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IL GIULLARE EDITORE SRL - ANNO 5 - Numero 46 - Dicembre 2015 - trimestrale - Iscrizione al tribunale di Pistoia n°9 /2009 del 14 gennaio 2009 (Prezzo 1.00)
COPIA OMAGGIO
CIAO!
2015
UNA EDIZIONE SPECIALE DELLA RIVISTA
IL BOOKMAGAZINE DELL’ANNO: I MIGLIORI SPORTIVI,
I MIGLIORI IMPRENDITORI, I FATTI DI CRONACA CHE CI HANNO
SCONVOLTO, I VOLTI CHE NON DIMENTICHEREMO MAI.
E ANCHE UN PO’ DI STORIA DEL NOSTRO PROGETTO.
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3
LA FOTOGRAFIA DELL’ANNO
Pistoia
Tutti noi abbiamo ancora negli occhi
i drammatici fatti di Parigi. Quel 13
novembre, quando la capitale francese
venne attaccata dagli estremisti islamici
che non lasciarono scampo a 130 persone,
morte per la sola colpa di trovarsi nel posto
sbagliato al momento sbagliato. Un attacco
vile che ha suscitato reazioni in ogni angolo
del globo. Tutti hanno voluto rendere
omaggio alla Francia e ai parigini, e Pistoia
non è certamente stata da meno. Infatti,
in Place de la Republique a Parigi, luogo
divenuto simbolo della reazione civile della
Francia e della comunità internazionale, è
stato posto il Micco di Pistoia, simbolo del
nostro capoluogo, che sul dorso riporta
la scritta: “Pistoia è contro la violenza”. La
statuetta, realizzata e gentilmente donata
al Comune di Pistoia dall’artista Nevio di
Marco, è stata portata in Francia da Filippo
Breschi, cittadino pistoiese e noto calciatore
che ha vestito la maglia arancione della
squadra cittadina.
OROMANIA
Gioielleria specializzata nella vendita
di orologi Rolex, Cartier, Bulgari
e altri brand di lusso e gioielli preziosi, con
diamante, nuovi, d’occasione e da collezione.
Grandi Occasioni
4
Via Ugo Bassi, 42 - 51016 Montecatini Terme
Tel: 0572 913067 - www.oromania.eu
BIBLIOTECA
di LORENZO BENEDETTI
Arriva “L’alba dei papaveri”
Il successo con le “Fie”
vigilessa di professione, poetessa e pittrice per “amore dell’arte”
i migliori scatti rubati alle donne per le strade di Milano
La prima opera di Adua Biagioli
Una raccolta di 69 poesie, frutto di un lavoro (o
meglio di una passione) che parte da lontano.
Adua Biagioli Spadi a 43 anni ha trovato il coraggio
e la forza di raccogliere il meglio delle sue opere e
farne un un unico libro. Il titolo è “L’alba dei papaveri”,
pubblicato dalla casa editrice milanese “La vita felice”
con prefazione di Ilaria Minghetti. “Ho raccolto qui – ci
racconta Adua – le mie poesie scritte tra tra il 2007 e
il 2014, ma in realtà scrivo da quando sono piccola.
Negli ultimi anni ho avuto modo di confrontarmi con
altre poetesse e con un insegnate, mi hanno convinta
a portare a compimento questo sogno. Purtroppo non
posso farne una professione. Nella vita faccio la vigilessa,
un lavoro diametralmente opposto a quello della scrittura.
Quando sono in servizio non c’è spazio per la fantasia e
l’invenzione, ma, nonostante questo, sono continuamente
alla ricerca di una fonte di ispirazione. Questa può
presentarsi in qualsiasi momento della giornata. Secondo
me le poesie sono un po’ come i fiori: basta solamente
stare attenti ed essere pronti a vederle quando
arrivano”.
Non c’è solo la poesia nel suo bagaglio di artista. Adua infatti è anche una
pittrice: “Sono due mondi che entrano continuamente in contatto. Non si
può pensare all’uno senza immaginarsi l’altro. Non a caso nella copertina
del libro c’è proprio uno dei miei dipinti”. È facile capire quale sia il suo
sogno: “Vorrei, prima o poi, che la pittura e la scrittura diventassero la
mia vita, il mio lavoro. Ma so che è giusto andare per gradi, così intanto
continuo a studiare le mie cose con grande calma. In cantiere ho un’altra raccolta di poesie e, magari, un romanzo. Sarà molto dura riuscire a
portare tutto a termine, ma ci voglio credere”. 6
La raccolta del fotografo Ray Banhoff:
Nell’era di Whatsapp e delle chat di gruppo, una
delle pratiche più in voga, soprattutto tra gli utenti
maschili, è quella di scattare foto di nascosto a
perfetti sconosciuti che si incontrano per le strade.
Un modo per condividere un momento della propria
giornata insieme agli amici e staccare un po’ dalla
fatica del quotidiano. C’è chi di questa usanza ne
ha fatto un libro. Si chiama Ray Banhoff, al secolo
Gianluca Gliori, fotografo 33enne originario di Pieve
a Nievole ma anni residente a Milano, che ha
pubblicato il libro “Banhoff Street – vol.1 Fie”. Si tratta
di una raccolta fotografica di immagini, scattate di
nascosto, che ritraggono le donne del capoluogo
lombardo. “In due anni – ha raccontato in esclusiva
al nostro sito internet – ho messo insieme qualcosa
come 3 mila foto. Una sera a Livorno, parlando
con quella che sarebbe diventata la mia fidanzata
(Martina Spagoli, fotografa ed editrice livornese, ndr)
mi sono convinto di provare a pubblicare questo mio
lavoro. Ho sottoposto l’idea a un grandissimo della
fotografia italiana come Toni Thorimbert, il quale non
solo ne è rimasto entusiasta ma addirittura si è offerto
di curarne la pubblicazione”.
Il libro ha avuto un successo inaspettato persino per lui. Molte testate
giornalistiche nazionali si sono interessate all’opera e alcune donne
che si sono riconosciute lo hanno contatto e si sono fatte autografare il
libro: “Sono stato accusato di essere un guardone volgare, ma a me non
interessa: mi piacciono le donne, credo non ci sia nulla di male, e questo
è stato un modo tutto mio per omaggiarle. Sogno un giorno di poter realizzare un lavoro sulla Valdinievole, qualcosa di autobiografico che devo
ancora definire nella mia testa”.
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EDITORIALE
ANDREA SPADONI
A VOLTE LA FINE
È ANCHE L’INIZIO
CIAO 2015
Andrea Spadoni, giornalista e autore televisivo, è il fondatore de IL
GIULLARE MAGAZINE e direttore responsabile della struttura editoriale
dal giugno 2009. Formatosi professionalmente a La Nazione, dove
ha lavorato per un decennio a Montecatini e Pistoia, occupandosi
principalmente di cronaca nera, ha lavorato anche in ambito gossip
per i settimanali Visto, Novella, Vip, Star Tv. Ha collaborato anche con i
programmi televisivi Pomeriggio 5, Uno Mattina, Buona Domenica.
L
a fine dell’anno è sempre il tempo dei bilanci.
E’ il momento in cui si mettono in fila le cose
fatte e quelle che si dovevano fare, ma non si
sono portate a termine. Un po’ come accade in
contabilità, con il dare e l’avere. Per questo motivo anche
Il GIULLARE esce questo mese, l’ultima settimana del
2015. Lo abbiamo deciso perché ci piaceva realizzare un
giornale che raggruppasse le cose migliori di questo anno,
i fatti che ne hanno segnato l’andamento, i personaggi
maggiormente in vista, i successi, le nuove imprese, le
iniziative e gli eventi. Ci piaceva l’idea di raccontare momenti che abbiamo condiviso e da condividere di nuovo
sfogliando la nostra rivista. La fine del 2015 è un momento di riflessione e di bilanci anche per noi, per la nostra
redazione, per l’azienda editoriale che ha portato avanti il
progetto de Il GIULLARE MAGAZINE che dal 2014 si è
evoluto ed è sbarcato anche sul web.
Fare impresa editoriale oggi, in provincia, è molto faticoso e impegnativo economicamente e stampare una rivista
cartacea è sempre una avventura che non sai, alla fine,
dove ti porta. Lo stesso, dopo 6 anni di attività, piace
comunque sempre ribadire che il profumo della carta
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è sempre un po’ più particolare di quello che si respire
quando si legge una notizia su internet. Per questo abbiamo creato il bookmagazine che chiude un cerchio: un
anno, il 2015, ma anche il nostro percorso iniziato nel caldo giugno 2009 al Gambrinus, con la nascita della nostra
prima rivista. Pensiamo di aver trasmesso innovazione e
positività, pensiamo di aver realizzato un bel giornale, sicuramente l’unico del nostro territorio che si legge e non
si sfoglia, abbiamo cercato di lanciare un nuovo modo di
fare giornalismo in provincia. Siamo contenti per tutto
quello che abbiamo realizzato e per la crescita della nostra struttura, sempre attenta ai cambiamenti del mondo
e della comunicazione.
Quindi, questa ultima edizione del 2015, non vuole essere
il nostro epitaffio, ma semplicemente, un segno che da
ora in poi cambieremo ancora. Forse cresceremo. Abbiamo voglia di farlo e di non fermarci, ma lo stesso, queste
pagine, questo giornale, questo format, è quello al quale
siamo tutti più affezionati.
Buona lettura e buon anno.
Vi aspettiamo anche sul nostro web magazine:
www.ilgiullaremagazine.com
SOMMARIO
DICEMBRE 2015
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14
16
19
20
24
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La fotografia dell’anno
Biblioteca
Editoriale di Andrea Spadoni
Volti
Cronaca
SOCIETÀ EDITORIALE
Il Giullare Editore Srl
Via Franchetti, 11 Pistoia
Vippando
AMMINISTRATORE UNICO
Maurizio Carrara
Faccia a faccia con Valentina Vignali
El Diablo
20
DIRETTORE RESPONSABILE
Andrea Spadoni
45
Febbre Biancorossa
30
10
24
28
30
34
36
38
42
REDAZIONE
Lorenzo Benedetti,
Davide Lemmi, Carlo Alberto Pazienza
([email protected])
FOTOGRAFIA
Marta Colombo
Martina Frosini
PROGETTO GRAFICO
Eva Bugiani
Sport
CONSULENZA LEGALE
Giuseppe Vanità
Una vita per il calcio
Economia
Caso Etruria
Storie
Le nuove attività
11
58
SOMMARIO
DICEMBRE 2015
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48
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52
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64
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72
74
12
Tempi moderni
Moda
L’intervista
Natale
Tecnologia
46
Il personaggio
Eventi
Medicia
L’eccellenza
62
Bellezza
Top % Flop
HANNO COLLABORATO
Ilaria Pinochi, Federico Guidi,
Filippo Palazzoni, Silvia Innocenti,
Davide Paolini, Leonardo Soldati,
Benedetta Ballati
IL GIULLARE MAGAZINE
Iscrizione al tribunale di Pistoia
n° 9/2009 del 14 maggio 2009.
Iscrizione al ROC (Registro Operatori
di Comunicazione) n° 25030.
Sede Legale: Via Franchetti, 11 - 51100 Pistoia
Telefono 3342251974
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Fotonoi
La curiosità
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VOLTI
di CARLO ALBERTO PAZIENZA
IL GIULLARE SPECIALE 2015: STORIE, PERSONAGGI E FATTI DI CRONACA
IL 2015 È STATO UN ANNO DAVVERO INTENSO E PIENO DI AVVENIMENTI. NOI DE IL GIULLARE MAGAZINE L’ABBIAMO VISSUTO CON PASSIONE E COINVOLGIMENTO, RACCONTANDO LE BELLE STORIE DI CHI È RIUSCITO A DINTINGUERSI E RIPORTANDO I PIÙ TRISTI E DRAMMATICI
FATTI DI CRONACA. ABBIAMO ANALIZZATO LE VICENDE PIU’ CURIOSE E INTERVISTATO I PIU’ IMPORTANTI PERSONAGGI DEL NOSTRO TERRITORIO. SEMPRE CON GRANDE PROFESSIONALITA’ E ATTENZIONE AL LETTORE, IL VERO E UNICO GIUDICE DEL NOSTRO LAVORO.
MARCO TOMASELLI
ALESSANDRO BERTOCCI
SARA ANGEMI
COOPERATIVA PERTERRA
FRANCESCO HANOMAN
MARCO BARONTI
Da Pistoia ad
Hollywood con il
sogno del cinema
La storia di Ale
Tatù, un papà
colorato al 94%
La malattia di
Sara, la ragazza
allergica a tutto
Cinque giovani
fanno rinascere
Villa Fattoria
Aggrappato alla
vita, Francesco
vuol ripartire
Contagiato dal
Virus, Marco
arriva in Rai
Riuscire a trasformare un sogno in un la-
Tatuarsi è diventato, sopratutto nel nuovo millennio, un fenomeno di massa, un
modo per distinguersi e farsi notare. Proprio in Valdinievole però, c’è qualcuno che
è andato ben oltre questo concetto. È il
caso di Alessandro Bertocci, montecatinese di 42 anni, che nel 2004 ha deciso di
mettere metter nelle mani di un unico artista il 94% della sua superficie corporea.
Un processo di trasformazione che in soli
5 anni lo ha portato diventare una vera e
propria opera d’arte vivente. “ La mia percezione di questo mondo è cambiata radicalmente quando ho fatto la conoscenza del mio tatuatore (Federico Benedetti
di Pietrasanta, ndr) – racconta Alessandro
- lui mi ha dato l’idea del disegno giapponese, io ci ho messo gli elementi, ed
ecco che nel giro di poche settimane la
mia schiena era completamente tatuata”.
Da lì Alessandro non si è più fermato e
dopo 5 anni e 85 ore di lavoro lo splendido
Horimono ideato dall’artista è diventato un
tutt’uno con la sua pelle. “I tatuaggi sono
un viaggio senza ritorno, ma bisogna essere pronti sopratutto ai giudizi delle altre
persone. Alla fine dentro si rimane gli stessi, solo un po’ più colorati”.
La storia di Sara, ragazza di 22 anni di
Ponte Buggianese, ha colpito nel profondo tutta la provincia di Pistoia. È affetta da
una malattia rara, la Sensibilità chimica
multipla, denominata Mcs. Si tratta di un
sindrome immuno-tossica infiammatoria
che si manifesta in maniera simile all’allergia, negandoti però la possibilità di avere
contatti con gli oggetti che ti circondano senza riportare dolori lancinanti. Col
passare degli anni la situazione di Sara
è peggiorata, non può stare a contatto
praticamente con niente e nessuno; addirittura il fidanzato non può nemmeno
stringerle una mano senza prima essersi
fatto una doccia. Questa storia così dolorosa ha fatto muovere prima politica, dal
momento che in Italia la Mcs non è considerata malattia rara. Così la vicenda è
arrivata in Consiglio Regionale grazie al
consigliere pistoiese Massimo Baldi. Non
solo, anche la comunità della Valdinievole
e si è attivata organizzando una raccolta
fondi. Con gli aiuti portati, Sara ha potuto
iniziare a curarsi in una clinica di Madrid.
La speranza di tutti è che possa tornare il
prima possibile a una vita normale.
Photo di Francesco Storai
Negli anni in cui i giovani lasciano l’Italia
Ci sono ferite che per Francesco Hanoman sarà impossibile curare. Non quelle
del corpo che, con altri anni di riabilitazione, tornerà come prima, ma quelle interne, dell’anima. Il 23 ottobre 2014 lui era a
bordo del motorino guidato da Massimo
Massimi, il ragazzo di 17 anni di Ponte
Buggianese rimasto ucciso in un incidente
provocato da un uomo ubriaco al volante,
che si è schiantato contro i due ragazzi.
Francesco era seduto alle spalle di Massimo e si è salvato. Noi, a un anno di distanza, siamo andati a intervistarlo: “Ho visto
tutto nero e le orecchie mi hanno iniziato
a fischiare fortissimo. Dall’alto, ho sentito il tocco salvifico dei miei nonni e della
Madonna dell’Aspromonte che mi hanno
salvato. Sono stato 15 giorni in coma farmacologico, più di tre mesi in ospedale e
mi ci vorranno anni per tornare a una vita
normale. Ma adesso voglio rimettermi in
gioco, voglio fare una scuola serale e potermi gettare nel mondo dei motori. Ho voglia di proseguire la mia vita al fianco della
mia famiglia e con Massimo nel cuore. Mi
auguro solamente che la legge sull’omicidio stradale possa essere approvata il
prima possibile. Chi sbaglia deve pagare”.
Sono davvero pochi, almeno qui in Valdi-
voro con cui poter vivere e costruirsi un
futuro, è forse l’aspirazione più alta a cui
tutti possiamo ambire nella vita. Tra questi pochi “fortunati” c’è senz’altro Marco
Tomaselli, pistoiese di 26 anni, che di
professione fa il cinematographer (direttore della fotografia) e che dopo tanta
gavetta tra Italia e Inghilterra ha trovato a
Los Angeles la propria dimensione professionale. Maturata un po’ di esperienza
come fotografo alle feste e girando video
per qualche band pistoiese, nel 2010 si
trasferisce a Londra dove per 4 mesi lavora come fotografo per il The Guardian.
Tornato in Italia, quasi per caso si ritrova a
lavorare con alcune importanti produzioni
americane: è qui che Marco fa le giuste
amicizie e trova i contatti trasferirsi a Los
Angeles. Dopo aver diretto la fotografia
in film corti, video musicali, serie tv web,
spot commericali e realizzato un videodocumentario tra Giappone e Taiwan, la
più grande soddisfazione per Marco è
arrivata proprio nel 2015 con Scumbags,
primo film prodotto negli States da cinematographer, che uscirà ad inizio 2016.
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per cercare fortune lavorative all’estero, ci
sono ragazzi che prendono una decisione opposta e provano a rivalutare la loro
terra. Succede a Pescia, precisamente a
Veneri, dove Michele Marchioni, Niccolò
Neri, Elena Pellicci, Federico Franconeri
e Alessandro Brizzi si sono presi cura di
Villa Fattoria per rivalutare ben 42 ettari di
terreno. Il progetto, firmato in settembre
con il sindaco di Pescia Oreste Giurlani,
prevede di destinare parti di terra all’oliveto, alla vigna e per il seminativo. “Tutto
nasce dalla passione per i nostri luoghi,
quelli che ci appartengono – afferma Michele Marchioni, presidente della Cooperativa perTerra –. Il nostro sogno è quello
di creare una struttura ricettiva che possa
riportare Villa Fattoria ai fasti di un tempo”. “Mi ero quasi pentito di essere tornato in Italia dopo un’esperienza a Sydney
– prosegue Niccolò Neri –, tanti giovani
come noi hanno passione e voglia di lavorare: a loro serve solamente una possibilità. Anche se il nostro è un progetto a
lungo termine spero che possa portare
ben presto dei risultati”.
nievole, i giornalisti che sono riusciti a trasformare a loro morbosa passione in un
lavoro vero e proprio. E in questo senso
Marco Baronti, 22enne di Monsummano, sembra essere sulla buona strada.
