Yuuh uuh!?! C`è nessuno?!?

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Yuuh uuh!?! C`è nessuno?!?
Periodico dell’Istituto di Istruzione Superiore di Gavirate
[email protected]
Volevo iniziare con una bestemmia a
caratteri cubitali, così attirava meglio
l’attenzione, ma non mi è permesso.
Devo scrivere in modo pacifico, ma se
voi che leggete non lo siete e volete
essere coperti di insulti allora saltate
questa pagina, girate, rigirate e troverete articoli di protesta in cui alcuni dei
nostri “giornalisti” hanno espresso tutto il loro disgusto sul vostro menefre ghismo. Infatti questo numero doveva
essere all’insegna della protesta, ma
visto che abbiamo ancora un po’ di
speranza e di fiducia in voi, o meglio,
non ci vogliamo arrendere, ci siamo
sbattuti a fare qualche articolo per noi
interessante, ma sta a voi decidere.
Troverete un resoconto della tombolata
di Natale, un aggiornamento sul bar
che da qui a poco tempo sarà aperto
nell’aula CIC, e un riassunto della gara
di sci sul Cervino. Si parlerà di tornei e
di elezioni. Non possono mancare le
varie recensioni, la messaggeria, Robin
Wood e le castronerie dei prof. Abbiamo fatto denuncia ai comportamenti
della Nestlè verso un povero Stato, vogliamo davi qualche informazione ri guardo ai Kasketti e sulla clonazione,
che da tempo semina scandali per il
mondo. Inoltre saranno presenti articoli-ricordo (parola orribile) alla memo ria di Luca Fraccalvieri, morto in un
incidente stradale, e del prof. Gabriele
Rabbiosi, che ci ha lasciato a dicembre.
Ovviamente sono presenti molti altri
articoli, ma sta a voi scoprirli, se volete.
Alla prossima, Ross.
Questo simbolo, che esprime la posizione della Reda, non è
qui solo per occupare la prima pagina(?), ma vuole spingere i
vostri piccoli criceti a girare più veloce nella vostra testa. Fateci sapere cosa ne pensate!
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Prodotto e ciclostilato in proprio — Tiratura: 350 copie
Yuuh uuh!?!
C’è nessuno?!?
I nostri articoli di protesta a pagina 2
La temporanea, speriamo, sezione dei Ricordi a pagina 5
A pagina 7 l’internissima sezione Inter Nos tutta da sfogliare
A pagina 11 la parte del mondo reale, Real World, a cominciare dalla faccenda clonazione, passando dai Kasketti
Lo svariegato e pazzerello mondo delle Rubriche a pagina 14
La magnifica Messssaggeria a pagina 17
Le immancabili castronerie firmate dai nostri esosissimi docenti a pagina 22
Le voci di corridoio a pagina 27, raccolte per voi in Rumors
Parliamo di futuro a pagina 29
Ringraziamenti e saluti a pagina 30
Anno II
N° 2 \ marzo 2003
Redazionale
Di sasso&sale…
Comincia la protesta
Salve ragazzi. Sapete, dopo l’ultimo ben “nutrito” giornalino, mi aspettavo sinceramente un po’ di partecipazione,
qualche commento, anche solo una lettera piena di insulti, e
invece niente, nessuna dimostrazione che siate vivi. Allora,
ma con chi vengo a scuola, con un esercito di zombi?! Per
rubare un’espressione di un amico, ho visto bradipi più veloci di voi!! Possibile che niente riesca a smuovervi da quel
trono di poltronaggine su cui avete appoggiato il posteriore?
E non venitemi a raccontare che la scuola risucchia ogni vostra energia mentale, perché per organizzarvi trovando il modo di incontrarsi il pomeriggio o la sera, allora sì che fate
girare i neuroni! Vorrei tanto sapere cosa vi ha fatto lo scrivere per provare una così forte ripugnanza nei suoi confronti! Nessuno di voi prova l’irrefrenabile impulso di uscire allo
scoperto, anche magari con delle cavolate, cercando un confronto con gli altri, un dialogo. Non dico che se scriverete sul
giornalino della scuola avrete un’audience della madonna,
ma potrebbe essere un buon inizio. Il bello di poter avere un
giornalino è che siamo noi a crearlo, possiamo metterci su
quello che vogliamo, anche i discorsi più strani e insoliti. Ad
esempio, se non mi piacciono le recensioni musicali, mi
sbatto a scriverne una e chiedo che sia pubblicata. Se poi
abbiamo dodici recensioni, chi se ne frega, il bello è che siamo uno diverso dall’altro. Oppure volete sollevare
l’attenzione su un argomento. Perfetto. Quale metodo più
veloce e sicuro potete trovare che scriverlo e farlo sapere a
tutti. E proprio questo che mi lascia di sasso e di sale nello
stesso tempo, il completo menefreghismo. Tutti, compreso
io, si lamentano del fatto che la scuola è barbosa, pedante.
Cerchiamo allora il modo di poter passare ad una scuola
diversa, dove oltre a parlare di materie teoriche, possiamo
dire la nostra su tutto quello che ci circonda. Secondo me, il
nostro “carico” si farebbe molto più leggero. Certo, per ottenere questo, come qualsiasi altra cosa, bisogna darsi da fare,
lavorare un po’, ma di solito le cose piacevoli non portano
via mai ne energia ne stanchezza. Questo dunque è il mio
appello, che vi facciate sentire più vivi, perché io sono tremendamente curioso di sapere cosa vi passa per
l’anticamera del cervello quando prendete in mano quello
che scriviamo. Io non posso passarvi ad uno ad uno e chiedervi probabilmente con una faccia da beota quale sia il vostro pensiero, e non mi importa assolutamente che siano critiche, perché dagli errori si può sempre crescere. Aspetto
impazientemente i vostri scritti, e ricordate che non sono
compiti e che noi non diamo un voto, quindi sguinzagliate
la vostra fantasia. Un Saluto a tutti e alla prossima!
P.S. : A coloro che in tempo d’elezioni si sono candidati
portando come uno dei loro punti che avrebbero messo
qualcheduno per “selezionare” gli argomenti che più interessano i ragazzi, dato che sono scomparsi dalla scena, sarebbero così gentili da farmeli sapere questi argomenti, sempre che non fosse una futile promessa da campagna elettorale?
- Mask - III A Liceo -
LA REDA :
- Tullio Battaglia, IV D Liceo;
- Luca Bartoccini, IV D Liceo;
- Andrea Luini, IV C Liceo;
- Eleonora Porcarelli, IV B Erica;
- Laura Mandrillo, IV B Erica;
- Silvia Cretto, IV B Erica;
- Stefano Mariotto, IV B Erica;
- Erika Chiesa, V A Erica;
- Athos Brenna, III A Liceo;
- Laura Parolin, III A Erica;
- Andrea Gagliardi, I A GA ;
- Annalisa Cadario, II C Liceo;
- Marco Bernardi, II D Liceo;
- Lorenzo Grossi, II D Liceo;
- Carmen Battaglia, II A Liceo;
- Sara Martinelli, II A Igea;
- Luca Boldetti, II B Geo;
- Angelo Porcaro, II B Geo;
- Stefano Salerno, II B Geo;
- Eleonora Orlandi, I B Erica;
- Arrigo Landoni, Docente.
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Anno II N° 2
Redazionale
Solo inchiostro?
Non ci aspettiamo standing ovation, né striscioni di complimenti… E nemmeno strette di mano fredde o distaccati
sguardi di ammirazione… Quello che ci riempirebbe di soddisfazione, che ci farebbe davvero sentire a posto, e allora ci
vedreste camminare per i corridoi a due spanne da terra, ve
lo assicuro, è la vostra partecipazione, la vostra intraprendenza opinionistica.
Un miracolo, se ognuno di noi conoscesse tutti gli strumenti
di cui ha diritto, e un paradiso, se sapesse come poterli utilizzare, e qualcosa di indefinibile, se li utilizzasse veramente. Noi, persone come voi, pensate, della stessa specie, non
riteniamo solo un’occupazione secondaria questo fare giornalino, anche perché non è una cosa così facile.
Ecco, una cosa che sicuramente ci renderebbe l’attività mo lto più semplice, e vale per la nostra ma spero vogliate concordare che è così anche per molte altre, se non per tutte,
sarebbero i risultati. Nel nostro caso la parola risultati va
tradotta con partecipazione, collaborazione, anche pura
comprensione, verso questi pochi fogli che ci sembrano tanto utili.
Ci sembrava quasi di essere riusciti a mimetizzare nella cultura scolastica di noi piccoli studenti del nuovo millennio
l’utilità, la disponibilità, l’apertura di un giornalino scolastico, del nostro, strumento potentissimo. Poi ad un tratto
dev’essere finita la ganja, o l’effetto degli stupefacenti; non
mi piace pensare che ci siamo solo svegliati da un sogno
profondo e distante… Soprattutto dopo un numero foltissimo di provocazioni, di punture…
Il fumo? Mah, il solito pacco di articolo di cui di sicuro non
mi importa nulla, dicendo cose che non mi toccano nemmeno, sono troppo cosciente della mia posizione per discutere
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Anno II N°
quelle di qualcun altro, per confrontarmi con la maggioranza. Ah, la campestre! Quella sottospecie di competizione per
nullafacenti… Bah! La mia Firenze… figurati se mi interessa questo poi.. la globalizzazione… mmmh… si… hai ragione… Musica: non mi piace, come i manga, quegli esserini
fumettati gne-gnè.. e i soliti idioti che scrivono messaggi
ancor più idioti… giochi, sport, motori, astri e le solite poesie vuote e vomitevolmente sdolcinate… bleah!
L’assemblea… sicuramente non diranno nulla della mia,
passata ad ascoltare il walkman., non mi tange, non mi importa.. piscina riscaldata? Magari.. mmh.. maestro a sette
punte, ecco questo mi interessa.. ma che pacco, troppo lungo.. toh, un’articolo breve breve.. sarà inutile.. le immagini
sono simpatiche però..
Ecco, finchè si guardano le figure sul giornalino, che tra
l’altro grazie alla stampa sono ignobilmente definite tali, e
destano sdegno e dis -gusto dell’orrido.. Benone! Ma perché
non trasformo questi commenti in qualcosa di più materiale,
di più consistente e leggibile?
Ognuno degli articoli che ho abilmente sorpassato a destra
nasconde un tesoro, forse, e se pensiamo che è solo una minima espressione di una persona unica, lì, aperta a tutti, come posso non esprimere le mie opinioni su ciò che leggo?
Ecco, finchè nessuno di noi sarà disposto a riesaminare le
proprie posizioni, nessuno di noi crescerà… E se mi ricordo
che sono a scuola per crescere, forse è meglio che torno a
dormire… Svegliatemi, ammesso che voi siate desti…
- Temporaneamente Sgrammaticato - IV D Liceo -
Anno
I N° 3
2
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Redazionale
Ave, o posteriori poggiati!
Hola ragazzi, come procede la vostra vita di piccoli studenti?
La nostra di “giornalisti” non molto bene in questo periodo... tra poco le nostre idee e aspettative saranno vuote di
contenuti sani,come d’altra parte le cassette del giornale in
giro per l’istituto…che, a dire il vero, non contengono nemmeno demenze! Io non credo che voi non abbiate nulla da
dire… è la vostra pigrizia che vi sta letteralmente consumando il cervello, sarebbe ora di ribellarsi, non vi chiediamo di
stendere poemi esagerati o tesine multiformi, almeno qualche scemenza, se il vostro vicino di banco emana un odore
tipo fogne di Calcutta e volete renderlo pubblico o se magari
volete insultarci deliberatamente… noi siamo qui e pur di
sentirvi “vivi” siamo disposti a farci maltrattare e raggirare,
nei limiti della moralità (e in questo ci affidiamo al vostro
buon senso). Non lo dovete fare per noi… al massimo per
voi… se vi è caro perdere lezioni per leggere quello che alla
fine è il giornale di tutti!
- Laura - III A Erica -
Che spreco!
Carissimi ragazzi, che ritenete le persone che fanno parte
della redazione degli Sfigati, vorrei contraddirvi, perché sicuramente le persone che fanno parte della Redazione sono
le uniche persone della scuola che hanno sotto le palle; sono
le uniche che si sanno mettere in gioco. Chissà quante sono
le persone che vorrebbero scrivere un articolo, o dire la loro
su qualche argomento trattato, ma dato che si sentirebbero
sfigati, perché in questa scuola chi si fa il culo è uno sfigato,
si tengono per se l’opinione o articolo che sia. Non vi sembra il caso di crescere?
Non è ora che si incominci a capire che oggi giorno o si è in
grado di farsi valere o si è un verme strisciante?
Non sono qui a dare lezioni di vita, non sono la persona più
adatta, ma non sarebbe ora che si risponda, che si incominci
ad interagire con noi?
L’anno scorso rompevate perché c’erano troppi articoli sulla
musica Metal, vi ho anche detto (visto che quella rubrica era
mia) di scrivere su altri gruppi, di allargare il reparto musica,
e che risultati si sono ottenuti?
Nessuno perché siete solamente capaci di criticarci, solo perché noi siamo stati in grado di tirar fuori le unghie e di farci
valere, di esporre le nostre idee, di metterci in gioco.
Mi spiace dirlo, ma vi ritengo tutti Vermi, incapaci di farvi
valere, incapaci di decidere, o peggio ancora incapaci di fare
quattro pensieri, si proprio quelli che scrivevate in prima elementare in matita…
Eh si che molte persone in questa scuola sono miei coetanei,
ma a questo punto…mi ritengo l’unica che dimostra veramente la sua età…
Ora vedete un po’ voi, se tirarvi fuori la paglia da lì…
- Morgana Le Fay-
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Anno II N° 2
Ricordi
A Gabriele Rabbiosi
Aveva una stretta di mano per tutti, e un sorriso nel cuore
per ognuno di noi. È con un sorriso e queste poche parole
che seguono che vogliamo ricordarlo.
PROMETTI A TE STESSO
Prometti a te stesso
di essere tanto forte che niente possa
turbare la serenità della tua mente.
Prometti a te stesso
di parlare di felicità, bellezza, amore ad ogni persona che
incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande
in loro;
di guardare il Iato bello di ogni cosa e
lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso
di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio,
di aspettarti solo il meglio;
di essere entusiasta del successo degli altri
come se fosse il tuo stesso.
Prometti a te stesso
di dimenticare gli errori del passato
e pensare solamente alle promesse del futuro;
di essere sereno in ogni circostanza
e regalare sempre un sorriso;
di dedicare così tanto tempo a migliorarti,
da non avere tempo per criticare gli altri
e arrivare così al massimo che puoi essere.
Prometti a te stesso
di essere tanto generoso da non soffrire,
tanto nobile da non arrabbiarti,
tanto forte da non sentire paura,
tanto felice da non lasciarti vincere dalle preoccupazioni.
Quindi... mantieni questa promessa
e la vita sarà diversa.
Dio dà cibo ad ogni uccellino
ma non lo mette sul nido.
Anno II N° 2
Ama
Saluta la gente
Dona
Perdona
Ama ancora e saluta
(nessuno saluta
nel condominio,
ma neppure per via).
Dai la mano
Aiuta
Comp rendi
Dimentica
E ricorda
Solo il bene.
