ICP esistente attesta le variazioni di prezzo per i singoli oggetti modello considerati nel loro insieme,
come p.es. un ponte. Sia le imprese di costruzioni che i committenti prediligono l’ICP perché è uno
strumento di facile utilizzo. Tuttavia, esso rivela un evidente punto debole nella differenza più o meno
marcata che emerge a livello di struttura dei costi tra gli oggetti effettivamente realizzati e gli oggetti
modello.
Raccomandato per le grandi commesse, il metodo dell’indice specifico d’opera (MIS) utilizza,
diversamente dall’ICP, una struttura dei costi specifica per ogni progetto, ma non è di facile
applicazione. A ciò si aggiunge che le grandi commesse di lunga durata sono spesso costituite da
una serie di singoli progetti, con caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Se le dimensioni e i tempi di
realizzazione farebbero propendere per l’applicazione del MIS, questo metodo però non renderebbe
conto in modo soddisfacente della struttura eterogenea della commessa. Per questo motivo, i
responsabili scelgono spesso una soluzione che consenta di calcolare le variazioni di prezzo dei
singoli componenti secondo gli oggetti modello dell’ICP.
A scopo di calcolo, tutti i metodi esistenti basati sugli indici utilizzano la stessa struttura dei costi per
l’intera durata della costruzione. Avendo registrato oscillazioni eccezionalmente consistenti negli
ultimi anni, i prezzi dei singoli materiali hanno posto in evidenza il punto debole di questa struttura
fissa dei costi. Bisogna considerare che normalmente la fornitura dei materiali non segue un ritmo
regolare nell’arco del periodo di costruzione. Se il prezzo di un materiale come l’acciaio da
costruzione subisce un notevole aumento proprio quando gran parte del suo quantitativo viene posto
in opera sul cantiere, la variazione di prezzo che si è effettivamente verificata non corrisponde a
quella fatturabile. In casi come questi, può capitare di fatturare una variazione di prezzo anche se i
materiali interessati non vengono realmente posti in opera durante il periodo di rincaro. Un metodo
basato sull’indice non assolve il proprio scopo originario se deve essere integrato da altri accordi
concernenti “variazioni di prezzo straordinarie”.
3
Un indice dei costi di produzione basato sul CPN
Il metodo basato sul CPN offre un sistema di uso generale per la rappresentazione dei costi. I singoli
oggetti non si differenziano soltanto per numero e rilevanza dei singoli capitoli CPN, ma anche per la
struttura dei costi all’interno di essi. Se le variazioni di prezzo sono calcolate con un metodo basato
sul CPN, ogni capitolo CPN dovrà essere considerato come un oggetto modello. L’ICP esistente
secondo categorie di lavoro attesta l’evoluzione dei costi per 12 oggetti modello. L’ICP basato sul
CPN, illustrato in questa sede, consente invece di rappresentare l’evoluzione dei costi per i modelli di
22 capitoli CPN.
3.1
Attribuzione della struttura dei costi di oggetti ai modelli CPN
La struttura dei costi di un progetto concreto può essere da attribuita con buona approssimazione ai
singoli moduli basati sui 22 capitoli CPN. Se per i singoli capitoli CPN dei progetti emergono quote
diverse, che si ripercuotono sui costi complessivi, al calcolo delle variazioni di prezzo si possono
associare strutture di costi specifiche per il singolo oggetto. È evidente che ogni oggetto
effettivamente eseguito risulta più o meno diverso dall’oggetto modello scelto ad esempio per le
3
opere in calcestruzzo armato – genio civile. L’ICP basato sul CPN consente di acquisire la struttura
dei costi di ogni progetto in misura più o meno adeguata, applicando i capitoli CPN secondo un’ottica
specifica per il singolo oggetto.
Struttura dei costi per l’oggetto modello denominato “Calcestruzzo armato – genio civile” e per il
progetto effettivamente eseguito.
CPN
Denominazione
ICP basato sull’oggetto modello
esistente
Oggetto effettivamente
eseguito
(categoria di lavoro 3)
113
Impianto di cantiere
8.3
8.0
162
Opere di sostegno della fossa di scavo
6.0
6.0
164
Ancoraggi e pareti chiodate
2.7
4.0
172
Impermeabilizzazioni
2.6
2.0
211
Fosse di scavo e movimenti di terra
28.8
21.0
241
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto
51.6
42.0
161
Abbassamento falda freatica e
smaltimento acque
171
Pali
6.0
11.0
Totale
100.0
100.0
Nel presente esempio sono stati aggiunti due importanti capitoli CPN. Si noti che il singolo capitolo
CPN continua a costituire un modello a sé stante. La sezione 5 documenta come sono strutturati
questi modelli.
