rassegna stampa 3 4 5 settembre 2016

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rassegna stampa 3 4 5 settembre 2016
RASSEGNA STAMPA & NEWS
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rassegna stampa è curata da Giada Bettiol.
SOMMARIO
IL GAZZETTINO 5 SETTEMBRE Pagina 24
DOLO – SPINEA 1 A 3
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE NAZIONALE Pagina 12
FINALMENTE SPOSI
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE Pagina 16
«"SPOSI", SOGNO CHE SI AVVERA»
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE
IL COMUNE: «EVENTO STORICO MA SPERIAMO DIVENTI NORMALE»
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE Pagina 21
AUTO, MOTO, BICI D’EPOCA: LARGO AI "CAENASSI"
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE Pagina 11
«PEDANE DIFETTOSE». ACTV SI SCUSA
IL GAZZETTINO 3 SETTEMBRE Pagina 21
«TIENE FERME DA ANNI 2 AUTO NEI POSTEGGI CHE SONO DI TUTTI» IL
CASO FINISCE IN TRIBUNALE
NUOVA VENEZIA 5 SETTEMBRE PAG 29
APPLAUSI AI CAMPIONI E ALLE SUPER CHEERLEADERS
NUOVA VENEZIA 5 SETTEMBRE PAG 33
LO SPINEA AFFONDA IL DOLO CON UNA SONORA TRIPLETTA
NUOVA VENEZIA 4 SETTEMBRE PAG 21
COPPIA DI SPINEA SI PERDE SALVATA DAL SOCCORSO ALPINO
NUOVA VENEZIA 4 SETTEMBRE PAG 21
GINO E LORENZO DICONO SÌ SPOSI DOPO 41 ANNI INSIEME
NUOVA VENEZIA 4 SETTEMBRE PAG 30
BUS PROIBITO PER IL DISABILE SI SENTE MALE, ARRIVA IL 118
NUOVA VENEZIA 5 SETTEMBRE PAG 30
«LA CASA ATER DOVE VIVO È INADEGUATA VI DENUNCIO»
DAL COMUNE
ASILO NIDO COMUNALE: BENESSERE PER I BAMBINI E LE FAMIGLIE
FORMAZIONE PER I PROFESSIONISTI DEL TERRITORIO. IL PUNTO DELLA
SITUAZIONE SUI TITOLI E SUI PROCEDIMENTI EDILIZI
IL GAZZETTINO 5 SETTEMBRE Pagina 24
DOLO – SPINEA 1 A 3
Battuta d'arresto casalinga per il Dolo che perde per 3-1 contro uno Spinea
apparso già pronto a dettare legge. I biancogranata, per contro, pur privi di
uomini di peso e di esperienza, in particolare a centrocampo, come Barizza,
Cacco, Polato e Pittaro, hanno disputato una partita anonima, priva di guizzi, ed
hanno lasciato per lunghi tratti l'iniziativa agli ospiti i quali, a loro volta, hanno
di rado premuto sull'acceleratore, ma hanno saputo trovare in Parpajola, in
Nassivera e soprattutto nell'ex-dolese Baldan gli uomini capaci di cambiare il
volto
alla
gara.
Lo Spinea passa al 17.: Nassivera batte corner dalla destra, la palla piove in
mezzo all'area laddove Parpajola, lasciato solo, può staccare di testa ed insaccare
di potenza. Al 36., il raddoppio, protagonista Baldan che entra in area scartando
Gomiero che lo stende: per il direttore Soldà è rigore che lo stesso Baldan
realizza. Il Dolo fatica a risalire la china e lo Spinea ne approfitta per prendere il
largo in chiusura di frazione grazie a Meneghel, altro ex-dolese, che trova la rete
da centro area deviando di prima intenzione la sfera servitagli da sinistra da
Baldan, abile nell'evitare la marcatura di Zuanti. Nella ripresa lo spartito non
cambia, il Dolo soffre e lo Spinea controlla senza strafare. Nel finale di partita, i
rivieraschi trovano su rigore il gol della bandiera: questa volta è Grandesso che
abbatte in area Libralato, con Stefanello che, incaricatosi del penalty, non
sbaglia.
DOLO - SPINEA 1-3 GOL: 17° pt. Parpajola, 36° pt. Baldan (rig.), 45° pt.
Meneghel;
50°
st.
Stefanello
(rig.).
DOLO: Gallo 5,5, Celegato 5,5 (26° st. Bonamin sv.), Gomiero 5,5 (40° st.
Beneduce sv.), Mbengue 6, Zuanti 5,5, Stefanello 6, Marchitan 5,5 (8° st. Moresco
5,5), Memmo 6, Monetti E. 5,5, Eulogi 5,5 (32° st. Codato sv.), Monetti N. 5,5 (1°
st.
Libralato
6).
All.:
Stocco.
SPINEA - Bacco 6,5, Marangon 6,5 (28° st. Simionato sv.), Zanon 6,5, Parpajola 7,
Zugno 6,5 (42° st. Grandesso sv.), Grigoletto 6,5, Pavan 6,5 (45° st. Schiavo sv.),
Meneghel 7 (36° st. Chinellato sv.), Pasquali 6,5, Baldan 7,5, Nassivera 7 (17° st.
