comune di sanfront - Provincia di Cuneo
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Firmato digitalmente da Fabrizio Cambursano CN = Cambursano Fabrizio O = Ordine dei Geologi del Piemonte/97543340018 C = IT COMUNE DI SANFRONT PROVINCIA DI CUNEO PROGETTO UTILIZZAZIONE DELLE ACQUE DELLA COMBA ALBETTA CON DERIVAZIONE A SCOPO IDROELETTRICO RELAZIONE GEOLOGICA PROGETTO DEFINITIVO C Co om mm miitttteen nttee:: FF.. & &R R.. ss..rr..ll.. Via Roma, 3 10060 Castagnole P.te (TO) P. IVA: 08594160015 dott. Fabrizio Cambursano Roccabruna, luglio 2013 geologo b.ta Gautero n. 30 12020 Roccabruna (Cuneo) tel. fax 0171 918060 cell. 335 6040758 [email protected] www.geologiweb.it Ordine dei Geologi del Piemonte n. 316 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 INDICE 1. PREMESSA Parte Prima 2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO 4. INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO Parte seconda 5. VALUTAZIONE DEL TRACCIATO E DEI SINGOLI INTERVENTI 5.1 Opere di presa e vasca di carico (1) 5.2 Tracciato della condotta di adduzione a) Tratto in sinistra idrografica: dal punto di presa (1) al primo attraversamento del rio (3) b) Tratto in destra idrografica: da attraversamento 1 (3) ad attraversamento 3 (5) c) Tratto in sinistra idrografica: da attraversamento 3 (5) al ponte (7) d) Tratto in destra idrografica: dal ponte (7) alla zona centrale (9) 5.3 Centrale idroelettrica (9) 6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Allegati Estratti di progetto 2 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 1. PREMESSA La committenza ha incaricato lo scrivente di redigere uno studio geologico generale in riferimento al progetto definitivo di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico dal rio della Comba Albetta, tributario in destra idrografica del Fiume Po in prossimità del confine tra i territori comunali di Sanfront e Gambasca. Il bacino imbrifero in esame, le canalizzazioni e la centralina idroelettrica in progetto ricadono nel Comune di Sanfront. Lo scopo della presente relazione geologica è quello di accertare la compatibilità tra le previsioni dei lavori di costruzione dell’impianto in progetto e le condizioni geomorfologiche e geologiche dell’area in cui esso s’inserisce. In particolare è prevista la realizzazione di un’opera di derivazione, situata a quota di 840 m s.l.m. circa, captante due diverse aste fluviali del reticolato idrografico secondario. Dall’opera di presa si svilupperà il percorso della condotta forzata con la quale le acque derivate verranno fatte confluire alla centrale, ubicata a quota 570 m circa, a SW dell’abitato di Sanfront. Le acque utilizzate a scopi energetici verranno in seguito nuovamente rilasciate nell'alveo del rio, immediatamente a valle dell'edificio della centrale. Dal punto di vista geologico, le notizie e gli inquadramenti generali fanno seguito ai sopralluoghi effettuati in sito nei periodo di dicembre 2012. 3 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Lo studio di seguito dettagliato, si compone di un prima parte di inquadramento generale, dove vengono definiti i lineamenti principali di carattere geografico, geomorfologico e idrogeologico propri dell’area nella quale l’opera viene inserita. Nella seconda parte, vengono invece descritti gli aspetti generali indicati nella prima parte, in riferimento ai diversi ambiti di progetto, riferibili in particolare all’opera di presa, al tracciato della condotta di adduzione e alla centrale elettrica, evidenziando: le condizioni di rischio connesse alle opere in progetto; gli interventi tecnici da porre in essere per ridurre il rischio idrogeologico legato all’interazione opere – ambiente; le indicazioni geotecniche generali (aree di presa e della centrale). 4 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 PARTE PRIMA 2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Il tracciato in progetto si sviluppa a SW dell’abitato di Sanfront. Le opere previste interessano geograficamente un vallone laterale in destra orografica della Valle Po, in una fascia altimetrica compresa tra gli 840 m dell’opera di presa e i 570 m circa dell’area centrale a valle (Fig. 1 e 2). Figura 1 – Ubicazione dell’area dell’intervento in progetto su estratto della Carta Tecnica Regionale (Foglio 190 160). In rosso sono riportate l’area dell’opera di presa, della centrale idroelettrica di valle e il tracciato della condotta di adduzione. 5 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Figura 2 – Fotografia aerea dell’area di studio con ubicazione del punto di derivazione, della centrale idroelettrica di valle e del tracciato della condotta di adduzione. Il punto di presa, ubicato a quota 840 m, è situato alla confluenza tra il Rio Albetta e il Cumbal delle Trappole e rappresenta il punto di chiusura di una bacino idrografico di dimensioni modeste. L’area calcolata del bacino imbrifero è di circa 3,9 km2 (Fig. 3). A nord del punto di chiusura la perimetrazione del bacino segue la dorsale a direzione circa NW-SE che passa per le località M.ra dei Martino (1095 m) e M.ra Merlina (1285 m) raggiungendo lo spartiacque, con direzione circa NE-SW, caratterizzato da quote altimetriche superiori ai 1400 m. Il perimetro del bacino prosegue poi verso sud raggiungendo i 1715 m di Bric Arpiol e i 1713 m di Bric La Costa, che rappresentano i punti più elevati del bacino. Di qui lo spartiacque ridiscende in direzione NW-SE seguendo la linea di cresta che raggiunge località S. Bernardo di Gilba (1517 m) oltre la quale, proseguendo verso NE (La Munera, Pian La 6 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Croce) ed in seguito verso N (Pian Coste), si raggiunge nuovamente il punto di chiusura del bacino (850 m). Figura 3 – Perimetrazione indicativa del bacino idrografico di pertinenza della Comba Albetta e del Cumbal delle Trappole. L’opera di derivazione in progetto costituisce il punto di chiusura del bacino imbrifero. 