Se il nuovo sistema comunque non riesce ad acquisire con precisione i costi specifici degli oggetti, il
vantaggio è che può fornire una rappresentazione soddisfacente di oggetti concreti, per i quali non
disponiamo di un oggetto modello appropriato nell’ICP esistente. Per la prima volta possiamo contare
su uno strumento idoneo a oggetti di entità consistente ma eterogenei, che consente di calcolare le
variazioni di prezzo senza grosse difficoltà.
3.2
Struttura dei costi commisurata ai periodi di competenza
Per gran parte dei progetti, la fatturazione viene eseguita sulla base di computi delle prestazioni
previste nella struttura del CPN. Risulta quindi evidente che, a seconda della fase esecutiva, i costi
maturati per ogni capitolo CPN sono distribuiti in modo diverso.
Se l’oggetto modello Opere in calcestruzzo armato – genio civile viene suddiviso in due fatture
parziali di uguale importo, i costi corrispondenti potrebbero essere strutturati come segue:
Struttura dei costi modificata secondo le fasi esecutive
CPN
Denominazione
Fattura parziale
1
Fattura parziale
2
113
Impianto di cantiere
162
14.0%
2.6%
8.3%
Opere di sostegno della fossa di scavo
9.0%
3.0%
6.0%
164
Ancoraggi e pareti chiodate
5.4%
0.0%
2.7%
172
Impermeabilizzazioni di opere interrate
0.0%
5.2%
2.6%
211
Fosse di scavo e movimenti di terra
57.6%
0.0%
28.8%
241
Opere di calcestruzzo eseguite sul
posto
14.0%
89.2%
51.6%
100.0%
100.0%
100.0%
Totale
4
Importo totale
L’importo totale corrisponde alla struttura dei costi secondo il modello della categoria 3. La prima
fase, che si ripercuote sulla struttura dei costi della fattura parziale 1, è caratterizzata dagli impianti di
cantiere e dai lavori agli scavi di fondazione, mentre la fase 2 è dominata dalla messa in opera del
calcestruzzo.
L’ICP basato sulle categorie di lavoro associa la stessa struttura dei costi all’intera durata della
costruzione. Se nel primo periodo (determinante ai fini della prima fattura parziale) l’acciaio da
costruzione registra un considerevole aumento di prezzo, la variazione attestata risulterà maggiore di
quella effettiva perché, per questa prima fase, il modello prevede già una buona quota di acciaio, che
però non viene ancora fornito. Tale rincaro avrà invece una rilevanza troppo bassa se si verifica nel
secondo periodo durante il quale viene fornito più acciaio di quanto prevede il modello e, di
conseguenza, anche la variazione di prezzo attestata sarà inferiore rispetto al rialzo effettivo.
Se il calcolo delle variazioni di prezzo si riferisce di volta in volta alle prestazioni attestate per il
singolo capitolo CPN, la variazione di prezzo calcolata risulta commisurata ai periodi di competenza e
corrispondente all’evoluzione effettiva dei costi. Questo sistema si dimostra più preciso nel rendere
conto delle oscillazioni di prezzo straordinarie.
3.3
Concetto pratico
Il metodo basato sul CPN per il calcolo delle variazioni di prezzo soddisfa le seguenti condizioni
essenziali:
(1)
(2)
Il nuovo concetto è di facile utilizzo. Il conteggio delle prestazioni si basa sulla struttura del
CPN. Gli stati degli indici sono pubblicati per ogni capitolo CPN. È sufficiente moltiplicare
l’importo della prestazione conteggiata per la variazione dell’indice assegnato al rispettivo
capitolo CPN. La soglia per l’applicazione è bassa e il calcolo periodico della variazione di
prezzo non comporta un grosso dispendio di tempo.
Il collegamento diretto tra calcolo delle variazioni di prezzo e conteggio delle prestazioni
fornisce una base trasparente. L’attestazione separata dei fattori di variazione (quantità e
prezzo) per i singoli capitoli CPN consente di ottenere risultati plausibili in qualsiasi momento.
Nel complesso, l’applicazione del nuovo sistema non è tanto più impegnativa rispetto all’attuale
metodo basato sulle categorie di lavoro, ma i risultati sono caratterizzati da una maggiore
trasparenza.
