IL PERCORSO DELL` AGENDA 21 142

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IL PERCORSO DELL` AGENDA 21 142
IL PERCORSO DELL’ AGENDA 21
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L’ ATTIVAZIONE DEL FORUM
La specificità dell'Agenda 21 è la costruzione sociale del Piano di Azione
attraverso l'attivazione del Forum.
Questa potrà essere avviata successivamente al recepimento da parte dell'Amministrazione Comunale del presente elaborato sotto due profili:
- quello della assunzione dei suoi contenuti di analisi e di proposta;
- quello dell'opportunità di una sua utilizzazione (trasformandolo in una
brochure da distribuire e collocando il
contenuto sul sito Internet del Comune) per l'attivazione del processo di
informazione verso la cittadinanza e
la formazione del Forum.
L'attivazione del Forum potrà essere
avviata contestualmente alle attività
di adeguamento e aggiornamento della Relazione sullo Stato dell'Ambiente
(RSA).
E' utile che il Forum si esprima anche
sulla individuazione degli indicatori
da ritenersi più significativi, che saranno individuati nella RSA.
Il Forum potrà essere articolato in tavoli tematici. Potrebbe essere attivato
anticipatamente un tavolo tematico su
"Mobilità e Traffico".
lizzazione sulla "visione" di uno scenario futuro dello sviluppo della città,
denominabile, ad esempio "Sondrio
2015"
A questo fine è riconosciuta la validità dell'utilizzazione - per stimolare il
dibattito e la partecipazione entro il
processo di Agenda 21 - della metodologia EASW, European Awareness
Scenario Workshop, della Commissione Europea, Direzione Generale
Ricerca.
La metodologia, adattabile alla realtà
di Sondrio, prevede la scelta di 4 temi
prioritari che tengano conto della variabile economica, ambientale e sociale. Il Workshop EASW è strutturato
nel tempo di una giornata di lavoro
suddivisa in sessioni plenarie e di lavoro a cui vengono invitati un massimo di 50 stakeholder (portatori di interessi) scelti tra i più rappresentativi.
Nel metodo EASW il dialogo è fondamentale in quanto permette di
scambiare esperienze e conoscenze
sulle problematiche del territorio comunale e sulle possibili soluzioni per
superarle, per favorire lo sviluppo di
nuove idee e proposte di azione.
Proposta di workshop propedeutico
all'avvio del Forum
La prima parte di un workshop EASW è finalizzata alla creazione di
una visione futura in chiave sostenibile.
Si ritiene particolarmente utile realizzare, prima dell'attivazione del Forum, un momento pubblico di sensibi-
Per questo lavoro i partecipanti possono essere suddivisi in 4 gruppi di
interesse (cittadini, amministratori locali, esperti di tecnologia, rappresen143
tanti del settore privato) dai quali emergeranno 4 diverse visioni future,
ciascuna rappresentativa dell'interesse
di cui il gruppo è portatore.
All'interno del processo di Agenda 21
di Sondrio, il Workshop sarà utilizzato per individuare le priorità ambientali percepite dagli stakeholder.
In questa fase si auspica che l'attività
di immaginazione sia piuttosto libera
e creativa.
Per l'organizzazione del workshop occorre scegliere il luogo idoneo; la metodologia prevede sessioni plenarie e
momenti di lavoro in gruppo; pertanto
il luogo scelto dovrà disporre sia di
una sala grande che di altre salette più
piccole, tutte dotate di pannelli per l'utilizzo di cartelloni o poster.
Ciascuno scenario mette in evidenza
ciò che il gruppo si immagina che accada relativamente alla sostenibilità
del territorio nei prossimli anni, specificandone i fattori chiave di successo
e il suo posizionamento rispetto all'utilizzo della tecnologia ed al livello di
partecipazione della comunità.
Dopo la prima sessione di lavoro il
coordinatore del workshop redigerà
un elenco di tutti gli elementi comuni
alle 4 visioni: esso costituirà la base
comune di partenza per la seconda
sessione di lavoro.
Per quanto riguarda l'individuazione
degli stakeholder, dopo aver predisposto l'elenco di massima, occorrerà
scremare e riclassificare gli stakeholder secondo voci come le seguenti:
- Imprenditori
- Ordini professionali
- Utilities
La seconda parte di un workshop EASW è finalizzata alla formulazione
di proposte operative sulle azioni necessarie da intraprendere per realizzare lo scenario futuro costruito.
- Sindacati
Per questo lavoro i partecipanti sono
suddivisi in gruppi tematici misti per
tipologia d'interesse ai quali verrà
chiesto di spiegare, per ciascun tema,
le criticità percepite, gli effetti e le relative cause.
- Amministratori locali
- Scuole
- Centri di formazione professionale
- Istituti di ricerca
- Media
- Associazioni ambientaliste
- Associazioni culturali
- Associazioni di cittadini
- Volontariato
Ciascun gruppo di lavoro è coadiuvato da un facilitatore, neutrale rispetto
al tema trattato, con il compito di far
rispettare i tempi ,garantire l'omogeneità del risultato, stimolare il dialogo, mediare posizioni divergenti, garantire il contributo di tutti.
- Altro
Si tenga conto che la filosofia sottostante al processo di Agenda 21 Locale prevede una partecipazione estesa
della comunità locale; peraltro occorrerà mantenere il Forum aperto a coloro, purchè portatori di un interesse
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collettivo, che chiederanno in maniera
volontaria di parteciparvi.
L'organizzazione del workshop, come
evento d'avvio, necessita di una serie
di attività parallele, da svolgere da
parte della struttura interna, con il
supporto di consulenza esterna, finalizzate:
- all'attivazione delle procedure per il
coinvolgimento degli stakeholder al
Forum; in particolare occorrerà spedire gli inviti, verificare le adesioni, la
preferenza circa il gruppo tematico
nel quale partecipare ed, eventualmente, sollecitare alcuni stakeholder
particolarmente rappresentativi e attivare i contatti telefonici per il conferimento agli aderenti di documentazione o altri materiali predisposti
(come ad esempio un questionario
sulla "percezione della sostenibilità").
