Tesi_files/Norme redazionali

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Tesi_files/Norme redazionali
NORME ESSENZIALI PER LA REDAZIONE DELLA BIBLIOGRAFIA e delle NOTE:
Come si cita un volume monografico:
Nome puntato e cognome dell’autore, titolo in corsivo, luogo e anno di edizione (facoltativa, ma
raccomandabile, anche la citazione della casa editrice)
Es.: V. CURZI, Bene culturale pubblica utilità.Politiche di tutela a Roma tra Ancien Régime e
Restaurazione, Argelato (BO), Minerva Edizioni 2004
La seconda citazione, in nota, e le successive dello stesso testo: V. CURZI, cit., 2004, p. 6. (Cit.
sta per già citato). Nel caso di più contributi dello stesso autore nello stesso anno citare anche le
prime tre parole del titolo del contributo.
Nel caso siano citate edizioni successive alla prima la cosa dovrà essere segnalata come segue: 2 ͣ
ed., ricordando che fra parentesi dopo il titolo va riportato l’anno di uscita della prima edizione.
Nel caso di traduzioni in italiano si riporti anche il titolo originale in lingua.
Nel caso si tratti di testo con più volumi si ricordi di segnalarlo con l’indicazione della cifra romana
dopo il titolo:
Es. La pittura in Italia: Il Settecento, II, Milano, Electa 1990 (Si avrà cura inoltre di segnalare nella
bibliografia finale il numero complessivo dei volumi (es: La pittura in Italia: Il Settecento, 2 voll. ,
Milano, Electa 1990)
La citazione bibliografica sarà preceduta in nota da “Cfr” o “Si veda” quando si rinvia
genericamente al contenuto dell’opera citata. Si farà riferimento al testo senza alcuna indicazione
quando si riportano passi o frasi contenuti nell’opera a cui si rinvia
N.B. Le note vanno contraddistinte con numerazione progressiva continua iniziando da 1, capitolo
per capitolo
Come si cita un articolo in periodico:
Come sopra per la citazione di autore e titolo del contributo, “in” (facoltativo) seguito tra virgolette
(o apici doppi) del titolo della rivista con eventuale indicazione della serie e/o dell’annata della
rivista con cifra romana preceduta rispettivamente dall’abbreviazione “s.”, “a.” , in arabo eventuale
numero della rivista, anno di edizione, pagine complessive del contributo:
Es.: V. CURZI, Giovan Battista Cavalcaselle funzionario dell’amministrazione delle Belle Arti e la
questione del restauro, «Bollettino d’Arte», s. VI, a. LXXXI, 96-97, 1996, pp. 189-198.
- L. BELLOSI, Filippo Brunelleschi e la scultura, in “Prospettiva”, 91-92, 1998, pp. 48-69
Come si cita un Contributo in atti di convegno o volume miscellaneo
- P. BAROCCHI, La storia della galleria e la storiografia artistica, in Gli Uffizi. Quattro secoli di
una galleria, Atti del Convegno Internazionale di Studi (Firenze, 2-24 settembre 1982) a cura di P.
Barocchi e G. Ragionieri, Firenze 1983, I, pp. 49-150
E’ molto importante riportare tra parentesi il luogo e l’anno in cui si è tenuto il convegno che quasi
mai corrisponde all’anno di edizione.
- C. MONBEIG GOGUEL, “Sul bianco del foglio” colla matita, la penna, i pastelli, in Storia delle
arti in Toscana. Il Seicento, a cura di M. Gregori, Firenze 2001, pp. 99-106
Come si cita un Catalogo di mostra
- Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700, catalogo della mostra a cura di C. Brook e V. Curzi
(Roma, Fondazione Roma Museo 2010-2011), Milano, Skira 2010
E’ importante riportare sempre il luogo e l’anno in cui si è tenuta la mostra tra parentesi. Per la
citazione di contributi all’interno del catalogo si seguano le indicazioni date per i volumi
miscellanei.