La passione per la scrittura l’ha portato,
già 19enne, ad avvicinarsi al mondo del
giornalismo: prima qualche articolo per
La Nazione, poi la lunga esperienza nella redazione di Reportpistoia. “A loro e al
direttore Alberto Vivarelli devo moltissimo, soprattutto in termini di formazione.
Per quasi tre anni ho scritto di tutto, dalla
cronaca nera alla bianca. Commissariati,
pronti soccorso e municipi sono stati la
mia seconda casa”. Poi,, la scorsa estate, la proposta che gli ha sconvolto la vita:
“Nicola Porro, mio professore alla IULM
di Milano e punto di riferimento professionale, mi ha chiamato per entrare nella
redazione di Virus-il contagio delle idee.
Futuro? Non so cosa mi riservi, l’unica
certezza di questo mestiere è che non ti
devi mai fermare. Chi si ferma è perduto.
E a me la vita da divano e poltrona non è
mai piaciuta”.
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CRONACA
di CARLO ALBERTO PAZIENZA e LORENZO BENEDETTI
Gloria e Luca, il dolore di un addio
MONTECATINI - 4 OTTOBRE 2015
Era notte, stavano tornando da una serata in discoteca come altre
volte. Ma quella notte Luca Conte e Maria Grazia Sarica, conosciuta da tutti come Gloria, non sono mai arrivati a casa. Si trovavano
entrambi a bordo di un motorino che ha sbandato, catapultandoli
contro un albero lungo Viale Adua a Montecatini. Per i due, lui 19
anni di Massa e Cozzile, lei 18 appena compiuti di Chiesina Uzzanese, non c’è stato niente da fare. Due vite giovanissime spezzate
sull’asfalto, come troppo spesso capita sulle strade del nostro territorio. Si conoscevano da una vita, quasi si completavano a vicenda.
Lui più introverso, lei sempre e allegra e sognatrice. Tutta la comunità valdinievolina si è stretta intorno al dolore della famiglia, a cominciare dai loro amici che hanno riempito i social network di fotografie e
ricordi per omaggiarli un’ultima volta. Tantissime le persone che hanno riempito le piazze di Chiesina Uzzanese e Margine Coperta nel
giorno dei loro funerali. I sogni infranti troppo presto di due giovanissimi ragazzi, che se ne sono andati dopo una notte di divertimento
come è sacrosanto che sia a quell’età. E di nuovo la memoria torna
a quanti altri ci hanno lasciato dopo un incidente stradale, come il
diciassettenne Massimo Massimi, deceduto dopo uno scontro dalla
dinamica ben diversa da questa, quando una macchina guidata da
un uomo ubriaco lo colpì in pieno, lasciandolo senza vita. Dinamiche
diverse per il solito, drammatico, risultato.
Tra le tante tragedie che ci ritroviamo spesso a dove
raccontare, quella accaduta il 6 aprile scorso ha davvero
lasciato tutti senza parole. Un giorno di festa, quello di
Pasquetta, rovinato da un dramma senza precedenti, sia
nella dinamica che nelle conseguenze. A lasciarci è stato
Simone Panichi, 41enne di Buggiano, noto sopratutto
Tenta di uccidere la ex
a coltellate e poi si costituisce
MOMIGNO (MARLIANA) – 9 OTTOBRE 2015
Venerdì 9 ottobre una tragedia, fortunatamente solo sfiorata, ha
scosso tutta la comunità della Montagna Pistoiese. Siamo a Momigno, frazione del comune di Marliana: sono da poche passate
le 20, quando la 25enne Kelly Bonacchi sta facendo ritorno a
casa a bordo della sua auto. All’improvviso, alle sue spalle sbuca
il suo ex, Emanuele Nelli 34enne di Lamporecchio, che la sperona e la scaraventa fuori dalla vettura. Prima un diverbio, poi una
feroce colluttazione: Emanuele tira fuori un coltello e infligge 12
pugnalate alla ex. I due cadono in una scarpata, ma Kelly resiste. Nel frattempo sul luogo arriva la madre ed Emanuele, forse
ripresosi dal raptus, avrebbe anche aiutato la donna a riportare sulla strada l’ex fidanzata, prima di darsi alla fuga. Dopo che
le forze dell’ordine lo avevano cercato per tutta la notte, Nelli si
presenta il mattino seguente, sabato 10 ottobre, nella caserma
dei carabinieri di Pistoia accompagnato da un legale. Kelly, viva
per miracolo, è stata ricoverata in codice rosso all’Ospedale San
Jacopo di Pistoia. Un drammatica vicenda di violenza che nelle
ore subito successive all’aggressione si scoperto avere dei precedenti. Nelli infatti era stato lasciato dalla giovane, con cui aveva
avuto un figlio, nel giugno scorso, al termine di un crescendo di
litigi e maltrattamenti. L’uomo era arrivato addirittura ad aggredire
la sua compagna per strada, a Pistoia, colpendola con schiaffi e
pugni e portandole via il cellulare. In seguito a quell’episodio Kelly
aveva denunciato Nelli, che si era visto proibire i contatti con lei e
con il figlioletto (provvedimento, quest’ultimo, poi annullato).
per essere il titolare della Pasticceria Europa, vero
e proprio punto di riferimento della vita notturna
Miriam e Martina: le prime
nozze gay della Valdinievole
valdinievolina. Perchè tutti, almeno una volta, dopo
una serata in discoteca, sono passati dal “Gusci” per
mangiare uno dei suoi cornetti. E lui c’era sempre,
con quel sorriso contagioso e la battuta pronta. Quel
MONSUMMANO - 25 LUGLIO 2015
maledetto pomeriggio Simone era a bordo della sua
auto e si stava dirigendo in direzione Pistoia, verso il
campo del Capostrada, dove una squadra giovanile del
Montecatinimurialdo, società per cui svolgeva il ruolo di
dirigente, era impegnata in un torneo. Assieme a lui c’erano
la moglie, al volante, mentre il figlio minore della coppia, di
otto anni, e un amico con il figlio di dieci anni, si trovavano
dietro. All’improvviso, all’autoarticolato che stavano
sorpassando, è scoppiato un pneumatico. Il rimorchio del
mezzo pesante ha iniziato a sbandare schiacciando l’auto
di Simone contro il new jersey dell’autostrada. Gli altri
occupanti, aiutati dai soccorritori, sono riusciti a mettersi
in salvo, ma per Simone, rimasto intrappolato probilmente
in stato di incoscienza, non c’è stato nulla da fare. In pochi
secondi le fiamme del pneumatico del camion si sono estese
e hanno divorato l’auto.
16
Ciao Simone,
il dolce
più buono
era il tuo cuore
PISTOIA – 6 APRILE 2015
Per la prima volta in Valdinievole si è celebrata
un’unione civile tra due persone dello stesso
sesso. La scelta è stata presa dal sindaco
di Monsummano Rinaldo Vanni, che ha
così unito le due donne Miriam Possemato
e Martina Carli. La loro storia d’amore nasce anni fa, e con questo atto aprono una
nuova pagina nella storia della Valdinievole:
“Ricordo il nostro primo incontro. Ci siamo conosciute a un concorso musicale e da lì è nato tutto”. “La nostra vita non cambierà rispetto a quello che facevamo
prima. Vivremo come sempre, col lavoro e la musica ad accompagnarci”. Il sindaco ha consegnato loro un attestato con scritto
‘A Monsummano l’amore conta’ e su Facebook commentò così:
“Una comunità è tale quando sa includere e dare all’amore fra le
persone la giusta dimensione e dignità”.
Breda giapponese
Hitachi compra,
mette il suo logo
e non smobilita
PISTOIA – 2 NOVEMBRE 2015
Il 2015 passerà in archivio quale anno della vendita da
parte di Finmeccanica di AnsaldoBreda e Ansaldo Sts al
gigante giapponese Hitachi. Così, in un colpo solo, una
delle aziende simbolo di Pistoia, i costruttori dei treni,
passa di mano e diventa straniera. L’accordo, diventato
ufficiale con il closing delle operazioni del 2 novembre,
prevede un corrispettivo a Finmeccanica per il business
di AnsaldoBreda pari a circa 36 milioni di euro, patrimonio
immobiliare compreso. Il prezzo di acquisto delle azioni di
Ansaldo STS è pari a 9,50 Euro per azione, per un corrispettivo totale di 761 milioni di Euro per l’intera partecipazione venduta. A seguito del closing dell’operazione, Hitachi lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria
sulle rimanenti azioni di Ansaldo STS, ai sensi ed in conformità alla legge italiana. Uno dei momenti più “teatrali” si
è vissuto il 4 novembre, quando sono stati scoperti i teloni
dalla nuova insegna Hitachi, che è andata a sostituire il
vecchio logo Breda, diventato simbolo della città e accentratore dell’attenzione di tanti viaggiatori che transitavano
da quelle strade. I sindacati sono stati a loro volta protagonisti della trattativa, impegnati a garantire ai lavoratori
il prosieguo regolare delle mansioni senza licenziamenti
inaspettati. Le rassicurazioni in questo senso arrivano da
Finmeccanica, che deve fare da garante in tal senso per
gli operai: “L’integrazione con Hitachi garantirà il miglior
futuro possibile ai business di Ansaldo STS e di AnsaldoBreda nonché ai loro dipendenti”, si legge nel comunicato. Il futuro ci dirà se le cose saranno realmente così.
VIPPANDO
di LORENZO BENEDETTI
Salvini, Virzì
e Bilzerian:
l’anno che è stato
con gli occhi dei vip
LA VALDINIEVOLE E LA TOSCANA SONO,
DA SEMPRE, TRA LE METE DI PASSAGGIO
PIU’ GETTONATE DA VIP E CELEBRITA’. E IN
QUESTO SENSO ANCHE NEL 2015 LE VISITE
ECCELLENTI NON SONO MANCATE: UN
POLITICO SULLA CRESTA DELL’ONDA, UN
REGISTA AFFERMATO E L’UOMO SOCIALE
PER ECCELLENZA.
PAOLO VIRZÌ
REGISTRA IL
NUOVO FILM A
MONTECATINI
Paolo Virzì, regista
livornese di fama
internazionale, ha
scelto Pistoia e
Montecatini per girare
alcune scene del suo
film “La pazza gioia”.
In particolare la città
termale è stato un
luogo nevralgico per
l’intera troupe, anche
al di là delle riprese
effettuate tra via Don
Minzoni, piazza del
Popolo, piazza Italia
e le Terme Tettuccio.
“Ringrazio tutti – ha
detto il regista in città
– per l’accoglienza
calorosa che ci è
stata riservata e per
la collaborazione
che ho visto per la
realizzazione di questo
film. Montecatini è
una città piena di
poesia, una vera gioia
per gli occhi”. Tra i
più soddisfatti per la
scelta della location,
18
proprio il sindaco
della città termale
Giuseppe Bellandi:
“Da troppo tempo non
si vedevano riprese
nella nostra città.
Eppure accogliamo il
Festival internazionale
del cortometraggio,
una manifestazione
ancora più antica della
rassegna di Venezia”.
Il film, che sarà nelle
sale nel 2016, racconta
la storia di due donne
che riescono a sfuggire
da una struttura per
malati psichiatrici che
si trova nelle colline tra
Pistoia e Lucca.
Photo: Ufficio Stampa
comune di Montecatini
IL CICLONE
SALVINI
PORTA LE RUSPE
IN CITTÀ
Un fiume in piena, come
al solito. Di fronte a lui
una gremita Piazza
del Popolo che non
aspettava altro che
ascoltare le sue parole
per applaudirlo. Era il
primo maggio quando
il leader della Lega
Nord Matteo Salvini
passò da Montecatini
per un dei suoi comizi.
Obiettivo tirare la volata
a Claudio Borghi,
candidato leghista per
le elezioni regionali.
DONNE E
BOTTIGLIE,
LA NOTTE DI
BILZERIAN AL
BEACH
Il re dei social network
Dan Bilzerian ha
fatto tappa questa
estate in Versilia. Si è
conquistato la fama a
suon di immagini su
Instagram, Facebook
e Twitter, dove si ritrae
sempre circondato dal
lusso di enormi yacht, o
camere negli alberghi
più belli del mondo,
di donne bellissime e,
quasi sempre, molto
poco vestite. Il suo
arrivo a Viareggio
è stato accolto da
Salvini spaziò sui suoi
soliti temi, a cominciare
dall’immigrazione,
quando disse: “La
CIGL, la CIS e la UIL
sono in Sicilia per
festeggiare i diritti dei
migranti. Vorrei sapere
chi è che paga loro le
tessere sindacali, se i
migranti o voi. Abbiamo
scelto invece di venire
qui, in Toscana, per
parlare con i vivaisti di
Pistoia e gli albergatori
di Montecatini”. Rincarò
la dose sviluppando
il tema dei trasporti:
“Per come sono
messi i collegamenti
ferroviari, quando si
scende alla stazione
un’ondata di fan, che
lo hanno poi seguito al
Beach Club, il locale a
Cinquale nel quale ha
passato la serata e la
notte. E, ovviamente, lo
ha fatto con il suo stile.
Bilzerian, miliardario
e giocatore di poker
professionista, ha
prenotato un super
tavolo insieme a 50
ragazze, ha sbocciato
decine di bottiglie del
miglior champagne
e ha riservato tempo
a chiunque volesse
una foto insieme a lui,
dimostrandosi molto
gentile e disponibile
con chiunque.
Come per ogni suo
spostamento, Bilzerian
si è taggato in Versilia
montecatinese non si
sa se si è arrivati qui
o a Beirut”. E ancora
la sicurezza: “Se
andremo al governo
toglieremo il reato di
eccesso di legittima
difesa” e prostituzione:
“Noi siamo per la
riapertura delle case
chiuse”. Così, conclusi
i circa 40 minuti di
comizio, Salvini se ne
andò attraversando la
piazza montecatinese
a suon di selfie, strette
di mano e autografi
su ruspe giocattolo,
ribadendo ancora di
più il suo pensiero in
merito ai campi rom.
sui suoi vari profili
che contano una
marea di seguaci, dal
milione e 200 mila
di Twitter, ai circa 10
milioni su Facebook
fino ai 14 milioni e
mezzo di Instagram.
Un’ondata social che
ha messo la Versilia al
centro del mondo di
Bilzerian e della sua
ondata di ammiratori e
ammiratrici.
19
FACCIA A FACCIA
di ANDREA SPADONI
IL PERSONAGGIO
Valentina Vignali
BASKET, MODA E AMORE: LA VITA DI UNA STAR DEI SOCIAL NETWORK NEL 2015
DA QUEST’ANNO GIOCA FA PARTE DELLA FORMAZIONE DI PALLACANESTRO FEMMINILE DI
MASSA E COZZILE, NICO BASKET, CHE GIOCA IN SERIE B. L’ABBIAMO INTERVISTATA INSIEME
AL FIDANZATO STEFANO LAUDONI, ANCHE LUI SPORTIVO E CESTISTA, ACQUISTO PREGIATO
DELLA VALENTINA’S BOTTEGONE.
S
ono belli e giovani. Entrambi giocano a basket: 24
anni lei, 26 lui. Insieme superano 1 milione di followers sui social network. E’ l’amore 2.0, quello che
si racconta a colpi di selfie, outfit all’ultima moda,
panorami, spiagge, città d’arte e like. Valentina Vignali e Stefano Laudoni rappresentano tutto questo, sono l’estrazione della nuova generazione, tutta
tecnologia e bellezza. Poi, però, quando li conosci da vicino, scopri
che oltre alle foto, c’è di più. C’è la storia di due giovani ragazzi che
si amano e che da anni stanno costruendo il loro futuro insieme.
Quest’anno, il loro percorso, li ha portati sul nostro territorio: a Pistoia
e in Valdinievole. Perché, prima di tutto, Valentina e Stefano, sono
sportivi e giocano a basket. Valentina è stato uno degli acquisti di
punta del Nico Basket, la nuova realtà cestistica di pallacanestro
femminile a Massa e Cozzile di serie B. Stefano è, invece, tra i gioielli della Valentina’s di Bottegone, sempre in serie B. Attualmente il
miglior marcatore del campionato.
“Sono contenta di giocare qua a Massa e Cozzile - afferma Valentina Vignali – siamo un gruppo molto forte e mi trovo bene. Il Nico
basket femminile è una realtà neonata, ma già una ottima squadra.
Puntiamo a crescere e magari a fare il salto in A2”. Lo stesso vale
per Stefano Laudoni: “Con il Bottegone Valentina’s vogliamo fare
un ottimo campionato. Siamo partiti lentamente perché ci dobbiamo amalgamare bene, ma il valore del gruppo ci permette di porci
l’obiettivo di raggiungere buone posizioni e non soltanto di salvarci.
L’ambiente è buono, la società è forte. Abbiamo tutti i requisiti per
crescere”.
La vostra vita si divide tra Pistoia, dove gioca e si allena Stefano, e la Valdinievole, dove gioca Valentina. A abitare siete
20
a Larciano, al residence, casa vacanze, La Pescaia. Vi state
ambientando?
“In realtà ci stiamo benissimo. Il residence La Pescaia è un posto
fantastico da restarci tutta la vita. Come anche il territorio: Montecatini, Pistoia e i paesi intorno, sono tutti molto belli e vivibili anche per
una coppia giovane. L’unico problema che possiamo riscontrare è
che Larciano è un pochino fuori mano. Ogni volta che ci dobbiamo
spostare, anche solo per andare a prendere l’autostrada, c’è da fare
un pezzo di strada. Per il resto non ci poteva capitare di meglio: la
Toscana è una terra meravigliosa, sia per le persone che abbiamo
incontrato, sia per il territorio”.
Praticamente vivete insieme da sempre, da quando siete diventati una copppia. E ogni anno, riuscite a giocare in squadre
vicine in modo da condividere sempre tutto. Come è nato il
vostro amore?
Valentina: “Ci conosciamo dal 2007, quando Stefano è venuto ad
allenarsi con la nazionale al palazzetto di Cervia, dove giocavo con
la squadra di serie A. Mi piacque subito, però onestamente eravamo troppo piccoli e 400 chilometri di distanza ci facevano un po’
paura. Poi, nel 2012, mi sono trasferita a Roma. Ci risiamo incontrati
di nuovo e lo devo ammettere: amore a prima vista”.
Valentina è molto popolare sui social network: oltre 1 milione
di followers e quindi tantissimi ragazzi che la seguono per la
sua bellezza. Non sei un po’ geloso, Stefano?