E' consigliabile a questo proposito
predisporre un data-base completo
degli aderenti e di nominare una segreteria interna per l'Agenda 21 Locale.
- all'organizzazione logistica (scelta e
allestimento della sala idonea);
- alla definizione del programma e al
reperimento dei relatori.
Il Forum
Per le sessioni plenarie del Forum
possono essere previste le stesse modalità e procedure dell'evento di avvio sopradescritto.
Nella fase iniziale la gestione operativa del Forum è finalizzata a:
- presentare i compiti del Forum per la
definizione del Piano d'Azione e la
metodologia di lavoro;
- socializzare le specificità del processo di Agenda 21, a valutare e commentare i dati e le sollecitazioni contenuti nella documentazione preliminare (il presente elaborato) o disponibili nell'ulteriore avanzamento verso il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente;
- conseguire una condivisione delle
priorità ambientali e
individuare
quindi gli indicatori più significativi.
Il Forum sarà articolato in gruppi tematici, o tavoli, per ciascun tema di
rilievo. Nel singolo tavolo tematico il
tema potrà essere analizzato avvalendosi della sequenza criticità - cause effetti - suggerimenti - obiettivi di sostenibilità .
Ogni gruppo tematico verrà coordinato e moderato da un facilitatore che
affinerà la metodologia di lavoro e
preparerà i materiali.
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L’ URBANISTICA PARTECIPATA
I principali documenti dell'UE - a partire dalla relazione "Città europee sostenibili" - individuano nella partecipazione e nella costruzione sociale dei
progetti il percorso più coerente e proficuo per perseguire contestualmente
la qualità urbana sotto i profili urbanistico, sociale e culturale.
- misure di controllo, valutazione
e relazioni sui progressi compiuti verso la sostenibilità.
- consultazione e partecipazione
del pubblico in generale;
La fatica investita dell'Ente Locale in
questo percorso decisionale è tutt'altro che un dispendio se si considerano
i potenziali risultati di crescita culturale e di responsabilizzazione nei
confronti della cosa pubblica che il
coinvolgimento produce. Oltre ad implicare un alleggerimento del peso
della responsabilità che gravita sulla
rappresentanza politica ed amministrativa, la partecipazione incoraggia
la parte impegnata e interessata della
sociatà civile nella sua aspirazione di
essere partecipe della conformazione
della propria città e del proprio ambiente di vita.
- creazione di partnership (gli interventi urbani si baseranno
sempre più su concertazioni e
negoziazioni pubblico-private,
project-financing, affidamenti a
società operanti nelle trasformazioni e nel rinnovo urbano;
Sperimentazioni di forme di partecipazione e comunicazione all'interno
dei processi di pianificazione e progettazione, si vanno sviluppando anche nel nostro paese, promosse da vari
livelli istituzionali. Sondrio ha al progetto nazionale "Città dei bambini".
Il gruppo di esperti sull'ambiente urbano insediato dalla Commissione
Europea individua un fondamentale
supporto nell'Agenda 21 al fine di attuare il progetto "Città sostenibili"
conseguendo obiettivi come i seguenti:
- sensibilizzazione ed educazione;
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-
Adozione di micro-progetti per la creazione e/o la riqualificazione di aree verdi
(es. giardini di via Grumello – via Bosatta – via Colombaro, di prossima realizzazione), la messa in sicurezza di attraversamenti pedonali e ciclabili (es. incrocio di via Trieste, aiuola rialzata davanti alla scuola di via Bosatta, etc), la
ristrutturazione di spazi scolastici.
-
Organizzazione del convegno nazionale
“La riappropriazione delle città da parte
dei bambini nei comuni di piccole e medie dimensioni”
-
Sperimentazione “A scuola ci andiamo
da soli”, in collaborazione con scuole,
commercianti, famiglie, associazioni degli anziani, cittadini volontari;
-
Iniziative di “Muoversi in città”:
“UNA CITTA’ A MISURA DI
BAMBINO E DI RAGAZZO”
Il progetto “Una città a misura di bambino e
di ragazzo” propone di assumere il bambino
come parametro per lo sviluppo urbano.
L’intento è quello di “abbassare l’ottica
dell’amministrazione fino all’altezza del
bambino” dando vita ad una città con spazi,
percorsi, iniziative facilmente riconoscibili e
fruibili da parte dei bambini e, soprattutto,
proposti e condivisi dai bambini stessi; si ritiene, infatti, che una città adatta ai bambini
offra una migliore qualità di vita a tutti i
suoi abitanti.
Nel rispetto dei principi della Legge 285/97
(“Disposizioni sulla promozione di diritti ed
opportunità per l’infanzia e l’adolescenza”)
amministratori, tecnici, progettisti, insegnanti e volontari sono impegnati dal 1998 a proporre esperienze e soluzioni strutturali innovative, nate dal contributo di tutti i soggetti
che da diversi punti di vista si occupano
dell’infanzia e caratterizzate dal coinvolgimento e la partecipazione di tutti i cittadini,
a partire dai bambini.
Per quanto attiene alle iniziative più significative dal punto di vista ambientale si possono ricordare le seguenti:
-
Primo corso di specializzazione postlaurea per architetti sulle tecniche di
progettazione partecipata (patrocinato
dal Ministero dell’Ambiente);
-
- Esperienze di “urbanistica partecipata” con la collaborazione di scuole elementari e medie, amministrazioni comunali, ordine degli architetti ed associazioni ambientaliste;
Attività di educazione stradale con
polizia municipale;
Realizzazione segnaletica stradale ideata dai bambini;
Pubblicazione di 2 volumi dal titolo
“Strada facendo”: manuali per
piccoli pedoni e ciclisti;
Esperienza dei bambini guida per individuazione e presentazione di itinerari artistici, naturalistici, etc
Attività di progettazione partecipata
per la messa in sicurezza degli itinerari sopra citati;
Organizzazione del Convegno nazionale “Bambini nel traffico”.