E del bene degli altri
Godi e fai
Godere.
Godi del nulla che hai
Del poco che basta
Giorno dopo giorno:
e pure quel poco
-se necessariodividi.
E vai,
vai leggero
dietro il vento
e il sole
e canta.
Vai di paese in paese
E saluta
Saluta tutti
Il nero, l’ olivastro
E perfino il bianco.
Canta il sogno del mondo:
che tutti i paesi
si contendano
d’averti generato.
- D.M. Turoldo -
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Ricordi
A Luca, ragazzo come noi
Abbiamo deciso di scrivere due righe su questo giornalino
perché ci sembrava il modo più veloce per ringraziare tutti
per il notevole interesse riscontrato durante una triste circostanza
come quella che ha recentemente colpito tutte le persone
che erano vicine a Luca.
Noi le sue amiche, siamo state contente di tutto ciò che avete fatto per il nostro, per il vostro amico Luca: dalla raccolta
dei soldi, alla disponibilità di un'aula magna adibita a questa
raccolta e tutto il resto .
Principalmente vogliamo ringraziare la preside per le bellissime parole, per il gran conforto, comprensione, per la gran
disponibilità, per l'affetto dimostrato nei confronti di tutti
noi che eravamo preoccupati per lui e nei confronti di un
ragazzo che non frequentava nemmeno la nostra scuola .
Vogliamo inoltre ringraziare tutti i ragazzi dell'istituto, soprattutto coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscere
Luca: è stato veramente di conforto, in questi giorni bruttissimi vedere così tante persone unite per raccogliere soldi per
lui, per la sua corona che è stata veramente una delle più belle.
Questi ringraziamenti sono da parte dei suoi amici, quelle
persone che gli hanno voluto tanto bene e siamo sicure che
lui per noi avrebbe fatto lo stesso,. ma è soprattutto Luca a
dirvi grazie, siamo sicure che se avesse potuto vedere tutto
questo ne sarebbe stato felicissimo .
Grazie ancora a tutti e speriamo che ognuno di noi ricordi
Luca per quel ragazzo ed amico speciale e sincero che era.
Luca rimarrai sempre nel cuore di ognuno di noi…
…Un ricordo, è proprio questa la mia intenzione. Scrivere
due parole e dedicarle a lui, un semplice ragazzo come
chiunque, che è volato via… Ora lui è lassù e veglia su di
noi, ed è per questo che non dobbiamo essere tristi, ma ri-
cordarlo nei momenti migliori e felici… Ora lui sta percorrendo una nuova strada piena di fiori profumati e con un
sole che illumina d’immenso un cielo azzurro: è così che
bisogna ricordarlo, proprio come avrebbe desiderato Luca…
Ciao Luca
Ti dico ciao perché ancora non riesco a dirti addio! non so
perché, so solo che più vado avanti e più mi accorgo che mi
manca qualcosa, è quel qualcosa che è cambiato nella mia
vita, e mi manca, manca tanto, troppo! E tutto questo mi
strazia, mi divora dentro; è come uno di quei puzzle che ha
migliaia di pezzi, che solo alla fine ti accorgi che manca un
pezzo, e dopo rimarrà incompleto a vita, e così sarò anch’io,
e purtroppo tu non hai fatto in tempo a finirlo quel puzzle
chiamato vita!
Anche se uscendo con gli amici rido, scherzo e continuo a
vivere, dentro vorrei gridare; prchè io ti vedevo dovunque
andassi, nei posti più abitudinari, dove andavi tu, ed è brutto
scoprire che è proprio vero che ci si accorge di voler bene
ad una persona solo quando la si perde! E purtroppo ti ho
perso per sempre!
Penso a te ogni giorno e una lacrima scende dai miei occhi… Ricordo il tuo bellissimo viso e i tuoi bellissimi occhi
che erano così profondi e intensi e pieni di vita: era la cosa
più bella che avessi avuto dalla vita, e adesso che mi è rimasto di te? Niente! Solo il tuo ricordo e qualche foto! E ora
chiusa nella mia solitudine l’unica cosa piangere! Piangere
di lacrime d’amore e di dolore…
Mio dio quella maledetta mattina avrei voluto fermare il
tempo e tornare indietro, ma non ne sono stata capace, ed
ora questa maledetta malinconia, che mi travolge facendomi
star male, e l’unica cosa che vorrei sapere è che ci sei, sapere
che non mi hai lasciata sola e soprattutto vorrei dirti tanto ti
voglio bene! Solo per far uscire dal mio cuore
quest’amarezza, e fartelo sapere!
Mi sarebbe bastato un ciao, almeno per darti il mio saluto,
ma oltre a essere stata vigliacca non avendoti detto un semplice ti voglio bene, sono stata ancora più vigliacca non riuscendo a dirti addio, perché non ho avuto il coraggio di venire al tuo funerale! Perché per me sarebbe stato troppo perderti due volte! Vorrei continuare a scriverti, ma sarebbe
troppo per dirti solo che non smetterò mai di volerti bene
perché rimarrai sempre nel mio cuore! Ti voglio bene!
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- Ilaria, Cristina, Elisa, Antonella –
- II B erica –
“quando sei nato piangevi
e tutti intorno a te erano felici.
Vivi la tua vita in modo che
Quando tu muoia tutti intorno a te piangano e tu sia l’ unico
felice…”
- Anonima -
Anno II N° 2
Inter Nos
Bingo pro Zambia!
Come l’anno scorso, l’ultimo sabato prima delle vacanze di
Natale, in palestra si è tenuta la tombolata di beneficenza, se
così possiamo chiamarla,il cui ricavato, stavolta, é servito
per la costruzione di una scuola in Zambia. Sono state vendute praticamente tutte le cartelle per un ricavato totale di
3000 € ma alla prof Di Stefano ne sono pervenuti altri 1400
grazie anche al contributo della scuola media di Caravate.
Con le nostre offerte si realizzerà un’aula della scuola che
dovrebbe essere terminata per la fine di quest’anno. Torniamo ora alla giornata della tombolata. 8.30, dopo gli auguri
di Bochicchio, con la mia classe mi sono recato in palestra,
che, forse per tutta quella gente, forse per l’atmosfera, sembrava addirittura tiepida: ma allora esiste il riscaldamento!
O forse era l’alito dei presenti? Comunque sia, accomodatici
sulle scalinate, il novello presentatore Tullio, ha preso la
parola sul più bello di una canzone dei Nickleback, sparata
dagli immensi Montarbi posti ai lati della palestra, e ha pensato bene di spiegare come si gioca a tombola: si vede che è
la prima volta.
Accolto da cori non proprio di consenso, il nostro uomo ha
dato il via all'estrazione, affidata alla figlia della prof Di
Stefano, e alla sua valletta. Dopo qualche estrazione sono
saltati fuori i primi ambi. I fortunati si portavano a casa copri-accendini e cioccolata. Durante le estrazioni, a qualche
brillante giovine della nostra scuola è venuto in mente di
augurare buon compleanno ad una sua amica tramite il microfono del presentatore: non l’avesse fatto! Nel giro di pochi minuti innumerevoli auguri veri e falsi sono stati annunciati a tutto il pubblico e l’auguro-mania è un po’ diventata
il simbolo di questa festa. Anche un messaggio triste e doloroso è stato però pronunciato durante l’estrazione dove infatti è stata comunicata la morte del professor Rabbiosi, ormai da molto in ospedale per un tumore al cervello. Piano
piano se ne sono andate terne, quaterne e cinquine ovvero
libri sui bonsai e bottiglie di vino e si è arrivati
all’estrazione della tanto sospirata tombola, il cui premio
consisteva in un’autoradio. L’ironia della sorte ha voluto
che se la beccasse un ragazzo del servizio d’ordine del triennio. Finita la tombolata mancava ancora la parte più interessante nonché culturale della giornata: la visione del film.
Anno II N° 2
C’erano ben quattro sale di proiezione, ma non si poteva scegliere e la mia classe era in aula CIC, dove proiettavano La
forza del singolo. Bene, davanti alla porta dell’aula la massa
lottava per entrare e prendersi le poche sedie che erano a disposizione. Ma non avrebbero dovuto non esserci, le sedie,
non era mica una questione di sicurezza? Perché allora
c’erano quelle 10 sedie? Se il fatto che ci fossero era già previsto non mi sembra tanto giusto: o a tutti o a nessuno. Ma
credo che quelle sedie siano state portate lì da chi c’era prima di noi, vero? Alla fine, sistemati in qualche modo, abbiamo visto il film, o meglio, una parte del film, dato che la
maggior parte di noi se ne è andata alla fine della quarta ora,
contenti di tornare alla libertà del mondo esterno. O almeno
così mi è parso.
- Marco - II D Liceo -
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Inter Nos
Le Pleiadi e altre anticipazioni
Eggià il nostro bar, che verrà inaugurato agli inizi di Marzo, si chiama così. Volete sapere il perché? Beh, io sono
andata a chiederlo alla nostra Preside. Come ben sapete…
Vero che sapete cosa sono le Pleiadi? Per gli ignoranti, le
Pleiadi sono 5 stelle che brillano di luce propria. E secondo
la Preside la nostra scuola è un po’ come le Pleiadi: siamo 5
indirizzi che brillano di luce propria, il Bar sarà il punto di
ritrovo. Per quest’anno sarà aperto dalle 10:00 alle 14:00.
Dall’anno prossimo sarà aperto già dalle 7:30. Per la pulizia
che preme a tanti, non vi preoccupate, puliscono loro il bar,
così da evitare che venga pulito come le aule. È gestito dalla
stessa società che gestisce il bar delle Magistrali di Varese,
la Maghetti, specializzata per i ristori scolastici, che si è addossata tutti i costi, ogni singola spesa per la realizzazione
del bar. Ecco perché è stato possibile realizzarlo: avrà
l’appalto per 5 anni e in più sul fatturato annuo verrà versato
alla scuola il 5%. Questi soldi verranno gestiti dal comitato
studentesco.
Ci sarà la possibilità, quando sarà bel tempo di potersi sedere nel giardinetto in mezzo al cortile a mangiare i prodotti
del bar, quest’idea è partita dalla preside, come l’idea di abbellire le pareti del Bar Le Pleiadi con quadri fatti da noi,
magari appendendoli a periodi alterni, prima i quadri di Monet poi quelli di Sisley e così via, ma rigorosamente tutti
fatti da noi, “perché il bar è vostro, degli alunni ed è giusto
che siate voi ad abbellirlo” così ha detto la Preside.
Accanto alla novità del bar, ci sarà prossimamente una rivoluzione ai piani alti della scuola. Ma proprio ai piani alti:
infatti la biblioteca si trasferirà completamente al quarto piano della parte dell'itc, mentre al terzo piano del liceo rimarrà
uno spazio che presto sarà occupato dalle riviste più svariegate; diventerà quindi un'emeroteca, fatta di carta, e divani di
cellulosa, con porte in cartone spesso riciclato e manichini di
cartongesso, poco gesso molto cartone, che facciano le veci
del bibliotecario…
Mentre tutti fissano lo spazio cellulosa inutilizzata, un maniaco della nomenclatura IUPAC camufferà le aule gradinate
dei vari piani dell’ex itc, dando loro, povere sale orfane, eppur così magnae, un nome di riferimento: l’aula più in basso
potrebbe essere lo spazio teatro, mentre al piano superiore
potrebbe spadroneggiare il cinema, e il comitato studentesco
intergalattico potrebbe avere mire espansionistiche riguardanti l’aula magna del secondo piano…
La cosa sembra riguardarci parecchio da vicino, poiché la
redazione del fantastico Urlo sembra essere stata destinata
all’aula “cartame”, fra riviste per novelli geometri arredatori,
e almanacchi della scienza umana-polimorfa espansa…
Speriamo negli ascensori…
- Eowyn&ZapThor -
CALCI(O) A SCUOLA...
Anche quest’anno si è svolto il “mitico” torneo di calcetto a
cinque per il biennio, organizzato dalla professoressa Bozzo.
Il torneo era diviso in quattro gironi, composti da tre squadre
ciascuno. Passava al turno successivo la vincente di ogni girone, mentre le seconde classificate si dovevano scontrare e
la vincente veniva ripescata. La seconda fase si è conclusa il
23 gennaio con il passaggio alle finali, per il primo e secondo posto, delle classi 2ªA e 2ªB geometri, per il terzo quarto
posto delle classi 1ªB geometri e 1ª/2ªA servizi sociali.
La finale per il terzo-quarto posto si è conclusa con la vittoria della 1ª/2ª servizi sociali; il derby tra le seconde geometri
ha visto la vittoria della 2ªA con un punteggio di 1 a 0. Mentre la prima parteciperà di diritto al torneo del triennio, la
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seconda è stata comunque ripescata.
A differenza dell’anno scorso, nella prima e seconda fase,
ad arbitrare le partite era uno dei componenti della squadra
che momentaneamente non giocava e questo ha, secondo
me, creato dei problemi. Avrei voluto concludere questo
articolo in questo modo: insomma rivoglio Petullo, ma non
posso farlo, perché è stato proprio lui ad arbitrare la finale
per il primo -secondo posto e mi è stato raccontato che,
spesso, era distratto e che ha commesso degli errori che da
lui non mi sarei aspettato.
- Luca - II B Geo -
Anno II N° 2
Inter Nos
Parlano i dati
ELETTORI
VOTANTI
Assenti
1079
937 – 87%
13%
Schede bianche
32
Schede nulle
64
VOTI VALIDI
LISTA I
841 – 90%
293 – 35% > 1 seggio
FALLATI Luca
76 – 26%
LANFRANCHI Irene
91 – 31%
PEDRONI Andrea
22 – 8%
BINDA Anna
16 – 5%
BATTAGLIA Tullio
164 – 56% > Eletto
BARTOCCINI Luca
62 – 21%
BINDA Francesco
34 – 12%
BATTAGLIA Carmen
LISTA II
COLOMBO Mattia
375 – 43% > 2 seggi
225 – 60% > Eletto
88 – 23%
TAVERNA Alberto
46 – 12%
TIEGER Francesca
63 – 17%
31 – 8%
FERRARO Simone
102 – 27% > Eletto
CHIESA Francesca
62 – 17%
ANTONIOLI Daniele
40 – 11%
LISTA III
173 – 21% > 1 seggio
ZACCHIA Emanuele
71 – 41%
MAGNANI Luca
50 – 29%
BRICCHI Pietro
14 – 8%
SCOLARI Paolo
45 – 26%
FRATTINI Giorgio
87 – 50% > Eletto
ARBORE Michele
26 – 15%
FERRO Michela
24 – 14%
CARRUBBA Maria Grazia
Anno II N° 2
Come si schierano le classi
LISTA
I
II
III
Prime
19% 48% 34%
Seconde
35% 40% 25%
Terze
32% 59% 10%
Quarte
60% 33% 7%
Quinte
52% 41% 7%
Significa, per esempio, che il 48% dei ‘primini’ ha votato la
lista II, e che solo il 7% delle quinte ha votato la lista III, ecc.
22 – 8%
BOLETTI Jole
BASSETTI Laura
Quanto le classi incidono sui voti delle liste
LISTA
I
II
III
Prime
18% 36% 54%
Seconde
23% 21% 28%
Terze
16% 23% 8%
Quarte
31% 13% 6%
Quinte
13% 8%
3%
Biennio
41% 57% 83%
Triennio
59% 43% 17%
Significa che il 54% dei voti della lista III, per esempio, sono
dati da studenti delle classi prime, ecc.