Stefano: “La gelosia è bella in un rapporto quando lo valorizza,
quando lo opprime, spesso, lo rovina. Nel nostro caso la gelosia
non ci ha mai fatto litigare troppo, perché io mi fido totalmente di
Valentina che, oltre a giocare a basket, fa anche la modella o l’ospite
nei locali. E anche quando sta fuori qualche giorno per una serata in
“Io e Stefano ci conosciamo dal
2007, ma eravamo troppo piccoli per
intraprendere una storia a distanza. L’ho
incontrato di nuovo nel 2012 a Roma e
lì è stato amore a prima vista”.
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FACCIA A FACCIA
UN BELLISSIMO RESIDENCE A LARCIANO
È LA NUOVA CASA DELLA COPPIA PIU FAMOSA DEL WEB
LA PESCAIA E’ UNA BELLISSIMA CASA COLONICA RISTRUTTURATA, DIVISA IN CINQUE
APPARTAMENTI. DISPONDE DI UN PARCO DI DUE ETTARI DI TERRENO RECINTATO CON UN
LAGHETTO DOVE E’ POSSIBILE PRATICARE LA PESCA SPORTIVA
“Ho iniziato a pubblicare le mie foto da
modella appena ho aperto il mio profilo su
Facebook. I followers sono aumentati tanto
dopo la copertina di Playboy”.
22
discoteca o uno shooting fotografico, è lei la
prima a mettermi sempre al corrente di tutto
e coinvolgermi. Spesso, quando possiamo
combinare gli impegni, la accompagno e ci
divertiamo insieme”.
Valentina: “Anche io sono gelosa di Stefano. Beh…sono consapevole che è un bel
ragazzo. Però, lo stesso, vale il discorso che
ha fatto lui: al primo punto del nostro rapporto c’è una grande e reciproca fiducia”.
Stefano: “Anche quando andiamo in giro
e qualcuno ci ferma o qualche ragazzo fa
qualche apprezzamento su Valentina, sono
il primo a lasciare che lei abbia un rapporto
giusto con le persone che la seguono. Anzi,
è capitato che quando mi hanno chiesto se
potevano fare una foto con lei, sia stato io a
dire: se vi mettete in posa ve la scatto”.
Prima per diventare famosi si partecipava al Grande Fratello, oggi se si sanno
utilizzare i social network, si può essere
molto popolari senza andare in televisione. Come è iniziata e si è sviluppata
la tua storia?
Valentina: “Già nel 2008/2009 postavo le
prime foto su Facebook. In particolare i miei
lavori da modella. Quindi fotografie posate,
particolari. Con un abito, piuttosto che con
un accessorio. Fin da subito notavo che
queste fotografie erano molto apprezzate.
Questa idea della sportiva modella probabilmente funzionava. Nel frattempo ho par-
tecipato a Miss Italia, lavorato in televisione
a Sportitalia e per uno sport su La7. Però
l’esplosione della popolarità, però, c’è stata quando ho fatto la copertina per Playboy
nel 2013. Le persone hanno iniziato a conoscermi e a identificarmi. Dopodiché c’è tutto
un lavoro quotidiano sui social network che
ti permette di mantenere lo standard dei tuoi
numeri. E, se hai costanza e ti piace, può
diventare un lavoro. Anche Stefano ora è
conosciuto. Infatti insieme siamo i protagonisti di una serie sul web, precisamente su
Instagram, che si chiama i Vignaudoni ed è
scritta tutta intorno alla nostra storia d’amore. E’ molto simpatica”.
Sport, bellezza, moda e social. Una vita
movimentata sempre sotto i riflettori.
Valentina: “In realtà siamo due persone molto tranquille. Viviamo la nostra vita privata in
modo semplice. Io spesso mi muovo per lavoro e devo viaggiare molto. Stefano gioca
a basket, quello è il suo lavoro. Quindi fa la
vita dello sportivo: casa e palazzetto”.
Tra l’altro spesso vi si nota anche al Palacarrara a tifare per la Giorgio Tesi.
Stefano: “E’ bellissimo il clima che si respira al palazzetto di Pistoia quando gioca la
Giorgio Tesi. C’è calore ed entusiasmo tra
i tifosi. Ormai anche io e Valentina ne siamo coinvolti e quando possiamo combinare
con i nostri impegni, andiamo sempre a vedere le partite”.
Valentina Vignali e Stefano Laudoni vivono nel resort Casa Vacanze La Pescaia, una bellissima casa colonica ristrutturata a
Larciano. E’ divisa in cinque appartamenti. Dispone di un parco
di due ettari recintato, con un laghetto, ove è possibile praticare
gratuitamente la pesca sportiva, di un campo da tennis in Mateco
(gratis di giorno e a pagamento se illuminato), una piscina e un
campo da calcio. I cinque appartamenti, indipendenti, si trovano
nel corpo principale. Sono dotati di lavatrice, BBQ portatile e televisione satellitare. Il nr.1 dispone di dotazioni superiori. Ciascuno ha un’area esterna privata attrezzata.Ideale per gli amanti del
golf (5km dal Montecatini Golf Club). Casa colonica “La Pescaia”,
a 13 km dal centro di Montecatini, a 7 km dal centro di Vinci, a
50 km dal centro di Firenze. In comune: parco 2 ha (recintato).
Piscina (7 x 15 m, 08.05. -09. 10.), doccia esterna. Tennis, spazio
giochi per bambini. Per uso privato: mobili da giardino. Cambio
biancheria settimanale.
Parcheggio coperto. Supermarket 1km, fermata bus 100 m, stazione ferroviaria “Empoli” 16 km. Spiaggia sabbiosa 60 km, campo da golf 5 km, maneggio 2 km, centro fitness e spa 3 km.
23
EL DIABLO
di FEDERICO GUIDI
Ph MARTA COLOMBO
VINCENZO ESPOSITO
“Il bello di allenare Pistoia”
V
incenzo Esposito è il volto vincente del basket a
Pistoia. Il campione casertano dopo una carriera ricca di successi e affermazioni come giocatore adesso sta trovando la sua consacrazione
come allenatore sulla panchina della Giorgio Tesi
Group. Lui si gode il primato in classifica e racconta il connubio tra il basket e Pistoia, ovviamente con la genuinità che lo contraddistingue.
Coach Esposito, la sua Pistoia è prima con squadroni del
calibro di Milano e Reggio Emilia, dopo dieci giornate non
può essere un caso.
Siamo la sorpresa del campionato e continueremo ad esserlo
almeno fino a quando rimaniamo in vetta. Di sicuro non siamo
un fuoco di paglia e abbiamo dimostrato di meritarci tutto con
le sette vittorie fin qui ottenute.
Questa è la seconda volta a Pistoia, che differenze ha trova-
24
to rispetto a diciotto anni fa e cosa invece è rimasto uguale?
Non ci sono differenze clamorose, casomai la differenza è più
mia perché da giocatore a allenatore è tutto completamente diverso. Sono arrivato qui da giocatore in epoca Carrara e questo
non lo dimenticherò mai. L’impronta della società anche oggi è
la stessa, ovvero una conduzione familiare a trecentosessanta
grandi, compreso lo sponsor, il consorzio e anche i tifosi. È davvero bello lavorare in un ambiente come questo.
In campo le cose vanno a gonfie vele, fuori come va? Ha
avuto modo di riscoprire la città?
Il lavoro mi prende molto e ho pochissimo tempo libero a disposizione. Quello che mi da la tranquillità è che mia figlia e mia
moglie adorano questa città, la posizione, la qualità della vita e
la gente. Questo automaticamente mi dà serenità e tranquillità
nel mio lavoro e rende Pistoia una città giusta per me e la mia
famiglia.
INTERVISTA AL COACH DELLA GIORGIO TESI GROUP VINCENZO ESPOSITO, COLUI CHE HA RACCOLTO
LA PESANTE EREDITÀ DI PAOLO MORETTI RIUSCENDO A FARE ANCORA MEGLIO. NEL GIRO DI
POCHI MESI HA PORTATO LA SQUADRA AL VERTICE DELLA SERIE A DI BASKET CON LA GRINTA
CHE LO HA SEMPRE CONTRADDISTINTO. LUI SA BENE COSA SIGNIFICHI IL BASKET A PISTOIA, LO
HA CAPITO FIN DA QUANDO IL TALENTO LO METTEVA IN CAMPO, IN ITALIA E NEGLI STATI UNITI.
È STATO IL PRIMO GIOCATORE ITALIANO A FARE PUNTI IN NBA, CON LA MAGLIA DEI TORONTO
RAPTORS. ADESSO TUTTA LA SUA ESPERIENZA È TORNATA AL SERVIZIO DI UNA CITTÀ CHE LO AMA
INCONDIZIONATAMENTE E CHE HA UNA VOGLIA MATTA DI ESPLODERE DI GIOIA PER UN TROFEO.
Oltre al basket ha anche una grande passione per il golf, ha
già avuto modo di testare i campi delle nostre zone?
Questa è davvero una zona di golf e di golfisti molto fertile, ma
nonostante i molti inviti che ho ricevuto è da quasi un anno che
faccio fatica a giocare. Mi sono ripromesso che appena avremo un po’ di tregua la Toscana del golf sarà visitata.
Ha F vissuto i momenti più gloriosi della nostra pallacanestro ma oggi le cose sono molto diverse. Come vede lo
stato attuale del basket italiano?
La pallacanestro italiana non è malata, è ammalata! C’è poca
chiarezza nelle regole, nei regolamenti, nelle gestioni societarie. Ci sono sempre momenti così nella storia di un Paese e di
una federazione, rispecchia un po’ anche il momento di confusione economica e organizzativa dell’Italia.
Da giocatore ha vinto tantissimo a livello personale, di club
ed è stato il primo italiano in NBA. Adesso, come allenatore,
quali sono i sogni nel cassetto?
È un discorso completamente diverso rispetto a quando ero
giocatore. Quando andavo sul parquet volevo essere l’mvp,
il miglior realizzatore, vincere sempre qualcosa. Adesso vuoi
per l’età, vuoi anche per altre situazioni personali e familiari, mi
piacerebbe diventare un ottimo allenatore. Però, sono sincero,
preferisco godermi la vita e vivere la vita familiare serenamente
e poi vedremo quello che sarà. Il sogno è quello di diventare un
grande allenatore però non ne sento il bisogno in maniera così
disperata e ossessiva come quando ero giocatore.
Serve la gavetta per diventare un buon coach in Serie A?
Non è una condizione necessaria. È tutto abbastanza soggettivo, la differenza la fa l’ambiente in cui lavori. Anche l’aver giocato ad alti livelli non è una condizione necessaria per arrivare
in alto. Dipende tantissimo da chi hai intorno, da dove lavori, da
quello che succede. Personalmente a me è servito tantissimo
vivere due o tre esperienze parecchio toste, mi hanno fatto maturare molto più rapidamente.
25
FEBBRE BIANCOROSSA
di FEDERICO GUIDI
Ph MARTA COLOMBO
Una grande famiglia
Il merito di tutto questo è da ricercarsi anche in quella progettualità che la dirigenza del Pistoia basket porta avanti anno
dopo anno, con la politica dei piccoli passi e dell’attenzione
ai dettagli. Non è un caso che i giocatori che arrivano a Pistoia
sbocciano o rinascono, sportivamente parlando, grazie a quel
calore e a quella serenità che l’ambiente riesce a donare loro.
Una grande famiglia, così i cestisti italiani e stranieri chiamano
l’universo biancorosso, che, è bene tenerlo presente, non è fatto solo di dirigenti e addetti ai lavori. Già, perché a Pistoia tutti
sono parte di un mondo che da cinque anni a questa parte si
ubriaca di successi e soddisfazioni. I tifosi sono protagonisti
al pari di chi tesse le fila della società e la dimensione della
provincia innamorata e a misura d’uomo è un habitat ideale,
quasi un microclima protetto, per i giocatori di basket. Del resto
le cene a casa di tifosi, l’entusiasmo quando gli americani passeggiamo in centro e la tranquillità dei paesaggi da cartolina
delle colline pistoiesi hanno già stregato più di un giocatore,
convinto di venire a Pistoia per giocare a basket e ritrovatosi
invece immerso in un caldo abbraccio, di quelli che sembrano
convincerti che il Natale arriva almeno una trentina di domeniche all’anno.
Di fatto il trend, amplificatosi negli ultimi anni, ha uno schema
chiaro. I giocatori firmano a Pistoia, giocano una grande stagione e poi ripartono per monetizzare e cogliere traguardi ancora più importanti dopo quelli raggiunti in biancorosso. Senza
però dimenticarsi di quell’avventura e di quella città che diventa
anche loro prima di catapultarli in avanti verso i loro traguardi
sportivi e personali.
UN’INTERA CITTA’ CHE RESPIRA BASKET.
LA FESTA DELLA DOMENICA È AL PALACARRARA.
I TIFOSI PIÙ VECCHI CI SONO SEMPRE STATI, I GIOVANI SI SONO INNAMORATI SUBITO
DALLA B2 ALLA SERIE A SONO CAMBIATI GLI AVVERSARI, MA LA PASSIONE È LA STESSA DI SEMPRE
A
Pistoia il basket non è più una moda, è piuttosto una realtà consolidata. I numeri della crescita del movimento
sono lì a testimoniarlo, così come i risultati, frutto del
buon lavoro svolto dai dirigenti in queste ultime annate.
La realtà di oggi è che ogni domenica al PalaCarrara si registra
il tutto esaurito e che la squadra, dopo dieci giornate, è prima
in classifica. Traguardi prestigiosi che non sono frutto del caso,
ma di un lungo cammino che parte lontano. Di tempo ne è passato tanto da quando nel 2000 il nuovo corso del Pistoia basket
prese vita. Dalla Serie A, dove la storia si era interrotta, la palla
a spicchi ricominciava a rimbalzare nell’allora campionato di
B2. Da lì i numeri sono cresciuti piano piano, fino arrivare ai
giorni attuali, con il ritorno nella massima serie e un palazzetto
praticamente sold out ogni domenica. Chi venti anni fa tifava la
pallacanestro a Pistoia ha continuato a seguirla, in molti altri si
sono appassionati, ma il dato più significativo riguarda le nuove
generazioni, acerbe del grande basket, che si sono fidelizza-
26
te alla lunga e vincente cavalcata dei biancorossi negli ultimi
anni. Nuovi tifosi, figli della generazione tecnologica, in perenne equilibrio tra il sogno tutto paillettes e lustini dell’NBA spiato
di notte e la quotidianità del PalaCarrara per tifare e sostenere i
giocatori che indossano la canotta della loro città.
Il ricambio generazionale, come una simbolica staffetta, è avvenuto in curva dove dai gloriosi Untouchables si è passati alla
Baraonda, così come negli altri settori dove la contaminazione
tra vecchi e nuovi supporter ha dato vita ad uno zoccolo duro
che va sempre più sull’ordine delle migliaia e non più delle centinaia. Al palazzetto per tifare Pistoia si sono visti tutti, compreso il sindaco e il vescovo, a dimostrazione che questa squadra
e la pallacanestro in città piacciono davvero. Persino i giocatori
della Pistoiese calcio hanno osservato con occhi rapiti il gioco
dove la palla non si calcia ma si tocca con le mani, facendo
capolino più volte sui gradoni del PalaCarrara.
“Sweet Home Pistoia”
Per contare quanti giocatori a Pistoia si sono trovati male bastano le dita di una sola mano. Per quelli che invece a Pistoia
hanno ancora amici e che periodicamente si interessano all’universo biancorosso non basterebbero nemmeno quelle della
divinità indiana Shiva. Dettagli non da poco, che stanno contribuendo a rendere Pistoia una meta appetibile per molti giocatori di basket in cerca di un’isola felice. Anche quest’anno, nelle
interviste di presentazione, diversi giocatori biancorossi hanno
confessato di aver chiesto referenze sulla città e sull’ambiente
a chi era già passato da queste parti e di aver ricevuto ottime
recensioni . Non una novità, piuttosto una piacevole abitudine,
che inizia a far breccia anche negli occhi diffidenti di chi arriva
dall’altra parte dell’oceano. Del resto in un posto così speciale
giocare a basket è davvero più bello e se tutti a Pistoia sono
pazzi per la palla a spicchi qualche buona ragione deve pur
esserci.
27
SPORT
di FILIPPO PALAZZONI
Valdinievole Montecatini
l’airone spicca il volo
Bianco e celeste. Il 2015 del calcio valdinievolino sfuma in que-
nievole Montecatini ha messo in fila compagini blasonate come
ste due tonalità, che sono poi i colori del Valdinievole Monteca-
Gavorrano, Poggibonsi e Gubbio e ora guarda tutti dall’alto in
tini, alfiere di un movimento dilettantistico locale che si mantie-
basso nel Girone E di Serie D: “Ovviamente il bilancio di que-
ne sulla cresta dell’onda nonostante le ristrettezze economiche.
sto 2015 è molto positivo – commenta il tecnico biancoceleste
Non a caso per affrontare un campionato come quello della
– La prima metà è stata contraddistinta dalla rimonta che ci
Serie D i biancocelesti hanno dovuto reperire fuori dalla Valdi-
ha permesso di vincere il campionato di Eccellenza: abbiamo
nievole le risorse necessarie e hanno chiamato un presidente
vinto 10 partite su 15, dimostrando una costanza incredibile so-
“straniero”, ovvero Marco Innocenti, patron dell’azienda empo-
prattutto contro le piccole. In estate poi sono state fatte scelte
lese Stillux e per anni partner dell’Empoli. Tutte problematiche
precise: volevamo una squadra giovane ed affamata, abbiamo
che non si sarebbero comunque poste senza la cavalcata trion-
salutato a malincuore molti dei ragazzi che l’anno scorso hanno
fale e inaspettata che ha portato i termali fino alla vittoria del
compiuto l’impresa e siamo ripartiti. Abbiamo una rosa dove il
campionato di Eccellenza. Una rimonta strepitosa di un gruppo
più vecchio è un ’86, Caciagli, e per ora le cose sono andate
di gladiatori, guidati da un allenatore fra i più apprezzati del
oltre ogni più rosea aspettativa. Non dobbiamo mollare, però,
calcio pistoiese, Giovanni Maneschi. Che non si è limitato a
perché il campionato è lungo, equilibrato e molto impegnati-
centrare l’impresa più volte sfiorata con il Pesciauzzanese, ma
vo. I meriti dell’allenatore? Credo che in una situazione come
una volta arrivato in Serie D, con una squadra completamente
la nostra i meriti vadano equamente suddivisi fra società, staff
rinnovata, è partito in quarta, sorprendendo tutti: il suo Valdi-
tecnico e soprattutto giocatori, che poi sono i veri protagonisti”.