4
Conseguenze
4.1
Confronto tra i metodi
Il grafico sottostante confronta il metodo ICP secondo la categoria di lavoro 3 e il metodo ICP
secondo il modello di costo CPN, applicandoli all’esempio di un "cavalcavia". Il modello secondo
categorie di lavoro e il modello di costo CPN rappresentano la struttura dei costi del progetto allo
stesso modo. Ciò che li differenzia è che, nel modello basato sulle categorie di lavoro, la struttura dei
costi resta invariata per tutta la durata della costruzione. Nel modello di costo CPN, invece, essa si
adegua allo stato di avanzamento dei lavori.
Per il confronto si ipotizza che l’esecuzione dell’opera si estenda su quattro trimestri, con una data di
riferimento collocata un anno prima dell’inizio dei lavori. Si dimostra a quanto ammonta la variazione
di prezzo calcolata con i due metodi se, per alcuni anni, si posticipa di un trimestre l’inizio dei lavori.
5
La variazione di prezzo calcolata per
l’intera durata di realizzazione del
progetto cambia in funzione della data di
inizio dei lavori. La variazione di prezzo
complessiva risulta maggiore in alcuni
casi per il modello basato sulle categorie
di lavoro, in altri per il modello di costo
CPN.
Le variazioni di prezzo basate sui modelli
di costo CPN sono commisurate ai periodi
di competenza perché, ai fini del calcolo,
si considerano le quantità effettive per
ogni fase esecutiva.
La struttura costante dei costi nei modelli
basati sulle categorie di lavoro determina,
invece,
un
ritardo
nel
reagire
all’evoluzione
dei
costi
di
approvvigionamento. Il calcolo eseguito
secondo i modelli di costo CPN produce
una maggiore volatilità.
secondo CPN
secondo cat. di lavoro 3
4000000
3000000
2000000
1000000
0
Complessivo
2003
- 2009
Gesamt
2003
- 2009
I due metodi possono portare a risultati diversi pur se riferiti al medesimo progetto di costruzione.
Riferiti ad un elevato numero di oggetti, i due metodi portano generalmente al medesimo risultato, su
un periodo di più anni.
6
5
Struttura
5.1
In generale
I modelli di costo CPN riportati nell’ICP sono costituiti dai tipi di attività principali che caratterizzano i
lavori da impresario costruttore.
I CPN non sono pubblicati per lavori che normalmente
- non sono eseguiti dall’appaltatore, ma vengono assegnati a parte dal committente (p.es. ponteggi,
rivestimenti termoisolanti delle facciate, sistemazione di giardini e paesaggi, ecc.);
- sono eseguiti da imprese specializzate (p.es. sondaggi geognostici, tecnica spingitubo, betoncini);
- possono essere calcolati con maggiore precisione servendosi di altri metodi (p.es. metodo
parametrico per pareti antirumore, giunti di transizione, ecc.).
5.2
Modelli di costo CPN riportati
CPN 113 HB
CPN 113 TB
CPN 114
CPN 117
CPN 121
CPN 131
CPN 151
CPN 161
CPN 162-A
CPN 162-B
CPN 164
CPN 171
CPN 172
CPN 211
CPN 213
CPN 221
CPN 222
CPN 223
CPN 237
CPN 241-Fe0
CPN 241-Fe70
CPN 241-Fe110
CPN 314
CPN 315
CPN 342
CPN 348
DIV
Impianto di cantiere (ED)
Impianto di cantiere (GC)
Ponteggi
Demolizioni e rimozioni
Assicurazioni, sottomurazioni, rinforzi e spostamenti
Ripristino e protezione di strutture in calcestruzzo
Lavori per condotte interrate
Abbassamento falda freatica e smaltimento acque
Palancolate, puntellamenti
Paratie, targonate, pareti di pali, tamponamenti
Ancoraggi e pareti chiodate
Pali
Impermeabilizzazioni di opere interrate
Fosse di scavo e movimenti di terra
Sistemazione di corsi d’acqua
Strati di fondazione per impianti di trasporto
Selciati, lastricati e delimitazioni
Pavimentazioni
Canalizzazioni
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto senza acciaio d’armatura
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto Fe 70kg/m3
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto Fe 110kg/m3
Opere murarie
Elementi prefabbricati
Facciate: rivestimento termoisolante intonacato
Intonaci per esterno
Attività medie da impresario costruttore
Per i capitoli CPN 113, 162 e 241 sono stati sviluppati due o tre modelli di costo per rappresentare
meglio le differenze che si verificano nelle variazioni di prezzo.