7 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO E GEOMORFOLOGICO Dal punto di vista geologico l’area di intervento si colloca nel settore meridionale dell’Unità tettono-metamorfica del Dora-Maira, in prossimità del contatto con la Zona Piemontese, sottozona dell’unità Pennidica (Figura 4). Figura 4 – Schema tettonico-strutturale a scala regionale. ELVETICO: 1) Massiccio Cristallino dell’Argentera; 2) Copertura autoctona. PENNIDICO: 3) Subbrianzonese e Brianzonese (serie mesozoico-eocenica); 4)Zona Permo-Carbonifera Assiale e Zona di Acceglio; 5) Flysch ad Elmintoidi; 6) Zona Piemontese; 7) Massiccio Cristallino del Dora-Maira. Il Rio Albetta, scorre incidendo litologie di crosta continentale appartenenti al Complesso del Dora-Maira, caratterizzate in prevalenza da gneiss e micascisti (Fig. 5). 8 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Figura 5 – Estratto della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:100˙000 (Fogli 78-79, “Dronero-Argentera”) per l’area di Sanfront con estratto di legenda recante le litologie d’interesse per le opere in progetto. In particolare, da quanto emerso durante i sopralluoghi nel comparto in esame, nonché dall’osservazione dei Fogli 78-79 (DroneroArgentera) della Carta Geologica d’Italia alla scala 1:100˙000 e della Carta Geologico-Strutturale di PRGC (Fig. 6), si nota che l’area di presa 9 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 è inserita in un substrato roccioso caratterizzato da gneiss e gneiss minuti con subordinate intercalazioni di micascisti muscovitici, mentre l’area della centrale in progetto si colloca su un substrato costituito da quarziti micacee. Figura 6 – Estratto della Carta Geologico-Strutturale di PRGC del Comune di Sanfront (Variante strutturale 2002) con legenda riguardante le litologie d’interesse per il comparto in esame. 10 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Il tracciato della condotta attraversa inoltre litologie riconducibili a micascisti, micascisti gneissici e quarzomicascisti, sempre appartenenti ai litotipi continentali del Complesso Dora-Maira. In tutto il comparto è poi presente una copertura eluvio-colluviale dei versanti, di potenza variabile da centimetrica a metrica. Lungo il corso del Rio Albetta sono talvolta presenti ciottoli e blocchi di origine alluvionale, legati all’evoluzione dinamica del corso d’acqua. Dalle cartografie di PRGC il punto di presa, la zona della centrale e l’intero percorso della condotta forzata non sono interessati da fenomeni gravitativi quiescenti o attivi. L'unico dissesto di versante nella zona dell'impianto, cartografato nella variante di PRGC approvata ad aprile 2010 in adeguamento al Piano di Assetto Idrogeologico, riguarda un'area del Cumbal delle Trappole posta a monte del punto di presa. Il rischio di esondazione delle acque della Comba Albetta appare limitato, in quanto il rio scorre quasi ovunque ben incassato fra le sponde. A tale proposito, il PRGC vigente indica come area esondabile una fascia di 10-15 metri da bordo sponda. 11 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 4. INQUADRAMENTO IDROGEOLOGICO E IDROLOGICO Le rocce cristalline descritte vengono considerate scarsamente permeabili. Il veicolamento e la circolazione delle acque sono limitati alle rare fratture beanti presenti talvolta nell’ammasso roccioso. Le sorgenti che si originano in questo ambito sono caratterizzate da portate di norma da scarse a modeste. La circolazione idrica è infatti prevalentemente limitata alla porzione di copertura al contatto con il substrato (acque di infiltrazione e circolazione superficiale). La morfologia montuosa del territorio è all’origine della fase giovanile di corsi d’acqua con spiccato carattere torrentizio e discreto trasporto solido in concomitanza di eventi eccezionali, nonché della loro marcata attività erosiva. La piovosità media dell’area di progetto, secondo quanto riportato dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte, è di circa 950 mm/anno. Il regime idrologico della Comba Albetta, secondo quanto emerso dal monitoraggio effettuato dallo Studio Tecnico Pantidro di Cuneo (ing. A. Selleri), mostra una forte variabilità della portata media mensile del rio che, riferita all’anno medio, va da un minimo di 52 l/s nel mese di agosto ad un massimo di 211 l/s nel mese di maggio. Il regime idrologico è di tipo nivo-pluviale alpino, con un primo periodo di morbida da marzo a giugno (massimo nel mese di maggio) ed un secondo con colmo a novembre; il periodo di magra principale va da luglio a ottobre (minimo nel mese di agosto), mentre quello secondario interessa i mesi di gennaio e febbraio. 