8 – 5%
Ed infine alcuni bizzarrissimi premi:
Ø Premio Assenteismo alla 5 A Liceo, per la percentuale
più bassa di presenti il giorno delle elezioni, il 35 %.
Ø Premio Estroversia alla 5 A Igea, per il maggior numero di schede nulle nelle urne per le elezioni d’Istituto, 5
su 17.
Ø Premio Fantasia Cosmopolita alla 1 A SS, per il maggior numero, 20 su 20, di schede nulle per la Consulta
Ø Premio Candore Provinciale alla 3 A Erica, per il
maggior numero, 25 su 25, di schede bianche
nell’elezione dei rappresentanti della Consulta
Ø Premio Omino Bianco alla 5 B Erica, per le 5 schede
bianche su 11 nelle elezioni d’Istituto
Ø Premio Pallore Fantasy alla 5 A Igea, per le 5 schede
bianche e le 5 schede nulle su 17 votanti
Ø Premio Confetto Provinciale a tutto l’istituto, che ha
totalizzato una media del 66 % di schede valide per le
elezione della Consulta Studentesca
Ø Premio Mission Impossible alla V D Liceo; per loro
votare è un’impresa degna di canzoni e racconti epici:
presenti il giorno delle votazioni 11 persone su 20, di
cui riusciranno(?) ad esprimere il proprio voto solo 6,
pari al 33%, tra schede bianche o nulle. Bell’esempio
per i più piccoli…
A cura di – Tullio –
- IV D Liceo -
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9
Inter Nos
Giornata bianca…
gazzi è stata data la possibilità di divertirsi liberamente. Rientro effettuato allegramente. Da questa gara
sono passati tutti quelli riportati nelle tabelle sottostanti, i quali erano suddivisi in categorie, e nello sci
erano presenti gli allievi (prima, seconda e terza) e i
juniores (le due classi che restano!), sia maschili che
femminili, mentre per lo snowboard c’erano soltanto
allievi e juniores maschili.. L’11 febbraio si sono
svolte le fasi provinciali e l’unico che ha conquistato
una posizione di rilievo, classificandosi primo nello
slalom juniores maschile, è stato Bianchi Andrea di 5
B Geo.
Per gli appassionati di sci, nostalgici magari delle discese fatte durante quelle benedette vacanze natalizie,
si è svolta, come ormai da tradizione, l’annuale gara
d’istituto di sci alpino e quella, che ha trovato battesimo quest’anno, di snowboard, svoltasi il 22 gennaio a
Cervinia. Accompagnatori di questa “spedizione” sono
stati i prof. di Ed. Fisica Barranco e Bozzo. Siccome
non ero presente, mi sono informato presso i partecipanti, quindi potrei non essere preciso in alcuni punti.
Ritrovatosi nel parcheggio dei pullman la mattina presto, i nostri sciatori si sono diretti verso Cervinia, e lì li
ha accolti una giornata fredda, con nevicate alterne, e la
vista rara del sole. Terminate le gare, che si sono svolte
per tutta la mattinata, per il resto del pomeriggio, ai ra-
- Athos - III A Liceo -
SCI: classifica
Allievi femminili
Allievi maschili
Juniores femminili
Juniores maschili
Gorgoglione V. 3 A
Piana A. 2 A
Astone C. 4 D
Bianchi A. 5 B geo.
Sconfitti A. 2 C
Crema M. 3 A
Varalli A. 4 B
Bignami C. 5 B geo.
Parnisari N. 3 A
Massa S. 1 B
Binda F. 4 C
Volponi E. 2 C
Magnani S. 1 A geo.
Pedroni A. 4 B
Parnisari G. 3 B Erica
Magrelli M. 2 B
Castelli S. 3 B Erica
Gasparetti M. 3 B
Pillarella E. 3 B
Gardoni R. 2 B
SNOWBOARD: classifica
Allievi Maschili
Juniores Maschili
Minenza M. 3 B
Moro D. 5 B
Ereni N. 2 C
Frigo P. 4 C
De Leo G. 4 B
Del Pero M. 5 B
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10
Anno II N° 2
Real World
Clonazione: parliamone!
Si continua a parlare di clonazione…ma cos’è veramente?
E’ un processo che porta alla formazione di una o più copie
geneticamente identiche di una cellula o di un intero organismo.
La comune accezione di questo termine è però più circoscritta, e comprende le tecniche operate dall’uomo
nell’ambito della biologia molecolare e dell’ingegneria genetica, per produrre cloni in laboratorio.
Attualmente, con la tecnologia del DNA ricombinante e la
PCR, (reazione a catena della polimerasi), è possibile ottenere un gran numero di copie del frammento di DNA in esame, in modo rapido.
La ricerca può avere scopi applicativi ed essere mirata, ad
esempio, a valutare la presenza di mutazioni che rendono il
gene causa di una determinata malattia: in tal senso, la mappatura genetica diventa uno strumento per la comprensione
del ruolo di un gene all’interno dell’organismo.
L’inserimento dei geni all’interno di batteri permette anche
la produzione di sostanze come l’insulina, l’interferone, il
fattore VIII della coagulazione del sangue o l’ormone della
crescita, che trovano applicazione terapeutica. Una recente
applicazione dell’ ingegneria genetica è quella della terapia
genica che, attualmente in fase di sperimentazione, potrebbe
costituire il trattamento definitivo per la cura di malattie genetiche come il diabete mellito o la talassemia.
I primi esperimenti di clonazione di organismi pluricellulari
furono compiuti negli anni Cinquanta, sulle rane. Uova di
rane vennero private del loro nucleo e inoculate con nuclei
di cellule dell’epitelio di rivestimento dell’intestino; gli embrioni che si ottennero vennero quindi cresciuti in vitro. Nel
1979 furono compiuti esperimenti sulla divisione di embrioni, allo stadio di otto-sedici cellule (dette blastomeri) in modo da ottenere embrioni identici. Nel 1993 la tecnica della
separazione dei blastomeri fu applicata all’uomo: due ricercatori statunitensi, Jerry Hall e Robert Stillman, dopo avere
ottenuto embrioni umani mediante fecondazione in vitro,
ottennero 48 cloni di tali embrioni, che successivamente
congelarono.
Alla primavera del 1997 risale la prima vera clonazione, di
un mammifero, la famosa pecora Dolly, ottenuta al Roslin
Institute di Edimburgo.
La nascita di Dolly in realtà seguì una lunga serie di insuccessi: 277 tentativi furono compiuti prima dell’ottenimento
Anno II N° 2
di questa pecora e, in seguito, nessuna delle prove successive
di clonazione di un mammifero adulto sembrò dare esito positivo. Alcuni ritennero che la riuscita di questa clonazione
fosse da ritenersi fortuita e che la clonazione dei mammiferi
fosse ancora di lontana realizzazione.
Nel luglio 1998 vi fu l’annuncio dell’ottenimento di circa 50
topi-cloni da parte di un gruppo di ricerca hawaiano, guidato
da biologi delle università di Tokyo e delle Hawaii. La tecnica impiegata in questo esperimento fu denominata tecnica di
Honolulu.
Un successivo passo in avanti nella storia della clonazione fu
quello avvenuto nel dicembre 1998, quando l’Università
Kyunghee della Corea del Sud annunciò di avere prodotto un
embrione umano a partire da una cellula somatica adulta, e
di averlo però distrutto dopo la quarta divisione cellulare.
Anche in tale esperimento fu utilizzata la tecnica di Honolulu.
- Erika - V A Erica -
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11
Real World
Io dico la mia!
…La clonazione non é qualcosa di diabolico
Ma perché tutti avete una chiusura sotto ogni aspetto sulla
clonazione?
Preoccupazioni circa la clonazione emergono dai mass
media, per cui appare spesso come qualcosa di diabolico. I
giornalisti tendono a presentare storie che hanno un alto
contenuto emotivo. Essendo molto interessati all'audience,
non esitano a presentare le voci più estreme. In ogni caso,
lascia sgomenti l'idea di "duplicare", di "fotocopiare" un
essere umano, la cui dignità e nobiltà è legata alla sua unicità e irripetibilità. Ed è terrificante l'idea della
"duplicazione" di personalità come Hitler o Stalin o Berlusconi.
E' vero, però, che molta apprensione è causata da articoli
di giornali, riviste, libri, show televisivi e film che continuano a bombardare l'opinione pubblica procurando allarmi ingiustificati. Seppur (fortunatamente) molta di questa
informazione non corrisponde a verità, si va così formando
una visione distorta della clonazione. Vengono così sollevati problemi antropologici, etici e sociali che non sono
altro che il risultato di una informazione superficiale e spesso
errata, che porta peraltro a ritenere i medici che la studiano dei
malati di mente, dei mostri. In realtà, con le nuove tecniche di
ingegneria genetica si possono dare soluzioni straordinaria mente positive a delicati problemi di salute dell'uomo, come
quello dell'insulina. E ciò con estrema facilità e poco costo,
dal momento che è molto facile la coltivazione di enormi
quantità di colonie di batteri. Si comprende come grazie alle
biotecnologie si possono dare positive soluzioni a delicati problemi socio-sanitari come il cancro, le malattie debilitanti nell'
età avanzata, il miglioramento dell'alimentazione e degli ambienti verdi,considerare biologi, medici e genetisti quasi dei
mostri.
Ben Presto proveranno a clonare quelle specie di animali in
via di estinzione, come la Tigre del Bengala o il Panda…
Sfatiamo questo mito della clonazione come qualcosa di negativo.
- Triscia -
Nestlè batte cassa in Etiopia
CONSUMATORE giovane o vecchio che tu sia per favore
esci dall’apatia!
Ecco la goccia che fa traboccare il vaso!
Nestlè batte cassa in Etiopia esigendo 6 milioni di dollari
come risarcimento dal paese più affamato del mondo.
Per Nestlè è “una questione di principio”
La Nestlè che è il più grande produttore di cibo mondiale,
un gigante del settore agro-alimentare, con stabilimenti in
più di 80 paesi ed un giro d'affari di miliardi e miliardi di
dollari, rivendica nei confronti del governo dell’Etiopia,
poverissima ed in preda ad una grave carestia (forse più
grave della terribile fame degli anni 80), un risarcimento
pari a 6 milioni di dollari. La causa è stata la nazionalizza zione di un'azienda avvenuta nel 1975 dopo un colpo di
stato militare avvenuto in quel paese.
Un solo anno di vendite realizzate da Nestlè è pari a 8 volte il Prodotto interno lordo della misera Etiopia...
Ecco quindi la proposta:
Per un po’ di tempo, ci auguriamo il più possibile, sospendiamo l’acquisto dei prodotti di questa multinazionale ed
in particolare i prodotti simbolo della Nestlè: nescafè e
nesquik
Ricorda questi marche perché sembra poco ed invece è
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molto, un calo nelle vendite (anche minimo) colpisce l'imma gine della società e può costringerla a reimpostare la sua politica di pubbliche relazioni
Ogni singolo consumatore. Se unisce i suoi sforzi insieme con
quelli degli altri. Ha il potere di far vacillare questi imperi ed
in fondo. Diciamoci la verità: a noi costa poco, basta allungare
la mano sullo scaffale e prendere il prodotto a fianco!
Grazie a - Cecca - V B Liceo -
Anno II N° 2
Real World
Fiero di essere Kasketto
Il 4 gennaio ho partecipato al raduno dei Kasketti di tutta
Italia. Sicuramente non conoscerete i Kasketti, ma se c’è ne
qualcuno che ne ha almeno sentito parlare, sarei davvero
felice di sapere cosa ne pensa. Come Luca Cova ha scritto
nell’ultimo numero della sua passione e della sua gioia per
il football, così anch’io voglio rendervi partecipi della mia
felicità di fare parte dei Kasketti.
I Kasketti nacquero nel 1998 poco dopo i Mondiali di calcio
giocati in Francia. Questa associazione si formò proprio in
Francia grazie ad una piccola parte di tifosi italiani che aveva seguito la Nazionale azzurra ai Mondiali. Lo scopo dei
Kasketti è quello di porre fine alle cosiddette staffette tra i
giocatori di calcio. Se qualcuno di voi ricorderà bene, alla
guida dell’ Italia ai Mondiali di France ’98 c’era Cesare
Maldini e, sia per colpa sua sia per l’eccessiva esuberanza
dei giornalisti, nacque la famosissima staffetta durante tutte
le partite tra Del Piero e Roberto Baggio. Così come agli
Europei 2000 in Belgio e Olanda con Zoff fu creata la staffetta tra Totti e Del Piero. I Kasketti sono nati proprio per
evitare questi problemi!C’è un’associazione in ogni regione
d’Italia. Purtroppo, però, in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Molise, Abruzzo e Marche gli iscritti all’AKI
(Associazione Kasketti Italiani) sono molto pochi; anzi ogni
associazione di queste regioni non ha più di 5 partecipanti!
La Lombardia è la regione con più iscritti:siamo ben in 31!
Noi, ogni domenica, ci ritroviamo tutti e 31 in uno stadio
nel quale si svolge una partita dove in almeno una delle due
squadre è presente una staffetta tra giocatori dello stesso ruolo. Le partite che andiamo a vedere possono essere di Serie
A come di Serie C2 come di Prima Categoria. Attraverso
Internet facciamo sapere al nostro capo (Sandro Tiramanca,
se vi interessa) dove sappiamo che c’è una staffetta e lui decide dove andare. Nelle ultime settimane siamo stati una domenica a Mantova, un’altra a Soresina (Cremona) e poi a
Rho (Milano) per seguire rispettivamente partite di Serie C2,
Promozione e Seconda Categoria. Noi ci presentiamo allo
stadio con uno striscione (Fiero di essere Kasketto) e contestiamo con cori di disapprovazione l’allenatore. Spesso subiamo anche noi insulti da parte degli spettatori perché critichiamo l’allenatore (che magari sta svolgendo ottimamente il
suo lavoro), ma noi non ci tireremo indietro perché siamo
nati proprio per questo motivo e “non molleremo mai”. Il 4
gennaio è la festa del Kasketto e ci ritroviamo in una città
per festeggiare con tutti i Kasketti d’ Italia davanti a una
buona pizza. Nel 1999 ci siamo trovati a Salerno, nel 2000 a
Modena, nel 2001 a Bari nel 2002 a Trieste e poco tempo fa
a Nuoro. E’ un’esperienza davvero unica e se volete provare
a vivere una domenica da Kasketto venite da me e ci metteremo d’accordo. Buon anno scolastico a tutti.
- Sebastiano - II A SS -
Giochi felini
In vendita online il primo passatempo elettronico per gatti
Anche gli animali domestici meritano di ricevere qualche
attenzione in più. Così c'è chi opta per regalare loro crocchette a forma di panettone, collari tempestati di finti diamanti e tutine all'ultima moda. I padroni con un occhio alla
tecnologia non si saranno invece lasciati scappare l'occasione di procurare al proprio micio "CyberPounce", niente meno che il primo videogame per gatti domestici annoiati.
