C on V - Rivista idea
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Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 02/12 - € 1,00 LA CHIAVE DEL SUCCESSO DELLA GRANDA Secondo la classifica stilata da “Italia oggi”, Cuneo nona nella penisola per qualità della vita e, soprattutto, seconda nel campo degli affari e del lavoro: è la conferma della forza che ci sostiene anche nel pieno della crisi Simona Borsalino Gianna Gancia, presidente della Provincia di Cuneo, e Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere nazionale e della Camera di commercio della Granda, hanno espresso soddisfazione per la conferma dell’area cuneese ai vertici della classifica nazionale in merito alla qualità della vita, sottolineando come ciò sia frutto del costante impegno dell’intera popolazione 4 L a notizia è di quelle che mettono il buonumore. O perlomeno cercano, in queste grigie giornate invernali, di lasciar intravedere un timido raggio di sole e di rinnovata speranza per il futuro della nostra bella provincia di Cuneo, una terra operosa e ingegnosa che ha sempre profuso il massimo impegno mirato alla crescita economica, dando il massimo dell’attenzione e del rispetto alla qualità della vita e ai rapporti tra istituzioni e cittadini. A testimoniare, dati alla mano e una volta di più, il valore e il peso della Granda è l’ottimo posizionamento nella graduatoria stilata nell’edizione 2011 del Rapporto nazionale sulla qualità della vita realizzato dal quotidiano economico “Italia oggi” in collaborazione con l’università “La Sapienza” di Roma. La nostra provincia è nona in classifica generale, seconda in quella del comparto “Affari e lavoro”. Sono numeri che confermano le posizioni di un anno fa e che a maggior ragione sono assai positivi, specie se analizzati nel contesto economico generale. La nostra è la prima provincia del á 19 gennaio 2012 á un po’ di ragionevole ottimismo nord-ovest in un elenco generale di eccellenze che parte da Trento e, registrate alcune presenze del nord-est e dell’Emilia, approda al nella Granda. Va sottolineato il secondo posto in un settore strategico qual è quello degli affari e del lavoro, classifica in cui Cuneo si è sempre distinta, dopo Bolzano e prima di Trento e Aosta, in un testa a testa con aree che appartengono ad altrettante regioni autonome. «Il risultato è più che lusinghiero», sottolinea la presidente della Provincia, Gianna Gancia, «soprattutto in considerazione dei forti privilegi di queste Province, per le quali l’autonomia e lo statuto speciale si traducono in sov- venzioni e incentivi inimmaginabili altrove. La strada, per le imprese cuneesi, non è mai stata in discesa. Semmai, per lunghi anni, neanche c’era, privi come si era di collegamenti infrastrutturali all’altezza delle esigenze dell’imprenditoria. Eppure le aziende e le famiglie della nostra comunità hanno fatto molta strada. L’hanno fatta rimboccandosi le maniche. Lavorando. Facendosi forti dei valori che sono la nostra identità, che sono quel che siamo e diventiamo: la propensione al sacrificio, l’oculatezza, la capacità di risparmio, ma anche d’investire senza, però, mai fare il passo più lungo della gamba. Senza nulla concedere alle mode passeggere, Per il secondo anno consecutivo Trento è la città dove si vive meglio per la classifica pubblicata da “Italia oggi”. Le province “in positivo” salgono a 58 (nel 2010 erano 48), quelle meno vivibili scendono a 45 (55 nel 2010). alle acrobazie finanziarie tanto lontane dall’economia reale. Senza mai cedere al richiamo dei soldi facili, tanto meno ai soldi facili dello Stato. Perché, da noi lo si sa, “la farina del diavolo va tutta in crusca”, e sovvenzioni e contributi spesso proprio questo sono, “farina del diavolo”. Ecco, se un segreto c’è per il successo dell’imprenditoria della nostra Granda, è semplicemente questo: non aver mai abboccato, né alle esche velenose dell’assistenzialismo e del centralismo romano né alle sirene fallaci della finanza, ma aver sempre fatto leva sulla voglia di lavorare, che qui, al contrario di altrove, ancora si respira nell’aria, in una provincia in cui il lavoro, a cominciare da quello manuale, era e resta un valore». Un parere favorevole e grande soddisfazione sono stati espressi anche da Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere nazionale: «Questo posizionamento è, ancora una volta, merito della forza e della costanza delle piccole e delle medie imprese del territorio cuneese, le quali riescono a mantenere buoni risultati nonostante la crisi economica internazionale. L’approfondita analisi della graduatoria evidenzia il netto peggioramento della qualità della vita nelle province italiane. Ma Cuneo è riuscita a non arretrare, nel confronto con altre aree, in un contesto indubbiamente difficile, grazie al coraggio dei suoi imprenditori che affrontano la crisi puntando sull’alta specializzazione in determinati campi e sul binomio qualità delle produzioni-territorio unico che conquista i turisti dell’Europa e del mondo». È comprensibile, dunque, la soddisfazione degli esponenti istituzionali, in un contesto che, purtroppo, a livello generale è peggiorato e che vede 45 province con tenore di vita buono o accettabile a fronte di altre 58 a livello insufficiente, spesso collocate geograficamente nel meridione (36). Tra le province piemontesi Cuneo mantiene una posizione leader davanti a Verbano-Cusio-Ossola (12° posto), Novara (30°), Vercelli (41°), Asti (43°), Torino (47°), Biella (53°) e Alessandria (60°). Migliorarsi è un imperativo per guardare al futuro. Ma in che settori? Forse “imitare” chi in classifica è prima di noi può darci margini per garantire all’intero territorio un crescente benes- sere, anche in questi anni nei quali il peso della congiuntura economica si fa sentire. A partire, ad esempio, dalla disponibilità di asili in rapporto alla domanda, di cui Bologna è senza dubbio un esempio rilevante, così come Rimini risulta inimitabile per i divertimenti e Oristano per la tranquillità. Le nostre chance di ulteriore crescita restano alte e, come tradizione per i cuneesi, il lavoro, l’operosità, lo spirito imprenditoriale e il desiderio di innovazione potranno costituire una fondamentale ponte verso il successo. Gianna Gancia: «Pagano la propensione al sacrificio, l’oculatezza, la capacità di risparmio, ma anche d’investire, senza però mai fare il passo più lungo della gamba, dei cuneesi» UN AIUTO AI GIOVANI IMPRENDITORI ESEMPIO PER L’ITALIA Confcommercio nazionale ha premiato il Gruppo presieduto da Lino Mollo per la creazione di una rete di sostegno a chi avvia una propria attività Il Gruppo giovani imprenditori Confcommercio della provincia di Cuneo ha ricevuto dall’organismo di coordinamento nazionale il premio 2011 per un progetto di rete territoriale integrata ideato per venire incontro alle nuove leve già impegnate nel terziario o intenzionate a farlo. L’obiettivo è stato perseguito con la creazione, in tutte le associazioni decentrate cuneesi di Confcommercio, di sportelli dedicati agli “under 40”, dando vita a un canale privilegiato in grado di accompagnarli nell’apertura dell’azienda, prospettando specifiche attività formative ed evidenziando le opportunità in vigore nel campo del credito e delle agevolazioni. È dunque nata un’iniziativa di supporto per un momento delicato, coincidente con l’avvio o l’evoluzione dell’attività imprenditoriale, quando le nuove leve sono alle prese con questioni burocratiche complesse e procedure molto articolate, con i dubbi e le richieste di aiuto che hanno portato all’allestimento della rete. La premiazione si è svolta a Venezia, durante il forum “Cercasi futuro, ostinatamente”. I riconoscimenti ai singoli imprenditori sono andati a persone di Udine, Palermo e Pisa; quello per gruppi alla provincia di Cuneo. «Cerchiamo di essere a fianco dei giovani», sottolinea il presidente dei Giovani Confcommercio di Cuneo, il braidese Lino Mollo (nella foto sopra), «aiutandoli a superare senza traumi le difficoltà collegate all’inesperienza e alla mancata conoscenza delle misure che possono favorire la nascita e la crescita di nuove imprese. In tempi come gli attuali, l’individuazione di un percorso chiaro, delimitato da paletti ben definiti, può dare sicurezza e favorire la presa di coscienza riguardo a ciò che si deve fare. Oggi il singolo, da solo, spesso non riesce a superare gli ostacoli e a orientarsi in modo proficuo». 19 gennaio 2012 Ü 5 Elena Bottini OTTIMO L’ESITO DELL’OPERAZIONE “BABBO NATALE” I giovani della Croce rossa italiana di Cuneo a dicembre si sono mobilitati per raccogliere fondi per le iniziative gestite da loro stessi I l 24 dicembre è terminata la raccolta di fondi portata avanti dai giovani della Croce rossa italiana di Cuneo che, ormai da quattro anni, si svolge nell’ultimo mese dell’anno. L’operazione “Babbo Natale” consiste nel confezionare pacchi regalo nei centri commerciali a fronte di un’offerta libera a favore delle svariate attività svolte dai volontari in città. Durante i quasi duecento turni che hanno visto decine di ragazzi e ragazze imL’Ispettore pegnati da “Sephonazionale Pionieri ha ra”, presso il cenufficialmente costituito il tro commercentesimo Gruppo giovani Cri ciale “Auchan” del Piemonte. Il 1o dicembre è di Cuneo, al stata pubblicata l’ordinanza con la quale è stato costituito il “Toy’s center” gruppo di Morozzo, il cui e da “Trony”, responsabile è Marco presso il centro Dompè. commerciale “Gran- 6 á 19 gennaio 2012 á esempi meritori di impegno d’A” di Madonna dell’Olmo, sono stati raccolti ben 5.015,78 euro (lo scorso la colletta si fermò a 4.018,18 euro). Questo denaro sarà utilizzato per poter svolgere le attività peculiari dei giovani della Cri svolte sul territorio, dalle campagne sulla sicurezza stradale a quelle per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, dalla diffusione della pace alle attività socioassistenziali rivolte alle fasce più vulnerabili, alla formazione dei volontari. Una parte servirà anche alla copertura delle spese della stessa attività natalizia. Per concludere in dolcezza le LA PROVINCIA PAGA IN VENTISETTE GIORNI È la tempistica rispettata nell’ultimo trimestre del 2011, anno in cui ha versato alle aziende oltre 27 milioni di euro Sono 27.358.111,88 euro interamente liquidati dalla Provincia di Cuneo a favore delle aziende aggiudicatarie dei lavori nel 2011: questo è il “bilancio” relativo ai pagamenti in conto capitale operati dall’ente nello scorso esercizio. «Questo è un dato particolarmente positivo», commenta la presidente della Provincia, Gianna Gancia, «perché le aziende, grazie a una programmazione stringente messa in campo dalla Giunta e dai servizi Decine di ragazzi e ragazze, in quasi 200 turni presso i centri commerciali, hanno raccolto oltre 5.000 euro confezionando pacchi festività, il 5 gennaio è stata distribuita cioccolata calda sotto i portici di corso Nizza, raccogliendo ulteriori fondi. La Croce rossa di Cuneo ringrazia tutti coloro i quali hanno partecipato, chi con denaro, chi con altri tipi di offerte, alla buona riuscita delle iniziative. Chiara Beltramo è l’ispettrice dei giovani della Croce rossa italiana di Cuneo. L’encomiabile gruppo riunisce volontari dai 14 ai 26 anni d’età. L’ispettore provinciale cuneese dei giovani della Croce rossa invece è Matteo Cavallo, anch’egli appartenente al Gruppo attivo nel capoluogo competenti, non hanno dovuto scontare eccessivi ritardi imputabili al patto di stabilità che pure è stato pienamente rispettato». La spesa totale per investimenti nel 2011 è la migliore degli ultimi anni, superando i 23.696.251 euro del 2010, i 27.107.173 del 2009 e i 27.090.548 del 2008. Sulla scorta di questi dati, l’Amministrazione provinciale vanta anche nel 2011 tempi medi di pagamento inferiori ai sessanta giorni, che addirittura sono diventati 27 nell’ultimo trimestre, periodo nel quale le opportunità dischiuse dal patto regionalizzato hanno consentito all’ente di liquidare oltre 9 milioni di euro a vantaggio delle aziende: questo a dimostrazione che, in assenza dei vincoli stringenti del patto e dei tempi procedurali imposti dalla legge (a partire dalla verifica del Durc), la Provincia effettuerebbe i pagamenti entro i trenta giorni. «Non è facile», conclude la presidente Gianna Gancia, «modulare opere e pagamenti in funzione dei crescenti vincoli sulla spesa derivanti dal patto, ma siamo soddisfatti d’essere riusciti a immettere liquidità nel sistema imprenditoriale, in un momento così critico per l’economia». Sommario anno XXVII á 19 gennaio 2012 EDIZIONI UNIART Redazione: via Demetrio Castelli 13 RODDI D’ALBA (Cn) Tel. (0173) 615282 Ufficio marketing: (0173) 615283 Fax (0173) 615311 E-mail: [email protected] www.rivistaidea.it www.ideawebtv.it EDITORE Carlo Borsalino i fatti 4-5 6-7 20-21 DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Puppione ([email protected]) 32-33 ART DIRECTOR Simona Borsalino 36-37 RESPONSABILE MARKETING Davide Borsalino GRAFICA E IMPAGINAZIONE Tiziana Bisson - Romina Ferrero 47 FOTOGRAFIE Claudio Agosti - Carlo Bertino Enrico Necade - Alberto Cucchietti Bullphotos - Bruno Murialdo Bruno Costamagna - Foto Lanteri Olycom - Severino Marcato Clic Foto - Guido Galleano 48-49 COPERTINA Archivio rivista “IDEA” 56-61 50-51 STAMPA Stamperia Artistica Nazionale Trofarello (To) 52 Reg. Tribunale Alba n. 445 del 26-5-86 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB/CN NR. 2/12 Prezzo di copertina € 1,00 Iva assolta dall’editore ai sensi art. 74 DPR 663/72 Dichiarazione di riservatezza La informiamo che i dati personali da Lei fornitici o comunque già esistenti nei nostri archivi, nonché i dati che vorrà comunicarci, saranno custoditi con assoluta riservatezza e utilizzati esclusivamente dalla UNIART-Rivista IDEA. La informiamo, inoltre, che ha il diritto in qualsiasi momento, di chiederne l’aggiornamento oppure la cancellazione scrivendo alla UNIART-Rivista IDEA via D. Castelli 13, 12060 RODDI D’ALBA. Il mancato conferimento di dati aggiuntivi o aggiornati, nonché la richiesta di cancellazione saranno privi di conseguenze pregiudizievoli LE RAGIONI DELL’OTTIMISMO La provincia di Cuneo si distingue per qualità della vita e produttività ESEMPI MERITORI DI IMPEGNO La Cri del capoluogo soddisfatta per l’operazione “Babbo Natale” IL CONSIGLIO REGIONALE E NOI Già sul web la rinnovata “Casa dei piemontesi” I “CONTRO” DI UN INVERNO ANOMALO Manca la neve e ora si teme anche la beffa fiscale IL PREMIO DEL PANATHLON DI ALBA Omaggiato l’astro nascente del “balon”, Massimo Vacchetto LA TONDA GENTILE DAL PONTEFICE Un vero “colpo” messo a segno dalla Confraternita della nocciola LA FINANZA IN EVOLUZIONE La Liguria e il Piemonte più vicini grazie alla Bre GRANDE CERIMONIA DI INVESTITURA 27 nuovi cavalieri per l’Ordine di San Michele del Roero NEWS DAL PIEMONTE Notizie ed eventi della settimana 28 le persone 15-16 17-18 22-23 24-27 28-29 34-35 á DIARIO DI VIAGGIO: OSPITI DELLA CITTÀ SANTA DEGLI INDÙ Grazie al sommarivese Antonio Rino Gastaldi i nostri lettori possono arrivare dove pochi occhi occidentali si sono posati. Le splendide foto scattate a Pushkar, in India, fanno sognare e permettono di conoscere nuove realtà á á DUE ANNI E MEZZO ALLA GUIDA DI BRA “IDEA” prosegue le interviste ai sindaci della Granda giunti a metà mandato. Questa volta tocca a Bruna Sibille (foto), orgogliosa per quanto già fatto, per ciò che farà e per la coesione della sua Giunta 52-55 62 71-71 COLONNELLO FRANCESCO LAURENTI I dati (confortanti) della lotta alla criminalità analizzati dal Comandante provinciale dell’Arma ERMINIO RENATO GORIA Il Presidente dell’Unione industriale parla delle prospettive dell’astigiano ALBERTO RIVAROSSA Sulle protesi al seno Pip va evitato l’allarmismo DON LUIGI DESTRE Intervista al “Papa del Monviso” BRUNA SIBILLE «Bra crescerà e non solo per le opere pubbliche» SERGIO PIUMETTO «Ecco come Cherasco coltiva il mito di Marco Pantani» ANTONIO RINO GASTALDI Viaggio fotografico nella città santa induista di Pushkar ARMANDO VERRUA È meglio scegliere il meglio! GIULIA MARENGO Buon debutto della giovane albese nel genere “fantasy” Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 16 gennaio alle 13,45 á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet, www.ideawebtv.it. Punta la fotocamera dello smartphone sul codice: sarai subito collegato con www.ideawebtv.it! le rubriche 10 12 64 66 68 76 80 82 L’EDITORIALE Una sobria malinconia IL FICCANASO Il quesito di Sarah CI VUOL FEGATO Ecco come il futuro può influire sul presente UN FIGLIO? CHE AVVENTURA... Il giorno perfetto di Neomami e Scimmiotto al mercato AL CINEMA Dopo al sud tocca al nord TORINO & DINTORNI In arrivo Enrico Brignano, Antonio Albese e tanti altri CUCINARE Farfalle alla crema di zucca ARTE I tesori egizi sono “on-line” www.ideawebtv.it Il quotidiano on-line che ti offre in tempo reale notizie, interviste, avvenimenti e tutto lo sport della provincia di Cuneo gli eventi 18-19 30-31 38 lo speciale 39-46 CNA CUNEO NOTIZIE Cambiate le procedure regionali per gli impianti a ciclo chiuso per la pulizia a secco: ecco cosa bisogna fare d’ora in poi 72-73 74-75 UN NUOVO SODALIZIO POLITICO-ECONOMICO DEBUTTA A CANALE Il 22 gennaio sarà presentata l’associazione pensata per contribuire a rafforzare la crescita a tutto tondo del Paese NONO “FITWALKING DEL CUORE” Attesa per la camminata solidale di domenica a Saluzzo A SOSTEGNO DELL’ADMO ALBESE Una serata di musica con “Chorus 2000” in Fondazione A FEBBRAIO UN GRADITO RITORNO Gli appuntamenti con “Territorio a tavola” TRE SERATE DI GRANDE BALDORIA Fine settimana all’insegna del “Carlevé ’d Busca” le lettere á Questa settimana troverete Parola ai nostri lettori a pag. 20 á L’ASSEMBLEA DI PALAZZO “LASCARIS” A CASA NOSTRA Grazie all’input del presidente, Valerio Cattaneo, il Consiglio regionale ha avviato un nuovo sito internet che consente il massimo della interattività e della trasparenza 78 á RICEVI IDEA A CASA TUA! Versamento su c/c postale n. 58370305 intestato a Uniart Snc di Borsalino Carlo & C., via Demetrio Castelli 13, 12060 Roddi (Cn). Causale: «Abbonamento annuale rivista IDEA» (decorrenza a partire dalla data del versamento). Oppure telefonare allo 0173-615282 L’editoriale UNA SOBRIA MALINCONIA Claudio Puppione È LA BUONA FEDE DI CHI NON SI CHIEDE CHI (E PERCHÉ) GLI PAGHI UN CONTO DA QUASI 20.000 EURO È CERTA: PER LUI SONO COME 5 CENTESIMI PER LA GENTE COMUNE... vero che, prima di sbottare, è meglio contare fino a dieci. Anzi, cento. Altrimenti si rischia di dire, nella fattispecie di scrivere, cose poco fini. Non so come avrei commentato, se l’avessi fatto a caldo, il coro indignato contro l’“operazione anti-euro e anti-Ue” che ha portato al declassamento del “rating” della Francia, a quello doppio dell’Italia e a quello di vari altri Paesi del vecchio continente. A far rabbia è la circostanza che, con incredibile faccia di tolla, si siano usati gli identici (e peraltro ben fondati) argomenti a cui aveva fatto ricorso Silvio Berlusconi in occasione della precedente retrocessione, solo che quando lo diceva lui, per questi soloni dell’economia, della politica e soprattutto del giornalismo, non era che il patetico tentativo di addossare ad altri le proprie colpe. E le furibonde accuse ai giudici della Corte costituzionale che hanno cestinato i referendum elettorali espresse da chi definiva il Cavaliere golpista, fascista e addirittura pazzo allorché asseriva che la Cassazione aveva assunto un’ingiusta decisione, occupandosi di politica e non certo di diritto, confermando la scorsa primavera la consultazione popolare sul nucleare? E la balla stratosferica secondo la quale il prezzo dei carburanti praticato dai distributori diminuirà in modo sensibile grazie alla liberalizzazione del settore e, soprattutto, alla moltiplicazione dei “self-service”, divulgata da quelli che, aumentando le accise statali (seguite da quelle regionali), hanno portato la benzina a sfiorare i 2 euro al litro, con un rincaro istantaneo dell’equivalente di 250 lire, fregandosene sulle conseguenze che ciò avrà, ad esempio, su un’inflazione già destinata a impennarsi grazie all’annunciato “ritocchino” all’Iva? Insomma, davvero è meglio lasciar decantare le arrabbiature. Lo stesso vale per lo “scandaletto” che ha portato alle dimissioni del sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico, e, si direbbe, pure per la vicenda dell’alloggio con vista Colosseo del ministro della funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Accanto all’incontrovertibile constatazione dei due pesi e due misure applicati dalla generalità degli organi d’informazione in questi casi rispetto a situazioni analoghe coinvolgenti esponenti dell’Esecutivo berlusconiano, va detto che la buona fede di entrambi i componenti del governo Monti è assolutamente credibile. Con gli stipendi che prendono, è comprensibile che, ad esempio, non si allarmino se trovano pagato da non-si-sa-chi un conticino di 19.800 euro presso l’albergo a cinque stelle frequentato all’Argentario. Per loro, quella cifra è come 5 centesimi per, ad esempio, il sottoscritto. Anche per questo non sono molto preoccupati per la benzina a 2 euro. Però la polemica è teleguidata tutta verso i compensi dei parlamentari... n A PROPOSITO DEI MILIONI ASSORBITI DAI PARTITI Martedì, due giorni prima che lo scorso numero di “IDEA” uscisse, il quotidiano “Libero” ha titolato su tale scandalo Nell’ultimo editoriale, prendendo le difese della generalità dei parlamentari, additati al pubblico ludibrio a prescindere, segnalavamo come, invece, l’opinione pubblica sia tenuta all’oscuro sulla circostanza che le vere idrovore dei nostri soldi sono i partiti politici, in barba al referendum che stabilì l’abolizione del finanziamento statale. Quel commento è uscito un paio di giorni dopo che Maurizio Belpietro ha aperto il suo giornale con i medesimi argomenti. Sento 10 á 19 gennaio 2012 il bisogno di segnalare che da parte mia non si è trattato di una copiatura, come testimoniano la data e l’ora di chiusura (lunedì nel primo pomeriggio) di “IDEA”. Se vogliamo, parlando della voracità dei partiti ho scoperto l’acqua calda, ma era giusto farlo a fronte della qualunquistica campagna di criminalizzazione dei parlamentari. Questa precisazione è utile anche per chiarire che, a differenza di Belpietro, la segnalazione del problema non mirava a colpire prima di tutti la Lega nord e l’uso che il Carroccio fa del (tanto) denaro incassato come rimborso elettorale. In questo, purtroppo, non ci sono molte differenze fra un partito e l’altro. Il ficcanaso IL QUESITO DI SARAH Antonio Barillà È APPENA INIZIATO IL PROCESSO PER L’OMICIDIO DELLA BAMBINA DI AVETRANA: UNA STORIA INGARBUGLIATA, TRA PUNTI OSCURI E DOMANDE SOSPESE. UNA IN PARTICOLARE... 12 á 19 gennaio 2012 I l processo è appena iniziato. Ci sono i pulmini della tv davanti al tribunale. Oltre le transenne, s’assiepano i curiosi: siamo alle prime udienze, eppure ognuno ha la sua verità. Beati loro, perché raramente un fatto di cronaca ha trascinato tanta confusione e incertezza, ma Sarah, uccisa bambina, ha attorno, con i lumini e i fiori, anche un’infinità di punti interrogativi. Motivazioni. Scontato il primo quesito: «Chi l’ha uccisa?». Alla sbarra ci sono la zia e la cugina, ma lo zio continua ad addossarsi le colpe. Figura strana, lui, fabbricante di verità contraddittorie, prodigo di confessioni e di interviste, secondo leggenda succube delle donne di famiglia. Secondo quesito: «Cosa ha scatenato la follia?». La pantomima dell’orco venuto da lontano, stavolta, ha retto il minimo, però l’omicidio in famiglia sottende più motivazioni: dalla gelosia della cugina, appena più grande, all’attrazione morbosa e malata dello zio che costituiva, in fondo, la sua prima verità. Tenerezza. Il terzo quesito riguarda proprio lo zio: chi è davvero, un contadino bonaccione o uno scaltro delinquente? Un innocente che s’è contraddetto per lo choc o un freddo killer che depista per calcolo? E il quarto riguarda noi che di Sarah raccontiamo commossi la tragedia: è stato davvero opportuno pubblicare le foto orribili scattate subito dopo il rinvenimento? È completezza d’informazione, come giura qualcuno, oppure sciacallaggio sensazionalistico? Il quinto quesito riguarda il Sindaco: è giusto costituirsi parte civile invocando il danno d’immagine arrecato alla cittadina? Il sesto... è in realtà il primo, il quesito che oscura tutti gli altri. L’ha pronunciato la mamma di Sarah, disperata e svuotata, alla prima udienza: «Perché hanno fatto del male alla mia bambina?». Sì, bambina: tale era Sarah. La trasformazione dell’adolescenza era una curiosità quotidiana, ma non aveva ancora eroso un mondo di tenerezza e ingenuità. Mamma l’aveva vista uscire con lo zainetto e i sandali, destinazione mare, e non l’ha più vista tornare a casa; ha sperato e pregato fino al ritrovamento del cadavere in un pozzo. Indicato dallo zio, fino a poche ore prima piangente e distrutto e poi in galera, adesso libero, ma presente in aula, un poco spaventato e confuso. Versioni. Al sesto quesito dobbiamo dare priorità tutti, perché il dolore di una mamma è sacro. E solo sapere la verità, potrà dare una piccola mano a risollevarsi, tornare alle piccole cose della vita. Sempre che un perché ci sia: fatichiamo, nonostante l’esperienza insegni il contrario, a credere a una malvagità tanto marcata da pianificare l’omicidio d’una ragazzina di famiglia e preferiamo immaginare una follia improvvisa, così violenta da sfociare in omicidio, senza premeditazioni e nemmeno spazio per pensare, comunque con una vita intera da trascorrere covando il rimorso. Perché Sarah? La piccola Sarah dai capelli biondi e dallo sguardo dolce, con le ultime bambole e i primi batticuore... I continui colpi di scena, le versioni opposte e sovrapposte, hanno aggrovigliato il giallo e reso avvincente il processo, ma hanno anche bastonato ancora chi soffre e non possiede neppure la consolazione della verità... Il colonnello Laurenti, comandante provinciale dei Carabinieri di Cuneo, analizza i dati relativi al 2011, anno nel quale, nel complesso, la delittuosità è in calo DIMINUITE LE RAPINE E CRESCIUTO L’IMPEGNO Ilaria Blangetti S i è da poco concluso il 2011. “IDEA” ha deciso di tracciare un bilancio dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle con le principali forze dell’ordine che operano sul territorio. Inaugura questo spazio il Comando provinciale dei Carabinieri guidato dal colonnello Francesco Laurenti. L’Arma persegue, in Granda, circa il 92% dei reati registrati. Comandante, partiamo dall’analisi dei dati, rapportati a quelli relativi al 2010... «Il primo dato evidenzia il calo, pari al 2%, della delittuosità in senso complessivo, ossia di tutti i reati accaduti sul nostro territorio. In Granda si sono verificati 4 omicidi (6 nel 2010), tutti perseguiti dall’Arma dei Carabinieri. Anche se il dato, rapportato al numero di abitanti non è trascurabile da un punto di vista percentuale, è bene evidenziare che gli omicidi in questione non sono maturati in contesti criminosi, ma nell’ambito di relazioni personali. Sono in aumento, invece, i furti (+7% rispetto al 2010), soprattutto quelli definiti con destrezza, ossia quelli che avvengono con tecniche più sofi- sticate. Risultano in leggero aumento (+4-5%) anche quelli in abitazione, e i furti in esercizi commerciali sono lievemente aumentati. Abbiamo un dato positivo per le rapine, in calo del 17%: ciò è estremamente importante per quanto riguarda i “colpi” in banca passati dai 29 del 2010 ai 9 del 2011. Ritengo che questo risultato sia frutto del contrasto e dell’attività investigativa dell’Arma. Nella maggior parte dei casi le rapine sono opera di professionisti, quasi mai originari del cuneese, e, in quest’ottica, è stato determinante il rapporto con gli altri Coman- di. Abbiamo inoltre aumentato l’attività di prevenzione per le sostanze stupefacenti (50%), mentre è in linea con il 2010 il numero dei servizi preventivi di controllo del territorio (circa 72 mila)». Il dato sui furti nelle abitazioni è confortante anche se nell’ultimo periodo, soprattutto nell’area intorno al capoluogo, il sentore è che il fenomeno sia aumentato verticalmente. Come si spiega? «I dati non esauriscono mai l’analisi. Anche se vi è nel complesso un modesto aumento percentuale, è chiaro che il numero di furti non è distribuito sul territorio in modo equo. Quando, come nel caso specifico, si concentrano per area, magari in zone dove il dato storico non è mai stato preoccupante, la percezione dei cittadini è diversa. Registriamo, effettivamente, che nella zona di Cuneo e dintorni vi è stato un aumento del fenomeno. Siamo molto impegnati su questo fronte e spero che potremo dare presto una risposta investigativa. Nel 2011 sono state portate a termine almeno tre operazioni importanti contro le bande di ladri che hanno dato vita ai furti in abitazione e, quasi sempre, ci hanno ricondotto a gruppi che provenivano da fuori. Non dimentichiamo anche che in comunità di mediepiccole dimensioni come le nostre avviene ciò che in criminologia viene definita “vittimizzazione allargata”, nel senso che, nella percezione della sicurezza, un furto vicino a casa nostra è un fatto che riguarda anche noi». Ma l’azione svolta dai Carabinieri non si esaurisce con l’at- tività investigativa... «La modernità e l’efficienza di una forza di polizia si misurano molto nella capacità di avere un buon rapporto con il territorio, anche se non è sempre traducibile in numeri. Il Comando provinciale di Cuneo dei Carabinieri