12 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 PARTE SECONDA 5. VALUTAZIONE DEL TRACCIATO E DEI SINGOLI INTERVENTI Come indicato in premessa, l’opera in progetto prevede la captazione, per mezzo di un’opera di derivazione, delle acque alla confluenza tra il Rio Albetta e il Cumbal delle Trappole. L'intervento proposto è un impianto idroelettrico di piccola taglia che intende sfruttare parte della portata naturale del Rio Albetta per la produzione energetica. L'impianto è caratterizzato da una portata massima prelevata di 180 l/s ed un salto geodetico lordo di 270,4 m; la potenza nominale risulta pari a 130,54 kW. La tipologia d’impianto in progetto prescelta è quella degli impianti ad acqua fluente (cioè senza bacino di accumulo) che si compongono di traversa di derivazione, vasca di decantazione, bacino di carico con sgrigliatore, condotta forzata, turbina e canale di scarico. Figura 7 – Rappresentazione schematica della tipologia d’impianto in progetto. Per ciascuna componente verranno nel seguito analizzate e descritte le condizioni geologiche e geomorfologiche al contorno. 13 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Nel seguito viene analizzato e discusso il percorso lungo il quale verrà posata in opera la condotta forzata di adduzione delle acque derivate alla centralina idroelettrica di valle, unitamente alla caratterizzazione del punto di captazione e della centrale idroelettrica di valle. Il tracciato seguito, da progetto, viene analizzato con particolare attenzione ai punti con maggiore criticità. La lunghezza complessiva del tracciato della condotta, dal punto di presa alla zona centrale, è di circa 2,5 km. Per l’ubicazione delle aree descritte nel seguito si faccia riferimento alla figura seguente (Fig. 8). Figura 8 – Tracciato della condotta forzata su base CTR. In giallo sono evidenziati i punti di maggiore criticità descritti nel seguito del testo. 14 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 5.1 Opere di presa e vasca di carico (1) L’opera di derivazione prevede la costruzione di una traversa in cemento, di altezza inferiore a 1 m, atta a regolarizzare il pelo libero dell’acqua immediatamente a monte della griglia di presa e a controllare prelievi e rilasci. Lo sbarramento verrà realizzato con una conformazione tale da mascherare gli elementi artificiali introdotti in alveo e immediatamente fuori alveo, al fine di diminuire l'impatto visivo delle opere. Con la costruzione dell’opera non verrà provocato un sovralzo al livello idrico attuale, per evitare interferenze al deflusso, specie in condizioni di piena. Lo scopo della traversa è di creare un piccolo bacino di raccolta a monte che, pur non avendo funzione di accumulo, consente di mantenere un livello idrico costante nel punto di presa. L'opera di presa andrà realizzata in modo da garantire il rilascio costante del deflusso minimo vitale (DMV) che consenta la piena salvaguardia dell'ecosistema acquatico presente. Ciò avverrà mediante la realizzazione di una luce a battente e una stramazzo, in grado di garantire un corretto rilascio ed evitare possibili intasamenti. La sezione (immediatamente di a presa NW individuata della traversa presenta in poco progetto) a uno valle slargo subpianeggiante in sponda sinistra, a fianco della carrareccia che costeggia il rio, designato ad ospitare la vasca di sedimentazione e carico. Il manufatto in progetto ha sezione rettangolare e dimensioni di circa 7 m x 1,5 m. La portata di alimentazione derivata defluisce alla vasca tramite un canale interrato. 15 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 GEOLOGIA: Le opere di presa e la vasca di carico si inseriscono in un settore caratterizzato da un letto moderatamente inciso, con depositi di origine alluvionale lungo l’alveo, rappresentati da blocchi subarrotondati di gneiss e micascisti di dimensioni variabili, da centimetriche a pluridecimetriche. In corrispondenza dell’incisione fluviale, nel punto in cui è in progetto la traversa di derivazione, è osservabile il substrato roccioso affiorante. Le litologie dominanti nel settore dell’opera di presa sono riconducibili a gneiss e gneiss minuti con subordinate intercalazioni di micascisti muscovitici. In alveo si osservano depositi grossolani di tipo gneissico e micaceo, in parte provenienti da porzioni di bacino più a monte. La copertura eluvio-colluviale del versante sulle sponde dell’alveo appare ridotta. In corrispondenza del piazzale designato ad ospitare la vasca di carico il substrato roccioso non risulta affiorante. Per il comparto si ipotizza la presenza di una coltre eluvio-colluviale frammista a blocchi e trovanti di substrato, di potenza da decimetrica a metrica. CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO: Le opere di costruzione della traversa interesseranno direttamente il substrato roccioso gneissico-micascistoso affiorante mentre nel comparto designato ad ospitare la vasca di carico coinvolgeranno depositi eluvio-colluviali frammisti a elementi grossolani. A profondità ridotta, stimata in un massimo di 1-2 m dal piano calpestio del piazzale, è comunque presente il substrato gneissico autoctono. Le condizioni generali di rischio per le