Un paradiso da non perdere

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Un paradiso da non perdere
[ISOLE]
TESTO E FOTO DI ANGELO TONDINI
PICCOLA GUIDA
UN PARADISO
DA NON PERDERE
Un’isola incontaminata nell’arcipelago di Capo
Verde. Sbrighiamoci, il grande turismo incombe
U
n’unica cordigliera sottomarina
unisce Azzorre, Canarie, Madeira e Capo Verde. Sono decine e
decine di vulcani, alcuni emersi e altri dentro
l’oceano, la maggior parte spenti, ma qualcuno ancora attivo, come Fogo. Boa Vista è una
delle nove isole dell’arcipelago capoverdiano. Fino a oggi è stata messa in ombra dalla vicina Sal, più piccola e meno bella, ma con una
marcia in più: l’aeroporto, dove fanno scalo
tutti i voli. A Sal è nato addirittura un paese
LA STORIA
씰 620 chilometri
quadrati, terza isola per
estensione di Capo Verde,
la più vicina alla costa
africana. Scoperta il 27
settembre 1460 dal
navigatore genovese
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Antonio da Noli, è la più
tropicale come clima e ha
le spiagge più estese (55
chilometri).
씰 È bassa e sabbiosa:
il suo punto più elevato,
il Pico de Estancia, non
supera i 380 metri di
altezza ma il panorama
Nei dintorni della
spiaggia di Santa
Monica
nuovo – Santa Maria – con hotel, negozi, boutique, souvenir: l’italiano è la terza lingua dopo portoghese e creolo. Un imprenditore di
Brescia ha intuito quindici anni fa le potenzialità di queste isole, creando strutture moderne.
In pochi anni la sua azienda è diventata la più
importante dell’arcipelago.
Boa Vista è stata considerata, fino a oggi, la
classica meta da escursione giornaliera da Sal:
venti minuti d’aereo, giro in jeep, un po’ di sole in una delle due immense spiagge, buon pasto a base di pesce, visita alla capitale Sal Rei
(4.000 abitanti), e poi di nuovo a Sal nel pomeriggio. Dal confronto le due isole escono vincitrici in campi diversi. Sal è molto più organizzata ed efficiente (si può addirittura scegliere
tra due banche) e sta attirando molti investimenti immobiliari per una seconda casa un
po’ esotica e a prezzi ancora possibili. Boa Vista offre panorami più vari, un deserto di
sabbia inaspettato, spiagge immense e vuote, popolazione semplice e disponibile, prezzi più bassi di Sal.
Ma perché un italiano dovrebbe farsi quasi
sei ore di volo per passare le sue vacanze in un
arcipelago un po’ arido e ventoso? La risposta
è semplice: il sole. Capo Verde, insieme con
Madeira e Bermuda, ha il miglior clima “turistico” del mondo. Piove pochissimo, il termo씮
che si gode da lì è così
bello che l’isola, battezzata
all’inizio San Cristopher, fi
ribattezzata Boa Vista,
“bella veduta”. Al centro
c’è una vasta distesa di
dune simili a quelle del
Sahara, con piccole oasi di
palme da dattero e
씰 DOCUMENTI: passaporto valido. Il visto viene
richiesto e rilasciato dalle agenzie di viaggio.
씰 FUSO ORARIO: 2 ore in meno rispetto
all’Italia (3 con l’ora legale).
씰 LINGUA: il portoghese è quella ufficiale,
ma la popolazione locale parla il creolo.
Inglese e italiano abbastanza diffusi.
씰 VALUTA: escudo capoverdiano.
1 H vale circa 1.000 escudos.
씰 CARTE DI CREDITO: soltanto negli hotel.
씰 CLIMA: temperatura media 24 gradi, leggermente
ventoso. Si consiglia abbigliamento leggero.
Le dune nel deserto
vicino a Ponta Varadinha
boschetti di acacia.
씰 L’occupazione
principale dei 40.000
abitanti è il turismo,
destinato a crescere con
l’apertura del nuovo
aeroporto. Poi c’è la pesca
(aragoste e tonno) e
l’artigianato.
씰 La capitale, Sal Rei,
deve il nome alla
produzione e al commercio
del sale, molto importante
nel secolo scorso. Ci sono
ancora le grandi saline che
però servono il fabbisogno
locale: l’esportazione non è
più conveniente.
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A destra: una festa popolare sull’isola. Sotto: uno dei
tanti frutti di Boa Vista. Nell’altra pagina: il mercato del
pesce a Sal Rei, capitale di 4.000 abitanti
DOVE
ALLOGGIARE
Ventaclub Boa Vista
tel. 02. 33.47.334
www.ventaglio.com.