Lorenzetto
6,5).
All.
D'Este.
Arbitro: Soldà di Treviso 6. Note - Angoli 3-4; ammoniti: Memmo, Grigoletto,
Zuanti, Parpajola, Gomiero, Grandesso.(((ovizacha)))
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE NAZIONALE Pagina 12
FINALMENTE SPOSI
Gino con un elegante abito grigio, Lorenzo con un altrettanto elegante vestito
color carta da zucchero. Sono arrivati in municipio sopra una carrozza trainata
da due cavalli bianchi. Ad attenderli c'erano un centinaio di persone, molte con i
nastrini color arcobaleno. Gino e Lorenzo attendevano questo giorno da una
vita: alle 11.45 si sono scambiati le loro fedi in merletto di Burano accompagnati
da un applauso ricco di emozione. Perché tutti sapevano quanto loro due
sognassero
questo
momento.
Quella celebratata ieri a Spinea tra Lorenzo Tagliapietra e Gino Bagato è la prima
unione civile tra due uomini nel Veneziano e una delle prime in tutto il Veneto.
Altre coppie prima di loro hanno scelto forme decisamente più private e
riservate, Gino e Lorenzo da mesi invece non perdono occasione per urlare al
mondo i propri sentimenti. Hanno rispettivamente 65 e 70 anni, stanno assieme
da 41 anni e hanno seguito con trepidazione il lungo iter parlamentare che ha
portato all'approvazione della legge Cirinnà. Ieri, finalmente, hanno potuto
sancire
ufficialmente
il
loro
amore.
«È un sogno che si avvera, tutti devono farsi forza di fare questo passo - dice
Lorenzo - Anni fa era impensabile, ora la legge è a nostro favore. Siamo un
esempio di coraggio e determinazione, oggi la gente ha dimostrato quanto ci
vuole bene». Accanto a lui Lorenzo sorride raggiante e racconta: «L'Italia per
certi versi è ancora un paese bigotto ma qui tutti sono stati molto accoglienti.
Noi stiamo provando una forte emozione ma sono in tanti oggi ad essersi
emozionati
assieme
a
noi».
La cerimonia è stata celebrata da Giampier Chinellato, assessore del Comune di
Spinea, che esprime tutta la propria soddisfazione: «Sono onorato di poter
celebrare questa prima unione nel nostro Comune. Appena la legge è stata
approvata Gino e Lorenzo sono subito corsi in municipio per firmare le varie
carte, ora possiamo dire con gioia di avercela fatta. È una coppia che si ama,
quindi noi non possiamo che condividere la loro scelta di unirsi ufficialmente. Un
altro aspetto che ci rende davvero contenti è vedere tutta questa grande
partecipazione dei cittadini - ha concluso l'assessore - Questo è sicuramente un
bel
segnale».
È possibile che anche nel Veneziano i due potranno rappresentare un esempio
per altre coppie, che fino a ieri magari avevano scelto la via della riservatezza
per paura dei pregiudizi. «Gino e Lorenzo con coraggio e determinazione si sono
spesi per questa battaglia, manifestando sempre speranza e orgoglio - ha
aggiunto un altro assessore, Loredana Mainardi - La nostra speranza è che
queste unioni diventino davvero la normalità. Loro sono innamorati dalla
bellezza di 41 anni: la comunità ha accettato il loro amore, è il legislatore ad
essere arrivato dopo. Non possiamo certo dire che la legge approvata sia una
legge perfetta, ma dobbiamo essere soddisfatti perché finalmente ce l'abbiamo».
«Da oggi la loro vita - ha commentato un amico - ha proprio i colori
dell'arcobaleno».
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE Pagina 16
«"SPOSI", SOGNO CHE SI AVVERA»
«Ora siete ufficialmente uniti». Quando alle 11.45 l'assessore Giampier
Chinellato ha pronunciato queste parole, per Gino e Lorenzo è terminata
un'attesa durata quasi una vita. Stanno assieme da 41 anni, ieri mattina al
municipio
di
Spinea
hanno
finalmente
potuto
scambiarsi
le
fedi.
Lo hanno fatto davanti ad un centinaio di persone e in una cornice di
grandissima emozione. Bastava guardarli, Gino nel suo elegante abito grigio e
Lorenzo con un altrettanto elegante vestito color carta da zucchero, per
comprendere la loro profonda commozione. Tutti, anche chi non li conosce,
hanno percepito quanto i due sognassero questo momento. Dopo le due donne
di Mira che si sono unite lunedì (prima unione civile del Veneziano), ieri è
toccato a Gino e Lorenzo a Spinea. Lorenzo Tagliapietra ha 70 anni, e prima della
pensione era impiegato alle Ferrovie. Gino Bagato di anni ne ha invece 65 e
lavorava
al
Provveditorato
agli
studi.
Si erano conosciuti alla villa di Stra nel 1975, proprio nel mese di settembre.