opere in questo tratto possono essere considerate estremamente limitate all’interazione tra le opere stesse (traversa) e il contenuto trasporto solido del rio. 16 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI: Le condizioni geologiche e geomorfologiche sopra descritte indicano la possibilità che blocchi anche di consistente pezzatura possano essere trasportati a valle dalle acque del rio; tale situazione, impone la necessità di proteggere la traversa di derivazione dal trasporto solido, anche se occasionale, di blocchi rocciosi di dimensioni considerevoli dei rii captati. GEOTECNICA: L’assetto stratigrafico del sito, in base al quale fornire una caratterizzazione geotecnica del terreno, è così riassumibile: Depositi eluvio-colluviali e depositi alluvionali grossolani frammisti a blocchi e trovanti del substrato roccioso. La potenza di questi depositi varia da nulla (in corrispondenza dell’alveo) a metrica (1-2 m sulle sponde dell’incisione). Questi terreni sono considerabili geotecnicamente portanti. Per questa tipologia di depositi vengono indicati i seguenti parametri geotecnici caratteristici: DEPOSITI FLUVIALI ED ELUVIO-COLLUVIALI, CON BLOCCHI E TROVANTI NSPT Dr ’ Rifiuto 65% 30° 35° c’ UNI/CNR AASHO USCR 20 - 22 kN/mc A1a GW E 0,0 kPa 50 MPa Substrato roccioso caratterizzato da gneiss e gneiss minuti con intercalazioni di micascisti. Risulta affiorante in corrispondenza dell’incisione fluviale, nell’area in cui è in progetto la realizzazione della traversa di derivazione. 17 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 SUBSTRATO ROCCIOSO FRATTURATO(GNEISS E MICASCISTI) ’ c’ E 35° 40° 0,0 kPa 100 ÷ 200 MPa 22 ÷ 25 kN/mc Foto 1 – Confluenza tra le acque del Combale delle Trappole e del Rio Albetta, in corrispondenza della quale è in progetto la realizzazione della traversa di derivazione. Foto 2 – Dettaglio della zona di confluenza tra le acque del Combale delle Trappole e del Rio Albetta, in corrispondenza della quale è in progetto la realizzazione della traversa. 18 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Foto 3 – Slargo subpianeggiante a fianco della carrareccia che costeggia il Rio Albetta, ubicato immediatamente a valle della traversa in progetto, in sponda sinistra. Quest’area è designata, da progetto, ad ospitare la vasca di decantazione e lo sgrigliatore. Foto 4 – Affioramento di gneiss del substrato roccioso. 19 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 5.2 Tracciato della condotta di adduzione Il percorso della condotta ripercorre, sostanzialmente, il sedime della strada esistente: lungo il tracciato sono presenti 6 attraversamenti. Le disposizioni di progetto indicano per cinque di questi una tipologia a guado, mentre in un unico caso è previsto un passaggio sospeso, con la condotta staffata al ponte esistente. Partendo dall’opera di presa, il tracciato può essere cosi descritto: a) Tratto in sinistra idrografica: dal punto di presa (1) al primo attraversamento del rio (3): per circa 280 m, la condotta si mantiene in sinistra del Rio Albetta, correndo in parte lungo il bordo sinistro della carreggiata, in parte al di sotto del piano stradale; b) Tratto in destra idrografica: da attraversamento 1 (3) ad attraversamento 3 (5): circa 60 m a valle del primo ponte che si incontra lungo la strada sterrata, la tubazione guada il Rio Albetta (attraversamento 1) portandosi in sponda destra lungo la strada sterrata. La condotta percorre un tratto di strada sterrata lungo circa 150 m, per poi abbandonarla poco prima dell'inizio dell'asfalto, in favore di una zona prativa posta sulla destra che, con percorso abbastanza rettilineo e privo di ostacoli, conduce al guado di un rio laterale destro (attraversamento 2). Superato il rio, la condotta prosegue per un breve tratto a bordo strada, oltrepassando un muretto a secco in cattive condizioni, che verrà ripristinato in occasione dei lavori di posa della condotta. Sfruttando alcune radure, a cui si alternano macchie di vegetazione perlopiù arbustiva, il tracciato raggiunge nuovamente il Rio Albetta, attraversato a guado (attraversamento 3); c) Tratto in sinistra idrografica: da attraversamento 3 (5) al ponte (7): oltrepassato il Rio Albetta, la tubazione prosegue per circa 250 m a sinistra della strada asfaltata, la attraversa per sfruttare una zona prativa sulla destra per un tratto di circa 90 m, attraversa 20 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 nuovamente la strada e, dopo circa 90 m, incontra un affluente sinistro del Rio Albetta che viene attraversato a guado (attraversamento 4). Passato il rio la condotta, dopo circa 15 m, attraversa la strada asfaltata, prosegue per una zona prativa ed incontra nuovamente la strada laddove questa compie un ampio tornante: attraversata la strada, la tubazione si mantiene in sinistra della stessa per circa 100 m, guada un rio laterale sinistro (attraversamento 5), e raggiunge, dopo circa 150 m, un ponte sul Rio Albetta, in corrispondenza del quale la condotta verrà staffata sul lato di monte (attraversamento 6); d) Tratto in destra idrografica: dal ponte (7) alla zona centrale (9): oltrepassato il ponte, la condotta prosegue a bordo strada, in destra sia del Rio Albetta che della strada. Dopo circa 500 m, la condotta riattraversa