GUIDA ALLA “SENIORITY”
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GUIDA ALLA “SENIORITY”
GUIDA ALLA “SENIORITY” Over40: la persona al centro dei servizi Aprile 2010 La Guida è stata realizzata nell’ambito della ricerca Sulla strada della seniority. I lavoratori over 40 tra fuoriuscita forzata e ri-collocazione qualificata, promossa dalla Direzione Generale Famiglia e solidarietà sociale e affidata a IReR nell’ambito del Programma delle ricerche strategiche 2007 (Cod. IReR: 2007B031). Indice Introduzione 4 Sezione prima Come cercare lavoro Informazioni generali 1. Il primo passo 2. Cosa sono i Centri per l’impiego? 3. I servizi offerti 7 8 8 8 9 Sezione seconda La formazione più adatta a me Informazioni generali 1. Quale formazione è più adatta a me? 1.1. Possiedi la licenza elementare o licenza media? 1.2. Possiedi un diploma di scuola superiore? 1.3. Possiedi una laurea? 2. Il Tirocinio Formativo e di Orientamento 2.1. Che durata ha il tirocinio? 2.2. Dove si può svolgere? 2.3. Come posso attivare un Tirocinio? 2.4. Cos’è il progetto formativo? 2.5. Il tutor 3. Il sistema Dote 3.1. Dote Lavoro 3.2. Dote Formazione 11 12 13 13 14 15 15 15 16 16 16 17 17 17 19 Sezione terza Interventi e servizi di sostegno Informazioni generali 1. Luoghi di ascolto e servizi cui è possibile rivolgersi 20 21 21 Percorsi 1. Percorso “Riqualificazione professionale” 2. Percorso “Potenziamento delle competenze” 3. Percorso “Autoimprenditorialità’” 24 26 28 30 3 Introduzione 4 La crisi economica iniziata nella seconda metà degli anni Novanta e il diffondersi di tipologie contrattuali a tempo, quali strumenti di “flessibilità”, hanno prodotto profondi mutamenti nel mercato del lavoro italiano. Una delle conseguenze di segno negativo, è stata la nascita di una nuova categoria di lavoratori espulsi dal mercato del lavoro prima dell’età pensionabile e lontani dalla fascia giovanile, in favore dell’occupazione di giovani lavoratori privi di quel sistema di garanzie che aveva caratterizzato l’ordinamento giuslavoristico italiano per diversi decenni. Attualmente, il fenomeno della crisi occupazionale che coinvolge i lavoratori più maturi si sta intensificando, tanto da connotarsi come problema sociale. In primo luogo, i lavoratori over40 in difficoltà occupazionale devono affrontare una serie di questioni di ordine pratico e organizzativo, soprattutto di natura economica, che i giovani lavoratori sentono con minore intensità in ragione del fatto che possono vivere ancora in famiglia. In secondo luogo, coloro che vivono una crisi occupazionale dopo anni trascorsi sul mercato in una posizione stabile, devono entrare a conoscenza delle nuove modalità che regolano l’inserimento o il reinserimento lavorativo. La Regione Lombardia ha preso in carico la questione dei lavoratori maturi espulsi dal mondo del lavoro, e sta indirizzando la sua azione alla ricerca e attuazione di politiche e strumenti capaci di governare il fenomeno. Le leggi regionali 22/2006, “Il mercato del lavoro in Lombardia”, e 19/2007, “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia”, e i relativi decreti attuativi, hanno promosso un sistema di governance teso a valorizzare il capitale umano e a fornire un sostegno sempre più qualificato e personalizzato. La riforma, innanzitutto, intende promuovere un mercato del lavoro trasparente e accessibile a tutti, in cui operi una rete efficiente di servizi formativi e di sostegno all’occupazione. Grande è l’importanza attribuita ai sistemi di valutazione dei servizi offerti, affinché il loro continuo miglioramento permetta una scelta sempre più responsabile e consapevole da parte degli utenti. Il percorso di riforma avviato dalla Regione Lombardia si ispira a un modello fondato sulla centralità della persona, che possiamo definire “in ascolto”, perché costruito a partire dalle esigenze della persona stessa. In questa stessa logica l’insieme delle politiche di welfare in Regione Lombardia promuovono un sistema di offerta che sappia 5 sempre meglio supportare le persone e le famiglie, in particolari momenti di difficoltà o in presenza di condizioni di fragilità. Perché la Guida La ricerca dei servizi di sostegno, di formazione e di lavoro si rivela particolarmente impegnativa per i lavoratori più maturi e l’accesso alle informazioni e ai canali di inserimento e di reinserimento lavorativo diventa fondamentale per indirizzare i propri sforzi. La Regione Lombardia, con la Guida alla seniority, intende offrire uno strumento di pratica consultazione e di facile reperimento delle informazioni riguardanti l’offerta regionale. Integrano lo strumento alcune indicazioni sul sistema di offerta