Dal punto di vista dell’impatto ambientale si è rivelata particolarmente significativa la sperimentazione a scuola ci andiamo da soli: il programma, che in una
prima fase ha coinvolto il 35% della popolazione scolastica delle elementari cittadine, ha prodotto i seguenti risultati:
riduzione del traffico pari al 20% nelle strade adiacenti alle scuole durante
gli orari di inizio e fine scuola e quindi, per estrapolazione dai dati dei ri-
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lievi sulla qualità dell’aria, riduzione
contestuale degli agenti inquinanti
prodotti dalle automobili di circa il
15%;
segnalazione dei tratti di strada ritenuti più pericolosi sull’itinerario punto di raccolta-scuola e conseguente
elaborazione di un progetto di messa
in sicurezza: realizzazione di passaggi
pedonali a livello di marciapiede che
obbligano le macchine al rallentamento della velocità in prossimità degli attraversamenti pedonali.
Per l’impegno svolto nell’ambito del progetto in questione il comune di Sondrio ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Ministero dell’Ambiente “Città sostenibile delle
Bambine e dei Bambini”.
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Si pensi ad esempio al valore aggiunto sociale e culturale derivante dall'attivazione di processi partecipativi
su attuali temi e problemi dello sviluppo di Sondrio, che oggi sono a vario stadio di prospettazione. Ad esempio:
- L'interconnessione con direttrice NS, attraverso la stazione, tra la testata dell'isolato centrale che ospita la
Standa, Piazza Bertacchi, e il rinnovo del tessuto urbano oltre la ferrovia ( Campus, area Carini) con forti
implicazioni di mobilità e intermodalità. Sono inoltre coinvolte le relazioni tra la frangia Sud della città, la
tangenziale e la fascia fluviale dell'Adda, individuata come parco nel
PRG.
- L'area Mallero - sponda ds. - a valle della ferrovia, che presenta elevate
complessità, sia ambientali che di
compatibilità tra destinazioni multifunzionali che possono profilarsi
(nuova SS.38 con svincolo; ipotesi di
posizionamento di rilevanti attrattori
commerciali e di intrattenimento,
nuovo ponte, ecc.).
- Il progetto riguardante l'area Carini
- La riqualificazione Piazza Garibaldi
(Casa Lambertenghi, parcheggi,
ecc.).
- La riqualificazione di Piazza Cavour
- Le destinazioni e gli interventi nell'area dell' ex-Ospedale Psichiatrico
Provinciale
Il processo di partecipazione a cui ci
si riferisce è ovviamente del tutto di-
verso dalla pubblicizzazione di decisioni già assunte, in quanto:
deve essere offerta preliminarmente la conoscenza problematica delle questioni in fase istruttoria;
devono essere rese esplicite e
riconoscibili le ragioni di metodo e di merito che delineano
progressivamente la scelta dell'intervento in fase preprogettuale;
devono essere definiti, laddove
possibile, scenari alternativi
dscritti nei loro diversi effetti
possibili,anche con la formulazione di appositi bilanci di costi
benefici, per orientare il processo decisionale verso la fase
progettuale; significa anche
procedere ad un' istruttoria - attraverso tavoli dedicati - delle
interrelazioni e delle problematiche tra l'intervento e il sistema urbano, anche sotto il profilo eco-ambientale.
devono essere attivati processi
di pronunciamento in fase decisionale;
devono essere attivati processi
di controllo in fase attuativa.
Nello spirito dell'Agenda 21 tale percorso può essere impostato su"forum"
tematici, procedendo alla definizione
delle procedure di partecipazione, delle modalità di recepimento degli esiti
entro il processo decisionale, delle regole del gioco volte alla trasparenza.
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Aree strategiche di prossima trasformazione
Area Masegra – Cotonificio – Ex Ospedale Psichiatrico
Area Adda - Mallero
Area Carini - Tessitura - Stazione - Campus
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LE SINERGIE TRA L' AGENDA 21 ED ALTRI NUOVI STRUMENTI INNOVATIVI PER LA QUALITÀ AMBIENTALE
DELLE CITTÀ ALPINE
Le città alpine, in particolare quelle di
piccola dimensione, stanno sempre
più mostrando le potenzialità di coniugare identità, sviluppo economico,
qualità sociale ed ambientale. I fattori
favorevoli sono di varia natura:
- una qualità territoriale non ancora
omologata alle criticità delle aree metropolitane e ricca di valori ambientali;
- fattori di coesione e di interattività
sociale tali da costituire un sistema
economico intersettoriale e integrato
a livello territoriale;
- possibilità di perseguire innovazione
e qualità dello sviluppo, in posizione
decentrata rispetto ai sistemi metropolitani, nello scenario post-fordista,
grazie anche alle nuove reti di infrastrutturazione informatica.
In questo quadro il perseguimento di
elevate condizioni qualità ambientale
si presenta come fattore di sicuro successo sociale, economico, culturale.
I nuovi strumenti della qualità ambientale
Il VI Programma Ambientale della
Comunita' Europea -COM (2001) 31
def.- ribadisce l'importanza di integrare le tematiche ambientali nelle politiche di settore e richiama, in maniera
esplicita, il ruolo strategico che, in tale
percorso, rivestono le decisioni in materia di urbanistica e territorio. Viene
cosi' recepita una sensibilita' ormai
diffusa a livello locale, almeno nelle
dichiarazioni d'intento, di perseguire
lo sviluppo sostenibile in sede di formazione e gestione degli strumenti urbanistici.
A fronte dell'esigenza concreta di declinare il nesso tra qualità ambientale
del territorio, qualità della vita sociale
e sviluppo produttivo (che sono fattori
distintivi di competitività dei sistemi
territoriali) si vanno sempre piu' affermando le esperienze tese a coniugare gli strumenti normativi del governo
del territorio con quelli volontari, variamente introdotti in sede comunitaria negli anni piu' recenti, per rafforzare e innovare le politiche ambientali
finora fondate sul principio del command and control.
Si tratta, come nel caso dell'Agenda
21, del perseguimento di accordi tra i
portatori d'interessi; oppure di incentivi, contratti "verdi", contabilita' "verde" (Green Accounting), certificazioni
(EMAS e Ecolabel), valutazioni strategiche puntuali e d'area (Audit e Valutazione Ambientale Strategica).