Imma Gentile
e la scommessa
Nico Basket
Squadra di figurine? Nossignore. La Nico Basket Massa e
Cozzile, grande novità del panorama cestistico femminile valdinievolino in questo 2015, è squadra vera e con obiettivi ambiziosi. E come potrebbe essere altrimenti quando in squadra
hai Marianna Balleggi, ex pivot della nazionale, Chiara Tessaro,
giovane prodotto del vivaio della Famila Wuber Schio, squadra
campione d’Italia, e soprattutto lei, Immacolata Gentile, sorella
di Nando Gentile e zia di Stefano e Alessandro, uno play della
Grissin Bon Reggio Emilia e l’altro capitano dell’Olimpia Milano e stella dell’Italbasket. Ma soprattutto Immacolata Gentile è
una gran giocatrice, che ha vinto uno scudetto e un’Eurocoppa
a Napoli, e, nel caso specifico è la Nico Basket. Fa tutto lei:
28
Andrea Niccolai,
il re mida della
Gioiellerie
Fabiani
Monsummano
Un anno fa, più o meno di questi tempi, la Meridien Pallacanestro Monsummano era ultima in classifica nel Girone A di Divisione Nazionale B.
Poi ecco la svolta: coach Alessandro Fantozzi viene esonerato e a subentrargli è il vice Andrea Niccolai. L’ex azzurro ed idolo del basket montecatinese ha preso in mano le redini della squadra ed è stato un crescendo
rossiniano di risultati e prestazioni. Nella prima parte dell’anno la Meridien
ha confezionato un piccolo capolavoro, rigirando la sua classifica come
un calzino e arrivando a giocarsi le ultime tre giornate di campionato con
la salvezza già in tasca. Impresa che è valsa la riconferma per una nuova
avventura in DNB. Che è partita con qualche infortunio di troppo e con
una nuova casa per la Gioiellerie Fabiani Monsummano: il Palaterme, orfano di grande basket da più di un anno. Tornato in quella che è sempre
stata la sua casa, da giocatore prima e da direttore tecnico poi, Niccolai è
riuscito a raddrizzare una situazione che stava cominciando a farsi complicata, a causa delle numerose assenze. Il 2015 è stato decisamente il
suo anno: “Per me è stato un 2015 sicuramente positivo, ma l’importante
è che lo sia stato per la squadra. Questa stagione è partita subito in salita
a causa degli infortuni che praticamente ci hanno privato di due giocatori
importanti per tre mesi. Senza piangerci addosso abbiamo resistito lavorando duro e inventandoci di tutto in allenamento ed in partita, portando
così a casa vittorie importanti per la salvezza. Adesso con il recupero di
tutti i giocatori vogliamo continuare con questa mentalità. Guai, quindi, a
mollare di un centimetro”. Alla sua prima esperienza da capo allenatore di
una prima squadra dopo tanti anni passati a far crescere giovani promesse della palla a spicchi, Niccolai ha mantenuti intatti i suoi metodi di lavoro
anche con i “grandi”: “Chiaramente l’aspetto psicologico è più importante
in una squadra di adulti, ma cerco di metterci la stessa cura dei dettagli
necessaria con i giovani, perché per me si può migliorare sempre, a quattordici anni come a trenta”. E il suo Monsummano è migliorato eccome.
direttrice dell’area tecnica, responsabile della gestione e, non
per ultimo protagonista in campo. E ha grandi progetti per la
Nico Basket: “La squadra è nata per volere del presidente del
Le Mura Spring, Nico Nerini, che vedeva di buon occhio la
costituzione di una realtà nella sua Massa e Cozzile e l’ha affidata a me – racconta la Gentile – Insieme a Marianna Balleggi
abbiamo deciso di creare un mix fra giocatrici giovani e più
esperte per far permettere a queste ragazze di crescere cestisticamente ed aiutare il movimento della pallacanestro femminile a svilupparsi in una zona che ha grande fermento, anche
grazie ad una sinergia con le realtà locali, penso ad esempio
alla Pallacanestro Monsummano. Siamo una scommessa sul
mercato”. Una scommessa che per ora sta riuscendo alla perfezione: “Per fortuna le cose sul campo stanno andando bene
– continua Imma Gentile - nel nostro campionato di Serie B
siamo seconde a due punti dal San Giovanni Valdarno capoclassifica, con lo scontro diretto per il primato all’orizzonte. Il
nostro obiettivo è essere fra le prime tre squadre della regione
e competere per la A2”. Perché è solo pensando in grande
che alla fine si cresce.
29
UNA VITA PER IL CALCIO
di CARLO ALBERTO PAZIENZA
1
Partiamo dall’attualità e da questa nuova
esperienza come vice di Bortolo Mutti a Livorno.
Com’è arrivata questa opportunità e come stai
vivendo questa nuova avventura?
“Quando Bortolo ha firmato il con il Livorno ha richiesto
un vice giovane ma preparato che potesse affiancarlo
sul campo nella guida della squadra. Ha fatto il mio
nome ed io ho accettato subito con grande
entusiasmo. A Livorno c’è una società
importante e un bell’ambiente: in più
è vicino a casa e questo mi permette
di lavorare stando vicino alla mia
famiglia. Credo che la squadra possa
fare bene: ci sono giovani che hanno
voglia di crescere e giocatori più
esperti che possono fare la differenza.
Le basi ci sono, bisogna lavorare sodo e
migliorarsi giorno dopo giorno”.
10 DOMANDE A...
“CICCIO” SI RACCONTA: LE BATTAGLIE CON I GRANDI
CAMPIONI DELLA SERIE A, LA NUOVA AVVENTURA AL
LIVORNO, LA FAMIGLIA, IL RAPPORTO COL BASKET E
L’INDISSOLUBILE LEGAME CON MONTECATINI.
Colonnese
2
Parliamo della tua carriera da calciatore: la tua è
stata una vera e propria scalata dalle categorie più
basse ai grandi palcoscenici. Dovunque sei andato
ti sei imposto trovando sempre il tuo spazio. Sei
soddisfatto del tuo percorso calcistico?
“Sono molto soddisfatto della mia carriera.
Tra i tanti momenti credo che ne posso
individuare due in particolare ai quali sono
più affezionato: nel 1993, ero in B alla
Cremonese, quando mi sono reso conto
che potevo fare davvero il calciatore
professionista. Abbiamo conquistato la
promozione in Serie A e l’anno successivo
ho vinto l’Europeo con la Nazionale Under
21. E poi le annate all’Inter, dal 1997 al
2000. Con i nerazzurri ho raggiunto la vetta del
calcio internazionale, vincendo la Coppa Uefa
nel 1998 e giocando a fianco di campioni del calibro
di Ronaldo, Djorkaeff, Baggio, Zanetti. Ho raggiunto questi
livelli perché ho sempre dato il massimo e ho lavorato duro
per arrivare, senza mai mollare. Credo che questo mio
atteggiamento sia molto piaciuto anche i tifosi nerazzurri e
alla società, ai quali tutt’oggi sono molto affezionato”.
3
4
Tra i grandi uomini che ti hanno accompagnato
c’è senza dubbio Gigi Simoni, tuo allenatore alla
Cremonese, Napoli, Inter e Siena. Quanto è stato
importante per la tua crescita professionale? Che
rapporto hai con lui oggi?
“Gigi è stata una figura fondamentale per me, a lui devo
moltissimo. Mi ha cresciuto e ha sempre creduto in me.
Siamo ancora molto amici e ci sentiamo spesso”.
Tra i tanti campioni con cui hai giocato, è troppo
scontato dire che il più forte è Ronaldo?
“Sì, il più forte in assoluto è Ronaldo, ma non posso non
citare Roberto Baggio. Due grandissimi campioni con
personalità molto diverse: Ronnie era un giocherellone,
sempre pronto a scherzare e a divertirsi, anche in
campo; Roby era un ragazzo più introverso, più chiuso,
ma la sua leadership era assoluta. Un uomo umile ma
di grande sostanza. Sopratutto sul terreno di gioco”.
30
Francesco
Cosa pensi del Valdinievole Montecatini primo in D?
Sappiamo che hai avuto modo di confrontarti con i
dirigenti su alcune questioni e che la società ha grande
considerazione di te. Dove pensi possa arrivare?
“Sono molto amico di Guido Dianda, Marco Cardelli e
Gabriele Cerri (ex giocatore, quest’anno al Tuttocuoio, ndr)
Grazie a loro mi sono avvicinato alla società e sono molto
felice di poter dare consigli e parlare di questo bel progetto.
Personalmente ho suggerito che in queste categorie fosse
importante dare spazio a giovani affamati piuttosto che a
giocatori più affermati. Mi fa piacere che abbiano seguito
i miei consigli, ma non mi prendo nessun merito: stanno
facendo un grande lavoro e sono davvero contento per i
risultati che stanno ottenendo”.
Hai un figlio, Lorenzo di 8 anni e mezzo, che gioca
a calcio nel Tau. Immaginiamo tu gli stia dietro e lo
segua particolarmente: cosa ti aspetti da lui e che
consiglio senti di dargli?
5
6
Tutti si ricordano di te come un difensore roccioso,
che non dava mai respiro agli avversari: chi è però il
giocatore che ti ha fatto più dannare e che proprio non
riuscivi a contenere?
“Sì sono stato un giocatore che puntava molto sull’agonismo
e sulla fisicità. Ho duellato con i migliori attaccanti della Serie
A, ma se devo citare il più difficile in assoluto da affrontare
dico Batistuta, il più forte di tutti. Poi Vieri e Inzaghi. Ho avuto
grandi scontri anche con Totti, che soffriva molto il mio gioco
e che ho fatto espellere per ben due volte”.
Nella tua vita hai girato e vissuto in tante belle città, ma
alla fine hai scelto, anche per motivi familiari visto che
tua moglie è di qui, di avere come base Montecatini.
Come hai conosciuto tua moglie e che rapporto hai
con questa città e questa terra?
“Mi sono fermato a Montecatini perchè mia moglie Monica è
di qui, ma in realtà questa città la conoscevo già. Più volte mi
è capitato di passare a trovare Pietro Fanuele, un caro amico
di famiglia ed originario di Potenza come me, proprietario
del Grand Hotel Regina. Però ho conosciuto Montecatini per
la prima volta nel 1993, quando mi feci male alla caviglia
e Vialli mi consigliò di farmi curare da Antonio Pagni. In
realtà Monica l’ho incontrata a Roma quando giocavo nella
Lazio, e viste le tante amicizie ho pensato di trasferirmi qui
una volta appese le scarpe al chiodo. Mi trovo benissimo a
Montecatini e sono contento di abitarci”.
Monica è figlia del grande Gino Natali (leggenda
del basket termale) e sorella di Nicola (giocatore
del Junior Casale in A2 ): la vostra è una famiglia di
grandi sportivi che si divide tra calcio e basket. Ma
tu che rapporto hai con la palla a spicchi?
“Rispondo svelando una curiosità che in pochissimi
sanno: fino a 13 anni infatti giocavo a basket, facevo
il playmaker, mentre mio fratello, più grande di me,
giocava a calcio; era un talento, tecnicamente fortissimo.
Sembrava un predestinato, per questo mio padre lo
seguiva e lo accompagnava in giro per l’Italia. Poi, un
po’ per gelosia un po’ per attirare le sue attenzioni,
dissi a mio padre che avrei iniziato anche io a giocare a
calcio: da allora mi sono impegnato
al massimo, allenandomi con
costanza e sfidando ogni
giorno me stesso. Io ho
proseguito, mentre mio
fratello ha preso altre
strade. Ad ogni modo il
basket mi piace molto ed
è bello ritrovarsi in una
famiglia di professionisti
come i Natali”.
7
“Con quel cognome non potevano che metterlo in difesa,
ma scherzi a parte da quello che mi dicono pare sia
davvero molto bravo. Ed è sicuramente
più bravo di me tecnicamente. Io
gli lascio il suo spazio, è lui a
cercarmi e a chiedermi spesso
consiglio: mi fa molto piacere
avere modo di spiegargli
qualche trucchetto del
mestiere di difensore
e raccontargli le mie
esperienze. Sono felice del
fatto che giochi per divertirsi
e che si impegni a fondo per
cercare sempre di migliorarsi”.
Dopo il periodo al Padova come assistente di Mutti
sei stato fermo e hai provato l’esperienza come
opinionista tv. Ti piace? O preferisci il campo, visto
che comunque hai preso il patentino da allenatore?
“La mia vita è il campo e ho lavorato e studiato per tornarci da
allenatore. Ho preso il patentino di prima categoria e di fatto potrei
allenare anche in Serie A. Devo dire però che l’esperienza come
opinionista tv è stata molto utile e se ne avessi il
modo la rifarei molto volentieri. Ti dà l’opportunità
di vedere il calcio da un altro punto di vista
e di conoscere tante persone in gamba. Il
mio obiettivo è comunque fare l’allenatore e
lavorare sui campo per molti anni”.
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bookmagazine
IMPRENDITORI, NUOVE ATTIVITÀ, LOCALI, LAVORO,
EVENTI, PERSONAGGI CHE HANNO SEGNATO L’ANNO
32
Le novità,
le eccellenze
e chi ha avuto
il coraggio
di fare impresa
DAL SUCCESSO DE LA CASA DI
BABBO NATALE, AI NUOVI RISTORANTI
APERTI A MONTECATINI. C’E’ CHI
PUNTA SUL VEGANO, CHI SUL PESCE,
CHI SUI PRODOTTI TOSCANI. POI
IL PARRUCCHIERE PER UOMO CHE
DIVENTA BARBER SHOP, QUINDI LA
MODA E CHI, INVECE PUNTA SULLO
SPETTACOLO. UN ANNO RACCONTATO
CON LE STORIE DELLE PERSONE CHE SI
SONO MESSE IN GIOCO CON SUCCESSO
NEL PROPRIO LAVORO, MENTRE I DATI
CI DICONO CHE 1500 IMPRESE HANNO
CHIUSO I BATTENTI
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ECONOMIA
di LORENZO BENEDETTI
Quando fare
diventa un’
IMPRESA
I DATI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI PISTOIA SULL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE
IN PROVINCIA LA CRESCITA DELLE AZIENDE VA A RILENTO.
E NELL’ANNO PIÙ DI 1500 ATTIVITÀ HANNO CHIUSO I BATTENTI.
S
iamo veramente usciti dalla crisi? Di getto viene da
rispondere “no”. O meglio, ci sono segnali che ci fanno capire che siamo sulla strada giusta per uscirne.
Vuoi perché peggio di come eravamo messi è impossibile andare, fallimento a parte, vuoi perché in fondo del sano
ottimismo fa anche bene alla salute. Alla fine ci siamo rifugiati
in una situazione di maggior serenità rispetto a qualche anno
addietro. Ma per capire meglio il concetto della crisi e come si è
riflessa nelle Imprese della provincia di Pistoia, è meglio andare
ad analizzare dei dati.
che mostrano valori positivi in termini di crescita di imprese
Ripresa?
scita dello 0.7% e il Quadrante Metropolitano, l’area più vicina
Più precisamente prendiamo in esame quanto raccolto dalla
Camera di Commercio di Pistoia in merito alla nascita e alla
cessazione delle aziende nel periodo che va dal primo gennaio
al 30 settembre del 2015. In totale, nella nostra provincia, sono
state aperte 1.669 nuove imprese e ne sono state chiuse 1.514.
Il tasso di crescita delle aziende a Pistoia è dello 0.5%. La lettura di questo dato non è univoca. Infatti la provincia di Pistoia
si trova sotto alla media regionale (0.8%) ed è la terzultima per
crescita: solo Siena e Arezzo hanno fatto peggio. A rasserenare
un po’ la situazione c’è il confronto con quanto successo fino al
30 giugno, quando la crescita era allo 0%. Insomma qualche
timido segnale di ripresa sembra esserci, ma non è certamente
abbastanza.
CHI CHIUDE – La crescita, come già suggerisce il risultato striminzito, non è omogenea. Ci sono settori che hanno risentito
di questa difficile convergenza economica, su tutti quello delle
costruzioni. Rispetto all’inizio dell’anno sono state perse 109 imprese, con tasso di crescita del -2%. Sorte simile spetta al commercio che si ritrova con 92 imprese in meno e con una crescita
del -1,2%. Un andamento negativo si registra anche nel settore
della moda, con l’industria tessile che diminuisce di 1.8%, l’abbigliamento dello 0,2% e le calzature del 2.6%. I settori dove
34
GROSSETO 1,3%
sono quelli dei servizi di informazione e comunicazione (+2%) e
nel comparto dell’assistenza sociale e sanitaria (+1,6%).
Valdinievole flop
Da un punto di vista territoriale, la zona ad avere il tasso di
crescita più basso è la Valdinievole, che nei primi nove mesi
LIVORNO 1,2%
PRATO 1,1%
Le imprese
della
Toscana
MASSA CARRARA 1%
FIRENZE 0,8%
LUCCA 0,7%
PISA 0,6%
PISTOIA 0,5%
AREZZO 0,4%
TASSO DI CRESCITA
Dal 1 Gennaio 2015 al 30 Settembre 2015
SIENA 0,2%
dell’anno si è stabilito sullo 0.3%. Le cose vanno meglio nel resto della Provincia, con il cosiddetto Quadrante Montano in crea Pistoia che comprende anche Agliana, Quarrata, Montale e
Serravalle, cresciuto dello 0.6%.
Donne, giovani,
stranieri e fallimenti
Chiudiamo analizzando nello specifico il tessuto imprenditoriale.
Delle imprese iscritte al 30 settembre 2015 sono in totale 7.277
quelle femminili, cioè il 22,2%, e le nuove si sono specializzate
Quadrante Montano
0,7%
Quadrante Metropolitano
0,6%
perlopiù nel settore del commercio, del manifatturiero, dei servizi alle imprese e del turismo. Ci sono poi le imprese giovanili
sono 3.138 e costituiscono il 9,6% del totale. Infine le imprese
straniere sono pari a 3.448 unità e costituiscono il 10,5%. Per
QUADRANTE MONTANO
Abetone, Cutigliano, Marliana, Sambuca P.se,
San Marcello P.se, Piteglio
finire i dati sulle attività entrate in fallimento, che sono 33 (37,7%
in meno rispetto allo stesso periodo del 2014).
QUADRANTE METROPOLITANO
Agliana, Montale, Pistoia, Quarrata, Serravalle P.se
Un quantitativo enorme di numeri e dati che ci aiuta a capire la
schizofrenia del momento. Qualcosa risale, qualcosa continua
VALDINIEVOLE
a scendere, qualcosa rimane stabile. Insomma, se ne volevamo
Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano,
una prova ulteriore, dalla crisi non siamo ancora usciti. Ci stiamo
Massa e Cozzile, Monsummano T., Montecatini T., Pescia,
provando.
Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano
Valdinievole
0,3%
Le imprese
della provincia
di Pistoia
TASSO DI CRESCITA
Dal 1 Gennaio 2015 al 30 Settembre 2015
35
CASO ETRURIA
di LORENZO BENEDETTI
SCANDALI BANCARI, STORIE DI CHI HA PERSO TUTTO
“I NOSTRI 75MILA EURO SONO ANDATI IN FUMO
LOTTIAMO UNA BATTIAGLIA PERSA”
LO STRAZIANTE RACCONTO DI ALESSANDRO GIANNONI: “MIA MADRE E MIA ZIA HANNO PERSO I RISPARMI DI
UNA VITA. LA LORO UNICA COLPA È STATA L’ECCESSIVA FIDUCIA. SIAMO ANDATI A MANIFESTARE CON ALTRI 100
PENSIONATI ALLA LEOPOLDA, DOVE RENZI NON CI HA RICEVUTO. IN COMPENSO SIAMO STATI ACCOLTI DA UN
CORDONE DI 25 POLIZIOTTI IN TENUTA ANTISOMMOSSA”.
“È
Quando
i risparmi
spariscono
la sconfitta
è per tutto
il Paese
U
na vicenda che ha monopolizzato le cronache di tutti i giornali, locali e nazionali. Il decreto dello scorso 22 novembre ha permesso a quattro banche in cattive condizioni di
salute di salvarsi. Queste sono Banca Marche, Banca
Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di
Ferrara, CariChieti. Il salvataggio è avvenuto tramite il
cosiddetto bail in, un sistema che prevede di salvare
una banca utilizzando i soldi degli investitori invece che
quelli dello stato. Hanno perso del denaro le persone
che avevano investito i propri risparmi nelle azioni della
banca (era quindi un azionista, cioè uno dei proprietari
della banca) oppure in obbligazioni subordinate.
È qui che nasce il problema: molte persone si sentono
truffate dalle banche, perché queste obbligazioni sono
una battaglia persa”.
referente bancario. Per questo motivo è
una vicenda assurda, che ha ricevuto
Una
delusa,
stata tradita la fiducia che molti anziani
l’importanza mediatica che merita solo
scontenta e ormai ras-
ponevano nelle mani di quelle persone i
grazie alla rete e a Facebook. Qui sono
segnata. È quella di
risparmi di sempre”.
coinvolti circa mezzo milione di italiani”.
49 anni, una delle tante persone che è
Per portare in alto il grido e la denuncia
Per quanto Alessandro non sia ottimista
rimasto invischiato nello scandalo Banca
di questi fatti, Alessandro e altri detentori
sul finale di questa querelle, non ha inten-
Etruria, oltre a Banca Marche e le Cassa
di obbligazioni subordinate si sono or-
zione di smettere di lottare: “Continuere-
Ferrara e di CariChieti. O meglio lui si è
ganizzati e hanno creato un gruppo su
mo a manifestare, a contattare la stampa
attivato in prima persona per sua madre
Facebook, “Vittime del Salva-banche”,
italiana e internazionale, a farci sentire in
Franca e la zia Meri. Entrambe sono in
che ha già riscosso oltre mille adesioni e
ogni luogo. Ho provato a parlare anche
pensione e nel maggio 2013 venne pro-
ha iniziato a manifestare concretamente
con qualche politico locale ma per il mo-
posto loro dalla filiale montecatinese di
la propria rabbia. Il primo luogo scelto è
mento ho avuto solo parole di conforto,
Banca Etruria di investire in obbligazioni
stata la Leopolda, domenica scorsa, in
nessun aiuto concreto. Intanto ho fatto to-
subordinate i soldi messi risparmiati in
occasione dell’evento, ormai diventato
gliere quanti più averi fosse possibile dal-
una vita, per un totale tra le due signo-
un classico dell’agenda politica italiana,
la Banca Etruria, lasciando solo lo stretto
re di 75.000 euro. Adesso quella somma
organizzato dal presidente del consiglio
indispensabile per mantenere attive le
non c’è più, sparita dal giorno alla notte
Matteo Renzi: “Abbiamo ottenuto il per-
obbligazioni subordinate, che a tuttora
col “decreto salva-banche”, attuato per
messo per manifestare – racconta Ales-
sono solamente carta straccia”.
raccolto anche altre denunce di abitanti della nostra
i dipendenti e i correntisti dell’istituto di
sandro –, ma ci hanno costretto a rimane-
credito: “Quelle obbligazioni erano ven-
re a 500 metri di distanza dalla Leopolda.
Alessandro ha fatto della vicenda una
vole che chiedeva giustizia, lamentando come il Gover-
dute con una facilità estrema special-
Eravamo in 100 di cui io con 49 anni di
specie di extra-lavoro del quale, eviden-
no non possa permettere una cosa del genere.
mente ai pensionati che, ovviamente, si
età ero il più giovane: ci siamo trovati
temente, avrebbe fatto ben volentieri a
Nella vicenda “salva-banche” insomma rientrano ambiti
fidavano di chi gliele vendeva. Avrem-
schierati 25 poliziotti in tenuta antisom-
meno. Ha un’azienda inserita nel mondo
che vanno oltre i soldi. Si parla di politica, di buon senso,
mo dovuto leggere meglio il contratto e
mossa. In qualche modo due dei nostri
edilizia, l’Edival. Nel suo settore la crisi
di fiducia in un sistema, quello bancario, che dovrebbe
vedere che, in caso di grave situazione
sono riusciti ad avere un colloquio priva-
economica si è sentita in maniera molto
provvedere a salvare i nostri risparmi, le liquidazioni, le
economica della banca, le subordinate
to con il ministro dell’economia Padoan
forte. Lui è riuscito a sopravvivere grazie
pensioni; o più semplicemente il futuro. Il Presidente del
sarebbero state le prime a non essere
perché Renzi ha preferito non riceverci.
alla sua cerchia di clienti e a una marea
Consiglio Matteo Renzi ha promesso che chi ha perso i
ripagate. Ma quegli accordi sono scritti
Non abbiamo avuto risposte confortan-
di sacrifici. Quegli stessi sacrifici andati
propri averi sarà risarcito, ma intanto un pensionato si è
su molte pagine, in una lingua tecnica
ti, i soldi che vorrebbero destinare per i
in fumo a sua madre e a sua zia nel tem-
già tolto la vita. E la sensazione di essere già in ritardo
che dovrebbe essere ‘tradotta’ dal tuo
risarcimenti al momento non bastano. È
po di una notte.
è veramente brutta.
voce
Alessandro Giannoni, montecatinese di
36
state cedute con eccessiva leggerezza, omettendo il
rischio che poteva comportare fare un investimento del
genere nel caso in cui la banca finisse in crisi, come
effettivamente successo. C’è anche chi racconta di essere stato costretto ad acquistarle per avere un prestito
dalle banche o per poter accendere un mutuo. Se a
questo aggiungiamo che dal 2011 fino al commissariamento dell’11 febbraio 2015, il papà del ministro Maria
Elena Boschi faceva parte del Cda Banca Etruria, una
delle salvate dal decreto, la vicenda prende anche una
netta piega politica.
I poveri risparmiatori e, a volte ignari, obbligazionisti si
ritrovano così colpevoli di “eccessiva fiducia”. In questa
cerchia rientrano decine di migliaia di persone, perlopiù
pensionati che si sono ritrovati improvvisamente senza
una buona parte di risparmi. Ripercussioni inevitabilmente ci sono anche per tutti i loro parenti. Abbiamo
provincia, come quella di Sonia Righetti di Pieve a Nie-
37
STORIE
di BENEDETTA BALLATI
“A me la pensione?
Meglio lavorare”.
LA STORIA DI GIULIANA PINELLI CHE INVECE DI DEDICARSI
AI NIPOTI HA TROVATO IL POSTO DI LAVORO CHE SOGNAVA:
LA CUCINA. TUTTO MERITO DEL GENERO MASSIMILIANO,
TITOLARE DELL’ENI CAFFÈ DI PISTOIA.
“E’ gratificante vedere
i clienti soddisfatti dei miei
piatti e del nostro servizio: i
commenti positivi e la fedeltà
dimostrataci in questi anni mi
da soddisfazione e mi incentiva a continuare
giorno dopo giorno”
38
BIONDA, SORRIDENTE, ENERGICA:
LA TERZA ETÀ CHE NON SI FERMA
NON È MAI TROPPO TARDI PER SCOPRIRE IL PROPRIO POSTO, NON È MAI TROPPO TARDI PER METTERSI IN GIOCO: CRISI
NERA O MERA PASSIONE, NON C’È ETÀ PER CHI AMA IL PROPRIO LAVORO. CHI LO DICE? GIULIANA, CHE ALLA BELLEZZA DI
70ANNI HA SCOPERTO COSA LE PIACE FARE NELLA VITA.
Incontro Giuliana sul suo posto di lavoro,
me che per il bar”.
tutto: dalla schiacciatina all’insalata, dal
Eni Caffè di Capecchi Massimiliano, su-
Hai accettato di buon grado questa av-
piatto di pasta alla tartare. Primi e secon-
bito dopo il turno di lavoro. Sorride entu-
ventura, sebbene non avessi esperien-
di, tanto freddi quanto caldi, adatti a tutti.
siasta all’idea di un’intervista: “Ma davve-
za nel settore..
Per un pranzo veloce o per uno spuntino
ro –chiede timida e incuriosita- scriverai
“Esattamente. Non sono una cuoca,
di metà mattinata, Giuliana è qui per voi.
di me”?
sono solo io: cucino piatti semplici con la
“Devo ringraziare Massimiliano –aggiun-
“Certamente –rispondo-! Iniziamo”?
stessa passione e cura con cui preparo
ge- per la bellissima occasione che mi
Giuliana Pinelli, nata a Pistoia il 31 gen-
pranzi e cene a casa per famiglia e ami-
ha dato, oltre che pe la fiducia incon-
naio del 1944, è una moglie, madre e
ci. Il segreto è questo! Ogni giorno pre-
nonna come tante altre che nella vita ha
sento cibi sani, semplici, tanto tradizio-
dizionata che mi dimostra affidandomi
trovato il proprio posto lavorativo in terza
nali quanto innovativi, fatti con ingredienti
età, per così dire. Dopo la pensione, l’oc-
nostrali, salutari e di stagione. In cucina
casione: lavorare al bar del genero.
mi piace sia riproporre le specialità della
Da chi o cosa è nata questa idea?
nostra tradizione quanto variare e creare
“E’ nato tutto da un’idea di Massimiliano.
piatti gustosi alla portata di tutti”.
Quasi 13 anni fa mi propose questa av-
Passione che rigetti anche nei piatti
ventura: inizialmente ero titubante e un
che cucini, è evidente. Ma dimmi, qual
po’ intimorita. Ho sempre lavorato, fin da
è la tua giornata tipo?
giovanissima, ma mai nel settore della
“Ogni mattina mi alzo presto, vado ad
ristorazione. Era un’esperienza nuova
aprire il bar e mi metto all’opera per pre-
ed eccitante: avevo timore di non esse-
parare colazioni, stuzzichini e pranzi. Per
re all’altezza, non lo nego, ma Massi ha
me non è un sacrificio, tutt’altro. Ho ini-
creduto in me fin da subito. Anche prima
ziato a lavorare nel settore delle confe-
e più di me (sorride). E’ gratificante vede-
zioni da giovanissima, per poi dedicarmi
re i clienti soddisfatti dei miei piatti e del
alla famiglia, fra figlia e nipoti, e continua-
tutto ciò che fai. Ma queste son cose
nostro servizio: i commenti positivi e la
re a lavorare da casa. Poi, finalmente, ho
che si possono applicare in tutti i set-
fedeltà dimostrataci in questi anni mi da
trovato il mio ‘mestiere’. Mi sento come
tori”.
soddisfazione e mi incentiva a continuare
a casa, nessun sacrificio ma voglia di
E a chi le chiede ‘a quando la vera pen-
giorno dopo giorno. Si è rivelata un’idea
fare”.
sione?’ lei risponde sempre con il sorriso
vincente sotto tutti i punti di vista, sia per
Ebbene sì, da Eni Caffè puoi mangiare di
‘si vedrà più avanti!’.
questo compito. Ho realizzato un sogno
che non sapevo di avere (sorride). Ho
trovato il mio regno, la cucina: mangiare
è un piacere, renderlo tale per tutti è il
mio incentivo”.
Che consiglio daresti ai giovani di oggi
che si affacciano al mondo del lavoro?
“Non arrendersi e cercare sempre di
raggiungere i propri obiettivi. Nel mio
lavoro è necessario sapersi organizzare, avere occhio nelle cose per evitare sprechi di alcun tipo; è importante
avere creatività, dedizione e ingegno,
dimostrando interesse amore e cura in
39
Sweet
PASTI CCERI A
La Pasticceria Sweet è diventata un vero e proprio punto di
riferimento tra i locali di Montecatini. Nonostante la sua apertura
sia piuttosto recente, aprile 2014, con i suoi prodotti di alta qualità
ha conquistato una larghissima fetta di clienti, ormai diventati
veri e propri fedelissimi. Sweet è il luogo giusto per un aperitivo
con gli amici oppure per una colazione in compagnia, gustando
i dolci preparati dallo chef Daniele Grieco. Insieme a lui la moglie
Michela, che col lavoro quotidiano ha fatto sì che lo Sweet
diventasse uno dei punti di riferimenti tra i bar montecatinesi.
Per Natale non potete certo farvi scappare i panettoni
confezionati da Daniele. Tra i più ricercati dai clienti ci sono
il classico, quello al cioccolato e pere, quello con cioccolato
classico e quello con fichi e noci. Tutto per rendere il Natale più
buono. Con la genuinità dei prodotti della Pasticceria Sweet.
40
Pasticceria Sweet - Viale Balducci, 9 Montecatini Terme - Telefono 338 5691169
LE NUOVE ATTIVITÀ
Ginger Bistrot
Paradiso Vegano
È
nato a Montecatini Terme il primo ristorante
esclusivamente vegano e vegetariano. Un gioiello per la ristorazione biologica e preparata
con prodotti naturali e di assoluta qualità. Si
chiama Ginger Bistrot ed è nato grazie all’idea
di Massimo Rossi e Massimo Morandi lo scorso
la sua conoscenza dei prodotti e dei piatti è profonda e attenta.
giugno. “Abbiamo pensato che sul nostro territorio non esisteva-
Il menù cambia e si aggiorna ogni venti giorni, a seconda delle
“Utilizziamo prodotti a chilometro zero, tutto è frutto della nostra
terra. Ad esempio utilizziamo tutta frutta e verdura freschissima
che arriva direttamente da un produttore di Chiesina Uzzanese.
Lo stesso vale per le proteine vegetali: il tofu e il seitan che sono
scelti da una azienda toscana di Campi Bisenzio”.
no locali del genere e che la richiesta, in questo momento stori-
stagioni, e vi sono i piatti del giorno e dolci preparati dalla cuci-
co, sta crescendo costantemente perché le persone sono molto
na, anche senza zucchero e per celiaci. Nella lista compaiono
più attente alla dieta e alla salute”. Massimo Morandi è anche
anche piatti crudisti ben fatti e composti in maniera perfetta. Lo
un appassionato vegano e vegetariano e quando ti siedi al suo
stesso vale per la lista dei vini e delle birre, dove compaiono
ristorante sa spiegarti esattamente la costruzione delle portate
ottime etichette biologiche. Tutto questo avviene all’interno di un
che vengono servite al tavolo e la loro genuinità e i benefici che
locale arredato con gusto e curato nel minimo dettaglio, che tra-
se ne traggono. Tutto questo senza mai tralasciare l’esperienza
smette ottime sensazioni al colpo d’occhio e offre al possibilità
di una ottima cena e i sapori di una cucina che ti trasmette gusto
a tutti di provare una esperienza diversa e che mantiene alta la
e benessere.
qualità e la bontà dei piatti serviti a tavola ai clienti. Nel periodo
Per questo, anche lo staff è stato minuziosamente scelto, a par-
primaverile e in estate c’è la possibilità di pranzare e cenare an-
tire dalla cucina diretta da una donna chef fiorentina di elevata
che nel bellissimo giardino esterno.
caratura per il settore vegano e vegetariano. Maria Cristina Pa-
Al Ginger Bistrot di Montecatini, ogni mese, vengono organizzati
landri, arriva da una lunga esperienza nel campo in tanti locali e
anche corsi di cucina e pasticceria vegana.
42
UN NUOVO RISTORANTE ESCLUSIVAMENTE DI CUCINA
VEGANA E VEGETARIANA: ARREDAMENTO CURATO
NEL MINIMO DETTAGLIO, PRODOTTI GENUINI A CHILOMETRO
ZERO. COME ABBINARE LA SALUTE AL GUSTO.
GINGER BISTROT
Ristorante vegano e vegetariano
Via Marruota 59/A - Montecatini Terme
Telefono 0572 770156
43
LE NUOVE ATTIVITÀ
Al mercato coperto
è nato “La Sosta”
Il Bistrotoscano
Un bistrot tutto toscano, che offre la prima qualità, la scelta
e la accurata selezione del prodotto, è la nuova attività
che ha preso vita nell’area del mercato coperto di Montecatini Terme. Una zona che, ancora oggi, nell’epoca della
modernità, mantiene un romantico sapore liberty. Un fiore
all’occhiello che grazie a imprenditori del settore tra i più
apprezzati del territorio, dovrebbe diventare il quartiere
della gastronomia per eccellenza della città. Le prime luci
che si sono accese sono appunto quelle de La Sosta, bistrot toscano ideato da Laura Pellicci, professionista del
mestiere e della famiglia che da molti anni gestisce il ristorante il Melograno ad Altopascio. I sapori sono quelli della
nostra terra: salumi, formaggi, vini, birra, dolci, tutto scelto con la massima attenzione e conoscenza del prodotto.
Una cucina stellata a chilometro 0. Si possono mangiare
ad esempio burrate di bufala, manzo marinato del Chianti,
pecorini, primi caldi, da gustare insieme alle migliori etichette di vino presenti nella ricca cantina. In più ti puoi
sbizzarrire per comprare i prodotti più esclusivi, perché a
La Sosta puoi acquistare tutti i prodotti che trovi nel locale,
LA SOSTA Bistrot Toscano – Mercato Coperto 1
Montecatini Terme (Pistoia)
Telefono: 0572 1906527
Al Fighing Lab
cucinare il pesce
è una cosa semplice
Se vuoi andare al ristorante, il Fishing Lab non è il posto
giusto. Se vuoi stare bene allora si. Immergersi nella nostra atmosfera, non significa andare al ristorante, perchè
il Fishing Lab non lo è. Il Fishing Lab è un luogo dove ci si
incontra, si consuma un pranzo, un aperitivo o una cena,
ma soprattutto si sta bene. Sono tre i concetti che guidano il nostro progetto: “easy” “friendly”, “home”. Il cliente
del Fishing Lab deve sentirsi a casa e, proprio come
a casa, deve essere libero di esprimersi, deve essere
catapultato in un luogo che lo aiuti a staccare dai pensieri,
dove poter stare con leggerezza, dove poter semplicemente fare un aperitivo piuttosto che cenare e non sentirsi
in colpa. Poi viene il prodotto: street food, piatti di crudo
composti su richiesta con il prezzo al dettaglio, il pesce
cucinato nel forno a legna, le cene o i pranzi con menu
su richiesta, i piatti da asporto. Il tutto offrendo materie
prime di primissima qualità ed una serie di consigli per far
percepire al cliente benessere superiore alle sue aspettative di spesa.
