C on V - Rivista idea

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C on V - Rivista idea
Poste ItalIane. s.P.a. - sPedIzIone In abbonamento Postale - d. l. 353/2003 (ConV. In l. 27/02/2004 n°46) aRt. 1, Comma 1, dCb/Cn nR. 02/12 - €
1,00
LA CHIAVE
DEL SUCCESSO
DELLA GRANDA
Secondo la classifica stilata
da “Italia oggi”, Cuneo nona
nella penisola per qualità
della vita e, soprattutto,
seconda nel campo degli affari
e del lavoro: è la conferma
della forza che ci sostiene
anche nel pieno della crisi
Simona Borsalino
Gianna Gancia, presidente
della Provincia di Cuneo,
e Ferruccio Dardanello,
presidente di Unioncamere
nazionale e della Camera
di commercio della Granda,
hanno espresso
soddisfazione
per la conferma dell’area
cuneese ai vertici della
classifica nazionale in merito
alla qualità della vita,
sottolineando come ciò sia
frutto del costante impegno
dell’intera popolazione
4
L
a notizia è di quelle che
mettono il buonumore.
O perlomeno cercano,
in queste grigie giornate invernali, di lasciar intravedere
un timido raggio di sole e di rinnovata speranza per il futuro
della nostra bella provincia di Cuneo, una terra operosa e ingegnosa che ha sempre profuso il massimo impegno mirato alla crescita
economica, dando il massimo dell’attenzione e del rispetto alla
qualità della vita e ai rapporti tra
istituzioni e cittadini.
A testimoniare, dati alla mano e
una volta di più, il valore e il peso
della Granda è l’ottimo posizionamento nella graduatoria stilata
nell’edizione 2011 del Rapporto
nazionale sulla qualità della vita
realizzato dal quotidiano economico “Italia oggi” in collaborazione con l’università “La Sapienza”
di Roma. La nostra provincia è
nona in classifica generale, seconda in quella del comparto “Affari
e lavoro”. Sono numeri che confermano le posizioni di un anno
fa e che a maggior ragione sono
assai positivi, specie se analizzati
nel contesto economico generale.
La nostra è la prima provincia del
á 19 gennaio 2012 á un po’ di ragionevole ottimismo
nord-ovest in un elenco generale
di eccellenze che parte da Trento
e, registrate alcune presenze del
nord-est e dell’Emilia, approda al
nella Granda.
Va sottolineato il secondo posto
in un settore strategico qual è
quello degli affari e del lavoro,
classifica in cui Cuneo si è sempre
distinta, dopo Bolzano e prima di
Trento e Aosta, in un testa a testa
con aree che appartengono ad altrettante regioni autonome.
«Il risultato è più che lusinghiero», sottolinea la presidente della
Provincia, Gianna Gancia, «soprattutto in considerazione dei
forti privilegi di queste Province,
per le quali l’autonomia e lo statuto speciale si traducono in sov-
venzioni e incentivi inimmaginabili altrove. La strada, per le imprese cuneesi, non è mai stata in
discesa. Semmai, per lunghi anni,
neanche c’era, privi come si era di
collegamenti infrastrutturali all’altezza delle esigenze dell’imprenditoria. Eppure le aziende e
le famiglie della nostra comunità
hanno fatto molta strada. L’hanno fatta rimboccandosi le maniche. Lavorando. Facendosi forti
dei valori che sono la nostra identità, che sono quel che siamo e diventiamo: la propensione al sacrificio, l’oculatezza, la capacità di
risparmio, ma anche d’investire
senza, però, mai fare il passo più
lungo della gamba. Senza nulla
concedere alle mode passeggere,
Per
il secondo anno
consecutivo Trento è la
città dove si vive meglio per la
classifica pubblicata da “Italia
oggi”. Le province “in positivo”
salgono a 58 (nel 2010 erano
48), quelle meno vivibili
scendono a 45 (55 nel
2010).
alle
acrobazie finanziarie tanto lontane dall’economia reale. Senza mai cedere al
richiamo dei soldi facili, tanto
meno ai soldi facili dello Stato.
Perché, da noi lo si sa, “la farina
del diavolo va tutta in crusca”, e
sovvenzioni e contributi spesso
proprio questo sono, “farina del
diavolo”. Ecco, se un segreto c’è
per il successo dell’imprenditoria
della nostra Granda, è semplicemente questo: non aver mai abboccato, né alle esche velenose
dell’assistenzialismo e del centralismo romano né alle sirene fallaci della finanza, ma aver sempre
fatto leva sulla voglia di lavorare,
che qui, al contrario di altrove,
ancora si respira nell’aria, in una
provincia in cui il lavoro, a cominciare da quello manuale, era e
resta un valore».
Un parere favorevole e grande
soddisfazione sono stati espressi
anche da Ferruccio Dardanello,
presidente della Camera di commercio di Cuneo e di Unioncamere nazionale: «Questo posizionamento è, ancora una volta, merito della forza e della costanza
delle piccole e delle medie imprese del territorio cuneese, le quali
riescono a mantenere buoni risultati nonostante la crisi economica
internazionale. L’approfondita
analisi della graduatoria evidenzia il netto peggioramento della
qualità della vita nelle province
italiane. Ma Cuneo è riuscita a
non arretrare, nel confronto con
altre aree, in un contesto indubbiamente difficile, grazie al coraggio dei suoi imprenditori che affrontano la crisi puntando sull’alta specializzazione in determinati
campi e sul binomio qualità delle
produzioni-territorio unico che
conquista i turisti dell’Europa
e del mondo».
È comprensibile, dunque, la
soddisfazione degli esponenti
istituzionali, in un contesto
che, purtroppo, a livello generale è peggiorato e che vede 45 province con tenore di vita buono o
accettabile a fronte di altre 58 a
livello insufficiente, spesso collocate geograficamente nel meridione (36). Tra le province piemontesi Cuneo mantiene una
posizione leader davanti a Verbano-Cusio-Ossola (12° posto),
Novara (30°), Vercelli (41°), Asti
(43°), Torino (47°), Biella (53°) e
Alessandria (60°).
Migliorarsi è un imperativo per
guardare al futuro.
Ma in che settori? Forse “imitare”
chi in classifica è prima di noi può
darci margini per garantire all’intero territorio un crescente benes-
sere, anche in questi anni nei quali
il peso della congiuntura economica si fa sentire. A partire, ad esempio, dalla disponibilità di asili
in rapporto alla domanda, di cui
Bologna è senza dubbio un esempio rilevante, così come Rimini risulta inimitabile per i divertimenti
e Oristano per la tranquillità.
Le nostre chance di ulteriore crescita restano alte e, come tradizione per i cuneesi, il lavoro, l’operosità, lo spirito imprenditoriale e il
desiderio di innovazione potranno costituire una fondamentale
ponte verso il successo.
Gianna Gancia: «Pagano
la propensione al sacrificio,
l’oculatezza, la capacità
di risparmio, ma anche
d’investire, senza però
mai fare il passo più lungo
della gamba, dei cuneesi»
UN AIUTO AI GIOVANI IMPRENDITORI ESEMPIO PER L’ITALIA
Confcommercio nazionale ha premiato il Gruppo presieduto da Lino Mollo
per la creazione di una rete di sostegno a chi avvia una propria attività
Il Gruppo giovani imprenditori Confcommercio della provincia di Cuneo ha ricevuto dall’organismo di coordinamento
nazionale il premio 2011 per un progetto di rete territoriale
integrata ideato per venire incontro alle nuove leve già impegnate nel terziario o intenzionate a farlo.
L’obiettivo è stato perseguito con la creazione, in tutte le
associazioni decentrate cuneesi di Confcommercio, di sportelli dedicati agli “under 40”, dando vita a un canale privilegiato in grado di accompagnarli nell’apertura dell’azienda,
prospettando specifiche attività formative ed evidenziando le
opportunità in vigore nel campo del credito e delle agevolazioni. È dunque nata un’iniziativa di supporto per un momento delicato, coincidente con l’avvio o l’evoluzione dell’attività imprenditoriale, quando le nuove leve sono alle prese con questioni burocratiche complesse e procedure molto articolate, con i dubbi
e le richieste di aiuto che hanno portato all’allestimento della rete.
La premiazione si è svolta a Venezia, durante il forum “Cercasi futuro, ostinatamente”. I riconoscimenti ai singoli imprenditori sono andati a persone di Udine, Palermo e Pisa; quello per gruppi alla provincia di Cuneo.
«Cerchiamo di essere a fianco dei giovani», sottolinea il presidente dei
Giovani Confcommercio di Cuneo, il braidese Lino Mollo (nella foto sopra), «aiutandoli a superare senza traumi le difficoltà collegate all’inesperienza e alla mancata conoscenza delle misure che possono favorire
la nascita e la crescita di nuove imprese. In tempi come gli attuali, l’individuazione di un percorso chiaro, delimitato da paletti ben definiti, può
dare sicurezza e favorire la presa di coscienza riguardo a ciò che si deve
fare. Oggi il singolo, da solo, spesso non riesce a superare gli ostacoli e
a orientarsi in modo proficuo».
19 gennaio 2012 Ü
5
Elena Bottini
OTTIMO L’ESITO
DELL’OPERAZIONE
“BABBO NATALE”
I giovani della Croce rossa italiana di Cuneo
a dicembre si sono mobilitati per raccogliere
fondi per le iniziative gestite da loro stessi
I
l 24 dicembre è terminata
la raccolta di fondi portata
avanti dai giovani della
Croce rossa italiana di Cuneo che, ormai da quattro anni, si
svolge nell’ultimo mese dell’anno. L’operazione “Babbo Natale”
consiste nel confezionare pacchi
regalo nei centri commerciali a
fronte di un’offerta libera a favore delle svariate attività svolte
dai volontari in città.
Durante i quasi duecento turni
che hanno visto decine di
ragazzi e ragazze imL’Ispettore
pegnati da “Sephonazionale Pionieri ha
ra”, presso il cenufficialmente costituito il
tro commercentesimo Gruppo giovani Cri
ciale “Auchan”
del Piemonte. Il 1o dicembre è
di Cuneo, al
stata pubblicata l’ordinanza con
la quale è stato costituito il
“Toy’s center”
gruppo di Morozzo, il cui
e da “Trony”,
responsabile è Marco
presso il centro
Dompè.
commerciale “Gran-
6
á 19 gennaio 2012 á esempi meritori di impegno
d’A” di Madonna dell’Olmo, sono
stati raccolti ben 5.015,78 euro
(lo scorso la colletta si fermò a
4.018,18 euro).
Questo denaro sarà utilizzato per
poter svolgere le attività peculiari
dei giovani della Cri svolte sul
territorio, dalle campagne sulla
sicurezza stradale a quelle per la
prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, dalla diffusione della pace alle attività socioassistenziali rivolte alle fasce
più vulnerabili, alla formazione
dei volontari. Una parte servirà
anche alla copertura delle spese
della stessa attività natalizia.
Per concludere in dolcezza le
LA PROVINCIA PAGA IN VENTISETTE GIORNI
È la tempistica rispettata nell’ultimo trimestre del 2011,
anno in cui ha versato alle aziende oltre 27 milioni di euro
Sono 27.358.111,88 euro interamente liquidati dalla Provincia di Cuneo a favore
delle aziende aggiudicatarie dei lavori nel
2011: questo è il “bilancio” relativo ai
pagamenti in conto capitale operati dall’ente nello scorso esercizio.
«Questo è un dato particolarmente positivo», commenta la presidente della Provincia, Gianna Gancia, «perché le aziende,
grazie a una programmazione stringente
messa in campo dalla Giunta e dai servizi
Decine di ragazzi
e ragazze, in quasi
200 turni presso
i centri commerciali,
hanno raccolto
oltre 5.000 euro
confezionando pacchi
festività, il 5 gennaio è stata
distribuita cioccolata calda sotto i
portici di corso Nizza, raccogliendo ulteriori fondi.
La Croce rossa di Cuneo ringrazia
tutti coloro i quali hanno partecipato, chi con denaro, chi con altri
tipi di offerte, alla buona riuscita
delle iniziative.
Chiara Beltramo è
l’ispettrice dei giovani
della Croce rossa italiana
di Cuneo. L’encomiabile
gruppo riunisce volontari
dai 14 ai 26 anni d’età.
L’ispettore provinciale
cuneese dei giovani
della Croce rossa
invece è Matteo Cavallo,
anch’egli appartenente
al Gruppo attivo
nel capoluogo
competenti, non hanno dovuto scontare eccessivi ritardi imputabili al patto
di stabilità che pure è stato pienamente rispettato».
La spesa totale per investimenti nel 2011 è la migliore degli ultimi anni, superando i 23.696.251 euro del 2010, i 27.107.173 del 2009 e i 27.090.548
del 2008. Sulla scorta di questi dati, l’Amministrazione provinciale vanta
anche nel 2011 tempi medi di pagamento inferiori ai sessanta giorni, che
addirittura sono diventati 27 nell’ultimo trimestre, periodo nel quale le opportunità dischiuse dal patto regionalizzato hanno consentito all’ente di liquidare oltre 9 milioni di euro a vantaggio delle aziende: questo a dimostrazione che, in assenza dei vincoli stringenti del patto e dei tempi procedurali
imposti dalla legge (a partire dalla verifica del Durc), la Provincia effettuerebbe i pagamenti entro i trenta giorni.
«Non è facile», conclude la presidente Gianna Gancia, «modulare opere e
pagamenti in funzione dei crescenti vincoli sulla spesa derivanti dal patto,
ma siamo soddisfatti d’essere riusciti a immettere liquidità nel sistema
imprenditoriale, in un momento così critico per l’economia».
Sommario
anno XXVII
á 19 gennaio 2012
EDIZIONI UNIART
Redazione:
via Demetrio Castelli 13
RODDI D’ALBA (Cn)
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EDITORE
Carlo Borsalino
i fatti
4-5
6-7
20-21
DIRETTORE RESPONSABILE
Claudio Puppione
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32-33
ART DIRECTOR
Simona Borsalino
36-37
RESPONSABILE MARKETING
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GRAFICA E IMPAGINAZIONE
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47
FOTOGRAFIE
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Enrico Necade - Alberto Cucchietti
Bullphotos - Bruno Murialdo
Bruno Costamagna - Foto Lanteri
Olycom - Severino Marcato
Clic Foto - Guido Galleano
48-49
COPERTINA
Archivio rivista “IDEA”
56-61
50-51
STAMPA
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52
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del 26-5-86 - Poste Italiane s.p.a.
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LE RAGIONI DELL’OTTIMISMO
La provincia di Cuneo si distingue
per qualità della vita e produttività
ESEMPI MERITORI DI IMPEGNO
La Cri del capoluogo soddisfatta
per l’operazione “Babbo Natale”
IL CONSIGLIO REGIONALE E NOI
Già sul web la rinnovata
“Casa dei piemontesi”
I “CONTRO” DI UN INVERNO ANOMALO
Manca la neve e ora si teme
anche la beffa fiscale
IL PREMIO DEL PANATHLON DI ALBA
Omaggiato l’astro nascente
del “balon”, Massimo Vacchetto
LA TONDA GENTILE DAL PONTEFICE
Un vero “colpo” messo a segno
dalla Confraternita della nocciola
LA FINANZA IN EVOLUZIONE
La Liguria e il Piemonte
più vicini grazie alla Bre
GRANDE CERIMONIA DI INVESTITURA
27 nuovi cavalieri per l’Ordine
di San Michele del Roero
NEWS DAL PIEMONTE
Notizie ed eventi della settimana
28
le persone
15-16
17-18
22-23
24-27
28-29
34-35
á DIARIO DI VIAGGIO: OSPITI
DELLA CITTÀ SANTA DEGLI INDÙ
Grazie al sommarivese Antonio Rino
Gastaldi i nostri lettori possono
arrivare dove pochi occhi occidentali
si sono posati. Le splendide foto scattate
a Pushkar, in India, fanno sognare
e permettono di conoscere nuove realtà
á
á DUE ANNI E MEZZO
ALLA GUIDA DI BRA
“IDEA” prosegue le interviste
ai sindaci della Granda giunti
a metà mandato. Questa volta
tocca a Bruna Sibille (foto),
orgogliosa per quanto già
fatto, per ciò che farà e per
la coesione della sua Giunta
52-55
62
71-71
COLONNELLO FRANCESCO LAURENTI
I dati (confortanti) della lotta
alla criminalità analizzati dal
Comandante provinciale dell’Arma
ERMINIO RENATO GORIA
Il Presidente dell’Unione industriale
parla delle prospettive dell’astigiano
ALBERTO RIVAROSSA
Sulle protesi al seno Pip
va evitato l’allarmismo
DON LUIGI DESTRE
Intervista al “Papa del Monviso”
BRUNA SIBILLE
«Bra crescerà e non solo
per le opere pubbliche»
SERGIO PIUMETTO
«Ecco come Cherasco coltiva
il mito di Marco Pantani»
ANTONIO RINO GASTALDI
Viaggio fotografico nella città
santa induista di Pushkar
ARMANDO VERRUA
È meglio scegliere il meglio!
GIULIA MARENGO
Buon debutto della giovane albese
nel genere “fantasy”
Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 16 gennaio alle 13,45
á COLLEGATI SUBITO! A lato il codice QR del nostro sito internet,
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sarai subito collegato con www.ideawebtv.it!
le rubriche
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L’EDITORIALE
Una sobria malinconia
IL FICCANASO
Il quesito di Sarah
CI VUOL FEGATO
Ecco come il futuro può influire
sul presente
UN FIGLIO? CHE AVVENTURA...
Il giorno perfetto di Neomami
e Scimmiotto al mercato
AL CINEMA
Dopo al sud tocca al nord
TORINO & DINTORNI
In arrivo Enrico Brignano,
Antonio Albese e tanti altri
CUCINARE
Farfalle alla crema di zucca
ARTE
I tesori egizi sono “on-line”
www.ideawebtv.it
Il quotidiano on-line
che ti offre in tempo reale
notizie, interviste,
avvenimenti e tutto
lo sport della provincia
di Cuneo
gli eventi
18-19
30-31
38
lo speciale
39-46
CNA CUNEO NOTIZIE
Cambiate le procedure regionali
per gli impianti a ciclo chiuso
per la pulizia a secco: ecco cosa
bisogna fare d’ora in poi
72-73
74-75
UN NUOVO SODALIZIO POLITICO-ECONOMICO DEBUTTA A CANALE
Il 22 gennaio sarà presentata l’associazione pensata
per contribuire a rafforzare la crescita a tutto tondo del Paese
NONO “FITWALKING DEL CUORE”
Attesa per la camminata solidale di domenica a Saluzzo
A SOSTEGNO DELL’ADMO ALBESE
Una serata di musica con “Chorus 2000” in Fondazione
A FEBBRAIO UN GRADITO RITORNO
Gli appuntamenti con “Territorio a tavola”
TRE SERATE DI GRANDE BALDORIA
Fine settimana all’insegna del “Carlevé ’d Busca”
le lettere
á Questa settimana troverete
Parola ai nostri lettori a pag.
20
á L’ASSEMBLEA DI PALAZZO
“LASCARIS” A CASA NOSTRA
Grazie all’input del presidente,
Valerio Cattaneo, il
Consiglio regionale ha avviato
un nuovo sito internet che
consente il massimo della
interattività e della trasparenza
78
á RICEVI IDEA
A CASA TUA!
Versamento su c/c postale
n. 58370305 intestato
a Uniart Snc di Borsalino
Carlo & C., via Demetrio
Castelli 13, 12060 Roddi
(Cn). Causale: «Abbonamento
annuale rivista IDEA»
(decorrenza a partire
dalla data del versamento).
Oppure telefonare
allo 0173-615282
L’editoriale
UNA SOBRIA MALINCONIA
Claudio Puppione
È
LA BUONA FEDE
DI CHI NON SI CHIEDE
CHI (E PERCHÉ)
GLI PAGHI UN CONTO
DA QUASI 20.000
EURO È CERTA: PER LUI
SONO COME
5 CENTESIMI PER
LA GENTE COMUNE...
vero che, prima di sbottare, è meglio contare fino a dieci. Anzi, cento. Altrimenti si rischia di dire, nella fattispecie di scrivere, cose poco fini. Non
so come avrei commentato, se l’avessi fatto a caldo, il coro indignato contro l’“operazione anti-euro e anti-Ue” che ha portato al declassamento del
“rating” della Francia, a quello doppio dell’Italia e a quello di vari altri Paesi del vecchio continente. A far rabbia è la circostanza che, con incredibile faccia di tolla, si
siano usati gli identici (e peraltro ben fondati) argomenti a cui aveva fatto ricorso Silvio Berlusconi in occasione della precedente retrocessione, solo che quando lo diceva
lui, per questi soloni dell’economia, della politica e soprattutto del giornalismo, non
era che il patetico tentativo di addossare ad altri le proprie colpe.
E le furibonde accuse ai giudici della Corte costituzionale che hanno cestinato i referendum elettorali espresse da chi definiva il Cavaliere golpista, fascista e addirittura
pazzo allorché asseriva che la Cassazione aveva assunto un’ingiusta decisione, occupandosi di politica e non certo di diritto, confermando la scorsa primavera la consultazione popolare sul nucleare? E la balla stratosferica secondo la quale il prezzo dei
carburanti praticato dai distributori diminuirà in modo sensibile grazie alla liberalizzazione del settore e, soprattutto, alla moltiplicazione dei “self-service”, divulgata da
quelli che, aumentando le accise statali (seguite da quelle regionali), hanno portato la
benzina a sfiorare i 2 euro al litro, con un rincaro istantaneo dell’equivalente di 250
lire, fregandosene sulle conseguenze che ciò avrà, ad esempio, su un’inflazione già
destinata a impennarsi grazie all’annunciato “ritocchino” all’Iva?
Insomma, davvero è meglio lasciar decantare le arrabbiature.
Lo stesso vale per lo “scandaletto” che ha portato alle dimissioni del sottosegretario
di Stato alla Presidenza del Consiglio, Carlo Malinconico, e, si direbbe, pure per la vicenda dell’alloggio con vista Colosseo del ministro della funzione pubblica, Filippo
Patroni Griffi. Accanto all’incontrovertibile constatazione dei due pesi e due misure
applicati dalla generalità degli organi d’informazione in questi casi rispetto a situazioni analoghe coinvolgenti esponenti dell’Esecutivo berlusconiano, va detto che la
buona fede di entrambi i componenti del governo Monti è assolutamente credibile.
Con gli stipendi che prendono, è comprensibile che, ad esempio, non si allarmino se
trovano pagato da non-si-sa-chi un conticino di 19.800 euro presso l’albergo a cinque
stelle frequentato all’Argentario. Per loro, quella cifra è come 5 centesimi per, ad esempio, il sottoscritto. Anche per questo non sono molto preoccupati per la benzina
a 2 euro. Però la polemica è teleguidata tutta verso i compensi dei parlamentari...
n A PROPOSITO DEI MILIONI ASSORBITI DAI PARTITI
Martedì, due giorni prima che lo scorso numero di “IDEA”
uscisse, il quotidiano “Libero” ha titolato su tale scandalo
Nell’ultimo editoriale, prendendo le difese della generalità
dei parlamentari, additati al pubblico ludibrio a prescindere,
segnalavamo come, invece, l’opinione pubblica sia tenuta
all’oscuro sulla circostanza che le vere idrovore dei nostri
soldi sono i partiti politici, in barba al referendum che stabilì
l’abolizione del finanziamento statale. Quel commento
è uscito un paio di giorni dopo che Maurizio Belpietro ha
aperto il suo giornale con i medesimi argomenti. Sento
10
á 19 gennaio 2012
il bisogno di segnalare che da parte mia non si è trattato
di una copiatura, come testimoniano la data e l’ora di
chiusura (lunedì nel primo pomeriggio) di “IDEA”. Se vogliamo,
parlando della voracità dei partiti ho scoperto l’acqua calda,
ma era giusto farlo a fronte della qualunquistica campagna
di criminalizzazione dei parlamentari. Questa precisazione
è utile anche per chiarire che, a differenza di Belpietro,
la segnalazione del problema non mirava a colpire prima
di tutti la Lega nord e l’uso che il Carroccio fa del (tanto)
denaro incassato come rimborso elettorale. In questo,
purtroppo, non ci sono molte differenze fra un partito e l’altro.
Il ficcanaso
IL QUESITO DI SARAH
Antonio Barillà
È APPENA INIZIATO
IL PROCESSO
PER L’OMICIDIO
DELLA BAMBINA
DI AVETRANA:
UNA STORIA
INGARBUGLIATA,
TRA PUNTI OSCURI
E DOMANDE
SOSPESE. UNA
IN PARTICOLARE...
12
á 19 gennaio 2012
I
l processo è appena iniziato. Ci sono i pulmini della tv davanti al tribunale.
Oltre le transenne, s’assiepano i curiosi: siamo alle prime udienze, eppure
ognuno ha la sua verità. Beati loro, perché raramente un fatto di cronaca
ha trascinato tanta confusione e incertezza, ma Sarah, uccisa bambina, ha
attorno, con i lumini e i fiori, anche un’infinità di punti interrogativi.
Motivazioni. Scontato il primo quesito: «Chi l’ha uccisa?». Alla sbarra ci sono la
zia e la cugina, ma lo zio continua ad addossarsi le colpe.
Figura strana, lui, fabbricante di verità contraddittorie, prodigo di confessioni e
di interviste, secondo leggenda succube delle donne di famiglia.
Secondo quesito: «Cosa ha scatenato la follia?».
La pantomima dell’orco venuto da lontano, stavolta, ha retto il minimo, però
l’omicidio in famiglia sottende più motivazioni: dalla gelosia della cugina, appena più grande, all’attrazione morbosa e malata dello zio che costituiva, in fondo,
la sua prima verità.
Tenerezza. Il terzo quesito riguarda proprio lo zio: chi è davvero, un contadino
bonaccione o uno scaltro delinquente? Un innocente che s’è contraddetto per lo
choc o un freddo killer che depista per calcolo?
E il quarto riguarda noi che di Sarah raccontiamo commossi la tragedia: è stato
davvero opportuno pubblicare le foto orribili scattate subito dopo il rinvenimento? È completezza d’informazione, come giura qualcuno, oppure sciacallaggio
sensazionalistico?
Il quinto quesito riguarda il Sindaco: è giusto costituirsi parte civile invocando il
danno d’immagine arrecato alla cittadina?
Il sesto... è in realtà il primo, il quesito che oscura tutti gli altri.
L’ha pronunciato la mamma di Sarah, disperata e svuotata, alla prima udienza:
«Perché hanno fatto del male alla mia bambina?».
Sì, bambina: tale era Sarah. La trasformazione dell’adolescenza era una curiosità
quotidiana, ma non aveva ancora eroso un mondo di tenerezza e ingenuità.
Mamma l’aveva vista uscire con lo zainetto e i sandali, destinazione mare, e non
l’ha più vista tornare a casa; ha sperato e pregato fino al ritrovamento del cadavere in un pozzo. Indicato dallo zio, fino a poche ore prima piangente e distrutto e
poi in galera, adesso libero, ma presente in aula, un poco spaventato e confuso.
Versioni. Al sesto quesito dobbiamo dare priorità tutti, perché il dolore di una
mamma è sacro. E solo sapere la verità, potrà dare una piccola mano a risollevarsi,
tornare alle piccole cose della vita.
Sempre che un perché ci sia: fatichiamo, nonostante l’esperienza insegni il contrario, a credere a una malvagità tanto marcata da pianificare l’omicidio d’una
ragazzina di famiglia e preferiamo immaginare una follia improvvisa, così violenta da sfociare in omicidio, senza premeditazioni e nemmeno spazio per pensare,
comunque con una vita intera da trascorrere covando il rimorso.
Perché Sarah? La piccola Sarah dai capelli biondi e dallo sguardo dolce, con le ultime bambole e i primi batticuore...
I continui colpi di scena, le versioni opposte e sovrapposte, hanno aggrovigliato il
giallo e reso avvincente il processo, ma hanno anche bastonato ancora chi soffre
e non possiede neppure la consolazione della verità...
Il colonnello
Laurenti,
comandante
provinciale dei
Carabinieri di
Cuneo, analizza
i dati relativi
al 2011, anno
nel quale,
nel complesso,
la delittuosità
è in calo
DIMINUITE LE RAPINE
E CRESCIUTO L’IMPEGNO
Ilaria Blangetti
S
i è da poco concluso il
2011. “IDEA” ha deciso
di tracciare un bilancio
dell’anno che ci siamo
appena lasciati alle spalle con le
principali forze dell’ordine che
operano sul territorio.
Inaugura questo spazio il Comando provinciale dei Carabinieri
guidato dal colonnello Francesco
Laurenti.
L’Arma persegue, in Granda, circa
il 92% dei reati registrati.
Comandante, partiamo dall’analisi dei dati, rapportati a quelli
relativi al 2010...
«Il primo dato evidenzia il calo,
pari al 2%, della delittuosità in
senso complessivo, ossia di tutti i
reati accaduti sul nostro territorio.
In Granda si sono verificati 4 omicidi (6 nel 2010), tutti perseguiti
dall’Arma dei Carabinieri. Anche
se il dato, rapportato al numero di
abitanti non è trascurabile da un
punto di vista percentuale, è bene
evidenziare che gli omicidi in questione non sono maturati in contesti criminosi, ma nell’ambito di relazioni personali. Sono in aumento, invece, i furti (+7% rispetto al
2010), soprattutto quelli definiti
con destrezza, ossia quelli che
avvengono con tecniche più sofi-
sticate. Risultano in leggero aumento (+4-5%) anche quelli in
abitazione, e i furti in esercizi commerciali sono lievemente aumentati. Abbiamo un dato positivo per
le rapine, in calo del 17%: ciò è
estremamente importante per
quanto riguarda i “colpi” in banca
passati dai 29 del 2010 ai 9 del
2011. Ritengo che questo risultato sia frutto del contrasto e dell’attività investigativa dell’Arma.
Nella maggior parte dei casi le rapine sono opera di professionisti,
quasi mai originari del cuneese, e,
in quest’ottica, è stato determinante il rapporto con gli altri Coman-
di. Abbiamo inoltre aumentato
l’attività di prevenzione per le sostanze stupefacenti (50%), mentre
è in linea con il 2010 il numero
dei servizi preventivi di controllo
del territorio (circa 72 mila)».
Il dato sui furti nelle abitazioni è
confortante anche se nell’ultimo
periodo, soprattutto nell’area intorno al capoluogo, il sentore è
che il fenomeno sia aumentato
verticalmente. Come si spiega?
«I dati non esauriscono mai l’analisi. Anche se vi è nel complesso un
modesto aumento percentuale, è
chiaro che il numero di furti non è
distribuito sul territorio in modo
equo. Quando, come nel caso specifico, si concentrano per area,
magari in zone dove il dato storico
non è mai stato preoccupante, la
percezione dei cittadini è diversa.
Registriamo, effettivamente, che
nella zona di Cuneo e dintorni vi è
stato un aumento del fenomeno.
Siamo molto impegnati su questo
fronte e spero che potremo dare
presto una risposta investigativa.
Nel 2011 sono state portate a termine almeno tre operazioni
importanti contro le bande di ladri
che hanno dato vita ai furti in abitazione e, quasi sempre, ci hanno
ricondotto a gruppi che provenivano da fuori. Non dimentichiamo
anche che in comunità di mediepiccole dimensioni come le nostre
avviene ciò che in criminologia
viene definita “vittimizzazione
allargata”, nel senso che, nella percezione della sicurezza, un furto
vicino a casa nostra è un fatto che
riguarda anche noi».
Ma l’azione svolta dai Carabinieri non si esaurisce con l’at-
tività investigativa...