sociale e socio-sanitaria, perché possa facilmente accedervi chi avesse bisogno di una forma anche temporanea di aiuto sociale, psicologico o economico. Come usare la Guida La Guida si divide in tre sezioni, ognuna delle quali si apre con una breve introduzione di carattere generale. La prima sezione conduce il lavoratore in difficoltà occupazionale alla scoperta del funzionamento del mercato del lavoro così come si presenta oggi, dopo le varie riforme, e lo aiuta ad orientarsi. La seconda sezione, è dedicata all’offerta formativa regionale rivolta ai lavoratori che intendono completare gli studi interrotti, o che intendono acquisire un ulteriore titolo al fine di reinserirsi nel mondo del lavoro. La terza sezione fornisce alcune informazioni sui servizi di sostegno psicologico e socio-assistenziale offerti dalla Regione Lombardia, aperti alla popolazione, cui possono accedere anche le persone in difficoltà occupazionale. Ogni sezione presenta dei box di approfondimento, che forniscono interessanti dettagli sugli argomenti trattati all’interno della sezione stessa. La parte finale della Guida, denominata “Percorsi”, suggerisce una serie di possibili percorsi che si possono effettuare per arrivare al traguardo finale: un nuovo lavoro e la progressiva riconquista degli spazi della propria vita. 6 Sezione prima Come cercare lavoro 7 Informazioni generali Il sistema di funzionamento del mercato del lavoro è profondamente cambiato nel corso degli ultimi dieci anni, in particolare a seguito della Riforma Biagi (legge 30/2003 e decreto attuativo 276/2003). Attualmente, per cercare lavoro puoi rivolgerti a una rete di Servizi per il lavoro aperta agli operatori pubblici e privati accreditati. La mappa della rete dei servizi attualmente comprende i Servizi per il lavoro, i servizi sociali e di cura. Per avere maggiori informazioni sulla rete dei servizi visita il sito: www.formalavoro.regione.lombardia.it 1. Il primo passo Il primo passo da compiere per cercare lavoro è quello di rivolgersi ai Servizi per il lavoro della propria provincia e dichiarare “l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa” e la conseguente attribuzione dello stato di disoccupazione da parte del servizio stesso. 2. Cosa sono i Servizi per il lavoro pubblici? I Servizi pubblici per il lavoro sono gli uffici che gestiscono a livello provinciale il mercato del lavoro. Il D. Lgs. 297/2002 ha soppresso le liste di collocamento (restano in vigore solo le liste dei lavoratori disabili, dei lavoratori in mobilità e dei lavoratori dello spettacolo) e ha istituito l’elenco anagrafico, attivato e gestito dai Servizi per il lavoro pubblici. Essi inseriscono i dati relativi a ciascun lavoratore nella scheda anagrafica, sulla base delle dichiarazioni rese da quest’ultimo. All’atto dell’iscrizione, al lavoratore viene attribuito il profilo professionale che è disponibile ad accettare. 8 A questo punto il Servizio per il lavoro e il lavoratore sottoscrivono il Patto di servizio. Cos’è il Patto di Servizio? Si tratta di un accordo tra il Servizio per il lavoro e il suo fruitore: il lavoratore o l’azienda. Nel patto vengono formalizzati i reciproci impegni: da una parte il Servizio per il lavoro si impegna a offrire dei servizi efficienti; dall’altra, il lavoratore o l’azienda si impegnano a portare a buon fine i servizi di cui usufruiscono. 3. I servizi offerti I Servizi per il lavoro offrono diverse tipologie di servizi, tutti assolutamente gratuiti. Il servizio di accoglienza e informazione ti offre la possibilità di effettuare un colloquio di accoglienza con gli operatori, al fine di individuare le tue richieste e le tue esigenze; ti permette, inoltre, di entrare a conoscenza delle informazioni sulle tematiche del lavoro, e sui servizi interni ed esterni a tua disposizione. Nel colloquio si compila la scheda professionale che mette in rilievo le tue competenze e le tue attitudini. Grazie al colloquio di accoglienza, vieni inserito in una banca dati che viene messa a disposizione delle aziende che ricercano personale. Attraverso l’autoconsultazione, puoi visionare i materiali informativi sul lavoro e le opportunità formative offerte sul territorio, messi a disposizione degli utenti presso ciascun Servizio per il lavoro. I servizi di orientamento e consulenza ti danno l’opportunità di fare il punto della tua vita professionale e formativa, e puoi valutare esperienze, competenze, attitudini, motivazione e vincoli. Ti supportano, cioè, nella costruzione di un progetto lavorativo personalizzato. Attraverso il colloquio individuale di orientamento puoi comprendere meglio i tuoi interessi e attitudini professionali, così