Il Fishing Lab è casa tua.
Fishing Lab San Francisco – Corso Roma, 112.
51015 Montecatini Terme (Pistoia)
Telefono: 0572 902615
per fare una esempio: solo qui trovi la torta Pistocchi, una
autentica primizia della tradizione fiorentina.
La Sosta è aperto a colazione con splendide torte, pranzo,
merenda e cena.
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TEMPI MODERNI
di SILVIA INNOCENTI
LO STILE AMERICANO PER UN TAGLIO
ALL’ITALIANA. IL SUCCESSO DI ML BARBER SHOP:
COSI’ IL BARBIERE E’ TORNATO DI MODA
MANUEL E LUIGI HANNO APERTO A PESCIA UN NEGOZIO DI PARRUCCHIERE DA UOMO. IL TEMPO E IL LAVORO HANNO
DATO LORO RAGIONE: “ALL’INIZIO CI VERGOGNAVAMO, ORA SIAMO PIENI DI CLIENTI. IL NOSTRO È UN LAVORO DI
AGGIORNAMENTI E NUOVI OBIETTIVI. VOGLIAMO ORGANIZZARE UN CONCERTO E ASSUMERE ALTRE PERSONE”.
M
anuel e Luigi 30 e 31 anni,
partendo dalla loro passion,
sono riusciti a trasferire a Pescia un’idea internazionale.
ML barber shop la cura dell’uomo parte
da barba e capelli.
Da dov’è nata quest’attività e la vostra
collaborazione?
Luigi: Ormai sono 10 anni che lavoriamo
insieme e da sempre abbiamo preferito il
settore maschile, in particolare ci ha sempre ispirato la cura della barba.
Manuel: Dopo qualche anno di lavoro abbiamo deciso di informarci, di guardare
ML BARBER SHOP
Piazza Mazzini, 81 - Pescia
Telefono 0572 477138
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quello che stava succedendo a Londra,
in America, in Olanda. Abbiamo notato
che l’idea del barbiere stava rinascendo,
si stava ricreando.
Luigi: In molti non pensavano che un’attività del genere potesse prendere campo
in una realtà come Pescia ma credendoci
siamo riusciti a farla funzionare.
Manuel: All’inizio quasi ci vergognavamo
a dire quello che veramente facevamo:
“parrucchiere da uomo” era la risposta
meno spontanea ma sicuramente più accettata; adesso tutti vogliono chiamarsi
barbieri! (ride)
“Passione e determinazione” è il vostro motto, perché proprio questo?
Manuel: È una vita che facciamo questo
lavoro e per farlo ci vuole passione dal primo all’ultimo istante.
Luigi: Se non ce l’hai non puoi fare questo
mestiere, forse il parrucchiere sì, il barbiere sicuramente no. La determinazione invece è ciò che spinge a ricercare sempre
la novità, questo serve per portare avanti
la tua attività, ma anche per alimentare la
passione stessa.
Manuel: È una continua ricerca di nuovi
obiettivi, particolarmente nel 2016, deve
esserci un continuo ricambio di idee.
Avete partecipato al MOVEMBER,
cos’è e perché vi siete interessati?
Manuel: È ancora presto per poter parlare
di movember nel nostro negozio. Faremo
meglio il prossimo anno.
Luigi: Questo evento nasce come movimento di alcuni ragazzi australiani che
partendo dal piccolo sono riusciti a creare un’associazione a favore della sensibilizzazione verso il tumore alla prostata.
L’incrocio delle parole “moustache” e “november” già spiega in breve l’iniziativa:
chi ha piacere di partecipare, per solidarietà, fà crescere il proprio baffo ad inizio
novembre per poi, a fine mese, tagliarlo
e lasciare un’offerta proprio a quest’associazione australiana. Avete postato una foto sulla vostra
pagina facebook con la frase “formarsi per non fermarsi” da dove parte la
vostra? Un autodidatta potrebbe fare
questo lavoro?
Manuel: Un autodidatta non può sperare
di ottenere grandi risultati, questo lavoro è
un po’ come quello di un artigiano, senza
qualcuno che ti affianchi nell’acquisizione
della manualità, non puoi pensare di imparare il mestiere.
Luigi: Devi trovare qualcuno, “un grande”
da cui apprendere e imparare sia a livello
lavorativo che commerciale. Per quanto
ci riguarda, prima di prendere in gestione questo posto abbiamo lavorato per
10 anni qui a Pescia, da Valerio, ci siamo
conosciuti lì e siamo maturati a livello lavorativo insieme. Nel 2006, proprio sotto le
sue direttive, abbiamo aperto questa attività e un po’ di tempo dopo siamo riusciti
a farci una clientela nostra.
Manuel: Valerio è felice di aver lasciato
questo negozio a noi, essendo partiti dal
curare la parte maschile del suo salone,
siamo riusciti a valorizzarlo come barbiere moderno, come luogo esclusivamente
per l’uomo e dedicato al suo relax.
Il barber shop nasce dall’incrocio dei
barbieri americani e siciliani, quanto
di italiano e quanto di americano c’è in
quello che fate?
Manuel: Il lato italiano emerge nel modo di
lavorare, di tagliare la barba, la parte invece americana si ritrova nell’arredamento; il
barbiere che stiamo cercando di ricreare
a livello di mestiere in Italia non aveva un
bell’impatto visivo, era quasi una “catapecchia”.
Luigi: Il marketing cambia, con quello riprendiamo lo stile americano, è d’effetto
e piace molto.
Siete soddisfatti di quello che avete
ottenuto? Avete già dei progetti per il
futuro?
Manuel: Soddisfattissimi, ci piace il lavoro,
il locale, ci divertiamo a fare eventi. Questa estate ne abbiamo fatto uno in piazza
a Pescia allestendo proprio qui davanti un
piccolo angolo per taglio e rasatura. Il riscontro è stato molto positivo!
Luigi: Siamo felici e carichi, questo negozio lo abbiamo ricreato noi partendo da
zero in soli tre giorni. Progetti ce ne sono
tanti, pensiamo in grande, a gennaio vorremmo chiamare un gruppo rock a suonare, vorremo assumere altro personale, in
aiuto anche ai nostri collaboratori Samantha e Simone che già ci aiutano molto.
Manuel: Abbiamo diversi obiettivi, alcuni
realizzabili da qui a qualche mese altri in
diversi anni. Sicuramente vogliamo fare
ancora meglio del 2015.
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MODA
di ILARIA PINOCHI
CONSIGLI FASHION
Vestiamoci
per le feste
I NOSTRI CONSIGLI PER NON SBAGLIARE OUTFIT NEGLI
APPUNTAMENTI PER LE FESTE. NON ESAGERARE E
SE PER NATALE È MEGLIO EVITARE IL ROSSO, PER
CAPODANNO RIPONETE NELL’ARMADIO LE PAILLETTES.
B
eh Montecatini già da diverse settimane, con le mille
luci, i babbi natale e gli elfi sparsi per tutta la città, ci
fa respirare con qualche settimana di anticipo l’atmosfera natalizia. Inutile dire che la prima cosa a cui uno
pensi è: “Come mi vestirò per Natale o addirittura per
il cenone di Capodanno?”.
Ci sono diverse tendenze per questo inverno, ma il primo consiglio
da seguire è Non Esagerare. Molto spesso infatti la voglia di strafare
prende il sopravvento su gusto e buonsenso.
Evitate di vestirvi di rosso come Babbo Natale, ne esiste solo uno e
non è necessario cercare di imitarlo. Riponete nella vecchia cassapanca della nonna tutto ciò che avete di quel colore e piuttosto optate
per una raffinata ed elegante nounce borgogna, must have della stagione invernale: dal rossetto matte allo smalto, dal cappello in feltro a
tesa larga all’avvolgente maxi sciarpa a maglia grossa, passando per
le stringate in vernice. Come abbinare il colore dell’anno? Per quanto
mi riguarda il miglior accostamento è sempre con il nero, combinato
o a fantasia, ma in alternativa potreste abbinarlo con il rosa, il nude, il
color cammello e il cipria per ottenere un risultato glamour assicurato.
Elegantissimo con il grigio, casual con il denim e romantico con il
celeste pastello , potete optare anche per il color-block con un altro
colore molto di tendenza: il senape.
Pensando al cenone di Capodanno a molte la prima cosa che viene in
mente sono le paillettes. Penso che oramai siano abbastanza banali e
se non usate con la giusta cura il risultato potrebbe essere un mezzo
disastro. Quindi direi no ai tubini extrasmall che vi insaccano come
cotechini, piuttosto se volete essere comunque scintillanti e sensuali,
andate su un abito dai colori scuri non fasciante con fili metallici, che
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vi scopra la schiena ma che comunque non sia troppo corto. Se invece avete un animo più smart ma vorreste sentirvi comunque luccicanti, potreste abbinare un top corto di paillettes nero con un pantalone
a vita alta cropped.
Un tessuto a mio parere molto sottovalutato, ma che in realtà è di gran
tendenza è il velluto: caldo e avvolgente, ma soprattuttto molto regale,
darà un tocco di femminilità al vostro outifit. In questo senso potrei
suggerire abiti longuette dalle scollature profonde e geometriche, oppure minidress dal tocco bon ton con colletto alla Peter Pan. Se però
non ve la sentite di indossare abiti di questo tessuto, potete sempre
puntare sugli accessori, decoltè con maxi tacco, clutch o borse.
Un altro oggetto che non dovrebbe mai mancare nel nostro “guardaroba delle feste” sono gli stivali cuissard, ovvero sopra il ginocchio,
con tacco o senza. Oppure la pelliccia, un vero e proprio evergreen,
che potete trovare all’interno degli store in vari modelli: cappottini,
gilet, mantelle dalle silhouette e tagli differenti. Impossibile non fare
follie per ottenerle! Per finire, molto di tendenza la pussy-bow blouse,
ovvero la camicia con fiocco, dal sapore anni 70 e declinata in diversi
tessuti, ma sempre iper-femminili, arricchendola con fiocchi, ruches,
nastri, jabot e merletti da allacciare al collo.
C’è solo un ultima regola da cui non si deve mai prescindere, non
rinunciare al proprio stile. Non siamo dei manichini a cui appendere
un outifit all’ultimo grido. La cosa importante è riuscire a conciliare la
tendenza del momento con la propria personalità, cercando uno stile
unico che ci valorizzi e ci faccia sentire a nostro agio.
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L’INTERVISTA
di ANDREA SPADONI
L’IMPRENDITRICE
Camilla Carnesecchi
IL SUCCESSO DE LA CASA DI BABBO NATALE E LA SUA VITA DA MAMMA
“SIAMO CONTENTI DELLA CRESCITA DELL’AZIENDA E DEI RISULTATI RAGGIUNTI DAGLI EVENTI
DI ROMA E MONTECATINI TERME. PER RINNOVARE LE IDEE E PER CERCARE SPUNTI VADO
SEMPRE IN GIRO PER IL MONDO. A MIA FIGLIA MATILDE VORREI LASCIARE TUTTO QUELLO CHE
MI SONO COSTRUITO DA SOLA CON IMPEGNO E DEDIZIONE”.
A
33 anni è mamma e imprenditore e, a Montecatini Terme, è una specie di Re Mida. Da alcuni
anni il suo evento La Casa di Babbo Natale, ha
cambiato la vita di una cittadina che ormai di termale ha poco, facendola diventare meta di turisti
provenienti da ogni parte dell’Italia nel periodo
delle festività natalizie. I numeri sono veramente importanti:
a Montecatini, infatti, tra novembre e dicembre, arrivano oltre
centomila persone per visitare i due stabilimenti termali (Tamerici e Tettuccio) allestiti con il tema natalizio e quindi per tornare
a casa con la fotografia di Babbo Natale, immortalato con il
proprio bambino, felice di avergli consegnato la sua letterina.
Un caso di successo, quello di Camilla Carnesecchi, che è fuori dall’ordinario. Una donna che si è fatta da sola. Da una idea,
infatti, ha costruito una azienda che oggi permette a centinaia
di persone di lavorare. Lei stessa è una continua macchina di
idee e di lavoro e, quandi ci parli, capisci che crede a fondo in
tutti i suoi progetti: “È necessario credere in quello che fai ed è
necessario difenderlo da tutto e da tutti. E’ anche fondamentale
impegnarsi al massimo e fare l’impossibile per raggiungere gli
obiettivi perseguiti”.
Di cosa ti occupi nella tua azienda?
“Per arrivare a raggiungere grandi risultati bisogna saper far
tutto. Io sono allestitrice, contabile, informatica dato che il primo anno da sola ho realizzato e programmato il sito, e, per questo, ho il pieno controllo dell’attività dell’azienda. Detto questo,
per crescere è necessario mettersi a fianco ottimi collaboratori
fidati e preparati”.
Come hai fatto a trasformare un evento regionale in un
grande evento nazionale? Qual è stata la tua capacità? Molti hanno provato a realizzare progetti simili al tuo, ma La
Casa di Babbo Natale è rimasto l’unico ad attrarre turisti e a
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far parlare anche tutte le televisioni italiane.
“È un mercato che abbiamo creato noi, per questo lo conosciamo bene. Bisogna monitorarlo, avvertire quando ci sono dei
cambiamenti ed adattarsi a essi. Essere sempre attenti e attraenti con i potenziali clienti. Non è che se prendi una location e
ci metti dentro Babbo Natale, vuol dire che le persone verranno
da te. Bisogna lavorare sodo e pensare come una azienda”.
Quest’anno, tra l’altro, La Casa di Babbo Natale si è sviluppata in due eventi: Montecatini Terme e Roma, al Castello di
Lunghezza. I risultati sono stati soddisfacenti?
“Siamo veramente contenti. In due eventi abbiamo gestito 400
mila visitatori e messo al lavoro 290 persone, tra dipendenti e
collaboratori”.
Come riesci, ogni anno, a costruire intorno alla Casa di
Babbo Natale sempre una nuova attesa?
“Quando finisce l’evento parto in viaggio almeno un mese.
Vado in giro per il mondo a cercare nuove idee, vedere allestimenti moderni, capire cosa succede fuori dall’Italia. E quando
torno, mi rendo conto di aver imparato sempre qualcosa”.
In più, oltre a tutto questo, sei anche una mamma.
“Ho una bambina di 6 anni, Matilde. È molto impegnativo abbinare un lavoro che ti impegna sempre agli spazi che richiede
una figlia. Però lei è abituata a stare con me anche mentre faccio le cose. Mi porto il computer o l’ipad nel letto e mentre l’addormento, lavoro. Poi spesso viene in ufficio con me, mi aiuta,
sistema i fogli. Si diverte a vedere quello che succede intorno,
è curiosa, sa stare con le persone. Il mio obiettivo è di lasciarle
tutto quello che io mi sono costruito da sola”.
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NATALE
Ph MARTINA FROSINI
LA CASA DI BABBO NATALE a Montecatini Terme, si sviluppa in una serie allestimenti elaboratori suddivisi negli stabilimenti
termali TAMERICI e TETTUCCIO. LA DIMORA DI BABBO NATALE è una splendida ricostruzione ambientata in uno dei
contesti architettonici liberty più belli d’Italia, dove puoi incontrare BABBO NATALE e immortalare un momento con lui. PUNTO
LETTERINA: Nell’ufficio postale perfettamente ricreato potrai scrivere la tua letterina e consegnarla agli Elfi postini che con
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speciali marchingegni la faranno arrivare direttamente a Babbo Natale. GIOCHI SOTTO L’ALBERO: grande parco giochi con
tantissime animazioni, burattini, giocolieri clown, truccabimbi, scuola circense e tanto altro. IL VILLAGGIO DEGLI ELFI. MANI IN
MAIS, STELLA STELLINA, STECCO CREO (by SAMMONTANA), RACCONTA FIABE, LA FABBRICA DEI GIOCATTOLI DI LEGN,
TRUCCABIMBI, LABORATORIO “LEGO”: un vero e proprio emporio del mattoncino. LA FABBRICA DEL CIOCCOLATO.
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NATALE
Ph MARTINA FROSINI
Ricca di iniziative ed eventi, la città del Natale a Montecatini Terme che, quest’anno, si è sviluppata in una area più vasta rispetto
agli anni passati. In viale Verdi la pista di pattinaggio “Montecatini On Ice”, mentre accanto allo stabilimento Excelsior spazio per
il Borgo del Natale ed all’interno del parco i pony sui quali i bambini potranno salire. All’interno del parco termale c’è il “Natale in
Giostra” e poi al Minigolf delle Panteraie il Bosco degli Elfi, uno spazio davvero carino ed esclusivo dove si potranno ammirare
curiosità e prodotti tipici. Tornando verso Piazza del Popolo, poi animazione ed eventi al Kursaal con la Magia di Babbo Natale e
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spazio dedicato, a poche decine di metri, anche al tormentone Peppa Pig. Il clou è stato alle Terme Tettuccio e alle Terme Tamerci
con La Casa di Babbo Natale, proseguendo per Via Cosimini si trova Peppa Pig. Al Minigolf si va al Bosco degli Elfi. Basta poi
andare alla stazione a valle della Funicolare e salire su Gigio e Gigia per andare a Montecatini Alto (tragitto servito anche con
Navetta gratuita e Blubus) e visitare, in piazza Giusti, il bellissimo Piccolo Regno incantato.
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4
TECNOLOGIA
di DAVIDE PAOLINI
LE 5 PRINCIPALI NOVITÀ HI-TECH DELL’ANNO 2015
3
ANCHE QUEST’ANNO LE NOVITÀ PER IL SETTORE HI-TECH NON SONO MANCATE. NEL CORSO DEI MESI NE SONO STATE
PRESENTATE UN SACCO, PARTENDO DA NOTI MARCHI COME APPLE, GOOGLE E MICROSOFT, PER ARRIVARE A UNIVERSITÀ
COME STANFORD. MA QUALI POTREBBERO ESSERE STATE LE PIÙ SIGNIFICATIVE? ABBIAMO PROVATO A CLASSIFICARLE.
2
1
Al secondo posto, troviamo la
Al primo posto troviamo il prototipo di
UNA NUOVA TIPOLOGIA
DI BATTERIE,
quelle che utilizzeremo in futuro, messa a punto
dall’Università di Stanford, capace di ricaricare
smartphone e PC in un minuto. Oltre ad offrire una
durata maggiore, le nuove batterie sono più ‘verdi’
e sicure, ha rivelato il coordinatore della ricerca, il
chimico Hongjie Dai.
