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IL GIULLARE EDITORE SRL - ANNO 5 - Numero 46 - Dicembre 2015 - trimestrale - Iscrizione al tribunale di Pistoia n°9 /2009 del 14 gennaio 2009 (Prezzo 1.00) COPIA OMAGGIO CIAO! 2015 UNA EDIZIONE SPECIALE DELLA RIVISTA IL BOOKMAGAZINE DELL’ANNO: I MIGLIORI SPORTIVI, I MIGLIORI IMPRENDITORI, I FATTI DI CRONACA CHE CI HANNO SCONVOLTO, I VOLTI CHE NON DIMENTICHEREMO MAI. E ANCHE UN PO’ DI STORIA DEL NOSTRO PROGETTO. 2 3 LA FOTOGRAFIA DELL’ANNO Pistoia Tutti noi abbiamo ancora negli occhi i drammatici fatti di Parigi. Quel 13 novembre, quando la capitale francese venne attaccata dagli estremisti islamici che non lasciarono scampo a 130 persone, morte per la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Un attacco vile che ha suscitato reazioni in ogni angolo del globo. Tutti hanno voluto rendere omaggio alla Francia e ai parigini, e Pistoia non è certamente stata da meno. Infatti, in Place de la Republique a Parigi, luogo divenuto simbolo della reazione civile della Francia e della comunità internazionale, è stato posto il Micco di Pistoia, simbolo del nostro capoluogo, che sul dorso riporta la scritta: “Pistoia è contro la violenza”. La statuetta, realizzata e gentilmente donata al Comune di Pistoia dall’artista Nevio di Marco, è stata portata in Francia da Filippo Breschi, cittadino pistoiese e noto calciatore che ha vestito la maglia arancione della squadra cittadina. OROMANIA Gioielleria specializzata nella vendita di orologi Rolex, Cartier, Bulgari e altri brand di lusso e gioielli preziosi, con diamante, nuovi, d’occasione e da collezione. Grandi Occasioni 4 Via Ugo Bassi, 42 - 51016 Montecatini Terme Tel: 0572 913067 - www.oromania.eu BIBLIOTECA di LORENZO BENEDETTI Arriva “L’alba dei papaveri” Il successo con le “Fie” vigilessa di professione, poetessa e pittrice per “amore dell’arte” i migliori scatti rubati alle donne per le strade di Milano La prima opera di Adua Biagioli Una raccolta di 69 poesie, frutto di un lavoro (o meglio di una passione) che parte da lontano. Adua Biagioli Spadi a 43 anni ha trovato il coraggio e la forza di raccogliere il meglio delle sue opere e farne un un unico libro. Il titolo è “L’alba dei papaveri”, pubblicato dalla casa editrice milanese “La vita felice” con prefazione di Ilaria Minghetti. “Ho raccolto qui – ci racconta Adua – le mie poesie scritte tra tra il 2007 e il 2014, ma in realtà scrivo da quando sono piccola. Negli ultimi anni ho avuto modo di confrontarmi con altre poetesse e con un insegnate, mi hanno convinta a portare a compimento questo sogno. Purtroppo non posso farne una professione. Nella vita faccio la vigilessa, un lavoro diametralmente opposto a quello della scrittura. Quando sono in servizio non c’è spazio per la fantasia e l’invenzione, ma, nonostante questo, sono continuamente alla ricerca di una fonte di ispirazione. Questa può presentarsi in qualsiasi momento della giornata. Secondo me le poesie sono un po’ come i fiori: basta solamente stare attenti ed essere pronti a vederle quando arrivano”. Non c’è solo la poesia nel suo bagaglio di artista. Adua infatti è anche una pittrice: “Sono due mondi che entrano continuamente in contatto. Non si può pensare all’uno senza immaginarsi l’altro. Non a caso nella copertina del libro c’è proprio uno dei miei dipinti”. È facile capire quale sia il suo sogno: “Vorrei, prima o poi, che la pittura e la scrittura diventassero la mia vita, il mio lavoro. Ma so che è giusto andare per gradi, così intanto continuo a studiare le mie cose con grande calma. In cantiere ho un’altra raccolta di poesie e, magari, un romanzo. Sarà molto dura riuscire a portare tutto a termine, ma ci voglio credere”. 6 La raccolta del fotografo Ray Banhoff: Nell’era di Whatsapp e delle chat di gruppo, una delle pratiche più in voga, soprattutto tra gli utenti maschili, è quella di scattare foto di nascosto a perfetti sconosciuti che si incontrano per le strade. Un modo per condividere un momento della propria giornata insieme agli amici e staccare un po’ dalla fatica del quotidiano. C’è chi di questa usanza ne ha fatto un libro. Si chiama Ray Banhoff, al secolo Gianluca Gliori, fotografo 33enne originario di Pieve a Nievole ma anni residente a Milano, che ha pubblicato il libro “Banhoff Street – vol.1 Fie”. Si tratta di una raccolta fotografica di immagini, scattate di nascosto, che ritraggono le donne del capoluogo lombardo. “In due anni – ha raccontato in esclusiva al nostro sito internet – ho messo insieme qualcosa come 3 mila foto. Una sera a Livorno, parlando con quella che sarebbe diventata la mia fidanzata (Martina Spagoli, fotografa ed editrice livornese, ndr) mi sono convinto di provare a pubblicare questo mio lavoro. Ho sottoposto l’idea a un grandissimo della fotografia italiana come Toni Thorimbert, il quale non solo ne è rimasto entusiasta ma addirittura si è offerto di curarne la pubblicazione”. Il libro ha avuto un successo inaspettato persino per lui. Molte testate giornalistiche nazionali si sono interessate all’opera e alcune donne che si sono riconosciute lo hanno contatto e si sono fatte autografare il libro: “Sono stato accusato di essere un guardone volgare, ma a me non interessa: mi piacciono le donne, credo non ci sia nulla di male, e questo è stato un modo tutto mio per omaggiarle. Sogno un giorno di poter realizzare un lavoro sulla Valdinievole, qualcosa di autobiografico che devo ancora definire nella mia testa”. 7 EDITORIALE ANDREA SPADONI A VOLTE LA FINE È ANCHE L’INIZIO CIAO 2015 Andrea Spadoni, giornalista e autore televisivo, è il fondatore de IL GIULLARE MAGAZINE e direttore responsabile della struttura editoriale dal giugno 2009. Formatosi professionalmente a La Nazione, dove ha lavorato per un decennio a Montecatini e Pistoia, occupandosi principalmente di cronaca nera, ha lavorato anche in ambito gossip per i settimanali Visto, Novella, Vip, Star Tv. Ha collaborato anche con i programmi televisivi Pomeriggio 5, Uno Mattina, Buona Domenica. L a fine dell’anno è sempre il tempo dei bilanci. E’ il momento in cui si mettono in fila le cose fatte e quelle che si dovevano fare, ma non si sono portate a termine. Un po’ come accade in contabilità, con il dare e l’avere. Per questo motivo anche Il GIULLARE esce questo mese, l’ultima settimana del 2015. Lo abbiamo deciso perché ci piaceva realizzare un giornale che raggruppasse le cose migliori di questo anno, i fatti che ne hanno segnato l’andamento, i personaggi maggiormente in vista, i successi, le nuove imprese, le iniziative e gli eventi. Ci piaceva l’idea di raccontare momenti che abbiamo condiviso e da condividere di nuovo sfogliando la nostra rivista. La fine del 2015 è un momento di riflessione e di bilanci anche per noi, per la nostra redazione, per l’azienda editoriale che ha portato avanti il progetto de Il GIULLARE MAGAZINE che dal 2014 si è evoluto ed è sbarcato anche sul web. Fare impresa editoriale oggi, in provincia, è molto faticoso e impegnativo economicamente e stampare una rivista cartacea è sempre una avventura che non sai, alla fine, dove ti porta. Lo stesso, dopo 6 anni di attività, piace comunque sempre ribadire che il profumo della carta 8 è sempre un po’ più particolare di quello che si respire quando si legge una notizia su internet. Per questo abbiamo creato il bookmagazine che chiude un cerchio: un anno, il 2015, ma anche il nostro percorso iniziato nel caldo giugno 2009 al Gambrinus, con la nascita della nostra prima rivista. Pensiamo di aver trasmesso innovazione e positività, pensiamo di aver realizzato un bel giornale, sicuramente l’unico del nostro territorio che si legge e non si sfoglia, abbiamo cercato di lanciare un nuovo modo di fare giornalismo in provincia. Siamo contenti per tutto quello che abbiamo realizzato e per la crescita della nostra struttura, sempre attenta ai cambiamenti del mondo e della comunicazione. Quindi, questa ultima edizione del 2015, non vuole essere il nostro epitaffio, ma semplicemente, un segno che da ora in poi cambieremo ancora. Forse cresceremo. Abbiamo voglia di farlo e di non fermarci, ma lo stesso, queste pagine, questo giornale, questo format, è quello al quale siamo tutti più affezionati. Buona lettura e buon anno. Vi aspettiamo anche sul nostro web magazine: www.ilgiullaremagazine.com SOMMARIO DICEMBRE 2015 4 6 8 14 16 19 20 24 26 La fotografia dell’anno Biblioteca Editoriale di Andrea Spadoni Volti Cronaca SOCIETÀ EDITORIALE Il Giullare Editore Srl Via Franchetti, 11 Pistoia Vippando AMMINISTRATORE UNICO Maurizio Carrara Faccia a faccia con Valentina Vignali El Diablo 20 DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Spadoni 45 Febbre Biancorossa 30 10 24 28 30 34 36 38 42 REDAZIONE Lorenzo Benedetti, Davide Lemmi, Carlo Alberto Pazienza ([email protected]) FOTOGRAFIA Marta Colombo Martina Frosini PROGETTO GRAFICO Eva Bugiani Sport CONSULENZA LEGALE Giuseppe Vanità Una vita per il calcio Economia Caso Etruria Storie Le nuove attività 11 58 SOMMARIO DICEMBRE 2015 46 48 50 52 56 58 60 62 64 66 68 72 74 12 Tempi moderni Moda L’intervista Natale Tecnologia 46 Il personaggio Eventi Medicia L’eccellenza 62 Bellezza Top % Flop HANNO COLLABORATO Ilaria Pinochi, Federico Guidi, Filippo Palazzoni, Silvia Innocenti, Davide Paolini, Leonardo Soldati, Benedetta Ballati IL GIULLARE MAGAZINE Iscrizione al tribunale di Pistoia n° 9/2009 del 14 maggio 2009. Iscrizione al ROC (Registro Operatori di Comunicazione) n° 25030. Sede Legale: Via Franchetti, 11 - 51100 Pistoia Telefono 3342251974 PEC: [email protected] Email: [email protected] [email protected] STAMPA Cartografica Toscana Srl Via Luccio, 15 – Ponte Buggianese DISTRIBUZIONE: Martini Dumas Spa Via Venturi 1/E – Pistoia WEB & SOCIAL ilgiullaremagazine.com Facebook: Il Giullare Twitter: @ilgiullare_free Instagram: @ilgiullare_magazine Fotonoi La curiosità 71 IL GIULLARE LO ACQUISTI IN EDICOLA O IN ABBONAMENTO CONTATTA LA NOSTRA REDAZIONE [email protected] 13 VOLTI di CARLO ALBERTO PAZIENZA IL GIULLARE SPECIALE 2015: STORIE, PERSONAGGI E FATTI DI CRONACA IL 2015 È STATO UN ANNO DAVVERO INTENSO E PIENO DI AVVENIMENTI. NOI DE IL GIULLARE MAGAZINE L’ABBIAMO VISSUTO CON PASSIONE E COINVOLGIMENTO, RACCONTANDO LE BELLE STORIE DI CHI È RIUSCITO A DINTINGUERSI E RIPORTANDO I PIÙ TRISTI E DRAMMATICI FATTI DI CRONACA. ABBIAMO ANALIZZATO LE VICENDE PIU’ CURIOSE E INTERVISTATO I PIU’ IMPORTANTI PERSONAGGI DEL NOSTRO TERRITORIO. SEMPRE CON GRANDE PROFESSIONALITA’ E ATTENZIONE AL LETTORE, IL VERO E UNICO GIUDICE DEL NOSTRO LAVORO. MARCO TOMASELLI ALESSANDRO BERTOCCI SARA ANGEMI COOPERATIVA PERTERRA FRANCESCO HANOMAN MARCO BARONTI Da Pistoia ad Hollywood con il sogno del cinema La storia di Ale Tatù, un papà colorato al 94% La malattia di Sara, la ragazza allergica a tutto Cinque giovani fanno rinascere Villa Fattoria Aggrappato alla vita, Francesco vuol ripartire Contagiato dal Virus, Marco arriva in Rai Riuscire a trasformare un sogno in un la- Tatuarsi è diventato, sopratutto nel nuovo millennio, un fenomeno di massa, un modo per distinguersi e farsi notare. Proprio in Valdinievole però, c’è qualcuno che è andato ben oltre questo concetto. È il caso di Alessandro Bertocci, montecatinese di 42 anni, che nel 2004 ha deciso di mettere metter nelle mani di un unico artista il 94% della sua superficie corporea. Un processo di trasformazione che in soli 5 anni lo ha portato diventare una vera e propria opera d’arte vivente. “ La mia percezione di questo mondo è cambiata radicalmente quando ho fatto la conoscenza del mio tatuatore (Federico Benedetti di Pietrasanta, ndr) – racconta Alessandro - lui mi ha dato l’idea del disegno giapponese, io ci ho messo gli elementi, ed ecco che nel giro di poche settimane la mia schiena era completamente tatuata”. Da lì Alessandro non si è più fermato e dopo 5 anni e 85 ore di lavoro lo splendido Horimono ideato dall’artista è diventato un tutt’uno con la sua pelle. “I tatuaggi sono un viaggio senza ritorno, ma bisogna essere pronti sopratutto ai giudizi delle altre persone. Alla fine dentro si rimane gli stessi, solo un po’ più colorati”. La storia di Sara, ragazza di 22 anni di Ponte Buggianese, ha colpito nel profondo tutta la provincia di Pistoia. È affetta da una malattia rara, la Sensibilità chimica multipla, denominata Mcs. Si tratta di un sindrome immuno-tossica infiammatoria che si manifesta in maniera simile all’allergia, negandoti però la possibilità di avere contatti con gli oggetti che ti circondano senza riportare dolori lancinanti. Col passare degli anni la situazione di Sara è peggiorata, non può stare a contatto praticamente con niente e nessuno; addirittura il fidanzato non può nemmeno stringerle una mano senza prima essersi fatto una doccia. Questa storia così dolorosa ha fatto muovere prima politica, dal momento che in Italia la Mcs non è considerata malattia rara. Così la vicenda è arrivata in Consiglio Regionale grazie al consigliere pistoiese Massimo Baldi. Non solo, anche la comunità della Valdinievole e si è attivata organizzando una raccolta fondi. Con gli aiuti portati, Sara ha potuto iniziare a curarsi in una clinica di Madrid. La speranza di tutti è che possa tornare il prima possibile a una vita normale. Photo di Francesco Storai Negli anni in cui i giovani lasciano l’Italia Ci sono ferite che per Francesco Hanoman sarà impossibile curare. Non quelle del corpo che, con altri anni di riabilitazione, tornerà come prima, ma quelle interne, dell’anima. Il 23 ottobre 2014 lui era a bordo del motorino guidato da Massimo Massimi, il ragazzo di 17 anni di Ponte Buggianese rimasto ucciso in un incidente provocato da un uomo ubriaco al volante, che si è schiantato contro i due ragazzi. Francesco era seduto alle spalle di Massimo e si è salvato. Noi, a un anno di distanza, siamo andati a intervistarlo: “Ho visto tutto nero e le orecchie mi hanno iniziato a fischiare fortissimo. Dall’alto, ho sentito il tocco salvifico dei miei nonni e della Madonna dell’Aspromonte che mi hanno salvato. Sono stato 15 giorni in coma farmacologico, più di tre mesi in ospedale e mi ci vorranno anni per tornare a una vita normale. Ma adesso voglio rimettermi in gioco, voglio fare una scuola serale e potermi gettare nel mondo dei motori. Ho voglia di proseguire la mia vita al fianco della mia famiglia e con Massimo nel cuore. Mi auguro solamente che la legge sull’omicidio stradale possa essere approvata il prima possibile. Chi sbaglia deve pagare”. Sono davvero pochi, almeno qui in Valdi- voro con cui poter vivere e costruirsi un futuro, è forse l’aspirazione più alta a cui tutti possiamo ambire nella vita. Tra questi pochi “fortunati” c’è senz’altro Marco Tomaselli, pistoiese di 26 anni, che di professione fa il cinematographer (direttore della fotografia) e che dopo tanta gavetta tra Italia e Inghilterra ha trovato a Los Angeles la propria dimensione professionale. Maturata un po’ di esperienza come fotografo alle feste e girando video per qualche band pistoiese, nel 2010 si trasferisce a Londra dove per 4 mesi lavora come fotografo per il The Guardian. Tornato in Italia, quasi per caso si ritrova a lavorare con alcune importanti produzioni americane: è qui che Marco fa le giuste amicizie e trova i contatti trasferirsi a Los Angeles. Dopo aver diretto la fotografia in film corti, video musicali, serie tv web, spot commericali e realizzato un videodocumentario tra Giappone e Taiwan, la più grande soddisfazione per Marco è arrivata proprio nel 2015 con Scumbags, primo film prodotto negli States da cinematographer, che uscirà ad inizio 2016. 14 per cercare fortune lavorative all’estero, ci sono ragazzi che prendono una decisione opposta e provano a rivalutare la loro terra. Succede a Pescia, precisamente a Veneri, dove Michele Marchioni, Niccolò Neri, Elena Pellicci, Federico Franconeri e Alessandro Brizzi si sono presi cura di Villa Fattoria per rivalutare ben 42 ettari di terreno. Il progetto, firmato in settembre con il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, prevede di destinare parti di terra all’oliveto, alla vigna e per il seminativo. “Tutto nasce dalla passione per i nostri luoghi, quelli che ci appartengono – afferma Michele Marchioni, presidente della Cooperativa perTerra –. Il nostro sogno è quello di creare una struttura ricettiva che possa riportare Villa Fattoria ai fasti di un tempo”. “Mi ero quasi pentito di essere tornato in Italia dopo un’esperienza a Sydney – prosegue Niccolò Neri –, tanti giovani come noi hanno passione e voglia di lavorare: a loro serve solamente una possibilità. Anche se il nostro è un progetto a lungo termine spero che possa portare ben presto dei risultati”. nievole, i giornalisti che sono riusciti a trasformare a loro morbosa passione in un lavoro vero e proprio. E in questo senso Marco Baronti, 22enne di Monsummano, sembra essere sulla buona strada. La passione per la scrittura l’ha portato, già 19enne, ad avvicinarsi al mondo del giornalismo: prima qualche articolo per La Nazione, poi la lunga esperienza nella redazione di Reportpistoia. “A loro e al direttore Alberto Vivarelli devo moltissimo, soprattutto in termini di formazione. Per quasi tre anni ho scritto di tutto, dalla cronaca nera alla bianca. Commissariati, pronti soccorso e municipi sono stati la mia seconda casa”. Poi,, la scorsa estate, la proposta che gli ha sconvolto la vita: “Nicola Porro, mio professore alla IULM di Milano e punto di riferimento professionale, mi ha chiamato per entrare nella redazione di Virus-il contagio delle idee. Futuro? Non so cosa mi riservi, l’unica certezza di questo mestiere è che non ti devi mai fermare. Chi si ferma è perduto. E a me la vita da divano e poltrona non è mai piaciuta”. 