la strada asfaltata per portarsi sul lato sinistro, dove sorgerà l'edificio di centrale. Il percorso della condotta ricalca sostanzialmente quello della strada della Comba Albetta: il criterio adottato per il posizionamento della condotta è stato volto a minimizzare l'impatto sulle infrastrutture esistenti, nonché sulle diverse componenti ambientali e paesaggistiche coinvolte nei lavori. Ad opera realizzata la tubazione risulterà interrata per l’intera lunghezza del tracciato. La condotta impiegata avrà un diametro di 0,40 m. In linea generale, la sezione di progetto per la posa della condotta prevede l'interramento della tubazione su di un letto di materiale fine di 10 cm di spessore e un ricoprimento della stessa con 0,50 m sulla parete superiore. In corrispondenza degli attraversamenti, la condotta dovrà essere collocata ad una profondità maggiore per evitare che possa emergere in seguito a fenomeni erosivi del corso d'acqua attraversato: allo stesso scopo, la tubazione dovrà essere difesa con una soletta in massi di grandi dimensioni. 21 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Gli attraversamenti a guado non dovranno inoltre comportare alcuna modifica del profilo delle sezioni di alveo interessate, in modo da non interferire con il normale deflusso delle portate verso valle. a) Tratto in sinistra idrografica: dal punto di presa (1) al primo attraversamento del rio (3) Dal punto di presa (traversa + vasca di carico e sedimentazione, n.1) ha inizio il percorso della condotta forzata. Il tracciato in progetto interessa la strada sterrata che si sviluppa alla base del versante a modesta inclinazione immergente verso ovest. La strada risulta sopraelevata rispetto all’alveo della Comba Albetta di circa 2 m. Il settore è caratterizzato da depositi eluvio-colluviali di potenza da decimetrica a metrica, frammisti a blocchi e trovanti di substrato. Al punto n. 2 (Fig. 8) si segnala la presenza di un ridotto rio, affluente in sinistra orografica della Comba Albetta, di ridotte portate, la cui confluenza con la Comba Albetta non è controllata sulla strada sterrata dalla presenza di ponti o attraversamenti sospesi. Per questo motivo le acque del rio tributario vengono rilasciate direttamente sulla carreggiata. Giunta al punto n. 3 (Fig. 8) la condotta forzata abbandona il versante in sinistra idrografica e, dopo un attraversamento a guado della sezione dell’alveo, prosegue verso valle in destra orografica. In corrispondenza dell’attraversamento del rio è presente un ponte di modeste dimensioni, con soletta di circa 50 cm, che presenta, aggraffata sul lato di valle, una condotta di acquedotto dal diametro di circa 30 cm. Il passaggio sospeso del ponte non è quindi praticabile, per questo motivo si ritiene congrua attraversamento a guado del rio. 22 / 39 la scelta progettistica di Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 GEOLOGIA: I terreni interessati dallo scavo e dalla posa delle condotte sono di tipo eluvio-colluviale; in particolare trattasi di depositi a granulometria fine con la possibile presenza all’intero di blocchi di substrato anche metrici inclusi. Il substrato in posto in questo tratto è stimato a profondità dell’ordine di 1-2 m. La posa in opera della condotta interesserà quindi i depositi superficiale, con la probabile presenza di trovanti di substrato, di dimensioni anche significative. CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO: La debole pendenza del versante determina condizioni di rischio basso o assente per le condotte interrate. Al punto n. 3 la condotta attraverserà l’incisione torrentizia del rio tramite guado. La realizzazione dello stesso interesserà direttamente il substrato roccioso affiorante in alveo. PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI: Nonostante le condizioni di basso rischio rilevate, durante la posa in opera della condotta occorrerà ridurre il più possibile la mobilizzazione dei terreni di copertura: procedere allo scavo e alla posa della condotta per conci successivi non superiori a 8 – 10 m. Durante le operazioni di scavo non si esclude la possibilità di incontrare blocchi e trovanti di substrato di dimensioni anche rilevanti. La realizzazione del guado (punto n. 3) dovrà avvenire senza comportare significative modifiche alla sezione dell’alveo interessata. Il trasporto solido connesso con l’azione evolutiva dei rio potrebbe inoltre creare condizioni di rischio per le condotte stesse se non opportunamente salvaguardate da un soglia difensiva, opportunamente dimensionata e realizzata. 23 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Foto 5 – Strada sterrata in corrispondenza della quale avverrà la posa del primo tratto di condotta. Foto 6 – Primo attraversamento del rio della Comba Albetta (n. 3 in Fig. 8). 