Consiglio comunale di Mondavio del 15 giugno 2016
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Consiglio comunale di Mondavio del 15 giugno 2016
Fuoritempo Consiglio comunale di Mondavio del 15 giugno 2016 - Giuramento e insediamento Inviato da Elena Monti sabato 02 luglio 2016 Ultimo aggiornamento martedì 05 luglio 2016 Archiviate velocemente le elezioni del 5 giugno scorso, nelle quali la lista civica “Per un futuro comune” di Mirco Zenobi ha vinto senza avversari con un'affluenza del 54,19% sugli aventi diritto e il 90,27% dei voti validi, è la volta del primo consiglio comunale, quello dedicato al giuramento del sindaco e all'insediamento dei dodici neo-consiglieri. p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 120%; }a:link { } L'assemblea è stata indetta in sessione ordinaria di prima convocazione per le ore 21.15 di mercoledì 15 giugno 2016 e i punti previsti all'ordine del giorno sono quattro. Alle 21.00 è già presente in sala il segretario comunale Volpini, mentre alcuni dei neo-eletti sono già riuniti nell'ufficio del primo cittadino. In pochi minuti entrano in sala i primi spettatori, che a fine serata saranno ben quindici: un numero considerevole visto il recente passato, addirittura triplo rispetto all'insediamento del 2013, anche se va notato che la maggior parte dei presenti sono parenti o amici di coloro che saranno chiamati ad amministrare il nostro comune per i prossimi cinque anni. Alle 21.22 entrano finalmente in sala il nuovo sindaco e undici dei suoi compagni d'avventura, qualcuno tradisce una certa emozione e forse anche un po' di smarrimento: di certo alcuni di loro mettono piede lì dentro per la prima volta. L'ultimo consigliere mancante, Pasquini, si palesa un paio di minuti dopo e il primo consiglio monocolore della storia di Mondavio può quindi cominciare al gran completo alle 21.24, quando il segretario procede all'appello dei presenti, in rigoroso ordine di preferenza, cui fa seguito la nomina degli scrutatori, che in questa occasione saranno Mancinelli, Simoncelli e Pasquini. Il primo punto all'ordine del giorno recita “insediamento del consiglio comunale, esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti”: il primo cittadino cede quindi la parola al segretario comunale. Volpini ricorda che per quanto riguarda le disposizioni in materia di incandidabilità la normativa di riferimento è il decreto legislativo 235 del 2012, in base al quale risultano incandidabili alla carica di consigliere comunale coloro che sono stati condannati in via definitiva per il delitto di associazione mafiosa, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, per reati contro la pubblica amministrazione e coloro che hanno riportato una condanna per una pena non inferiore ai due anni di reclusione per delitto non colposo. Per quel che riguarda le cause di ineleggibilità e di incompatibilità invece la norma di riferimento è il decreto legislativo 267 del 2000, che prevede non possano essere eleggibili ad esempio il capo della Polizia, gli ispettori di pubblica sicurezza che prestano servizio presso il Ministero dell'interno, i prefetti, viceprefetti e magistrati nel territorio nel quale esercitano le loro funzioni, gli ecclesiastici e i ministri del culto, i dipendenti http://www.fuoritempo.info Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 09:51 Fuoritempo comunali nel proprio territorio, il direttore generale, il direttore amministrativo e il direttore sanitario delle aziende sanitarie locali. Risultano essere invece incompatibili con la carica di consigliere l'amministratore o il dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento di un ente o azienda soggetti a vigilanza in cui vi sia almeno il 20 per cento di partecipazione da parte del comune, coloro che hanno in corso un appalto o una lite pendente con il comune, chi ha un debito liquido ed esigibile nei confronti del comune ovvero ha un debito liquido ed esigibile per mancato pagamento di imposte, tasse e tributi. Volpini ricorda che a differenza di quelle elencate precedentemente, queste cause possono essere rimosse dal soggetto interessato. Zenobi, pur riconoscendo che nessuno dei presenti si trova nelle condizioni evidenziate dal segretario, ricorda che comunque si deve procedere alla votazione per ogni candidato consigliere per la convalida del voto. Poiché la votazione è palese, i consiglieri sono chiamati ad esprimersi con alzata di mano su ogni loro collega, ricalcando lo stesso ordine dell'appello: Albani, Morico, Galassi, Secchiaroli, Bonifazi, Berti, Simoncelli, Mancinelli, Guiducci, Martino, Bigelli, Pasquini. Fuori programma l'intervento del pittoresco personaggio che dalla platea fa sentire il suo “sì” convinto quando si tratta di votare Morico, infischiandosene completamente del fatto che agli spettatori del consiglio, di norma, non è concesso intervenire nell'assemblea; ma invece di essere redarguito in qualche modo, il tizio in questione incassa solo qualche risatina divertita. Comunque al termine della votazione tutti i consiglieri hanno ottenuto l'unanimità: anche l'immediata eseguibilità della delibera stessa viene approvata con la totalità dei voti a favore. Ora che “sono tutti ufficialmente in carica” e “visto che alcuni di loro sono alla prima esperienza”, un paterno Zenobi ha ben pensato, insieme a Morico, di consegnare a ognuno dei neo-consiglieri una copia dello statuto comunale e una del regolamento comunale, per la serie: ragazzi, fate i compiti a casa che poi dalla prossima inizio a interrogare. Chi, non consigliere, volesse fare altrettanto, può comunque consultare il sito istituzionale di Mondavio in questa pagina. Smaltita velocemente l'imponente pila di carta sul tavolo del neo-primo cittadino, è Morico che prende la parola per illustrare il secondo punto all'ordine del giorno, cioè il giuramento del sindaco e le modalità con cui questo si svolge a norma di legge: Zenobi, alzandosi in piedi, evidenzia che la frase che è tenuto a pronunciare è veramente molto breve ma racchiude in sé tutto il senso civico che un amministratore deve avere, e presta infine giuramento pronunciando la formula “giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana”. Dopo i consueti applausi del pubblico il consiglio prende atto del giuramento e Morico conclude ricordando che una copia dell'atto verrà trasmessa per conoscenza alla Prefettura. Il terzo punto all'ordine del giorno prevede la comunicazione di nomina dei componenti della giunta comunale, che per diventare esecutiva deve prima passare in consiglio. Il nuovo sindaco dichiara di aver distribuito le deleghe ai seguenti assessori: ad Annunziata Morico vanno bilancio e istruzione, a Davide Albani sport, politiche giovanili, partecipazione sociale e lavori pubblici, mentre pari opportunità e servizi sociali saranno affidati a Roberta Galassi e cultura e turismo ad Alice Bonifazi (che non dubitiamo ci farà http://www.fuoritempo.info Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 09:51 Fuoritempo dimenticare presto il fatto di essere anche cognata dell'ex sindaco e ora consigliere regionale Talè). La carica di vicesindaco viene affidata a Morico, mentre Zenobi si è tenuto “le deleghe più programmatiche” relative al personale, alla sanità, all'ambiente, all'urbanistica e alle attività produttive. Tuttavia, per valorizzare l'esperienza che matureranno in campo amministrativo anche coloro che per ragioni numeriche non possono rientrare nella giunta, il primo cittadino promette di attribuire in futuro deleghe ai consiglieri, anche se “loro dovranno capire quello su cui vorranno occuparsi”. Visto che il punto appena discusso è una semplice comunicazione non soggetta a votazione, Zenobi cede volentieri la parola a chi magari “ha piacere di dire qualcosa, anche come avvio del mandato”. Non se lo fa ripetere due volte il consigliere Girolamo Martino, che si alza prontamente in piedi, l'abito elegante e l'aria ispirata di chi ci crede tantissimo. Il medico neo-eletto, salutando i presenti in “questa serata così importante e significativa per tutti”, è convinto che “almeno tre sentimenti” accomunino i consiglieri e i cittadini presenti: uno è “l'emozione di trovarsi nell'aula non come spettatori ma come attori di un'opera bella ma importante e impegnativa.” Il secondo sentimento è “il senso di responsabilità”: i consiglieri eletti “sono stati forse non scelti” ma comunque chiamati ad amministrare e li unisce “una responsabilità e la delega da parte dei cittadini a far funzionare la nostra città”. Il terzo è “l'orgoglio di vivere in una città come Mondavio”, che ci deve “spingere a fare il meglio” per il nostro paese, di cui Martino ricorda di far parte da quattro anni. Al consigliere piace inoltre “ricorrere ad una metafora: il cambio di amministrazione è come un cambio di stagione: ci sono degli abiti che si possono usare, degli abiti che vanno aggiustati, degli abiti che vanno dismessi. Oggi prendiamo il testimone da chi c'è stato prima di noi, non siamo rottamatori, non siamo criticoni, assolutamente, guardiamo indietro il tempo di prendere il testimone, poi guarderemo sempre avanti, pronti a darlo quando il nostro incarico arriverà a termine. Grazie e viva Mondavio!”