Rassegna Stampa

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Giovedì 31 maggio 2012
Rassegna Stampa realizzata da SIFA Srl
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 0243990431 – Fax 0245409587
Rassegna del 31 maggio 2012
ASL BRESCIA
Bresciaoggi
1, 17
BRESCIA, COSÌ L'ASL LANCIA LA "GUERRA" AL FUMO
Lisa Cesco
3
Bresciaoggi
14
"VIOLENZA SULLE DONNE, EMERGE SOLO LA PUNTA DELL'ICEBERG"
Magda Biglia
5
Il Giornale Di Brescia
20
GIORNATA MONDIALE SENZA TABACCO: POSTAZIONI ASL A SALÒ E IN CITTÀ
Armo
6
Il Giornale Di Brescia
29
LA VALLE ENTRA IN RETE CON UN GEOPORTALE
Bresciaoggi
23
SCARICHI NEL "VILLACHIARA", LA SCHIUMA UCCIDE I PESCI
R.c.
8
Il Giornale Di Brescia
19
VIOLENZA SULLE DONNE: UN BOLLETTINO DI GUERRA, IN CASA IL NUMERO PIÙ ALTO DI AGGRESSIONI
W.n.
9
Il Giornale Di Brescia
28
MAGASA, ARRIVA L'AMBULATORIO MEDICO
Simone Bottura
10
Il Giornale Di Brescia
30
ISEO, ALL'OSPEDALE UNA TARGA IN RICORDO DEL DOTTOR BICCI
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SANITÀ LOMBARDIA
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LA CAMPAGNA. Nella giornata mondiale contro il tabagismo gli esperti in piazza per consulti gratuiti e consigli
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mento del tabagismo, ma la linea d'azione prioritaria dev'essere quella della prevenzione,
per incidere sugli stili di vita e
orientare verso abitudini più
salutari», sottolinea Carmelo
Scarcella, direttore generale
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campo a tal fine.
«Mamme libere dal fumo» è
me conferma il dato nazionale
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secondo cui la metà (46 per il programma realizzato nei
cento) degli adolescenti dai 13 consultori territoriali, che ha
Otto anni di meno: di tanto vie- ai 15 anni ammette di aver fu- intercettato più di 13 mila donne accorciatala speranza di vi- mato almeno una volta e il 92 ne, di cui oltre 2600 fumatrici:
ta in un fumatore rispetto a per cento dichiara di non ave- di queste, 343 hanno espresso
chi non fuma. Disturbi all'ap- re incontrato nessun ostacolo la volontà di intraprendere un
parato cardiovascolare, tumo- nell'acquisto di sigarette.
percorso di disassuefazione
ri, malattie del sistema respiraPer questo, in occasione del- dal fumo (pari al 12,9 per centorio sono solo alcuni dei pro- la Giornata mondiale senza ta- to), mentre la stragrande magblemi che interessano i fuma- bacco di oggil'Asl di Brescia or- gioranza non ha mai pensato
tori, che in un caso su due muo- ganizza momenti di informa- di smettere di fumare, a coniono di una malattia correlata zione e prevenzione con una ferma che l'abitudine tabagial tabagismo. In Italia ogni an- stazione mobile che sarà posi- ca è in netta crescita nella pono il Ministero della Salute re- zionata a Salò, in piazza Vitto- polazione femminile.
gistra dalle 70 mila alle 83 mi- rio Emanuele II, dalle 9.30 alle
la morti attribuibili al fumo di 12,30, e si sposterà poi a Bre- LINEIATE più innovativa è
tabacco, un numero superiore scia, in corso Zanardelli, dalle quella denominata «Aziende
a quello di incidenti stradali, 15 alle 18.
senza fumo», che ha coinvolto
infortuni sul lavoro e vittime
tre
realtà, la clinica San Rocco
Gli operatori dell'Asl offrirandi Aids messi insieme.