Hanno atteso moltissimi anni, hanno seguito con trepidazione il lungo iter di
approvazione della legge Cirinnà e ieri hanno potuto finalmente coronare il loro
desiderio più grande. Sono arrivati davanti al municipio alle 11.10, seduti sulla
carrozza guidata da due cavalli bianchi, in una Spinea già vestita a festa per la
sagra patronale e animata pure dal mercato settimanale. Ad aspettarli, tra
curiosità
e
sincera
felicità,
c'erano
moltissime
persone.
Gino e Lorenzo indossavano due bombette, hanno stretto decine di mani e sono
saliti nella sala consiliare dove alle 11.35 si sono scambiati le fedi realizzate da
una zia in merletto di Burano. «È un sogno che si avvera, tutti devono farsi forza
di fare questo passo - ha detto Lorenzo, decisamente emozionato -. Anni fa era
impensabile, ora la legge è a nostro favore. Siamo un esempio di coraggio e
determinazione, oggi la gente ha dimostrato quanto ci vuole bene». Accanto a lui
Lorenzo sorride raggiante e aggiunge: «L'Italia per certi versi è ancora un paese
bigotto ma gli spinetensi sono stati molto accoglienti. Noi proviamo una forte
emozione ma sono in tanti qui oggi ad essersi emozionati». Conclusa la
cerimonia la coppia è stata sommersa ancora una volta dall'affetto degli amici e
dei familiari, dopo l'ennesima congratulazione tutti si spostati in corteo per la
festa
organizzata
al
Castello
di
Stigliano.
Prima all'esterno del municipio, poi in sala consiliare e infine al Castello:
ovunque si sono mossi, ieri Gino e Lorenzo era accompagnati da tantissimi
nastrini arcobaleno. I colori del loro amore, un amore che non vedevano l'ora di
sancire ufficialmente.
IL
GAZZETTINO
4
SETTEMBRE
IL COMUNE: «EVENTO STORICO MA SPERIAMO DIVENTI NORMALE»
Mainardi: «La gente li ha accettati ben prima della legge» «Vi diamo il benvenuto
come coppia portatrice di diritti nella nostra comunità». Per salutare Gino e
Lorenzo l'assessore Loredana Mainardi ha scelto una frase che ha fatto scattare
un applauso sentito e scrosciante. A Spinea i due uomini potranno infatti
rappresentare un esempio pronto ad essere seguito da molte altre coppie, quelle
coppie che fino a ieri magari avevano scelto la via della riservatezza per paura
dei
pregiudizi
altrui.
«Loro con coraggio e determinazione si sono spesi per questa battaglia,
manifestando sempre speranza e orgoglio - ha detto Loredana Mainardi,
affiancando l'assessore Chinellato a nome del sindaco Checchin -. Celebrare
questa unione per il Comune di Spinea è un grande privilegio, la nostra speranza
è che questa diventi davvero la normalità. Vi facciamo dunque un augurio di
libertà, uguaglianza e amore. Gino e Lorenzo - ha proseguito la Mainardi - sono
innamorati dalla bellezza di 41 anni: la comunità ha accettato il loro amore, è il
legislatore ad essere arrivato dopo. Non possiamo certo dire che la legge
approvata sia una legge perfetta, ma dobbiamo essere soddisfatti perché
finalmente
ce
l'abbiamo».
Particolarmente felice anche l'assessore Giampier Chinellato, che ha seguito in
prima persona nei mesi passati tutto l'iter burocratico per arrivare a questo
atteso giorno. «Sono onorato di poter celebrare questa prima unione qui a
Spinea. Quello di Gino e Lorenzo è un caso storico - ha detto Chinellato - perché
da moltissimo tempo si erano attivati per coronare questo desiderio. Appena la
legge è stata approvata sono subito corsi in municipio per firmare le varie carte,
ora possiamo dire con gioia di avercela fatta. È una coppia che si ama, quindi noi
non possiamo che condividere la loro scelta di unirsi ufficialmente. Un altro
aspetto che ci rende davvero contenti è vedere tutta questa grande
partecipazione dei cittadini - ha concluso l'assessore -. Questo è sicuramente un
bel segnale per il futuro. Perché questa è stata una giornata importante, adesso
speriamo di viverne molte altre».
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE Pagina 21
AUTO, MOTO, BICI D’EPOCA: LARGO AI "CAENASSI"
Oggi la giornata cruciale della Fiera con sfilate, spettacoli, animazioni SPINEA Grande successo per la Fiera di Spinea che oggi, domenica, vive la sua giornata
cruciale. Dalle 7 alle 19 è in programma la chiusura al traffico di via Roma, con
l'arrivo delle auto e moto d'epoca e degli espositori, che si posizioneranno lungo
la strada principale con il tradizionale mercatino. Alle 15 sfilata dei "Caenassi"
(Gruppo ciclostorico d'epoca) che proseguirà anche in piazza Marconi e prevede
altri momenti nel corso del pomeriggio. Alle 17, invece, di fronte al municipio,
Sfilata Miss Mery Vintage, dedicata alla moda degli anni '50. Ancora un
appuntamento, alle 19, con le esibizioni di ballo "Mad for swing" e "Have some
fun with...", appuntamento con il boogie-woogie, il rock N'roll, il charleston e lo
swing
cabaret.