«La modernità e l’efficienza di una
forza di polizia si misurano molto
nella capacità di avere un buon
rapporto con il territorio, anche se
non è sempre traducibile in numeri. Il Comando provinciale di
Cuneo dei Carabinieri ha operato
per cercare di rendere l’istituzione
quanto più vicina alle esigenze che lità, coinvolgendo decine di istituprovengono dal territorio. Ormai ti, con iniziative rivolte anche ai
da qualche anno è stato prima spe- docenti, con incontri per informarimentato e poi reso operativo nei re su come debbano essere gestiti
centri più grandi della provincia e quali responsabilità derivino dal
un modello di controllo del territo- relazionarsi con ragazzi difficili. È
rio che si basa sull’individuazione stata poi rivolta maggiore attenziodelle aree ove è maggiormente ne al mondo giovanile dedicando
avvertita l’esigenza di sicurezza ad esso uno specifico programma.
dai cittadini in ragione dei reati o Iniziative rivolte al singolo, per
di comportamenti devianti che ivi cercare di far comprendere ai rasi verificano. A queste aree (di soli- gazzi il senso di responsabilità in
to stazioni e giardini pubblici) è seguito a comportamenti sbagliati,
stato dedicato un carabiniere che coinvolgendo anche genitori e
ha il compito di intensificare i rap- coetanei, oltre ad attività pensate
porti con le persone che là vivono per stare vicino alle nuove generao lavorano e di riferire al Comando zioni e ai luoghi da esse frequental’evolversi della situazione per ti: una presenza discreta, ma vigile
predisporre in modo sempre ade- e organizzata».
rente e tempestivo le più adeguate Tornando all’attività investigatirisposte operative. Inoltre sono va, il suo Comando ha portato a
state portate avanti iniziative termine molte operazioni.
rivolte alle fasce più deboli. Agli «Quest’anno sono emersi alcuni
anziani abbiamo dedicato una fenomeni nuovi che abbiamo
serie di incontri nei paesi della stroncato sul nascere, come i furti
Granda per metterli in guardia dai di pannelli solari, reato che ha propericoli ai quali sono più facilmen- vocato rilevanti danni economici.
te esposti. Poi le iniziative legate In questo caso abbiamo arrestato
alla prevenzione della violenza una dozzina di persone, appartesulle donne e la vigilanza nei pres- nenti a un’organizzazione criminale di origine marocchisi degli istituti scolastina. Un altro fenomeci. Il Comando ha
La
no è stato quello
operato nel
notizia di una
del furto del
progetto di
rapina conquista spazio
rame. Di rediffusione
sui media molto più di quello
cente abbiadella legariservato alla cattura dei
colpevoli, evento non così raro.
mo chiuso
L’anno scorso, per esempio,
un’operaziosono stati arrestati gli autori
ne che ci ha
del colpo a una banca
portato,
come
di La Morra.
immaginavamo,
nei campi rom di Torino e ha permesso l’arresto di
una ventina di persone.
Ricorderete la rapine alla Banca
Unicredit di La Morra dell’agosto
2010 durante la quale furono
asportati circa 20 mila euro in
denaro, oltre al contenuto di diver-
Di primaria importanza
è l’attività investigativa
che permette di assicurare
alla giustizia gruppi criminali
e fare sì che non possano
continuare a delinquere
se cassette di sicurezza, per un
valore complessivo stimabile in
oltre un milione di euro, rapina
nel corso della quale furono anche
sequestrati e legati gli impiegati.
Nel 2011 abbiamo concluso le indagini con l’arresto dei malviventi.
Tornando al dato confortante sul
numero di rapine in banca nel
2011, in diminuzione del 300%
rispetto al 2010, è evidente la relazione con questo tipo di attività
investigativa. Se si distrugge una
banda di professionisti, si neutralizzano altre possibili rapine.
Quando accadono fatti gravi e le
Forze dell’ordine danno un’immediata risposta e ciò costituisce forte deterrente per la criminalità».
Il colonnello Francesco
Laurenti (foto nella
pagina a sinistra)
è nell’Arma dal 1980.
Prima di diventare
comandante provinciale
a Cuneo ha avuto
incarichi operativi:
in Alto Adige, in Calabria
(comandante del Nucleo
operativo di Catanzaro),
in Lombardia (a capo
della Compagnia di
Stradella, Pavia; a
Milano, presso la
Direzione investigativa
antimafia), in Sardegna
(comandante della
Compagnia di Macomer,
Nuoro), in Veneto
(comandante della
Compagnia di Padova),
in Piemonte (a capo
del Reparto operativo
di Cuneo) e in Liguria
(comandante
provinciale di Savona)
la sicurezza non è una chimera Ü 19 gennaio 2012 Ü
15
ENtRò NELL’AzIENdA dI FAMIGLIA APPENA vENtENNE
Amministratore delegato dell’“Alplast”, guida l’impresa di Tigliole col fratello
Francesco (presidente), il figlio Lorenzo e le nipoti Michela e Francesca
Erminio Renato Goria, nato a Torino nel 1959,
sposato con Antonella e papà di Lorenzo, ha
conseguito il diploma di ragioniere e il dottorato biennale in dottrina sociale della Chiesa
alla Pontificia Università Lateranense.
Entrato ventenne nell’azienda di famiglia,
l’“Alplast” spa di Tigliole d’Asti, oggi ne è amministratore delegato con il fratello Francesco
che ricopre la carica di presidente. Nella ditta
lavorano anche il figlio Lorenzo e le nipoti Michela e Francesca. Il gruppo impiega 215 dipendenti, ha tre stabilimenti (due a Tigliole e
uno a Oggiono, in provincia di Lecco), produce capsule e chiusure per contenitori alimen-
tari in alluminio e in plastica, tra cui tappi a
vite e sintetici per vini e spumanti, realizzando un fatturato pari a 50 milioni di euro, destinati per il 50% al mercato nazionale e per il
restante 50% a settanta Paesi esteri.
Goria è stato presidente dei Giovani imprenditori astigiani dal 1985 al 1989 e vicepresidente dell’Unione industriale dal 1993 al
1997 e dal 2001 al 2007.
Fa parte della Giunta di Confindustria ed è vicepresidente regionale dell’Ucid (Unione dirigenti e imprenditori cattolici). Dal 2001 è
consigliere e membro del Comitato esecutivo
della Banca Cassa di risparmio di Asti.
UN ALTRO ANNO
IMPEGNAtIvo
PER L’ASTIGIANO
La non rosea situazione attuale e le prospettive
per i prossimi mesi analizzate dal presidente
dell’Unione industriale, Erminio Renato Goria
Rita Balistreri
In alto: la sede dell’Unione
industriale di Asti in piazza
Medici. Nelle altre foto:
il Presidente e il Comitato di
presidenza di Confindustria
provinciale in occasione
dell’assemblea annuale
dei soci del 2011. Partendo
da sinistra, si riconoscono:
Giancarla Maina, Lorenzo
Ercole, Guido Malabaila
(vicepresidente), Erminio
Renato Goria, Maurizio
Spandonaro (direttore
dell’Unione industriale), Pia
Bosca ed Ernesto Franchini
(tesoriere dell’organizzazione
di categoria) 16
A
nche ad Asti e provincia le maggiori
incognite relative al
2012 riguardano
l’economia e l’industria.
“IDEA” ne ha parlato con il presidente dell’Unione industriale
astigiana, Erminio Renato Goria.
Presidente, che momento vive
l’industria astigiana nel panorama della crisi nazionale?
«La provincia di Asti attraversa una crisi abbastanza simile a quella che stanno vivendo le altre
aree sia del Piemonte che delle
regioni più industrializzate, con
un tasso di diminuzione della
produzione pari al 25 per cento».
Che anno è stato il 2011?
«I segnali negativi erano emersi
già nel 2007-2008 toccando
punte massime di flessione soprattutto nel 2009 con diminu-
á 19 gennaio 2012 á la provincia a fianco
zioni della produzione del 50%
e, in alcuni settori, persino dell’80%. Il 2010, dopo un primo
semestre di stagnazione, aveva
dato cenni minimi, ma pur sempre significativi, di ripresa nel secondo semestre, prolungatisi nei
primi mesi del 2011 e lasciando
intravvedere la conclusione del
periodo funesto. Purtroppo così
non è stato perché, nel secondo
semestre 2011, la flessione si è
riproposta in tutta la sua eccezionale gravità, accresciuta dalla
crisi dei debiti sovrani degli Stati
europei, in particolare dell’Italia,
ripercossasi sul sistema creditizio, con un evidente peggioramento delle condizioni finanziarie che dovrebbero incentivare le
imprese a investire e a crescere».
A suo parere cosa si può prevedere per l’anno appena iniziato?
«Credo che il 2012 sarà ancora
parecchio difficile, ma non dovrebbe toccare ulteriormente
quelle imprese che, avendo già
superato quattro anni di grave
crisi, hanno affrontato, per forza
di cose, una “selezione naturale”.
L’aggravante per il nuovo anno
sarà tuttavia costituita dalle difficoltà di ricorrere al credito perché, con la stretta creditizia, i
tassi saliranno di circa quattro
punti rispetto al passato e le banche finanzieranno solo le imprese che daranno solide garanzie di
solvibilità dei pagamenti».
Quali sono stati e quali saranno i
comparti più penalizzati e quali
quelli che hanno avuto e avranno un maggior respiro?
«I settori edilizio-immobiliare e
quello dei prodotti durevoli
hanno risentito di più di questa
lunga crisi e hanno ancora grandi
difficoltà, mentre le aziende che
producono beni di consumo legati ad esempio all’agroalimentare
e all’enologia, punti di forza del
nostro territorio, saranno meno
attaccabili, avendo prospettive di
crescita e di solidità maggiori.
Sarà tuttavia fondamentale anche per le imprese operanti in
questi ambiti riuscire a mantenere una qualità elevata non solo
nel prodotto che le caratterizza,
ma soprattutto nell’ambito delle
fasce di prezzo in cui operano.
L’azienda che non riuscirà a esse-
per venire incontro alle esigenze
delle 250 imprese associate, quando ho assunto la presidenza
dell’Unione, nel 2009, ho sottoscritto con otto istituti di credito
una serie di convenzioni per progetti e finanziamenti a medio e
lungo termine: prodotti finanziari
legati in qualche modo alla galassia
dei problemi aziendali. Con
Intesa-San Paolo, dopo l’accordo a
livello di Confindustria Roma,
sono state inoltre recepite ai livelli
regionale e provinciale tre importanti convenzioni mirate alla crescita e allo sviluppo».
re competitiva nella propria fascia di prezzo, basso, medio o
alto che sia, uscirà automaticamente dal mercato».
Quali sono le problematiche e le
difficoltà più lamentate dagli
imprenditori aderenti all’Unione?
«L’eccessiva rigidità dei contratti di
lavoro, che si riflette inevitabilmente su una palese diseguaglianza degli stessi, e la difficoltà del
ricorso al credito e di reperire
comunque risorse dalle banche.
Su questo secondo aspetto proprio
Qual è l’augurio che si sente di
esternare al mondo del lavoro e
dell’imprenditoria astigiano per
ritrovare nuova fiducia e vigore
per il futuro?
«Soprattutto che nel 2012 si
riscontrino davvero le condizioni ideali per gli imprenditori per
fare unicamente gli imprenditori,
senza più essere soffocati da una
burocrazia eccessivamente costrittiva. L’apparato burocraticoamministrativo e quello dei controlli devono operare per far
rispettare leggi e normative in vigore, questo è pacifico, però è altrettanto necessario che l’imprenditore non abbia a che fare
con un sistema ostile all’azienda, bensì orientato a favore della stessa, per ritrovare fiducia
anche in coloro i quali gestiscono la cosa pubblica».
L’Unione
industriale astigiana è
nata il 12 aprile 1935, tre
giorni prima della costituzione
della Provincia. La sede era in
piazza San Martino 11. Associa
250 aziende: 11.000 dipendenti,
quasi l’80% dell’occupazione
industriale provinciale
astigiana.
PONSO E DI STEFANO (IDV) E I REFERENDUM “SCIPPATI”...
La Corte costituzionale ha stabilito che gli italiani
non si esprimeranno sull’abrogazione della legge
elettorale. La sentenza ha irritato i promotori della
raccolta di firme per i due referendum cassati. In
particolare, è esplosa la rabbia di Antonio Di Pietro, il quale ha anche attaccato il Presidente della
Repubblica per il ruolo indiretto che Giorgio Napolitano avrebbe avuto in questa decisione.
Anche gli esponenti dell’Italia dei valori piemontesi, in particolare il consigliere regionale Tullio Ponso (foto sopra) e dal consigliere provinciale e comunale di Cuneo Fabio Di Stefano (sotto), hanno
detto la loro all’indomani della alla notizia della
notizia sulla non ammissibilità dei quesiti referendari dei quali il partito è stato promotore, impegnandosi direttamente con la raccolta di firme.
«Siamo semplicemente sbalorditi per la decisione
assunta dalla Consulta di bocciare i referendum
popolari attraverso i quali un milione e duecentomila cittadini hanno chiesto l’abrogazione o l’abolizione di alcune parti della legge elettorale in
vigore, il cosiddetto “Porcellum”. Ovviamente bisognerà attendere le motivazioni della sentenza,
ma resta l’amarezza in bocca per una decisione
che priva gli italiani di un sacrosanto diritto.
Se aggiungiamo il fatto che nella stessa giornata il
Parlamento ha negato l’autorizzazione all’arresto
del deputato del Popolo della libertà Nicola
Cosentino, per la quale è stato determinante il voto della Lega, possiamo ben dire che si è vissuta
una nuova umiliante pagina nera della politica italiana. Se non si potrà ricorrere al referendum per
abrogare il “Porcellum” l’unica strada aperta per
riconsegnare alla volontà popolare l’elezione dei
rappresentanti in Parlamento sarebbe quella di
una legge elettorale sulla quale deve esserci l’impegno di tutti i partiti. Dai primi segnali che abbiamo potuto cogliere riteniamo difficile che questa
strada sia percorsa a breve, in quanto l’attuale
legge elettorale, criticata da tutti, in realtà è preziosissima per i partiti, i quali scelgono direttamente i rappresentanti del popolo, lasciando ai
cittadini il ruolo di meri certificatori della volontà
partitica. Speriamo di essere contraddetti e che i
partiti decidano di fare la loro parte, dimostrando
che il commissariamento della politica italiana,
avvenuto con la salita al potere del Governo dei
tecnici, è stato solo un incidente di percorso».
SÌ, DOBBIAMO
CRESCERE DI PIÙ
«A
È lo scopo per cui nasce
la nuova associazione che
sarà presentata a Canale
il 22 gennaio, presenti
Crosetto, Bonsignore,
Giachino e numerosi sindaci
Mario Rosa
18
á 19 gennaio 2012 á la politica alla ribalta
Sotto il titolo, da sinistra:
il deputato cuneese Guido
Crosetto e l’eurodeputato
Vito Bonsignore. Sotto, sempre
da sinistra: l’ex sottosegretario
di Stato ai trasporti, Mino
Giachino, il consigliere
provinciale Roberto Nizza
e il presidente del Consiglio
comunale di Alba,
Sebastiano Cavalli
l di là di ogni opinione personale e di ogni pregiudizio politico, credo sia ben chiaro a tutti che, se il
nostro Paese non ritorna a crescere di più, le manovre economiche e fiscali, giuste o sbagliate che esse
siano, non basteranno mai». Ad affermarlo è Bartolomeo Giachino,
Mino per gli amici, ex sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti nel quarto governo Berlusconi.
«Per tornare a crescere, molto devono fare il Governo e il Parlamento,
però il territorio deve fare la sua parte con proposte, critiche, suggerimenti, iniziative e quant’altro», prosegue Giachino. «In Piemonte, ad esempio, se non sblocchiamo davvero i cantieri per la Tav, se freniamo ancora quelli dell’Asti-Cuneo, se non riusciamo a
convincere Sergio Marchionne a confermare la presenza della Fiat a Mirafiori,
che contributo daremo alla maggiore
crescita economica nostra e dell’Italia
nel complesso?».
A tali premesse segue l’annuncio: «Per
questo motivo, insieme a tanti amici del
sindacato, del mondo dell’impresa, del
settore dei trasporti e a molti amministratori locali diamo vita a un’associa-
E TARICCO (PD) INCONTRA I CITTADINI
Il consigliere regionale del Partito democratico Mino Taricco
(foto) sarà presente il terzo venerdì di gennaio ad Alba, in corso Piave 32/A, e presso gli uffici
di via Meucci 1, a Cuneo, il
quarto venerdì del mese, per
incontrare e confrontarsi con i
cittadini. Gli orari dei prossimi
appuntamenti sono i seguenti:
venerdì 20, dalle 15 alle 18, ad
Alba; venerdì 27, dalle 15 alle
18, nel capoluogo provinciale.
zione per la crescita economica e sociaRiguardo
le che domenica 22 gennaio, con inialle misure per la
crescita, Guido Crosetto
zio alle 10,30, presenteremo a
negli ultimi mesi del governo
Canale, insieme a due autorevoli
Berlusconi (di cui faceva parte
amici impegnati nel Parlamento
come sottosegretario alla difesa)
nazionale e in quello europeo,
non ha lesinato pesanti critiche
Guido Crosetto e Vito Bonsignore.
alle scelte dell’ex ministro
Si
tratta di un’associazione “per” e
delle finanze, Giulio
Tremonti.
non “contro”, di un’associazione che
cercherà di coinvolgere la società civile, il
mondo di chi produce, per rendere il nostro
Paese più moderno e competitivo».
L’appuntamento è fissato nella chiesa di San Giovanni (in piazza Italia)
e a presiedere l’incontro, che inizierà dopo i saluti portati dal sindaco
di Canale, Silvio Beoletto, saranno il consigliere provinciale Roberto
Nizza e il presidente del Consiglio comunale di Alba, Sebastiano
Cavalli. Oltre a Crosetto, Bonsignore e Giachino interverranno numerosi amministratori locali della Granda.
Nato a Canale e residente a Torino, Mino Giachino, prima di essere
chiamato al Governo da Silvio Berlusconi nel maggio del 2008, è stato
dirigente della Finanziaria Breda, consigliere d’amministrazione della
Società del traforo del Monte Bianco, dirigente della “Tnt”, componente del Consiglio del Cnel designato da Confetra (Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica) e segretario generale dell’associazione nazionale “Trasporto amico”.
VERSO LA SALUZZO-SAVIGLIANO
L’Esecutivo a Delfino: «L’iter burocratico per
la bretella autostradale terminerà entro il 2013»
Il parlamentare dell’Udc
Teresio Delfino (foto) ha
ottenuto dal Governo una
risposta a un’interrogazione dello scorso agosto
sulla bretella autostradale Saluzzo-Savigliano, il
cui iter tecnico-amministrativo dovrebbe concludersi non prima del
secondo semestre 2013.
Il deputato di Busca ha
commentato: «Sono soddisfatto per la dichiarata
volontà di fare in modo
che gli adempimenti procedurali si concludano nei termini di
legge. Da parte mia ho evidenziato l’opportunità di mantenere alto il controllo sul loro rispetto e sul conseguente, concreto, avvio dei lavori per l’infrastruttura autostradale. Ritengo
importante sviluppare un forte rapporto con l’Anas e con la
Torino-Savona da parte di Regione, Provincia e Comuni interessati, per ottenere tempi ancora celeri. Un tavolo degli enti
locali potrebbe portare importanti risultati nell’accelerazione
dei tempi, nonché un importante contributo per la soluzione
delle questioni connesse alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per il comprensorio Saluzzo-Savigliano».
LA LEGA DOMENICA ANDRÀ A MILANO
Il Carroccio in Granda organizza sette pullman
per la manifestazione contro il governo Monti
La Lega nord ha organizzato una manifestazione a
Milano contro i provvedimenti del governo Monti.
Il Carroccio sarà in corteo
domenica 22 gennaio,
con delegazioni provenienti da tutte le regioni
del nord. Dalla Granda
partiranno sette pullman.
Ogni autobus ha un referente da contattare per
prenotare entro il 20 gennaio. Ecco le località e i
recapiti: Cuneo, con tappe
a Chiusa di Pesio e Peveragno, 340-5291720; Bra, con tappa
ad Alba, 338-6597480; Saluzzo, con tappa a Savigliano, 3384497150: Mondovì, 347-8890784; Borgo San Dalmazzo, con
tappa a Caraglio, 347-6700689; Fossano, 327-3841704; inoltre il pullman dei Giovani padani effettuerà tappe in diverse
località ed è prenotabile al 333-2136888.
«È bello constatare come i posti disponibili si stiano esaurendo», commenta il segretario provinciale, Stefano Isaia (foto).
«Militanti e simpatizzanti pretendevano una manifestazione
contro questo Governo, non votato dal popolo, che sta spolpando il nord come nessuno prima aveva fatto. Contiamo di portare circa cinquecento persone a Milano».
19 gennaio 2012 Ü
19
LA NUOVA “CASA
DEI PIEMONTESI”
È GIÀ ON-LINE
Lorenzo Vallese
Il sito dell’assemblea di palazzo “Lascaris”
(www.cr.piemonte.it) ora offre un eccezionale
livello di interattività. E anche di trasparenza
Quello della trasparenza è
uno dei punti fermi sui quali
il presidente del Consiglio
regionale, Valerio Cattaneo
(foto sopra), ha imperniato la
propria attività istituzionale.
Nell’immagine a destra:
l’Ufficio di presidenza
dell’assemblea che, oltre
a Cattaneo, comprende:
i vicepresidenti Riccardo
Molinari e Roberto Placido
e i consiglieri segretari
Lorenzo Leardi, Gianfranco
Novero e Tullio Ponso
D
all’inizio di novembre sono state attuate una razionalizzazione e una
semplificazione dell’home-page
del sito del Consiglio regionale,
riordinandone le sezioni. Il nome
del dominio è stato semplificato
in www.cr.piemonte.it, valido
anche per le desinenze degli indirizzi di posta elettronica.
«Puntiamo a stabilire un più proficuo rapporto con tutta la comunità piemontese, di cui il Consiglio è la massima espressione
rappresentativa», afferma Valerio
Cattaneo, presidente dell’assem-
blea di palazzo “Lascaris”, «per avere una maggiore partecipazione alla stesura delle leggi regionali, sentendo il parere di tutti. Vogliamo usare le nuove tecnologie
per abbattere le barriere tra istituzioni e cittadini, i quali grazie a
internet sono messi in condizione di intervenire direttamente
nell’attività legislativa. Più informazione, più trasparenza e più
partecipazione: non sono slogan,
ma rappresentano la precisa volontà del Consiglio regionale di
essere riconosciuto come la “casa
dei piemontesi”, anche nel web».
Tra le novità di contenuto più si-
LE VISITE SONO IN CRESCITA ESPONENZIALE
Pagine richieste
1.200.000
Numero di pagine
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
gennaio
febbraio
marzo
aprile
maggio
giugno
luglio
agosto
settembre
ottobre
novembre
Mese
20
á 19 gennaio 2012 á la politica e l’amministrazione vicine ai cittadini
dicembre
gnificative, nella sezione “Trasparenza” sono riportate le presenze dei consiglieri alle attività
d’aula, aggiornate mese per mese,
già da gennaio. Nella stessa sezione si possono reperire i dati
sulle indennità, sullo stipendio
dei dirigenti del Consiglio e sulle
assenze del personale.
Nell’ultimo anno il sito del Consiglio regionale del Piemonte ha
avuto circa 232 mila pagine visitate al mese (2,5 milioni all’anno). A novembre, con la nuova
home-page e l’integrazione con i
social network, il numero dei
contatti è salito a 522.620 e a
dicembre è stato di 955.926.
In pratica il numero di pagine
richieste è quadruplicato!
Entrando nel nuovo sito, oltre a
seguire in diretta le sedute d’aula,
si può acquisire la registrazione
dei singoli interventi dei consiglieri, indicizzati per facilitarne
la ricerca. In tal modo i cittadini
possono rapidamente conoscere
la posizione di ogni consigliere su
tutti gli argomenti discussi.
Un’altra novità è costituita dal
collegamento tra la home-page e
il canale Twitter @crpiemonte
attivata durante le sedute d’aula,
con brevi informazioni sull’andamento del dibattito. Il canale
Twitter permette di venire tempestivamente a conoscenza degli
appuntamenti dell’agenda e di
tutte le attività del Consiglio.
In tre mesi di gestione attiva si
sono superati i 500 “follower”,
ai quali viene offerta la consultazione della rassegna stampa quotidiana, a partire dalle 12, dal lunedì al venerdì.
Inoltre ogni notizia pubblicata
può essere commentata sui principali social network (Facebook,
Twitter e Youtube, dove sono già
inseriti numerosi video che prossimamente saranno postati anche su Google +).
È stata potenziata anche la sezione “Multimedia” con gallerie fotografiche e video periodicamente aggiornati. Il sito permette di
integrare in un’unica linea grafica tutti gli strumenti informativi:
l’agenzia CrpNews, i settimanali
CrpTv e CrpRadio, il bisettimanale CrpWebTg.
Risultano rivisti e accresciuti i
contenuti di numerose sezioni:
lo Spazio ragazzi (con le visite
per le scuole, “Ragazzi in aula”, i
Consigli comunali dei ragazzi); il
sito storico (con i dati sulle precedenti legislature, a fine anno
completamente caricati); palazzo
“Lascaris” (con nuovi video dedicati alle collezioni artistiche della
sede e, da gennaio, l’albo dei visitatori); l’Osservatorio elettorale
(con i risultati del voto trasferiti
su cartine a base comunale).
Infine tutti i contenuti del sito
sono rilasciati a uso libero, non
commerciale, con citazione della
fonte, secondo la licenza
“Creative Commons” che regolamenta i diritti d’autore sulla rete.
L’OTTIMO “BILANCIO” GENNAIO-DICEMBRE 2011
Mese
Pagine
richieste
Media
giornaliera
Totale traffico
in Gbyte
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Totale
Media mensile
206.658
239.666
275.147
224.097
251.961
260.320
271.972
164.658
233.786
277.558
522.620
955.926
3.677.711
306.476
6.666
8.559
8.875
7.470
8.127
8.677
8.773
5.311
7.793
8.953
17.421
30.836
120.795
10.066
31,70
36,90
41,25
34,71
35,48
38,15
32,67
25,57
37,01
67,48
49,73
43,65
442,60
36,88
Le protesi mammarie ritenute
potenzialmente dannose (non
risulta sia provata la loro
reale cancerogenicità)
contengono una gelatina
poco compatibile con il corpo
umano e che non sarebbe
mai stata testata su di esso.
Nel gel inserito nelle Pip
si riscontra la presenza
di additivi impiegati
nell’industria petrolchimica.
Tra questi figurano resine
usate per produzioni come
quelle di carburanti, gomma
e computer. La conferma
della composizione da parte
della società di Seyne-surMer, vicino a Marsiglia,
all’indomani dello scoppio
dello scandalo, dopo
un articolo del quotidiano
“Libération”, ha sollevato
un’ondata di panico
tra le donne che si sono fatte
impiantare queste protesi
mammarie. “IDEA” ha chiesto
chiarimenti al dottor Alberto
Rivarossa, chirurgo plastico
in Cuneo, Torino e Fossano
presso il centro “Biomed”
N
on si placano i timori
suscitati dalle notizie
non proprio rassicuranti sulle protesi Pip
(“Poly implants prothesis”) prodotte in Francia, che si teme siano a
rischio tumore. Il Governo d’Oltralpe ha raccomandato, a titolo
solo preventivo e senza alcun carattere d’urgenza, la rimozione delle
protesi a trentamila donne sottopostesi all’impianto.
In Italia, il Ministero della salute ha
sottolineato: «Non ci sono le premesse per creare allarmismi sulle
in chirurgia plastica dell’Università
di Torino, che proprio negli anni
Novanta, periodo di maggior evoluzione e trasformazione delle protesi
mammarie, si occupò di “biomateriali in chirurgia plastica”.
Dottore, ci spiega quali sono le
ragioni per cui le Pip sono state
ritirate dal commercio?
«L’Agenzia francese responsabile
per i dispositivi medici ha informato tutte le autorità europee di aver
effettuato un controllo negli impianti produttivi delle Pip, in seguito a ripetute segnalazioni di rotture
localmente tossici sui tessuti in caso
di rottura. Il fondatore della società
produttrice delle protesi mammarie
“incriminate”, Jean-Claude Mas,
avrebbe volontariamente tenuto
nascosto all’organo di certificazione
tedesco Tuv l’uso di questo gel».
Com’è la situazione nel cuneese?
Da noi sono state utilizzate molte
protesi Pip?
«Devo dire che non è opportuno
creare inutili allarmismi. Su pazienti della provincia di Cuneo vengono
effettuati 400-500 interventi annui di inserimento di protesi mam-
SULLE PROTESI P.I.P.
VA EVITATO
L’ALLARMISMO
Il dottor Alberto Rivarossa, responsabile della chirurgia
plastica al “Santa Croce” di Cuneo: «Però la ditta
produttrice da tempo non aveva buone referenze»
Simona Borsalino
protesi mammarie. Non ci sono
prove di un legame tra le protesi Pip
e l’insorgere di tumore, ma esiste
solo una maggiore probabilità di
rottura delle stesse».
Per approfondire un tema così scottante, “IDEA” ha incontrato il dottor Alberto Rivarossa, responsabile
della chirurgia plastica dell’ospedale “Santa Croce” di Cuneo, docente
22
á 19 gennaio 2012 á un tema scottante
precoci delle protesi di questa società. In seguito ai controlli, è emerso
che dal 2001 la maggior parte delle
protesi prodotte è stata riempita
con un gel di silicone differente da
quello autorizzato. Un silicone, non
conforme e non approvato dalle autorità competenti, che contiene residui di idrocarburi i quali causano
infiammazione e possono essere
maria, di cui circa 150 di carattere
ricostruttivo, dopo un tumore, e gli
altri di natura estetica. Dal mio
osservatorio, in qualità di chirurgo
plastico, sono assolutamente tranquillo anche perché mi sono sempre orientato verso l’utilizzo di biomateriali di provata affidabilità, non
consigliando mai protesi Pip, sia
nelle strutture pubbliche e nemme-
no in quelle private, pur esercitando queste una forte attrattiva economica. Tuttavia, e credo sia doveroso ricordarlo, la “Poli implant prothesis” è un’azienda che da molto
tempo presentava referenze oggettive e soggettive non così brillanti. E
i professionisti sanno che in passato
furono ritirate dal mercato anche le
protesi “Hydrogel”, frutto dello
stesso marchio francese...».
Allora perché le Pip hanno una
così larga diffusione?
«Soprattutto per una ragione economica. I numeri sottolineano
come le Pip impiantate in Italia
siano stimate in 5.000, mentre
quelle prodotte in totale sono state
400 mila, perlopiù diffuse in
Francia, ma presenti in tutta
Europa, Asia e Sudamerica. Sono
numeri da capogiro se pensiamo
che si tratta di soluzioni reperibili a
basso costo e con canali di distribuzione spesso di tipo discount.
Io ritengo non sia una colpa operare in un mercato low cost, per cui
sono convinto che chi ha utilizzato
in buona fede questi prodotti,
comunque certificati Ce, non meriti la criminalizzazione in atto in
cost” che fanno del basso prezzo il
requisito fondamentale».
Va anche sottolineato che l’uso
delle protesi mammarie non è
sempre e solo per uso estetico...
«Sì, questo è verissimo. Occorre
non dimenticare che le donne che
hanno subìto interventi al seno con
inserimento di protesi, dopo avere
sconfitto il cancro, sono spesso psicologicamente vulnerabili. Mi sento di garantire loro la massima sicurezza per gli interventi eseguiti
presso le strutture in cui opero, ma
penso che occorra tranquillizzare
anche le pazienti che hanno inserite
le protesi Pip. Si rechino dal proprio
specialista di fiducia e seguano le
indicazioni e i suggerimenti del
caso».
Secondo lei, cosa occorrerebbe
fare ora per evitare il ripetersi di
tali “inefficienze”?
«Penso sia doveroso che gli organismi di controllo attuino accertamenti preventivi di routine. Credo
altresì sia basilare ottenere la completa tracciabilità dei prodotti utilizzati tramite l’istituzione del Registro nazionale delle protesi. Lo esigiamo per il cibo, per l’ambito fi-
questi giorni. Piuttosto, ciò che mi
stupisce è che ne fossero diventati
utilizzatori anche centri d’eccellenza e colleghi-professionisti abbastanza blasonati. In sincerità bisogna comunque ribadire che si tratta
perlopiù di eccezioni in quanto la
diffusione delle Pip è assai più
ampia nei pericolosi settori della
chirurgia plastica ed estetica “low
nanziario... perché non nel settore medico? Sono inoltre
convinto che l’impegno del
professionista debba essere proprio quello di
orientarsi correttamente nell’effettuare le scelte
migliori o perlomeno quelle
Dopo
che presentano il miglior rapporto
15-20 anni può
costo-qualità».
essere consigliabile la
Ma oggi esistono, dottor Risostituzione cautelativa della
varossa, alternative sicure
protesi. Inoltre vanno sostituite
alle protesi per aumentare il
quelle la cui produzione
è antecedente al 1994, in quanto
volume del seno?
sono superate e di qualità
«Sì, esistono, ma non sono
inferiore agli standard
ancora totalmente validate: la
attuali.
prima è costituita dal prelievo e
dall’utilizzo del tessuto adiposo
della paziente stessa. Sul fronte
sicurezza sono in corso di valutazione gli aspetti biologici e le
garanzie in ambito mammario.
