Sant`Anna Cavanella d`Adige

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Sant`Anna Cavanella d`Adige
N. 16 - Anno II
Sant’Anna
Ore 9.30 - Per la comunità
Ore 11.00 - Santa Messa
Cavanella d’Adige
DOM.
17
Ore 11.00
- Def. Bruna e Guerrino
- Def. Ferro Angelo e Natalina
Domenica 17 aprile 2016
IV DOMENICA DI PASQUA
Ore 18.30 - Def. Mario ed Esterina
LUN.
«Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le
conosco ed esse mi seguono. Io do oro la vita
eterna e non andranno perdute in eterno e
nessuno le strapperà dalla mia mano...»
18
Ore 18.30 - Santa Messa
MAR.
19
NO SANTA MESSA
MER.
Ore 17.00 - Santa Messa
20
Ore 18.30 - Def. Fam. Mazza
GIO.
21
Ore 18.30 - Def. Oriana, Giampilade, Rina e
Vitta
Ore 18.30 - Def. Suor Lucia
VEN.
22
SAB.
23
Ore 9.30 - Per la comunità
Ore 11.00 - Battesimo di Tiozzo Compini
Alice
DOM.
24
Anno Liturgico C (o Terzo)
Ore 17.00
- Def. Beltrame Giovanni, Teresina e
Pasqualino
- Def. Narciso e Fam. Paganin
Ore 11.00
- Def. Marino e Maria
- Def. Fonsato Denis e Mantovan Carlo
- Def. Moretto Sergio e familiari
Per urgenze, il parroco risponde al cellulare al numero 3485190935
per ogni persona chiamata a seguirlo dovunque egli vada. Rimanendo accanto a Lui non si
perderà, non potrà essere strappato alla cura
benevole della sua mano. Perché Lui è - anche
- l'Agnello: immolato per noi, vicino al trono
Gv 10,27-28
del Padre, è sempre il nostro pastore, ci guida
Come vivere questa Parola?
alle fonti delle acque della vita, asciuga ogni
l versetto dal vangelo di questa dome- lacrima dai nostri occhi (cf Ap 7, 17 ~ seconda
nica richiama alla nostra mente e ai lettura)... e ci dona la vita eterna.
nostri occhi l'immagine tenera e rassi- Ascoltiamo il nostro Pastore, seguiamolo,
curante del Buon Pastore: la sua cura paziente imitiamolo a prenderci cura l'uno dell'altro,
per ogni pecora che gli è affidata, la sua guida testimoniamo la sua presenza nel recinto di
sapiente attraverso le valli verdeggianti ma questo nostro mondo!
talvolta tenebrose e piene di insidie, la sua
Solo Tu sei il Signore, Dio: tu ci hai fatti e noi
fermezza nel custodire la dimora del suo gregsiamo tuoi! (cf Salmo responsoriale 100,3)
ge... È una figura cara sia agli autori dell'Antico che del Nuovo Testamento e nel vangelo Dal Messaggio per la Giornata mondiale di
secondo Giovanni si arricchisce di alcune sfu- preghiera per le vocazioni 2013:
mature significative, tra cui l'ascolto e
Cari giovani, non abbiate paura di seguire
la conoscenza reciproca tra il pastore e le peGesù e di percorrere le vie esigenti e coraggiocore: due aspetti che diventano dei presuppose della carità e dell'impegno generoso! Così
sti di chi crede.
sarete felici di servire, sarete testimoni di
E chi crede, entra a far parte nella dimora del quella gioia che il mondo non può dare, sarete
Pastore, tra il gregge che egli saldamente con- fiamme vive di un amore infinito ed eterno,
duce. Chi crede, sa ascoltare e riconosce nella imparerete a «rendere ragione della speranza
voce del Maestro la sua benevolenza, propria che è in voi» (1Pt 3,15).
I
Unità Pastorale di Sant’Anna e San Giorgio Martire - Via B. Maderna 2 - 30015 Chioggia (Ve)
Tel.041 4950004 (Don Nicola) - [email protected] - Asilo: tel. 041 4950342
 La Caritas Parrocchiale continua Lunedì 18 Aprile presso i locali sotto la canonica della
Parrocchia a Sant’Anna
 Giovedì 21 aprile alle ore 21.00 presso la Chiesa della Navicella, VEGLIA DI
PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
 Sabato 23 aprile, Giubileo di tutti i bambini che fanno il catechismo al sabato
mattina. Invito ad far pervenire il foglio di autorizzazione alla catechista o al parroco,
assieme a € 3,40 (€ 1,70 x 2) per il costo del biglietto.
 Sabato 23 aprile alle ore 21.00 Santa Messa a Sant’Anna per la Comunità
Neocatecumenale
 Lunedì 25 aprile FESTA DELLA LIBERAZIONE. A Cavanella Santa Messa per i caduti alle
ore 11.00 e ricordo dell’eccidio delle famiglie Baldin e Mantovan
 Martedì 26 aprile CONSIGLIO PASTORALE DI SANT’ANNA in Sala Parrocchiale. Si parlerà
del mese di maggio, nuova catechesi da settembre, prima comunione l’8 maggio, festa
della mamma del Circolo Parrocchiale
La Giornata per le Vocazioni ci invita a prendere coscienza che l’impegno vocazionale non dipende da alcuni ma è di tutti: sacerdoti, suore,
genitori, catechisti, insegnanti, gruppi, Associazioni, Movimenti. Ecco
alcune linee di azione
Pregare. Secondo l’invito di Gesù: “pregate il Padrone della messe
perché mandi operai nella sua messe”.