ha operato per cercare di rendere l’istituzione quanto più vicina alle esigenze che lità, coinvolgendo decine di istituprovengono dal territorio. Ormai ti, con iniziative rivolte anche ai da qualche anno è stato prima spe- docenti, con incontri per informarimentato e poi reso operativo nei re su come debbano essere gestiti centri più grandi della provincia e quali responsabilità derivino dal un modello di controllo del territo- relazionarsi con ragazzi difficili. È rio che si basa sull’individuazione stata poi rivolta maggiore attenziodelle aree ove è maggiormente ne al mondo giovanile dedicando avvertita l’esigenza di sicurezza ad esso uno specifico programma. dai cittadini in ragione dei reati o Iniziative rivolte al singolo, per di comportamenti devianti che ivi cercare di far comprendere ai rasi verificano. A queste aree (di soli- gazzi il senso di responsabilità in to stazioni e giardini pubblici) è seguito a comportamenti sbagliati, stato dedicato un carabiniere che coinvolgendo anche genitori e ha il compito di intensificare i rap- coetanei, oltre ad attività pensate porti con le persone che là vivono per stare vicino alle nuove generao lavorano e di riferire al Comando zioni e ai luoghi da esse frequental’evolversi della situazione per ti: una presenza discreta, ma vigile predisporre in modo sempre ade- e organizzata». rente e tempestivo le più adeguate Tornando all’attività investigatirisposte operative. Inoltre sono va, il suo Comando ha portato a state portate avanti iniziative termine molte operazioni. rivolte alle fasce più deboli. Agli «Quest’anno sono emersi alcuni anziani abbiamo dedicato una fenomeni nuovi che abbiamo serie di incontri nei paesi della stroncato sul nascere, come i furti Granda per metterli in guardia dai di pannelli solari, reato che ha propericoli ai quali sono più facilmen- vocato rilevanti danni economici. te esposti. Poi le iniziative legate In questo caso abbiamo arrestato alla prevenzione della violenza una dozzina di persone, appartesulle donne e la vigilanza nei pres- nenti a un’organizzazione criminale di origine marocchisi degli istituti scolastina. Un altro fenomeci. Il Comando ha La no è stato quello operato nel notizia di una del furto del progetto di rapina conquista spazio rame. Di rediffusione sui media molto più di quello cente abbiadella legariservato alla cattura dei colpevoli, evento non così raro. mo chiuso L’anno scorso, per esempio, un’operaziosono stati arrestati gli autori ne che ci ha del colpo a una banca portato, come di La Morra. immaginavamo, nei campi rom di Torino e ha permesso l’arresto di una ventina di persone. Ricorderete la rapine alla Banca Unicredit di La Morra dell’agosto 2010 durante la quale furono asportati circa 20 mila euro in denaro, oltre al contenuto di diver- Di primaria importanza è l’attività investigativa che permette di assicurare alla giustizia gruppi criminali e fare sì che non possano continuare a delinquere se cassette di sicurezza, per un valore complessivo stimabile in oltre un milione di euro, rapina nel corso della quale furono anche sequestrati e legati gli impiegati. Nel 2011 abbiamo concluso le indagini con l’arresto dei malviventi. Tornando al dato confortante sul numero di rapine in banca nel 2011, in diminuzione del 300% rispetto al 2010, è evidente la relazione con questo tipo di attività investigativa. Se si distrugge una banda di professionisti, si neutralizzano altre possibili rapine. Quando accadono fatti gravi e le Forze dell’ordine danno un’immediata risposta e ciò costituisce forte deterrente per la criminalità». Il colonnello Francesco Laurenti (foto nella pagina a sinistra) è nell’Arma dal 1980. Prima di diventare comandante provinciale a Cuneo ha avuto incarichi operativi: in Alto Adige, in Calabria (comandante del Nucleo operativo di Catanzaro), in Lombardia (a capo della Compagnia di Stradella, Pavia; a Milano, presso la Direzione investigativa antimafia), in Sardegna (comandante della Compagnia di Macomer, Nuoro), in Veneto (comandante della Compagnia di Padova), in Piemonte (a capo del Reparto operativo di Cuneo) e in Liguria (comandante provinciale di Savona) la sicurezza non è una chimera Ü 19 gennaio 2012 Ü 15 ENtRò NELL’AzIENdA dI FAMIGLIA APPENA vENtENNE Amministratore delegato dell’“Alplast”, guida l’impresa di Tigliole col fratello Francesco (presidente), il figlio Lorenzo e le nipoti Michela e Francesca Erminio Renato Goria, nato a Torino nel 1959, sposato con Antonella e papà di Lorenzo, ha conseguito il diploma di ragioniere e il dottorato biennale in dottrina sociale della Chiesa alla Pontificia Università Lateranense. Entrato ventenne nell’azienda di famiglia, l’“Alplast” spa di Tigliole d’Asti, oggi ne è amministratore delegato con il fratello Francesco che ricopre la carica di presidente. Nella ditta lavorano anche il figlio Lorenzo e le nipoti Michela e Francesca. Il gruppo impiega 215 dipendenti, ha tre stabilimenti (due a Tigliole e uno a Oggiono, in provincia di Lecco), produce capsule e chiusure per contenitori alimen- tari in alluminio e in plastica, tra cui tappi a vite e sintetici per vini e spumanti, realizzando un fatturato pari a 50 milioni di euro, destinati per il 50% al mercato nazionale e per il restante 50% a settanta Paesi esteri. Goria è stato presidente dei Giovani imprenditori astigiani dal 1985 al 1989 e vicepresidente dell’Unione industriale dal 1993 al 1997 e dal 2001 al 2007. Fa parte della Giunta di Confindustria ed è vicepresidente regionale dell’Ucid (Unione dirigenti e imprenditori cattolici). Dal 2001 è consigliere e membro del Comitato esecutivo della Banca Cassa di risparmio di Asti. UN ALTRO ANNO IMPEGNAtIvo PER L’ASTIGIANO La non rosea situazione attuale e le prospettive per i prossimi mesi analizzate dal presidente dell’Unione industriale, Erminio Renato Goria Rita Balistreri In alto: la sede dell’Unione industriale di Asti in piazza Medici. Nelle altre foto: il Presidente e il Comitato di presidenza di Confindustria provinciale in occasione dell’assemblea annuale dei soci del 2011. Partendo da sinistra, si riconoscono: Giancarla Maina, Lorenzo Ercole, Guido Malabaila (vicepresidente), Erminio Renato Goria, Maurizio Spandonaro (direttore dell’Unione industriale), Pia Bosca ed Ernesto Franchini (tesoriere dell’organizzazione di categoria) 16 A nche ad Asti e provincia le maggiori incognite relative al 2012 riguardano l’economia e l’industria. “IDEA” ne ha parlato con il presidente dell’Unione industriale astigiana, Erminio Renato Goria. Presidente, che momento vive l’industria astigiana nel panorama della crisi nazionale? «La provincia di Asti attraversa una crisi abbastanza simile a quella che stanno vivendo le altre aree sia del Piemonte che delle regioni più industrializzate, con un tasso di diminuzione della produzione pari al 25 per cento». Che anno è stato il 2011? «I segnali negativi erano emersi già nel 2007-2008 toccando punte massime di flessione soprattutto nel 2009 con diminu- á 19 gennaio 2012 á la provincia a fianco zioni della produzione del 50% e, in alcuni settori, persino dell’80%. Il 2010, dopo un primo semestre di stagnazione, aveva dato cenni minimi, ma pur sempre significativi, di ripresa nel secondo semestre, prolungatisi nei primi mesi del 2011 e lasciando intravvedere la conclusione del periodo funesto. Purtroppo così non è stato perché, nel secondo semestre 2011, la flessione si è riproposta in tutta la sua eccezionale gravità, accresciuta dalla crisi dei debiti sovrani degli Stati europei, in particolare dell’Italia, ripercossasi sul sistema creditizio, con un evidente peggioramento delle condizioni finanziarie che dovrebbero incentivare le imprese a investire e a crescere». A suo parere cosa si può prevedere per l’anno appena iniziato? «Credo che il 2012 sarà ancora parecchio difficile, ma non dovrebbe toccare ulteriormente quelle imprese che, avendo già superato quattro anni di grave crisi, hanno affrontato, per forza di cose, una “selezione naturale”. L’aggravante per il nuovo anno sarà tuttavia costituita dalle difficoltà di ricorrere al credito perché, con la stretta creditizia, i tassi saliranno di circa quattro punti rispetto al passato e le banche finanzieranno solo le imprese che daranno solide garanzie di solvibilità dei pagamenti». Quali sono stati e quali saranno i comparti più penalizzati e quali quelli che hanno avuto e avranno un maggior respiro? «I settori edilizio-immobiliare e quello dei prodotti durevoli hanno risentito di più di questa lunga crisi e hanno ancora grandi difficoltà, mentre le aziende che producono beni di consumo legati ad esempio all’agroalimentare e all’enologia, punti di forza del nostro territorio, saranno meno attaccabili, avendo prospettive di crescita e di solidità maggiori. Sarà tuttavia fondamentale anche per le imprese operanti in questi ambiti riuscire a mantenere una qualità elevata non solo nel prodotto che le caratterizza, ma soprattutto nell’ambito delle fasce di prezzo in cui operano. L’azienda che non riuscirà a esse- per venire incontro alle esigenze delle 250 imprese associate, quando ho assunto la presidenza dell’Unione, nel 2009, ho sottoscritto con otto istituti di credito una serie di convenzioni per progetti e finanziamenti a medio e lungo termine: prodotti finanziari legati in qualche modo alla galassia dei problemi aziendali. Con Intesa-San Paolo, dopo l’accordo a livello di Confindustria Roma, sono state inoltre recepite ai livelli regionale e provinciale tre importanti convenzioni mirate alla crescita e allo sviluppo». re competitiva nella propria fascia di prezzo, basso, medio o alto che sia, uscirà automaticamente dal mercato». Quali sono le problematiche e le difficoltà più lamentate dagli imprenditori aderenti all’Unione? «L’eccessiva rigidità dei contratti di lavoro, che si riflette inevitabilmente su una palese diseguaglianza degli stessi, e la difficoltà del ricorso al credito e di reperire comunque risorse dalle banche. Su questo secondo aspetto proprio Qual è l’augurio che si sente di esternare al mondo del lavoro e dell’imprenditoria astigiano per ritrovare nuova fiducia e vigore per il futuro? «Soprattutto che nel 2012 si riscontrino davvero le condizioni ideali per gli imprenditori per fare unicamente gli imprenditori, senza più essere soffocati da una burocrazia eccessivamente costrittiva. L’apparato burocraticoamministrativo e quello dei controlli devono operare per far rispettare leggi e normative in vigore, questo è pacifico, però è altrettanto necessario che l’imprenditore non abbia a che fare con un sistema ostile all’azienda, bensì orientato a favore della stessa, per ritrovare fiducia anche in coloro i quali gestiscono la cosa pubblica». L’Unione industriale astigiana è nata il 12 aprile 1935, tre giorni prima della costituzione della Provincia. La sede era in piazza San Martino 11. Associa 250 aziende: 11.000 dipendenti, quasi l’80% dell’occupazione industriale provinciale astigiana. PONSO E DI STEFANO (IDV) E I REFERENDUM “SCIPPATI”... La Corte costituzionale ha stabilito che gli italiani non si esprimeranno sull’abrogazione della legge elettorale. La sentenza ha irritato i promotori della raccolta di firme per i due referendum cassati. In particolare, è esplosa la rabbia di Antonio Di Pietro, il quale ha anche attaccato il Presidente della Repubblica per il ruolo indiretto che Giorgio Napolitano avrebbe avuto in questa decisione. Anche gli esponenti dell’Italia dei valori piemontesi, in particolare il consigliere regionale Tullio Ponso (foto sopra) e dal consigliere provinciale e comunale di Cuneo Fabio Di Stefano (sotto), hanno detto la loro all’indomani della alla notizia della notizia sulla non ammissibilità dei quesiti referendari dei quali il partito è stato promotore, impegnandosi direttamente con la raccolta di firme. «Siamo semplicemente sbalorditi per la decisione assunta dalla Consulta di bocciare i referendum popolari attraverso i quali un milione e duecentomila cittadini hanno chiesto l’abrogazione o l’abolizione di alcune parti della legge elettorale in vigore, il cosiddetto “Porcellum”. Ovviamente bisognerà attendere le motivazioni della sentenza, ma resta l’amarezza in bocca per una decisione che priva gli italiani di un sacrosanto diritto. Se aggiungiamo il fatto che nella stessa giornata il Parlamento ha negato l’autorizzazione all’arresto del deputato del Popolo della libertà Nicola Cosentino, per la quale è stato determinante il voto della Lega, possiamo ben dire che si è vissuta una nuova umiliante pagina nera della politica italiana. Se non si potrà ricorrere al referendum per abrogare il “Porcellum” l’unica strada aperta per riconsegnare alla volontà popolare l’elezione dei rappresentanti in Parlamento sarebbe quella di una legge elettorale sulla quale deve esserci l’impegno di tutti i partiti. Dai primi segnali che abbiamo potuto cogliere riteniamo difficile che questa strada sia percorsa a breve, in quanto l’attuale legge elettorale, criticata da tutti, in realtà è preziosissima per i partiti, i quali scelgono direttamente i rappresentanti del popolo, lasciando ai cittadini il ruolo di meri certificatori della volontà partitica. Speriamo di essere contraddetti e che i partiti decidano di fare la loro parte, dimostrando che il commissariamento della politica italiana, avvenuto con la salita al potere del Governo dei tecnici, è stato solo un incidente di percorso». SÌ, DOBBIAMO CRESCERE DI PIÙ «A È lo scopo per cui nasce la nuova associazione che sarà presentata a Canale il 22 gennaio, presenti Crosetto, Bonsignore, Giachino e numerosi sindaci Mario Rosa 18 á 19 gennaio 2012 á la politica alla ribalta Sotto il titolo, da sinistra: il deputato cuneese Guido Crosetto e l’eurodeputato Vito Bonsignore. Sotto, sempre da sinistra: l’ex sottosegretario di Stato ai trasporti, Mino Giachino, il consigliere provinciale Roberto Nizza e il presidente del Consiglio comunale di Alba, Sebastiano Cavalli l di là di ogni opinione personale e di ogni pregiudizio politico, credo sia ben chiaro a tutti che, se il nostro Paese non ritorna a crescere di più, le manovre economiche e fiscali, giuste o sbagliate che esse siano, non basteranno mai». Ad affermarlo è Bartolomeo Giachino, Mino per gli amici, ex sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti nel quarto governo Berlusconi. «Per tornare a crescere, molto devono fare il Governo e il Parlamento, però il territorio deve fare la sua parte con proposte, critiche, suggerimenti, iniziative e quant’altro», prosegue Giachino. «In Piemonte, ad esempio, se non sblocchiamo davvero i cantieri per la Tav, se freniamo ancora quelli dell’Asti-Cuneo, se non riusciamo a convincere Sergio Marchionne a confermare la presenza della Fiat a Mirafiori, che contributo daremo alla maggiore crescita economica nostra e dell’Italia nel complesso?». A tali premesse segue l’annuncio: «Per questo motivo, insieme a tanti amici del sindacato, del mondo dell’impresa, del settore dei trasporti e a molti amministratori locali diamo vita a un’associa- E TARICCO (PD) INCONTRA I CITTADINI Il consigliere regionale del Partito democratico Mino Taricco (foto) sarà presente il terzo venerdì di gennaio ad Alba, in corso Piave 32/A, e presso gli uffici di via Meucci 1, a Cuneo, il quarto venerdì del mese, per incontrare e confrontarsi con i cittadini. Gli orari dei prossimi appuntamenti sono i seguenti: venerdì 20, dalle 15 alle 18, ad Alba; venerdì 27, dalle 15 alle 18, nel capoluogo provinciale. zione per la crescita economica e sociaRiguardo le che domenica 22 gennaio, con inialle misure per la crescita, Guido Crosetto zio alle 10,30, presenteremo a negli ultimi mesi del governo Canale, insieme a due autorevoli Berlusconi (di cui faceva parte amici impegnati nel Parlamento come sottosegretario alla difesa) nazionale e in quello europeo, non ha lesinato pesanti critiche Guido Crosetto e Vito Bonsignore. alle scelte dell’ex ministro Si tratta di un’associazione “per” e delle finanze, Giulio Tremonti. non “contro”, di un’associazione che cercherà di coinvolgere la società civile, il mondo di chi produce, per rendere il nostro Paese più moderno e competitivo». L’appuntamento è fissato nella chiesa di San Giovanni (in piazza Italia) e a presiedere l’incontro, che inizierà dopo i saluti portati dal sindaco di Canale, Silvio Beoletto, saranno il consigliere provinciale Roberto Nizza e il presidente del Consiglio comunale di Alba, Sebastiano Cavalli. Oltre a Crosetto, Bonsignore e Giachino interverranno numerosi amministratori locali della Granda. Nato a Canale e residente a Torino, Mino Giachino, prima di essere chiamato al Governo da Silvio Berlusconi nel maggio del 2008, è stato dirigente della Finanziaria Breda, consigliere d’amministrazione della Società del traforo del Monte Bianco, dirigente della “Tnt”, componente del Consiglio del Cnel designato da Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) e segretario generale dell’associazione nazionale “Trasporto amico”. VERSO LA SALUZZO-SAVIGLIANO L’Esecutivo a Delfino: «L’iter burocratico per la bretella autostradale terminerà entro il 2013» Il parlamentare dell’Udc Teresio Delfino (foto) ha ottenuto dal Governo una risposta a un’interrogazione dello scorso agosto sulla bretella autostradale Saluzzo-Savigliano, il cui iter tecnico-amministrativo dovrebbe concludersi non prima del secondo semestre 2013. Il deputato di Busca ha commentato: «Sono soddisfatto per la dichiarata volontà di fare in modo che gli adempimenti procedurali si concludano nei termini di legge. Da parte mia ho evidenziato l’opportunità di mantenere alto il controllo sul loro rispetto e sul conseguente, concreto, avvio dei lavori per l’infrastruttura autostradale. Ritengo importante sviluppare un forte rapporto con l’Anas e con la Torino-Savona da parte di Regione, Provincia e Comuni interessati, per ottenere tempi ancora celeri. Un tavolo degli enti locali potrebbe portare importanti risultati nell’accelerazione dei tempi, nonché un importante contributo per la soluzione delle questioni connesse alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il comprensorio Saluzzo-Savigliano». LA LEGA DOMENICA ANDRÀ A MILANO Il Carroccio in Granda organizza sette pullman per la manifestazione contro il governo Monti La Lega nord ha organizzato una manifestazione a Milano contro i provvedimenti del governo Monti. Il Carroccio sarà in corteo domenica 22 gennaio, con delegazioni provenienti da tutte le regioni del nord. Dalla Granda partiranno sette pullman. Ogni autobus ha un referente da contattare per prenotare entro il 20 gennaio. Ecco le località e i recapiti: Cuneo, con tappe a Chiusa di Pesio e Peveragno, 340-5291720; Bra, con tappa ad Alba, 338-6597480; Saluzzo, con tappa a Savigliano, 3384497150: Mondovì, 347-8890784; Borgo San Dalmazzo, con tappa a Caraglio, 347-6700689; Fossano, 327-3841704; inoltre il pullman dei Giovani padani effettuerà tappe in diverse località ed è prenotabile al 333-2136888. «È bello constatare come i posti disponibili si stiano esaurendo», commenta il segretario provinciale, Stefano Isaia (foto). «Militanti e simpatizzanti pretendevano una manifestazione contro questo Governo, non votato dal popolo, che sta spolpando il nord come nessuno prima aveva fatto. Contiamo di portare circa cinquecento persone a Milano». 19 gennaio 2012 Ü 19 LA NUOVA “CASA DEI PIEMONTESI” È GIÀ ON-LINE Lorenzo Vallese Il sito dell’assemblea di palazzo “Lascaris” (www.cr.piemonte.it) ora offre un eccezionale livello di interattività. E anche di trasparenza Quello della trasparenza è uno dei punti fermi sui quali il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo (foto sopra), ha imperniato la propria attività istituzionale. Nell’immagine a destra: l’Ufficio di presidenza dell’assemblea che, oltre a Cattaneo, comprende: i vicepresidenti Riccardo Molinari e Roberto Placido e i consiglieri segretari Lorenzo Leardi, Gianfranco Novero e Tullio Ponso D all’inizio di novembre sono state attuate una razionalizzazione e una semplificazione dell’home-page del sito del Consiglio regionale, riordinandone le sezioni. Il nome del dominio è stato semplificato in www.cr.piemonte.it, valido anche per le desinenze degli indirizzi di posta elettronica. «Puntiamo a stabilire un più proficuo rapporto con tutta la comunità piemontese, di cui il Consiglio è la massima espressione rappresentativa», afferma Valerio Cattaneo, presidente dell’assem- blea di palazzo “Lascaris”, «per avere una maggiore partecipazione alla stesura delle leggi regionali, sentendo il parere di tutti. Vogliamo usare le nuove tecnologie per abbattere le barriere tra istituzioni e cittadini, i quali grazie a internet sono messi in condizione di intervenire direttamente nell’attività legislativa. Più informazione, più trasparenza e più partecipazione: non sono slogan, ma rappresentano la precisa volontà del Consiglio regionale di essere riconosciuto come la “casa dei piemontesi”, anche nel web». Tra le novità di contenuto più si- LE VISITE SONO IN CRESCITA ESPONENZIALE Pagine richieste 1.200.000 Numero di pagine 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre Mese 20 á 19 gennaio 2012 á la politica e l’amministrazione vicine ai cittadini dicembre gnificative, nella sezione “Trasparenza” sono riportate le presenze dei consiglieri alle attività d’aula, aggiornate mese per mese, già da gennaio. Nella stessa sezione si possono reperire i dati sulle indennità, sullo stipendio dei dirigenti del Consiglio e sulle assenze del personale. Nell’ultimo anno il sito del Consiglio regionale del Piemonte ha avuto circa 232 mila pagine visitate al mese (2,5 milioni all’anno). A novembre, con la nuova home-page e l’integrazione con i social network, il numero dei contatti è salito a 522.620 e a dicembre è stato di 955.926. In pratica il numero di pagine richieste è quadruplicato! Entrando nel nuovo sito, oltre a seguire in diretta le sedute d’aula, si può acquisire la registrazione dei singoli interventi dei consiglieri, indicizzati per facilitarne la ricerca. In tal modo i cittadini possono rapidamente conoscere la posizione di ogni consigliere su tutti gli argomenti discussi. Un’altra novità è costituita dal collegamento tra la home-page e il canale Twitter @crpiemonte attivata durante le sedute d’aula, con brevi informazioni sull’andamento del dibattito. Il canale Twitter permette di venire tempestivamente a conoscenza degli appuntamenti dell’agenda e di tutte le attività del Consiglio. In tre mesi di gestione attiva si sono superati i 500 “follower”, ai quali viene offerta la consultazione della rassegna stampa quotidiana, a partire dalle 12, dal lunedì al venerdì. Inoltre ogni notizia pubblicata può essere commentata sui principali social network (Facebook, Twitter e Youtube, dove sono già inseriti numerosi video che prossimamente saranno postati anche su Google +). È stata potenziata anche la sezione “Multimedia” con gallerie fotografiche e video periodicamente aggiornati. Il sito permette di integrare in un’unica linea grafica tutti gli strumenti informativi: l’agenzia CrpNews, i settimanali CrpTv e CrpRadio, il bisettimanale CrpWebTg. Risultano rivisti e accresciuti i contenuti di numerose sezioni: lo Spazio ragazzi (con le visite per le scuole, “Ragazzi in aula”, i Consigli comunali dei ragazzi); il sito storico (con i dati sulle precedenti legislature, a fine anno completamente caricati); palazzo “Lascaris” (con nuovi video dedicati alle collezioni artistiche della sede e, da gennaio, l’albo dei visitatori); l’Osservatorio elettorale (con i risultati del voto trasferiti su cartine a base comunale). Infine tutti i contenuti del sito sono rilasciati a uso libero, non commerciale, con citazione della fonte, secondo la licenza “Creative Commons” che regolamenta i diritti d’autore sulla rete. L’OTTIMO “BILANCIO” GENNAIO-DICEMBRE 2011 Mese Pagine richieste Media giornaliera Totale traffico in Gbyte Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Totale Media mensile 206.658 239.666 275.147 224.097 251.961 260.320 271.972 164.658 233.786 277.558 522.620 955.926 3.677.711 306.476 6.666 8.559 8.875 7.470 8.127 8.677 8.773 5.311 7.793 8.953 17.421 30.836 120.795 10.066 31,70 36,90 41,25 34,71 35,48 38,15 32,67 25,57 37,01 67,48 49,73 43,65 442,60 36,88 Le protesi mammarie ritenute potenzialmente dannose (non risulta sia provata la loro reale cancerogenicità) contengono una gelatina poco compatibile con il corpo umano e che non sarebbe mai stata testata su di esso. Nel gel inserito nelle Pip si riscontra la presenza di additivi impiegati nell’industria petrolchimica. Tra questi figurano resine usate per produzioni come quelle di carburanti, gomma e computer. La conferma della composizione da parte della società di Seyne-surMer, vicino a Marsiglia, all’indomani dello scoppio dello scandalo, dopo un articolo del quotidiano “Libération”, ha sollevato un’ondata di panico tra le donne che si sono fatte impiantare queste protesi mammarie. “IDEA” ha chiesto chiarimenti al dottor Alberto Rivarossa, chirurgo plastico in Cuneo, Torino e Fossano presso il centro “Biomed” N on si placano i timori suscitati dalle notizie non proprio rassicuranti sulle protesi Pip (“Poly implants prothesis”) prodotte in Francia, che si teme siano a rischio tumore. Il Governo d’Oltralpe ha raccomandato, a titolo solo preventivo e senza alcun carattere d’urgenza, la rimozione delle protesi a trentamila donne sottopostesi all’impianto. In Italia, il Ministero della salute ha sottolineato: «Non ci sono le premesse per creare allarmismi sulle in chirurgia plastica dell’Università di Torino, che proprio negli anni Novanta, periodo di maggior evoluzione e trasformazione delle protesi mammarie, si occupò di “biomateriali in chirurgia plastica”. Dottore, ci spiega quali sono le ragioni per cui le Pip sono state ritirate dal commercio? «L’Agenzia francese responsabile per i dispositivi medici ha informato tutte le autorità europee di aver effettuato un controllo negli impianti produttivi delle Pip, in seguito a ripetute segnalazioni di rotture localmente tossici sui tessuti in caso di rottura. Il fondatore della società produttrice delle protesi mammarie “incriminate”, Jean-Claude Mas, avrebbe volontariamente tenuto nascosto all’organo di certificazione tedesco Tuv l’uso di questo gel». Com’è la situazione nel cuneese? Da noi sono state utilizzate molte protesi Pip? «Devo dire che non è opportuno creare inutili allarmismi. Su pazienti della provincia di Cuneo vengono effettuati 400-500 interventi annui di inserimento di protesi mam- SULLE PROTESI P.I.P. VA EVITATO L’ALLARMISMO Il dottor Alberto Rivarossa, responsabile della chirurgia plastica al “Santa Croce” di Cuneo: «Però la ditta produttrice da tempo non aveva buone referenze» Simona Borsalino protesi mammarie. Non ci sono prove di un legame tra le protesi Pip e l’insorgere di tumore, ma esiste solo una maggiore probabilità di rottura delle stesse». Per approfondire un tema così scottante, “IDEA” ha incontrato il dottor Alberto Rivarossa, responsabile della chirurgia plastica dell’ospedale “Santa Croce” di Cuneo, docente 22 á 19 gennaio 2012 á un tema scottante precoci delle protesi di questa società. In seguito ai controlli, è emerso che dal 2001 la maggior parte delle protesi prodotte è stata riempita con un gel di silicone differente da quello autorizzato. Un silicone, non conforme e non approvato dalle autorità competenti, che contiene residui di idrocarburi i quali causano infiammazione e possono essere maria, di cui circa 150 di carattere ricostruttivo, dopo un tumore, e gli altri di natura estetica. Dal mio osservatorio, in qualità di chirurgo plastico, sono assolutamente tranquillo anche perché mi sono sempre orientato verso l’utilizzo di biomateriali di provata affidabilità, non consigliando mai protesi Pip, sia nelle strutture pubbliche e nemme- no in quelle private, pur esercitando queste una forte attrattiva economica. Tuttavia, e credo sia doveroso ricordarlo, la “Poli implant prothesis” è un’azienda che da molto tempo presentava referenze oggettive e soggettive non così brillanti. E i professionisti sanno che in passato furono ritirate dal mercato anche le protesi “Hydrogel”, frutto dello stesso marchio francese...». Allora perché le Pip hanno una così larga diffusione? «Soprattutto per una ragione economica. I numeri sottolineano come le Pip impiantate in Italia siano stimate in 5.000, mentre quelle prodotte in totale sono state 400 mila, perlopiù diffuse in Francia, ma presenti in tutta Europa, Asia e Sudamerica. Sono numeri da capogiro se pensiamo che si tratta di soluzioni reperibili a basso costo e con canali di distribuzione spesso di tipo discount. Io ritengo non sia una colpa operare in un mercato low cost, per cui sono convinto che chi ha utilizzato in buona fede questi prodotti, comunque certificati Ce, non meriti la criminalizzazione in atto in cost” che fanno del basso prezzo il requisito fondamentale». Va anche sottolineato che l’uso delle protesi mammarie non è sempre e solo per uso estetico... «Sì, questo è verissimo. Occorre non dimenticare che le donne che hanno subìto interventi al seno con inserimento di protesi, dopo avere sconfitto il cancro, sono spesso psicologicamente vulnerabili. Mi sento di garantire loro la massima sicurezza per gli interventi eseguiti presso le strutture in cui opero, ma penso che occorra tranquillizzare anche le pazienti che hanno inserite le protesi Pip. Si rechino dal proprio specialista di fiducia e seguano le indicazioni e i suggerimenti del caso». Secondo lei, cosa occorrerebbe fare ora per evitare il ripetersi di tali “inefficienze”? «Penso sia doveroso che gli organismi di controllo attuino accertamenti preventivi di routine. Credo altresì sia basilare ottenere la completa tracciabilità dei prodotti utilizzati tramite l’istituzione del Registro nazionale delle protesi. Lo esigiamo per il cibo, per l’ambito fi- questi giorni. Piuttosto, ciò che mi stupisce è che ne fossero diventati utilizzatori anche centri d’eccellenza e colleghi-professionisti abbastanza blasonati. In sincerità bisogna comunque ribadire che si tratta perlopiù di eccezioni in quanto la diffusione delle Pip è assai più ampia nei pericolosi settori della chirurgia plastica ed estetica “low nanziario... perché non nel settore medico? Sono inoltre convinto che l’impegno del professionista debba essere proprio quello di orientarsi correttamente nell’effettuare le scelte migliori o perlomeno quelle Dopo che presentano il miglior rapporto 15-20 anni può costo-qualità». essere consigliabile la Ma oggi esistono, dottor Risostituzione cautelativa della varossa, alternative sicure protesi. Inoltre vanno sostituite alle protesi per aumentare il quelle la cui produzione è antecedente al 1994, in quanto volume del seno? sono superate e di qualità «Sì, esistono, ma non sono inferiore agli standard ancora totalmente validate: la attuali. prima è costituita dal prelievo e dall’utilizzo del tessuto adiposo della paziente stessa. Sul fronte sicurezza sono in corso di valutazione gli aspetti biologici e le garanzie in ambito mammario. Obiettivamente non è una soluzione indicata per volumi elevati, anche se sono certo rappresenterà un’importante frontiera nel futuro della chirurgia rigenerativa. Il secondo metodo, che io però sconsiglio decisamente, è l’utilizzo di materiali di sintesi iniettabili, come l’acido ialuronico ad alto peso molecolare, che spesso produce quadri di mastite cronica cistica e granulomatosa. Per questo motivo di recente è stato vietato in Francia, mentre non ne è mai stato consentito l’uso negli Stati Uniti d’America. In Italia, invece, almeno per ora, si può...». Classe 1935, nativo di Paesana e parroco di Crissolo da quando aveva 33 anni, il religioso ha raggiunto la vetta oltre 120 volte Valter Bergesio Una celebrazione eucaristica in alta quota risalente al 1999 e poi, da sinistra, un primo piano di don Luigi vicino al suo ritratto da bambino (nacque a cascina “Bergia” di Paesana da una famiglia di poveri agricoltori), il parroco di Crissolo immortalato nel 1985 prima che si incamminasse verso l’ennesima scalata sul “Re di pietra” e, infine, il Parroco durante la Messa di mezzanotte nella chiesa di Crissolo che, nel suo piccolo, è un autentico evento capace di ravvivare la fede di chi partecipa 24 DON LUIGI DESTRE È... IL “PAPA DEL MONVISO” C ome ha sostenuto il direttore di “IDEA” in un suo editoriale, gli applausi in chiesa sono una spettacolarizzazione di cui si dovrebbe fare a meno, specie ai funerali, quando nel silenzio ognuno può ricordare i momenti più significativi passati con la persona che ci ha lasciati. Come tutte le regole, però, ci sono le eccezioni e gli applausi per e con don Luigi Destre, alla Messa di mezzanotte di Crissolo, sono proprio eccezionali, come la personalità di cui parliamo. Don Luigi, ci parli della sua infanzia. «Venni alla luce a Paesana, a cascina “Bergia”, il 21 giugno del 1935 da Rosa e Chiaffredo Destre. Siccome mio nonno paterno si chiamava anche Chiaffredo, i genitori decisero di chiamarmi Luigi (il 21 giugno è il giorno di San Luigi) e di lasciare Chiaffredo come secondo nome, per non offendere la tradizione di “arnomé”. A pochi giorni dell’inizio della scuola, nel 1941, i Carabinieri si presentarono in cascina chiedendo di Destre Chiaffredo di Chiaffredo. Mia madre rispose che si trovava nei campi, così le autorità ordinarono che avrebbe dovuto presentarsi il giorno dopo in caserma, assieme a suo padre. Al suo ritorno mia madre lo assalì: “Cò l’has combinà? Son venù ij Carabigné a ser- á 19 gennaio 2012 á la fede unita alla passione per la propria terra chete! Ora vas a dijlo a tò pare e doman matin andeve tuti e doi ën caserma!”