Il test: Il prototipo ha sopportato 7.500 cicli di ricarica
senza perdere potenza, mentre le normali batterie a
ioni di litio cominciano ad avere performance minori
dalla centesima ricarica. Inoltre, i nuovi accumulatori
saranno meno costosi delle attuali batterie, visto che
il prezzo dell’alluminio è inferiore a quello del litio.
Caratteristiche: Le nuove batterie si ricaricano
molto velocemente, durano moltissimo e sono
economiche. Da decenni l’alluminio è considerato
un materiale interessante da utilizzare per costruire
batterie, soprattutto a causa del suo basso costo,
ma finora non c’era una tecnologia che permettesse
di raggiungere questo obiettivo. In realtà in
alluminio è solo l’anodo (elettrodo negativo) del
prototipo di batteria in alluminio costruito a Stanford,
mentre quello positivo (catodo) è fatto di grafite.
I due elementi sono stati posti in una soluzione di
sale liquida a temperatura ambiente all’interno di
polimero flessibile che ha la funzione di conduttore
(elettrolita).
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REALTÀ AUMENTATA IN 3D.
Nata da un progetto del Research Team di Microsoft e di Alex
Kipman (sviluppatore del Kinnect), quella che è stata chiamata
Microsoft Holographic durante l’introduzione alla Consumer Preview
di Windows 10 è solo una parte di HoloLens, e va a costituire un
cambiamento radicale con il quale gli utenti interagiscono con le
macchine. “È il mondo virtuale unito a quello reale”, afferma Kipman
durante il keynote di Microsoft. E ha senz’altro ragione, in quanto
costituisce il primo tentativo di portare gli ologrammi davanti ai nostri
occhi, non come hanno fatto fino ad adesso Google (con i Google
Glass) e Facebook (con Oculus Rift). Chiamarli occhiali sarebbe
infatti troppo riduttivo: HoloLens è un vero e proprio computer
olografico capace di analizzare l’ambiente reale e di combinarlo con
immagini virtuali tridimensionali. Il video che la società di Redmond
ha mostrato in occasione della preview ha destato molto stupore
tra la gente. In esso si vedono alcune delle possibili applicazioni di
HoloLens come ad esempio un tifoso che vede la partita della sua
squadra del cuore proiettandola letteralmente sul muro di casa, un
ingegnere che progetta la carena di una moto da strada applicandola
direttamente al prototipo fisico, un videogiocatore che assembla i
mattoncini di Minecraft sul tavolo del soggiorno, una giovane donna
che viene video-guidata dal suo idraulico nella riparazione della
tubatura rotta e persino un uomo che passeggia su Marte sfruttando
una rappresentazione olografica del pianeta rosso sul pavimento
dell’ufficio. Chi ha potuto provare questa tecnologia dal vivo ne parla
come un qualcosa di incredibile. “Finalmente Microsoft ha realizzato
qualcosa di interessante”, titola Vauhini Vara sulle pagine del New
Yorker. E ora tutti si chiedono quanto tempo ci vorrà affinché tutto
questo sia acquistabile nei negozi. Microsoft per il momento non fa
chiarezza, ma il fatto che la demo sia arrivata durante l’anteprima
di Windows 10, il nuovo sistema operativo di Redmond atteso per il
prossimo autunno, fa ben sperare.
Ma non finisce qui: anche se tale tecnologia è nata per esaltare le
potenzialità di Windows 10, Microsoft e NASA stanno lavorando
insieme per portare l’uomo su Marte virtualmente, proprio
sfruttando la tecnologia olografica in sviluppo, così gli scienziati
saranno in grado di vedere una simulazione digitale della
superficie del Pianeta Rosso sulla base dei dati raccolti dal rover
Curiosity e di controllarla con le proprie mani; saranno quindi
in grado di valutare il lavoro di Curiosity da una prospettiva in
prima persona, vedendo le simulazioni dei loro risultati probabili e
decidendo le attività future per il rover.
Al terzo posto collochiamo invece APPLE WATCH, un nuovo
particolare dispositivo con il quale l’azienda punta a sfondare
nel mondo degli smartwatch. Di cosa si tratta: È uno smartwatch
compatibile con iPhone ufficialmente soprannominato Apple
Watch che esegue iOS 8.2, a differenza di chi pensasse che si
sarebbe chiamato iWatch, in quanto la società si sta concentrando
sul suo primo oggetto indossabile. Cosa posso farci: Con un Apple
Watch è possibile leggere email, invocare Siri, ricevere chiamate
e tenere traccia degli obiettivi di fitness. Anche le notifiche di
Facebook, i messaggi WeChat e di Twitter saranno disponibili per
la lettura direttamente sullo smartwatch, evitando così di dover
estrarre lo smartphone dalle nostre tasche per leggerli. Ogni
Apple Watch funziona rimanendo sempre collegato al proprio
iPhone, ricevendo via Bluetooth buona parte delle informazioni
da visualizzare. Tramite lo schermo dell’Apple Watch si possono
inviare piccoli disegni e altre sensazioni a chi possiede un altro
smartwatch Apple. Un’opzione permette di comunicare tramite
disegni da tracciare al volo sullo schermo, un’altra di inviare un
“tocco” sfiorando lo schermo, che viene riprodotto con una lieve
vibrazione dall’Apple Watch che lo riceve. Infine, c’è un’opzione
per condividere con un’altra persona il proprio battito cardiaco,
in modo da farglielo sentire grazie agli impulsi che Apple Watch
manda al polso. Apple Watch ha infatti numerosi sensori che
servono per rilevare l’attività fisica di chi lo indossa. Una delle
sue applicazioni tiene traccia di questi dati, offrendo consigli e
suggerimenti per avere una vita più sana e attiva. I sensori servono
anche per registrare le proprie prestazioni durante gli allenamenti,
e vedere come migliorano (o peggiorano) nel corso del tempo
e di diverse sessioni. Oltre alle applicazioni predefinite, come
quella per vedere le mappe o le immagini nel proprio iPhone, o
ancora per ascoltare la musica o usare l’orologio come tasto della
fotocamera dell’iPhone per scattare una foto, su Apple Watch
possono essere installate altre applicazioni prodotte da terze parti,
come quelle per prenotare un’automobile con autista tramite Uber,
per vedere le fotografie condivise dai propri amici su Instagram,
per scoprire il titolo di una canzone o per avere una chiave virtuale
per aprire facilmente la stanza nell’albergo in cui si passerà la
notte. E naturalmente c’è Siri, l’assistente vocale.
Al quarto posto troviamo invece PROJECT JACQUARD,
nato da Google insieme a Levi’s, permetterà di inserire fibre
conduttive all’interno degli indumenti. Come riporta il quotidiano
“The Indipendent”, Paul Dillinger, vice presidente del settore
innovazione di Levi’s, ha spiegato che per il momento “non si
tratta di un lancio, ma di una piattaforma di produzione”. “Sarà
un’opportunità – ha detto Dillinger a WWD - per sviluppare
nuove forme e applicazioni a cui non abbiamo ancora pensato.
Il potenziale è dato dal fatto che gli input provengono dai gesti:
incrociare le gambe, colpire qualcosa, sollevare dei pesi”.
I sensori all’interno dei jeans saranno così sottili che chi li indossa
non li sentirà nemmeno. Grant Hughesm, fondatore della software
house FocusMotion, ha spiegato che “potranno avvertire di
eventuali aumenti di peso e raccomandare un po’ di esercizio
fisico o suggerire una promozione in corso presso una palestra,
aiutando le persone a mantenere uno stile di vita sano”. Tutto
grazie all’interazione con i dispositivi mobili a cui punta il “Project
Jacquard”. Potrebbe bastare infatti un semplice tocco in un punto
del jeans per connettersi al proprio smartphone. Gli sviluppatori
di Google sono già al lavoro con alcune aziende giapponesi per
creare delle fibre conduttive da intrecciare in qualunque tipo di
tessuto. Da i primi risultati, infatti, possiamo già ottenere buone
notizie: le fibre sembrano funzionare con tutte le macchine da
cucito industriali esistenti. È senz’altro un’invenzione formidabile
ma che potrebbe far venire gli incubi a chi sta costantemente
attento alla propria linea, alimentando la sua paura di ingrassare,
forse spingendola fino alla paranoia.
All’ultima posizione, troviamo
WINDOWS 10, il
5
nuovo sistema operativo
di
casa Microsoft reso disponibile
gratuitamente per tutti (con
licenza originale di Windows
7 o 8/8.1) durante il suo primo
anno dal rilascio, quindi chiunque potrà ottenere una licenza
gratuita scaricandolo entro un anno dal lancio, avvenuto questa
estate (29 luglio 2015). Esso, introduce di fatto, il concetto di
continuità, permettendo di utilizzare le app di smartphone e
tablet, anche su PC; sincronizzando le nostre impostazioni di
personalizzazione con tutti i nostri dispositivi e integrando meglio
l’archiviazione su cloud (con OneDrive). Altra grande novità di
questo sistema operativo è l’introduzione di Cortana, la risposta
di Microsoft a Siri di Apple, integrata in Windows e in varie app,
come ad esempio il nuovo web browser Edge, che ha preso il
posto dell’ormai storico e odiato Internet Explorer, presentando
anche un menù start completamente rinnovato.
57
IL PERSONAGGIO
di LEONARDO SOLDATI
O
Giulia
Nannini
LA RAI, GLI SPETTACOLI
SUL TERRITORIO:
“È TUTTA UNA MAGIA!”
58
riginaria di Quarrata, i primi passi artistici nell’emittente televisiva Tvl, poi partita alla volta di
Roma per la Tv nazionale. Giulia
Nannini si racconta ai nostri lettori.
Giulia, un percorso artistico tutto d’un
fiato fino adesso?!
Direi che è frutto del mio modo di esprimermi. Già da piccola giocavo a fare la presentatrice, la prima volta in pubblico a 8 anni.
Con l’esperienza acquisita a Tvl, una volta
laureatami in Giurisprudenza sono andata
a Roma. Ho lavorato nella redazione di “30
ore per la vita” ed in quella di un altro programma televisivo con Lorella Cuccarini,
poi con Paolo Bonolis per “Avanti un altro”.
Il primo importante casting per andare in tv?
Per “A sua immagine”, al quale ho partecipato grazie all’agenzia di spettacolo Vegastar. La prima possibilità concreta per realizzare il mio sogno. Scelta tra circa trenta
persone, dentro di me mi sentivo che sarebbe andata bene. Dopo due giorni infatti
arriva la comunicazione ufficiale positiva.
Un’esperienza di un anno e mezzo in un
programma in diretta condotto da Rosario
Carello e poi da Lorena Bianchetti, in cui mi
è stata molto utile la gavetta fatta a Tvl. Mi
occupavo del notiziario e degli spazi social,
oltre a fare l’inviata.
Arriva quindi il celebre programma su
Rai Uno “La vita in diretta”
Ho fatto il casting a luglio scorso. Prima
inviata a “Estate in diretta”, poi confermata
per la nuova stagione de “La vita in diret-
ta”. Un’esperienza che mi permette di conoscere tante persone, raccontando storie
vere che finisco per vivere anch’io, vale l’impegno di avere la valigia sempre pronta per
realizzare servizi da un capo all’altro d’Italia. Un’emozione, quando in collegamento
ricevo la linea da due conduttori televisivi
preparati e famosi come Cristina Parodi e
Marco Liorni.
Due esperienze inoltre sul grande
schermo
Si, nei film “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo
e “Natale a Parigi” di Claudio Risi in cui ho
fatto una figurazione speciale.
Lavori però anche sul territorio di Pistoia, realizzando musical teatrali con l’associazione Desidera Onlus
Quando parlo di Desidera, mi emoziono.
Il sodalizio è composto da belle persone,
giovani artisti che da quattro anni lavorano
insieme ognuno mettendo il proprio talento
a disposizione di tutti, soprattutto un gruppo
di amici. Mi occupo della direzione artistica
dell’associazione, invento storie coinvolgendo le Scuole di danza del territorio per il
musical natalizio. Una sinergia di forze che
si rivela in un’esplosione con il “botto finale”,
complici gli applausi del pubblico agli spettacoli ed i risultati d’incasso più che positivi
devoluti sempre a finalità sociali.
Desidera è una Onlus infatti, il ricavato
viene devoluto alla Fondazione Maic
– Maria Assunta in Cielo Onlus che si
occupa da decenni di disabilità sul territorio, a partire dal nuovo Centro in via
Don Bosco
Desidera è la massima espressione di me
stessa. Sono volontaria alla Maic da undici
anni e non potevo quindi essere lontana da
questa realtà in cui sono cresciuta, che mi
ha formato come donna e come persona.
Qual’è stato il risultato raggiunto con
i musical in questi quattro anni ed in
particolare con l’ultimo “Destinazione
Paradiso” al teatro Manzoni di Pistoia?
Oltre 23 mila euro raccolti, 1.800 circa complessivamente gli spettatori nei due giorni in
scena di “Destinazione Paradiso” con protagonista Camilla Gai, testo mio e di Armando Vertorano autore testi del programma tv
“Avanti un altro” È stato bellissimo vedere
tutte quelle persone che ci applaudivano a
fine spettacolo, dopo nove mesi di prove.
Un progetto per cui il Comune di Pistoia ci
ha sempre sostenuto.
Com’è fare spettacolo a Pistoia oggi?
È bello, mai dimenticato il territorio, la mia
vita è qui, è bello quando la città risponde.
Ci vorrebbero un po’ più di agevolazioni nei
costi, comunque vedo che se inizi a partire con un progetto, nel realizzare un’idea,
qualcuno ti sostiene sempre.
Progetti in “cantiere”, prossimo musical?
Lavori in corso, ma vi stupiremo con effetti
ancora più speciali!
L’agenzia Vegastar ed i suoi titolari Fernando e Silvio Capecchi hanno scommesso su di te
Puntano sui giovani artisti e gli permettono
di crederci veramente, sono arrivata dove
sono oggi grazie anche a loro.
59
EVENTI
di CARLO ALBERTO PAZIENZA
S.o.s.
capodanno:
la guida per i
ritardatari
Non sapete ancora come
trascorrere l’ultimo dell’anno?
Ecco alcune idee pratiche e
originale per salutare l’avvento
del 2016. E ce n’è per tutti i
gusti: dalla festa con tanto di
concerto in piazza alla serata
in discoteca con uno dei più
affermati dj della scena techno
internazionale, passando per
la cena in stile medievale in
un antico ricovero. E per chi
guarda già già al 2016, ecco
gli eventi più importanti in
programma a gennaio.
31/12
2015
Grande concerto di
Capodanno
PRATO, PIAZZA DEL COMUNE
Un momento di festa che coinvolge
tutti, senza differenze di età, generi o
nazionalità. Così il Comune di Prato ha
pensato il suo capodanno 2016, con
un grande concerto che vorrà essere
un manifesto delle diversità e delle
differenze tra i popoli. In questo senso
non poteva esserci protagonista migliore
dell’Orchestra di Piazza Vittorio, una
miscela di 10 paesi e 9 lingue da tutto il
mondo composta da qualità umane ed
artistiche di livello assoluto. Un gruppo
di musicisti capace di aggiungere al
repertorio tradizionale collaborazioni
2/01
2016
of Russia” è stato fondato dallo stesso
Emelyanov e da Anna Aleksidze nel
1997. Il Corpo di Ballo annovera tra le
sue fila ballerini di grande esperienza
e raffinatezza artistica, provenienti
dai migliori teatri russi. Nel corso
degli anni la compagnia ha realizzato
tournée in tutto il Mondo riscuotendo
un grande successo internazionale.
La filosofia artistica prevede non solo
la messa in scena dei grandi classici
del balletto, ma anche la creazione
60
31/12
2015
BAGNO A RIPOLI (FI)
FIRENZE
Capodanno medievale:
Entra nella storia
e vivi il Medioevo!
Un suggestivo banchetto medievale presso
l’Antico Spedale del Bigallo, ricovero
di pellegrini e viandanti lungo la via
Francigena. Questo è quello che regala il
Capodanno Medievale di Bagno a Ripoli,
un’esperienza che consente di festeggiare
l’arrivo del nuovo anno attraverso un
viaggio nel tempo di 700 anni. Nel 2015 si è
celebrato il 750° anniversario della nascita di
Dante Alighieri, Sommo Poeta fiorentino: per
l’occasione gli organizzatori hanno pensato
di tornare indietro nel tempo tra il XIII e il
XIV secolo quando, ad una cena di corte,
Sarto per Signora:
Emilio Solfrizzi
a Pistoia
TEATRO VERDI MONTECATINI
“Royal Ballet of Moscow – the Crown
31/12
2015
9-11/01
2016
Royal Ballet
of Moscow in
“Lo Schiaccianoci”
Diretta da Anatoly Emelyanov, il
e produzioni con il genere classico
e il teatro d’autore, basti pensare
al Mozart del Flauto Magico e alla
recente Carmen con Martone. Insieme
all’Orchestra, per tutta la durata del
concerto, sul palco salirà anche
Ginevra Di Marco, una delle voci
più belle della nostra terra. Come
antipasto del grande concerto, dal
29 al 31 dicembre, sotto le logge di
Piazza del Comune, si terrà il “Pausa
Caffè Festival - Winter Edition”: una
tre gironi dedicata alla degustazione
gratuita dei migliori caffè provenienti
dai 5 continenti.
di un repertorio moderno di più ampio
respiro, rivolto ad un pubblico sempre
più vasto e al contempo esigente. Il
repertorio della Compagnia include
grandi titoli quali Il Lago dei Cigni, Lo
Schiaccianoci, La Bella Addormentata,
Giselle, Don Chisciotte, Romeo e
Giulietta, Cenerentola, Biancaneve,
il capolavoro di Yuri Grigorovich,
Spartacus, e balletti in un atto come
Carmen, Bolero, DanzePolovesiane, El
Amor Brujo, tra gli altri.
www.medievalitaly.it/capodanno-medievale/
Il capodanno nella discoteca Tenax
di Firenze è ormai diventato un
appuntamento cult del panorama
musicale nazionale. Quest’anno la
serata sarà all’insegna della Techo con
un gigante della scena internazionale:
Sven Vath. Porte aperte dalle 22 con
cena a buffet dal menù tipico toscano
a disposizione fino a mezzanotte. Poi
entrerà in scena il dj tedesco, che
resterà in consolle per tutta la notte.
Ingresso in prevendita 65€ comprensivo
di buffet entro mezzanotte.
18/01
2016
23-24/01
2016
Messer Dioticidiede di Bonaguida del Dado
chiese ai suoi giullari di presentare agli ospiti
un incontro tra due “poetucci” fiorentini: lo
Messer Durante di Alighiero degli Alighieri e
lo Messer Giovanni di Boccaccino di Chelino.