In assenza di topi da stanare, pesciolini da catturare o uccellini da raggiungere, qualcuno ha pensato di realizzare un
gioco in grado di attirare la loro attenzione e fargli trascorrere il tempo libero in modo originale. A inventarlo Matt
Wolf, un 32enne game designer di Los Angeles, dopo aver
visto il micio di un suo amico intento a cercare di catturare
la freccia del mouse sul desktop del computer.
Per realizzarlo Wolf non ha lasciato nulla al caso e si è rivolto a un etologo per capire i gusti dei gatti in fatto di divertimenti. Ma non solo. Ha anche sottoposto le prime versioni del suo programma a un centinaio di cavie studiandone
le reazioni. Micio è infatti molto esigente quanto si parla di
passatempi. Va, ad esempio, matto per i videogame con
soggetti molto colorati, figure in continuo movimento e, non
Anno II N° 2
finisce qui, preferisce le traiettorie diagonali a quelle lineari.
Così nel videogame realizzato per farli divertire (chissà se i
gatti si divertono veramente?) niente super eroine pronte a
sparare al malcapitato di turno o rompicapi da risolvere, ma
solamente pesciolini, uccellini, rane, ratti e ragni che si mu ovono senza sosta sullo schermo del personal computer. Il
software, che funziona come un qualsiasi screen-saver in
commercio, si acquista online alla modica cifra di 14,95 dollari e promette di riempire i pomeriggi vuoti di Fuffi.
Lo scopo è infatti quello di intrattenere il gatto e distrarlo per
un massimo di 10 minuti (per ora nessun micio è riuscito a
resistere di più davanti al video) e impedirgli così di far danni. Controindicazioni? Per ora non ne è stata riscontrata nessuna. I clienti che lo hanno finora acquistato si sono detti più
che soddisfatti.
Una sola precauzione: quella di procurarsi un salvaschermo
per impedire al gatto di graffiare, in modo irreparabile, lo
schermo del pc. In questo modo Kitty si divertirà e voi non
sarete costretti a procurarvi un nuovo monitor.
- Kitty -
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Rubriche
BEYOND THE SOUND
Gruppo: Fell Good Productions
Album: Funky Farmer
Come si chiama quel pezzo…? Dai, la sigla
del…
Il classico esempio del motivo che conoscono tutti ma di cui nessuno sa il nome, da mesi stratrasmesso in video, strasuonato in radio, familiare già
al primo ascolto. L'idea è clamorosamente vincente: l'unione
di una melodia semplice ed orecchiabile, di una ritmica ballabile facile e convenzionale e di un suono mistico, esotico
ed evocativo ha permesso a questo brano di attirare la curiosità di una fascia di pubblico assolutamente eterogenea, dal
popolo "alternativo" ed un po' snob fino alla massa dei teenager ancora infatuati dell'ultima B-band loro dedicata.
Funky Farmer, l’esordio su lunga distanza dei piemontesi
Feel Good Productions. C’è più di un’idea l’house venata di
blues di “Barin Hotel”, il funky modernista di “open Up
Your Mind”, la bollywoodiana “9/29” con Raiss degli Almamegretta alla voce.
I più attenti hanno capito che è pop mascherato da musica
elettronica. Nulla di male!
Gruppo: U2
Album: The Best Of 1990-2000
Il nuovo album degli U2 s’intitola The Best Of 1990-2000.
Le danze si sono aperte con l’uscita del nuovo singolo, uno
dei due inediti dell’intera collection, il non eccelso
“Electrical Storm”, sono proseguite con la pubblicazione del
CD antologico con una tiratura limitata una raccolta che,
attraverso grandi classici e b-sides, fotografa i dieci anni più
turbolenti e vitali della band irlandese. Nella fase più evoluta e adulta della loro carriera, gli U2 hanno osato sfidare se
stessi (Act hung Baby), hanno sperimentato nuovi sound,
talvolta hanno disorientato una fetta di pubblico, come nel
caso di Pop, e alla fine del Millennio, si sono riappropriati
delle loro origini attraverso le canzoni di All That You
Can’t Leave Behind. Testimonianze evidenti della capacità
di mutazione degli U2 sono la rilettura elettronica di Happiness Is A Warm Gun (The Gun Mix) dei Beatles e Lady
With The Spinning Head (Extended Dance Mix) una b-side
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da riscoprire senza riserve. Da segnalare anche i quattro nuovi mix di Discothèque, Gone Staring At Sun e Numb. Ciliegina sulla torta, il secondo inedito, “The Hands That Build
America”, uscirà da solo sotto Natale, come colonna sonora
del nuovo film di Scorsese, “Gangs Of New York”.
Gruppo: The Smashing Pumpkins
Album: Earphoria
Sotto Natale, insieme a panettoni e champ agne, fioccano le operazioni di ripescaggio. Di
quella dedicata ai Nirvana, si è già parlato,
questa che omaggia Billy Corgan e la sua defunta band giunge un po’ in sordina, rispetto anche alla doppia compilation di un anno fa. “Earphoria” è per la precisione una raccolta di brani live che ritrae le Zucche del primo
periodo, fino al successo del grande “Siamese Dream”, che li
rese la band alternative americana in grado di prendere in
mano lo scettro commerciale che fu di Kurt Cobain e soci.
Alla luce dell’intera storia, ormai conclusa, della band, possiamo dire che forse si è trattato del periodo più ispirato della
loro carriera, prima che Corgan si facesse prendere troppo
dalla sua ambizione, sfociata nell’ottimo “Mellon Collie”, e
nei buoni, ma pretenziosi “Adore” e “Machina”. “Today”,
“Cherub Rock”, “Mayonaise”, “Quiet”, “Disarm”, anche dal
vivo confermano la superiorità del songwriting di Corgan nei
suoi periodi di grazia, e rendono anche nella forma sporca e
grezza con la quale vengono presentate in questa sorta di
Bootleg ufficiale (la qualità sonora non è delle migliori). Arricchisce il tutto una serie di inediti e b-sides di discutibile
valore, “Sinfony," "Bugg Superstar," "French Movie Theme," "Pulseczar," e "Why Am I So Tired".
Dall’88 “anno ufficiale della fondazione della band” sino al
2002. i Pumpkins hanno lasciato un marchio indelebile attraverso cinque album, in una escalation vorticosa di successo e
popolarità.
Nel complesso il valore ed il grado di interesse di
“Earphoria” è dunque limitato ai sostenitori più affezionati
della band, per i quali queste saranno chicche inestimabili, e
non inutili scarti. Anzi per loro, è disponibile un’ancora più
ghiotta versione Dvd. Per gli altri, meglio aspettare un album
Anno II N° 2
Rubriche
dal vivo più curato e completo, magari assortito in maniera
più ampia ed esauriente. O prepararsi all’uscita dell’atteso
nuovo progetto di Billy, gli Zwan, previsti per febbraio.
Gruppo: 883
Album: love/life
Avete mai "sentito" un disco? No, non sto
parlando di ascolto, ma di sentimenti.
Provare emozione, rispecchiarsi nei testi,
fischiettarne le melodie, mentre i ricordi della vostra vita
riaffiorano nella vostra mente, i ricordi di quelle situazioni o
eventi della vostra vita che sembrano minuziosamente descritti dal cantante, come se fosse stato li con voi. Allora?
Lo avete mai "sentito" un disco? Io si, e probabilmente lo
avete fatto anche voi, ma credo che per togliervi ogni dubbio dobbiate inserire "love life" nel vostro fido lettore CD,
farlo partire, e prendervi un bel momento di relax, con sottofondo sedici tra le piu'' belle canzoni dei 10 anni di carriera degli 883 più due inediti, "Ci sono anch'io" (il primo singolo, facente parte, tra l'altro, della colonna sonora del nuovo lungometraggio animato firmato Disney) e "Quello che
capita", per un totale di 18 tracce piene di sentimenti e poesia. Un disco che va ascoltato con calma, per assaporare al
meglio i messaggi che le canzoni vogliono dare. le canzoni
sono: 01. Ci sono anch'io 02. Quello che capita 03. Una canzone d'amore 04. Se tornerai 05. Come mai 06. Nessun rimpianto 07. Come deve andare 08. Tutto ci˜ che ho 09. Io ci
sarò˜ 10. Senza averti qui 11. La dura legge del gol 12. Gli
anni 13. Nient'altro che noi 14. Le luci di Natale 15. Andrà
tutto bene 16. Ti sento vivere 17. Weekend 18. Grazie Mille.
Gruppo: Cesare Cremonini
Album: Bagus
La curiosità di ascoltare questo tanto discusso
primo album da solista di cesare Cremonini
trova finalmente soddisfazione. “Bagus” è
uscito e le idee si fanno più chiare. A tre anni di distanza dal
boom, Cesare non vuole fermare il suo impulso creativo e,
messa in parcheggio la band, torna sul mercato con un lavoro
che mostra interamente le sue doti. “Bagus” è stato infatti
realizzato completamente da Cesare,musica e testi sono suoi,
questo indica, che quello che abbiamo tra le mani può dirci
veramente molto di questo artista. Cesare è musicista prima
di essere autore, la conferma ce la danno brani come
“Piccola Ery”, dedicata alla sua fidanzata, e “ Latin Lover”.
Tentando un insolito, ma apprezzabile connubio tra il melodioso suono di un carillon e quello pungente della chitarra
elettrica nel refrain di “Jelousie”. Dice di amare i Queen, ma
lo sentiamo vicino al più scatenato Jerry Lee Lewis, a farcelo
credere sono i brani come “Gli uomini e le donne sono uguali” e “Piccola Ery”. Quanto citato precedentemente in merito
alle capacità musicali, che sovrastano di molto le doti poetiche di Cremonini, trova la sua eccezione in alcune canzoni,
“Vieni a vedere perché” per esempio, la più bella ballata offerta dall’album , dove il testo si adagia perfettamente su una
gradevole base musicale. E ancora ne “Gli uomini e le donne
sono uguali” e in “La cameriera dei giorni più belli”. Poi lo
sentiamo suonare il pianoforte (“Una stella in cielo”, “E invece sei tu” e “Bagus” degna colonna sonora per un racconto
filmato di un viaggio).
- Sara - II A Igea -
HARRY POTTER e la CAMERA dei SEGRETI
E' uscito il secondo capitolo in versione cinematografica di
Harry Potter.
Per chi non l'avesse visto, né avesse letto il libro ecco la
breve trama: per harry potter è iniziato il secondo anno di
scuola a Hogwarts, la miglior scuola di magia e stregoneria
mai esistita, il ragazzo spera di poter passare un anno in
tranquillità, ma siccome eèun attira guai di vocazione, si
ritroverà a dover sbrogliare lo spinoso caso della stanza dei
segreti, celata chissà dove nella scuola; la sua apertura significa morte per i figli di babbani (coloro che non hanno
poteri magici) infatti essa rinchiude un pericoloso Basilisco,
animale mitologico in grado di uccidere con lo sguardo.
Harry sarà comunque all'altezza della situazione e riuscirà a
sconfiggere il mostro, anche grazie all'aiuto dei suoi amici,
Hermione e Ron.
Qualitativamente il film è spettacolare, sopratutto durante la
partita di quidditch, molto ben orchestrato, segue fedelmente la trama del libro, dal primo film c'è stato un miglioramento, anche se ci sono scene più cupe rispetto al predecessore (ragni giganti etc...).
- Koori - II C Liceo -
Anno II N° 2
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Rubriche
Il signore degli anelli: le due torri
Dopo un anno d’attesa il 16 gennaio alle ore 18:00 ero
all’Impero di Varese a vedere “Le Due Torri”, secondo dei tre
film diretti da Jackson basati sulla saga di Tolkien “Il Signore
Degli Anelli”.
Per prima cosa voglio dire che il primo film “La Co mpagnia Dell’Anello”, mi è piaciuto moltissimo, anche se alcune
parti sono molto diverse dal libro e soprattutto anche se penso
che chi non ha letto il libro può capire al massimo la metà di
quello che accade nelle tre ore del film. Quando è uscita in dvd
l’edizione allargata della Compagnia Dell’Anello, me la sono
guardata ben due volte, e devo dire che grazie alla mezz’ora
aggiunta, anche a chi non ha letto il libro, risultano un po’ più
chiare alcune cose. Riguardo al primo film però ho sentito anche alcune critiche, una riguardante proprio la non completa
attinenza con la storia raccontata nel libro, ma questo a mio
parere può essere perdonabile anche perché altrimenti solo per
il primo libro ci sarebbero volute ben più di tre ore di film…
La seconda critica rivolta al primo film è che sono troppo ridicolizzate le figure degli Hobbit in particolare nei personaggi di
Merry e Pipino, secondo me questo è dato più dal fatto che effettivamente per gli Hobbit è la prima volta che escono dai
confini della Contea e quindi è normale che commettano qualche ingenuità come accendere un fuoco su Colle Vento o far
cadere uno scheletro in un pozzo di Moria. Poi nel secondo
film saranno proprio Merry e Pipino a rifarsi convincendo in
modo molto intelligente (ma diverso rispetto al libro) gli Ent a
scendere in guerra contro Saruman. Un’altra critica rivolta al
primo film è quella che la figura di Aragorn è troppo esasperata, ma penso che chi ha rivolto questa critica si sia dimenticato
che Aragorn diventerà re di Gondor, e non si diventa re di uno
dei territori più importanti della terra di mezzo se non si ha un
minimo di carisma.
Ed ora veniamo alle Due Torri, secondo me come film
preso da solo non è male, ma avendo letto il libro ed essendomi piaciuto il primo film, devo dire che il secondo mi ha un
po’ deluso. Se il primo film si prende qualche libertà rispetto al
libro, il secondo se ne prende veramente troppe e a mio parere
non giustificabili con la mancanza di tempo. In questo secondo
episodio il personaggio che è troppo ridicolizzato è Gimli, per
la sua statura e goffaggine, sono d’accordo nel sottolineare le
caratteristiche delle varie razze, ma Gimli nel film non regge il
confronto con l’elfo Legolas, mentre nel libro sono messi esattamente sullo stesso livello. Anche in combattimento se le gesta di Gimli sono piuttosto nella norma, quelle di Legolas sono
amplificate oltre il limite del ridicolo (salita a cavallo in marcia
con salto o scesa delle scale con lo scudo usato come uno skateboard con uccisione di orco finale). Prima dicevo che le diversità di questo secondo film dal corrispondente libro sono
veramente troppe, lo dico perché mentre nel primo film più o
meno rispetto al libro sono stati effettuati solo dei tagli, in questo secondo episodio sono state inventate almeno due battaglie,
una è stata spostata nel tempo e di conseguenza tutti gli aiuti
arrivati agli assediati al Fosso Di Helm sono stati modificati.
Un altro motivo per cui questo film mi ha un po’ delu-
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so non deriva da Jackson o dal suo staff, ma da un problema credo che hanno un po’ tutti i film ispirati a libri.
Il problema in effetti è che leggendo un libro, soprattutto
se lo scrittore è bravo come Tolkien, riesci ad immaginarti anche scene piuttosto forzate ed irreali, mentre in un
film se in una scena avvengono fatti che escono da quella
che è la nostra esperienza del possibile ce ne accorgiamo
subito, con questo non mi riferisco a mostri come il Ba lrog che ormai con gli effetti speciali sono un gioco da
ragazzi da realizzare, ma mi riferisco a scene come quella
dove si vede il re di Rohan con Aragorn, Legolas e una
dozzina di altri cavalieri di Rohan che escono dalla fortezza a cavallo e praticamente uccidono orde di orchi
senza nemmeno una perdita. Nel libro questa scena è resa
verosimile anche grazie alla dialettica di Tolkien, invece
secondo me guardando il film si ha subito una sensazione
di irrealtà che ti fa pensare “ma come ca**o hanno fatto?