da indirizzare la tua ricerca del lavoro. Sono previsti anche degli incontri formativi in piccoli gruppi guidati da un esperto: sono i Laboratori di ricerca attiva del lavoro. L’esperto ti aiuta nell’individuare modalità e strategie per rientrare nel mondo del lavoro. Le tematiche trattate sono: 9 stesura del curriculum vitae; tecniche di comunicazione interpersonale; saper leggere e rispondere alle inserzioni di offerte di lavoro; come affrontare il colloquio di lavoro e la selezione del personale. Ti viene offerta, inoltre, la possibilità di redigere un bilancio di competenze personale e professionale. Cos’è un bilancio di competenze? È un percorso di analisi delle esperienze formative, professionali e sociali, che consente di individuare le competenze e gli elementi valorizzabili del destinatario, al fine di progettare un piano di sviluppo professionale per il raggiungimento di specifici obiettivi. Il percorso, articolato in funzione delle necessità, è tracciato in appositi verbali, e l’esito è sintetizzato in una scheda individuale. Ricorda che… Se non ci si presenta alla convocazione da parte del Servizio per il lavoro per il colloquio di orientamento, in mancanza di un giustificato motivo, o si rifiuta in modo non motivato un’offerta di lavoro a tempo pieno e indeterminato o a tempo determinato superiore agli 8 mesi (o a 4 mesi se si ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni o 29 se laureati) si perde lo stato di disoccupazione; si perde lo stato di disoccupazione anche se non ci si presenta, senza un giustificato motivo, alla convocazione per un corso di riqualificazione o formazione professionale; in caso di accettazione di un’offerta di lavoro a tempo determinato o di lavoro temporaneo inferiore a 8 mesi (o a 4 mesi se si è giovani), lo stato di disoccupazione viene sospeso e, al termine del lavoro, si resta iscritti nell’elenco anagrafico del Servizio per il lavoro. 10 Sezione seconda La formazione più adatta a me 11 Informazioni generali Con la riforma del sistema educativo regionale (legge regionale 19/2007) vengono garantiti percorsi flessibili adeguati alle esigenze di apprendimento di ciascuno. Infatti, è previsto il superamento della divisione tra istruzione liceale, istruzione tecnica, istruzione professionale e formazione professionale, nella prospettiva di creare un sistema organico e unitario, orientato all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Cos’è l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita? L’apprendimento lungo tutto l’arco della vita, o long life learning, è una strategia adottata a livello europeo da tutti gli Stati membri, diretta a garantire a tutti i cittadini un costante miglioramento della propria conoscenza e del livello di competenze possedute. La finalità è quella di offrire pari opportunità a tutti e di adattarsi ai continui cambiamenti economici e sociali in atto. A tal fine, anche la Regione Lombardia, in accordo con le parti sociali e le istituzioni locali, programma l’offerta formativa regionale e organizza un sistema di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti formativi diretto a garantire la spendibilità delle competenze non solo sul territorio regionale, ma su quello nazionale ed europeo. Cos’è l’offerta formativa? È l’insieme delle proposte di istruzione e formazione del sistema educativo disponibili sul territorio. Cos’è la certificazione delle competenze? La certificazione delle competenze è il processo che garantisce la messa in trasparenza delle esperienze e delle competenze acquisite da ciascun individuo. È attraverso la certificazione che si rende possibile la realizzazione di percorsi integrati di istruzione, formazione professionale e lavoro. Le competenze acquisite vengono registrate sul libretto formativo individuale, che è rilasciato dalla Regione; ma spetta al titolare il suo aggiornamento. 12 I servizi del sistema di istruzione e formazione sono erogati dagli operatori, pubblici o privati, accreditati per la formazione e iscritti all’Albo regionale. 1. Quale formazione è più adatta a me? Nell’ambito dell’offerta formativa regionale puoi scegliere il percorso formativo più adatto alle tue esigenze. 