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Rassegna Stampa Giovedì 31 maggio 2012 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587 Rassegna del 31 maggio 2012 ASL BRESCIA Bresciaoggi 1, 17 BRESCIA, COSÌ L'ASL LANCIA LA "GUERRA" AL FUMO Lisa Cesco 3 Bresciaoggi 14 "VIOLENZA SULLE DONNE, EMERGE SOLO LA PUNTA DELL'ICEBERG" Magda Biglia 5 Il Giornale Di Brescia 20 GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO: POSTAZIONI ASL A SALÒ E IN CITTÀ Armo 6 Il Giornale Di Brescia 29 LA VALLE ENTRA IN RETE CON UN GEOPORTALE Bresciaoggi 23 SCARICHI NEL "VILLACHIARA", LA SCHIUMA UCCIDE I PESCI R.c. 8 Il Giornale Di Brescia 19 VIOLENZA SULLE DONNE: UN BOLLETTINO DI GUERRA, IN CASA IL NUMERO PIÙ ALTO DI AGGRESSIONI W.n. 9 Il Giornale Di Brescia 28 MAGASA, ARRIVA L'AMBULATORIO MEDICO Simone Bottura 10 Il Giornale Di Brescia 30 ISEO, ALL'OSPEDALE UNA TARGA IN RICORDO DEL DOTTOR BICCI 7 SANITÀ LOMBARDIA 11 B * ^ Il À I I * l* w < ^^ 1^* /"" i !!*«! i f * £*\ €ZH I 1 •£_& 1^* 1 1 ^*M& f^% É*™ i !!MS& 1 t*^ J& ^. 1iT5 \. ILJ^ ^*JS I 1 # « L J& I I d 111^ 1 C^J i ix la ^HUcfl ì QK^ a l I i l i 11U o #PAG 17 LA CAMPAGNA. Nella giornata mondiale contro il tabagismo gli esperti in piazza per consulti gratuiti e consigli "W ^ ML D # j| 1 JM* IL* * "UT]® 1 -IP TI "11 * ._ ^ ^J^J 8 mento del tabagismo, ma la linea d'azione prioritaria dev'essere quella della prevenzione, per incidere sugli stili di vita e orientare verso abitudini più salutari», sottolinea Carmelo Scarcella, direttore generale o l IU f l lHTM l l pT ìi ltl i1 OCMUICM CU II 1T51 Y*l\\ C 1YÌCO0Y151 l l l D O g l l C U .Y*$^ C aJìUr ìl lLT U 1 / / Asl. Molti i progetti messi in campo a tal fine. «Mamme libere dal fumo» è me conferma il dato nazionale ILÌSil Co ci s co secondo cui la metà (46 per il programma realizzato nei cento) degli adolescenti dai 13 consultori territoriali, che ha Otto anni di meno: di tanto vie- ai 15 anni ammette di aver fu- intercettato più di 13 mila donne accorciatala speranza di vi- mato almeno una volta e il 92 ne, di cui oltre 2600 fumatrici: ta in un fumatore rispetto a per cento dichiara di non ave- di queste, 343 hanno espresso chi non fuma. Disturbi all'ap- re incontrato nessun ostacolo la volontà di intraprendere un parato cardiovascolare, tumo- nell'acquisto di sigarette. percorso di disassuefazione ri, malattie del sistema respiraPer questo, in occasione del- dal fumo (pari al 12,9 per centorio sono solo alcuni dei pro- la Giornata mondiale senza ta- to), mentre la stragrande magblemi che interessano i fuma- bacco di oggil'Asl di Brescia or- gioranza non ha mai pensato tori, che in un caso su due muo- ganizza momenti di informa- di smettere di fumare, a coniono di una malattia correlata zione e prevenzione con una ferma che l'abitudine tabagial tabagismo. In Italia ogni an- stazione mobile che sarà posi- ca è in netta crescita nella pono il Ministero della Salute re- zionata a Salò, in piazza Vitto- polazione femminile. gistra dalle 70 mila alle 83 mi- rio Emanuele II, dalle 9.30 alle la morti attribuibili al fumo di 12,30, e si sposterà poi a Bre- LINEIATE più innovativa è tabacco, un numero superiore scia, in corso Zanardelli, dalle quella denominata «Aziende a quello di incidenti stradali, 15 alle 18. senza fumo», che ha coinvolto infortuni sul