i kasabian: gallagher tifa per loro e loro tifano per il

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i kasabian: gallagher tifa per loro e loro tifano per il
MUSICA
spettacoli
continua dalla pagina precedente
«Solo dei pezzetti,
non guardo molto la tv
perché seguo i miei figli,
lavoro e non vedo l’ora
di andare a dormire,
poi mio marito non parla
italiano, anche i film li
vediamo in inglese. Sono
stata felice quando me l’hanno offerta
perché è bello ampliare gli orizzonti,
la fiction in questo rinnovamento
della mia carriera ci stava».
Però fa un po’ impressione pensarla
madre della Arcuri.
«Sì, se mi ci fa pensare è buffo. Ma
nel film io muoio, Manuela viene messa
ragazzina in orfanotrofio. Le fiction
di Teodosio sono molto curate, uno degli
aspetti per cui funzionano è che uomini
e donne fanno sognare. In passato
ho scelto ruoli in cui m’imbruttivo,
mi andava così, però al mio ego
fa bene apparire fascinosa».
All’inizio si era costruita il ruolo
di trasgressiva?
«Un po’ sono stati i film, di fondo sono
una persona timida. Oggi ho acquistato
sicurezza, diventare madre mi ha aiutato
e poi sono cresciuta, ho quasi 36 anni.
Nell’ultimo periodo non mi sono mai
fermata: ho un piccolo ruolo in Cavalli
di Michele Rho, che andrà alla Mostra di
Venezia; a settembre esce Baciato dalla
fortuna di Paolo Costella, al Festival
di Toronto presentano Isole di Stefano
Chiattini, in cui sono una ragazza muta
che fa l’apicoltrice, poi ho lavorato
con mio padre in Dracula 3D…».
Pensare che ha sempre detto
di non essere ambiziosa.
«Io lavoro per curiosità e per necessità,
ho due figli. Mi piacerebbe fare la madre
e girare un film all’anno, ma poi ogni
volta che mi chiamano sono felicissima,
è la natura di questo mestiere essere
scelti. Girerò il nuovo film di Yves Attal
con Charlotte Gainsbourg, siamo una
coppia omosessuale, è un film da ridere.
Sognavo di lavorare con Charlotte
e lei ha detto che l’avrebbe fatto
solo con me. Bello, no?».
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I KASABIAN:
GALLAGHER
TIFA PER LORO
E LORO TIFANO
PER IL GENOA
VENDONO MILIONI DI CD, PER IL LEADER
DEGLI OASIS SONO IL FUTURO E I CRITICI
LI ELOGIANO. MA LA BAND INGLESE
(DOMANI IN CONCERTO A BOLOGNA)
HA UNA PASSIONE TUTTA LIGURE
di ANDREA MORANDI
DA SINISTRA,
IL BASSISTA CHRIS
EDWARDS,
IL CHITARRISTA
SERGE
PIZZORNO,
IL CANTANTE TOM
MEIGHAN
E IL BATTERISTA
IAN MATTHEWS.
SOPRA,
LA COPERTINA
DEL DISCO
a questo non è
un caffè, è droga». Nonostante
sia figlio di genovesi, Sergio Lorenzo Pizzorno
detto Serge, chitarrista e leader
dei Kasabian, rimane sconcertato dal contenuto della tazzina
che ha davanti.
Trent’anni, da oltre dieci leader
di una band nata per essere di
nicchia, ma capace di vendere
quattro milioni di dischi e tra-
«M
sformare perfino una canzone
(Fire) nella sigla della Premier
League, Pizzorno è una rockstar
decisamente atipica: capelli lunghi e barba incolta, mentre parla
cita tanto Pier Paolo Pasolini
quanto Jean-Claude Van Damme
e l’amata Genoa, squadra che segue fin da bambino.
Imprevedibili – geniali secondo
i critici – e inetichettabili, i suoi Kasabian domani sabato 3 settembre saranno, insieme agli Arctic
Monkeys, l’attrazione principale
dell’I-Day all’Arena Parco Nord di
Bologna (unica data italiana) e il
20 settembre pubblicheranno
Velociraptor!, il nuovo disco che
mescola cinquant’anni di musica,
dai Kinks ai Prodigy, dai Nirvana ai
Led Zeppelin, mantenendo una
forte e precisa identità.
«Alle grandi band del passato
guardiamo per imparare, non per
essere come loro» spiega il chitarrista che ha scritto e prodotto
l’intera opera: «In realtà, mentre
IL VENERDI DI REPUBBLICA
lavoravo a Velociraptor! non ho
ascoltato nessun vecchio disco.
Entravo in studio la sera, appena il
mio bambino Ennio si addormentava, e uscivo solo al mattino».