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Il ricorso sempre piu' ampio a tali
strumenti deriva da tre prerogative, loro comuni:
- la VAS, Valutazione Ambientale
Strategica applicata alle scelte di
PRG
- l'elevata flessibilita' rispetto al tipo
e alla dimensione delle problematiche che si intendono affrontare in
un'ottica ambientale;
Le procedure di certificazione EMAS II
- l'uso di indicatori ambientali facilmente comunicabili e, soprattutto,
correlabili alle prestazioni degli interventi previsti sia nella fase di
studio che in corso d'opera;
- l'allargamento della base decisionale a figure fino ad oggi marginali, e potenzialmente conflittuali, nei
processi pianificatori.
Per un' Amministrazione che voglia
impegnarsi su questo fronte, la scelta
di appoggiarsi a questi strumenti dipende da vari fattori, tra cui i principali sono:
- la disponibilità di risorse umane da
attivare
- la disponibilita' di una base dati ambientali, periodicamente aggiornabile.
Il processo di Agenda 21 - attraverso
la Relazione sullo Stato dell'Ambiente, il Forum e il Piano d'Azione - costituisce un significativo patrimonio
spendibile per attivare i nuovi strumenti sopra richiamati, volti al perseguimento ed alla gestione dello sviluppo sostenibile.
Nel caso di Sondrio possono essere
interessanti:
- l'EMAS, inteso come percorso
graduale di certificazione ambientale del Comune.
Lo strumento EMAS (Environmental
Management and Audit Scheme), introdotto dal Reg.CE 1836/93 per la
certificazione degli impianti produttivi, e' stato di recente riformato dal
Reg.CE 761/2001 (EMAS II) che, trasferendo la procedura di certificazione
dai "siti" alle "organizzazioni" responsabili, ne favorisce di fatto l'uso anche
presso Amministrazioni ed Enti pubblici.
Per un'organizzazione che voglia autorevolmente accreditarsi sotto il profilo
ambientale, l'EMAS e' uno strumento
di ecogestione assunto volontariamente che:
- impegna a un processo di continuo
miglioramento delle prestazioni
ambientali
- comporta un sistema di valutazione
ambientale periodicamente aggiornato
- richiede trasparenza delle scelte
che devono essere certificate da
soggetti esterni.
La procedura di analisi, valutazione e
programmazione, prefigurata dal
Reg.761/01 per la registrazione EMAS II, prevede una serie di passaggi
irrinunciabili quali:
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- l'analisi delle attivita' e dei servizi,
di cui l'organizzazione e' direttamente o indirettamente responsabile, che possono determinare impatti sull'ambiente in relazione alla
vigente legislazione in materia,
nonche' agli obbiettivi internazionali che normalmente precedono la
maturazione di quella stessa normativa;
- il programma di gestione ambientale che descrive gli impegniobbiettivo, le risorse e le responsabilita' impegnate nel miglioramento degli aspetti ambientali;
- l'audit, o processo periodico di valutazione, delle politiche attivate
per migliorare il quadro ambientale, ovvero le criticita' emerse dall'analisi ambientale;
- la dichiarazione ambientale, sottoscritta da un verificatore indipendente esterno all'organizzazione,
che descriva e aggiorni ad un pubblico esteso i diversi stati di avanzamento, per impegni assunti e risultati conseguiti;
- la convalida da parte dell'ente certificatore (ANPA/Ministero Ambiente) del processo avviato e dei
risultati conseguiti, che da diritto
all'accreditamento con logo EMAS
delle attivita' e servizi che abbiano
ottenuto la registrazione.
Data la particolare complessita' degli
impatti generati da un'organizzazione
quale quella di un Comune, il Regolamento EMAS II ammette che:
- dall'analisi ambientale generale
siano estratti alcuni aspetti ritenuti,
e nella dichiarazione motivati come, prioritari o comunque caratte-
ristici su cui l'organizzazione intende intervenire, e che possono
essere selezionati sia tra le criticita', che si vogliono contenere, sia
tra le prerogative ambientali, che si
intendono tutelare;
- le strategie di gestione ambientale,
di conseguenza, si focalizzino su
alcune attivita' o servizi di cui e'
reponsabile l'organizzazione;
- l'accreditamento EMAS sia ottenuto gradualmente, certificando le attivita' per parti o settori di competenza.
Lasciando che siano poi le attivita' periodiche di controllo e valutazione
(audit) a stabilire quali altri aspetti, o
servizi, eventualmente utile integrare
nel processo di certificazione.
Le prospettive della VAS
Impostare correttamente la base dati
ambientale e' quindi esiziale per la riuscita del processo, comunque lo si intenda protrarre. Senza entrare in dettagli metodologici, la prassi ormai riconosciuta, nel ricorrere ai vari strumenti di audit ambientale, assume uno
schema analitico basato sui cosiddetti
indicatori ambientali, ovvero parametri:
- correnti, facilmente disponibili e di
fonte pubblica
- capaci di fornire un quadro semplificato delle relazioni tra stato dell'ambiente, grado di pressione e influenza delle risposte politiche
- direttamente prestazionali in quanto correlabili a obbiettivi locali o
standard di legge
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- immediatamente comunicabili a un
pubblico non specializzato.
Le esperienze di report ambientale
condotte in questi anni hanno messo
in luce come la selezione dell'universo
di indicatori (set), significativo a livello locale, dipenda piu' dall'effettiva disponibilita' di rilevazioni ambientali, e
in specie dai relativi aggiornamenti,
che non dallo strumento al cui supporto tali indicatori sono finalizzati.
Per un Comune di relativa dimensione, le fasi di raccolta ed elaborazione
della base dati ambientale potrebbero
quindi essere ottimizzate:
- procedendo - nel processo avvviato
di Agenda 21 - alla strutturazione
del Rapporto sulla Stato dell'Ambiente e all'acquisizione delle rilevazioni correnti delle attivita' di
monitoraggio e controllo ambientale;
- mirando gli approfondimenti ambientali, che gia' concorrono alla
revisione del PRG, alla predisposizione di una VAS, una Valutazione
Ambientale Strategica che accompagni lo strumento di piano;
- incrociando rilievi di parte corrente
e studi VAS nell'inquadramento
ambientale, preliminare alla certificazione EMAS.