15 CRONACA di CARLO ALBERTO PAZIENZA e LORENZO BENEDETTI Gloria e Luca, il dolore di un addio MONTECATINI - 4 OTTOBRE 2015 Era notte, stavano tornando da una serata in discoteca come altre volte. Ma quella notte Luca Conte e Maria Grazia Sarica, conosciuta da tutti come Gloria, non sono mai arrivati a casa. Si trovavano entrambi a bordo di un motorino che ha sbandato, catapultandoli contro un albero lungo Viale Adua a Montecatini. Per i due, lui 19 anni di Massa e Cozzile, lei 18 appena compiuti di Chiesina Uzzanese, non c’è stato niente da fare. Due vite giovanissime spezzate sull’asfalto, come troppo spesso capita sulle strade del nostro territorio. Si conoscevano da una vita, quasi si completavano a vicenda. Lui più introverso, lei sempre e allegra e sognatrice. Tutta la comunità valdinievolina si è stretta intorno al dolore della famiglia, a cominciare dai loro amici che hanno riempito i social network di fotografie e ricordi per omaggiarli un’ultima volta. Tantissime le persone che hanno riempito le piazze di Chiesina Uzzanese e Margine Coperta nel giorno dei loro funerali. I sogni infranti troppo presto di due giovanissimi ragazzi, che se ne sono andati dopo una notte di divertimento come è sacrosanto che sia a quell’età. E di nuovo la memoria torna a quanti altri ci hanno lasciato dopo un incidente stradale, come il diciassettenne Massimo Massimi, deceduto dopo uno scontro dalla dinamica ben diversa da questa, quando una macchina guidata da un uomo ubriaco lo colpì in pieno, lasciandolo senza vita. Dinamiche diverse per il solito, drammatico, risultato. Tra le tante tragedie che ci ritroviamo spesso a dove raccontare, quella accaduta il 6 aprile scorso ha davvero lasciato tutti senza parole. Un giorno di festa, quello di Pasquetta, rovinato da un dramma senza precedenti, sia nella dinamica che nelle conseguenze. A lasciarci è stato Simone Panichi, 41enne di Buggiano, noto sopratutto Tenta di uccidere la ex a coltellate e poi si costituisce MOMIGNO (MARLIANA) – 9 OTTOBRE 2015 Venerdì 9 ottobre una tragedia, fortunatamente solo sfiorata, ha scosso tutta la comunità della Montagna Pistoiese. Siamo a Momigno, frazione del comune di Marliana: sono da poche passate le 20, quando la 25enne Kelly Bonacchi sta facendo ritorno a casa a bordo della sua auto. All’improvviso, alle sue spalle sbuca il suo ex, Emanuele Nelli 34enne di Lamporecchio, che la sperona e la scaraventa fuori dalla vettura. Prima un diverbio, poi una feroce colluttazione: Emanuele tira fuori un coltello e infligge 12 pugnalate alla ex. I due cadono in una scarpata, ma Kelly resiste. Nel frattempo sul luogo arriva la madre ed Emanuele, forse ripresosi dal raptus, avrebbe anche aiutato la donna a riportare sulla strada l’ex fidanzata, prima di darsi alla fuga. Dopo che le forze dell’ordine lo avevano cercato per tutta la notte, Nelli si presenta il mattino seguente, sabato 10 ottobre, nella caserma dei carabinieri di Pistoia accompagnato da un legale. Kelly, viva per miracolo, è stata ricoverata in codice rosso all’Ospedale San Jacopo di Pistoia. Un drammatica vicenda di violenza che nelle ore subito successive all’aggressione si scoperto avere dei precedenti. Nelli infatti era stato lasciato dalla giovane, con cui aveva avuto un figlio, nel giugno scorso, al termine di un crescendo di litigi e maltrattamenti. L’uomo era arrivato addirittura ad aggredire la sua compagna per strada, a Pistoia, colpendola con schiaffi e pugni e portandole via il cellulare. In seguito a quell’episodio Kelly aveva denunciato Nelli, che si era visto proibire i contatti con lei e con il figlioletto (provvedimento, quest’ultimo, poi annullato). per essere il titolare della Pasticceria Europa, vero e proprio punto di riferimento della vita notturna Miriam e Martina: le prime nozze gay della Valdinievole valdinievolina. Perchè tutti, almeno una volta, dopo una serata in discoteca, sono passati dal “Gusci” per mangiare uno dei suoi cornetti. E lui c’era sempre, con quel sorriso contagioso e la battuta pronta. Quel MONSUMMANO - 25 LUGLIO 2015 maledetto pomeriggio Simone era a bordo della sua auto e si stava dirigendo in direzione Pistoia, verso il campo del Capostrada, dove una squadra giovanile del Montecatinimurialdo, società per cui svolgeva il ruolo di dirigente, era impegnata in un torneo. Assieme a lui c’erano la moglie, al volante, mentre il figlio minore della coppia, di otto anni, e un amico con il figlio di dieci anni, si trovavano dietro. All’improvviso, all’autoarticolato che stavano sorpassando, è scoppiato un pneumatico. Il rimorchio del mezzo pesante ha iniziato a sbandare schiacciando l’auto di Simone contro il new jersey dell’autostrada. Gli altri occupanti, aiutati dai soccorritori, sono riusciti a mettersi in salvo, ma per Simone, rimasto intrappolato probilmente in stato di incoscienza, non c’è stato nulla da fare. In pochi secondi le fiamme del pneumatico del camion si sono estese e hanno divorato l’auto. 16 Ciao Simone, il dolce più buono era il tuo cuore PISTOIA – 6 APRILE 2015 Per la prima volta in Valdinievole si è celebrata un’unione civile tra due persone dello stesso sesso. La scelta è stata presa dal sindaco di Monsummano Rinaldo Vanni, che ha così unito le due donne Miriam Possemato e Martina Carli. La loro storia d’amore nasce anni fa, e con questo atto aprono una nuova pagina nella storia della Valdinievole: “Ricordo il nostro primo incontro. Ci siamo conosciute a un concorso musicale e da lì è nato tutto”. “La nostra vita non cambierà rispetto a quello che facevamo prima. Vivremo come sempre, col lavoro e la musica ad accompagnarci”. Il sindaco ha consegnato loro un attestato con scritto ‘A Monsummano l’amore conta’ e su Facebook commentò così: “Una comunità è tale quando sa includere e dare all’amore fra le persone la giusta dimensione e dignità”. Breda giapponese Hitachi compra, mette il suo logo e non smobilita PISTOIA – 2 NOVEMBRE 2015 Il 2015 passerà in archivio quale anno della vendita da parte di Finmeccanica di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts al gigante giapponese Hitachi. Così, in un colpo solo, una delle aziende simbolo di Pistoia, i costruttori dei treni, passa di mano e diventa straniera. L’accordo, diventato ufficiale con il closing delle operazioni del 2 novembre, prevede un corrispettivo a Finmeccanica per il business di AnsaldoBreda pari a circa 36 milioni di euro, patrimonio immobiliare compreso. Il prezzo di acquisto delle azioni di Ansaldo STS è pari a 9,50 Euro per azione, per un corrispettivo totale di 761 milioni di Euro per l’intera partecipazione venduta. A seguito del closing dell’operazione, Hitachi lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni di Ansaldo STS, ai sensi ed in conformità alla legge italiana. Uno dei momenti più “teatrali” si è vissuto il 4 novembre, quando sono stati scoperti i teloni dalla nuova insegna Hitachi, che è andata a sostituire il vecchio logo Breda, diventato simbolo della città e accentratore dell’attenzione di tanti viaggiatori che transitavano da quelle strade. I sindacati sono stati a loro volta protagonisti della trattativa, impegnati a garantire ai lavoratori il prosieguo regolare delle mansioni senza licenziamenti inaspettati. Le rassicurazioni in questo senso arrivano da Finmeccanica, che deve fare da garante in tal senso per gli operai: “L’integrazione con Hitachi garantirà il miglior futuro possibile ai business di Ansaldo STS e di AnsaldoBreda nonché ai loro dipendenti”, si legge nel comunicato. Il futuro ci dirà se le cose saranno realmente così. VIPPANDO di LORENZO BENEDETTI Salvini, Virzì e Bilzerian: l’anno che è stato con gli occhi dei vip LA VALDINIEVOLE E LA TOSCANA SONO, DA SEMPRE, TRA LE METE DI PASSAGGIO PIU’ GETTONATE DA VIP E CELEBRITA’. E IN QUESTO SENSO ANCHE NEL 2015 LE VISITE ECCELLENTI NON SONO MANCATE: UN POLITICO SULLA CRESTA DELL’ONDA, UN REGISTA AFFERMATO E L’UOMO SOCIALE PER ECCELLENZA. PAOLO VIRZÌ REGISTRA IL NUOVO FILM A MONTECATINI Paolo Virzì, regista livornese di fama internazionale, ha scelto Pistoia e Montecatini per girare alcune scene del suo film “La pazza gioia”. In particolare la città termale è stato un luogo nevralgico per l’intera troupe, anche al di là delle riprese effettuate tra via Don Minzoni, piazza del Popolo, piazza Italia e le Terme Tettuccio. “Ringrazio tutti – ha detto il regista in città – per l’accoglienza calorosa che ci è stata riservata e per la collaborazione che ho visto per la realizzazione di questo film. Montecatini è una città piena di poesia, una vera gioia per gli occhi”. Tra i più soddisfatti per la scelta della location, 18 proprio il sindaco della città termale Giuseppe Bellandi: “Da troppo tempo non si vedevano riprese nella nostra città. Eppure accogliamo il Festival internazionale del cortometraggio, una manifestazione ancora più antica della rassegna di Venezia”. Il film, che sarà nelle sale nel 2016, racconta la storia di due donne che riescono a sfuggire da una struttura per malati psichiatrici che si trova nelle colline tra Pistoia e Lucca. Photo: Ufficio Stampa comune di Montecatini IL CICLONE SALVINI PORTA LE RUSPE IN CITTÀ Un fiume in piena, come al solito. Di fronte a lui una gremita Piazza del Popolo che non aspettava altro che ascoltare le sue parole per applaudirlo. Era il primo maggio quando il leader della Lega Nord Matteo Salvini passò da Montecatini per un dei suoi comizi. Obiettivo tirare la volata a Claudio Borghi, candidato leghista per le elezioni regionali. DONNE E BOTTIGLIE, LA NOTTE DI BILZERIAN AL BEACH Il re dei social network Dan Bilzerian ha fatto tappa questa estate in Versilia. Si è conquistato la fama a suon di immagini su Instagram, Facebook e Twitter, dove si ritrae sempre circondato dal lusso di enormi yacht, o camere negli alberghi più belli del mondo, di donne bellissime e, quasi sempre, molto poco vestite. Il suo arrivo a Viareggio è stato accolto da Salvini spaziò sui suoi soliti temi, a cominciare dall’immigrazione, quando disse: “La CIGL, la CIS e la UIL sono in Sicilia per festeggiare i diritti dei migranti. Vorrei sapere chi è che paga loro le tessere sindacali, se i migranti o voi. Abbiamo scelto invece di venire qui, in Toscana, per parlare con i vivaisti di Pistoia e gli albergatori di Montecatini”. Rincarò la dose sviluppando il tema dei trasporti: “Per come sono messi i collegamenti ferroviari, quando si scende alla stazione un’ondata di fan, che lo hanno poi seguito al Beach Club, il locale a Cinquale nel quale ha passato la serata e la notte. E, ovviamente, lo ha fatto con il suo stile. Bilzerian, miliardario e giocatore di poker professionista, ha prenotato un super tavolo insieme a 50 ragazze, ha sbocciato decine di bottiglie del miglior champagne e ha riservato tempo a chiunque volesse una foto insieme a lui, dimostrandosi molto gentile e disponibile con chiunque. Come per ogni suo spostamento, Bilzerian si è taggato in Versilia montecatinese non si sa se si è arrivati qui o a Beirut”. E ancora la sicurezza: “Se andremo al governo toglieremo il reato di eccesso di legittima difesa” e prostituzione: “Noi siamo per la riapertura delle case chiuse”. Così, conclusi i circa 40 minuti di comizio, Salvini se ne andò attraversando la piazza montecatinese a suon di selfie, strette di mano e autografi su ruspe giocattolo, ribadendo ancora di più il suo pensiero in merito ai campi rom. sui suoi vari profili che contano una marea di seguaci, dal milione e 200 mila di Twitter, ai circa 10 milioni su Facebook fino ai 14 milioni e mezzo di Instagram. Un’ondata social che ha messo la Versilia al centro del mondo di Bilzerian e della sua ondata di ammiratori e ammiratrici. 19 FACCIA A FACCIA di ANDREA SPADONI IL PERSONAGGIO Valentina Vignali BASKET, MODA E AMORE: LA VITA DI UNA STAR DEI SOCIAL NETWORK NEL 2015 DA QUEST’ANNO GIOCA FA PARTE DELLA FORMAZIONE DI PALLACANESTRO FEMMINILE DI MASSA E COZZILE, NICO BASKET, CHE GIOCA IN SERIE B. L’ABBIAMO INTERVISTATA INSIEME AL FIDANZATO STEFANO LAUDONI, ANCHE LUI SPORTIVO E CESTISTA, ACQUISTO PREGIATO DELLA VALENTINA’S BOTTEGONE. S ono belli e giovani. Entrambi giocano a basket: 24 anni lei, 26 lui. Insieme superano 1 milione di followers sui social network. E’ l’amore 2.0, quello che si racconta a colpi di selfie, outfit all’ultima moda, panorami, spiagge, città d’arte e like. Valentina Vignali e Stefano Laudoni rappresentano tutto questo, sono l’estrazione della nuova generazione, tutta tecnologia e bellezza. Poi, però, quando li conosci da vicino, scopri che oltre alle foto, c’è di più. C’è la storia di due giovani ragazzi che si amano e che da anni stanno costruendo il loro futuro insieme. Quest’anno, il loro percorso, li ha portati sul nostro territorio: a Pistoia e in Valdinievole. Perché, prima di tutto, Valentina e Stefano, sono sportivi e giocano a basket. Valentina è stato uno degli acquisti di punta del Nico Basket, la nuova realtà cestistica di pallacanestro femminile a Massa e Cozzile di serie B. Stefano è, invece, tra i gioielli della Valentina’s di Bottegone, sempre in serie B. Attualmente il miglior marcatore del campionato. “Sono contenta di giocare qua a Massa e Cozzile - afferma Valentina Vignali – siamo un gruppo molto forte e mi trovo bene. Il Nico basket femminile è una realtà neonata, ma già una ottima squadra. Puntiamo a crescere e magari a fare il salto in A2”. Lo stesso vale per Stefano Laudoni: “Con il Bottegone Valentina’s vogliamo fare un ottimo campionato. Siamo partiti lentamente perché ci dobbiamo amalgamare bene, ma il valore del gruppo ci permette di porci l’obiettivo di raggiungere buone posizioni e non soltanto di salvarci. L’ambiente è buono, la società è forte. Abbiamo tutti i requisiti per crescere”. La vostra vita si divide tra Pistoia, dove gioca e si allena Stefano, e la Valdinievole, dove gioca Valentina. A abitare siete 20 a Larciano, al residence, casa vacanze, La Pescaia. Vi state ambientando? “In realtà ci stiamo benissimo. Il residence La Pescaia è un posto fantastico da restarci tutta la vita. Come anche il territorio: Montecatini, Pistoia e i paesi intorno, sono tutti molto belli e vivibili anche per una coppia giovane. L’unico problema che possiamo riscontrare è che Larciano è un pochino fuori mano. Ogni volta che ci dobbiamo spostare, anche solo per andare a prendere l’autostrada, c’è da fare un pezzo di strada. Per il resto non ci poteva capitare di meglio: la Toscana è una terra meravigliosa, sia per le persone che abbiamo incontrato, sia per il territorio”. Praticamente vivete insieme da sempre, da quando siete diventati una copppia. E ogni anno, riuscite a giocare in squadre vicine in modo da condividere sempre tutto. Come è nato il vostro amore? Valentina: “Ci conosciamo dal 2007, quando Stefano è venuto ad allenarsi con la nazionale al palazzetto di Cervia, dove giocavo con la squadra di serie A. Mi piacque subito, però onestamente eravamo troppo piccoli e 400 chilometri di distanza ci facevano un po’ paura. Poi, nel 2012, mi sono trasferita a Roma. Ci risiamo incontrati di nuovo e lo devo ammettere: amore a prima vista”. Valentina è molto popolare sui social network: oltre 1 milione di followers e quindi tantissimi ragazzi che la seguono per la sua bellezza. Non sei un po’ geloso, Stefano? Stefano: “La gelosia è bella in un rapporto quando lo valorizza, quando lo opprime, spesso, lo rovina. Nel nostro caso la gelosia non ci ha mai fatto litigare troppo, perché io mi fido totalmente di Valentina che, oltre a giocare a basket, fa anche la modella o l’ospite nei locali. E anche quando sta fuori qualche giorno per una serata in “Io e Stefano ci conosciamo dal 2007, ma eravamo troppo piccoli per intraprendere una storia a distanza. L’ho incontrato di nuovo nel 2012 a Roma e lì è stato amore a prima vista”. 21 FACCIA A FACCIA UN BELLISSIMO RESIDENCE A LARCIANO È LA NUOVA CASA DELLA COPPIA PIU FAMOSA DEL WEB LA PESCAIA E’ UNA BELLISSIMA CASA COLONICA RISTRUTTURATA, DIVISA IN CINQUE APPARTAMENTI. DISPONDE DI UN PARCO DI DUE ETTARI DI TERRENO RECINTATO CON UN LAGHETTO DOVE E’ POSSIBILE PRATICARE LA PESCA SPORTIVA “Ho iniziato a pubblicare le mie foto da modella appena ho aperto il mio profilo su Facebook. I followers sono aumentati tanto dopo la copertina di Playboy”. 