. Applausi. Dopo Martino prende la parola Enrico Secchiaroli, che anziché andare a braccio preferisce affidarsi alla lettura del proprio discorso perché così può essere “più preciso e più veloce”. Secchiaroli ringrazia innanzitutto i 79 cittadini che hanno scelto di dargli fiducia accordandogli la preferenza, ma “soprattutto i 1624 che hanno scelto di farsi amministrare da questa lista e da questo sindaco. Sono state elezioni complicate, perché per la prima volta nella storia di questo comune si è presentata una sola lista. Siamo i primi ad essere rammaricati di ciò, perché ben consapevoli che una democrazia, per definirsi veramente tale, ha bisogno di una maggioranza che governa e prende le decisioni, e di una opposizione che controlla e funge da stimolo dell'operato dell'amministrazione. Per questo vorrei pregare i cittadini di Mondavio di prendere parte quanto più possibile alla vita dell'amministrazione, partecipando ai consigli comunali e facendosi portatori di istanze tramite noi consiglieri. Non può essere ammissibile per un comune sano avere un consiglio comunale presenziato, quando va bene, solo da un paio di cittadini. Allo scopo rinnovo l'impegno da parte nostra della campagna elettorale di favorire e incentivare la partecipazione ai consigli comunali, di istituire consulte sulle principali aree tematiche con i cittadini e di indire annualmente assemblee pubbliche dove l'amministrazione presenti il lavoro compiuto ed ascolti le richieste dei cittadini. Vorrei infine citare alcuni punti dell'articolo 6 dello statuto comunale, come augurio e stimolo all'azione dell'amministrazione e dei consiglieri. “Il Comune ispira la propria azione al raggiungimento delle seguenti finalità: il superamento degli squilibri, economici e sociali, esistenti nel http://www.fuoritempo.info Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 09:51 Fuoritempo proprio territorio; la tutela e la promozione dei diritti di partecipazione dei cittadini; l'effettività del diritto allo studio e alla cultura; la tutela dei più deboli, la rimozione delle cause di emarginazione, il sostegno ad iniziative atte ad attenuare stati di disagio giovanile; la tutela e la valorizzazione delle risorse culturali e ambientali nell'interesse della comunità ed in funzione di una sempre più alta qualità della vita.” L'augurio che rivolgo all'amministrazione e a noi consiglieri è quello di avere sempre in mente nella nostra azione anche un orizzonte più ampio rispetto alle incombenze quotidiane e all'amministrazione ordinaria, in modo da rendere il nostro comune una comunità aperta, vivace, solidale e viva.” Applausi anche per Secchiaroli. Anche la neo-assessora Roberta Galassi non si fa impressionare dalla platea e si fa avanti, per dire “proprio due parole, “di pancia”. Ringrazio prima di tutto per la fiducia, perché è importante sentirsi sostenuti dai cittadini. Ringrazio invece Mirco per la fiducia che mi ha dato con una delega così importante e la vivo con tanto senso di responsabilità, e chiedo supporto a chi ha avuto esperienza prima di me. Grazie”. Ancora applausi. L'ultimo punto all'ordine del giorno prevede la nomina della commissione elettorale ai sensi degli articoli 12 e seguenti del d.P.R. 20 marzo 1967 n. 223. Zenobi spiega come ogni consiglio comunale debba procedere alla nomina di tre membri effettivi e tre supplenti che insieme al sindaco faranno parte di diritto della commissione che nelle singole tornate elettorali andrà a nominare gli scrutatori. Il primo cittadino non partecipa alla votazione essendo membro di diritto, quindi i consiglieri dovranno procedere a una votazione per i tre membri effettivi e successivamente ad un'altra per i tre supplenti, scrivendo il nome scelto su un foglietto. Dopo che il poliziotto municipale ha raccolto tutti i foglietti nell'urna di legno, i tre scrutatori designati all'inizio dell'assemblea provvedono alla scrutinio, dal quale risultano eletti come membri effettivi Berti, Secchiaroli e Simoncelli con quattro voti ciascuno. Altra votazione, altro scrutinio, dal quale risulta che i membri supplenti saranno Guiducci (che ha ottenuto cinque voti), Pasquini (quattro) e Bigelli (tre). Con questa votazione termina l'ordine del giorno del primo consiglio della nuova amministrazione che è ormai a tutti gli effetti operativa: Zenobi ricorda che nelle due settimane “di insediamento” appena trascorse hanno ricevuto complimenti e auguri, oltre a vari contatti con i primi cittadini dei comuni limitrofi, e che quello stesso giorno si è incontrato in provincia con i neo-sindaci eletti e il presidente della provincia stessa. Il sindaco conclude invitando infine i presenti alla (immancabile, irrinunciabile!) festa della lista prevista in piazza per il venerdì successivo e la seduta si chiude dopo venticinque minuti, alle 21.49. http://www.fuoritempo.info Realizzata con Joomla! Generata: 15 March, 2017, 09:51