Allo scopo di fornire una grandezza di riferimento per i capitoli CPN, a cui non è assegnato un
modello specifico, è stato sviluppato un modello con valori medi riferiti alla struttura media dei costi e
all’inventario dei materiali per i lavori da impresario costruttore.
7
5.3
I modelli di costo CPN nel dettaglio
CPN 113 HB
Impianto di cantiere (ED)
Impianto convenzionale per cantieri di edilizia generica
Nel caso del CPN 113 sono disponibili modelli diversi a seconda che si tratti di edilizia o genio civile,
per i quali ci si è basati su ipotesi altrettanto differenziate: per esempio, gli impianti di cantiere
dell’edilizia richiedono quote di costi fissi notevolmente maggiori (noleggio).
● Apparecchiature e proporzioni diverse dell’inventario:
Macchine e attrezzi
65%
Materiale d’esercizio
20%
Utensili
15%
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 113 TB
7.3%
1.3%
88.3%
3.1%
100.0%
Impianto di cantiere (GC)
Impianto convenzionale per cantieri del genio civile generico
Nel caso del CPN 113 sono disponibili modelli diversi a seconda che si tratti di edilizia o genio civile,
riconducibili anch’essi a ipotesi altrettanto differenziate: per esempio, gli impianti di cantiere del
genio civile richiedono quote di costi fissi notevolmente inferiori (noleggio).
● Apparecchiature e proporzioni diverse dell’inventario:
Macchine e attrezzi
20%
Materiale d’esercizio
70%
Utensili
10%
● Struttura dei costi d’opera (CO2)
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 114
30.2%
23.7%
41.3%
4.9%
100.0%
Ponteggi
Ponteggi di lavoro leggeri e pesanti, opere di protezione come rivestimenti e reti di tetti provvisori,
condotte e scivoli per materiale, accessi al ponteggio, mezzi di sollevamento.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
8
80.2%
5.2%
10.4%
4.2%
100.0%
CPN 117
Demolizioni e rimozioni
Demolizione a mano e a macchina. Le tasse di discarica (elemento di costo materiale) sono inglobate
nell'indice della ghiaia in quanto non esiste un indice specifico.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 121
51.6%
17.1%
27.0%
4.3%
100.0%
Assicurazioni, sottomurazioni, rinforzi e spostamenti
Scavo per sottomurazioni. Demolizione di fondazioni, pareti, ostacoli e pavimentazioni a mano e a
macchina. Protezione di scarpate con malte. Trasporti. Cls.di sottofondo, negativo e di livellamento.
Strutture di calcestruzzo, casseri, inserti, risparmi ed armatura.
Riempimenti: scavo, ghiaia, pietrisco, sabbia.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 131
51,4%
34,1%
10,7%
3,7%
100.0%
Ripristino e protezione di strutture in calcestruzzo
Preparazione del supporto e rimozione del cls. Eliminazione della ruggine o rimozione dell' armatura.
Rinforzo dell' armatura. Casseri intradossi ed inserti. Calcestruzzo convenzionale e spruzzato. Malta
di rivestimento e di sovrastrato messa in opera convenzionale o a spruzzo. Stucccature. Prodotti
impregnanti e idrofobizzanti. Sigillatura di superfici. Sigillatura di giunti ed iniezioni.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 151
67,2%
20,4%
8,8%
3,6%
100.0%
Lavori per condotte interrate
Lavori di scavo. Assicurazioni e sbadacchiature. Tubi protezione cavi e blocchi di tubi. Canali e
coperture. Pozzetti, camere e fondazioni. Avvolgimenti di tubazioni e riempimenti.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
57.0%
25,4%
10.1%
7,5%
100.0%
9
CPN 161
Abbassamento falda freatica e smaltimento acque
Il modello considera per 3/4 lo smaltimento aperto delle acque e per 1/4 chiuso quello in falda.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 162-A
Palancolate, puntellamenti (longarine, puntelli e supporti)
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 162-B
38,8%
7,9%
42,1%
11,2%
100.0%
Paratie, targonate, pareti di pali, tamponamenti
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 164
29,0%
11,3%
54,7%
5,0%
100.0%
34,6%
35,5%
20,0%
9,9%
100.0%
Ancoraggi e pareti chiodate
Lavori di perforazione, ancoraggi attivi e passivi. Calcestruzzo spruzzato per pareti chiodate ed
assicurazione di scarpate. Smaltimento delle acque.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 171
41,6%
35,9%
19,4%
3,0%
100.0%
Pali
Pali trivellati in calcestruzzo rivestiti o meno, pali battuti iniettati (micropali).