22 discoteca o uno shooting fotografico, è lei la prima a mettermi sempre al corrente di tutto e coinvolgermi. Spesso, quando possiamo combinare gli impegni, la accompagno e ci divertiamo insieme”. Valentina: “Anche io sono gelosa di Stefano. Beh…sono consapevole che è un bel ragazzo. Però, lo stesso, vale il discorso che ha fatto lui: al primo punto del nostro rapporto c’è una grande e reciproca fiducia”. Stefano: “Anche quando andiamo in giro e qualcuno ci ferma o qualche ragazzo fa qualche apprezzamento su Valentina, sono il primo a lasciare che lei abbia un rapporto giusto con le persone che la seguono. Anzi, è capitato che quando mi hanno chiesto se potevano fare una foto con lei, sia stato io a dire: se vi mettete in posa ve la scatto”. Prima per diventare famosi si partecipava al Grande Fratello, oggi se si sanno utilizzare i social network, si può essere molto popolari senza andare in televisione. Come è iniziata e si è sviluppata la tua storia? Valentina: “Già nel 2008/2009 postavo le prime foto su Facebook. In particolare i miei lavori da modella. Quindi fotografie posate, particolari. Con un abito, piuttosto che con un accessorio. Fin da subito notavo che queste fotografie erano molto apprezzate. Questa idea della sportiva modella probabilmente funzionava. Nel frattempo ho par- tecipato a Miss Italia, lavorato in televisione a Sportitalia e per uno sport su La7. Però l’esplosione della popolarità, però, c’è stata quando ho fatto la copertina per Playboy nel 2013. Le persone hanno iniziato a conoscermi e a identificarmi. Dopodiché c’è tutto un lavoro quotidiano sui social network che ti permette di mantenere lo standard dei tuoi numeri. E, se hai costanza e ti piace, può diventare un lavoro. Anche Stefano ora è conosciuto. Infatti insieme siamo i protagonisti di una serie sul web, precisamente su Instagram, che si chiama i Vignaudoni ed è scritta tutta intorno alla nostra storia d’amore. E’ molto simpatica”. Sport, bellezza, moda e social. Una vita movimentata sempre sotto i riflettori. Valentina: “In realtà siamo due persone molto tranquille. Viviamo la nostra vita privata in modo semplice. Io spesso mi muovo per lavoro e devo viaggiare molto. Stefano gioca a basket, quello è il suo lavoro. Quindi fa la vita dello sportivo: casa e palazzetto”. Tra l’altro spesso vi si nota anche al Palacarrara a tifare per la Giorgio Tesi. Stefano: “E’ bellissimo il clima che si respira al palazzetto di Pistoia quando gioca la Giorgio Tesi. C’è calore ed entusiasmo tra i tifosi. Ormai anche io e Valentina ne siamo coinvolti e quando possiamo combinare con i nostri impegni, andiamo sempre a vedere le partite”. Valentina Vignali e Stefano Laudoni vivono nel resort Casa Vacanze La Pescaia, una bellissima casa colonica ristrutturata a Larciano. E’ divisa in cinque appartamenti. Dispone di un parco di due ettari recintato, con un laghetto, ove è possibile praticare gratuitamente la pesca sportiva, di un campo da tennis in Mateco (gratis di giorno e a pagamento se illuminato), una piscina e un campo da calcio. I cinque appartamenti, indipendenti, si trovano nel corpo principale. Sono dotati di lavatrice, BBQ portatile e televisione satellitare. Il nr.1 dispone di dotazioni superiori. Ciascuno ha un’area esterna privata attrezzata.Ideale per gli amanti del golf (5km dal Montecatini Golf Club). Casa colonica “La Pescaia”, a 13 km dal centro di Montecatini, a 7 km dal centro di Vinci, a 50 km dal centro di Firenze. In comune: parco 2 ha (recintato). Piscina (7 x 15 m, 08.05. -09. 10.), doccia esterna. Tennis, spazio giochi per bambini. Per uso privato: mobili da giardino. Cambio biancheria settimanale. Parcheggio coperto. Supermarket 1km, fermata bus 100 m, stazione ferroviaria “Empoli” 16 km. Spiaggia sabbiosa 60 km, campo da golf 5 km, maneggio 2 km, centro fitness e spa 3 km. 23 EL DIABLO di FEDERICO GUIDI Ph MARTA COLOMBO VINCENZO ESPOSITO “Il bello di allenare Pistoia” V incenzo Esposito è il volto vincente del basket a Pistoia. Il campione casertano dopo una carriera ricca di successi e affermazioni come giocatore adesso sta trovando la sua consacrazione come allenatore sulla panchina della Giorgio Tesi Group. Lui si gode il primato in classifica e racconta il connubio tra il basket e Pistoia, ovviamente con la genuinità che lo contraddistingue. Coach Esposito, la sua Pistoia è prima con squadroni del calibro di Milano e Reggio Emilia, dopo dieci giornate non può essere un caso. Siamo la sorpresa del campionato e continueremo ad esserlo almeno fino a quando rimaniamo in vetta. Di sicuro non siamo un fuoco di paglia e abbiamo dimostrato di meritarci tutto con le sette vittorie fin qui ottenute. Questa è la seconda volta a Pistoia, che differenze ha trova- 24 to rispetto a diciotto anni fa e cosa invece è rimasto uguale? Non ci sono differenze clamorose, casomai la differenza è più mia perché da giocatore a allenatore è tutto completamente diverso. Sono arrivato qui da giocatore in epoca Carrara e questo non lo dimenticherò mai. L’impronta della società anche oggi è la stessa, ovvero una conduzione familiare a trecentosessanta grandi, compreso lo sponsor, il consorzio e anche i tifosi. È davvero bello lavorare in un ambiente come questo. In campo le cose vanno a gonfie vele, fuori come va? Ha avuto modo di riscoprire la città? Il lavoro mi prende molto e ho pochissimo tempo libero a disposizione. Quello che mi da la tranquillità è che mia figlia e mia moglie adorano questa città, la posizione, la qualità della vita e la gente. Questo automaticamente mi dà serenità e tranquillità nel mio lavoro e rende Pistoia una città giusta per me e la mia famiglia. INTERVISTA AL COACH DELLA GIORGIO TESI GROUP VINCENZO ESPOSITO, COLUI CHE HA RACCOLTO LA PESANTE EREDITÀ DI PAOLO MORETTI RIUSCENDO A FARE ANCORA MEGLIO. NEL GIRO DI POCHI MESI HA PORTATO LA SQUADRA AL VERTICE DELLA SERIE A DI BASKET CON LA GRINTA CHE LO HA SEMPRE CONTRADDISTINTO. LUI SA BENE COSA SIGNIFICHI IL BASKET A PISTOIA, LO HA CAPITO FIN DA QUANDO IL TALENTO LO METTEVA IN CAMPO, IN ITALIA E NEGLI STATI UNITI. È STATO IL PRIMO GIOCATORE ITALIANO A FARE PUNTI IN NBA, CON LA MAGLIA DEI TORONTO RAPTORS. ADESSO TUTTA LA SUA ESPERIENZA È TORNATA AL SERVIZIO DI UNA CITTÀ CHE LO AMA INCONDIZIONATAMENTE E CHE HA UNA VOGLIA MATTA DI ESPLODERE DI GIOIA PER UN TROFEO. Oltre al basket ha anche una grande passione per il golf, ha già avuto modo di testare i campi delle nostre zone? Questa è davvero una zona di golf e di golfisti molto fertile, ma nonostante i molti inviti che ho ricevuto è da quasi un anno che faccio fatica a giocare. Mi sono ripromesso che appena avremo un po’ di tregua la Toscana del golf sarà visitata. Ha F vissuto i momenti più gloriosi della nostra pallacanestro ma oggi le cose sono molto diverse. Come vede lo stato attuale del basket italiano? La pallacanestro italiana non è malata, è ammalata! C’è poca chiarezza nelle regole, nei regolamenti, nelle gestioni societarie. Ci sono sempre momenti così nella storia di un Paese e di una federazione, rispecchia un po’ anche il momento di confusione economica e organizzativa dell’Italia. Da giocatore ha vinto tantissimo a livello personale, di club ed è stato il primo italiano in NBA. Adesso, come allenatore, quali sono i sogni nel cassetto? È un discorso completamente diverso rispetto a quando ero giocatore. Quando andavo sul parquet volevo essere l’mvp, il miglior realizzatore, vincere sempre qualcosa. Adesso vuoi per l’età, vuoi anche per altre situazioni personali e familiari, mi piacerebbe diventare un ottimo allenatore. Però, sono sincero, preferisco godermi la vita e vivere la vita familiare serenamente e poi vedremo quello che sarà. Il sogno è quello di diventare un grande allenatore però non ne sento il bisogno in maniera così disperata e ossessiva come quando ero giocatore. Serve la gavetta per diventare un buon coach in Serie A? Non è una condizione necessaria. È tutto abbastanza soggettivo, la differenza la fa l’ambiente in cui lavori. Anche l’aver giocato ad alti livelli non è una condizione necessaria per arrivare in alto. Dipende tantissimo da chi hai intorno, da dove lavori, da quello che succede. Personalmente a me è servito tantissimo vivere due o tre esperienze parecchio toste, mi hanno fatto maturare molto più rapidamente. 25 FEBBRE BIANCOROSSA di FEDERICO GUIDI Ph MARTA COLOMBO Una grande famiglia Il merito di tutto questo è da ricercarsi anche in quella progettualità che la dirigenza del Pistoia basket porta avanti anno dopo anno, con la politica dei piccoli passi e dell’attenzione ai dettagli. Non è un caso che i giocatori che arrivano a Pistoia sbocciano o rinascono, sportivamente parlando, grazie a quel calore e a quella serenità che l’ambiente riesce a donare loro. Una grande famiglia, così i cestisti italiani e stranieri chiamano l’universo biancorosso, che, è bene tenerlo presente, non è fatto solo di dirigenti e addetti ai lavori. Già, perché a Pistoia tutti sono parte di un mondo che da cinque anni a questa parte si ubriaca di successi e soddisfazioni. I tifosi sono protagonisti al pari di chi tesse le fila della società e la dimensione della provincia innamorata e a misura d’uomo è un habitat ideale, quasi un microclima protetto, per i giocatori di basket. Del resto le cene a casa di tifosi, l’entusiasmo quando gli americani passeggiamo in centro e la tranquillità dei paesaggi da cartolina delle colline pistoiesi hanno già stregato più di un giocatore, convinto di venire a Pistoia per giocare a basket e ritrovatosi invece immerso in un caldo abbraccio, di quelli che sembrano convincerti che il Natale arriva almeno una trentina di domeniche all’anno. Di fatto il trend, amplificatosi negli ultimi anni, ha uno schema chiaro. I giocatori firmano a Pistoia, giocano una grande stagione e poi ripartono per monetizzare e cogliere traguardi ancora più importanti dopo quelli raggiunti in biancorosso. Senza però dimenticarsi di quell’avventura e di quella città che diventa anche loro prima di catapultarli in avanti verso i loro traguardi sportivi e personali. UN’INTERA CITTA’ CHE RESPIRA BASKET. LA FESTA DELLA DOMENICA È AL PALACARRARA. I TIFOSI PIÙ VECCHI CI SONO SEMPRE STATI, I GIOVANI SI SONO INNAMORATI SUBITO DALLA B2 ALLA SERIE A SONO CAMBIATI GLI AVVERSARI, MA LA PASSIONE È LA STESSA DI SEMPRE A Pistoia il basket non è più una moda, è piuttosto una realtà consolidata. I numeri della crescita del movimento sono lì a testimoniarlo, così come i risultati, frutto del buon lavoro svolto dai dirigenti in queste ultime annate. La realtà di oggi è che ogni domenica al PalaCarrara si registra il tutto esaurito e che la squadra, dopo dieci giornate, è prima in classifica. Traguardi prestigiosi che non sono frutto del caso, ma di un lungo cammino che parte lontano. Di tempo ne è passato tanto da quando nel 2000 il nuovo corso del Pistoia basket prese vita. Dalla Serie A, dove la storia si era interrotta, la palla a spicchi ricominciava a rimbalzare nell’allora campionato di B2. Da lì i numeri sono cresciuti piano piano, fino arrivare ai giorni attuali, con il ritorno nella massima serie e un palazzetto praticamente sold out ogni domenica. Chi venti anni fa tifava la pallacanestro a Pistoia ha continuato a seguirla, in molti altri si sono appassionati, ma il dato più significativo riguarda le nuove generazioni, acerbe del grande basket, che si sono fidelizza- 26 te alla lunga e vincente cavalcata dei biancorossi negli ultimi anni. Nuovi tifosi, figli della generazione tecnologica, in perenne equilibrio tra il sogno tutto paillettes e lustini dell’NBA spiato di notte e la quotidianità del PalaCarrara per tifare e sostenere i giocatori che indossano la canotta della loro città. Il ricambio generazionale, come una simbolica staffetta, è avvenuto in curva dove dai gloriosi Untouchables si è passati alla Baraonda, così come negli altri settori dove la contaminazione tra vecchi e nuovi supporter ha dato vita ad uno zoccolo duro che va sempre più sull’ordine delle migliaia e non più delle centinaia. Al palazzetto per tifare Pistoia si sono visti tutti, compreso il sindaco e il vescovo, a dimostrazione che questa squadra e la pallacanestro in città piacciono davvero. Persino i giocatori della Pistoiese calcio hanno osservato con occhi rapiti il gioco dove la palla non si calcia ma si tocca con le mani, facendo capolino più volte sui gradoni del PalaCarrara. “Sweet Home Pistoia” Per contare quanti giocatori a Pistoia si sono trovati male bastano le dita di una sola mano. Per quelli che invece a Pistoia hanno ancora amici e che periodicamente si interessano all’universo biancorosso non basterebbero nemmeno quelle della divinità indiana Shiva. Dettagli non da poco, che stanno contribuendo a rendere Pistoia una meta appetibile per molti giocatori di basket in cerca di un’isola felice. Anche quest’anno, nelle interviste di presentazione, diversi giocatori biancorossi hanno confessato di aver chiesto referenze sulla città e sull’ambiente a chi era già passato da queste parti e di aver ricevuto ottime recensioni . Non una novità, piuttosto una piacevole abitudine, che inizia a far breccia anche negli occhi diffidenti di chi arriva dall’altra parte dell’oceano. Del resto in un posto così speciale giocare a basket è davvero più bello e se tutti a Pistoia sono pazzi per la palla a spicchi qualche buona ragione deve pur esserci. 27 SPORT di FILIPPO PALAZZONI Valdinievole Montecatini l’airone spicca il volo Bianco e celeste. Il 2015 del calcio valdinievolino sfuma in que- nievole Montecatini ha messo in fila compagini blasonate come ste due tonalità, che sono poi i colori del Valdinievole Monteca- Gavorrano, Poggibonsi e Gubbio e ora guarda tutti dall’alto in tini, alfiere di un movimento dilettantistico locale che si mantie- basso nel Girone E di Serie D: “Ovviamente il bilancio di que- ne sulla cresta dell’onda nonostante le ristrettezze economiche. sto 2015 è molto positivo – commenta il tecnico biancoceleste Non a caso per affrontare un campionato come quello della – La prima metà è stata contraddistinta dalla rimonta che ci Serie D i biancocelesti hanno dovuto reperire fuori dalla Valdi- ha permesso di vincere il campionato di Eccellenza: abbiamo nievole le risorse necessarie e hanno chiamato un presidente vinto 10 partite su 15, dimostrando una costanza incredibile so- “straniero”, ovvero Marco Innocenti, patron dell’azienda empo- prattutto contro le piccole. In estate poi sono state fatte scelte lese Stillux e per anni partner dell’Empoli. Tutte problematiche precise: volevamo una squadra giovane ed affamata, abbiamo che non si sarebbero comunque poste senza la cavalcata trion- salutato a malincuore molti dei ragazzi che l’anno scorso hanno fale e inaspettata che ha portato i termali fino alla vittoria del compiuto l’impresa e siamo ripartiti. Abbiamo una rosa dove il campionato di Eccellenza. Una rimonta strepitosa di un gruppo più vecchio è un ’86, Caciagli, e per ora le cose sono andate di gladiatori, guidati da un allenatore fra i più apprezzati del oltre ogni più rosea aspettativa. Non dobbiamo mollare, però, calcio pistoiese, Giovanni Maneschi. Che non si è limitato a perché il campionato è lungo, equilibrato e molto impegnati- centrare l’impresa più volte sfiorata con il Pesciauzzanese, ma vo. I meriti dell’allenatore? Credo che in una situazione come una volta arrivato in Serie D, con una squadra completamente la nostra i meriti vadano equamente suddivisi fra società, staff rinnovata, è partito in quarta, sorprendendo tutti: il suo Valdi- tecnico e soprattutto giocatori, che poi sono i veri protagonisti”. Imma Gentile e la scommessa Nico Basket Squadra di figurine? Nossignore. La Nico Basket Massa e Cozzile, grande novità del panorama cestistico femminile valdinievolino in questo 2015, è squadra vera e con obiettivi ambiziosi. E come potrebbe essere altrimenti quando in squadra hai Marianna Balleggi, ex pivot della nazionale, Chiara Tessaro, giovane prodotto del vivaio della Famila Wuber Schio, squadra campione d’Italia, e soprattutto lei, Immacolata Gentile, sorella di Nando Gentile e zia di Stefano e Alessandro, uno play della Grissin Bon Reggio Emilia e l’altro capitano dell’Olimpia Milano e stella dell’Italbasket. Ma soprattutto Immacolata Gentile è una gran giocatrice, che ha vinto uno scudetto e un’Eurocoppa a Napoli, e, nel caso specifico è la Nico Basket. Fa tutto lei: 28 Andrea Niccolai, il re mida della Gioiellerie Fabiani Monsummano Un anno fa, più o meno di questi tempi, la Meridien Pallacanestro Monsummano era ultima in classifica nel Girone A di Divisione Nazionale B. Poi ecco la svolta: coach Alessandro Fantozzi viene esonerato e a subentrargli è il vice Andrea Niccolai. L’ex azzurro ed idolo del basket montecatinese ha preso in mano le redini della squadra ed è stato un crescendo rossiniano di risultati e prestazioni. Nella prima parte dell’anno la Meridien ha confezionato un piccolo capolavoro, rigirando la sua classifica come un calzino e arrivando a giocarsi le ultime tre giornate di campionato con la salvezza già in tasca. Impresa che è valsa la riconferma per una nuova avventura in DNB. Che è partita con qualche infortunio di troppo e con una nuova casa per la Gioiellerie Fabiani Monsummano: il Palaterme, orfano di grande basket da più di un anno. Tornato in quella che è sempre stata la sua casa, da giocatore prima e da direttore tecnico poi, Niccolai è riuscito a raddrizzare una situazione che stava cominciando a farsi complicata, a causa delle numerose assenze. Il 2015 è stato decisamente il suo anno: “Per me è stato un 2015 sicuramente positivo, ma l’importante è che lo sia stato per la squadra. Questa stagione è partita subito in salita a causa degli infortuni che praticamente ci hanno privato di due giocatori importanti per tre mesi. Senza piangerci addosso abbiamo resistito lavorando duro e inventandoci di tutto in allenamento ed in partita, portando così a casa vittorie importanti per la salvezza. Adesso con il recupero di tutti i giocatori vogliamo continuare con questa mentalità. Guai, quindi, a mollare di un centimetro”. Alla sua prima esperienza da capo allenatore di una prima squadra dopo tanti anni passati a far crescere giovani promesse della palla a spicchi, Niccolai ha mantenuti intatti i suoi metodi di lavoro anche con i “grandi”: “Chiaramente l’aspetto psicologico è più importante in una squadra di adulti, ma cerco di metterci la stessa cura dei dettagli necessaria con i giovani, perché per me si può migliorare sempre, a quattordici anni come a trenta”. E il suo Monsummano è migliorato eccome. direttrice dell’area tecnica, responsabile della gestione e, non per ultimo protagonista in campo. E ha grandi progetti per la Nico Basket: “La squadra è nata per volere del presidente del Le Mura Spring, Nico Nerini, che vedeva di buon occhio la costituzione di una realtà nella sua Massa e Cozzile e l’ha affidata a me – racconta la Gentile – Insieme a Marianna Balleggi abbiamo deciso di creare un mix fra giocatrici giovani e più esperte per far permettere a queste ragazze di crescere cestisticamente ed aiutare il movimento della pallacanestro femminile a svilupparsi in una zona che ha grande fermento, anche grazie ad una sinergia con le realtà locali, penso ad esempio alla Pallacanestro Monsummano. Siamo una scommessa sul mercato”. Una scommessa che per ora sta riuscendo alla perfezione: “Per fortuna le cose sul campo stanno andando bene – continua Imma Gentile - nel nostro campionato di Serie B siamo seconde a due punti dal San Giovanni Valdarno capoclassifica, con lo scontro diretto per il primato all’orizzonte. Il nostro obiettivo è essere fra le prime tre squadre della regione e competere per la A2”. Perché è solo pensando in grande che alla fine si cresce. 