1.1. Possiedi la licenza elementare o licenza media? Hai diverse offerte, per esempio potresti iscriverti a un corso di Educazione degli adulti (EDA). I corsi EDA sono rivolti a tutti coloro che hanno compiuto il 15° anno di età che siano privi del titolo della scuola dell’Obbligo, o che, pur in possesso, intendano aggiornare la propria formazione. Se desideri seguire un corso EDA devi rivolgerti ai Centri Territoriali Permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta (CTP). Cosa sono i CTP? I Centri Territoriali Permanenti per l’istruzione e la formazione in età adulta, sono le strutture preposte alla programmazione e all’erogazione della formazione destinata alla popolazione adulta. Il Centro organizza una prima fase di accoglienza finalizzata alla conoscenza dell’allievo, alla raccolta dei bisogni di apprendimento, e alla comprensione delle sue capacità e competenze. La fase di accoglienza si conclude con il Patto formativo. 13 Cos’è il Patto formativo? È un accordo tra il Centro e l’allievo, dove viene definito un percorso formativo, gli obiettivi da raggiungere e le modalità con le quali il percorso viene svolto. Il Patto può essere ridefinito durante il percorso ed, eventualmente, modificato in base a nuove esigenze. Per avere un elenco aggiornato dei CTP in Lombardia puoi rivolgerti ai Servizi per il lavoro della tua provincia, o visitare il sito internet www.bdp.it 1.2. Possiedi un diploma di scuola superiore? Potresti seguire un percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS). Si tratta di percorsi formativi integrati, realizzati presso i Poli formativi, per la formazione di tecnici specializzati e di figure professionali da inserire nei diversi settori produttivi. I corsi durano in media 1200 ore, di fatto un anno scolastico. Sono rivolti ai diplomati di tutti gli istituti secondari superiori senza limiti di età, e a coloro che non sono in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore, previo accreditamento delle competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Cosa sono i Poli formativi? Sono raggruppamenti composti da Istituzioni scolastiche, Enti di Formazione Professionale, Imprese, Università, Centri di ricerca e altri soggetti che organizzano e propongono interventi di formazione tecnica superiore e azioni di sistema, progettati in stretta relazione con i sistemi produttivi territoriali e con il mondo della ricerca e dell'innovazione tecnologica. Per avere maggiori informazioni sui Poli formativi e sui corsi puoi rivolgerti ai Servizi per il lavoro della tua zona o visitare il sito www.formajob.it 14 1.3. Possiedi una laurea? Puoi frequentare un master. Il master è un titolo post laurea di perfezionamento scientifico e di alta formazione, successivo al conseguimento della laurea. I master possono essere di I livello, ai quali possono accedere sia coloro che possiedono una laurea specialistica o del vecchio ordinamento, sia coloro che possiedono una laurea triennale; o di II livello, rivolti esclusivamente a coloro che possiedono una laurea specialistica o del vecchio ordinamento. L’universo dei master è molto variegato: l’offerta riguarda i master universitari e i master organizzati da altri enti pubblici e/o privati. Possono essere gratuiti (in genere lo sono i master a cofinanziamento europeo) o a pagamento. Attenzione! Nella scelta di un master accertati della qualità della didattica, della serietà e dell’autorevolezza dei soggetti promotori e dei soggetti patrocinatori; infine, raccogli informazioni sul livello di occupazione offerto, verificando tutte le attività previste nell’ambito del percorso formativo dirette a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro al termine del master stesso (per esempio, rientrano in questo ambito gli stage, la previsione di visite di studio presso le aziende). 2. Il Tirocinio Formativo e di Orientamento Il Tirocinio Formativo e di Orientamento è uno strumento di inserimento al lavoro che non dà luogo all’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato ma che ti consente di fare una vera esperienza di lavoro. In questo modo hai la possibilità di capire qual è la professione giusta per te o di rafforzare le tue competenze. Non ci sono limiti di titolo di studio o di età per svolgere un Tirocinio Formativo e di Orientamento. 2.1. Che durata ha il tirocinio? Per i disoccupati la durata massima del tirocinio è di 6 mesi e non è assolutamente prorogabile. 15 Il tirocinante deve obbligatoriamente essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e per la responsabilità civile verso terzi, per tutta la durata del tirocinio. 2.2. Dove si può svolgere? Presso tutti gli enti pubblici e privati, purché abbiano almeno un dipendente a tempo indeterminato nel proprio organico. 