La valutazione ambientale dei piani
(VAS) ha caratteristiche diverse rispetto a quella dei progetti (VIA, Va-
lutazione d'Impatto) proprio per la valenza strategica specificamente orientata al processo decisionale. Il procedimento della VAS consiste infatti:
- nella predisposizione di una base
diagnostica che orienti le scelte di
piano;
- nella prefigurazione di scenari alternativi, coerenti a tali scelte;
- nella definizione di dispositivi che
rendano praticabile l'istruttoria
comparata delle soluzioni avviate
nel tempo.
Come gia' con EMAS, anche la VAS
associata alla pianificazione offre
nuove opportunità di transizione dal
modello normativo a quello negoziato
e/o contrattuale, dal momento che introduce criteri di valutazione certi perche' fondati su precisi standard o obbiettivi di legge, condivisi perche' basati su processi locali "partecipati" e
trasparenti.
Il carattere strategico della VAS discende quindi da:
- l'analisi ambientale dei fenomeni
territoriali (e non piu' dall'analisi
urbanistica affiancata a quella ambientale);
- l'integrazione diretta di obbiettivi
ambientali nelle politiche d'intervento settoriale;
- la periodica valutazione dell'efficacia delle scelte effettuate ai fini di
un loro, eventuale, affinamento in
corso d'opera.
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La scelta di strumenti come quelli citati dipende ovviamente dalle specificità territoriali, dalle problematiche di
sviluppo, dagli obbiettivi sociali emergenti. La loro progressiva assimilazione nella pianificazione comunale
puo' tuttavia avvenire:
- disponendo una ricognizione minima sullo stato delle principali
componenti ambientali (aria, acqua, suolo, ecc...);
- focalizzando le analisi anche sugli
aspetti generali del management
ambientale di competenza locale
(servizi, mobilita', rifiuti, energia,
ecc...);
- introducendo i contenuti ambientali direttamente nella formazione e
negli aggiornamenti del PRG (Valutazione Ambientale Strategica).
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SULLA STRADA DI UNA MAGGIORE VIVIBILITÀ
L'ATTIVITA' DELL'ASSESSORATO AL TERRITORIO E MOBILITA'
Cosa si è fatto in questi ultimi anni per quanto riguarda la mobilità e di conseguenza la vivibilità della città?
Parto da un esempio molto importante che deriva dall’adozione, da parte
dell’Amministrazione Comunale, del P.I.I. dell’area Carini-Marzotto. Con l’attuazione di
questo piano si realizzeranno due standard di qualità molto importanti per la mobilità veicolare nel suo complesso, che sono il settimo ponte sul Mallero ed il silos autoparco situato a sud
del nodo intermodale della stazione. Ma, perchè sono stati scelti questi due standard di qualità nella trattativa svolta con l’operatore privato? Perchè il programma delle due ultime Amministrazioni Molteni prevedeva di realizzare una barriera di protezione e di sosta a sud della
cinta ferroviaria, soprattutto destinata ad accogliere chi giunge in città per rapportarsi con essa, sia per motivi di lavoro che di svago mercantile. Insomma, chi arriva in città dall’esterno
deve trovare dei luoghi idonei per parcheggiare ed entrare in città, se possibile, con i mezzi
propri o con i mezzi pubblici.
Il disegno urbano, naturalmente, infatti di alleggerire il peso della mobilità veicolare anche
attraverso una serie di provvedimenti che sono sfociati, soprattutto, nei due piani urbani della
mobilità (1999/2001). Da verifiche esperite dopo l’entrata in vigore del primo PUM si può
dire che sono ottenuti risultati benefici, e soprattutto, con il secondo, si è arrivati a diminuire
significativamente le frequenze di attraversamento est-ovest della città nelle immediate adiacenze del centro storico, centro commerciale “naturale” della città, ottenendo lo scivolamento
del peso veicolare sempre più a valle, su assi stradali molto più ampi e in aree molto più aperte. Certo qualcuno può dire che s’è riusciti a distribuire l’inquinamento sulla città, altri possono sostenere che si sono causate maggiori difficoltà di attraversamento della città, soprattutto nel senso di marcia est-ovest, ma il tentativo realizzato sulle strutture viarie esistenti,
non dipendenti dalle scelte dell’attuale Amministrazione, hanno alleggerito moltissimo il peso della mobilità veicolare sul centro.
Anche le rotonde, realizzate sugli assi di ingresso, hanno portato notevole vantaggio alla viabilità periferica ma anche a quella di attraversamento, evitando soste inutili ai semafori.
Oltre a quanto detto sopra si è cercato di favorire la pedonalizzazione del centro storico e
dell’immediata cinta esterna, corrispondente al centro commerciale naturale, e si stanno creando altre aree pedonalizzate, come quella del quartiere racchiuso ad ovest da P.le Bertacchi
e ad est da Via C. Battisti.
Un’altra iniziativa (importante) è stata quella, realizzata negli anni ’80-‘90, con il Piano
PEEP all’interno del quale è stata individuata un’area verde totalmente pedonalizzata.
Si intende, pertanto, andare avanti in questo senso anche nel recupero dell’ area ex industriale
Carini-Marzotto, dove una superficie di circa 4 ettari sarà tutta pedonalizzata. Si sta anche
seguendo le linee del PRG, mettendo in collegamento il Centro Parrocchiale di Via A. Moro
con tutto l’interland sud della città attraverso sentieri e percorsi pedonali.
Ma, una delle scelte più importanti consiste nel progetto che prevede il collegamento del centro storico della città con il suo fiume (Adda) attraverso un percorso protetto che lungo P.le
Bertacchi est, raggiunge il futuro nuovo sottopasso della stazione, il sottopasso di Via Tonale
e permetterà di arrivare direttamente al Campus scolastico (anch’esso completamente pedonalizzato) e, da questo, procedere sino a raggiungere, su percorsi pedociclabili, il fiume Adda
e l’area sportiva di Via Vanoni.