24 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 b) Tratto in destra idrografica: da attraversamento 1 (3) ad attraversamento 3 (5) In destra idrografica il tracciato della condotta forzata è nuovamente previsto in corrispondenza della strada sterrata, che verrà ripristinata a lavori ultimati, fino a circa 200 m a monte del punto n. 4 (Fig. 8) mentre il restante tratto verso valle interesserà la strada asfaltata. Laddove possibile il percorso sfrutterà gli spazi presenti a margine della strada, in modo da ridurre l’impatto sulla viabilità esistente. Il piano stradale è situato alla base di un versante con ridotte pendenze immergente verso nord ovest e risulta separato dall’alveo della Comba Albetta da una scarpata con altezza media di circa 2 m. In corrispondenza del punto n. 4 la strada presenta un attraversamento sospeso della confluenza nella Comba Albetta della Comba d’Aia, un rio di modeste dimensioni affluente in destra idrografica. Il ponte di attraversamento della confluenza è caratterizzato da una soletta di ridotto spessore (circa 40 cm) che reca nuovamente la condotta acquedottistica aggraffata e sospesa al parapetto di monte del ponte. Anche in questo caso, è previsto da progetto l’attraversamento a guado della confluenza tra i due rii. L’attraversamento sospeso non sarebbe in ogni caso un’ipotesi percorribile, visti lo scarso spessore della soletta del ponte e la presenza, esternamente al manufatto, di un’altra condotta. Procedendo verso valle, al punto n. 5 la strada asfaltata passa nuovamente dalla destra alla sinistra idrografica, con un ponte caratterizzato da soletta pari a circa 40 cm e recante la condotta acquedottistica sospesa sul lato di valle. Anche in questo contesto è previsto un superamento a guado. 25 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 GEOLOGIA: I terreni interessati dallo scavo e dalla posa della condotta sono nuovamente riconducibili a terreni eluvio-colluviali frammisti a blocchi e trovanti di substrato fratturato. Le opere in alveo interessano invece direttamente il substrato roccioso. CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO: Per quanto riguarda la posa della condotta lungo il tracciato stradale non sono state riscontrate condizioni di pericolosità limitanti. La debole pendenza del versante determina condizioni di rischio basso o assente per i manufatti interrati. Particolare attenzione dovrà essere impiegata nella realizzazione dei guadi della confluenza con la Comba d’Aia e del rio della Comba Albetta stesso. Il trasporto solido connesso con l’azione evolutiva dei rio potrebbe determinare condizioni di rischio per le condotte se non opportunamente poste in opera e difese. PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI: Non si ritiene di dover indicare particolari raccomandazioni circa la posa in opera della condotta sul percorso stradale. Si consiglia tuttavia di limitare il più possibile la mobilizzazione dei terreni di copertura, procedendo nuovamente allo scavo e alla posa della condotta per conci successivi, di lunghezza non superiore a 8 – 10 m. In corrispondenza dei guadi occorrerà prevedere la posa della condotta come ricordato in precedenza nelle indicazioni di carattere generale e nei punti di attraversamento già descritti. 26 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Foto 7 – Ponte di superamento della confluenza tra la Comba Albetta e la Comba d’Aia (4) Foto 8 – Passaggio del tracciato dalla destra alla sinistra idrografica (5). 27 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 c) Tratto in sinistra idrografica: da attraversamento 3 (5) al ponte (7) La condotta procede verso valle sul versante in sinistra idrografica. In questo tratto il tracciato compie una progressiva curvatura verso ovest. Il dislivello presente tra il piano stradale e l’alveo del rio aumenta progressivamente. La scarpata di separazione mostra un’altezza media crescente, fino a 3 – 4 m. Al punto del percorso indicato con il n. 6 in Fig. 8 il tracciato stradale supera con un ponte le acque di un rio laterale, affluente di sinistra della Comba Albetta. La confluenza tra i due rii avviene pochi metri ad ovest del ponte. Il manufatto presenta una soletta di circa 40 cm. Anche in questo caso è previsto, per la condotta, un attraversamento a guado dell’incisione laterale. Procedendo verso ovest, al punto indicato con il n. 7 è presente l’ultimo attraversamento del tracciato dalla sinistra alla destra idrografica. La carreggiata stradale, di larghezza maggiore rispetto al tratto precedente, supera un ponte, con soletta pari a 50 cm, in corrispondenza del quale l’alveo risulta molto più incassato rispetto agli attraversamenti precedenti. Viste le condizioni proibitive per un attraversamento a guado, in questo unico caso è previsto l’attraversamento sospeso della struttura. La condotta forzata verrà aggraffata al parapetto del ponte, sulla destra idrografica. GEOLOGIA: I terreni interessati dallo scavo e dalla posa delle condotte sono nuovamente di tipo eluvio-colluviale a prevalente granulometria mediofine, con la possibile presenza però di blocchi e trovanti di substrato. La 28 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 posa in alveo, dove prevista, avverrà invece direttamente nel substrato roccioso autoctono. CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO: La debole pendenza del versante determina condizioni di rischio basso o assente per i manufatti interrati. PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI: Nonostante le condizioni di basso rischio rilevati, occorrerà ridurre il più possibile la mobilizzazione di terreno di copertura: procedere allo scavo e alla posa della condotta per conci successivi non superiori a 8 – 10 m. Dal punto n. 