Quota per persona
a settimana in pensione
completa, volo da Milano
Malpensa o Verona,
a partire da 950 euro
Hotel Parque
das Dunas
tel. 002 38.25.11.283
www.parquedasdunas.com. Direttamente
sulla spiaggia di Chaves.
Quota: da 47 euro
a persona al giorno.
Viaggi: il tour operator
I Viaggi di Atlantide
(www.iviaggidiatlantide.it
tel. 030.55.30.001
propone pacchetti
(aereo, pernottamento
e prima colazione)
a partire da 812 euro.
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metro non scende mai sotto i 20 gradi e non
supera i 28-30 a luglio e agosto. Il vento può
essere fastidioso a gennaio-febbraio, ma quando diventa brezza è piacevole. A Capo Verde
sta per iniziare un capitolo importante: finirà
presto il predominio di Sal come scalo obbligato per i voli da Europa, Usa e Brasile. Stanno per entrare in funzione due nuovi aeroporti, a Boa Vista e a San Vicente, che eviteranno una tappa intermedia. In previsione di
questo cambiamento epocale per l’arcipelago,
un importante tour operator italiano ha già
aperto un mega hotel di 250 camere sulla bella spiaggia di Chaves. La notizia farà allarmare
gli ecologisti ma bisogna riconoscere che, per
ora, esistono poche strutture ricettive e una
quantità di posti letto insufficienti. E poi l’immensità della spiaggia ridimensiona l’hotel,
che appare una presenza modesta in tanta ab-
bondanza di sole, mare e sabbia.
Boa Vista è in realtà un pezzettino d’Africa schizzata via
milioni di anni fa dalle coste
del Senegal, che si trova a soli
450 chilometri di distanza. La superficie – più o meno tre volte
l’isola d’Elba – è occupata per
più del 20% da dune ondulate e
alte anche parecchi metri che ricordano il Sahara. Infatti, la maggior parte della sabbia è stata portata dai venti di Nord-Est, soprattutto dalla Mauritania. La cosa singolare
è che le dune crescono, sono mobili e invadono anche le poche strade esistenti. Si è
tentato di tutto per rallentare questa invasione: muretti, piantagioni d’alberi, staccionate.
Niente da fare: gli alisei sono più forti e anche
le poche palme e le piccole oasi soffrono il clima secco. Ma quando piove, molto raramente
(200 millimetri l’anno), il deserto di Boa Vista rinverdisce per miracolo di tamerici e
acacie. Tutte cose belle da vedersi, un po’ meno per chi ci vive e assiste impotente all’avanzata della desertificazione. Forse la soluzione
sta nel successo del turismo, che per fortuna
appare molto probabile: è un’industria piuttosto ricca, che crea posti di lavoro e benessere.
Un grande dissalatore potrebbe portare quella quantità d’acqua dolce di cui l’isola ha disperatamente bisogno, anche per far rivivere le
palme della Via Pitoresca, oasi un tempo verdissima e oggi in declino.
Il pezzo forte di Boa Vista resta quello
formato dalle due immense spiagge, Curralinho e Chaves. La prima viene chiamata anche Praia Santa Monica per la somiglianza
con la famosa spiaggia californiana. È immensa (18 chilometri) e vuota, perché una legge la
tutela da costruzioni di ogni tipo. È certamente la più fascinosa di tutto Capo Verde, con
una sabbia bianchissima e un bel mare verde-azzurro. L’entroterra vicino appare invece
color ocra, con rocce laviche nere. Sarà anche
un luogo comune, ma il senso di libertà totale
e di vuoto che si prova in questa spiaggia vale
il viaggio. Solo cielo e mare ma è un nulla ricchissimo di silenzio e sole, magia assoluta per
chi vive nelle metropoli d’Occidente.
Non lontano c’è Povoação Velha, il paesino più antico dell’isola, fondato più di 500
anni fa dai portoghesi. Sorge ai piedi della
Rocha Estãncia, montagna ricca di caverne,
un tempo rifugio degli schiavi neri fuggiaschi.
Povoação è una sorta di Macondo capoverdia씮
TRA ESPLORATORI E MERCANTI DI SCHIAVI
씰 Fino a quindici anni fa
era un arcipelago
nell’Atlantico, 450 chilometri
a Ovest del Senegal.
Capo Verde è in realtà un
promontorio che si trova
sulla costa africana del
Senegal, e le isole sono dieci
in tutto, di cui nove abitate.
씰 La più grande è Santiago
(991 kmq) con la capitale
Praia (100.000 abitanti); la
più piccola è Brava (67 kmq).
La superficie totale è di
4.033 kmq, all’incirca come
la provincia di Grosseto.
씰 Di origine vulcanica, le
isole di Capo Verde sono
diverse tra loro: Boa Vista,
Maio e Sal piatte, sabbiose,
desertiche, con grandi
spiagge; Santo Antão, São
Nicolau, Santiago con
montagne che toccano i
2.829 metri a Fogo, isoletta
costituita da un grande cono
vulcanico che nel 1995 fece
una spettacolare eruzione.