lavoro e vittime tre realtà, la clinica San Rocco Gli operatori dell'Asl offrirandi Aids messi insieme. di Ome, il Centro San Giovanno brevi counselling comporNel Bresciano la prevalenza tamentali ni di Dio Fatebenefratelli e l'inagli interessati, prodei fumatori è leggermente in- porranno questionari dustria di confezioni Rodel di di autoferiore rispetto al dato nazio- valutazione e sottoporranno Dello, per valutare con quenale del 24 per cento, ed equilo vorrà al test di rilevazio- stionari ad hoc le abitudini al vale al 20,9 per cento della po- chi del monossido di carbonio fumo dei dipendenti (hanno ripolazione (suddiviso in un ne sull'aria espirata, per valutare sposto in 832, pari al 75 per 22,5 per cento fra i maschi e il di dipendenza tabagi- cento) e attivare in futuro in17,3 per cento nelle femmine, calivello e l'eventuale presenza di terventi mirati. Dall'indagine fra le quali sta crescendo l'abi- un'intossicazione è emerso che chi è intenzionain atto. tudine al fumo). Si sta anticito a smettere sembra conside«L'Asl è presente sul territopando di molto anche il primo rare il fumo più dannoso riapproccio con le sigarette, co- rio con i centri per il tratta- spetto a chi rimanda in futuro TI fììlTf*ftC)Y*f*o ^P'Tìf^Yfì IP if*rì TX*!-* Il ri * «Miriamo alla prevenzione er muaerc sugli suo. ai vicd ASL BRESCIA Pag. 3 Un altro progetto in corso è quello con 19 farmacie del territorio dell'Asl di Brescia, che stanno partecipando a un percorso formativo fino al prossimo luglio, in modo da favorire la capacità di counselling del farmacista nei confronti degli utenti, per incentivare la cessazione dal fumo, l'attività fisica e una sana alimentazione. • l'interruzione dell'abitudine al tabagismo e ancora di più rispetto a chi non ha intenzione di abbandonare le sigarette. Chi ha meno di 25 anni è più propenso a credere di poter smettere da solo (80 per cento): una fiducia nelle proprie capacità che diminuisce con l'aumentare dell'età. «Quellofinorarealizzatoèsolo un piccolo assaggio, abbiamo già avuto contatti con altre aziende, l'obiettivo sarà entrare in modo più sistematico negli ambienti di lavoro per fare prevenzione», dice Scarcella. A 1 ® I Et * I CJICIf! CIl illCgl * 4> i fUl !<fFi IP! s i\$^P! i fumstori 1 l i ini %& « di Usi « ci •% Il 8 «J&si i^&i l i s i i d i s d J ti L fc\r\d/ r*\I \ fr% CÌClWCl r\r\rer\r~\r\ \ s\ & # 8 a 1 s W°™°™ 8 8 B"™"™ 8 8 s™""™ s ^ifc t 8 8 8 S™"™ x\eafl \a& jf %aJ \ n J W % % V » * toanfl \BB# i lasB^ \aa& I I \«B» * • IL«J i l i I l i I L»J ^*»» ^ B L , ^ B * I 1» II» V«S f I I* I -»»$ 1 1 1 1 Vadt ^W$ JasiL % 1» * I JL»J ^«to. f W 1 1L J f * | « | -B»1 1 I «L^ SSM# |»«i# Via* \neflf i Vosi I , • 1 I % Sss# II» % J_ J_ £L»J Più dellBO per cento ce la fa a dire addio alla sigaretta, ma è necessaria costanza, convinzione e una solida motivazione. E' quanto emerge dai dati dei centri per il trattamento del tabagismo dell'Asl di Brescia, afferenti ai Servizio Alcologia e attivati dal 2010 a Brescia, Leno, Salò e Sarezzo nelle sedi dei Nuclei operativi alcoldipendenza. «IL TABAGISMO e un fenomeno complesso, che richiede un'offerta multidisciplinare di tipo medico, psicologico, infermieristico ed educativo, per una corretta valutazione della dipendenza, un supporto motivazionale attivo e un programma di cura