Anche la scelta “forte” di realizzare la più importante attrezzatura sportiva (piscine-palestrefitness-park interrato 220 posti) nel centro della città è stata fatta proprio nell’ottica di evitare
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grandi trasferimenti e nuovi inutili parcheggi in periferia ma di favorire il raggiungimento di
questa importante struttura a piedi ed in modo autonomo sia per i bambini che per gli anziani.
Nel centro storico, dove è stata individuata un’ampia area museale, si possono oggi percorrere spazi nel verde (giardini Sassi e Sertoli) e strade sollevate dalla presenza soffocante dei
veicoli a motore (Z.T.L.) e raggiungere i vari luoghi dell’eccellenza urbana: museo del vino –
galleria Sertoli – museo Sassi – galleria espositiva di palazzo Pretorio – galleria d’arte di palazzo Martinengo – museo della montagna (in corso di realizzazione) ed il Castello Masegra.
Anche lungo il fiume Mallero, in sponda soliva, s’è ricavato un percorso pedonale protetto,
con acconci luoghi di sosta.
Questo è quanto si è riusciti a realizzare in questi anni per rendere la città un pò più vivibile,
al riparo, almeno in alcune parti d’essa, dell’invadenza dei mezzi di trasporto a motore. Non è
indifferente infine il fatto che la città abbia realizzato, in questi otto anni, chilometri di piste
ciclabili, naturalmente solo in parte in sede protetta mentre le altre rubando spazio alle corsie
di marcia dei veicoli. Mi pare che le dimensioni di questi percorsi ciclabili abbiano fatto raggiungere alla città le prime posizioni nazionali nel settore, e speriamo, in futuro, di poter migliorare ancora.
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LE ATTIVITA' DELL'ASSESSORATO ALL'AMBIENTE PER LA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
Dopo il World Summit di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, tutti i paesi e le comunità
locali sono chiamati a verificare qualità e compatibilità del proprio sviluppo. A dieci anni dal
precedente vertice di Rio de Janeiro e dall’approvazione degli impegni contenuti nel programma Agenda 21, appaiono sempre più evidenti i limiti e le conseguenze di una crescita
non compatibile con l’ambiente. D’altra parte, diventa indispensabile valutare le risposte che
gli stati e le comunità hanno dato ai drammatici problemi ambientali. In particolare è apparso
via via fondamentale il ruolo delle politiche ambientali dal basso nel delineare processi di sostenibilità, coinvolgendo e informando i cittadini, e contribuendo proprio a partire dalle piccole comunità a ripensare profondamente le variabili dello sviluppo. Con l’adesione alla Carta di Aalborg e alla Carta di Ferrara il Comune di Sondrio ha scelto di impegnarsi concretamente in questi processi, impegnando l’Amministrazione a seguire il percorso stabilito nel
capitolo 28 dell’Agenda 21 di Rio relativo alla promozione di azioni locali a supporto della
sostenibilità globale. In altri termini, i documenti approvati dal Consiglio Comunale chiamano la nostra comunità ad affrontare tutte le problematiche dello sviluppo, dalla mobilità alla
produzione di rifiuti, dall’uso delle risorse naturali ai consumi individuali e agli stili di vita,
in una logica finalizzata alla riduzione degli impatti, al risparmio energetico, alla riduzione
delle diverse forme di inquinamento. Impegni concreti, quindi, non semplici dichiarazioni. A
quasi due anni dalla sottoscrizione dei documenti di Aalborg e Ferrara sembra importante che
l’Assessorato all’Ambiente riassuma in maniera semplice e schematica quali sono state le risposte nelle principali aree di intervento.
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Monitoraggio e riduzione dell’inquinamento acustico
Classificazione acustica del territorio comunale approvata in Consiglio Comunale.
Raccolta e analisi delle osservazioni pervenute al Piano di classificazione.
Posa a partire dal 2001 nelle vie più trafficate di asfalto fonoassorbente-drenante con una
netta riduzione dei livelli di rumore, in particolare nelle ore serali e notturne.
Richiesta di incontro con i responsabili della Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. in merito ai
necessari interventi lungo l’asse ferroviario che attraversa la città.
Riduzione dei rifiuti solidi urbani e aumento delle raccolte differenziate
A partire dal 2001 la produzione di RSU in città è cominciata a ridursi sia come quantità
totale che come quantità procapite. Si è passati dalle 7.458 tonnellate del 2000 alle 7.449
del 2001 per scendere a 6.666 tonnellate nel 2002. Nello stesso tempo le tipologie di raccolta differenziata sono passate da 12 a 19 e i quantitativi inviati al riciclo e allo smaltimento differenziato sono passati da 3,654 tonnellate del 2000 a 3.736 tonnellate del 2001
e hanno raggiunto le 4.025 tonnellate nel 2002. Le raccolte differenziate che nel 2002
rappresentavano il 32,9% di rifiuti urbani sono arrivate nel 2002 al 37,7% grazie
all’impegno di tutti i cittadini.
Campagna di sensibilizzazione nelle scuole e in città sulle problematiche dei rifiuti e della
necessità di ridurli/differenziarli.
Approvazione del nuovo regolamento comunale di Igiene Urbana.
Introduzione a partire dal 1.1.2004 del sistema tariffario previsto dalle normative europee
e dal Decreto Ronchi del 1997.
Diritti e tutela degli animali
E’stato concesso un contributo all’ENPA provinciale per lo svolgimento delle proprie attività
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Sono stati installati in tutta la città 13 distributori gratuiti di sacchetti per deiezioni canine
in particolare in aree verdi. Questo ha comportato un netto miglioramento della pulizia
nelle vie cittadine.
Sono in via di costruzione le prime due aree verdi riservate ai cani presso i nuovi parcheggi di via Gianoli e al Cimitero.
E'stata individuata un'area comunale dove localizzare un eventuale ed auspicabile cimitero degli animali.