Obiettivamente non è una soluzione indicata per volumi elevati,
anche se sono certo rappresenterà
un’importante frontiera nel futuro
della chirurgia rigenerativa. Il
secondo metodo, che io però sconsiglio decisamente, è l’utilizzo di
materiali di sintesi iniettabili,
come l’acido ialuronico ad alto
peso molecolare, che spesso produce quadri di mastite cronica
cistica e granulomatosa. Per questo motivo di recente è stato vietato in Francia, mentre non ne è mai
stato consentito l’uso negli Stati
Uniti d’America. In Italia, invece,
almeno per ora, si può...».
Classe 1935, nativo di Paesana
e parroco di Crissolo da quando
aveva 33 anni, il religioso ha
raggiunto la vetta oltre 120 volte
Valter Bergesio
Una celebrazione
eucaristica in alta quota
risalente al 1999 e poi,
da sinistra, un primo
piano di don Luigi vicino
al suo ritratto
da bambino (nacque
a cascina “Bergia” di
Paesana da una famiglia
di poveri agricoltori),
il parroco di Crissolo
immortalato nel 1985
prima che
si incamminasse verso
l’ennesima scalata sul
“Re di pietra” e, infine,
il Parroco durante
la Messa di mezzanotte
nella chiesa di Crissolo
che, nel suo piccolo,
è un autentico evento
capace di ravvivare
la fede di chi partecipa
24
DON LUIGI DESTRE
È... IL “PAPA
DEL MONVISO”
C
ome ha sostenuto il
direttore di “IDEA”
in un suo editoriale,
gli applausi in chiesa
sono una spettacolarizzazione di
cui si dovrebbe fare a meno, specie ai funerali, quando nel silenzio ognuno può ricordare i momenti più significativi passati
con la persona che ci ha lasciati.
Come tutte le regole, però, ci sono le eccezioni e gli applausi per
e con don Luigi Destre, alla Messa di mezzanotte di Crissolo, sono proprio eccezionali, come la
personalità di cui parliamo.
Don Luigi, ci parli della sua infanzia.
«Venni alla luce a Paesana, a cascina “Bergia”, il 21 giugno del
1935 da Rosa e Chiaffredo Destre. Siccome mio nonno paterno
si chiamava anche Chiaffredo, i
genitori decisero di chiamarmi
Luigi (il 21 giugno è il giorno di
San Luigi) e di lasciare Chiaffredo
come secondo nome, per non offendere la tradizione di “arnomé”. A pochi giorni dell’inizio
della scuola, nel 1941, i Carabinieri si presentarono in cascina chiedendo di Destre Chiaffredo di Chiaffredo. Mia madre
rispose che si trovava nei campi,
così le autorità ordinarono che
avrebbe dovuto presentarsi il
giorno dopo in caserma, assieme
a suo padre. Al suo ritorno mia
madre lo assalì: “Cò l’has combinà? Son venù ij Carabigné a ser-
á 19 gennaio 2012 á la fede unita alla passione per la propria terra
chete! Ora vas a dijlo a tò pare e
doman matin andeve tuti e doi
ën caserma!”. Il giorno seguente i
due si presentarono dal Comandante della stazione, il quale
chiese notizie di Destre Chiaffredo di Chiaffredo di cascina
“Bergia”, il quale non si era presentato a scuola. Mio padre rispose: “Sono io, ma mi l’hei mach
fàit tersa elementar”. Il militare
precisò che parlava di un bambino. La discussione si protrasse in
municipio dove si chiarì tutto:
all’atto della registrazione l’incaricato non aveva riportato Destre
Luigi Chiaffredo, bensì Destre
Chiaffredo Luigi. Considerato
che per il cambio di nome mio
padre doveva pagare l’equivalen-
Don
Luigi Destre, parroco
dal 1968 di San Giovanni
Battista
di Crissolo, è anche
te del valore di una
parroco di Santo Stefano di Oncino
vacca, e lui ne possee amministratore parrocchiale della
deva solo tre, decise
parrocchia di San Claudio di
di lasciar perdere diOstana. È anche rettore del
cendomi: “Lassoma
santuario di San Chiaffredo
di Crissolo.
Ciafré, tan niàiti te ciameroma sempe Luis”».
E la vocazione?
della mia co«Uscito dalla quinta elementare noscenza del latino e del greco e
come primo della classe, don mi diedero 9 di entrambe le
Giuseppe Serre di Oncino si pre- materie, e anche di italiano. Quesentò ai miei genitori con una sto grazie al dono della memoria
proposta: “Vòst fieul a l’è ’n che mi sono ritrovato, anche se
gamba a scòla, l’eve pa pensà de assieme ai vari 8 di filosofia, stofelo studié?”. Mio padre la mise ria e geografia devo ammettere il
subito sul piano economico: “Mi 6 di matematica... Purtroppo,
l’hei mach tre vache...”. E il cura- non praticando le lingue, le ho
to rincalzò: “Ma mach për lolì perse con gli anni e rimpiango di
vardoma, sarìji pa content ëd felo non aver mai studiato il tedesco e
studié da previ? Peuj se a-j pias l’inglese, anche se parlo il francepa, a peul ëndé anans da avocat o se e un po’ il portoghese e lo spada cheicòs d’àut”. Dopo un po’ di gnolo. Nel 1986, a San Francisco
titubanza i miei decisero di dar- de Cordoba, davanti al monumi questa possibilità dicendomi: mento agli emigranti, celebrai la
“Dësbreujte ti”. Passato l’esame Messa in piemontese con il mesdi ammissione alla media, entrai sale di don Fusero. Poi a Cordoba
in seminario con altri venti novi- mi mandarono a officiare in spazi e dopo dodici anni di studi arri- gnolo e così, mescolando anche
vammo a “prendere Messa” solo un po’ di italiano e di piemontein due. La mia grande penitenza è se, me la cavai. In Brasile mi cistata la vita comune, ma l’ho mentai con il portoghese in una
fatto perché era l’ideale che ho frazione sperduta. Quella domematurato pian piano».
nica il Vangelo parlava di Gesù
Quindi ha mai avuto nessun che caccia i venditori dal
problema a scuola.
tempio e dopo la sacra let«All’esame di quinta Ginnasio, al tura ci fu la rappresenliceo “Rosmini” di Torino, gli e- tazione. Non avevo
saminatori si impressionarono mai visto una cosa
del genere e ne fui entusiasta».
Torniamo al discorso di prima.
Finiti gli studi cosa fece?
«Ordinato prete il 28 giugno
1959, rimasi ottanta giorni viceparroco a Sampeyre, otto mesi
viceparroco a Bagnolo e otto anni
a Paesana. Dopo di che, a 33 anni, arrivai a Crissolo».
La passione della montagna?
«Il tutto iniziò a Paesana quando
un giorno alla settimana lo dedicavamo alla gita con i ragazzi. La
prima settimana ad Agliasco, poi
a Prato Guglielmo, quindi scollinavamo in Valle Varaita o dall’altra parte a Bagnolo, fino all’ultima gita: il Monviso».
E così iniziò la storia del
“Papa del Monviso”.
«Accompagnavo i ragazzi con l’aiuto di
una guida. La nostra
filosofia era “O tutti
o nessuno” e così
negli anni abbiamo
portato al “battesimo
del Viso” più di 1.500
giovani. E tan-
QUELLA VOLTA CHE TRASSE IN SALVO UNA RAGAZZA E LA CURÒ SUL POSTO
Un simpatico episodio relativo a un brutto incidente automobilistico, per fortuna risoltosi nel migliore
dei modi. E quella volta che, anni fa, il Procuratore della Repubblica di Saluzzo disse al religioso...
Don Luigi, prima di congedarci ci narri ancora
un episodio particolare.
«Ve ne racconto uno simpatico. Una sera di molti
anni fa, scendendo da Crissolo, vidi due ragazzi
insanguinati a bordo strada. Mi fermai e i due mi
dissero che erano finiti con l’auto nella scarpata
e che altri due amici erano ancora incastrati dentro. Scesi con una pila e facendo leva con il mio
corpo raddrizzai la vettura. Portati su i due giovani, mi accorsi che la ragazza sanguinava dall’inguine: decisi così di iniettarle un calmante e di
cucirla sul posto. Alla fine li caricai tutti e quattro
e li portai al pronto soccorso. Il chirurgo che ci
accolse disse che la cucitura andava bene, ma
che la ragazza doveva restare ancora in osserva-
Da sinistra: una salita
sul Monviso effettuata
nel 1978 dal religioso;
don Luigi Destre
fotografato nella casa
di Paesana; di nuovo
sulla vetta del “Re
di pietra”, nel 1997,
con il maestro Claudio
Boglio e il “primino”
Nino Montersino
26
zione per la notte. Parecchi mesi dopo mi trovavo
con altri confratelli al santuario di San Chiaffredo
e una coppia mi si avvicinò salutandomi. La
ragazza, appena capì che non li avevo riconosciuti, mi disse: “Ma come, don Luigi, non mi riconosce? Lei è stato il primo ad abbassarmi le
mutandine!”. Dall’imbarazzo iniziale passammo
a una risata generale».
Il più tardi possibile, ma qualcuno invocherà
la sua santità...
«Già fatto. Il procuratore della Repubblica di Saluzzo, Aldo Ignesti, in una telefonata di molti anni fa, tirandomi le orecchie per un’incomprensione, mi disse: “Don Luigi, lei o è un santo o è un
gran filibustiere!”».
ti di quei ragazzi sarebbero poi
diventate guide alpine».
Mai rischiato grosso?
«Una volta salendo per il Visolotto, verso il passaggetto del buco, a una ragazza mancarono le
forze. Dopo dieci minuti di massaggi e di riposo dissi al gruppo
che saremmo tornati indietro.
Mancava poco alla punta e gli altri erano contrariati. Così decisi
di prenderla a spalle, la legai a me
con un giro di corda e la portai fino in cima. Ritornato al Gagliardone, sempre con la ragazza a
spalle, j’ero s-ciòp, mi coricai un
momento e mi accorsi della grande sciocchezza che avevo compiuto e mi ripromisi di non farlo
mai più. Una sera del 1972 ero al
“Quintino” con la guida Bano e
stavamo fissando la luna sul
Viso. Lui mi disse: “Sarìa bel ëndé su ora, l’avrìo gnanca damanca dla pila”. E io: “Andoma!”. Arrivammo all’una in cima e tornammo giù per ripartire con il
gruppo alle 4. In seguito commentai con l’amico Bano che
avevamo commesso davvero
un’imprudenza perché il giorno
dopo non avremmo potuto avere
la prontezza di sempre».
Quindi, quante ascensioni sul
Viso ha fatto?
«Più o meno 120, 53 Messe e
due matrimoni, ma dei matri-
á 19 gennaio 2012 á la fede unita alla passione per la propria terra
moni mi pentii. Il padre della
sposa, mio compaesano, mi disse: “Don Luigi mi te perdonerai
mai lòn ch’a l’has fame, l’has
marià mia fija ’ns ël Viso e mi
j’ero pa. Dovìes nen përmettilo,
perché ’n pare e na mare a l’han
gòj ëd voghi ij fieuj ch’as mario”.
Da allora, quando mi era richiesto, consigliavo agli sposi di celebrare il matrimonio in chiesa con
i parenti e di ripetere la funzione
sul Viso il giorno dopo».
Una vita dedicata alle montagne.
Lei è stato responsabile del soccorso alpino, giusto?
«Entrai nel soccorso alpino nel
1968 e ne fui il responsabile fino
al 1989, cioè fino a quando diventò professionistico e uscì la
storia dei rimborsi. Allora decisi
di fare un passo indietro. Ricordo
quando, con la guida Bano, stavamo portando un ferito grave sulla
barella sulle spalle. Al passaggio
delle Sagnette il ferito mi diede
un colpo con il piede. Mi fermai e
decisi per l’estrema unzione. In
34 anni abbiamo riportato a
valle 71 salme con una media di
due o tre interventi a settimana».
I “suoi” paesi?
«Nel 1968 a Crissolo c’erano
352 persone. Ora, tutto l’anno,
ne vivono meno di 50, 11 a Ostana e 23 a Oncino. Fino a trent’anni fa, quando andavo su
d’estate, c’erano i vecchietti al
sole davanti a casa, che senten-
quando si avvicinano al mondo
del lavoro, quando decidono di
formare una famiglia oppure
quando devono cambiare casa».
Il rapporto con la sua famiglia è
sempre stato buono?
«Certo. Anche mio fratello entrò
in seminario, ma quella non era
la sua strada e scelse di continuare a lavorare la campagna, per poi
imparare il mestiere di muratore.
Mia mamma mancò nel 1972,
così mio padre mi fece da sacrista
a Crissolo per circa 14 anni e ci
facemmo buona compagnia. Sovente, ricordando il malinteso
sul mio nome di battesimo,
scherzavo dicendogli che aveva
ziavano con delle battute da filosofi. Molte cose sono cambiate,
alcune in meglio. Ricordo quando è stata eseguita l’arginatura
del Po a Crissolo in cemento armato: facevo parte delle persone
contrariate, ritenendolo uno
sconcio, una deturpazione della
natura. Negli anni, però, questa
soluzione ha salvato il paese dai
danni delle alluvioni. Questo per
dire che non bisogna essere fanatici dell’ecologia a ogni costo, ma
valutare il tutto di situazione in
situazione».
Dopo tutto ciò che ha fatto per la
sua gente, lei sarà un punto di
riferimento per tutti!
«Le persone, specie in questi paesini, hanno bisogno di qualcuno
che le ascolti. Chiedono consigli
preferito una vacca a me».
E con il clero?
«Buono. Tirando le fila sono felice di aver dedicato la maggior
parte del mio servizio in montagna. Ogni volta che mi hanno
proposto uno spostamento verso
il fondovalle ho rifiutato, perché
in questi piccoli centri non mi
avrebbero rimpiazzato. Non ho
mai voluto tradire la mia gente,
ho dedicato anni a creare qualcosa e non ho voluto abbandonarla.
Beh, poi non voglio dimenticare
che nel 1989 accompagnai l’allora vescovo di Saluzzo, mons. Sebastiano Dho (poi nominato ad
Alba, ndr), fin sul Re di pietra.
Lassù in punta iniziò a piangere
come un bambino e telefonò persino in Vaticano».
«IL NOSTRO “SEGRETO” STA NELLA FORZA E NELL’ENTUSIASMO DEL GRUPPO»
A fronte dei problemi a cui si trova a far
fronte, comuni a tutti gli altri amministratori
locali, problemi sempre più pesanti, legati
alla “vil pecunia”, che impediscono di concretizzare i progetti più rilevanti («Quest’anno la nostra capacità di indebitamento è stata ridotta a 500.000 euro nell’arco dei dodici
mesi, e del resto è nostra intenzione non
gravare, con ulteriori mutui, sulle spalle delle generazioni future», spiega Bruna Sibille),
“la” Sindaco di Bra trae più d’un motivo di
Claudio Puppione
consolazione non soltanto da quelli che ritiene i concreti risultati positivi della prima metà del suo mandato, ma anche dalla forte
coesione della Giunta civica e della maggioranza consiliare braidesi.
«In Consiglio c’è una situazione delicata. In
pratica siamo in equilibrio 10 a 10 e quindi
è fondamentale l’impegno di ognuno. Un impegno che si mantiene costante, sorretto
anche da un entusiasmo che non viene meno, con i consiglieri e gli assessori attenti a
«D
al giorno dopo l’insediamento sono il
sindaco di tutti, non solo dei braidesi che mi
hanno votata. E questa considerazione, che per me è reale e non un
semplice slogan di facciata, fin
dall’inizio sta alla base della nostra
gestione del Comune».
Una gestione che Bruna Sibille
vuole mantenere in una “casa di
vetro”, come dimostra anche il dia-
recepire le esigenze dei cittadini e a farsene
carico», afferma Sibille. «Quando, dopo il
primo turno, presentai la squadra con la
quale avrei gestito il municipio in caso di
successo elettorale, poteva sembrare un azzardo, perché il gruppo era giovane e per la
maggior parte privo di esperienza amministrativa. Ebbene, dopo due anni e mezzo,
posso dire di essere più che soddisfatta di
quella scelta. Insieme siamo cresciuti e maturati. Credo che i fatti lo dimostrino».
rio tenuto sul web (www.brunasibille.blogspot.com), attraverso il
quale giorno per giorno rende nota
ogni sua azione, anche al di fuori
del ruolo istituzionale.
Nata a Bra nel 1950, laureata in
economia e commercio, insegnante («La passione per la scuola mi è
rimasta nel sangue!»), è sposata
con Ugo Minini, con cui condivide
la passione politica e la militanza
nel Pd, e ha un figlio.
L’Azione cattolica e l’oratorio di
Sant’Andrea le fecero fare apprendistato nel campo dell’impegno sociale e del volontariato.
Dopo essere stata vice del sindaco
Franco Guida in una Giunta braidese “politicamente anomala”, fu
assessore regionale dal 2005 al
2009 alla montagna, alle opere
pubbliche e alla difesa del suolo.
Nel maggio 2008 è stata nominata
presidente dell’Aipo (Autorità interregionale per il fiume Po).
Poco più di due anni e mezzo fa
«BRA CRESCERÀ
E NON SOLO PER LE
OPERE PUBBLICHE»
Bruna Sibille spiega cosa ha realizzato
e cosa farà con il gruppo che la sostiene,
pensando anche alla qualità della vita
trionfò al ballottaggio, sostenuta
dalla coalizione di centro-sinistra e
dall’Udc. Essendo la giunta Sibille
a metà del mandato, è tempo di
tracciare in bilancio.
Proprio nell’ottica della trasparenza a cui si richiama, l’Amministrazione ha voluto farlo in una riunione pubblica convocata alcune settimane fa. In quell’occasione è stata presentata una fitta lista di azioni intraprese o sul punto di esserlo,
a fronte del centinaio di interventi
previsti dal programma elettorale:
17 sono state completamente realizzate, 34 sono in via di conclusione, 35 risultano a metà percorso, 12 sono state iniziate e 9 devono essere avviate, oltre a 81 nuove
azioni completate oppure in corso,
al di fuori di quelle previste nel
programma.
Prima di finire la legislatura, l’Amministrazione civica braidese guidata da Bruna Sibille ha di fronte a
sé sfide importanti, come la realizzazione della nuova scuola elementare di via Gabotto, il collegamento tra la tangenziale e la rete
autostradale, il trasferimento della
scuola media “Piumati” di via
Barbacana e l’allacciamento della
rete fognaria al depuratore consortile di Govone. Senza dimenticare
la strenua difesa dell’ospedale
“Santo Spirito”, parte del quale,
all’apertura del nosocomio di
Verduno, resterà di proprietà pubblica, e dei servizi socioassistenziali minacciati dai tagli ai trasferimenti statali e regionali al Consorzio territoriale che li gestisce.
Fra i fiori all’occhiello di questo
biennio e mezzo c’è l’approvazione del Piano regolatore generale, a
conclusione di un iter molto lungo. In Consiglio lo strumento urbanistico che definisce le linee di crescita della città per il prossimo ventennio è stato votato all’unanimità
nel mese di luglio, un esito significativo che, ad esempio, contrasta
in modo eclatante con le polemiche fra maggioranza e opposizione
registrate da Alba sullo stesso argomento. «Il Prg era stato impostato
dalla precedente Amministrazione», spiega Bruna Sibille. «Al di là
dello scontro che abbiamo avuto
durante la campagna elettorale,
quando il centro-destra decise una
accelerazione improvvisa della
pratica che a noi era sembrata del
tutto inopportuna, gran parte delle
scelte compiute erano condivisibili e, nel ruolo di minoranza che
svolgevo, avevo avuto modo di
segnalarlo. Sarebbe stato assurdo
“smontarlo” per ragioni ideologiche o, peggio ancora, per ripicca.
Quando sono diventata sindaco ho
chiamato i tecnici progettisti, abbiamo analizzato gli eventuali
interventi correttivi in un’ottica di
condivisione con l’opposizione e
con i cittadini. Abbiamo esaminato con la massima attenzione le
osservazioni fatteci pervenire e
siamo arrivati a raccogliere un voto unanime, come auspicavo».
Il Prg prevede l’aumento della
popolazione braidese di circa
7.600 unità. Si sa che in questo
campo c’è sempre molto ottimi-
500.000 EURO PER LE EX CARCERI
È il contributo regionale previsto dal recente accordo
di programma per il recupero di palazzo “Garrone”
A Torino è stato siglato l’accordo di programma tra l’Amministrazione
comunale di Bra e la Regione che consentirà il recupero delle ex carceri
di palazzo “Garrone”, dove saranno realizzati gli uffici destinati ai servizi
socioassistenziali comunali. Il documento è stato siglato dal sindaco,
Bruna Sibille, e dall’assessore regionale alla sanità, Paolo Monferino, e
prevede un contributo regionale di mezzo milione di euro per il finanziamento dei lavori. Erano presenti i funzionari regionali dei settori assistenza e patrimonio e il direttore generale del Comune, Fabrizio Proietti. Sarà
così possibile completare il recupero dell’immobile di piazza Caduti per
la libertà che oggi ospita i servizi giudiziari e l’ufficio tributi comunale.
PER LA SANITÀ GUARDIA SEMPRE ALTA
«Bene il riconoscimento dell’autonomia dell’Asl Cn2,
però ci sono punti cruciali su cui occorre vigilare»
All’annuncio dell’intenzione della Regione di rispettare, nell’ambito del
nuovo Piano sanitario, le specificità e l’autonomia tanto dell’Asl Cn2
quanto del costruendo ospedale unico di Alba-Bra non è stata estranea
la mobilitazione corale scattata alla vigilia di Natale. Bruna Sibille ne è
convintissima: «Rispetto alla necessità di “fare sacrifici” che ci avevano
prospettato come ineludibile, e precisato che la spesa sanitaria va davvero ridotta e tenuta sotto controllo, è evidente che la giunta Cota ha accettato di riconsiderare la propria posizione rispetto al nostro territorio. In
ciò ha molto influito l’iniziativa che ha visto collaborare gli amministratori
locali e le forze imprenditoriali, con la vibrata protesta che ha fatto avviare anche la petizione on-line. Credo che la reazione di braidesi e albesi
abbia molto contribuito al “ripensamento” della Regione».
A parti invertite, quando Bruna Sibille era assessore regionale e la giunta
Bresso ipotizzò la creazione di un’unica Azienda sanitaria locale in provincia di Cuneo, l’attuale Sindaco della città della Zizzola si trovò a dover
fronteggiare le stilettate polemiche dei Comuni (allora Alba e Bra erano
amministrate dal centro-destra): «Quando l’assessore alla sanità, Mario
Valpreda, mi prospettò questa intenzione, non esitai a minacciare le dimissioni. Il territorio aveva ragione a protestare e a pretendere che l’Asl
fosse mantenuta, così come ce l’ha ora. Anche in quella occasione la
mobilitazione contro un’impostazione assurda portò buoni frutti».
Tutto bene, allora? Si possono tirare i remi in barca, perché la situazione
è appianata? Secondo Bruna Sibille è meglio mantenere alta la guardia:
«Ci sono state fornite ampie rassicurazioni e non ho motivo di dubitare
della buona fede dei amministratori regionali come Alberto Cirio e Federico Gregorio. Però penso che occorrerà verificare come sarà attuato
l’annunciato Quadrante del Piemonte sud. Non vorrei che, nella sostanza,
l’autonomia oggi promessa per l’Asl e il mantenimento del legame con il
territorio per il nosocomio di Verduno venissero vanificati dalla creazione
di una sorta di “direttorio” che arriverebbe comunque all’obiettivo di avere una gestione unificata della sanità nella nostra provincia».
smo, però resta il fatto che la città
della Zizzola nel 2011 ha superato il traguardo dei 30.000 abitanti, proseguendo un trend positivo
che dura da anni.
Un altro progetto che Bruna Sibille
considera fondamentale è quello
del teleriscaldamento, ormai alla
fase attuativa, che potrebbe dare
una spinta per la soluzione del problema dell’inquinamento dell’aria
per il quale, nel suo piccolo, il Sindaco dà l’esempio spostandosi
sempre in bicicletta.
Molto resterebbe da scrivere dopo
il lungo colloquio con la prima cittadina, spesso svolto in piemontese, però lo spazio è tiranno.
E allora limitiamoci a dire che un
ulteriore punto di merito di Bruna
Sibille è senz’altro la sua attenzione alla legalità e all’educazione civica, con l’azione costante della
Polizia locale, ma non solo.
Nella foto a sinistra
Bruna Sibille posa
con la sua Giunta,
di cui fanno parte
gli assessori
Marcello Lusso
(vicesindaco), Giovanni
Fogliato, Luciano Messa,
Biagio Conterno,
Giuseppe Bonetto,
Massimo Borrelli
e Alberto Rizzo
bilancio di metà mandato Ü 19 gennaio 2012 Ü
29
CaMMInata
SoLIDaLE
A SALUZZO
La nona edizione del “Fitwalking
del cuore” punta a dare un bel contributo
al volontariato e a superare quota 5.000
Giuliano Belfiori
Considerato il successo
riscosso nella passata
edizione, verranno
riproposte le iniziative
“Fitwalking con l’amico
del cuore” per prendere
parte con il proprio cane
al costo di 7 euro (5+2)
e i “Menù del cuore”
per proseguire
la giornata pranzando
a un costo agevolato
presso i ristoranti
aderenti
G
iunge alla nona edizione la camminata
fitwalking più numerosa d’Italia. Il “Fitwalking del cuore” di Saluzzo è
stata in questi anni la manifestazione che più di ogni altra iniziativa ha saputo sottolineare la strada
fatta dal progetto “Saluzzo città
del cammino”. Grazie all’impegno
dei fratelli Damilano, a una maggiore attenzione verso stili di vita
più salutistici, all’impegno per rendere Saluzzo una città a dimensione di cammino, il “Fitwalking del
cuore” ha moltiplicato le adesioni
raggiungendo la scorsa edizione la
cifra record di 4.000 iscritti, ben
mille in più dell’appuntamento
precedente.
“Farsi del bene per fare del bene”
UN CICLO DI INCONTRI PER GENITORI
Ancora due serate per imparare il mestiere più
difficile del mondo nella città del Marchesato
Sono iniziate ieri, mercoledì 18 gennaio, le serate informative a Saluzzo per genitori con gli psicologi clinici Elena
Messa e Michele Martini a far da relatori.
Il progetto ha l’obiettivo di sostenere e informare i genitori
per aiutarli a trasformarsi da “dilettanti” a “esperti” nella
soluzione dei problemi, riscoprendo e attivando le risorse
del nucleo familiare. Il primo incontro verteva su “L’attesa
e i primi anni di vita dei figli”, mentre il secondo, in programma il primo febbraio alle 20,30 presso la scuola elementare “Mario Pivano” di piazza Dante, riguarderà i percorsi nella scuola primaria. Si concluderà il 28 febbraio,
sempre alle 20,30, presso la scuola media “Rosa bianca”
di via Cesare Segre, parlando di preadolescenza e adolescenza. La partecipazione alle serate è gratuita.
Per info: tel. 338-1164009 o [email protected].
30
á 19 gennaio 2012 á da segnare in agenda!
è il filo rosso di queste nove edizioni. L’aspetto solidale è infatti
fondamentale: quanto raccolto
dalle iscrizioni è stato devoluto a
to che verrà sostenuto con l’eventuale contributo.
Nuovo obiettivo per questa nona
edizione è di crescere ancora e rag-
sostegno di iniziative benefiche
presentate da associazioni senza
scopo di lucro attive sul territorio.
Con l’aumentare di anno in anno
del numero degli iscritti la formula di distribuzione dei contributi è
stata variata per ripartire in modo
più equo quanto raccolto. E nella
scorsa edizione è stata introdotta
un’ulteriore novità: le associazioni e i gruppi sportivi sono tenuti a
comunicare preventivamente al
Comitato organizzatore il proget-
giungere un nuovo primato davvero importante, ovvero di raggiungere quota 5.000 iscritti.
L’appuntamento è per domenica
22 gennaio, con partenza alle
10,15 e la possibilità di scegliere
fra tre percorsi: quello breve cittadino di 6 chilometri, l’intermedio
di 10 fino a Manta sulla ciclabile
già terreno di allenamento per
molti camminatori e il lungo di 13
chilometri fino a Verzuolo.
Il costo dell’i-
PRIOLA, SOPRALLUOGO SULLE STRADE
Si sta valutando l’ipotesi di ampliare un tratto
della provinciale 292 per migliorarne la viabilità
Sopralluogo alla viabilità del Comune di Priola, in Valle Tanaro, per
la presidente della Provincia, Gianna Gancia, che, accompagnata
dal consigliere regionale Federico Gregorio e dal sindaco, Luciano
Sciandra, ha verificato le condizioni della strada provinciale 292.
L’incontro, a cui hanno partecipato anche l’assessore comunale
Domenico Bianco e il geometra Marco Rovere del Reparto viabilità
di Mondovì, ha evidenziato le problematiche della carreggiata che
unisce il capoluogo con la frazione Casario. «Stiamo attraversando
un periodo di ristrettezze», ha dichiarato la presidente Gancia, «caratterizzato dalla scarsità di risorse economiche: fondamentale risulta, perciò, l’impegno nel mantenimento delle infrastrutture esistenti. Il nostro sopralluogo rappresenta un segnale di attenzione
da parte dell’ente ai fabbisogni della popolazione. La Provincia si
impegna con suo personale a effettuare migliorie alla strada, finalizzate al ripristino delle condizioni di sicurezza».
Verrà valutata la possibilità di ampliamento di un tratto della strada
provinciale, attraverso l’allargamento del tracciato, grazie alla collaborazione tra Provincia e Comune, ente che provvederà alla fornitura del materiale necessario alla realizzazione.
Dei lavori si occuperà il personale della Provincia.
scrizione è rimasto invariato a 5
euro. Il ricavato sarà interamente
devoluto a sostegno dei progetti
solidali presentati dai sodalizi e dai
gruppi sportivi partecipanti.
Quest’anno è stata introdotta un’altra importante novità riguardante proprio i gruppi, per ampliare i contributi e aiutare ancor più
realtà attive nel sociale, nello
sport, a sostegno dell’infanzia e in
ambito scolastico: beneficeranno
del contributo solidale tutti i gruppi e le associazioni che iscriveranno almeno 200 persone e non
solo i primi cinque come nelle passate edizioni. Il Comitato organizzatore ha deciso di sostenere il
progetto presentato dall’associazione “I ciliegi selvatici” di Manta,
mirato all’inserimento lavorativo
delle persone disabili della provincia di Cuneo.
Teatro della partenza e dell’arrivo
sarà, come da tradizione, piazza
Cavour che accoglierà anche gli
stand delle aziende partner, dell’Avis di Saluzzo e dell’associazione “Vivalda” che collaborano con
gli organizzatori, l’Asd Scuola del
cammino, alla realizzazione dell’evento, l’area ristoro, gestita dagli
alpini di Scarnafigi, per rifocillarsi
con una buona bevanda calda dopo la camminata, e l’area di distribuzione dei prodotti offerti dagli
sponsor.
Per ottenere altre informazioni:
[email protected],
oppure tel. 0175-248132.
MANCA LA NEVE
E ORA SI TEME
LA BEFFA FISCALE
Mario Rosa
La Regione “creerà” il concetto di “siccità
nevosa” per poter applicare lo stato di calamità.
Intanto ci si mobilità per il calcolo delle tasse
COINVOLTO ANCHE TUTTO L’INDOTTO
Il Consorzio imprenditori turistici: «Sono state
affrontate spese ingenti, ma non faremo incassi»
C’è unità di vedute tra albergatori, responsabili delle
società che gestiscono gli impianti di risalita, commercianti e operatori delle agenzie immobiliari nei centri
sciistici della provincia di Cuneo.
«I negozi di articoli sportivi hanno assortimenti merceologici intonsi», precisa Giovanni Sandri, presidente del
Consorzio imprenditori turistici. «Gli immobiliaristi non
lavorano, skilift e seggiovie sono attivi solo in minima
parte, su piste create artificialmente. Intanto le spese si
accumulano, perché tutti si sono preparati alla stagione
assumendo personale, tenendo in ordine gli hotel e rinnovando gli articoli in vendita. Non ci sono clienti, ma i
dipendenti sono in servizio. Già penso ai quesiti dell’Ufficio imposte, insospettito dal fatto che, con tanto
personale, si sia realizzato un giro di affari misero. Ma i
contratti sono stati siglati prima dell’avvio ipotetico di
stagione e non si possono buttare alle ortiche, senza
correre rischi pesanti. Agli uffici imposte si dovrà chiedere la revisione degli studi di settore. Il principio del
“congruo e coerente” va applicato alla luce della tragicità di bilanci inferiori anche le previsioni più modeste».
32
«L
’assenza nella
normativa italiana dello stato di
calamità per siccità nevosa, a differenza di quanto previsto per sostenere il comparto agricolo in caso di siccità da
pioggia, è una grave lacuna da
supplire a livello regionale», parola dell’assessore regionale al turismo e allo sport, Alberto Cirio.