rf««S ^«to. 1 1 1 IraJ 1 1 ÌL»J 1 IraJ personalizzato», spiega Fabio Roda, direttore del Servizio Alcologia dell'Asl di Brescia, che traccia anche un identikit del fumatore tipo: solitamente chi non riesce a rinunciare alle sigarette è maschio,giovane, con un'età intorno ai 40 anni. Il modello classico dell'ex fumatore, invece, è maschio e più in là con gli anni, segno che con il tempo si avverte l'urgenza di riuscire a smettere con il fumo. I cicli di trattamento offerti dai centri Asl possono essere di gruppo o individuali, e prevedono un approccio integrato di tipo farmacologico e psicologico: il piano di trattamento viene proposto e condiviso sulla base delle caratteristiche del fumator Finora dai centri Asl sono stati ASL BRESCIA seguiti 132 pazienti tabagisti, di cui 77 maschi (età media 48 anni e 55 femmine (età media 47 ann la percentuale di efficacia a conclusione del trattamento è risultata dell'81,5 per cento per completa dismissione dal fumo nei trattamenti di gruppo (104 persone) e del 70 per cento per i trattamenti individuali (28 persone). Una percentuale di successo che si mantiene solida nel tempo, dal momento che a distanza di sei mesi dalla fine del trattamento il 70 per cento dei pazienti seguiti continua ad astenersi dal fumo. Ai centri di disassuefazione è possibile accedere in forma diretta o su invio del medico di medicina generale: i costi sono quelli del ticket sanitario e dell'eventuale supporto farmacologico, «LICE. Pag. 4 L'INCONTRO. La testimonianza di chi segue i casi di stupri e maltrattamenti all'Ospedale civile 1 [ 1% ¥ 1 \3 1 1 11 XJ «rJ %M^%MMMLJXMX3 -i- J 11^* XJ^XJ XJ g C / IL*. Fontana: «Percorsi dolorosi ma siamo attenti B Drena rati» per cento degli episodi di violenza sono da imputare al partner, oltre il 10 per cento ai famigliari, oltre 111 per cento ai datrasmissione sessuale. È un iti- tori di lavoro. Basse percentuaHHOli Dt||lllil nerario doloroso, ma con tut- li sono per altre categorie, ma ta l'assistenza necessaria, an- solo il 15 per cento è opera di In due anni, dal 2010 ad oggi, che psicologica. Il personale è sconosciuti. si sono presentate al Pronto preparato. soccorso dell'ospedale civile, La dottoressa Fontana ha ri- UN DATO ISTOfT nazionale indica dove esiste un'accoglienza de- ferito tutto questo ieri duran- il 70 per cento degli stupri a cadicata, 616 donne con i segni te l'incontro organizzato invia rico del partner. «Servono luodi una violenza subita, 354 le Folonari dal gruppo Se non ghi a cui rivolgersi; servirebbeitaliane. «Ma sono solamente ora quando con la Funzione ro servizi capaci di far emergela punta dell'iceberg, il 4 per pubblica della Cgil e la Came- re il marcio, senza addossare la responsabilità, la tatica unicento del totale; le altre non ra del lavoro. hanno avuto il coraggio o la Obiettivi la sensibilizzazione camente alla vittima stessa- dipossibilità di farlo» spiega Ma- pure degli uomini- invitato il ce Romagnoli- ma le risorse, ria Grazia Fontana, medico filosofo Marco Eggenter a par- anche per la prevenzione, soche da cinque anni segue que- larne- e la raccolta di firme su no sempre meno". I consultori sti casi. un appello al Comune e alla pubblici sono tre, i privati acQUANDO si tratta di stupro, la Provincia per la creazione di creditati quattro. Prima erano