Regolazione vele

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Regolazione vele
www.solovela.net
articolo pubblicato sulla rivista SoloVela
Risalire il vento
Navigare di bolina ottenendo
il meglio dalle nostre vele.
Ecco alcune regole per non sbagliare
di Giorgio Parra
urante la navigazione a vela, la randa e il genova s’influenzano a vicenda. Per questo motivo la regolazione di
una delle due vele comporta un successivo intervento sull’altra. Cominciamo con il considerare la regolazione del genova
per pensare alla randa in un secondo tempo.
D
LA REGOLAZIONE DEL GENOVA
La regolazione consiste nel dare al genova la forma migliore e il
suo migliore angolo d’attacco al vento. Le due regolazioni interagiscono una con l’altra. La cosa migliore è quella di intervenire prima sulla forma in base alle condizioni di vento e di mare,
dando, come abbiamo visto sul numero di febbraio, maggiore
concavità in presenza di vento debole e minore quando rinfresca.
Pensiamo ora alla regolazione dell’angolo d’attacco al vento. Occorre osservare i fili mostravento: essi sono un riferimento ben
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marzo 2007
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più preciso ed efficace che non il fileggiare della vela. Parliamo
di un genova dotato di almeno due coppie di mostravento (per
quanto tre siano il minimo per una regolazione decente) posizionate a diversa altezza nella vela. Si comincia osservando il filo
sottovento basso; se esso si muove in modo disordinato, segnala che il regime dei filetti fluidi, nella faccia sottovento del genova, è turbolento perché l’angolo d’attacco è troppo ampio: bisogna allora orzare fino a quando il segnavento non si “incolla”
alla vela in posizione parallela alla coperta. Osserviamo ora il filo sopravvento basso; se si distacca dalla vela vuol dire che l’angolo d’attacco è troppo piccolo: bisogna allora poggiare fino a
quando anch’esso non si “incolla” alla vela (fig.1).
Una buona regola per la memoria è la seguente: far accostare la
barca dalla parte opposta a quella in cui il mostravento “si agita”. Ricordiamo ora che il vento ridonda in alto e che quindi l’angolo d’attacco deve variare aumentando progressivamente dal
basso verso l’alto della vela: in pratica dobbiamo svergolare il genova. Il controllo dello svergolamento si esegue orzando lentamente e osservando contemporaneamente i fili sopravvento; se,
nel momento in cui si supera il corretto angolo d’attacco, tutti i
fili sopravvento (sia in alto sia in basso) si cominciano a muovere contemporaneamente in modo ...continua...
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