2.3. Come posso attivare un Tirocinio? Per l’attivazione del tirocinio è necessaria la presenza di tre soggetti: il soggetto promotore, che garantisce la regolarità della procedura di attivazione e garantisce il suo corretto svolgimento dal punto di vista didattico e formativo; il soggetto ospitante, che accoglie presso la propria struttura, pubblica o privata, il tirocinante, e si occupa di affiancare il tirocinante durante l’esperienza lavorativa; il tirocinante. Il soggetto promotore e il soggetto ospitante sottoscrivono una convenzione e il progetto formativo. Possono promuovere i Tirocini formativi e di orientamento: l’Agenzia del Lavoro e le sezioni circoscrizionali per il collocamento; le università; il provveditorati agli studi; le istituzioni scolastiche. Ti puoi candidare spontaneamente presso l’azienda dove vorresti effettuare il tirocinio. 2.4. Cos’è il progetto formativo? Il progetto formativo è un vero e proprio contratto tra tirocinante e soggetto ospitante, approvato poi dal soggetto promotore. Il progetto formativo contiene i dati del tirocinante, i dati del 16 soggetto ospitante, l’orario e il luogo di svolgimento del tirocinio, gli estremi assicurativi, i nominativi dei tutor, e gli eventuali rimborsi. Nel progetto formativo vengono poi indicati l’obiettivo del tirocinio e le modalità necessarie per raggiungere l’obiettivo prefissato. Vale a dire quali sono le competenze che si vogliono raggiungere con il tirocinio e come fare ad acquisirle. 2.5. Il tutor Il tutor è la persona che ha il compito di seguire e assistere il tirocinante durante il percorso di tirocinio. Durante lo svolgimento del tirocinio sono previsti due tutor: il tutor didattico-organizzativo, responsabile dell’attività, nominato dal soggetto promotore; il tutor aziendale che seguirà il tirocinante nell’attività lavorativa. 3. Il Sistema Dote Il Sistema Dote è un sistema messo a punto dalla Regione Lombardia finalizzato ad aumentare le opportunità professionali e di formazione. La Dote è l’insieme delle risorse finanziarie assegnate a diverse categorie di persone, tra le quali i lavoratori over40 in difficoltà occupazionale, finalizzate alla realizzazione di un percorso di impiego o di re-impiego. La Dote può essere utilizzata presso gli operatori accreditati per realizzare le azioni concordate del Patto di servizio, stipulato tra l’operatore e il destinatario. 3.1. Dote Lavoro La Dote Lavoro ha l’obiettivo di aiutare la persona a reinserirsi nel mondo del lavoro. Permette di accedere a servizi di formazione e inserimento lavorativo. Inoltre, fornisce un sostegno economico a chi ha perso il lavoro per agevolare la partecipazione ai percorsi di reinserimento. La Dote Lavoro consente di fruire di servizi al lavoro e alla formazione, erogati da un Operatore accreditato al lavoro. 17 I servizi offerti dalla Dote Lavoro sono: - Colloquio di accoglienza di I livello. Il colloquio è finalizzato all’orientamento e all’informazione, e alla presa in carico del destinatario da parte dell’operatore. - Colloquio individuale di II livello (specialistico). Viene effettuato un esame più approfondito delle esigenze del destinatario e si fa un’analisi delle sue esperienze. Tutte le informazioni sono riportate in una scheda individuale. Inoltre, si compila il curriculum vitae in formato europeo. - Definizione del percorso. Viene definito il Piano di intervento personalizzato (PIP), e l’individuazione di percorsi formativi e/o lavorativi sulla base del fabbisogno individuale di formazione, e sulla base di uno scouting degli enti di formazione e dell’offerta formativa. - Bilancio di competenze. Questo servizio permette di tracciare il percorso delle esperienze formative, professionali e sociali, così da individuare le competenze possedute e quelle da sviluppare. Tutte le informazioni sono riportate nella scheda individuale delle competenze. - Tutoring e counselling orientativo. Questo servizio prevede le diverse attività: orientamento ai meccanismi del mercato del lavoro e agli strumenti di ricerca attiva di un’occupazione; aggiornamento del proprio curriculum vitae e predisposizione delle lettere di accompagnamento; preparazione per un colloquio di lavoro. - Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro. Si offre un supporto nella definizione del piano di ricerca del lavoro, attraverso, per esempio, l’individuazione delle opportunità lavorative e la valutazione delle offerte di lavoro; l’invio delle candidature; il contatto con l’azienda. - Monitoraggio, coordinamento e gestione PIP. L’operatore effettua un monitoraggio delle attività realizzate dal destinatario e ne valuta la conformità al PIP. - Consulenza e supporto auto imprenditorialità. È possibile utilizzare la Dote per realizzare un percorso orientato all’avvio di una propria impresa, a tal fine questo servizio permette di definire la propria idea imprenditoriale, di fare un’analisi delle attitudini verso l’imprenditorialità, una ricerca delle opportunità, e un’analisi dei problemi relativi allo sviluppo dell’impresa. 