Come ogni sera, resta attivo lo stand con specialità della Pro loco e l'ormai
sempre più diffusa amatriciana solidale. Infine, alle 21, la giornata si chiude con
il concerto dei Larry and the Drunkats.
IL GAZZETTINO 4 SETTEMBRE Pagina 11
«PEDANE DIFETTOSE». ACTV SI SCUSA
Il disabile che ha fatto bloccare il bus incontrerà il presidente. Lavezzo: «Il
Comune faccia verificare i mezzi» Disabili e bus Actv, prove di dialogo. Maurizio
Biasutti, il diversamente abile di Spinea che ha denunciato al Gazzettino il
problema riscontrato da lui stesso per con la carrozzina sui bus usando le
pedane spesso non funzionanti ha accettato l'invito del presidente dell’azienda
di trasporto, Luca Scalabrin, e lo incontrerà per discutere e confrontarsi.
L'invito del numero uno dell'azienda dei trasporti è stato accolto con entusiasmo
da Biasutti che anche ieri, a quanto pare, ha avuto il suo da fare per spostarsi con
i mezzi pubblici. Luca Scalabrin, intanto, prova a spiegare meglio la vicenda
legata al parco bus in dotazione all'Actv: «Tutti gli autobus urbani e suburbani
acquistati dopo il 1995 sono dotati di pedana per l'accesso delle carrozzelle per
disabili - dice -. Degli autobus interurbani a pianale rialzato, solo alcuni sono
dotati di sollevatore, in quanto è un dispositivo più complesso da utilizzare. In
tutto i bus attrezzati per disabili sono più di 400 su 570. Esistono poi le linee
cosiddette "Bus facile" sulle quali viene garantito, salvo purtroppo le eccezioni
dovute a guasti imprevedibili, l'impiego di autobus con pedana». Pedane che,
però, spesso si inceppano. «Sono dispositivi molto delicati e spesso possono
incepparsi anche se all'uscita del pullman dal deposito sono perfettamente
funzionanti - precisa Scalabrin -. Diverse aziende si indirizzano sempre più verso
le pedane manuali non soggette a guasti meccanici e, su alcuni degli ultimi
autobus acquistati, abbiamo fatto installare una pedana manuale da utilizzare in
caso di guasto di quella elettrica. Su altri bus nuovi abbiamo invece fatto
installare, su nostro progetto innovativo, un nuovo tipo di pedana collocata
all'interno del pavimento, più protetta da urti e sporco. Nonostante si ponga la
massima attenzione, la pedana continua ad essere un componente critico dal
punto di vista della continuità di funzionamento, essendo dotata di sensori di
sicurezza
che
possono
impedirne
l'uscita».
Sulla questione ieri è intervenuto anche Giampaolo Lavezzo, uno che di
trasporto disabili e barriere architettoniche se ne intende.«Ho letto la questione
e penso che possa sussistere anche l'ipotesi di un mancato controllo da parte del
Comune sui mezzi Actv - sostiene Lavezzo -. L'azienda di trasporto ha un
contratto di esercizio con il Comune che impone di avere un determinato
numero di bus accessibili e funzionanti. Violare queste regole prevede pure il
pagamento di una penale. Basterebbe quindi applicarlo».
IL GAZZETTINO 3 SETTEMBRE Pagina 21
«TIENE FERME DA ANNI 2 AUTO NEI POSTEGGI CHE SONO DI TUTTI» IL
CASO FINISCE IN TRIBUNALE
Battaglie tra vicini, a Spinea una nuova puntata. Dopo il caso, raccontato ieri dal
"Gazzettino", delle liti per un divieto di sosta "fasullo", c'è chi racconta di simili
rancori da vicinato che vanno avanti da anni, e in alcuni casi addirittura
finiscono in tribunale. La vicenda di L.P., per esempio, è uno di questi: abita in
centro a Spinea, in una via lunga circa 200 metri, a senso unico, in cui su un lato
sono delimitati una decina di posti auto. I classici parcheggi bianchi, pubblici,
quindi di tutti e di nessuno. «C'e però chi ha fatto propri due di questi posti racconta la donna - parcheggiando da oltre 10 anni due auto in maniera
permanente e continuativa. La sporcizia che si è accumulata sotto le vetture ne è
la prova». I vicini non trovano spazio per parcheggiare e si infuriano. «Sono
ferme da anni, assicurate ma inutilizzate. I posteggi sono adiacenti al muretto di
casa mia e ho chiesto di spostarle per dipingerlo: si sono rifiutati. Ho chiesto al
Comune cosa posso fare e mi hanno detto che pretendere di farlo spostare
sarebbe occupazione di suolo pubblico, quindi dovrei pagare l'imposta». Da anni
quindi si chiede invano l'intervento dell'amministrazione comunale e della
polizia municipale, che non sembrano avere gli strumenti per intervenire. «Ma
c'è di più - continua la donna - il posto auto che si trovava di fronte al carraio del
proprietario delle due auto è stato cancellato con la pittura nera e al suo posto è
comparso un divieto di parcheggio». Lo scopo è quello di entrare e uscire da casa
comodamente (con una terza auto). «Abbiamo chiamato subito le forze
dell'ordine ma alla fine, anziché sanzionarlo, il Comune ha posto il divieto di
parcheggio». «Io e gli altri residenti della via - conclude - ci chiediamo come sia
possibile tollerare tale occupazione permanente del suolo pubblico impedendo
agli altri (che dovrebbero avere gli stessi diritti) di poter usufruire dei parcheggi.