«D’accordo con il presidente del
Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, nell’ambito della discussione sulla finanziaria 2012, introdurremo una modifica alla
legge 2 che regola il sostegno al
“Sistema neve”. Prevederemo
nella normativa regionale la “siccità nevosa”, in modo da permettere alla Regione di sostenere il
comparto in casi di emergenza
á 19 gennaio 2012 á un inverno che... non fa l’inverno
come quello che stiamo vivendo,
e risorse finanziarie per fare fronte alla calamità che si è abbattuta
su uno dei settori più importanti
dell’economia turistica piemontese. La modifica di legge è solo una
delle azioni che stiamo predisponendo: abbiamo accelerato la procedura per l’erogazione dei contributi per l’innevamento artificiale
relativi alla passata stagione, in
modo da fornire documenti subito bancabili alle stazioni sciistiche. Inoltre chiederemo al Governo di sospendere gli studi di fattibilità per queste aziende, perché è
assurdo che paghino sulla base di
previsioni di incassi che non ci
sono stati». Sempre per interessamento di Cirio nell’incontro convocato lunedì 16 gennaio in Regione è intervenuta Finpiemonte,
perché è stata chiesta alle banche
una moratoria di almeno un anno
per il pagamento delle rate dei
mutui. «La decisione di istituire
un tavolo di crisi», ha dichiarato
l’Assessore, «nasce dalla volontà
di trattare il “Sistema neve” come
una vera e propria azienda, perché di questo si tratta: una grande
industria che produce Pil e posti
di lavoro. Non sarà un tavolo occasionale: lo manterremo in pianta stabile come strumento a servizio dell’intero settore».
La notizia è emersa durante l’incontro promosso a Cuneo dalla
Camera di commercio per parlare
della crisi che coinvolge le stazioni sciistiche della Granda in questo inverno senza neve.
«La mancanza di neve e l’impossibilità di ovviarvi usando i cannoni bloccati dalle temperature superiori alle medie stagionali e
dalla carenza di risorse idriche»,
ha detto Alessandro Rulfi, vicepresidente di Federalberghi Piemonte, «ha cancellato il periodo
più proficuo sul piano turistico,
in coincidenza con le festività di
fine anno, e sta mandando a rotoli
la programmazione delle “settimane bianche”, da metà gennaio
a fine febbraio portate in provincia con la nostra partecipazione ai
workshop di tutta Europa. Le disdette arrivano ovunque, attivate
da sportivi, nella maggioranza dei
casi stranieri, dei Paesi del nord e
dell’est Europa, scoraggiati dall’apertura di un numero limitatissimo di piste e attratti da altre a-
SONO BEN 250 I MILIONI DI EURO MESSI A REPENTAGLIO
Comune di Limone Piemonte, comunità montana “Alpi del mare” e Ascom
di Mondovì si sono rivolti preoccupati all’Osservatorio per gli studi di settore
Franco Revelli (foto), sindaco di Limone Piemonte,
Ugo Boccacci, presidente
della comunità montana
“Alpi del Mare”, e Beppe
Ballauri, presidente dell’Ascom di Mondovì, hanno segnalato all’Osservatorio regionale per gli
studi di settore che le aziende commerciali e turistiche del territorio rischiano il collasso a seguito del mancato
innevamento. A Limone la clientela si è ridotta del 50%, mentre gli introiti della stagione sciistica sono del 70% inferiori a
quelli dell'anno scorso.
Va tenuto conto anche del fatto che neppu-
ree lungo l’arco alpino».
«Siamo grati alla Camera di commercio, intervenuta con sollecitudine per cercare risposte alla
drammaticità di una situazione
che, per molti imprenditori, apre
la via al fallimento», ha affermato
Pierino Sassone, presidente dell’Associazione albergatori ed esercenti e operatori turistici della
provincia di Cuneo. «Le scadenze
dei mutui accesi per adeguare le
infrastrutture alle esigenze della
clientela sono un incubo per
quanti vivono di turismo bianco e
assistono impotenti allo scorrere
dei giorni con cielo terso e temperature tutt’altro che invernali.
Occorrono risposte immediate,
favorendo rapporti privilegiati
con il mondo del credito, anche
attraverso l’intervento delle coo-
re la stagione estiva è andata bene, a causa del maltempo.
Ballauri, auspica che altre
Amministrazioni comunali,
Compatte, seguano l’esempio di Limone Piemonte,
per arrivare a ottenere un
intervento concreto che
aiuti a tamponare le drammatiche conseguenze dalla
mancanza di neve.
Bruno Vallepiano, presidente del consorzio
“Cuneo neve”, quantifica in 250 milioni di
euro all’anno il valore del “pianeta sci”
nella Granda e ipotizza che l’incasso per il
2011-2012 sarà un terzo di quanto ci si attendeva. Insomma, occorre intervenire!
perative di garanzia create all’interno delle associazioni di categoria e supportate dall’Ente camerale. Oltre a questo, va sollecitato
l’intervento della Regione, chiamata a sostenere le aziende di
Granda, una delle poche aree piemontesi senza neve, in un contesto alpino che, altrove, ha risposto alle aspettative stagionali. Un
altro intervento da caldeggiare
con forza interessa le problematiche fiscali, con la richiesta di varare misure tese alla revisione degli
studi di settore, utilizzati per stabilire l’entità delle imposte da
versare, in base al principio della
presunzione del reddito, innestata sui concetti della congruità e
della coerenza».
La crisi in atto, sviluppatasi in un
contesto già difficile per la ben
nota situazione di crisi economica internazionale, sta interessando, oltre al comparto legato agli
impianti di risalita, anche le attività ricettive e commerciali delle
aree vallive del cuneese, con
risvolti che rischiano di farsi
drammatici sul piano occupazionale, e con giacenze enormi di invenduto per quanto concerne
attrezzature e abbigliamento, oltre a una preoccupante recessione nel settore immobiliare.
Da sinistra: l’assessore
regionale al turismo, Alberto
Cirio; il presidente dell’Ascom
di Mondovì e del monregalese,
Beppe Ballauri; Bruno
Vallepiano, presidente
di “Cuneo neve”, il consorzio
che raggruppa tutti i gestori
della provincia Granda;
Alessandro Rulfi,
vicepresidente
di Federalberghi Piemonte;
Giovanni Sandri, presidente
del Consorzio imprenditori
turistici; Pierino Sassone,
presidente dell’Associazione
albergatori ed esercenti
e operatori turistici
della provincia di Cuneo.
L’inaudita gravità della crisi
del settore ha spinto enti,
associazioni e privati verso
una stretta collaborazione,
al fine di contenere i danni
delle mancate nevicate
19 gennaio 2012 Ü
33
Cherasco coltiva
il mito di Pantani
Sergio Piumetto dalla “città delle paci”
coordina le iniziative per celebrare il Pirata
e per il 2012 annuncia grandi sorprese...
Lorenzo Vallese
Nella foto grande,
al centro: il cheraschese
Sergio Piumetto in posa
davanti al monumento
inaugurato lo scorso
luglio al col du Galibier
per eternare l’impresa
agonistica che rese
famoso Marco Pantani,
ritratto nel riquadro
mentre, in maglia rosa,
taglia il traguardo di una
tappa del “Giro d’Italia”
34
U
n’annata vissuta
sempre di corsa, o
meglio sempre sui
pedali con la necessaria prontezza nel dare il “colpo” decisivo per superare i tornanti più insidiosi: Sergio Piumetto, la mente di pantanichannel.it, il “luogo” del web dove si
misura giorno per giorno il termometro della passione per il
grande campione di Cesenatico,
racconta i passaggi significativi di
un 2011 molto intenso, fatto di
tante emozioni, ma con un occhio rivolto anche a quello che
accadrà nel prossimo anno.
Molti avvenimenti hanno scandito l’anno appena andato in archivio, tutti nel ricordo di Marco
Pantani. Urge quindi tracciare
un bilancio!
«Il giudizio complessivo sui dodici mesi appena trascorsi è positivo, ben oltre le più rosee aspetta-
á 19 gennaio 2012 á una passione senza confini
tive. Quanto affermo è confermato dai numeri che, in questi casi,
assumono una rilevanza decisiva. Il vernissage di Cherasco, l’inaugurazione del monumento
sul Galibier, la “Grimpée de legende” (con le stesse condizioni
meteo della leggendaria ascesa
del Pirata nel luglio del 1998) e
l’apoteosi a Les Deux Alpes: un
poker di eventi che hanno raccolto commenti positivi e adesioni
massicce. Riguardo ad esempio
all’ultimo appuntamento, sono
raddoppiate le presenze dei ciclisti e triplicate quelle degli italiani
recatisi nella celebre località
montana francese».
La maggior parte degli appuntamenti che hanno costellato il
2011 hanno avuto come scenario la Francia: infatti Oltralpe
Pantani è ancora molto amato,
si sente un affetto intenso verso
questo campione. In Italia le co-
se pare vadano in maniera un
po’ diversa. Per quale motivo?
«Anche in Italia Pantani ha un
seguito vastissimo ed è amato dagli appassionati che non mancano di tributargli testimonianze di
simpatia. Tuttavia, per una serie
di motivi che appaiono incomprensibili, il “palazzo” non ha
riconosciuto al campione quella
grandezza che è stata decretata
dalle sue imprese sulla strada.
All’estero, e in Francia in particolare, hanno dimostrato più maturità: hanno saputo, cioè, scindere
il lato delle vicende private da
quello pubblico del corridore che
ha infiammato le platee con il suo
coraggio e con il suo modo di intendere il ciclismo in termini
quasi “eroici”, grazie a gesta intrise di valori quali la lotta e il rifiuto di arrendersi alle difficoltà,
nonché il sudore della fronte».
La comunicazione, oggi, regola
la nostra vita, il web è davvero il
quarto potere. Pantanichannel.it
sostiene il mito dalla piattaforma
virtuale. Dopo alcuni anni di esperienza, vede segni tangibili di
vicinanza al campione da parte
degli internauti?
«Marco Pantani è una delle figure
dello sport moderno con il più
ampio seguito sul web. Anche
qui i numeri mi vengono in soccorso: con pantanichannel.it ab-
biamo toccato da tempo il tetto
del milione di visitatori, collegati
da 93 Paesi. Contiamo quindi
adesioni costanti e sempre in crescita dal momento che cerchiamo di aggiornare ogni sezione di
questo spazio virtuale. Anche da
Facebook abbiamo ottenuto riscontri molto incoraggianti: 100
mila “like”, ovvero segnali di gradimento, sono una testimonianza significativa, fermo restando
che non abbiamo fatto ricorso a
campagne pubblicitarie. Marco
Pantani è un autentico mito, e il
mito non necessita di sostegni,
perché si alimenta da solo».
Si prospetta un restyling del sito
internet?
«Dal prossimo 14 febbraio, in
concomitanza con l’ottavo anniversario della morte di Marco,
pantanichannel.it si proporrà
con una nuova veste. I visitatori
non vedranno solo il nuovo look
del portale, ma avranno modo di
apprezzare l’inserimento di migliaia di foto e di centinaia di clip.
Stiamo seguendo una doppia
strada, difficile, ma stimolante: il
rinnovamento della forma e della
sostanza. In ogni caso, già da ora,
su Youtube (digitando nella
stringa di ricerca “pantani channel”) è possibile vedere video e
clip degli eventi della stagione
appena conclusa».
E cosa anticipare per quel che
riguarda le manifestazioni, da
sempre fiore all’occhiello della
produzione Piumetto?
«Questi sono i mesi del lavoro
frenetico, dei contatti e della predisposizione del calendario. An-
Marco
Pantani nacque a
Cesena il 13 gennaio 1970
e morì a Rimini il 14 febbraio
2004. Professionista dal 1992
al 2003, vinse un “Giro d’Italia”
e un “Tour de France”. Fu
anche medaglia di bronzo
ai mondiali in linea del
1995.
drà in scena la quinta edizione
della “Pantani week” e stanno
per approdare a conclusione due
iniziative che faranno parte di un
progetto che potremmo definire
“rosa” come il colore del primato
in una grande corsa a tappe. Intanto c’è qualcosa di concreto
che riguarda il Galibier. Presso la
statua è stato realizzato un anfiteatro che diventerà un’area attrezzata per happening e kermesse. Lì dove l’artista ha dato il
colpo di pennello per affrescare il
suo capolavoro più bello sta
prendendo forma un’area polifunzionale moderna, ma con una
fortissima carica di significati».
Organizzare eventi di una certa
portata richiede preparazione e
capacità di gestione. Però subentra anche una forte componente
umana, visto che Pantani è un
suo idolo e nel suo nome lei sta
conducendo un’operazione notevole. Ci “regali” l’immagine di
un’emozione per ciascuno degli
avvenimenti.
«A Cherasco è stato toccante l’intervento del direttore di “Qn”,
Xavier Jacobelli, uno dei pochi
che “senza se e senza ma” ha sposato la mia battaglia, per primo,
disinteressatamente e con la sola
carica di una grande passione. Il
19 giugno, giorno dell’intitolazione della statua sul col du Galibier, ho vissuto ore di autentica
commozione in ogni momento
dello spettacolo che non è stato
solo istituzionale, ma ha avuto
nella musica un altro fattore di
incredibile impatto. Della “Grimpée de legende” ricordo un bambino che, sulla sua mountain bike, ha intrapreso quell’ascesa
incredibile lungo i tornanti della
leggenda, con la leggerezza e
la spensieratezza di cui sono
capaci solo i piccoli. Les
Deux Alpes, infine, ha rappresentato la realizzazione
di una “follia”: credo molto
nell’aggregazione e l’ultimo
evento ne è stata la prova più
evidente».
I
l Panathlon club di Alba
ha assegnato l’annuale
premio dedicato a Francesco Molino, destinato a
una giovane promessa dello
sport locale distintasi per il talento espresso ai massimi livelli.
Per il 2011 il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a
Massimo Vacchetto, in virtù dei
rilevanti risultati ottenuti nella
pallapugno: capitano dell’Albese,
quest’anno è arrivato alla finale
scudetto, vinta dalla Canalese capitanata da Bruno Campagno.
Le sue strepitose vittorie hanno
riportato in auge questo sport legato al territorio, riempiendo,
come ai tempi d’oro di Augusto
Manzo e Felice Bertola gli spalti
dello sferisterio “Mermet”.
La famiglia dell’industriale a cui è
intitolato il premio (presente al
completo, dalla vedova Mariangela ai figli Caterina e Vittorio, al
nipotino Francesco) ha consegnato a Vacchetto il tradizionale
cronografo personalizzato, mentre il Panathlon gli ha assegnato
una targa di benemerenza.
Ecco l’albo d’oro del premio
“Molino”, che ha raggiunto la dodicesima edizione essendo stato
istituito nel 2000, anno di fondazione del Panathlon di Alba:
Stefano Dacastello per l’atletica;
David Berbotto per il nuoto; Marco Travaglio per l’atletica; Enrica
Rocca per il volley; Alessandro
Bottallo per il ciclismo; Niccolò
Margheri per il basket; Francesca
Fenocchio per l’handbike; Nicolò
Drocco per lo skeleton; la squadra “esordienti” del Centro sportivo del Roero per il nuoto; Corinna Defilé per il ciclismo; Chiara Genero per l’atletica. Tutti
questi campioni sono albesi e,
nella maggioranza dei casi, hanno ottenuto eccezionali risultati.
La serata indetta dal Panathlon è
stata anche l’occasione per applaudire l’ingresso nel club di Alba del socio Edoardo Paganelli,
primario di otorinolaringoiatria
all’ospedale “San Lazzaro” e appassionato, nonché pilota, di auto storiche da competizione.
ALBA: “SPORTABILI” OSPITE DEL ROTARY
Hanno relazionato la presidente, Cristiana Gilardi,
e l’atleta di punta, Francesca Fenocchio (handbike)
Il Rotary club Alba ha avuto quale gradita ospite l’associazione albese “SportAbili” Onlus, rappresentata dalla presidente, Cristiana Gilardi, nonché da una delle atlete più illustri fra i tesserati al sodalizio,
Francesca Fenocchio, campionessa mondiale di handbike.
Durante la piacevole serata, presieduta dal presidente incoming,
Giuseppe Artuffo, è stato possibile conoscere la stupenda attività
svolta dall’associazione sportiva, impostata sul lavoro e sull’impegno
secondo i princìpi di solidarietà nell’ottica del potenziamento delle
capacità dei disabili, avvalendosi non soltanto di volontari, ma soprattutto di istruttori professionisti specializzati.
Il coronamento di questa filosofia è stato il raggiungimento di grandi
Il club albese ha assegnato
il riconoscimento intitolato
a Francesco Molino al volto
nuovo della pallapugno
PREMIO PANATHLON
PER VACCHETTO
(E PER IL “BALON”)
Sotto: Massimo Vacchetto con il presidente del Panathlon, Vincenzo
Pizzorni, e l’assessore allo sport del Comune di Alba, Olindo
Cervella. A fianco: Pizzorni accanto a Edoardo Paganelli, nuovo
socio del Panathlon albese. Nella pagina a fianco: i protagonisti
della serata con i famigliari del compianto imprenditore Francesco
Molino. Il servizio fotografico è stato realizzato da Claudio Agosti
Mario Rosa
36
Francesco
Molino, al quale il
Panathlon di Alba nel 2000
ha intitolato il suo premio,
fondò la “Normec” di Castagnito,
portandola a diventare leader
non soltanto in Italia nel settore
della componentistica
specialistica per
autobotti.
á 19 gennaio 2012 á oltre l’agonismo
risultati in ambito agonistico, illustrati dalla campionessa Francesca
Fenocchio che rappresenterà l’albesità alle prossime Paraolimpiadi
di Londra 2012 e che ha promesso di incontrare ancora i rotaryani al
suo rientro. Tutti i soci del club di Alba le hanno rivolto un caloroso
«In bocca al lupo!», rinnovato ora su queste pagine.
INCONTRO CON DOMENICO QUIRICO
Venerdì 20 gennaio, alle 21,
presso l’auditorium della
fondazione “Ferrero” di Alba,
il giornalista e inviato di
guerra Domenico Quirico
(foto a lato) terrà una conferenza dedicata alla “primavera araba”, cioè alle
“rivoluzioni dall’altra parte
del mare”, come recita il titolo del suo libro pubblicato da Bollati
Boringhieri. Quirico ha seguito per anni le vicende politiche dei Paesi
del Nordafrica, cercando sempre la fonte primaria delle informazioni,
fino a condividere l’esperienza di un barcone di disperati, affondato
al largo di Lampedusa. Sul finire dello scorso agosto, nel pieno della
guerra libica, Quirico e altri tre giornalisti italiani sono stati rapiti nei
dintorni di Tripoli da miliziani lealisti. Sono stati salvati dopo una
detenzione di 24 ore, ormai a un passo dall’esecuzione.
Domenico Quirico ha seguito lo sviluppo della rivoluzione araba fin
dai primi segnali. Rivolta dopo rivolta, ha registrato ogni tappa del
movimento che ha cambiato il volto del Nordafrica. Ha incontrato i
protagonisti, ha raccontato e condiviso le loro storie e le loro condizioni di vita. Durante la serata, coordinata da Piero Bianucci, si cercherà di capire quale scenario si apre dopo che gli apparentemente
saldissimi regimi di Gheddafi, di Ben Ali, di Mubarak e di Bouteflika
hanno ceduto di schianto.
Per assistere alla conferenza (strada di mezzo 44) occorre ritirare i
biglietti d’ingresso, gratuiti e fino a esaurimento posti, presso la fondazione “Ferrero”, la Biblioteca civica, l’“Enolibreria Marchisio” e la
libreria “Zanoletti” di Alba; a Bra, alla libreria “Crocicchio”.
“Chorus 2000”
è un gruppo musicale
di Vezza d’Alba
composto da molti
giovani che, guidati
dal maestro Battaglio,
propone un repertorio
comprendente i successi
della musica leggera
italiana e internazionale
dagli anni ’60 a oggi
e le colonne sonore
di film famosi
Una serata di musica
a favore dell’Admo
SABATO 21 GENNAIO, AD ALBA
Attilio Casetta
L
a sezione “Patrizia
Gosso” di Alba dell’Admo (Associazione
donatori midollo osseo), “Chorus 2000” e il Centro
servizi per il volontariato-“Società solidale” di Cuneo invitano
tutti a un importante appuntamento fissato per sabato 21 gennaio. A partire dalle 21, presso
l’auditorium della fondazione
“Ferrero”, in via strada di mezzo
44, ad Alba, avrà luogo la “Serata
del cuore” che vedrà protagonista il gruppo musicale “Chorus
2000” di Vezza. La serata, in un
primo tempo organizzata per il 5
novembre e rimandata a causa
del maltempo, proporrà un repertorio comprendente successi
della musica leggera italiana e
internazionale dagli anni Sessanta a oggi e canzoni tratte dalle
colonne sonore di film famosi.
Tutte le esecuzioni saranno rigorosamente dal vivo con arrangiamenti originali per solisti e coro.
La serata di beneficenza, con ingresso a offerta libera, è finalizzata a sostenere l’attività divulgativa e di ricerca dei donatori di midollo osseo svolta nell’albese dalla sezione “Patrizia Gosso” dell’Admo.
Durante la serata, per la quale gli
organizzatori ringraziano anche
la Banca d’Alba e la fondazione
“Ferrero”, sarà consegnato un riconoscimento ai soci della Sezione albese che hanno effettuato negli ultimi anni la donazione
di midollo osseo/cellule staminali a favore di pazienti affetti da
leucemia o altre malattie oncoematologiche.
“APRO”: FINANZIATI BEN CINQUE PROGETTI FORMATIVI AZIENDALI
Apro-Formazione professionale Alba-Barolo
consolida il ruolo di catalizzatore di finanziamenti per l’erogazione della formazione degli operai e degli impiegati delle aziende del
territorio albese.
Risalgono infatti a poco prima della pausa
natalizia le comunicazioni ufficiali da parte
di due enti finanziatori, con i quali l’Agenzia
di formazione collabora da anni, di ben cinque progetti formativi aziendali.
Per le prime due azioni coperte da contributo, si tratta della Provincia di Cuneo che ha
finanziato due piani formativi d’area per un
valore complessivo di 75.000 euro, indirizzati uno al settore industriale, quello promosso da Confindustria Cuneo, e l’altro, ovvero quello di Confcooperative, rivolto al settore socioassistenziale.
I restanti tre progetti formativi fanno invece
38
riferimento al fondo interprofessionale
“Fondimpresa”, costituito da Confindustria e
Cgil, Cisl e Uil per la formazione continua dei
lavoratori e portano sul territorio provinciale
per la formazione delle aziende del sistema
confindustriale quasi 560 mila euro.
È tangibile la soddisfazione del presidente di
Apro, Olindo Cervella, e del direttore, Antonio Bosio, per il risultato ottenuto sia su scala provinciale che su scala nazionale dai collaboratori dell’Area progettazione-formazione aziendale. Infatti l’esito della graduatoria
dei piani finanziati vede l’Agenzia professionale emergere ai primi posti tra una folta
schiera di qualificati concorrenti sia locali
che nazionali, diversi dei quali non ammessi
a fruire dei finanziamenti.
Sempre sul fronte del “life long learning”
(programma d’azione comunitaria per l’ap-
á 19 gennaio 2012 á iniziative utili
prendimento permanente), grazie al rifinanziamento da parte della Provincia del catalogo per la formazione continua individuale,
che vede già più di 400 corsisti adulti occupati partecipare attivamente presso Apro ai
corsi serali di aggiornamento beneficiando
del voucher provinciale che copre l’80 per
cento del costo, verranno riaperte le iscrizioni per i corsi che avranno avvio da febbraio
(per informazioni: tel. 0173-284922).
Le diverse opzioni formative e i finanziamenti ottenuti saranno ancora di più l’occasione per consolidare il rapporto di Apro con
il tessuto produttivo locale, qualificando
l’Agenzia come “driver” di risorse finanziarie da investire nell’aggiornamento e nella
riqualificazione delle risorse umane in un
momento di crisi generale e carenza di
risorse da parte di tutti i soggetti coinvolti.
SICUREZZA SUL LAVORO
E OBBLIGHI FORMATIVI
La Conferenza StatoRegioni ha approvato
gli accordi relativi alla
formazione di titolari,
dirigenti e dipendenti
CALENDARIO DELL’ALT
ALLA CIRCOLAZIONE
Stabiliti i giorni nei
quali, durante
il 2012, i mezzi
pesanti non potranno
viaggiare in Italia
FINALMENTE L’ADDIO
AI CERTIFICATI INUTILI
Dal 1o gennaio gli enti
pubblici non possono
più chiedere documenti
che attestino dati di cui
sono già in possesso
LA NUOVA SCADENZA FISSATA AL 2 APRILE
Il “Decreto milleproroghe” sposta un’altra volta
l’entrata a regime del Sistri. Le organizzazioni di
categoria sollecitano la riformulazione del sistema
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DI CUNEO
“
notizie
la normativa
”
LA CONFERENZA STATO-REGIONI E LA
SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
STABILITO L’ACCORDO
SULL’OBBLIGO
DI FORMAZIONE
I
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO TECNICO
E MANAGERIALE PER ACCONCIATORI
Il programma
Ore 9: registrazione dei partecipanti. Saluti di Giuseppe
Sciarrino, presidente provinciale CNA Benessere di Torino,
e Savino Moscia, presidente
nazionale CNA Benessere.
Ore 9,30: G3 presenta “Ecoel”,
la prima collocazione totalmente personalizzabile.
Ore 10,30: “La poltrona in
affitto come e perché”: nuova
opportunità per l’acconciatore, gli aspetti contrattuali,
giuridici e fiscali (Fabrizio
Sassi, esperto area fiscale e
società di CNA Interpreta).
Ore 11,30: “Il cliente mobile
in salone”: esperienze, strumenti, rischi e opportunità
(Andrea Alfieri, social media
marketing manager per “Davines”).
Costi e modalità di adesione
Il costo è comprensivo di documentazione seminariale e di
attestato di partecipazione.
Soci CNA: partecipazione gratuita. Non associati: 25 euro.
Prenotazione obbligatoria: segreteria di CNA Unione Benessere e Sanità, tel. 01119672247 o 011-21082111;
fax 011-19672194; indirizzo
e-mail [email protected].
l Testo unico sulla
sicurezza (decreto
legislativo 81/2008)
prevede che il datore
di lavoro garantisca che
ciascun lavoratore riceva
un’adeguata formazione
in materia di salute
e sicurezza, anche rispetto
alle conoscenze
linguistiche di ognuno,
con particolare riferimento
a: concetti di rischio,
danno, prevenzione,
protezione, organizzazione
della prevenzione
aziendale, diritti e doveri
dei vari soggetti aziendali,
organi di vigilanza,
controllo e assistenza;
rischi riferiti alle mansioni
e ai possibili danni e alle
conseguenti misure
e procedure di prevenzione
e protezione caratteristici
del settore d’appartenenza
dell’azienda. Inoltre
il Testo unico prevede che
la durata, i contenuti
minimi e le modalità della
formazione siano definiti
mediante accordo in sede
di Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato,
le Regioni e le Province
autonome, previa
consultazione delle parti
sociali. Il 21 dicembre
scorso la Conferenza
permanente per i rapporti
tra Stato e Regioni
ha approvato gli accordi
relativi alla formazione
sulla sicurezza. Le nuove
regole entreranno
in vigore dopo
la pubblicazione degli
accordi in “Gazzetta
ufficiale della Repubblica”,
40
prevista in questi giorni.
La novità principale
riguarda l’individuazione
della durata della
formazione in base
al rischio dell’attività
aziendale, suddiviso
in basso, medio e alto.
In particolare, le imprese
saranno suddivise
per grado di rischio,
a cui competeranno diversi
obblighi formativi.
Ecco i livelli previsti.
Basso: uffici e servizi,
commercio, artigianato
e turismo.
Medio: agricoltura, pesca,
pubblica Amministrazione,
istruzione, trasporti,
magazzinaggio.
Alto: costruzioni, industria,
alimentare, tessile, legno,
manifatturiero, energia,
rifiuti, raffinerie, chimica,
sanità, servizi residenziali.
Tutti i lavoratori, nessuno
escluso, dovranno seguire
corsi specifici in base
al livello di rischio (con
aggiornamento
obbligatorio quinquennale):
rischio basso: 4 ore;
rischio medio: 8 ore;
rischio alto: 16 ore.
La formazione può essere
seguita in modalità
e-learning.
I datori di lavoro che
svolgano funzioni di Rspp
dovranno seguire corsi
specifici in base al livello
di rischio della loro
azienda: basso, 16 ore;
medio, 32 ore; alto, 48 ore.
Preposti e dirigenti
dovranno seguire corsi di
formazione specifici con
aggiornamenti obbligatori.
á 19 gennaio 2012 á CNA Cuneo notizie
NOVITÀ RIGUARDO ALLA SICUREZZA NELLE STRUTTURE RICETTIVE TURISTICO-ALBERGHIERE
È fissata al 31 dicembre 2012
la proroga per l’adeguamento
alle disposizioni sulla prevenzione degli incendi nelle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre venticinque
posti letto, esistenti alla data
dell’11 maggio 1994.
La motivazione dell’ennesima
proroga riguardante questa
tematica risiede nel fatto che
il completo adeguamento di
queste strutture ricettive, «se
non sostenuto da mirati interventi, rischia di compromettere l’esercizio di numerose attività in un settore di assoluto
rilievo per il Paese».
Il provvedimento che stabilisce
la proroga dovrebbe consentire
di ultimare, entro l’anno, la
messa in sicurezza di circa
quattordicimila strutture, salvaguardando attività di impresa e in relativo “indotto”,
senza tralasciare l’incolumità
delle persone. Tuttavia il decreto contiene una novità: il
Governo ha considerato improponibile un’altra mera proroga, in virtù della già avviata
procedura di infrazione per il
non corretto recepimento della
direttiva 89/391/Ce.
Quindi la proroga sarà concessa solo alle strutture che ab-
biano già avviato e non ancora
completato gli adeguamenti e
siano state ammesse, previa
domanda, al piano straordinario biennale di adeguamento
antincendio approvato con
decreto del Ministro dell’interno, da adottare entro sessanta
giorni dall’entrata in vigore del
“Mille proroghe”.
Coloro i quali risulteranno inadempienti al 31 dicembre
2012 rischieranno le sanzioni
del Dpr 151/2011, nuovo regolamento sulla prevenzione incendi: divieto di prosecuzione
dell’attività e rimozione di eventuali effetti dannosi.
IL CALENDARIO DEI DIVIETI
DI CIRCOLAZIONE (decreto numero 249 del 15 dicembre 2011)
Pubblichiamo il calendario dei divieti
di circolazione per i mezzi pesanti
per l’anno 2012, firmato dal ministro
Corrado Passera e registrato dalla
Corte dei conti il 28 dicembre, poi
pubblicato sulla “Gazzetta ufficiale
della Repubblica italiana”.
Il calendario stabilisce un numero di
giornate di divieto sostanzialmente
identico a quello del 2011 e comprensivo, com’è noto, di divieti di
circolazione in alcuni venerdì, in
ottemperanza alla sentenza del 22
marzo 2011 del Consiglio di Stato la
quale imponeva al Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti di intro-
Tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile,
maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 8 alle ore 22
tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto
e settembre, dalle ore 7 alle ore 24
dalle ore 14 alle ore 22 del 6 aprile
dalle ore 8 alle ore 16 del 7 aprile
dalle ore 8 alle ore 22 del 9 aprile
dalle ore 8 alle ore 14 del 10 aprile
dalle ore 8 alle ore 22 del 25 aprile
dalle ore 8 alle ore 22 del 1o maggio
durre divieti anche in giornate precedenti e successive a festività già
oggetto di specifico divieto di circolazione per i veicoli pesanti.