. Il giorno seguente i due si presentarono dal Comandante della stazione, il quale chiese notizie di Destre Chiaffredo di Chiaffredo di cascina “Bergia”, il quale non si era presentato a scuola. Mio padre rispose: “Sono io, ma mi l’hei mach fàit tersa elementar”. Il militare precisò che parlava di un bambino. La discussione si protrasse in municipio dove si chiarì tutto: all’atto della registrazione l’incaricato non aveva riportato Destre Luigi Chiaffredo, bensì Destre Chiaffredo Luigi. Considerato che per il cambio di nome mio padre doveva pagare l’equivalen- Don Luigi Destre, parroco dal 1968 di San Giovanni Battista di Crissolo, è anche te del valore di una parroco di Santo Stefano di Oncino vacca, e lui ne possee amministratore parrocchiale della deva solo tre, decise parrocchia di San Claudio di di lasciar perdere diOstana. È anche rettore del cendomi: “Lassoma santuario di San Chiaffredo di Crissolo. Ciafré, tan niàiti te ciameroma sempe Luis”». E la vocazione? della mia co«Uscito dalla quinta elementare noscenza del latino e del greco e come primo della classe, don mi diedero 9 di entrambe le Giuseppe Serre di Oncino si pre- materie, e anche di italiano. Quesentò ai miei genitori con una sto grazie al dono della memoria proposta: “Vòst fieul a l’è ’n che mi sono ritrovato, anche se gamba a scòla, l’eve pa pensà de assieme ai vari 8 di filosofia, stofelo studié?”. Mio padre la mise ria e geografia devo ammettere il subito sul piano economico: “Mi 6 di matematica... Purtroppo, l’hei mach tre vache...”. E il cura- non praticando le lingue, le ho to rincalzò: “Ma mach për lolì perse con gli anni e rimpiango di vardoma, sarìji pa content ëd felo non aver mai studiato il tedesco e studié da previ? Peuj se a-j pias l’inglese, anche se parlo il francepa, a peul ëndé anans da avocat o se e un po’ il portoghese e lo spada cheicòs d’àut”. Dopo un po’ di gnolo. Nel 1986, a San Francisco titubanza i miei decisero di dar- de Cordoba, davanti al monumi questa possibilità dicendomi: mento agli emigranti, celebrai la “Dësbreujte ti”. Passato l’esame Messa in piemontese con il mesdi ammissione alla media, entrai sale di don Fusero. Poi a Cordoba in seminario con altri venti novi- mi mandarono a officiare in spazi e dopo dodici anni di studi arri- gnolo e così, mescolando anche vammo a “prendere Messa” solo un po’ di italiano e di piemontein due. La mia grande penitenza è se, me la cavai. In Brasile mi cistata la vita comune, ma l’ho mentai con il portoghese in una fatto perché era l’ideale che ho frazione sperduta. Quella domematurato pian piano». nica il Vangelo parlava di Gesù Quindi ha mai avuto nessun che caccia i venditori dal problema a scuola. tempio e dopo la sacra let«All’esame di quinta Ginnasio, al tura ci fu la rappresenliceo “Rosmini” di Torino, gli e- tazione. Non avevo saminatori si impressionarono mai visto una cosa del genere e ne fui entusiasta». Torniamo al discorso di prima. Finiti gli studi cosa fece? «Ordinato prete il 28 giugno 1959, rimasi ottanta giorni viceparroco a Sampeyre, otto mesi viceparroco a Bagnolo e otto anni a Paesana. Dopo di che, a 33 anni, arrivai a Crissolo». La passione della montagna? «Il tutto iniziò a Paesana quando un giorno alla settimana lo dedicavamo alla gita con i ragazzi. La prima settimana ad Agliasco, poi a Prato Guglielmo, quindi scollinavamo in Valle Varaita o dall’altra parte a Bagnolo, fino all’ultima gita: il Monviso». E così iniziò la storia del “Papa del Monviso”. «Accompagnavo i ragazzi con l’aiuto di una guida. La nostra filosofia era “O tutti o nessuno” e così negli anni abbiamo portato al “battesimo del Viso” più di 1.500 giovani. E tan- QUELLA VOLTA CHE TRASSE IN SALVO UNA RAGAZZA E LA CURÒ SUL POSTO Un simpatico episodio relativo a un brutto incidente automobilistico, per fortuna risoltosi nel migliore dei modi. E quella volta che, anni fa, il Procuratore della Repubblica di Saluzzo disse al religioso... Don Luigi, prima di congedarci ci narri ancora un episodio particolare. «Ve ne racconto uno simpatico. Una sera di molti anni fa, scendendo da Crissolo, vidi due ragazzi insanguinati a bordo strada. Mi fermai e i due mi dissero che erano finiti con l’auto nella scarpata e che altri due amici erano ancora incastrati dentro. Scesi con una pila e facendo leva con il mio corpo raddrizzai la vettura. Portati su i due giovani, mi accorsi che la ragazza sanguinava dall’inguine: decisi così di iniettarle un calmante e di cucirla sul posto. Alla fine li caricai tutti e quattro e li portai al pronto soccorso. Il chirurgo che ci accolse disse che la cucitura andava bene, ma che la ragazza doveva restare ancora in osserva- Da sinistra: una salita sul Monviso effettuata nel 1978 dal religioso; don Luigi Destre fotografato nella casa di Paesana; di nuovo sulla vetta del “Re di pietra”, nel 1997, con il maestro Claudio Boglio e il “primino” Nino Montersino 26 zione per la notte. Parecchi mesi dopo mi trovavo con altri confratelli al santuario di San Chiaffredo e una coppia mi si avvicinò salutandomi. La ragazza, appena capì che non li avevo riconosciuti, mi disse: “Ma come, don Luigi, non mi riconosce? Lei è stato il primo ad abbassarmi le mutandine!”. Dall’imbarazzo iniziale passammo a una risata generale». Il più tardi possibile, ma qualcuno invocherà la sua santità... «Già fatto. Il procuratore della Repubblica di Saluzzo, Aldo Ignesti, in una telefonata di molti anni fa, tirandomi le orecchie per un’incomprensione, mi disse: “Don Luigi, lei o è un santo o è un gran filibustiere!”». ti di quei ragazzi sarebbero poi diventate guide alpine». Mai rischiato grosso? «Una volta salendo per il Visolotto, verso il passaggetto del buco, a una ragazza mancarono le forze. Dopo dieci minuti di massaggi e di riposo dissi al gruppo che saremmo tornati indietro. Mancava poco alla punta e gli altri erano contrariati. Così decisi di prenderla a spalle, la legai a me con un giro di corda e la portai fino in cima. Ritornato al Gagliardone, sempre con la ragazza a spalle, j’ero s-ciòp, mi coricai un momento e mi accorsi della grande sciocchezza che avevo compiuto e mi ripromisi di non farlo mai più. Una sera del 1972 ero al “Quintino” con la guida Bano e stavamo fissando la luna sul Viso. Lui mi disse: “Sarìa bel ëndé su ora, l’avrìo gnanca damanca dla pila”. E io: “Andoma!”. Arrivammo all’una in cima e tornammo giù per ripartire con il gruppo alle 4. In seguito commentai con l’amico Bano che avevamo commesso davvero un’imprudenza perché il giorno dopo non avremmo potuto avere la prontezza di sempre». Quindi, quante ascensioni sul Viso ha fatto? «Più o meno 120, 53 Messe e due matrimoni, ma dei matri- á 19 gennaio 2012 á la fede unita alla passione per la propria terra moni mi pentii. Il padre della sposa, mio compaesano, mi disse: “Don Luigi mi te perdonerai mai lòn ch’a l’has fame, l’has marià mia fija ’ns ël Viso e mi j’ero pa. Dovìes nen përmettilo, perché ’n pare e na mare a l’han gòj ëd voghi ij fieuj ch’as mario”. Da allora, quando mi era richiesto, consigliavo agli sposi di celebrare il matrimonio in chiesa con i parenti e di ripetere la funzione sul Viso il giorno dopo». Una vita dedicata alle montagne. Lei è stato responsabile del soccorso alpino, giusto? «Entrai nel soccorso alpino nel 1968 e ne fui il responsabile fino al 1989, cioè fino a quando diventò professionistico e uscì la storia dei rimborsi. Allora decisi di fare un passo indietro. Ricordo quando, con la guida Bano, stavamo portando un ferito grave sulla barella sulle spalle. Al passaggio delle Sagnette il ferito mi diede un colpo con il piede. Mi fermai e decisi per l’estrema unzione. In 34 anni abbiamo riportato a valle 71 salme con una media di due o tre interventi a settimana». I “suoi” paesi? «Nel 1968 a Crissolo c’erano 352 persone. Ora, tutto l’anno, ne vivono meno di 50, 11 a Ostana e 23 a Oncino. Fino a trent’anni fa, quando andavo su d’estate, c’erano i vecchietti al sole davanti a casa, che senten- quando si avvicinano al mondo del lavoro, quando decidono di formare una famiglia oppure quando devono cambiare casa». Il rapporto con la sua famiglia è sempre stato buono? «Certo. Anche mio fratello entrò in seminario, ma quella non era la sua strada e scelse di continuare a lavorare la campagna, per poi imparare il mestiere di muratore. Mia mamma mancò nel 1972, così mio padre mi fece da sacrista a Crissolo per circa 14 anni e ci facemmo buona compagnia. Sovente, ricordando il malinteso sul mio nome di battesimo, scherzavo dicendogli che aveva ziavano con delle battute da filosofi. Molte cose sono cambiate, alcune in meglio. Ricordo quando è stata eseguita l’arginatura del Po a Crissolo in cemento armato: facevo parte delle persone contrariate, ritenendolo uno sconcio, una deturpazione della natura. Negli anni, però, questa soluzione ha salvato il paese dai danni delle alluvioni. Questo per dire che non bisogna essere fanatici dell’ecologia a ogni costo, ma valutare il tutto di situazione in situazione». Dopo tutto ciò che ha fatto per la sua gente, lei sarà un punto di riferimento per tutti! «Le persone, specie in questi paesini, hanno bisogno di qualcuno che le ascolti. Chiedono consigli preferito una vacca a me». E con il clero? «Buono. Tirando le fila sono felice di aver dedicato la maggior parte del mio servizio in montagna. Ogni volta che mi hanno proposto uno spostamento verso il fondovalle ho rifiutato, perché in questi piccoli centri non mi avrebbero rimpiazzato. Non ho mai voluto tradire la mia gente, ho dedicato anni a creare qualcosa e non ho voluto abbandonarla. Beh, poi non voglio dimenticare che nel 1989 accompagnai l’allora vescovo di Saluzzo, mons. Sebastiano Dho (poi nominato ad Alba, ndr), fin sul Re di pietra. Lassù in punta iniziò a piangere come un bambino e telefonò persino in Vaticano». «IL NOSTRO “SEGRETO” STA NELLA FORZA E NELL’ENTUSIASMO DEL GRUPPO» A fronte dei problemi a cui si trova a far fronte, comuni a tutti gli altri amministratori locali, problemi sempre più pesanti, legati alla “vil pecunia”, che impediscono di concretizzare i progetti più rilevanti («Quest’anno la nostra capacità di indebitamento è stata ridotta a 500.000 euro nell’arco dei dodici mesi, e del resto è nostra intenzione non gravare, con ulteriori mutui, sulle spalle delle generazioni future», spiega Bruna Sibille), “la” Sindaco di Bra trae più d’un motivo di Claudio Puppione consolazione non soltanto da quelli che ritiene i concreti risultati positivi della prima metà del suo mandato, ma anche dalla forte coesione della Giunta civica e della maggioranza consiliare braidesi. «In Consiglio c’è una situazione delicata. In pratica siamo in equilibrio 10 a 10 e quindi è fondamentale l’impegno di ognuno. Un impegno che si mantiene costante, sorretto anche da un entusiasmo che non viene meno, con i consiglieri e gli assessori attenti a «D al giorno dopo l’insediamento sono il sindaco di tutti, non solo dei braidesi che mi hanno votata. E questa considerazione, che per me è reale e non un semplice slogan di facciata, fin dall’inizio sta alla base della nostra gestione del Comune». Una gestione che Bruna Sibille vuole mantenere in una “casa di vetro”, come dimostra anche il dia- recepire le esigenze dei cittadini e a farsene carico», afferma Sibille. «Quando, dopo il primo turno, presentai la squadra con la quale avrei gestito il municipio in caso di successo elettorale, poteva sembrare un azzardo, perché il gruppo era giovane e per la maggior parte privo di esperienza amministrativa. Ebbene, dopo due anni e mezzo, posso dire di essere più che soddisfatta di quella scelta. Insieme siamo cresciuti e maturati. Credo che i fatti lo dimostrino». rio tenuto sul web (www.brunasibille.blogspot.com), attraverso il quale giorno per giorno rende nota ogni sua azione, anche al di fuori del ruolo istituzionale. Nata a Bra nel 1950, laureata in economia e commercio, insegnante («La passione per la scuola mi è rimasta nel sangue!»), è sposata con Ugo Minini, con cui condivide la passione politica e la militanza nel Pd, e ha un figlio. L’Azione cattolica e l’oratorio di Sant’Andrea le fecero fare apprendistato nel campo dell’impegno sociale e del volontariato. Dopo essere stata vice del sindaco Franco Guida in una Giunta braidese “politicamente anomala”, fu assessore regionale dal 2005 al 2009 alla montagna, alle opere pubbliche e alla difesa del suolo. Nel maggio 2008 è stata nominata presidente dell’Aipo (Autorità interregionale per il fiume Po). Poco più di due anni e mezzo fa «BRA CRESCERÀ E NON SOLO PER LE OPERE PUBBLICHE» Bruna Sibille spiega cosa ha realizzato e cosa farà con il gruppo che la sostiene, pensando anche alla qualità della vita trionfò al ballottaggio, sostenuta dalla coalizione di centro-sinistra e dall’Udc. Essendo la giunta Sibille a metà del mandato, è tempo di tracciare in bilancio. Proprio nell’ottica della trasparenza a cui si richiama, l’Amministrazione ha voluto farlo in una riunione pubblica convocata alcune settimane fa. In quell’occasione è stata presentata una fitta lista di azioni intraprese o sul punto di esserlo, a fronte del centinaio di interventi previsti dal programma elettorale: 17 sono state completamente realizzate, 34 sono in via di conclusione, 35 risultano a metà percorso, 12 sono state iniziate e 9 devono essere avviate, oltre a 81 nuove azioni completate oppure in corso, al di fuori di quelle previste nel programma. Prima di finire la legislatura, l’Amministrazione civica braidese guidata da Bruna Sibille ha di fronte a sé sfide importanti, come la realizzazione della nuova scuola elementare di via Gabotto, il collegamento tra la tangenziale e la rete autostradale, il trasferimento della scuola media “Piumati” di via Barbacana e l’allacciamento della rete fognaria al depuratore consortile di Govone. Senza dimenticare la strenua difesa dell’ospedale “Santo Spirito”, parte del quale, all’apertura del nosocomio di Verduno, resterà di proprietà pubblica, e dei servizi socioassistenziali minacciati dai tagli ai trasferimenti statali e regionali al Consorzio territoriale che li gestisce. Fra i fiori all’occhiello di questo biennio e mezzo c’è l’approvazione del Piano regolatore generale, a conclusione di un iter molto lungo. In Consiglio lo strumento urbanistico che definisce le linee di crescita della città per il prossimo ventennio è stato votato all’unanimità nel mese di luglio, un esito significativo che, ad esempio, contrasta in modo eclatante con le polemiche fra maggioranza e opposizione registrate da Alba sullo stesso argomento. «Il Prg era stato impostato dalla precedente Amministrazione», spiega Bruna Sibille. «Al di là dello scontro che abbiamo avuto durante la campagna elettorale, quando il centro-destra decise una accelerazione improvvisa della pratica che a noi era sembrata del tutto inopportuna, gran parte delle scelte compiute erano condivisibili e, nel ruolo di minoranza che svolgevo, avevo avuto modo di segnalarlo. Sarebbe stato assurdo “smontarlo” per ragioni ideologiche o, peggio ancora, per ripicca. Quando sono diventata sindaco ho chiamato i tecnici progettisti, abbiamo analizzato gli eventuali interventi correttivi in un’ottica di condivisione con l’opposizione e con i cittadini. Abbiamo esaminato con la massima attenzione le osservazioni fatteci pervenire e siamo arrivati a raccogliere un voto unanime, come auspicavo». Il Prg prevede l’aumento della popolazione braidese di circa 7.600 unità. Si sa che in questo campo c’è sempre molto ottimi- 500.000 EURO PER LE EX CARCERI È il contributo regionale previsto dal recente accordo di programma per il recupero di palazzo “Garrone” A Torino è stato siglato l’accordo di programma tra l’Amministrazione comunale di Bra e la Regione che consentirà il recupero delle ex carceri di palazzo “Garrone”, dove saranno realizzati gli uffici destinati ai servizi socioassistenziali comunali. Il documento è stato siglato dal sindaco, Bruna Sibille, e dall’assessore regionale alla sanità, Paolo Monferino, e prevede un contributo regionale di mezzo milione di euro per il finanziamento dei lavori. Erano presenti i funzionari regionali dei settori assistenza e patrimonio e il direttore generale del Comune, Fabrizio Proietti. Sarà così possibile completare il recupero dell’immobile di piazza Caduti per la libertà che oggi ospita i servizi giudiziari e l’ufficio tributi comunale. PER LA SANITÀ GUARDIA SEMPRE ALTA «Bene il riconoscimento dell’autonomia dell’Asl Cn2, però ci sono punti cruciali su cui occorre vigilare» All’annuncio dell’intenzione della Regione di rispettare, nell’ambito del nuovo Piano sanitario, le specificità e l’autonomia tanto dell’Asl Cn2 quanto del costruendo ospedale unico di Alba-Bra non è stata estranea la mobilitazione corale scattata alla vigilia di Natale. Bruna Sibille ne è convintissima: «Rispetto alla necessità di “fare sacrifici” che ci avevano prospettato come ineludibile, e precisato che la spesa sanitaria va davvero ridotta e tenuta sotto controllo, è evidente che la giunta Cota ha accettato di riconsiderare la propria posizione rispetto al nostro territorio. In ciò ha molto influito l’iniziativa che ha visto collaborare gli amministratori locali e le forze imprenditoriali, con la vibrata protesta che ha fatto avviare anche la petizione on-line. Credo che la reazione di braidesi e albesi abbia molto contribuito al “ripensamento” della Regione». A parti invertite, quando Bruna Sibille era assessore regionale e la giunta Bresso ipotizzò la creazione di un’unica Azienda sanitaria locale in provincia di Cuneo, l’attuale Sindaco della città della Zizzola si trovò a dover fronteggiare le stilettate polemiche dei Comuni (allora Alba e Bra erano amministrate dal centro-destra): «Quando l’assessore alla sanità, Mario Valpreda, mi prospettò questa intenzione, non esitai a minacciare le dimissioni. Il territorio aveva ragione a protestare e a pretendere che l’Asl fosse mantenuta, così come ce l’ha ora. Anche in quella occasione la mobilitazione contro un’impostazione assurda portò buoni frutti». Tutto bene, allora? Si possono tirare i remi in barca, perché la situazione è appianata? Secondo Bruna Sibille è meglio mantenere alta la guardia: «Ci sono state fornite ampie rassicurazioni e non ho motivo di dubitare della buona fede dei amministratori regionali come Alberto Cirio e Federico Gregorio. Però penso che occorrerà verificare come sarà attuato l’annunciato Quadrante del Piemonte sud. Non vorrei che, nella sostanza, l’autonomia oggi promessa per l’Asl e il mantenimento del legame con il territorio per il nosocomio di Verduno venissero vanificati dalla creazione di una sorta di “direttorio” che arriverebbe comunque all’obiettivo di avere una gestione unificata della sanità nella nostra provincia». smo, però resta il fatto che la città della Zizzola nel 2011 ha superato il traguardo dei 30.000 abitanti, proseguendo un trend positivo che dura da anni. Un altro progetto che Bruna Sibille considera fondamentale è quello del teleriscaldamento, ormai alla fase attuativa, che potrebbe dare una spinta per la soluzione del problema dell’inquinamento dell’aria per il quale, nel suo piccolo, il Sindaco dà l’esempio spostandosi sempre in bicicletta. Molto resterebbe da scrivere dopo il lungo colloquio con la prima cittadina, spesso svolto in piemontese, però lo spazio è tiranno. E allora limitiamoci a dire che un ulteriore punto di merito di Bruna Sibille è senz’altro la sua attenzione alla legalità e all’educazione civica, con l’azione costante della Polizia locale, ma non solo. Nella foto a sinistra Bruna Sibille posa con la sua Giunta, di cui fanno parte gli assessori Marcello Lusso (vicesindaco), Giovanni Fogliato, Luciano Messa, Biagio Conterno, Giuseppe Bonetto, Massimo Borrelli e Alberto Rizzo bilancio di metà mandato Ü 19 gennaio 2012 Ü 29 CaMMInata SoLIDaLE A SALUZZO La nona edizione del “Fitwalking del cuore” punta a dare un bel contributo al volontariato e a superare quota 5.000 Giuliano Belfiori Considerato il successo riscosso nella passata edizione, verranno riproposte le iniziative “Fitwalking con l’amico del cuore” per prendere parte con il proprio cane al costo di 7 euro (5+2) e i “Menù del cuore” per proseguire la giornata pranzando a un costo agevolato presso i ristoranti aderenti G iunge alla nona edizione la camminata fitwalking più numerosa d’Italia. Il “Fitwalking del cuore” di Saluzzo è stata in questi anni la manifestazione che più di ogni altra iniziativa ha saputo sottolineare la strada fatta dal progetto “Saluzzo città del cammino”. Grazie all’impegno dei fratelli Damilano, a una maggiore attenzione verso stili di vita più salutistici, all’impegno per rendere Saluzzo una città a dimensione di cammino, il “Fitwalking del cuore” ha moltiplicato le adesioni raggiungendo la scorsa edizione la cifra record di 4.000 iscritti, ben mille in più dell’appuntamento precedente. “Farsi del bene per fare del bene” UN CICLO DI INCONTRI PER GENITORI Ancora due serate per imparare il mestiere più difficile del mondo nella città del Marchesato Sono iniziate ieri, mercoledì 18 gennaio, le serate informative a Saluzzo per genitori con gli psicologi clinici Elena Messa e Michele Martini a far da relatori. Il progetto ha l’obiettivo di sostenere e informare i genitori per aiutarli a trasformarsi da “dilettanti” a “esperti” nella soluzione dei problemi, riscoprendo e attivando le risorse del nucleo familiare. Il primo incontro verteva su “L’attesa e i primi anni di vita dei figli”, mentre il secondo, in programma il primo febbraio alle 20,30 presso la scuola elementare “Mario Pivano” di piazza Dante, riguarderà i percorsi nella scuola primaria. Si concluderà il 28 febbraio, sempre alle 20,30, presso la scuola media “Rosa bianca” di via Cesare Segre, parlando di preadolescenza e adolescenza. La partecipazione alle serate è gratuita. Per info: tel. 338-1164009 o [email protected]. 30 á 19 gennaio 2012 á da segnare in agenda! è il filo rosso di queste nove edizioni. L’aspetto solidale è infatti fondamentale: quanto raccolto dalle iscrizioni è stato devoluto a to che verrà sostenuto con l’eventuale contributo. Nuovo obiettivo per questa nona edizione è di crescere ancora e rag- sostegno di iniziative benefiche presentate da associazioni senza scopo di lucro attive sul territorio. Con l’aumentare di anno in anno del numero degli iscritti la formula di distribuzione dei contributi è stata variata per ripartire in modo più equo quanto raccolto. E nella scorsa edizione è stata introdotta un’ulteriore novità: le associazioni e i gruppi sportivi sono tenuti a comunicare preventivamente al Comitato organizzatore il proget- giungere un nuovo primato davvero importante, ovvero di raggiungere quota 5.000 iscritti. L’appuntamento è per domenica 22 gennaio, con partenza alle 10,15 e la possibilità di scegliere fra tre percorsi: quello breve cittadino di 6 chilometri, l’intermedio di 10 fino a Manta sulla ciclabile già terreno di allenamento per molti camminatori e il lungo di 13 chilometri fino a Verzuolo. Il costo dell’i- PRIOLA, SOPRALLUOGO SULLE STRADE Si sta valutando l’ipotesi di ampliare un tratto della provinciale 292 per migliorarne la viabilità Sopralluogo alla viabilità del Comune di Priola, in Valle Tanaro, per la presidente della Provincia, Gianna Gancia, che, accompagnata dal consigliere regionale Federico Gregorio e dal sindaco, Luciano Sciandra, ha verificato le condizioni della strada provinciale 292. L’incontro, a cui hanno partecipato anche l’assessore comunale Domenico Bianco e il geometra Marco Rovere del Reparto viabilità di Mondovì, ha evidenziato le problematiche della carreggiata che unisce il capoluogo con la frazione Casario. «Stiamo attraversando un periodo di ristrettezze», ha dichiarato la presidente Gancia, «caratterizzato dalla scarsità di risorse economiche: fondamentale risulta, perciò, l’impegno nel mantenimento delle infrastrutture esistenti. Il nostro sopralluogo rappresenta un segnale di attenzione da parte dell’ente ai fabbisogni della popolazione. La Provincia si impegna con suo personale a effettuare migliorie alla strada, finalizzate al ripristino delle condizioni di sicurezza». Verrà valutata la possibilità di ampliamento di un tratto della strada provinciale, attraverso l’allargamento del tracciato, grazie alla collaborazione tra Provincia e Comune, ente che provvederà alla fornitura del materiale necessario alla realizzazione. Dei lavori si occuperà il personale della Provincia. scrizione è rimasto invariato a 5 euro. Il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno dei progetti solidali presentati dai sodalizi e dai gruppi sportivi partecipanti. Quest’anno è stata introdotta un’altra importante novità riguardante proprio i gruppi, per ampliare i contributi e aiutare ancor più realtà attive nel sociale, nello sport, a sostegno dell’infanzia e in ambito scolastico: beneficeranno del contributo solidale tutti i gruppi e le associazioni che iscriveranno almeno 200 persone e non solo i primi cinque come nelle passate edizioni. Il Comitato organizzatore ha deciso di sostenere il progetto presentato dall’associazione “I ciliegi selvatici” di Manta, mirato all’inserimento lavorativo delle persone disabili della provincia di Cuneo. Teatro della partenza e dell’arrivo sarà, come da tradizione, piazza Cavour che accoglierà anche gli stand delle aziende partner, dell’Avis di Saluzzo e dell’associazione “Vivalda” che collaborano con gli organizzatori, l’Asd Scuola del cammino, alla realizzazione dell’evento, l’area ristoro, gestita dagli alpini di Scarnafigi, per rifocillarsi con una buona bevanda calda dopo la camminata, e l’area di distribuzione dei prodotti offerti dagli sponsor. Per ottenere altre informazioni: [email protected], oppure tel. 0175-248132. MANCA LA NEVE E ORA SI TEME LA BEFFA FISCALE Mario Rosa La Regione “creerà” il concetto di “siccità nevosa” per poter applicare lo stato di calamità. Intanto ci si mobilità per il calcolo delle tasse COINVOLTO ANCHE TUTTO L’INDOTTO Il Consorzio imprenditori turistici: «Sono state affrontate spese ingenti, ma non faremo incassi» C’è unità di vedute tra albergatori, responsabili delle società che gestiscono gli impianti di risalita, commercianti e operatori delle agenzie immobiliari nei centri sciistici della provincia di Cuneo. «I negozi di articoli sportivi hanno assortimenti merceologici intonsi», precisa Giovanni Sandri, presidente del Consorzio imprenditori turistici. «Gli immobiliaristi non lavorano, skilift e seggiovie sono attivi solo in minima parte, su piste create artificialmente. Intanto le spese si accumulano, perché tutti si sono preparati alla stagione assumendo personale, tenendo in ordine gli hotel e rinnovando gli articoli in vendita. Non ci sono clienti, ma i dipendenti sono in servizio. Già penso ai quesiti dell’Ufficio imposte, insospettito dal fatto che, con tanto personale, si sia realizzato un giro di affari misero. Ma i contratti sono stati siglati prima dell’avvio ipotetico di stagione e non si possono buttare alle ortiche, senza correre rischi pesanti. Agli uffici imposte si dovrà chiedere la revisione degli studi di settore. Il principio del “congruo e coerente” va applicato alla luce della tragicità di bilanci inferiori anche le previsioni più modeste». 