Come si citano le Voci in dizionari e enciclopedie:
- M. CHAPPELL, Cardi, Lodovico detto il Cigoli, voce in Dizionario bigrafico degli italiani,
Roma, 19, 1976, pp. 771-776
- G. PAPI, Pagani, Gregorio, voce in La pittura in Italia. Il Cinquecento, a cura di G. Briganti,
Milano 1998, II, p. 788
Bibliografia finale:
comprende tutti i testi utilizzati e citati nelle note e i testi consultati nel corso della ricerca e va
inserita in fondo alla tesi.
Per i testi antichi e moderni in lingua straniera, indicare, come ricordato, sempre la prima edizione
e poi quella utilizzata (con il nome del curatore se si tratta di un’edizione critica).
Per organizzare la bibliografia si può liberamente scegliere tra due sistemi diversi: in ordine
cronologico (raccomandato quando la ricerca ha comportato una vasta e approfondita consultazione
di testi, così da diventare la bibliografia stessa strumento critico a supporto della ricerca svolta) o in
ordine alfabetico
In ordine cronologico:
1584
R. BORGHINI, Il Riposo, Firenze, ed. anastatica a cura di M. Rosci, Milano 1967
1681-1728
F. BALDINUCCI, Notizie de’ professori del disegno da Cimabue in qua, Firenze, 6 voll.; ed. a cura
di F. Ranalli, Firenze 1845-1847, 5 voll.; ed. anast. a cura di P. Barocchi, Firenze 1974-1975
1993
A. PINELLI, La bella maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza, Torino, ed. consult.
Torino 2003
In ordine alfabetico:
L. BELLOSI, Filippo Brunelleschi e la scultura, in “Prospettiva”, 91-92, 1998, pp. 48-69
P. DONATI, Domenico Fiasella, Genova 1974
C. MANZITTI, Valerio Castello, Genova 1972
A. PINELLI, La bella maniera. Artisti del Cinquecento tra regola e licenza, Torino 1993
W. SUIDA, Bramante pittore e il Bramantino, Milano 1953
Alcune precisazioni utili
Citazioni: tra apici doppi: “…….” e non in corsivo
Idem: significa “stesso” e si usa quando si vuol citare, senza ripetere tutto, il testo riportato nella
nota precedente
Mesi, giorni, decenni: minuscoli (gennaio, anni quaranta…)
Centimetri, millimetri: cm, mm (senza puntino)
Città di edizione: se non italiane, mantengono la scrittura in lingua: London, Paris, Barcelona
Parole in lingua diversa dall’italiano: in corsivo, senza virgolette
Illustrazioni
Se le si impagina all’interno del testo, inserire alla fine della tesi, prima della Bibliografia, un
elenco completo delle illustrazioni, con la didascalia completa di ciascuna.
Se invece le si sistema tutte insieme alla fine della tesi (sempre prima della Bibliografia), non
servirà inserire un elenco a parte con le didascalie, ma sotto ogni immagine comparirà la rispettiva
didascalia completa:
Es: 1) Andrea del Sarto, Pietà, olio su tela, Firenze, Galleria degli Uffizi; 2)
Cimabue, Crocifisso, tempera e oro su tavola, Arezzo, Chiesa di San Domenico; 3) Anton
Domenico Gabbiani, Convito degli dei, olio su tela, Pistoia, Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia,
Collezione Bigongiari. E’ facoltativo, ma raccomandato, inserire le misure dell’opera.
In entrambi i casi, nel testo dovrà comparire tra parentesi un riferimento alle illustrazioni. Ad es.:
(fig. 1); (figg. 2-3); (figg. 12-15).
Norme per la stesura delle tesi triennali
Testo: 40/50 cartelle (escluse immagini e bibliografia), carattere 12; interlinea 1,5; 24/26 righe per
pagina
Note: a piè di pagina