Non si registrano novità riguardo al
regime delle deroghe, generali e prefettizie, la quali negli ultimi anni
hanno assunto una certa stabilità.
dalle ore 7 alle ore 23 del 28 luglio
dalle ore 16 del 3 agosto alle ore 23 del 4 agosto
dalle ore 14 alle ore 23 del 10 agosto
dalle ore 7 alle ore 23 dell’11 agosto
dalle ore 7 alle ore 23 del 15 agosto
dalle ore 7 alle ore 23 del 18 agosto
dalle ore 16 alle ore 23 del 24 agosto
dalle ore 7 alle ore 23 del 25 agosto
dalle ore 7 alle ore 23 del 1o settembre
dalle ore 7 alle ore 23 del 2 giugno
dalle ore 16 alle ore 22 del 31 ottobre
dalle ore 16 alle ore 23 del 6 luglio
dalle ore 8 alle ore 22 del 1o novembre
dalle ore 7 alle ore 23 del 7 luglio
dalle ore 16 alle ore 22 del 7 dicembre
dalle ore 16 alle ore 23 del 13 luglio
dalle ore 8 alle ore 22 dell’8 dicembre
dalle ore 7 alle ore 23 del 14 luglio
dalle ore 16 alle ore 22 del 21 dicembre
dalle ore 16 alle ore 23 del 20 luglio
dalle ore 8 alle ore 22 del 22 dicembre
dalle ore 7 alle ore 23 del 21 luglio
dalle ore 8 alle ore 22 del 25 dicembre
dalle ore 14 alle ore 23 del 27 luglio
dalle ore 8 alle ore 22 del 26 dicembre
“
notizie
NELL’AMBITO DI UNA NORMATIVA MOLTO PIÙ AMPIA,
SONO STATE AGGIORNATE LE PROCEDURE RIGUARDANTI
ANCHE GLI IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA
A SECCO DEI TESSUTI E DEI PELLAMI
”
AUTORIZZAZIONI
la normativa
PER LE EMISSIONI IN ATMOSFERA DELLE PULITINTOLAVANDERIE DELLA NOSTRA REGIONE
C
on la determina
dirigenziale del 7
dicembre 2011, n.
416, pubblicata
sul “Bollettino ufficiale”
n. 50 del 15 dicembre,
la Regione Piemonte ha
proceduto all’aggiornamento
delle procedure
autorizzative di carattere
generale per le emissioni
in atmosfera provenienti
da stabilimenti
del settore tessile.
La determina innova
le procedure autorizzative
definite a suo tempo
con riferimento
agli stabilimenti
del settore tessile.
L’ampio spettro applicativo
della normativa in
questione vede il comparto
artigiano coinvolto
specialmente per il settore
della pulitintolavanderia,
relativamente agli
impianti a ciclo chiuso di
pulizia a secco di tessuti
e di pellami, prevedendo
specifiche indicazioni per:
• lavaggio con solvente
in macchine a circuito
chiuso a ciclo discontinuo
• lavaggio con solvente in
macchine a circuito chiuso
a ciclo continuo.
La determina prevede
che i gestori degli
stabilimenti di
pulitintolavanderia
predispongano un piano
di gestione dei solventi
per poter verificare
e dimostrare di emettere
una quantità di solvente
inferiore ai 20 grammi
per ogni chilogrammo
di prodotto pulito e
asciugato. Per poter far
ciò, le aziende dovranno
continuare a registrare,
seguendo quanto previsto
già dal 2004, i dati
richiesti per calcolare
facilmente il limite fissato
dalla normativa.
CNA ha predisposto
un semplice supporto
informatico che permette
la registrazione
sistematica e la verifica
immediata del livello
di congruità stabilito
e la predisposizione
del modello di relazione
annuale da inviare alla
Provincia entro i termini
stabiliti dalla determina.
In sostanza, l’impostazione
amministrativa ricalca le
altre deliberazioni emanate
nel corso di questi ultimi
due anni per altri comparti
(carrozzerie, falegnamerie,
lavorazione metalli, ecc.)
e prevede però una
calendarizzazione specifica
per la presentazione
delle domande di primo
rinnovo delle
autorizzazioni possedute:
- entro lo scorso 31
dicembre, per gli
stabilimenti anteriori
al 1988;
- tra il 1o gennaio 2012
e il 31 dicembre 2013,
per gli stabilimenti
anteriori al 2006 che siano
stati autorizzati prima
del 1o gennaio 2000;
- tra il 1o gennaio 2014
e il 31 dicembre 2015,
per gli stabilimenti
anteriori al 2006 che siano
stati autorizzati dopo
il 31 dicembre 1999.
Le imprese richiedenti
il rinnovo delle
autorizzazioni possedute
dovranno impegnarsi
ad adeguare tutti gli altri
impianti ai requisiti
tecnico-costruttivi
e gestionali e a rispettare
le prescrizioni di cui al
medesimo allegato 3 entro
due anni dalla presentazione
della domanda.
I gestori già titolari
di autorizzazioni sulla base
di precedenti
provvedimenti autorizzativi
in via generale (per le
pulitintolavanderie, d.d. n.
279/22.4 del 10
settembre 2004) entro sei
mesi dalla pubblicazione
della determina (cioè
42
‰
DA RINNOVARE
Sono state modificate
le pratiche autorizzative
relative agli stabilimenti
del settore tessile.
L’ampio spettro
applicativo vede
il comparto artigiano
coinvolto soprattutto
per il settore della
pulitintolavanderia
entro il prossimo
15 giugno) dovranno
presentare domanda di
adesione al nuovo percorso
autorizzativo, oltre
a impegnarsi ad apportare
sugli impianti gli
adeguamenti necessari
al fine di rispettare i
requisiti tecnico-gestionali
e le prescrizioni stabilite
nell’allegato 3 entro due
anni dalla presentazione
della domanda,
qualora necessari.
La presentazione della
domanda nei termini
sopraccitati consentirà
il proseguimento
dell’esercizio
dello stabilimento secondo
le prescrizioni delle
autorizzazioni in essere
per gli altri impianti fino
all’eventuale adeguamento
necessario, che deve
avvenire entro due anni
dalla presentazione
della domanda.
In caso di mancata
presentazione della
domanda di adesione
nei termini previsti
dal citato comma lo
stabilimento si considererà
in esercizio senza
autorizzazione alle
emissioni, e quindi
passibile delle sanzioni
previste dalla
normativa vigente.
á 19 gennaio 2012 á CNA Cuneo notizie
QUESTI I REQUISITI TECNICI PRESCRITTI
LAVAGGIO CON SOLVENTE IN MACCHINE
A CIRCUITO CHIUSO A CICLO DISCONTINUO
Per macchine di lavaggio a circuito chiuso a ciclo discontinuo si intendono macchine ermetiche la cui unica emissione
di solvente nell’aria può avvenire al momento dell’apertura
dell’oblò, al termine del ciclo di lavaggio.
Tali macchine lavorano secondo cicli di lavaggio che comprendono le seguenti fasi:
- lavaggio
- centrifugazione
- asciugatura
- deodorizzazione
- distillazione e recupero solvente.
Le macchine di lavaggio a ciclo chiuso sono dotate di un
ciclo frigorifero in grado di fornire le frigorie necessarie per
avere la massima condensazione del solvente (per il percloroetilene, temperature inferiori a -10° C), in modo da ridurre al minimo le emissioni di solvente.
Per poter ottenere l’autorizzazione in via generale, le macchine di lavaggio a ciclo chiuso dovranno dimostrare di emettere
una quantità di solvente inferiore ai 20 grammi di solvente
per ogni chilogrammo di prodotto pulito e asciugato.
Per dimostrare la conformità dell’impianto al valore limite di
emissione ed elaborare annualmente il piano di gestione dei
solventi previsto dal decreto legislativo n. 152/06, l’impresa
dovrà registrare, per ciascuna macchina lavasecco installata:
• il quantitativo di solvente presente nella macchina all’inizio dell’anno solare considerato, in chilogrammi (A);
• la data di carico o di reintegro e il quantitativo di solvente
caricato o reintegrato, in chilogrammi (B);
• giornalmente il quantitativo di prodotto pulito e asciugato, in chilogrammi (C), ovvero il numero di cicli di lavaggio
effettuati e il carico/ciclo massimo della macchina in chili;
• la data di smaltimento e il contenuto di solvente presente
nei rifiuti smaltiti, in chilogrammi (D);
• il quantitativo di solvente presente nella macchina al termine dell’anno solare considerato, in chilogrammi (E).
Dovrà essere elaborato il piano di gestione annuale dei solventi verificando che la massa di solvente emesso per chilogrammo di prodotto pulito o asciugato sia inferiore a
20g/kg secondo la formula
(A+ΣB-ΣD-E)/(? ΣC) < 0,020
dove Σ sta per sommatoria di tutte le registrazioni effettuate nell’anno solare considerato.
L’impresa non dovrà eseguire né autocontrolli periodici delle
emissioni né effettuare rilevamenti delle emissioni, ma il
gestore dovrà trasmettere alla Provincia, entro il 31 marzo
di ciascun anno, il Piano di gestione dei solventi relativo
all’anno solare in corso, da cui dovrà risultare la congruità
della massa di solvente emesso secondo il parametro sopra
descritto.
LAVAGGIO CON SOLVENTE IN MACCHINE A CICLO CONTINUO
Per macchine di lavaggio con solvente
a ciclo continuo si intendono macchine
la cui unica emissione di solvente nell’aria può avvenire dalle feritoie per
l’alimentazione e il recupero del tessuto. L’impianto è costituito da:
- unità di lavaggio
- unità di asciugamento
- unità di deodorazione/raffreddamento
- unità di distillazione (distillatore primario/distillatore secondario/separatore acqua-solvente).
Anche in questo caso le macchine di
lavaggio con solvente a ciclo continuo
devono avere una emissione di solvente inferiore ai 20 grammi di solvente
per ogni chilogrammo di prodotto pulito e asciugato.
Per dimostrare la conformità dell’impianto al valore limite di emissione ed
elaborare il piano di gestione annuale
dei solventi di cui alla parte V dell’allegato III al titolo I della parte V del decreto legislativo 152/06, l’ente o l’impresa deve registrare per ogni macchina a ciclo continuo installata:
• il quantitativo di solvente presente
nella macchina all’inizio dell’anno solare considerato, in chilogrammi (A);
• la data di carico o di reintegro e il
quantitativo di solvente caricato o
reintegrato, in chilogrammi (B);
• il quantitativo quotidiano di prodotto
pulito e asciugato, in chilogrammi (C);
• la data di smaltimento e il contenuto
di solvente presente nei rifiuti smaltiti,
in chilogrammi (D);
• il quantitativo di solvente presente
nella macchina al termine dell’anno solare considerato, in chilogrammi (E).
Annualmente dovrà essere elaborato il
SMACCHIATURA CON SOLVENTI
Gli effluenti provenienti da lavorazioni di smacchiatura tessuti (ad esempio: tribunali) con solventi organici o solventi
organici clorurati, se captati e convogliati in atmosfera,
devono rispettare i seguenti limiti di emissione in atmosfera: Cov 100 g/h. Non sono prescritti autocontrolli periodici
piano di gestione dei solventi verificando che la massa di solvente emesso per
chilogrammo di prodotto pulito o
asciugato sia inferiore a 20 g/kg, ovvero che:
(A+ΣB-ΣD-E)/(? ΣC) < 0,020
dove Σ sta per sommatoria di tutte le
registrazioni effettuate nell’anno solare considerato.
Non sono prescritti autocontrolli periodici delle emissioni e il gestore è esentato dall’effettuare i rilevamenti delle
emissioni, nonché i rilevamenti previsti
nei punti 4), 5) e 6) della lettera B)
dell’allegato 3 della determina, ma il
gestore deve trasmettere alla Provincia, entro il 31 marzo di ciascun anno,
il piano di gestione dei solventi relativo all’anno solare precedente.
delle emissioni e il gestore è esentato dall’effettuare i rilevamenti delle emissioni, nonché i rilevamenti previsti nei
punti 4), 5) e 6) della successiva lettera B) dell’allegato 3
alla determina regionale, ma il gestore deve trasmettere alla
Provincia, entro il 31 marzo di ciascun anno, una relazione
dalla quale risultino la tipologia e il quantitativo dei solventi effettivamente utilizzati nell’anno solare precedente, per
l’attività di smacchiatura.
“
notizie
la normativa
”
IL DECRETO RIGUARDA ALCUNI TERMINI IN MATERIA
AMBIENTALE DI DIRETTO INTERESSE DELLE IMPRESE,
IN PARTICOLARE QUELLE CHE DEVONO SOTTOSTARE
AL CONTROLLO SULLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI
MA LE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA SOLLECITANO LA RIFORMULAZIONE DEL SISTEMA
“MILLEPROROGHE”: ANCORA UN RINVIO
PER L’ENTRATA IN VIGORE DEL SISTRI
SCADENZA
DICHIARAZIONE SISTRI
(EX MUD)
Il decreto ministeriale
29.11.2011, in vigore dal
23 dicembre, giorno della
pubblicazione, proroga
il termine della
dichiarazione Sistri:
- entro il 30 aprile 2012 si
presenterà la dichiarazione
relativa all’anno 2011;
- entro sei mesi dalla data
di operatività del Sistri
le informazioni relative
all’anno 2012.
44
Il decreto risolve così
la difficoltà legata alla
scadenza, posticipando
la dichiarazione per il
2011 e non inserendo
una data predefinita
per il 2012 che potrebbe
implicare la necessità
di ulteriori provvedimenti
di proroga in caso di altri
ritardi nell’operatività
del sistema.
I soggetti obbligati alla
dichiarazione Sistri sono
solo i produttori iniziali
e le aziende di recupero
e smaltimento già
soggetti al Mud.
PROROGA AL 2 APRILE
PER L’AVVIO
DELL’OPERATIVITÀ SISTRI
Il termine di entrata in
operatività del Sistri,
fissata in precedenza per il
9 febbraio, viene spostato
al 2 aprile 2012.
La relazione
accompagnatoria
del decreto motiva
la proroga con l’intenzione
di permettere
á 19 gennaio 2012 á CNA Cuneo notizie
«un necessario periodo di
adeguamento del sistema
e consentire a tutti gli
operatori coinvolti di
adempiere correttamente
agli adempimenti
informatici previsti».
Su questo argomento
le proposte avanzate dalle
organizzazioni di categoria
prevedono ancora oggi
il possibile avvio
dell’operatività soltanto
dopo la riformulazione
dell’intero sistema.
Per i produttori di rifiuti
pericolosi con meno di
dieci dipendenti, compresi
quelli che trasportano
i propri rifiuti, il termine
di entrata in operatività
del Sistri rimane
confermato a non prima
del 1o giugno 2012, a meno
di un diverso termine
individuato con apposito
decreto ministeriale.
ISCRIZIONE DEI PICCOLI
IMPRENDITORI AGRICOLI
È stato inoltre prorogato
al 2 luglio 2012 l’esonero
‰
S
ulla “Gazzetta
ufficiale” n.
302/2011 è stato
pubblicato il
decreto legge 29 novembre
2011 n. 216 che proroga
i termini previsti da molte
disposizioni legislative.
Il cosiddetto “Decreto
milleproroghe” riguarda
anche alcuni termini
in materia ambientale
di diretto interesse delle
imprese. Riepiloghiamo
le principali novità.
Il termine di entrata
in operatività del Sistri, fissata
per il 9 febbraio, è spostato
al 2 aprile 2012 (per ora). Per
i produttori di rifiuti pericolosi
con meno di dieci dipendenti,
compresi quelli che trasportano
i propri rifiuti, il termine
di entrata in operatività
del Sistri rimane confermato
a non prima del 1o giugno
dall’iscrizione al Sistri
degli imprenditori agricoli
che producono e
trasportano i propri rifiuti
pericolosi a una
piattaforma di
conferimento oppure
li conferiscono a un
circuito organizzato
di raccolta, in modo
saltuario e occasionale.
Sono considerati saltuari
e occasionali:
a) i trasporti effettuati
fino a una piattaforma
di conferimento,
complessivamente per non
più di quattro volte l’anno
per quantitativi non
eccedenti i trenta
chilogrammi o i trenta litri
al giorno e, comunque,
i cento chilogrammi
o cento litri l’anno;
b) i conferimenti, anche
in un’unica soluzione,
a un circuito organizzato
di raccolta per quantitativi
ADDIO AI CERTIFICATI INUTILI
O
DAL 1 GENNAIO GLI ENTI PUBBLICI NON POSSONO PIÙ CHIEDERLI
In data 22 dicembre, il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ha emanato la direttiva 14-2011 che attua le disposizioni previste dalla legge di stabilità 2012 circa
l’acquisizione diretta dei dati e dei documenti da parte delle pubbliche Amministrazioni.
Dal 1o gennaio sono quindi possibili due modalità alternative:
1) la presentazione dell’autocertificazione da parte dell’utente;
2) l’Amministrazione acquisirà direttamente i dati presso gli altri uffici.
La direttiva ha posto infatti il divieto, con conseguente applicazione delle sanzioni previste
dalla legge per i casi di violazione dei doveri di ufficio, di richiedere ai cittadini o alle imprese
documenti attestanti stati, qualità personali o fatti che siano già in possesso dell’Amministrazione stessa. Le certificazioni rilasciate dall’Amministrazione (che per essere valide dovranno obbligatoriamente riportare la dicitura: «Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica Amministrazione o ai privati gestori di servizi pubblici»)
saranno validi esclusivamente nei rapporti tra le amministrazioni e i privati.
Tali disposizioni non si applicano, quindi, ai rapporti tra privati.
PER UN 1.500.000 IMPRESE (SONDAGGIO SWM PER CNA)
IL CREDITO È UNA CHIMERA
F
arsi concedere un prestito o aprire
una linea di credito è una chimera
per una parte consistente delle piccole
e medie imprese, ovvero di quei 4 milioni e 100 mila imprenditori che rappresentano il 95,3% dell’universo imprenditoriale nazionale. Un ritratto a
tinte fosche emerge dal rapporto con le
banche, in base all’indagine realizzata
dalla Swg per CNA. Il 78% delle piccole
e medie imprese ritiene la stretta creditizia peggiore di quella già nera del
2008 e del 2009. In apprensione sono
gli imprenditori di tutte le aree del Paese, con punte acute tra coloro che operano nelle costruzioni (82%), danneggiate anche dai ritardi nei pagamenti
delle commesse pubbliche, e al sud.
Le difficoltà sembrano più evidenti per
le imprese fino a nove dipendenti.
Nell’esperienza quotidiana un milione e
mezzo di imprenditori (il 35% del totale
delle imprese sotto i 50 dipendenti)
denuncia di aver avuto forti o consistenti difficoltà di accesso al credito.
I criteri applicati per la concessione dei
crediti o per l’apertura di linee di credito si sono molto irrigiditi secondo il
56% degli imprenditori. Anche in questo caso le condizioni più aspre sono
quelle evidenziate da chi ha un’impresa
di costruzioni (70%), mentre le banche
sembrano avere un atteggiamento un
po’ più morbido, ma comunque non accomodante, con chi lavora nella pubblica Amministrazione (la sottolineatura
dell’irrigidimento si ferma al 41%).
Per il 58% degli intervistati è netta la
previsione di un peggioramento dei rapporti con le banche. Da un punto di
vista di dimensione aziendale, il futuro
sembra essere particolarmente critico
per le aziende medie (20-49 addetti) e
per le microimprese.
non eccedenti i cento
chilogrammi oppure
i cento litri all’anno.
Questa modifica
è stata introdotta
per mantenere un regime
di miglior favore per le
piccole imprese agricole
con modeste quantità
di rifiuti, cancellato
dalle proroghe introdotte,
nel tempo, a favore
degli altri soggetti
che, senza questa proroga,
sarebbero partiti
più tardi dei piccoli
agricoltori.
STA ENTRANDO
IN VIGORE
IN TUTTA ITALIA LA
LIBERALIZZAZIONE
DEGLI ORARI
PER IL COMMERCIO
La manovra finanziaria
varata la scorsa estate
dal Governo ha previsto
la liberalizzazione
degli esercizi commerciali
con effetto dal 2 gennaio:
i commercianti
di tutta Italia in pratica
possono decidere
autonomamente
i propri giorni e orari
di apertura e di chiusura.
La liberalizzazione
degli esercizi commerciali
prevista dalla manovra
finanziaria dunque
non elimina soltanto i vincoli
di orario per negozi, bar,
ristoranti, locali, grandi
magazzini e supermercati,
ma anche quelli
che imponevano di rispettare
la chiusura per la mezza
giornata di riposo durante
la settimana, quella
domenicale e quella
durante le festività.
In vista dell’entrata in vigore
delle nuove regole,
non tutti gli enti locali
si sono organizzati.
La legge concede infatti
novanta giorni per adeguarsi,
tramite direttive
“ad hoc” che recepiscano
la nuova disciplina.
CNA
Confederazione Nazionale dell’Artigianato
e della Piccola e Media Impresa
Associazione Provinciale di Cuneo
WWW.CNACUNEO.COM
Segreteria provinciale
BORGO SAN DALMAZZO
Via Cuneo 52/I
Tel. 0171-268019 - Fax 0171-268261
Presidente
Direttore
Fernanda Fulcheri
Patrizia Dalmasso
Uffici territoriali
ALBA-BRA
Corso Bra 25 - Alba
Tel. 0173-34503 - Fax 0173-363826
FOSSANO
Via San Giuseppe 46
Tel. 0172-635052 - Fax 0172-631744
MONDOVÌ
Piazza Ellero 45
Tel. 0174-552555 - Fax 0174-47777
SALUZZO
Corso Roma 20
Tel. 0175-240144 - Fax 0175-475758
SAVIGLIANO
Via Torino 90
Tel. e fax 0172-33632
La Tonda gentile arriva
sulla tavola del Papa
“SCOOP” DELLA CONFRATERNITA DELLA NOCCIOLA
Ginetto Pellerino
D
tabile torta abbiamo aggiunto il
Moscato passito, una delle “chicca” dell’enologia piemontese, e
un piatto decorativo in ceramica
rappresentante la “Tonda”».
All’inizio di gennaio il Santo
Padre ha inviato i suoi ringraziamenti scritti alla Confraternita.
«Non nascondo», commenta il
Gran Maestro, «che ricevendo
quella missiva abbiamo provato
tutti molta emozione. Nella sua
lettera il Papa dice di aver ricevuto con compiacimento i nostri
doni, definiti “gentili espressioni
augurali” e ci ringrazia per il
“cortese atto di omaggio”. Inoltre
ci invia la Benedizione apostolica
da estendere a tutte le persone
care. Un analogo ringraziamento
scritto ci è giunto alcuni giorni
prima dal cardinale Bertone, piemontese di origini ed estimatore
dei prodotti della nostra regione.
Siamo felici che questo omaggio,
semplice ma di grande qualità,
abbia riscosso apprezzamenti in
Vaticano».
Nel 2011 la nocciola piemontese e il grande lavoro di promozione e valorizzazione portato avanti della Confraternita di
urante le festività
natalizie le mense
del santo padre Benedetto XVI e del
segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, si sono
arricchite di un prodotto tipico
della nostra terra, la nocciola
Tonda gentile.
A donare al Papa e al cardinal
Bertone un pacco contenente
nocciole tostate Piemonte Igp,
torta di nocciole e Moscato passito è stata la Confraternita della
nocciola Tonda gentile di Cortemilia, presieduta dal gran maestro Luigi Paleari.
Con questo omaggio il sodalizio
cortemiliese, molto attivo nella
promozione e nella valorizzazione del frutto simbolo dell’alta
Langa, ha voluto mostrare la sua
vicinanza a papa Ratzinger e al
suo principale collaboratore e
ringraziarli per la fondamentale
missione che compiono nel ruolo
di guide della Chiesa mondiale.
«È un omaggio che abbiamo fatto
al Pontefice e al Segretario di Stato», spiega Luigi Paleari, «a nome
e in rappresentanza di tutti gli
abitanti delle colline dell’alta
Langa, dure da lavorare, ma
generose nel dare frutti di gran
pregio come la nocciola Tonda
gentile, la migliore del mondo.
Alle nocciole tostate e alla
Gli
nostra preimprenditori albesi
libata e
Dario Sebaste e Oscar
Farinetti sono stati i prescelti
inimiincoronati nel 2011 con il premio
“Nocciola d’oro-Fautor Langae”
istituito dalla Confraternita della
nocciola Tonda gentile di
Langa, con sede a
Cortemilia.
Cortemilia hanno riscosso anche
altri importanti apprezzamenti.
A giugno il capo dello Stato,
Giorgio Napolitano, ha reso merito ai paludati cortemiliesi con
due medaglie celebrative della
Presidenza della Repubblica consegnate durante la premiazione
dei “Fautor Langae”.
Inoltre nel mese di ottobre la
Confraternita ha ricevuto i ringraziamenti ufficiali del principe
Alberto di Monaco, anch’egli
molto onorato di aver ricevuto in
dono, durante una cerimonia indetta a Beausoleil, città gemellata
con Alba, il piatto decorativo e i
pregiati dolci alla nocciola di
Cortemilia.
Sopra: alcuni dei cavalieri
della Confraternita della nocciola
Tonda gentile delle Langhe durante
una recente manifestazione.
Con loro, il gran maestro, Luigi
Paleari. Sotto: le lettere arrivate
al sodalizio per esprimere plauso
e gratitudine da parte di Benedetto
XVI, del cardinale Tarcisio Bertone
e del principe Alberto di Monaco
IL LICEO SCIENTIFICO “PEANO” SELEZIONATO PER UN PROGETTO NAZIONALE
L’istituto superiore cuneese fa parte della rosa comprendente 50 scuole in tutta Italia che porterà
avanti le attività dell’iniziativa “Giovani consumatori nel web: difendere l’identità e comprare sicuro”
Il progetto “Giovani consumatori nel web:
difendere l’identità e comprare sicuro” è
frutto della costante e proficua collaborazione tra il Ministero dello sviluppo economico
e l’Unione italiana delle Camere di commercio sui temi della regolazione del mercato,
con l’obiettivo di rendere consapevoli i ragazzi dei rischi in cui possono incorrere
quando acquistano on-line e quando scambiano informazioni attraverso la rete.
Al bando nazionale, pubblicato lo scorso
ottobre e promosso dalla Camera di commercio di Cuneo presso gli istituti scolastici
provinciali, hanno aderito 125 scuole.
Un’apposita commissione ne ha selezionate cinquanta sulla base dei criteri stabiliti
nel bando. La rosa degli istituti individuati
comprende anche il liceo scientifico statale
“Giuseppe Peano” di Cuneo, i cui studenti
saranno coinvolti in una serie di attività che
partiranno nel mese di febbraio e che si
protrarranno fino al 2013, per concludersi
con l’assegnazione di prestigiosi premi.
«I giovani rappresentano la risorsa del
nostro futuro», sostiene Ferruccio Dardanello», presidente dell’ente camerale
cuneese e di Unioncamere nazionale, «e il
sistema camerale sta investendo in numerose iniziative per promuovere la cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, nonché il potenziamento delle iniziative per l’orientamento».
«È decisamente positiva la presenza del liceo scientifico statale “Giuseppe Peano” a
questo concorso nazionale che rientra nel
progetto gestito da Unioncamere con l’ausilio delle società in house “Universitas
Mercatorum” e Retecamere», conclude il
presidente Dardanello.
LA BRE AVVICINA
DI PIÙ LA LIGURIA
AL PIEMONTE
Approvato il progetto di fusione (prevista
entro luglio) per incorporazione del Banco
di San Giorgio in Banca regionale europea
Attilio Casetta
Nelle foto a lato sono
immortalati, dall’alto:
Luigi Rossi di Montelera
e Roberto Tonizzo,
presidente e direttore
generale dell’istituto
di credito con sede
a Torino, che con
l’incorporazione
del Banco di San Giorgio
arriverà a contare
quasi 290 sportelli
48
I
l Consiglio d’amministrazione di Banca regionale
europea spa, riunitosi a
Cuneo sotto la presidenza
di Luigi Rossi di Montelera, ha
approvato il progetto di fusione
per incorporazione di un’altra
società facente parte del gruppo
Ubi Banca, ovvero il Banco di
San Giorgio spa, nella Bre.
A oggi, il capitale sociale del Banco di San Giorgio è detenuto dalla
Banca regionale europea per il
57,50% e da Ubi Banca per il
38,19%. La restante quota, pari
al 4.31%, è suddivisa tra circa
3.300 azionisti terzi.
In conseguenza dell’approvazione del progetto, Banca regionale
europea procederà all’acquisizione della totalità delle azioni ordinarie del Banco di San Giorgio
detenute da Ubi Banca, ovvero
26.001.474 azioni, al prezzo
unitario di 5,935 euro.
Per quanto concerne il diritto di
vendita spettante ai soci terzi del
Banco di San Giorgio, il prezzo di
esercizio di tale diritto è stato arrotondato a 6 euro a tutela ulteriore degli azionisti del Banco di
San Giorgio.
Considerando l’acquisto totale da
parte di Banca regionale europea,
I PRINCIPALI DATI DELLE SUE REALTÀ, RIFERITI ALLA SITUAZIONE
TRIMESTRALE DEI CONTI AL 30 SETTEMBRE 2011
Dati in miliardi di euro
Banca regionale europea
Raccolta diretta da clientela
5,4
1,7
Impieghi
7,3
2,9
Sportelli
229
57
á 19 gennaio 2012 á situazioni in evoluzione (positiva)
Banco di San Giorgio
sia delle azioni detenute da Ubi
Banca che di quelle detenute da
terzi, l’operazione comporterebbe un investimento massimo da
parte della Bre di 171,913 milioni di euro.
Il rapporto di cambio è stato stabilito in 2,25 azioni ordinarie di
Bre per un’azione ordinaria di
Bsg. Sulla base di tale rapporto di
cambio, agli azionisti di Banco di
San Giorgio diversi da Banca
regionale europea verranno assegnate massime 6.597.725 nuove azioni ordinarie di Banca regionale europea da 0,52 euro
nominali, per un valore massimo
di 3.430.817 euro.
L’operazione di aggregazione, che
non comporta sovrapposizione di
sportelli, costituisce parte di un
più ampio progetto di semplificazione del gruppo Ubi Banca, ed è
volta a creare un polo focalizzato
sul nord-ovest del Paese, motivato sia da opportunità di natura
patrimoniale e strutturale che da
scelte di carattere commerciale.
Le scelte commerciali si basano
sugli evidenti e naturali legami e
sinergie esistenti tra la Liguria, il
Piemonte, la Valle d’Aosta e la vicina Francia, regioni che vantano
una lunghissima tradizione di
rapporti quotidiani, fatta di interscambi commerciali, e frequentazioni turistiche.
140 TIROCINI PAGATI DALLA FONDAZIONE “CRC”
Nel mese di dicembre il Consiglio d’amministrazione della fondazione “Cassa di risparmio di
Cuneo” ha confermato nei loro incarichi, per il
triennio 2012-2015, il segretario generale Fulvio
Molinengo e il responsabile del Centro studi e
comunicazione Franco Chittolina.
Molinengo (foto a destra), dopo aver ricoperto il
ruolo di vicesegretario generale, è segretario
generale della Fondazione da gennaio 2007.
Chittolina (foto a lato) è responsabile del Centro
studi fin dal 2006. A partire da gennaio 2010 gli
è stata anche assegnata “ad interim” la responsabilità della comunicazione.
Accanto alla conferma degli incarichi dei due
funzionari in seno al proprio organigramma, la
Fondazione si è attivata per dare un impulso al
mercato del lavoro.
Il progetto “EsperienzaLavoro”, con una dotazione di 600 mila euro, infatti, prevede la realizzazione di percorsi di inserimento o di reinserimento per giovani inoccupati o adulti espulsi dal
mercato del lavoro attraverso lo strumento del
tirocinio, da realizzarsi presso aziende del territorio iscritte alle associazioni di categoria partner. Le aree professionali proposte spaziano tra
diciannove settori, tra cui, per esempio, la meccanica, l’edilizia, i servizi alla persona e la produzione frutticola e vitivinicola.
L’operazione manterrà comunque presidiata e salvaguardata la
riconosciuta qualità dell’attività e
dei servizi sinora offerti dal Banco
di San Giorgio. A maggiore tutela
del territorio è prevista la costituzione, da parte di Banca regionale
europea, di una fondazione finalizzata a interventi sul territorio
ligure per la promozione della
Il progetto mette a disposizione circa 140 tirocini
per i quali è prevista una borsa lavoro di 530 euro mensili della durata di sei mesi.
«Con il piano crisi la Fondazione promuove interventi che, in tempi rapidi, mettano a disposizione del territorio risorse e opportunità per far
fronte ai crescenti disagi sociali causati dalla
crisi», commenta il presidente dell’ente, Ezio
Falco, il quale prosegue: «I progetti sono il frutto
di una stretta collaborazione con gli enti del territorio che lavorano direttamente sui singoli temi. L’intento non è solo quello di mettere a
disposizione risorse economiche, ma di promuovere azioni di sostegno e accompagnamento di persone in difficoltà verso una ritrovata
autonomia personale e familiare».
cultura, dell’educazione, dell’istruzione, dell’assistenza sociale
e della ricerca scientifica.
A conclusione dell’operazione la
clientela ligure-piemontese potrà
contare, oltre che sui 229 sportelli di Banca regionale europea in
Piemonte e Valle d’Aosta, a Milano e nella Costa Azzurra, sui 57
sportelli del Banco di San Giorgio
in Liguria e Toscana, dando così
luogo a una importante realtà
bancaria del nord-ovest, con un
totale di 286 sportelli, oltre
1.900 dipendenti e significative
quote di mercato nelle province
di riferimento.