29 UNA VITA PER IL CALCIO di CARLO ALBERTO PAZIENZA 1 Partiamo dall’attualità e da questa nuova esperienza come vice di Bortolo Mutti a Livorno. Com’è arrivata questa opportunità e come stai vivendo questa nuova avventura? “Quando Bortolo ha firmato il con il Livorno ha richiesto un vice giovane ma preparato che potesse affiancarlo sul campo nella guida della squadra. Ha fatto il mio nome ed io ho accettato subito con grande entusiasmo. A Livorno c’è una società importante e un bell’ambiente: in più è vicino a casa e questo mi permette di lavorare stando vicino alla mia famiglia. Credo che la squadra possa fare bene: ci sono giovani che hanno voglia di crescere e giocatori più esperti che possono fare la differenza. Le basi ci sono, bisogna lavorare sodo e migliorarsi giorno dopo giorno”. 10 DOMANDE A... “CICCIO” SI RACCONTA: LE BATTAGLIE CON I GRANDI CAMPIONI DELLA SERIE A, LA NUOVA AVVENTURA AL LIVORNO, LA FAMIGLIA, IL RAPPORTO COL BASKET E L’INDISSOLUBILE LEGAME CON MONTECATINI. Colonnese 2 Parliamo della tua carriera da calciatore: la tua è stata una vera e propria scalata dalle categorie più basse ai grandi palcoscenici. Dovunque sei andato ti sei imposto trovando sempre il tuo spazio. Sei soddisfatto del tuo percorso calcistico? “Sono molto soddisfatto della mia carriera. Tra i tanti momenti credo che ne posso individuare due in particolare ai quali sono più affezionato: nel 1993, ero in B alla Cremonese, quando mi sono reso conto che potevo fare davvero il calciatore professionista. Abbiamo conquistato la promozione in Serie A e l’anno successivo ho vinto l’Europeo con la Nazionale Under 21. E poi le annate all’Inter, dal 1997 al 2000. Con i nerazzurri ho raggiunto la vetta del calcio internazionale, vincendo la Coppa Uefa nel 1998 e giocando a fianco di campioni del calibro di Ronaldo, Djorkaeff, Baggio, Zanetti. Ho raggiunto questi livelli perché ho sempre dato il massimo e ho lavorato duro per arrivare, senza mai mollare. Credo che questo mio atteggiamento sia molto piaciuto anche i tifosi nerazzurri e alla società, ai quali tutt’oggi sono molto affezionato”. 3 4 Tra i grandi uomini che ti hanno accompagnato c’è senza dubbio Gigi Simoni, tuo allenatore alla Cremonese, Napoli, Inter e Siena. Quanto è stato importante per la tua crescita professionale? Che rapporto hai con lui oggi? “Gigi è stata una figura fondamentale per me, a lui devo moltissimo. Mi ha cresciuto e ha sempre creduto in me. Siamo ancora molto amici e ci sentiamo spesso”. Tra i tanti campioni con cui hai giocato, è troppo scontato dire che il più forte è Ronaldo? “Sì, il più forte in assoluto è Ronaldo, ma non posso non citare Roberto Baggio. Due grandissimi campioni con personalità molto diverse: Ronnie era un giocherellone, sempre pronto a scherzare e a divertirsi, anche in campo; Roby era un ragazzo più introverso, più chiuso, ma la sua leadership era assoluta. Un uomo umile ma di grande sostanza. Sopratutto sul terreno di gioco”. 30 Francesco Cosa pensi del Valdinievole Montecatini primo in D? Sappiamo che hai avuto modo di confrontarti con i dirigenti su alcune questioni e che la società ha grande considerazione di te. Dove pensi possa arrivare? “Sono molto amico di Guido Dianda, Marco Cardelli e Gabriele Cerri (ex giocatore, quest’anno al Tuttocuoio, ndr) Grazie a loro mi sono avvicinato alla società e sono molto felice di poter dare consigli e parlare di questo bel progetto. Personalmente ho suggerito che in queste categorie fosse importante dare spazio a giovani affamati piuttosto che a giocatori più affermati. Mi fa piacere che abbiano seguito i miei consigli, ma non mi prendo nessun merito: stanno facendo un grande lavoro e sono davvero contento per i risultati che stanno ottenendo”. Hai un figlio, Lorenzo di 8 anni e mezzo, che gioca a calcio nel Tau. Immaginiamo tu gli stia dietro e lo segua particolarmente: cosa ti aspetti da lui e che consiglio senti di dargli? 5 6 Tutti si ricordano di te come un difensore roccioso, che non dava mai respiro agli avversari: chi è però il giocatore che ti ha fatto più dannare e che proprio non riuscivi a contenere? “Sì sono stato un giocatore che puntava molto sull’agonismo e sulla fisicità. Ho duellato con i migliori attaccanti della Serie A, ma se devo citare il più difficile in assoluto da affrontare dico Batistuta, il più forte di tutti. Poi Vieri e Inzaghi. Ho avuto grandi scontri anche con Totti, che soffriva molto il mio gioco e che ho fatto espellere per ben due volte”. Nella tua vita hai girato e vissuto in tante belle città, ma alla fine hai scelto, anche per motivi familiari visto che tua moglie è di qui, di avere come base Montecatini. Come hai conosciuto tua moglie e che rapporto hai con questa città e questa terra? “Mi sono fermato a Montecatini perchè mia moglie Monica è di qui, ma in realtà questa città la conoscevo già. Più volte mi è capitato di passare a trovare Pietro Fanuele, un caro amico di famiglia ed originario di Potenza come me, proprietario del Grand Hotel Regina. Però ho conosciuto Montecatini per la prima volta nel 1993, quando mi feci male alla caviglia e Vialli mi consigliò di farmi curare da Antonio Pagni. In realtà Monica l’ho incontrata a Roma quando giocavo nella Lazio, e viste le tante amicizie ho pensato di trasferirmi qui una volta appese le scarpe al chiodo. Mi trovo benissimo a Montecatini e sono contento di abitarci”. Monica è figlia del grande Gino Natali (leggenda del basket termale) e sorella di Nicola (giocatore del Junior Casale in A2 ): la vostra è una famiglia di grandi sportivi che si divide tra calcio e basket. Ma tu che rapporto hai con la palla a spicchi? “Rispondo svelando una curiosità che in pochissimi sanno: fino a 13 anni infatti giocavo a basket, facevo il playmaker, mentre mio fratello, più grande di me, giocava a calcio; era un talento, tecnicamente fortissimo. Sembrava un predestinato, per questo mio padre lo seguiva e lo accompagnava in giro per l’Italia. Poi, un po’ per gelosia un po’ per attirare le sue attenzioni, dissi a mio padre che avrei iniziato anche io a giocare a calcio: da allora mi sono impegnato al massimo, allenandomi con costanza e sfidando ogni giorno me stesso. Io ho proseguito, mentre mio fratello ha preso altre strade. Ad ogni modo il basket mi piace molto ed è bello ritrovarsi in una famiglia di professionisti come i Natali”. 7 “Con quel cognome non potevano che metterlo in difesa, ma scherzi a parte da quello che mi dicono pare sia davvero molto bravo. Ed è sicuramente più bravo di me tecnicamente. Io gli lascio il suo spazio, è lui a cercarmi e a chiedermi spesso consiglio: mi fa molto piacere avere modo di spiegargli qualche trucchetto del mestiere di difensore e raccontargli le mie esperienze. Sono felice del fatto che giochi per divertirsi e che si impegni a fondo per cercare sempre di migliorarsi”. Dopo il periodo al Padova come assistente di Mutti sei stato fermo e hai provato l’esperienza come opinionista tv. Ti piace? O preferisci il campo, visto che comunque hai preso il patentino da allenatore? “La mia vita è il campo e ho lavorato e studiato per tornarci da allenatore. Ho preso il patentino di prima categoria e di fatto potrei allenare anche in Serie A. Devo dire però che l’esperienza come opinionista tv è stata molto utile e se ne avessi il modo la rifarei molto volentieri. Ti dà l’opportunità di vedere il calcio da un altro punto di vista e di conoscere tante persone in gamba. Il mio obiettivo è comunque fare l’allenatore e lavorare sui campo per molti anni”. 8 9 10 31 bookmagazine IMPRENDITORI, NUOVE ATTIVITÀ, LOCALI, LAVORO, EVENTI, PERSONAGGI CHE HANNO SEGNATO L’ANNO 32 Le novità, le eccellenze e chi ha avuto il coraggio di fare impresa DAL SUCCESSO DE LA CASA DI BABBO NATALE, AI NUOVI RISTORANTI APERTI A MONTECATINI. C’E’ CHI PUNTA SUL VEGANO, CHI SUL PESCE, CHI SUI PRODOTTI TOSCANI. POI IL PARRUCCHIERE PER UOMO CHE DIVENTA BARBER SHOP, QUINDI LA MODA E CHI, INVECE PUNTA SULLO SPETTACOLO. UN ANNO RACCONTATO CON LE STORIE DELLE PERSONE CHE SI SONO MESSE IN GIOCO CON SUCCESSO NEL PROPRIO LAVORO, MENTRE I DATI CI DICONO CHE 1500 IMPRESE HANNO CHIUSO I BATTENTI 33 ECONOMIA di LORENZO BENEDETTI Quando fare diventa un’ IMPRESA I DATI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PISTOIA SULL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA LA CRESCITA DELLE AZIENDE VA A RILENTO. E NELL’ANNO PIÙ DI 1500 ATTIVITÀ HANNO CHIUSO I BATTENTI. S iamo veramente usciti dalla crisi? Di getto viene da rispondere “no”. O meglio, ci sono segnali che ci fanno capire che siamo sulla strada giusta per uscirne. Vuoi perché peggio di come eravamo messi è impossibile andare, fallimento a parte, vuoi perché in fondo del sano ottimismo fa anche bene alla salute. Alla fine ci siamo rifugiati in una situazione di maggior serenità rispetto a qualche anno addietro. Ma per capire meglio il concetto della crisi e come si è riflessa nelle Imprese della provincia di Pistoia, è meglio andare ad analizzare dei dati. che mostrano valori positivi in termini di crescita di imprese Ripresa? scita dello 0.7% e il Quadrante Metropolitano, l’area più vicina Più precisamente prendiamo in esame quanto raccolto dalla Camera di Commercio di Pistoia in merito alla nascita e alla cessazione delle aziende nel periodo che va dal primo gennaio al 30 settembre del 2015. In totale, nella nostra provincia, sono state aperte 1.669 nuove imprese e ne sono state chiuse 1.514. Il tasso di crescita delle aziende a Pistoia è dello 0.5%. La lettura di questo dato non è univoca. Infatti la provincia di Pistoia si trova sotto alla media regionale (0.8%) ed è la terzultima per crescita: solo Siena e Arezzo hanno fatto peggio. A rasserenare un po’ la situazione c’è il confronto con quanto successo fino al 30 giugno, quando la crescita era allo 0%. Insomma qualche timido segnale di ripresa sembra esserci, ma non è certamente abbastanza. CHI CHIUDE – La crescita, come già suggerisce il risultato striminzito, non è omogenea. Ci sono settori che hanno risentito di questa difficile convergenza economica, su tutti quello delle costruzioni. Rispetto all’inizio dell’anno sono state perse 109 imprese, con tasso di crescita del -2%. Sorte simile spetta al commercio che si ritrova con 92 imprese in meno e con una crescita del -1,2%. Un andamento negativo si registra anche nel settore della moda, con l’industria tessile che diminuisce di 1.8%, l’abbigliamento dello 0,2% e le calzature del 2.6%. I settori dove 34 GROSSETO 1,3% sono quelli dei servizi di informazione e comunicazione (+2%) e nel comparto dell’assistenza sociale e sanitaria (+1,6%). Valdinievole flop Da un punto di vista territoriale, la zona ad avere il tasso di crescita più basso è la Valdinievole, che nei primi nove mesi LIVORNO 1,2% PRATO 1,1% Le imprese della Toscana MASSA CARRARA 1% FIRENZE 0,8% LUCCA 0,7% PISA 0,6% PISTOIA 0,5% AREZZO 0,4% TASSO DI CRESCITA Dal 1 Gennaio 2015 al 30 Settembre 2015 SIENA 0,2% dell’anno si è stabilito sullo 0.3%. Le cose vanno meglio nel resto della Provincia, con il cosiddetto Quadrante Montano in crea Pistoia che comprende anche Agliana, Quarrata, Montale e Serravalle, cresciuto dello 0.6%. Donne, giovani, stranieri e fallimenti Chiudiamo analizzando nello specifico il tessuto imprenditoriale. Delle imprese iscritte al 30 settembre 2015 sono in totale 7.277 quelle femminili, cioè il 22,2%, e le nuove si sono specializzate Quadrante Montano 0,7% Quadrante Metropolitano 0,6% perlopiù nel settore del commercio, del manifatturiero, dei servizi alle imprese e del turismo. Ci sono poi le imprese giovanili sono 3.138 e costituiscono il 9,6% del totale. Infine le imprese straniere sono pari a 3.448 unità e costituiscono il 10,5%. Per QUADRANTE MONTANO Abetone, Cutigliano, Marliana, Sambuca P.se, San Marcello P.se, Piteglio finire i dati sulle attività entrate in fallimento, che sono 33 (37,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014). QUADRANTE METROPOLITANO Agliana, Montale, Pistoia, Quarrata, Serravalle P.se Un quantitativo enorme di numeri e dati che ci aiuta a capire la schizofrenia del momento. Qualcosa risale, qualcosa continua VALDINIEVOLE a scendere, qualcosa rimane stabile. Insomma, se ne volevamo Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, una prova ulteriore, dalla crisi non siamo ancora usciti. Ci stiamo Massa e Cozzile, Monsummano T., Montecatini T., Pescia, provando. Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano Valdinievole 0,3% Le imprese della provincia di Pistoia TASSO DI CRESCITA Dal 1 Gennaio 2015 al 30 Settembre 2015 35 CASO ETRURIA di LORENZO BENEDETTI SCANDALI BANCARI, STORIE DI CHI HA PERSO TUTTO “I NOSTRI 75MILA EURO SONO ANDATI IN FUMO LOTTIAMO UNA BATTIAGLIA PERSA” LO STRAZIANTE RACCONTO DI ALESSANDRO GIANNONI: “MIA MADRE E MIA ZIA HANNO PERSO I RISPARMI DI UNA VITA. LA LORO UNICA COLPA È STATA L’ECCESSIVA FIDUCIA. SIAMO ANDATI A MANIFESTARE CON ALTRI 100 PENSIONATI ALLA LEOPOLDA, DOVE RENZI NON CI HA RICEVUTO. IN COMPENSO SIAMO STATI ACCOLTI DA UN CORDONE DI 25 POLIZIOTTI IN TENUTA ANTISOMMOSSA”. “È Quando i risparmi spariscono la sconfitta è per tutto il Paese U na vicenda che ha monopolizzato le cronache di tutti i giornali, locali e nazionali. Il decreto dello scorso 22 novembre ha permesso a quattro banche in cattive condizioni di salute di salvarsi. Queste sono Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara, CariChieti. Il salvataggio è avvenuto tramite il cosiddetto bail in, un sistema che prevede di salvare una banca utilizzando i soldi degli investitori invece che quelli dello stato. Hanno perso del denaro le persone che avevano investito i propri risparmi nelle azioni della banca (era quindi un azionista, cioè uno dei proprietari della banca) oppure in obbligazioni subordinate. È qui che nasce il problema: molte persone si sentono truffate dalle banche, perché queste obbligazioni sono una battaglia persa”. referente bancario. Per questo motivo è una vicenda assurda, che ha ricevuto Una delusa, stata tradita la fiducia che molti anziani l’importanza mediatica che merita solo scontenta e ormai ras- ponevano nelle mani di quelle persone i grazie alla rete e a Facebook. Qui sono segnata. È quella di risparmi di sempre”. coinvolti circa mezzo milione di italiani”. 