Figlio di un meccanico genovese stabilitosi negli anni Settanta nel Devon in Inghilterra, fin da
bambino Pizzorno aveva un solo
sogno: diventare l’attaccante del
Leicester City.Davanti alla dura realtà del campo, ha però deciso di
optare per la chitarra e per un futuro da rockstar, finendo per collezionare nomination ai Brit
Awards (otto), riconoscimenti e
diventando anche uno dei migliori
amici dell’ex Oasis Noel Gallagher:
«Non avrei avuto nessun futuro
come calciatore, è andata meglio
così» ammette.
Non c’è dubbio. A detta dei critici, i Kasabian sono destinati a
grandi cose: indicati dallo stesso
Gallagher come gli eredi degli Oasis, con il nuovo disco potrebbero
raccogliere lo scettro della band
ormai finita, passando dai palazzetti ai più grandi stadi del mondo. «Se siamo i nuovi Oasis?» sorride Pizzorno: «Piuttosto direi che
siamo i nuovi Kasabian».
2 SETTEMBRE 2011
di LUCA VALTORTA
LA NUOVA MUSICA PUGLIESE?
TUTTO INIZIÒ CON BOB MARLEY...
a storia del reggae in Puglia
inizia con l’arrivo in Italia di Bob
Marley e Peter Tosh, tra il 1980
e l’81: è allora che nei centri sociali
L
pugliesi, come La Giungla di Bari, cominciano a
girare quei suoni ancora strani, che ispireranno la
prima fanzine sul reggae pugliese nell’84.
Il documentario Rockman, diretto da Mattia
Epifani e tratto dal libro Dai Caraibi al Salento di
Tommaso Manfredi, cui è allegato (Jahmekya Music, libro+cd euro 11,50), racconta attraverso interviste ai protagonisti la storia del movimento, con una
particolare attenzione alla prima evoluzione dub saVARI
lentina di gruppi come Different Stylee e Struggle, fi- ARTISTI
ROCKMAN - LE ORIGINI DEL REGGAEIN PUGLIA
no alle posse e a Piero Longo, in arte Militant P, fon- Ritmo Radicale & Fluid Produzioni/Goodfellas
datore dei Sud Sound System. Ma questo documen- ✪✪✪✪✪
tario, il primo in assoluto sulla scena, è anche l’occasione per riportare l’attenzione sulle tante realtà musicali della Puglia: non solo reggae e
taranta ma anche pop, rock e hip hop. In una parola, contaminazione. L’occasione per celebrare queste creatività sarà La Puglia suona bene, che si terrà all’Auditorium Parco della
Musica di Roma dall’8 al 10 settembre e che vedrà alternarsi sul palco gli esponenti della
nuova musica pugliese: Erica Mou, Radiodervish, Officina Zoè, Nidi d’Arac, BoomDaBash, Salentini Generali, il progetto musicale di Andrea Mariano dei Negramaro con la
partecipazione di ospiti speciali, Après La Classe e Mama Marjas. Per il gran finale la Sala Santa Cecilia sarà a disposizione di Caparezza (anticipato da Antonello Papagni e
K.I.D), dimostrazione che la qualità può scalare le classifiche senza snaturarsi.
CULT
PIETRE MILIARI
GEMME OSCURE
BOOMDABASH
ENZO DEL RE
ERICA MOU
MAD(E) IN ITALY
IO E LA MIA SEDIA
Soulmatical/Goodfellas
✪✪✪✪✪
Teca del Mediterraneo/More
Production
Sugar
Con il debutto Uno,
i salentini BoomDaBash
hanno dimostrato che
il reggae può evolversi in
una forma contemporanea.
Ma è con questo secondo cd,
che nel titolo sottolinea
la loro «folle italianità»,
hanno vinto il contest
dell'Mtv New Generation.
Enzo del Re ha scritto
della gente vera, povera e in
difficoltà come anche lui
è stato. La sua voce aspra,
che ha affascinato Dario Fo
e Vinicio Capossela, cantava
degli sfruttati e dei morti
sul lavoro. Il documentario,
di Angelo Amoroso
d'Aragona, è la sua storia.
Erica Musci è solo l'ultima
giovane che dalla Puglia
(è nata a Bisceglie nel '90)
è arrivata sul palco dopo
una gavetta, che le ha fatto
vincere molti premi.
Il secondo cd è fatto di brani
soft folk-jazz. C'è anche
una cover di Don’t Stop
dei Fletwood Mac.
CONSIGLIATO SE VI PIACCIONO:
CONSIGLIATO SE VI PIACCIONO:
CONSIGLIATO SE VI PIACCIONO:
● SUD SOUND SYSTEM
● APRÈS LA CLASSE
● MARIA CARTA
● ROSA BALISTRERI
● CRISTINA DONÀ
● ELISA
✪✪✪✪✪
È
✪✪✪✪✪
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