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
10
31,8%
36,8%
28,0%
3,5%
100%
CPN 172
Impermeabilizzazioni di opere interrate
Malte impermeabili, nastri per giunti, asfalto fuso, teli impermeabili, polimeri liquidi e rivestimenti,
iniezioni per impermeabilizzazione smaltimento delle acque e strati di protezione,
impermeabilizzazione di giunti.
Senza impermeabilizzazione di gallerie e ponti.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 211
38,4%
51,4%
8,1%
2,0%
100.0%
Fosse di scavo e movimenti di terra
Movimenti terra vegetale, lavori di scavo, assicurazioni di scarpate, fornitura di materiale, formazione
di rilevati e costruzioni di sostegno. Trasporti e messa in deposito
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 213
31,9%
43,1%
18,1%
7,0%
100.0
Sistemazione di corsi d’acqua
Deviazione, smaltimento delle acque. Scavi e lavori di posa in acqua. Lavori con cls. in acqua,
protezione del fondo e briglie, protezione argini e drenaggi. Fornitura materiali, trasporti e deposito.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 221
46,9%
31,7%
16,9%
4,4%
100.0%
Strati di fondazione per impianti di trasporto
Esecuzione di strati di fondazione, fornitura di materiale, trasporti all'interno e all'esterno del cantiere,
geosintetici, planie.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
20,8%
49,4%
14,0%
15,8%
100.0%
11
CPN 222
Selciati, lastricati e delimitazioni
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 223
41,9%
46,1%
8,1%
4,0%
100.0%
Pavimentazioni
Base: 80% posa a macchina, 20% posa manuale
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 237
24,2%
58,2%
7,8%
9,8%
100.0%
Canalizzazioni
Lavori di scavo, sbadacchiature, canalizzazioni in materia plastica, grès e calcestruzzo. Pozzi e
pozzetti in elementi prefabbricati, avvolgimenti, riempimenti con fornitura di materiale.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 241-Fe 0
42,4%
32,6%
19,3%
5,7%
100.0%
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto senza acciaio per armatura
Calcestruzzo, casseri, risparmi.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 241-Fe70
43,1%
38,9%
13,9%
4,2%
100.0%
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto Fe 70kg/m3
Calcestruzzo, casseri, acciaio d'armatura, risparmi. Contenuto acciaio 70 Kg/m3
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
12
42,4%
41,1%
11,5%
4,9%
100.0%
CPN 241-Fe110
Opere di calcestruzzo eseguite sul posto Fe 110kg/m3
Calcestruzzo, casseri, acciaio d'armatura, risparmi. Contenuto acciaio 110 Kg/m3
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 314
42,3%
41,7%
11,5%
4,5%
100.0%
Opere murarie
Muratura grezza e facciavista, pavimenti e rivestimenti, lavori di posa, chiusure provvisorie, lavori di
copertura.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 315
54,0%
34,9%
7,9%
3,2%
100.0%
Elementi prefabbricati
Elementi per pareti, solette,pilastri, travi,scale, pianerottoli.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
CPN 342
15,1%
72,0%
5,9%
7,0%
100.0%
Facciate: rivestimento termoisolante intonacato
Isolamento termico a cappotto con 80%, di pannelli di polistirolo e 20% di lana minerale.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
46,1%
46,8%
4,5%
2,5%
100.0%
13
CPN 348
Intonaci per esterno
Adesivi, trattamenti preliminari del fondo, intonaci di fondo, intonaci isolanti termicamente e di
risanamento, intonaci di finitura.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
DIV
67,6%
27,0%
4,0%
1,5%
100.0%
Altri lavori da impresario-costruttore
Modello di costi basato su valori medi riferiti alla struttura dei costi e ai materiali da costruzione
impiegati. Da utilizzare solo quando non è possibile attribuire i lavori a un altro CPN modello.
Importo max. del modello 20%.
● Struttura dei costi d’opera (CO2):
Salario
Materiale
Inventario
Prestazioni di terzi
Totale
6
44,7%
38,5%
9,8%
6,9%
100.0%
Basi dei modelli di costo CPN
I modelli di costo CPN si fondano sostanzialmente sulle seguenti basi:
•
•
valori caratteristici della struttura dei costi, risultanti dalla contabilità analitica di diversi oggetti;
schema di calcolo della Società svizzera impresari costruttori.