49 anni, una delle tante persone che è Per portare in alto il grido e la denuncia Per quanto Alessandro non sia ottimista rimasto invischiato nello scandalo Banca di questi fatti, Alessandro e altri detentori sul finale di questa querelle, non ha inten- Etruria, oltre a Banca Marche e le Cassa di obbligazioni subordinate si sono or- zione di smettere di lottare: “Continuere- Ferrara e di CariChieti. O meglio lui si è ganizzati e hanno creato un gruppo su mo a manifestare, a contattare la stampa attivato in prima persona per sua madre Facebook, “Vittime del Salva-banche”, italiana e internazionale, a farci sentire in Franca e la zia Meri. Entrambe sono in che ha già riscosso oltre mille adesioni e ogni luogo. Ho provato a parlare anche pensione e nel maggio 2013 venne pro- ha iniziato a manifestare concretamente con qualche politico locale ma per il mo- posto loro dalla filiale montecatinese di la propria rabbia. Il primo luogo scelto è mento ho avuto solo parole di conforto, Banca Etruria di investire in obbligazioni stata la Leopolda, domenica scorsa, in nessun aiuto concreto. Intanto ho fatto to- subordinate i soldi messi risparmiati in occasione dell’evento, ormai diventato gliere quanti più averi fosse possibile dal- una vita, per un totale tra le due signo- un classico dell’agenda politica italiana, la Banca Etruria, lasciando solo lo stretto re di 75.000 euro. Adesso quella somma organizzato dal presidente del consiglio indispensabile per mantenere attive le non c’è più, sparita dal giorno alla notte Matteo Renzi: “Abbiamo ottenuto il per- obbligazioni subordinate, che a tuttora col “decreto salva-banche”, attuato per messo per manifestare – racconta Ales- sono solamente carta straccia”. raccolto anche altre denunce di abitanti della nostra i dipendenti e i correntisti dell’istituto di sandro –, ma ci hanno costretto a rimane- credito: “Quelle obbligazioni erano ven- re a 500 metri di distanza dalla Leopolda. Alessandro ha fatto della vicenda una vole che chiedeva giustizia, lamentando come il Gover- dute con una facilità estrema special- Eravamo in 100 di cui io con 49 anni di specie di extra-lavoro del quale, eviden- no non possa permettere una cosa del genere. mente ai pensionati che, ovviamente, si età ero il più giovane: ci siamo trovati temente, avrebbe fatto ben volentieri a Nella vicenda “salva-banche” insomma rientrano ambiti fidavano di chi gliele vendeva. Avrem- schierati 25 poliziotti in tenuta antisom- meno. Ha un’azienda inserita nel mondo che vanno oltre i soldi. Si parla di politica, di buon senso, mo dovuto leggere meglio il contratto e mossa. In qualche modo due dei nostri edilizia, l’Edival. Nel suo settore la crisi di fiducia in un sistema, quello bancario, che dovrebbe vedere che, in caso di grave situazione sono riusciti ad avere un colloquio priva- economica si è sentita in maniera molto provvedere a salvare i nostri risparmi, le liquidazioni, le economica della banca, le subordinate to con il ministro dell’economia Padoan forte. Lui è riuscito a sopravvivere grazie pensioni; o più semplicemente il futuro. Il Presidente del sarebbero state le prime a non essere perché Renzi ha preferito non riceverci. alla sua cerchia di clienti e a una marea Consiglio Matteo Renzi ha promesso che chi ha perso i ripagate. Ma quegli accordi sono scritti Non abbiamo avuto risposte confortan- di sacrifici. Quegli stessi sacrifici andati propri averi sarà risarcito, ma intanto un pensionato si è su molte pagine, in una lingua tecnica ti, i soldi che vorrebbero destinare per i in fumo a sua madre e a sua zia nel tem- già tolto la vita. E la sensazione di essere già in ritardo che dovrebbe essere ‘tradotta’ dal tuo risarcimenti al momento non bastano. È po di una notte. è veramente brutta. voce Alessandro Giannoni, montecatinese di 36 state cedute con eccessiva leggerezza, omettendo il rischio che poteva comportare fare un investimento del genere nel caso in cui la banca finisse in crisi, come effettivamente successo. C’è anche chi racconta di essere stato costretto ad acquistarle per avere un prestito dalle banche o per poter accendere un mutuo. Se a questo aggiungiamo che dal 2011 fino al commissariamento dell’11 febbraio 2015, il papà del ministro Maria Elena Boschi faceva parte del Cda Banca Etruria, una delle salvate dal decreto, la vicenda prende anche una netta piega politica. I poveri risparmiatori e, a volte ignari, obbligazionisti si ritrovano così colpevoli di “eccessiva fiducia”. In questa cerchia rientrano decine di migliaia di persone, perlopiù pensionati che si sono ritrovati improvvisamente senza una buona parte di risparmi. Ripercussioni inevitabilmente ci sono anche per tutti i loro parenti. Abbiamo provincia, come quella di Sonia Righetti di Pieve a Nie- 37 STORIE di BENEDETTA BALLATI “A me la pensione? Meglio lavorare”. LA STORIA DI GIULIANA PINELLI CHE INVECE DI DEDICARSI AI NIPOTI HA TROVATO IL POSTO DI LAVORO CHE SOGNAVA: LA CUCINA. TUTTO MERITO DEL GENERO MASSIMILIANO, TITOLARE DELL’ENI CAFFÈ DI PISTOIA. “E’ gratificante vedere i clienti soddisfatti dei miei piatti e del nostro servizio: i commenti positivi e la fedeltà dimostrataci in questi anni mi da soddisfazione e mi incentiva a continuare giorno dopo giorno” 38 BIONDA, SORRIDENTE, ENERGICA: LA TERZA ETÀ CHE NON SI FERMA NON È MAI TROPPO TARDI PER SCOPRIRE IL PROPRIO POSTO, NON È MAI TROPPO TARDI PER METTERSI IN GIOCO: CRISI NERA O MERA PASSIONE, NON C’È ETÀ PER CHI AMA IL PROPRIO LAVORO. CHI LO DICE? GIULIANA, CHE ALLA BELLEZZA DI 70ANNI HA SCOPERTO COSA LE PIACE FARE NELLA VITA. Incontro Giuliana sul suo posto di lavoro, me che per il bar”. tutto: dalla schiacciatina all’insalata, dal Eni Caffè di Capecchi Massimiliano, su- Hai accettato di buon grado questa av- piatto di pasta alla tartare. Primi e secon- bito dopo il turno di lavoro. Sorride entu- ventura, sebbene non avessi esperien- di, tanto freddi quanto caldi, adatti a tutti. siasta all’idea di un’intervista: “Ma davve- za nel settore.. Per un pranzo veloce o per uno spuntino ro –chiede timida e incuriosita- scriverai “Esattamente. Non sono una cuoca, di metà mattinata, Giuliana è qui per voi. di me”? sono solo io: cucino piatti semplici con la “Devo ringraziare Massimiliano –aggiun- “Certamente –rispondo-! Iniziamo”? stessa passione e cura con cui preparo ge- per la bellissima occasione che mi Giuliana Pinelli, nata a Pistoia il 31 gen- pranzi e cene a casa per famiglia e ami- ha dato, oltre che pe la fiducia incon- naio del 1944, è una moglie, madre e ci. Il segreto è questo! Ogni giorno pre- nonna come tante altre che nella vita ha sento cibi sani, semplici, tanto tradizio- dizionata che mi dimostra affidandomi trovato il proprio posto lavorativo in terza nali quanto innovativi, fatti con ingredienti età, per così dire. Dopo la pensione, l’oc- nostrali, salutari e di stagione. In cucina casione: lavorare al bar del genero. mi piace sia riproporre le specialità della Da chi o cosa è nata questa idea? nostra tradizione quanto variare e creare “E’ nato tutto da un’idea di Massimiliano. piatti gustosi alla portata di tutti”. Quasi 13 anni fa mi propose questa av- Passione che rigetti anche nei piatti ventura: inizialmente ero titubante e un che cucini, è evidente. Ma dimmi, qual po’ intimorita. Ho sempre lavorato, fin da è la tua giornata tipo? giovanissima, ma mai nel settore della “Ogni mattina mi alzo presto, vado ad ristorazione. Era un’esperienza nuova aprire il bar e mi metto all’opera per pre- ed eccitante: avevo timore di non esse- parare colazioni, stuzzichini e pranzi. Per re all’altezza, non lo nego, ma Massi ha me non è un sacrificio, tutt’altro. Ho ini- creduto in me fin da subito. Anche prima ziato a lavorare nel settore delle confe- e più di me (sorride). E’ gratificante vede- zioni da giovanissima, per poi dedicarmi re i clienti soddisfatti dei miei piatti e del alla famiglia, fra figlia e nipoti, e continua- tutto ciò che fai. Ma queste son cose nostro servizio: i commenti positivi e la re a lavorare da casa. Poi, finalmente, ho che si possono applicare in tutti i set- fedeltà dimostrataci in questi anni mi da trovato il mio ‘mestiere’. Mi sento come tori”. soddisfazione e mi incentiva a continuare a casa, nessun sacrificio ma voglia di E a chi le chiede ‘a quando la vera pen- giorno dopo giorno. Si è rivelata un’idea fare”. sione?’ lei risponde sempre con il sorriso vincente sotto tutti i punti di vista, sia per Ebbene sì, da Eni Caffè puoi mangiare di ‘si vedrà più avanti!’. questo compito. Ho realizzato un sogno che non sapevo di avere (sorride). Ho trovato il mio regno, la cucina: mangiare è un piacere, renderlo tale per tutti è il mio incentivo”. Che consiglio daresti ai giovani di oggi che si affacciano al mondo del lavoro? “Non arrendersi e cercare sempre di raggiungere i propri obiettivi. Nel mio lavoro è necessario sapersi organizzare, avere occhio nelle cose per evitare sprechi di alcun tipo; è importante avere creatività, dedizione e ingegno, dimostrando interesse amore e cura in 39 Sweet PASTI CCERI A La Pasticceria Sweet è diventata un vero e proprio punto di riferimento tra i locali di Montecatini. Nonostante la sua apertura sia piuttosto recente, aprile 2014, con i suoi prodotti di alta qualità ha conquistato una larghissima fetta di clienti, ormai diventati veri e propri fedelissimi. Sweet è il luogo giusto per un aperitivo con gli amici oppure per una colazione in compagnia, gustando i dolci preparati dallo chef Daniele Grieco. Insieme a lui la moglie Michela, che col lavoro quotidiano ha fatto sì che lo Sweet diventasse uno dei punti di riferimenti tra i bar montecatinesi. Per Natale non potete certo farvi scappare i panettoni confezionati da Daniele. Tra i più ricercati dai clienti ci sono il classico, quello al cioccolato e pere, quello con cioccolato classico e quello con fichi e noci. Tutto per rendere il Natale più buono. Con la genuinità dei prodotti della Pasticceria Sweet. 40 Pasticceria Sweet - Viale Balducci, 9 Montecatini Terme - Telefono 338 5691169 LE NUOVE ATTIVITÀ Ginger Bistrot Paradiso Vegano È nato a Montecatini Terme il primo ristorante esclusivamente vegano e vegetariano. Un gioiello per la ristorazione biologica e preparata con prodotti naturali e di assoluta qualità. Si chiama Ginger Bistrot ed è nato grazie all’idea di Massimo Rossi e Massimo Morandi lo scorso la sua conoscenza dei prodotti e dei piatti è profonda e attenta. giugno. “Abbiamo pensato che sul nostro territorio non esisteva- Il menù cambia e si aggiorna ogni venti giorni, a seconda delle “Utilizziamo prodotti a chilometro zero, tutto è frutto della nostra terra. Ad esempio utilizziamo tutta frutta e verdura freschissima che arriva direttamente da un produttore di Chiesina Uzzanese. Lo stesso vale per le proteine vegetali: il tofu e il seitan che sono scelti da una azienda toscana di Campi Bisenzio”. no locali del genere e che la richiesta, in questo momento stori- stagioni, e vi sono i piatti del giorno e dolci preparati dalla cuci- co, sta crescendo costantemente perché le persone sono molto na, anche senza zucchero e per celiaci. Nella lista compaiono più attente alla dieta e alla salute”. Massimo Morandi è anche anche piatti crudisti ben fatti e composti in maniera perfetta. Lo un appassionato vegano e vegetariano e quando ti siedi al suo stesso vale per la lista dei vini e delle birre, dove compaiono ristorante sa spiegarti esattamente la costruzione delle portate ottime etichette biologiche. Tutto questo avviene all’interno di un che vengono servite al tavolo e la loro genuinità e i benefici che locale arredato con gusto e curato nel minimo dettaglio, che tra- se ne traggono. Tutto questo senza mai tralasciare l’esperienza smette ottime sensazioni al colpo d’occhio e offre al possibilità di una ottima cena e i sapori di una cucina che ti trasmette gusto a tutti di provare una esperienza diversa e che mantiene alta la e benessere. qualità e la bontà dei piatti serviti a tavola ai clienti. Nel periodo Per questo, anche lo staff è stato minuziosamente scelto, a par- primaverile e in estate c’è la possibilità di pranzare e cenare an- tire dalla cucina diretta da una donna chef fiorentina di elevata che nel bellissimo giardino esterno. caratura per il settore vegano e vegetariano. Maria Cristina Pa- Al Ginger Bistrot di Montecatini, ogni mese, vengono organizzati landri, arriva da una lunga esperienza nel campo in tanti locali e anche corsi di cucina e pasticceria vegana. 42 UN NUOVO RISTORANTE ESCLUSIVAMENTE DI CUCINA VEGANA E VEGETARIANA: ARREDAMENTO CURATO NEL MINIMO DETTAGLIO, PRODOTTI GENUINI A CHILOMETRO ZERO. COME ABBINARE LA SALUTE AL GUSTO. GINGER BISTROT Ristorante vegano e vegetariano Via Marruota 59/A - Montecatini Terme Telefono 0572 770156 43 LE NUOVE ATTIVITÀ Al mercato coperto è nato “La Sosta” Il Bistrotoscano Un bistrot tutto toscano, che offre la prima qualità, la scelta e la accurata selezione del prodotto, è la nuova attività che ha preso vita nell’area del mercato coperto di Montecatini Terme. Una zona che, ancora oggi, nell’epoca della modernità, mantiene un romantico sapore liberty. Un fiore all’occhiello che grazie a imprenditori del settore tra i più apprezzati del territorio, dovrebbe diventare il quartiere della gastronomia per eccellenza della città. Le prime luci che si sono accese sono appunto quelle de La Sosta, bistrot toscano ideato da Laura Pellicci, professionista del mestiere e della famiglia che da molti anni gestisce il ristorante il Melograno ad Altopascio. I sapori sono quelli della nostra terra: salumi, formaggi, vini, birra, dolci, tutto scelto con la massima attenzione e conoscenza del prodotto. Una cucina stellata a chilometro 0. Si possono mangiare ad esempio burrate di bufala, manzo marinato del Chianti, pecorini, primi caldi, da gustare insieme alle migliori etichette di vino presenti nella ricca cantina. In più ti puoi sbizzarrire per comprare i prodotti più esclusivi, perché a La Sosta puoi acquistare tutti i prodotti che trovi nel locale, LA SOSTA Bistrot Toscano – Mercato Coperto 1 Montecatini Terme (Pistoia) Telefono: 0572 1906527 Al Fighing Lab cucinare il pesce è una cosa semplice Se vuoi andare al ristorante, il Fishing Lab non è il posto giusto. Se vuoi stare bene allora si. Immergersi nella nostra atmosfera, non significa andare al ristorante, perchè il Fishing Lab non lo è. Il Fishing Lab è un luogo dove ci si incontra, si consuma un pranzo, un aperitivo o una cena, ma soprattutto si sta bene. Sono tre i concetti che guidano il nostro progetto: “easy” “friendly”, “home”. Il cliente del Fishing Lab deve sentirsi a casa e, proprio come a casa, deve essere libero di esprimersi, deve essere catapultato in un luogo che lo aiuti a staccare dai pensieri, dove poter stare con leggerezza, dove poter semplicemente fare un aperitivo piuttosto che cenare e non sentirsi in colpa. Poi viene il prodotto: street food, piatti di crudo composti su richiesta con il prezzo al dettaglio, il pesce cucinato nel forno a legna, le cene o i pranzi con menu su richiesta, i piatti da asporto. Il tutto offrendo materie prime di primissima qualità ed una serie di consigli per far percepire al cliente benessere superiore alle sue aspettative di spesa. Il Fishing Lab è casa tua. Fishing Lab San Francisco – Corso Roma, 112. 51015 Montecatini Terme (Pistoia) Telefono: 0572 902615 per fare una esempio: solo qui trovi la torta Pistocchi, una autentica primizia della tradizione fiorentina. La Sosta è aperto a colazione con splendide torte, pranzo, merenda e cena. 44 45 TEMPI MODERNI di SILVIA INNOCENTI LO STILE AMERICANO PER UN TAGLIO ALL’ITALIANA. IL SUCCESSO DI ML BARBER SHOP: COSI’ IL BARBIERE E’ TORNATO DI MODA MANUEL E LUIGI HANNO APERTO A PESCIA UN NEGOZIO DI PARRUCCHIERE DA UOMO. IL TEMPO E IL LAVORO HANNO DATO LORO RAGIONE: “ALL’INIZIO CI VERGOGNAVAMO, ORA SIAMO PIENI DI CLIENTI. IL NOSTRO È UN LAVORO DI AGGIORNAMENTI E NUOVI OBIETTIVI. VOGLIAMO ORGANIZZARE UN CONCERTO E ASSUMERE ALTRE PERSONE”. M anuel e Luigi 30 e 31 anni, partendo dalla loro passion, sono riusciti a trasferire a Pescia un’idea internazionale. ML barber shop la cura dell’uomo parte da barba e capelli. Da dov’è nata quest’attività e la vostra collaborazione? Luigi: Ormai sono 10 anni che lavoriamo insieme e da sempre abbiamo preferito il settore maschile, in particolare ci ha sempre ispirato la cura della barba. Manuel: Dopo qualche anno di lavoro abbiamo deciso di informarci, di guardare ML BARBER SHOP Piazza Mazzini, 81 - Pescia Telefono 0572 477138 46 quello che stava succedendo a Londra, in America, in Olanda. Abbiamo notato che l’idea del barbiere stava rinascendo, si stava ricreando. Luigi: In molti non pensavano che un’attività del genere potesse prendere campo in una realtà come Pescia ma credendoci siamo riusciti a farla funzionare. Manuel: All’inizio quasi ci vergognavamo a dire quello che veramente facevamo: “parrucchiere da uomo” era la risposta meno spontanea ma sicuramente più accettata; adesso tutti vogliono chiamarsi barbieri! (ride) “Passione e determinazione” è il vostro motto, perché proprio questo? Manuel: È una vita che facciamo questo lavoro e per farlo ci vuole passione dal primo all’ultimo istante. Luigi: Se non ce l’hai non puoi fare questo mestiere, forse il parrucchiere sì, il barbiere sicuramente no. La determinazione invece è ciò che spinge a ricercare sempre la novità, questo serve per portare avanti la tua attività, ma anche per alimentare la passione stessa. Manuel: È una continua ricerca di nuovi obiettivi, particolarmente nel 2016, deve esserci un continuo ricambio di idee. Avete partecipato al MOVEMBER, cos’è e perché vi siete interessati? Manuel: È ancora presto per poter parlare di movember nel nostro negozio. Faremo meglio il prossimo anno. Luigi: Questo evento nasce come movimento di alcuni ragazzi australiani che partendo dal piccolo sono riusciti a creare un’associazione a favore della sensibilizzazione verso il tumore