Vivere con gioia, anche nelle difficoltà, la propria vocazione a servizio del popolo di Dio.
Lavorare perché gli ambienti di vita diventino aperti per una cultura
vocazionale
Invitare, senza paura o falsi pudori, qualche giovane a seguire il
Signore nella vita consacrata.
Incentivare le esperienze di carità specialmente a favore dei più poveri e bisognosi
Accompagnare con discrezione, assiduità e tenacia chi manifesta il
desiderio di consacrarsi al Signore.
— da alcuni appunti di don Danilo —
Venerdì 22 aprile ore 21.00 in Seminario
l’esortazione di Papa Francesco sulla famiglia
AMORIS LAETITIA
presentata dal Vescovo ADRIANO
IL MINISTERO LITURGICO DELL'ACCOLITO
(a cura di Maria Carla Papi)
[continua] L'istituzione viene conferita dal vescovo…. Il rito consiste nella consegna della patena con
il pane o del calice con il vino da consacrare, mentre
il vescovo pronuncia le parole:« Ricevi il vassoio con
il pane (il calice con il vino) per la celebrazione
dell'eucaristia, e la tua vita sia degna del servizio
alla mensa del Signore e della Chiesa». Nella preghiera di benedizione sui candidati imploriamo:
«Benedici questi tuoi figli eletti al ministero di accoliti. Fa' che, assidui nel servizio dell’altare, distribuiscano fedelmente il pane della vita». In queste parole è contenuta una breve descrizione del ministero dell'accolito.
Compito fondamentale dell'accolito è quello di
aiutare il sacerdote e il diacono all'altare. In casi
particolari egli può preparare l'altare e i vasi sacri e
distribuire
come
ministro straordinario l'eucaristia ai
fedeli (cfr. ivi, n. 65).
Per il resto i suoi
compiti sono di varia
natura. Può succedere che nella medesima celebrazione si debbano svolgere più servizi. In
tal caso è opportuno suddividerli fra più individui. Se tuttavia è presente un solo accolito, tocca a
lui adempiere personalmente i più importanti e
lasciare i rimanenti ad altri ministranti (cfr. ivi, n.
142). Compiti normali dell'accolito sono quelli di
portare la croce nella processione di ingresso, sostenere il libro al sacerdote o al diacono durante la
celebrazione e offrire loro i servizi necessari. In
assenza di un diacono, l'accolito porta all'altare il
corporale, il purificatoio e il messale; inoltre, aiuta il
sacerdote a ricevere eventuali doni dell'assemblea,
porta all'altare il pane e il vino e glieli consegna. Se
si fa uso dell'incenso, gli porge il turibolo e lo assiste nella incensazione dei doni e dell'altare (cfr. ivi,
nn. 143-145). Dopo la distribuzione della comunio-
ne aiuta il celebrante o il diacono a purificare e
riporre i vasi. In assenza del diacono, riporta i vasi
alla credenza, dove li purifica e li riordina (cfr. ivi, n.
147). L'accolito può aiutare a distribuire la comunione al popolo. Qualora si distribuisca la comunione
sotto le due specie, porge il calice ai fedeli o lo sorregge, qualora la comunione sia distribuita mediante intinzione (cfr. ivi, n. 146). Porgendo il calice al
comunicando dice: «Il sangue di Cristo», e, dopo
che questi ha risposto: «Amen», gli porge il purificatoio e il calice, quindi asterge il labbro esterno del
calice col purificatoio (cfr. ivi, n. 244). Se la comunione è distribuita sotto le due specie mediante
intinzione, egli sta col calice in mano accanto al
sacerdote. In determinate circostanze l'accolito può
portare la comunione ai malati e il viatico ai moribondi. Il «Rito della comunione fuori della messa e
culto eucaristico» contiene a questo scopo alcuni
formulari. In assenza di un sacerdote e di un diacono, o qualora questi
ne siano impediti,
può esporre pubblicamente la santa
eucaristia all'adorazione e riporla. Per
fare
l'esposizione
apre il tabernacolo,
depone eventualmente la pisside (ciborio) sull'altare oppure inserisce l'ostia nell'ostensorio. Terminata l'adorazione, ripone il santo sacramento nel tabernacolo. Non può invece impartire la benedizione
col Santissimo (cfr. ivi, n. 99). L'accolito è destinato
a servire in primo luogo l'altare, ed aiutando il diacono e il sacerdote. Inoltre, può aiutare l'uno e
l'altro anche in altre celebrazioni liturgiche, ad
esempio nell'amministrazione dei sacramenti, nelle
celebrazioni della parola di Dio e di pii esercizi. Infine, qualora sia necessario, può istruire altri fedeli
che hanno l'incarico temporaneo di aiutare il sacerdote o il diacono nelle celebrazioni liturgiche portando il messale, la croce, le candele ecc. o compiendo altri simili uffici (cfr. « Ministeria quaedam »
VI).