Martedì incontreremo il sindaco e gli chiederemo di intervenire, per esempio
mettendo la zona a disco orario».
NUOVA VENEZIA 5 SETTEMBRE PAG 29
APPLAUSI AI CAMPIONI E ALLE SUPER CHEERLEADERS
JESOLO Hanno attirato su di loro le attenzioni di tutto il mondo ballando sulla
sabbia alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 e quattro anni più tardi in quelle di
Londra. Il beach soccer europeo si colora con le piramidi e gli stacchetti danzanti
delle cheerleader. Loro sono le spagnole Idaira Rodriguez, Carla Del Estal,
Giovanna Lee, Zaida Caceres, Selena Perez e la portoghese Lynn de Sousa. Sono
le migliori cheerleaders sulla sabbia a livello mondiale, bellissime in costume ma
che potrebbero essere tranquillamente la ragazza della porta accanto. Idaira ha
due lauree, Giovanna e Selena studiano economia del turismo all’università,
Carla è infermiera e Zaida sta facendo la magistrale per l’insegnamento. Dicono
che “la danza è semplicemente tutta la nostra vita”. Il pubblico del beach soccer
balla sugli spalti a ritmo di gol sulle note di Fedez, J-Ax e il classico ritornello da
stadio di Seven nation army, non disdegnando di fare la ola quando l’Italia segna.
Quando gioca la nazionale le tribune sono strapiene, gente in piedi e ragazzini
che per starci stanno attaccati alle transenne seduti per terra. Tra questi spicca
la camminata a ciondoloni del piccolo Alexandru Binzari di San Donà che ha un
anno e cinque mesi e sembra quasi che balli a ritmo della musica che va a tutto
volume. Di San Donà è anche Anna De Vivo che studentessa in scienze motorie
appena finito gli studi forse andrà a giocare a beach soccer. Di casa sono Cristina
Rampon e Davide Ferirti avvolti nell'asciugamano per proteggersi dall'aria,
trascinati in arena da loro figlio Francesco che impazzisce per il beach soccer.
Emma Anastasio di Santa Maria di Sala stravede per Gori mentre suo papà
Moreno ex difensore del Crea Spinea negli anni ’80 è rimasto colpito delle
acrobazie volanti. Con loro ci sono Vanessa e Luca Favaron e Naiche Furlanetto
di Martellago.
NUOVA VENEZIA 5 SETTEMBRE PAG 33
LO SPINEA AFFONDA IL DOLO CON UNA SONORA TRIPLETTA
DOLO Lo Spinea supera con tre reti il Dolo e si qualifica al prossimo turno di
Coppa Veneto di Promozione. La formazione di Pierpaolo D'Este ha giocato un
ottimo primo tempo segnando tre reti e poi ha amministrato il vantaggio nella
seconda frazione di gara. La squadra ospite, tra le più accreditate per la vittoria
del campionato, ha mostrato la sua compattezza in difesa e centrocampo oltre ad
essere più avanti nella preparazione. Il Dolo, che lamentava le assenze di quattro
titolari – Polato, Cacco, Barizza e Pittaro – ha faticato a costruire gioco e non ha
mai impensierito la porta difesa da Bacco. Le due formazioni si sono schierate in
campo con uno schema speculare (4-3-3). È proprio la formazione gialloblu di
Spinea a prendere in mano le redini della partita con un gioco molto preciso e
con un pressing “alto” nei confronti del Dolo. La cronaca. Al 9' punizione da 35
metri di Nassivera con Gallo che si rifugia in angolo deviando la palla sopra la
traversa. Al 17' lo Spinea passa in vantaggio. Calcio d'angolo battuto da
Nassivera, palla al centro per Parpajola che tutto solo colpisce di testa
mandando la palla in rete. La trama della partita non cambia con lo Spinea più
manovriero su tutto il fronte d'attacco. Al 35' Baldan scatta sulla destra, si
accentra e viene atterrato da Gomiero con l'arbitro che assegna il calcio di
rigore. Dal dischetto lo stesso Baldan aspetta che Gallo si tuffi sulla sua destra
per poi piazzare la palla sulla sinistra per il secondo gol degli ospiti. Al 44' azione
centrale in percussione di Parpajola che poi scocca un tiro da 30 metri con palla
a lato. Al 45' arriva il tris dello Spinea. Azione di Baldan sulla sinistra, supera
Zuanti e serve in area Meneghel che di piatto al volo insacca. Nella ripresa mister
Andrea Stocco inserisce l'attaccante Libralato per provare a ridurre lo
svantaggio. Al 6' punizione di Nassivera a giro sul secondo palo ma Gallo fa
buona guardia. Al 12 Monetti Enrico parte in velocità, scarica la palla a Mbengue
il cui tiro dal limite va alto. Al 23' errato disimpegno di Gallo, palla a Pasquali ma
il suo tiro va fuori. Al 34' un tiro da posizione defilata di Lorenzetto va a lato. Al
37' Zugno tocca male di testa all'indietro per Bacco, sul pallone si avventa
Moresco che tenta il tiro ma pronto è il portiere dello Spinea a bloccare la palla.