paziente viene considerata co- un fondo a sostegno delle real- molti di più. Secondo quanto approfondidice giallo, con un'attesa che tà pubbliche e private che aiunon dovrebbe superare i dieci tano le vittime, la realizzazio- to ieri nel salone Buozzi, fra i minuti. Esiste un ambulatorio ne di uno sportello con figure vari modi di usare prepotenza particolare, dove non sono am- per l'ascolto e di un osservato- e abuso sulle donne oggi figumessi partner sospetti e dove rio che coordini la rete dei ser- ra anche lo stalking, esercitato viene visitata, analizzata an- vizi. Una rete che a Brescia c'è, nel 90 per cento delle situazioche per verificare eventuali come illustrato da Vanda Ro- ni da persone conosciute, nel tracce di droga indotta, men- magnoli, assistente sociale nei 55 per cento da un ex partner. tre le ferite e le lesioni vengo- consultori Asl in pensione e Può essere molto pericoloso e no certificate. La visita è con- ora volontaria nella casa di ac- portare ad estreme conseguengiunta fra ginecologo e medi- coglienza di Santa Maria Bam- ze come ci fanno sapere le croco legale che ascolteranno la bina, una delle due strutture nache. Una donna ogni due sua versione da fornire, assie- che ospitano mamme e figli in giorni viene malmenata, ferita, brutalizzata. «La politica, me alle prove mediche, al pool fuga dalla paura. anche quella locale, non può di magistrati specializzato. Vengono praticati anche i test L'ALTRA è il Faro delle Poverel- permettersi di ignorare queper evitare una gravidanza e i le. Un'indagine ha mostrato sta realtà!».» possibili contagi di malattie a che nel Bresciano più del 50 ASL BRESCIA Pag. 5 G lUl 1 iolCI lilUllUlulC I _8_ i 1 t * * k l t QJI71AH1 ÙSà t l U l il O Jl S i *"* * 'JUL^ etili C ili Lilla • Oggi è la Giornata mondiale senza tabacco, proposta dall'Oms e dal Ministero della Salute, cui anche l'Asl di Brescia aderisce. «Per sensibilizzare la popolazione sui danni provocati dal fumo, sui rischi correlati, sulla prevenzione e per informare dell'esistenza di quattro centri contro il tabagismo, presso i Noa di Brescia, Leno, Salò e Sarezzo - ha spiegato il direttore generale dell'Asl Carmelo Scarcella - oggi abbiamo allestito una postazione mobile, il mattino a Salò, alla Fossa (9.30-12.30) e nel pomeriggio, 15-18, in corso Zanardelli in città. I nostri operatori forniranno ogni informazione sull'argomento, consegneranno questionari di autovalutazione ed effettueranno test per la rilevazione del monossido di^carbonio sull'aria respirata. È una delle azioni poste in atto per combattere il tabagismo, che vede l'Asl presente nelle scuole e nelle aziende, oltre che in molte aree della società civile, affiancata dai medici di medicina generale e dai farmacisti». «Nel territorio dell'Asl di Brescia - ha illustrato il direttore del Servizio alcologia Fabio Roda, cui afferiscono i centri contro il tabagismo - il tumore al polmone, nel triennio 2004-2006, ha causato 1.426 decessi tra gli uomini e 415 tra le donne, con un calo nei maschi ed un aumento nelle donne rispetto a precedenti rilevazioni». armo ASL BRESCIA Loggia, nel Pd il soccorso di B Pag. 6 INIZIATIVA WEB Brad W C I 1 I C i C i 1 1 IH! d VALTROMP1A È operativo il nuovo Geoportale della Valle Trompia, spazio virtuale che offre informazioni a obu gradi, dalie