18 3.2. Dote Formazione La Dote Formazione permette di accedere ai servizi di formazione previsti all’interno del sistema di istruzione e formazione professionale della Regione Lombardia al fine di acquisire nuove competenze o rafforzare e aggiornare quelle già possedute. La Dote Formazione offre anche altri servizi: - Tutoring e accompagnamento allo stage. I servizi formativi sono integrati con il servizio di tutoring e accompagnamento quando è previsto uno stage. - Piano di Intervento Personalizzato (PIP). All’interno del PIP sono definiti i servizi di cui intende usufruire il destinatario. Se intendi usufruire della Dote Lavoro o della Dote Formazione puoi rivolgerti ai Servizi per il lavoro accreditati dalla Regione Lombardia o puoi visitare il sito internet www.formalavoro.regione.lombardia.it Sul sito puoi verificare se hai i requisiti per usufruire della Dote Lavoro o della Dote Formazione e compilare una bozza di domanda di Dote che poi completerai presso un centro accreditato. 19 Sezione terza Interventi e servizi di sostegno 20 Informazioni generali Lo stato di difficoltà occupazionale comporta una destabilizzazione che investe tutti i contesti di vita della persona; infatti, si ripercuote sulla famiglia e sul sistema di relazioni, aumentando la portata del problema stesso. La persona che vive un periodo di crisi lavorativa può perdere fiducia in sé stessa e andare incontro alla depressione; ha, quindi, bisogno di un sostegno nella ricerca di nuove opportunità lavorative, ma spesso ha anche bisogno di sostegno psicologico e socio-assistenziale. La Regione Lombardia promuove un sistema di interventi e servizi a sostegno di situazioni di difficoltà che abbracciano l’intera dimensione personale e relazionale, al di là dell’aiuto nella ricerca attiva di un posto di lavoro che può essere, invece, facilitata utilizzando gli strumenti illustrati nella prima e seconda parte e seguendo i percorsi di cui si parlerà nell’ultima parte di questa Guida. Oltre agli interventi più tradizionali sono state sviluppate in questi anni iniziative innovative e progettualità in attuazione della legge regionale 23/1999, “Politiche regionali per la famiglia”, e misure di agevolazione per le famiglie quali buoni e voucher sociali, buono famiglia, voucher socio-sanitario, prestito sull’onore, fondo sostegno affitti e contributi straordinari, misure di conciliazione famiglia–lavoro. 1. Luoghi di ascolto e servizi cui è possibile rivolgersi I consultori familiari La Regione Lombardia offre una rete di Consultori Pubblici, presso le ASL, e Privati accreditati. Cosa aspettarsi: un ascolto attento e partecipe; un sostegno psicologico individuale o di coppia; un percorso di consulenza familiare per la ricomposizione del conflitto di coppia; 21 un percorso di mediazione familiare per una separazione/divorzio che salvaguardi l’interesse dei figli; una presa in carico breve, non protratta nel tempo; l’individuazione di altri percorsi, se opportuni, in diversi servizi sociali/sociosanitari; Come accedere ai Consultori: direttamente, meglio previo appuntamento. I servizi socio-assistenziali dei Comuni Gli Enti Locali sono competenti per l’organizzazione e gestione di interventi e servizi di tipo assistenziale. È possibile, quindi, rivolgersi al proprio Comune di residenza. Cosa aspettarsi: accoglienza e ascolto presso il Segretariato Sociale; un orientamento nel piano di cura delle situazioni di fragilità in carico alla famiglia; un sostegno di tipo economico solo se le proprie condizioni reddituali lo consentono (in genere documentate sulla base dell’ISEE). Come accedere al Servizio sociale comunale: direttamente negli orari di Segratariato. Il Terzo settore e il mondo delle associazioni Molte Associazioni, Organizzazioni di Volontariato, Enti religiosi, Parrocchie, Cooperative e altri organismi sociali hanno moltiplicato in questi anni la loro presenza sul territorio regionale e la loro attività di sostegno alle persone e alle famiglie in difficoltà, sviluppando solidarietà e mutuo aiuto. Cosa aspettarsi: accoglienza nei centri di ascolto; risposte concrete in termini economici o di disponibilità di beni essenziali (alimentari, vestiario ecc.); orientamento all’uso del sistema di interventi e servizi; iniziative di auto mutuo aiuto; aiuto specifico nella scelta di percorsi di reinserimento lavorativo presso quelle associazioni promosse proprio in relazione al problema della crisi occupazionale over40. 