Sono forse degli dei?”
Naturalmente c’è anche un lato estremamente
positivo in questo film ed è la figura di Gollum, l’unico
personaggio che forse rende di più sul grande schermo
che sulla carta; è eccezionale sia dal punto di vista estetico, realizzato interamente al computer, ma fatto muovere
da un attore in carne ed ossa che lo rende molto più realistico, sia dal punto di vista psicologico, la sua doppia
personalità è rappresentata così bene che ad un certo momento ci sembra quasi che ci siano due Gollum, quasi
come in “Fight Club”, tutto questo si ottiene grazie alle
inquadrature ed al tono della voce, diverse per le due personalità del personaggio, una malvagia che si vuole riprendere l’anello ed una più addomesticata che vuole aiutare Frodo.
Già con l’uscita del primo film erano sorte discussioni di tema politico sul Signore Degli Anelli, la
cosa si è accentuata con questo secondo libro dove si affrontano due eserciti, e quindi si vogliono paragonare i
due eserciti ai vari schieramenti politici, io non penso che
né Tolkien né Jackson quando hanno realizzato le loro
opere pensassero alla politica, anzi io penso che volessero sfuggire da quello che è il nostro mondo, dove la maggior parte dei conflitti sono intrapresi solo per obiettivi
economici, per entrare in un mondo dove il grande conflitto diventa inevitabile per il troppo potere malvagio e
che i buoni decidono di affrontare questo potere per il
solo scopo di ottenere la pace.
Per finire volevo sapere se qualcuno è disposto a
venire con me in Nuova Zelanda, perché sicuramente lo
staff di Jackson ha avuto un’idea innegabilmente felice
nel girare il film in quei luoghi così belli che penso abbiano affascinato chiunque abbia visto almeno uno dei
due film…
- Lupo - IV C Liceo -
Anno II N° 2
Rubriche
Spazio manga: SAIYUKI
salve genteeeeee!!!
Ben ritornati nello spazio manga!(che fantasia....^__^'')
Questa volta parlerò di SAIYUKIKI, storia che prende spunto da una leggenda cinese chiamata "Viaggio a Occidente";
molti altri cartoni hanno preso spunto da questa leggenda, e
l'esempio più eclatante è Dragon Ball, anche se Sayiuki si
avvicina di più a quella favola.
Si narra che il re delle scimmie, Son Goku, per aver mancato
di rispetto alle divinità, fu imprigionato da esse in una mo ntagna per 500 anni; un giorno un monaco, Sanzo, che era il
grado di sacerdozio più vicino a budda, e quindi il più alto,
passò per quella montagna e liberò Goku affinché lo aiutasse
nella sua impresa, cioè sconfiggere un malvagio demone che
imperversava per quelle terre; Goku accettò, anche se non di
buon grado, infatti gli fu messa in testa una corona che permetteva a Sanzo di controllarlo. Durante il loro viaggio verso occidente, per l'appunto, incontrarono due demoni che si
schierarono dalla loro parte, cho Hakkai (dalle sembianze di
un maiale) e Sha Gojo (un Kappa, animale mitologico giapponese), per sconfiggere il demone malvagio. I quattro riescono a sconfiggerlo e la pace torna a regnare.
Questa a grandi linee e la leggenda dello scimmiotto di pietra, che ha avuto traduzione solo in inglese;Saiyukiki a grandi linee è così, anche se i profili psicologici sono alquanto
alternativi rispetto alla favola, inoltre il tutto è ben condito
dai misteriosi passati dei quattro.Cominciando da Goku,
devo dire che non differisce molto dalle sue originarie caratteristiche:mangia più di un reggimento, ma nonostante
ciò la sua frase più ricorrente è "ho fameeeeeee!", inoltre va
in giro con la sua inseparabile Nyoi-bo (il bastone che si
allunga e si accorcia a piacimento del padrone, vi ricordate
Dragon Ball?);
Genjo Sanzo, invece sembra tutto tranne che un monaco:
beve, fuma, gioca d'azzardo e la sua frase più ricorrente è
"ti ucciderò", inoltre è armato di pistola, che usa senza
troppe remore, invece del tradizionale shakujo (tipico bastone dei monaci); Sha Gojo è da definirsi il più normale
del gruppo, a parte il vizio delle donne, al contrario della
leggenda il suo aspetto è umano, i suoi capelli e i suoi occhi sono rossi perché figlio di un umano e di un demone;
Cho Hakkai sembrerebbe un ragazzo dall'apparenza tranquillo, ma nel momento di combattere scatena la potenza
del suo chì (le onde energetiche di D.B. tanto per capirci),
prima di incontrare Sanzo era umano, ma dopo aver ucciso
1000 demoni, per salvare la fidanzata, Ine è diventato uno a
sua volta, perché si dice che se un umano si macchia del
sangue di 1000 demoni diventa demone a sua volta.
- Koori - II C Liceo -
messssaggeria
Perché la redazione del giornalino fa sempre riferimento a
Tullio? Chi è Tullio?
Un cosino alto circa un 1.80, dove le radici dei suoi innume revoli capelli hanno soffocato l’ossigeno del cervello, normalmente viene usato dall’esercito italiano per nascondere le portaerei in mare.
Ma chi è? Insomma spiegatemi…. By Ramarra
@
AAA cerco hamburger cubano dai 20 ai 28 anni, coi tacchi
che non sia bello per le altre… e che sta a simbolare…. By
Ciaccola
@
Risposta da Morgana Le Fay a Ciaccola… Penso tu sia una
ragazza, anzi sicuramente, ti conosco, per favore non datele
più da fumare la Cicoria o insegnatele a mangiarla…
@
Vendesi a modico prezzo coscienza pulita, bianca e soprattutto mai usata… By Devil Girl
@
Tullio Group: E’ una nuova società che ti vende a prezzi ra gionevoli capelli a boccoli… Tanto ne ha tanti. Se paghi il
supplemento ti da in optional i pidocchi, addestrati e discre-
Anno II N° 2
ti….e in omaggio una bustina di forfora pura e lavata.
@
Tipa o tipo dell'articolo Nestlé: quando non passi il tuo
tempo a cercare sull'ovomaltina e sui cerealix l'indirizzo
dello stabile dove sono prodotti, cambia la cartuccia alla
stampante! By Pinco Palla
@
“Campioni del mondo o in un mare di guai per gli amici
rimani chi sei, sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi, puoi alzare bandiere, litigare con Dio, cambiare famiglia e città, strappare anche il fuoco e radici ma tra amici
non c’è mai un ADDIO”… Da Cipollina per Panzerotta
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Rubriche
GAME PLANET
Giochi per playstation 2...
Bournot 2: point of impact
Bournot 2:point of impact vi mette alla guida di oltre 20 jeep,
hot rod degli anni ’50 e auto da corsa. Ogni gara si corre contro tre avversari e,naturalmente, l’obbiettivo è di arrivare primi. La cosa interessante è che si gareggia su strade normali,
piene di traffico con auto,bus e camion che non sono altro
che pericolosi ostacoli da evitare tra un rettilineo e una curva
in controsterzo. Ogni volta che passate, senza toccare, vicini
ad una macchina, oppure quando saltate o eseguite una sbandata,caricherete la barra del boost,un turbo temporaneo che vi
farà aumentare la velocità. La novità di questo seguito è la
possibilità di eseguire combo di boost,facendo altre acrobazie,con la conseguenza che potrete accelerare per periodi
mo lto lunghi. Oltre alle normali gare, sono presenti anche
corse uno contro uno (a ogni vittoria sbloccherete l’auto che
avete appena battuto) e gli inseguimenti dove, in sorta di edizione moderna di chase hq, dovrete speronare il veicolo fuggiasco con l’auto della polizia. Questi tre tipi di competizioni
si alternano nella modalità principale,cioè nel campionato.la
modalità che, secondo me, è la “offensive driving school”,
dove imparerete a guidare nel peggior modo possibile, e farete una sorta di gara di incidenti dove più danni farete e più
sarà divertente.
Sono proprio gli incidenti che fanno la parte più spettacolare
di bournot 2.le auto normali seguono tre diversi modelli di
comportamento: alcune tirano dritti, altre cercheranno di evitarvi, mentre altre ancora addirittura possono finirvi addosso
per errore. Questo può portare a dei crash spettacolari con
magari decine di vetture coinvolte e un contorcersi di lamiere
infinito. La telecamera segue i momenti più importanti del
crash e questo rende più divertente il botto.
Il gioco è alla lunga ripetitivo, le varianti sono poche ma il
divertimento è assicurato!!
Cry. Si possono eseguire diverse combo usando i tasti dire zionali del controller. Ad ogni combo viene dato un giudizio, più è alto e maggiori saranno i punti esperienza ricevuti che potranno essere usati per avere nuove mosse o per
aumentare l’energia vitale. Le missioni non sono molto
varie anche se alcune vi chiederanno il raggiungimento di
alcuni obiettivi, oltre allo sterminio di tutto quello che si
muove intorno a voi. anche se gli scenari difficilmente sono interattivi a volte dovrete usare gli ambienti a vostro
favore come colpire barili d’acqua per spegnere il fuoco,
ecc….
Una cosa che non si può perdonare alla electronics arts è la
mancanza di un’opsione per due giocatori. Tecnicamente il
gioco riceve invece una promozione a pieni voti. A parte il
sonoro (preso direttamente dal film) è proprio la grafica a
fare la parte del leone, con livelli ricchi di dettagli e modelli poligonali davvero molto vicini alle creature del film.
Un altro problema sono le combo che sono quasi inutili
perché quando si viene colpiti mentre la si sta creando si
perde tutta la combinazione e si perde troppo tempo, specialmente quando si è nel caos della battaglia.
Non è la classica occasione sprecata ma certamente con
una licenza del genere nelle mani della EA potevano osare
di più.
- Angelo - II B Geo -
Il signore degli anelli: le due torri
le due torri, il gioco ufficiale, permetterà agli amanti di Tolkien di rivivere la storia del primo e del secondo lungometraggio. Lo stile scelto dai programmatori del gioco è quello
degli action più puri, dove dovrete combattere senza sosta
contro orde di nemici, raccogliere dei bonus e ogni tanto
sconfiggere dei boss.potremo decidere chi impersonare scegliendo tra il nano Gimli, Argon e l’elfo Legolas. Ogni personaggio ha le sue abilità: Argon è quello più bilanciato, Gimli
il più forte e Legolas il più veloce. Naturalmente ci saranno
anche Frodo, Gandalf e gli altri della compagnia ma non potrete mai prenderne il controllo.le missioni sono in tutto 12,
più alcuni livelli segreti che potranno essere sbloccati una
volta finito il gioco (insieme ad un personaggio extra).
Il sistema di combattimento è simile a quello di Devil Mac
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Anno II N° 2
Rubriche
… e per PC
Commandos II: Men of Courage
GENERE: RealTimeStrategy
SOFTWARE HOUSE: Edios Interactive
SVILUPPATORE: Pyro Studios
Tutto inizia durante i terribili anni della Seconda Guerra
Mondiale: il mondo, ormai sconvolto dall'avanzata di Hitler e
del suo inarrestabile esercito nazista, decide di giocare l'ult ima carta chiamando in causa i suoi uomini migliori. Nascono
così i Commando, uomini perfettamente addestrati capaci di
introdursi nelle linee nemiche e di infliggere così quei colpi
che l'esercito convenzionale non riesce a sferrare.
Il teatro dello scontro è veramente ampio e copre gran parte
dei territori soggetti al potere dell'Asse: dai gelidi ghiacci polari alle calde e umide foreste degli arcipelaghi giapponesi,
nascondiglio delle base militari del Sol Levante. Lo spostamento da una parte all'altra del globo è accompagnato da una
trama immersiva, utile per motivare le azioni del giocatore
che si sente effettivamente coinvolto dagli eventi e agisce
dunque in un mondo sì fittizio, ma allo stesso tempo incredibilmente realistico.
Si inizia con due missioni di addestramento, create con lo
scopo di far ambientare i giocatori meno esperti, avvicinatisi
magari per la prima volta al mondo di Commandos. A tal
proposito va puntualizzato che, purtroppo, i propositi didattici
delle prime due missioni di addestramento (obbligatorie tra
l'altro) non trovano in realtà un particolare riscontro. Innanzitutto non si tratta di un vero e proprio tutorial (dove ogni passaggio viene spiegato con precisione passo dopo passo) bensì
di due "mini-missioni", diverse dalle dieci che compongono il
gioco solo per la dimensione della mappa e per il numero di
obiettivi da completare.
Anno II N° 2
DIFFICOLTA’ E DIFETTI:
Secondo me, la difficoltà, particolarmente evidente già in
quelli che dovrebbero essere i livelli di addestramento, è
l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE dei nemici che è ni nanzitutto molto raffinata e permette ai soldati tedeschi
non solo di vedere, ma anche di sentire la presenza di intrusi. Come in Commandos I per sfuggire agli occhi dei
nemici è sufficiente restare all'esterno del campo visivo del
nemico, raffigurato da una sorta di cono a due tonalità di
verde. Diverso è invece il metodo utilizzato per mostrare il
campo uditivo dei soldati nemici: ogni movimento o azione compiuto da una qualsiasi delle proprie unità viene raffigurata in una sorta di onda sonora, che si propaga con
intensità e velocità diversa a seconda dell'intensità del suono prodotto.
Purtroppo, per quanto l'intelligenza artificiale del nemico
sia stata perfezionata rispetto al primo Commandos, restano secondo me ancora alcune imperfezioni che alla lunga
tendono a rovinare il realismo di questo gioco: il problema
principale è dato infatti proprio dai soldati nazisti, abili sì a
scovare gli intrusi ma anche altrettanto capaci nel lasciarseli sfuggire.
Se per esempio tramortite un soldato nemico questi, una
volta ripresa conoscenza, si limiterà a cercare nei paraggi
eventuali sospetti, tornando poco dopo alle proprie faccende come se nulla fosse successo. Ancora, se il nemico scopre un cadavere e suona l'allarme, è sufficiente restare nascosti per poco più di un minuto, il tempo necessario alle
truppe tedesche per dimenticarsi del problema e tornare
serenamente al loro posto.
- Luca - II B Geo -
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Rubriche
NOTIZIE FOLLI
Barbona ricorda di possedere delle azioni: ora è milionaria
Il vago ricordo di aver investito anni prima a Wall Street ha
salvato dalla strada una donna che per anni aveva vagabondato senza fissa dimora e le ha consentito di riabbracciare la
famiglia per Natale.
Alice Perley, 48 anni, aveva vissuto per otto anni da barbona
a Nashville, nel Tennessee, ma adesso, grazie
all’intermediazione della banca d’affari A.G. Edwards and
Sons, ha ritrovato i suoi risparmi e il fratello.