carte topografiche ai data base di ogni singola amministrazione. Sono ^3 gli enti che hanno aderito all'iniziativa: accanto ai 18 comuni della Valle ci sono Regione, provincia, Arpa, Asl e Azienda Servizi Valtrompia. All'indirizzo www.geoportale. valletrompia.it, lo strumento consente ai cittadini ma anche ala imprese, agli studi tecnici e, più in generale, agli addetti ai lavori, il reperimento veloce di informazioni. «Abbiamo portato avanti un lavoro impegnativo ha sottolineato Fabrizio Veronesi responsabile dell'area tecnica della Comunità Montanafinalizzato da un lato alla miglior conoscenza del territorio, dall'altro ad offrire risposte adeguate e puntuali ai bisogni dei cittadini. Di non secondaria importanza l'obiettivo di contribuire, attraverso una migliore conoscenza del territorio, a una rinnovata coscienza verso lo sviluppo sostenibile in termini di tutela ambientale». ASL BRESCIA Pag. 7 ORZINUOVL Uno sversamento nel vaso fa scattare l'allarme £7^ jjjjjjjjj • TI ||| • "• •w T*T|T| 'Bsl' '«8' "I SS» ve, era ricoperto, tra via Modigliani e viale Piave, da nuvole di schiuma bianca che discendeva lentamente a valle. La soffice scia, che alle prime analisi dell'Arpa di Brescia è risultata composta da un'ingente quantità di tensioattivi, ha attraversato l'abitato di Orzinuovi, è scivolata in campagna fino a Viiiachiara ed è sfociata nel fiume Oglio. Poco dopo le sei i primi passanti hanno dato l'allarme. I carabinieri di Orzinuovi, le guardie ecololi vaso Viiiachiara a Orzinuovi giche del Parco dell'Oglio, la Una sorgente di panna monta- polizia locale dei due Comuni ta tra due ali di verde e ripara- coinvolti e l'Arpa sono interveta dall'ombra degli alberi. Così nuti per capire la fonte dello è apparso ieri mattina a Orzi- sversamento e di quali sostannuovi il vaso Viiiachiara. Apar- ze fosse composta tutta quella tire dalluogo dell'antica «mac- schiuma. L'acqua del vaso Viichina del ghiaccio», il corso iachiara serve per l'irrigazione d'acqua alimentato da risorgi- i campi e il canale è fonte di vi- SANITÀ LOMBARDIA IsS' • '«8' ta per numerose erbe spontanee e per diverse specie di pesci, rettili, anfibi e uccelli che vi trovano nutrimento. Il timore di un grave inquinamento ha subito preoccupato tanto gli agricoltori della zona quanto coloro che amano e difendono l'ambiente. Fortunatamente con il passare delle ore il fiume di schiuma è andato assottigliandosi fino a dissolversi completamente nel tardo pomeriggio. Non prima, purtroppo, di aver provocato una moria di pesci. Il primo rapidissimo responso dei tecnici dell'Arpa è servito soprattutto per fugare la paura della possibile presenza di inquinanti molto più insidiosi. Ora bisognerà individuare i responsabili del disastro.•u.c. Pag. 8 V ® I 1 II SS s l ì s ^ I 1 # /fs ^fcl I S S f ^ 8 SS 98 BB 18™ fi f i i f t i 1 1 i i l . J Il J I i. J s J i l ~ l 1 o ! 1IT'É ^ * *!