씰 Sembra che l’esistenza
dell’arcipelago fosse nota ai
Fenici e ai mercanti arabi
già nel secolo XI. Scoperte
nel 1460 da Antonio da Noli
e dal portoghese Diego
Gomes, videro approdare
personaggi come Vasco de
Gama (1497) e Cristoforo
Colombo, l’anno seguente.
L’arcipelago divenne
importante per la posizione
sulle grandi rotte marittime
che collegavano Europa,
Africa e America. Fu così
un fondamentale avamposto
portoghese in Atlantico e
anche un grande centro
della tratta degli schiavi. Col
declino della navigazione,
Capo Verde precipitò
nell’oblio e nella povertà.
Adesso sta risorgendo col
turismo ed è al sesto posto
in Africa per reddito pro
capite, dopo Seychelles,
Mauritius, Sudafrica,
Botswana e Namibia.
Ha ottenuto l’indipendenza
il 5 luglio 1975.
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La chiesetta del villaggio
di Rabii. A destra: la spiaggia
di Chaves, con la ciminiera
di una fabbrica portoghese
ora dismessa
Boa Vista è il terzo Paese
al mondo per quantità
di tartarughe marine (la
grande Caretta Caretta) che
vanno a deporre lì le uova,
da fine giugno a settembre.
Col loro istinto infallibile,
tornano dove sono nate
dopo una lunga assenza,
quando raggiungono la
maturità sessuale, tra i 15
e i 30 anni. Nel frattempo
questi animali stupendi e
antichissimi (sono stati
ritrovati fossili risalenti a
200 milioni di anni fa) vanno
in giro per l’Atlantico
seguendo le correnti e
percorrendo migliaia di
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no, con poche case, rare persone, una minuscola bottega che vende di tutto, i bambini
che giocano per strada. Le facciate sono colorate, la gente sorride e si chiede perché gli stranieri facciano foto in quel posto così solitario.
«A Boa Vista c’è pace e tranquillitá », dice
Francesco, italiano, che dirige un piccolo resort a Praia da Cruz, «come da nessun’altra
parte al mondo. La cultura è latina e africana
insieme, una bella combinazione. La musica è stupenda e famosa, un misto di fado
portoghese e di ritmi africani. I capoverdiani
sono una bella razza: alti, magri, occhi verdi o
azzurri. Si sono mischiati soprattutto coi portoghesi,
con gli americani che venivano qui a caccia di balene,
con gli olandesi, con gli inglesi e anche con gli italiani.
Boa Vista è un posto dove
non c’è nulla, ma si sta bene.
C’è un’atmosfera rilassata,
è come ritornare bambini:
un po’ si sogna, e le cose –
voglio dire i confort moderni e le merci – riacquistano
il loro giusto valore. In Europa e negli Stati Uniti acqua, elettricità, mezzi di trasporto, cibo sono considerati diritti acquisiti. Qui sono conquiste importanti, giornaliere, a volte addirittura orarie».
Sulla spiaggia di Chaves (la seconda dell’isola per lunghezza) sono sorti già due hotel,
e forse ne faranno presto altri: speriamo soltanto che non esagerino. La cosa che meraviglia di più, in questo luogo fino a ieri deserto,
sono i resti di una fabbrica di mattoni, con ciminiera, costruita nell’Ottocento e chiusa settant’anni fa. Oggi è archeologia industriale,
una specie di ex cattedrale nel deserto e contrasta molto con il paesaggio intorno.
왎
LE TARTARUGHE TORNANO A CASA
chilometri ma al momento
di riprodursi tornano a
Boa Vista. La deposizione
delle uova è faticosa e può
durare anche una notte
intera. È possibile osservarle
stando dietro di loro, senza
usare pile troppo forti o il
flash della macchina
fotografica, ed evitando
rumori. Sono creature
delicate e sensibili: basta
poco per spaventarle e
farle fuggire e fanno fatica a
scansare i sacchetti di
plastica che inquinano tutti i
mari o a sfuggire alle reti
dei pescatori. Nonostante i
divieti e le convenzioni a
livello mondiale che le
proteggono, c’è chi fabbrica
braccialetti, spille e souvenir
col loro guscio. L’appello è
di evitare di acquistarli per
salvarle dall’estinzione.
Boa Vista, con 55 chilometri
di spiaggia sabbiosa e non
abitata, maree contenute, le
dune di sabbia non lontane
dalla battigia, costituisce
l’habitat ideale per le
Caretta Caretta e speriamo
che il programma di
protezione dell’Ue continui.
Finora sono stati censiti e
monitorati quasi 2.000
esemplari, che depongono
80-90 uova ciascuno
ogni 2-3 anni.