Il suo angelo di seconda classe è stato Michael Guess, impiegato della A.G.Edwards da anni, che si è imbattuto nella donna all’ingresso dell’ufficio. “ Era vestita di stracci. Aveva uno
sguardo da pazza. Chiaramente era senza tetto”, ha raccontato
ad un giornalista. Alice, vittima per anni, di amnesia aveva
detto a Guess che si era improvvisamente ricordata di aver
investito soldi anni fa con la loro banca. Ma non dove né
quando.
La A.G Edwards ha mobilitato la sua struttura per rintracciare
il conto a nome della donna; è stato ritrovato presso la filiale
di Atlanta in Georgia. E con il conto, è riapparsa sul comp uter anche la famiglia di Alice che otto anni fa ne aveva perso
le tracce.
Nonnina coltiva marijuana pensando fossero pomodori!
La Spezia. Una nonnina coltiva marijuana, pensava fossero
pomodori. "Semino semino ma i pomodori non vengono
mai”. Così ha risposto agli agenti che stavano perquisendo il
suo orto una ottantenne spezzina ignorando che nel suo cam-
po, vicino all’abitazione, in località La Lizza (La Spezia), il
nipote 24enne aveva messo 32 grandi piante di cannabis,
raccontandole che si trattava di pomodori e chiedendole di
coltivarli in sua assenza. Adesso il giovane, un perito informatico senza lavoro, è ricercato dalla polizia.
Due ladri tentano di rapinare cento poliziotti!
Due rapinatori, un uomo di quarant’anni e la sua complice
di circa vent’anni, si sono improvvisati rapinatori, qualche
giorno fa, e hanno tentato il “colpaccio” in un popolare bar
di Chicago. Traditi dalla inesperienza e dalla sfortuna, i due
ladruncoli hanno tentato di farsi consegnare l’incasso della
giornata proprio dalla proprietaria del bar. Ai loro occhi il
colpo è sembrato molto facile, ma i due “sprovveduti” non
si era accorti, nonostante i coretti e una enorme torta con il
disegno di un distintivo da poliziotto sopra, che nel locale
si stava svolgendo la festa d’addio per il pensionamento di
un poliziotto della zona a cui erano intervenuti più di cento
colleghi. Come si può immaginare si è trattato dell’arresto
più facile e veloce del secolo. Gli agenti, visibilmente divertiti per l’accaduto, si sono dichiarati soddisfatti
dell’arresto. In una sola serata hanno “difeso” il loro bar
preferito e il collega quasi pensionato ha potuto arrestare
gli ultimi criminali proprio pochi minuti prima di restituire
per sempre il suo distintivo.
a cura di - Ross - II D Liceo -
L’ANGOLO del GENIO
INCOMPRESO
10° - Mannu
9° - L’età
8°- Nano
7° - Milanese
6° - S. Giovanni
5° - Fabio Massimo
4° - Oggiaro
3° - Reich
2° - Me
1° - Levi
- Sandro&Brego - IV C Liceo -
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Anno II N° 2
Rubriche
La rubrica del truzzone
fate del vostro cinquantino un mostro
Dal fatto che non mi avete mandato nessuna lettera devo dedurre che non siete dei veri truzzoni: non sto parlando di lettere di complimenti o consigli ma di protesta: infatti non vi siete accorti, o comunque non me
l’avete detto, della marea di cavolate che ho scritto nella
prima Rubrica del truzzone. Promettendovi di non fare
più errori, in questo numero vi mostro come elaborare
una “bicicletta a motore” e come montare una delle
marmitte più famose
PIAGGIO CIAO
Un mezzo sicuramente datato, ma sempre affidabile ed economico. Molti si lamentano delle sue prestazioni che sono
veramente “penose”. Per ottenere qualche chilometro orario
in più e un po’ più di spinta in salita si possono montare un
carburatore 13/13 SHA, marmitta ad espansione e cilindro
maggiorato (Malossi, Polini, ecc). Così elaborato, il nostro
mezzo raggiungerà gli 80/85 km/h effettivi. Se non vi sapete
accontentare e se avete un budget elevato potete acquistare un
carter lamellare con cilindro maggiorato, marmitta ad espansione e carburatore 26 mm (come il Simonini 6 o l’MHR).
Attenzione però: con questo kit il Ciao avrà un’accelerazione
bruciante e farà i 130 km/h effettivi.
LEO VINCE ZX
Una delle marmitte omologate preferite dai ragazzi destinate alla preparazione di scooter 50 cc è sicuramente la Leo
Vince ZX. Questa marmitta è studiata per incrementare la
velocità massima ma non l’accelerazione. Una volta montata la marmitta, è indispensabile montare i rulli adatti forniti
nel kit. Se volete una taratura perfetta montate anche le
mo llette di ritegno dei ceppi frizione. Al 70% dei casi non è
indispensabile ritoccare la carburazione ma in alcuni è necessario aumentare il getto del minimo di qualche punto.
Con questa marmitta, come ho già detto, viene incrementata la velocità massima dello scooter di, in media, 5 Km/h.
Comunque l’incremento di velocità varia da mezzo a me zzo. La ZX monta una paratia al suo interno che la rende
adatta ai motori 50cc. La paratia va tolta solo se abbinata
ad un 70cc, mentre sui 50 non va rimossa per non peggiorare le prestazioni. Inoltre, la marmitta, senza paratia non è
più omologata per l’uso su strada pubblica.
- Un anonimo elaboratore -
Senza scarpe a carponi…
Oggi la monarchia mi ha portato via e son dovuto tornare a
piedi consumando le scarpe che ho comprato vendendo carpe,
ma delle volte si sa, quindi non sto a dirlo, e neanche a farlo
che tanto non è poco, ma la vita non è semplice e neanche
comoda, forse la comodità non è tutto, infatti bisogna considerare anche il motore e il consumo di carburante, che non è
poco! Se non è poco di sicuro è tanto quindi ne si può vendere un po’ assieme alle carpe in modo da comprare delle scarpe per poi mettere su un’impresa che poi fallirà creando una
fuoriuscita di scarpe e carpe che si alleeranno per combattere
l’Iraq. La guerra durerà una vita, ciò significa che non sarà
semplice e comoda, ma del carburante non si parlerà in quan-
Anno II N° 2
to è timido e non vuole essere nominato, ma alla fine si sa,
il paese è piccolo, la gente mormora, quindi non si capirà
più niente che tutti parleranno a bassa voce e le carpe ( ma
non le scarpe ) si ribelleranno e la guerra finirà così, a un
secolo da qui, il che è tutto dire, tanto fumo ma niente arrosto e allora ci mangeremo le carpe con su le scarpe insieme
agli amici dell’Iraq che porteranno il dolce e il salato e
qualche arma batteriologica per rallegrare l’atmosfera, e
tutto finirà a tarallucci e vino e batteri.
- Brego - IV C Liceo -
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Rubriche
MA GLI INSEGNANTI PARLANO CORRETTAMENTE?…
...EVIDENTEMENTE NO!!!
- La cartella con l’ombrello viene portata... Complemento di
unione perché sono cose... Non pensate al senso.
- Poi quello di paragone... Io per il momento no .
- Poi quello di tempo che non c’è.
- I am going to Pinco Pallino
- Gestitevi voi l’italiano.
- Rispondi Gianluca nel senso di Fabio.
- I romani si mangiavano stesi.
- Parenti estinti.
- Questo is much longer.
- Se mangiamo tutti diventa una trattoria.
- Vai un po’ a farti un giro nel bagno.
- Prima che la lira si portava a casa di più e ora molto di meno.
- Il meccanismo è come il cane che si mangia la coda.
- A meno che io non sia super muscolo.
- Non c’è da studiare... Ma c’è sempre da studiare!
- Tutto questo vocabolo.
- Io avevo un’amica che quando la vedevo depressa mi diceva
di essere sul pero.
- Se il prezzo aumenta... La domanda!
- Ci hanno un po’ di pulci (riferito alla classe)
- Esploriamo la strofa della poesia
- Prepariamo le cambiali che ci hanno da scadè
- Pazza augustea (pax augustea)
- Dobbiamo mettere in pratica, praticamente quello che
dobbiamo fare
- Lasciava il Cattolicesimo per convertirsi al Cristianesimo.
- Chiamiamo l’appello
- Tipica frase bancaria: “o mangi la minestra o ti butti dalla finestra”
- Lo vuoi rifiutato il voto?
- Hai ritornato.
- Ci abbiamo le angoscie
- delle due partite ancora da scadere
- siete una classe part-time un giorno c’è uno un altro
giorno ce sta un altro e così non si può continuare
- I give out distribuisco
- partiamo dall’incomincio
Ah, antica saggezza!
Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe,
prima della lezione, ed aveva davanti a se alcuni oggetti.
Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì con
delle rocce di 516 cm di diametro. Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi annuirono.
Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel
vaso di maionese, scuotendolo appena. l sassolini, ovviamente,
rotolarono negli spazi vuoti fra le rocce. Il professore quindi
chiese ancora se il vaso ora fosse pieno, ed essi furono d'accordo.
Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore prese
una scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni
spazio vuoto.
"Ora", disse il professore, "voglio che voi riconosciate che
questa è la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti -la famiglia, il partner, la salute, i figli -anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo queste rimanere, la vostra vita sarebbe
comunque piena. l sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, l'auto. La sabbia rappresenta qualsiasi
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altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima
con la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini.
Lo stesso è per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le piccole cose, non avrete mai
spazio per le cose veramente importanti. Stabilite le vostre priorità, il resto è solo sabbia!".
Dopo queste parole...
Uno studente si alzò e prese il vaso contenente rocce, sassolini e sabbia, che tutti consideravano pieno, e cominciò
a versagli dentro un bicchiere di birra. Ovviamente la birra si infilò nei rimanenti spazi vuoti, e riempì veramente il
vaso fino all'orlo.
La morale di questa storia è:
Non importa quanto piena è la vostra vita, c'è sempre spazio per una BIRRA!!!
Grazie a - Elena -
Anno II N° 2
Rubriche
ROBIN WOOD 2: I VARI RITORNI
Di: Massimiliano Borroni, Johnatan Schiamone, Matteo Cappello, Pietro Magistri
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Mentre tutto questo accadeva altri insulti venivano arrecati
all’intelligenza umana e altri fatti deleteri per la sopravvivenza sulla Terra andavano accadendo:
1. la resurrezione di Bruce Lee, di Massimino il Truce
e del Bianconiglio Emilio®
2. la peste a Milano
3. la rottura della doppietta del cacciatore di Cappuccetto Rosso
4. la morte del Bianconiglio e di Cappuccetto Rosso
5. la retrocessione dell’Atletico Bahal
I primi avvenimenti caddero nel disinteresse presso BahalEghal, ma il quinto provocò in lui l’insopprimibile desiderio
di una cioccolata calda, di ferire Robin, di fondare un Club di
can-can e di finire Robin. Non necessariamente in
quest’ordine.
Dopo aver realizzato il realizzabile si mise in contatto con
Zuppaman.
-Non voglio arrivare quattro ventesimi di secondi dopo che
Wood, nostro fiero e incapace avversario o antagonista che
dir si voglia, avrà ottenuto l’arma per sconfiggermi - esordì
Zuppaman.
-Vedete un eccessivo quantitativo film americani, mio fedele
amico…-Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Aspettate… come darvi torto, prezioso alleato?-In ogni caso, valente socio, Wood possiede già il Linguaggio
Primordiale-Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Aspettate…
come darvi torto, spavaldo compagno?-Dobbiamo fare qualcosa!-Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Aspettate…
come darvi torto, virtuoso compare?-Li sfideremo in pubblico incontro di Eerfight-Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Aspettate…
come darvi torto, morigerato sodale?“Morigerato Sodale???” Elucubrò Bahal-Eghal.
“Che vocativo m’invento per la prossima risposta?- cogitò
Zuppaman.
-Ti stai chiedendo dove?-Noooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Aspettate…
come darvi torto, probo cobelligerante?Dopo questo sfoggio di vocabolario Zuppaman si esibì in correndo a braccia dritte per un ciclo lunare. Per tutta la sua vita
non potè più minimamente muovere le spalle.
Intanto Bahal-Eghal arzigogolava (nel caso l’ignoranza più
nera impedisca la comprensione della parola sostituire con
almanaccava, pensava) “Probo cobelligerante?????”
Lo scontro avvenne presso la Grande Muraglia, un murettucolino superante l’atmosfera terrestre e circondante
il globo, spessa 1 centesimo di micron, tutta in Platino.
Fu però trasformata in una enorme spada per diletto di
Zuppaman.
Telecronaca affidata al giovane Pazzul, che aprì così
-Per la squadra in maglia Primofilda, Wood e Zzzedorf.
Per la squadra in mutande da sumo Zuppaman, BahalEghal e Zzzedorf!!Dovettero purgargli la famiglia per convincerlo della
perniciosa assenza di Seedorf.
-Squadre in campo rispettivamente con l’1-1 linguistico
con variante parallela sulle fasce centrali e un 0-2 divino
gladio a uomo moribondo!!!!!Subito Bahal-Eghal si disputò con furore dinnanzi a Robin, lo stesso fece Primofilda nei confronti di Zuppaman
e identica scena si ripeté con protagonisti Robin e Colui
Che Fu Fra Tic (Zuppaman ndr).
La sacerdotessa trans, indignata dal disinteresse di Zuppaman lo falciò provocandogli una tripla lacerazione dei
lagamenti rotulei con complicazioni da morbo di OsgudSchlatter.
Un mese di squalifica per lei e una gamba in meno per il
coso.
Si pose allora il problema di due sostituti per i combattenti rimasti.
I due incapaci comprarono all’istante Jackie Chan e il
risorto Bruce Lee, i due presero a scazzottarsi all’istante.
Anno II N° 2
Continua nel prossimo numero
Pagina 23
Rubriche
POESIE
Questo amore,
così violento,
così fragile
così tenero
questo amore
bello come il giorno
e brutto come il cattivo tempo.
Questo amore così bello,
questo amore così vero,
così gaio,
e così beffardo
e nello stesso tempo sicuro di sé
magari dopo essere stato buttato via
calpestato
maledetto e dimenticato
l’amore rimane vivo
è tuo…
è mio…
il nostro amore sarà là…
testardo come un asino,
vivo come il desiderio di te,
crudele come la memoria
sciocco come i rimpianti
fragile come un bambino.
Sta tutto racchiuso lì…
- Frä - I A Geo -
Ricordo quando mi insultavi e correvo a chiudermi nel gara ge,
quando cantavo, tu non c’eri e la platea buia vedeva solo i
miei occhi lucidi.
Quando abbracciavi mia sorella, vi guardavo, e correvo a
piangere nel mio lettino.
Ricordo quando cercavi di comprarmi con un finto affetto,
solo per portami via da mio padre
e quando mi portavi dal tuo uomo lasciandomi poi in mac china da sola.
Quando pregavo nella chiesetta vicino a casa prima di andare all’asilo,
e quando poi nella stessa chiesa piangevo prima di tornare a
casa,
avevo solo quattro anni, dov’era il Dio che pregavo?
Quando ti ubriacavi e mi lasciavi da tua madre,
quando mi portavi in collegio e invano ti supplicavo di portarmi a casa.
Ricordo tutte le nottate che ho passato a piangere,
e quando mi prendevi a sberle davanti a scuola.