32 «L ’assenza nella normativa italiana dello stato di calamità per siccità nevosa, a differenza di quanto previsto per sostenere il comparto agricolo in caso di siccità da pioggia, è una grave lacuna da supplire a livello regionale», parola dell’assessore regionale al turismo e allo sport, Alberto Cirio. «D’accordo con il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, nell’ambito della discussione sulla finanziaria 2012, introdurremo una modifica alla legge 2 che regola il sostegno al “Sistema neve”. Prevederemo nella normativa regionale la “siccità nevosa”, in modo da permettere alla Regione di sostenere il comparto in casi di emergenza á 19 gennaio 2012 á un inverno che... non fa l’inverno come quello che stiamo vivendo, e risorse finanziarie per fare fronte alla calamità che si è abbattuta su uno dei settori più importanti dell’economia turistica piemontese. La modifica di legge è solo una delle azioni che stiamo predisponendo: abbiamo accelerato la procedura per l’erogazione dei contributi per l’innevamento artificiale relativi alla passata stagione, in modo da fornire documenti subito bancabili alle stazioni sciistiche. Inoltre chiederemo al Governo di sospendere gli studi di fattibilità per queste aziende, perché è assurdo che paghino sulla base di previsioni di incassi che non ci sono stati». Sempre per interessamento di Cirio nell’incontro convocato lunedì 16 gennaio in Regione è intervenuta Finpiemonte, perché è stata chiesta alle banche una moratoria di almeno un anno per il pagamento delle rate dei mutui. «La decisione di istituire un tavolo di crisi», ha dichiarato l’Assessore, «nasce dalla volontà di trattare il “Sistema neve” come una vera e propria azienda, perché di questo si tratta: una grande industria che produce Pil e posti di lavoro. Non sarà un tavolo occasionale: lo manterremo in pianta stabile come strumento a servizio dell’intero settore». La notizia è emersa durante l’incontro promosso a Cuneo dalla Camera di commercio per parlare della crisi che coinvolge le stazioni sciistiche della Granda in questo inverno senza neve. «La mancanza di neve e l’impossibilità di ovviarvi usando i cannoni bloccati dalle temperature superiori alle medie stagionali e dalla carenza di risorse idriche», ha detto Alessandro Rulfi, vicepresidente di Federalberghi Piemonte, «ha cancellato il periodo più proficuo sul piano turistico, in coincidenza con le festività di fine anno, e sta mandando a rotoli la programmazione delle “settimane bianche”, da metà gennaio a fine febbraio portate in provincia con la nostra partecipazione ai workshop di tutta Europa. Le disdette arrivano ovunque, attivate da sportivi, nella maggioranza dei casi stranieri, dei Paesi del nord e dell’est Europa, scoraggiati dall’apertura di un numero limitatissimo di piste e attratti da altre a- SONO BEN 250 I MILIONI DI EURO MESSI A REPENTAGLIO Comune di Limone Piemonte, comunità montana “Alpi del mare” e Ascom di Mondovì si sono rivolti preoccupati all’Osservatorio per gli studi di settore Franco Revelli (foto), sindaco di Limone Piemonte, Ugo Boccacci, presidente della comunità montana “Alpi del Mare”, e Beppe Ballauri, presidente dell’Ascom di Mondovì, hanno segnalato all’Osservatorio regionale per gli studi di settore che le aziende commerciali e turistiche del territorio rischiano il collasso a seguito del mancato innevamento. A Limone la clientela si è ridotta del 50%, mentre gli introiti della stagione sciistica sono del 70% inferiori a quelli dell'anno scorso. Va tenuto conto anche del fatto che neppu- ree lungo l’arco alpino». «Siamo grati alla Camera di commercio, intervenuta con sollecitudine per cercare risposte alla drammaticità di una situazione che, per molti imprenditori, apre la via al fallimento», ha affermato Pierino Sassone, presidente dell’Associazione albergatori ed esercenti e operatori turistici della provincia di Cuneo. «Le scadenze dei mutui accesi per adeguare le infrastrutture alle esigenze della clientela sono un incubo per quanti vivono di turismo bianco e assistono impotenti allo scorrere dei giorni con cielo terso e temperature tutt’altro che invernali. Occorrono risposte immediate, favorendo rapporti privilegiati con il mondo del credito, anche attraverso l’intervento delle coo- re la stagione estiva è andata bene, a causa del maltempo. Ballauri, auspica che altre Amministrazioni comunali, Compatte, seguano l’esempio di Limone Piemonte, per arrivare a ottenere un intervento concreto che aiuti a tamponare le drammatiche conseguenze dalla mancanza di neve. Bruno Vallepiano, presidente del consorzio “Cuneo neve”, quantifica in 250 milioni di euro all’anno il valore del “pianeta sci” nella Granda e ipotizza che l’incasso per il 2011-2012 sarà un terzo di quanto ci si attendeva. Insomma, occorre intervenire! perative di garanzia create all’interno delle associazioni di categoria e supportate dall’Ente camerale. Oltre a questo, va sollecitato l’intervento della Regione, chiamata a sostenere le aziende di Granda, una delle poche aree piemontesi senza neve, in un contesto alpino che, altrove, ha risposto alle aspettative stagionali. Un altro intervento da caldeggiare con forza interessa le problematiche fiscali, con la richiesta di varare misure tese alla revisione degli studi di settore, utilizzati per stabilire l’entità delle imposte da versare, in base al principio della presunzione del reddito, innestata sui concetti della congruità e della coerenza». La crisi in atto, sviluppatasi in un contesto già difficile per la ben nota situazione di crisi economica internazionale, sta interessando, oltre al comparto legato agli impianti di risalita, anche le attività ricettive e commerciali delle aree vallive del cuneese, con risvolti che rischiano di farsi drammatici sul piano occupazionale, e con giacenze enormi di invenduto per quanto concerne attrezzature e abbigliamento, oltre a una preoccupante recessione nel settore immobiliare. Da sinistra: l’assessore regionale al turismo, Alberto Cirio; il presidente dell’Ascom di Mondovì e del monregalese, Beppe Ballauri; Bruno Vallepiano, presidente di “Cuneo neve”, il consorzio che raggruppa tutti i gestori della provincia Granda; Alessandro Rulfi, vicepresidente di Federalberghi Piemonte; Giovanni Sandri, presidente del Consorzio imprenditori turistici; Pierino Sassone, presidente dell’Associazione albergatori ed esercenti e operatori turistici della provincia di Cuneo. L’inaudita gravità della crisi del settore ha spinto enti, associazioni e privati verso una stretta collaborazione, al fine di contenere i danni delle mancate nevicate 19 gennaio 2012 Ü 33 Cherasco coltiva il mito di Pantani Sergio Piumetto dalla “città delle paci” coordina le iniziative per celebrare il Pirata e per il 2012 annuncia grandi sorprese... Lorenzo Vallese Nella foto grande, al centro: il cheraschese Sergio Piumetto in posa davanti al monumento inaugurato lo scorso luglio al col du Galibier per eternare l’impresa agonistica che rese famoso Marco Pantani, ritratto nel riquadro mentre, in maglia rosa, taglia il traguardo di una tappa del “Giro d’Italia” 34 U n’annata vissuta sempre di corsa, o meglio sempre sui pedali con la necessaria prontezza nel dare il “colpo” decisivo per superare i tornanti più insidiosi: Sergio Piumetto, la mente di pantanichannel.it, il “luogo” del web dove si misura giorno per giorno il termometro della passione per il grande campione di Cesenatico, racconta i passaggi significativi di un 2011 molto intenso, fatto di tante emozioni, ma con un occhio rivolto anche a quello che accadrà nel prossimo anno. Molti avvenimenti hanno scandito l’anno appena andato in archivio, tutti nel ricordo di Marco Pantani. Urge quindi tracciare un bilancio! «Il giudizio complessivo sui dodici mesi appena trascorsi è positivo, ben oltre le più rosee aspetta- á 19 gennaio 2012 á una passione senza confini tive. Quanto affermo è confermato dai numeri che, in questi casi, assumono una rilevanza decisiva. Il vernissage di Cherasco, l’inaugurazione del monumento sul Galibier, la “Grimpée de legende” (con le stesse condizioni meteo della leggendaria ascesa del Pirata nel luglio del 1998) e l’apoteosi a Les Deux Alpes: un poker di eventi che hanno raccolto commenti positivi e adesioni massicce. Riguardo ad esempio all’ultimo appuntamento, sono raddoppiate le presenze dei ciclisti e triplicate quelle degli italiani recatisi nella celebre località montana francese». La maggior parte degli appuntamenti che hanno costellato il 2011 hanno avuto come scenario la Francia: infatti Oltralpe Pantani è ancora molto amato, si sente un affetto intenso verso questo campione. In Italia le co- se pare vadano in maniera un po’ diversa. Per quale motivo? «Anche in Italia Pantani ha un seguito vastissimo ed è amato dagli appassionati che non mancano di tributargli testimonianze di simpatia. Tuttavia, per una serie di motivi che appaiono incomprensibili, il “palazzo” non ha riconosciuto al campione quella grandezza che è stata decretata dalle sue imprese sulla strada. All’estero, e in Francia in particolare, hanno dimostrato più maturità: hanno saputo, cioè, scindere il lato delle vicende private da quello pubblico del corridore che ha infiammato le platee con il suo coraggio e con il suo modo di intendere il ciclismo in termini quasi “eroici”, grazie a gesta intrise di valori quali la lotta e il rifiuto di arrendersi alle difficoltà, nonché il sudore della fronte». La comunicazione, oggi, regola la nostra vita, il web è davvero il quarto potere. Pantanichannel.it sostiene il mito dalla piattaforma virtuale. Dopo alcuni anni di esperienza, vede segni tangibili di vicinanza al campione da parte degli internauti? «Marco Pantani è una delle figure dello sport moderno con il più ampio seguito sul web. Anche qui i numeri mi vengono in soccorso: con pantanichannel.it ab- biamo toccato da tempo il tetto del milione di visitatori, collegati da 93 Paesi. Contiamo quindi adesioni costanti e sempre in crescita dal momento che cerchiamo di aggiornare ogni sezione di questo spazio virtuale. Anche da Facebook abbiamo ottenuto riscontri molto incoraggianti: 100 mila “like”, ovvero segnali di gradimento, sono una testimonianza significativa, fermo restando che non abbiamo fatto ricorso a campagne pubblicitarie. Marco Pantani è un autentico mito, e il mito non necessita di sostegni, perché si alimenta da solo». Si prospetta un restyling del sito internet? «Dal prossimo 14 febbraio, in concomitanza con l’ottavo anniversario della morte di Marco, pantanichannel.it si proporrà con una nuova veste. I visitatori non vedranno solo il nuovo look del portale, ma avranno modo di apprezzare l’inserimento di migliaia di foto e di centinaia di clip. Stiamo seguendo una doppia strada, difficile, ma stimolante: il rinnovamento della forma e della sostanza. In ogni caso, già da ora, su Youtube (digitando nella stringa di ricerca “pantani channel”) è possibile vedere video e clip degli eventi della stagione appena conclusa». E cosa anticipare per quel che riguarda le manifestazioni, da sempre fiore all’occhiello della produzione Piumetto? «Questi sono i mesi del lavoro frenetico, dei contatti e della predisposizione del calendario. An- Marco Pantani nacque a Cesena il 13 gennaio 1970 e morì a Rimini il 14 febbraio 2004. Professionista dal 1992 al 2003, vinse un “Giro d’Italia” e un “Tour de France”. Fu anche medaglia di bronzo ai mondiali in linea del 1995. drà in scena la quinta edizione della “Pantani week” e stanno per approdare a conclusione due iniziative che faranno parte di un progetto che potremmo definire “rosa” come il colore del primato in una grande corsa a tappe. Intanto c’è qualcosa di concreto che riguarda il Galibier. Presso la statua è stato realizzato un anfiteatro che diventerà un’area attrezzata per happening e kermesse. Lì dove l’artista ha dato il colpo di pennello per affrescare il suo capolavoro più bello sta prendendo forma un’area polifunzionale moderna, ma con una fortissima carica di significati». Organizzare eventi di una certa portata richiede preparazione e capacità di gestione. Però subentra anche una forte componente umana, visto che Pantani è un suo idolo e nel suo nome lei sta conducendo un’operazione notevole. Ci “regali” l’immagine di un’emozione per ciascuno degli avvenimenti. «A Cherasco è stato toccante l’intervento del direttore di “Qn”, Xavier Jacobelli, uno dei pochi che “senza se e senza ma” ha sposato la mia battaglia, per primo, disinteressatamente e con la sola carica di una grande passione. Il 19 giugno, giorno dell’intitolazione della statua sul col du Galibier, ho vissuto ore di autentica commozione in ogni momento dello spettacolo che non è stato solo istituzionale, ma ha avuto nella musica un altro fattore di incredibile impatto. Della “Grimpée de legende” ricordo un bambino che, sulla sua mountain bike, ha intrapreso quell’ascesa incredibile lungo i tornanti della leggenda, con la leggerezza e la spensieratezza di cui sono capaci solo i piccoli. Les Deux Alpes, infine, ha rappresentato la realizzazione di una “follia”: credo molto nell’aggregazione e l’ultimo evento ne è stata la prova più evidente». I l Panathlon club di Alba ha assegnato l’annuale premio dedicato a Francesco Molino, destinato a una giovane promessa dello sport locale distintasi per il talento espresso ai massimi livelli. Per il 2011 il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Massimo Vacchetto, in virtù dei rilevanti risultati ottenuti nella pallapugno: capitano dell’Albese, quest’anno è arrivato alla finale scudetto, vinta dalla Canalese capitanata da Bruno Campagno. Le sue strepitose vittorie hanno riportato in auge questo sport legato al territorio, riempiendo, come ai tempi d’oro di Augusto Manzo e Felice Bertola gli spalti dello sferisterio “Mermet”. La famiglia dell’industriale a cui è intitolato il premio (presente al completo, dalla vedova Mariangela ai figli Caterina e Vittorio, al nipotino Francesco) ha consegnato a Vacchetto il tradizionale cronografo personalizzato, mentre il Panathlon gli ha assegnato una targa di benemerenza. Ecco l’albo d’oro del premio “Molino”, che ha raggiunto la dodicesima edizione essendo stato istituito nel 2000, anno di fondazione del Panathlon di Alba: Stefano Dacastello per l’atletica; David Berbotto per il nuoto; Marco Travaglio per l’atletica; Enrica Rocca per il volley; Alessandro Bottallo per il ciclismo; Niccolò Margheri per il basket; Francesca Fenocchio per l’handbike; Nicolò Drocco per lo skeleton; la squadra “esordienti” del Centro sportivo del Roero per il nuoto; Corinna Defilé per il ciclismo; Chiara Genero per l’atletica. Tutti questi campioni sono albesi e, nella maggioranza dei casi, hanno ottenuto eccezionali risultati. La serata indetta dal Panathlon è stata anche l’occasione per applaudire l’ingresso nel club di Alba del socio Edoardo Paganelli, primario di otorinolaringoiatria all’ospedale “San Lazzaro” e appassionato, nonché pilota, di auto storiche da competizione. ALBA: “SPORTABILI” OSPITE DEL ROTARY Hanno relazionato la presidente, Cristiana Gilardi, e l’atleta di punta, Francesca Fenocchio (handbike) Il Rotary club Alba ha avuto quale gradita ospite l’associazione albese “SportAbili” Onlus, rappresentata dalla presidente, Cristiana Gilardi, nonché da una delle atlete più illustri fra i tesserati al sodalizio, Francesca Fenocchio, campionessa mondiale di handbike. Durante la piacevole serata, presieduta dal presidente incoming, Giuseppe Artuffo, è stato possibile conoscere la stupenda attività svolta dall’associazione sportiva, impostata sul lavoro e sull’impegno secondo i princìpi di solidarietà nell’ottica del potenziamento delle capacità dei disabili, avvalendosi non soltanto di volontari, ma soprattutto di istruttori professionisti specializzati. Il coronamento di questa filosofia è stato il raggiungimento di grandi Il club albese ha assegnato il riconoscimento intitolato a Francesco Molino al volto nuovo della pallapugno PREMIO PANATHLON PER VACCHETTO (E PER IL “BALON”) Sotto: Massimo Vacchetto con il presidente del Panathlon, Vincenzo Pizzorni, e l’assessore allo sport del Comune di Alba, Olindo Cervella. A fianco: Pizzorni accanto a Edoardo Paganelli, nuovo socio del Panathlon albese. Nella pagina a fianco: i protagonisti della serata con i famigliari del compianto imprenditore Francesco Molino. Il servizio fotografico è stato realizzato da Claudio Agosti Mario Rosa 36 Francesco Molino, al quale il Panathlon di Alba nel 2000 ha intitolato il suo premio, fondò la “Normec” di Castagnito, portandola a diventare leader non soltanto in Italia nel settore della componentistica specialistica per autobotti. á 19 gennaio 2012 á oltre l’agonismo risultati in ambito agonistico, illustrati dalla campionessa Francesca Fenocchio che rappresenterà l’albesità alle prossime Paraolimpiadi di Londra 2012 e che ha promesso di incontrare ancora i rotaryani al suo rientro. Tutti i soci del club di Alba le hanno rivolto un caloroso «In bocca al lupo!», rinnovato ora su queste pagine. INCONTRO CON DOMENICO QUIRICO Venerdì 20 gennaio, alle 21, presso l’auditorium della fondazione “Ferrero” di Alba, il giornalista e inviato di guerra Domenico Quirico (foto a lato) terrà una conferenza dedicata alla “primavera araba”, cioè alle “rivoluzioni dall’altra parte del mare”, come recita il titolo del suo libro pubblicato da Bollati Boringhieri. Quirico ha seguito per anni le vicende politiche dei Paesi del Nordafrica, cercando sempre la fonte primaria delle informazioni, fino a condividere l’esperienza di un barcone di disperati, affondato al largo di Lampedusa. Sul finire dello scorso agosto, nel pieno della guerra libica, Quirico e altri tre giornalisti italiani sono stati rapiti nei dintorni di Tripoli da miliziani lealisti. Sono stati salvati dopo una detenzione di 24 ore, ormai a un passo dall’esecuzione. Domenico Quirico ha seguito lo sviluppo della rivoluzione araba fin dai primi segnali. Rivolta dopo rivolta, ha registrato ogni tappa del movimento che ha cambiato il volto del Nordafrica. Ha incontrato i protagonisti, ha raccontato e condiviso le loro storie e le loro condizioni di vita. Durante la serata, coordinata da Piero Bianucci, si cercherà di capire quale scenario si apre dopo che gli apparentemente saldissimi regimi di Gheddafi, di Ben Ali, di Mubarak e di Bouteflika hanno ceduto di schianto. Per assistere alla conferenza (strada di mezzo 44) occorre ritirare i biglietti d’ingresso, gratuiti e fino a esaurimento posti, presso la fondazione “Ferrero”, la Biblioteca civica, l’“Enolibreria Marchisio” e la libreria “Zanoletti” di Alba; a Bra, alla libreria “Crocicchio”. “Chorus 2000” è un gruppo musicale di Vezza d’Alba composto da molti giovani che, guidati dal maestro Battaglio, propone un repertorio comprendente i successi della musica leggera italiana e internazionale dagli anni ’60 a oggi e le colonne sonore di film famosi Una serata di musica a favore dell’Admo SABATO 21 GENNAIO, AD ALBA Attilio Casetta L a sezione “Patrizia Gosso” di Alba dell’Admo (Associazione donatori midollo osseo), “Chorus 2000” e il Centro servizi per il volontariato-“Società solidale” di Cuneo invitano tutti a un importante appuntamento fissato per sabato 21 gennaio. A partire dalle 21, presso l’auditorium della fondazione “Ferrero”, in via strada di mezzo 44, ad Alba, avrà luogo la “Serata del cuore” che vedrà protagonista il gruppo musicale “Chorus 2000” di Vezza. La serata, in un primo tempo organizzata per il 5 novembre e rimandata a causa del maltempo, proporrà un repertorio comprendente successi della musica leggera italiana e internazionale dagli anni Sessanta a oggi e canzoni tratte dalle colonne sonore di film famosi. Tutte le esecuzioni saranno rigorosamente dal vivo con arrangiamenti originali per solisti e coro. La serata di beneficenza, con ingresso a offerta libera, è finalizzata a sostenere l’attività divulgativa e di ricerca dei donatori di midollo osseo svolta nell’albese dalla sezione “Patrizia Gosso” dell’Admo. Durante la serata, per la quale gli organizzatori ringraziano anche la Banca d’Alba e la fondazione “Ferrero”, sarà consegnato un riconoscimento ai soci della Sezione albese che hanno effettuato negli ultimi anni la donazione di midollo osseo/cellule staminali a favore di pazienti affetti da leucemia o altre malattie oncoematologiche. “APRO”: FINANZIATI BEN CINQUE PROGETTI FORMATIVI AZIENDALI Apro-Formazione professionale Alba-Barolo consolida il ruolo di catalizzatore di finanziamenti per l’erogazione della formazione degli operai e degli impiegati delle aziende del territorio albese. Risalgono infatti a poco prima della pausa natalizia le comunicazioni ufficiali da parte di due enti finanziatori, con i quali l’Agenzia di formazione collabora da anni, di ben cinque progetti formativi aziendali. Per le prime due azioni coperte da contributo, si tratta della Provincia di Cuneo che ha finanziato due piani formativi d’area per un valore complessivo di 75.000 euro, indirizzati uno al settore industriale, quello promosso da Confindustria Cuneo, e l’altro, ovvero quello di Confcooperative, rivolto al settore socioassistenziale. I restanti tre progetti formativi fanno invece 38 riferimento al fondo interprofessionale “Fondimpresa”, costituito da Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per la formazione continua dei lavoratori e portano sul territorio provinciale per la formazione delle aziende del sistema confindustriale quasi 560 mila euro. È tangibile la soddisfazione del presidente di Apro, Olindo Cervella, e del direttore, Antonio Bosio, per il risultato ottenuto sia su scala provinciale che su scala nazionale dai collaboratori dell’Area progettazione-formazione aziendale. Infatti l’esito della graduatoria dei piani finanziati vede l’Agenzia professionale emergere ai primi posti tra una folta schiera di qualificati concorrenti sia locali che nazionali, diversi dei quali non ammessi a fruire dei finanziamenti. Sempre sul fronte del “life long learning” (programma d’azione comunitaria per l’ap- á 19 gennaio 2012 á iniziative utili prendimento permanente), grazie al rifinanziamento da parte della Provincia del catalogo per la formazione continua individuale, che vede già più di 400 corsisti adulti occupati partecipare attivamente presso Apro ai corsi serali di aggiornamento beneficiando del voucher provinciale che copre l’80 per cento del costo, verranno riaperte le iscrizioni per i corsi che avranno avvio da febbraio (per informazioni: tel. 0173-284922). Le diverse opzioni formative e i finanziamenti ottenuti saranno ancora di più l’occasione per consolidare il rapporto di Apro con il tessuto produttivo locale, qualificando l’Agenzia come “driver” di risorse finanziarie da investire nell’aggiornamento e nella riqualificazione delle risorse umane in un momento di crisi generale e carenza di risorse da parte di tutti i soggetti coinvolti. SICUREZZA SUL LAVORO E OBBLIGHI FORMATIVI La Conferenza StatoRegioni ha approvato gli accordi relativi alla formazione di titolari, dirigenti e dipendenti CALENDARIO DELL’ALT ALLA CIRCOLAZIONE Stabiliti i giorni nei quali, durante il 2012, i mezzi pesanti non potranno viaggiare in Italia FINALMENTE L’ADDIO AI CERTIFICATI INUTILI Dal 1o gennaio gli enti pubblici non possono più chiedere documenti che attestino dati di cui sono già in possesso LA NUOVA SCADENZA FISSATA AL 2 APRILE Il “Decreto milleproroghe” sposta un’altra volta l’entrata a regime del Sistri. Le organizzazioni di categoria sollecitano la riformulazione del sistema Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DI CUNEO “ notizie la normativa ” LA CONFERENZA STATO-REGIONI E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO STABILITO L’ACCORDO SULL’OBBLIGO DI FORMAZIONE I SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO E MANAGERIALE PER ACCONCIATORI Il programma Ore 9: registrazione dei partecipanti. Saluti di Giuseppe Sciarrino, presidente provinciale CNA Benessere di Torino, e Savino Moscia, presidente nazionale CNA Benessere. Ore 9,30: G3 presenta “Ecoel”, la prima collocazione totalmente personalizzabile. Ore 10,30: “La poltrona in affitto come e perché”: nuova opportunità per l’acconciatore, gli aspetti contrattuali, giuridici e fiscali (Fabrizio Sassi, esperto area fiscale e società di CNA Interpreta). Ore 11,30: “Il cliente mobile in salone”: esperienze, strumenti, rischi e opportunità (Andrea Alfieri, social media marketing manager per “Davines”). Costi e modalità di adesione Il costo è comprensivo di documentazione seminariale e di attestato di partecipazione. Soci CNA: partecipazione gratuita. Non associati: 25 euro. Prenotazione obbligatoria: segreteria di CNA Unione Benessere e Sanità, tel. 01119672247 o 011-21082111; fax 011-19672194; indirizzo e-mail [email protected]. l Testo unico sulla sicurezza (decreto legislativo 81/2008) prevede che il datore di lavoro garantisca che ciascun lavoratore riceva un’adeguata formazione in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche di ognuno, con particolare riferimento a: concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo e assistenza; rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore d’appartenenza dell’azienda. Inoltre il Testo unico prevede che la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione siano definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, previa consultazione delle parti sociali. Il 21 dicembre scorso la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni ha approvato gli accordi relativi alla formazione sulla sicurezza. Le nuove regole entreranno in vigore dopo la pubblicazione degli accordi in “Gazzetta ufficiale della Repubblica”, 40 prevista in questi giorni. La novità principale riguarda l’individuazione della durata della formazione in base al rischio dell’attività aziendale, suddiviso in basso, medio e alto. In particolare, le imprese saranno suddivise per grado di rischio, a cui competeranno diversi obblighi formativi. Ecco i livelli previsti. Basso: uffici e servizi, commercio, artigianato e turismo. Medio: agricoltura, pesca, pubblica Amministrazione, istruzione, trasporti, magazzinaggio. Alto: costruzioni, industria, alimentare, tessile, legno, manifatturiero, energia, rifiuti, raffinerie, chimica, sanità, servizi residenziali. Tutti i lavoratori, nessuno escluso, dovranno seguire corsi specifici in base al livello di rischio (con aggiornamento obbligatorio quinquennale): rischio basso: 4 ore; rischio medio: 8 ore; rischio alto: 16 ore. La formazione può essere seguita in modalità e-learning. I datori di lavoro che svolgano funzioni di Rspp dovranno seguire corsi specifici in base al livello di rischio della loro azienda: basso, 16 ore; medio, 32 ore; alto, 48 ore. Preposti e dirigenti dovranno seguire corsi di formazione specifici con aggiornamenti obbligatori. á 19 gennaio 2012 á CNA Cuneo notizie NOVITÀ RIGUARDO ALLA SICUREZZA NELLE STRUTTURE RICETTIVE TURISTICO-ALBERGHIERE È fissata al 31 dicembre 2012 la proroga per l’adeguamento alle disposizioni sulla prevenzione degli incendi nelle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque posti letto, esistenti alla data dell’11 maggio 1994. La motivazione dell’ennesima proroga riguardante questa tematica risiede nel fatto che il completo adeguamento di queste strutture ricettive, «se non sostenuto da mirati interventi, rischia di compromettere l’esercizio di numerose attività in un settore di assoluto rilievo per il Paese». Il provvedimento che stabilisce la proroga dovrebbe consentire di ultimare, entro l’anno, la messa in sicurezza di circa quattordicimila strutture, salvaguardando