alla prostata. L’incrocio delle parole “moustache” e “november” già spiega in breve l’iniziativa: chi ha piacere di partecipare, per solidarietà, fà crescere il proprio baffo ad inizio novembre per poi, a fine mese, tagliarlo e lasciare un’offerta proprio a quest’associazione australiana. Avete postato una foto sulla vostra pagina facebook con la frase “formarsi per non fermarsi” da dove parte la vostra? Un autodidatta potrebbe fare questo lavoro? Manuel: Un autodidatta non può sperare di ottenere grandi risultati, questo lavoro è un po’ come quello di un artigiano, senza qualcuno che ti affianchi nell’acquisizione della manualità, non puoi pensare di imparare il mestiere. Luigi: Devi trovare qualcuno, “un grande” da cui apprendere e imparare sia a livello lavorativo che commerciale. Per quanto ci riguarda, prima di prendere in gestione questo posto abbiamo lavorato per 10 anni qui a Pescia, da Valerio, ci siamo conosciuti lì e siamo maturati a livello lavorativo insieme. Nel 2006, proprio sotto le sue direttive, abbiamo aperto questa attività e un po’ di tempo dopo siamo riusciti a farci una clientela nostra. Manuel: Valerio è felice di aver lasciato questo negozio a noi, essendo partiti dal curare la parte maschile del suo salone, siamo riusciti a valorizzarlo come barbiere moderno, come luogo esclusivamente per l’uomo e dedicato al suo relax. Il barber shop nasce dall’incrocio dei barbieri americani e siciliani, quanto di italiano e quanto di americano c’è in quello che fate? Manuel: Il lato italiano emerge nel modo di lavorare, di tagliare la barba, la parte invece americana si ritrova nell’arredamento; il barbiere che stiamo cercando di ricreare a livello di mestiere in Italia non aveva un bell’impatto visivo, era quasi una “catapecchia”. Luigi: Il marketing cambia, con quello riprendiamo lo stile americano, è d’effetto e piace molto. Siete soddisfatti di quello che avete ottenuto? Avete già dei progetti per il futuro? Manuel: Soddisfattissimi, ci piace il lavoro, il locale, ci divertiamo a fare eventi. Questa estate ne abbiamo fatto uno in piazza a Pescia allestendo proprio qui davanti un piccolo angolo per taglio e rasatura. Il riscontro è stato molto positivo! Luigi: Siamo felici e carichi, questo negozio lo abbiamo ricreato noi partendo da zero in soli tre giorni. Progetti ce ne sono tanti, pensiamo in grande, a gennaio vorremmo chiamare un gruppo rock a suonare, vorremo assumere altro personale, in aiuto anche ai nostri collaboratori Samantha e Simone che già ci aiutano molto. Manuel: Abbiamo diversi obiettivi, alcuni realizzabili da qui a qualche mese altri in diversi anni. Sicuramente vogliamo fare ancora meglio del 2015. 47 MODA di ILARIA PINOCHI CONSIGLI FASHION Vestiamoci per le feste I NOSTRI CONSIGLI PER NON SBAGLIARE OUTFIT NEGLI APPUNTAMENTI PER LE FESTE. NON ESAGERARE E SE PER NATALE È MEGLIO EVITARE IL ROSSO, PER CAPODANNO RIPONETE NELL’ARMADIO LE PAILLETTES. B eh Montecatini già da diverse settimane, con le mille luci, i babbi natale e gli elfi sparsi per tutta la città, ci fa respirare con qualche settimana di anticipo l’atmosfera natalizia. Inutile dire che la prima cosa a cui uno pensi è: “Come mi vestirò per Natale o addirittura per il cenone di Capodanno?”. Ci sono diverse tendenze per questo inverno, ma il primo consiglio da seguire è Non Esagerare. Molto spesso infatti la voglia di strafare prende il sopravvento su gusto e buonsenso. Evitate di vestirvi di rosso come Babbo Natale, ne esiste solo uno e non è necessario cercare di imitarlo. Riponete nella vecchia cassapanca della nonna tutto ciò che avete di quel colore e piuttosto optate per una raffinata ed elegante nounce borgogna, must have della stagione invernale: dal rossetto matte allo smalto, dal cappello in feltro a tesa larga all’avvolgente maxi sciarpa a maglia grossa, passando per le stringate in vernice. Come abbinare il colore dell’anno? Per quanto mi riguarda il miglior accostamento è sempre con il nero, combinato o a fantasia, ma in alternativa potreste abbinarlo con il rosa, il nude, il color cammello e il cipria per ottenere un risultato glamour assicurato. Elegantissimo con il grigio, casual con il denim e romantico con il celeste pastello , potete optare anche per il color-block con un altro colore molto di tendenza: il senape. Pensando al cenone di Capodanno a molte la prima cosa che viene in mente sono le paillettes. Penso che oramai siano abbastanza banali e se non usate con la giusta cura il risultato potrebbe essere un mezzo disastro. Quindi direi no ai tubini extrasmall che vi insaccano come cotechini, piuttosto se volete essere comunque scintillanti e sensuali, andate su un abito dai colori scuri non fasciante con fili metallici, che 48 vi scopra la schiena ma che comunque non sia troppo corto. Se invece avete un animo più smart ma vorreste sentirvi comunque luccicanti, potreste abbinare un top corto di paillettes nero con un pantalone a vita alta cropped. Un tessuto a mio parere molto sottovalutato, ma che in realtà è di gran tendenza è il velluto: caldo e avvolgente, ma soprattuttto molto regale, darà un tocco di femminilità al vostro outifit. In questo senso potrei suggerire abiti longuette dalle scollature profonde e geometriche, oppure minidress dal tocco bon ton con colletto alla Peter Pan. Se però non ve la sentite di indossare abiti di questo tessuto, potete sempre puntare sugli accessori, decoltè con maxi tacco, clutch o borse. Un altro oggetto che non dovrebbe mai mancare nel nostro “guardaroba delle feste” sono gli stivali cuissard, ovvero sopra il ginocchio, con tacco o senza. Oppure la pelliccia, un vero e proprio evergreen, che potete trovare all’interno degli store in vari modelli: cappottini, gilet, mantelle dalle silhouette e tagli differenti. Impossibile non fare follie per ottenerle! Per finire, molto di tendenza la pussy-bow blouse, ovvero la camicia con fiocco, dal sapore anni 70 e declinata in diversi tessuti, ma sempre iper-femminili, arricchendola con fiocchi, ruches, nastri, jabot e merletti da allacciare al collo. C’è solo un ultima regola da cui non si deve mai prescindere, non rinunciare al proprio stile. Non siamo dei manichini a cui appendere un outifit all’ultimo grido. La cosa importante è riuscire a conciliare la tendenza del momento con la propria personalità, cercando uno stile unico che ci valorizzi e ci faccia sentire a nostro agio. 49 L’INTERVISTA di ANDREA SPADONI L’IMPRENDITRICE Camilla Carnesecchi IL SUCCESSO DE LA CASA DI BABBO NATALE E LA SUA VITA DA MAMMA “SIAMO CONTENTI DELLA CRESCITA DELL’AZIENDA E DEI RISULTATI RAGGIUNTI DAGLI EVENTI DI ROMA E MONTECATINI TERME. PER RINNOVARE LE IDEE E PER CERCARE SPUNTI VADO SEMPRE IN GIRO PER IL MONDO. A MIA FIGLIA MATILDE VORREI LASCIARE TUTTO QUELLO CHE MI SONO COSTRUITO DA SOLA CON IMPEGNO E DEDIZIONE”. A 33 anni è mamma e imprenditore e, a Montecatini Terme, è una specie di Re Mida. Da alcuni anni il suo evento La Casa di Babbo Natale, ha cambiato la vita di una cittadina che ormai di termale ha poco, facendola diventare meta di turisti provenienti da ogni parte dell’Italia nel periodo delle festività natalizie. I numeri sono veramente importanti: a Montecatini, infatti, tra novembre e dicembre, arrivano oltre centomila persone per visitare i due stabilimenti termali (Tamerici e Tettuccio) allestiti con il tema natalizio e quindi per tornare a casa con la fotografia di Babbo Natale, immortalato con il proprio bambino, felice di avergli consegnato la sua letterina. Un caso di successo, quello di Camilla Carnesecchi, che è fuori dall’ordinario. Una donna che si è fatta da sola. Da una idea, infatti, ha costruito una azienda che oggi permette a centinaia di persone di lavorare. Lei stessa è una continua macchina di idee e di lavoro e, quandi ci parli, capisci che crede a fondo in tutti i suoi progetti: “È necessario credere in quello che fai ed è necessario difenderlo da tutto e da tutti. E’ anche fondamentale impegnarsi al massimo e fare l’impossibile per raggiungere gli obiettivi perseguiti”. Di cosa ti occupi nella tua azienda? “Per arrivare a raggiungere grandi risultati bisogna saper far tutto. Io sono allestitrice, contabile, informatica dato che il primo anno da sola ho realizzato e programmato il sito, e, per questo, ho il pieno controllo dell’attività dell’azienda. Detto questo, per crescere è necessario mettersi a fianco ottimi collaboratori fidati e preparati”. Come hai fatto a trasformare un evento regionale in un grande evento nazionale? Qual è stata la tua capacità? Molti hanno provato a realizzare progetti simili al tuo, ma La Casa di Babbo Natale è rimasto l’unico ad attrarre turisti e a 50 far parlare anche tutte le televisioni italiane. “È un mercato che abbiamo creato noi, per questo lo conosciamo bene. Bisogna monitorarlo, avvertire quando ci sono dei cambiamenti ed adattarsi a essi. Essere sempre attenti e attraenti con i potenziali clienti. Non è che se prendi una location e ci metti dentro Babbo Natale, vuol dire che le persone verranno da te. Bisogna lavorare sodo e pensare come una azienda”. Quest’anno, tra l’altro, La Casa di Babbo Natale si è sviluppata in due eventi: Montecatini Terme e Roma, al Castello di Lunghezza. I risultati sono stati soddisfacenti? “Siamo veramente contenti. In due eventi abbiamo gestito 400 mila visitatori e messo al lavoro 290 persone, tra dipendenti e collaboratori”. Come riesci, ogni anno, a costruire intorno alla Casa di Babbo Natale sempre una nuova attesa? “Quando finisce l’evento parto in viaggio almeno un mese. Vado in giro per il mondo a cercare nuove idee, vedere allestimenti moderni, capire cosa succede fuori dall’Italia. E quando torno, mi rendo conto di aver imparato sempre qualcosa”. In più, oltre a tutto questo, sei anche una mamma. “Ho una bambina di 6 anni, Matilde. È molto impegnativo abbinare un lavoro che ti impegna sempre agli spazi che richiede una figlia. Però lei è abituata a stare con me anche mentre faccio le cose. Mi porto il computer o l’ipad nel letto e mentre l’addormento, lavoro. Poi spesso viene in ufficio con me, mi aiuta, sistema i fogli. Si diverte a vedere quello che succede intorno, è curiosa, sa stare con le persone. Il mio obiettivo è di lasciarle tutto quello che io mi sono costruito da sola”. 51 NATALE Ph MARTINA FROSINI LA CASA DI BABBO NATALE a Montecatini Terme, si sviluppa in una serie allestimenti elaboratori suddivisi negli stabilimenti termali TAMERICI e TETTUCCIO. LA DIMORA DI BABBO NATALE è una splendida ricostruzione ambientata in uno dei contesti architettonici liberty più belli d’Italia, dove puoi incontrare BABBO NATALE e immortalare un momento con lui. PUNTO LETTERINA: Nell’ufficio postale perfettamente ricreato potrai scrivere la tua letterina e consegnarla agli Elfi postini che con 52 speciali marchingegni la faranno arrivare direttamente a Babbo Natale. GIOCHI SOTTO L’ALBERO: grande parco giochi con tantissime animazioni, burattini, giocolieri clown, truccabimbi, scuola circense e tanto altro. IL VILLAGGIO DEGLI ELFI. MANI IN MAIS, STELLA STELLINA, STECCO CREO (by SAMMONTANA), RACCONTA FIABE, LA FABBRICA DEI GIOCATTOLI DI LEGN, TRUCCABIMBI, LABORATORIO “LEGO”: un vero e proprio emporio del mattoncino. LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO. 53 NATALE Ph MARTINA FROSINI Ricca di iniziative ed eventi, la città del Natale a Montecatini Terme che, quest’anno, si è sviluppata in una area più vasta rispetto agli anni passati. In viale Verdi la pista di pattinaggio “Montecatini On Ice”, mentre accanto allo stabilimento Excelsior spazio per il Borgo del Natale ed all’interno del parco i pony sui quali i bambini potranno salire. All’interno del parco termale c’è il “Natale in Giostra” e poi al Minigolf delle Panteraie il Bosco degli Elfi, uno spazio davvero carino ed esclusivo dove si potranno ammirare curiosità e prodotti tipici. Tornando verso Piazza del Popolo, poi animazione ed eventi al Kursaal con la Magia di Babbo Natale e 54 spazio dedicato, a poche decine di metri, anche al tormentone Peppa Pig. Il clou è stato alle Terme Tettuccio e alle Terme Tamerci con La Casa di Babbo Natale, proseguendo per Via Cosimini si trova Peppa Pig. Al Minigolf si va al Bosco degli Elfi. Basta poi andare alla stazione a valle della Funicolare e salire su Gigio e Gigia per andare a Montecatini Alto (tragitto servito anche con Navetta gratuita e Blubus) e visitare, in piazza Giusti, il bellissimo Piccolo Regno incantato. 55 4 TECNOLOGIA di DAVIDE PAOLINI LE 5 PRINCIPALI NOVITÀ HI-TECH DELL’ANNO 2015 3 ANCHE QUEST’ANNO LE NOVITÀ PER IL SETTORE HI-TECH NON SONO MANCATE. NEL CORSO DEI MESI NE SONO STATE PRESENTATE UN SACCO, PARTENDO DA NOTI MARCHI COME APPLE, GOOGLE E MICROSOFT, PER ARRIVARE A UNIVERSITÀ COME STANFORD. MA QUALI POTREBBERO ESSERE STATE LE PIÙ SIGNIFICATIVE? ABBIAMO PROVATO A CLASSIFICARLE. 2 1 Al secondo posto, troviamo la Al primo posto troviamo il prototipo di UNA NUOVA TIPOLOGIA DI BATTERIE, quelle che utilizzeremo in futuro, messa a punto dall’Università di Stanford, capace di ricaricare smartphone e PC in un minuto. Oltre ad offrire una durata maggiore, le nuove batterie sono più ‘verdi’ e sicure, ha rivelato il coordinatore della ricerca, il chimico Hongjie Dai. Il test: Il prototipo ha sopportato 7.500 cicli di ricarica senza perdere potenza, mentre le normali batterie a ioni di litio cominciano ad avere performance minori dalla centesima ricarica. Inoltre, i nuovi accumulatori saranno meno costosi delle attuali batterie, visto che il prezzo dell’alluminio è inferiore a quello del litio. Caratteristiche: Le nuove batterie si ricaricano molto velocemente, durano moltissimo e sono economiche. Da decenni l’alluminio è considerato un materiale interessante da utilizzare per costruire batterie, soprattutto a causa del suo basso costo, ma finora non c’era una tecnologia che permettesse di raggiungere questo obiettivo. In realtà in alluminio è solo l’anodo (elettrodo negativo) del prototipo di batteria in alluminio costruito a Stanford, mentre quello positivo (catodo) è fatto di grafite. I due elementi sono stati posti in una soluzione di sale liquida a temperatura ambiente all’interno di polimero flessibile che ha la funzione di conduttore (elettrolita). 56 REALTÀ AUMENTATA IN 3D. Nata da un progetto del Research Team di Microsoft e di Alex Kipman (sviluppatore del Kinnect), quella che è stata chiamata Microsoft Holographic durante l’introduzione alla Consumer Preview di Windows 10 è solo una parte di HoloLens, e va a costituire un cambiamento radicale con il quale gli utenti interagiscono con le macchine. “È il mondo virtuale unito a quello reale”, afferma Kipman durante il keynote di Microsoft. E ha senz’altro ragione, in quanto costituisce il primo tentativo di portare gli ologrammi davanti ai nostri occhi, non come hanno fatto fino ad adesso Google (con i Google Glass) e Facebook (con Oculus Rift). Chiamarli occhiali sarebbe infatti troppo riduttivo: HoloLens è un vero e proprio computer olografico capace di analizzare l’ambiente reale e di combinarlo con immagini virtuali tridimensionali. Il video che la società di Redmond ha mostrato in occasione della preview ha destato molto stupore tra la gente. In esso si vedono alcune delle possibili applicazioni di HoloLens come ad esempio un tifoso che vede la partita della sua squadra del cuore proiettandola letteralmente sul muro di casa, un ingegnere che progetta la carena di una moto da strada applicandola direttamente al prototipo fisico, un videogiocatore che assembla i mattoncini di Minecraft sul tavolo del soggiorno, una giovane donna che viene video-guidata dal suo idraulico nella riparazione della tubatura rotta e persino un uomo che passeggia su Marte sfruttando una rappresentazione olografica del pianeta rosso sul pavimento dell’ufficio. Chi ha potuto provare questa tecnologia dal vivo ne parla come un qualcosa di incredibile. “Finalmente Microsoft ha realizzato qualcosa di interessante”, titola Vauhini Vara sulle pagine del New Yorker. E ora tutti si chiedono quanto tempo ci vorrà affinché tutto questo sia acquistabile nei negozi. Microsoft per il momento non fa chiarezza, ma il fatto che la demo sia arrivata durante l’anteprima di Windows 10, il nuovo sistema operativo di Redmond atteso per il prossimo autunno, fa ben sperare. Ma non finisce qui: anche se tale tecnologia è nata per esaltare le potenzialità di Windows 10, Microsoft e NASA stanno lavorando insieme per portare l’uomo su Marte virtualmente, proprio sfruttando la tecnologia olografica in sviluppo, così gli scienziati saranno in grado di vedere una simulazione digitale della superficie del Pianeta Rosso sulla base dei dati raccolti dal rover Curiosity e di controllarla con le proprie mani; saranno quindi in grado di valutare il lavoro di Curiosity da una prospettiva in prima persona, vedendo le simulazioni dei loro risultati probabili e decidendo le attività future per il rover. Al terzo posto collochiamo invece APPLE WATCH, un nuovo particolare dispositivo con il quale l’azienda punta a sfondare nel mondo degli smartwatch. Di cosa si tratta: È uno smartwatch compatibile con iPhone ufficialmente soprannominato Apple Watch che esegue