Al 48' ci prova al volo Memmo con il pallone che va sopra la traversa. Al 50'
Libralato viene atterrato in area da Grandesso con l'arbitro che assegna il rigore.
Dal dischetto capitan Stefanello realizza con un preciso tiro che si insacca a fil di
palo.
NUOVA VENEZIA 4 SETTEMBRE PAG 21
COPPIA DI SPINEA SI PERDE SALVATA DAL SOCCORSO ALPINO
TREVISO Partiti dalla chiesetta di San Rocco per un giro ad anello nei boschi tra
Segusino e Valdobbiadene, ieri sera due escursionisti di Spinea, 38 anni lui, 29
anni lei, nella fase del rientro,si sono persi ritrovandosi su un ripido ghiaione.
Poco prima delle 19 hanno quindi contattato il 118, lui con un taglio sulla mano
dopo essere scivolato sulle pietre. Individuato il punto in cui si trovava la coppia
con l’apposita applicazione di geolocalizzazione, una squadra del Soccorso
alpino ha riportato a monte i due escursionisti e quindi riaccompagnati fino alla
loro auto.
NUOVA VENEZIA 4 SETTEMBRE PAG 21
GINO E LORENZO DICONO SÌ SPOSI DOPO 41 ANNI INSIEME
SPINEA Forse il più bell’augurio a Lorenzo Bagato e a Gino Tagliapietra è
arrivato nel discorso in sala giunta dall’assessore alle Pari opportunità di Spinea
Loredana Mainardi: «Siete un esempio di coraggio e determinazione. Vi siete
spesi con tenacia e orgoglio. Oggi (ieri ndr) è un giorno straordinario e vi diamo
benvenuti nella nostra comunità come coppia portatrice di diritti». Era un attimo
prima delle 11.43, momento in cui i due si sono uniti civilmente. La cerimonia è
avvenuta in municipio a Spinea alla presenza di centinaia di persone, tra invitati,
un’ottantina, e tanti amici e curiosi. Lorenzo e Gino sono i primi a unirsi a Spinea
ma altri sono già pronti a farlo; nei prossimi giorni un’altra coppia di uomini
seguirà le loro orme ma solo alla presenza dei funzionari per celebrare il rito. Ma
ieri è stato un giorno, comunque, storico; il primo ha 70 anni, è in pensione ma è
stato impiegato alle Ferrovie, il secondo ne ha 65 e lavorava al Provveditorato
agli studi. Nel piazzale del Comune sono arrivati poco dopo le 11 in sella a una
carrozza trainata da due cavalli e ci sono voluti diversi minuti prima di entrare
in sala giunta, dove ad aspettarli c’erano l’assessore alla Viabilità e Lavori
pubblici di Spinea nonché celebrante Gianpier Chinellato, e la collega Mainardi.
Tanti gli applausi e gli inviti ad avere un prosieguo di vita ancora da innamorati
come lo sono stati in questi 41 anni. Foto, pacche sulle spalle, baci, entrambi con
la bombetta in testa, l’emozione nei loro volti era visibile. Testimoni i coniugi
Mariano Memo e Patrizia Battain di Cavallino Treporti, mentre le fedi erano
custodite all’interno di un merletto di Burano confezionato da un parente che
non ha potuto partecipare. Entrati in sala giunta, dov’era presente anche l’ex
sindaco Claudio Tessari, Chinellato ha cercato di mettere Lorenzo e Gino a loro
agio. «Siete tranquilli?» ha chiesto, invitandoli poi a sedersi. Dopo aver letto gli
articoli di legge, lo scambio degli anelli, le firme e il saluto di decine di persone.
«Sentiamo l’affetto della gente» dice Lorenzo Bagato non appena la cerimonia si
è chiusa «e lo abbiamo visto stavolta come in passato. È vero, siamo un esempio
di coraggio e determinazione da dare agli altri». E una volta uscito dal municipio
ha aggiunto: «Ce l’abbiamo fatta». Il compagno Gino Tagliapietra si è
“complimentato” con Spinea. «Un Comune accogliente» spiega «con una
mentalità aperta. L’Italia è ancora bigotta». Poco dopo mezzogiorno, hanno
lasciato il piazzale e si sono diretti al Castello di Stigliano per il ricevimento
dov’era invitato lo stesso Chinellato.