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Come un libro
la vita ha un’inizio
e una fine, la morte
e proprio come un libro
anche se ti sembra
di avere tante pagine
ancora da leggere
e proprio quando il libro
ti prende
e diventa bello
ecco che
le pagine scorrono veloci
ti scorrono davanti i momenti più belli
e la fine arriva
prima che tu te ne accorga
quando proprio non te la aspetti
eccola
ti prende ed ecco che tutto si chiude
non solo la copertina del libro,
ma nella realtà è solo la copertina del cuore
e quello dei tuoi più cari
e quindi per me più niente
e per chi ama
si chiude la speranza di rivedermi di nuovo ridere
e scherzare con loro
e abbracciati e dirci
ci vogliamo bene.
?
- Laura - I A GA -
Quando sono scappata di casa e non ho visto una lacrima nel
tuo viso,
quando desideravo fuggire e andare su una collina deserta a
urlare.
Ricordo quell’ abituale dolore che provavo al cuore quando
piangevo,
e quando mi sembrava di soffocare.
Ora sei qui, davanti a me,
con lo sguardo pieno di lacrime che mi chiedi perdono,
un perdono che è costato troppi anni,
per paura della solitudine,
quella dove sono cresciuta,
che mi ha circondata di insicurezza, orgoglio e diffidenza.
Se fossi stata io al tuo posto mi avresti lasciata sola,
ma io non sono come te,
sono troppo vigliacca per odiarti.
Ed ora che ho imparato ad andare avanti con le mie gambe,
ti ricordo che la vita è un boomerang.
- Anonima -
Anno II N° 2
Rubriche
HO IMPARATO
Ho imparato... che la miglior aula del mondo è ai piedi di
una persona anziana. Ho imparato... che quando sei innamorato, si vede.
Ho imparato... che appena una persona mi dice, "Mi hai reso
felice!", mi rende felice. Ho imparato... che essere gentili è
più importante dell'aver ragione. Ho imparato... che posso
sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo.
Ho imparato... che non importa quanto la vita richieda che
tu sia serio ognuno ha bisogno di un amico con cui divertirsi.
Ho imparato... che talvolta tutto ciò di cui uno ha bisogno è
una mano da tenere ed un cuore da capire.
Ho imparato... che dovremmo essere contenti per il fatto che
Dio non ci da' tutto quel che gli chiediamo.
Ho imparato... che i soldi non possono acquistare la classe.
Ho imparato. ..che sono i piccoli avvenimenti giornalieri a
fare la vita così spettacolare.
Ho imparato... che sotto il duro guscio di ognuno c'e' qualcuno che vuole essere apprezzato e amato.
Ho imparato... che il Signore non ha fatto tutto in un giorno
solo. Cosa mi fa pensare che io potrei?
Ho imparato. ..che ignorare i fatti non cambia i fatti.
Ho Imparato... che quando progetti di prenderti la rivincita
Da quando un nostro amico ti ha spinto verso me
E io ho trovato il coraggio e le parole per dirti che il mio
mondo gira attorno a te,
che quando ti vedo mi sento come un girasole e tu il mio
sole,
tu la fonte che riscalda le mie giornate,tu la stella che guida
i miei sogni…
pensavo che non avrei più avuto la forza di fissare i tuoi stupendi occhi azzurri, avevo paura che saresti stato troppo
bambino per capire i miei sentimenti,
su qualcuno, stai solo facendo in modo che quella persona
continui a ferirti.
Ho imparato... che l'amore, non il tempo, guaris ce tutte le
ferite.
Ho imparato... che per me il modo più semplice di crescere
come persona e' circondarmi di gente più abile di me.
Ho imparato... che ogni persona che incontri merita d'essere
salutata con un sorriso.
Ho imparato... che nessuno è perfetto, fino a quando non te
ne innamori. Ho imparato... che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu.
Ho imparato... che se dai rifugio all' amarezza, la felicità attraccherà da qualche altra parte.
Ho imparato... che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare.
Ho imparato... che un sorriso e' un modo di valorizzare i tuoi
sguardi.
Ho imparato... che chiunque vuole vivere sulla vetta della
montagna, ma tutta la felicità e la crescita si trovano mentre
la si scala.
Ho imparato... che e' meglio dare consigli in due sole circostanze: quando sono richiesti e quando c'e' pericolo di morte.
- Andy Rooney -
e così è successo:
quando ci sono i tuoi amici, con me fai finta di niente, e soli
non riusciamo mai a starci, non resisto quando ti fisso e non
ti accorgi che nel mio sguardo c’è qualcosa di profondo,
ma soprattutto non posso rassegnarmi all’idea che non sarai
mai MIO!
Stefano, tu sei il mio eterno sogno che non diverrà mai realtà!!!
- Hice - II A Liceo -
SE…
SE…potrai mantenere la calma quando tutti intorno a te sono sul punto di perderla e ti incolpano; se potrai confidare in
te stesso quando gli uomini dubiteranno di te e li perdonerai
pure per aver dubitato; se potrai attendere senza sentire la
stanchezza della tua attesa o accettare che ti mentano senza
tuttavia mentire o accettare di essere odiato senza averne
dato motivo senza apparire né troppo buono né troppo saggio;
SE…potrai sognare evitando che i sogni si impadroniscano
di te e pensare senza che ogni tuo pensiero abbia un fine; se
potrai imbatterti nel trionfo e nel disastro trattando questi
due impostori nello stesso modo; se potrai sopportare che i
vili travisino la verità detta da te al fine di usarla come trappola per gli stolti; o se potrai vedere le cose per le quali tu ai
dato la vita esserti improvvisamente strappate e riconquistarle poi con le poche armi ed i cocci rimasti;
Anno II N° 2
SE…potrai fare un cumulo delle tue vittorie e rischiarle in
un colpo solo a testa e croce e perdere per ricominciare ancora senza mai accennare una sola volta alla tua sconfitta; se
potrai imporre al tuo cuore, alla tua mente e ai tuoi pensieri
di servirti con energia e vigore quando ti sembrerà di aver
definitivamente perso le forze e proseguire il tuo cammino
non avendo altro che la volontà che ti indica: “VAI AVA NTI”;
SE…potrai camminare con la folla mantenendo la tua virtù
di dignità; se né i nemici, né gli amici potranno ferirti; se
tutti gli uomini avranno per te uguale valore senza pertanto
valorizzare l’operato di uno solo; se potrai colmare
l’inesorabile minuto con 60 secondi che scorrendo nelle tue
vene ti dicono che vale la pena di viverli, TUA E’ LA TERRA E TUTTO CIO’ CHE SI TROVA IN ESSA, ma ciò che
conta: sarai Uomo figlio mio.
- Rudyard Kipling -
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Rubriche
SOLUZIONE QUIZ
PRECEDENTE
NUOVO QUIZZETTONE:
FRAMMENTI MUSICALI
L’ultima frase è detta dal dentista, che si chiama Ruggero. Infatti, numerando da 1 a 4 le frasi nell’ordine in cui sono elencate, si consideri innanzitutto Mario: egli viene salutato nelle
frasi 1, 2 e 4, e quindi è lui a pronunciare la 3. Poiché in essa
saluta il chirurgo e il dentista, non è uno di questi due, ma non
può essere nemmeno l’oculista, che viene salutato due volte
insieme con Mario nella 1 e nella 4: Mario è dunque il radiologo. Ora, nella 3 il radiologo Mario saluta Fabio, il chirurgo e il
dentista: perciò, Fabio può essere solo l’oculista. E, dato che
egli viene salutato nelle frasi 1,3 e 4, è lui quello che pronuncia
la 2. In questa, l’oculista Fabio saluta Peppino e il dentista:
Peppino, quindi, non è il dentista, per cui è il chirurgo e, per
esclusione, il dentista è Ruggero. Ne risulta così che la frase 1
viene detta dal chirurgo Peppino e la 4 dal dentista Ruggero.
Ho pensato ad un nuovo fantastico quizzettone per le vostre menti musicali: consiste nel sapere individuare il titolo e l’autore di almeno 4 delle 5 canzoni da cui sono
tratti i frammenti proposti. Nella speranza che
quest’ingegnosa idea sappia soddisfarvi come poche, vi
auguro una breve risoluzione eee…A VOI LE NOTE!!!
Radiologo = Mario
Oculista = Fabio
Chirurgo = Peppino
Dentista = Ruggero
Complimenti a Giordano Frison e Sergio Vallone, II B Geo!
QUIZ MATEMATICO
Cominciamo con un quesito di riscaldamento:
Se un mattone pesa un chilo e mezzo mattone, quanti chili
pesa il mattone?
No! Riflettici bene! Intanto gli altri proseguano con il famoso
quesito firmato Palazzi, a cui lo rubiamo volentieri per rendervene tutti partecipi:
Due amici si incontrano, dopo anni che non si vedono, e discorrendo viene fuori che il prodotto delle età dei tre figli di
uno dei due è al momento 36. Costui aggiunge che la loro
somma è invece uguale al numero civico della casa dall’altra
parte della strada. Subito l’amico gli dice che, con le informazioni che gli sono state date, non gli è ancora possibile stabilire le età dei suoi figli. E l’altro, riconoscendo di non aver
dato sufficienti dati, gli risponde che il maggiore dei suoi figli
ha però gli occhi castani…
Sapreste dire dunque quanti anni hanno i figli del succitato
tizio?
È vietato rispondere o suggerire per le classi che hanno il professor Palazzi. Eheheheh!
Alla prossima,
- Tullio - IV D Liceo -
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1] Non so se è soltanto fantasia o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù, però io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò potrò dire ci sono anch’io…
2] Il sole quando sorge sorge piano poi la luce si diffonde
tutt'intorno a noi, le ombre di fantasmi della notte sono
alberi e cespugli ancora in fiore sono gli occhi di una
donna ancora pieni d'amore…
3] Eri sanissima, ostrica e lampone e sulle mie dita c’eri
sempre e solo te. Ti davi un attimo poi ti nascondevi bene, io l’ho capito che sei sempre stata grande più di me…
4] One light, one mind flashing in the dark blinded by
silence of a thousand broken hearts “for crying out of
loud” she screamed unto me a free for all fuck’em all
“you are your own sight” Cause…
5] And maybe, I’ll find out a way to make it back someday to watch you, to guide you, through the darkest of
your days if a great wave shall fall and fall upon us all
then I hope there’s someone out there who can bring me
back to you…
A cura di - Carmen -
Anno II N° 2
Rumors
Da: occulto pulpito provocatorio
A: resto del mondo
Non desidero fare il saggio anche perché c’è gente in questa
scuola che è molto più grande di me e quindi ha più esperienza, ma spero che le mie lettere vengano pubblicate dal
giornalino perché voglio solo far sapere che ci sono alunni
che non hanno voglia di sentire sempre parlare del problema
di dove fumare o degli specchi in bagno. Allora io potrei
dire che mi danno fastidio i rappresentanti d’istituto con la
cresta: non possono passare il tempo che impiegano per mettersi il gel studiando magari l’ultimo argomento trattato in
storia?
Sono di prima superiore, ma vi prometto che lotterò per tutti
i miei cinque anni di scuola perché si cambi la mentalità secondo cui sbagliano sempre e solo i professori e il preside.
Alla prossima...
...durante le vacanze di Natale ho preso una decisione:
l’anno prossimo mi candiderò per fare il Rappresentante
d’Istituto e cercherò di migliorare notevolmente il lavoro
pessimo svolto da Colombo e soci.
Innanzitutto il mio motto sarà: “AIUTIAMO LA SCUOLA!”, sì perché la scuola deve riprendere l’autorità che i
Rappresentanti d’Istituto vogliono togliergli.
I miei punti saranno i seguenti:
??No alle minigonne e al gel
??No al fumo
??Punizioni per chi ha uno scarso profitto
E tanti altri che ho in mente.
Chi è dalla mia parte me lo faccia sapere, costruiremo una
squadra fortissima ve lo assicuro.
Alla prossima,
- Roberto Mistero - I C Liceo -
Da: qualcuno del resto del mondo
A: occulto pulpito provocatorio
Caro Roberto Mistero, ti parlo da ex studente, da persona che
ha passato cinque anni della sua vita in quella scuola. Ho letto il tuo articolo e devo dire che sono rimasta senza parole.
Caspita uno di prima che parla così, da uomo vissuto!!!!!!!
beh ti darò un consiglio, CRESCI!!! Fai l'uomo maturo, dai
consigli a gente che è da più anni in quel luogo ma alla fine
penso che devi stare solo zitto, oppure prova a metterti nei
panni delle altre persone. Prova a fermarti il pomeriggio e
accontentarti di mangiare un panino o a bere dell'acqua ormai
diventata calda e sgasata. Se poi, per caso, non hai fatto in
tempo a prepararti il panino a casa ti tocca comprarlo al distributore, ed ecco i problemi ,
1. devi curare l'ornino delle macchinette, perché se arrivi 5
minuti dopo non trovi più niente;
Anno II N° 2
2. ti tocca mangiare un panino che va bene per giocarci a
palla. Se poi non ti va il solito panino ti devi fare tutta la
strada, a piedi (al freddo), fino in paese, per poi mangiarti
la pizza velocemente e tornare a scuola di corsa perché se
no arrivi tardi .
Beh, penso che alla fine se tu ti metta nei panni di queste
persone capisci che il bar serve, e di certo non si aprirebbe
un bar per andarci a giocare a carte o per scopi ricreativi.
Il problema dei balconi: beh un gran problema, forse preferisci entrare in bagno ed uscire che puzzi di fumo in una
maniera pazzesca. Beh per questo mi permetto di darti un
consiglio: nessuno ti paga per andare sui balconi, quindi se
ti da tanto fastidio questa proposta, passa tutto il tuo inter(Continua a pagina 28)
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Rumors
vallo in classe, magari con un libro in mano a ripassare per le
ore dopo oppure iniziando a fare i compiti per il giorno successivo!
Un'ultima cosa, se le magliette attillate ti creano disagio, vai
in giro per i corridoi con i paraocchi e con lo sguardo fisso
per terra.
Non sono gli altri che si devono svegliare, ma sei tu che devi
farlo!! Devi capire che non sei più alla medie e che non puoi
vivere per sempre nella bambagia. Quindi togliti la paglia dal
didietro e inizia a vivere sul serio.
Beh un salutone da un'ex studente appena uscita, che forse
sotto il tuo punto di vista è stata in quell'istituto dormendo
per 5 anni. Se per caso vuoi rispondermi fallo pure, magari,
con qualche tuo consiglio da uomo vissuto, imparo a vivere.
- Ita87 -
A: qualcuno del resto del mondo
In Risposta a Ita87 Voglio solo premettere una cosa, non
sono una bigotta, anzi, sono una persona che spesso ama andare in giro vestita anche in modo provocante e fuma, tanto
per chiarirci subito.