attività di impresa e in relativo “indotto”, senza tralasciare l’incolumità delle persone. Tuttavia il decreto contiene una novità: il Governo ha considerato improponibile un’altra mera proroga, in virtù della già avviata procedura di infrazione per il non corretto recepimento della direttiva 89/391/Ce. Quindi la proroga sarà concessa solo alle strutture che ab- biano già avviato e non ancora completato gli adeguamenti e siano state ammesse, previa domanda, al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio approvato con decreto del Ministro dell’interno, da adottare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del “Mille proroghe”. Coloro i quali risulteranno inadempienti al 31 dicembre 2012 rischieranno le sanzioni del Dpr 151/2011, nuovo regolamento sulla prevenzione incendi: divieto di prosecuzione dell’attività e rimozione di eventuali effetti dannosi. IL CALENDARIO DEI DIVIETI DI CIRCOLAZIONE (decreto numero 249 del 15 dicembre 2011) Pubblichiamo il calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti per l’anno 2012, firmato dal ministro Corrado Passera e registrato dalla Corte dei conti il 28 dicembre, poi pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana”. Il calendario stabilisce un numero di giornate di divieto sostanzialmente identico a quello del 2011 e comprensivo, com’è noto, di divieti di circolazione in alcuni venerdì, in ottemperanza alla sentenza del 22 marzo 2011 del Consiglio di Stato la quale imponeva al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di intro- Tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 8 alle ore 22 tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7 alle ore 24 dalle ore 14 alle ore 22 del 6 aprile dalle ore 8 alle ore 16 del 7 aprile dalle ore 8 alle ore 22 del 9 aprile dalle ore 8 alle ore 14 del 10 aprile dalle ore 8 alle ore 22 del 25 aprile dalle ore 8 alle ore 22 del 1o maggio durre divieti anche in giornate precedenti e successive a festività già oggetto di specifico divieto di circolazione per i veicoli pesanti. Non si registrano novità riguardo al regime delle deroghe, generali e prefettizie, la quali negli ultimi anni hanno assunto una certa stabilità. dalle ore 7 alle ore 23 del 28 luglio dalle ore 16 del 3 agosto alle ore 23 del 4 agosto dalle ore 14 alle ore 23 del 10 agosto dalle ore 7 alle ore 23 dell’11 agosto dalle ore 7 alle ore 23 del 15 agosto dalle ore 7 alle ore 23 del 18 agosto dalle ore 16 alle ore 23 del 24 agosto dalle ore 7 alle ore 23 del 25 agosto dalle ore 7 alle ore 23 del 1o settembre dalle ore 7 alle ore 23 del 2 giugno dalle ore 16 alle ore 22 del 31 ottobre dalle ore 16 alle ore 23 del 6 luglio dalle ore 8 alle ore 22 del 1o novembre dalle ore 7 alle ore 23 del 7 luglio dalle ore 16 alle ore 22 del 7 dicembre dalle ore 16 alle ore 23 del 13 luglio dalle ore 8 alle ore 22 dell’8 dicembre dalle ore 7 alle ore 23 del 14 luglio dalle ore 16 alle ore 22 del 21 dicembre dalle ore 16 alle ore 23 del 20 luglio dalle ore 8 alle ore 22 del 22 dicembre dalle ore 7 alle ore 23 del 21 luglio dalle ore 8 alle ore 22 del 25 dicembre dalle ore 14 alle ore 23 del 27 luglio dalle ore 8 alle ore 22 del 26 dicembre “ notizie NELL’AMBITO DI UNA NORMATIVA MOLTO PIÙ AMPIA, SONO STATE AGGIORNATE LE PROCEDURE RIGUARDANTI ANCHE GLI IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DEI TESSUTI E DEI PELLAMI ” AUTORIZZAZIONI la normativa PER LE EMISSIONI IN ATMOSFERA DELLE PULITINTOLAVANDERIE DELLA NOSTRA REGIONE C on la determina dirigenziale del 7 dicembre 2011, n. 416, pubblicata sul “Bollettino ufficiale” n. 50 del 15 dicembre, la Regione Piemonte ha proceduto all’aggiornamento delle procedure autorizzative di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti del settore tessile. La determina innova le procedure autorizzative definite a suo tempo con riferimento agli stabilimenti del settore tessile. L’ampio spettro applicativo della normativa in questione vede il comparto artigiano coinvolto specialmente per il settore della pulitintolavanderia, relativamente agli impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, prevedendo specifiche indicazioni per: • lavaggio con solvente in macchine a circuito chiuso a ciclo discontinuo • lavaggio con solvente in macchine a circuito chiuso a ciclo continuo. La determina prevede che i gestori degli stabilimenti di pulitintolavanderia predispongano un piano di gestione dei solventi per poter verificare e dimostrare di emettere una quantità di solvente inferiore ai 20 grammi per ogni chilogrammo di prodotto pulito e asciugato. Per poter far ciò, le aziende dovranno continuare a registrare, seguendo quanto previsto già dal 2004, i dati richiesti per calcolare facilmente il limite fissato dalla normativa. CNA ha predisposto un semplice supporto informatico che permette la registrazione sistematica e la verifica immediata del livello di congruità stabilito e la predisposizione del modello di relazione annuale da inviare alla Provincia entro i termini stabiliti dalla determina. In sostanza, l’impostazione amministrativa ricalca le altre deliberazioni emanate nel corso di questi ultimi due anni per altri comparti (carrozzerie, falegnamerie, lavorazione metalli, ecc.) e prevede però una calendarizzazione specifica per la presentazione delle domande di primo rinnovo delle autorizzazioni possedute: - entro lo scorso 31 dicembre, per gli stabilimenti anteriori al 1988; - tra il 1o gennaio 2012 e il 31 dicembre 2013, per gli stabilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati prima del 1o gennaio 2000; - tra il 1o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2015, per gli stabilimenti anteriori al 2006 che siano stati autorizzati dopo il 31 dicembre 1999. Le imprese richiedenti il rinnovo delle autorizzazioni possedute dovranno impegnarsi ad adeguare tutti gli altri impianti ai requisiti tecnico-costruttivi e gestionali e a rispettare le prescrizioni di cui al medesimo allegato 3 entro due anni dalla presentazione della domanda. I gestori già titolari di autorizzazioni sulla base di precedenti provvedimenti autorizzativi in via generale (per le pulitintolavanderie, d.d. n. 279/22.4 del 10 settembre 2004) entro sei mesi dalla pubblicazione della determina (cioè 42 ‰ DA RINNOVARE Sono state modificate le pratiche autorizzative relative agli stabilimenti del settore tessile. L’ampio spettro applicativo vede il comparto artigiano coinvolto soprattutto per il settore della pulitintolavanderia entro il prossimo 15 giugno) dovranno presentare domanda di adesione al nuovo percorso autorizzativo, oltre a impegnarsi ad apportare sugli impianti gli adeguamenti necessari al fine di rispettare i requisiti tecnico-gestionali e le prescrizioni stabilite nell’allegato 3 entro due anni dalla presentazione della domanda, qualora necessari. La presentazione della domanda nei termini sopraccitati consentirà il proseguimento dell’esercizio dello stabilimento secondo le prescrizioni delle autorizzazioni in essere per gli altri impianti fino all’eventuale adeguamento necessario, che deve avvenire entro due anni dalla presentazione della domanda. In caso di mancata presentazione della domanda di adesione nei termini previsti dal citato comma lo stabilimento si considererà in esercizio senza autorizzazione alle emissioni, e quindi passibile delle sanzioni previste dalla normativa vigente. á 19 gennaio 2012 á CNA Cuneo notizie QUESTI I REQUISITI TECNICI PRESCRITTI LAVAGGIO CON SOLVENTE IN MACCHINE A CIRCUITO CHIUSO A CICLO DISCONTINUO Per macchine di lavaggio a circuito chiuso a ciclo discontinuo si intendono macchine ermetiche la cui unica emissione di solvente nell’aria può avvenire al momento dell’apertura dell’oblò, al termine del ciclo di lavaggio. Tali macchine lavorano secondo cicli di lavaggio che comprendono le seguenti fasi: - lavaggio - centrifugazione - asciugatura - deodorizzazione - distillazione e recupero solvente. Le macchine di lavaggio a ciclo chiuso sono dotate di un ciclo frigorifero in grado di fornire le frigorie necessarie per avere la massima condensazione del solvente (per il percloroetilene, temperature inferiori a -10° C), in modo da ridurre al minimo le emissioni di solvente. Per poter ottenere l’autorizzazione in via generale, le macchine di lavaggio a ciclo chiuso dovranno dimostrare di emettere una quantità di solvente inferiore ai 20 grammi di solvente per ogni chilogrammo di prodotto pulito e asciugato. Per dimostrare la conformità dell’impianto al valore limite di emissione ed elaborare annualmente il piano di gestione dei solventi previsto dal decreto legislativo n. 152/06, l’impresa dovrà registrare, per ciascuna macchina lavasecco installata: • il quantitativo di solvente presente nella macchina all’inizio dell’anno solare considerato, in chilogrammi (A); • la data di carico o di reintegro e il quantitativo di solvente caricato o reintegrato, in chilogrammi (B); • giornalmente il quantitativo di prodotto pulito e asciugato, in chilogrammi (C), ovvero il numero di cicli di lavaggio effettuati e il carico/ciclo massimo della macchina in chili; • la data di smaltimento e il contenuto di solvente presente nei rifiuti smaltiti, in chilogrammi (D); • il quantitativo di solvente presente nella macchina al termine dell’anno solare considerato, in chilogrammi (E). Dovrà essere elaborato il piano di gestione annuale dei solventi verificando che la massa di solvente emesso per chilogrammo di prodotto pulito o asciugato sia inferiore a 20g/kg secondo la formula (A+ΣB-ΣD-E)/(? ΣC) < 0,020 dove Σ sta per sommatoria di tutte le registrazioni effettuate nell’anno solare considerato. L’impresa non dovrà eseguire né autocontrolli periodici delle emissioni né effettuare rilevamenti delle emissioni, ma il gestore dovrà trasmettere alla Provincia, entro il 31 marzo di ciascun anno, il Piano di gestione dei solventi relativo all’anno solare in corso, da cui dovrà risultare la congruità della massa di solvente emesso secondo il parametro sopra descritto. LAVAGGIO CON SOLVENTE IN MACCHINE A CICLO CONTINUO Per macchine di lavaggio con solvente a ciclo continuo si intendono macchine la cui unica emissione di solvente nell’aria può avvenire dalle feritoie per l’alimentazione e il recupero del tessuto. L’impianto è costituito da: - unità di lavaggio - unità di asciugamento - unità di deodorazione/raffreddamento - unità di distillazione (distillatore primario/distillatore secondario/separatore acqua-solvente). Anche in questo caso le macchine di lavaggio con solvente a ciclo continuo devono avere una emissione di solvente inferiore ai 20 grammi di solvente per ogni chilogrammo di prodotto pulito e asciugato. Per dimostrare la conformità dell’impianto al valore limite di emissione ed elaborare il piano di gestione annuale dei solventi di cui alla parte V dell’allegato III al titolo I della parte V del decreto legislativo 152/06, l’ente o l’impresa deve registrare per ogni macchina a ciclo continuo installata: • il quantitativo di solvente presente nella macchina all’inizio dell’anno solare considerato, in chilogrammi (A); • la data di carico o di reintegro e il quantitativo di solvente caricato o reintegrato, in chilogrammi (B); • il quantitativo quotidiano di prodotto pulito e asciugato, in chilogrammi (C); • la data di smaltimento e il contenuto di solvente presente nei rifiuti smaltiti, in chilogrammi (D); • il quantitativo di solvente presente nella macchina al termine dell’anno solare considerato, in chilogrammi (E). Annualmente dovrà essere elaborato il SMACCHIATURA CON SOLVENTI Gli effluenti provenienti da lavorazioni di smacchiatura tessuti (ad esempio: tribunali) con solventi organici o solventi organici clorurati, se captati e convogliati in atmosfera, devono rispettare i seguenti limiti di emissione in atmosfera: Cov 100 g/h. Non sono prescritti autocontrolli periodici piano di gestione dei solventi verificando che la massa di solvente emesso per chilogrammo di prodotto pulito o asciugato sia inferiore a 20 g/kg, ovvero che: (A+ΣB-ΣD-E)/(? ΣC) < 0,020 dove Σ sta per sommatoria di tutte le registrazioni effettuate nell’anno solare considerato. Non sono prescritti autocontrolli periodici delle emissioni e il gestore è esentato dall’effettuare i rilevamenti delle emissioni, nonché i rilevamenti previsti nei punti 4), 5) e 6) della lettera B) dell’allegato 3 della determina, ma il gestore deve trasmettere alla Provincia, entro il 31 marzo di ciascun anno, il piano di gestione dei solventi relativo all’anno solare precedente. delle emissioni e il gestore è esentato dall’effettuare i rilevamenti delle emissioni, nonché i rilevamenti previsti nei punti 4), 5) e 6) della successiva lettera B) dell’allegato 3 alla determina regionale, ma il gestore deve trasmettere alla Provincia, entro il 31 marzo di ciascun anno, una relazione dalla quale risultino la tipologia e il quantitativo dei solventi effettivamente utilizzati nell’anno solare precedente, per l’attività di smacchiatura. “ notizie la normativa ” IL DECRETO RIGUARDA ALCUNI TERMINI IN MATERIA AMBIENTALE DI DIRETTO INTERESSE DELLE IMPRESE, IN PARTICOLARE QUELLE CHE DEVONO SOTTOSTARE AL CONTROLLO SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI MA LE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA SOLLECITANO LA RIFORMULAZIONE DEL SISTEMA “MILLEPROROGHE”: ANCORA UN RINVIO PER L’ENTRATA IN VIGORE DEL SISTRI SCADENZA DICHIARAZIONE SISTRI (EX MUD) Il decreto ministeriale 29.11.2011, in vigore dal 23 dicembre, giorno della pubblicazione, proroga il termine della dichiarazione Sistri: - entro il 30 aprile 2012 si presenterà la dichiarazione relativa all’anno 2011; - entro sei mesi dalla data di operatività del Sistri le informazioni relative all’anno 2012. 44 Il decreto risolve così la difficoltà legata alla scadenza, posticipando la dichiarazione per il 2011 e non inserendo una data predefinita per il 2012 che potrebbe implicare la necessità di ulteriori provvedimenti di proroga in caso di altri ritardi nell’operatività del sistema. I soggetti obbligati alla dichiarazione Sistri sono solo i produttori iniziali e le aziende di recupero e smaltimento già soggetti al Mud. PROROGA AL 2 APRILE PER L’AVVIO DELL’OPERATIVITÀ SISTRI Il termine di entrata in operatività del Sistri, fissata in precedenza per il 9 febbraio, viene spostato al 2 aprile 2012. La relazione accompagnatoria del decreto motiva la proroga con l’intenzione di permettere á 19 gennaio 2012 á CNA Cuneo notizie «un necessario periodo di adeguamento del sistema e consentire a tutti gli operatori coinvolti di adempiere correttamente agli adempimenti informatici previsti». Su questo argomento le proposte avanzate dalle organizzazioni di categoria prevedono ancora oggi il possibile avvio dell’operatività soltanto dopo la riformulazione dell’intero sistema. Per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di dieci dipendenti, compresi quelli che trasportano i propri rifiuti, il termine di entrata in operatività del Sistri rimane confermato a non prima del 1o giugno 2012, a meno di un diverso termine individuato con apposito decreto ministeriale. ISCRIZIONE DEI PICCOLI IMPRENDITORI AGRICOLI È stato inoltre prorogato al 2 luglio 2012 l’esonero ‰ S ulla “Gazzetta ufficiale” n. 302/2011 è stato pubblicato il decreto legge 29 novembre 2011 n. 216 che proroga i termini previsti da molte disposizioni legislative. Il cosiddetto “Decreto milleproroghe” riguarda anche alcuni termini in materia ambientale di diretto interesse delle imprese. Riepiloghiamo le principali novità. Il termine di entrata in operatività del Sistri, fissata per il 9 febbraio, è spostato al 2 aprile 2012 (per ora). Per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di dieci dipendenti, compresi quelli che trasportano i propri rifiuti, il termine di entrata in operatività del Sistri rimane confermato a non prima del 1o giugno dall’iscrizione al Sistri degli imprenditori agricoli che producono e trasportano i propri rifiuti pericolosi a una piattaforma di conferimento oppure li conferiscono a un circuito organizzato di raccolta, in modo saltuario e occasionale. Sono considerati saltuari e occasionali: a) i trasporti effettuati fino a una piattaforma di conferimento, complessivamente per non più di quattro volte l’anno per quantitativi non eccedenti i trenta chilogrammi o i trenta litri al giorno e, comunque, i cento chilogrammi o cento litri l’anno; b) i conferimenti, anche in un’unica soluzione, a un circuito organizzato di raccolta per quantitativi ADDIO AI CERTIFICATI INUTILI O DAL 1 GENNAIO GLI ENTI PUBBLICI NON POSSONO PIÙ CHIEDERLI In data 22 dicembre, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha emanato la direttiva 14-2011 che attua le disposizioni previste dalla legge di stabilità 2012 circa l’acquisizione diretta dei dati e dei documenti da parte delle pubbliche Amministrazioni. Dal 1o gennaio sono quindi possibili due modalità alternative: 1) la presentazione dell’autocertificazione da parte dell’utente; 2) l’Amministrazione acquisirà direttamente i dati presso gli altri uffici. La direttiva ha posto infatti il divieto, con conseguente applicazione delle sanzioni previste dalla legge per i casi di violazione dei doveri di ufficio, di richiedere ai cittadini o alle imprese documenti attestanti stati, qualità personali o fatti che siano già in possesso dell’Amministrazione stessa. Le certificazioni rilasciate dall’Amministrazione (che per essere valide dovranno obbligatoriamente riportare la dicitura: «Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica Amministrazione o ai privati gestori di servizi pubblici») saranno validi esclusivamente nei rapporti tra le amministrazioni e i privati. Tali disposizioni non si applicano, quindi, ai rapporti tra privati. PER UN 1.500.000 IMPRESE (SONDAGGIO SWM PER CNA) IL CREDITO È UNA CHIMERA F arsi concedere un prestito o aprire una linea di credito è una chimera per una parte consistente delle piccole e medie imprese, ovvero di quei 4 milioni e 100 mila imprenditori che rappresentano il 95,3% dell’universo imprenditoriale nazionale. Un ritratto a tinte fosche emerge dal rapporto con le banche, in base all’indagine realizzata dalla Swg per CNA. Il 78% delle piccole e medie imprese ritiene la stretta creditizia peggiore di quella già nera del 2008 e del 2009. In apprensione sono gli imprenditori di tutte le aree del Paese, con punte acute tra coloro che operano nelle costruzioni (82%), danneggiate anche dai ritardi nei pagamenti delle commesse pubbliche, e al sud. Le difficoltà sembrano più evidenti per le imprese fino a nove dipendenti. Nell’esperienza quotidiana un milione e mezzo di imprenditori (il 35% del totale delle imprese sotto i 50 dipendenti) denuncia di aver avuto forti o consistenti difficoltà di accesso al credito. I criteri applicati per la concessione dei crediti o per l’apertura di linee di credito si sono molto irrigiditi secondo il 56% degli imprenditori. Anche in questo caso le condizioni più aspre sono quelle evidenziate da chi ha un’impresa di costruzioni (70%), mentre le banche sembrano avere un atteggiamento un po’ più morbido, ma comunque non accomodante, con chi lavora nella pubblica Amministrazione (la sottolineatura dell’irrigidimento si ferma al 41%). Per il 58% degli intervistati è netta la previsione di un peggioramento dei rapporti con le banche. Da un punto di vista di dimensione aziendale, il futuro sembra essere particolarmente critico per le aziende medie (20-49 addetti) e per le microimprese. non eccedenti i cento chilogrammi oppure i cento litri all’anno. Questa modifica è stata introdotta per mantenere un regime di miglior favore per le piccole imprese agricole con modeste quantità di rifiuti, cancellato dalle proroghe introdotte, nel tempo, a favore degli altri soggetti che, senza questa proroga, sarebbero partiti più tardi dei piccoli agricoltori. STA ENTRANDO IN VIGORE IN TUTTA ITALIA LA LIBERALIZZAZIONE DEGLI ORARI PER IL COMMERCIO La manovra finanziaria varata la scorsa estate dal Governo ha previsto la liberalizzazione degli esercizi commerciali con effetto dal 2 gennaio: i commercianti di tutta Italia in pratica possono decidere autonomamente i propri giorni e orari di apertura e di chiusura. La liberalizzazione degli esercizi commerciali prevista dalla manovra finanziaria dunque non elimina soltanto i vincoli di orario per negozi, bar, ristoranti, locali, grandi magazzini e supermercati, ma anche quelli che imponevano di rispettare la chiusura per la mezza giornata di riposo durante la settimana, quella domenicale e quella durante le festività. In vista dell’entrata in vigore delle nuove regole, non tutti gli enti locali si sono organizzati. La legge concede infatti novanta giorni per adeguarsi, tramite direttive “ad hoc” che recepiscano la nuova disciplina. CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa Associazione Provinciale di Cuneo WWW.CNACUNEO.COM Segreteria provinciale BORGO SAN DALMAZZO Via Cuneo 52/I Tel. 0171-268019 - Fax 0171-268261 Presidente Direttore Fernanda Fulcheri Patrizia Dalmasso Uffici territoriali ALBA-BRA Corso Bra 25 - Alba Tel. 0173-34503 - Fax 0173-363826 FOSSANO Via San Giuseppe 46 Tel. 0172-635052 - Fax 0172-631744 MONDOVÌ Piazza Ellero 45 Tel. 0174-552555 - Fax 0174-47777 SALUZZO Corso Roma 20 Tel. 0175-240144 - Fax 0175-475758 SAVIGLIANO Via Torino 90 Tel. e fax 0172-33632 La Tonda gentile arriva sulla tavola del Papa “SCOOP” DELLA CONFRATERNITA DELLA NOCCIOLA Ginetto Pellerino D tabile torta abbiamo aggiunto il Moscato passito, una delle “chicca” dell’enologia piemontese, e un piatto decorativo in ceramica rappresentante la “Tonda”». All’inizio di gennaio il Santo Padre ha inviato i suoi ringraziamenti scritti alla Confraternita. «Non nascondo», commenta il Gran Maestro, «che ricevendo quella missiva abbiamo provato tutti molta emozione. Nella sua lettera il Papa dice di aver ricevuto con compiacimento i nostri doni, definiti “gentili espressioni augurali” e ci ringrazia per il “cortese atto di omaggio”. Inoltre ci invia la Benedizione apostolica da estendere a tutte le persone care. Un analogo ringraziamento scritto ci è giunto alcuni giorni prima dal cardinale Bertone, piemontese di origini ed estimatore dei prodotti della nostra regione. Siamo felici che questo omaggio, semplice ma di grande qualità, abbia riscosso apprezzamenti in Vaticano». Nel 2011 la nocciola piemontese e il grande lavoro di promozione e valorizzazione portato avanti della Confraternita di urante le festività natalizie le mense del santo padre Benedetto XVI e del segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, si sono arricchite di un prodotto tipico della nostra terra, la nocciola Tonda gentile. A donare al Papa e al cardinal Bertone un pacco contenente nocciole tostate Piemonte Igp, torta di nocciole e Moscato passito è stata la Confraternita della nocciola Tonda gentile di Cortemilia, presieduta dal gran maestro Luigi Paleari. Con questo omaggio il sodalizio cortemiliese, molto attivo nella promozione e nella valorizzazione del frutto simbolo dell’alta Langa, ha voluto mostrare la sua vicinanza a papa Ratzinger e al suo principale collaboratore e ringraziarli per la fondamentale missione che compiono nel ruolo di guide della Chiesa mondiale. «È un omaggio che abbiamo fatto al Pontefice e al Segretario di Stato», spiega Luigi Paleari, «a nome e in rappresentanza di tutti gli abitanti delle colline dell’alta Langa, dure da lavorare, ma generose nel dare frutti di gran pregio come la nocciola Tonda gentile, la migliore del mondo. Alle nocciole tostate e alla Gli nostra preimprenditori albesi libata e Dario Sebaste e Oscar Farinetti sono stati i prescelti inimiincoronati nel 2011 con il premio “Nocciola d’oro-Fautor Langae” istituito dalla Confraternita della nocciola Tonda gentile di Langa, con sede a Cortemilia. Cortemilia hanno riscosso anche altri importanti apprezzamenti. A giugno il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha reso merito ai paludati cortemiliesi con due medaglie celebrative della Presidenza della Repubblica consegnate durante la premiazione dei “Fautor Langae”. Inoltre nel mese di ottobre la Confraternita ha ricevuto i ringraziamenti ufficiali del principe Alberto di Monaco, anch’egli molto onorato di aver ricevuto in dono, durante una cerimonia indetta a Beausoleil, città gemellata con Alba, il piatto decorativo e i pregiati dolci alla nocciola di Cortemilia. Sopra: alcuni dei cavalieri della Confraternita della nocciola Tonda gentile delle Langhe durante una recente manifestazione. Con loro, il gran maestro, Luigi Paleari. Sotto: le lettere arrivate al sodalizio per esprimere plauso e gratitudine da parte di Benedetto XVI, del cardinale Tarcisio Bertone e del principe Alberto di Monaco IL LICEO SCIENTIFICO “PEANO” SELEZIONATO PER UN PROGETTO NAZIONALE L’istituto superiore cuneese fa parte della rosa comprendente 50 scuole in tutta Italia che porterà avanti le attività dell’iniziativa “Giovani consumatori nel web: difendere l’identità e comprare sicuro” Il progetto “Giovani consumatori nel web: difendere l’identità e comprare sicuro” è frutto della costante e proficua collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico e l’Unione italiana delle Camere di commercio sui temi della regolazione del mercato, con l’obiettivo di rendere consapevoli i ragazzi dei rischi in cui possono incorrere quando acquistano on-line e quando scambiano informazioni attraverso la rete. Al bando nazionale, pubblicato lo scorso ottobre e promosso dalla Camera di commercio di Cuneo presso gli istituti scolastici provinciali, hanno aderito 125 scuole. Un’apposita commissione ne ha selezionate cinquanta sulla base dei criteri stabiliti nel bando. La rosa degli istituti individuati comprende anche il liceo scientifico statale “Giuseppe Peano” di Cuneo, i cui studenti saranno coinvolti in una serie di attività che partiranno nel mese di febbraio e che si protrarranno fino al 2013, per concludersi con l’assegnazione di prestigiosi premi. «I giovani rappresentano la risorsa del nostro futuro», sostiene Ferruccio Dardanello», presidente dell’ente camerale cuneese e di Unioncamere nazionale, «e il sistema camerale sta investendo in numerose iniziative per promuovere la cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, nonché il potenziamento delle iniziative per l’orientamento». «È decisamente positiva la presenza del liceo scientifico statale “Giuseppe Peano” a questo concorso nazionale che rientra nel progetto gestito da Unioncamere con l’ausilio delle società in house “Universitas Mercatorum” e Retecamere», conclude il presidente Dardanello. LA BRE AVVICINA DI PIÙ LA LIGURIA AL PIEMONTE Approvato il progetto di fusione (prevista entro luglio) per incorporazione del Banco di San Giorgio in Banca regionale europea Attilio Casetta Nelle foto a lato sono immortalati, dall’alto: Luigi Rossi di Montelera e Roberto Tonizzo, presidente e direttore generale dell’istituto di credito con sede a Torino, che con l’incorporazione del Banco di San Giorgio arriverà a contare quasi 290 sportelli 48 I l Consiglio d’amministrazione di Banca regionale europea spa, riunitosi a Cuneo sotto la presidenza di Luigi Rossi di Montelera, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di un’altra società facente parte del gruppo Ubi Banca, ovvero il Banco di San Giorgio spa, nella Bre. A oggi, il capitale sociale del Banco di San Giorgio è detenuto dalla Banca regionale europea per il 57,50% e da Ubi Banca per il 38,19%. La restante quota, pari al 4.31%, è suddivisa tra circa 3.300 azionisti terzi. In conseguenza dell’approvazione del progetto, Banca regionale europea procederà all’acquisizione della totalità delle azioni ordinarie del Banco di San Giorgio detenute da Ubi Banca, ovvero 26.001.474 azioni, al prezzo unitario di 5,935 euro. Per quanto concerne il diritto di vendita spettante ai soci terzi del Banco di San Giorgio, il prezzo di esercizio di tale diritto è stato arrotondato a 6 euro a tutela ulteriore degli azionisti del Banco di San Giorgio. Considerando l’acquisto totale da parte di Banca regionale europea, I PRINCIPALI DATI DELLE SUE REALTÀ, RIFERITI ALLA SITUAZIONE TRIMESTRALE DEI CONTI AL 30 SETTEMBRE 2011 Dati in miliardi di euro Banca regionale europea Raccolta diretta da clientela 5,4 1,7 Impieghi 7,3 2,9 Sportelli 229 57 á 19 gennaio 2012 á situazioni in evoluzione (positiva) Banco di San Giorgio sia delle azioni detenute da Ubi Banca che di quelle detenute da terzi, l’operazione comporterebbe un investimento massimo da parte della Bre di 171,913 milioni di euro. Il rapporto di cambio è stato stabilito in 2,25 azioni ordinarie di Bre per un’azione ordinaria di Bsg. Sulla base di tale rapporto di cambio, agli azionisti di Banco di San Giorgio diversi da Banca regionale europea verranno assegnate massime 6.597.725 nuove azioni ordinarie di Banca regionale europea da 0,52 euro nominali, per un valore massimo di 3.430.817 euro. L’operazione di aggregazione, che non comporta sovrapposizione di sportelli, costituisce parte di un più ampio progetto di semplificazione del gruppo Ubi Banca, ed è volta a creare un polo focalizzato sul nord-ovest del Paese, motivato sia da opportunità di natura patrimoniale e strutturale che da scelte di carattere commerciale. Le scelte commerciali si basano sugli evidenti e naturali legami e sinergie esistenti tra la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta e la vicina Francia, regioni che vantano una lunghissima tradizione di rapporti quotidiani, fatta di interscambi commerciali, e frequentazioni turistiche. 