iOS 8.2, a differenza di chi pensasse che si sarebbe chiamato iWatch, in quanto la società si sta concentrando sul suo primo oggetto indossabile. Cosa posso farci: Con un Apple Watch è possibile leggere email, invocare Siri, ricevere chiamate e tenere traccia degli obiettivi di fitness. Anche le notifiche di Facebook, i messaggi WeChat e di Twitter saranno disponibili per la lettura direttamente sullo smartwatch, evitando così di dover estrarre lo smartphone dalle nostre tasche per leggerli. Ogni Apple Watch funziona rimanendo sempre collegato al proprio iPhone, ricevendo via Bluetooth buona parte delle informazioni da visualizzare. Tramite lo schermo dell’Apple Watch si possono inviare piccoli disegni e altre sensazioni a chi possiede un altro smartwatch Apple. Un’opzione permette di comunicare tramite disegni da tracciare al volo sullo schermo, un’altra di inviare un “tocco” sfiorando lo schermo, che viene riprodotto con una lieve vibrazione dall’Apple Watch che lo riceve. Infine, c’è un’opzione per condividere con un’altra persona il proprio battito cardiaco, in modo da farglielo sentire grazie agli impulsi che Apple Watch manda al polso. Apple Watch ha infatti numerosi sensori che servono per rilevare l’attività fisica di chi lo indossa. Una delle sue applicazioni tiene traccia di questi dati, offrendo consigli e suggerimenti per avere una vita più sana e attiva. I sensori servono anche per registrare le proprie prestazioni durante gli allenamenti, e vedere come migliorano (o peggiorano) nel corso del tempo e di diverse sessioni. Oltre alle applicazioni predefinite, come quella per vedere le mappe o le immagini nel proprio iPhone, o ancora per ascoltare la musica o usare l’orologio come tasto della fotocamera dell’iPhone per scattare una foto, su Apple Watch possono essere installate altre applicazioni prodotte da terze parti, come quelle per prenotare un’automobile con autista tramite Uber, per vedere le fotografie condivise dai propri amici su Instagram, per scoprire il titolo di una canzone o per avere una chiave virtuale per aprire facilmente la stanza nell’albergo in cui si passerà la notte. E naturalmente c’è Siri, l’assistente vocale. Al quarto posto troviamo invece PROJECT JACQUARD, nato da Google insieme a Levi’s, permetterà di inserire fibre conduttive all’interno degli indumenti. Come riporta il quotidiano “The Indipendent”, Paul Dillinger, vice presidente del settore innovazione di Levi’s, ha spiegato che per il momento “non si tratta di un lancio, ma di una piattaforma di produzione”. “Sarà un’opportunità – ha detto Dillinger a WWD - per sviluppare nuove forme e applicazioni a cui non abbiamo ancora pensato. Il potenziale è dato dal fatto che gli input provengono dai gesti: incrociare le gambe, colpire qualcosa, sollevare dei pesi”. I sensori all’interno dei jeans saranno così sottili che chi li indossa non li sentirà nemmeno. Grant Hughesm, fondatore della software house FocusMotion, ha spiegato che “potranno avvertire di eventuali aumenti di peso e raccomandare un po’ di esercizio fisico o suggerire una promozione in corso presso una palestra, aiutando le persone a mantenere uno stile di vita sano”. Tutto grazie all’interazione con i dispositivi mobili a cui punta il “Project Jacquard”. Potrebbe bastare infatti un semplice tocco in un punto del jeans per connettersi al proprio smartphone. Gli sviluppatori di Google sono già al lavoro con alcune aziende giapponesi per creare delle fibre conduttive da intrecciare in qualunque tipo di tessuto. Da i primi risultati, infatti, possiamo già ottenere buone notizie: le fibre sembrano funzionare con tutte le macchine da cucito industriali esistenti. È senz’altro un’invenzione formidabile ma che potrebbe far venire gli incubi a chi sta costantemente attento alla propria linea, alimentando la sua paura di ingrassare, forse spingendola fino alla paranoia. All’ultima posizione, troviamo WINDOWS 10, il 5 nuovo sistema operativo di casa Microsoft reso disponibile gratuitamente per tutti (con licenza originale di Windows 7 o 8/8.1) durante il suo primo anno dal rilascio, quindi chiunque potrà ottenere una licenza gratuita scaricandolo entro un anno dal lancio, avvenuto questa estate (29 luglio 2015). Esso, introduce di fatto, il concetto di continuità, permettendo di utilizzare le app di smartphone e tablet, anche su PC; sincronizzando le nostre impostazioni di personalizzazione con tutti i nostri dispositivi e integrando meglio l’archiviazione su cloud (con OneDrive). Altra grande novità di questo sistema operativo è l’introduzione di Cortana, la risposta di Microsoft a Siri di Apple, integrata in Windows e in varie app, come ad esempio il nuovo web browser Edge, che ha preso il posto dell’ormai storico e odiato Internet Explorer, presentando anche un menù start completamente rinnovato. 57 IL PERSONAGGIO di LEONARDO SOLDATI O Giulia Nannini LA RAI, GLI SPETTACOLI SUL TERRITORIO: “È TUTTA UNA MAGIA!” 58 riginaria di Quarrata, i primi passi artistici nell’emittente televisiva Tvl, poi partita alla volta di Roma per la Tv nazionale. Giulia Nannini si racconta ai nostri lettori. Giulia, un percorso artistico tutto d’un fiato fino adesso?! Direi che è frutto del mio modo di esprimermi. Già da piccola giocavo a fare la presentatrice, la prima volta in pubblico a 8 anni. Con l’esperienza acquisita a Tvl, una volta laureatami in Giurisprudenza sono andata a Roma. Ho lavorato nella redazione di “30 ore per la vita” ed in quella di un altro programma televisivo con Lorella Cuccarini, poi con Paolo Bonolis per “Avanti un altro”. Il primo importante casting per andare in tv? Per “A sua immagine”, al quale ho partecipato grazie all’agenzia di spettacolo Vegastar. La prima possibilità concreta per realizzare il mio sogno. Scelta tra circa trenta persone, dentro di me mi sentivo che sarebbe andata bene. Dopo due giorni infatti arriva la comunicazione ufficiale positiva. Un’esperienza di un anno e mezzo in un programma in diretta condotto da Rosario Carello e poi da Lorena Bianchetti, in cui mi è stata molto utile la gavetta fatta a Tvl. Mi occupavo del notiziario e degli spazi social, oltre a fare l’inviata. Arriva quindi il celebre programma su Rai Uno “La vita in diretta” Ho fatto il casting a luglio scorso. Prima inviata a “Estate in diretta”, poi confermata per la nuova stagione de “La vita in diret- ta”. Un’esperienza che mi permette di conoscere tante persone, raccontando storie vere che finisco per vivere anch’io, vale l’impegno di avere la valigia sempre pronta per realizzare servizi da un capo all’altro d’Italia. Un’emozione, quando in collegamento ricevo la linea da due conduttori televisivi preparati e famosi come Cristina Parodi e Marco Liorni. Due esperienze inoltre sul grande schermo Si, nei film “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo e “Natale a Parigi” di Claudio Risi in cui ho fatto una figurazione speciale. Lavori però anche sul territorio di Pistoia, realizzando musical teatrali con l’associazione Desidera Onlus Quando parlo di Desidera, mi emoziono. Il sodalizio è composto da belle persone, giovani artisti che da quattro anni lavorano insieme ognuno mettendo il proprio talento a disposizione di tutti, soprattutto un gruppo di amici. Mi occupo della direzione artistica dell’associazione, invento storie coinvolgendo le Scuole di danza del territorio per il musical natalizio. Una sinergia di forze che si rivela in un’esplosione con il “botto finale”, complici gli applausi del pubblico agli spettacoli ed i risultati d’incasso più che positivi devoluti sempre a finalità sociali. Desidera è una Onlus infatti, il ricavato viene devoluto alla Fondazione Maic – Maria Assunta in Cielo Onlus che si occupa da decenni di disabilità sul territorio, a partire dal nuovo Centro in via Don Bosco Desidera è la massima espressione di me stessa. Sono volontaria alla Maic da undici anni e non potevo quindi essere lontana da questa realtà in cui sono cresciuta, che mi ha formato come donna e come persona. Qual’è stato il risultato raggiunto con i musical in questi quattro anni ed in particolare con l’ultimo “Destinazione Paradiso” al teatro Manzoni di Pistoia? Oltre 23 mila euro raccolti, 1.800 circa complessivamente gli spettatori nei due giorni in scena di “Destinazione Paradiso” con protagonista Camilla Gai, testo mio e di Armando Vertorano autore testi del programma tv “Avanti un altro” È stato bellissimo vedere tutte quelle persone che ci applaudivano a fine spettacolo, dopo nove mesi di prove. Un progetto per cui il Comune di Pistoia ci ha sempre sostenuto. Com’è fare spettacolo a Pistoia oggi? È bello, mai dimenticato il territorio, la mia vita è qui, è bello quando la città risponde. Ci vorrebbero un po’ più di agevolazioni nei costi, comunque vedo che se inizi a partire con un progetto, nel realizzare un’idea, qualcuno ti sostiene sempre. Progetti in “cantiere”, prossimo musical? Lavori in corso, ma vi stupiremo con effetti ancora più speciali! L’agenzia Vegastar ed i suoi titolari Fernando e Silvio Capecchi hanno scommesso su di te Puntano sui giovani artisti e gli permettono di crederci veramente, sono arrivata dove sono oggi grazie anche a loro. 59 EVENTI di CARLO ALBERTO PAZIENZA S.o.s. capodanno: la guida per i ritardatari Non sapete ancora come trascorrere l’ultimo dell’anno? Ecco alcune idee pratiche e originale per salutare l’avvento del 2016. E ce n’è per tutti i gusti: dalla festa con tanto di concerto in piazza alla serata in discoteca con uno dei più affermati dj della scena techno internazionale, passando per la cena in stile medievale in un antico ricovero. E per chi guarda già già al 2016, ecco gli eventi più importanti in programma a gennaio. 31/12 2015 Grande concerto di Capodanno PRATO, PIAZZA DEL COMUNE Un momento di festa che coinvolge tutti, senza differenze di età, generi o nazionalità. Così il Comune di Prato ha pensato il suo capodanno 2016, con un grande concerto che vorrà essere un manifesto delle diversità e delle differenze tra i popoli. In questo senso non poteva esserci protagonista migliore dell’Orchestra di Piazza Vittorio, una miscela di 10 paesi e 9 lingue da tutto il mondo composta da qualità umane ed artistiche di livello assoluto. Un gruppo di musicisti capace di aggiungere al repertorio tradizionale collaborazioni 2/01 2016 of Russia” è stato fondato dallo stesso Emelyanov e da Anna Aleksidze nel 1997. Il Corpo di Ballo annovera tra le sue fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti dai migliori teatri russi. Nel corso degli anni la compagnia ha realizzato tournée in tutto il Mondo riscuotendo un grande successo internazionale. La filosofia artistica prevede non solo la messa in scena dei grandi classici del balletto, ma anche la creazione 60 31/12 2015 BAGNO A RIPOLI (FI) FIRENZE Capodanno medievale: Entra nella storia e vivi il Medioevo! Un suggestivo banchetto medievale presso l’Antico Spedale del Bigallo, ricovero di pellegrini e viandanti lungo la via Francigena. Questo è quello che regala il Capodanno Medievale di Bagno a Ripoli, un’esperienza che consente di festeggiare l’arrivo del nuovo anno attraverso un viaggio nel tempo di 700 anni. Nel 2015 si è celebrato il 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, Sommo Poeta fiorentino: per l’occasione gli organizzatori hanno pensato di tornare indietro nel tempo tra il XIII e il XIV secolo quando, ad una cena di corte, Sarto per Signora: Emilio Solfrizzi a Pistoia TEATRO VERDI MONTECATINI “Royal Ballet of Moscow – the Crown 31/12 2015 9-11/01 2016 Royal Ballet of Moscow in “Lo Schiaccianoci” Diretta da Anatoly Emelyanov, il e produzioni con il genere classico e il teatro d’autore, basti pensare al Mozart del Flauto Magico e alla recente Carmen con Martone. Insieme all’Orchestra, per tutta la durata del concerto, sul palco salirà anche Ginevra Di Marco, una delle voci più belle della nostra terra. Come antipasto del grande concerto, dal 29 al 31 dicembre, sotto le logge di Piazza del Comune, si terrà il “Pausa Caffè Festival - Winter Edition”: una tre gironi dedicata alla degustazione gratuita dei migliori caffè provenienti dai 5 continenti. di un repertorio moderno di più ampio respiro, rivolto ad un pubblico sempre più vasto e al contempo esigente. Il repertorio della Compagnia include grandi titoli quali Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Giselle, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, Cenerentola, Biancaneve, il capolavoro di Yuri Grigorovich, Spartacus, e balletti in un atto come Carmen, Bolero, DanzePolovesiane, El Amor Brujo, tra gli altri. www.medievalitaly.it/capodanno-medievale/ Il capodanno nella discoteca Tenax di Firenze è ormai diventato un appuntamento cult del panorama musicale nazionale. Quest’anno la serata sarà all’insegna della Techo con un gigante della scena internazionale: Sven Vath. Porte aperte dalle 22 con cena a buffet dal menù tipico toscano a disposizione fino a mezzanotte. Poi entrerà in scena il dj tedesco, che resterà in consolle per tutta la notte. Ingresso in prevendita 65€ comprensivo di buffet entro mezzanotte. 18/01 2016 23-24/01 2016 Messer Dioticidiede di Bonaguida del Dado chiese ai suoi giullari di presentare agli ospiti un incontro tra due “poetucci” fiorentini: lo Messer Durante di Alighiero degli Alighieri e lo Messer Giovanni di Boccaccino di Chelino. Un’occasione imperdibile per trascorrere un alternativo cenone di capodanno, tra tanze, musiche, spettacoli e pietanze tratte dalla tradizione enogastronomica medievale, che riporteranno alla luce i fasti e l’atmosfera del Medioevo. Per tutte le info: Lorenzo nei Palazzi dello Sport: Jovanotti in concerto al Mandela Forum TEATRO MANZONI Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci, amori segreti sono gli elementi base per questo divertente vaudeville. “Sarto per signora” è la nuova piece teatrale che andrà al Teatro Manzoni i prossimi 9,10 e 11gennaio con un cast d’eccezione: Emilio Solfrizzi vestirà i panni del protagonista, un libertino che pur di star con la sua amante si finge sarto per sfuggire al controllo della moglie. Con lui sul palcoscenico Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio, Fabrizia Sacchi e Giulia Weber. La commedia è Special Event New Year’s Eve: Sven Vath @Tenax FIRENZE ambientata a Parigi e narra del dottor Molineaux, fresco di matrimonio ma dai dubbi comportamenti coniugali. Il protagonista infatti, avendo un animo libertino, tradisce la moglie con un’avvenente signora, e per poter incontrare la sua amante senza destare alcun sospetto si finge sarto, creando così una serie di simpatiche ed esilaranti gag che coinvolgono tutti i protagonisti. Il 2015 è stato l’anno di Jovanotti. Dopo 26 settimane stabile nelle prime posizioni con l’album Lorenzo 2015 CC e dopo aver conquistato, emozionato, travolto 500 mila spettatori con il tour estivo negli stadi, Lorenzo è tornato con un nuovo spettacolo nei Palazzetti dello Sport. Uno show tutto nuovo, pensato e progettato per gli spazi indoor. Per info e biglietti: ticketone.it International Skate Award NELSON MANDELA FORUM (FIRENZE) A gennaio il Mandela Forum ospita un grande evento di pattinaggio artistico. Sabato 23 andrà in scena il “Top Champions Skate Awards”: gli artisti saranno impegnati in una straordinaria gara-spettacolo con i vincitori degli “Awards” per la stagione 2015, mentre le nuove leve del pattinaggio toscano interpreteranno quadri coreografici di supporto allo spettacolo centrale. Nella giornata di domenica 24 è in programma invece “Time Explorers ”, un musical con oltre 40 tra i migliori pattinatori del mondo, con parti cantate e recitate dal vivo e l’inserimento di discipline come la danza aerea e la ginnastica acrobatica. 