di
Ome,
il Centro San Giovanno brevi counselling comporNel Bresciano la prevalenza tamentali
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Fatebenefratelli e l'inagli interessati, prodei fumatori è leggermente in- porranno questionari
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di autoferiore rispetto al dato nazio- valutazione e sottoporranno
Dello, per valutare con quenale del 24 per cento, ed equilo vorrà al test di rilevazio- stionari ad hoc le abitudini al
vale al 20,9 per cento della po- chi
del monossido di carbonio fumo dei dipendenti (hanno ripolazione (suddiviso in un ne
sull'aria espirata, per valutare sposto in 832, pari al 75 per
22,5 per cento fra i maschi e il
di dipendenza tabagi- cento) e attivare in futuro in17,3 per cento nelle femmine, calivello
e l'eventuale presenza di terventi mirati. Dall'indagine
fra le quali sta crescendo l'abi- un'intossicazione
è emerso che chi è intenzionain atto.
tudine al fumo). Si sta anticito
a smettere sembra conside«L'Asl è presente sul territopando di molto anche il primo
rare
il fumo più dannoso riapproccio con le sigarette, co- rio con i centri per il tratta- spetto a chi rimanda in futuro
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ASL BRESCIA
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Un altro progetto in corso è
quello con 19 farmacie del territorio dell'Asl di Brescia, che
stanno partecipando a un percorso formativo fino al prossimo luglio, in modo da favorire
la capacità di counselling del
farmacista nei confronti degli
utenti, per incentivare la cessazione dal fumo, l'attività fisica
e una sana alimentazione. •
l'interruzione dell'abitudine
al tabagismo e ancora di più rispetto a chi non ha intenzione
di abbandonare le sigarette.
Chi ha meno di 25 anni è più
propenso a credere di poter
smettere da solo (80 per cento): una fiducia nelle proprie
capacità che diminuisce con
l'aumentare dell'età.
«Quellofinorarealizzatoèsolo un piccolo assaggio, abbiamo già avuto contatti con altre
aziende, l'obiettivo sarà entrare in modo più sistematico negli ambienti di lavoro per fare
prevenzione», dice Scarcella.
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Più dellBO per cento ce la fa a
dire addio alla sigaretta, ma è
necessaria costanza,
convinzione e una solida
motivazione. E' quanto emerge
dai dati dei centri per il
trattamento del tabagismo
dell'Asl di Brescia, afferenti ai
Servizio Alcologia e attivati dal
2010 a Brescia, Leno, Salò e
Sarezzo nelle sedi dei Nuclei
operativi alcoldipendenza.
«IL TABAGISMO e un
fenomeno complesso, che
richiede un'offerta
multidisciplinare di tipo
medico, psicologico,
infermieristico ed educativo,
per una corretta valutazione
della dipendenza, un supporto
motivazionale attivo e un
programma di cura
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personalizzato», spiega Fabio
Roda, direttore del Servizio
Alcologia dell'Asl di Brescia,
che traccia anche un identikit
del fumatore tipo: solitamente
chi non riesce a rinunciare alle
sigarette è maschio,giovane,
con un'età intorno ai 40 anni. Il
modello classico dell'ex
fumatore, invece, è maschio e
più in là con gli anni, segno che
con il tempo si avverte
l'urgenza di riuscire a smettere
con il fumo. I cicli di
trattamento offerti dai centri
Asl possono essere di gruppo o
individuali, e prevedono un
approccio integrato di tipo
farmacologico e psicologico: il
piano di trattamento viene
proposto e condiviso sulla base
delle caratteristiche del fumator
Finora dai centri Asl sono stati
ASL BRESCIA
seguiti 132 pazienti tabagisti, di
cui 77 maschi (età media 48 anni
e 55 femmine (età media 47 ann
la percentuale di efficacia a
conclusione del trattamento è
risultata dell'81,5 per cento per
completa dismissione dal fumo
nei trattamenti di gruppo (104
persone) e del 70 per cento per i
trattamenti individuali (28
persone). Una percentuale di
successo che si mantiene solida
nel tempo, dal momento che a
distanza di sei mesi dalla fine del
trattamento il 70 per cento dei
pazienti seguiti continua ad
astenersi dal fumo. Ai centri di
disassuefazione è possibile
accedere in forma diretta o su
invio del medico di medicina
generale: i costi sono quelli del
ticket sanitario e dell'eventuale
supporto farmacologico, «LICE.