& ^ ^ 1 § W% 1 1 IHI^I « ^ i*s^% i § 1 11 Oi S iO § 1 l i a J I l i 11 i I I J ® *^ P i l i i g i ® ® ® ^ I g ^% ^ H I ^31^1^1ffi£%$^^ 1 ^ * \ i ^ 1 1U ClitUJ tJi a U L i l C J J I U I 11 • Un bollettino di guerra. La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Non conosce confini, cultura o ricchezza. Il fenomeno si ripete con tragica frequenza e sollecita un impegno condiviso di prevenzione e di contrasto su tutti i fronti. Sono proprio le donne che non vogliono più essere complici silenti a «chiedere all' Italia di distinguersi nella lotta alla violenza». Lo fanno, in modo forte e chiaro, le donne bresciane di «Se non ora quando?» che ieri, in collaborazione con la Camera del lavoro, hanno organizzato un incontro per riflettere e invitare a firmare l'appello nazionale del movimento, lo stesso che pochi giorni fa ha siglato anche il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. «Chiediamo più sostegno da parte delle istituzioni locali - ha spiegato Gabriella Liberini - perle associazioni, come la Casa delle Donne, che si impegnano da anni sulla problematica della violenza». «La famiglia è il luogo più a rischio per una donna, molto più della strada deserta, della notte e della solitudine. La violenza è di casa, o meglio, è in casa». Ma- ria Grazia Fontana, responsabile del Progetto di accoglienza delle donne vittime di violenza all'ospedale Civile, non ha dubbi e snocciola dati che sembrano inverosimili oggi: dal 2010 ai primi mesi del 2012, sono 616 i casi trattati in Pronto soccorso (354 donne italiane); nel 51% i violentatori erano i partner; nell' 11% un familiare; nel 12% il datore di lavoro; nel 10,1% persone conosciute e nel 15,9 sconosciuti. «Nel nostro Paese - ha proseguiti la dottoressa Fontana - viene uccisa una donna ogni due giorni. La violenza è la seconda causa di morte In gravidanza e provoca molte più vittime degli incidenti stradali. A fronte di tutto ciò, sono ancora il 96% le violenze non denunciate». Bisogna parlare. Tornare ad interrogarsi. «Trovare II coraggio di ascoltare il lamento degli uomini che non riesce a farsi parola - ha spiegato Marco Eggenter, filosofo, collaboratore dell'Università di Verona, che sta conducendo una ricerca per la Cgil - la violenza dà la misura del disagio e disorientamento maschile. Il silenzio degli uomini va affrontato senza deroghe», w.n. SANITÀ LOMBARDIA Pag. 9 i l II IH 'Uff HI II1LJ31 HH, JUs I3t Jlll K W • M, Ì B J M 2211 fiSTlll 2311 ffET 32111 ^§11 JETiSi H i ^SSWHIB ^"3B8*j||3 TipTlìnì " t j g r ^ ^w!^W™ jff^^aSI« w§ ws sSF l a » SII Sai |B| aW|f nif IMI asl 1 •# Jw Hi ill^lllSir I» laar .Sili ffi? ^PPISB WÈ |8| lae I • JL 1* ^SB B l i l i Hfififl| W$ %m Hi 'jS» T i IBI 111 •P^MIS im HB JM B l I » i l i Uff W§L IBP H * V V l W» ™ laE KsS^W^ Jfp Ijfffl Jfif JUJ «H •Mi IBP jfflS ^SSFlaS &JS " ^ * M S ^ 5 ® s ^SftSsP issi IMI SW np 858 ^wSÉ*^ fiss gif l l f Taf W^iB Mf Bl M I E Jflf^ll» • • sii M I SM WS re|t KSI ÌW lift Si ll§! ^BafiS^ ' ^ P - ' H ! 9&j ^ffiJS$ gw ngi ^ p r ly»gJIF Finalmente il piccolo Comune montano sarà dotato della struttura, che troverà spazio nell'ex canonica. A Valvestino sarà invece realizzato un centro di aggregazione con ostello VALVEST1NO «Prego, si spogli. Si accomodi pure nell'ufficio del sindaco». È l'invito che gli abitanti di Magasa si sentono rivolgere quando vanno dal medico per una visita ambulatoriale. In questo minuscolo comune montano dell'entroterra altogardesano l'ambulatorio medico è una novità assoluta. Attualmente per questa funzione viene infatti utilizzato un locale situato all'interno del Municipio e come spogliatoio ci si serve, quando è libero, dell'ufficio del primo cittadino. Una situazione non più tollerabile, alla quale si potrà