NUOVA VENEZIA 4 SETTEMBRE PAG 30
BUS PROIBITO PER IL DISABILE SI SENTE MALE, ARRIVA IL 118
SPINEA. Davanti alle proteste di Maurizio e all'ormai prossima denuncia che
arriverà sulle loro scrivanie, l'Actv si difende come può. Nonostante la gentilezza
degli autisti, la risposta è di quelle formali ma preoccupanti al tempo stesso.
«Sono dispiaciuto - ammette il presidente Luca Scalabrin - ma purtroppo non
dipende solo da noi. Abbiamo un parco autobus molto vecchio e spesso capita
che all'uscita dal deposito le passerelle siano funzionanti, ma poi al momento
dell'utilizzo si incastrino. Non è questione di problemi di progettazione, ma solo
che i bus sono vecchi e danno di questi problemi. Spero che chiami per parlargli
di persona. Credo che il dialogo sia la cosa migliore» (g.n.p.)SPINEA La
quotidiana odissea di un disabile che per muoversi deve usare i mezzi pubblici.
Non è la prima volta che Maurizio Biasutti si scontra contro questa tragica realtà.
Già mercoledì alla fermata di via Carducci, ha fermato il bu Actv ed ha chiesto
l’intervento delle forze dell’ordine prima di riuscire a salire su un bus sul quale finalmente - funzionasse la passerella che consentisse l’accesso a bordo per le
sedie a rotelle che fosse in grado di riportarlo a casa. «Purtroppo non è la prima
volta che mi trovo in una situazione simile», racconta Biasutti, «ma quella di ieri
è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Proprio ieri, infatti, l’ennesimo
episodio con anche l’arrivo dell’ambulanza e la denuncia contro l’Actv pronta a
partire attraverso lo studio legale dell’avvocato Tagliapietra. Una situazione che
dura da quasi un anno. Tra pulsanti di stop non funzionanti che lo costringono a
urlare per scendere, bus privi della pedana e, paradossalmente, se ce l’hanno e
permette a Maurizio di salire, per guasti meccanici non rientra e impedisce al
mezzo di ripartire fino all’arrivo del tecnico. Ieri di mezzi ne ha presi 4. Si parte
alla fermata davanti al Comune di Spinea e il primo e il secondo mezzo in
direzione Mestre hanno funzionato regolarmente, tranne per la cintura di
sicurezza troppo corta o il pulsante di chiamata rotto che costringeva il povero
Maurizio a sgolarsi per scendere alla fermata. Ma al ritorno verso casa,
all’altezza del Graspo de Uva, ecco il problema. Il primo mezzo non riesce a far
uscire la pedana e chiama in soccorso un secondo bus. Stavolta la manovra
funziona ma la pedana non rientra. Il mezzo è fermo e una passeggera inizia a
inveire perché non può tornare a casa. La signora ne ha per tutti: dall’autista al
povero Biasutti che, colto da tachicardia, chiama l’intervento dell’ambulanza che
impiega un quarto d’ora ad arrivare e porta lo spinetense all’ospedale per
accertamenti. Tutto viene documentato con perizia. La cintura di sicurezza
risulta essere troppo corta e Maurizio viene tenuto fermo solo con l’aiuto di
qualche persona generosa che tiene bloccata la carrozzina. I pulsanti di stop non
mandano il segnale alla centralina operativa dell’autista che spesso non apre
l’uscita con la pedana se non dopo diversi richiami. Quando poi il mezzo è un po’
più vecchio o la pedana non esce o, se esce, non rientra impedendo la ripartenza
del mezzo che così ha bloccato per trenta minuti via Miranese. «Quando è troppo
è troppo», chiude sconsolato Biasutti, «pago l’abbonamento e pretendo un
servizio che mi aiuti a vivere una vita il più normale possibile. Non c’è alcun
rispetto verso di noi». Gli autisti, per carità, sono stati gentilissimi. Prima hanno
rimproverato aspramente la passeggera maleducata invitandola a prendere un
altro mezzo. Poi, prima di non accogliere sul bus Maurizio, hanno provato in tutti
i modi. Da chi apriva il vano per vedere di far uscire la passerella manualmente a
chi, quando ha notato che quest’ultima non rientrava, ha tentato aprendo e
chiudendo le porte almeno una decina di volte e ha aspettato con lui l’arrivo
dell’ambulanza. Ora Maurizio sta bene, è già stato dimesso ed è stato solo un
momento di agitazione dovuto a quanto successo ieri e l’altro giorno.