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L'INCONTRO. La testimonianza di chi segue i casi di stupri e maltrattamenti all'Ospedale civile
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Fontana: «Percorsi dolorosi
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per cento degli episodi di violenza sono da imputare al partner, oltre il 10 per cento ai famigliari, oltre 111 per cento ai datrasmissione sessuale. È un iti- tori di lavoro. Basse percentuaHHOli Dt||lllil
nerario doloroso, ma con tut- li sono per altre categorie, ma
ta l'assistenza necessaria, an- solo il 15 per cento è opera di
In due anni, dal 2010 ad oggi, che psicologica. Il personale è sconosciuti.
si sono presentate al Pronto preparato.
soccorso dell'ospedale civile,
La dottoressa Fontana ha ri- UN DATO ISTOfT nazionale indica
dove esiste un'accoglienza de- ferito tutto questo ieri duran- il 70 per cento degli stupri a cadicata, 616 donne con i segni te l'incontro organizzato invia rico del partner. «Servono luodi una violenza subita, 354 le Folonari dal gruppo Se non ghi a cui rivolgersi; servirebbeitaliane. «Ma sono solamente ora quando con la Funzione ro servizi capaci di far emergela punta dell'iceberg, il 4 per pubblica della Cgil e la Came- re il marcio, senza addossare
la responsabilità, la tatica unicento del totale; le altre non ra del lavoro.
hanno avuto il coraggio o la
Obiettivi la sensibilizzazione camente alla vittima stessa- dipossibilità di farlo» spiega Ma- pure degli uomini- invitato il ce Romagnoli- ma le risorse,
ria Grazia Fontana, medico filosofo Marco Eggenter a par- anche per la prevenzione, soche da cinque anni segue que- larne- e la raccolta di firme su no sempre meno". I consultori
sti casi.
un appello al Comune e alla pubblici sono tre, i privati acQUANDO si tratta di stupro, la Provincia per la creazione di creditati quattro. Prima erano
paziente viene considerata co- un fondo a sostegno delle real- molti di più.
Secondo quanto approfondidice giallo, con un'attesa che tà pubbliche e private che aiunon dovrebbe superare i dieci tano le vittime, la realizzazio- to ieri nel salone Buozzi, fra i
minuti. Esiste un ambulatorio ne di uno sportello con figure vari modi di usare prepotenza
particolare, dove non sono am- per l'ascolto e di un osservato- e abuso sulle donne oggi figumessi partner sospetti e dove rio che coordini la rete dei ser- ra anche lo stalking, esercitato
viene visitata, analizzata an- vizi. Una rete che a Brescia c'è, nel 90 per cento delle situazioche per verificare eventuali come illustrato da Vanda Ro- ni da persone conosciute, nel
tracce di droga indotta, men- magnoli, assistente sociale nei 55 per cento da un ex partner.
tre le ferite e le lesioni vengo- consultori Asl in pensione e Può essere molto pericoloso e
no certificate. La visita è con- ora volontaria nella casa di ac- portare ad estreme conseguengiunta fra ginecologo e medi- coglienza di Santa Maria Bam- ze come ci fanno sapere le croco legale che ascolteranno la bina, una delle due strutture nache. Una donna ogni due
sua versione da fornire, assie- che ospitano mamme e figli in giorni viene malmenata, ferita, brutalizzata. «La politica,
me alle prove mediche, al pool fuga dalla paura.
anche quella locale, non può
di magistrati specializzato.