61 MEDICINA di ANDREA SPADONI S FRATELLI, DOTTORI E UN SOGNO COMUNE UN GRANDE STUDIO ODOIANTRICO essanta anni in due. Due fratelli. Due dottori. Una ricetta perfetta che ha dato vita a uno studio odontoiatrico che in Valdinievole è un modello che unisce modernità, accoglienza, professionalità e alta tecnologia. E’ il caso dei fratelli Marco e Valerio Buongiorno, molto conosciuti e apprezzati sul territorio e nel settore della ricerca scientifica, che alla fine di un intenso percorso di studi e formazione specialistica, hanno realizzato il loro sogno. “La nostra era una idea ambiziosa – raccontano – avevamo in mente una struttura moderna, giovane e tecnologica, ma al tempo stesso con una dimensione familiare e amichevole”. Dalle parole ai fatti e così nel 2013, a Monsummano, si è tagliato il nastro degli studi odontoiatrici Buongiorno. Subito la risposta è stata importante e i pazienti che si sono affidati ai due fratelli sono sempre in costante crescita. “Per questo – proseguono Marco e Valerio – forse nel peggior periodo storico per aprire Valerio Buongiorno Marco Buongiorno Si laurea con lode all’università a Firenze e dopo aver vinto il concorso per il Master in impiantologia, si trasferisce a Padova. Qui entra a far parte del gruppo di ricerca guidato dal Professor Bressan. Il gruppo e’ formato da dentisti, ingegneri, statistici e biologi esperti di cellule staminali. La Clinica Odontoiatrica di Padova grazie a un gemellaggio con la clinica Svedese di Goteborg gli mette a disposizione formazione di livello internazionale e grandi mezzi. Docente clinico dal 2010, pur continuando a frequentare la Clinica di Padova, sente l’esigenza di formarsi dal punto di vista economico-manageriale e, per questo, dopo 2 anni di studi presso lo SDA Bocconi di Milano consegue il master in Management delle Aziende Sanitarie. Il traguardo piú recente è stato quello del Master in Sedazione presso l’università di Padova. Qui, a contatto con anestesisti di fama internazionale quali il Professor Zanette e il Professor Manani, impara a utilizzare tutte le tecniche oggi a disposizione per azzerare completamente la paura del dentista e il dolore. Dopo la laurea, entra a far parte del gruppo di ricerca in Ortodonzia dell’Università di Firenze, sotto la guida del professor Franchi, dove pubblica lavori scientifici in ambito internazionale e completa il corso di Perfezionamento in Odontoiatria Infantile. Si trasferisce poi a Roma dove prosegue la sua formazione, specializzandosi in Ortodonzia presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Nel 2010 partecipa ad un corso di formazione avanzata a Chicago (USA) presso la AAO (American Association of Orthodontics) ” imparando le più moderne tecniche di allineamento invisibile dei denti, valide sia per bambini che per adulti. una attività imprenditoriale, con una congiuntura economica assolutamente negativa, abbiamo deciso che nel 2016 i nostri studi raddoppiano gli spazi, diventando la struttura più ampia e attrezzata della Valdinievole. Un obiettivo che abbiamo perseguito con sacrificio e impegno e che arriva prima di ogni più rosea aspettativa”. Questi risultati, comunque, non arrivano a caso. Marco e Valerio hanno un percorso di studi e di approfondimento specialistico di assoluto livello. Le loro pubblicazioni scientifiche e i titoli ottenuti hanno consentito a entrambi di farsi strada in un settore diventato estremamente competitivo e, per questo, di accedere come relator ai principali convegni nazionali nel settore odontoiatrico. DOPO UN LUNGO PERIODO DI FORMAZIONE SPECIALIZZATA, I FRATELLI VALERIO E MARCO BUONGIORNO, HANNO APERTI I LORO STUDI ODONTOIATRICI NEL 2013 A MONSUMMANO. “LA NOSTRA ERA UNA IDEA AMBIZIOSA E SIAMO RIUSCITI A REALIZZARLA. IL PROSSIMO ANNO RADDOPPIEREMO GLI SPAZI DEI NOSTRI STUDI, DIVENTANDO IL MAGGIORE CENTRO DELLA VALDINIEVOLE”. 62 63 L’ECCELLENZA ritrovato della tecnica finalizzato al miglioramento delle prestazioni del personale, nell’efficienza delle proposte. Anzi, tripletta, considerando che a settembre la sua azienda ha vinto anche il primo premio dell’Associazione Industriali come impresa virtuosa. L’impresa continua nel suo processo evolutivo, acquisendo sempre maggiore autorevolezza nel mercato, ampliando il target degli utenti. Definire Luca solamente un parrucchiere ormai è davvero minimalista: l’uomo originario di Marginone è riuscito a creare davvero una sinergia indissolubile tra qualità, bellezza, moda, stile ma senza che tutto ciò rimanga fuori dal contesto socioeconomico attuale. Piattelli conosce benissimo le difficoltà che la Grande notizia: Luca Piattelli vince il premio del miglior salone italiano recessione e la crisi hanno portato, con le famiglie costrette a tagliare molto. Ma entrando nel suo atelier si può conoscere un servizio ottimo e di assoluta qualità a prezzi contenuti. Concretezza al passo con i tempi. Tra l’altro Luca frequenta le migliori Accademie Mondiali per comprendere a fondo le nuove tendenze, perché poi anche il capello e le acconciature, è comunque moda. Tutto questo imponendo sempre come concetto basilare la qualità, una scelta di vita quasi, una specie di bussola, di stella cometa che illumina il cammino aziendale. E questo i clienti lo sanno perfettamente. Quindi benvenuti da Luca Piattelli, nel primo salone italiano per professionalità, gentilezza, cortesia. Quando, stile Oscar a Hollywood, alla fatidica frase “The winner is…” è stato pronunciato il suo nome, è come se avesse vinto anche la nostra zona, la nostra provenienza. Per Piattelli sicuramente questo non sarà altro che una nuova ripartenza, stimolo e non appagamento verso altri traguardi. Le coordinate sono chiare. Ogni imprenditore deve avere una mission che esula dal profitto. Perché ques’ultimo è ovvio che rappresenta l’obiettivo economico, nessuno allestisce aziende per andare in perdita. Ma oltre all’aspetto finanziario c’è anche dell’altro. Per Luca Piattelli l’evoluzione della sua attività ha permesso di scoprire il fine professionale: coccolare il cliente, offrire sempre maggiori servizi. Forse è proprio per questo che Piattelli si è aggiudicato il primo premio all’Italian Hairdresser Award al Palacongressi di Rimini nella categoria Best Salon. Tradotto in italiano e spurgato dell’eccesso di termini anglofoni, quello di Piattelli è il miglior salone d’Italia. Senza dubbio una bella soddisfazione che fa doppietta con il trionfo del 2014 nel settore marketing e innovazione, altro cavallo di battaglia per la sua azienda, dove possiamo trovare ogni 64 Strada Privata delle Rose Chiesina Uzzanese (PT) Telefono: +39 0572 411 450 Whatsapp: +39 388 3075088 65 BELLEZZA Estetica e benessere con un tocco di eleganza NOIR VILLAGE è il nuovo centro estetico solarium e benessere di Pistoia. Ambiente raffinato e minimale, curato nei minimi dettagli dall’architetto Elisabetta Norfini che, nell’ elegante sala d’accoglienza, ospita le sculture dell’artista Luigi Petracchi. Alta professionalità e consulenza al cliente per un percorso di bellezza che salvaguarda il benessere della persona. Noir Village offre servizi di estetica e NOIR VILLAGE “L’Officina della bellezza” Via Pacinotti, 48/C 51100 Pistoia Tel. 0573 975973 Aperto dal lunedì al sabato dalle 8.30 fino alle 20.30 (orario continuato) Domenica dalle 10 alle 20 ha collaborato MOLTOCHIC MARKETING&C. Aesthetics Wellness I servizi di Noir Village sono davvero tanti Manicure Pedicure Ricostruzione Unghie Smalto Semipermanente Depilazione Trattamenti viso/corpo personalizzati Massaggi Pressoterapia Microdermoabrasione Ultrasuono Vacum Epolazione Diodo Luce Pulsata Extension ciglia Trucco giorno/sera/sposa Solarium Manicure, pedicure, ricostruzione unghie, smalto semipermanente, depilazione anche permanente, trattamento depilatorio con pasta di zucchero, trattamenti viso personalizzati, massaggi, trattamenti corpo personalizzati, pressoterapia, microdermoabrasione, ultrasuono, vacum, epolazione Diodio, luce pulsata, extension ciglia, trucco giorno, sera, sposa. Solarium Doccia altra pressione (Hpo Exotic), doccia solarium, con l’utilizzo di macchine altamente tecnologiche e lampade bassa pressione (Vega open), lettino alta ad alta e bassa pressione. Personale altamente preparato, formato con pressione (Mix-T-160), trifacciale alta pressione protocolli di lavoro, pianificati e personalizzati da esperti del settore. Per questo viene definita “l’Officina della bellezza”. 66 Segui le promozioni e le novità di Noir Village sul sito: www.noirvillage.com NOIR VILLAGE PISTOIA è su Facebook (3stars Hp700). tutte le cabine hanno a disposizione una doccia per lavarsi dopo il trattamento. 67 TOP & FLOP di CARLO ALBERTO PAZIENZA Montecatini Non Terme La giostra del Basket UN TRIONFO DI PASSIONE E COLORI Per la prima volta dal 1943 l’estate pistoiese ha dovuto fare a meno della celebre e tradizionale Giostra dei cavalli. Una decisione sofferta e non pienamente condivisa da gran parte della cittadinanza, che ha vissuto con un po’ di delusione il tanto atteso Luglio Pistoiese. Non ha deluso, invece, la quarta edizione della Giostra del Basket, evento nato da un’idea di Gek Galanda e che dal 2012 mette di fronte i quattro rioni cittadini in una sfida all’ultimo canestro. Anche quest’anno la manifestazione, andata in scena nella splendida cornice di Piazza Duomo sabato 11 e domenica 12 luglio, ha attirato migliaia di appassionati. Un appuntamento diventato negli anni, non solo per i pistoiese ma anche per i tanti turisti che accorrono da tutta la Toscana, una festa in cui si celebra con goliardia e un po’ di sano campanilismo la storia della nostra Pistoia. Per la cronaca l’edizione 2015 se l’aggiudicata Drago, che in finale ha superato Cervo Bianco 68-65, bissando il successo del 2012 e diventando così il Rione più titolato della Giostra. Sembrava che si fosse trovata una soluzione. Prima la possibilità paventata dalla Regione di investire circa 50 milioni di euro nelle Terme per concludere i lavori delle Leopoldine. Poi la doccia gelata chiamata Documento di economia e finanza regionale (Defr), relativo al 2016. Secondo È a Monsummano la miglior grotta termale al mondo Nel settembre di quest’anno Grotta Giusti quanto previsto dal testo, infatti, la Regione potrebbe cedere le sue quote societarie delle Terme (che ormai ammontano a oltre il 67 per cento) in cambio della proprietà di alcuni immobili (e si parla soprattutto delle stesse Leopoldine), con il Comune che sarebbe pertanto tenuto a trovare un gestore esterno per il suo bene Resort Golf & Spa più prezioso. Sono stati fatti tavoli tecnici e annunciati accordi, è è stato insignito cambiato l’amministratore unico ed è stato nominato un consu- del World’s Best lente dalla Regione. Solo chiacchiere per ora, nessun risultato. La Thermal Grotto, sola speranza è nell’assessore regionale ed ex Presidente della ovvero la migliore Provincia Federica Fratoni, che con la soluzione del Terme affaire Grotta Terma- potrebbe marchiare il proprio nome nella storia della città. Siamo davvero Sicuri? Un dato è balzato agli occhi dei cittadini di Pistoia. Secondo un’analisi pubblicata dal Sole 24 Ore, a Pistoia sono stati denunciati nel 2014 ben 4491 reati, cioè in media più di dodici al giorno. Numero significante e che deve far riflettere sulla necessità di aumentare gli investimenti a favore delle forze dell’ordine. Più complessa e meno indicativa invece la classifica in cui la provincia è stata inserita. Quello di Pistoia infatti sarebbe il trentesimo territorio più insicuro d’Italia. “Ma non è corretto leggere così questi dati – ammonisce il campo della Squadra Mobile di Pistoia Antonio Fusco – dal momento che il raffronto non avviene tra realtà omogenee dal punto di vista urbanistico, territoriale, economico e demografico. I numeri non significano che la criminalità da noi sia più alta, ma che c’è una diversa propensione alla denuncia”. Per quanto non esistano luoghi in cui non sono commessi reati, è giusto ammettere che vederne 12 ogni giorno rappresenti un campanello d’allarme. le Naturale al mondo. Un prestigioso riconoscimento (condiviso con le altre strutture del gruppo Italian Hospitality Collection, ovvero Fonteverde e Bagni di Pisa) arrivato direttamente dal World Travel Awards, un riconoscimento internazionale lanciato per dare maggior visibilità al settore turistico delle Spa. La cerimonia si è tenuta a Danang in Vietnam; a convincere la giuria è stato il caratteristico percorso di terra che si snoda lungo tre ambienti a temperatura crescente, il Paradiso, il Purgatorio (con il suo lago Limbo, a media temperatura) e l’Inferno, dove l’umidità tocca il 98%, nei quali si può godere appieno degli effetti benefici dei vapori termali naturali. Grotta Giusti, da sempre specializzata nel Programma Longevity (ideato per rallentare il processo di invecchiamento cellulare) a Giugno si era anche aggiudicata l’Innovation Award. 68 Fusione a parole Uno dei temi che più ha dato da parlare i politici locali è quello del futuro dei comuni della Valdinievole. Tra le proposte di Unione e di fusione dei comuni però, per il momento, sono arrivati molti discorsi e poche decisioni concrete. Certo, tutti sappiamo quali siano i tempi solitamente mastodontici della burocrazia italiana, ma ancora regna grande confusione tra i vari schieramenti. C’è chi è totalmente contrario a qualsiasi opzione di cambiamento, chi invece vedrebbe di buon occhio almeno una gestione associata dei servizi. La netta sensazione è che sia praticamente impossibile trovare un punto di incontro tra i due schieramenti opposti. La sola speranza che si può avere è che ben presto siano chiamati in causa direttamente i cittadini (come successo ad Abetone e Cutigliano) e che sia ascoltata la loro volontà tramite un referendum. È inutile continuare a buttare al vento ulteriori parole proferite in “politichese”. FL P 69 Oggi puoi farlo sotto forma di abbonamento, con una quota minima annua che garantisce una visibilità all’interno del nostro network. ALL’ANNO ALL’ANNO ALL’ANNO Ogni tre mesi, nella tua attività commerciale o nel tuo studio professionale, riceverai tre copie del magazine. La tua azienda comprarirà nella mappa sul nostro sito internet, nella sezione “dove trovi Il Giullare”. Il nome dell’azienda è un link del vostro sito internet. Ogni tre mesi, nella tua attività commerciale o nel tuo studio professionale, riceverai tre copie del magazine. La tua azienda comparirà sulla home del nostro sito internet con un banner pubblicitario e con il nome linkabile nella sezione “dove trovi Il Giullare”. Ogni tre mesi, nella tua attività commerciale o nel tuo studio professionale, riceverai cinque copie del Giullare Magazine. La tua azienda comparirà sulla home del nostro sito internet con un banner pubblicitario e con il nome linkabile nella sezione “dove trovi Il Giullare”. La tua attività sarà anche raccontata sul nostro sito internet (www.ilgiullaremagazine.com) con uno speciale redazionale e servizio fotografico. In più sarà inserita nei progetti commerciali del magazine. www.ilgiullaremagazine.com - [email protected] - Tel. 3342251974 Dal 2009 l’unica rivista che puoi leggere e non solo sfogliare. 46 EDIZIONI DEL MAGAZINE CARTACEO STAMPATO IN 10 MILA COPIE A PISTOIA E IN TUTTA LA VALDINIEVOLE, L’UNICO CHE PUOI ACQUISTARE ANCHE IN EDICOLA. DAL 2014 PRESENTE SUL WEB (WWW.ILGIULLAREMAGAZINE.COM) CON OLTRE 1 MILIONE DI LETTORI IN 18 MESI. FOTONOI Una storia importante Chi ha lavorato anche solo un minuto nel gruppo de Il Giullare, capirà perfettamente quello che leggerà dopo queste due righe. Sapete cosa significa far nascere un giornale che non esiste? Sapete che significa farlo buttandosi dietro le spalle tutte le convenzioni e le certezze della vita? Sapete che è più facile trovare una lavoro rispetto a far diventare un lavoro la tua vera passione? Sapete quante ore di lavoro ci vogliono per costruire una rivista bella, senza errori, che possa avere una organicità dei contenuti trattati e possa farlo in modo interessante curioso e professionalmente credibile? No, se non avete mai fatto questo lavoro, non lo potete sapere. Ma anche chi ha lavorato (o scritto) in un giornale non se ne può rendere totalmente conto. Perchè scrivere 72 un articolo, seguire una conferenza stampa, fare una ricerca, una inchiesta, è impegnativo, complesso, richiede concentrazione, impegno, ma creare un giornale da zero è come inventare qualcosa che non c’è, che è soltanto tuo. E’ emozionante quando esci dalla tipografia con le riviste tra le mani, quando sfogli le pagine che trasmettono quell’odore un po’ acido, ma buono, gradevole. Ecco, tutti noi, quelli che hanno seguito la crescita e l’evoluzione di questo giornale, che oggi è un vero e proprio progetto editoriale, hanno dato qualcosa in più del normale, hanno fatto, anche in piccolo, qualcosa di straordinario, perché insieme abbiamo creato. Costruito. Noi che ci abbiamo messo l’ingegno, le ore, il lavoro, ma anche il nostro editore, Maurizio Carrara, che ci ha supportato economicamente e che ci ha indicato nuove strategie. E’ per questo che in questo numero abbiamo raccontato tutto il nostro mondo, passato e presente, con un po’ di fotografie, perché quando siamo stanchi e pensiamo che, forse, i conti non tornano, dovremmo ricordarci di aver fatto qualcosa di straordinario. 73 LA CURIOSITÀ SQUALIFICATO 5 ANNI MA GIOCA GRAZIE AGLI AMICI Una bellissima storia di sport e amicizia. Ce la raccontano Leonardo Gensini e tutti gli altri ragazzi della CDF, una squadra di calcio a 8 che da qualche anno disputa il campionato Over 35 al PlayGround di Montecatini. Un gruppo di amici, di quelli che si conoscono da una vita, e che hanno fatto del calcio a 8 un modo per stare insieme e staccare dai problemi quotidiani. Tra loro c’è anche Elvio Pucci, ex giocatore di Eccellenza e personaggio noto in Valdinievole, colonna della CDF e grande amico di Leonardo, che si porta sulle spalle una squalifica di 5 anni sanzionata questa estate dalla Uisp. Una vicenda assurda di tesseramenti irregolari, accaduta l’estate scorsa mentre giocava con un’altra squadra, per cui Elvio ha pagato avendo la sola colpa di essere segnato come capitano di quella partita. La cosa però non ha toccato più di tanto gli altri membri della squadra: “L’idea di lasciare a piedi Elvio non ci ha neanche sfiorato – spiega Leonardo – sappiamo bene di poter incorrere nel ricorso degli avversari e nella conseguente sconfitta a tavolino, ma a noi non interessa: la CDF è qualcosa di più ampio di una semplice squadra e mai avremmo abbandonato un amico, peraltro vittima di un’ingiustizia, per un torneo dove in palio non c’è nulla”. 74 76