22 Come accedere: le modalità di accesso sono specificate da ciascun servizio. Per avere maggiori informazioni puoi visitare il sito www.famiglia.regione.lombardia.it e gli altri siti in link 23 Percorsi 24 In questa sezione ti proponiamo tre percorsi ideali di ricollocazione professionale, in ognuno dei quali puoi trovare delle indicazioni utili alla creazione del percorso più adatto alle tue esigenze. Ciascun percorso è costruito sulla base dell’offerta formativa e di ricerca attiva del lavoro rivolta ai lavoratori over40 sul territorio lombardo e modellata su tre gruppi di lavoratori over40 in stato di difficoltà occupazionale. Al primo gruppo appartengono quei lavoratori che hanno svolto sempre mansioni che richiedevano una buona forma fisica (carpentieri, operai, imbianchini), e in possesso di un titolo di studio basso (licenza media o elementare). Al secondo gruppo appartengono quei lavoratori impiegati nel settore amministrativo/contabile, che possiedono un titolo di studio medio (diploma di scuola superiore). Al terzo gruppo, infine, appartengono quei lavoratori la cui professione richiedeva una grande qualificazione, la capacità di prendere decisioni e risolvere i problemi. Percorso “Riqualificazione Professionale” Obiettivo Riqualificazione professionale sulla base del fabbisogno dell’economia locale. Destinatari Tutti i disoccupati in possesso di un titolo di studio basso (licenza media o elementare), e/o che abbiano svolto lavori prevalentemente fisici e a basso contenuto di competenze. Percorso “Potenziamento Competenze” Obiettivo Rafforzamento delle competenze già acquisite adattandole ad un mercato del lavoro sempre più innovativo e competitivo. Destinatari Tutti i disoccupati in possesso di un titolo di studio medio (diploma di scuola superiore), e/o che abbiano svolto lavori di concetto che richiedevano un discreto numero di competenze e bassa autonomia decisionale. Percorso “Autoimprenditorialità” Obiettivo Costruzione di un percorso professionale autonomo, sulla base della propria esperienza professionale e adeguata al fabbisogno del territorio. Destinatari Tutti i disoccupati in possesso di un titolo di studio medio/alto (diploma di scuola superiore, laurea), e/o che abbiano svolto lavori altamente qualificati e a forte autonomia decisionale. Verifica se per titolo di studio o esperienza professionale appartieni al primo, al secondo o al terzo gruppo e scopri l’offerta più adatta alle tue esigenze. 25 1. Percorso “Riqualificazione professionale” Obiettivo Riqualificazione professionale sulla base del fabbisogno dell’economia locale Primo passo ORIENTATI E INFORMATI Rivolgiti ai Servizi per il lavoro della tua Provincia e dichiara “l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa”. Il servizio per il lavoro, di conseguenza: ti attribuisce lo STATO DI DISOCCUPAZIONE; ti iscrive nella scheda anagrafica; ti permette di sottoscrivere il PATTO DI SERVIZIO e di usufruire di tutti i servizi di orientamento e informazione (vedi Sezione Prima) Secondo passo VALUTA L’OFFERTA PIU’ ADATTA A TE Sulla base delle tue esigenze e dei tuoi obiettivi e sulla base dell’offerta regionale verifica se sei più interessato a un progetto di ricollocazione professionale che: 1) preveda anche un percorso formativo finalizzato alla riqualificazione e all’aggiornamento. 2) preveda l’analisi delle proposte di lavoro presenti sul territorio e la conseguente candidatura. 26 Terzo passo SCEGLI IL TUO PERCORSO FORMATIVO E DI RICOLLOCAZIONE Terzo passo SCEGLI IL TUO PERCORSO DI RICERCA ATTIVA DEL LAVORO Se decidi di intraprendere un progetto di ricollocazione professionale che preveda un percorso formativo, puoi scegliere tra le seguenti proposte: Se decidi di intraprendere un progetto di ricollocazione professionale che preveda la tua candidatura alle proposte di lavoro che ritieni interessanti, puoi: Corsi Educazione per gli Adulti presso i Centri Territoriali Permanenti (vedi Sezione seconda) Corsi IFTS presso i Poli Formativi (vedi Sezione seconda) Corsi di formazione professionale presso enti accreditati dalla Regione Lombardia (puoi avere informazioni sui corsi attivati nella tua Provincia allo Sportello del Servizio per il lavoro più vicino) Tirocini Formativi e di Orientamento, che prevedono una formazione “sul campo”, cioè potrai apprendere direttamente presso le aziende (vedi Sezione seconda) Dote Formazione, ti permette di costruire il tuo percorso tramite l’utilizzo di un ammontare di risorse economiche (vedi Sezione terza) Seguire i Laboratori di ricerca attiva del lavoro, che, per esempio, ti permettono di scrivere un buon curriculum, e ti propongono altre attività utili a realizzare una candidatura efficace (vedi Sezione prima) Rivolgerti ai Servizi per il lavoro, ricorda che sono i soggetti accreditati dalla Regione. Avrai a disposizione degli operatori