Vengono praticati anche i test L'ALTRA è il Faro delle Poverel- permettersi di ignorare queper evitare una gravidanza e i le. Un'indagine ha mostrato sta realtà!».»
possibili contagi di malattie a che nel Bresciano più del 50
ASL BRESCIA
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• Oggi è la Giornata mondiale senza tabacco, proposta dall'Oms e dal Ministero
della Salute, cui anche l'Asl di
Brescia aderisce. «Per sensibilizzare la popolazione sui
danni provocati dal fumo, sui
rischi correlati, sulla prevenzione e per informare dell'esistenza di quattro centri contro il tabagismo, presso i Noa
di Brescia, Leno, Salò e Sarezzo - ha spiegato il direttore generale dell'Asl Carmelo Scarcella - oggi abbiamo allestito
una postazione mobile, il
mattino a Salò, alla Fossa
(9.30-12.30) e nel pomeriggio, 15-18, in corso Zanardelli
in città. I nostri operatori forniranno ogni informazione
sull'argomento, consegneranno questionari di autovalutazione ed effettueranno
test per la rilevazione del monossido di^carbonio sull'aria
respirata. È una delle azioni
poste in atto per combattere
il tabagismo, che vede l'Asl
presente nelle scuole e nelle
aziende, oltre che in molte
aree della società civile, affiancata dai medici di medicina generale e dai farmacisti».
«Nel territorio dell'Asl di Brescia - ha illustrato il direttore
del Servizio alcologia Fabio
Roda, cui afferiscono i centri
contro il tabagismo - il tumore al polmone, nel triennio
2004-2006, ha causato 1.426
decessi tra gli uomini e 415
tra le donne, con un calo nei
maschi ed un aumento nelle
donne rispetto a precedenti
rilevazioni».
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ASL BRESCIA
Loggia, nel Pd il soccorso di B
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INIZIATIVA WEB
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VALTROMP1A È
operativo il nuovo
Geoportale della Valle
Trompia, spazio virtuale
che offre informazioni a
obu gradi, dalie carte
topografiche ai data base
di ogni singola
amministrazione. Sono ^3
gli enti che hanno aderito
all'iniziativa: accanto ai
18 comuni della Valle ci
sono Regione, provincia,
Arpa, Asl e Azienda Servizi
Valtrompia. All'indirizzo
www.geoportale. valletrompia.it, lo strumento
consente ai cittadini ma
anche ala imprese, agli
studi tecnici e, più in
generale, agli addetti ai
lavori, il reperimento
veloce di informazioni.
«Abbiamo portato avanti
un lavoro impegnativo ha sottolineato Fabrizio
Veronesi responsabile
dell'area tecnica della
Comunità Montanafinalizzato da un lato alla
miglior conoscenza del
territorio, dall'altro ad
offrire risposte adeguate e
puntuali ai bisogni dei
cittadini. Di non
secondaria importanza
l'obiettivo di contribuire,
attraverso una migliore
conoscenza del territorio,
a una rinnovata coscienza
verso lo sviluppo
sostenibile in termini di
tutela ambientale».
ASL BRESCIA
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ORZINUOVL Uno sversamento nel vaso fa scattare l'allarme
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ve, era ricoperto, tra via Modigliani e viale Piave, da nuvole
di schiuma bianca che discendeva lentamente a valle.