140 TIROCINI PAGATI DALLA FONDAZIONE “CRC” Nel mese di dicembre il Consiglio d’amministrazione della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo” ha confermato nei loro incarichi, per il triennio 2012-2015, il segretario generale Fulvio Molinengo e il responsabile del Centro studi e comunicazione Franco Chittolina. Molinengo (foto a destra), dopo aver ricoperto il ruolo di vicesegretario generale, è segretario generale della Fondazione da gennaio 2007. Chittolina (foto a lato) è responsabile del Centro studi fin dal 2006. A partire da gennaio 2010 gli è stata anche assegnata “ad interim” la responsabilità della comunicazione. Accanto alla conferma degli incarichi dei due funzionari in seno al proprio organigramma, la Fondazione si è attivata per dare un impulso al mercato del lavoro. Il progetto “EsperienzaLavoro”, con una dotazione di 600 mila euro, infatti, prevede la realizzazione di percorsi di inserimento o di reinserimento per giovani inoccupati o adulti espulsi dal mercato del lavoro attraverso lo strumento del tirocinio, da realizzarsi presso aziende del territorio iscritte alle associazioni di categoria partner. Le aree professionali proposte spaziano tra diciannove settori, tra cui, per esempio, la meccanica, l’edilizia, i servizi alla persona e la produzione frutticola e vitivinicola. L’operazione manterrà comunque presidiata e salvaguardata la riconosciuta qualità dell’attività e dei servizi sinora offerti dal Banco di San Giorgio. A maggiore tutela del territorio è prevista la costituzione, da parte di Banca regionale europea, di una fondazione finalizzata a interventi sul territorio ligure per la promozione della Il progetto mette a disposizione circa 140 tirocini per i quali è prevista una borsa lavoro di 530 euro mensili della durata di sei mesi. «Con il piano crisi la Fondazione promuove interventi che, in tempi rapidi, mettano a disposizione del territorio risorse e opportunità per far fronte ai crescenti disagi sociali causati dalla crisi», commenta il presidente dell’ente, Ezio Falco, il quale prosegue: «I progetti sono il frutto di una stretta collaborazione con gli enti del territorio che lavorano direttamente sui singoli temi. L’intento non è solo quello di mettere a disposizione risorse economiche, ma di promuovere azioni di sostegno e accompagnamento di persone in difficoltà verso una ritrovata autonomia personale e familiare». cultura, dell’educazione, dell’istruzione, dell’assistenza sociale e della ricerca scientifica. A conclusione dell’operazione la clientela ligure-piemontese potrà contare, oltre che sui 229 sportelli di Banca regionale europea in Piemonte e Valle d’Aosta, a Milano e nella Costa Azzurra, sui 57 sportelli del Banco di San Giorgio in Liguria e Toscana, dando così luogo a una importante realtà bancaria del nord-ovest, con un totale di 286 sportelli, oltre 1.900 dipendenti e significative quote di mercato nelle province di riferimento. Si stima che il progetto possa essere portato a compimento entro il mese di luglio. PROSEGUE IL PROGETTO “ADOTTA UNA STANZA” CON “IDEA” I lettori di IDEA che, secondo le possibilità di ognuno, desiderano donare un contributo possono versarlo, indicando la causale «Adotta una stanza-Rivista IDEA» alla “Fondazione Nuovo ospedale Alba-Bra Onlus” su uno dei seguenti conti correnti bancari BRE: coordinate Iban IT51O0690622500000000018522 BANCA D’ALBA: coordinate Iban IT84C0853022506000520109210 CRB BRA: coordinate Iban IT12D060954604000010135114 BCC CHERASCO: coordinate Iban IT15M0848746200000010108495 Conto corrente postale n. 3670174 Iban IT10B0760110200000003670174 LE FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO MEGLIO LE PECULIARITÀ UNICHE DEL ROERO L’Ordine che ormai da anni, e con grande successo, si occupa della promozione e della valorizzazione della sinistra Tanaro ha premiato gli autori degli scatti migliori fra i settanta partecipanti al suo concorso Con la premiazione ospitata dall’Enoteca regionale del Roero di Canale si è concluso il decimo concorso fotografico dell’Ordine dei Cavalieri di San Michele. Le opere presentate erano una settantina, tutte di notevole interesse artistico e tecnico nonostante la difficoltà del tema proposto che richiedeva un notevole impegno di ricerca sul territorio e interpretativo. La giuria, presieduta dal giornalista e gran maestro vicario dell’Ordine, Carlo Gramaglia, dai cavalieri Roberto Ambrosio e Luigi Bianchetta e da Ivana Binello, con il supporto dell’esperto di fotografia Franco Negro, titolare del laboratorio fotografico albese “Foto Martina”, ha formulato la graduatoria delle immagini da premiare e di quelle meritevoli di segnalazione soprattutto per l’aderenza al non facile tema. La premiazione è stata presieduta dal gran maestro, Carlo Rista, di fronte a una gremita sala riunioni dell’Enoteca, presenti numerosi cava- lieri, familiari dei premiandi e appassionati di fotografia. Primo, Giorgio Gallo di Bra, con l’opera “Intreccio” e con la motivazione: «È la foto che più rispecchia il tema del concorso. Il controluce nero dell’albero diventa il rigo musicale e le foglie sono note appese in un ipotetico motivo autunnale. La composizione rientra nel concetto di ordine/disordine che, pur avendo elementi confusi, è rappresentata da due immagini: il nero dei rami intricati e l’oro delle foglie ordinate. La tecnica non è raffinata. ma il risultato si fa guardare e azzecca il tema». Secondo, Bartolomeo Costamagna di Magliano Alfieri, con “La natura compone”, per l’armonia della composizione; terzo, Bruno Abbona di Alba, con “L’arte nella natura”, per gli effetti di controluce e per il contrasto con le zone d’ombra; quarto, Enzo Borello di Govone, con “Percorsi naturali”, per l’originalità e per i colori; quinto, Mauro Novaresio L’INVESTITURA PER 27 CAVALIERI DI SAN MICHELE Tra gli altri, è entrato a far parte dell’Ordine guidato dal gran maestro Carlo Rista Mariano Costamagna della Brc di Cherasco N el salone d’onore del castello di Magliano Alfieri si è celebrata l’investitura di ventisette nuovi Cavalieri del Roero. Il gran maestro, Carlo Rista, ha illustrato le molteplici attività dell’Ordine e ha sottolineato i princìpi basilari dello Statuto. I convenuti hanno ricordato con un minuto di commosso silenzio i Cavalieri deceduti nel corso dell’anno. L’Ordine annovera 620 iscritti, motivo di giusta gratificazione per il Gran Maestro, per il Consiglio reggente e per tutti i soci che vi possono legittimamente vedere l’apprezzamento per un impegno di puro volontariato. Con la firma del registro dei soci, che ha il valore di accettazione incondizionata dello Statuto, ciascun Neocavaliere ha sancito la 50 propria appartenenza all’Ordine. Ecco i nuovi ingressi, a iniziare dal simpatico quartetto di giovani musicisti itineranti del Roero, che da anni rallegra le feste dell’Ordine: Angelo Aimassi, ingegnere energetico, appassionato di tromba, Matteo Aimassi, dottore in scienze giuridiche e abile fisarmonicista, Giuseppe Castello, dottore in agraria, che si diletta con il bassotuba, di Magliano Alfieri, e Paolo Cordero di Priocca, dottore in viticoltura ed enologia, bravissimo con clarinetto e saxofono. Gli altri Neocavalieri sono: Remo Bertello, direttore dell’Associazione artigiani di Bra; Enrico Borinelli, ingegnere e produttore vinicolo di Santa Vittoria d’Alba; Michele Casetta, produttore vinicolo di Montà d’Alba; Marjus Cela di Castagnole delle Lanze, architetto, imprenditore edile, membro del Direttivo Slow Food “Alba, Langhe e Roero”; Gianni Cerrato di Canale, laureato all’Accademia Albertina, scultore, professore, musicista, direttore dell’Istituto musicale di Canale; Marzio Ciravegna, dottore commercialista di Bra; Biagio Conterno, insegnante di liceo, á 19 gennaio 2012 á il territorio si promuove anche così Lorenzo Vallese Qui sotto, con il gran maestro Carlo Rista, i giovani cavalieri musicanti: da sinistra, Angelo Aimassi, Giuseppe Castello, Matteo Aimassi e Paolo Cordero. A destra: alcuni dei neocavalieri insieme a Rista e al responsabile dell’ufficio stampa dell’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero, Dante Maria Faccenda assessore alla cultura a Bra; Mariano Costamagna, presidente della Brc di Cherasco, leader mondiale nella produzione e nella commercializzazione di impianti di conversione a gas metano e gpl per autotrazione; Giampaolo Fea, di Trinità, medico chirurgo, specializzato in chirurgia d’urgenza; di Carmagnola, con “Geometrie nel cielo”, per l’inquadratura e per la purezza dei colori. All’unanimità segnalazioni di eccellenza, con pergamena e ruota d’oro, sono state attribuite a: Bruno Abbona, per “La natura nell’arte”; Sabrina Aimassi, per “Particolare fregio di arte naturale”; Enzo Borello, per “Similmodigliani”; Maria Paola Ghiosso, per “Dolce tramonto”; Claudio Mainini, per “Conservazione della specie”. Inoltre la giuria ha assegnato segnalazioni di merito, con pergamena, a: Valter Abbà, per “Santo Stefano Roero... l’isola che non c’è”; Nicola Blundo, per “...Milioni di anni fa”; Ferruccio Nicolello, per “Naturalmente... arte”; Nadia Toppino, per “La natura di Castellinaldo nell’arte del ciclista”; Pasquale Volpe, per “Non si ruba!”. Un premio speciale è stato attribuito a Franco Negro che ha arricchito la già pregevole rassegna fotografica con due opere fuori concorso. La mostra di tutte le immagini partecipanti al concorso è stata allestita dal cavaliere Roberto Ambrosio nella sala riunioni dell’Enoteca regionale ed è rimasta aperta al pubblico per tutto il periodo delle feste natalizie. Il concorso, che ormai costituisce un’irrinunciabile tradizione dell’Ordine dei Cavalieri del Roero, sarà rilanciato anche nel 2012. Marcello Lusso, architetto, vicesindaco di Bra; Riccardo Oricco, dottore commercialista di Bra; Giuseppe Porcheddu, titolare di un’agenzia di viaggi a Castagnole delle Lanze; Antonio Procaccini di Pavia, avvocato di Cassazione; Piermaria Toselli, di Cavallermaggiore, direttore responsabile di “Telecupole”; Pietro Troja di Torino, agente di commercio; Fabrizio Ventura di Guarene, giornalista, direttore responsabile di “Oasis”, proprietario dell’osteria “La Madernassa” di Guarene. Hanno ricevuto l’investitura “honoris causa”: Martin Franck, direttore dell’Ente turismo di Neustadt an der Weinstrasse (strada tedesca del vino); Georg Krist, avvocato, vicesindaco della medesima città tedesca; Massimo Vacchetto, di Monteu Roero, vicecampione italiano di pallapugno. Riceveranno l’investitura durante la tradizionale festa di primavera, in quanto impossibilitati a presenziare alla cerimonia: Filippo Cosentino, albese, musicista presidente di “Milleunanota”; Luciano Sandrone, titolare dell’omonima azienda vinicola di Barolo; Angelo Valsania, direttore del ristorante “Marcelin” di Montà; Luigi Riccomagno, avvocato generale della Procura della Repubblica presso la Corte d’appello di Torino, albese. Alla cerimonia di investitura ha fatto seguito la tradizionale “vijà ’d Natal” al ristorante “La trifola bianca” di Vezza d’Alba, con oltre duecento commensali. 52 á 19 gennaio 2012 á diario di viaggio FRA I PELLEGRINI NELLA CITTÀ SANTA INDUISTA DI PUSHKAR Alla grande festa nel cuore del Rajashtan, per il plenilunio di novembre, dove di solito regnano pace e silenzio, a otto ore di pullmino da Delhi. Il lago, dicono i fedeli, è nato da una lacrima di Brahma Antonio Rino Gastaldi L Molti lettori di “IDEA” di certo hanno memoria degli splendidi reportage pubblicati dal nostro settimanale, realizzati dal sommarivese Antonio Rino Gastaldi che, in queste pagine, offre un’altra dimostrazione della sua bravura. 54 a settimana prima del plenilunio di Kartica, l’ottavo mese ( novembre) del calendario lunare hindu, decine di migliaia di pellegrini si mettono in cammino con ogni mezzo non soltanto dal Rajasthan, ma anche dal Punjab, dall’Haryana, dal Madhya Pra- á 19 gennaio 2012 á diario di viaggio desh, dal Maharashtra, dal Gujarat e da Delhi per raggiungere Pushkar dove si tiene, unico evento nel suo genere, una delle maggiori fiere indiane. Noi ci siamo arrivati con uno sgangherato pullmino. Era notte fonda ormai. Le strade erano intasate all’inverosimile dal flusso dei pellegrini. Polvere e suoni ci invasero all’improvviso e i fuochi accesi nei campi tendati disseminati sulle dune del deserto circostante ci proiettarono in un mondo lontano. C’erano migliaia di tende con intorno i cammelli legati a gruppi. Le persone sedute intorno ai fuochi cantavano e suonavano. Noi turisti, pochi, anzi pochissimi, eravamo frastornati: ci sentivamo fuori luogo quasi come fossimo lì a invadere un luogo magico non nostro così lontano dalle nostre abitudini. Alberghi? No! Anche noi a dormire nelle tende. Un campo tendato solo per noi posizionato dietro una grande duna ci permetteva di stare un pochino più nel silenzio e di ammirare le migliaia di stelle che brillavano nel cielo. I primi quattro giorni della fiera sono dedicati al mercato del bestiame, durante il quale cammelli e cavalli sono messi in vendita nel deserto che circonda la città. Gli altri quattro, invece, sono de- Pushkar è una città dell’India con 14.789 abitanti (dati relativi al censimento del 2001), situata nel distretto di Ajmer, nello Stato federato del Rajasthan. Per gli induisti, Brahma o Brama è uno degli aspetti di Dio, nonché la prima persona della Trimurti (chiamata anche Trinità indù, composta da Brahma, Vishnu e Shiva), all’interno della quale è conosciuto come il Creatore dicati alle cerimonie e alle processioni in onore di Brahma che culminano il giorno di Kartik Poornima (la notte del plenilunio), con i bagni nel laghetto di Pushkar, formatosi da un fiore di loto lasciato cadere nel deserto dalla stesso Brahma. Le strette strade della città vengono invase da una miriade di persone e ai pellegrini si mescolano musicisti, saltimbanchi, acrobati, commercianti. L’area diventa un affollato mercato in cui si vende di tutto, dagli attrezzi e gli utensili di uso quotidiano ai finimenti per cammelli, dai prodotti artigianali ai braccialetti e monili indossati dalle donne indiane. NEWS DAL PIEMONTE aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it n SALUZZO OPERAZIONE “CARO ESTINTO” Due addette alle camere mortuarie, la titolare di un’agenzia di onoranze funebri e suo genero arrestati, la figlia della donna sottoposta all’obbligo di dimora. è questo il risultato n FOSSANO LA TORRE CAMPANARIA DELLA CATTEDRALE SARÀ MESSA IN SICUREZZA Riguardo al problema di stabilità della struttura della torre campanaria della Cattedrale di Fossano (foto sotto a sinistra) emerso alcuni mesi fa a seguito dei n CUNEO POLIZIA MUNICIPALE IN FESTA PER SAN SEBASTIANO Venerdì 20 gennaio, alle 9,45, la chiesa di San Sebastiano, a Cuneo, ospiterà le celebrazioni di San Sebastiano, patrono dei Vigili urbani, UN PROGETTO IDRICO ITALO-FRANCESE U no studio sistematico delle risorse idriche presenti nel territorio della provincia di Cuneo e nella nuova area metropolitana di Nizza per capire, sulla base della qualità dell’acqua, quali aste fluviali abbiano una capacità d’impiego plurimo e possano essere, quindi, utilizzate a uso idroelettrico, potabile e di irrigazione. È questo, in sintesi, il contenuto del progetto Alcotra del valore di circa 1,5 milioni di euro finanziabile dall’Unione europea. Il progetto, in fase di elaborazione, è stato discusso a Nizza, presenti (foto a lato, da sinistra) il direttore dell’Ato Acqua della provincia di Cuneo, Paolo Galfrè, il rappresentante del Centro ricerche Sergio Olivero, il sindaco francese, Christian Estrosi, l’assessore provinciale alle risorse idriche e sindaco di Barge, Luca Colombatto. e il responsabile del Laboratorio delle acque del Politecnico di Mondovì, Sebastiano Sordo, Foto di Marco Ferrari 56 dell’operazione denominata “Caro estinto” portata avanti dalla Compagnia dei Carabinieri di Saluzzo in collaborazione con il personale della Compagnia di Savigliano, di quella di Moncalieri e appartenenti della Polstato della sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Saluzzo. L’indagine è partita nel maggio scorso quando, a seguito ad alcuni esposti riguardo a presunti “favoritismi” da parte delle addette alla camera mortuaria verso imprese di onoranze funebri, si è provveduto a costituire un pool investigativo il cui lavoro avrebbe confermato le irregolarità delle incaricate alle camere mortuarie, accusate di segnalare ai parenti dei defunti l’impresa funebre indagata, in cambio di un 20 per cento del ricavo del funerale. á 19 gennaio 2012 á succede intorno a noi lavori di sistemazione della scala interna, si è tenuto un incontro tra la Diocesi di Cuneo-Fossano, la parrocchia del Duomo, l’Amministrazione comunale, la fondazione “Crf” e la Cassa di risparmio di Fossano. Si è vagliato un intervento di messa in sicurezza della struttura, consistente nell’inserimento di elementi di fissaggio e di ancoraggio sia all’interno che all’esterno del campanile. I costi saranno ripartiti in parti uguali tra Comune, parrocchia della Cattedrale e fondazione “Crf”. e del 188o anniversario di fondazione del Corpo. Al termine dell’evento, dopo la Messa officiata dal vescovo, monsignor Giuseppe Cavallotto, e il resoconto del 2011 del Comando di Polizia locale, saranno consegnate delle onorificenze. n BRA SI PARLA DI RICONVERSIONE ECOLOGICA CON GUIDO VIALE L'economista ambientale Guido Viale (foto a sinistra) sarà a Bra per discutere di che tipo di alternativa dare al nostro stile di vita. è il il tema del terzo incontro della “Scuola di pace” che si terrà domani, venerdì 20 gennaio, alle 21 presso il centro polifunzionale culturale “Giovanni Arpino” di via Guala 45. L’incontro, dal titolo “La riconversione ecologica-Prove di un mondo diverso: non c’è alternativa”, sarà a ingresso libero. COME DUE “GOCCE DI VINO” Con la segnalazione di cui rendiamo conto su questo numero, possiamo dire di aver fatto “bingo”, poiché, a nostro avviso, rappresenta uno dei rari casi in cui i punti in comune tra le due “gocce di vino” sono sia fisiche che espressive. Tra Roberto Giachino, consigliere comunale di Alba e presidente del consorzio socioassistenziale “Alba, Langhe e Roero” (foto in alto) e l’attore Andrea Brambilla (foto sopra), il simpatico Zuzzurro che tutti conoscono, esistono somiglianze per così dire oggettive, come sopracciglia, naso e barba, ma non da meno si possono ravvisare alcuni punti in comune legati alla posa negli scatti riprodotti. Se anche voi conoscete persone uguali come... una goccia di vino, non esitate a segnalarcele, inviando possibilmente le fotografie dei sosia dei Vip individuati all’indirizzo di posta elettronica: claudio.puppione@ rivistaidea.it. n ROCCABRUNA ANNO DI GIOIE PER IL CENTRO SPORTIVO “VALLE MAIRA” Finisce nel migliore dei modi il 2011 per Massimo Rosano e i suoi allievi del centro sportivo “Valle Maira” di Roccabruna. I “Terrible gang” (foto sopra), gruppo di break dance composto da Gabriele Laurenti, Alice Bertolino, Marco Olivero, Francesco Garino, Simone Chiocchia, Filippo Grisantemo, Stefano Belliardo, Paolo Palma e Samuele Galaverna, si sono aggiudicati un secondi posto al prestigioso concorso “Weed-end in palcoscenico” a Pinerolo. Non finiscono di stupire anche le “New generation” (Marta Terranova, Marta Einaudi, Letizia Laurenti e Antea Menardi), le quali a Milano, si sono classificate prime nel concorso internazionale di danza “Tripudium ballet”. n DRONERO CI SI PREPARA PER LA PRIMA “VALLE MAIRA SKY MARATON” Il 20 gennaio si apriranno le iscrizioni per la prima edizione della “Valle Maira sky marathon” (foto a destra) che si svolgerà l’8 e il 9 settembre tra Canosio e Marmora, negli splendidi scenari alpini della Valle Maira intorno allo splendido profilo della rocca La Meja. Il percorso da coprire ha una lunghezza di 46 chilometri, con un dislivello positivo di 2.493 metri, e si svolgerà in gran parte su strade sterrate e sentieri. La quota di partecipazione è di 35 euro per le iscrizioni effettuate sino al 30 aprile e di 50 euro per le iscrizioni successive al primo maggio. Le iscrizioni, effettuabili sul sito dedicato all’evento www.vallemairasky marathon.com, chiuderanno il 15 agosto. Per info: tel. 0171-905455. n ALBA BELLA ESPERIENZA GRAZIE AL PROGETTO “COMENIUS” Si è chiusa l’esperienza trimestrale di alcuni studenti della Scuola enologica di Alba che si sono recati in Francia, nell’ambito del progetto “Comenius” (foto a destra). L’obiettivo comunitario è quello della “mobilità individuale” per gli studenti dell’Unione europea, i quali hanno la possibilità di fare esperienza di vita quotidiana nel Paese ospitante, imparando una nuova lingua. All’esperienza hanno preso parte Samuele Castino, Federica Tripoli, Flaviana Fia, Marisa Merlo, Alessandro Negro e Lorenzo Coraglia. SEQUESTRATI “ROLEX” FALSI I militari del Nucleo mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Bra hanno individuato e sequestrato orologi con marchio “Rolex” contraffatti. Da qualche tempo i militari della Compagnia avevano raccolto informazioni secondo le quali un uomo molto distinto e sempre elegante proponeva a privati l’acquisto di orologi di pregio a prezzi scontati, ma, comunque, non di rado, pari o superiori ai 1.000 euro. Le indagini dei Finanzieri del capitano Luciano Cotroneo hanno permesso di intercettare e di sottoporre a controllo un’auto del tipo di quella del sedicente rappresentante. L’uomo, un 48enne della provincia di Lucca, teneva nel bagagliaio un apposito contenitore in stoffa, con ben 13 orologi recanti il logo e il marchio “Rolex” (foto), a prima vista, identici agli originali. Dalla perizia di un esperto è emerso che si trattava in realtà di merce perfettamente contraffatta. 19 gennaio 2012 Ü 57 n CUNEO GIURAMENTO DI FEDELTÀ PER 3 SOTTOTENENTI DELLA RISERVA DI COMPLEMENTO DELLE FIAMME GIALLE Con decreto a firma del Presidente della Repubblica, sono stati nominati sottotenenti della riserva di complemento della Guardia di Finanza i luogotenenti Palmiro Antonazzo, Bruno Rossano e Salvatore Chiri, già in forza, rispettivamente, al nucleo di Polizia tributaria di Cuneo (Antonazzo) e al Comando regionale Piemonte della Guardia di Finanza (Rossano e Chiri), congedatisi di recente dopo lunghe e brillanti carriere nel corso delle quali hanno servito le istituzioni evidenziando sempre lealtà e dedizione. I tre ufficiali in congedo (nella foto sopra, con il comandante provinciale, il colonnello Enrico Maria Pasquino) hanno confermato il loro impegno di fedeltà verso la Repubblica italiana prestando giuramento, di fronte alla bandiera, presso il Comando provinciale del capoluogo. n DOGLIANI DALLA GIUNTA REGIONALE IL VIA ALLA STRADA DEL VINO La Giunta regionale ha riconosciuto e approvato, in seguito al percorso intrapreso dal Comitato promotore oltre un anno fa, la “Strada del vino “Pimmy” di avere l’anticipo del trattamento di cassa integrazione straordinaria per chiusura aziendale. Erano presenti alla firma (foto a sinistra, in basso): l’assessore provinciale Pietro Blengini, il sindaco rifreddese, Cesare Cavallo, Dogliani”. Ora il Comitato promotore può procedere con gli adempimenti necessari alla realizzazione del progetto. L’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Sacchetto (foto sopra), commenta: «L’Assessorato ha seguito e sostenuto da vicino l’iter che ha portato a questo risultato, cogliendone fin dal principio le valide potenzialità sia da un punto di vista turistico e di promozione del territorio, sia per la diffusione e la conoscenza del ricco patrimonio gastronomico dell’area, con protagonista assoluto il vino». l’assessore comunale Eros Barra, il segretario generale della fondazione “Cassa di risparmio di Cuneo”, Fulvio Molinengo, nonché i rappresentanti di Cgil, Michele Penna, e Cisl, Gabriella Pessione. Con il protocollo Provincia, Comuni e Fondazione si impegnano a mettere a disposizione le risorse necessarie: il costo è di circa 12 mila euro e la ripartizione sarà di un terzo per ogni ente. n RIFREDDO IMPORTANTE ACCORDO PER I LAVORATORI DELLA “PIMMY” È stato siglato in Provincia il protocollo d’intesa che garantirà ai 35 lavoratori della ditta rifreddese LA BEFANA DEL CLAMS PASSA DALLA CARITAS È consuetudine del Clams (Circolo delle Langhe auto-moto storiche) di Alba destinare ogni anno un congruo importo in denaro e in alimenti per opere di beneficenza. Il giorno dell’Epifania il presidente Gino Bertolini, coadiuvato da alcuni componenti del Consiglio d’amministrazione, ha consegnato al centro di accoglienza della Caritas di Alba, in via Pola, una consistente fornitura di derrate alimentari (foto a lato). Successive donazioni saranno destinate ad altri enti benemeriti. Per dare inizio alla stagione radunistica è stato organizzato un evento, denominato “Della bagna caoda” con la visita a un’azienda vitivinicola in Valle Talloria e pranzo presso un rinomato ristorante di Sinio, con la partecipazione di un centinaio di iscritti che con l’occasione hanno rimosso i loro veicoli storici dal meritato riposo invernale. Il 2012 sarà una tappa importante per il sodalizio albese che festeggia il trentacinquesimo anno di fondazione, con il suo considerevole numero di soci. 58 á 19 gennaio 2012 á succede intorno a noi n SALUZZO DUE ARRESTI PER DROGA Si è conclusa con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere e la sottoposizione alla misura dell’obbligo di dimora per un terzo residente a Scarnafigi, un’operazione antidroga condotta dai Carabinieri di Saluzzo nei confronti di un sodalizio criminale locale, composto da italiani e albanesi. n TORINO UN CONCORSO PER STUDENTI DELLE SUPERIORI SUL TEMA DELL’EVASIONE FISCALE Per battere l’evasione fiscale bisogna partire dai più giovani: così l’Agenzia delle entrate (nella foto la direttrice regionale, Rossella Orlandi) ha deciso di lanciare un concorso fra gli studenti delle scuole superiori del Piemonte. L’obiettivo è quello IN TEMA DI PARI OPPORTUNITÀ... D omani, venerdì 20 gennaio, alle 9,45, nella sala “Giolitti” del palazzo della Provincia di Cuneo, ci sarà un incontro dal titolo “Insieme per una strategia per le pari opportunità”. La mattinata costituirà l’atto conclusivo del percorso formativo itinerante “Più donne per una politica che cambia”, iniziativa della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità (Corep) tra donna e uomo, volta a promuovere la presenza femminile nella vita politica e sociale. Introdurrà i lavori Adriana Luciano, direttrice del Dipartimento di scienze sociali dell’Università degli studi di Torino e direttrice del laboratorio “Frame” della Corep. di sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di questi temi, partendo da incontri mirati organizzati nelle classi, a cui farà seguito una fase creativa. I ragazzi che vorranno partecipare all’iniziativa dovranno predisporre un elaborato su questi argomenti. Per trovare maggiori dettagli si può consultare il sito internet http://piemonte. agenziaentrate.it. n BRA LA FONDAZIONE CRB IN PRIMA LINEA PER CITTÀ E TERRITORIO A conclusione della sessione erogativa, la presidente della fondazione “Cassa di risparmio di Bra”, Donatella Vigna (foto a sinistra), ha espresso soddisfazione: «Il Consiglio d’amministrazione della Fondazione ha assicurato il sostegno economico alle realtà associative territoriali, superando il totale erogato nell’anno precedente, visto che nel 2011 sono stati 400 mila gli euro per la città e per il territorio, contro i 370.000 dell’esercizio precedente». Quanto al logo istituzionale adottato di recente dalla Fondazione (immagine a sinistra, sopra), la presidente Vigna afferma: «Il nuovo marchio, disegnato dai nostri collaboratori con l’autorevole supervisione di Ugo Nespolo, riprende volutamente i colori della città di Bra alla quale è rivolta in prevalenza l’attività istituzionale del nostro ente». L’ATTIVITÀ ROTARACT A MONDOVÌ E A CUNEO I l Rotaract club Cuneo-Provincia Granda ha svolto una raccolta fondi sia a Mondovì che nel capoluogo per sostenere i tre “service” del sodalizio presieduto da Matteo Ballauri per l’anno rotaractiano 2011-2012, ovvero raccogliere contributi a favore del reparto di pediatria dell’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì, dell’Abio Onlus presso il reparto di pediatria dell’ospedale “Santa Croce” di Cuneo e del progetto distrettuale che consiste nel finanziamento di alcune borse di studio per ricercatori presso la Fondazione piemontese contro il cancro di Candiolo, polo oncologico di riconosciuta eccellenza che, coniugando la ricerca scientifica e la pratica clinica, è capace di offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro. La foto a lato è inerente alla raccolta di beneficenza durante la cena di Natale del sodalizio cuneese e immortala, da sinistra, il consigliere Silvio Cristiano Martino e il presidente Matteo Ballauri. n BRA AUGURI DAL COMUNE A MARIA CRAVERO PER I SUOI 105 ANNI È stato il presidente del Consiglio comunale, Fabio Bailo, a porgere a nome dell’Amministrazione comunale di Bra gli auguri a Maria Cravero che nei giorni scorsi ha compiuto 105 anni. Nel corso di un momento di festa che si è tenuto all’interno della casa di riposo di Sommariva Perno, dove la donna vive dal 2001, la signora Cravero ha ricordato a Bailo alcuni episodi della sua lunga vita. Nella foto in alto, opera di Luciano Cravero, posa insieme a Fabio Balio e ai familiari che l’hanno festeggiata. 