“TIRO DEL GIAVELLOTTO” I edizione - anno 2016

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“TIRO DEL GIAVELLOTTO” I edizione - anno 2016
“TIRO DEL GIAVELLOTTO”
I edizione - anno 2016
REGOLAMENTO
Il tiro del giavellotto, erroneamente chiamato “lancio”, si discosta del tutto dalla
moderna concezione dell’omonimo sport olimpionico, puramente incentrato sulla
forza muscolare e la rincorsa. Nell'ambito di “Perugia 1416” nel tiro del giavellotto i
tiratori devono unire precisione e tecnica a forza fisica e calcolo visivo, in modo da
riuscire nella perfetta esecuzione di un tiro armonioso diretto al bersaglio.
CAMPO DA GIOCO
Per la messa in sicurezza sarà sufficiente evacuare l’area posteriore alla pedana di
scarico e le aree laterali (con posti di blocco e agenti di sicurezza), così da impedire
qualsiasi danno a persone e cose. Tenendo conto che dietro all’anello sarà presente il
pannello di legno sul quale verrà impresso a colori un secondo bersaglio a due settori
colpibili (uno di 10 cm di diametro di forma quadrata e un cerchio rosso circostante
di circa 100 cm di diametro), il punteggio sarà calcolato in base a due modalità:
se l’atleta non attraversa il cerchio, ma colpisce il bersaglio, totalizza 4 punti
per l’area centrale romboidale e 1 punto per l’area bianca circolare. (immagine
sottostante)
se l’atleta attraversa anche il cerchio con il giavellotto, totalizza 2 punti
aggiuntivi.
REGOLAMENTO
Ogni tiratore, uno per Rione, ha il compito di totalizzare il maggior numero di centri
possibili, avendo a disposizione 3 lanci ciascuno (quindi un totale massimo di 21
punti).
Se il giavellotto manca l'anello, il bersaglio circolare e quello romboidale , il
punteggio è zero. Unica condizione temporale da rispettare è il via: una volta che
ogni tiratore ha ricevuto il via dai tamburini (cinque colpi consecutivi in sequenza, di
cui l'ultimo collettivo è determinante), dispone di dieci secondi esatti per iniziare la
rincorsa. Se la rincorsa non dovesse iniziare una volta annunciato il via, un
supervisore di gara dovrà segnalare l’annullamento del tiro, facendo perdere una
possibilità al tiratore rionale.
Questa operazione può ripetersi per tutti e 3 i tiri con l’eventuale definitiva
eliminazione del tiratore dalla gara.
Schematicamente è riportato di seguito lo svolgimento della gara punto per punto:
I tiratori sono presentati al pubblico dall’oratore o dal supervisore.
Ognuno di loro si dispone dietro la linea di partenza, attendendo il proprio turno.
Il primo tiratore è nuovamente presentato. Si dispone dietro la linea di partenza e
attende il via, prende la rincorsa senza superare la seconda linea limite prima di aver
effettuato il tiro. Il tiratore prende la rincorsa e effettua il tiro, dopodiché un altro
tiratore lo segue e così via, garantendo alternanza scenografica e permettendo alla
competizione di assumere un ritmo incalzante. (esempio: I tiro Porta Santa Susanna,
II tiro Porta Sole, III tiro Porta Sant'Angelo, ecc…, l’ordine è poi ripetuto altre due
volte, in modo da garantire una piccola pausa a tutti gli atleti fra un tiro e l'altro).
Al termine della gara viene annunciato il vincitore, i cui punti sono cumulati con
quelli delle altre competizioni in vista della vittoria finale.
Inoltre, il regolamento di gara prevede le seguenti norme:
- L’ordine in cui gareggiano i Rioni è totalmente irrilevante dal punto di vista del
punteggio o dello svolgimento dell’intera competizione. Il primo anno sarà per
estrazione; negli anni successivi si seguirà l'ordine stabilito dalla graduatoria
nell'evento dell'anno precedente.
- I tiratori devono tenere un comportamento rispettoso verso gli altri atleti, il pubblico
e il luogo della competizione, per rendere sicuro, scorrevole e corretto lo svolgimento
dell’intera gara.
- In questa competizione il bersaglio non è un paglione, come quello nel tiro con
l’arco, ma un anello circolare, anche se condivide le regole Fitarco (art. 7.1.1.4).
- Il pannello di scarico dovrà essere molto grande in modo da coprire generosamente
la parte posteriore all’anello ed evitare che il giavellotto prosegua il viaggio oltre la
zona di gioco.
- Gli atleti partono da dietro la linea d’avvio.
- La distanza della linea limite dall’anello deve essere di almeno 14 metri, dove la
linea è invalicabile, pena l'espulsione.
- Gli atleti non possono fermarsi prima della linea limite ed effettuare il tiro. Ciò
implica l'obbligo di effettuare una contenuta rincorsa prima del lancio.
- Gli atleti non possono camminare una volta oltrepassata la linea d’avvio.
- Gli atleti possono interrompere la competizione in qualsiasi momento per malessere
o necessità fisica, alzando la mano nella direzione del supervisore ed allontanandosi
immediatamente dalla zona di tiro, qualora l’avessero impegnata.
- La zona di tiro costituisce comunque una zona pericolosa, alla quale hanno accesso
solamente gli atleti, il supervisore e gli addetti a sicurezza e pronto soccorso.
- Il giavellotto è costituito da tre parti: una testa, un fusto e un'impugnatura di corda.
Il fusto è realizzato interamente in alluminio e deve avere fissata ad un capo una testa
metallica terminante in una punta acuminata. L'impugnatura dell'attrezzo è posta
esattamente nel centro di gravità del giavellotto; è realizzata in corda (con uno
spessore di massimo 4 mm) e gira intorno al fusto metallico. Non sono ammesse, per
l'impugnatura, cinghie, tacche o dentellature di qualsiasi natura.
- Il tiratore non può partecipare alla gara introducendo giavellotti di sua fattura, ma
utilizzando esclusivamente quelli previsti dall'organizzazione.
EQUIPAGGIAMENTO
Nell’immagine (figura centrale) è rappresentato
l’equipaggiamento di cui ogni tiratore deve disporre:
Infula di lino o cuoio o elmo
Gambeson leggero
Fuseaux
Cintura e borsa (facoltativo).
Il gambeson dovrà essere di particolare fattura e non presentare maniche di sorta che
possano impedire agli atleti di effettuare armoniosamente il tiro del giavellotto. Il
modello riportato nella figura qui accanto rappresenta perfettamente l'abbigliamento
richiesto dalla competizione. L’uso della cintura, come già detto, è totalmente
facoltativo, anche se consigliato, poiché limita il movimento del gambeson ed evita
l'intralcio durante la rincorsa.
STRUTTURA DELLA ZONA DI GIOCO