Si stima che il progetto possa essere portato a compimento entro
il mese di luglio.
PROSEGUE IL PROGETTO “ADOTTA UNA STANZA” CON “IDEA”
I lettori di IDEA che, secondo
le possibilità di ognuno, desiderano
donare un contributo possono
versarlo, indicando la causale
«Adotta una stanza-Rivista IDEA»
alla “Fondazione Nuovo ospedale
Alba-Bra Onlus” su uno
dei seguenti conti correnti bancari
BRE: coordinate Iban
IT51O0690622500000000018522
BANCA D’ALBA: coordinate Iban
IT84C0853022506000520109210
CRB BRA: coordinate Iban
IT12D060954604000010135114
BCC CHERASCO: coordinate Iban
IT15M0848746200000010108495
Conto corrente postale n. 3670174
Iban IT10B0760110200000003670174
LE FOTOGRAFIE CHE RITRAGGONO MEGLIO LE PECULIARITÀ UNICHE DEL ROERO
L’Ordine che ormai da anni, e con grande successo, si occupa della promozione e della valorizzazione
della sinistra Tanaro ha premiato gli autori degli scatti migliori fra i settanta partecipanti al suo concorso
Con la premiazione ospitata dall’Enoteca regionale del Roero di Canale
si è concluso il decimo concorso fotografico dell’Ordine dei Cavalieri di
San Michele. Le opere presentate erano una settantina, tutte di notevole interesse artistico e tecnico nonostante la difficoltà del tema proposto che richiedeva un notevole impegno di ricerca sul territorio e interpretativo. La giuria, presieduta dal giornalista e gran maestro vicario
dell’Ordine, Carlo Gramaglia, dai cavalieri Roberto Ambrosio e Luigi
Bianchetta e da Ivana Binello, con il supporto dell’esperto di fotografia
Franco Negro, titolare del laboratorio fotografico albese “Foto Martina”,
ha formulato la graduatoria delle immagini da premiare e di quelle meritevoli di segnalazione soprattutto per l’aderenza al non facile tema.
La premiazione è stata presieduta dal gran maestro, Carlo Rista, di
fronte a una gremita sala riunioni dell’Enoteca, presenti numerosi cava-
lieri, familiari dei premiandi e appassionati di fotografia.
Primo, Giorgio Gallo di Bra, con l’opera “Intreccio” e con la motivazione:
«È la foto che più rispecchia il tema del concorso. Il controluce nero dell’albero diventa il rigo musicale e le foglie sono note appese in un ipotetico motivo autunnale. La composizione rientra nel concetto di ordine/disordine che, pur avendo elementi confusi, è rappresentata da due
immagini: il nero dei rami intricati e l’oro delle foglie ordinate. La tecnica non è raffinata. ma il risultato si fa guardare e azzecca il tema».
Secondo, Bartolomeo Costamagna di Magliano Alfieri, con “La natura
compone”, per l’armonia della composizione; terzo, Bruno Abbona di
Alba, con “L’arte nella natura”, per gli effetti di controluce e per il contrasto con le zone d’ombra; quarto, Enzo Borello di Govone, con “Percorsi naturali”, per l’originalità e per i colori; quinto, Mauro Novaresio
L’INVESTITURA
PER 27 CAVALIERI
DI SAN MICHELE
Tra gli altri, è entrato a far parte dell’Ordine
guidato dal gran maestro Carlo Rista
Mariano Costamagna della Brc di Cherasco
N
el salone d’onore del
castello di Magliano
Alfieri si è celebrata
l’investitura di ventisette nuovi Cavalieri del Roero.
Il gran maestro, Carlo Rista, ha
illustrato le molteplici attività dell’Ordine e ha sottolineato i princìpi
basilari dello Statuto.
I convenuti hanno ricordato con
un minuto di commosso silenzio i
Cavalieri deceduti nel corso dell’anno. L’Ordine annovera 620
iscritti, motivo di giusta gratificazione per il Gran Maestro, per il
Consiglio reggente e per tutti i soci
che vi possono legittimamente
vedere l’apprezzamento per un
impegno di puro volontariato.
Con la firma del registro dei soci,
che ha il valore di accettazione incondizionata dello Statuto, ciascun Neocavaliere ha sancito la
50
propria appartenenza all’Ordine.
Ecco i nuovi ingressi, a iniziare dal
simpatico quartetto di giovani
musicisti itineranti del Roero, che
da anni rallegra le feste dell’Ordine: Angelo Aimassi, ingegnere
energetico, appassionato di tromba, Matteo Aimassi, dottore in
scienze giuridiche e abile fisarmonicista, Giuseppe Castello, dottore
in agraria, che si diletta con il bassotuba, di Magliano Alfieri, e Paolo
Cordero di Priocca, dottore in viticoltura ed enologia, bravissimo
con clarinetto e saxofono.
Gli altri Neocavalieri sono: Remo
Bertello, direttore dell’Associazione artigiani di Bra; Enrico Borinelli, ingegnere e produttore vinicolo di Santa Vittoria d’Alba; Michele Casetta, produttore vinicolo
di Montà d’Alba; Marjus Cela di
Castagnole delle Lanze, architetto,
imprenditore edile, membro del
Direttivo Slow Food “Alba, Langhe e Roero”; Gianni Cerrato di
Canale, laureato all’Accademia Albertina, scultore, professore, musicista, direttore dell’Istituto musicale di Canale; Marzio Ciravegna,
dottore commercialista di Bra; Biagio Conterno, insegnante di liceo,
á 19 gennaio 2012 á il territorio si promuove anche così
Lorenzo Vallese
Qui sotto, con il gran maestro
Carlo Rista, i giovani cavalieri
musicanti: da sinistra, Angelo
Aimassi, Giuseppe Castello,
Matteo Aimassi e Paolo Cordero.
A destra: alcuni dei neocavalieri
insieme a Rista e al responsabile
dell’ufficio stampa dell’Ordine
dei Cavalieri di San Michele
del Roero, Dante Maria Faccenda
assessore alla cultura a Bra; Mariano Costamagna, presidente della Brc di Cherasco, leader mondiale nella produzione e nella commercializzazione di impianti di
conversione a gas metano e gpl per
autotrazione; Giampaolo Fea, di
Trinità, medico chirurgo, specializzato in chirurgia d’urgenza;
di Carmagnola, con “Geometrie nel cielo”, per l’inquadratura e per la
purezza dei colori. All’unanimità segnalazioni di eccellenza, con pergamena e ruota d’oro, sono state attribuite a: Bruno Abbona, per “La
natura nell’arte”; Sabrina Aimassi, per “Particolare fregio di arte naturale”; Enzo Borello, per “Similmodigliani”; Maria Paola Ghiosso, per
“Dolce tramonto”; Claudio Mainini, per “Conservazione della specie”.
Inoltre la giuria ha assegnato segnalazioni di merito, con pergamena, a:
Valter Abbà, per “Santo Stefano Roero... l’isola che non c’è”; Nicola
Blundo, per “...Milioni di anni fa”; Ferruccio Nicolello, per “Naturalmente... arte”; Nadia Toppino, per “La natura di Castellinaldo nell’arte
del ciclista”; Pasquale Volpe, per “Non si ruba!”.
Un premio speciale è stato attribuito a Franco Negro che ha arricchito
la già pregevole rassegna fotografica con due opere fuori concorso. La
mostra di tutte le immagini partecipanti al concorso è stata allestita dal
cavaliere Roberto Ambrosio nella sala riunioni dell’Enoteca regionale ed
è rimasta aperta al pubblico per tutto il periodo delle feste natalizie.
Il concorso, che ormai costituisce un’irrinunciabile tradizione dell’Ordine dei Cavalieri del Roero, sarà rilanciato anche nel 2012.
Marcello Lusso, architetto, vicesindaco di Bra; Riccardo Oricco,
dottore commercialista di Bra;
Giuseppe Porcheddu, titolare di
un’agenzia di viaggi a Castagnole
delle Lanze; Antonio Procaccini di
Pavia, avvocato di Cassazione;
Piermaria Toselli, di Cavallermaggiore, direttore responsabile di
“Telecupole”; Pietro Troja di
Torino, agente di commercio; Fabrizio Ventura di Guarene, giornalista, direttore responsabile di
“Oasis”, proprietario dell’osteria
“La Madernassa” di Guarene.
Hanno ricevuto l’investitura “honoris causa”: Martin Franck, direttore dell’Ente turismo di Neustadt
an der Weinstrasse (strada tedesca
del vino); Georg Krist, avvocato,
vicesindaco della medesima città
tedesca; Massimo Vacchetto, di
Monteu Roero, vicecampione italiano di pallapugno.
Riceveranno l’investitura durante
la tradizionale festa di primavera,
in quanto impossibilitati a presenziare alla cerimonia: Filippo Cosentino, albese, musicista presidente di “Milleunanota”; Luciano
Sandrone, titolare dell’omonima azienda vinicola di Barolo; Angelo
Valsania, direttore del ristorante
“Marcelin” di Montà; Luigi Riccomagno, avvocato generale della
Procura della Repubblica presso la
Corte d’appello di Torino, albese.
Alla cerimonia di investitura ha
fatto seguito la tradizionale “vijà ’d
Natal” al ristorante “La trifola bianca” di Vezza d’Alba, con oltre duecento commensali.
52
á 19 gennaio 2012 á diario di viaggio
FRA I PELLEGRINI
NELLA CITTÀ SANTA
INDUISTA DI PUSHKAR
Alla grande festa nel
cuore del Rajashtan,
per il plenilunio di
novembre, dove di
solito regnano pace
e silenzio, a otto ore
di pullmino da Delhi.
Il lago, dicono i
fedeli, è nato da una
lacrima di Brahma
Antonio Rino Gastaldi
L
Molti
lettori di “IDEA” di
certo hanno memoria degli
splendidi reportage
pubblicati dal nostro settimanale,
realizzati dal sommarivese
Antonio Rino Gastaldi che, in
queste pagine, offre un’altra
dimostrazione della sua
bravura.
54
a settimana prima del
plenilunio di Kartica,
l’ottavo mese ( novembre) del calendario lunare hindu, decine di migliaia di
pellegrini si mettono in cammino
con ogni mezzo non soltanto dal
Rajasthan, ma anche dal Punjab,
dall’Haryana, dal Madhya Pra-
á 19 gennaio 2012 á diario di viaggio
desh, dal Maharashtra, dal Gujarat e da Delhi per raggiungere Pushkar dove si tiene, unico evento
nel suo genere, una delle maggiori fiere indiane.
Noi ci siamo arrivati con uno
sgangherato pullmino.
Era notte fonda ormai. Le strade
erano intasate all’inverosimile
dal flusso dei pellegrini. Polvere
e suoni ci invasero all’improvviso e i fuochi accesi nei campi tendati disseminati sulle dune del
deserto circostante ci proiettarono in un mondo lontano.
C’erano migliaia di tende con intorno i cammelli legati a gruppi.
Le persone sedute intorno ai fuochi cantavano e suonavano.
Noi turisti, pochi, anzi pochissimi, eravamo frastornati: ci sentivamo fuori luogo quasi come fossimo lì a invadere un luogo magico non nostro così lontano dalle
nostre abitudini.
Alberghi? No! Anche noi a dormire nelle tende. Un campo tendato
solo per noi posizionato dietro una grande duna ci permetteva di
stare un pochino più nel silenzio
e di ammirare le migliaia di stelle
che brillavano nel cielo.
I primi quattro giorni della fiera
sono dedicati al mercato del bestiame, durante il quale cammelli
e cavalli sono messi in vendita
nel deserto che circonda la città.
Gli altri quattro, invece, sono de-
Pushkar è una città
dell’India con 14.789
abitanti (dati relativi
al censimento del 2001),
situata nel distretto
di Ajmer, nello Stato
federato del Rajasthan.
Per gli induisti, Brahma
o Brama è uno degli aspetti
di Dio, nonché la prima
persona della Trimurti
(chiamata anche Trinità
indù, composta da Brahma,
Vishnu e Shiva), all’interno
della quale è conosciuto
come il Creatore
dicati alle cerimonie e alle processioni in onore di Brahma che
culminano il giorno di Kartik
Poornima (la notte del plenilunio), con i bagni nel laghetto di
Pushkar, formatosi da un fiore di
loto lasciato cadere nel deserto
dalla stesso Brahma.
Le strette strade della città vengono invase da una miriade di persone e ai pellegrini si mescolano
musicisti, saltimbanchi, acrobati,
commercianti. L’area diventa un
affollato mercato in cui si vende
di tutto, dagli attrezzi e gli utensili di uso quotidiano ai finimenti
per cammelli, dai prodotti artigianali ai braccialetti e monili indossati dalle donne indiane.
NEWS
DAL PIEMONTE
aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it
n SALUZZO
OPERAZIONE “CARO ESTINTO”
Due addette alle camere
mortuarie, la titolare
di un’agenzia di onoranze
funebri e suo genero
arrestati, la figlia
della donna sottoposta
all’obbligo di dimora.
è questo il risultato
n FOSSANO
LA TORRE CAMPANARIA
DELLA CATTEDRALE SARÀ
MESSA IN SICUREZZA
Riguardo al problema
di stabilità della struttura
della torre campanaria
della Cattedrale di Fossano
(foto sotto a sinistra) emerso
alcuni mesi fa a seguito dei
n CUNEO
POLIZIA MUNICIPALE IN FESTA
PER SAN SEBASTIANO
Venerdì 20 gennaio,
alle 9,45, la chiesa
di San Sebastiano,
a Cuneo, ospiterà le
celebrazioni di San
Sebastiano, patrono
dei Vigili urbani,
UN PROGETTO IDRICO ITALO-FRANCESE
U
no studio sistematico delle risorse idriche presenti nel territorio della provincia di
Cuneo e nella nuova area metropolitana di Nizza per capire, sulla base della qualità
dell’acqua, quali aste fluviali abbiano una capacità d’impiego plurimo e possano essere, quindi, utilizzate a uso idroelettrico, potabile e di irrigazione. È questo, in sintesi, il contenuto
del progetto Alcotra del valore di circa 1,5 milioni di euro finanziabile dall’Unione europea.
Il progetto, in fase di elaborazione, è stato discusso a Nizza, presenti (foto a lato, da sinistra)
il direttore dell’Ato Acqua della provincia di Cuneo, Paolo Galfrè, il rappresentante del
Centro ricerche Sergio Olivero, il sindaco francese, Christian Estrosi, l’assessore provinciale
alle risorse idriche e sindaco di Barge, Luca Colombatto. e il responsabile del Laboratorio
delle acque del Politecnico di Mondovì, Sebastiano Sordo,
Foto di Marco Ferrari
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dell’operazione denominata
“Caro estinto” portata
avanti dalla Compagnia
dei Carabinieri di Saluzzo
in collaborazione
con il personale della
Compagnia di Savigliano,
di quella di Moncalieri e
appartenenti della Polstato
della sezione di Polizia
giudiziaria della Procura
di Saluzzo. L’indagine
è partita nel maggio
scorso quando, a seguito
ad alcuni esposti riguardo
a presunti “favoritismi”
da parte delle addette
alla camera mortuaria
verso imprese di onoranze
funebri, si è provveduto
a costituire un pool
investigativo il cui lavoro
avrebbe confermato
le irregolarità delle
incaricate alle camere
mortuarie, accusate
di segnalare ai parenti dei
defunti l’impresa funebre
indagata, in cambio
di un 20 per cento del
ricavo del funerale.
á 19 gennaio 2012 á succede intorno a noi
lavori di sistemazione della
scala interna, si è tenuto
un incontro tra la Diocesi
di Cuneo-Fossano,
la parrocchia del Duomo,
l’Amministrazione comunale,
la fondazione “Crf”
e la Cassa di risparmio
di Fossano. Si è vagliato
un intervento di messa
in sicurezza della struttura,
consistente nell’inserimento
di elementi di fissaggio
e di ancoraggio sia
all’interno che all’esterno
del campanile. I costi
saranno ripartiti in parti
uguali tra Comune,
parrocchia della Cattedrale
e fondazione “Crf”.
e del 188o anniversario
di fondazione del Corpo.
Al termine dell’evento,
dopo la Messa officiata
dal vescovo, monsignor
Giuseppe Cavallotto,
e il resoconto del 2011
del Comando di Polizia
locale, saranno consegnate
delle onorificenze. n BRA
SI PARLA DI RICONVERSIONE
ECOLOGICA CON GUIDO VIALE
L'economista ambientale
Guido Viale (foto a sinistra)
sarà a Bra per discutere di
che tipo di alternativa dare
al nostro stile di vita. è il
il tema del terzo incontro
della “Scuola di pace” che
si terrà domani, venerdì 20
gennaio, alle 21 presso
il centro polifunzionale
culturale “Giovanni Arpino”
di via Guala 45. L’incontro,
dal titolo “La riconversione
ecologica-Prove
di un mondo diverso:
non c’è alternativa”,
sarà a ingresso libero.
COME DUE
“GOCCE
DI VINO”
Con la segnalazione
di cui rendiamo conto
su questo numero,
possiamo dire di aver
fatto “bingo”, poiché,
a nostro avviso,
rappresenta uno dei rari
casi in cui i punti
in comune tra le due
“gocce di vino” sono sia
fisiche che espressive.
Tra Roberto Giachino,
consigliere comunale
di Alba e presidente
del consorzio
socioassistenziale “Alba,
Langhe e Roero” (foto in
alto) e l’attore Andrea
Brambilla (foto sopra),
il simpatico Zuzzurro
che tutti conoscono,
esistono somiglianze
per così dire oggettive,
come sopracciglia,
naso e barba, ma
non da meno si possono
ravvisare alcuni punti in
comune legati alla posa
negli scatti riprodotti.
Se anche voi conoscete
persone uguali come...
una goccia di vino, non
esitate a segnalarcele,
inviando possibilmente
le fotografie dei sosia
dei Vip individuati
all’indirizzo
di posta elettronica:
claudio.puppione@
rivistaidea.it.
n ROCCABRUNA
ANNO DI GIOIE PER IL CENTRO
SPORTIVO “VALLE MAIRA”
Finisce nel migliore dei
modi il 2011 per Massimo
Rosano e i suoi allievi
del centro sportivo “Valle
Maira” di Roccabruna.
I “Terrible gang” (foto
sopra), gruppo di break
dance composto da
Gabriele Laurenti, Alice
Bertolino, Marco Olivero,
Francesco Garino, Simone
Chiocchia, Filippo
Grisantemo, Stefano
Belliardo, Paolo Palma
e Samuele Galaverna,
si sono aggiudicati un
secondi posto al prestigioso
concorso “Weed-end
in palcoscenico” a Pinerolo.
Non finiscono di stupire
anche le “New generation”
(Marta Terranova, Marta
Einaudi, Letizia Laurenti e
Antea Menardi), le quali a
Milano, si sono classificate
prime nel concorso
internazionale di danza
“Tripudium ballet”.
n DRONERO
CI SI PREPARA PER LA PRIMA
“VALLE MAIRA SKY MARATON”
Il 20 gennaio si apriranno
le iscrizioni per la prima
edizione della “Valle
Maira sky marathon”
(foto a destra) che si
svolgerà l’8 e il 9 settembre
tra Canosio e Marmora,
negli splendidi scenari
alpini della
Valle Maira intorno
allo splendido profilo
della rocca La Meja.
Il percorso da coprire
ha una lunghezza
di 46 chilometri,
con un dislivello positivo
di 2.493 metri, e si
svolgerà in gran parte su
strade sterrate e sentieri. La
quota di partecipazione è
di 35 euro per le iscrizioni
effettuate sino al 30 aprile
e di 50 euro per
le iscrizioni successive
al primo maggio.
Le iscrizioni, effettuabili
sul sito dedicato all’evento
www.vallemairasky
marathon.com, chiuderanno
il 15 agosto. Per info: tel.
0171-905455.
n ALBA
BELLA ESPERIENZA GRAZIE
AL PROGETTO “COMENIUS”
Si è chiusa l’esperienza
trimestrale di alcuni studenti
della Scuola enologica
di Alba che si sono recati
in Francia, nell’ambito
del progetto “Comenius”
(foto a destra). L’obiettivo
comunitario è quello della
“mobilità individuale”
per gli studenti dell’Unione
europea, i quali hanno
la possibilità di fare
esperienza di vita
quotidiana nel Paese
ospitante, imparando
una nuova lingua.
All’esperienza hanno preso
parte Samuele Castino,
Federica Tripoli, Flaviana
Fia, Marisa Merlo,
Alessandro Negro
e Lorenzo Coraglia.
SEQUESTRATI “ROLEX” FALSI
I
militari del Nucleo mobile della Compagnia della Guardia di
Finanza di Bra hanno individuato e sequestrato orologi con marchio “Rolex” contraffatti. Da qualche tempo i militari della Compagnia avevano raccolto informazioni secondo le quali un uomo molto distinto e sempre elegante proponeva a privati l’acquisto di orologi di pregio a prezzi scontati, ma, comunque, non di rado, pari o
superiori ai 1.000 euro. Le indagini dei Finanzieri del capitano Luciano Cotroneo hanno permesso di
intercettare e di sottoporre a controllo un’auto del tipo di quella del sedicente rappresentante.
L’uomo, un 48enne della provincia di Lucca, teneva nel bagagliaio un apposito contenitore in stoffa,
con ben 13 orologi recanti il logo e il marchio “Rolex” (foto), a prima vista, identici agli originali. Dalla
perizia di un esperto è emerso che si trattava in realtà di merce perfettamente contraffatta.
19 gennaio 2012 Ü
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n CUNEO
GIURAMENTO DI FEDELTÀ
PER 3 SOTTOTENENTI DELLA
RISERVA DI COMPLEMENTO
DELLE FIAMME GIALLE
Con decreto a firma del
Presidente della Repubblica,
sono stati nominati
sottotenenti della riserva
di complemento della
Guardia di Finanza
i luogotenenti Palmiro
Antonazzo, Bruno Rossano
e Salvatore Chiri, già in
forza, rispettivamente, al
nucleo di Polizia tributaria
di Cuneo (Antonazzo)
e al Comando regionale
Piemonte della Guardia di
Finanza (Rossano e Chiri),
congedatisi di recente dopo
lunghe e brillanti carriere
nel corso delle quali
hanno servito le istituzioni
evidenziando sempre lealtà
e dedizione. I tre ufficiali
in congedo (nella foto
sopra, con il comandante
provinciale, il colonnello
Enrico Maria Pasquino)
hanno confermato il loro
impegno di fedeltà verso
la Repubblica italiana
prestando giuramento,
di fronte alla bandiera,
presso il Comando
provinciale del capoluogo.
n DOGLIANI
DALLA GIUNTA REGIONALE
IL VIA ALLA STRADA DEL VINO
La Giunta regionale ha riconosciuto e approvato,
in seguito al percorso
intrapreso dal Comitato
promotore oltre un anno fa,
la “Strada del vino
“Pimmy” di avere l’anticipo
del trattamento di cassa
integrazione straordinaria
per chiusura aziendale.
Erano presenti alla firma
(foto a sinistra, in basso):
l’assessore provinciale
Pietro Blengini, il sindaco
rifreddese, Cesare Cavallo,
Dogliani”. Ora il Comitato
promotore può procedere
con gli adempimenti
necessari alla realizzazione
del progetto. L’assessore
regionale all’agricoltura,
Claudio Sacchetto (foto
sopra), commenta:
«L’Assessorato ha seguito
e sostenuto da vicino l’iter
che ha portato a questo
risultato, cogliendone
fin dal principio le valide
potenzialità sia da un punto
di vista turistico e di
promozione del territorio,
sia per la diffusione
e la conoscenza del ricco
patrimonio gastronomico
dell’area, con protagonista
assoluto il vino».
l’assessore comunale Eros
Barra, il segretario generale
della fondazione “Cassa
di risparmio di Cuneo”,
Fulvio Molinengo, nonché
i rappresentanti di Cgil,
Michele Penna, e Cisl,
Gabriella Pessione. Con
il protocollo Provincia,
Comuni e Fondazione
si impegnano a mettere
a disposizione le risorse
necessarie: il costo
è di circa 12 mila euro
e la ripartizione sarà
di un terzo per ogni ente.
n RIFREDDO
IMPORTANTE ACCORDO PER
I LAVORATORI DELLA “PIMMY”
È stato siglato in Provincia
il protocollo d’intesa che
garantirà ai 35 lavoratori
della ditta rifreddese
LA BEFANA DEL CLAMS PASSA DALLA CARITAS
È
consuetudine del Clams (Circolo delle Langhe auto-moto storiche) di Alba destinare ogni anno
un congruo importo in denaro e in alimenti per opere di beneficenza. Il giorno dell’Epifania il
presidente Gino Bertolini, coadiuvato da alcuni componenti del Consiglio d’amministrazione, ha
consegnato al centro di accoglienza della Caritas di Alba, in via Pola, una consistente fornitura di
derrate alimentari (foto a lato). Successive donazioni saranno destinate ad altri enti benemeriti. Per
dare inizio alla stagione radunistica è stato organizzato un evento, denominato “Della bagna caoda”
con la visita a un’azienda vitivinicola in Valle Talloria e pranzo presso un rinomato ristorante di
Sinio, con la partecipazione di un centinaio di iscritti che con l’occasione hanno rimosso i loro veicoli storici dal meritato riposo invernale. Il 2012 sarà una tappa importante per il sodalizio albese
che festeggia il trentacinquesimo anno di fondazione, con il suo considerevole numero di soci.
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á 19 gennaio 2012 á succede intorno a noi
n SALUZZO
DUE ARRESTI PER DROGA
Si è conclusa con
l’esecuzione di due
ordinanze di custodia
cautelare in carcere e la
sottoposizione alla misura
dell’obbligo di dimora
per un terzo residente
a Scarnafigi, un’operazione
antidroga condotta dai
Carabinieri di Saluzzo nei
confronti di un sodalizio
criminale locale, composto
da italiani e albanesi.
n TORINO
UN CONCORSO PER STUDENTI
DELLE SUPERIORI SUL TEMA
DELL’EVASIONE FISCALE
Per battere l’evasione
fiscale bisogna partire dai
più giovani: così l’Agenzia
delle entrate (nella foto
la direttrice regionale,
Rossella Orlandi) ha deciso
di lanciare un concorso
fra gli studenti delle scuole
superiori del Piemonte.
L’obiettivo è quello
IN TEMA DI PARI OPPORTUNITÀ...
D
omani, venerdì 20 gennaio, alle 9,45, nella sala “Giolitti” del
palazzo della Provincia di Cuneo, ci sarà un incontro dal titolo
“Insieme per una strategia per le pari opportunità”. La mattinata
costituirà l’atto conclusivo del percorso formativo itinerante “Più
donne per una politica che cambia”, iniziativa della Commissione
regionale per la realizzazione delle pari opportunità (Corep) tra
donna e uomo, volta a promuovere la presenza femminile nella vita
politica e sociale. Introdurrà i lavori Adriana Luciano, direttrice del
Dipartimento di scienze sociali dell’Università degli studi di
Torino e direttrice del laboratorio “Frame” della Corep.
di sensibilizzare i ragazzi
sull’importanza di questi
temi, partendo da incontri
mirati organizzati nelle
classi, a cui farà
seguito una fase creativa.
I ragazzi che vorranno
partecipare all’iniziativa
dovranno predisporre
un elaborato su questi
argomenti. Per trovare
maggiori dettagli si può
consultare il sito
internet http://piemonte.
agenziaentrate.it.
n BRA
LA FONDAZIONE CRB IN PRIMA
LINEA PER CITTÀ E TERRITORIO
A conclusione della sessione
erogativa, la presidente
della fondazione “Cassa
di risparmio di Bra”,
Donatella Vigna (foto
a sinistra), ha espresso
soddisfazione: «Il Consiglio
d’amministrazione della
Fondazione ha assicurato
il sostegno economico alle
realtà associative territoriali,
superando il totale erogato
nell’anno precedente, visto
che nel 2011 sono stati
400 mila gli euro per la
città e per il territorio, contro
i 370.000 dell’esercizio
precedente». Quanto
al logo istituzionale adottato
di recente dalla Fondazione
(immagine a sinistra, sopra),
la presidente Vigna afferma:
«Il nuovo marchio, disegnato
dai nostri collaboratori
con l’autorevole
supervisione di Ugo
Nespolo, riprende
volutamente i colori della
città di Bra alla quale
è rivolta in prevalenza
l’attività istituzionale
del nostro ente».
L’ATTIVITÀ ROTARACT A MONDOVÌ E A CUNEO
I
l Rotaract club Cuneo-Provincia Granda ha svolto una raccolta fondi sia a Mondovì che nel capoluogo per sostenere i tre “service” del sodalizio presieduto da Matteo Ballauri per l’anno rotaractiano 2011-2012, ovvero raccogliere contributi a favore del reparto di pediatria dell’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì, dell’Abio Onlus presso il reparto di pediatria dell’ospedale “Santa
Croce” di Cuneo e del progetto distrettuale che consiste nel finanziamento di alcune borse di studio
per ricercatori presso la Fondazione piemontese contro il cancro di Candiolo, polo oncologico di
riconosciuta eccellenza che, coniugando la ricerca scientifica e la pratica clinica, è capace di offrire
un contributo significativo alla sconfitta del cancro. La foto a lato è inerente alla raccolta di beneficenza durante la cena di Natale del sodalizio cuneese e immortala, da sinistra, il consigliere Silvio
Cristiano Martino e il presidente Matteo Ballauri.
n BRA
AUGURI DAL COMUNE A MARIA
CRAVERO PER I SUOI 105 ANNI
È stato il presidente
del Consiglio comunale,
Fabio Bailo, a porgere a
nome dell’Amministrazione
comunale di Bra gli auguri
a Maria Cravero che nei
giorni scorsi ha compiuto
105 anni. Nel corso di un
momento di festa che si è
tenuto all’interno della casa
di riposo di Sommariva
Perno, dove la donna vive
dal 2001, la signora
Cravero ha ricordato a
Bailo alcuni episodi della
sua lunga vita. Nella foto in
alto, opera di Luciano
Cravero, posa insieme a
Fabio Balio e ai familiari
che l’hanno festeggiata.
60
á 19 gennaio 2012 á succede intorno a noi
n TORINO
LA PROVINCIA ADERISCE
AL TRAFFIC OPERATOR CENTER
È stato firmato in Regione
un protocollo d’intesa che
ha sancito l’avvio anche
in Granda del progetto
regionale di Traffic
operation center (Toc),
il quale prevede
l’installazione di una rete
di sensori per la rilevazione
in tempo reale del traffico
in transito sulle strade. Alla
sigla del documento hanno
preso parte l’assessore
provinciale ai trasporti,
Roberto Russo, assieme
ai colleghi delle Province
piemontesi e all’assessore
regionale Barbara Bonino
(foto sotto, a sinistra).
«L’attivazione del progetto»
spiega l’assessore Russo,
«fornirà alla Provincia, in
qualità di ente gestore delle
strade, un utile supporto
tecnico per una maggiore
pianificazione e un più
efficace monitoraggio dei
dati del traffico. L’insieme
delle informazioni che ne
deriveranno potrà, infatti,
essere utilizzato per
l’ottimizzazione dei servizi
sull’infomobilità locale
e per l’erogazione di
un migliore coordinamento
della sicurezza stradale.
n ALBA
I CONTRIBUTI DEL COMUNE
ALLE ASSOCIAZIONI CITTADINE
La Giunta comunale
di Alba ha proceduto
all’erogazione ad enti e
associazioni di volontariato,
che ne avevano fatto
domanda, di contributi in
sostegno delle loro attività,
oltre a contributi
per progetti specifici,
per un totale complessivo
di 392.700 euro.
n CUNEO
CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO
ALLA NASCITA AL VIA
L’Aso “Santa Croce
e Carle” di Cuneo riattiva i
corsi di accompagnamento
alla nascita a partire da
febbraio. I corsi si terranno
presso l’ospedale “Carle”,
al secondo piano. Ogni
mese partiranno due corsi,
uno dalle 9 alle 11,30 e
l’altro dalle 11,30 alle 14.