60 á 19 gennaio 2012 á succede intorno a noi n TORINO LA PROVINCIA ADERISCE AL TRAFFIC OPERATOR CENTER È stato firmato in Regione un protocollo d’intesa che ha sancito l’avvio anche in Granda del progetto regionale di Traffic operation center (Toc), il quale prevede l’installazione di una rete di sensori per la rilevazione in tempo reale del traffico in transito sulle strade. Alla sigla del documento hanno preso parte l’assessore provinciale ai trasporti, Roberto Russo, assieme ai colleghi delle Province piemontesi e all’assessore regionale Barbara Bonino (foto sotto, a sinistra). «L’attivazione del progetto» spiega l’assessore Russo, «fornirà alla Provincia, in qualità di ente gestore delle strade, un utile supporto tecnico per una maggiore pianificazione e un più efficace monitoraggio dei dati del traffico. L’insieme delle informazioni che ne deriveranno potrà, infatti, essere utilizzato per l’ottimizzazione dei servizi sull’infomobilità locale e per l’erogazione di un migliore coordinamento della sicurezza stradale. n ALBA I CONTRIBUTI DEL COMUNE ALLE ASSOCIAZIONI CITTADINE La Giunta comunale di Alba ha proceduto all’erogazione ad enti e associazioni di volontariato, che ne avevano fatto domanda, di contributi in sostegno delle loro attività, oltre a contributi per progetti specifici, per un totale complessivo di 392.700 euro. n CUNEO CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA AL VIA L’Aso “Santa Croce e Carle” di Cuneo riattiva i corsi di accompagnamento alla nascita a partire da febbraio. I corsi si terranno presso l’ospedale “Carle”, al secondo piano. Ogni mese partiranno due corsi, uno dalle 9 alle 11,30 e l’altro dalle 11,30 alle 14. Sono otto gli incontri previsti ogni mese, con ostetrica, neonatologo e un’infermiera del nido. Prenotazioni e info: tel. 0171-641000. n CARAMAGNA PIEMONTE I GIOVANI FANNO FESTA PRESSO LA CASA DI RIPOSO Alla casa di riposo di Caramagna Piemonte si è tenuta la grande tombolata, ricca di premi, in occasione della festa della befana. Hanno rallegrato la festa e gli anziani ospiti le befane e i giovanissimi caramagnesi (foto sotto) partecipanti al “giardino d’inverno”. L’Amministrazione comunale desidera ringraziare i piccoli della scuola d’infanzia che partecipano all’“inverno bimbi” i quali hanno ballato augurando a tutti un felice 2012. n CUNEO CHIUSO UN ANNO DI SERVIZIO CIVILE AL PARCO FLUVIALE I ragazzi del servizio civile hanno concluso i dodici mesi di servizio al parco fluviale. Elena Ferrigno, Elena Giacometti, Michela Di Massimo e Andrea Cerato sono i ragazzi che hanno prestato un anno della loro vita al servizio civile nazionale volontario e lo hanno fatto scegliendo il Parco fluviale Gesso e Stura tra i tanti progetti offerti dal territorio. I ragazzi hanno affiancato le guide naturalistiche negli accompagnamenti delle classi che visitano l’area protetta e vi svolgono attività didattiche e hanno partecipato all’ideazione e organizzazione degli eventi che il Parco CLONAVA CARTE DI CREDITO I Carabinieri della Compagnia di Alba hanno denunciato alla Procura per frode telematica, truffa e uso indebito di carta di credito un 28enne ingegnere elettronico rumeno che vive a Torino. A lui i militari sono risaliti dopo aver ricevuto in caserma la denuncia di un’impiegata albese 40enne che lavora in un ufficio pubblico di Torino alla quale era stata clonata la carta di credito, decurtata della somma di 3.500 euro in una settimana. propone, risultando un supporto fondamentale. Nella foto a sinistra, sotto, i giovani protagonisti di questa belle esperienza sono immortalati in sala Giunta del municipio con il sindaco, Alberto Valmaggia, l’assessore all’ambiente, Guido Lerda, e il direttore del Parco fluviale, Luca Gautero. n CUNEO SOMAGLIA E REVETRIA ENTRANO IN CONSIGLIO PROVINCIALE Il Consiglio provinciale ha deliberato circa la surroga dei consiglieri dimissionari Silvano Dovetta e Giovanni Negro. Dovetta, consigliere provinciale (Pdl), ha assunto la carica di presidente dell’ente Parco del Po cuneese incompatibile con quella di consigliere provinciale e sarà sostituito da Massimo Somaglia (foto in alto) di Bra, presidente dell’Asd Volley di Bra, con all’attivo l’esperienza di assessore allo sport nell’esecutivo comunale della città della Zizzola con Franco Guida sindaco. Negro, esponente dell’Udc, lascia l’incarico in Provincia, per un avvicendamento programmato da tempo nel partito, a Pietro Domenico Revetria (foto sopra) di Bagnasco, consigliere comunale a Ceva. Nelle pagine delle lettere Negro interviene al riguardo. Armando Verrua mette sensibilità e professionalità al centro del proprio modo di lavorare QUANDO È MEGLIO... SCEGLIERE IL MEGLIO! Attilio Casetta 62 iceva Oscar Wilde: «Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione». Giustissimo, tanto che viene quasi spontaneo andare oltre l’aforisma dello scrittore irlandese, estendendone il campo d’applicazione. Perché, per esempio, non c’è mai una seconda occasione D á 19 gennaio 2012 á nel momento del lutto nemmeno per dare l’ultimo saluto a un proprio caro. Nei giorni del lutto, provàti dal cordoglio e da tutto quel che c’è da sbrigare, è naturale non pensarci, ma il momento della cerimonia funebre è l’ultimo atto pubblico che accompagna la vita terrena di un proprio affetto. È, a tutti gli effetti, un evento. Sempre doloroso, a volte quasi inaccettabile, spesso inatteso, ma comunque irripetibile. In questi casi non hanno senso di esistere formule quali “provare per credere” oppure “soddisfatti o rimborsati”: c’è una sola possibilità e non sono ammesse repliche. Per questo è opportuno rivolgersi a chi è in grado, per professionalità e inclinazione personale, di organizzare nel migliore dei modi il momento di commiato a una persona cara. Il gruppo di Armando Verrua (a cui fanno capo “La Cattolica”, attiva a Bra e a Cherasco, la “Cavallotto” con sede a Grinzane Cavour e a Canale, la “Culasso” di Neive, la “Longo” di Cherasco e “L’Albese” che opera nella città delle cento torri e anche sotto la Zizzola) ha proprio questo come tratto distintivo: nessun servizio è standard, perché nessuna situazione è identica a un’altra. Ogni lutto, ogni famiglia, ogni circostanza richiede un approccio diverso, che va mediato www.lacattolica-bra.it www.cavallotto-alba.it www.culasso-neive.it www.longo-cherasco.it www.lalbese-alba.it attraverso una sensibilità e una competenza che l’imprenditore braidese e il suo staff hanno sempre dimostrato di possedere. A ciò si aggiunge una cura dei particolari che, ben lontano dall’essere sterile meticolosità, rappresenta una forma di rispetto verso la persona scomparsa e i suoi cari. Un’attenzione che si evince anche da piccoli elementi, come l’abbigliamento impeccabile con cui Armando Verrua e i suoi collaboratori si presentano per il servizio funebre, il controllo costante del parco macchine, tirate a lucido per ogni uscita, o le tante iniziative intraprese per offrire un supporto a tutto tondo anche dopo la cerimonia funebre. Nella foto della pagina accanto si riconoscono Armando Verrua con il figlio Viviano, anch’egli impegnato nell’attività di famiglia, iniziata da suo nonno Guglielmo con “La Cattolica”. Nel corso degli anni il gruppo si è allargato arrivando ad avere sedi in numerosi centri cittadini delle Langhe e del Roero Ecco come il futuro PUÒ INFLUIRE SUL PRESENTE C Volete un consiglio o soltanto sfogarvi? “Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica di colloquio con i lettori dedicata in particolare ai problemi sentimentali, affrontati però con un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine, inviate un’e-mail a: [email protected]. Avrete una risposta adeguata! Allegro chirurgo aro Paolo, l’inquietudine di cui racconti nelle poche righe che ci hai inviato non è solo la tua. Non servono indagini statistiche sofisticate per accorgersi che sono in molti a percepire uno sconforto che va oltre la crisi globale; uno smarrimento inerente al privato di ognuno e che, semplificando, si può riassumere nella domanda: «Che ne sarà di me?». Ebbene, penso di avere una risposta che apparirà bizzarra, ma che, gira e rigira, è l’unica ad avere un senso: finirà per ognuno esattamente nel modo in cui ciascuno penserà che entile allegro chirurgo, non credo che il 2012 segnerà la fine del mondo, ma certo non si può dire sia iniziato nel segno dell’ottimismo. Forse il mio giudizio è falsato da un umore mai così basso, con una mancanza di entusiasmo a livelli cosmici, pari solo a quello nell’immediato post-partita tra Juventus e Milan, finale di Champions di ormai più di qualche anno fa, quando i rossoneri si aggiudicarono la coppa ai rigori. In quella circostanza, però, lo sconforto durò qualche giorno, mitigato peraltro dal fatto di doversi difendere dagli sfottò di amici tifosi della squadra di Milano. Ora, invece, è una compagna perenne: sento i discorsi della gente per strada, sento i telegiornali e davvero non vedo segnali che mi inducano a essere ottimista. Ripeto, forse dipende dalla mia percezione distorta, ma mai come in queste settimane ho sentito parlare di persone che si sono tolte la vita perché non avevano più un lavoro, oppure di uomini che sterminano la propria famiglia o, ancora, di cittadini che per motivi futili investono altri esseri umani... Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma davvero non mi sento in grado di fare previsioni per il futuro, per questo non ho il coraggio nemmeno di provare a mettere su una famiglia mia e, a 35 anni suonati, mi sento un mezzo eroe già solo per il fatto di non vivere più a casa dei miei. G Paolo (Cuneo) andrà a finire. Vado a chiarire la mia affermazione, soltanto all’apparenza criptica. Lo faccio citando in primis alcuni passaggi tratti dal romanzo “Survivor” di Chuck Palahniuk: «È la nostra sfiducia nel futuro che ci 64 á 19 gennaio 2012 á ci vuol fegato ad aver cuore rende difficile il distacco dal passato. Non riusciamo ad abbandonare il concetto di quello che eravamo». «La ragione per cui ogni volta che buttiamo via qualcosa ci assale la nostalgia è che abbiamo paura di evolvere. Di crescere, cambiare, perdere peso, reinventare noi stessi. Di adattarci». «Non c’è bisogno che tu tenga sempre tutto sotto controllo, non puoi tenere tutto sotto controllo, ma così puoi tenerti pronto al peggio. Se ti preoccupi continuamente del peggio, è quello che finirai per avere». Questo significa che, almeno in qualche misura, il futuro che hai immaginato determina il presente che stai vivendo. Vivendo come se quello che desideri per te esistesse già, lo otterrai molto più facilmente. Allo stesso modo, chi porta avanti la propria esistenza afflitto dal presente e persuaso che il futuro non possa essere migliore, finirà per contribuire a determinare proprio quel domani funereo. È ovvio che molto spesso questo processo avvenga a livello inconscio. A parte rare eccezioni, nessuno si augura il peggio, eppure molto spesso ne è coartefice. Bisogna dunque prendere coscienza del fatto che tutto parte da noi, perché, come ha detto qualcuno, «Il pensiero crea una scelta, la scelta un’azione, l’azione un’abitudine, l’abitudine il destino. Il nostro pensiero è il nostro destino». Provare per credere. Un giorno perfetto NEOMAMI E SCIMMIOTTO AL MERCATO U Sara Matteodo Cosa sia la maternità per una donna è difficile da comprendere, se non la si vive. Grazie alla “verve” di una lettrice che sa dosare ironia e... sentimento, “IDEA” ospita una rubrica dalla periodicità variabile nella quale chi ci è passato, anzi ci sta passando, ossia la nostra Sara Matteodo, racconta come, dopo aver affrontato le gravidanze, riesce a gestire la nascita di un figlio... e di quella successiva. Eh sì, perché a casa di Sara e Fabrizio, oltre a Leonardo, adesso c’è anche la piccola Lucia 66 n giorno di qualche mese fa lo Scimmiotto e la Neomami hanno deciso di farsi un regalo. Depositata l’angelica Scimmietta alla tata per due orette sono andati al mercato tutti soli. Wow! Certo, lo Scimmiotto prima ha voluto sedersi sul seggiolino con lo zaino in spalla, poi ha voluto toglierlo perché «Mi fa fastidio», poi l’ha lasciato in macchina e poi sono dovuti tornare a prenderlo, ma erano le loro due ore da soli, per cui tutto era concesso. O quasi. «Andiamo al meccato? Eh? A comprare pesse? E poi tu lo cucini e io non ti aiuto pecché mi brucio?». «Sì, topo». Giunti davanti alla bancarelle hanno adocchiato il merluzzo da prendere, lo Scimmiotto ha pagato e si è dichiarato soddisfatto: «Mmm... è bbuono quetto pesse!». Si sono poi diretti verso il banco del pollo allo spiedo e hanno divorato allegramente, tra una bancarella e l’altra, un bel po’ di patatine croccanti e calde. Quindi hanno fatto rotta verso il panettiere e lì ci hanno dato dentro con la focaccia. Poi lo Scimmiotto ha deciso di fare pipì: «Guadda come faccio tutto da solo!», ha annunciato mettendo mano ai pantaloni e solo una mossa felina della Neomami ha impedito che lo facesse nel mezzo del via vai, davanti al banco dei fiori. «Compriamo un po’ di frutta», ha suggerito la Neomami, visualizzando la tabella nutrizionale a piramide, consegnatale dal pediatra, e presa da un leggero, ma proprio leggerissimo, senso di colpa. «Ecco, i mandarini, gli aranci...». «Io voglio banane», ha affermato lo Scimmiotto volitivo additando delle robe nere a macchioline gialle. «Ma sono un po’ troppo mature...», ha azzardato la Neomami. Poi, pensando che fatto 30 bisogna per forza fare 31, ha ceduto. Lo Scimmiotto si è così divorato una banana intera, ipermatura e gelata, a grossi bocconi. «Domani passato di verdura e mela grattata, a tutti e due, per penitenza», si è ripromessa la genitrice cercando un posto in cui atterrare con tutto il carico di provviste. Mentre con le borse della spesa per terra, accaldata e sazia di carboidrati saturi, osservava lo Scimmiotto mangiare sorridente, arrossato e soddisfatto, seduto con lei sulla panchina nel bel mezzo del mercato, la Neomami si sentiva proprio felice. «’Deso dove andiamo? ’Desso andiamo da Gegiù?», ha chiesto poi lo Scimmiotto. Arrivati in chiesa lo Scimmiotto si è avvicinato all’altare: “Ecco Gegiù, eccolo lì! Con la mamma. Ciao, ciao Gegiù! Tu mi dai soldino, mamma? E io accendo la candela... ecco, così brava, ’desso tirami su, che accendo á 19 gennaio 2012 á diario di una neomami... ora bis la candela». Eseguito il compito la Neomami si è guardata intorno. «Tu parli con Gegiù, mamma?». «Ehm... ma, veramente... Eh... se vuoi... Cosa possiamo dirgli?», ha risposto la Neomami un po’ impedita e a corto di argomenti. «Potremmo ringraziare perché stiamo tutti bene: tu stai bene, Lucia sta bene, io sto bene...». «Ma tu non stai bene, tu hai semple mal di gola!», ha commentato lo Scimmiotto logico. «Eh sì, ma non è niente di grave, topo». «Niente di gave... cetto. Puoi chiedere a Gegiù se io non picchio più Luzia?». «Non credo dipenda da lui... e poi, bastasse quello...». «Luzia è dalla tata. La tata ha un cane gaaande, si chiama Argo. Io ho paura dell’Argo. Ho paura pecché Argo vuole mangiare il mio ciggiolino della macchina...», ha dichiarato lo Scimmiotto perso nei suoi pensieri saltando tra i banchi. «Amore, Argo non fa niente. E non mangia nessun seggiolino, lo annusa solo. Stai tranquillo». Pausa e poi, saltando giù da uno scalino: «Di Gegiù io non ho paura, io». «Certo amore che non hai paura!». Lo Scimmiotto dopo aver guardato verso il dipinto di Maria e Gesù Bambino ha sorriso. Poi, come preso da un pensiero cupo, ha aggiunto: «Ma se Gegiù vuole mangiare il mio ciggiolino della macchina, allora io ho paura». Ferrea logica scimmiotta, in una mattinata luminosa e perfetta. Al cinema DOPO AL SUD, TOCCA AL NORD a cura di Mario Rosa CLAUDIO BISIO E ALESSANDRO SIANI NEL SEQUEL DEL FILM COMICO CHE SBANCÒ IL BOTTEGHINO METTENDO ALLA BERLINA RADICATI PREGIUDIZI CHE NON SONO SOLO ITALIANI... n THE HELP (Usa, 2011); drammatico; regia di Tate Taylor; con Emma Stone, Viola Davis, Bryce Dallas Howard, Octavia Spencer, Jessica Chastain, Allison Janney, Sissy Spacek, Eleanor Henry e Chris Lowell. A Jackson, Mississippi, nei primi anni ‘60, regnano razzismo e perbenismo di facciata. Ma un’aspirante scrittrice intervista una cameriera, la quale racconta la verità sulle sue esperienze vissute nelle case dei bianchi... 68 á 19 gennaio 2012 S tesso cast o quasi (Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone, Giacomo Rizzo, Nunzia Schiano, Fulvio Falzarano, Salvatore Misticone, Paolo Rossi, Ippolita Baldin), stesso regista (Luca Miniero) e, si presume, stesso successo di risate e di incassi o forse addirittura più ampio, vista l’attesa che si è creata. Da mercoledì 18 gennaio, nella sale italiane si proietta “Benvenuti al nord”, sequel di “Benvenuti al sud”, campione d’incassi frutto della trasposizione in salsa meridionale del francese “Giù al nord”. La trama, traslocata dalla zona del Passo di Calais alla Campania lasciando inalterate gran parte delle gag, divertì il pubblico ben oltre le più rosee aspettative. Stavolta gli sceneggiatori hanno dovuto confrontarsi con un’impresa “originale” al 100%, occupandosi degli stereotipi e dei pregiudizi riguardanti il settentrione d’Italia, ma le capacità interpretative di Bisio, Siani e Finocchiaro offrono ampie garanzie. Sono passati due anni. Alberto (Claudio Bisio) e Mattia (Alessandro Siani) sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia (Angela Finocchiaro) detesta Milano a causa delle polveri sottili e accusa Alberto di pensare solo al lavoro. Per risvegliare l’amore, prende una seconda casa in montagna per trascorrervi romantici week-end, ma Alberto accetta di guidare un progetto pilota delle Poste che lo impegnerà per un anno, sabati compresi. Invece Mattia, il solito irresponsabile, vive con la moglie Maria (Valentina Lodovini) e il figlioletto a casa della madre, lavora poco e non riesce a pronunciare la parola “mutuo”. Per questo Maria lo lascia, costringendolo a mille sceneggiate per riconquistarla. Fallito ogni tentativo, Mattia finirà a lavorare a Milano, incastrato dall’ingenuità degli amici che l’affidano alle cure di Alberto. L’impatto è terrificante: partito con un giubbotto fendinebbia, il povero Mattia finisce con il rovinare la sua vita e quella dell’amico. Però, pian piano, i pregiudizi iniziano a sciogliersi... n UNDERWORLD: IL RISVEGLIO-3D (Usa, 2011); azione; regia di Måns Mårlind e Björn Stein; con Kate Beckinsale, Charles Dance, Michael Ealy, India Eisley e Stephen Rea. Dopo quindici anni di coma, Selene, la vampira cacciatrice di licantropi, si risveglia e scopre di essere diventata madre di Nissa. Finalmente riunite, le due donne iniziano la loro crociata contro la “BioCom” per farla smettere di creare i superesseri che potrebbero decimare l’intera specie. n L’ORA NERA (Usa, 2011); thriller; regia di Chris Gorak; con Rachael Taylor, Emile Hirsch, Joel Kinnaman, Olivia Thirlby, Max Minghella, Dato Bakhtadze, Yuriy Kutsenko, Artur Smolyaninov, Pyotr Fyodorov e Nikolay Efremov. Gli alieni hanno invaso Mosca e si sono impossessati della capitale della Federazione russa. In una situazione estrema, un gruppo di ragazzi fa di tutto per sopravvivere... Elena Elia Giulia Marengo (nella pagina a fianco ritratta durante un incontro con gli allievi del liceo scientifico “Leonardo Cocito”, presente anche il preside, Pier Carlo Rovera), 28 anni, è nata a Torino, ma è cresciuta ad Alba, vicino alla quale, da un paio d’anni, vive. Si è diplomata presso il liceo classico “Generale Govone”, è laureata in scienze della comunicazione e ha conseguito un master in comunicazione d’impresa all’Università di Torino. Ha studiato un anno a Colonia, in Germania, e dal 2006 lavora presso la sede centrale di Banca d’Alba. Oltre a nutrire una grande passione per la scrittura, ama leggere, sciare, ascoltare musica e cantare, anche se, confida, «sono terribilmente stonata e di conseguenza i vicini mi odiano!». Essendo albese, poi, ha un debole per la buona cucina e i vini di qualità L a vita di una persona può essere accompagnata dall’arte, quale svago, “valvola di sfogo”, espressione di un proprio “alter ego” o passione assoluta serbata nell’intimo, soprattutto per chi, a livello professionale, è impiegato in attività di tipo ben diverso. Questo è il caso di Giulia Marengo, giovane albese impiegata in banca, in àmbito informatico, la quale ama dedicarsi alla scrittura e di recente ha provato la gioia di vedere pubblicato il suo primo romanzo. A settembre è uscito “Un antico peccato”. Cosa diresti a un potenziale lettore per avvicinarlo alla storia da te narrata? GIULIA MARENGO: BUON DEBUTTO CON IL FANTASY La giovane albese ha visto pubblicato il suo primo romanzo, “Un antico peccato”, al quale stanno per seguire il secondo e il terzo «Spero che il romanzo possa attirare diversi generi di lettori: chi cerca una trama che si svolge in un altro spazio e un altro tempo, dalle ambientazioni suggestive; chi vorrebbe trovarsi coinvolto in una vicenda di passione, ambizione, coraggio e lealtà. E chi invece desidera soltanto rilassarsi e immergersi nelle pagine per trovare qualche ora di svago». Quanto c’è di te e del tuo bagaglio biografico, ma anche culturale, nella tua opera? 70 Mentre lavorava alla stesura «Tanto. È complesso, se non del romanzo che sarebbe impossibile, narrare ciò di diventato “Un antico peccato”, cui non si ha esperienza nel 2008 Giulia Marengo ha alcuna. Quindi talora nei pubblicato il racconto “De pane personaggi spunta qualmellito” nella raccolta “Edithon” che tratto noto, come una promossa dall’associazione “Telethon” (edizioni pennellata di colore più “Penna d’autore”). vivace delle altre. E i lettori ban cuneesi ritroveranno molti rifantasy e mandi alla nostra terra, che amo. Ne ho disseminati diversi, alcuni il paranormal romance, che adesevidenti e altri più celati, a oc- so vanno per la maggiore, erano chieggiare qua e là: potrebbe pressoché sconosciuti in Italia. essere divertente cercarli tutti. Quindi la mia scelta non è stata, Quanto al mio bagaglio culturale, per così dire, commerciale, bensì le influenze sono molteplici e dettata dalla passione. Il fantasy legate fra loro. C’è il retaggio clas- è un magnifico contenitore: è cosico che mi è rimasto impresso me una scatola magica che ti condai tempi del Liceo (il tema della sente di astrarre la tua storia e “hýbris”, della superbia, nella ambientare in paesaggi suggesti- á 19 gennaio 2012 á talento emergente tragedia euripidea, fra tutti), ma c’è anche molta fantascienza e fantasy. Il debito più evidente è nei confronti di Frank Herbert, con il suo “Dune”, e di George R.R. Martin, due maestri nella narrazione di storie complesse». Il fantasy di questi tempi va per la maggiore. La scelta di questo genere da parte tua da cosa è stata determinata? «In “Un antico peccato” ho voluto mescolare fantasy e fantascienza, perché entrambi i generi mi hanno sempre affascinata. Quando ho iniziato a scrivere il romanzo, nel 2005, non si parlava ancora di vampiri, a parte forse quelli di Anne Rice. Allora l’ur- vi vicende che sono invece molto umane, e altrettanto concrete. Il bello di un libro è che, una volta scritta la parola “fine”, smette di appartenere all’autore e diventa proprietà del lettore, il quale è libero di leggervi i significati che più gli aggradano. Scrivere fantasy è un’esperienza molto intensa: permette di creare personaggi forti, vibranti, che odiano e amano e piangono. E il lettore odia e ama e piange con loro». Raccontaci il tuo percorso e cosa ti ha indirizzata verso la strada letteraria. «Ho sempre amato le storie fatte di meraviglia, magia, portenti. Purtroppo, crescendo, la scuola tende a indirizzare gli studenti verso una scrittura di rigore, articoli di attualità o saggi di costume, quindi il mio interesse è andato man mano scemando. Per caso, nell’estate successiva alla maturità, mi iscrissi a un gioco di narrazione on-line, interpretando un personaggio e, insieme, il mondo attraverso il suo punto di vista. È stato così che ho ricominciato a scrivere. Giocando. Decisi poi di partecipare a qualche concorso letterario con qualche racconto (alcuni si possono scarica- me cantavano i “Beatles”... Scrivere però mi rende felice, quindi continuerò a farlo. Anche solo per me stessa». C’è stato qualcosa o qualcuno che ti ha particolarmente stimolata o, al contrario, ha rischiato di “tarparti le ali”? «Beh, io sono forse la più feroce critica di me stessa. Sono perfezionista, di rado riesco a giudicare la qualità del mio lavoro. Per mia fortuna, però, ho accanto persone straordinarie che ci hanno creduto, talvolta anche al po- tivo e mentale, ossia di un preliminare lavoro di introspezione ed elaborazione di pensieri, sensazioni, esperienze? «“Un antico peccato” e il suo seguito sono stati scritti di getto, in modo istintivo. La storia prendeva forma mano a mano che scrivevo, spesso in modi imprevisti: quasi un flusso di coscienza. Ultimamente, però, sono diventata più metodica. Dedico più tempo alla pianificazione, suddivido il testo in capitoli... Anche per non rendere la vita impossi- com’è il fantasy. La lettura dovrebbe sempre arrecare piacere, ancor più prezioso perché squisitamente individuale. Distogliere anche solo per qualche minuto un lettore dai suoi problemi per trasportarlo altrove, in un mondo così diverso eppure vibrante e vivo, fargli dimenticare ansie e scocciature, magari incantarlo o emozionarlo: cosa ci potrebbe essere di più gratificante per uno scrittore?». Il nostro è un Paese di grandi penne. Come vedi l’attuale si- re dal mio blog www.giuliamarengo.it) e, nei ritagli di tempo tra l’università e il lavoro, cominciai a scrivere quello che sarebbe diventato “Un antico peccato”. Dopo anni di lacrime e sangue, mi ritrovai con un tomo da 800 pagine e mi convinsi a spedirlo a diverse case editrici. Ho avuto la fortuna di trovare un editore, Luigi Reverdito, che ha creduto nel mio lavoro e ha voluto pubblicare la storia, suddividendo il manoscritto originale in due volumi, di cui il primo è “Un antico peccato”. Il secondo della serie è già ultimato e, nel frattempo, sto lavorando al terzo, nonché a qualche nuovo progetto. Nei ritagli di tempo “scribacchio” racconti e curo il mio blog. È vero, ho realizzato un sogno che era rimasto ben chiuso nel cassetto, ma sono ancora un’esordiente! La strada è lunga e tortuosa, co- sto mio, e mi hanno spinta a continuare. E alla “Reverdito editore” ho trovato un grande professionista che mi ha regalato consigli preziosi. La critica più costruttiva? Quando il mio primo lettore ufficioso ha dichiarato: “Quel personaggio sembra un cretino”, argomentando la tesi in modo tanto dettagliato da indurmi a rimettere mano al testo finché non è risultato più convincente. La soddisfazione maggiore, invece, è stata vedere, il giorno in cui ho presentato il romanzo presso il palazzo “Banca d’Alba”, la sala gremita di persone, tra cui molte a me sconosciute. Se non fossi stata terrorizzata dall’idea di parlare di fronte a un pubblico così vasto, sarei scoppiata a piangere per l’emozione!». Per te scrivere consiste in uno spontaneo atto creativo oppure è frutto di un “metabolismo” emo- bile a chi ha il compito di editare il testo! Molto di ciò che finisce sulla pagina, di certo, viene filtrato dalle mie esperienze, dalle emozioni, da ricordi e spunti raccolti nel quotidiano. A volte mi capita di svegliarmi con un’idea, come se ci avessi riflettuto nel corso della notte. Suppongo che la mente di chi ama le storie, e si diverte a crearle, sia sempre un po’ al lavoro». Dopo la crisi novecentesca dell’intellettuale, annichilito da una sorta di declassamento, credi che nel nuovo millennio, inaugurato da così gravi e diffusi problemi, la letteratura, e quindi lo scrittore, possa ricoprire di nuovo una missione importante? «Essendo un’esordiente, sarebbe presuntuoso arrogarmi qualunque tipo di missione. Ma vorrei spezzare una lancia a favore della letteratura d’intrattenimento, tuazione italiana? «Da lettrice posso dire che nel panorama dell’editoria c’è sovrabbondanza di titoli. Mi piacerebbe che venissero pubblicati più spesso autori italiani, mentre sovente si privilegiano cognomi dal timbro estero, considerati più attraenti a livello commerciale. Credo sia un vero peccato, perché in Italia ci sono talenti letterari in quantità e bisognerebbe dar loro più chance di farsi conoscere ed emergere». 