I modelli di costo CPN sono stati sviluppati tramite codifica delle componenti dei costi (principio “topdown”):
1. Chiave di riparto dei costi d’opera:
• quote di salari, materiali, inventario e prestazioni di terzi (spese di trasporto)
2. Chiave di riparto dei costi dei materiali:
• proporzioni tra materiale tipico della categoria e generico
• proporzioni tra i singoli gruppi rilevanti di materiali
3. Chiave di riparto dei costi d’inventario:
• proporzioni tra macchine, materiale d’esercizio e utensili
• proporzioni tra costi per ammortamento, tassi d’interesse, stazionamento, riparazione,
revisione. energia e lubrificanti
• quote per costi di trasporto dell’inventario
4. Chiave di riparto delle prestazioni di terzi:
• codifica delle prestazioni di terzi sugli elementi di costo salari, materiali, inventario
• chiave di riparto dei costi di trasporto con proporzioni tra gruppi di materiali e spese di
trasporto.
14
La plausibilità dei modelli di costo CPN è stata verificata mediante confronti a lungo termine (2003 2009) tra modelli di costo CPN e modelli basati sulle categorie di lavoro dell’ICP.
7
Applicazione
7.1
Definizioni contrattuali necessarie
In riferimento alle variazioni di prezzo, il contratto d’appalto deve definire i seguenti elementi:
• metodo di calcolo;
• tipo di retribuzione;
• assegnazione delle parti di progetto ai modelli di costo CPN o alla(e) categoria(e) di
lavoro;
• momento dal quale si possono fatturare le variazioni di prezzo;
• data di riferimento.
7.2
Metodo di calcolo
La Guida per il calcolo delle variazioni di prezzo nel settore della costruzione raccomanda di applicare
l’ICP a progetti che si estendono per un massimo di 2 cambi di anno, purché esista una categoria di
lavoro adeguata.
Ponendo i capitoli CPN alla base dell’ICP, si può descrivere la struttura dei costi di un progetto
concreto con maggiore precisione rispetto a quanto avveniva in passato con le categorie di lavoro.
Poiché risulta meglio commisurato anche ai periodi di competenza, il metodo può essere utilizzato per
progetti che si estendono su alcuni anni. Il campo di applicazione può essere ampliato per quanto
riguarda sia gli oggetti che la durata.
Tuttavia, bisogna considerare che la variazione di prezzo si basa anche in questo caso su oggetti
modello. Per gli oggetti, caratterizzati da una struttura dei costi molto specifica, si dovrebbe pertanto
continuare a utilizzare il MIS.
Alla voce “Variazioni di prezzo” si deve indicare il sistema selezionato. In questo caso, occorre
specificare che le variazioni di prezzo sono calcolate secondo l’indice dei costi di produzione ICP
basato sui modelli di costo CPN.
7.3
Tipo di retribuzione
Se è definito un metodo per la fatturazione delle variazioni di prezzo, è evidente che non è stata
concordata una retribuzione forfetaria, bensì un tipo di pagamento che prevede la fatturazione delle
variazioni di prezzo. Tuttavia, si può sempre distinguere tra un metodo con prezzo globale e una
remunerazione secondo prezzi unitari.
Se si concorda un prezzo globale, occorre definire un piano dei pagamenti che fissi le date e gli
importi di ogni rata. Per calcolare la variazione di prezzo occorre una struttura fissa delle quantità per
l’intera durata della costruzione, che deve essere definita all’inizio.
Qualora si concordasse la remunerazione secondo prezzi unitari, la fatturazione si orienta in linea di
massima sulla quantificazione delle parti realizzate. La variazione di prezzo basata sul CPN risulta
dalla prestazione effettuata per ogni CPN e dalla corrispondente variazione di prezzo.
Il tipo di retribuzione incide direttamente sulla modalità di conteggio dei compensi maturati per le
variazioni di prezzo. Il metodo viene illustrato nella sezione 7.6, con un esempio concreto.
15
7.4
Data di riferimento e momento della richiesta di variazioni di prezzo
La data di riferimento, ossia il momento determinante ai fini del calcolo delle variazioni di prezzo,
deve essere stabilita per contratto. Di regola fa stato la data di inoltro delle offerte.
La data di riferimento (art. 62, SIA 118) è il giorno in cui viene inoltrata l’offerta e dalla quale inizia il
diritto alla fatturazione delle variazioni di prezzo. Una data diversa per l’inizio di tale diritto, deve
essere concordata.
7.5
Assegnazione del progetto ai modelli di costo CPN
È chiaro che, nell’ICP con categorie di lavoro, si deve definire la categoria di lavoro che costituisce il
riferimento per calcolare la variazione di prezzo di un oggetto concreto.
In parte quest’assegnazione risulta necessaria anche per l’ICP basato sui modelli di costo CPN.