NUOVA VENEZIA 5 SETTEMBRE PAG 30
«LA CASA ATER DOVE VIVO È INADEGUATA VI DENUNCIO»
SPINEA La battaglia di Maurizio, a difesa dei portatori di handicap, non si ferma
comunque solo ai mezzi pubblici. Lui, che alterna la carrozzina a motore a quella
normale, inoltre, ha già presentato un esposto contro l'Ater, dopo aver fatto
effettuare due sopralluoghi ai vigili del fuoco che hanno dichiarato la casa non
idonea per un disabile. Maurizio abita al terzo piano di un palazzone in Villaggio
dei Fiori nel quale, sono scoppiate le tubature fognarie. Tolto il bagno e un
piccolo atrio, l'aria in casa è irrespirabile. L'Ater è già stata diffidata dal garante
ma non è ancora intervenuta e non rilascia dichiarazioni. Ecco che allora
Maurizio scrive alla Procura della Repubblica allegando i referti e segnalando
che la casa non può essere usata anche per dissesti alla pavimentazione
dell'immobile (situazione già nota all'Ater, sottolinea Biasutti) e che l'Ater si
rifiuta nonostante le segnalazioni di adempiere ai suoi obblighi. «Abito al terzo
piano - sottolinea Maurizio - con un grave pregiudizio della mia autonomia e
della libertà di movimento che sono arrecati alla mia persona dai continui guasti
all'ascensore. Per questo, dopo essermi rivolto al Comune di Spinea, ai servizi
sociali, al Garante dei diritti e della difesa della persona, ora chiedo si proceda
contro il Direttore pro Tempore dell'Ater». Insomma, ormai per Maurizio è
guerra aperta ma anche la necessità di vedere riconosciuti i suoi diritti di essere
umano.
DAL COMUNE
ASILO NIDO COMUNALE: BENESSERE PER I BAMBINI E LE FAMIGLIE
Riapre oggi l’Asilo Nido Comunale Piccole Querce che dimostra di essere un
servizio sempre più apprezzato dalle famiglie del nostro Comune. L’orario è
stato reso più flessibile in modo da incontrare le esigenze dei genitori lavoratori
e, grazie alla nuova concessione, è stato possibile contenere la quota a carico
delle famiglie attraverso una retta calmierata con la compensazione economica
del Comune. L’asilo comunale durante l’estate ha subito diversi interventi di
ottimizzazione. Non solo è stato completamente ridipinto con colori vivaci e più
adatti ai piccoli ospiti ma è anche stata fatta una importante operazione di
miglioramento e sostituzione della pavimentazione. Il Comune ha eseguito
inoltre numerosi lavori per migliorare la sicurezza dell’immobile (sistema di
rilevamento anticendio, porte tagliafuoco, uscite d’emergenza, segnaletica) in
modo da ammodernare la struttura. I lavori sono iniziati il 1 agosto e sono
terminati perfettamente in tempo e oggi 5 settembre l’asilo nido è pronto ad
accogliere i bimbi e le famiglie. Lo staff di educatori, oltre ad una attenta
programmazione didattica per i piccoli, sta già preparando anche una serie di
eventi mirati per i neo genitori. Si tratta di incontri formativi specifici su tutti i
problemi della primissima infanzia perché una famiglia serena è una risorsa per
tutta la comunità e garantisce il benessere dei bimbi. L’Asilo nido comunale fa
parte della rete di punti Baby Pit Stop dell’UNICEF che assicura un luogo
accogliente dove tutti i genitori possono fermarsi e dar da mangiare ai propri
bambini. “Mettendo a disposizione strutture come questa – spiega l’Assessora
all’Asilo Nido Loredana Mainardi – puntiamo ad integrare le politiche per la
famiglia e soprattutto a creare momenti di aggregazione fra i neo-genitori del
territorio con una attenzione particolare per le neo-mamme, anche straniere”.
INFO: Telefono 041 997538 Cellulare 3440183790 email [email protected]
Orari di apertura
Lunedi-Venerdì 7.30-17.30
FORMAZIONE PER I PROFESSIONISTI DEL TERRITORIO. IL PUNTO DELLA
SITUAZIONE
SUI
TITOLI
E
SUI
PROCEDIMENTI
EDILIZI
Cosa si deve fare quando si presenta una Cil (comunicazione inizio lavori), Cila
(comunicazione inizio lavori asseverata) , Scia (segnalazione certificata inizio
attività) , Dia (denuncia inizio attività) o un Pdc (permesso di costruire)? Iscriviti
al seminario organizzato dall’Assessorato all’Urbanistica e diretto a tutti i
professionisti del territorio dal titolo “I decreti legislativi 126 e 127 del
30.06.2016: il punto della situazione sui titoli e sui procedimenti edilizi” che si
svolgerà il prossimo 15 settembre a Spinea, dalle ore 9.00 alle ore 14.00
registrazione partecipanti dalle 8.30 alle 9.00). Gli iscritti sono già oltre le attese
e per accogliere tutti si è deciso di svolgere il seminario presso la sala
parrocchiale della Chiesa di San Vito e Modesto. Le tante richieste di
partecipazione sono il segno più tangibile di quanto queste iniziative formative
promosse dall’Assessorato all’Urbanistica sono ritenute molto utili dai
professionisti del territorio. I relatori sono gli avvocati Stefano Bigolaro,
Domenico Chinello e Alessandro Veronese. Per informazioni: Kairos Spa tel. 041
5100598 oppure e-mail [email protected].