che ti aiuteranno ad indirizzare la tua scelta e ti faranno conoscere le proposte di lavoro locali (vedi Sezione prima) 27 2. Percorso “Potenziamento delle competenze” Obiettivo Rafforzamento delle competenze già acquisite adattandole a un mercato del lavoro sempre più innovativo e competitivo. Primo passo ORIENTATI E INFORMATI Rivolgiti ai Servizi per il lavoro della tua Provincia e dichiara “l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa”. Il servizio per il lavoro, di conseguenza: ti attribuisce lo STATO DI DISOCCUPAZIONE; ti iscrive nella scheda anagrafica; ti permette di sottoscrivere il PATTO DI SERVIZIO e di usufruire di tutti i servizi di orientamento e informazione (vedi Sezione Prima) Secondo passo VALUTA L’OFFERTA PIU’ ADATTA A TE Sulla base delle tue esigenze e dei tuoi obiettivi e sulla base dell’offerta regionale verifica se sei più interessato a un progetto di ricollocazione professionale che: 1) preveda anche un percorso formativo finalizzato all’aggiornamento e al rafforzamento delle competenze che già possiedi. 2) preveda l’analisi delle proposte di lavoro presenti sul territorio e la conseguente candidatura. 28 Terzo passo SCEGLI IL TUO PERCORSO FORMATIVO E DI RICOLLOCAZIONE Terzo passo SCEGLI IL TUO PERCORSO DI RICERCA ATTIVA DEL LAVORO Se decidi di intraprendere un progetto di ricollocazione professionale che preveda un percorso formativo, puoi scegliere tra le seguenti proposte: Corsi IFTS presso i Poli Formativi (vedi Sezione seconda) Tirocini Formativi e di Orientamento, che prevedono una formazione “sul campo”, cioè potrai apprendere direttamente presso le aziende (vedi Sezione seconda) Dote Lavoro, ti permette di costruire il tuo percorso tramite l’utilizzo di un ammontare di risorse economiche (vedi Sezione terza) Se decidi di intraprendere un progetto di ricollocazione professionale che preveda la tua candidatura alle proposte di lavoro che ritieni interessanti, puoi: Seguire i Laboratori di ricerca attiva del lavoro, che, per esempio, ti permettono di scrivere un buon curriculum, e ti propongono altre attività utili a realizzare una candidatura efficace (vedi Sezione prima) Rivolgerti ai Servizi per il lavoro, ricorda che sono i soggetti accreditati dalla Regione. Avrai a disposizione degli operatori che ti aiuteranno ad indirizzare la tua scelta e ti faranno conoscere le proposte di lavoro locali (vedi Sezione prima) 29 3. Percorso “Autoimprenditorialità” Obiettivo Costruzione di un percorso professionale autonomo, sulla base della propria esperienza professionale e adeguata al fabbisogno del territorio Primo passo ORIENTATI E INFORMATI Rivolgiti ai Servizi per il lavoro della tua Provincia e dichiara “l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa”. Il servizio per il lavoro, di conseguenza: ti attribuisce lo STATO DI DISOCCUPAZIONE; ti iscrive nella scheda anagrafica; ti permette di sottoscrivere il PATTO DI SERVIZIO e di usufruire di tutti i servizi di orientamento e informazione (vedi Sezione Prima) Secondo passo VALUTA L’OFFERTA PIU’ ADATTA A TE Se il tuo obiettivo è quello di avviare un progetto di autoimpresa, verifica se preferisci seguire un progetto che: 1) preveda anche un percorso formativo finalizzato all’acquisizione di quelle competenze necessarie avviare un’impresa e stare sul mercato. 2) analizzi le diverse opportunità di finanziamento all’autoimprenditorialità e all’autoimpresa, offerte dalla legge nazionale e regionale. 30 Terzo passo SCEGLI IL TUO PERCORSO FORMATIVO E DI AUTOIMPRESA Terzo passo AUTOIMPRESA Se ritieni di poter intraprendere un progetto di auto impresa in modo indipendente dal percorso formativo, puoi: Rivolgerti ai servizi per il lavoro della tua Provincia, e richiedere tutte le informazioni sui finanziamenti previsti in sostegno dell’autoimprenditorialità. In particolare il Decreto Legislativo n. 185/2000 e la legge regionale n. 1/1999. Se decidi di intraprendere un progetto di autoimpresa che preveda un percorso formativo, puoi scegliere tra le seguenti proposte: Master o Corsi di Alta Formazione, ti permettono di acquisire competenze in materia societaria, fiscale, previdenziale, di marketing, ecc. (vedi Sezione seconda) Tirocini Formativi e di Orientamento, che prevedono una formazione “sul campo”, cioè testare in azienda la fattibilità del tuo progetto (vedi Sezione seconda) Dote Lavoro, ti permette di costruire il tuo percorso tramite l’utilizzo di un ammontare di risorse economiche (vedi Sezione terza) 31 Pubblicazione non in vendita IReR – Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia Via Copernico, 38 – 20125 Milano (Italy) e-mail [email protected] – website: www.irer.it 32