L’evoluzione dei prezzi viene attestata soltanto per i capitoli CPN principali. Per tutti gli altri, che
compaiono comunque nell’oggetto concreto, si deve individuare un capitolo CPN paragonabile. Si
calcola inoltre un modello CPN aggiuntivo speciale (Altri lavori da impresario-costruttore), che
sintetizza i costi medi per opere da capomastro.
La quota dei costi da assegnare a questa grandezza ausiliaria non dovrebbe superare il 20%. In caso
contrario, si raccomanda di scegliere un altro metodo.
7.6
Calcolo della variazione di prezzo di un capitolo CPN
Gli stati degli indici relativi a ogni capitolo CPN sono attestati trimestralmente. La variazione di prezzo
per il singolo capitolo risulta dalla variazione percentuale dello stato dell’indice riscontrata tra la data
di riferimento e il periodo di conteggio.
Esempio modello di costo CPN 151, Lavori per condotte interrate
Indice trimestre riferimento del periodo di conteggio
100.7
2010/1
Indice trimestre conteggio alla data di riferimento
100.2
2009/2
Variazione dell’indice: (100.7 – 100.2) : 100.2
0.499%
Lavori eseguiti CPN 151
CHF
124'600.--
./. Ribasso
2.0%
2'492.--
Importo netto lavori eseguiti
CHF
122'108.--
(senza deduzione sconto, senza deduzione
trattenuta di garanzia, senza IVA)
Procedimento
Variazione:
122'108 x 0.499%
= CHF 609.32
Variazione trasferibile:
609.32 x 80%
= CHF 487.46
IVA
7.6%
Fattura variazioni
16
CHF 37.05
CHF 524.50
Data di riferimento: 2° trimestre 2009
Periodo di conteggio: 1° trimestre 2010
7.7
Calcolo delle variazioni di prezzo per secondo retribuzione a prezzi unitari
I computi sono rilevati su base mensile e in modo specifico per ogni CPN. Di norma, anche la
fatturazione di queste prestazioni è effettuata mensilmente. La fattura relativa alla variazione di
prezzo maturata viene emessa ogni trimestre e tiene conto delle seguenti basi:
•
•
•
•
•
•
la variazione di prezzo si riferisce all’importo fatturato per ogni singolo CPN durante il
periodo di conteggio. Le fatture mensili delle prestazioni vengono raggruppate per la
fatturazione trimestrale delle variazioni di prezzo, e più precisamente differenziate secondo
i vari capitoli CPN;
l’importo assoggettato al calcolo della variazione di prezzo è sempre il totale netto
derivante dal conteggio della prestazione (compreso ribasso, senza sconto, deduzione
delle trattenute di garanzia e IVA);
la modifica in % risulta dai valori degli indici pubblicati per i singoli capitoli CPN;
l’intera variazione di prezzo risulta dalla somma delle variazioni di prezzo dei singoli CPN;
come per tutte le procedure di calcolo delle variazioni di prezzo, il grado di trasferibilità
corrisponde all’80%;
il totale di conteggio delle variazioni di prezzo è inoltre assoggettato all’imposta sul valore
aggiunto.
Il seguente esempio riporta i calcoli della variazione di prezzo per il 4° trimestre 2009 e per il primo
trimestre 2010 in riferimento al medesimo mandato:
17
Accordi contrattuali sulle variazioni di prezzo:
Metodo:
ICP secondo modelli di costo CPN
Tipo di retribuzione:
secondo prezzi unitari (misurazione effettiva)
Modelli di costo CPN da utilizzare:
113TB, 151, 223, 237, 241-Fe70
Data di riferimento:
1°trimestre 2009
Calcolo della variazione di prezzo per lavori eseguiti nel 4° trimestre 2009
CPN
Importo di
fatturazione
netto
Colonna 1
113 TB
151
223
Colonna 2
Valore
dell’indice nel
periodo di
conteggio
Colonna 3
%
Variazione
CHF
(C3 – C2) : C2
C1 x C4
Variazione
Colonna 4
Colonna 5
5'000.-
99.4
98.1
- 1.308
- 65.40
150'000.-
99.9
100.2
0.300
450.45
99.7
101.5
1.805
722.17
40'000.--
Variazione
prezzi
Valore
dell’indice alla
data di
riferimento
dei
1107.22
Quota trasferibile
80%
IVA
7.6%
Importo trasferibile
885.78
67.32
953.10
Calcolo della variazione di prezzo per lavori eseguiti nel 1° trimestre 2010
CPN
Importo di
fatturazione
netto
Colonna 1
Valore
dell’indice alla
data di
riferimento
Colonna 2
Valore
dell’indice nel
periodo di
conteggio
Colonna 3
%
Variazione
CHF
(C3 – C2) : C2
C1 x C4
Variazione
Colonna 4
Colonna 5
151
50'000.--
99.9
100.7
0.794
237
200'000.--
100.0
100.6
0.600
1200.--
241Fe70
100'000.--
98.4
99.6
1.216
1219.51
Variazione
Variazione
trasferibile
IVA
2819.91
80%
7.6%
Fattura variazioni
400.50
2255.95
171.45
2427.40
Il calcolo viene eseguito sempre secondo lo stesso metodo. Decisiva a tale scopo risulta la base per il
calcolo della variazione di prezzo che, in questo caso, è il calcolo dettagliato delle prestazioni
secondo i capitoli CPN. La lista dei singoli capitoli CPN e la loro rilevanza possono cambiare da un
trimestre all’altro.