Sono otto gli incontri previsti
ogni mese, con ostetrica,
neonatologo e un’infermiera
del nido. Prenotazioni
e info: tel. 0171-641000.
n CARAMAGNA PIEMONTE
I GIOVANI FANNO FESTA
PRESSO LA CASA DI RIPOSO
Alla casa di riposo di
Caramagna Piemonte si è
tenuta la grande tombolata,
ricca di premi, in occasione
della festa della befana. Hanno rallegrato la festa
e gli anziani ospiti
le befane e i giovanissimi
caramagnesi (foto sotto)
partecipanti
al “giardino d’inverno”. L’Amministrazione comunale
desidera ringraziare
i piccoli della scuola
d’infanzia che partecipano
all’“inverno bimbi” i quali
hanno ballato augurando
a tutti un felice 2012.
n CUNEO
CHIUSO UN ANNO DI SERVIZIO
CIVILE AL PARCO FLUVIALE
I ragazzi del servizio civile
hanno concluso i dodici
mesi di servizio al parco
fluviale. Elena Ferrigno,
Elena Giacometti, Michela
Di Massimo e Andrea
Cerato sono i ragazzi
che hanno prestato un
anno della loro vita
al servizio civile
nazionale volontario
e lo hanno fatto scegliendo
il Parco fluviale Gesso
e Stura tra i tanti progetti
offerti dal territorio.
I ragazzi hanno affiancato
le guide naturalistiche negli
accompagnamenti delle
classi che visitano l’area
protetta e vi svolgono
attività didattiche e hanno
partecipato all’ideazione
e organizzazione
degli eventi che il Parco
CLONAVA CARTE
DI CREDITO
I Carabinieri della
Compagnia di Alba hanno
denunciato alla Procura
per frode telematica, truffa
e uso indebito di carta
di credito un 28enne
ingegnere elettronico
rumeno che vive a Torino.
A lui i militari sono risaliti
dopo aver ricevuto
in caserma la denuncia di
un’impiegata albese 40enne
che lavora in un ufficio
pubblico di Torino alla quale
era stata clonata la carta
di credito, decurtata della
somma di 3.500 euro
in una settimana. propone, risultando
un supporto fondamentale.
Nella foto a sinistra, sotto,
i giovani protagonisti
di questa belle esperienza
sono immortalati
in sala Giunta del municipio
con il sindaco, Alberto
Valmaggia, l’assessore
all’ambiente, Guido Lerda,
e il direttore del Parco
fluviale, Luca Gautero.
n CUNEO
SOMAGLIA E REVETRIA ENTRANO
IN CONSIGLIO PROVINCIALE
Il Consiglio provinciale ha
deliberato circa la surroga
dei consiglieri dimissionari
Silvano Dovetta e Giovanni
Negro. Dovetta, consigliere
provinciale (Pdl), ha assunto
la carica di presidente
dell’ente Parco del Po
cuneese incompatibile
con quella di consigliere
provinciale e sarà sostituito
da Massimo Somaglia (foto
in alto) di Bra, presidente
dell’Asd Volley di Bra,
con all’attivo l’esperienza
di assessore allo sport
nell’esecutivo comunale
della città della Zizzola
con Franco Guida sindaco.
Negro, esponente dell’Udc,
lascia l’incarico in Provincia,
per un avvicendamento
programmato da tempo nel
partito, a Pietro Domenico
Revetria (foto sopra) di
Bagnasco, consigliere
comunale a Ceva. Nelle
pagine delle lettere Negro
interviene al riguardo.
Armando Verrua mette sensibilità
e professionalità al centro
del proprio modo di lavorare
QUANDO
È MEGLIO...
SCEGLIERE
IL MEGLIO!
Attilio Casetta
62
iceva Oscar Wilde:
«Non c’è mai una
seconda occasione
per fare una buona
prima impressione».
Giustissimo, tanto che viene
quasi spontaneo andare oltre
l’aforisma dello scrittore irlandese, estendendone il campo
d’applicazione.
Perché, per esempio, non c’è
mai una seconda occasione
D
á 19 gennaio 2012 á nel momento del lutto
nemmeno per dare l’ultimo saluto a un proprio caro.
Nei giorni del lutto, provàti dal
cordoglio e da tutto quel che c’è
da sbrigare, è naturale non pensarci, ma il momento della cerimonia funebre è l’ultimo atto
pubblico che accompagna la vita
terrena di un proprio affetto.
È, a tutti gli effetti, un evento.
Sempre doloroso, a volte quasi
inaccettabile, spesso inatteso,
ma comunque irripetibile.
In questi casi non hanno senso
di esistere formule quali “provare per credere” oppure “soddisfatti o rimborsati”: c’è una sola
possibilità e non sono ammesse
repliche.
Per questo è opportuno rivolgersi a chi è in grado, per professionalità e inclinazione personale,
di organizzare nel migliore dei
modi il momento di commiato a
una persona cara. Il gruppo di
Armando Verrua (a cui fanno
capo “La Cattolica”, attiva a Bra
e a Cherasco, la “Cavallotto” con
sede a Grinzane Cavour e a
Canale, la “Culasso” di Neive, la
“Longo” di Cherasco e “L’Albese” che opera nella città delle
cento torri e anche sotto la Zizzola) ha proprio questo come
tratto distintivo: nessun servizio
è standard, perché nessuna situazione è identica a un’altra.
Ogni lutto, ogni famiglia, ogni
circostanza richiede un approccio diverso, che va mediato
www.lacattolica-bra.it
www.cavallotto-alba.it
www.culasso-neive.it
www.longo-cherasco.it
www.lalbese-alba.it
attraverso una sensibilità e una
competenza che l’imprenditore
braidese e il suo staff hanno
sempre dimostrato di possedere.
A ciò si aggiunge una cura dei
particolari che, ben lontano
dall’essere sterile meticolosità,
rappresenta una forma di rispetto verso la persona scomparsa e
i suoi cari. Un’attenzione che si
evince anche da piccoli elementi, come l’abbigliamento impeccabile con cui Armando Verrua e
i suoi collaboratori si presentano
per il servizio funebre, il controllo costante del parco macchine,
tirate a lucido per ogni uscita, o
le tante iniziative intraprese per
offrire un supporto a tutto tondo
anche dopo la cerimonia funebre.
Nella foto della pagina accanto
si riconoscono Armando Verrua
con il figlio Viviano, anch’egli
impegnato nell’attività
di famiglia, iniziata da suo nonno
Guglielmo con “La Cattolica”.
Nel corso degli anni il gruppo
si è allargato arrivando ad avere
sedi in numerosi centri cittadini
delle Langhe e del Roero
Ecco come il futuro
PUÒ INFLUIRE SUL PRESENTE
C
Volete un consiglio o soltanto sfogarvi?
“Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica
di colloquio con i lettori dedicata in particolare
ai problemi sentimentali, affrontati però con
un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre
mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia
dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine,
inviate un’e-mail a: [email protected].
Avrete una risposta adeguata!
Allegro chirurgo
aro Paolo, l’inquietudine di cui
racconti nelle poche righe che ci
hai inviato non è solo la tua.
Non servono indagini statistiche sofisticate per accorgersi
che sono in molti a percepire
uno sconforto che va oltre la
crisi globale; uno smarrimento inerente al privato di ognuno e che, semplificando, si può
riassumere nella domanda:
«Che ne sarà di me?».
Ebbene, penso di avere una
risposta che apparirà bizzarra,
ma che, gira e rigira, è l’unica
ad avere un senso: finirà per
ognuno esattamente nel modo
in cui ciascuno penserà che
entile allegro chirurgo, non credo che il 2012 segnerà la fine del mondo, ma certo non
si può dire sia iniziato nel segno dell’ottimismo. Forse il mio giudizio è falsato da un
umore mai così basso, con una mancanza di entusiasmo a livelli cosmici, pari solo a quello nell’immediato post-partita tra Juventus e Milan, finale di Champions di ormai più di
qualche anno fa, quando i rossoneri si aggiudicarono la coppa ai rigori.
In quella circostanza, però, lo sconforto durò qualche giorno, mitigato peraltro dal fatto
di doversi difendere dagli sfottò di amici tifosi della squadra di Milano.
Ora, invece, è una compagna perenne: sento i discorsi della gente per strada, sento i telegiornali e davvero non vedo segnali che mi inducano a essere ottimista.
Ripeto, forse dipende dalla mia percezione distorta, ma mai come in queste settimane ho
sentito parlare di persone che si sono tolte la vita perché non avevano più un lavoro, oppure di uomini che sterminano la propria famiglia o, ancora, di cittadini che per motivi
futili investono altri esseri umani... Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma davvero
non mi sento in grado di fare previsioni per il futuro, per questo non ho il coraggio nemmeno di provare a mettere su una famiglia mia e, a 35 anni suonati, mi sento un mezzo
eroe già solo per il fatto di non vivere più a casa dei miei.
G
Paolo (Cuneo)
andrà a finire.
Vado a chiarire la mia affermazione, soltanto all’apparenza
criptica. Lo faccio citando in
primis alcuni passaggi tratti
dal romanzo “Survivor” di
Chuck Palahniuk: «È la nostra
sfiducia nel futuro che ci
64
á 19 gennaio 2012 á ci vuol fegato ad aver cuore
rende difficile il distacco dal
passato. Non riusciamo ad abbandonare il concetto di quello che eravamo».
«La ragione per cui ogni volta
che buttiamo via qualcosa ci
assale la nostalgia è che abbiamo paura di evolvere. Di crescere, cambiare, perdere peso,
reinventare noi stessi. Di
adattarci».
«Non c’è bisogno che tu tenga
sempre tutto sotto controllo,
non puoi tenere tutto sotto
controllo, ma così puoi tenerti
pronto al peggio. Se ti preoccupi continuamente del peggio, è
quello che finirai per avere».
Questo significa che, almeno
in qualche misura, il futuro
che hai immaginato determina il presente che stai vivendo.
Vivendo come se quello che
desideri per te esistesse già, lo
otterrai molto più facilmente.
Allo stesso modo, chi porta
avanti la propria esistenza
afflitto dal presente e persuaso
che il futuro non possa essere
migliore, finirà per contribuire a determinare proprio quel
domani funereo.
È ovvio che molto spesso questo processo avvenga a livello
inconscio. A parte rare eccezioni, nessuno si augura il peggio, eppure molto spesso ne è
coartefice.
Bisogna dunque prendere coscienza del fatto che tutto parte da noi, perché, come ha
detto qualcuno, «Il pensiero
crea una scelta, la scelta un’azione, l’azione un’abitudine,
l’abitudine il destino. Il nostro
pensiero è il nostro destino».
Provare per credere.
Un giorno perfetto
NEOMAMI E SCIMMIOTTO AL MERCATO
U
Sara Matteodo
Cosa sia la maternità
per una donna è difficile
da comprendere, se non la si
vive. Grazie alla “verve”
di una lettrice che sa dosare
ironia e... sentimento,
“IDEA” ospita una rubrica
dalla periodicità variabile
nella quale chi ci è passato,
anzi ci sta passando, ossia
la nostra Sara Matteodo,
racconta come, dopo aver
affrontato le gravidanze,
riesce a gestire la nascita
di un figlio... e di quella
successiva. Eh sì, perché
a casa di Sara e Fabrizio,
oltre a Leonardo, adesso
c’è anche la piccola Lucia
66
n giorno di qualche mese fa lo
Scimmiotto e la
Neomami hanno
deciso di farsi un regalo.
Depositata l’angelica Scimmietta alla tata per due orette sono
andati al mercato tutti soli.
Wow! Certo, lo Scimmiotto
prima ha voluto sedersi sul seggiolino con lo zaino in spalla,
poi ha voluto toglierlo perché
«Mi fa fastidio», poi l’ha lasciato
in macchina e poi sono dovuti
tornare a prenderlo, ma erano le
loro due ore da soli, per cui tutto
era concesso. O quasi.
«Andiamo al meccato? Eh? A
comprare pesse? E poi tu lo cucini e io non ti aiuto pecché mi
brucio?». «Sì, topo».
Giunti davanti alla bancarelle
hanno adocchiato il merluzzo
da prendere, lo Scimmiotto ha
pagato e si è dichiarato soddisfatto: «Mmm... è bbuono quetto pesse!». Si sono poi diretti
verso il banco del pollo allo spiedo e hanno divorato allegramente, tra una bancarella e l’altra, un bel po’ di patatine croccanti e calde. Quindi hanno
fatto rotta verso il panettiere e lì
ci hanno dato dentro con la
focaccia. Poi lo Scimmiotto ha
deciso di fare pipì: «Guadda
come faccio tutto da solo!», ha
annunciato mettendo mano ai
pantaloni e solo una mossa
felina della Neomami ha impedito che lo facesse nel mezzo
del via vai, davanti al banco
dei fiori. «Compriamo un po’
di frutta», ha suggerito la Neomami, visualizzando la tabella
nutrizionale a piramide, consegnatale dal pediatra, e presa
da un leggero, ma proprio leggerissimo, senso di colpa.
«Ecco, i mandarini, gli aranci...». «Io voglio banane», ha
affermato lo Scimmiotto volitivo additando delle robe nere
a macchioline gialle. «Ma sono
un po’ troppo mature...», ha
azzardato la Neomami. Poi,
pensando che fatto 30 bisogna
per forza fare 31, ha ceduto.
Lo Scimmiotto si è così divorato una banana intera, ipermatura e gelata, a grossi bocconi.
«Domani passato di verdura e
mela grattata, a tutti e due, per
penitenza», si è ripromessa la
genitrice cercando un posto in
cui atterrare con tutto il carico
di provviste. Mentre con le
borse della spesa per terra,
accaldata e sazia di carboidrati
saturi, osservava lo Scimmiotto mangiare sorridente, arrossato e soddisfatto, seduto con
lei sulla panchina nel bel mezzo del mercato, la Neomami si
sentiva proprio felice.
«’Deso dove andiamo? ’Desso
andiamo da Gegiù?», ha chiesto poi lo Scimmiotto. Arrivati
in chiesa lo Scimmiotto si è
avvicinato all’altare: “Ecco Gegiù, eccolo lì! Con la mamma.
Ciao, ciao Gegiù! Tu mi dai soldino, mamma? E io accendo la
candela... ecco, così brava,
’desso tirami su, che accendo
á 19 gennaio 2012 á diario di una neomami... ora bis
la candela». Eseguito il compito la Neomami si è guardata intorno. «Tu parli con Gegiù,
mamma?». «Ehm... ma, veramente... Eh... se vuoi... Cosa
possiamo dirgli?», ha risposto
la Neomami un po’ impedita e
a corto di argomenti. «Potremmo ringraziare perché stiamo
tutti bene: tu stai bene, Lucia
sta bene, io sto bene...».
«Ma tu non stai bene, tu hai
semple mal di gola!», ha commentato lo Scimmiotto logico.
«Eh sì, ma non è niente di grave, topo». «Niente di gave...
cetto. Puoi chiedere a Gegiù se
io non picchio più Luzia?».
«Non credo dipenda da lui... e
poi, bastasse quello...». «Luzia
è dalla tata. La tata ha un cane
gaaande, si chiama Argo. Io ho
paura dell’Argo. Ho paura pecché Argo vuole mangiare il
mio ciggiolino della macchina...», ha dichiarato lo Scimmiotto perso nei suoi pensieri
saltando tra i banchi.
«Amore, Argo non fa niente. E
non mangia nessun seggiolino,
lo annusa solo. Stai tranquillo». Pausa e poi, saltando giù
da uno scalino: «Di Gegiù io
non ho paura, io».
«Certo amore che non hai paura!».
Lo Scimmiotto dopo aver guardato verso il dipinto di Maria e
Gesù Bambino ha sorriso.
Poi, come preso da un pensiero
cupo, ha aggiunto: «Ma se Gegiù vuole mangiare il mio ciggiolino della macchina, allora
io ho paura».
Ferrea logica scimmiotta, in
una mattinata luminosa e perfetta.
Al cinema
DOPO AL SUD, TOCCA AL NORD
a cura di Mario Rosa
CLAUDIO BISIO E
ALESSANDRO SIANI
NEL SEQUEL
DEL FILM COMICO
CHE SBANCÒ
IL BOTTEGHINO
METTENDO ALLA
BERLINA RADICATI
PREGIUDIZI
CHE NON SONO
SOLO ITALIANI...
n THE HELP
(Usa, 2011); drammatico; regia
di Tate Taylor; con Emma Stone,
Viola Davis, Bryce Dallas Howard,
Octavia Spencer, Jessica Chastain,
Allison Janney, Sissy Spacek,
Eleanor Henry e Chris Lowell.
A Jackson, Mississippi, nei primi anni
‘60, regnano razzismo e perbenismo
di facciata. Ma un’aspirante scrittrice
intervista una cameriera, la quale
racconta la verità sulle sue esperienze
vissute nelle case dei bianchi...
68
á 19 gennaio 2012
S
tesso cast o quasi (Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro,
Valentina Lodovini, Nando Paone, Giacomo Rizzo, Nunzia Schiano, Fulvio
Falzarano, Salvatore Misticone, Paolo Rossi, Ippolita Baldin), stesso regista
(Luca Miniero) e, si presume, stesso successo di risate e di incassi o forse
addirittura più ampio, vista l’attesa che si è creata. Da mercoledì 18 gennaio, nella sale italiane si proietta “Benvenuti al nord”, sequel di “Benvenuti al sud”, campione
d’incassi frutto della trasposizione in salsa meridionale del francese “Giù al nord”. La
trama, traslocata dalla zona del Passo di Calais alla Campania lasciando inalterate
gran parte delle gag, divertì il pubblico ben oltre le più rosee aspettative. Stavolta gli
sceneggiatori hanno dovuto confrontarsi con un’impresa “originale” al 100%, occupandosi degli stereotipi e dei pregiudizi riguardanti il settentrione d’Italia, ma le
capacità interpretative di Bisio, Siani e Finocchiaro offrono ampie garanzie.
Sono passati due anni. Alberto (Claudio Bisio) e Mattia (Alessandro Siani) sono in
crisi con le rispettive mogli. Silvia (Angela Finocchiaro) detesta Milano a causa delle
polveri sottili e accusa Alberto di pensare solo al lavoro. Per risvegliare l’amore, prende una seconda casa in montagna per trascorrervi romantici week-end, ma Alberto
accetta di guidare un progetto pilota delle Poste che lo impegnerà per un anno, sabati
compresi. Invece Mattia, il solito irresponsabile, vive con la moglie Maria (Valentina
Lodovini) e il figlioletto a casa della madre, lavora poco e non riesce a pronunciare la
parola “mutuo”. Per questo Maria lo lascia, costringendolo a mille sceneggiate per
riconquistarla. Fallito ogni tentativo, Mattia finirà a lavorare a Milano, incastrato dall’ingenuità degli amici che l’affidano alle cure di Alberto. L’impatto è terrificante: partito con un giubbotto fendinebbia, il povero Mattia finisce con il rovinare la sua vita
e quella dell’amico. Però, pian piano, i pregiudizi iniziano a sciogliersi...
n UNDERWORLD: IL RISVEGLIO-3D
(Usa, 2011); azione; regia di Måns
Mårlind e Björn Stein; con Kate
Beckinsale, Charles Dance, Michael
Ealy, India Eisley e Stephen Rea.
Dopo quindici anni di coma, Selene,
la vampira cacciatrice di licantropi, si
risveglia e scopre di essere diventata
madre di Nissa. Finalmente riunite,
le due donne iniziano la loro crociata
contro la “BioCom” per farla smettere
di creare i superesseri che potrebbero
decimare l’intera specie.
n L’ORA NERA
(Usa, 2011); thriller; regia di Chris
Gorak; con Rachael Taylor, Emile
Hirsch, Joel Kinnaman, Olivia
Thirlby, Max Minghella, Dato
Bakhtadze, Yuriy Kutsenko,
Artur Smolyaninov, Pyotr
Fyodorov e Nikolay Efremov.
Gli alieni hanno invaso Mosca
e si sono impossessati della capitale
della Federazione russa. In una
situazione estrema, un gruppo di
ragazzi fa di tutto per sopravvivere...
Elena Elia
Giulia Marengo (nella
pagina a fianco ritratta
durante un incontro con
gli allievi del liceo
scientifico “Leonardo
Cocito”, presente anche
il preside, Pier Carlo
Rovera), 28 anni, è nata a
Torino, ma è cresciuta ad
Alba, vicino alla quale,
da un paio d’anni, vive.
Si è diplomata presso il
liceo classico “Generale
Govone”, è laureata
in scienze della
comunicazione e ha
conseguito un master in
comunicazione d’impresa
all’Università di Torino.
Ha studiato un anno
a Colonia, in Germania,
e dal 2006 lavora presso
la sede centrale di Banca
d’Alba. Oltre a nutrire
una grande passione per
la scrittura, ama leggere,
sciare, ascoltare musica
e cantare, anche se,
confida, «sono
terribilmente stonata
e di conseguenza i vicini
mi odiano!». Essendo
albese, poi, ha un debole
per la buona cucina
e i vini di qualità
L
a vita di una persona
può essere accompagnata dall’arte, quale
svago, “valvola di sfogo”, espressione di un proprio
“alter ego” o passione assoluta
serbata nell’intimo, soprattutto
per chi, a livello professionale, è
impiegato in attività di tipo ben
diverso. Questo è il caso di Giulia
Marengo, giovane albese impiegata in banca, in àmbito informatico, la quale ama dedicarsi alla
scrittura e di recente ha provato
la gioia di vedere pubblicato il
suo primo romanzo.
A settembre è uscito “Un antico
peccato”. Cosa diresti a un potenziale lettore per avvicinarlo
alla storia da te narrata?
GIULIA MARENGO:
BUON DEBUTTO
CON IL FANTASY
La giovane albese ha visto pubblicato il suo
primo romanzo, “Un antico peccato”, al quale
stanno per seguire il secondo e il terzo
«Spero che il romanzo possa attirare diversi generi di lettori: chi
cerca una trama che si svolge in
un altro spazio e un altro tempo, dalle ambientazioni suggestive; chi vorrebbe trovarsi
coinvolto in una vicenda di
passione, ambizione, coraggio e lealtà. E chi invece desidera soltanto
rilassarsi e immergersi nelle pagine per
trovare qualche
ora di svago».
Quanto c’è di te
e del tuo bagaglio biografico,
ma anche culturale,
nella tua opera?
70
Mentre
lavorava alla stesura
«Tanto. È complesso, se non
del romanzo che sarebbe
impossibile, narrare ciò di
diventato
“Un antico peccato”,
cui non si ha esperienza
nel 2008 Giulia Marengo ha
alcuna. Quindi talora nei
pubblicato il racconto “De pane
personaggi spunta qualmellito” nella raccolta “Edithon”
che tratto noto, come una
promossa dall’associazione
“Telethon” (edizioni
pennellata di colore più
“Penna d’autore”).
vivace delle altre. E i lettori
ban
cuneesi ritroveranno molti rifantasy e
mandi alla nostra terra, che amo.
Ne ho disseminati diversi, alcuni il paranormal romance, che adesevidenti e altri più celati, a oc- so vanno per la maggiore, erano
chieggiare qua e là: potrebbe pressoché sconosciuti in Italia.
essere divertente cercarli tutti. Quindi la mia scelta non è stata,
Quanto al mio bagaglio culturale, per così dire, commerciale, bensì
le influenze sono molteplici e dettata dalla passione. Il fantasy
legate fra loro. C’è il retaggio clas- è un magnifico contenitore: è cosico che mi è rimasto impresso me una scatola magica che ti condai tempi del Liceo (il tema della sente di astrarre la tua storia e
“hýbris”, della superbia, nella ambientare in paesaggi suggesti-
á 19 gennaio 2012 á talento emergente
tragedia euripidea, fra tutti), ma
c’è anche molta fantascienza e
fantasy. Il debito più evidente è
nei confronti di Frank Herbert,
con il suo “Dune”, e di George
R.R. Martin, due maestri nella
narrazione di storie complesse».
Il fantasy di questi tempi va per
la maggiore. La scelta di questo
genere da parte tua da cosa è
stata determinata?
«In “Un antico peccato” ho voluto mescolare fantasy e fantascienza, perché entrambi i generi
mi hanno sempre affascinata.
Quando ho iniziato a scrivere il
romanzo, nel 2005, non si parlava ancora di vampiri, a parte forse quelli di Anne Rice. Allora l’ur-
vi vicende che sono invece molto
umane, e altrettanto concrete. Il
bello di un libro è che, una volta
scritta la parola “fine”, smette di
appartenere all’autore e diventa
proprietà del lettore, il quale è
libero di leggervi i significati che
più gli aggradano. Scrivere fantasy è un’esperienza molto intensa: permette di creare personaggi
forti, vibranti, che odiano e amano e piangono. E il lettore odia e
ama e piange con loro».
Raccontaci il tuo percorso e cosa ti ha indirizzata verso la strada letteraria.
«Ho sempre amato le storie fatte
di meraviglia, magia, portenti.
Purtroppo, crescendo, la scuola
tende a indirizzare gli studenti
verso una scrittura di rigore, articoli di attualità o saggi di costume, quindi il mio interesse è
andato man mano scemando. Per
caso, nell’estate successiva alla
maturità, mi iscrissi a un gioco di
narrazione on-line, interpretando un personaggio e, insieme, il
mondo attraverso il suo punto di
vista. È stato così che ho ricominciato a scrivere. Giocando. Decisi
poi di partecipare a qualche concorso letterario con qualche racconto (alcuni si possono scarica-
me cantavano i “Beatles”... Scrivere però mi rende felice, quindi
continuerò a farlo. Anche solo
per me stessa».
C’è stato qualcosa o qualcuno
che ti ha particolarmente stimolata o, al contrario, ha rischiato
di “tarparti le ali”?
«Beh, io sono forse la più feroce
critica di me stessa. Sono perfezionista, di rado riesco a giudicare la qualità del mio lavoro. Per
mia fortuna, però, ho accanto
persone straordinarie che ci hanno creduto, talvolta anche al po-
tivo e mentale, ossia di un preliminare lavoro di introspezione
ed elaborazione di pensieri, sensazioni, esperienze?
«“Un antico peccato” e il suo
seguito sono stati scritti di getto,
in modo istintivo. La storia prendeva forma mano a mano che
scrivevo, spesso in modi imprevisti: quasi un flusso di coscienza. Ultimamente, però, sono diventata più metodica. Dedico più
tempo alla pianificazione, suddivido il testo in capitoli... Anche
per non rendere la vita impossi-
com’è il fantasy. La lettura dovrebbe sempre arrecare piacere,
ancor più prezioso perché squisitamente individuale. Distogliere
anche solo per qualche minuto
un lettore dai suoi problemi per
trasportarlo altrove, in un mondo così diverso eppure vibrante e
vivo, fargli dimenticare ansie e
scocciature, magari incantarlo o
emozionarlo: cosa ci potrebbe essere di più gratificante per uno
scrittore?».
Il nostro è un Paese di grandi
penne. Come vedi l’attuale si-
re dal mio blog www.giuliamarengo.it) e, nei ritagli di tempo tra
l’università e il lavoro, cominciai
a scrivere quello che sarebbe diventato “Un antico peccato”. Dopo anni di lacrime e sangue, mi
ritrovai con un tomo da 800 pagine e mi convinsi a spedirlo a
diverse case editrici. Ho avuto la
fortuna di trovare un editore,
Luigi Reverdito, che ha creduto
nel mio lavoro e ha voluto pubblicare la storia, suddividendo il
manoscritto originale in due volumi, di cui il primo è “Un antico
peccato”. Il secondo della serie è
già ultimato e, nel frattempo, sto
lavorando al terzo, nonché a
qualche nuovo progetto. Nei ritagli di tempo “scribacchio” racconti e curo il mio blog. È vero,
ho realizzato un sogno che era
rimasto ben chiuso nel cassetto,
ma sono ancora un’esordiente!
La strada è lunga e tortuosa, co-
sto mio, e mi hanno spinta a continuare. E alla “Reverdito editore” ho trovato un grande professionista che mi ha regalato consigli preziosi. La critica più costruttiva? Quando il mio primo lettore
ufficioso ha dichiarato: “Quel
personaggio sembra un cretino”,
argomentando la tesi in modo
tanto dettagliato da indurmi a
rimettere mano al testo finché
non è risultato più convincente.
La soddisfazione maggiore, invece, è stata vedere, il giorno in cui
ho presentato il romanzo presso
il palazzo “Banca d’Alba”, la sala
gremita di persone, tra cui molte
a me sconosciute. Se non fossi
stata terrorizzata dall’idea di parlare di fronte a un pubblico così
vasto, sarei scoppiata a piangere
per l’emozione!».
Per te scrivere consiste in uno
spontaneo atto creativo oppure è
frutto di un “metabolismo” emo-
bile a chi ha il compito di editare
il testo! Molto di ciò che finisce
sulla pagina, di certo, viene filtrato dalle mie esperienze, dalle emozioni, da ricordi e spunti raccolti nel quotidiano. A volte mi
capita di svegliarmi con un’idea,
come se ci avessi riflettuto nel
corso della notte. Suppongo che
la mente di chi ama le storie, e si
diverte a crearle, sia sempre un
po’ al lavoro».
Dopo la crisi novecentesca dell’intellettuale, annichilito da una
sorta di declassamento, credi
che nel nuovo millennio, inaugurato da così gravi e diffusi problemi, la letteratura, e quindi lo
scrittore, possa ricoprire di nuovo una missione importante?
«Essendo un’esordiente, sarebbe
presuntuoso arrogarmi qualunque tipo di missione. Ma vorrei
spezzare una lancia a favore della
letteratura d’intrattenimento,
tuazione italiana?
«Da lettrice posso dire che nel
panorama dell’editoria c’è sovrabbondanza di titoli. Mi piacerebbe che venissero pubblicati
più spesso autori italiani, mentre
sovente si privilegiano cognomi
dal timbro estero, considerati più
attraenti a livello commerciale.
Credo sia un vero peccato, perché in Italia ci sono talenti letterari in quantità e bisognerebbe
dar loro più chance di farsi conoscere ed emergere».
19 gennaio 2012 Ü
71
IL TERRITORI0
E LA CULTURA
VANNO A TAVOLA
Ritorna la rassegna nata per valorizzare
nel suo insieme l’area della comunità
montana “Alto Tanaro cebano monregalese”.
Da febbraio, appuntamento con una serie
imperdibile di convivi a sfondo culturale
T
n 19 GENNAIO
“SOGNO DI UNA NOTTE
D’ESTATE” AL SOCIALE
Stasera, giovedì, alle 21
al Sociale di Alba andrà
in scena lo spettacolo
“Sogno di una notte
d’estate” di William
Shakespeare interpretato
e diretto da Carlo
Cecchi, insieme a
una compagnia di 15
giovani attori (foto nella
pagina a lato). Biglietti
da 20 a 25 euro.
Per info: 0173-35189.
n 19 GENNAIO
LA COMMEDIA BRILLANTE
“NON C’È TEMPO AMORE”
Stasera, giovedì, alle 21
appuntamento a teatro a
Bra, per una commedia
generazionale. “Non
c’è tempo amore”
opera scritta, diretta
e interpretata da Lorenzo
Gioielli, vedrà sul palco
del “Politeama” anche
Amanda Sandrelli, Blas
Roca Rey ed Edy
72
orna “Territorio a tavola”, la rassegna
organizzata dalla comunità montana
“Alto Tanaro cebano monregalese” che
rappresenta un viaggio nei sapori di una
terra dall’offerta enogastronomica ricchissima e variegata. Una cucina dall’influenza ligure in quel di
Ormea e Garessio, langarola nel cebano, alpina e fatta di castagne, funghi e formaggi d’alpeggio nel monregalese. Ospiti fissi saranno i prodotti a Denominazione d’origine controllata e protetta, tutelati dai
rispettivi Consorzi: il formaggio Raschera, le paste
di meliga del monregalese (foto sopra), il miele e
derivati di “Gustanatura”, la patata delle Valli del
Re, il cece di Nucetto, la rapa di Caprauna, il Dolcetto delle Langhe monregalesi.
Il progetto, che prenderà avvio a febbraio, prevede
Angelillo (foto sopra).
Biglietti al costo di 18 euro,
con possibilità di prenotare
allo 0172-430185.
n 19 E 20 GENNAIO
LUCYA RUSSO E BIANCA
GUACCERO AL “DIEGHITO TIME”
Ospiti tutti al femminile per
il “Dieghito time” di “Radio
Alba”. Oggi, giovedì, alle
16, sarà la volta dell’artista
rivelazione Lucya Russo che
con il brano “The worst
thing” ha conquistato
i grandi network italiani.
Domani, venerdì, sarà
in diretta l’attrice Bianca
Guaccero che diventa
cantante e lancia il singolo
“Look into myself”.
á 19 gennaio 2012 á da non perdere
una serie di cene a sfondo culturale, in cui far rivivere la memoria delle tradizioni locali mediante incontri in biblioteca, una visita a una cappella o a una torre, piuttosto che un’escursione in grotta.
Fausto Mulattieri, assessore al turismo della Comunità montana, commenta: «La nostra è la scommessa su un binomio vincente: la cultura intesa non
più soltanto come puro esercizio accademico, ma
come sinergia di aspetti turistici e gastronomici per
rilanciare autenticamente il nostro territorio».