Monitoraggio e controllo dell’inquinamento elettromagnetico
In accordo con ARPA sono stati monitorati tutti i siti cittadini con caratteristiche di potenziali livelli di inquinamento sopra i limiti di legge. I dati disponibili hanno permesso di
verificare che i livelli riscontrati sono ampiamente al di sotto delle soglie previste e che
per quanto riguarda i ripetitori della telefonia mobile in nessun luogo o abitazione cittadina i valori superano la metà dei limiti precauzionali.
Stipula di un avanzato protocollo di intesa con le società di telefonia mobile con precisi
impegni nell’ambito del rispetto dei limiti, della tutela della salute e della localizzazione
degli impianti in aree quanto possibile lontane da luoghi sensibili (asili e scuole, ospedali,
luoghi ad alta densità di popolazione).
Adesione ai network internazionali e nazionali
Il Comune di Sondrio aderisce, unico in provincia, sia alla campagna europea delle città
sostenibili sia all’Associazione delle Città Italiane che portano avanti progetti di Agenda
21.
Nello stesso tempo il Comune di Sondrio aderisce alla Rete delle Città sane
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili
Oltre all’impianto ad energia solare installato presso la Palestra della scuola media Sassi,
tecnologie a basso impatto energetico sono in corso di installazione presso il plesso scolastico di Via Vanoni.
E’ stata finanziata dal Ministero dell’Ambiente l’installazione di una centrale fotovoltaica
presso la piscina comunale.
Gestione della mobilità e potenziamento del trasporto pubblico
Nel 2001 è entrato in vigore il nuovo piano dei trasporti pubblici che ha istituito nuove
linee e ampliato in maniera sostanziale il servizio. Sono aumentate le fermate e le frequenze dei passaggi.
Le piste dedicate alla mobilità ciclistica sono in continua espansione soprattutto per quanto riguarda quelle costruite in sede protetta. Il comune di Sondrio possiede, infatti, una
delle reti di piste ciclabili più ampia a livello nazionale in relazione al numero di abitanti.
Le indicazioni del piano urbano della Mobilità hanno portato l’amministrazione ad estendere gli interventi di fluidità del traffico veicolare con la previsione di nuove rotonde (Via
Vanoni, Via Paribelli, Via Mazzini) e l’individuazione di nuovi sedi di parcheggio periferico (cimitero, frazioni).
Il progetto di riqualificazione di Piazzale Bertacchi prevede la creazione di un nuovo asse
di attraversamento pedonale sud-nord sotto la stazione per rendere più agevoli i collegamenti tra centro e periferia.
Nei primi giorni del 2003 la giunta comunale ha approvato uno stanziamento di 4.000 Euro per cofinanziare l'acquisto di biciclette e di bici elettriche da parte dei cittadini sondriesi.
Monitoraggio e controllo dell’inquinamento atmosferico
In accordo con l’Unione Artigiani è stata promossa la campagna Caldo Pulito finalizzata
al controllo degli impianti di riscaldamento e alla riduzione dell’inquinamento.
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Sono state promosse le domeniche ecologiche (7 nel 2001 e 3 nel 2002) con la chiusura al
traffico veicolare privato di 48 ettari della città dalle 10 alle 19, mentre il 27 gennaio 2002
si è effettuata una giornata di blocco totale della circolazione per ridurre il livello di inquinamento atmosferico.
Partecipazione dei cittadini e creazione del Forum Ambientale.
Il progetto di Agenda 21 Locale è stato presentato ai portatori di interesse (associazioni
ambientali, economiche e sociali). Gli stessi portatori di interesse sono stati coinvolti in
sede di discussione delle caratteristiche della mobilità cittadina e delle opportunità di gestione della stessa (flessibilizzazione degli orari di lavoro e creazione di mobility manager
aziendali e cittadini).
Sono stati inseriti nel sito internet del comune www.comune.sondrio.it materiali informativi e i riferimenti fondamentali del processo di Agenda 21.
Sensibilizzazione ambientale e sostegno dell’associazionismo
L’Assessorato ha finanziato con risorse proprie iniziative scolastiche di pregevole interesse ambientale (percorso vita scuola Torelli, orto botanico scuola Triangia, impianto solare
scuola Sassi) e progetti di associazioni ambientaliste (WWF e Legambiente). Lo stesso
vale per le giornate di intervento ambientale del Gruppo sportivo Triangia.
Il percorso intrapreso esige ulteriori e importanti caratterizzazioni. Basti pensare a due grandi
tematiche come l’estensione delle zone pedonali e comunque a traffico limitato e il controllo
dell’inquinamento atmosferico con l’introduzione di combustibili e tecnologie a basso impatto. Sono questioni alla cui discussione tutte le associazioni cittadine e i portatori di interesse
saranno chiamati a portare il proprio contributo in sede di Forum Ambientale.
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L’AZIENDA SONDRIESE MULTISERVIZI S.p.A.
L’Azienda Sondriese Multiservizi S.p.A. affonda le sue radici agli inizi del secolo scorso.
Deriva infatti dall’allora Azienda Elettrica Municipale ed è adesso una Società per Azioni a
prevalente capitale pubblico.
Oggi i servizi gestiti sono in totale 9.
Nel dettaglio, si tratta di:
Servizio elettricità
Distribuisce energia elettrica a 13.000 utenze nel comune di Sondrio- mediante 4 linee in media tensione, per una lunghezza totale di 46 km., 120 km. di linee in bassa tensione e 105 cabine di trasformazione da media a bassa tensione.
L'illuminazione pubblica cittadina è assicurata da 3100 punti luce e viene progettata, realizzata e gestita da A.S.M. unitamente:
• agli impianti semaforici
• alla manutenzione degli impianti elettrici comunali
Servizio gas
Gestisce la centrale di produzione e la rete di distribuzione del gas manifatturato nel territorio
del comune di Sondrio per circa 6.800 utenze.
La distribuzione viene effettuata tramite 50 km di tubazioni.
Servizio acquedotto
Si occupa dell'approvvigionamento e della distribuzione dell'acqua potabile a Sondrio (3.300
utenze).