Un’occasione imperdibile per trascorrere un
alternativo cenone di capodanno, tra tanze,
musiche, spettacoli e pietanze tratte dalla
tradizione enogastronomica medievale, che
riporteranno alla luce i fasti e l’atmosfera del
Medioevo. Per tutte le info:
Lorenzo
nei Palazzi dello Sport:
Jovanotti in concerto
al Mandela Forum
TEATRO MANZONI
Scambi d’identità, sotterfugi, equivoci,
amori segreti sono gli elementi base
per questo divertente vaudeville.
“Sarto per signora” è la nuova piece
teatrale che andrà al Teatro Manzoni i
prossimi 9,10 e 11gennaio con un cast
d’eccezione: Emilio Solfrizzi vestirà
i panni del protagonista, un libertino
che pur di star con la sua amante si
finge sarto per sfuggire al controllo
della moglie. Con lui sul palcoscenico
Anita Bartolucci, Barbara Bedrina,
Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa
Galantini, Simone Luglio, Fabrizia
Sacchi e Giulia Weber. La commedia è
Special Event
New Year’s Eve:
Sven Vath @Tenax
FIRENZE
ambientata a Parigi e narra del dottor
Molineaux, fresco di matrimonio ma
dai dubbi comportamenti coniugali.
Il protagonista infatti, avendo un
animo libertino, tradisce la moglie
con un’avvenente signora, e per
poter incontrare la sua amante senza
destare alcun sospetto si finge sarto,
creando così una serie di simpatiche
ed esilaranti gag che coinvolgono tutti
i protagonisti.
Il 2015 è stato l’anno di Jovanotti. Dopo
26 settimane stabile nelle prime posizioni
con l’album Lorenzo 2015 CC e dopo
aver conquistato, emozionato, travolto
500 mila spettatori con il tour estivo negli
stadi, Lorenzo è tornato con un nuovo
spettacolo nei Palazzetti dello Sport. Uno
show tutto nuovo, pensato e progettato
per gli spazi indoor.
Per info e biglietti: ticketone.it
International
Skate Award
NELSON MANDELA FORUM
(FIRENZE)
A gennaio il Mandela Forum ospita un
grande evento di pattinaggio artistico.
Sabato 23 andrà in scena il “Top
Champions Skate Awards”: gli artisti
saranno impegnati in una straordinaria
gara-spettacolo con i vincitori degli
“Awards” per la stagione 2015, mentre
le nuove leve del pattinaggio toscano
interpreteranno quadri coreografici
di supporto allo spettacolo centrale.
Nella giornata di domenica 24 è in
programma invece “Time Explorers
”, un musical con oltre 40 tra i migliori
pattinatori del mondo, con parti cantate
e recitate dal vivo e l’inserimento di
discipline come la danza aerea e la
ginnastica acrobatica.
61
MEDICINA
di ANDREA SPADONI
S
FRATELLI, DOTTORI E UN SOGNO COMUNE
UN GRANDE STUDIO ODOIANTRICO
essanta anni in due. Due fratelli. Due dottori. Una
ricetta perfetta che ha dato vita a uno studio odontoiatrico che in Valdinievole è un modello che unisce modernità, accoglienza, professionalità e alta
tecnologia. E’ il caso dei fratelli Marco e Valerio Buongiorno,
molto conosciuti e apprezzati sul territorio e nel settore della
ricerca scientifica, che alla fine di un intenso percorso di studi
e formazione specialistica, hanno realizzato il loro sogno. “La
nostra era una idea ambiziosa – raccontano – avevamo in mente una struttura moderna, giovane e tecnologica, ma al tempo stesso con una dimensione familiare e amichevole”. Dalle
parole ai fatti e così nel 2013, a Monsummano, si è tagliato il
nastro degli studi odontoiatrici Buongiorno. Subito la risposta è
stata importante e i pazienti che si sono affidati ai due fratelli
sono sempre in costante crescita. “Per questo – proseguono
Marco e Valerio – forse nel peggior periodo storico per aprire
Valerio Buongiorno
Marco Buongiorno
Si laurea con lode all’università a Firenze e dopo aver vinto
il concorso per il Master in impiantologia, si trasferisce a
Padova. Qui entra a far parte del gruppo di ricerca guidato
dal Professor Bressan. Il gruppo e’ formato da dentisti,
ingegneri, statistici e biologi esperti di cellule staminali. La
Clinica Odontoiatrica di Padova grazie a un gemellaggio
con la clinica Svedese di Goteborg gli mette a disposizione
formazione di livello internazionale e grandi mezzi. Docente
clinico dal 2010, pur continuando a frequentare la Clinica
di Padova, sente l’esigenza di formarsi dal punto di vista
economico-manageriale e, per questo, dopo 2 anni di studi
presso lo SDA Bocconi di Milano consegue il master in
Management delle Aziende Sanitarie. Il traguardo piú recente
è stato quello del Master in Sedazione presso l’università di
Padova. Qui, a contatto con anestesisti di fama internazionale
quali il Professor Zanette e il Professor Manani, impara a
utilizzare tutte le tecniche oggi a disposizione per azzerare
completamente la paura del dentista e il dolore.
Dopo la laurea, entra a far parte del gruppo di ricerca in
Ortodonzia dell’Università di Firenze, sotto la guida del
professor Franchi, dove pubblica lavori scientifici in ambito
internazionale e completa il corso di Perfezionamento in
Odontoiatria Infantile. Si trasferisce poi a Roma dove prosegue
la sua formazione, specializzandosi in Ortodonzia presso
l’Università di Roma “Tor Vergata”. Nel 2010 partecipa ad un
corso di formazione avanzata a Chicago (USA) presso la AAO
(American Association of Orthodontics) ” imparando le più
moderne tecniche di allineamento invisibile dei denti, valide sia
per bambini che per adulti.
una attività imprenditoriale, con una congiuntura economica
assolutamente negativa, abbiamo deciso che nel 2016 i nostri
studi raddoppiano gli spazi, diventando la struttura più ampia
e attrezzata della Valdinievole. Un obiettivo che abbiamo perseguito con sacrificio e impegno e che arriva prima di ogni più
rosea aspettativa”.
Questi risultati, comunque, non arrivano a caso. Marco e Valerio hanno un percorso di studi e di approfondimento specialistico di assoluto livello. Le loro pubblicazioni scientifiche e i
titoli ottenuti hanno consentito a entrambi di farsi strada in un
settore diventato estremamente competitivo e, per questo, di
accedere come relator ai principali convegni nazionali nel settore odontoiatrico.
DOPO UN LUNGO PERIODO DI FORMAZIONE SPECIALIZZATA, I FRATELLI VALERIO E MARCO BUONGIORNO, HANNO
APERTI I LORO STUDI ODONTOIATRICI NEL 2013 A MONSUMMANO. “LA NOSTRA ERA UNA IDEA AMBIZIOSA E SIAMO
RIUSCITI A REALIZZARLA. IL PROSSIMO ANNO RADDOPPIEREMO GLI SPAZI DEI NOSTRI STUDI, DIVENTANDO IL
MAGGIORE CENTRO DELLA VALDINIEVOLE”.
62
63
L’ECCELLENZA
ritrovato della tecnica finalizzato al miglioramento delle prestazioni del
personale, nell’efficienza delle proposte. Anzi, tripletta, considerando
che a settembre la sua azienda ha vinto anche il primo premio
dell’Associazione Industriali come impresa virtuosa. L’impresa continua
nel suo processo evolutivo, acquisendo sempre maggiore autorevolezza
nel mercato, ampliando il target degli utenti. Definire Luca solamente un
parrucchiere ormai è davvero minimalista: l’uomo originario di Marginone
è riuscito a creare davvero una sinergia indissolubile tra qualità, bellezza,
moda, stile ma senza che tutto ciò rimanga fuori dal contesto socioeconomico attuale. Piattelli conosce benissimo le difficoltà che la
Grande notizia:
Luca Piattelli
vince il premio
del miglior
salone italiano
recessione e la crisi hanno portato, con le famiglie costrette a tagliare
molto. Ma entrando nel suo atelier si può conoscere un servizio ottimo
e di assoluta qualità a prezzi contenuti. Concretezza al passo con i
tempi. Tra l’altro Luca frequenta le migliori Accademie Mondiali per
comprendere a fondo le nuove tendenze, perché poi anche il capello e
le acconciature, è comunque moda. Tutto questo imponendo sempre
come concetto basilare la qualità, una scelta di vita quasi, una specie
di bussola, di stella cometa che illumina il cammino aziendale. E questo
i clienti lo sanno perfettamente. Quindi benvenuti da Luca Piattelli, nel
primo salone italiano per professionalità, gentilezza, cortesia. Quando,
stile Oscar a Hollywood, alla fatidica frase “The winner is…” è stato
pronunciato il suo nome, è come se avesse vinto anche la nostra zona,
la nostra provenienza. Per Piattelli sicuramente questo non sarà altro che
una nuova ripartenza, stimolo e non appagamento verso altri traguardi.
Le coordinate sono chiare. Ogni imprenditore deve avere una mission
che esula dal profitto. Perché ques’ultimo è ovvio che rappresenta
l’obiettivo economico, nessuno allestisce aziende per andare in perdita.
Ma oltre all’aspetto finanziario c’è anche dell’altro. Per Luca Piattelli
l’evoluzione della sua attività ha permesso di scoprire il fine professionale:
coccolare il cliente, offrire sempre maggiori servizi. Forse è proprio per
questo che Piattelli si è aggiudicato il primo premio all’Italian Hairdresser
Award al Palacongressi di Rimini nella categoria Best Salon. Tradotto in
italiano e spurgato dell’eccesso di termini anglofoni, quello di Piattelli è
il miglior salone d’Italia. Senza dubbio una bella soddisfazione che fa
doppietta con il trionfo del 2014 nel settore marketing e innovazione,
altro cavallo di battaglia per la sua azienda, dove possiamo trovare ogni
64
Strada Privata delle Rose
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BELLEZZA
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Pistoia. Ambiente raffinato e minimale, curato nei minimi dettagli
dall’architetto Elisabetta Norfini che, nell’ elegante sala d’accoglienza,
ospita le sculture dell’artista Luigi Petracchi. Alta professionalità e
consulenza al cliente per un percorso di bellezza che salvaguarda
il benessere della persona. Noir Village offre servizi di estetica e
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protocolli di lavoro, pianificati e personalizzati da esperti del settore.
Per questo viene definita “l’Officina della bellezza”.
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di CARLO ALBERTO PAZIENZA
Montecatini
Non Terme
La giostra del Basket
UN TRIONFO DI PASSIONE E COLORI
Per la prima volta dal 1943 l’estate pistoiese ha dovuto fare a
meno della celebre e tradizionale Giostra dei cavalli. Una decisione sofferta e non pienamente condivisa da gran parte della
cittadinanza, che ha vissuto con un po’ di delusione il tanto atteso Luglio Pistoiese. Non ha deluso, invece, la quarta edizione
della Giostra del Basket, evento nato da un’idea di Gek Galanda
e che dal 2012 mette di fronte i quattro rioni cittadini in una sfida all’ultimo canestro. Anche quest’anno la manifestazione, andata in scena nella splendida cornice di Piazza Duomo sabato
11 e domenica 12 luglio, ha attirato migliaia di appassionati. Un
appuntamento diventato negli anni, non solo per i pistoiese ma
anche per i tanti turisti che accorrono da tutta la Toscana, una
festa in cui si celebra con goliardia e un po’ di sano campanilismo la storia della nostra Pistoia. Per la cronaca l’edizione 2015
se l’aggiudicata Drago, che in finale ha superato Cervo Bianco
68-65, bissando il successo del 2012 e diventando così il Rione
più titolato della Giostra.
Sembrava che si fosse trovata
una soluzione. Prima la possibilità paventata dalla Regione di investire circa 50 milioni di euro nelle
Terme per concludere i lavori
delle Leopoldine. Poi la doccia gelata chiamata Documento di
economia e finanza regionale (Defr), relativo al 2016. Secondo
È a Monsummano la miglior
grotta termale al mondo
Nel settembre di quest’anno Grotta Giusti
quanto previsto dal testo, infatti, la Regione potrebbe cedere le
sue quote societarie delle Terme (che ormai ammontano a oltre
il 67 per cento) in cambio della proprietà di alcuni immobili (e si
parla soprattutto delle stesse Leopoldine), con il Comune che sarebbe pertanto tenuto a trovare un gestore esterno per il suo bene
Resort Golf & Spa
più prezioso. Sono stati fatti tavoli tecnici e annunciati accordi, è
è stato insignito
cambiato l’amministratore unico ed è stato nominato un consu-
del World’s Best
lente dalla Regione. Solo chiacchiere per ora, nessun risultato. La
Thermal Grotto,
sola speranza è nell’assessore regionale ed ex Presidente della
ovvero la migliore
Provincia Federica Fratoni, che con la soluzione del Terme affaire
Grotta Terma-
potrebbe marchiare il proprio nome nella storia della città.
Siamo davvero
Sicuri?
Un dato è balzato agli occhi dei cittadini di Pistoia. Secondo un’analisi pubblicata dal Sole 24 Ore, a Pistoia
sono stati denunciati nel 2014 ben 4491 reati, cioè in
media più di dodici al giorno. Numero significante e
che deve far riflettere sulla necessità di aumentare gli
investimenti a favore delle forze dell’ordine. Più complessa e meno indicativa invece la classifica in cui la
provincia è stata inserita. Quello di Pistoia infatti sarebbe il trentesimo territorio più insicuro d’Italia. “Ma
non è corretto leggere così questi dati – ammonisce il
campo della Squadra Mobile di Pistoia Antonio Fusco
– dal momento che il raffronto non avviene tra realtà
omogenee dal punto di vista urbanistico, territoriale,
economico e demografico. I numeri non significano
che la criminalità da noi sia più alta, ma che c’è una
diversa propensione alla denuncia”. Per quanto non
esistano luoghi in cui non sono commessi reati, è giusto ammettere che vederne 12 ogni giorno rappresenti
un campanello d’allarme.
le Naturale al
mondo. Un prestigioso riconoscimento
(condiviso con le altre
strutture del gruppo Italian
Hospitality Collection, ovvero Fonteverde e Bagni di
Pisa) arrivato direttamente dal World Travel Awards,
un riconoscimento internazionale lanciato per dare
maggior visibilità al settore turistico delle Spa. La cerimonia si è tenuta a Danang in Vietnam; a convincere
la giuria è stato il caratteristico percorso di terra che
si snoda lungo tre ambienti a temperatura crescente, il Paradiso, il Purgatorio (con il suo lago Limbo, a
media temperatura) e l’Inferno, dove l’umidità tocca
il 98%, nei quali si può godere appieno degli effetti
benefici dei vapori termali naturali. Grotta Giusti,
da sempre specializzata nel Programma Longevity
(ideato per rallentare il processo di invecchiamento
cellulare) a Giugno si era anche aggiudicata l’Innovation Award.
68
Fusione a parole
Uno dei temi che più ha dato da parlare i politici locali è quello del futuro dei comuni della Valdinievole. Tra le proposte di
Unione e di fusione dei comuni però, per il momento, sono
arrivati molti discorsi e poche decisioni concrete. Certo, tutti
sappiamo quali siano i tempi solitamente mastodontici della
burocrazia italiana, ma ancora regna grande confusione tra
i vari schieramenti. C’è chi è totalmente contrario a qualsiasi
opzione di cambiamento, chi invece vedrebbe di buon occhio
almeno una gestione associata dei servizi. La netta sensazione è che sia praticamente impossibile trovare un punto di
incontro tra i due schieramenti opposti. La sola speranza che
si può avere è che ben presto siano chiamati in causa direttamente i cittadini (come successo ad Abetone e Cutigliano)
e che sia ascoltata la loro volontà tramite un referendum. È
inutile continuare a buttare al vento ulteriori parole proferite in
“politichese”.
FL P
69
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le convenzioni e le certezze della vita? Sapete che è più facile trovare una lavoro rispetto a far diventare un lavoro la tua vera
passione? Sapete quante ore di lavoro ci vogliono per costruire una rivista bella, senza errori, che possa avere una organicità dei
contenuti trattati e possa farlo in modo interessante curioso e professionalmente credibile? No, se non avete mai fatto questo lavoro,
non lo potete sapere. Ma anche chi ha lavorato (o scritto) in un giornale non se ne può rendere totalmente conto. Perchè scrivere
72
un articolo, seguire una conferenza stampa, fare una ricerca, una inchiesta, è impegnativo, complesso, richiede concentrazione,
impegno, ma creare un giornale da zero è come inventare qualcosa che non c’è, che è soltanto tuo. E’ emozionante quando esci
dalla tipografia con le riviste tra le mani, quando sfogli le pagine che trasmettono quell’odore un po’ acido, ma buono, gradevole.
Ecco, tutti noi, quelli che hanno seguito la crescita e l’evoluzione di questo giornale, che oggi è un vero e proprio progetto
editoriale, hanno dato qualcosa in più del normale, hanno fatto, anche in piccolo, qualcosa di straordinario, perché insieme
abbiamo creato. Costruito. Noi che ci abbiamo messo l’ingegno, le ore, il lavoro, ma anche il nostro editore, Maurizio Carrara, che
ci ha supportato economicamente e che ci ha indicato nuove strategie. E’ per questo che in questo numero abbiamo raccontato
tutto il nostro mondo, passato e presente, con un po’ di fotografie, perché quando siamo stanchi e pensiamo che, forse, i conti non
tornano, dovremmo ricordarci di aver fatto qualcosa di straordinario.
73
LA CURIOSITÀ
SQUALIFICATO 5 ANNI MA GIOCA GRAZIE AGLI AMICI
Una bellissima storia di sport e amicizia. Ce la raccontano Leonardo Gensini e tutti gli altri ragazzi della CDF, una squadra di
calcio a 8 che da qualche anno disputa il campionato Over 35 al PlayGround di Montecatini. Un gruppo di amici, di quelli che
si conoscono da una vita, e che hanno fatto del calcio a 8 un modo per stare insieme e staccare dai problemi quotidiani. Tra
loro c’è anche Elvio Pucci, ex giocatore di Eccellenza e personaggio noto in Valdinievole, colonna della CDF e grande amico
di Leonardo, che si porta sulle spalle una squalifica di 5 anni sanzionata questa estate dalla Uisp. Una vicenda assurda di
tesseramenti irregolari, accaduta l’estate scorsa mentre giocava con un’altra squadra, per cui Elvio ha pagato avendo la sola
colpa di essere segnato come capitano di quella partita. La cosa però non ha toccato più di tanto gli altri membri della squadra:
“L’idea di lasciare a piedi Elvio non ci ha neanche sfiorato – spiega Leonardo – sappiamo bene di poter incorrere nel ricorso
degli avversari e nella conseguente sconfitta a tavolino, ma a noi non interessa: la CDF è qualcosa di più ampio di una semplice
squadra e mai avremmo abbandonato un amico, peraltro vittima di un’ingiustizia, per un torneo dove in palio non c’è nulla”.
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