La soffice scia, che alle prime
analisi dell'Arpa di Brescia è risultata composta da un'ingente quantità di tensioattivi, ha
attraversato l'abitato di Orzinuovi, è scivolata in campagna fino a Viiiachiara ed è sfociata nel fiume Oglio. Poco dopo le sei i primi passanti hanno dato l'allarme. I carabinieri
di Orzinuovi, le guardie ecololi vaso Viiiachiara a Orzinuovi
giche del Parco dell'Oglio, la
Una sorgente di panna monta- polizia locale dei due Comuni
ta tra due ali di verde e ripara- coinvolti e l'Arpa sono interveta dall'ombra degli alberi. Così nuti per capire la fonte dello
è apparso ieri mattina a Orzi- sversamento e di quali sostannuovi il vaso Viiiachiara. Apar- ze fosse composta tutta quella
tire dalluogo dell'antica «mac- schiuma. L'acqua del vaso Viichina del ghiaccio», il corso iachiara serve per l'irrigazione
d'acqua alimentato da risorgi- i campi e il canale è fonte di vi-
SANITÀ LOMBARDIA
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ta per numerose erbe spontanee e per diverse specie di pesci, rettili, anfibi e uccelli che
vi trovano nutrimento. Il timore di un grave inquinamento
ha subito preoccupato tanto
gli agricoltori della zona quanto coloro che amano e difendono l'ambiente. Fortunatamente con il passare delle ore il fiume di schiuma è andato assottigliandosi fino a dissolversi
completamente nel tardo pomeriggio. Non prima, purtroppo, di aver provocato una moria di pesci.
Il primo rapidissimo responso dei tecnici dell'Arpa è servito soprattutto per fugare la paura della possibile presenza di
inquinanti molto più insidiosi. Ora bisognerà individuare i
responsabili del disastro.•u.c.
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• Un bollettino di guerra. La violenza
contro le donne è forse la violazione dei
diritti umani più vergognosa. Non conosce confini, cultura o ricchezza. Il fenomeno si ripete con tragica frequenza e
sollecita un impegno condiviso di prevenzione e di contrasto su tutti i fronti.
Sono proprio le donne che non vogliono
più essere complici silenti a «chiedere all'
Italia di distinguersi nella lotta alla violenza». Lo fanno, in modo forte e chiaro,
le donne bresciane di «Se non ora quando?» che ieri, in collaborazione con la Camera del lavoro, hanno organizzato un
incontro per riflettere e invitare a firmare l'appello nazionale del movimento, lo
stesso che pochi giorni fa ha siglato anche il ministro dell'Interno, Anna Maria
Cancellieri.
«Chiediamo più sostegno da parte delle
istituzioni locali - ha spiegato Gabriella
Liberini - perle associazioni, come la Casa delle Donne, che si impegnano da anni sulla problematica della violenza».
«La famiglia è il luogo più a rischio per
una donna, molto più della strada deserta, della notte e della solitudine. La violenza è di casa, o meglio, è in casa». Ma-
ria Grazia Fontana, responsabile del Progetto di accoglienza delle donne vittime
di violenza all'ospedale Civile, non ha
dubbi e snocciola dati che sembrano inverosimili oggi: dal 2010 ai primi mesi
del 2012, sono 616 i casi trattati in Pronto
soccorso (354 donne italiane); nel 51% i
violentatori erano i partner; nell' 11% un
familiare; nel 12% il datore di lavoro; nel
10,1% persone conosciute e nel 15,9 sconosciuti. «Nel nostro Paese - ha proseguiti la dottoressa Fontana - viene uccisa
una donna ogni due giorni. La violenza è
la seconda causa di morte In gravidanza
e provoca molte più vittime degli incidenti stradali. A fronte di tutto ciò, sono
ancora il 96% le violenze non denunciate». Bisogna parlare. Tornare ad interrogarsi. «Trovare II coraggio di ascoltare il
lamento degli uomini che non riesce a
farsi parola - ha spiegato Marco Eggenter, filosofo, collaboratore dell'Università di Verona, che sta conducendo una ricerca per la Cgil - la violenza dà la misura
del disagio e disorientamento maschile.
Il silenzio degli uomini va affrontato senza deroghe»,
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SANITÀ LOMBARDIA
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Finalmente il piccolo Comune montano sarà dotato della struttura, che troverà spazio
nell'ex canonica. A Valvestino sarà invece realizzato un centro di aggregazione con ostello
VALVEST1NO «Prego, si spogli. Si accomodi pure nell'ufficio del sindaco». È l'invito
che gli abitanti di Magasa si
sentono rivolgere quando
vanno dal medico per una visita ambulatoriale. In questo
minuscolo comune montano dell'entroterra altogardesano l'ambulatorio medico è
una novità assoluta. Attualmente per questa funzione
viene infatti utilizzato un locale situato all'interno del
Municipio e come spogliatoio ci si serve, quando è libero,
dell'ufficio del primo cittadino.