6, per il restante tragitto verso valle, considerata la morfologia del versante e gli spazi a disposizione a lato della carreggiata, non sono presenti elementi di ostacolo al passaggio della condotta esternamente alla sede stradale. Ciò permetterà di ridurre gli oneri operativi ed economici delle opere in progetto, minimizzando l’impatto sulle infrastrutture esistenti. Foto 9 – Attraversamento del rio laterale, in sinistra idrografica (6) 29 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Foto 10 – La carreggiata stradale attraversa l’ultimo ponte del tracciato (7). Foto 11 – Ultimo ponte del tracciato (7), in corrispondenza del quale è previsto l’attraversamento sospeso del rio. 30 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 d) Tratto in destra idrografica: dal ponte (7) alla zona centrale (9) Il punto n. 7 (Fig. 8) rappresenta l’unico passaggio sospeso del percorso. Tutti gli altri attraversamenti avverranno con tipologia a guado. Dopo il superamento del ponte la condotta torna in destra idrografica e raggiunge, dopo circa 500 m la zona della centrale. Al punto n. 8 supera la confluenza con un modesto rio tributario in destra idrografica. Per questo tratto non si ritiene di dover esprimere prescrizioni e raccomandazioni, segnalando esclusivamente la necessità di operare, come per il primo tratto, con scavi parzializzati di 8 – 10 m ciascuno, nei quali far seguite allo scavo e alla posa delle condotte un immediato ripristino delle condizioni pre-scavo. Come già indicato al sottoparagrafo precedente, dal punto n. 6 sino alla centrale di valle, esistono condizioni morfologiche e geologiche favorevoli al contorno per il passaggio della condotta a lato della strada, senza dover provvedere allo smantellamento e al successivo ripristino di questo tratto asfaltato per la posa della condotta. 5.3 Centrale idroelettrica L’area destinata ad ospitare i locali della centrale si trova a quota 570 m a SW dell’abitato di Sanfront, nei pressi di Borgata Balangero. L'edificio della centrale sorgerà in una zona prativa, sulla sponda destra del Torrente Albetta, poco distante dalla strada asfaltata. 31 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Sfruttando la morfologia del sito, l'edificio risulterà quasi completamente interrato, al fine di garantire il minimo impatto visivo possibile. L'accesso alla centrale sarà garantito da una breve pista sterrata terminante in un piazzale antistante la facciata (unico elemento visibile dell’edificio). Il fabbricato in progetto ha una forma rettangolare in pianta di circa 8,00 x 7,80 m; esso verrà realizzato su due piani: il più basso ospiterà la turbina, quello sovrastante le apparecchiature elettromeccaniche di controllo. La portata sarà restituita al Torrente Albetta nelle immediate vicinanze del sito di centrale per mezzo di una tubazione interrata. Il Torrente Albetta scorre in questo comparto incassato rispetto all’area di realizzazione dell’impianto, con una scarpata di separazione pari a circa 4 ÷ 5 m. Foto 12 – Area della centrale idroelettrica in progetto. 32 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 GEOLOGIA: L’area della centrale è caratterizzata da un versante debolmente inclinato, con deboli rotture di pendenza con conferiscono al settore un profilo ondulato. Nell’area non è presente il substrato roccioso in affioramento. I terreni interessati dalla costruzione sono riconducibili a terreni di riporto e a terreni eluvio-colluviali e alluvionali naturali, con blocchi di substrato. La potenza stimata di tali depositi è dell’ordine di circa 3-5 m (da verificare in fase esecutiva). Oltre le coperture detritiche si ipotizza la presenza del substrato roccioso caratterizzato da litologie quarzitico-micacee. CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO: Condizioni di rischio moderate e correlabili esclusivamente all’eventuale erosione di sponda del rio del Torrente Albetta. PRESCRIZIONI E RACCOMANDAZIONI: Il posizionamento della centralina dovrà tenere conto della necessità di mantenere una distanza minima di sicurezza dalla sponda della Comba Albetta non inferiore a 10,0 m. Lo scavo del terreno, il getto del sistema di fondazioni e la realizzazione del volume interrato dovranno avvenire in sicurezza, prevedendo opere provvisionali di sostegno in grado di garantire sicurezza e stabilità alle pareti dello scavo stesso, al quale dovrà seguire un repentino risarcimento. GEOTECNICA: Terreni geotecnicamente discreti: depositi eluvio-colluviali e depositi alluvionali grossolani frammisti a blocchi e trovanti del substrato roccioso. Questi terreni sono considerabili geotecnicamente portanti. La potenza di questi depositi è stimata in circa 3-5 m. Oltre tale profondità si ipotizza la presenza del substrato quarzitico-micaceo autoctono. Per 33 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 questa tipologia di depositi vengono indicati i seguenti parametri geotecnici caratteristici: DEPOSITI FLUVIALI ED ELUVIO-COLLUVIALI, CON BLOCCHI E TROVANTI NSPT Dr ’ Rifiuto 65% 30° 35° c’ UNI/CNR AASHO USCR 20 kN/mc A1a GW E 0,0 kPa 50 MPa Substrato roccioso compatto: quarziti micacee. QUARZITI MICACEE ’ 30° 35° c’ E 0,0 kPa 50 MPa 20 kN/mc INDICAZIONI DI CARATTERE SISMICO PRELIMINARI: Com’è noto con l’O.P.C.M. 20 