Per tale attività l’Azienda ha ottenuto nel 1999 la certificazione di qualità alla norma
ISO 9001.
L’acqua potabile che serve alla città di Sondrio è fornita per i 2/3 da 4 sorgenti in quota, situate - oltre che nel capoluogo - nei Comuni di Torre S. Maria e Castione Andevenno e per la
rimanente parte da 3 pozzi che si trovano nell'area urbana.
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La portata complessiva è mediamente di 130 l/s.
Sono inoltre in funzione 12 serbatoi di accumulo delle acque e la rete di distribuzione ha uno
sviluppo lineare di circa 110 km.
Il servizio é dotato di un proprio laboratorio di analisi chimico-batteriologica delle acque.
Servizio depurazione
Gestisce l'impianto Consortile di Depurazione di Sondrio che tratta le acque di provenienza
civile dei Comuni di: Sondrio, Albosaggia, Montagna, Poggiridenti, Tresivio e Faedo.
La struttura, dotata di un proprio laboratorio di analisi, depura anche i reflui provenienti da
due stabilimenti tessili di Sondrio.
In un anno vengono mediamente trattati circa 6.000.000 di mc di reflui, di cui ¼ di provenienza industriale.
Il sistema di trattamento è quello cosiddetto “a fanghi attivi”. I due tipi di reflui vengono ossidati con ossigeno (ossigenazione forzata), sottoposti a decantazione e quindi scaricati nel
vicino fiume Adda.
I fanghi prodotti dal processo di depurazione vengono invece stabilizzati con calce, disidratati
e quindi smaltiti per il loro successivo riutilizzo a scopi agricoli.
Servizio fognatura
Gestisce la rete fognaria del comune di Sondrio, che ha uno sviluppo di 60 km.
Servizio igiene urbana
Si occupa della pulizia delle strade e delle aree pubbliche e del ritiro e trasporto dei rifiuti solidi urbani a Sondrio.
Effettua anche il ritiro e il trasporto dei rifiuti prodotti dai comuni di Faedo, Poggiridenti e
Tresivio.
A.S.M. cura in maniera particolare la raccolta differenziata nel capoluogo sia garantendo un
adeguato supporto tecnico sia organizzando campagne di sensibilizzazione sull’argomento
rivolte soprattutto alle scuole.
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Servizio trasporti
Cura l'esercizio delle linee urbane di pubblico trasporto.
Le linee gestite sono attualmente quattro:
Sondrio Città 1
Sondrio Città 2
Sondrio - Mossini - Ponchiera - Arquino
SONDRIO – TRIASSO
Servizio parcheggi
Effettua, con contratto di associazione in partecipazione con la Verde Cooperativa di Sondrio, la gestione della sosta a pagamento su aree pubbliche destinate a parcheggio nella città
di Sondrio.
Servizio farmacie
Gestisce tre farmacie nella città di Sondrio
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A.S.M. E L’AMBIENTE
L’Azienda Sondriese Multiservizi S.p.A. non è solo quell’organizzazione di persone che, fra
gli altri servizi, svolge quello di pulizia del capoluogo.
L’azienda è anche impegnata in un’opera di sensibilizzazione dei cittadini, in particolare i più
giovani, sulle problematiche della raccolta differenziata dei rifiuti e sulla necessità di ridurre
la produzione degli stessi.
E le attività di divulgazione di corretti comportamenti ecologici hanno dato i frutti attesi, se
vogliamo credere alle cifre che indicano nel 33% la percentuale di pattume raccolto in maniera differenziata nel 2001 a fronte di una riduzione del totale complessivo dei rifiuti prodotti.
Questo incoraggiante risultato è stato anche indubbiamente favorito dalla capillarità raggiunta
dalla raccolta differenziata, che oggi rende possibile recuperare in maniera separata ben 19
tipologie di materiali, avvalendosi dei 260 contenitori stradali disposti sul territorio cittadino
e nelle frazioni per il conferimento di carta, vetro. plastica, alluminio, medicinali scaduti e pile esaurite.
L’impegno A.S.M. a favore dell’educazione ambientale è dunque costante e si concretizza e
si é concretizzato in iniziative di vario tipo.
Forse le più importanti e significative sono state le attività di educazione ambientale rivolte
alle scuole elementari di Sondrio, condotte - con l’ausilio di animatori specializzati - in collaborazione con il Comune di Sondrio
Centinaia di bambini (un migliaio l’anno) sono stati seguiti dalla prima alla quinta elementare
in percorsi ludico/formativi differenziati a seconda dell’età.
Questi itinerari formativi hanno cercato di riavvicinare i bambini alla natura, aiutandoli ad
apprendere i concetti-base dell’ecologia e gli incontri si sono svolti presso il Giardino ecologico A.S.M. di Piazzale Merizzi, il giardino Botanico di Via Lusardi, la riserva naturale dei
Bordighi e il Centro Documentazione Aree Protette.
L’Azienda Sondriese Multiservizi ha anche operato per sviluppare nelle scuole il discorso più
prettamente legato alla raccolta differenziata mediante la distribuzione di manifesti, depliant,
penne e quaderni “ecologici”.
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Fra questi, particolare successo ha riscosso il libretto intitolato “Rifiuti, che fare?”, che spiega
in maniera il più possibile semplice e con l’ausilio di disegni tutto quello che riguarda i rifiuti, il loro smaltimento e le relative problematiche.
Ma, pur puntando soprattutto sull’educazione dei più giovani, A.S.M. ha anche propagandato
corretti comportamenti ambientali utilizzando appositi allegati alle bollette dell’energia elettrica e il proprio sito internet www.asmso.it
Un particolare impegno è stato anche assicurato per sensibilizzare i sondriesi sulle novità introdotte dal nuovo regolamento comunale di igiene urbana, in vigore dal 2001.
L’Azienda Sondriese Multiservizi S.p.A. è quindi attiva sia sul fronte tecnico-operativo, sia
su quello comunicativo, finalizzato quest’ultimo a propagandare corretti comportamenti igienici e ambientali in un’ottica di sviluppo sostenibile.
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