Una situazione non più tollerabile, alla quale si potrà porre rimedio grazie ad un contributo erogato nell'ambito del
Piano integrato di sviluppo locale, recentemente sottoscritto da Regione e Comunità
montana dell'Alto Garda, grazie al quale si provvedere alla
creazione di un centro sociale nel quale ricavare un ambulatorio medico, un locale per
la fisioterapia e una biblioteca.
I fondi assegnati per dare attuazione all'intervento ammontano a 125mila euro e copriranno il 100% dell'investimento necessario per trasfor-
mare in centro sociale l'edificio di proprietà comunale dell'ex canonica, localizzato sulla via principale del paese, a
fianco della chiesa parrocchiale.
L'edificio sarà riadattato con
l'installazione di un ascensore per rendere fruibile lo stabile, dislocato su tre piani, anche a portatori d'handicapp,
anziani con difficoltà motorie e mamme con passeggini.
Al piano terra è previsto l'ambulatorio medico, con sala
d'aspetto, servizi igienici e
spogliatoio per i pazienti. Il
primo piano sarà completamente riservato al locale per
la fisioterapia.
Infine, al secondo piano dell'ex canonica potrà essere realizzata la biblioteca comunale (ma bisognerà reperire altri fondi). Saranno inoltre rifatti gli impianti elettrico, idrico-sanitario e di riscaldamento.
Altri fondi del Piano integrato
di sviluppo locale arriveranno nel vicino comune di Valvestino: si tratta di ISOmila
euro per la ristrutturazione di
un edificio di proprietà della
Comunità Montana nel quale ricavare un centro di aggregazione con ostello. Altri
SANITÀ LOMBARDIA
32mila euro serviranno invece per l'acquisto di veicolo da
mettere a disposizione degli
assistenti sociali e degli infermieri che operano in Valvestino, territorio ampissimo e frazionato in numerose località
e case sparse che ospitano
una popolazione anziana,
spesso priva di supporto famigliare, per la quale l'appuntamento periodico con gli addetti al servizio sociale risulta
di vitale importanza. Anche
per quanto riguarda i due interventi programmati in Valvestino il finanziamento coprirà il 100% dei costi.
Altre buone notizie, dunque,
dopo quella del mega contributo per il tunnel di collegamento con il Trentino, per la
più periferica e disagiata valle altogardesana, impoverita
da un progressivo spopolamento. Nei due Comuni oggi
si contano 369 anime, tra cui
42 ultra ottantenni e 137 ultra
sessantacinquenni. Il primo
obiettivo degli interventi programmati è proprio quello di
favorire la permanenza nel
territorio e la riduzione della
mobilità da parte dei soggetti
fragili.
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ISEO Un medico, il
professor Raffaello Bicci,
che ha retto e
rappresentato l'ospedale
di Iseo per 33 anni,
distinguendosi tanto per
le doti professionali,
quanto per quelle umane.
Proprio per rafforzare la
memoria di una figura
così determinante nello
sviluppo del nosocomio
sebino, la direzione
dell'azienda ospedaliera
Mellino Mellini di Chiari
ha organizzato per
domani alle 11 una
celebrazione
commemorativa che
culminerà con l'affissione
di una targa al dottore.
Il professor Bicci, punto di
riferimento insostituibile
per la comunità del lago
d'Iseo dal primo
dopoguerra alla fine degli
anni Settanta, ha iniziato
l'attività a Iseo nel 1945 e
l'ha conclusa nel 1978
come responsabile dei
reparto di Chirurgia della
Poliambulanza.
SANITÀ LOMBARDIA
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