7.8
Calcolo della variazione di prezzo per secondo retribuzione a prezzo globale
Se il calcolo della variazione di prezzo si basa su prezzi globali rateizzati secondo un piano di
pagamenti, la singola fattura non viene compilata a seguito di computi. In questo caso, per tutte le
fatture vale la stessa struttura dei costi. Il metodo con ICP basato sul CPN consente di ipotizzare una
struttura dei costi semplificata e specifica per progetto.
18
Si presuppone che il progetto sia caratterizzato dalla struttura dei costi riportata dalle due fatture
dell’esempio 7.7:
Accordi contrattuali sulle variazioni di prezzo:
Metodo:
ICP secondo modelli di costo CPN
Tipo di retribuzione:
globale scadenzario secondo piano dei pagamenti
Modelli di costo CPN da utilizzare:
113TB, 151, 223, 237, 241-Fe70
Data di riferimento:
1° trimestre 2009
Struttura dei costi costante per tutte la fasi esecutive
CPN
Importo
113 TB
Quota percentuale
5’000
0.9 %
151
200’000
36.7 %
223
40’000
7.3 %
237
200’000
36.7 %
241 FE 70
100’000
18.4 %
Totale
545’000
100.0 %
Questa ripartizione resta invariata per tutte le fatture.
Conteggio della variazione di prezzo per il 1° trimestre 2010 sulla base del piano dei pagamenti
Quota
percentuale
Colonna 1
113 TB
Valore
dell’indice alla
data di
riferimento
Valore
dell’indice
fattura 1
Colonna 2
Colonna 3
Variazione
Variazione
ponderata
%
%
(C3 – C2) : C2
C1 x C4
Colonna 4
Colonna 5
0.9%
99.4
98.9
-0.503
-0.005
151
36.7%
99.9
100.7
0.801
0.294
223
7.3%
99.7
102.3
2.608
0.190
237
36.7%
100.0
100.6
0.600
0.220
241 FE 70
18.4%
98.4
99.6
1.220
0.224
100.0%
0.924
Variazione
Variazione di prezzo sull’importo fattura di Fr.195'000 secondo piano pagamenti
Variazione trasferibile
IVA
Importo totale variazione di
prezzo
0.92 %
Fr.
1794.00
80%
1435.20
7.60%
109.10
Fr.
1544.30
Per la seconda fattura, si deve calcolare soltanto la variazione del secondo periodo di fatturazione
rispetto alla data di riferimento. La ripartizione tra CPN e lo stato dell’indice alla data di riferimento
restano invariati.
19
8
Introduzione del nuovo metodo
Per calcolare le variazioni di prezzo con l’ausilio del CPN, si introduce un metodo
• che consente di rappresentare meglio la struttura dei costi (paniere) rispetto a quanto
avveniva in passato secondo categorie di lavoro nell’ICP esistente;
• più facile da applicare e più trasparente del MIS;
• che, rispetto agli altri due metodi, ha il vantaggio di rappresentare la struttura dei costi anche
delle singole fasi esecutive, quindi commisurato ai periodi di competenza.
I valori degli indici per i modelli di costo CPN sono pubblicati a partire dal 2° trimestre 2010.
Saranno messe a disposizione anche tutte le basi necessarie per l’applicazione dei metodi attuali. Se
il nuovo strumento si affermerà nella prassi così da sostituire il vecchio ICP basato sulle categorie di
lavoro, lo si deciderà successivamente in base ai risultati ottenuti.
20
9
Indici secondo i modelli di costo CPN
21