marzo 2003 n. 3274 sono stati fissati i criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e introdotte nuove normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Ai fini dell’applicazione di tali norme il territorio nazionale è stato suddiviso in 4 zone sismiche (da 1 a 4) ciascuna contrassegnata da un diverso valore del parametro ag che definisce l’accelerazione orizzontale massima su suolo di categoria A (formazioni litoidi o suoli molto rigidi). Le disposizioni regionali emanate in applicazione dell’O.P.C.M. 3274 (Circ. P.G.R. 27 aprile 2004 n. 1/DOP) forniscono i criteri generali e le indicazioni procedurali per gli interventi costruttivi nelle diverse zone sismiche. La Giunta regionale del Piemonte, per quanto di competenza, ha recepito la classificazione sismica definita dall’ordinanza ministeriale 34 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 assumendo la D.G.R. n. 61-11017 del 17 novembre 2003. In tale documento il territorio comunale di Sanfront risulta inserito in Zona sismica 3, dove il valore di ag, espresso come frazione dell’accelerazione di gravità, è 0.05 <ag≤ 0.15. La D.G.R. del 19 gennaio 2010 n. 1113058, pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 07 della Regione Piemonte il 18 febbraio 2010, aggiorna ed adegua l’elenco della zone sismiche indicate nell’O.P.C.M. n. 3274/2003 e O.P.C.M. 3519/2006, mantenendo per il comune di Sanfront la precedente classificazione in zona 3. Sulla base di quanto osservato in sito si propongono di seguito alcune caratterizzazioni di carattere sismico per l’area in cui è in progetto la costruzione della centrale, da verificare comunque in fase esecutiva tramite il ricorso a prove geofisiche in sito volte a determinare il valore di Vs30. La probabile categoria di sottosuolo stimata, in via preliminare, risulta la seguente (da verificare in fase esecutiva): - Categoria B - Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s, ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina (D.M. 14.01.2008, Paragrafo 3.2.2, Tabella 3.2.II); Le condizioni topografiche del sito rientrano invece nella categoria T1 – Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i ≤ 15° (Tabella 3.2.IV). In fase esecutiva verrà all’occorrenza verificata tale ipotesi per mezzo di uno stendimento geofisico del tipo Masw Vs30. 35 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE L’indagine geologica del comparto di nuova costruzione delle opere di derivazione delle acque della Comba Albetta ai fini energetici ha permesso di accertare, nel complesso, una situazione al contorno di carattere geologico, idrogeologico e geotecnico, favorevole per la realizzazione dell’opera in progetto. In relazione alla modesta incidenza delle opere in progetto sul contesto geologico, si è definito un modello geologico locale di riferimento sulla base di quanto osservato nel corso dei sopralluoghi di dicembre 2012, senza il ricorso a prove dirette in sito. Il modello si compone di due livelli per l’area di realizzazione della vasca di carico e per la zona centrale, rappresentati dalla copertura eluvio-colluviale del versante e dal substrato roccioso autoctono. Per quanto riguarda invece la traversa di derivazione e i guadi previsti lungo il tracciato della condotta, da quanto osservato in sito si può dedurre che tali opere interesseranno unicamente il substrato roccioso autoctono, che risulta affiorante sulle scarpate che bordano il corso dell’alveo. I restanti tratti del percorso della condotta forzata prevedono unicamente lo scavo entro i terreni di copertura, all’interno dei quali non si esclude tuttavia la presenza di blocchi di substrato, di dimensioni anche considerevoli. In linea generale, dall’indagine non sono emersi fattori penalizzanti che possano sconsigliare la realizzazione delle opere, così come previste dal progettista. 36 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 Per minimizzare l’impatto alle infrastrutture esistenti si esprime parere favorevole al passaggio della condotta a margine della strada esistente, laddove sussistano gli spazi necessari alle operazioni di scavo. A tale proposito, si sottolinea che dal punto n. 6 (Fig. 8) sino alla centrale di valle, esistono condizioni morfologiche e geologiche favorevoli al contorno per il passaggio della condotta a lato della strada esistente, senza dover provvedere pertanto allo smantellamento e al successivo ripristino di questo tratto asfaltato per la posa della condotta. L’intervento proposto risulta compatibile con le condizioni geologiche presenti al contorno. Si evidenzia comunque la necessità, in fase esecutiva, di verificare le ipotesi formulate in questo frangente tramite il ricorso a prove in sito di approfondimento. Fermo restando le considerazioni e le prescrizioni esplicitate nella presente relazione geologica e geotecnica, si conclude con parere favorevole di compatibilità tra le opere in progetto e le condizioni esistenti al contorno. Il geologo Fabrizio Cambursano luglio 2013 37 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 ESTRATTI DI PROGETTO PLANIMETRIA AREA OPERA DI PRESA 38 / 39 Comune di Sanfront: Progetto centralina idroelettrica, Relazione geologica, geol. F. Cambursano, luglio 2013 PLANIMETRIA AREA CENTRALE IDROELETTRICA 39 / 39