19 gennaio 2012 Ü 71 IL TERRITORI0 E LA CULTURA VANNO A TAVOLA Ritorna la rassegna nata per valorizzare nel suo insieme l’area della comunità montana “Alto Tanaro cebano monregalese”. Da febbraio, appuntamento con una serie imperdibile di convivi a sfondo culturale T n 19 GENNAIO “SOGNO DI UNA NOTTE D’ESTATE” AL SOCIALE Stasera, giovedì, alle 21 al Sociale di Alba andrà in scena lo spettacolo “Sogno di una notte d’estate” di William Shakespeare interpretato e diretto da Carlo Cecchi, insieme a una compagnia di 15 giovani attori (foto nella pagina a lato). Biglietti da 20 a 25 euro. Per info: 0173-35189. n 19 GENNAIO LA COMMEDIA BRILLANTE “NON C’È TEMPO AMORE” Stasera, giovedì, alle 21 appuntamento a teatro a Bra, per una commedia generazionale. “Non c’è tempo amore” opera scritta, diretta e interpretata da Lorenzo Gioielli, vedrà sul palco del “Politeama” anche Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey ed Edy 72 orna “Territorio a tavola”, la rassegna organizzata dalla comunità montana “Alto Tanaro cebano monregalese” che rappresenta un viaggio nei sapori di una terra dall’offerta enogastronomica ricchissima e variegata. Una cucina dall’influenza ligure in quel di Ormea e Garessio, langarola nel cebano, alpina e fatta di castagne, funghi e formaggi d’alpeggio nel monregalese. Ospiti fissi saranno i prodotti a Denominazione d’origine controllata e protetta, tutelati dai rispettivi Consorzi: il formaggio Raschera, le paste di meliga del monregalese (foto sopra), il miele e derivati di “Gustanatura”, la patata delle Valli del Re, il cece di Nucetto, la rapa di Caprauna, il Dolcetto delle Langhe monregalesi. Il progetto, che prenderà avvio a febbraio, prevede Angelillo (foto sopra). Biglietti al costo di 18 euro, con possibilità di prenotare allo 0172-430185. n 19 E 20 GENNAIO LUCYA RUSSO E BIANCA GUACCERO AL “DIEGHITO TIME” Ospiti tutti al femminile per il “Dieghito time” di “Radio Alba”. Oggi, giovedì, alle 16, sarà la volta dell’artista rivelazione Lucya Russo che con il brano “The worst thing” ha conquistato i grandi network italiani. Domani, venerdì, sarà in diretta l’attrice Bianca Guaccero che diventa cantante e lancia il singolo “Look into myself”. á 19 gennaio 2012 á da non perdere una serie di cene a sfondo culturale, in cui far rivivere la memoria delle tradizioni locali mediante incontri in biblioteca, una visita a una cappella o a una torre, piuttosto che un’escursione in grotta. Fausto Mulattieri, assessore al turismo della Comunità montana, commenta: «La nostra è la scommessa su un binomio vincente: la cultura intesa non più soltanto come puro esercizio accademico, ma come sinergia di aspetti turistici e gastronomici per rilanciare autenticamente il nostro territorio». Gli fa eco il presidente della Comunità montana, Giuseppe Boasso, sottolineando «la volontà di rafforzare la rassegna, imprimendole tuttavia un’impronta nuova, inedita. Per trasformarla sempre più in un evento che racchiuda in sé tutto il meglio dell’incredibile offerta turistica delle nostre valli». n 20 GENNAIO PRIMA SERATA CON IL “CINEMA DIFFUSO” A CHERASCO Partirà venerdì la rassegna di film d’autore al cinema “Galateri” di via Cavour, a Cherasco, per l’evento “Piemonte al cinema-Il cinema diffuso”. Alle 21 verrà proiettato il film drammatico “Il ragazzo con la bicicletta” (foto sotto). Il costo dell’abbonamento per le sette serate al “cinema diffuso” è di 20 euro (biglietto singolo a 5 euro). n 20 GENNAIO INCONTRO PER PARLARE DI PERCORSO DI GUARIGIONE Domani, venerdì, alle 21 presso la biblioteca civica “Luigi Einaudi” di Dogliani è in programma l’incontro con il dottor Giorgio Ajraldi per la presentazione del libro “Cognizione, azione e guarigione-Enneagramma e medicina nella catena della tradizione”. Ne parlerà con l’autore Chicca Morone (scrittrice e musicoterapeuta). SERATA TRA MOZART E DVOřÁK La Filarmonica della Repubblica Ceka e un solista d’eccezione per l’evento nella città della Zizzola Domenica 22 gennaio, al teatro “Politeama-Boglione” di Bra, le sinfonie di due dei più grandi compositori della storia della musica, Mozart e Dvořák, saranno eseguite dalla “North Czech Philarmonic Teplice”, una tra le più antiche orchestre della Repubblica Ceka, con un solista d’eccezione, il clarinettista Alessandro Travaglini. Di Wolfgang Amadeus Mozart sarà eseguita la modulata e incalzante sinfonia n. 38 in re maggiore K 504 “Praga”, seguita dal concerto per clarinetto e orchestra in la maggiore K 622, mentre la seconda parte del concerto sarà dedicata a Antonín Leopold Dvořák, compositore ceko del periodo romantico, di cui verranno eseguite il “Two Waltz” op. 54 e la “Suite ceka” in re maggiore op. 39, celebre danza boema che vide la pubblicazione solo dopo la morte di Dvořák. Il concerto si svolgerà a partire dalle 21; biglietti a 10 euro. Per prenotare: tel. 0172430185. Informazioni: www.teatropoliteamabra.it. n 20 E 21 GENNAIO ALLA “MIRAFIORE” SI PARLA DI VIVALDI E DI PAESAGGIO A Serralunga, presso la tenuta “Fontanafredda”, la fondazione “Mirafiore” propone per domani, venerdì, una lezione di Mario Cucinella, il quale parlerà del paesaggio per un’architettura sostenibile. Il giorno dopo è previsto un incontro con Orlando Perera, volto noto del Tgr Piemonte, che parlerà del suo ultimo libro: “Vivaldi-La quinta stagione”, romanzo incentrato sui misteri della vita del compositore. Entrambi gli incontri, a ingresso libero, inizieranno alle 18,30. Prenotazione obbligatoria su www.fondazionemirafiore.it. n 21 GENNAIO DOPPIO CONCERTO HARD ROCK ALL’”UNDERKING” DI ALBA Sabato all’”Underking” di Alba (piazza Cristo Re) è previsto un doppio evento hard rock. Si esibiranno i cuneesi “No chrome” e i monregalesi “Bad Bones” (foto sopra, a destra). A FOSSANO “STANOTTE È LA MIA” Una serata per presentare al pubblico il romanzo “Stanotte è la mia” di Alberto Damilano, medico di origine fossanese da tre anni malato di Sla (sindrome laterale amiotrofica). Lo spettacolo, a base di musica e letture, sarà a ingresso libero e si svolgerà martedì 24 gennaio, alle 21, presso il teatro “I portici” di via Roma 74, a Fossano. Il programma della serata prevede uno spettacolo che metterà insieme le letture tratte dal romanzo “Stanotte è la mia” con gli attori della compagnia “Masca teatrale” e le musiche del trio “Para-Guai”. Interverranno alcuni ballerini della scuola “Estudio de danza” di Marcelo e Mirta Aulicio. L’ingresso sarà libero, ma si invitano gli interessati a riservare il posto chiamando il numero verde 800-238239. La serata è patrocinata dalla Città di Fossano e dalla fondazione “Cassa di risparmio di Fossano”. n 19 GENNAIO A MONDOVÌ ZIBBA E ALMATRIO SI RACCONTANO IN MUSICA Stasera, alle 22, presso il “Dulcamara” di via Cigna 10/A, a Mondovì, si avrà l’apportunità di assistere a una versione in trio di Zibba & Almalibre (Zibba, Fabio Biale e Stefano Cecchi) i quali proporranno un viaggio intimo tra le canzoni e il racconto delle storie che le hanno ispirate. n DAL 19 AL 26 GENNAIO IL LIBRO SULL’UNITÀ D’ITALIA DI PAPARELLI A FOSSANO Danilo Paparelli (foto nella pagina accanto) presenterà giovedì 26, presso la sala “Barbero” del Nel 1955 due giovani, il senatore Giuseppe Fassino e l’artista Reno Masoero, originarono Micon e Miconeta, le maschere cittadine che si rifanno all’antica nomea del buon pane, con cui, si dice, si sfamarono i cuneesi al tempo dei sette assedi. castello degli Acaja, il suo libro sull’unità d’Italia, “Viva Verdi, Bianchi e Rossi”, inaugurando nel loggiato della Biblioteca civica una mostra (aperta a partire da oggi, giovedì 22, sino al 26 gennaio) con i disegni che ritraggono i personaggi contenuti all’interno del volume pubblicato da “Nerosubianco editore”. A introdurre la serata sarà l’assessore comunale alla cultura, Paolo Cortese. Carlevé ’d Busca: ore di gran baldoria La festa prevede tre serate in musica e un pomeriggio dedicato ai più piccoli. Il programma culminerà nella sfilata dei carri allegorici per le vie del centro A vestire i panni dei due protagonisti principali, Micon e Miconeta, saranno Dante Bruno, 36 anni, impiegato, e la moglie, Cristina Demarchi, 34 anni, commessa, mentre il Panaté e la Bela Panatera saranno interpretati da due fratelli: Alberto Conte, 25 anni, casaro al mattino e naturopata e massaggiatore sportivo al pomeriggio, e Paola Conte, 20 anni, studentessa universitaria di scienze politiche a Cuneo 74 n DAL 21GENNAIO LE FOTO DI BRUNO ROSANO IN MOSTRA A DRONERO Da sabato (vernissage alle 10) sino all’11 febbraio nella foresteria del “Mulino della riviera” di Dronero (via Molino 8), sarà allestita la mostra fotografica “Chappuei en Val Maira” di Bruno Rosano. Orari di visita: ogni sabato (e domenica 3 febbraio) dalle 8 alle 12,30. Per info e contatti: 0171-902186. n 21 E 22 GENNAIO TANTA DIVERTENTE “FIOCA PER EFFE” GRAZIE AI “TRELILU” Due serate consecutive con la travolgente ironia dei “Trelilu” (foto a sinistra), ormai una vera e propria istituzione della cultura popolare piemontese, con vent’anni di onorata e apprezzata carriera alle spalle. Sabato, alle 21,15, i quattro musicisti “made in Granda” al teatro “Milanollo” di Savigliano suoneranno i brani del loro nuovo album-spettacolo “Fioca per effe” (biglietti da 10 a 15 euro, con ridotti sino a 8 euro). La sera successiva, stesso orario, saranno di scena al teatro comunale di Caraglio (12 euro, ridotto 10). á 19 gennaio 2012 á da non perdere L a “gran baldoria a la ca’ ’d Micon e Miconeta” è ormai alle porte: il ricco programma di festeggiamenti stilato in occasione del cinquantasettesimo “Carlévé ’d Busca” prenderà il via domani, venerdì 20 gennaio, con l’apertura dei festeggiamenti al palazzetto dello sport di via Monte Ollero, grazie alla consegna ufficiale delle chiavi del paese alle maschere. Alla serata parteciperanno centinaia di maschere provenienti da tutta la provincia, accolte dalle tradizionali “colleghe” buschesi. Sempre presso il palazzetto dello sport avrà luogo la gran cena di apertura (antipasti misti, primo, secondo con contorno, dolce, bevande incluse a 20 euro; prenotazioni: 335-6396064, 347-1297695 o 333-2142581). Alle 22 sarà tempo di festa della birra in maschera con il gruppo “Abcd band” a ingresso gratuito. Sabato 21 alle 14,30 scatterà l’appuntamento con il carnevale dei bambini con le maschere, giocolieri e clown, ballo in maschera e merenda offerta dai panificatori e pasticceri buschesi . Di sera tornerà la festa della birra in maschera con il “Baraonda big band” (ingresso gratuito e fiumi di birra fino all’alba). Durante la serata sarà premiata la maschera più originale. Domenica 22 gennaio, alle 14,30, le vie del centro storico saranno invase dall’allegria festosa dei carri allegorici e delle maschere tradizionali accompagnate dalla Banda musicale di Castelletto di Busca e dalla banda “Santa Cecilia” di Peveragno, con 50 elementi e majorette. Alle 18,30 inizierà la distribuzione di polenta, salsiccia e spezzatino (5 euro) mentre dalle 21,30 sarà tempo di serata danzante con l’orchestra “Maurizio e la band”, a ingresso gratuito. n 22 GENNAIO “LA DAMA DELLA NEVE” PER BAMBINI E RAGAZZI Domenica, alle17, presso il salone dell’oratorio “Don Bosco” di Saluzzo, andrà in scena lo spettacolo “La dama della neve”: una favola, una storia che narra di un vecchio signore sempre arrabbiato con tutto e con tutti. L’ingresso sarà gratuito e aperto a tutti i bambini e i ragazzi. n 22 GENNAIO “ROSASPINA” PER CONCLUDERE “DOMENICATEATRO” FOSSANESE Domenica, alle 16, presso il centro culturale polivalente “I portici”, avrà luogo lo spettacolo teatrale “Rosaspina”, con la compagnia “Il teatro del piccione” di Genova, ultimo appuntamento con gli spettacoli teatrali per i ragazzi e le loro famiglie previsti nell’ambito della rassegna “Domenicateatro”. La rassegna si concluderà con una versione dolce e visionaria della favola “La bella addormentata”, dedicata a grandi e piccoli, insieme. Il costo del biglietto di ingresso è fissato in 4 euro per ragazzi e adulti. “SMALL TOWN FESTIVAL” CONTINUA Tre eventi divertenti e assai diversi animeranno le serate saviglianesi tra oggi e giovedì prossimo Per lo “Small town festival” di Savigliano, stasera, giovedì, alle 21,30 al “Lord Byron”, in collaborazione con il Teatro della caduta, avrà luogo un divertente spettacolo di Giuseppe Vetti, mentre domani, venerdì, alle 22, al “Trescalin” sarà la volta della miscela di blues, funky, soul e rock in chiave acustica offerta da Francesco Piu. Poi, giovedì 26 gennaio, alle 21,30, di nuovo al “Trescalin” e ancora insieme al Teatro della caduta di Torino, salirà alla ribalta Manuel Bruttomesso-Nespolo lo Giullare, attore, clown, mimo, giocoliere, equilibrista e acrobata. n 22 GENNAIO “LE CANZONI DI IERI” PROPOSTE DALL’”ENSEMBLE D’AUTORE” “Incontri d’autore” prosegue con un appuntamento nel salone parrocchiale di San Benigno, a Cuneo. Domenica, alle 21, è previsto un concerto dal titolo “Le canzoni di ieri”. I protagonisti della serata musicale saranno gli artisti dell’“Ensemble d’autore” (il tenore Michelangelo Pepino, accompagnato dal violino di Vera Anfossi, dal pianoforte di Fabrizio Pepino e dal contrabbasso di Davide Repetto). L’ingresso sarà gratuito. n 22 GENNAIO UN VIAGGIO TRA LE MELODIE DI “NAPOLI E DINTORNI” La stagione concertistica “Domenica in armonia” promossa sotto la direzione di Rosanna Bagnis propone una serata, come sempre a ingresso gratuito, ad alto contenuto di “napoletanità”, visto che Valentina Arpino (vocalist), Elisa Barovero (pianoforte) e Alberto Baudissone (contrabbasso) si cimenteranno con celebri melodie di “Napoli e dintorni”, da quelle della tradizione sino a canzoni più recenti del repertorio di Mina e altri grandi interpreti. L’appuntamento è per le 16, presso la sala “San Giovanni” di Cuneo. n 24 GENNAIO AL “TOSELLI” LO SWING-JAZZ DI MATTEO BRANCALEONI Per una volta Matteo Brancaleoni, crooner di origine milanese, ma residente a Bene Vagienna da diversi anni, gioca in casa. Dopo il suo ultimo quinto “tutto esaurito” al prestigioso “Blue note” di Milano, martedì approda al teatro “Toselli” di Cuneo, insieme al suo quintetto. Matteo Brancaleoni (foto sopra) è ben noto al mondo del jazz-swing in cui è considerato uno degli interpreti italiani più apprezzati. Il concerto darà anche l’occasione di presentare il doppio cd/dvd dal titolo “Live!”, concerto registrato dal vivo insieme alla “Gianpaolo Petrini big Band”. L’artista suonerà con Nino La Piana (pianoforte), Roberto Chiriaco (contrabbasso), Gianpaolo Petrini (batteria) e Fabrizio Veglia (chitarra). Biglietti dai 10 ai 28 euro. Per info: 0171-693258. “TEATRO PIEMONTÈIS” A SALUZZO La ventunesima edizione della rassegna prenderà il via il 21 gennaio, per concludersi a fine marzo Il 21 gennaio si accenderanno i riflettori sulla ventunesima rassegna di “Teatro piemontèis” di Saluzzo, curata dalla fondazione “Amleto Bertoni” per la direzione artistica di Ezio Tesi. Gli spettacoli avranno luogo, come di consueto, al teatro “Don Bosco” di via Donaudi, tra gennaio, febbraio (sabato 11 e 25) e marzo (sabato 10 e 24). Si inizierà sabato, alle 21, con “Na busia... tira l’autra” messa in scena dalla Compagnia d’la Vila di Verzuolo. I biglietti si potranno acquistare solo nelle sere degli spettacoli: intero 7 euro; ridotto 5 (over 65, bambini dai 5 ai 10 anni); gratis per i bambini sotto i 5 anni. Il costo dell’abbonamento è di 25 euro. Info: 0175-43527. 19 gennaio 2012 Ü 75 Torino & dintorni ARRIVA ENRICO BRIGNANO a cura di Chiara Borio I VENERDÌ RECITERÀ AL “PALAISOZAKI”. LA STESSA SERA (E SABATO 21) AL “COLOSSEO” ANDRÀ IN SCENA ANTONIO ALBANESE. E PER I PIÙ GIOVANI... n LA RUSSIA A RIVOLI Il castello di Rivoli propone la mostra dal titolo “Russian cosmos”: organizzata in sei sale tematiche, ha lo scopo di mettere in relazione il mondo scientifico e quello artistico sulla scena russa. Aperta tutti i giorni, tranne il lunedì (ingresso a 6,5 euro). 76 á 19 gennaio 2012 l 2012 nella città della Mole inizia con un mese ricco di appuntamenti coinvolgenti. Il prossimo sarà un fine settimana all’insegna della comicità e delle risate con Enrico Brignano (foto), famoso quanto bravo attore comico, ora anche conduttore di programmi tv, che arriva sul palco del “Palaisozaki” di corso Sebastopoli 123 con il nuovo spettacolo “Tutto suo padre”, attraverso il quale venerdì 20 racconterà le vicende dell’Italia di oggi. L’inizio è programmato alle 21 e il costo dei biglietti va da 34 a 66 euro (www.ticketone.it). Brillante e divertente sarà anche lo show di un altro grande comico italiano, Antonio Albanese, il quale nelle serate di venerdì 20 e sabato 21 tenterà di descrivere al meglio la realtà contemporanea del Paese attraverso i tantissimi personaggi che è abituato a impersonare, tra cui Epifanio, l’Ottimista, il Sommelier, Cetto la Qualunque e nuove figure realizzate per l’occasione. Lo spettacolo andrà in scena al “Colosseo”, in via Madama Cristina 71, e i biglietti costano da 16 a 28 euro. Proseguiamo con un appuntamento imperdibile per gli appassionati della musica lirica: fino al 22 gennaio al Regio va in scena la “Tosca”, celebre opera di Giacomo Puccini, in un allestimento nato dalla collaborazione tra il palazzo delle arti “Reina Sofia” di Valencia, l’Opéra di Montecarlo e la fondazione “Festival pucciniano”. Tutte le informazioni sulle rappresentazione, a iniziare da orari e costi, sono sul sito internet www.teatroregio.torino.it. Non mancano musica e incontri anche per un pubblico più giovane: venerdì 20 gennaio, al “Lapsus” di via Principe Amedeo 8, torneranno gli “Shandon” a sette anni dallo scioglimento del gruppo (inizio alle 21, biglietto a 12 euro). Sempre venerdì sera toccherà a Cristina Donà riscaldare l’atmosfera all’“Hiroshima mon amour” di via Bossoli 83 con il suo tour “Torno a casa a piedi” che ha riscosso un grande successo sia di pubblico che di critica, con cui si è esibita sui palchi dei maggiori teatri d’Italia e dei principali festival estivi. L’inizio del concerto è fissato a 22 (ingresso a 13 euro). n “CANI”, GRANDE BAND Sabato all’”Hiroshima mon amour” di via Bossoli 83, alle 22, concerto dei “Cani”, band romana, ben avviata grazie al disco d’esordio che l’ha portata, nelle classifiche, tra Lady Gaga e Adele. L’ingresso costerà 10 euro. n FOTO PROTAGONISTE In occasione della mostra “L’Italia e gli italiani nell’obiettivo dei fotografi Magnum” aperta fino al 26 febbraio, Palazzo reale ospita i “Magnum days”: fino al 23 gennaio masterclass e tavole rotonde aperte al pubblico. n UN ESORDIO STORICO Sabato, alle 22, al “Blah blah” di via Po 21, Gionata Mirai (foto), cofondatore della band “Il teatro degli orrori” inizierà la carriera solista con una chitarra a 12 corde in uno spettacolo di fingerpicking. L’ingresso sarà gratuito. Parola ai nostri lettori GIOVANNI NEGRO (UDC) LASCIA A MALINCUORE IL CONSIGLIO PROVINCIALE, MA L’AVEVA PROMESSO. E IN REGIONE RADDOPPIERÀ L’IMPEGNO PER LA GRANDA «MANTENGO LA PAROLA DATA» scrivete a: [email protected] H o rassegnato le dimissioni da consigliere provinciale, lasciando dopo aver ricoperto diversi ruoli, da capogruppo Udc ad assessore alla viabilità nella Giunta dell’on. Costa. Il mio rapporto con l’ente Provincia è stato eccellente e ringrazio tutti i colleghi, di maggioranza e di opposizione, con cui ho instaurato ottimi rapporti a cominciare dal mio capogruppo Rosso e dall’ineccepibile Presidente del Consiglio, Bergesio. Altrettanto vorrei fare con i sindaci e gli amministratori locali della Granda per la proficua collaborazione offerta in particolare durante il mandato da assessore, per i grandi sforzi condivisi nell’affrontare il problema della sicurezza stradale. Non da ultimi sento il dovere di rivolgere un sentito ringraziamento ai dipendenti tutti, la cui professionalità consente di ottenere ottimi risultati pur in perenne carenza di risorse. Rivolgo un caloroso saluto e un augurio alla presidente Gancia e alla sua Giunta affinché vi sia un buon proseguimento di legislatura, nel dialogo tra le parti a favore della comunità provinciale. Un ringraziamento particolare debbo rivolgerlo a Raffaele Costa che mi ha onorato dell’incarico di assessore e che non mi ha mai fatto mancare l’appoggio e l’incoraggiamento. La mia non è una rinuncia, bensì un avvicendamento su cui mi ero impegnato a suo tempo a favore del territorio cebano con l’amico e collega di partito Pietro Revetria che mi succede. E, com’è mio costume, le promesse vanno mantenute. A lui i migliori auguri di buon lavoro. Continuerò con costanza e perseveranza a occuparmi dei problemi della Granda dal ruolo di Presidente del gruppo regionale dell’Udc. Il tempo che avanzerà dall’impegno provinciale, sarà messo a disposizione di tutta la comunità che rappresento a maggior ragione stante il difficile momento attraversato anche dalla nostra provincia. Giovanni Negro (presidente del gruppo Udc in Consiglio regionale, Monteu Roero)-Foto GIUSTIZIA IN STATO CONFUSIONALE, MA LA POLITICA PIÙ ANCORA E gregio direttore, che la politica italiana si stia progressivamente degradando non è una notizia dell’ultima ora. Già solo il fatto che sia stata messa da parte dal Presidente della Repubblica per affidare il governo del Paese a dei privati (si fa per dire) nonché illustri cittadini italiani declassa in modo dirompente la nostra dirigenza politica. Recente, all’atto della stesura di queste note, è il comportamento di un partito non grande, ma sufficiente per costituire una maggioranza, che pensava di subordinare il destino di un deputato sotto processo a interessi squisitamente politici, se non addirittura partitici. Non nomino il partito in oggetto per non dare adito ad accuse di partigianeria, ma ognuno sa qual è, se ha letto i giornali o seguito 78 á 19 gennaio 2012 radio e televisioni che una volta tanto sono stati pressoché unanimi nel deprecarne l’atteggiamento. La giustizia è già di per sé sovente in stato confusionale per la complessità dei problemi che deve affrontare e possibilmente risolvere, ma se al suo livello e anche molto più in basso, come nel caso specifico, si mette la politica, mi chiedo: dove andremo a finire? Teniamo conto che siamo in una emergenza economica e finanziaria in cui sono coinvolte non solo l’Italia e l’Europa, ma anche il resto del mondo. Stavolta basterà lo “stellone” a salvarci? Speriamo di sì, ma non c’è più certezza che tenga; si rischia di andare tutti a fondo, e tante grazie al partito su non nominato. Francesco Sobrero (Alba) n «OLTRE, PER L’ITALIA»: UN IMPEGNO DELICATO Le parole definiscono un oggetto in base a una convenzione accettata e condivisa. Ma il valore delle parole muta ed esse stesse modificano la realtà. Chi ha coniato l’espressione “terzo polo” sapeva di usare un concetto sconosciuto alla fisica e al dizionario: i poli sono tali in quanto sono due. Per questo tra essi non c’è una gerarchia: la qualità dei poli sta nel bilanciamento, mentre insita nella definizione “terzo” c’è l’idea che esso venga dopo. Passato un anno, è lecito chiedersi se i sottoscrittori di quel patto volessero introdurre una forzatura linguistica per indicare la fine di un sistema politico ed elettorale fondato sul bipolarismo. La risposta sta nelle dichiarazioni del presidente Fini (foto), il quale ha delineato il futuro del Paese in un bipolarismo che non sia la semplice riedizione di quello appena naufragato, ma neanche una forma di proporzionalismo che lasci liberi tutti di aggiustarsi le alleanze in corso d’opera. E allora dirsi “terzi” significa porsi come “altro” rispetto all’esistente, non un centro, che in una logica bipolare non avrebbe spazio, non il sostituto di una delle coalizioni in campo. Il binomio astratto destra-sinistra non rappresenta più istanze concrete e soprattutto le forze che l’hanno usato recitano una pantomima incapace di dare risposte ai problemi. Sono, anzi, esse stesse all’origine dei problemi. Quindi il processo di fusione tra forze non omogenee non può essere ridotto a pura operazione elettorale, destinata a un fragoroso fallimento. La forza di questa idea risiede nel valore fondativo di un soggetto che sia davvero nuovo, non la somma di tre segmenti elettorali, uniti dallo stato di necessità. Dev’essere l’atto responsabile di chi rimette in discussione la propria storia e le proprie garanzie in un processo inclusivo, con l’ambizione di generare una forza basata su concezioni nuove di rappresentanza, protagonista della rigenerazione del sistema politico. Quindi, semmai, “primi” nel senso che si vada per primi a esplorare territori nuovi. Ma ora la questione del nome si pone per dare un significato all’impresa e collocarla al giusto posto nell’immaginario politico. Esso dovrà evocare l’idea di una forza non costituita ma costituente, una costituente per gli italiani. La realtà di “Futuro e libertà”, tra qualche contraddizione, rappresenta il coronamento di un grande sforzo umano, politico e di militanza. Si apre però una nuova stagione e serve una “ripartenza” adeguata: lanciare un patto per il “patriottismo repubblicano” che coinvolga energie intellettuali e politiche in grado di costituire un grande schieramento riformista, moderno, europeo e legalitario. Ambiente, legalità, identità e consapevolezza culturale, coesione sociale e nazionale, diritti civili, innovazione, sovranità della politica, devono essere i punti di riferimento per costruire un patto innovativo e vincente. Un patto in cui vivranno, rielaborate e intrise di novità, le idee e i valori che hanno costituito l’eredità nobile del nostro percorso e della destra italiana, che abbiano salvato dal berlusconismo, dall’affarismo e da figure caricaturali e ignobili. Non un nuovo centro, ma un avanzamento dei valori patriottici e sociali su cui costruire le solide basi della terza Repubblica. Oltre, per l’Italia. Federico Pace (responsabile del circolo “Futuro e libertà” di Bra) CUCINARE È un vero jolly, perfetta alleata per preparare diverse portate e servire saporite pietanze: dai primi piatti, ai dolci, sino ai classici contorni... Mandaci le tue ricette! Le pubblicheremo su www.ideawebtv.it FARFALLE ALLA CREMA DI ZUCCA INGREDIENTI 400 g di zucca|350 g di farfalle|una cipolla uno spicchio d’aglio|una patata una carota|olio d’oliva|una noce di burro|sale|pepe|parmigiano 1. PREPARAZIONE Tagliate la zucca a pezzetti, scartate semi e filamenti e fate cuocere in forno a 180° C per 40 minuti. Passatela dunque allo schiacciapatate. Fate bollire anche la patata e riducetela in purea. 2. Tritate la cipolla e la carota e fatele rosolare con uno spicchio d’aglio. Aggiungete la purea di patate e di zucca e lasciate cuocere per qualche minuto. 3. Scolate le farfalle al dente e unitele alla purea di zucca preparata in precedenza. Amalgamate l’insieme con una noce di burro e un po’ di pepe. Cospargete il piatto con abbondante parmigiano. Impiattate e servite! Sempre zucca rimarrà Arte I TESORI EGIZI SONO “ON-LINE” a cura di Giorgio Barberis IL MUSEO TORINESE APPLICA, PRIMO IN ITALIA, UN SOFTWARE DI ECCEZIONALE INTERESSE, MENTRE FINO AL 2016 SARÀ INTERESSATO DA UN GRANDIOSO PIANO DI RESTAURO E DI POTENZIAMENTO DELLE SUE SALE U na novità assoluta è la definitiva realizzazione di un database “on-line”, promosso dalla fondazione “Museo delle antichità egizie”, che, in trenta titoli (dalle mummie ai papiri, dalle statue ai corredi funerari, dal mobilio ai gioielli, ai giocattoli) cataloga undicimila dei suoi spettacolari reperti esposti nelle sale o conservati nei magazzini. Chiunque lo desideri può ora “prendere contatto” con quei tesori che un software di importanza mondiale ha archiviato e continua a introitare arricchendoli con i risultati del lavoro quotidiano degli esperti del museo. I campi di ricerca possono essere combinati dal fruitore in più categorie e con “menu” di scelta. Emergono così siti di provenienza, materiali di composizione, approfondimenti bibliografici che possono svelare i segreti dei tesori che Torino conserva e che offre attraverso il “Museum plus”, primo museo in Italia ad applicarlo. La piena accessibilità, finalmente disponibile, ha soddisfatto la volontà espressa dalla direttrice, Eleni Vassilika, e dal presidente, Alain Elkann, nel momento in cui si è disposto, a ottobre, il grande cantiere di restauro che darà un volto nuovo alla preziosa esposizione. L’ampliamento virtuale della ricerca si affianca al perfezionamento della mise espositiva del museo tramite opere che il Comitato scientifico segue sul filo degli ottimi risultati del flusso di visitatori, anche stranieri, aumentato del 25% nel 2011. I lavori museali di ingrandimento espositivo previsti, che la “Zoppoli & Pulcher” e i Nicola di Aramengo hanno iniziato a eseguire e che si protrarranno fino al 2016 per un budget vicino ai 50 milioni di euro, saranno eseguiti a regola d’arte senza chiudere la prestigiosa sede e, con agilità e inventiva, si continuerà a ricevere il sempre più folto pubblico proseguendo nel cammino di ricerca con i nuovi studi che lo staff dell’Egizio ha intrapreso mentre, in tempo reale appunto, tutto confluirà “on-line”. Il capitale costituito dal patrimonio d’arte che la storia ha consegnato alla città della Mole sarà pertanto sempre meglio studiato, esposto e conosciuto, specie se si incrementeranno anche le possibili donazioni degli eventuali generosi che vorranno lasciare testimonianza di sé nel prestigioso museo torinese. Si tratta di donazioni deducibili dalle tasse e trasparenti, utili certamente, in un’ottica internazionale, a dare sempre maggior prestigio a Torino e a tutto il Paese, foriere di linfa economica, di nuovi posti di lavoro, di grandi ricadute economiche sul territorio. Siamo di fronte a un encomiabile e meritevole esempio di come la nostra economia potrebbe riprendersi velocemente, senza “succhiare sangue” ai soliti noti, se si pensasse di più a valorizzare i capolavori di una penisola che potrebbe rifondare, attraverso le sue bellezze architettoniche e naturali, nonché il patrimonio artistico, la propria attività nel pieno rispetto dell’articolo 1 della Costituzione italiana. n “TRANSAFRICANA” Bene Vagienna-Palazzo “Lucerna di Rorà” (fino al 29 gennaio) Ultimi giorni per ammirare le opere del gruppo di pittori e scultori africani (Bush, Camara, Lilanga, Mahlangu, Mbuno e Wanjau) che Achille Bonito Oliva ha riunito in un unicum noto a livello internazionale. Approfittando, domenica 29, per una visita al tradizionale mercatino locale. 82 á 19 gennaio 2012 n PABLO PICASSO “I SALTIMBANCHI” Genova-Palazzo ducale (fino al 29 gennaio) La serie completa di 15 incisioni originali, acqueforti e puntesecche che Picasso dedicò al mondo dei saltimbanchi tra il 1904-1905, edite da “Vollard” a Parigi nel 1913. n ”L’ITALIA DOPO L’UNITÀ” Torino-Villa “Amoretti” (fino al 28 gennaio) L’immagine del Paese dopo l’unità che si è voluta tramandare e divulgare attraverso le vedute è quella legata, in particolare, alla magnificenza del suo enorme patrimonio artistico e culturale.