Mi spiace contraddirti, ma in una scuola, che fino a prova
contraria è un luogo pubblico, e come tale, non puoi vestirti
come vuoi, un certo decoro va mantenuto, dai un occhiata in
giro, quante sono le persone vestite con un certo decoro che
comunque mantengono la loro personalità? Poche, pensa,
puoi anche vedere se una persona indossa il tanga o il perizoma, eggià, e vedi anche il colore e la marca se ha il cartellino
girato, e se ti va bene puoi vedere anche i peli del sedere, insomma, non mi sembra una cosa bella, magliette attillate, che
ben vengano, ma possibilmente non volgari con scolli vertig inosi. Non siamo a scuola per cuccare o per far chissà
cos’altro. Capisci che la Scuola è un luogo per studiare, come
dici tu sono poche le persone che vengono con la voglia di
studiare veramente, ma se accanto a quelle che non hanno
voglia c’è una super maggiorata con uno scollo all’ombelico,
capisci che… insomma, ti inviterei a vedere il mio armadio,
ci troveresti cose veramente carine, altre provocanti ecc. ma
non le metto a scuola. Un’altra cosa, gli specchi in una scuola
a cosa servono? Devi uscire durante le ore di lezione a pettinarti o a rifarti il trucco o a guardare se il tanga avanza fuori
bene dai pantaloni? Ma dai lo sappiamo tutti che 15 giorni
dopo sarebbero decimati, 1 mese dopo sarebbero relitti.
Roberto Mistero, ha solo espresso la sua opinione, tu che fai
tanto la o il Moralista, un consiglio come il suo è rivolto a
tutti, ma non è detto che proprio tutti debbano seguirlo.
Fumare? Adesso come adesso che nessuno rispetta il reparto “sasso per fumatori”, il consiglio di non fumare è anche
per la salute degli altri. Lo studiare di più… se veramente si
studiasse e si capisse qualcosa non sarei qui a scrivere a te.
E per il fatto di dover cambiare, senti io ho poi 4 anni in
più di te, ma ragazzo mio/ragazza mia, ma ti rendi conto di
com’è ridotta la gioventù di oggi? Io mi ricordo, ormai 5
anni fa, quando ero in prima, le primine che fumavano erano 4 circa su una classe di 23 persone, ora sono in 4 a non
fumare su 23, la maggior parte delle risposte quando chiedi
perché fumi, è perché mi sento più grande; non pensate che
aver in mano una sigaretta faccia ragazze o ragazzi grandi,
anzi spesso siete derise/derisi.
E comunque prima di scrivere “rispetto le tue idee ma impara a rispettare quelle altrui!!!” ma tu hai rispettato le sue?
Non hai fatto altro che criticare. Ma grazie a Dio ci sono
ancora ragazzini di prima che capiscono qualcosa, perché
se tutti la pensassero come TE la Scuola sarebbe un grande
“Bordello”…
Offenditi pure se vuoi, non mi interessa, non volevo scrivere una paternale, è venuta così, accetta le idee altrui…
Chissà come la pensano gli altri su questo, sarebbe carino
saperlo…
- Arwen -
Che vita del calcio..
E’ da molto tempo che mi domando perché i tifosi si comportino in modo barbaro ogni domenica in tutti gli stadi
d’Italia. Striscioni, canzoni, megafoni e tamburi ma anche
petardi, fumogeni, razzi e mazze; sembra che vengano pagati per fare razzie prima, durante e dopo la partita della loro
squadra del cuore. “Del cuore” si fa per dire, visto che a Napoli dei tifosi stavano quasi per ammazzare un giocatore
della loro squadra preferita. Ma dove viviamo? Sembra quasi che il calcio sia un partito politico o giù di lì. Ai mondiali
2002, quando la Russia era stata eliminata dal Giappone,
sembrava, vedendo i servizi dei telegiornali, che Hitler fosse
risorto e avesse di nuovo dichiarato guerra. Se ricordo bene
ci fu anche un morto in un ristorante giapponese. Un morto
per una partita di calcio! C’è, a dir poco, da vergognarsi. Mi
domando perché il calcio sia diventato così famoso: se per
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ogni partita ci devono essere vetrine distrutte, caos per le
strade intorno allo stadio e più di un migliaio di persone che
si lasciano andare a gesti vandalici, non sarebbe stato meglio
se fosse stato in penombra come altri sport? Ma questo non è
neanche pensabile, perché questo sport ci ha talmente preso
che è diventato parte di noi, o meglio, parte di molti Italiani.
Io, ad esempio, sono un tifoso accanito della Juventus (che
ovviamente farà il bis di scudetto quest’anno) e anch’io come moltissimi altri mi emoziono vedendola giocare, o meglio, salto sul divano, grido di gioia, urlo di rabbia, litigo furiosamente con l’arbitro di fronte alla televisione (ancora
non ho capito che lui non mi può vedere né tantomeno sentire) e qualche volta la prendo a ciabattate. Molti di voi penseranno che questi sono comportamenti da paziente della Neuro, ma non sono neanche lontanamente paragonabili a quello
Anno II N° 2
Rumors
che succede nelle curve degli stadi, credo che questo voi lo
sappiate. Come se non bastasse, la popolarità del calcio è
rafforzata dai vari programmi sportivi come 90’ minuto,
Guida al campionato, La domenica sportiva, Pressing e chi
più ne ha più ne metta; programmi bellissimi, per carità, che
servono ad approfondire, a chi interessasse, le partite disputate, ma il calcio non va fuso con il bisogno di audience,
altrimenti nascono delle vere e proprie p…(mi trattengo)..
porcherie. L’esempio più indicato è di Domenica In, che
chiamò come ospite il grande arbitro Byron Moreno: uno
spettacolo orrendo, che si avvicinava al tragicomico. I miei
occhi hanno visto questo panzerotto con le gambe e un buco
dentato all’altezza della bocca che prendeva per il culo gli
Italiani, e gli Italiani che lo pagavano! Si è toccato veramente il fondo.
Concludendo si può dire che il calcio, senza neanche accor-
gersene, è diventato una vera e propria dipendenza, ma speriamo che questo, che è il presente, sia il massimo e non si
possa arrivare oltre. Però anche questo sarà difficile. Perché?
Perché tutti i bambini vogliono diventare calciatori! Un paio
di settimane fa sono andato a trovare mio cugino di cinque
anni e insieme a lui c’erano i suoi amichetti; ad un certo punto gli domando: “Che cosa vuoi fare da grande?” e lui “Il
calciatore!” “E tu?” chiedo al suo amico “Anch’io!” “E tu?”
“Anche per me!”. Insomma, il futuro, che lo si voglia o no,
sarà di gran parte del calcio, anche se io continuo a sperare
che ciò non avvenga. Sapete, non mi immagino proprio un
futuro dove un poliziotto atterra il malvivente con una pallonata. Speriamo.
- Ross - II D Liceo -
Let’s talk about the future
Quanti di noi, hanno già in mente cosa fare dopo il diploma? E quanti invece non hanno la più pallida idea di cosa
fare? Non menziono quelli che hanno il lavoro già assicurato e il diploma lo usano solo per avere una carta in più, tanto
c’è papino che li aiuta.. ‘Università’. È la prima cosa che
rispondono gli alunni. Università?!? Ma avete la minima
idea di quanto costi mantenere un’università? Otto milioni
di lire l’anno d’inscrizione circa, più i libri e il tragitto, mo ltiplicato per cinque anni. E se li metti di fronte al problema,
sai che ti dicono? ‘Ma no, l’università me la pagano i miei
genitori..’ I tuoi genitori?! Cioè, dovrebbero ottenere un prestito di 25.000,00 euro con tasso del 10% annuo, vale a dire
208,00 euro al mese per cinque anni solo d’interesse, con un
totale mensile di 624,99 euro, pari a 1.210.149 lire, i poche
parole ¾ di uno stipendio mensile normale, che poi magari
non finisci neanche gli studi?
E se una famiglia ha più figli? Come diavolo riesce a mantenere gli studi di entrambi? Poi ci credo che ci sono gli usurai e che i suicidi sono aumentati del 20% in questi anni:
perché aumentano gli studenti universitari.
Allora sai che ti dicono? ‘Beh, ma noi andremo
all’università la mattina, lavoreremo il pomeriggio e la sera
ci divertiremo’. E quando studi? Di notte?
Ma passiamo ad un altro problema: quando chiedi loro che
Anno II N° 2
lavoro gli piacerebbe fare, allora tutta la fantasia, che hanno
probabilmente represso per tutti questi anni, emerge con le
idee più inconcepibili, come se una laurea si prendesse con i
punti del Dixan. Chi vorrebbe diventare dottore, chi astronauta, chi psicanalista, giudice, avvocato, notaio, veterinario,
modello, cantante, attore, ballerino: come quando si è bamb ini, senza sapere cosa sia, è questa la tristezza!!
Conosco chi vuole diventare avvocato solo per il piacere di
entrare in un tribunale con tailleur, tacchi a spillo e decolté
in mostra, senza sapere che dovrà indossare una tunica nera
fino ai piedi; ma che vada a fare la modella, dico io! E invece no, sapete perché vuole diventare avvocato? Solo per impressionare le persone a cui lo dirà, solo per dimostrarsi con
un certo ‘potere’ femminile.
Ma ci rendiamo conto su cosa è basato il futuro dei giovani??? Devo andare a fare un lavoro solo per essere femmin ile!! Ma ragazza tu hai problemi, davvero, mettiti una gonna,
per essere femminile, non andare all’università apposta!
Ma oltre a chi sogna c’è anche chi non sa neanche sognare,
chi non è capace di fare niente, chi vuole soltanto fare soldi,
allora sapete cosa farà? Certamente! O il presidente del consiglio o il direttore di un TG!
- Eleonora - IV B Erica -
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29
Rumors
Da: libera pensatrice
A: resto del mondo da provocare
Oggetto: riflessioni
A noi, a cui ogni cosa va bene, a noi, a cui nulla tocca. A
noi scrivo. E vi dico che oggi, finalmente, dopo ben 17 anni,
ho trovato il coraggio di dire ciò che penso, che ho sempre
pensato. E ora che l’ho capito posso lottare per lui!
Mi “ribello” a questa società che mi ha solo fatta star male,
perché non mi capiva, perché non da’ sostegno a NESSUNA persona che soffre. Questa società si occupa solo dei
potenti e va bene solo per gli ignoranti, che IGNORANO il
nostro continuo VIVERE passivamente. E vi giuro, mi sono
stufata, ma nel senso più vasto del termine! Guardare il
giornale mi è insostenibile! Bambini che a 15 anni si suicidano per aver lasciato la loro fidanzatina incinta! Io alla loro
età non ci pensavo nemmeno a certe cose! E vi dico che s ono la prima a sbagliare e ad aver sbagliato, infatti non giudico loro, ma noi! Come possiamo accettare questa televisione! Cosa vedono i bambini 24 ore su 24? La televisione, con
le sue scene fisse erotiche, violente e false, ma tutto finisce
semp re bene. Tutti questi giocattoli, che i genitori comprano
e si lasciano comandare a bacchetta da questi MOSTRI di
bambini che stanno crescendo. Diventando egoisti e prepotenti. Credono perciò che la vita sarà altrettanto semplice!
Oh Dio se non lo è!
Perciò è inutile che ci stupiamo di fronte ad omicidi o suicidi, “solamente” perché due ragazzi si sono lasciati: abituati
ad avere tutto, un NO per loro è una tragedia.
E io diffido anche di questa informazione fornitaci dai telegiornali. Veramente, sembrava che quel ragazzino sequestrato ieri recitasse. E poi intervistato dal balcone? Si sentiva un divo, non capiva che rischiava la vita? Si sarà sentito
un eroe o non lo so. Io sarei svenuta come minimo. Poi ok,
sono contenta per la sua forza d’animo a questo punto! Notizia successiva: ragazzino di 16 anni che brucia madre e
fratellino non ancora battezzato! Ma ci rendiamo conto?! E
quelli del telegiornale sono andati ad intervistare i vicini di
casa, in lacrime, che nemmeno riuscivano a parlare dal dolore, mandandoli anche in diretta! Sono rimasta senza parole. L’unica immagine che mi aveva acceso una minuscola
speranza era stata sabato pomeriggio. Neri e bianchi che si
stringevano per mano, uniti in cerchio. Vi giuro che mi si è
aperto il cuore! L’unione tra uomini davanti alla pace, e così
tanti uomini, mi ha dato veramente tanta speranza. Per questo ho voglia di lottare contro questa società, perché non ci
può riconoscere, priva di valori, quali la PERFEZIONE,
portando le persone a non accettarsi e a rifiutarsi, il FARE,
FARE sfruttando gli altri. Non importa come hai fatto successo, l’importante è che lo fai. Queste persone che non rispettano le altre, sapete potremmo sputargli in faccia e loro
dovrebbero stare zitte; loro non rispettano gli altri, perciò
non possono pretendere che gli altri li rispettino! Infatti gli
altri li elogiano addirittura…
Veramente, ho quasi 18 anni e allora voterò chi mi rappresenterà: dovrò scegliere bene, tuttavia se nessuno è onesto,
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come faccio? Mi candido io? È impensabile, eppure quello
che vi voglio dire con queste MILLE parole che potrete definire senza senso, di una pazza, è che anche noi siamo qui in
questo mondo, liberi: se non ci va bene, se non ci riconosciamo, proviamo a migliorarlo, a renderlo più adatto a noi. Facciamo sentire la nostra voce, facciamo capire che le cose le
capiamo, siamo persone. La mia non è una provocazione, o
forse in parte sì, ma specialmente un invito a lottare per una
VITA ATTIVA e non passiva e confusionaria, nella quale ci
abbandoniamo a emozioni finte e ci illudiamo da soli.
E ho scritto a voi, a voi del giornalino, per farvi presente che
qualcuno in questa scuola c’è, c’è veramente. Qualcuno
pronto a commuoversi e a comprendere persone che sbagliano e non giudicarle (mi riferisco a quel brano sul fumo, anonimo “Maestro a sette punte”. Era un brano molto sentito e
toccante che mi dà tanta voglia di stringere la mano e conoscere l’autore. Queste sono le cose che cambiano la vita!).
E con questo concludo, scusandomi per il disturbo richiestovi e ringraziandovi per l’attenzione dedicatami. Grazie anche
a voi, ora mi sento più viva…Definitemi pazza, ma io vi ringrazio comunque per aver condiviso con me questo piccolo
altro passo compiuto verso una VERA ESISTENZA che può
esserci.
Per me, per voi, per i nostri figli, per essere
- Una persona come voi Risposta:
Ciao, sono Carmen, faccio parte della Reda. Ho letto il tuo
articolo tante volte e ti assicuro che non mi stancherei mai
di farlo! Io condivido ciò che dici, la penso come te e sono
sicura di non essere l’unica…se solo avessero tutti il coraggio di ribellarsi invece di vivere come burattini, ci troveremmo certamente in una realtà migliore, in un mondo adatto a
noi, proprio come dici tu!
Un grazie enorme a tutti coloro che hanno contribuito
alla realizzazione di questo numero fantasma-gorico e
tendenzialmente post-moderno deL’Urlo.
Noi, ancora una volta spadroneggiando da questo borioso riquadro, fondamentalmente in corsivo, cogliamo
la palla al balzo e l’uovo in castagna per mandare a
tutti un esosissimo saluto, con l’augurio di essere riusciti a provocare qualche vostra reazione, preferibilmente scritta.
Alla prossima, cioè prestissimo, ma dopo avervi ricordato l’indirizzo e-mail del vostro giornalino:
[email protected]
Bye-bye, anzi wyoming a tutti, belli brutti e farabutti,
La Reda
Anno II N° 2