Gli fa eco il presidente della Comunità montana,
Giuseppe Boasso, sottolineando «la volontà di rafforzare la rassegna, imprimendole tuttavia un’impronta nuova, inedita. Per trasformarla sempre più
in un evento che racchiuda in sé tutto il meglio dell’incredibile offerta turistica delle nostre valli».
n 20 GENNAIO
PRIMA SERATA CON IL “CINEMA
DIFFUSO” A CHERASCO
Partirà venerdì la rassegna
di film d’autore al cinema
“Galateri” di via Cavour,
a Cherasco, per l’evento
“Piemonte al cinema-Il
cinema diffuso”. Alle 21
verrà proiettato il film
drammatico “Il ragazzo
con la bicicletta” (foto sotto).
Il costo dell’abbonamento
per le sette serate al “cinema
diffuso” è di 20 euro
(biglietto singolo a 5 euro).
n 20 GENNAIO
INCONTRO PER PARLARE
DI PERCORSO DI GUARIGIONE
Domani, venerdì, alle 21
presso la biblioteca civica
“Luigi Einaudi” di Dogliani
è in programma l’incontro
con il dottor Giorgio Ajraldi
per la presentazione del
libro “Cognizione, azione
e guarigione-Enneagramma
e medicina nella catena
della tradizione”. Ne parlerà
con l’autore Chicca Morone
(scrittrice e musicoterapeuta).
SERATA TRA MOZART E DVOřÁK
La Filarmonica della Repubblica Ceka e un solista
d’eccezione per l’evento nella città della Zizzola
Domenica 22 gennaio, al teatro “Politeama-Boglione” di
Bra, le sinfonie di due dei più grandi compositori della
storia della musica, Mozart e Dvořák, saranno eseguite
dalla “North Czech Philarmonic Teplice”, una tra le più
antiche orchestre della Repubblica Ceka, con un solista
d’eccezione, il clarinettista Alessandro Travaglini.
Di Wolfgang Amadeus Mozart sarà eseguita la modulata
e incalzante sinfonia n. 38 in re maggiore K 504 “Praga”, seguita dal concerto per clarinetto e orchestra in la
maggiore K 622, mentre la seconda parte del concerto
sarà dedicata a Antonín Leopold Dvořák, compositore
ceko del periodo romantico, di cui verranno eseguite il
“Two Waltz” op. 54 e la “Suite ceka” in re maggiore op.
39, celebre danza boema che vide la pubblicazione solo
dopo la morte di Dvořák. Il concerto si svolgerà a partire
dalle 21; biglietti a 10 euro. Per prenotare: tel. 0172430185. Informazioni: www.teatropoliteamabra.it.
n 20 E 21 GENNAIO
ALLA “MIRAFIORE” SI PARLA
DI VIVALDI E DI PAESAGGIO
A Serralunga, presso
la tenuta “Fontanafredda”,
la fondazione “Mirafiore”
propone per domani,
venerdì, una lezione di
Mario Cucinella, il quale
parlerà del paesaggio per
un’architettura sostenibile.
Il giorno dopo è previsto
un incontro con Orlando
Perera, volto noto del Tgr
Piemonte, che parlerà del
suo ultimo libro: “Vivaldi-La
quinta stagione”, romanzo
incentrato sui misteri della vita
del compositore. Entrambi
gli incontri, a ingresso libero,
inizieranno alle 18,30.
Prenotazione obbligatoria su
www.fondazionemirafiore.it.
n 21 GENNAIO
DOPPIO CONCERTO HARD ROCK
ALL’”UNDERKING” DI ALBA
Sabato all’”Underking” di
Alba (piazza Cristo Re) è
previsto un doppio evento
hard rock. Si esibiranno
i cuneesi “No chrome”
e i monregalesi “Bad Bones”
(foto sopra, a destra).
A FOSSANO “STANOTTE È LA MIA”
Una serata per presentare al pubblico il romanzo “Stanotte è la mia” di
Alberto Damilano, medico di origine fossanese da tre anni malato di Sla
(sindrome laterale amiotrofica). Lo spettacolo, a base di musica e letture,
sarà a ingresso libero e si svolgerà martedì 24 gennaio, alle 21, presso il
teatro “I portici” di via Roma 74, a Fossano.
Il programma della serata prevede uno spettacolo che metterà insieme le
letture tratte dal romanzo “Stanotte è la mia” con gli attori della compagnia “Masca teatrale” e le musiche del trio “Para-Guai”. Interverranno
alcuni ballerini della scuola “Estudio de danza” di Marcelo e Mirta Aulicio.
L’ingresso sarà libero, ma si invitano gli interessati a riservare il posto
chiamando il numero verde 800-238239. La serata è patrocinata dalla
Città di Fossano e dalla fondazione “Cassa di risparmio di Fossano”.
n 19 GENNAIO
A MONDOVÌ ZIBBA E ALMATRIO
SI RACCONTANO IN MUSICA
Stasera, alle 22, presso
il “Dulcamara” di via Cigna
10/A, a Mondovì, si avrà
l’apportunità di assistere
a una versione in trio di
Zibba & Almalibre (Zibba,
Fabio Biale e Stefano
Cecchi) i quali proporranno
un viaggio intimo tra le
canzoni e il racconto delle
storie che le hanno ispirate.
n DAL 19 AL 26 GENNAIO
IL LIBRO SULL’UNITÀ D’ITALIA
DI PAPARELLI A FOSSANO
Danilo Paparelli (foto nella
pagina accanto) presenterà
giovedì 26, presso la sala
“Barbero”
del
Nel
1955 due giovani, il
senatore Giuseppe Fassino
e l’artista Reno Masoero,
originarono Micon e Miconeta, le
maschere cittadine che si rifanno
all’antica nomea del buon pane,
con cui, si dice, si sfamarono
i cuneesi al tempo dei
sette assedi.
castello degli Acaja, il suo
libro sull’unità d’Italia, “Viva
Verdi, Bianchi e Rossi”,
inaugurando nel loggiato
della Biblioteca civica una
mostra (aperta a partire da
oggi, giovedì 22, sino al
26 gennaio) con i disegni
che ritraggono i personaggi
contenuti all’interno
del volume pubblicato
da “Nerosubianco editore”.
A introdurre la serata sarà
l’assessore comunale
alla cultura, Paolo Cortese.
Carlevé ’d Busca:
ore di gran baldoria
La festa prevede tre serate
in musica e un pomeriggio
dedicato ai più piccoli.
Il programma culminerà
nella sfilata dei carri
allegorici per le vie del centro
A vestire i panni dei due protagonisti principali,
Micon e Miconeta, saranno Dante Bruno, 36 anni,
impiegato, e la moglie, Cristina Demarchi, 34 anni,
commessa, mentre il Panaté e la Bela Panatera saranno
interpretati da due fratelli: Alberto Conte, 25 anni, casaro
al mattino e naturopata e massaggiatore sportivo
al pomeriggio, e Paola Conte, 20 anni, studentessa
universitaria di scienze politiche a Cuneo
74
n DAL 21GENNAIO
LE FOTO DI BRUNO ROSANO
IN MOSTRA A DRONERO
Da sabato (vernissage alle
10) sino all’11 febbraio
nella foresteria del “Mulino
della riviera” di Dronero
(via Molino 8), sarà allestita
la mostra fotografica
“Chappuei en Val Maira”
di Bruno Rosano. Orari
di visita: ogni sabato
(e domenica 3 febbraio)
dalle 8 alle 12,30. Per info
e contatti: 0171-902186.
n 21 E 22 GENNAIO
TANTA DIVERTENTE “FIOCA PER
EFFE” GRAZIE AI “TRELILU”
Due serate consecutive
con la travolgente ironia
dei “Trelilu” (foto a sinistra),
ormai una vera e propria
istituzione della cultura
popolare piemontese,
con vent’anni di onorata
e apprezzata carriera alle
spalle. Sabato, alle 21,15,
i quattro musicisti “made
in Granda” al teatro
“Milanollo” di Savigliano
suoneranno i brani del loro
nuovo album-spettacolo
“Fioca per effe” (biglietti da
10 a 15 euro, con ridotti
sino a 8 euro). La sera
successiva, stesso orario,
saranno di scena al teatro
comunale di Caraglio
(12 euro, ridotto 10).
á 19 gennaio 2012 á da non perdere
L
a “gran baldoria a la ca’ ’d Micon e Miconeta” è ormai alle
porte: il ricco programma di festeggiamenti stilato in occasione del cinquantasettesimo “Carlévé ’d Busca” prenderà il via
domani, venerdì 20 gennaio, con l’apertura dei festeggiamenti al palazzetto dello sport di via Monte Ollero, grazie alla consegna ufficiale delle chiavi del paese alle maschere.
Alla serata parteciperanno centinaia di maschere provenienti da tutta la
provincia, accolte dalle tradizionali “colleghe” buschesi. Sempre presso
il palazzetto dello sport avrà luogo la gran cena di apertura (antipasti misti, primo, secondo con contorno, dolce, bevande incluse a 20 euro; prenotazioni: 335-6396064, 347-1297695 o 333-2142581).
Alle 22 sarà tempo di festa della birra in maschera con il gruppo “Abcd
band” a ingresso gratuito. Sabato 21 alle 14,30 scatterà l’appuntamento
con il carnevale dei bambini con le maschere, giocolieri e clown, ballo in
maschera e merenda offerta dai panificatori e pasticceri buschesi .
Di sera tornerà la festa della birra in maschera con il “Baraonda big band”
(ingresso gratuito e fiumi di birra fino all’alba). Durante la serata sarà premiata la maschera più originale. Domenica 22 gennaio, alle 14,30, le
vie del centro storico saranno invase dall’allegria festosa dei carri allegorici e delle maschere tradizionali accompagnate dalla Banda musicale di
Castelletto di Busca e dalla banda “Santa Cecilia” di Peveragno, con 50
elementi e majorette. Alle 18,30 inizierà la distribuzione di polenta, salsiccia e spezzatino (5 euro) mentre dalle 21,30 sarà tempo di serata danzante con l’orchestra “Maurizio e la band”, a ingresso gratuito.
n 22 GENNAIO
“LA DAMA DELLA NEVE”
PER BAMBINI E RAGAZZI
Domenica, alle17, presso
il salone dell’oratorio “Don
Bosco” di Saluzzo, andrà
in scena lo spettacolo
“La dama della neve”:
una favola, una storia che
narra di un vecchio signore
sempre arrabbiato con
tutto e con tutti. L’ingresso
sarà gratuito e aperto a tutti
i bambini e i ragazzi.
n 22 GENNAIO
“ROSASPINA” PER CONCLUDERE
“DOMENICATEATRO” FOSSANESE
Domenica, alle 16,
presso il centro culturale
polivalente “I portici”,
avrà luogo lo spettacolo
teatrale “Rosaspina”, con
la compagnia “Il teatro
del piccione” di Genova,
ultimo appuntamento con
gli spettacoli teatrali per
i ragazzi e le loro famiglie
previsti nell’ambito della
rassegna “Domenicateatro”.
La rassegna si concluderà
con una versione dolce
e visionaria della favola
“La bella addormentata”,
dedicata a grandi
e piccoli, insieme.
Il costo del biglietto
di ingresso è fissato in 4
euro per ragazzi e adulti.
“SMALL TOWN FESTIVAL” CONTINUA
Tre eventi divertenti e assai diversi animeranno
le serate saviglianesi tra oggi e giovedì prossimo
Per lo “Small town festival” di Savigliano, stasera, giovedì, alle 21,30 al “Lord Byron”, in collaborazione con il Teatro della caduta, avrà luogo un divertente spettacolo di Giuseppe Vetti,
mentre domani, venerdì, alle 22, al “Trescalin”
sarà la volta della miscela di blues, funky, soul
e rock in chiave acustica offerta da Francesco
Piu. Poi, giovedì 26 gennaio, alle 21,30, di
nuovo al “Trescalin” e ancora insieme al Teatro
della caduta di Torino, salirà alla ribalta Manuel
Bruttomesso-Nespolo lo Giullare, attore, clown,
mimo, giocoliere, equilibrista e acrobata.
n 22 GENNAIO
“LE CANZONI DI IERI” PROPOSTE
DALL’”ENSEMBLE D’AUTORE”
“Incontri d’autore” prosegue
con un appuntamento
nel salone parrocchiale
di San Benigno, a Cuneo.
Domenica, alle 21, è
previsto un concerto dal
titolo “Le canzoni di ieri”.
I protagonisti della serata
musicale saranno gli artisti
dell’“Ensemble d’autore”
(il tenore Michelangelo
Pepino, accompagnato
dal violino di Vera Anfossi,
dal pianoforte di Fabrizio
Pepino e dal contrabbasso
di Davide Repetto).
L’ingresso sarà gratuito.
n 22 GENNAIO
UN VIAGGIO TRA LE MELODIE
DI “NAPOLI E DINTORNI”
La stagione concertistica
“Domenica in armonia”
promossa sotto la direzione
di Rosanna Bagnis propone
una serata, come sempre
a ingresso gratuito, ad alto
contenuto di “napoletanità”,
visto che Valentina Arpino
(vocalist), Elisa Barovero
(pianoforte) e Alberto
Baudissone (contrabbasso)
si cimenteranno con celebri
melodie di “Napoli
e dintorni”, da quelle della
tradizione sino a canzoni
più recenti del repertorio
di Mina e altri grandi
interpreti. L’appuntamento
è per le 16, presso la sala
“San Giovanni” di Cuneo.
n 24 GENNAIO
AL “TOSELLI” LO SWING-JAZZ
DI MATTEO BRANCALEONI
Per una volta Matteo
Brancaleoni, crooner
di origine milanese, ma
residente a Bene Vagienna
da diversi anni, gioca
in casa. Dopo il suo ultimo
quinto “tutto esaurito”
al prestigioso “Blue note”
di Milano, martedì approda
al teatro “Toselli” di Cuneo,
insieme al suo quintetto.
Matteo Brancaleoni (foto
sopra) è ben noto al mondo
del jazz-swing in cui
è considerato uno degli
interpreti italiani più
apprezzati. Il concerto darà
anche l’occasione
di presentare il doppio
cd/dvd dal titolo “Live!”,
concerto registrato dal vivo
insieme alla “Gianpaolo
Petrini big Band”. L’artista
suonerà con Nino La Piana
(pianoforte), Roberto
Chiriaco (contrabbasso),
Gianpaolo Petrini (batteria)
e Fabrizio Veglia (chitarra).
Biglietti dai 10 ai 28 euro.
Per info: 0171-693258.
“TEATRO PIEMONTÈIS” A SALUZZO
La ventunesima edizione della rassegna prenderà
il via il 21 gennaio, per concludersi a fine marzo
Il 21 gennaio si accenderanno i riflettori sulla
ventunesima rassegna di “Teatro piemontèis” di
Saluzzo, curata dalla fondazione “Amleto Bertoni” per la direzione artistica di Ezio Tesi.
Gli spettacoli avranno luogo, come di consueto,
al teatro “Don Bosco” di via Donaudi, tra gennaio, febbraio (sabato 11 e 25) e marzo (sabato 10
e 24). Si inizierà sabato, alle 21, con “Na busia...
tira l’autra” messa in scena dalla Compagnia
d’la Vila di Verzuolo. I biglietti si potranno acquistare solo nelle sere degli spettacoli: intero 7 euro; ridotto 5 (over 65, bambini dai 5 ai 10 anni);
gratis per i bambini sotto i 5 anni. Il costo dell’abbonamento è di 25 euro. Info: 0175-43527.
19 gennaio 2012 Ü
75
Torino & dintorni
ARRIVA ENRICO BRIGNANO
a cura di Chiara Borio
I
VENERDÌ RECITERÀ
AL “PALAISOZAKI”.
LA STESSA SERA
(E SABATO 21)
AL “COLOSSEO”
ANDRÀ IN SCENA
ANTONIO
ALBANESE. E PER
I PIÙ GIOVANI...
n LA RUSSIA A RIVOLI
Il castello di Rivoli propone
la mostra dal titolo “Russian
cosmos”: organizzata in sei
sale tematiche, ha lo scopo
di mettere in relazione il
mondo scientifico e quello
artistico sulla scena russa.
Aperta tutti i giorni, tranne il
lunedì (ingresso a 6,5 euro).
76
á 19 gennaio 2012
l 2012 nella città della Mole inizia con un mese ricco di appuntamenti
coinvolgenti. Il prossimo sarà un fine settimana all’insegna della comicità
e delle risate con Enrico Brignano (foto), famoso quanto bravo attore comico, ora anche conduttore di programmi tv, che arriva sul palco del “Palaisozaki” di corso Sebastopoli 123 con il nuovo spettacolo “Tutto suo padre”, attraverso il quale venerdì 20 racconterà le vicende dell’Italia di oggi. L’inizio è programmato alle 21 e il costo dei biglietti va da 34 a 66 euro (www.ticketone.it).
Brillante e divertente sarà anche lo show di un altro grande comico italiano, Antonio Albanese, il quale nelle serate di venerdì 20 e sabato 21 tenterà di descrivere al meglio la realtà contemporanea del Paese attraverso i tantissimi personaggi
che è abituato a impersonare, tra cui Epifanio, l’Ottimista, il Sommelier, Cetto la
Qualunque e nuove figure realizzate per l’occasione. Lo spettacolo andrà in scena
al “Colosseo”, in via Madama Cristina 71, e i biglietti costano da 16 a 28 euro.
Proseguiamo con un appuntamento imperdibile per gli appassionati della musica
lirica: fino al 22 gennaio al Regio va in scena la “Tosca”, celebre opera di Giacomo
Puccini, in un allestimento nato dalla collaborazione tra il palazzo delle arti
“Reina Sofia” di Valencia, l’Opéra di Montecarlo e la fondazione “Festival pucciniano”. Tutte le informazioni sulle rappresentazione, a iniziare da orari e costi,
sono sul sito internet www.teatroregio.torino.it.
Non mancano musica e incontri anche per un pubblico più giovane: venerdì 20
gennaio, al “Lapsus” di via Principe Amedeo 8, torneranno gli “Shandon” a sette
anni dallo scioglimento del gruppo (inizio alle 21, biglietto a 12 euro).
Sempre venerdì sera toccherà a Cristina Donà riscaldare l’atmosfera all’“Hiroshima mon amour” di via Bossoli 83 con il suo tour “Torno a casa a piedi” che ha
riscosso un grande successo sia di pubblico che di critica, con cui si è esibita sui
palchi dei maggiori teatri d’Italia e dei principali festival estivi. L’inizio del concerto è fissato a 22 (ingresso a 13 euro).
n “CANI”, GRANDE BAND
Sabato all’”Hiroshima mon
amour” di via Bossoli 83,
alle 22, concerto dei
“Cani”, band romana,
ben avviata grazie al disco
d’esordio che l’ha portata,
nelle classifiche, tra Lady
Gaga e Adele. L’ingresso
costerà 10 euro.
n FOTO PROTAGONISTE
In occasione della mostra
“L’Italia e gli italiani
nell’obiettivo dei fotografi
Magnum” aperta fino al 26
febbraio, Palazzo reale
ospita i “Magnum days”:
fino al 23 gennaio
masterclass e tavole rotonde
aperte al pubblico.
n UN ESORDIO STORICO
Sabato, alle 22, al “Blah
blah” di via Po 21, Gionata
Mirai (foto), cofondatore
della band “Il teatro degli
orrori” inizierà la carriera
solista con una chitarra
a 12 corde in uno
spettacolo di fingerpicking.
L’ingresso sarà gratuito.
Parola ai nostri lettori
GIOVANNI NEGRO
(UDC) LASCIA
A MALINCUORE
IL CONSIGLIO
PROVINCIALE, MA
L’AVEVA PROMESSO.
E IN REGIONE
RADDOPPIERÀ
L’IMPEGNO
PER LA GRANDA
«MANTENGO LA PAROLA DATA»
scrivete a: [email protected]
H
o rassegnato le dimissioni da consigliere provinciale, lasciando dopo aver ricoperto diversi ruoli, da capogruppo Udc ad assessore alla viabilità
nella Giunta dell’on. Costa. Il mio rapporto con
l’ente Provincia è stato eccellente e ringrazio tutti i colleghi,
di maggioranza e di opposizione, con cui ho instaurato ottimi
rapporti a cominciare dal mio capogruppo Rosso e dall’ineccepibile Presidente del Consiglio, Bergesio.
Altrettanto vorrei fare con i sindaci e gli amministratori locali della Granda per la proficua collaborazione offerta in particolare durante il mandato da assessore, per i grandi sforzi
condivisi nell’affrontare il problema della sicurezza stradale.
Non da ultimi sento il dovere di rivolgere un sentito ringraziamento ai dipendenti
tutti, la cui professionalità consente di ottenere ottimi risultati pur in perenne
carenza di risorse. Rivolgo un caloroso saluto e un augurio alla presidente Gancia
e alla sua Giunta affinché vi sia un buon proseguimento di legislatura, nel dialogo
tra le parti a favore della comunità provinciale. Un ringraziamento particolare
debbo rivolgerlo a Raffaele Costa che mi ha onorato dell’incarico di assessore e
che non mi ha mai fatto mancare l’appoggio e l’incoraggiamento.
La mia non è una rinuncia, bensì un avvicendamento su cui mi ero impegnato a
suo tempo a favore del territorio cebano con l’amico e collega di partito Pietro
Revetria che mi succede. E, com’è mio costume, le promesse vanno mantenute. A
lui i migliori auguri di buon lavoro. Continuerò con costanza e perseveranza a
occuparmi dei problemi della Granda dal ruolo di Presidente del gruppo regionale
dell’Udc. Il tempo che avanzerà dall’impegno provinciale, sarà messo a disposizione di tutta la comunità che rappresento a maggior ragione stante il difficile
momento attraversato anche dalla nostra provincia.
Giovanni Negro (presidente del gruppo Udc in Consiglio regionale,
Monteu Roero)-Foto
GIUSTIZIA IN STATO CONFUSIONALE, MA LA POLITICA PIÙ ANCORA
E
gregio direttore, che la politica italiana si stia progressivamente degradando non è una notizia dell’ultima ora.
Già solo il fatto che sia stata messa da parte dal Presidente della
Repubblica per affidare il governo del Paese a dei privati (si fa per
dire) nonché illustri cittadini italiani declassa in modo dirompente
la nostra dirigenza politica.
Recente, all’atto della stesura di queste note, è il comportamento di
un partito non grande, ma sufficiente per costituire una maggioranza, che pensava di subordinare il destino di un deputato sotto processo a interessi squisitamente politici, se non addirittura partitici.
Non nomino il partito in oggetto per non dare adito ad accuse di
partigianeria, ma ognuno sa qual è, se ha letto i giornali o seguito
78
á 19 gennaio 2012
radio e televisioni che una volta tanto sono stati pressoché unanimi nel deprecarne l’atteggiamento.
La giustizia è già di per sé sovente in stato confusionale per la complessità dei problemi che deve affrontare e possibilmente risolvere,
ma se al suo livello e anche molto più in basso, come nel caso specifico, si mette la politica, mi chiedo: dove andremo a finire?
Teniamo conto che siamo in una emergenza economica e finanziaria in cui sono coinvolte non solo l’Italia e l’Europa, ma anche il resto del mondo. Stavolta basterà lo “stellone” a salvarci?
Speriamo di sì, ma non c’è più certezza che tenga; si rischia di andare tutti a fondo, e tante grazie al partito su non nominato.
Francesco Sobrero (Alba)
n «OLTRE, PER L’ITALIA»:
UN IMPEGNO DELICATO
Le parole definiscono
un oggetto in base a una
convenzione accettata
e condivisa. Ma il valore
delle parole muta ed esse
stesse modificano la realtà.
Chi ha coniato l’espressione
“terzo polo” sapeva di usare
un concetto sconosciuto alla
fisica e al dizionario: i poli
sono tali in quanto sono due.
Per questo tra essi non c’è
una gerarchia: la qualità dei
poli sta nel bilanciamento,
mentre insita nella definizione
“terzo” c’è l’idea che esso
venga dopo. Passato un
anno, è lecito chiedersi se
i sottoscrittori di quel patto
volessero introdurre una
forzatura linguistica per
indicare la fine di un sistema
politico ed elettorale fondato
sul bipolarismo. La risposta
sta nelle dichiarazioni del
presidente Fini (foto), il quale
ha delineato il futuro del
Paese in un bipolarismo che
non sia la semplice
riedizione di quello appena
naufragato, ma neanche una
forma di proporzionalismo
che lasci liberi tutti di
aggiustarsi le alleanze in
corso d’opera. E allora dirsi
“terzi” significa porsi come
“altro” rispetto all’esistente,
non un centro, che in una
logica bipolare non avrebbe
spazio, non il sostituto di una
delle coalizioni in campo. Il
binomio astratto destra-sinistra
non rappresenta più istanze
concrete e soprattutto le forze
che l’hanno usato recitano
una pantomima incapace
di dare risposte ai problemi.
Sono, anzi, esse stesse
all’origine dei problemi.
Quindi il processo di fusione
tra forze non omogenee non
può essere ridotto a pura
operazione elettorale,
destinata a un fragoroso
fallimento. La forza di questa
idea risiede nel valore
fondativo di un soggetto
che sia davvero nuovo, non
la somma di tre segmenti
elettorali, uniti dallo stato
di necessità. Dev’essere l’atto
responsabile di chi rimette
in discussione la propria
storia e le proprie garanzie
in un processo inclusivo, con
l’ambizione di generare una
forza basata su concezioni
nuove di rappresentanza,
protagonista della
rigenerazione del sistema
politico. Quindi, semmai,
“primi” nel senso che si
vada per primi a esplorare
territori nuovi. Ma ora
la questione del nome si
pone per dare un significato
all’impresa e collocarla al
giusto posto nell’immaginario
politico. Esso dovrà evocare
l’idea di una forza non
costituita ma costituente, una
costituente per gli italiani.
La realtà di “Futuro e libertà”,
tra qualche contraddizione,
rappresenta il coronamento
di un grande sforzo umano,
politico e di militanza.
Si apre però una nuova
stagione e serve una
“ripartenza” adeguata:
lanciare un patto per il
“patriottismo repubblicano”
che coinvolga energie
intellettuali e politiche in
grado di costituire un grande
schieramento riformista,
moderno, europeo
e legalitario. Ambiente,
legalità, identità
e consapevolezza culturale,
coesione sociale
e nazionale, diritti civili,
innovazione, sovranità
della politica, devono essere
i punti di riferimento per
costruire un patto innovativo
e vincente. Un patto in cui
vivranno, rielaborate e intrise
di novità, le idee e i valori
che hanno costituito l’eredità
nobile del nostro percorso
e della destra italiana,
che abbiano salvato dal
berlusconismo, dall’affarismo
e da figure caricaturali
e ignobili. Non un nuovo
centro, ma un avanzamento
dei valori patriottici e sociali
su cui costruire le solide basi
della terza Repubblica.
Oltre, per l’Italia.
Federico Pace
(responsabile del circolo
“Futuro e libertà” di Bra)
CUCINARE
È un vero jolly, perfetta alleata
per preparare diverse portate
e servire saporite pietanze:
dai primi piatti, ai dolci,
sino ai classici contorni...
Mandaci le tue ricette!
Le pubblicheremo
su www.ideawebtv.it
FARFALLE
ALLA CREMA DI ZUCCA
INGREDIENTI
400 g di zucca|350 g di farfalle|una cipolla
uno spicchio d’aglio|una patata
una carota|olio d’oliva|una noce
di burro|sale|pepe|parmigiano
1.
PREPARAZIONE
Tagliate la zucca a pezzetti, scartate semi
e filamenti e fate cuocere in forno a 180° C
per 40 minuti. Passatela dunque allo
schiacciapatate. Fate bollire anche
la patata e riducetela in purea.
2.
Tritate la cipolla e la carota e fatele rosolare
con uno spicchio d’aglio. Aggiungete la purea
di patate e di zucca e lasciate cuocere
per qualche minuto.
3.
Scolate le farfalle al dente e unitele alla purea
di zucca preparata in precedenza.
Amalgamate l’insieme con una noce di burro
e un po’ di pepe. Cospargete il piatto con
abbondante parmigiano. Impiattate e servite!
Sempre zucca rimarrà
Arte
I TESORI EGIZI SONO “ON-LINE”
a cura di Giorgio Barberis
IL MUSEO TORINESE
APPLICA, PRIMO IN
ITALIA, UN SOFTWARE
DI ECCEZIONALE
INTERESSE, MENTRE
FINO AL 2016 SARÀ
INTERESSATO DA UN
GRANDIOSO PIANO
DI RESTAURO
E DI POTENZIAMENTO
DELLE SUE SALE
U
na novità assoluta è la definitiva realizzazione di un database “on-line”,
promosso dalla fondazione “Museo delle antichità egizie”, che, in trenta
titoli (dalle mummie ai papiri, dalle statue ai corredi funerari, dal mobilio
ai gioielli, ai giocattoli) cataloga undicimila dei suoi spettacolari reperti
esposti nelle sale o conservati nei magazzini. Chiunque lo desideri può ora “prendere
contatto” con quei tesori che un software di importanza mondiale ha archiviato e continua a introitare arricchendoli con i risultati del lavoro quotidiano degli esperti del
museo. I campi di ricerca possono essere combinati dal fruitore in più categorie e con
“menu” di scelta. Emergono così siti di provenienza, materiali di composizione, approfondimenti bibliografici che possono svelare i segreti dei tesori che Torino conserva e che
offre attraverso il “Museum plus”, primo museo in Italia ad applicarlo.
La piena accessibilità, finalmente disponibile, ha soddisfatto la volontà espressa dalla
direttrice, Eleni Vassilika, e dal presidente, Alain Elkann, nel momento in cui si è disposto, a ottobre, il grande cantiere di restauro che darà un volto nuovo alla preziosa esposizione. L’ampliamento virtuale della ricerca si affianca al perfezionamento della mise
espositiva del museo tramite opere che il Comitato scientifico segue sul filo degli ottimi
risultati del flusso di visitatori, anche stranieri, aumentato del 25% nel 2011.
I lavori museali di ingrandimento espositivo previsti, che la “Zoppoli & Pulcher” e i Nicola di Aramengo hanno iniziato a eseguire e che si protrarranno fino al 2016 per un
budget vicino ai 50 milioni di euro, saranno eseguiti a regola d’arte senza chiudere la prestigiosa sede e, con agilità e inventiva, si continuerà a ricevere il sempre più folto pubblico proseguendo nel cammino di ricerca con i nuovi studi che lo staff dell’Egizio ha intrapreso mentre, in tempo reale appunto, tutto confluirà “on-line”.
Il capitale costituito dal patrimonio d’arte che la storia ha consegnato alla città della
Mole sarà pertanto sempre meglio studiato, esposto e conosciuto, specie se si incrementeranno anche le possibili donazioni degli eventuali generosi che vorranno lasciare testimonianza di sé nel prestigioso museo torinese.
Si tratta di donazioni deducibili dalle tasse e trasparenti, utili certamente, in un’ottica
internazionale, a dare sempre maggior prestigio a Torino e a tutto il Paese, foriere di linfa
economica, di nuovi posti di lavoro, di grandi ricadute economiche sul territorio.
Siamo di fronte a un encomiabile e meritevole esempio di come la nostra economia potrebbe riprendersi velocemente, senza “succhiare sangue” ai soliti noti, se si pensasse di
più a valorizzare i capolavori di una penisola che potrebbe rifondare, attraverso le sue
bellezze architettoniche e naturali, nonché il patrimonio artistico, la propria attività nel
pieno rispetto dell’articolo 1 della Costituzione italiana.
n “TRANSAFRICANA”
Bene Vagienna-Palazzo “Lucerna di Rorà”
(fino al 29 gennaio)
Ultimi giorni per ammirare le opere del gruppo di
pittori e scultori africani (Bush, Camara, Lilanga,
Mahlangu, Mbuno e Wanjau) che Achille Bonito
Oliva ha riunito in un unicum noto a livello
internazionale. Approfittando, domenica 29,
per una visita al tradizionale mercatino locale.
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á 19 gennaio 2012
n PABLO PICASSO
“I SALTIMBANCHI”
Genova-Palazzo ducale
(fino al 29 gennaio)
La serie completa di 15 incisioni
originali, acqueforti e puntesecche
che Picasso dedicò al mondo dei
saltimbanchi tra il 1904-1905, edite
da “Vollard” a Parigi nel 1913.
n ”L’ITALIA DOPO L’UNITÀ”
Torino-Villa “Amoretti”
(fino al 28 gennaio)
L’immagine del Paese dopo l’unità
che si è voluta tramandare
e divulgare attraverso le vedute
è quella legata, in particolare,
alla magnificenza del suo enorme
patrimonio artistico e culturale.