porre rimedio grazie ad un contributo erogato nell'ambito del Piano integrato di sviluppo locale, recentemente sottoscritto da Regione e Comunità montana dell'Alto Garda, grazie al quale si provvedere alla creazione di un centro sociale nel quale ricavare un ambulatorio medico, un locale per la fisioterapia e una biblioteca. I fondi assegnati per dare attuazione all'intervento ammontano a 125mila euro e copriranno il 100% dell'investimento necessario per trasfor- mare in centro sociale l'edificio di proprietà comunale dell'ex canonica, localizzato sulla via principale del paese, a fianco della chiesa parrocchiale. L'edificio sarà riadattato con l'installazione di un ascensore per rendere fruibile lo stabile, dislocato su tre piani, anche a portatori d'handicapp, anziani con difficoltà motorie e mamme con passeggini. Al piano terra è previsto l'ambulatorio medico, con sala d'aspetto, servizi igienici e spogliatoio per i pazienti. Il primo piano sarà completamente riservato al locale per la fisioterapia. Infine, al secondo piano dell'ex canonica potrà essere realizzata la biblioteca comunale (ma bisognerà reperire altri fondi). Saranno inoltre rifatti gli impianti elettrico, idrico-sanitario e di riscaldamento. Altri fondi del Piano integrato di sviluppo locale arriveranno nel vicino comune di Valvestino: si tratta di ISOmila euro per la ristrutturazione di un edificio di proprietà della Comunità Montana nel quale ricavare un centro di aggregazione con ostello. Altri SANITÀ LOMBARDIA 32mila euro serviranno invece per l'acquisto di veicolo da mettere a disposizione degli assistenti sociali e degli infermieri che operano in Valvestino, territorio ampissimo e frazionato in numerose località e case sparse che ospitano una popolazione anziana, spesso priva di supporto famigliare, per la quale l'appuntamento periodico con gli addetti al servizio sociale risulta di vitale importanza. Anche per quanto riguarda i due interventi programmati in Valvestino il finanziamento coprirà il 100% dei costi. Altre buone notizie, dunque, dopo quella del mega contributo per il tunnel di collegamento con il Trentino, per la più periferica e disagiata valle altogardesana, impoverita da un progressivo spopolamento. Nei due Comuni oggi si contano 369 anime, tra cui 42 ultra ottantenni e 137 ultra sessantacinquenni. Il primo obiettivo degli interventi programmati è proprio quello di favorire la permanenza nel territorio e la riduzione della mobilità da parte dei soggetti fragili. Simone! Botty ra Pag. 10 ISEO r GÌ dottor DICCI ISEO Un medico, il professor Raffaello Bicci, che ha retto e rappresentato l'ospedale di Iseo per 33 anni, distinguendosi tanto per le doti professionali, quanto per quelle umane. Proprio per rafforzare la memoria di una figura così determinante nello sviluppo del nosocomio sebino, la direzione dell'azienda ospedaliera Mellino Mellini di Chiari ha organizzato per domani alle 11 una celebrazione commemorativa che culminerà con l'affissione di una targa al dottore. Il professor Bicci, punto di riferimento insostituibile per la comunità del lago d'Iseo dal primo dopoguerra alla fine degli anni Settanta, ha iniziato l'attività a Iseo nel 1945 e l'ha conclusa nel 1978 come responsabile dei reparto di Chirurgia della Poliambulanza. SANITÀ LOMBARDIA Pag. 11